Perché una relazione non può fare a meno della gentilezza (e nemmeno tu)

gentilezzaSiamo in un mondo carente di gentilezza. In molti si lamentano della mancanza di gentilezza e sono profondamente convinti che se ci fosse più gentilezza tutti saremmo più felici e forse ci sarebbe più serenità a questo mondo. In fondo al nostro cuore siamo in tanti a pensare che se ci fosse più gentilezza le cose funzionerebbero meglio (tipo la scuola, la sanità, i trasporti) e forse forse anche l’economia girerebbe più veloce e saremmo tutti più ricchi. Ti sembra una esagerazione?

Gentilezza fa rima con ricchezza e non è una battuta. Di sicuro la gentilezza arrichisce le relazioni, arricchisce la vita di tutti noi e di certo, se si sta meglio emotivamente, si riesce a lavorare meglio, ad avere  idee migliori e a trovare più facilmente soluzioni utili ai problemi che nella vita inevitabilmente si presentano.

"Sii gentile perché ogni persona che incontri sta conducendo una battaglia. Sophia Loren"

Eppure anche se tutti concordiamo sul fatto che la gentilezza è un lubrificante fondamentale delle relazioni e dei rapporti umani, non ci facciamo poi molto caso, non ci impegniamo per essere gentili o per usare la gentilezza, noi, in prima persona.

Strana la vita, eh? Diciamocela tutta: al giorno d’oggi abbiamo tutti troppo cose da fare e siamo tutti troppo impegnati e troppo stressati per  metterci “anche” a essere gentili. Con i livelli di stress e gli impegni che abbiamo oggi non possiamo di certo chiedere a noi stessi di andare oltre a dei grugniti e a dei musi lunghi. Perché mai essere gentili con gli altri? Con tutti i pensieri importanti che abbiamo, che non ci venga chiesto anche di essere gentili, perbacco! Ancora  che alla signora anziana che sale sul tram incerta e smarrita non facciamo lo sgambetto, con il tempo che ci fa perdere con la sua lentezza, altroché usare la gentilezza. Non c’è tempo, non c’è modo. Non è che non vogliamo, non possiamo proprio metterci anche un po’ di gentilezza nella nostra vita.

"I gesti gentili sono le migliori carezze. Stephen Littleword"

Se proprio proprio dobbiamo, usiamo la variante brutta della gentilezza. L’ipocrisia, la falsità. Da mostri quali siamo, di colpo ci trasformiamo in angeli quando abbiamo bisogno di qualcosa da qualcuno, quando vogliamo che qualcuno faccia qualcosa per noi, quando, per esempio, senza confessarlo nemmeno a noi stessi, vogliamo usare la manipolazione.

Quando vogliamo sedurre.

Gentilezza, ipocrisia e manipolazione

Il dongiovanni che è  cortese, comprensivo  e addirittura “buono” con te, non sta usando la gentilezza autentica. Ti dice solo delle grandi bugie. E’ sempre e comunque uno stronzo. Sta giocando sporco, sporchissimo. Mica ti bevi tutte le belle paroline che ti dice, vero?

E anche tu, quando diventi dolce e accogliente con un uomo per fargli fare quello che vuoi tu, perché lui rimanga legato a te o perché vuoi cambiarlo, non ti stai comportando in modo gentile per davvero: anche tu stai manipolando. Anche tu stai usando l’altra persona. Anche tu non stai usando la gentilezza autentica.

Molte donne che amano troppo, manipolano e non usano la gentilezza autentica, anche se pensano di essere le uniche capaci di amore vero.

E’ incredibile come le persone ce la mettano tutta per imparare a usare  il nuovo I-pad che si sono comprati pagando il fantastico abbonamento a rate decennali della Telefone, della Vodacom o di Giga 4, Via col Vento etc. o per passare al livello successivo del loro videogioco preferito o per trovare la nuance di colore giusta per la tinta lo smalto, la pashmina e poi trovino impegnativa e surperflua la gentilezza autentica.

