Come si supera il senso di vuoto d’amore e il bisogno? (Prima parte)

senso di vuotoCome si riempie il bisogno di amore se si è single? Come si supera il senso di vuoto dato dalla mancanza di un compagno, di un legame, di un affetto speciale?  Queste sono delle “domandone” vere e proprie alle quali voglio cominciare a rispondere in questo articolo tracciando una sorta di percorso graduale che ti aiuti a liberarti dal senso di vuoto e che possa adattarsi alle diverse necessità di ciascuno e ai diversi momenti della tua crescita personale, offrendo spunti di riflessione e strumenti pratici da usare subito-subito e anche in ulteriori passaggi futuri, a medio o a lungo termine.

"Sono il vuoto, non sono diverso dal vuoto, né il vuoto è diverso da me; in realtà il vuoto sono io. Jack Kerouac"

Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo dedicato agli amici di letto e quell’articolo ha aperto un dibattito vivace tra le lettrici. Tra i vari commenti, forse un po’ fuori tema (o mica tanto), Giovanna mi ha posto una domanda diretta: “Come riempire il bisogno d’amore se si è single? Ok i propri interessi etc etc, ma quel bisogno che magari non tutti sentono (io lo sento) di affetto?”

Di lì a poco un’altra lettrice, Anna, ha fatto eco a Giovanna ribadendo la richiesta di chiarimento: “Ilaria come riempire il vuoto d’amore anche se si sta bene con se stessi???

Il senso di vuoto, l’amicizia e l’amore

Una importante considerazione: credo che la questione di come riempire il senso di vuoto d’amore e di affetto sia molto più comune di quanto si creda. Di certo, per una serie di ragioni soprattutto legate all’educazione e all’atteggiamento mentale, si tratta di una questione più sentita dalle donne, ma non è una esclusiva femminile. Sicuramente anche alcuni uomini si trovano ad affrontare il senso di vuoto, ma in genere lo risolvono più rapidamente e in modo molto più pratico e attivo che non le donne.

Il tema del senso di vuoto, benché molto comune, non a caso è stato sollevato proprio all’interno della discussione sugli amici di letto. Spesso, nel tentativo di superare il senso di vuoto, sia le donne sia gli uomini cercano dei “surrogati” dell’affetto e dell’amore o accettando di entrare (e/o di rimanere) in storie sbagliate o – semplicemente – accontentandosi di rapporti “incompleti” o “zoppi”, nel senso di “mancanti”.  Si tratta di quel genere di rapporto di coppia in cui manca qualcuno degli elementi base perché una relazione sia vera e autentica al 100%. Di che cosa renda una relazione piena e completa abbiamo parlato qualche tempo fa,  a proposito del corteggiamento.

Può mancare ad esempio l’impegno e la progettualità comune  e dunque si tratta, come nel caso degli amici di letto, di relazioni dove l’unico legame è dato dal fare l’amore (o, meglio, dal fare sesso) .

Oppure può esserci una forte intesa intellettuale e un buon legame affettivo ma – udite udite – manca il sesso. Si tratta di quelle relazioniche si reggono sull’amicizia “compagnona”. Quelle dove si entra e si rimane per sempre nella famigerata zona amicizia.

Non ti credere: molti instaurano rapporti d’amicizia con esponenti dell’altro sesso, senza che si passi mai all’intimità sessuale. Ci si frequenta per andare al cinema, alle mostre, a cena fuori. Ci si assiste reciprocamente  anche in alcune “faccende” pratiche come “ti accompagno dal meccanico a ritirare la macchina, ti porto le medicine se hai l’influenza e ti tengo le chiavi di casa, ti dò dei consigli professionali etc, ma non mettiamoci in coppia e non facciamo sesso”.

Di più: moltissimi uomini – forse più delle donne – sono favorevoli a instaurare rapporti di amicizia “compagnona”. Il non “dovere” avere rapporti sessuali li fa sentire “leggeri” e “sollevati”. Per varie ragioni.

