Seduzione e attrazione: troppo facile per essere vero?

Seduzione e attrazione“Quali sono le più efficaci strategie di seduzione e di attrazione?” “Quali sono gli insuperabili segreti per conquistare un uomo (o una donna)?” Spesso le persone si pongono queste domande con un atteggiamento mentale che è un misto di curiosità, di un po’ di ansia e di  molta eccitazione. Un po’ come se l’abilità nella seduzione e nell’attrazione fossero chimere irraggiungibili e che sedurre e attrarre siano competenze che richiedono chissà mai quale genere di conoscenza misterica e soprannaturale alla portata solo di qualche iniziato che è stato dotato dalla natura di superpoteri incredibili.

Insomma, come se imparare la seduzione e l’attrazione fosse più complicato dell’algelbra e della fisica nucleare.

"Solo le persone gentili sono veramente forti. James Dean"

E invece, notiziona, non è così: ciascuno di noi ha un potenziale innato per la seduzione. La forma del tuo corpo, il tuo sorriso, il colore dei tuoi capelli e anche e soprattutto la tua curiosità e il tuo interesse verso le persone sono i naturali strumenti di seduzione che la natura ti ha fornito, per attrarre gli altri ed entrare in relazione con loro. Certo, poi bisogna vedere che cosa se ne fa una persona delle dotazioni naturali che ha e come le usa o, invece, come le annulla a forza di pensare, riflettere e cercare, appunto, chissà quale chimera lontana e irrangiungibile.

Seduzione, attrazione e fisica nucleare

Dico io: non ti sei mai accorta che molto spesso, noi privilegiati e insoddisfatti esseri umani del terzo millennio tendiamo a guardare troppo lontano, cercando soluzioni improponibili ai nostri problemi e perdendo di vista quello che, invece, è a portata di mano e qui, subito disponibile?

Ci sono persone che vanno alla prima lezione di ballo e il giorno dopo si guardano su Youtube i video del Campione del Mondo di ballo – il John Travolta della situazione – e si preoccupano e si sentono frustrati per la distanza che li separa da lui. E invece dovrebbero godere ed esserre orgogliosi dei primi passi – i più importanti – che hanno imparato a fare ed esercitarsi su quelli.

Sarebbe un ottimo punto di partenza per cominiciare a fare qualche uscita con gli amici e le amiche del corso e divertirsi, cogliendo il meglio del ballo. Ma no, molti, siccome non sono John Travolta, rinunciano ad allenarsi.

E’ un po’ come quel genere di uomini che hanno un aspetto chiaramente e indiscutibilmente trasandato, non si radono di frequente, sono mesi che non vanno dal barbiere a sistemarsi i capelli, spesso non salutano – o lo fanno indossando la tutta mimetica, mica per essere scoperti, grugnendo suoni incomprensibili – non pronunciano la fantastica frase “Per favore” nemmeno con la pistola alla tempia e si struggono perché le donne non li considerano.

Perbacco, va bene che l’apparenza non è tutto, ma ci vuole tanto a farsi una bella doccia, radersi con regolarità, tagliarsi i capelli di tanto in tanto, dare un’aggiustatina alle buone maniere e vedere, poi, che effetto tutto ciò fa sugli altri e sulle donne in particolare?

Seduzione e attrazione: la soluzione semplice

No, per molti è meglio perdersi (perdere tempo ed energie) in rimuginamenti piscologici e antropologici che, credimi, non portano a niente e anzi spengono del tutto la scintilla dell’attrazione e della seduzione (“Non ci sono più le donne di una volta”; “Le donne non sanno più amare, non esistono più i veri sentimenti”; “Le donne cercano solo il figo che abbia i soldi”). Meglio lamentarsi, per alcuni, anziché dedicarsi a soluzioni “facili” e a “portata di mano. Ecco, le persone inseguono chimere lontane e non perseguono soluzioni possibili e praticabili. Perché lo fanno? Perché in questo modo possono continuare a lamentarsi anziché darsi da fare nel concreto e affrontare la realtà, con i suoi rischi e le soddisfazioni che può offrire.

