Non ti manca proprio nulla per attrarre e sei ancora single? Ecco perché

singleIniziamo con un chiarimento: qui nessuno crede che essere single sia una condizione negativa o peggiore dell’essere in coppia (se si pensa a certe – molte – coppie e relazioni, poi, che sono carceri dentro l’inferno, direi che la condizione di single ha enormi vantaggi, anche perché essere single può offrire grandissime opportunità).

Non solo: sono profondamente convinta che per star bene in coppia si debba saper star bene da soli e saper vivere bene da single.

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Mi spaventano coloro che hanno da sempre una storia sentimentale da fidanzato o da fidanzata seriale, mi preoccupano le giovani donne che mi raccontano di aver cominciato una relazione nell’età dell’adolescenza (a 14 o 15 anni) e di non essere mai state da sole (di non aver mai sperimentato la vita da single), dato che hanno mantenuto una lunga relazione o sono passate da una relazione all’altra, senza interruzione. Rimango oltremodo perplessa quando persone più mature, quelle oltre i 30 anni, mi parlano di relazioni importanti, quali potrebbero essere un matrimonio o una lunga convivenza, recentemente concluse e insieme di nuove relazioni che partono prima che alle precedenti si ponga davvero la parola “fine”. Prima ancora, addirittura, che sia iniziata la separazione.

"Vedo il letto mezzo pieno. Sono un single ottimista. Zeldadorant"

Sono anche convinta che molte persone non riescono a esprimere il loro pieno potenziale, a mettere a buon frutto i propri punti di forza, perché pensano che essere single sia una “sfiga” della quale vergognarsi e non andare affatto orgogliose. Un po’ come se l’essere single fosse una sorta di lebbra sociale. E per le donne, che vengono considerate, molto più di quanto accada agli uomini, secondo un metro di misura retrogrado, provinciale e ottuso, che tende ad attribuire loro valore solo in base alle loro presunte capacità seduttive e alla loro capacità di compiacere un uomo, l’ essere single è spesso un peso che può risultare ben più imbarazzante. Ne abbiamo discusso anche nell’articolo dedicato al “concetto” di zitella acida.

Single, il mondo fuori e le opportunità

Perché dico che molte persone non riescono a esprimere a pieno il loro potenziale e a mettere a buon frutto i propri talenti dato che sono “obnubilate” dal pensiero che essere single sia una sfiga? Per almeno due ragioni. La prima è che in molti – e tra questi molti uomini, sia chiaro – pur di sfuggire allo stato di single si accontentano di storie ben al di sotto delle loro possibilità, tarpandosi le ali a tutto tondo (perché stare in una relazione che è al di sotto delle nostre possibilità ci limita in tutte le aree della vita). La seconda è che, se ci si ficca in una relazione pur di non rimanere single, si perde l’opportunità di sperimentare la propria vita in autonomia e indipendenza, e si perde l’opportunità di vincere, in autonomia e indipendenza, sfide importanti dell’esistenza, che potrebbero portare a un avanzamento personale impensabile per chi si “schiaccia” al momento inopportuno e nel modo inopportuno nelle stanze strette della vita di coppia.

"Non sono single, sono solo in un decennio sabbatico. Maurorubino"

Detto più terra terra, mi viene da chiedere a coloro che cominciano ad avere relazioni una via l’altra a partire dall’adolescenza e a coloro che, appena concluso un lungo matrimonio o convivenza si mettono subito in una relazione: ma non avete voglia di assaporare la vostra vita da single? Non siete curiosi di sapere come siete quando non siete in coppia? Non vi interessa scoprire come sareste senza il pensiero che vi sia sempre qualcuno al quale siete legati? Non vi eccita l’idea di uscire un giorno e magari incontrare un uomo o una donna fantasticamente affascinante e non avere limiti e legami che vi impediscono di corteggiare e di farvi corteggiare da lei e da lui? Non avete voglia di “slegarvi” una buona volta nella vita e vedere un po’ che cosa mai succede di bello, quando non avete sempre l’appendice del vostro partner a limitarvi e/o a darvi forza e sicurezza?