E’ troppo divertente viaggiare sui mezzi pubblici nelle ore di punta: vedere tutti questi impiegati che vanno e tornano dal lavoro e fissano con aria concentratissima lo schermo del calciobalilla portatile che hanno in mano.

E io penso: “accidenti, chissà quale importantissima questione sta affrontando il tipo con tutto quello spremere di meningi che gli si legge in faccia!”. Per caso gli capito alle spalle, lancio uno sguardo e vedo lo schermo colorato su cui si muovono strane navicelle e improbabili personaggi. Saranno forse i cartoni animati che io guardavo a otto anni?

Eh, no. I neuroni  del nostro sono impegnati nella sfida di un videogioco. Ecco svelato l’arcano. Ecco il mistero di tanto coinvolgimente cerebrale finalmente risolto. E’ evidente che di fronte a tale sforzo intellettuale non si può chiedere un maggiore impegno nei confronti  degli altri e della gentilezza.

"È sempre facile essere gentili con la gente di cui non ci importa nulla. Oscar Wilde"

E così che la questione della (mancanza di) gentilezza rischia di diventare una di quelle spirali negative,un circolo vizioso.  Per il quale ci sono mille validissime giustificazioni. Gli altri non sono gentili con me? Bene, io non lo sarò con loro.

E in tutto questo che cosa  succede? Succede che nessuno è più gentile con nessuno, dato che con gli estranei si usano le bugie e la falsità. Perché degli altri si può avere bisogno e se manca la confidenza, si può sopperire con una falsa gentilezza.

Perché, per un motivo quasi misterioso, si teme di più il giudizio degli estranei che quello dei famigliari (sarà forse perché con i famigliari si pensa di essersi già giocati tutto, di essersi già sputtanati completamente?). Perché, degli estranei, sostanzialmente si ha più paura che dei famigliari e degli amici.

Gentilezza, amore e amicizia

E in famiglia e in coppia la gentilezza si annienta. Scompare.

A chi si dovrebbe amare di più, si riserva il trattamento peggiore. Ma com’è questa storia, dov’è la logica?

"Però… per essere una parente è gentile… sembra un’estranea. Totò"

Ci sono due generi di persone che mi colpiscono e mi stupiscono e mi destano molti sospetti: gli uomini scortesi con le proprie compagne e le donne scortesi con i propri compagni. Io credo che la mancanza di gentilezza non si possa tollerare, in un rapporto di coppia.

E questo perché la gentilezza non è forma, ma è contenuto. La gentilezza è una declinazione dell’amore e non vi può essere amore senza gentilezza. La gentilezza contiene sempre amore.

La gentilezza dice: “Io sono un essere umano come te e riconosco in te la stessa umanità che ho io, la medesima fragilità e debolezza che ci rende umani e che ci accomuna. Io ti capisco e ti voglio bene, anche se non ti ho mai visto prima e magari non ti vedrò mai più.”

Le gentilezza in una relazione dice: “Io riconosco in te un uomo/una donna al quale/alla quale voglio bene a prescindere. E in più, nel mio caso e nel nostro caso, io ho scelto te come il mio uomo preferito/la mia donna preferita. E riconosco e ti sono grato/a che tu hai scelto me come la tua donna preferita/il tuo uomo preferito.”

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Bisogna pretendere di comportarsi in modo gentile e che gli altri si comportino in modo gentile nei nostri confronti. Alziamo gli standard, smettiamola di vivere in un mondo sciatto. Non permettiamo che gli altri si spremano le meningi per superare il livello dello stupido-cretinissimo-debilitante videogioco e invece ci trattino con poca gentilezza.

“Vuoi avere a che  fare con me? Quanti punti fai in gentilezza? A che livello sei arrivato di gentilezza? Sai io voglio solo il Campione del Mondo.”