Seduzione e attrazione 7+7 errori comuni

Leggo e sento spesso dire in giro che è difficile fare nuove amicizie, conoscere persone interessanti, incontrare ed entrare in intimità  con un uomo di valore. Va bene, accettiamo l’assunto che sia difficile creare nuove relazioni. Accettiamo anche l’assunto che tutti sembrano pensare alle proprie faccende e che agli altri poco importi di entrare in connessione con le persone. La domanda che faccio: quando si tratta di relazioni, noi diamo davvero il meglio di noi stessi o ci facciamo prendere dalla pigrizia e ci comportiamo un po’ come capita, senza offrire agli altri il rispetto, l’attenzione e la gentilezza che, invece, pretenderemmo per noi?

Te lo confesso: anch’io vivo in questo mondo. Sul pianeta Terra. E colgo spesso da parte degli altri un forte bisogno di amore, di attenzione, di importanza. Ma non posso certo dire che chi è in cerca di amore e di connessione abbia un comportamento coerente e congruente con i desideri che vorrebbe soddisfare. Vuoi attenzione dagli altri? Bene: tu dài agli altri l’attenzione che pretendi da loro? Vuoi connessione con gli altri? Bene: tu offri agli altri la possibilità di entrare in connessione con te?

"Nella vita nessuno di noi trova la gentilezza che dovrebbe. Memorie di una geisha"

Ora tu mi dirai: “Ilaria, grazie per il lunghissimo predicone, ma ora che cosa me ne faccio io di tutto questo, nella pratica?”.

Di seguito ti elenco i 7+7 errori che io riscontro ogni volta che vedo interagire persone tra di loro. O con me.

Sono errori comuni sia a uomini sia a donne e basta che tu ponga un po’ di attenzione alle modalità di relazione degli altri e alle tue nei loro confronti, perché tu sia immediatamente più attraente e interessante.

Seduzione e attrazione: banali e pericolose distrazioni

1) Non salutare con entusiasmo, con voce chiara e sicura. Vuoi essere più seducente quando incontri per la prima volta una persona? Guardala bene in faccia e negli occhi, soffermati per un attimo, sorridi e saluta sorridendo e pronunciando il suo nome con chiarezza. “Ciao Giuseppe!”.

2) Non guardare negli occhi l’interlocutore. Quando parli con una persona guarda lei e guardala negli occhi. La timidezza non è una buona scusa per non guardare gli altri in faccia. Smettila anche di guardarti intorno continuamente e con agitazione alla ricerca di qualcuno di più interessante o dell’approvazione degli altri. E smettila anche di continuare a rimirarti nella vetrina che hai di fronte: guarda la persona con la quale stai parlando. Stop.

3) Parlare troppo poco: conversare con gli altri è importante. Non puoi continuare a fare la bella statuina e non parlare mai o – peggio! – rispondere per monosillabi. Inventati qualcosa da dire, esprimi la tua opinione con calma e rilassatezza. Più spesso lo farai, più facile diventerà.

4) Parlare troppo: lascia spazio anche agli altri. Smettila di parlare a ruota libera ignorando, di fatto, chi ti sta davanti e intorno. Ogni tanto fermati a respirare e a pensare.

"E’ una regola delle buone maniere quella di evitare le esagerazioni. Ralph Waldo Emerson"

5) Non ascoltare. La mancanza di ascolto nelle relazioni, a tutti i livelli, è distruttiva. Se ascolti chi hai davanti non hai poi problemi a capire se hai trovato l’uomo giusto per te o se si tratta dell’ennesimo uomo sbagliato.

6) Non capire l’altro, non mettersi nei panni dell’altro. Capire gli altri è fondamentale. Va fatto da subito. Non certo nello spirito della crocerossina, ma con lo spirito della connessione.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.

7) Non sapere quello che vuoi: se non sai quello che vuoi dalla tua vita, non sai nemmeno quello che vuoi da una relazione. Come fai a interagire con naturalezza e sicurezza?

Seduzione e attrazione: se eviti gli errori, trovi la via

8) Non aver ancora capito chi ti piace davvero e ti fa star bene davvero. Questa confusione non è produttiva nelle relazioni e ai primi approcci della conoscenza, perché, in realtà, porre dei filtri è molto importante. Ti fa risparmiare un sacco di energie.