Il senso di vuoto e gli uomini sbagliati

Quindi vi sono molte modalità in cui le persone “prevengono” o evitano il senso di vuoto d’amore e di affetto che tanto fa paura e che crea tanta insicurezza.

E’ bene che tu rifletta su questi aspetti, sia per quel che riguarda te (capire te stessa ti aiuta a trovare le soluzioni migliori per la tua vita, la tua serenità e la tua felicità, quelle che ti aiutano nel modo migliore a soddisfare i tuoi bisogni) e anche per quel che riguarda chi ti sta intorno: se conosci e “sveli” certi meccanismi un po’ celati del comportamento umano puoi accorgerti in tempo se una persona ti cerca con l’intenzione di costruire (“costruire”: non è un verbo scelto a caso) una relazione destinata a crescere o ti cerca solo per colmare il suo vuoto d’amore.

"Un uomo pieno di sé è sempre vuoto. Charles Régismanset"

Aggiungo, spingendomi un po’ oltre, che molti uomini sbagliati come il dongiovanni, lo stronzo, l’irresponsabile, il bambinone, il confuso, il perditempo, il rospo, il cretino, il fantasma, etc etc, a modo loro (che è un modo estremo e perverso) sono alla disperata ricerca di qualcosa che faccia superare il terribile senso di vuoto che provano di continuo e la loro terrificante noia esistenziale.

Attenta: questo non significa che tu debba correre a salvarli o che loro debbano suscitare la tua pena e il tuo senso di comprensione!

C’è, infatti, una bella differenza tra avere appetito (o anche fame) e, per soddisfare questo legittimo e naturale bisogno, andare a fare la spesa, cucinarsi un piatto di pasta o andare al ristorante e pagare il conto oppure rubare al supermercato e/o scroccare di continuo i pasti ad amici e famigliari! Ricordati sempre di comportarti in modo intelligente, senza spendere della pietà e del pietismo inutili, ma usando il giusto cinismo, senza paura di essere stronza. Anzi.

Poi ci sono molte donne che per colmare il senso di vuoto lo riempiono alla stragrande. Sai come? Mettendosi in storie abusive, violente, addirittura perverse. Essere maltrattate, vivere l’incertezza di stare con un uomo violento, pericolosamente bugiardo o traditore riempie moltissimo il senso di vuoto. In modo distruttivo, ovvio.

Il senso di vuoto d’amore: limiti e opportunità

Ok. Ora ti starai chiedendo dove voglio arrivare con tutta questa premessa sul tema di come superare il senso di vuoto dato dalla mancanza di amore e di affetto. Beh, voglio che sia ben chiaro che è proprio sul bisogno di amore, di riconoscimento, di connessione con gli altri che “gira” il mondo. Sì, sì, il mondo in senso ampio, non solo il mondo delle relazioni, delle emozioni e dei sentimenti.

Come sai bene, “l’uomo è un animale sociale” (lo ha scritto addirittura il filosofo Aristotele, è la prima e più celebre frase di una delle sue opere più importanti, l’”Etica Nicomachea”). L’essere umano vive in quanto connesso con gli altri. E vive tanto meglio quanto il suo livello di connessione con gli altri è più forte e più positivo.

Che cosa significa? Significa che i bisogni di amore, di connessione, di contributo alla vita comune sono i bisogni “principali” e fondamentali di ciascuno di noi. Molte teorie psicologiche e molti teorici (da William James a Anthony Robbins) lo sostengono e, se ci fai caso, lo puoi provare da te ogni giorno semplicemente guardandoti intorno.

A questo, tra l’altro, ho dedicato un’ampia parte del mio percorso base, I 7 Pilastri dell’Attrazione (dopo aver citato Aristotele, mi sembra doveroso citare me stessa :D).

"L’inferno è la sofferenza di non poter più amare. Fëdor Dostoevskij"

Il fatto è che, una volta riconosciuti i nostri bisogni, averne riconosciuto la legittimità e la “naturalità”, è utile diventare capaci di soddisfarli in modo sano, utile e produttivo per noi. Sei d’accordo?

