Regola numero 3: impara a difenderti da bastardi, carogne, persone mediocri e da quelli che sono semplicemente stupidi

difendersiDifendersi e sapersi difendere rispetto a ogni tipo di rottura di scatole e di abuso o uso improprio di sé, delle proprie emozioni, dei propri averi: già il titolo dice tutto. Se ti interessa approfondire, continua  a leggere. Ti sarà d’aiuto.

Domanda: “Com’è che così all’improvviso tiro fuori una “regola numero 3”“? E la regola numero 1 e numero 2 dove sono andate a finire? Molto semplice: voglio enfatizzare e calcare la mano su una competenza che –  all’apparenza e formalmente – viene sottovalutata, sminuita e addirittura dimenticata. Difendersi e sapersi difendere è una abilità fondamentale per essere felici e per avere delle relazioni (di coppia e anche non di coppia) molto costruttive e serene.

Sei scettica? Ti senti turbata da quel che scrivo? Ti sembra tutto molto poco poetico e molto poco romantico? Ti sembra troppo crudo? Vediamo un po’.

"Molti desiderano ammazzarmi. Molti desiderano fare un’oretta di chiacchiere con me. Dai primi mi difende la legge. K.Kraus"

Intanto facciamo un piccolo passo indietro, per dare qualche chairimento. Sì, perché, in estrema sintesi, la regola numero 1 è: sii indipendente, cioè impara a provvedere a te stessa e dipendere solo da te stessa sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista materiale.

La regola numero 2 è: sii autonoma, cioè pensa con la tua testa, non permettere agli altri (famiglia, amici, tv e giornali) di condizionare la tua vita e il tuo comportamento, le tue scelte e le tue decisioni.

E poi, c’è la regola numero 3, quella sulla quale ci stiamo concentrando in questo momento, è che è importante tanto se non di più della regola numero 1 e della regola numero2: impara a difenderti.

Difenditi dagli altri. Difenditi dalle debolezze altrui, evita di diventare la vittima di persone cattive, perverse o semplicemente inconcludenti e prive di buon senso e di buona educazione che, “semplicemente”, scaricano su di te i propri problemi e le conseguenze disastrose della loro incapacità di stare al mondo.

Difendersi: la via per la serenità personale

Il mondo è affollato di persone dotate di poco buon senso e di poca o nulla educazione (cioè persone che non hanno ricevuto o non hanno “recepito” un adeguato supporto educativo dalla famiglia, dalla scuola o da altre istituzioni). Persone che sono “de’ coccio” e proprio non capiscono che cosa è utile o non è utile per vivere e muoversi nel mondo e tra gli umani in modo sereno, senza rompere l’anima agli altri e senza rovinare la vita a se stessi e al prossimo.

Il mondo è affollato di persone che non sanno fare bene il proprio lavoro o non hanno voglia di farlo, che non sono preparate alle relazioni e che non sanno costruirle e mantenerle, che non sanno avere a che fare con gli altri e dunque non si pongono dei “limiti” quando entrano in una relazione, di qualsiasi genere essa sia.

Il mondo è affollato di persone che non sanno stare al mondo e che vorrebbero trascinare anche gli altri, giù nel loro gorgo di mediocrità, di pressapochismo, di “lasciarsi vivere”.

E’ una regola della natura: ci sono più persone mediocri che persone eccellenti a questo mondo. E’ un dato di fatto, di cui devi assolutamente prendere atto, non solo se vuoi un rapporto di coppia felice, ma anche se vuoi un’esistenza felice in tutti i suoi aspetti.

Difendersi e procedere per la propria strada: un atteggiamento intelligente

Nel mio articolo dedciato a come diventare stronza, in quello dedicato a come usare il cinismo e in quello dedicato a come trovare l’amore comportandosi da persone adulte, spiego bene come sia importante “proteggersi sempre” e non perdere il proprio tempo e le proprie energie con persone inconcludenti, che “succhiano” risorse e non danno nulla in cambio.

