Cappuccetto Rosso, la giungla delle chat e il Piccolo Pervertito

psicologia maschileMolte donne vorrebbero comprendere la psicologia maschile, così come molti uomini vorrebbero comprendere la psicologia femminile. Il bisogno di amore, di attenzione e di importanza sono così forti e potenti che portano con sé la convinzione che se si potesse “leggere nella mente” degli altri, la vita sarebbe molto più semplice, timidezza e insicurezza scomparirebbero e il mondo delle relazioni si trasformerebbe in un paradiso che regala incessanti gioie e soddisfazioni.

"Le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere. Lao Tzu"

Il desiderio di scoprire i segreti della psicologia maschile (così come quelli della psicologia femminile, o, in genere, la voglia di sapere come funziona la “mente” degli altri) contiene anche una volontà di potere sul prossimo. A che cosa serve conoscere la psicologia maschile se non un po’ anche a manipolare gli uomini che si vorrebbero nella propria vita? Non è che forse molte donne vorrebbero conoscere davvero la psicologia maschile per poter esercitare con più facilità la propria mania del controllo?

Questo però è un altro discorso. In questo articolo non parliamo né di potere, né di manipolazione. Ma di ingenuità, ancora una volta. E forse anche un po’ di superficialità. Tutto collegandolo alla psicologia maschile, dato che tanto interessa. Mi tocca constatare, con un po’ di amarezza, che tanti comportamenti improntati a un’eccessiva ingenuità sono comuni a molte donne, ahimé, e contribuiscono a rendere la vita di quelle molte donne difficile e più difficile anche quella delle altre donne, quelle un po’ meno ingenue.

Non per niente nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno) dedico ampio spazio a spiegare i meccanismi della mente maschile, ma anche a come diventare più astute, accorte e sicure per quel che riguarda le relazioni.

Perché alla faccia di quel che comunemente si crede relativamente ai tempi moderni, perdura una convinzione ben radicata nella mentalità maschile ed è che le donne siano meno intelligenti degli uomini (o più stupide, vedi tu). Per cui, anche i più stupidi degli uomini si sentono autorizzati a trattare le donne da stupide e l’aspetto peggiore di tutto questo è che, molto spesso, ottengono dei risultati soddisfacenti per loro: donne più intelligenti di loro – sulla carta – assumono comportamenti talmente ingenui da farle risultare stupide di fronte al più stupido degli uomini. Bingo! Allora, la convinzione maschile che le donne siano stupide si rafforza e perdura, di generazione in generazione. Per quello non è il caso di comportarsi da stupida: si danneggia se stesse e si danneggia tutto il genere femminile. Alla faccia della conoscenza della famosa psicologia maschile.

Psicologia maschile e donne divise per categorie

In ogni caso tieni presente che se anche non ti interessa minimamente fare buona pubblicità al genere femminile, facendo l’ingenua ci perdi. E moltissimo. Infatti, secondo una concezione della psicologia maschile molto diffusa, le donne molto ingenue meritano un trattamento che non contempla rispetto, valorizzazione, stima.

Detto in parole più chiare: per molti uomini la funzione della donna è quella di essere manipolata con facilità e senza problemi già di per sé, in quanto donna. Se è ingenua, tanto meglio, la si manipola con facilità (gli uomini mediocri non hanno molte risorse alle quali attingere, preferiscono i compiti facili, amano vincere facile). Con il tipo di donna ingenua ci si può permettere di tutto. Come dire, le donne sono valutate in base a categorie e a classificazioni: le giovani e le vecchie, le belle e le brutte, le disponibili e le meno disponibili, quelle con le quali si può (fare, chiedere e ottenere il peggio) e quello con le quali non si può. E’ terrificante, ma è così.

"Per gli uomini i film a luci rosse sono storie d’amore dove tutte le parti  noiose sono state tagliate. R. Jeni"

A dirla tutta, un atteggiamento discriminatorio verso gli altri lo hanno anche le donne: vi sono persone che sono uguali, ma ve ne sono altre “più uguali”. Sono atteggiamenti molto umani, motivati dalla paura, dall’insicurezza, diciamo pure anche dalla codardia. E, si sa, gli esseri umani – indifferentemente uomini e donne – sono pavidi, insicuri e codardi. E questa non è psicologia maschile, è semplice psicologia. O, meglio, è semplice saper vivere, quel saper vivere di cui ho parlato ampiamente in due articoli molto discussi, quello sul cinismo e quello su come diventare stronza.