"Sono single per evitarvi mia madre come suocera. Ringraziatemi. Maco83"

E va bene. Direi che se mi interessava ribadire quanto sia importante (ed eccitante, ricco, fruttuoso) saper vivere e affrontare la propria vita da soli, in autonomia e indipendenza, gli esempi sopra possono essere stati utili. Essere single non è una condizione di inferiorità, non è uno stato di “minorità” sociale. E, soprattutto, ti sconsiglio vivamente di considerarlo tale: se pensi che essere single è una sfiga, parti con l’atteggiamento mentale sbagliato e questo non ti a aiuta a trovare l’uomo giusto.

Single non è per sempre e non deve essere per sempre

Fatti tutti i necessari preamboli per puntualizzare una volta di più che essere single non è una condizione da “maledetti”, specifichiamo anche che vivere in coppia è una delle grandi opportunità offerte a noi esseri umani: quando due persone mature, equilibrate e aperte verso gli altri si innamorano, iniziano un amore che è fatto di rispetto e di attrazione, ecco che sì, stare in due è bello, eccitante e gratificante. E il desiderio di vivere un amore bello, eccitante e gratificante è legittimo. E, aggiungo, a un certo punto della vita bisogna anche decidere di soddisfare i propri desideri, convincersi che si merita di soddisfarli, bisogna smetterla di fare autosabotaggio e di accampare scuse in base alle quali si fa di tutto per evitare l’amore e invece si scelgono uomini sbagliati uno via l’altro. Insomma, stare in coppia è una delle tappe della vita e se si fa come si deve, una delle più gratificanti e, a un certo punto, sì, bisogna fare le cose sul serio e decidere di mettersi in coppia, con la persona giusta.

"Per stasera ho preparato un completino intimo che già immagino la faccia del mio piumone. Carolshesaid"

E  tutte le volte che si cerca il proprio bene è utile capire se stessi, cioè aumentare la propria autoconsapevolezza, la propria consapevolezza di sé. Che cosa significa aumentare la propria consapevolezza di sé? Significa togliersi le fette di prosciutto dagli occhi, cioè cominciare a guardare se stesse e i propri atteggiamenti con obiettività. Perché, in questo modo, si può modificare quel che non è utile nei propri pensieri e comportamenti e ottenere quel che si desidera (e si merita).

10 ragioni per le quali sei ancora single

Perché, cara mia, non ti manca nulla per avere una vita di coppia serena e soddisfacente: se sei qui a leggere questo blog e sei arrivata a leggere questo articolo fin qui, significa che vuoi comprendere quel che ti accade intorno, che vuoi migliorare te stessa e sei disposta a farlo nel modo più utile per te e per gli altri. Chi non è dotato di un minimo di apertura di cuore e di mente, mica si legge un blog come questo.

E poi tu lo sai benissimo, senza che te lo dica io, che non ti manca proprio niente: anzi, il fatto che non ti manchi proprio niente è in fondo in fondo uno dei motivi principali della tua ansia riguardo l’essere single: in realtà è il tuo cruccio. Perché tu per prima ti chiedi un giorno sì e un giorno no perché sei ancora single, anche se non ti manca niente per avere accanto un partner di valore. Se pensi poi che ci sono – ed è proprio così – donne che non sembrano valere l’unghia del tuo mignolo sinistro che hanno relazioni belle e soddisfacenti, c’è da non darsi pace.

Ma va bene, dài. Propongo alla tua considerazioni i 10 motivi per i quali sei ancora single basati sulla mia esperienza personale e professionale, con le mie clienti di coaching. Vedi un po’…

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

1) Sei troppo legata al tuo passato, al ricordo del tuo ex e dei tuoi ex e delle relazioni passate: sono tutti “blocchi”, pesi e zavorre che ti impediscono di vivere serenamente l’incontro con persone nuove.

2) Nel momento del primo approccio e del corteggiamento con un uomo, per paura e per insicurezza, ti metti una maschera e fingi di essere quello che non sei, giocando un ruolo e una parte, come un’attrice di secondo livello. Perdi autenticità, butti fumo negli occhi degli uomini e hai come risultato di attrarre uomini scostanti, distanti, non desiderosi di impegnarsi. Quelli che colgono la mancanza di autenticità e la condividono, dato che sono (pericolosamente) inautentici anche loro e soprattutto vogliono evitare la vera vicinanza e la vera intimità. Ecco perché attrai gli uomini sbagliati e non l’uomo giusto. Ed ecco perché ti ritrovi single, alla fine. Scegli di essere autentica: scopri quali sono i tuoi veri bisogni e non avere paura di manifestarli.