So anche che molte lettrici, probabilmente, si stanno scandalizzando nel leggere queste mie parole. Probabilmente si stanno chiedendo: “Ma come, Ilaria, mi stai dicendo di diffidare degli altri, di pensare male, di adottare un atteggiamento mentale negativo verso la vita e verso le relazioni?”

No, io ti sto solo invitando a dare la massima importanza a te stessa, alla tua vita, ai tuoi obiettivi, alla tua serenità, alla tua voglia di stare bene per davvero.

Ritengo che se le donne impiegassero tutto il tempo e le risorse che impiegano nel tentare di fare decollare storie sbagliate, che non hanno ali e mai le metteranno, con uomini sbagliati, dico, appunto, se impiegassero questo tempo e queste energie a se stesse e a coltivare la propria fortuna, esistenziale, professionale e anche economica, potrebbero vivere la felicità di nove vite e non di una sola.

Il fatto è che, oltre a rifugiarsi talvolta nella fantasia di un amore da sogno, molto spesso allontanandosi mille miglia dalla realtà della vita di tutti i giorni, molte donne si comportano da bambine ingenue, mostrando un candore e una sprovvedutezza sorprendenti. Parlo delle relazioni in generale e non solo di quelle con gli uomini.

Ti sei mai chiesta perché il personaggio di Cappuccetto Rosso è rappresentato da una bambina e non da un bambino?

Chissà come mai la tradizione popolare ha portato all’invenzione di una figura del genere, al femminile?  Le ipotesi sono due: o sono le “bambine” a cadere più facilmente in certe trappole, o non faceva bello far fare la parte dell’ingenuone a un bambino.

Che ne pensi?

Difendersi, con coraggio, senza paura, senza esitazione

Dove voglio arrivare con tutto questo discorso? Voglio buttarla sul negativo e dire che il mondo è pieno di cattivoni e che tu rischi di essere mangiata dal lupo e quindi è meglio che non ti fidi di niente e di nessuno? Voglio dirti che devi avere paura degli altri e aggirarti per il mondo terrorizzata da quello che la gente là fuori può farti di male?

"Quanto più siamo forti, tanto meno probabile è la guerra. Otto von Bismarck"

No, non voglio dire questo. Non intendo farti perdere la fiducia negli altri e nel futuro. Penso che per fidarsi e per avere fiducia, bisogna avere fiducia soprattutto in se stesse. Bisogna, cioè essere forti e accorte, attente e concentrate sul proprio bene. Sicure di sé e sgamate.

E’ come dire: chi è ingenuo, meglio che non si fidi. Chi cammina con sicurezza sulle proprie gambe, può tranquillamente fidarsi. Dato che sa bene come difendersi, come proteggersi, come distinguere chi prende senza dare e se ne approfitta, da chi intende instaurare una vera relazione di scambio alla pari.

Se sei ingenua, non fidarti degli altri. Se sei una donna scafata, fidati fin che vuoi. Sembra un paradosso, vero? Eppure è un paradosso molto utile. Solo le persone attente possono prendersi dei rischi. Questo accade molto spesso nella vita pratica: solo se sai saltare molto bene – e cadere senza farti male – puoi fare il salto mortale. Altrimenti meglio che ti fai un semplice giro in bicicletta, evitando gli sterrati.

Chiaro il concetto?

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Guarda, queste considerazioni possono anche darti molto fastidio e più fastidio ti danno, più penso ti sia utile soffermarti un attimo a pensare.

"Noi diventiamo veramente umani quando tendiamo le braccia e rischiamo e ci fidiamo degli altri. L. Buscaglia"

Dunque, quel che ti sto dicendo è che: è importante evitare le relazioni sbagliate, con uomini incapaci di amare, come il dongiovanni (o il perditempo, lo stronzo, il rospo, l’indeciso, l’irresponsabile, il confuso, lo sposato, il fantasma, il bambinone, il falso figo, colui che usa la manipolazione a carriolate, il cretino etc. etc.) ed è altrettanto importante anche evitare o per lo meno dare un fermo, contenere e limitare tutti coloro che a vario titolo o secondo varie modalità “abusano” di te, cioè vogliono approfittarsi del tuo tempo, del tuo denaro, del tuo corpo.