Psicologia maschile e richieste “strambe”

Torniamo però alla psicologia maschile, all’ingenuità femminile e ad alcuni atteggiamenti strambi che si riscontrano nelle relazioni contemporanee tra uomini e donne.

Pochi giorni fa una lettrice mi ha inviato questa email, dall’oggetto “Segreti col partner”. Ti riporto il testo del messaggio: “Vorrei raccontarti una breve storia e chiederti un consiglio: quest’estate ho conosciuto un uomo in chat e abbiamo cominciato a parlare quotidianamente, era molto simpatico e intelligente e ad un certo punto un giorno siamo entrati in discorsi un po’ “piccanti”, poi giorno dopo giorno lo erano diventati sempre di più. Ho fatto il tremendo errore di inviargli mie foto osé, e lui ricambiava…
Qualche settimana fa ho conosciuto un ragazzo e tra qualche giorno usciremo, io sto cominciando ad aver paura che quella precedente esperienza influisca parecchio sulle mie relazioni serie future. Io non sono una poco di buono, è stato solo un momento “pazzo”, e ora mi tocca pagare le conseguenze. Gli ho chiesto di cancellarle, ma lui ha rifiutato dicendo che sono cose sue e sono ricordi. Sono spaventata da questa cosa, premetto che nelle foto non c’è la mia faccia o nulla di specifico che possa risalire a me (es. tatuaggio..). Ora la mia domanda è: è meglio lasciarsi tutto questo alle spalle visto che è successo quando ero single e non frequentavo nessuno, o è giusto raccontare al partner di questa esperienza, pagandone eventualmente le conseguenze? Non so cosa fare! Grazie mille.”

"Quello che mi piace è fare sesso vero. Rocco Siffredi"

Quello della nostra lettrice è un messaggio che gronda ingenuità da ogni parola. Ed è quel genere di ingenuità che rischia davvero di rovinare la vita a colei che si muove nel mondo annegando nella propria ingenuità (che ne sappia di psicologia maschile oppure no).

Intanto consideriamo “la prospettiva d’insieme”. La prospettiva di insieme è che, prima, la nostra amica conosce un uomo in chat – quindi non lo conosce affatto – e, a questo illustre sconosciuto (ma molto simpatico e intelligente, eh! Ah, il potere dell’intelligenza, via chat, chi non lo conosce? Come si può non rimanere incantate dall’intelligenza di un uomo via chat, tanto da mandargli delle foto compromettenti e dal riceverne?), manda delle proprie foto osé. Ma perché?! A che scopo? Che cosa sperava di ottenere? Che cosa spinge una donna a mandare delle proprie foto osé a uno sconosciuto? Bisogno di attenzione? Bisogno di sentirsi attraente? Bisogno di essere rassicurata sulla propria capacità seduttiva? Noia? Bisogno di emozioni forti? Che cosa?

Psicologia maschile e donne che dicono sempre sì

Perché le motivazioni profonde possono essere comprensibili, ma se vogliamo vivere una vita piena e soddisfacente, dobbiamo imparare, prima o poi, prima che il lupo ci mangi, che ci sono modi e modi per soddisfare i propri bisogni e mandare delle proprie foto osé (anche senza il tatuaggio – aaargh!!! – ) a uno sconosciuto va nelle direzione dell’avvilimento di sé, non nella direzione della gratificazione, dell’appagamento e del’espansione di sé. Hai mai pensato che l’esistenza è una formidabile occasione per espanderti? Qui non c’entra e non serve la psicologia maschile, qui serve davvero un po’ di consapevolezza sul proprio essere nel mondo.

E io ho una risposta alla domanda: “Perché questa signora ha mandato le sue foto osé a uno sconosciuto?” E la risposta è che per alcune donne è davvero difficile non fare quel che un uomo vuole o chiede. E’ una risposta tragica, ma temo molto vera. E qui, ancora una volta, non serve conoscere la psicologia maschile, ma semplicemente avere un senso alto e grande della propria dignità.