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Cioè, sei d’accordo sul fatto che il tuo bisogno d’amore è lecito e naturale e che non  ne devi avere vergogna?

Sei d’accordo sul fatto che vi siano modi “utili” e “produttivi” per te per soddisfare i tuoi bisogni (tra cui quello d’amore) e che vi siano modi “dannosi” e “improduttivi” attraverso talvolta tenti vanamente di soddisfarli?

Il senso di vuoto e i vecchi schemi di comportamento

Infatti capita spesso che le persone, cammin facendo, nella loro vita, abbiano appreso, senza colpa e senza rendersene conto, schemi di comportamento profondamente improduttivi e addirittura profondamente dannosi per soddisfare i loro naturali e legittimi bisogni.

Sono schemi così distruttivi, questi, che creano un effetto “paradosso”: seguendoli si ottiene esattamente il contrario di ciò che si vorrebbe ottenere. Cioè, quanto più una persona desidera l’amore, tanto più, adottando schemi distruttivi di comportamento, ottiene esattamente il contrario: mancanza di rispetto, abbandono, senso di solitudine.

"Ogni cosa esiste grazie al vuoto che la circonda. Antonio Porchia"

Ci hai mai fatto caso? Che cosa ti dice la tua esperienza al proposito?

E sai perché succede di ottenere il contrario di ciò che si desidera? Perché ci si “maltratta”  talmente (o anche si è stati talmente “maltrattati” ) che quel che era un bisogno lecito e naurale si è trasformato nel suo estremo, brutto e pericoloso, la “bisognosità”. E la bisognosità rafforza, dà vita, alimenta gli schemi di comportamento improduttivi.

E gli schemi di comportamento improduttivi danno risultati improduttivi, tanto che, indovina un po’! – tac, si ricasca nelle “mancanze”, nelle relazioni sbagliate, negli errori comuni, sempre i soliti che si ripetono anche a distanza di molto tempo. Non è che si fanno errori nuovi. Sono sempre gli stessi errori, perché sempre quello è lo schema, uno schema che porta agli errori.

Ti sei mai chiesta perché io insisto sempre moltissimo sul fatto di uscire quanto prima da relazioni sbagliate, di non stare con uomini sbagliati e di non accontentarsi? Perché ogni giorno e ogni ora in una storia sbagliata ti tira giù, ti abbassa di livello, ti fa “perdere” una parte di te.

Ti porta più vicino al senso di vuoto e ti porta molto – ma molto – più lontano rispetto alla tua capacità di soddisfare in modo sano il tuo legittimo e naturale bisogno d’amore.

Continuiamo nel prossimo articolo: faremo un altro passo verso il superamento del senso di vuoto.

Per ora lasciami i tuoi commenti e le tue opinioni.

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176 Commenti

  1. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (20 Febbraio 2014 12:00)

    OK, grazie 1000!
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  2. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (20 Febbraio 2014 11:07)

    A dire il vero questo tema mi ha fatto venire in mente un episodio di qualche tempo fa, quando morì Rita Levi Montalcini e un conoscente commentò così la notizia: cent' anni di solitudine. Ovviamente in quella frase c' era un po' di tutto ossia la consuetudine personale a vedere una donna comunque incompleta senza un uomo affianco nonostante lei fosse arrivata a vette irraggiungibili per un uomo e mi fu naturale provare a pensare come effettivamente potesse essere la vita di una persona simile. Immaginai e sono convinta che fosse così che l' entusiasmo per il suo lavoro completasse e riempisse ogni parte della giornata. Per esempio al mattino ci capita di non aver voglia di alzarci subito, poi se pensiamo che c'è qualcosa di bello che ci aspetta, fosse anche controllare l' arrivo di una mail attesa sul telefonino, ci alziamo di scatto. Ecco immaginavo così il suo risveglio, cioè pieno di voglia di fare cose belle e di scoprirle. Poi pensavo che una donna simile non potesse accontentarsi di un buzzurro qualsiasi. Ma pensa se uno dei nostri cretini qualsiasi avrebbe potuto rapportarsi ad una persona di tale levatura e se lei avrebbe mai potuto mettere in secondo piano una passione così grande per un mal d' amore per il quale noi ci strappiamo l' anima. Ecco quanto sarebbe dovuto essere grande un uomo per poter essere allo stesso livello di una donna così grande e unica? avrebbe dovuto essere grande quanto lei e dunque unico e raro quanto lei. E' ovvio che non lo avrebbe potuto incontrare al mercato del pesce. Diciamo che queste considerazioni mi hanno aiutata dopo ad essere più assertiva nel rifiutare situazioni ambigue. Non sono Rita Levi Montalcini, per carità, ma perché devo mettermi alla stregua di una velina smandrappata qualsiasi?
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  3. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (20 Febbraio 2014 11:40)