"La gentilezza è l’arma dei più forti. Stephen Littleword"

Non buttiamo via i nostri neuroni cercando di vincere a uno stupidissimo e insensato videogioco, pretendiamo da noi stessi la capacità di essere il più possibile gentili con gli altri e in coppia.

Perché è importante dare e ricevere gentilezza

Mi piacerebbe che le lettrici di questo blog diventassero più esigenti. Sempre più esigenti. Mi piacerebbe che le donne non si accontentassero di  “un uomo purchessia”, ma che pretendessero da lui la massima gentilezza. Mi piacerebbe che le donne imparassero a leggere i segnali e a capire che gli uomini sbagliati sono quelli che non sanno usare la gentilezza né nei loro confronti, né nei confronti delle altre persone.

Il fatto che un uomo non usi la gentilezza è un segnale forte, che non va ignorato. E la gentilezza deve essere una costante, non un episodio, non un giorno sì e venti no. Perché quella si chiama perversione, non gentilezza, e chi è perverso è molto pericoloso.

E poi perché è così importante la gentilezza in una relazione?

Perché senza gentilezza non c’è amore e non c’è rispetto per se stessi e per gli altri. Non c’è il senso del valore di sé e non c’è il senso del piacere della vita.

Coloro che augurano la morte a personaggi famosi e meno famosi attraverso internet o in mille altri modi sono persone che non conoscono la vita, non sanno nulla del piacere e del godimento, sono persone che vivono per niente e senza niente. Poveri. Poverissimi in spirito. Disperati. Disperatissimi.

La gentilezza – ancora se la vuoi interpretare come segnale – è sintomo di equilibrio interiore, di capacità di padroneggiare le proprie emozioni, di maturità, di intelligenza.

Di virilità.

Di modernità.

Chi è gentile ha capito. Ha capito che cosa è importante nella vita e che cosa non è importante.

"Compiendo  atti di gentilezza nei confronti degli altri, non possiamo fare a meno di elevare noi stessi. A, Robbins"

La gentilezza è essenziale per il piacere, è essenziale per la crescita personale, è essenziale per dare e ricevere amore.

La gentilezza è fondamentale anche per fare l’amore con soddisfazione.

Dico bene? :)

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43 Commenti

  1. Avatar di Attila

    Attila 10 anni fa (24 Marzo 2014 19:50)

    @ Cristina Ho come l'impressione che tu, da quell'uomo, volessi qualcosa di più, e di diverso, da un semplice fiore, un buon caffè, una disinteressata amicizia..... ;)
    Rispondi a Attila Commenta l’articolo

  2. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (24 Marzo 2014 21:13)

    Ho come la stessa impressione di Attila!! Poi il fiore se ti piaceva potevi comprarlo in serra e i regali x il compleanno ai colleghi? Mah!! A meno che non fanno la festa o sono amici non è proprio il caso...
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  3. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (24 Marzo 2014 21:37)

    Sì tipo per mettere in giro nell'universo dell'energia positiva (ecco sono una fricchettona!).
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  4. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (24 Marzo 2014 21:50)

    certo al solo energia positiva
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  5. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (24 Marzo 2014 22:01)

    E comunque a parte questo a me succedeva prima per esempio che se un uomo mi teneva la porta o mi voleva offrire qualcosa o facevo di tutto per rifiutare o facevo di tutto per ricambiare alla velocità della luce. Col tempo (e molte letture) ho imparato che quando non accetti (la gentilezza sincera) in un certo senso insulti le persone che ti porgono qualcosa, che sia una mano quando cadi, una porta quando passi o un caffè al bar. Il punto è che non accettavo perché già mi sentivo in debito col mondo e ogni cosa non richiesta in più sarebbe stato qualcosa che poi avrei dovuto restituire. Allo stesso tempo davo solo nell'ottica che dare mi sarebbe servito a mantenere la mia posizione di controllore. Ora che non la vedo più così per me è una specie di esercizio accettare la maggior parte delle gentilezze che trovo per la mia strada ed essere sempre più gentile. In questo senso parlo di dare e di essere in grado di ricevere... io prima non lo ero e davo solo per controllare.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  6. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (24 Marzo 2014 22:44)