Va bene. Stiamo sempre al messaggio della nostra eroina e alla visione d’insieme che ci offre. Dopo questa disavventura, la fanciulla, non paga di aver affidato la propria intimità a uno sconosciuto, zac!, è pronta lancia in resta ad affidare altri aspetti privati di sé alle confidenze con un altro sconosciuto e con l’aggravante di un doppio salto mortale della logica e del buon senso: già si immagina unita da un legame importante a questo secondo sconosciuto, tanto che il suo senso di colpa per la disavventura precedente hanno il sopravvento e la fanno sentire angosciata per questo nuovo incontro. Se non è rovinarsi la vita questo! E anche qui non serve tanto conoscere la psicologia maschile, quanto avere una minima considerazione di se stesse e non equipararsi a degli stracci da pavimento. E anche molto più semplicemente, basterebbe smetterla di fare le ingenue.

Non ti invita più fuori come prima? Ti sembra distaccato? Scopri perché non ti cerca!

Psicologia maschile e tutela di sé

Errare è umano, perserverare diabolico. Questo è importante. Per venire agli aspetti pratici: tutti sbagliamo e commettiamo errori, durante tutto l’arco della nostra vita. Sarebbe bene evitare di perseverare e quindi sarebbe bello cambiare genere di errori. Insomma: dovremmo ambire a evitare di fare esattamente le stesse cose che ci hanno messo in difficoltà nel passato. Affidarsi a uno sconosciuto è stato un errore? Evitiamo di fare lo stesso identico errore. E anche per questo non serve la psicologia maschile. Serve autoconsapevolezza e attenzione ai propri comportamenti. Ai propri, non a quelli degli altri.

Poi: pare assodato che chi chiede foto osé a una donna lo faccia anche e soprattutto per mandarle alla cerchia di amici e di pubblicarle in qualche posto strano su internet. E’ orribile, dal mio punto di vista. C’è da dire, anche, che nel mare magnum di quel che è internet, delle foto non riconoscibili risultano foto “anonime”, “qualunque” e quindi ci si augura che, in genere, tale diffusione non abbia conseguenze negative sulla vita della nostra amica. Questo, ovviamente, lo dico per tranquillizzare, non per incoraggiare a diffondere le proprie foto.

Quanto allo sconosciuto guardone e pervertito che è in possesso delle foto, anche in questo caso ci auguriamo che si senta appagato delle sue private perversioni ed eviti di farsi vivo in futuro. E se anche lo facesse, non penso, stando ai fatti, che possa fare gran danno. Inoltre, come ho detto sopra, tutti commettiamo errori e abbiamo il diritto di perdonarci e di dimenticare e soprattutto nessuno ha il diritto di indagare sul nostro passato. Checché se ne pensi della psicologia maschile o femminile o altro ancora.

Psicologia maschile e senso di colpa femminile

Perché, dietro l’angoscia che sta vivendo la nostra amica che mi ha mandato il messaggio, si nascondono alcune convinzioni. La prima è quella di essere sempre sotto giudizio e anche di essere sempre colpevoli per qualcosa (è la famosa paura del giudizio); poi c’è la convinzione di aver fatto una stupidata (il che, nel caso, è anche vero, mandare delle foto al guardone in chat non è stato un colpo di genio, ma non ci si può mica crocifiggere) e poi c’è quella che un partner debba sapere tutto di noi, perché ci giudica, ci valuta e può decidere se passiamo l’esame o no. E’ un po’ la stessa motivazione per la quale non si è detto di “no” alla richiesta delle foto osé.

Gli altri – gli uomini in particolare – secondo le convinzioni profonde della nostra amica hanno diritto di chiedere e di ottenere tutto quello che desiderano. E questa è una visione distorta della psicologia maschile, in base alla quale “posso, chiedo, ottengo”. Ma questo è reciproco? Per esempio, se tu temi il giudizio degli altri e del tuo partner, saresti in grado di giudicare lui o loro con lo stesso metro che temi lui/loro usino per te? Perché, più di preoccuparti del tuo passato, dovresti preoccuparti del tuo presente e, soprattutto, del passato e del presente del tuo partner, prima di pensare di dovere “aprirti” totalmente con lui o di dovergli “confessare tutte le tue colpe”.