E’ nel tuo tempo, col tuo denaro, con il tuo corpo che attraversi la tua vita: non sono risorse che devi sprecare, non sono risorse che devi dare in pasto al primo o alla prima che capita.

Il fatto è che molto spesso le donne che amano troppo, quelle che sono abbonate a soffrire per amore, hanno un altro comportamento collaterale dannoso per loro: si fidano e si affidano agli altri, senza interrogarsi a sufficienza, senza indagare a sufficienza, in sostanza: senza pensare a difendersi.

E diventano terra di conquista e di rapina, per chi non ha scrupoli e/o non ha cervello.

La soluzione? Ce l’hai nella tua testa e nel tuo cuore. Usa la tua intelligenza, usa l’amore per te stessa, comportati in modo intelligente per te, cioè sempre utile e il più possibile vantaggioso. Tutelati e rimani attaccata all’idea di stare bene e di essere felice.

***

E tu che cosa ne pensi? Quali sono le situazioni nelle quali è meglio fidarsi e affidarsi e quali invece le situazioni in cui bisogna tenere le antenne ben alzate?

Che suggerimenti daresti a chi tende a fidarsi troppo? E a chi tende ad fidarsi troppo poco?

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132 Commenti

  1. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (18 Aprile 2014 20:52)

    @Dario, quando si conosce una persona le informazioni che abbiamo di lei sono quelle superficiali, ossia l' aspetto estetico, l' età, lo stato sentimentale ( se non mentono ), il titolo di studio, professione. Poi aprono bocca e proviamo o meno una certa empatia. Da quel punto in poi, cioè dopo una prima selezione sommaria, magari si inizia la conoscenza o frequentazione. Non è ragionevole colpevolizzarsi per una valutazione sbagliata, ma incavolarsi per una palese mancanza di rispetto si. la persona di cui parlo mi era molto simpatica e a lui piacevo, a suo dire, molto. Un uomo che è interessato a una donna ha diritto di corteggiarla e poiché a me lui interessava ho assecondato. Non mi sono autoingannata, perché nulla mi faceva presagire che le sue parole e i fatti non fossero sinceri. Non l' ho mai cercato o inseguito, non era costretto ad avere atteggiamenti di comodo. Mi cercava lui tutti i giorni e in tutti i modi. Una sera dopo mesi e in modo inaspettato, mi comunica che aveva ricevuto una mail di una persona del passato che nemmeno sapevo fosse esistita, questo imprevisto poteva capitare con chiunque, perché la nostra amicizia anche se di vecchia data era solo da pochi mesi diventata una semi storia, non potevo competere con l' altra e ho fatto quello che chiunque altro avrebbe fatto, ossia lasciare campo libero. Lui invece ha iniziato a chiedermi di restare, non sapeva come sarebbe finita con l' altra e quindi non voleva perdere me. È stato a quel punto che ho perso la pazienza, vuoi anche perché per convincermi mi ha tenuta 6 ore al telefono ( a partire dalla mezzanotte ), ma ognuno è libero di provare quello che vuole verso chi vuole, ma non di impormi di diventare la numero due. Ed è bene anche essere chiari con certi individui, perché non abbiano spazio per riprovarci, cosa che lui ha tentato anche di fare, ma è stato accolto dal mio gelido silenzio. Non pretendo nulla da altri esseri umani, ma se io ti rispetto non vedo perché tu non debba farlo con me. Di gente che mente per i suoi scopi e manipola gli altri ce n' è quanta ne vuoi, donne come uomini. Anche tu avrai la tua storia, credo.
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  2. Avatar di quellalìisback

    quellalìisback 10 anni fa (18 Aprile 2014 22:38)