    @Ilaria. Il vivacchiamento quindi. Che poi direi che è uno stile incompatibile con il senso di responsabilità, verso se stessi in primis, figuriamoci verso gli altri. Grazie davvero e, ok, cerco di essere meno trasbordante. Anche se, con tanti spunti, pare facile… :-)
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (20 Febbraio 2014 11:41)

    Brava Sara, mi piacciono queste domande. Sonda varie ipotesi, l'importante è agire celermente: 1) vai dal tuo medico curante e gli spieghi che hai bisogno di un supporto psicologico. Chiedigli se ha dei nomi o dei centri da consigliarti. E' bene che chi ti darà supporto sia una professionista donna. 2) Vai su internet e cerchi l'elenco dei consultori rivolti alle donne: chiedi appuntamento e vai a spiegare di che cosa hai bisogno e vedi che cosa ti propongono e consigliano 3) lavorando in una casa di riposo penso che potresti avere contatto con persone che lavorano nell'ambito del sostegno psicologico: puoi anche aprofittare gentilmente di qualcuno di loro per avere indicazioni su qualche professionista al quale rivolgerti. Attenzione: ribadisco l'importanza che questa persona sia una donna. E' anche importante che non interpreti tutto questo come una storia d'amore giovanile che è andata male ma che ti aiuti a comprendere te stessa e a a prenderti cura di te.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  5. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (20 Febbraio 2014 11:47)

    esci con altri uomini, giusto per vedere come sono...
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (20 Febbraio 2014 11:50)

    @ Minou: fatemi pure tutte le domande che volete, anche fuori tema e in questo caso magari in modo più sintetico, in modo che io capisco ma non si va fuori tema. E poi posso rispondere attraverso un altro articolo.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  7. Avatar di margie

    margie 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:01)

    che bell'articolo, Ilaria, profondo e ricco. A domandona, rispostona! Eh si. I nodi grossi sono questi, alla fine. Bello poterci pensare in condivisione e con un pensiero limpido come il tuo per guida. Me lo leggo e me lo rileggerò ancora con calma.
    Rispondi a margie Commenta l’articolo

  8. Avatar di Tina

    Tina 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:19)

    Sono stata fidanzata per circa 10 anni...una storia sbagliata..lui era sempre annoiato e disinteressato a tutto...ora sono single da circa 3 anni...penso che per colmare il mio senso di vuoto avrò bisogno di molto tempo. Per ricostruire me stessa avrò necessariamente bisogno di continuare ad essere single...è l'unica strada che sento di dover percorrere...niente zavorra inutile!
    Rispondi a Tina Commenta l’articolo

  9. Avatar di Ella

    Ella 10 anni fa (20 Febbraio 2014 14:00)

    @Paolaquellanuova: grazie!
    Rispondi a Ella Commenta l’articolo

  10. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:09)

    perche' Ilaria la psicologa deve essere donna per forza?
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:12)

    Ciao Romi, di fronte alla mia considerazione, tu che risposte ti dài? Quali potrebbero essere le ragioni, a pensarci un momento con calma?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  12. Avatar di Anna1

    Anna1 10 anni fa (20 Febbraio 2014 14:21)