Psicologia maschile, sesso e sentimenti virtuali

Ora, dato che questo articolo è già lungo, e abbiamo fatto 30, facciamo anche 31. E parliamo dei simpaticoni che chiedono foto osé alle donne. Parliamo del tipo d’uomo che possiamo definire “Piccolo Pervertito” (un po’ come il “piccolo chimico” e il “piccolo chirurgo”). Hai presente quando ti chiedi: “Come faccio a riconoscere l’uomo giusto e a evitare l’uomo sbgaliato?” Hai presente quando abbiamo parlato di imparare a leggere i segnali che un uomo ti manda? Si tratta di conoscere la psicologia maschile, ma soprattutto di avere un minimo sindacale di astuzia.

Ebbene, ecco un piccolo prontuario in 5 punti per capire i contatti via internet.

1) chi ti contatta/corteggia via chat e – soprattutto – mantiene per lungo tempo il contatto solo o prevalentemente via chat, sms o altre modalità virtuali, nella migliore delle ipotesi è un broccolone perditempo che corteggia le donne in serie su internet; perché è il più disperato dei meschnini. Poi, in altri casi, non tanto remoti, può essere anche un pervertito con gravi problemi di relazioni e problematiche legate alla sessualità. Se tu credi che chi ti racconta la propria vita in chat e ti dice che sei bellissima, attraente e ti ama, sia minimamente interessato a te, ti sbagli di grosso e credi ancora al mondo delle favole. Non va bene. Credere nelle favole non va bene perché ti crea solo dei problemi e ti allontana dalla tua felicità.

2) Chi ti chiede l’invio di tue foto osé ha seri problemi di relazione. Ma, soprattutto, ti sta trattando come un quarto di bue, come carne da macello. Come una prostituta, lo possiamo dire? Qualche domanda per te: che cosa credi ci faccia con le tue foto, il nostro “Piccolo Pervertito”? Pensi che stia per aprire una mostra di foto artistiche in una galleria in un quartiere trendy di una città glamorous, tipo Soho a New York? O pensi invece che se la metta sul cruscotto della macchina accanto alla scritta “Non correre! Pensa a me…”? E poi: credi davvero che ti interessi mantenere un legame con uomo che coltiva certi passatempi e ha la faccia tosta di chiederti di contribuire? Davvero?!

3) I broccoloni seriali e i “piccoli pervertiti da internet” hanno trovato nel web il loro paradiso: si tratta di sfigati di prima categoria, morti di fame, affamati di attenzione (e anche di qualcosa d’altro, ma credo di essere stata abbastanza esplicita poco sopra), incapaci di relazioni vere. Probabilmente sposati, con problemi di relazione (e sessuali) o tutte le cose insieme, ti broccolano su internet perché non hanno di meglio da fare, sono annoiati e di solito trovano ascolto presso donne sole e affamate di attenzione che scambiano le loro attenzioni perverse per vero interesse (ma come si fa?!).

"Il sesso è più eccitante sullo schermo e tra le pagine che tra le lenzuola. A. Warhol"

4) L’anonimato, la segretezza e la distanza concesse dalle comunicazioni digitali possono trasformare il più codardo dei cretini e il più vigliacco degli impotenti in una specie di Rocco Siffredi delle chat. Molti uomini usano internet per provare – come fanno i bambini – delle tattiche di approccio che mai avrebbero il coraggio di usare di persona, dato che sono incapaci. Ed ecco allora che usano termini espliciti, fanno richieste “spinte” e intanto testano. E spesso, dall’altra parte, trovano la superingenua di turno che si sente lusingata da tante avances e tanto “spinte”. E’ squallido, non credi?