    Vi racconto 2 cose cose successe a me.Qualche giorno fa mi reco al bar a prendere un caffè ed un signore (molto più grande di me di almeno 20anni, sulla carrozzina)voleva offrirmi lui il caffè.Io non ho accettato,ha insistito ma non ne capivo il senso.Non abbiamo scambiato una parola prima.Questa gentilezza perché? Atra cosa, mercoledì a cena da un'amica, c'è il fratello che è single e dice che venerdì sarebbe venuto al locale con noi.Io gentile dico certo vieni, noi siamo in gruppo...venerdì non avevo voglia di uscire ma non volevo che il tipo si trovasse da solo in difficoltà. Mi faccio forza e vado con 2amici. Beh, non è venuto lui!!! Gentile eh??
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  7. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (25 Marzo 2014 9:07)

    @Romi: c'è qualcosa che mi sfugge nei tuoi commenti. Poi ognuno di noi ha il suo vissuto. Io per quella che è la mia storia è meglio che sto alla larga dal dare per dare... ma che inizio ad apprezzare anche la bellezza di ricevere... che per una crocerossina come me non è facile.
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  8. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (25 Marzo 2014 9:37)

    Si Michela, capita anche a me di farmi problemi per gli altri mentre gli altri non se ne fanno per me. E questo accade a diversi livelli non solo con uomini. Per esempio tempo fa eravamo rimasti in casa ad attendere una amica di mia figlia formalmente invitata e nessuno della sua famiglia si era preoccupato di dirci che l' appuntamento era saltato per motivi che non era necessario dettagliare. Addirittura la ragazzina, forse per l' imbarazzo, aveva spento il cellulare, con il risultato che noi eravamo rimasti bloccati e abbiamo perso un intero sabato pomeriggio inutilmente. Questo è un caso, ne potrei fare mille altri, ma ci ho tenuto a riportarlo perché la maleducazione non ha sesso. Alzare il telefono per dare un' informazione utile a te che sei uscita controvoglia per una persona che non si è presentata nemmeno o a me per consentirmi di godere del sabato pomeriggio come tutti gli esseri umani è buona educazione oltre che gentilezza. Chiudiamo le porte definitivamente a queste persone in modo da non consentirgli ulteriori passi falsi, che non significa negare il saluto o la parola, ma tenere le distanze adeguate.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  9. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (25 Marzo 2014 17:07)

    @Al:intendevo piu' che altro che se io do' per ottenere qualcosa e' un concetto sbagliato. do' se ho voglia di dare senza costrizione,e dare quando non lo fai per forza e' positivo.pero' se io mi muovo contro voglia affinche' poi magari ottengo mi sembra manipolazione.ciao!
    Rispondi a romi Commenta l’articolo

  10. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (25 Marzo 2014 19:13)

    Per me la gentilezza non ha nulla a che vedere con "non voglio che il fratello della mia amica [che è singol] si trovi in difficoltà" o voglio un fiore regalamelo a tutti i costi. Per me la gentilezza è un atto circoscritto al qui ed ora, del tipo: c'è una vecchia sull'autobus, mi alzo e cedo il posto... c'è un vecchio a cui cade la verdura per strada... passo e la raccolgo... entro in un negozio, mentre esco il negoziante mi apre la porta. Sono piena di ceste un mio amico le prende e me le porta lui. Faccio la spesa, mio fratello si offre di portarla. Un mio amico mi chiede di fare su una sigaretta e la faccio. Una mia amica mi chiede se posso portare il cane fuori che lei lavora. La mia coinquilina che non è italiana mi chiede di leggerle le istruzioni delle cose. Un giorno devo andare a fare una cosa con un mio amico, lui mi viene a prendere a casa senza che io dica niente. Vado a gonfiare le ruote della bici e l'uomo delle biciclette mi dice entusiasta: Ma glielo faccio io! Ecco questa per me è la gentilezza, piccoli atti che abbelliscono la vita (alcuni su richiesta, altri no; alcuni dati, altri ricevuti).
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  11. Avatar di cristina

    cristina 10 anni fa (27 Marzo 2014 15:54)