    @ Michela2 hai ragione, e lo so anche io che è ovvio, ma mi capita spesso... cioè perchè l'altro deve remarmi contro anche quando è ovvio che non è necessario farlo? Non devo vincere nessun premio, ma è una cosa che mi infastidisce, mi irrita, ed inevitabilmente reagisco in modo aggressivo o non rispondo neanche... ma perchè comportarsi così? Sarò stupida, ma io dinanzi a questi atteggiamenti ci soffro! E sto lì a farmi tremila domande se sono stata io ad aver fatto qualcosa di sbagliato... P.s. abbiamo una passione in comune, fare i dolci!!! :)
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  13. Avatar di Anna1

    Anna1 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:23)

    Ilaria tu parli di schemi mentali che inevitabilmente portano a situazioni improduttive e deleterie... Ok, ma io anche quando non adotto tali schemi, attiro sempre il tizio di turno che poi me lo fa attivare...non so se mi sono spiegata...perchè accade ciò? Perchè ogni volta devo lottare per non farmi mancare di rispetto, quando invece l'altro dovrebbe non mancarmi di rispetto a priori!!!
    Rispondi a Anna1 Commenta l’articolo

  14. Avatar di Valeria

    Valeria 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:25)

    Sono stata fidanzata per cinque anni con un ragazzo magnifico, progetti, interessi comuni, amore. Poi ad un certo punto ho sentito dentro di me il desiderio di qualcos'altro: emozioni nuove, batti cuore, innamoramento. Ma pensavo fosse normale dopo una relazione di cinque anni non trovare piu' queste cose in lui. Poi sono andata per un periodo di lavoro all'estero, ambiente internazionale, ho conosciuto un nuovo ragazzo. Brillante, arguto, irriverente. Ci siamo piaciuti subito, un colpo di fulmine. Entrambi eravamo impegnati. Lui termina il suo contratto, torna in Spagna, ma continuamo a sentirci quasi tutti i giorni, mi dice che tornera'presto a trovarmi e che sta pensando di troncare con la sua ragazza (anche lei all'estero per lavoro). Io volevo rivederlo per capire cosa provavo veramente, ho continuato a rispondere ai suoi messaggi, a desiderarlo. Arrivano le vacanze di natale (e cosi'anche la sua ragazza) , gli mando un messaggio e lui niente, non reagisce, dopo 5 giorni pubblico una foto su fb scattata a natale con la mia famiglia e il mio ragazzo, quasi per vendetta. Da quel momento il senso di vuoto in me e'andato ad aumentare, continuo ad arrovellarmi, a pensare a lui. Ho lasciato il mio ragazzo, niente piu'mi stimola e mi sento vuota, un'ameba. Ora mi tormento con i perche', sono ad arrivata a pensare che il fatto di aver pubblicato la foto con il mio ragazzo su fb possa averlo scoraggiato ed allontanato da me. E mi sento in colpa per questo. Ma secondo voi e'possibile? Ho bisogno di un'opinione. Credo di aver toccato veramente il fondo e mi chiedo perche', perche'mi sono fatta trascinare cosi' , perche' invece di pensare ai miei obiettivi continuo ad ossessionarmi. Lui si rifa sentire ogni tanto, mi chiede come sto, ma nessun cenno al fatto di rivedersi. Lui mi manca ed io ho perso me stessa nel vuoto. Ma si puo'perdere il lume della ragione in cosi'poco tempo?
    Rispondi a Valeria Commenta l’articolo

  15. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:33)