9) Non dare la giusta attenzione a chi ti sta di fronte. Lo si fa quando si è con qualcuno, ma si pensa ad altro o si fa qualcos’altro (tipo fissare lo schermo dell’odioso tablet). Oppure, al contrario,

9 b) Dare troppa attenzione a chi ti sta di fronte, dimostrandoti rompiscatole e bisognosa.

"La gentilezza consiste nell’amare la gente più di quanto essa non meriti. Joseph Joubert"

10) Considerare troppo qualcuno e considerare troppo poco qualcun altro: se vuoi creare nuove relazioni devi imparare a essere “inclusiva”, ad accogliere tutti e ad approfondire la conoscenza con la maggior parte delle persone. Senza svenderti, ovvio. Il fatto è che l’uomo giusto per te potrebbe essere tra coloro che preferiscono mantenere un basso profilo e magari tu, invece, stai dando importanza solo al “simpaticone” e la “bulletto” del gruppo. Grave errore. Che molte donne commettono, anche se non se ne accorgono.

11) Essere concentrata troppo sugli obiettivi degli altri e essere sempre in ansia per poterli compiacere.

12) Essere troppo concentrata sui tuoi obiettivi e non essere in grado di andare incontro agli altri.

13) Voler fare colpo a tutti i costi e cercare in tutti i modi di essere al centro dell’attenzione, perdendo di vista le tue emozioni e sensazioni, la logica e il buon senso. E’ un modo efficacissimo per annoiare le persone e soprattutto gli uomini.

14) Voler passare inosservata, fare di tutto per mantenere un profilo defilato, per non mettersi in gioco davvero. Ok, l’amore e le relazioni devono smetterla di farti paura. Da subito.

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67 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (28 Luglio 2014 19:29)

    Gentili signore, grazie come sempre a tutte per i commenti. Ripeto ancora una volta qual è la mia interpretazione della funzione e dello scopo del confronto reciproco (repetita juvant ;)): credo che le esperienze e le voci di tutti siano utili e da tenere in considerazione. Sono anche convinta che ciascuno di noi in tutte le relazioni che vive mette in gioco le stesse modalitä e le stesse dinamiche: se ci si comporta da noiose rompiscatole con la mamma o con l'amica, lo si farà anche con la collega e con il partner. Se ci si comporta con determinazione quando si va in gastronomia a fare la spesa, lo si farà anche quando si chiede l'aumento al capo o si esprimono i propri bisogni al fidanzato. Quindi, se il vostro obiettivo è trarre il massimo beneficio dal confronto reciproco, vi suggerisco di ascoltare le opinioni di tutti, di imparare a filtrarle con discernimento in modo da non sentirvi ferite, di passare sopra gli scivoloni di qualcuno: magari si possono pesare le parole e nello stesso tempo tenere in considerazione "l'idea globale" che viene espressa, sia mai che un giorno possa tornare utile. Nel contempo è utile imparare a esprimersi nel modo più efficace per gli altri così che quello che di utile diciamo non venga "coperto" da alcune disattenzioni nell'esprimersi. Sono convinta che leggere con attenzione gli scambi che avvengono qui, incluse le "incomprensioni" possa essere fruttuoso per tutti, per migliorare le proprie doti di relazione. Il gioco lo portate avanti anche voi: è una bella responsabilità e una sfida interessante. Buon proseguimento.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  2. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (28 Luglio 2014 19:50)

    Goldie innanzitutto "sono contenta" per te sul fatto che Ilaria abbia capito i tuoi progressi. Io non entro nel merito perchè non è ciò che mi interessa; io ho espresso un'opinione sui tuoi interventi ed ho tratto le mie personalissime conclusioni sulla base di quello che scrivi di volta in volta, ma sono semplicemente io ;) non voglio offendere nessuno e ammetto che questa premessa la sto facendo per "pararmi" un pò per quello che sto per dire ;), ma credo che tu in quanto empatia non sia proprio un mostro sacro. Cioè intendo dire che più volte ho letto i tuoi commenti e tutto ho pensato meno che fossi empatica con le ragazze a cui ti rivolgevi. Anzi sei parecchie volte stata, ribadisco, piuttosto "dura". Tutto qui. Buon proseguimento di giornata e ovviamente grazie mille per il tuo consiglio sull'iniziare terapia di modo da poter acquisire maggior (se non acquisire proprio) empatia. :) non credo lo seguirò però un consiglio lo rispetto sempre. ciao :)
    Rispondi a Cassy Commenta l’articolo