    SONO CRISTINA RISPONDO AD AL IO HO DATO E ATTENZIONE NESSUNO MI HA MAI COSTRETTO A FARLO HO DATO CON PIACERE MA MI ASPETTAVO GENTILEZZA IN CAMBIO .RIGUARDO AD ATTILA HA CENTRATO IN PIENO IL PROBLEMA BRAVISSIMO, LO AMMETTO CERCAVO QUALCOSA DI PIU' COME DA LUI PROMESSO .HA DETTO DI TENERE A ME E CHE GLI PIACEVO .BOOH NON CI CAPISCO NULLA GLI UOMINI SONO INDECIFRABILI NON CI CAPIRO' MAI NULLA SENZA OFFESA NATURALMENTE, UN GIORNO DICONO UNA COSA UN GIORNO RIBALTANO TUTTO UN GIORNO TI CERCANO POI CAMBIANO CHE CONFUSIONE .CERCO UN PO' DI COERENZA. LA GENTILEZZA E' NEL MIO CARATTERE( MI PIACE RENDERMI UTILE E FARE PICCOLI GESTI CHE MI RIEMPIONO DI GIOIA) CHE PARE NON SIANO APPREZZATI.NON MI FRAINTENDETE NON PRETENDO NULLA SE UNO NON VUOLE DARE RISPETTO LA SITUAZIONE MA FRANCAMENTE UN PO' DI GRATIDUTINE NON GUASTA.SOPRATTUTTO NELL' UOMO CHE VUOLE CORTEGGIARE UNA DONNA O ANCHE NEI CONFRONTI DI UN AMICA PERCHE' NO.HO CHIESTO UN FIORE POI CHE E' POCO IMPEGNATIVO POTEVO ANCHE COMPRARLO DA SOLA CERTO O UN CAFFE' CHE MI PARE NON SIA UNO SFORZO ECCESSIVO OFFRIRLO E AVERE COSI' ANCHE L' OCCASIONE PER FARE DUE CHIACCHIERE .QUESTO INTENDEVO ANCHE COME AMICA E' UN GESTO BELLISSIMO COME TANTI ALTRI.
    Rispondi a cristina Commenta l’articolo

  12. Avatar di valentina

    valentina 10 anni fa (30 Marzo 2014 3:58)

    Senti cara @ Cristina a me pare che tu tutto volevi essere tranne che amica e lui lo ha capito........punto
    Rispondi a valentina Commenta l’articolo

  13. Avatar di Gea

    Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 10:48)

    Ilaria, la gentilezza é davvero la regola aurea della vita. Di me dicono sempre che sono gentile, anzi gentilissima. Nel paese in cui vivo (ma era lo stesso in Italia) colpisce soprattutto il fatto che la mia sia una gentilezza disinteressata. Detto questo, vorrei raccontarti un aneddoto fresco fresco e avere un tuo parere. Ieri sera, dopo una bella serata (teatro + cena) con lui, che per ora é solo un amico, scendendo in metro mi domanda se prendo la linea W o Y. Colgo l'occasione per chiedergli "Prendi con me la W e mi accompagni alla stazione Tale?" (quella vicina a casa mia). Lui (che non é italiano, ma un "autoctono" del paese in cui vivo) mi risponde con molta franchezza (e ben poca gentilezza) nel modo che traduco alla lettera: "No, ho la pigrizia di andare poi ad aspettare il tram,
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:19)