3) Credi e ti affidi agli stereotipi, perdendo obiettività: ci sono tali e talmente potenti luoghi comuni sugli uomini, sulle donne e sulle relazioni che è difficile non esserne influenzate (negativamente). “Gli uomini vogliono solo sesso”; “Se mi dice “mi piaci” mi chiamerà”; “Se è bello, sportivo e in carriera, è un uomo di valore”. Bisogna andare oltre le apparenze e darsi il tempo di conoscere le persone poco alla volta, senza avere paura di scartarle se danno segnali (anche piccoli) negativi. Ripeto: darsi tempo, senza crearsi aspettative e rimanendo pronte a lasciare la presa appena i segnali non sono positivi. Meglio single ancora per un po’ che in una relazione che ti toglie tempo e vita.

4) Non lasci andare un legame superficiale abbastanza in fretta: insistere con un uomo che cincischia, non è chiaro e non è determinato, non porta nulla di buono. Devi essere veloce, velocissima, non appena il tuo inconscio e il tuo intuito ti fanno sorgere dei sospetti devi lasciar perdere la persona con la quale hai a che fare. Smetti di idealizzare e di cercare il buono a tutti i costi in chi incontri per coltivare la speranza che sia la volta buona. E’ solo così che puoi smettere di essere single.

5) Sei bloccata nelle sabbie mobili di una relazione che non ha capo né coda: la storia clandestina con un collega sposato, una deludente storia da amici di letto, una storia a distanza che non va avanti né indietro, una relazione virtuale, cioè un rapporto di mesi con qualcuno che non hai mai visto né sentito. Oppure vivi separata in casa con il tuo forse futuro ex marito o permetti al tuo ex di essere troppo presente nella tua vita (perché è il padre dei tuoi figli e se ne approfitta per restare nella tua vita, con una scusa o con l’altra, perché siete colleghi o soci in affari o hai legami forti con la sua famiglia d’origine). Taglia i ponti, taglia i ponti, taglia i ponti. Tutte queste relazioni sono totalmente distruttive e ti costringono a rimanere single.

6) Hai troppa paura di una relazione e di ciò che comporta: seduzione, attrazione e intimità. E poi condivisione di spazi e tempi, di conoscenze e di emozioni di vita. Sei troppo attaccata alla tua condizione di single e alla libertà emotiva che pensi conceda.

7) Sei troppo attaccata al tuo ruolo di single: se trovi l’uomo giusto per te, di che cosa e su che cosa potrai mai lamentarti e compiangerti in futuro?

8) Pensi che solo Superman sia alla tua altezza e non ti possa deludere. Hai un ideale di uomo che non esiste nella realtà. E questa è anche una buona scusa per astenersi da cimentarsi sul serio nella vita di coppia e rimanere single.

9) Sei talmente sconfortata che metti subito le mani avanti con qualsiasi uomo tu incontri: fai capire (magari senza rendertene conto) che hai paura di soffrire per amore, che sei delusa e che hai paura di metterti in gioco. E gli uomini, alla fine, ti danno ragione perché si scoraggiano e preferiscono donne più ottimiste ed entusiaste. Che davvero non vogliono più restare single.

10) Non ti senti ancora “pronta”. Ti sei fatta l’idea che solo persone eccezionali e davvero meritevoli possano ambire a una soddisfacente vita di coppia e così pensi di non meritare, per colpe ataviche, di essere felice in amore. Nello stesso tempo pensi che potresti sedurre un uomo solo quando avrai perso peso, trovato un lavoro, raggiunto un traguardo professionale. Gli uomini che sono interessati a relazioni autentiche, sono autentici e non badano all’esteriorità. Meglio una partner serena e un pochino sovrappeso, che una perfezionista insopportabile sempre scontenta di sé (e degli altri).