  3. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (28 Luglio 2014 19:57)

    Penso di non avere troppi peli sulla lingua sia su me stessa che sulle altre persone. Buon per te se ti senti equilibrata. Sei fortunata. Buone cose
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  4. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (28 Luglio 2014 20:11)

    Goldie io credo che per trovare il proprio equilibrio non sia necessario fare terapia! Dipende dalla "problematica". Non ho mai detto di sentirmi equilibrata solo non credo di avere problematiche tali da averne bisogno ed è tra l'altro una cosa che al momento non mi interessa :) ma nella vita mai dire mai :) Buone cose a te :)
    Rispondi a Cassy Commenta l’articolo

  5. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (28 Luglio 2014 21:28)

    si pero ragazze date spazio a tutte!! sono già 3 volte che scrivo e nessuna mi risponde. ho scritto anche sopra. grazie :-)
    Rispondi a stella Commenta l’articolo

  6. Avatar di Cleo

    Cleo 10 anni fa (29 Luglio 2014 0:33)

    Qualcuno da retta pure a me?:-) grazie !
    Rispondi a Cleo Commenta l’articolo

  7. Avatar di SpiritoLibero

    SpiritoLibero 10 anni fa (29 Luglio 2014 0:34)

    Mi permetto di intervenire in merito agli scambi di commenti che ho letto sotto a questo articolo. Sono convinta che ci sia una notevole differenza tra esprimere una valutazione oggettiva, anche se riferita alle caratteristiche di personalità di una persona, e l'esprimere un vero e proprio giudizio su una persona. Qual'e' la differenza? Non credo che la differenza sostanziale stia nei termini usati bensì nell'emozione vissuta da chi sta esprimendo l'opinione. Ed è, a mio avviso, proprio quel tipo di emozione che fa uscire poi dalla bocca i termini giusti, oppure i più inappropriati che rischiano così di ferire l'interlocutore, o anche solo farlo sentire inutilmente attaccato. Esprimere o fare una valutazione oggettiva e' possibile, pur con ricchezza di contenuti e affermazioni, solo quando ciò che si sta per dire non è alimentato e stimolato da nostre personali dinamiche che vengono proiettate sull'altro. In sostanza con una valutazione oggettiva una persona sta "serenamente" esprimendo il suo parere, senza per questo provare particolari emozioni negative direttamente connesse con il parere che sta esprimendo sull'altro/a. Un giudizio invece è, a mio avviso, carico di emozioni (purtroppo spesso negative) proprie di chi lo sta esprimendo, magari direttamente connesso con proprie dinamiche personali non ancora consapevolizzate e pertanto spesso proiettate sugli altri, che ci fanno così da specchio dei nostri personali contenuti inconsci. Quando, nell'esprimere un parere, sentiamo quel particolare "fastidio interiore" per la situazione o la persona sulla quale ci stiamo esprimendo, allora, a mio avviso stiamo giudicando, e questo non può certo essere foriero di un efficace e utile scambio di opinioni. Anzi, spesso il giudizio fine a se stesso o fatto solo per "competere" con gli altri, non fa altro che ferire e creare tensione nel rapporto. Io, dopo essere da pochissimo entrata a commentare nel precedente articolo, mi sono quasi subito ritirata, non perché non avessi voglia di confrontarmi anche con chi non la pensa come me sugli argomenti di cui si parla, bensì perché ho sentito quasi subito, come, in taluni casi, e sottolineo in taluni casi, ci fosse più che altro una modalità di competizione e di voler prevalere su altre lettrici e commentatrici, che a mio avviso nulla aveva a che vedere con il motivo reale per cui si dovrebbe commentare. Oppure in altri casi ho sentito solo la voglia di far percepire il proprio "potere" dicendo senza mezzi termini all'altro ciò che si è visto e capito di lui o lei. Ammesso poi che chi ha giudicato abbia visto e capito giusto. Le proiezioni fanno a volte brutti scherzi! Tutto ciò non ha nulla a che vedere secondo me, con la possibilità di arricchire maggiormente la conversazione, magari anche attraverso il racconto delle personali esperienze, e la lettura (ascolto) di quelle altrui. Si può dire NON SONO D'ACCORDO e spiegare magari anche il perché. Dire invece siediti, bevi una tisana e respira, non c'entra nulla con lo scambio di opinioni diverse. Mi sono fatta una grande risata alla lettura di quel commento, al quale ho risposto solo perché non mi sembrava giusto lasciare così tanto spazio ad atteggiamenti che mi limito a definire scorretti, senza tirare in ballo insensibilità o inconsapevolezza personale, della quale è stata data comunque ampia dimostrazione e senza che la stessa fosse stata stimolata o favorita. Ora, senza giudicare (sono serena e libera da qualsiasi "fastidio"), dico anche che se qualcuno mi serve su un piatto d'argento la possibilità di capire chi è, magari attaccandomi con frasi diciamo poco "sensibili", io mi limito a fare le mie considerazioni tra me e me, cerco di non scendere allo stesso scorretto livello di comunicazione interpersonale e, magari un po' annoiata, dopo aver assertivamente risposto, mi ritiro dalla conversazione, visto che la stessa finisce per non essere più così interessante per me. Cerco però di non arrogarmi il diritto di essere altrettanto scorretta, come se a dire che se qualcuno in modo decisamente "libero" si è permesso di dire qualsiasi cosa, allora me lo permetto anch'io. Be', non è proprio così che dovrebbe funzionare. Casomai posso provare ad esprimere il mio pensiero con convinzione, assertività e corretta modalità pur rimanendo comunque del mio parere. Comunque sorvoliamo. Continua......
    Rispondi a SpiritoLibero Commenta l’articolo

