Come si supera il senso di vuoto in amore e il bisogno? (Terza parte)

amoreE rieccoci qua, a continuare il nostro viaggio alla scoperta di come superare il vuoto e il senso di vuoto. Una emozionante esplorazione che abbiamo iniziato nei due articoli precedenti e che ti conduce passo passo a comprendere come distinguere il senso di vuoto dal desiderio naturale e sano d’amore, per liberarti una volta per tutte da quel fastidioso “disturbo interiore” che il vuoto ti provoca e per permetterti di dare spazio a un’autentica e naturale capacità di amare e di essere amata.

Quante emozioni stai mettendo in gioco in questo viaggio? Molte e forti, lo so. Hai allacciato le cinture?

Sono sicura che nei due articoli precedenti molte diverse sensazioni si sono affacciate dentro di te e forse forse ti sei sorpresa a fare scoperte davvero molto interessanti. Molto bene: queste scoperte ti aiutano ad andare oltre l’insicurezza, ti aiutano a recuperare maggiore serenità e di sicuro anche a trovare la felicità.

"Molte donne corrono da un uomo all’altro alla ricerca di ciò che manca dentro di loro. Robin Norwood"

Non solo: comprendere meglio le emozioni che vivi, saperle distinguere le une dalle altre e saper controllarle ti aiuta ad evitare le relazioni sbagliate e gli uomini sbagliati.

Ti permette di evitare la manipolazione (sia quella che subisci,  sia quella che tu metti in atto sugli altri) e di interrompere la catena delle storie sbagliate.

Ti permette di diventare una stronza positiva, senza essere una rompiscatole insopportabile e ti rende abile a usare il cinismo vincente e ottimista. Non è cosa da poco: tutto questo è quello che permette a uomini e donne di essere felici, per davvero, senza essere dipendenti o “tossici”.

Amore e desiderio d’amore: spazio alle spinte positive

Nell’articolo precedente a questo abbiamo spiegato e commentato ampiamente su quale sia la differenza tra senso di vuoto (che è il padre, fratello e figlio – cioè stretto parente – della bisognosità) e desiderio d’amore. Il primo è distruttivo, perché spinge a fare stupidaggini a comportarsi da stupida, il secondo è costruttivo e vitale, perché è costruttivo e ti permette di realizzare tante buone cose per te.

Che cosa significa realizzare qualcosa di buono per te? Significa innanzittutto creare e mantenere la tua indipenza emotiva, economica, anche mentale. Significa saper camminare sulle tue gambe, senza il costante pensiero e/o l’ansia che tu da sola non ce la puoi fare o non sai fare.

Significa metterti una buona volta e per sempre nella testa e nel cuore che tu non hai bisogno di un uomo per stare meglio e che un uomo non ha bisogno di te per stare meglio. Tu te la puoi cavare egregiamente da sola, che si tratti di gestire emozioni, pagare bollette o andare dal meccanico.

Significa uscire da quel senso di subordinazione che molte donne sentono nei confronti del maschio: il salvatore della patria e della loro vita. E basta! Smettiamola con queste fesserie che fanno la fortuna degli uomini sbagliati di ogni genere il dongiovanni, lo stronzo, l’irresponsabile, il bambinone, il confuso, il perditempo, il rospo, il cretino, il fantasma.

Le fesserie sulle storie d’amore hanno rovinato e continuano a rovinare generazioni di donne che vivono al “di sotto”. Soprattutto al “di sotto” delle proprie possibilità.

"La ricerca deve cominciare a casa, all’interno di sé.Robin Norwood"

Sconfiggere il vuoto, far vincere l’amore

Come si fa nella pratica a “maneggiare” e a “destreggiarsi” rispetto al senso di vuoto che assale di sorpresa o è addirittura invadente e invasivo?

Ecco 7 passi da compiere diligentemente, dando importanza e tempo a ciascuno.