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355 Commenti

  1. Avatar di Monique

    Monique 9 anni fa (27 Gennaio 2015 21:40)

    grazie ragazze!oggi ho quasi ceduto....ho il cervello in sospeso...come in una bolla....mah....
    Rispondi a Monique Commenta l’articolo

  2. Avatar di Cris83

    Cris83 9 anni fa (27 Gennaio 2015 21:07)

    Proprio oggi notavo atteggiamenti vittimistici, da parte di un paio di amiche. Si lamentano dell'uomo di turno,che le usa!! E quando fai notare loro che "meriterebbero di piu'" di un uomo che non le richiama, che non le ricerca....si incavolano dicendo che loro fanno quello che vogliono senza nessun consiglio. E ritornano a lamentarsi. E' da pazzi. Tempo fa in questo blog avevo raccontato la mia esperienza con l'obesita'. Ho perso 30 kg credendo in me stessa. Adesso ho ricominciato una dieta, per perderne gli ultimi 10 e arrivare al peso forma. Non e' facile, ma se si vuole qualcosa nella vita, ci si rimbocca le maniche. Tutto e' possibile. Basta volerlo. Comunque (sempre per mia esperienza personale),non sono dei kg in piu' che ti tolgono la possibilita' di vivere una storia d'amore felice.
    Rispondi a Cris83 Commenta l’articolo

  3. Avatar di Cris83

    Cris83 9 anni fa (27 Gennaio 2015 23:26)

    Sempre tornando al vittimismo, l'ultimo uomo (di cui sono stata fissata)era cosi'! Non faceva che dire che aveva 42 anni e per lui era tardi (guarda caso eh) sposarsi e avere figli, questo perche' (pensate...poverino!) aveva trovato solo donne della sua eta' , divorziate e deluse dagli uomini. Quindi LUI voleva fare seriamente e LORO no! Quando e' capitato con me, ha capito che c'era "aria" di storia seria, ha cominciato a dire che ero io a non voler fare una storia seria, perche' "piccola"(31 anni eh)! Ancora oggi, ogni tanto piagnucola dicendo che e' solo. E non ha mai concluso niente di serio con nessuna. E io cretina ci sono stata dietro un anno. Come ho scritto prima, riguardo al dimagrire....se si vuole una cosa (veramente!)si fa di tutto per ottenerla. Altrimenti ci sara' sempre una scusa pronta e un motivo per mollare.
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  4. Avatar di Maria Grazia

    Maria Grazia 9 anni fa (28 Gennaio 2015 3:27)

    @Michela2 . Alcune di noi si lamentano e io sono tra queste , tu adesso sei nella cerchia delle fortunate che ha trovato una persona che ti sta accanto e di conseguenza certe sensazioni di inadeguatezza , senso di vuoto o solitudine non la sente più ! Non è' una critica ! Solo che quando ero sposata o nel periodo in qui avevo un compagno le sensazioni che ho descritto sopra non c'è le avevo , erano lontane , dimenticate .....perché stavo bene ......anche tu adesso stai bene e sicuramente quelle sensazioni le ricorderai a malapena !!! Io ripeto che avere un compagno ti da un appagamento che nessun altra situazione , hobby o che altro ti può dare ! Single per un periodo ma poi basta ! Il cruccio di tutte quelle che scrivono qui e' questo , la paura di rimanere da sola per sempre ,che è indipendente da quello che gli altri possono pensare , almeno per me , ma l'amore è una cosa che a lungo andare manca , manca perché fa parte del nostro essere !
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  5. Avatar di Michela2

    Michela2 9 anni fa (28 Gennaio 2015 9:58)

    Ciao Maria Grazia, io sono stata single praticamente sempre. Dall'età di 15 anni, quando alle superiori le mie amiche avevano tutte il fidanzato all'età di 29 anni quando tutte le mie amiche ormai donne o erano in procinto di convivere o avevano un bambino o comunque erano in coppia.Sono stata quella che alle volte andava in giro con le coppie, perchè comunque erano i miei amici con i quali stavo bene da singoli e da accoppiati...Sono stata quella che tutti i San Valentino era a casa, quella che a Natale non aveva un uomo al quale dare il regalo.Nonostante il mio non avere un uomo accanto ho trovato un lavoro che mi appaga,ho fatto le valigie,da sola, e sono andata a vivere,da sola,lontano da casa.Da sola,mi sono comprata una bella macchina.Sempre da sola ho deciso di andare da una psocologa per i miei problemi alimentari.Quando ho perso mio papa' ero da sola,non avevo un uomo da abbracciare e pensare che comunque ci sarebbe stato, con me, nel dolore atroce...
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  6. Avatar di Michela2

    Michela2 9 anni fa (28 Gennaio 2015 10:03)