"La metà degli americani usa internet.L’altra metà fa sesso con partner reali.J.Leno"

5) Infine internet ha reso questi viscidi personaggi dei seduttori “scalabili”; cioè possono sedurre in serie, usando il copia e incolla e una serie di frasi fatte. Sai qual è la loro fortuna, cioè la fortuna dei viscidi seduttori da chat? Che, come loro, per sentirsi vivi, hanno bisogno di copia-incollare frasi “seduttive” in serie nelle chat, così tante donne, per sentirsi vive si attaccano anche a un corteggiatore da chat e gli rispondono, gli danno corda. Svilendo se stesse…

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171 Commenti

  1. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (24 Novembre 2014 21:35)

    Mai più Facebook. A me...... non so se si può dire - al limite Ilaria non pubblicherà il mio commento - è capitato un bel guaio. Mi sono "inguaiata " da sola, non solo virtualmente ma, ahimè, molto realmente, con un agente della polizia postale. Pensate un pò. Il lupo in divisa blu. Rapita dalle belle parole e dal pressing di questo seduttore seriale e da strapazzo, stavo per rovinarmi la vita, gettare alle ortiche 12 anni di matrimonio e tutto ciò per cui ho combattuto finora. Appena in tempo. Ne sono uscita grazie all'appoggio di mio marito (che mi ha costretta ad aprire gli occhi), alla psicoterapia ed anche al blog di Ilaria. Attenzione ai cattivi incontri.
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (25 Novembre 2014 10:21)

    Grazie a tutte per le vostre testimonianze: sono un ottimo rinforzo in presa diretta per suggerimenti e avvertimenti importanti. Complimenti per il vostro coraggio.
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  3. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (25 Novembre 2014 15:40)

    Grazie a te, Ilaria. Le tue parole mi hanno dato un bello scossone. Sono uscita da questa brutta storia - nella quale venivo trattata come una prostituta o, peggio, come un sacchetto di pattume - decidendo, come tu mi hai consigliato, di PENSARE A ME, AL MIO VALORE DI PERSONA E AL MIO BENESSERE. Che certo non era coincidente con i desideri e le richieste del poliziotto.
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  4. Avatar di Andrea

    Andrea 9 anni fa (25 Novembre 2014 19:31)

    Lavinia perdonami, ma mi incuriosisce la tua storia. Senza scendere nei particolari. Ma se il lupo in divisa blu ti "trattava come una prostituta o, peggio, come un sacchetto di pattume" (tue parole) non era più idonea una bella denuncia e gli facevi passare i classici cinque minuti? Capisco la relazione extraconiugale, non la condanno perchè sarai arrivata per X motivi che posso capire, ma nonostante tutto hai dovuto vivere quello da te scritto. Non è concepibile sia in situazioni normali, che in situazioni extra.
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  5. Avatar di talebana

    talebana 9 anni fa (25 Novembre 2014 19:32)

    In effetti non è nemmeno facile venire a raccontare seppur su un blog sotto forma di uno pseudonimo, che per anni ci siamo fatte prendere in giro dal tizio di turno, che addirittura ci negava incontri, appuntamenti veri, e che ci siamo incollate a queste storie via chat autoprendendoci in giro di brutto, con la speranza che un giorno la storia da virtuale sarebbe diventata reale. Nemmeno il sesso, appunto, l' abnegazione di tutto!! La frustrazione in queste storie raggiunge livelli colossali. E' difficile persino andarlo a raccontare ad un psicoterapeuta, cosa gli racconti? : "sai io per anni sono stata "innamorata" di un pallino verde della chat di facebook".. è paradossale, lo so... Per non parlare poi di tutti i sensi di inferiorità per le fidanzate o compagne di carne e ossa che quella persona ce l'hanno accanto davvero, mamma mia che incubo.. Per non parlare poi del controllo via web dell'attività su facebook del nostro principe azzurro... c'è un mondo attorno a questo argomento...
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  6. Avatar di Laura

    Laura 9 anni fa (25 Novembre 2014 19:40)

    Ciao! Io un pò di tempo fa ho provato ad utilizzare i siti di incontro per conoscere ragazzi, ma alla fine ho deciso di lasciare perdere perchè non riuscivo a trovarne uno normale. Trovavo o disperati cronici o perditempo.
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (25 Novembre 2014 19:45)