1)     Considera che non si può pretendere di non soffrire. Soffrire e soffrire per amore sono “stati” naturali, che hanno una funzione. Il dolore serve a proteggerci da altro e maggior dolore. Il fatto è che molte donne usano il dolore per cacciarsi in storie e in vicende ancora più dolorose. Quindi, tutto sta nei limiti e nei confini che si pongono e si trovano: soffrire per amore e sentire il senso di vuoto dopo una separazione o la fine di una storia è sano. Anzi, chi rifiuta e si irrigidisce di fronte al dolore nel tentativo di evitarlo e di non sentirlo, si prepara a patirne di più. I distacchi sono dolorosi. Si sappia. Si accetti. Si tenga viva la speranza che è come l’influenza: dopo i giorni “canonici” passa. Se si accetta di stare a letto, al caldo e al riposo, passa prima e meglio e diventa una risorsa, un passaggio attraverso il quale il nostro corpo ha alzato le difese e si prepara a irrobustirsi. Lo stesso vale per quel che riguarda il senso di vuoto dopo la fine di un amore: lasciati andare alla sofferenza e nel contempo comprendi che cosa non era giusto per te, in modo da non ricascarci più la prossima volta e di aumentare la tua autostima, non di diminuirla. E’ così che si realizzano le cose buone nella vita e in amore: si commettono errori, si correggono, si trova la situazione ideale. Si mantiene l’ideale ripetendo quello che è utile e dismettendo quello che è inutile. Lo stallo e il perdurare delle condizioni negative sono uno stato insano, perverso.

2)     Se il senso di vuoto dura “oltre”, “troppo” e diventa uno “stato” permanente di vita, che va oltre i tempi immediatamente successivi alla fine di una storia, a un rifiuto particolarmente significativo o a una delusione cocente, è necessario affrontare la questione come prioritaria. E’ anche importante trovare aiuto. Cercare un aiuto qualificato. Perché è importante cercare aiuto? Perché è necessario che ci sia qualcuno che conosca le dinamiche che si celano dietro al “senso di vuoto” che perdura. Perché è un fatto serio e importante che può segnare la tua vita e anche rovinartela.

3)     Considera che il “senso di vuoto” permanente non ha nulla a che vedere con gli uomini, gli amori andati a male o le delusioni ricevute. Il “senso di vuoto” è la causa, non è la conseguenza. Ha radici lontane, nel tuo passato, tanto tempo fa, nei messaggi che ti sono stati inviati quando non eri in grado di decifrare e di distinguere il bene dal male, il giusto e l’ingiusto. Ha radici anche in messaggi che tendono a svilire la donna e a innalzare l’uomo. Per questo te ne devi occupare. Con grande dedizione e amore per te stessa.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...
"Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse. Robin Norwood"

4)     Renditi conto che gli uomini sbagliati e le storie sbagliate non hanno creato il senso di vuoto che provi ma di certo te lo hanno confermato, rafforzato, reso ancora più buio e fondo. Renditi conto che hai trovato gli uomini sbagliati e ti sei messa nelle storie sbagliate perché l’amore sbagliato (che non è come il Negroni sbagliato) è l’unico tipo di amore che conosci per ora e che hai conosciuto finora. E’ lo schema che è sbagliato e in quanto sbagliato non può dare buoni risultati. Quello che finora ti ha attratto di più è quello che, per il tuo bene, devi evitare.

Le convinzioni utili

5)     Per questo, ribadiamolo, non è importante trovare un uomo, ma prendersi cura del senso di vuoto. Prendersi cura del senso di vuoto è possibile, è alla tua portata e richiede il tuo impegno: è necessario dunque che la tua attenzione sia tutta lì, nel prenderti cura di te, di quel che ti accade e di quel che crei fino a che il senso di vuoto venga completamente superato.

"Quando nel nostro vuoto andiamo cercando l’amore, possiamo trovare solo altro vuoto. Robin Norwood"

6)     Togliti la falsa convinzione che “stordirsi” di attività e di impegni ti faccia superare il senso di vuoto. Imparare a ballare/sciare/parlare il giapponese etc è utile come “contorno” e come “co-fattore” nel recuperare la tua centralità rispetto a te stessa e di certo non è la soluzione al senso di vuoto. Il senso di vuoto è un processo di convinzioni-sensazioni-azioni-deduzioni secondo il quale nel tuo profondo credi di valere poco o niente così come sei e che per “salvarti” dalla tua sensazione di poco valore rispetto a te stessa ci debba essere qualcuno dall’esterno che “riempie” il tuo senso di insoddisfazione.