      @ Gea: ah ah ah... Quando le donne capiranno che gli uomini che la cultura dominante descrive come eroi, cavalieri, principi e guerrieri sono mammolette senza arte né parte, ecco quelli saranno grandi tempi, tempi rivoluzionari. Meglio non chiedere, meglio non rivelare la propria bisognosità, meglio non far rivelare a loro un interesse pari a zero e condizionato dal puro sollazzo senza fatica. Meglio aver chiesto per aver ricevuto una risposta come questa. Nemmeno come amico uno del genere.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:23)

      Ah Ilaria, vedo ora la risposta al mio messaggio incompleto e ti ringrazio. Potresti rispondere anche al resto, per favore? Mi sento in una situazione critica... Grazie
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  14. Avatar di Gea

    Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:44)

    Non ho mai pensato agli uomini come cavalieri, casomai sono io che, sin da piccola, mi sono immedesimata nelle figure cavalleresche, rifiutando il modello della "principessina bisognosa". Non ho mai sognato il principe azzurro né il c.d. "maschio alpha". Sono sempre stata bene da sola... e malissimo in coppia. In questo momento, ho l'impressione di non essere più serena, ma penso che andare a fare quattro passi al parco mi farà bene. Riguardo all'amico, mettere un po' di distanza sarà salutare. Che sia lui o un altro, rimuginarci sopra mi fa solo male.
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  15. Avatar di Alessia

    Alessia 9 anni fa (7 Luglio 2015 15:13)

    Ciao Ilaria. Io continuo il tour :P e devo dire che i post su facebook mi aiutano a trovare articoli che mi ero persa per cui mi sembra funzioni! L'articolo in se' e' bello. La riflessione che mi sento di fare, dopo aver vissuto a lungo in una nazione che e' educata ma finto gentile (non so se hai avuto questa stessa impressione o meno) devo dire che certe volte e' fatica essere gentili. Uno dei commenti sopra si domandava perche' essere gentile con chi non lo e', e devo dire condivido. Pero' immagino che tu gentile lo sia gia' stata e quindi magari la prossima volta sarai educata (che e' diverso dall'essere gentile) e basta. Io spesso ho notato che le mie gentilezze (dal chiedere come stai se so che non stai molto bene al piacere di preparare una cena per la persona che amo o gli amici) spesso sono stati accolti quasi come offese nei loro confronti: come se non li ritenessi in grado di farsi la cena da soli o se chiedendo come stavano creavo loro ansia "come mia madre". E devo dire che questi feedback mi hanno turbato quando ero gia' confusa di mio. Come puo' un gesto spontaneo come quelli di cui sopra, fatti senza nessun altro fine e senza farli pesare all'altro scaturire reazioni cosi? significa per caso che queste persone hanno dei problemi con la gentilezza e le relazioni e le riversano su qualsiasi atteggiamento che ricorda questi problemi? Sulla manipolazione come altra faccia della medaglia della gentilezza sono d'accordo. Vorrei giusto capire come si fa ad essere certi che l'altro sia gentile con noi per manipolarci e basta e non quando lo sia perche' semplicemente e' - mi sembra una linea cosi sottile...
    Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

  16. Avatar di Luana

    Luana 8 anni fa (8 Marzo 2016 19:27)

    Ho un dubbio: non mi è mai successo per fortuna, ma spesso sento dire che gli uomini violenti (o i narcisisti manipolatori) dapprima erano gentilissimi, affettuosi e poi, una volta sedotta la preda - puff! - come per magia diventano cattivi, violenti. A me è sempre sembrato strano, io non ho mai creduto che fosse vero, secondo me i segnali c'erano, ma la vittima non li coglieva o li ignorava. Per me un campanello d'allarme è l'essere protettivo, io non ho mai cercato la protezione/sicurezza in uomo, non me ne frega un tubo, e una cosa che non sopporto e mi fa scappare è: "questo non va bene per te, è troppo pericoloso/freddo/scomodo per te, tu devi..." io mi incazzo come una iena, non tollero che qualcuno osi pensare al posto mio e soprattutto che mi tratti come uno scricciolo indifeso! Ma scommetto che tante scambiano queste prevaricazioni come attenzioni/gentilezze "Ohhhh guarda come si preoccupa per me!" Ecco quindi la domanda: i segnali ci sono? Sono questi? Oppure davvero l'uomo violento non dà alcun minimo segnale, non fa sorgere il minimo dubbio, e la sua gentilezza pare genuina?
    Rispondi a Luana Commenta l’articolo