    @ Talebana, già pensa a quelle che addirittura ce l'hanno accanto in carne e ossa un tipo del genere...
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  8. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (25 Novembre 2014 20:35)

    @Andrea: non posso risponderti. La situazione è molto complicata o forse..... ora che riesco a vedere bene la realtà, molto semplice nel suo assoluto squallore. È finita, per fortuna. Lui dovrebbe essermi grato: non l'ho voluto denunciare. Non ho raccontato a nessuno (tranne a mio marito e alla mia terapeuta) ciò che ho vissuto. È stata una brutta storia di manipolazione ed abuso. Purtroppo, chi svolge certe professioni sa esattamente come fare. È terribile. Ma questa esperienza mi ha insegnato tante, tante cose importanti che non dimenticherò mai più.
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  9. Avatar di Andrea

    Andrea 9 anni fa (25 Novembre 2014 21:32)

    @ Talebana credo sia concepibile. Eccome! Quando si attraversa momenti particolari, e quando non si ha la capacità di mettere a fuoco quello che ti sccede e naturalmente, cosa più importante, quando non si ha il coraggio di prendere a piene mani la propria vita, si entra in un mdo parallelo dove tutto è concesso. Ti aggrappi a tutto. Il problema è quando ti rendi conto che tutto è falso, virtuale, artefatto... bhè li si ha la "botta" più forte.
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  10. Avatar di Talebana

    Talebana 9 anni fa (25 Novembre 2014 21:48)

    anche per me quella via chat era relazione extra coniugale, il peggio infatti viene quando decidi di troncare la non relazione e il tuo compagno che non sa nulla ti vede giù di morale..
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  11. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (26 Novembre 2014 1:19)

    Nel mio caso, guardando indietro, mi rendo conto che "ero io/ ma non ero io": certo, stavo vivendo un momento di crisi personale molto profonda e quest'uomo era riuscito ad insinuarsi molto bene nella mia vita, dapprima "virtualmente" (attraverso Facebook), poi realmente. E' stato abile nel fare leva sulle mie debolezze e sulle mie paure, amplificandole e proponendosi come "anima gemella", "amico disinteressato", ecc. ecc. La relazione è iniziata senza che - quasi - ne avessi completa consapevolezza. Continua...
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  12. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (26 Novembre 2014 1:20)

    I sensi di colpa, da parte mia, erano giganteschi. Ho sempre voluto molto bene a mio marito, non meritava le mie bugie né, tantomeno, il tradimento. Mi sono trovata stritolata in un meccanismo micidiale, non riuscivo più a difendermi. Quest'uomo era continuamente "connesso" con me, sia attraverso FB, sia attraverso innumerevoli telefonate, dalle 8 del mattino a mezzanotte, o anche più in là, a volte. Avete presente un anaconda, un immenso serpente costrittore? Quella era la sua tecnica. Per fortuna, mio marito ha capito e mi ha salvata, davvero. L'anaconda mi aveva "ipnotizzata", stava per divorarmi e risputare i miei resti, senza alcuna pietà. Non c'è riuscito, almeno non del tutto.
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  13. Avatar di paola

    paola 9 anni fa (26 Novembre 2014 2:08)