7)     Abbi fiducia totale che nel momento in cui ti persuadi che è da te che devi partire e non dall’esterno o dagli uomini, trovi immediatamente risorse inaspettate dentro di te e un’energia capace di “sovvertire” tutto ciò che non funziona nella tua esistenza, fino alla scoperta di un genuino desiderio d’amore.

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85 Commenti

  1. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (25 Febbraio 2014 10:50)

    Il problema del senso di vuoto è il suo ricrearsi. Sono consapevole che la mia svalutazione parte dal contesto familiare. Sono consapevole degli atteggiamenti sbagliati che assumo perché ricordo che quel mio modo di pormi è lo stesso di quando ero più piccola. Se c'era un litigio in famiglia ero quella che voleva vedere tutti pacificarsi semplicemente chiarendo le cose. Mi sembrava così facile da non capire come gli adulti non ci arrivassero. Gli altri erano bravi, mantenevano le loro ragioni, chiudevano il dialogo, si offendevano a tempo indeterminato. Per me era un peccato ! ed io ero la stupida, una vera piaga per mia madre. Non ero sufficentemente sveglia, secondo lei. Una volta disse " meglio una figlia puttana che scema ". Io ero la scema. A colmare quel vuoto ci provo, ma credo che dovrei tagliare i ponti definitivamente con la mia famiglia perché ogni volta che procedo più sicura di me stessa sanno demolirmi e quel senso di vuoto diventa voragine. Ho paura di avere atteggiamenti simili con i miei figli e di non accorgermene. Come accorgersi di sbagliare?
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  2. Avatar di Maria

    Maria 10 anni fa (25 Febbraio 2014 10:56)

    Grazie Ilaria per questi articoli così lucidi e stimolanti, ma mi domando come si fa a superare il senso di vuoto quando si ha un’età non più giovane che è l’età della menopausa, alla quale si è arrivati dopo tanti errori sentimentali sicuramente dettati dal problema del vuoto,e quando si fa strada sempre più insistentemente il pensiero che forse è orami troppo tardi per costruire una relazione d’amore; la convinzione che dopo una certa età non si trovano più uomini “adatti” è del resto una convinzione molto diffusa. Cosa ne pensi, Ilaria?
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  3. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (25 Febbraio 2014 10:28)

    Rosa Maria, io penso che dovresti guardare i doni belli che la vita ti ha fatto. I tuoi bambini, il tuo lavoro e mille altre cose che sicuramente avrai. Tutto cio' pero' non ti servirà a riempire il vuoto perchè, secondo me, il vuoto dobbiamo riempircelo da sole dall'interno. Al, per quanto riguarda la frase: "io faccio le cose per accontentare gli altri." ti racconto una mia esperienza recentissima. Ho una macchina con poco meno di 3 anni, una bella macchina nella media delle utilitarie. Volevo prenderne una nuova piu' bella, molto piu' bella. Ero indecisa perchè pensavo: la gente dirà che sono matta a prendermi una macchina cosi' bella, dirà che non è il momento, dirà che la mia macchina era ancora nuova...Bene, ieri l'ho ordinata. Chissenefrega degli altri, anzi, quella macchina è piu' simile a me ora. Io sono sempre io :-) Qusto per dire, un po' a tutte voi: La vita è una quindi, nelle possibilità prendetevi le vostre soddisfazioni...Non pensate troppo agli altri e sorridete...
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  4. Avatar di Sally

    Sally 10 anni fa (25 Febbraio 2014 12:43)