    Mi è piaciuta molto la risposta di Ilaria a Minou... perché io sono stata anche quella che cercava solo l'amicizia con un uomo e non solo la "vittima"di una situazione simile (oltre che vittima/complice di relazioni solo sessuali)... e in generale mi è piaciuto il post, perché profondamente vero... e quanto vero lo capisco ora in un modo in cui non lo avrei capito mesi fa e avrei fatto magari qualcuna delle domande che leggo in alcuni commenti. Tutto ciò per dire che mi ritrovo appieno, nel post, come in molti commenti... ritrovo il mio passato. Quanto poi alle ragioni più profonde di certi atteggiamenti e certe scelte molto comuni... ciascuno ha le sue, con infinite sfumature... e qui torna il tema che se qualcuna si rende conto di essere incastrata in qualche modo (da vittima o carnefice, ma alla fine secondo me conviene sempre parlare di complicità e complementarietà di problemi che si incontrano) in situazioni simili, farebbe bene a valutare l'opportunità di un consulto psicologico. Perché capire razionalmente il problema è un grosso passo avanti, che molti non fanno mai, così come avere la volontà di uscirne. Ma capirlo emotivamente e riuscire a modificare certe strutture mentali radicate... è un'impresa che credo per la gran parte sia superiore alle proprie possibilità. Capire emotivamente, liberarsi e liberare il proprio potenziale... richiede tempo e sforzi. Attendo quindi con curiosità il seguito del post. Anticipo intanto la mia soluzione: centrarmi su di me, per capirmi meglio, crescere, occuparmi di me, riconoscere i miei veri bisogni, chi sono e cosa voglio, come mi pongo rispetto agli altri, nelle relazioni e nel mondo... e prendere questa abitudine a mettersi al centro, partire sempre da sé, con responsabilità e amore per se stessi... Quando in passato leggevo questi consigli, mi pareva impossibile potessero essere efficaci per gli obiettivi che mi ponevo... Poi invece ho realizzato, sperimentando, che funzionano... lentamente, ma funzionano. Si cresce pian piano, si sente il bisogno in modo diverso e quando si incontra qualcuno che vuole condividere ci si pone in modo diverso da prima. La minor bisognosità esce naturale... quando il bisogno fa capolino, così come la dipendenza e la paura dell'abbandono... li si governa molto meglio, perché si capisce quanto viene da noi (molto) e quanto dagli altri (poco)... si capisce, insomma, che quel vuoto è nostro. Non è colpa di altri, non lo lasciano altri... e ci sarà sempre e comunque se non lo sappiamo colmare noi. Di cosa? Di noi stesse. Dell'attenzione e dell'amore verso noi stesse, che non è semplicemente comprarsi un vestito nuovo. E' anche quello, ma è soprattutto altro. Rileggo ciò che ho scritto e non so se ho reso l'idea... forse bisogna solo provarlo... Quindi... che dire? Che già venire qui su questo blog è un primo passo in quella direzione. Restiamo centrate... leggo commenti che portano fuori, centrifughi... no, restiamo centrate. Occupiamoci di noi, mettiamoci al centro del mondo. E' da lì che si parte, il resto viene da sé. Lasciate stare ora gli altri, gli uomini, le recriminazioni, gli sforzi verso gli altri... non è così che si arriva all'obiettivo. Buona giornata :-)
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  16. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:39)

    Ciao a tutte. Io sto vivendo uno strano periodo dove non ho un uomo in testa. In quasi tutti gli anni della mia vita dopo le scuole medie avevo qualcuno al quale pensare prima di andare a dormire, qualcuno da immaginare vicino a me durante le vacanze al mare, qualcuno con il quale speravo di passeggiare le domeniche pomeriggio. Quel qualcuno non era mai reale, o era platonico o era qualcuno che fondamentalmente non c'era,non era il mio fidanzato. La mia vita non era vuota fuori pero' il vuoto che una persona doveva colmare era dentro. Se penso ad ora pero' non ho un uomo in testa, nessuno, zero. Sto già pensando alle vacanze estive con un'amica, ho organzzato il capodanno fuori città senza pensare a "qualcuno che magari poteva arrivare nel frattempo...". Sembra assurdo ma mi sono preclusa delle cose per un uomo che non esisteva.
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  17. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:39)