  8. Avatar di SpiritoLibero

    SpiritoLibero 10 anni fa (29 Luglio 2014 0:38)

    Continua.... Attenzione però, a volte quando con tanta veemenza (e fastidio interiore) giudichiamo gli altri forniamo nel contempo parecchio materiale per essere a nostra volta giudicati, e al di la dei termini che usiamo, sono principalmente le nostre emozioni che affiorano e che ci definiscono. Ed è' sul lavoro sulle nostre emozioni, quelle che ci creano magari qualche disagio nel rapporto con gli altri, che varrebbe la pena, a mio avviso, investire del tempo lavorandoci un pochino su, piuttosto che innescare inutili giochi di botta e risposta con altri basati unicamente su dinamiche di competizione. E se casomai qualche commento ci stimola un po' troppo, partendo da se stessi si può provare a capire il perché, ferma restando la possibilità di rispondere, interagire e confrontarsi su un piano di educazione e rispetto. Questo il mio modestissimo parere..... Buona serata.....
    Rispondi a SpiritoLibero Commenta l’articolo

  9. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (29 Luglio 2014 9:28)

    bellissimo commento. lavoro da molto tempo su questa padronanza tra giudizio e valutazione. non sempre mi riesce, ma sento che sto cambiando e che mi lascio scivolare le cose addosso piu' di prima. da questo atteggiamento proviene una maggiore serenità sicuramente. Buona giornata :-)
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  10. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (29 Luglio 2014 9:43)