    Ci si mette assieme a gente che poi si etichetta (in genere solo per semplificare parlandone con terzi, o per ricordarsi la vera essenza della persona con cui si ha avuto a che fare, se ha finto di essere chi non è) perché la fase dell'innamoramento è la fase per eccellenza dell'illusione, della proiezione sull'altro dei nostri desideri. Si evita di vedere o si prendono sottogamba i difetti dell'altro, si idealizza la persona amata, è tutto quel corollario da "vedo il mondo con gli occhiali rosa" che precede il fallimento della relazione alla caduta dell'ideale in questione; in alternativa, che porta all'amore vero, in cui i difetti vengono accettati e amati come parte integrante e necessaria della persona che si ama. Devo dire, il processo dell'innamoramento è amplificato al mille per mille se trovi una persona meschina che all'inizio fa di tutto per alimentarti l'illusione dell'amore, ma che in realtà mira solo a cercare di indurti dipendenza per manipolarti. In quel caso è proprio stronzaggine, e agli stronzi un'etichetta va data, come si fa con i prodotti che scadono. Queste persone sono già scadute, anche se non lo sanno. Non sia mai che provochino di nuovo a me, o ex novo a qualcuno d'altro, un grosso mal di pancia (in tal caso, imodium e passa la paura). In tutto ciò, ovviamente gli errori si fanno sempre in due. Per ogni persona che aveva brutti difetti che non si vedevano, ce n'è una che si è illusa. Per ogni persona che fino a un certo punto si fa manipolare, c'è una ragione sotto. In entrambi i casi è bene che la persona "etichettante" si faccia le sue elucubrazioni sul perché ha scelto o ha impostato quel genere di relazione. In fondo si sbaglia per imparare e per fare meglio la prossima volta, nessuno è perfetto. Non penso sia un errore di per se etichettare, è solo una questione di forma. La gente di cui davvero mi preoccupo è quella che non impara mai dai propri errori, ossia quelli che "si muovono in cerchio", incapaci di inciampare, sudare, soffrire, rimuginare, e poi evolversi in una nuova forma, migliore, di essere umano. Che senso ha la vita per loro? Hanno messo un facile pilota automatico verso la morte.
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  3. Avatar di reggielove

    reggielove 10 anni fa (19 Aprile 2014 9:15)

    Dario eh beh certo la colpa è sempre della vittima, che se l'e' andata a cercare, come no. Un po come quella che si mette la minigonna e poi si lamenta che l'hanno stuprata. N'e' vero? Ma poi come mai sei interessato a questo luogo di femmine al punto di dover commentare? Per studiare meglio il nemico forse?
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  4. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (19 Aprile 2014 15:14)

    Vi allieto con l'ultima che mi è successa, che calza a fagiuolo con questo articolo... è più o meno come con gli oroscopi dell'internazionale :D Conosco un tipo, amico di un mio amico. Ci parlo del più e del meno una sera. Il mio amico mi riferisce che sto tipo ha fatto degli apprezzamenti su di me. Qualche sera dopo lo ri-incontro e stiamo a parlare e poi per un pezzo facciamo strada insieme. A una certa io dico: "ok. io vado di qua. ciao". e lui: "eh vedi io ti direi se vuoi venire da me. ma mi sto vedendo con una tipa". E io: "ok". Lui: "ma non ci sei rimasta male?" Io: "No, sono per la libertà". Il giorno dopo mi ri-incontra, e ammette che è stato uno sbaglio darmi così per scontata. E poi aggiunge che anche se ha sbagliato sentiva di "DOVERLO FARE". Io mi giro e me ne vado. Ecco. Grazie a un potere superiore le persone escono allo scoperto dal primo secondo in cui le conosci e grazie ai miei occhi e alle mie orecchie che per ora sono ben aperte. Ma stiamo a scherzà? E comunque io penso anche un'altra cosa: che l'uomo deve imparare a non stuprare e a comportarsi bene. Ma penso che la donna abbia anche il DOVERE di difendersi dalle minacce.
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  5. Avatar di reggielove

    reggielove 10 anni fa (19 Aprile 2014 21:14)

    Al: ma pensati questo :D Per il resto certo che dobbiamo difenderci ma confondere vittima ed aggressore non va bene. Se uno mi lascia una borsa incustodita, io non ci rubo. E se lo facessi sarei una ladra, anche se l'opportunita' di rubare me l'ha data la vittima.
    Rispondi a reggielove Commenta l’articolo