    Da luglio non bacio e non ho rapporti con un uomo, quello non mi manca e non mi è mai mancato (fino a 24 anni ero vergine...).Sono uscita con 2 uomini in questo periodo, uno era annoiato mi annoiava e l'ho salutato, il secondo beh da parte mia non è scattata. Ho un lavoro una macchina una passione per il ballo,mi piace fare dolci sto scoprendo una passione per il caffè e faro' piccolo corso a breve fuori città...Sono economicamente indipendene e sto cercando di trovare un lavoro che possa appagarmi di piu'...difficile scavare in me per capire quello che amo fare davvero. Ho una domanda se posso, io vorrei una persona accanto ma sarà veramente cosi'?Inconsciamente la voglio davvero?
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  18. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (20 Febbraio 2014 13:52)

    @Anna1 Appunto, non devi lottare per una cosa che dovrebbe assere ovvia. Ma perchè lotti? Devi vincere qualcosa? Se non ti senti rispettata cambia aria, non c'è da lottare per nessun premio per nessun obiettivo. Non si lotta per l'ovvio. Lotta per qualcosa che ti puo' far crescere, per non far avìbbassare il dolce dentro al forno, lotta per stirare bene quella camicia, lotta per toccare con le mani il pavimento a gambe rette...Per quello che vuoi ma non per l'ovvio!!
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  19. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (20 Febbraio 2014 14:53)

    Ciao Michela2. Secondo me la domanda che ti poni, dovremmo farcela tutte. Io non penso che si voglia davvero qualcuno al proprio fianco, se poi non si agisce di conseguenza. E con questo intendo dire, se non ci si mette nella condizione di avere una storia appagante, alla pari, adulta, sana. Ci ho pensato tante volte e sono arrivata a pensare che una donna che non ha un compagno, ma a sentir suo lo cerca e lo desidera tanto, oppure ha un compagno sbagliato o rimane in una storia sbagliata, è fondamentalmente una donna che non vuole un compagno. E forse dovrebbe capire il perché, perché in questo caso non è una scelta consapevole e le ragioni di questo rifiuto sono la chiave per la comprensione di sé. Invece penso sia diverso il caso di chi consapevolmente non vuole un compagno: sa cosa vuole e i suoi desideri non prevedono una figura del genere. Può essere benissimo. In questo caso però, a volte, i condizionamenti sociali possono disturbare non poco. Perché ovunque ci si giri si assiste all’ode dell’accoppiamento e magari si finisce con il sentirsi strane a non volerlo, a non desiderarlo. E allora, se non si è davvero forti e sicure di sé, si finisce con l’avvicinarsi pericolosamente al primo caso, cioè a vivere una discrepanza tra ciò che si ammette a livello conscio (la normalità è volere un fidanzato, quindi voglio un fidanzato) e ciò che si sente a livello inconscio e non si riconosce (il fidanzato che dico di volere è un desiderio della società, ma non è il mio). Io, se devo dirti, non so bene come mi posiziono tra questi due casi. E su questo sto cercando di ragionare da parecchio tempo.
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  20. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (20 Febbraio 2014 15:56)

    Grazie Paola! mi piace molto il tuo commento. Io sto capendo che per me la violenza più grande è stata negare il fatto di avere bisogno. Oggi avrei una domanda per Ilaria. E' un tema che nemmeno a farlo apposta leggo spesso nei manuali per diventare migliori e che oggi nemmeno a farlo apposta ho letto nell'oroscopo di Rob Brezny su Internazionale (so cosa pensi degli oroscopi... ma io quello di Internazionale non riesco a non leggerlo, mi mette di buon umore). Raccontava la storia di un attore che in due telefilm interpretava il sindaco di Los Angeles, si è candidato nella realtà e ha davvero vinto le elezioni. Ilaria, cosa vuol dire per te: " . È uno spettacolare esempio dell’idea di Kurt Vonnegut secondo cui tendiamo a diventare quello che fingiamo di essere. Il tuo compito, Pesci, è fare buon uso di questa idea. Prova anche tu a fingere di essere la persona che vorresti diventare". Per te ha senso? Potresti spiegarmi come si fa?
    Rispondi a Al Commenta l’articolo