    SpiritoLibero ho apprezzato tantissimo il tuo commento ed il modo in cui esprimi il tuo parere. Mi piace molto la tua educazione e ho trovato nel tuo intrrvento un ottimo spunto di riflessione! Tuttavia, a meno che i commenti non siano palesemente provocatori e fini a se stessi, io credo che nessuno di noi sia realmente in grado di asserire che l'autore del commento medesimo sia mosso da questo o quello stato d'animo. Anche in quel caso sarebbe un giudizio. @cleo come chiarirsi le idee chiedi. Probabilmente prevale in te la paura di "cambiare". Il cambiamento forse ti spaventa al punto dal preferire nettamente ciò che già conosci ossia il "desiderio di un impegno" che rimanga tale. Sei talmente abituata a desiderare un uomo al tuo fianco che secondo me poi quando la possibilità rischia (e uso il termine "rischia" volutamente) di concretizzarsi tu fuggi semplicemente, perché diversamente si tratterebbe di rinunciare alle confortevoli braccia del "desiderio fine a se stesso" e di buttarsi in quelle del "sto vivendo realmente ciò che desidero". Forse temi di perdere la tua indipendenza, l'equilibrio che ti sei creata. Oppure magari le persone che hai incontrato in fondo non erano quelle giuste per te e magari percependolo a livello inconscio hai preferito allontanartene prima! È un'opinione ovviamente. Ti sto dicendo ciò che direi a me stessa se mi trovassi nella tua stessa situazione ;) @ stella riguardo al tuo commento, io personalmente non sono intervenuta perché mi piace farlo solo quando ho qualcosa di sensato da dire ;)
    Rispondi a Cassy Commenta l’articolo

  11. Avatar di Monica

    Monica 10 anni fa (29 Luglio 2014 10:00)

    Spiritolibero ciao! Come fai a scrivere commenti sempre così lunghi lunghi? Perchè io vengo bloccata se scrivo troppo, il commento non riesce a caricarsi. Grazie!
    Rispondi a Monica Commenta l’articolo

  12. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (29 Luglio 2014 10:17)

    @Stella, la lunaticità deve restare un sentimento interiore. Non puoi deliberatamente decidere di non salutare una persona non ha responsabilità del tuo cattivo umore. Quando sei giù di morale aggrappati ai semplici principi di buona educazione e sfodera sempre un sorriso accogliente e gradevole. Questo ti aiuterà magari anche a superare il momento. @Cleo, c'è un articolo si questo blog dove si parla proprio di quell' insicurezza che ci spinge a boicottare le situazioni più promettenti. Non sono riuscita a trovarlo però, forse Ilaria può essere d' aiuto.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  13. Avatar di (sempre)Al

    (sempre)Al 10 anni fa (29 Luglio 2014 11:58)

    Ciao a tutt! è tanto che non scrivo perché mi si è preaentata l'occasione di lavorare fuori dalla solita routine. Degli errori che elenchi mi sono resa conto di commettere quello di essere troppo concentrata sui miei obiettivi, al punto da sentirmi incapace di incontrare gli altri, di aprirmi... forse è un reazione al fatto che per troppo tempo mi sono concentrata troppo sugli altri e ho tralasciato me stessa. Spero piano piano di trovare il giusto equilibrio...
    Rispondi a (sempre)Al Commenta l’articolo

  14. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (29 Luglio 2014 18:57)

    Emanuela e cassy.... x lo meno mi avete risposto...grazie :-)
    Rispondi a stella Commenta l’articolo

  15. Avatar di Cleo

    Cleo 10 anni fa (29 Luglio 2014 19:36)

    Emanuela grazie mille. Ilaria se puoi mi indichi l indirizzo di quell'articolo ? Grazie !
    Rispondi a Cleo Commenta l’articolo

  16. Avatar di Cleo

    Cleo 10 anni fa (29 Luglio 2014 19:39)

    Carissima Cassy grazie per il commento lucido ed equilibrato. Si quel dubbio ce l ho anche io. Siciramente di persone sbagliate ne ho incontrate s bizzeffe, come tutti; pero a volte temo di bloccarmi rtropo presto per poterlo capire perche una sorta di panico mi paralizza. Vorrei osare, essere audace, buttarmi e poi dopo razionalizzare, non prima.
    Rispondi a Cleo Commenta l’articolo

  17. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (29 Luglio 2014 21:06)

    Cleo, innanzitutto figurati per il commento. C'è un detto che sento molto "mio". Meglio tantare per poi pentirsi, che non tentare e rimpiangerlo. Lo considero una sorta di mantra ed in realtà lo ricordo a me stessa in tutte quelle situazioni in cui tu stessa ti trovi. Forse dentro di te hai qualcosa di irrisolto, magari la paura di un abbandono, la paura di lasciarti andare e poi essere lasciata. Lo capisco il tuo punto di vista, però sono anche convinta che davvero, pensa a questo, e fai di questo la tua forza: e se un giorno, tra qualche anno ti svegliassi, e ti rendessi conto di quante occasioni hai "perso"? Fai in modo che la paura del rimpianto sia più forte della paura del provare! Credimi, una volta che avrai innescato il meccanismo, non ti femerà più nessuno ;) perchè a prescindere dall'esito delle esperienze, tutto può diventare profonda fonte di crescita, secondo me :)
    Rispondi a Cassy Commenta l’articolo