  6. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (20 Aprile 2014 8:34)

    @Al, sei stata fortunata perchè lui ha usato un linguaggio sbagliato fin da subito e questo ti ha permesso di non lasciare spazio ad altro. Però ci sono situazioni dove l' uomo, come la donna, sono più scaltri ed escono allo scoperto con il tempo. Il problema non è quando uno si manifesta subito per quello che è, ma quando nasconde e manipola. Diversa per esempio è la posizione di chi intraprende una relazione con un uomo sposato da quella di chi intraprende una relazione con un uomo sposato che ha detto di essere single. Nel primo caso la donna ha delle informazioni chiare e sceglie autoingannandosi, come direbbe Dario, nel secondo hai esclusivamente una vittima di un raggiro e non condivido l ' addossare anche inutili sensi di colpa. La persona che scopre l' inganno e chiude la relazione è una persona equilibrata, ma non poteva difendersi in alcun modo prima.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  7. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (20 Aprile 2014 11:07)

    Mah... io credo che ci sono situazioni e situazioni. Tipo sto camminando alle 3 di notte e qualcuno mi aggredisce. Beh la strada è mia quanto tua, tu sei uno schifoso prevaricatore. Io sto ballando e qualcuno mi palpa. Tu sei uno schifoso. Io mi sento insicura, tu vieni a vivere a casa senza chiedere il permesso, non paghi né un affitto né una bolletta per mesi e poi mi molli in un modo disastroso, dopo che io ho rinunciato alla mia vita. Beh... si tu sei uno stronzo, ma io ho ampiamente contribuito alla situazione. Potevo essere più furba, più autosufficiente, più razionale. Poi so bene che in queste situazioni si arriva a perdere il controllo, si rasenta quasi la follia. Ma quando la follia non c'era, quando ancora il salvabile era salvabile, perché io non ho fatto niente? Perché ho dato a questa persona il permesso? Vedi non si tratta di dare la colpa alla vittima. In questi casi si tratta di definire le responsabilità e capire quanto permettere, quanto dare per salvare la nostra vita e la nostra serenità.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  8. Avatar di giuppy

    giuppy 10 anni fa (20 Aprile 2014 16:35)

    Quello che dici è verissimo, pura realtà. Come dice qualcuno difficile da applicare alla propria vita se non si ha una buona autostima. Ma ci si può lavorare!
    Rispondi a giuppy Commenta l’articolo

  9. Avatar di Valeria

    Valeria 10 anni fa (20 Aprile 2014 17:24)

    Chiedo scusa, ma se una e' ingenua o con poca esperienza, come li riconsoce questi tipi, ammesso che riesca a farsi avvicinare da un uomo (uno qualsiasi)?
    Rispondi a Valeria Commenta l’articolo

  10. Avatar di Dario

    Dario 10 anni fa (20 Aprile 2014 20:19)

    Certo non bisogna colpevolizzarsi di nulla, non intendevo certo quello, però penso che nella maggior parte dei casi il vero dispiacere, dopo tutto, è quello di perdere una persona a cui si voleva bene. La sofferenza legata al modo in cui avviene questo distacco, il tradimento per estremo oppure altre forme meschine di manipolazione, che sono comunque un tradimento, rendono la ferita ancora più profonda e la difficoltà di accettare questo distacco ancora maggiore. Mettiamola così, per me i passi da compiere sono due in ordine: 1- non colpevolizzarsi e riconoscere le responsabilità altrui (se serve anche insultando) 2- non serbare più rancore, perchè il rancore mantiene aperta la ferita del distacco e soprattutto se l'altra persona è stata disonesta non se lo merita. PS: e comunque anch'io ho i miei conti non ancora del tutto risolti col passato
    Rispondi a Dario Commenta l’articolo

  11. Avatar di Anna@

    Anna@ 10 anni fa (20 Aprile 2014 20:21)