    Ciao a tutti, è da un po' che non commento, continuo a seguire =) quanta carne al fuoco! Il senso di vuoto come concausa delle storie passate... bassa autostima... considerazioni su ruolo uomo-donna nate un po' dalla società, dall'educazione genitoriale ed anche scolastica... a fianco al periodo infantile secondo me conta molto pure l'adolescenza, come si sono gestite le prese in giro adolescenziali, come i docenti trattavano gli studenti, qual'era l'esempio da seguire... o meglio si era lasciati liberi ed aprezzati per propri talenti oppure si veniva indirizzati/manipolati per essere dei bravi studenti/dei bravi figli/ delle brave donnine di casa? educazione ad essere se stessi o ad omologarsi???? sono uscita un po' dal tema... pardon... tornando in carreggiata, lavorare sul proprio vuoto ed aver fiducia in me stessa senza far mille attività si copertura... mmm e come si fa nel concreto? il vuoto da dove arriva? e posso modificarlo? come? lavorare sull'autostima, certo, diventare abile nel far qualcosa mi può aiutare in parte, manca la stima di fondo, quella incondizionata, il senso di valere esattamente così con pregi e difetti senza dover migliorare per meritare amore... come fare a capire(o forse meglio credere fermamente) di essere degni di amore così come si è senza dover rispecchiare le aspettative degli altri???? capisco che assecondare gli altri o cercare di diventare quello che loro desidererebbero mi impedisce di essere autentica, come fare a rompere lo schema del sentirmi inappropriata perché non conforme al volere dell'altro? come smettere di assecondare, di fare la brava discente o al contrario la ribelle per opposizione ed essere la vera me? dopo anni di manipolazioni (più o meno velate, genitoriali, educative da prof docenti, amici, fidanzati) e anni in cui ho cercato di migliorare il mio "brutto carattere"(a dire degli altri) per andare loro incontro ed essere accettata? certo che è un controsenso... assecondare gli altri per venir accettata... mah.... il valore di sé incondizionato è quel che manca, come riprenderlo?
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  5. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (25 Febbraio 2014 11:55)

    Anche a me capita che sento la voce di mia madre nel cervello. E' sempre lì a dirmi "ma che devi fare? ma sei sicura? ecco vedi sapevo che sarebbe andato tutto male... ecco vedi le cose vanno sempre così". Ancora adesso delle volte sento che la odio. Però ora inizio a pensare che mia madre è una donna, che è stata cresciuta da un'altra donna che ha sempre fatto tutto per accontentare gli altri. Chissà quanta sofferenza avrà provato anche lei, quando piangeva perché voleva che mio padre l'accompagnasse a fare un giro e invece lui doveva lavorare. Ecco anche io sono stata mia madre tutte le volte che ho detto ad un uomo: non vuoi mai fare niente con me. Sono sempre sola. E sono stata mia madre tutte le volte in cui ho spiato gli altri e mi sono consumata nei dubbi senza mai parlare. E quando ho preteso che gli altri mi capissero senza dire una parola. Ecco sono anche mia madre, anche se so che da piccola non mi ha mai amato abbastanza. Ma ora non sono più piccola, ora sono una donna. E se voglio essere davvero un'adulta devo ammetterlo. Ps. con quest'articolo ho deciso di rileggere "Donne che amano troppo".
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (25 Febbraio 2014 12:03)

    @ Maria: non è chiaro cosa ne penso? Secondo te il punto è "trovare uomini adatti"? Secondo te è di questo che stiamo parlando? Che cosa ti serve per convincerti che la tua serenità adesso, prima e in futuro non dipende da trovare o non trovare un uomo adatto o non adatto? Che cosa ti serve per convicerti che più condizioni i tuoi pensieri a trovare un uomo a considerarti merce per un uomo, più ti alontani dal trovarlo? E' una domanda seria: che cosa serve per raggiungere questa convinzione?
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  7. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (25 Febbraio 2014 12:55)

    Ilaria ti ringrazio per mettere a disposizione questo blog e per non chiedere niente in cambio. Stima per te e stima per la forza che dai a tutte le donne che frequentano qui, anche se a volte è come se tu parlassi al muro. Boh Maria, mia mamma è una splendida donna single di 57 anni, fisico da fare invidia ad una ragazzina di 20 anni, ha la sua macchina ed è contenta di averla, ha un lavoro, una figlia, tanti amici. Ora è in vacanza in un posto meraviglioso. Non ha un uomo accanto, non gliene frega niente o comunque cosi' sembra. Forse amava troppo mio papa', forse per questo un uomo cosi' meraviglioso come era lui l'ha scelta...Perchè si è sempre fatta i cavoli suoi, si è sempre ben vestita, ben truccata...per se!! Non per lui, non per chi non c'era o non c'è...Per lei!! Non è che sole si stia cosi' male comunque nè!!...
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  8. Avatar di Maria

    Maria 10 anni fa (25 Febbraio 2014 13:56)