    Mia mamma,che è stata una vita con quell'uomo non si è mai lamentata di essersi ritrovata a 55 anni da sola senza l'uomo che c'era da oltre 30 anni con lei.E' bella, si tiene come a sempre fatto, ha le sue amicizie, quelle di prima, a coppie...Mai un lamento, mai!!!Io stessa,nonostante tutto non mi sono mai lamentata.Ho imparato a cambiare le lampadine a montare i mobili,a piantare i chiodi a portare pesi esagerati, senza un uomo... Si', ho pianto, ho pianto sdraiata in terra a smontare una scrivania che aveva montato mio papa'...Ho pianto perchè ero sola,senza di lui,a cercare di fare dei lavori un po' piu' maschili,mia mamma è uno scricciolo,io lo stesso...Ma siamo andate avanti senza un uomo per anni.Io ora ho un uomo accanto,che è meraviglioso,e se non avessi avuto modo di vivere tutto quello che è stato,da sola,a diventare una roccia,sono sicura che per la testa "bacata"che avevo io, un uomo cosi' non l'avrei mai avuto accanto. Ti bacio Maria Grazia!
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  7. Avatar di dani

    dani 9 anni fa (28 Gennaio 2015 12:48)

    Come sempre articolo da imparare a memoria! io purtroppo ricado nel punto 1 (non riesco a dimenticare) e di conseguenza anche il punto 9 (troppo sconfortata). il problema è che il punto 1 lo trascino da molti anni, come ci si libera dal ricordo di una offesa ricevuta? e' come un televisore davanti agli occhi che ogni tanto si accende da solo. Ora dopo anni ho raggiunto il traguardo di non rimpiangere i bei ricordi(almeno per me, a questo punto penso che siano stati belli solo per me visto come si è comportato) ma vorrei progredire un po' più velocemente, come si fa, ci vuole un analista? Dani2
    Rispondi a dani Commenta l’articolo

  8. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (28 Gennaio 2015 13:03)

    Decidi che hai potere sulla tua vita, che non ci sono televisori che si accendono da soli: tu accendi e spegni il tuo televisore. Per questo servi solo tu, nessun analista.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  9. Avatar di dani

    dani 9 anni fa (28 Gennaio 2015 16:38)

    Non pensavo infatti che si potesse esercitare la propria mente come si fa con un muscolo e invece sembra sia così. E temo che gli analisti ingrandiscano i problemi più che risolverli, per quello ci vuole un filosofo o un maestro di vita, un po' quello che stai facendo tu!
    Rispondi a dani Commenta l’articolo

  10. Avatar di Monichina

    Monichina 9 anni fa (28 Gennaio 2015 17:39)

    Ilaria è interessante quando dici che si può decidere di avere il potere sulla propria vita. Io malgrado tu mi abbia detto che ho più strumenti di quelli che ti voglio far credere, non so proprio invece quale sia il meccanismo mentale, strumento, che mi permetta di uscire dall' incubo del pensiero, chiodo fisso di lui, che mi sta rovinando anche le cose belle che ho davanti. Quando mi impongo o mi faccio la tiritera mentale su quanto questo sia dannoso per me, su quanto mi annienti, mi disorienti, su quanto mi rovini psicologicamente, su quanto mi impegni a pensare che lui non è l uomo per me, che con questo nuovo uomo sto bene, sono me stessa tranquilla, finalmente senza ansia, con l entusiasmo di vederlo la voglia di baciarlo e tutto il resto, non so non ho lo strumento mentale necessario, che mi faccia uscire definitivamente da questa impasse. La verità è che sto male, malissimo a pensare che l ho perso per sempre (anche se, mi vergogno a scriverlo, covo la speranza che non sia così) Per questo dico, non ho il controllo di un bel niente, ne ho tutte le buone intenzioni, ma lui è inchiodato a me, come una zecca a un cane...
    Rispondi a Monichina Commenta l’articolo

  11. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 9 anni fa (28 Gennaio 2015 16:58)