    Ciao, la mia domanda non vuole depistare l'argomento ma.... "Impara a difenderti da..."può comprendere anche i figli? Figli comodi, che non si danno da fare per trovare qualche lavoretto per contribuire ,anche se in minima parte, in famiglia. Figli che danno tutto per scontato : Figli ingrati. E le mamme con i sensi di colpa schiacciano la dignità personale di donna e persona. Mi piacerebbe Ilaria un tuo post su questo argomento...
    Rispondi a Anna@ Commenta l’articolo

  12. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (20 Aprile 2014 21:01)

    @Emanuela tocchi il punto caldo. Io per certe cose del mio passato, anche recente non riesco a non colpevolizzarmi. Penso avrei potuto e avrei potuto. Per questo ora sono talmente difesa da aprirmi con difficoltà e comunque con gli occhi apertissimi. So che mi perdonerò del tutto per il passato, perché ero piccola, ero debole, sono un po' sognatrice delle volte e ogni tanto non considero i miei bisogni al 100%. Però io - incognite della vita a parte - non smetterò mai di credere che noi donne dobbiamo autodeterminarci e allo stesso tempo educare gli uomini a comportarsi bene, metterli a posto quando la fanno fuori dal vaso e girare i tacchi se i conti non quadrano.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  13. Avatar di giudi

    giudi 10 anni fa (20 Aprile 2014 21:02)

    Ciao Ilaria ti leggo da tanto ed ho acquistato i prodotti che offri. Sei grande come non mai. Il tuo linguaggio mi appartiene molto . Io certe cose le so solo sentire e pensare ma tu riesci a tradurre in parole e donare articoli come questo. Forse aspettavi un commento ma trovo tutto talmente chiaro che non c'è nulla da aggiungere.
    Rispondi a giudi Commenta l’articolo

  14. Avatar di Rose

    Rose 10 anni fa (20 Aprile 2014 22:57)