    Mi era sembrato di capire che secondo te il desiderio dell’amore è un desiderio umano e legittimo, ne consegue che dovrebbe essere altrettanto legittimo il desiderio di incontrare una persona con la quale costruire una relazione sentimentale; è ovvio che si può essere sereni anche da single, ma il desiderio di una relazione sentimentale non può prescindere dall’altro, altrimenti ci stiamo prendendo in giro….
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  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (25 Febbraio 2014 14:15)

    @ Maria, quando hai tempo e modo leggi gli articoli.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (25 Febbraio 2014 14:24)

    Ilaria, dovremmo vivere come se avere un uomo accanto non fosse poi così importante? è verissimo che io ho fatto colpo e affascinato quando non avevo in mente di trovare nessuno ma vivevo la mia vita tranquilla e abbastanza spensierata, comunque certo non desideravo fare colpo proprio su quella persona che mi notava, però è altrettanto vero che non riesco a rimettetmi in quella condizione da sola e solo con la mia volontà: quando sento il senso di vuoto e di mancanza di una persona in particolare che si é allontanata definitivamente da me (magari pure vigliaccamente) nn riesco a dire: chi se ne frega , adesso penso alle amiche e ai viaggi e mi godo la vita: non ci riesco. e il senso di vuoto cresce!!!!
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (25 Febbraio 2014 14:32)

    @Cleo: "dovremmo vivere come se avere un uomo accanto non fosse poi così importante". Esattamente. Che poi è quello che fanno gli uomini.
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  12. Avatar di ReggieLove

    ReggieLove 10 anni fa (25 Febbraio 2014 15:45)

    Sarà, ma io vedo un sacco di uomini che da soli non ci sanno proprio stare. Tant'è che ad esempio non lasciano la compagna (anche se non la amano e magari la tradiscono) finché non ne hanno un'altra pronta a rimpiazzarla. Secondo me è una sindrome bipartisan. Il che comunque non attenua il problema, eh.
    Rispondi a ReggieLove Commenta l’articolo

  13. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (25 Febbraio 2014 18:55)

    L'unica secondo me è sempre conoscere se stesse. Il vuoto c'è e potrebbe rimanere per sempre se non ci si impegna. Quattro anni fa, quando ho guardato dentro al vuoto ho visto cose orrende, e ancora adesso non smetto mai di vederne. Manipolazione data e ricevuta, richieste, odio, rancore, solitudine, attaccamento agli altri, menzogna, possesso e ancora odio. Sono stata 3 anni con uno che non faceva sesso con me cercando di trovargli un lavoro!!! Quando ho iniziato a guardare dentro quello che ho visto non mi è piaciuto per niente. E' come se avessi iniziato a buttare giù quasi tutto. Ho buttato, buttato e sto ancora buttando. E certi giorni scopro a dirmi ok sono così, non cambierò mai. Altri giorni sono più forte e faccio tutte le cose che ho in lista di fare, rispetto gli impegni, me stessa e gli altri. Perché il vuoto esiste ma come esiste anche il pieno. E per me è lì la risposta, nel continuare a guardare quello che è pieno, cercando di riempirlo sempre di più, invece di guardare il vuoto e riempirlo di pianti e di necessità. Ok non è facile. Però è molto più facile che cercare di redimere tossicodipendenti e traditori, o gente che non vuole fare niente nella vita o persone con grandi bisogni di conferme. O di appoggiarsi agli altri nella speranza che ci diano le conferme che ci siamo posti. Io sono consapevole dei progressi e sono consapevole del fatto che c'è ancora tanta strada da fare, ogni giorno è una sfida, ma almeno è una sfida per me stessa e non per "cavare amore da un buco vuoto".
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  14. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (25 Febbraio 2014 19:15)

    Ilaria ha ragione. non bisogna assolutamente considerare l avere o meno una storia d amore come una questione di vita o di morte. voglio provare a vederla così.
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  15. Avatar di cleo

    cleo 10 anni fa (25 Febbraio 2014 19:55)