    Stamattina ero come al solito nel "tunnel", dell'autocommiserazione perchè ci siamo allontanati, del come lo vorrei con me, e del come lo odio dopo che mi ha scaricata, come vorrei vendicarmi di ciò che mi ha fatto (probabilmente poco più di niente, solo non era innamorato di me), e giù colpe su colpe, a lui e a me stessa... poi ho pensato all'opportunità del perdono, in senso più largo, perdonare lui e perdonare me stessa soprattutto, sollevarmi dalle colpe, perchè quando qualcosa non funziona le colpe sono di tutti e due ma probabilmente di nessuno...voglio provare a lasciare andare, a sollevarmi da questi pensieri opprimenti e rancorosi che mi rendono ogni giornata interminabile e faticosa e la notte mi tengono sveglia... Non si tratta di essere buonisti, ma solo di accettare la realtà per quella che è, cercando di trarne il giusto insegnamento, per me stessa, per stare meglio ed essere capace di voltare pagina senza risentimento. @Michela2, sei in gamba, ti meriti di stare bene e te lo auguro col cuore. p.s. anche io, che ero appena stata lasciata ho pianto cercando di montare un tavolo in cucina, ma ce l'ho fatta! da sola! :-)
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (28 Gennaio 2015 17:56)

    Che si possa avere il potere sulla propria vita è innegabile. Se non fosse così saremmo semplicemente tutti morti da tempo. Non è una battuta. Vedi @ Monichina, la vita presenta tante difficoltà per tutti - per tutti - e molte di queste difficoltà sono "interiori", vengono dall'interno - e hanno varie origini - altre vengono dall'esterno, dalle relazioni con gli altri e anche dal fatto che, tra gli altri che ci circondano, molti non sono bene intenzionati. Quindi ciascuno di noi rischia di essere di volta in volta vittima di se stesso, vittima degli eventi e vittima degli altri. O addirittura più volte tutte le cose insieme. Ciò detto non c'è alternativa, non c'è scelta possibile: se si vuole essere felici bisogna prendere in mano la propria vita e muoversi nella direzione della propria felicità. Quella che stai vivendo tu, come molte altre donne, è una dipendenza malata, come una tossicodipendenza. Ci vuole comprensione per te stessa e, a un certo punto, solo un sano senso di conservazione. L'alternativa alla quale sei di fronte è quella che fa la differenza tra la vita e la morte - non è un modo di dire -: decidi se vuoi importi su te stessa, scegliendo che la giusta cosa da fare è cancellare costui (e iniziare il processo) o se vuoi andare ancora più giù nel pozzo del malessere e dell'infelicità e arrivare ancora più vicina al fondo. Ricordati che ogni minuto perso è un minuto della TUA di vita e la vita non torna indietro per nessuno.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  13. Avatar di Rossella

    Rossella 9 anni fa (28 Gennaio 2015 19:13)

    C'è un'altra Rossella :-)
    Rispondi a Rossella Commenta l’articolo

  14. Avatar di Monichina

    Monichina 9 anni fa (28 Gennaio 2015 18:23)

    Ho pregato che mi rispondessi Ilaria, pregato te lo giuro Avevo troppo bisogno di sentirmi dire ciò che hai appena detto Sei una mano che mi solleva ogni volta che cado e anche se non vedo la tastiera per quanto sto piangendo voglio scrivere che ti abbraccio con tutto il bene che ho...
    Rispondi a Monichina Commenta l’articolo

  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (28 Gennaio 2015 18:28)

    Non c'è mica bisogno di pregare.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  16. Avatar di dani

    dani 9 anni fa (28 Gennaio 2015 19:07)

    Monichina, Ilaria ha detto proprio bene, la fine di alcune relazioni, specie quando siamo molto coinvolte, sono molto simili alla tossicodipendenza. Ci sono però situazioni deleterie in cui ci si deve aggrappare solo alla razionalità, come un matematico, e non al cuore o al piacere e una volta presa la decisione giusta buttarsi anche sapendo che la disintossicazione comporterà dolori, proprio come come la droga. In fondo lo sanno tutti che la droga da piacere momentaneo ma non è una cosa sana
    Rispondi a dani Commenta l’articolo

  17. Avatar di Rossella

    Rossella 9 anni fa (28 Gennaio 2015 19:40)

    @Michela2:mi sono commossa leggendo le tue parole. Danno una sferzata di realtà e di positività. Lamentarsi non serve,è vero,però non tutti possediamo la forza di carattere necessaria a reagire.
    Rispondi a Rossella Commenta l’articolo