    Ciao a tutti, è qualche giorno che sono approdata su questo blog e mi è già stato molto utile perché sono passata dal fissare un cellulare in attesa di una chiamata ad uscire per una corsetta.. Volevo chiedere un consiglio a voi lettori, perché mi trovo in una situazione particolare e non so bene come uscirne. La persona cui ho pensato leggendo questo post l'ho conosciuta sei mesi fa, in un ambiente un po' particolare. Sapevo fin da subito che era un dongiovanni, sapevo che per come sono fatta l'avrei presa come una sfida, sapevo che non avrei dovuto farlo perché sono sposata con una altra persona. Eppure sono andata avanti per la mia strada. Le circostanze ci hanno portato a passare tanto tempo insieme, a conversare su molte cose. Tra di noi c'era chiaramente un'intesa particolare, lui mi chiamava ad ogni momento libero, anche quando si trovava fuori città con la sua ragazza. Sempre le circostanze ci hanno portato a passare insieme un WE molto divertente, particolare, affascinante..insieme ad altre persone, ma in quell'occasione gli è capitato persino di chiamarmi con il nome della sua ragazza. Era chiaro a tutti che tra di noi ci fosse un rapporto particolare. La settimana dopo ci siamo parlati, lui doveva andare ancora via nel WE e io gli ho confessato che mi sarebbe mancato. Anche lui allora è stato esplicito. Tornato dal WE mi ha detto che mi aveva pensato, aveva pensato che aveva voglia di baciarmi per tutto il WE. Di lì a qualche giorno è successo, il bacio c'è stato e ce ne sono stati altri perché la cosa ci ha travolto e più stavamo insieme e più volevamo starci. In realtà in tutto questo lui ha sempre espresso il suo parere sulla cosa, mi ha sempre detto "ho voglia di te, ma non si fa, non è giusto". Questa è stata ed è la sua frase preferita. Anche io chiaramente mi accorgevo che era sbagliato, ma non riuscivo a farne a meno e quindi gli dicevo che aveva ragione, ma che in quel momento io ero felice e non potevo non fare una cosa che mi rendeva felice. Premetto che mi sono sposata da circa 2 anni, m sono 7 anni che sto con mio marito, e non è mai capitato di pensare ad altri.La storia è andata avanti, fino a che si è andati oltre i baci. Dopo 3 mesi però, lui decide che basta, non si può più andare avanti. Non vuole essere il mio amante, vuole essere un mio amico. Io prendo molto male questa decisione, ci soffro molto perché chiaramente la nostra relazione ha messo in discussione il mio matrimonio, ha portato alla luce dei problemi che con mio marito stavo ignorando ma che di fatto condizionano molto il nostro rapporto. Lui riesce nonostante tutto a portare avanti il suo intento di non cascare più nel contatto fisico con me, nonostante continuiamo a vederci. Io lo cerco ancora, mi arrabbio se lui vede altre ragazze, gli chiedo di chiamarmi più spesso..nella fase di "corteggiamento" lui diceva di essermi amico e mi chiamava ogni momento, adesso diceva di essermi amico e ci sentivamo molt meno spesso..io non riuscivo ad accettarlo. Fatto sta che dopo due mesi così ricapita..mi invita a vedere un film da lui e finiamo a farci le coccole, ovviamente. Lui mi dice che così non va bene, ma la settimana dopo succede la stessa cosa e finiamo punto e a capo. La sua reazione al nostro trovarci di nuovo nello stesso letto è stata un po' particolare. Non è stato tenero, se non dopo, quando abbiamo passato mezzora a parlare delle nostre vite. Mi ha accompagnato alla macchina, mi ha detto che non andava bene così perché lui non voleva perdermi, mi ha fatto promettere che rimarremo amici ed ha preso il suo motorino, ha girato per la città per due ore ed è tornato a casa. La settimana dopo si è trovato a casa nel pomeriggio per lavoro. Eravamo d'accordo che avremmo cenato insieme, ma quando sono arrivata da lui l'ho trovato in mutande e mi ha chiesto di fare sesso "solo sesso capito? niente amore". Non ho avuto il coraggio di ascoltarmi, ed ho detto di sì. Nelle settimane successive succede che lui dice che io non ce la faccio a non innamorarmi, che ho un'affetto morboso nei suoi confronti perché qualsiasi cosa io stia facendo sono in grado di mollarla se lui mi chiama e mi chiede di vederci. Lui invece vuole che siamo amici. Dice che non sa cosa fare: vuole sparire ma sa che ci starei male. Sa che ci sto male quando mi rifiuta e sa di farmi del male quando non mi rifiuta, quindi non sa proprio cosa fare. Nel frattempo occiamente si lascia e si prende con la sua ragazza, flirta anche con una sua vecchia ex e sinceramente non escluderei che ci sia andato anche a letto ultimamente.
    Rispondi a Rose Commenta l’articolo

  15. Avatar di Rose

    Rose 10 anni fa (20 Aprile 2014 22:58)

    CONTINUA... Io finalmente l'altro giorno decido che devo smetterla di essere il suo zerbino, rifiuto un invito a mangiare il gelato e un invito a pranzo, dicendo "mi fai stare più male che bene, quindi basta così". Parlo con mio marito, in questi mesi il nostro rapporto è stato inesistente ed io gli ho parlato di come mi sentivo, senza dirgli il motivo in modo del tutto sincero, ma mi sembrava di aggiungere una sofferenza gratuita a quella che già gli sto dando. Con mio marito siamo rimasti che cerchiamo di far funzionare le cose ancora una volta, ma che se i nostri problemi non si risolvono ammettiamo pacificamente che non siamo felici. La verità è che io ho passato due giorni a cercare di resistere a mandare messaggi. Oggi ho sentito un amico comune, sono fuori città per le vacanze di Pasqua e nella mega compagnia guarda un po'..lui si trova a dormire di fianco al sacco a pelo della sua ex (chiaramente la sua ragazza attuale non è con lui). Ho scoperto pure che in un'altra gita fuori porta è successa la stessa cosa..peccato che era novembre, e la nostra "storia" era nel pieno. Non ho fatto in tempo ad odiarlo che mi ha chiamata. Ora vi chiedo..come mi devo comportare? Non so più cosa pensare: mi sembra che una parte della nostra amicizia sia reale, eppure mi sembra che ci siano dietro anche tante bugie. Vorrei conservare quella parte reale, ma dentro di me credo ci sia sempre la voglia che lui si innamori. Chiaramente tutto questo mi sembra sempre meno compatibile con il mio matrimonio. Adesso vorrei riuscire a tenerlo sulle spine, a fargli vedere che io non ho bisogno di lui. E quindi anche stasera dopo la telefonata (mi ha chiamata per farmi gli auguri di Pasqua....) non sapevo se scrivergli che non voglio più sentirlo, o cos'altro dirgli.. Il concetto è che io non vorrei essere archiviata come una delle tante: se proprio non deve essere una storia con la S maiuscola (forse la vorrei per giustificare il fatto che sto mandando a rotoli la mia vita) vorrei essere un'amica vera, non una per cui non ha avuto alcun rispetto. Scusate il commento galattico, spero che qualcuno abbia la pazienza di leggerlo :)
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  16. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (21 Aprile 2014 0:14)