    Sì la strada per non farci devastare dal vuoto è sicuramente in salita . l importante è non perdersi d animo ma andare avanti!t hai ragione Al quanto meno è una sfida che facciamo per noi stesse e non per convincere altri a darci cose che non ci daranno mai
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  16. Avatar di eleonora

    eleonora 10 anni fa (26 Febbraio 2014 17:35)

    concordo con ilaria......ma seguo l'esempio di maurizio costanzo che diceva:dai se ricevi in egual misura e non sbagli. cioè:perchè dare1000quando che chi dà solo 1??? il senso di vuoto nasce da questo:si è pronti a metter in prima linea la persona del cuore a discapito di tutto...lavoro,famiglia,se stessi.....e l'altro??? l'altro magari ti mette sempre DOPO lavoro,famiglia,amici.......... quindi,capito questo,agiamo di conseguenza.semplice!
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  17. Avatar di eva

    eva 10 anni fa (2 Marzo 2014 14:39)

    Un' altra riflessione. Secondo me il senso del vuoto più che superarlo dobbiamo imparare ad accettarlo e conviverci . Penso che faccia parte della nostra natura umana... In relazione o soli prima o poi, si fa sentire.
    Rispondi a eva Commenta l’articolo

  18. Avatar di Anna74

    Anna74 10 anni fa (2 Marzo 2014 16:19)

    Ciao Ilaria, è la 1°volta che scrivo. La mia opinione è e sarà sempre una: che è inutile girarci intorno, il problema è l 'inidipendenza, e il lavoro è ormai un sogno per molti uomini e donne. Figuriamoci per chi non ha preso una laurea, o per chi lo ha perso, o per chi per forza di cose non lo ha mai avuto, per chi è precario, o per chi non ha le possibilità di mettersi in proprio, o per chi ha superato gli "anta".. Il lavoro non è solo denaro, ti dona anche un assetto psicologico, una indipendenza economica ed emotiva, una certezza nelle tue possibilità e su come vuoi e PUOI vivere la tua vita, aldilà di un uomo. Io ho un bisogno d 'amore sano,( e come me credo molte altre donne), ma a volte riconosco l'avanzare del senso di vuoto, e accade quando soffro perchè non sono indipendente, e sento che non sono nessuno NON perchè non ho un uomo, ma perchè vorrei realizzare molte cose anche da sola, e invece non posso perchè non ho un lavoro vero. Perchè ho sempre bisogno di aiuto. Ciò ti rende vulnerabile anche sentimentalmente. Questo frega molte donne. Molte lo riconoscono altre no, per questo il tuo aiuto è utilissimo Ilaria, purtroppo per il lavoro non puoi aiutarci ma è importante almeno far capire perchè si cade nell'enfatizzare quel senso di vuoto. Quindi grazie a nome di tutte. Non scrivo altro perchè i commenti che Francesca e Giovanna hanno postato una settimana fa secondo me hanno fatto centro, e i loro conflitti riguardo agli uomini "giusti" sono (piu o meno consapevolmente) solo una conseguenza. Un abbraccio a tutte.
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  19. Avatar di Ale79

    Ale79 10 anni fa (2 Marzo 2014 21:59)

    Micaela91 mi trovi perfettamente d accordo con quello che scrivi. Ho vissuto un esperienza genitoriale molto simile alla tua ed è dura, parecchio. Ilaria volevo ringraziarti per il tuo blog. Sono certa che nei casi piu complessi serva sicuramente l aiuto di un professionista, ma prendere atto e coscienza è un notevole passo avanti verso il cambiamento.
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  20. Avatar di monica

    monica 10 anni fa (6 Marzo 2014 16:24)

    Cara Ilaria grazie per questi tre splendidi articoli sul senso di vuoto. Ho ripercorso alcune tappe di un processo che vivo da mesi. Da qualche parte nel mio diario (eh sí tengo una specie di diario dove annoto le sensazioni) avevo scritto: "so che non era lui con i suoi comportamenti a generare il vuoto ma qualcosa dentro me, lui semmai lo sollecitava". Scalare il vuoto è stata l'impresa "ardua" che dentro me è scattata, prima ancora che come decisione cosciente, come atteggiamento mio, interno. Mi sono lasciata andare alla tristezza senza cercare un motivo in lui o nei suoi comportamenti verso me. il risultato é che i miei occhi é come se si fossero aperti e provo di nuovo momenti di entusiasmo e curiosità per quello che faccio e mi circonda. Un carissimo abbraccio a te e a tutte/tutti i lettori di questo blog
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