  18. Avatar di SpiritoLibero

    SpiritoLibero 10 anni fa (30 Luglio 2014 0:49)

    Cassy, la comunicazione è fatta di tante cose, non solo di parole, scritte o dette a voce. Dal tono della conversazione e dai termini usati (compreso il modo in cui vengono usati), si possono comunque percepire molte sfumature. Io non ho asserito alcunché, ho semplicemente scritto quello che ho percepito a livello generale leggendo i commenti, sottolineando pure IN TALUNI CASI. Il percepire in maniera corretta ed esprimersi poi in maniera altrettanto corretta, dipende da molti fattori, primo di tutti il saper bene distinguere ciò che sta rimbalzando su qualche nostra personale dinamica, e ciò che invece non ci riguarda per nulla. Questo ovviamente dipende dal grado di consapevolezza personale di ognuno. Io ad esempio non potrei mai asserire con tanta certezza che "nessuno di noi sia realmente in grado di asserire che l’autore del commento medesimo sia mosso da questo o quello stato d’animo”. Come posso sapere io sicuramente quali sono le potenzialità e capacità altrui, soprattutto di persone che non conosco personalmente? Io posso solo parlare per me, e per far questo mi baso sulla mia personale esperienza e sugli ultimi trent’anni di lavoro, grazie ai quali so anche perfettamente che nonostante le capacità raggiunte il mio percorso evolutivo non finirà nemmeno quando avrò esalato l’ultimo respiro. E per questo accanto alla fiducia e sicurezza nelle mie capacità innate e in quelle successivamente acquisite, pongo sempre anche la giusta dose di umiltà che mi permette di fare valutazioni oggettive, di astenermi il più possibile dal puro giudizio, di consentirmi di sbagliare, di imparare dai miei errori, di fidarmi delle mie percezioni e della mia esperienza professionale e personale, e anche (certamente non meno importante) del mio INTUITO. Sono nata per fare esperienza della vita, altrimenti sarei già da qualche altra parte. Posso anche semplicemente dire che comunque dal modo in cui una persona scrive o si esprime è abbastanza immediato (parlo per me) SENTIRE le emozioni che vengono messe in gioco e magari comprenderle anche, seppur con il giusto distacco e soprattutto senza giudicarle. Se poi voglio a mia volta rispondere, magari cerco di farlo dopo essermi chiesta se sto agendo o re-agendo. Questo però non significa asserire alcunché con la presunzione di avere la verità in mano. Mi sembra di essermi espressa con dei pareri, e con la descrizione delle mie percezioni, ma forse in certi casi non era nemmeno necessario percepire (di pancia) visto che il tono dei commenti non lasciava dubbi, anche interpretandoli con la sola razionalità. Ti faccio un esempio, senza voler esprimere alcun giudizio nei tuoi confronti, ma semplicemente per spiegarti: Ho letto nel tuo commento la seguente frase rivolta a Goldie: “vedendo il modo a volte diretto e spietato con cui rispondi tu, beh mi son detta che alla fine mettersi tanti scrupoli non sarebbe stato necessario! Non eri poi così fragile!” Ora ti chiedo: il tuo farti o non farti scrupoli nel comunicare con gli altri dipende dal fatto che chi ti trovi difronte sia o non sia fragile? Significa che se ti trovi difronte ad una persona “forte” allora credi di poter dire tutto ciò che ti viene di dire? Allora una persona “NON fragile” solo per il fatto che magari si sa difendere meglio, può essere destinataria di qualsiasi verbalizzazione altrui? Sei sicura che sia proprio così? Per chi ha un po’ di esperienza, non è poi cosi difficile capire, sentire, percepire, ciò che sta sotto, SENZA GIUDICARE! Come vedi però ti ho posto delle domande, se ti va di riflettere, ma non ho affermato alcunché, e se dovessi esprimermi in tal senso anche in base alle mie percezioni, lo farei sempre in termini di rispettoso confronto e mai con delle inconfutabili affermazioni. Il mio modo di comunicare con gli altri ad esempio non varia a seconda di chi mi trovo davanti, credo di avere un mio stile di comunicazione (pregi e difetti compresi), e dei valori che ritengo mi identifichino come persona e che non possono essere "troppo" alterati dalla situazione o dalle persone con le quali interagisco. E inoltre leggo sempre nel tuo commento: “… è da tanto che volevo scrivertelo ma mi sono sempre trattenuta….” . Mi sembra abbastanza semplice in questo caso percepire (senza asserire alcunché) il tipo di emozioni da te trattenute, ed è anche facile capire che non appena hai pensato di potertelo permettere hai “sbottato” (scusami il termine) e hai lasciato uscire, servendoti delle parole, le tue emozioni (trattenute) che si attivavano da tempo con la lettura degli scritti di Goldie. Mi sembra, sottolineo MI SEMBRA, di percepire che ciò che hai trattenuto erano prima di tutto emozioni, espresse con lo strumento della parola in un secondo momento. Non mi permetto assolutamente di specificarle, per fortuna ci sono e le hai, magari hai inciampato nel gestirle, ma ci sono. Non vorrei mai sentirmi dire che sto asserendo qualcosa, anche perché ti assicuro che questa è solo una mia OGGETTIVA VALUTAZIONE, e che non sento alcuna particolare e fastidiosa emozione nei tuoi confronti. Ho solo inteso fare un esempio pratico. Quindi ti mando pure un ….abbraccio!
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  19. Avatar di SpiritoLibero