    @rose:ho letto solo la prima parte,mi e' bastato.uno psicoteraputa urgentemente!
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  17. Avatar di Anna@

    Anna@ 10 anni fa (21 Aprile 2014 10:11)

    @Rose.....ma quanto male ti vuoi fare ancora?? Ho letto tutto e mi arriva come sensazione tanta tristezza e confusione. Tristezza perché ne con lui, ne con tuo marito hai un rapporto che ti renda pienamente soddisfatta ; tristezza perché dal tuo "amico" stai cercando di avere qualcosa che lui non ti darà mai, perché è il primo ad essere confuso, irrealizzato, sentimentalmente immaturo. Come direbbe Ilaria, dove sta la tua dignità. il tuo desiderare essere felice? In tutto questo prendi e molla, sei felice? Anche con tuo marito c è tanta confusione, un rapporto al quale in tutta questa vicenda stai dando un ruolo molto marginale; forse non lo ami più ma non riesci a dirtelo. Rose , talvolta un po' di silenzio interiore, staccata da tutto, può darti la chiarezza su quali passi intraprendere....
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  18. Avatar di Laura

    Laura 10 anni fa (21 Aprile 2014 10:41)

    Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio! Diciamo che c'è da stare molto attenti e bisogna tenere gli occhi ben aperti! Prima di fidarci di una persona, sarebbe bene conoscerla meglio e valutare che tipo di persona è!
    Rispondi a Laura Commenta l’articolo

  19. Avatar di Cleo

    Cleo 10 anni fa (21 Aprile 2014 12:01)

    Ciao Dario. Come si fa a non serbare più rancore per una persona che ci ha fatto soffrire moltissimo e che continua a farlo? Vorrei proprio saperlo e vorrei proprio riuscirci perché questo rancore fa stare malissimo chi lo prova..!! Mentre l'altra persona nemmeno se ne accorge
    Rispondi a Cleo Commenta l’articolo

  20. Avatar di quellali

    quellali 10 anni fa (21 Aprile 2014 12:25)

    Se posso esprimermi con estrema sincerità, io penso tu non sia una sua amica, né con a maiuscola né con a minuscola, da ormai un bel po'. Già non ci credo nelle mere amicizie in cui si fa sesso, nel tuo caso sei solo un'odalisca del suo harem, che per di più si dice una marea di balle per continuare a giustificarsi nel voler vivere un'ossessione deleteria che hai idealizzato (non importa da chi sia partita l'illusione, ci importa l'adesso, in cui i fatti li sai). Ora spetta a te capire se mollare sto scopatore seriale (che una fidanzata di facciata già l'ha. E se anche se per assurdo un giorno la mollasse per te, la cerva saresti tu) o accettare di essere una delle tante che frequenta. gli sbagli si fanno e faranno sempre per vari motivi, necessita', illusione ecc. Ma quando la verità dell'ADESSO (magari forse prima era un uomo d'oro irreprensibile, ORA senza dubbio vuole solo scopare in giro) vien fuori sta a noi avere il fegato per prendere gli adeguati provvedimenti senza stare a raccontarsele in preda della nostalgia o della dipendenza.
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