  18. Avatar di Kikka

    Kikka 9 anni fa (28 Gennaio 2015 20:18)

    @michela2 grazie per le tue considerazioni, diciamo che la mia non è tanto paura che non passi nessun'altro, non ho corrisposto degli uomini che sicuramente avrebbero potuto rendermi serena mentre ho rincorso come dici tu "incaponendomi" degli uomini che invece avevano per me poche attenzioni. Ovvio che questo mio incaponirmi mi ha in qualche modo impedito di essere disposta mentalmente e sentimentalmente a conoscere a fondo persone nuove restando sempre fissa all'idea di riuscire a conquistare il mio "prescelto". Concordo pienamente con te sul fatto che gli uomini che tornano lo fanno perché loro per primi hanno bisogno di attenzioni che vanno a ricercare in persone che come me li adorano fuori misura. Uomini deboli ed egoisti che in preda alle solitudini o voglie del momento non esitano un attimo ad approfittare delle debolezze di una persona infatuata. @monichina prova a reagire a quest'uomo negativo e a tutte le cose che ti feriscono agendo in protezione di te stessa. Prova ad aiutarti e ad agire come faresti con una persona a te cara.. Proteggiti, amati e coccolati.. Io ci sto riuscendo e funziona.. Perché amore verso se stessa genera altro amore e aumenta l autostima. :-)
    Rispondi a Kikka Commenta l’articolo

  19. Avatar di Valeria87

    Valeria87 9 anni fa (28 Gennaio 2015 21:49)

    Maria Grazia, io tra un mese compio 28 anni e non ho mai avuto una vera storia, solo pseudo-relazionucole. Quindi, posso tranquillamente affermare di essere single da sempre. Stando al tuo ragionamento, io finora avrei avuto una vita ben povera, e non avrei ancora conosciuto la vera felicità. Che tu ci creda o no, in questo momento mi sento pienamente felice :) E sento che non mi manca proprio nulla. E non dirmi: "Ah, ma tu sei giovane...", perché non vuol dire nulla. A parte il fatto che la solitudine pesa a tutte le età (quando ho iniziato a lavorare all'estero, dove non conoscevo nessuno e non sapevo neanche la lingua del posto, è stata dura, perché il bisogno di connessione con gli altri è un bisogno profondo dell'essere umano). Ma poi si può trovare l'amore a 20 anni e perderlo a 55, come la madre di Michela. Sono cose che succedono, purtroppo. Se non impariamo a essere centrate su noi stesse, saremo sempre in balia degli eventi. E continueremo a pensare: "Potrei essere felice, se solo...". No, Maria Grazia. La felicità è adesso, a portata di mano, se davvero la vuoi :)
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  20. Avatar di _al_

    _al_ 9 anni fa (28 Gennaio 2015 22:11)

    @Monichina Per quando si cade nella rete dei pensieri dannosi, esistono delle tecniche per smettere di pensare. Te ne elenco qualcuna, però ti avverto che le prime volte che sentirai davvero le tue emozioni, sarà un po' traumatico. Le fonti sono "Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita" e altro materiale vario di meditazione preso di qua e di là online. 1) Ti accorgi che pensi ossessivamente e inizi a riperti in loop una parola in testa (o senza senso tipo "wafer" o sensata tipo "pace" "amore" "calma"...) 2) ti siedi, chiudi gli occhi e respiri prima gonfiando la pancia, poi i polmoni. Trattieni, espiri. 3) ti siedi, chiudi gli occhi e respiri. Mentre respiri vedi i tuoi pensieri come al cinema. Non li fermi, li lasci passare. Una frase buddista dice che i pensieri sono come nuvole nel cielo, ci sono, passano e se ne vanno. Non ha senso scacciare, cambiare, forzare. L'unica cosa è lasciare correre, accettare e cambiare. Queste tecniche mi hanno aiutato tantissimo. Un'altra cosa che mi ha aiutato è stata praticare yoga e altri sport, perché aiutano a produrre sostanze chimiche benefiche al corpo e il fatto che sei concentrato su una determinata attività ti impedisce di pensare alle altre cose. Dimenticavo, lo sport fa anche aumentare l'autostima e la fiducia in sé stesse. Guarda, sono veramente pochi gesti che ti possono aiutare un sacco, basta iniziare. :)
    Rispondi a _al_ Commenta l’articolo