    SpiritoLibero 10 anni fa (30 Luglio 2014 1:40)

    Goldie, mi permetto un piccolissimo, ma proprio piccolo piccolo suggerimento, che puoi tranquillamente rispedire al mittente se non fosse gradito. E’ vero, tante cose bisogna imparare a lasciarsele scivolare via, per non appesantire troppo la quotidianità, e prendersi anche un pochino meno sul serio. Se però viviamo emozioni che ci fanno sentire a disagio nella quotidianità che conduciamo, magari stare un pochino dentro a quelle emozioni, ascoltandole invece che sfuggirle, per comprendere meglio cosa già da soli possiamo fare per stare bene. Magari poi quando hanno ricevuto l’attenzione che richiedevano, se ne vanno da sole, per lasciare spazio ad una accresciuta consapevolezza, a una maggiore indipendenza interiore, e magari ..... a un esterno più corrispondente ai nostri desideri. Buona giornata anche a te!
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  20. Avatar di SpiritoLibero

    SpiritoLibero 10 anni fa (30 Luglio 2014 2:05)

    Monica, tecnicamente non ti so rispondere. In alcuni casi spezzo il commento in due parti. Certe volte invece il commento si carica senza problemi. A dire il vero, non è che io voglia scrivere a tutti i costi commenti così lunghi. Potrei essere più sintetica ed esprimermi con poche parole, a mio avviso però troppo tecnicistiche. Con due parole si possono esprimere concetti anche molto complessi, ma non mi sembra il caso,sto scrivendo e parlando con persone che non conosco, e vorrei il più possibile che non ci fossero errate interpretazioni dei miei commenti, anche se spontaneamente a volte mi viene di usare termini che per me sono scontati ma non lo sarebbero ad esempio per un ingegnere elettronico o per qualcuno che è impegnato tutto il giorno con tecnicismi e argomenti diversi. Per restare in tema, quando un web master ad esempio, si esprime con me usando termini tecnici propri della sua professione io non capisco nulla e chiedo sempre lunghissime delucidazioni altrimenti non capisco niente di ciò che devo fare. Che ridere mi faccio a volte con questi strumenti tecnologici, che però i bambini piccoli sanno già usare molto bene e sicuramente meglio di me. Anzi, colgo l'opportunità che tu mi hai dato per scusarmi nel caso i miei commenti siano risultati, per alcuni, troppo lunghi. Un saluto.
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