  17. Avatar di Gea

    Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:19)

    (Scusa, é partito il commento incompleto) "No, ho la pigrizia di aspettare poi il tram, prendo la Y. Mi incammino con lui (cosa che non avevo mai fatto: di solito prendo la linea che mi é più comoda), col proposito di salutarlo quando sale in metro e andare a prendere la mia linea. Lui capisce che ho deciso di prendere la Y e quando arriva sale... e io con lui. Gli chiedo se vuole scendere alla fermata prima della sua per accompagnarmi a prendere il tram, e mi risponde (come spesso fa): "Si, se vuoi". "OK". Mi accompagna e mi saluta dicendomi "Buon rientro a casa". Erano le 23,30, non proprio notte fonda. Premesso che lui é veramente bloccato, per problemi suoi che io non voglio far miei e dunque non sto nemmeno a raccontarli, e premesso che, per la prima volta in cinque mesi di assidua frequentazione, e a dieci giorni dal mio rientro in Italia per le vacanze, l'ho "messo alla prova", non so nemmeno il perché, la sua risposta non mi é parsa per niente gentile. Credo che la cosa migliore, adesso, sia di non farmi sentire per un po' e di pensare a me stessa esclusivamente (perché a me stessa ci penso già... ma penso anche a lui!). So di piacergli molto, e che sta davvero bene in mia compagnia, e lui non é cosi stupido da non aver capito che mi piace. Come ho scritto altrove, manca di autostima, ma solo lui puo' costruirsela. Ho raccontato questo episodio fresco fresco perché, mio malgrado, mi ha dato fastidio. Dico "mio malgrado" perché credo sia meglio che me ne freghi e che conservi l'atteggiamento di sereno distacco che finora ho sempre avuto nei confronti di quest'uomo. Pero' mi domando: perché mi brucia cosi tanto questa mancanza di gentilezza, quando in cose importanti lui é stato davvero gentile, disponibile e carino? Puo' essere legato al conflitto tra il desiderio di far evolvere le cose tra noi e la paura (mia, ma anche sua, evidentemente) di soffrire ancora? Scusa per la prolissità. Si vede che la mia serenità in questo momento vacilla un po'... e proprio per questo voglio consolidarla! ;-) Grazie, buona domenica.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:27)

      Ho già risposto: confondi una persona che ha bisogno dell'insegnante di sostegno con il cavaliere dall'armatura luccicante. Mi piacerebbe non leggere più donne che calandosi nei panni delle assistenti sociali e delle psicologhe parlano di uomini "timidi", "bloccati" e che hanno "sofferto molto". Mi piacerebbe leggere di donne che hanno a che fare con uomini sani, sorridenti, capaci ed entusiasti a letto.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:51)

      Grazie mille Ilaria per la tua risposta. Non confondo lui con un cavaliere, né voglio fargli da psicologa né quant'altro. A me interessa star bene io, per me stessa, ed eventualmente avere una relazione sana con una persona sana. É per questo che non ho mai pigiato sull'acceleratore con lui. Siamo davvero solo amici, altro che sesso. Ed é per questo che non mi ci voglio ossessionare. Se non dimostra altro, se non si tira fuori lui dai suoi problemi, per me la cosa si ferma li. Grazie ancora di tutto.
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    • Avatar di Irenera

      Irenera 7 anni fa (9 Agosto 2017 11:53)

      Ciao Ilaria, tu non hai idea di quanto mi stia aiutando nella vita. Incredibile, grazie! Irene
      Rispondi a Irenera Commenta l’articolo