    ciao Ilaria, vorrei parlarti della ia storia perversa che mi ha intossicato la vita per due anni. Ho conosciuto in chat un uomo più grande di e di 8 anni( io allora ne avevo 52) . Inizialmente non mi interessava e glielo avevo detto, ma decidemmo di continuare a vederci da amici, anche se lui , chaìiaramente mi aveva fatto capire che gli piacevo. Poi ha fatto qualcosa che mi ha spiazzata, ha cominciato a dirmi che si rendeva conto che io ero l'ultima possibilità di essere felice e che, per me, voleva fare chiarezza in alcuni aspetti oscuri della sua vita, per iniziare una storia vera. Piano piano mi ha confessato di avere un'amica del cuore, con cui si vedeva regolarmente nei fine settimana, ma non ci andava a letto, però tutti pensavano che fosse la sua compagna e lui non faceva niente perchè ciò non accadesse. E' inutile che ti dica che questo strano rapporto non l'ha chiarito mai, io non ho mai saputo chi fosse, nè lei ha mai saputo di me. Quando andavamo in giro dovevo camminargli a fianco, senza toccarlo, perchè nessuno sospettasse che eravamo amanti. Da essere la sua ultima possibilità di essere felice, sono diventata quella che voleva part time, e le cose erano così o niente. Questo ovviamente dopo che nel frattempo io mi sono legata a quest'uomo e stupidamente più mi sforzavo di dare, perchè pensavo che date le premesse, se lui non aveva fatto quello che aveva promesso, la colpa era mia, che non gli avevo dato abbastanza, più lui mi trattava male. Poi ho scoperto che per tutta la durata della nostra storia stava a ravanare sulle chata, intratteneva relazioni virtuali con donne di ogni genere, straniere, anche sciatte, brutte volgari, straniere scambiste una roba da vomito. Mi sono iscritta alla chat che frequentava e lui mi ha contattata, per un po abbiamo chattato, io in incognito, naturalmente, così ho potuto scoprire tutte le balle che mi raccontava, perchè in chat naturalmente mi diceva la verità, nella vita reale mi raccontava balle a ripetizione. Non ti ho finito di dire, che mentre i suoi amici non dovevano sapere di me, ai suoi familiari mi aveva presentata e mi trattava di fronte a loro come la sua compagna. C'era da perdere la testa. Adesso è finita, ma io sono a pezzi, scoprire piano piano di essere stata la vittima di un broccolone seriale, come lo chiami tu, un maledetto narciso mentre io pensavo fosse l'uomo della vita mi ha resa più insicura e fragile di quanto non fossi già. sono una professionista molto stimata nel mio campo, ho cresciuto due figli meravigliosi pur lavorando tantissimo, la vita mi ha dato tante soddisfazioni che mi sono guadagnate con le mie capacità, eppure mi sono fatta fregare e svuotare da un meschino così, uno che mi diceva che io metto in difficoltà gli uomini perchè sono troppo intelligente, e non avevo capito che stava parlando di sè stesso. Mi sono fatta umiliare, mi sono a mia volta umiliata ....adesso faccio fatica a ricostruirmi, però volevo ringraziarti, perchè leggendo queste pagine i tuoi articoli, mi sono sentita meno sola e un po' più forte e soprattutto ho capito che devo smettere di tormentarmi per cercare di capire , di giustificare un uomo così, l'unica soluzione è scappare, ci penserà la vita a fargli pagare il male che fa
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  14. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (26 Novembre 2014 10:14)

    @Lavinia…e come hai fatto a chiudere definitivamente con il soggetto? Lui l’ha accettato subito o è stata dura staccarsi da lui? Immagino che abbia continuato a provarci per non perdere questa situazione….per non perdere il suo potere su di te…
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  15. Avatar di Talebana

    Talebana 9 anni fa (26 Novembre 2014 10:22)

    @Lavinia, una domanda, ma la tua relazione è stata solo virtuale o anche reale? E com'è che ne sei uscita? quale è stata la molla che ti ha fatto interrompere? per esempio nel mio caso la molla è stata che non ho più tollerato che il tipo arrivasse e sparisse a suo piacere, dando per scontato che tanto io ero sempre lì in attesa di un suo cenno. E una volta che è sparito per 4 mesi e mezzo, dico 4 mesi e mezzo, quando è tornato io non c'ero più... e ho iniziato a non rispondere più. Per me la molla è stata anche che nel frattempo sono diventata mamma e volevo essere presente al 100% sulla vita di mio figlio.
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  16. Avatar di Talebana

    Talebana 9 anni fa (26 Novembre 2014 10:14)

    Ti ringrazio Andrea per la comprensione. Comunque gente parliamoci chiaramente, indipendentemente dalle storie mie e di Lavinia, che hanno avuto effetti devastanti sulle nostre vite, ma ci rendiamo tutti conto vero che quella delle storie virtuali è purtroppo diventata una realtà molto frequente e diffusa? Io all'inizio avevo molto timore e pudore a parlarne, poi ho iniziato a leggere nei giornali, riviste ecc, che i tradimenti virtuali sono all'ordine del giorno e hanno in parte sostituito quelli reali. Inoltre mi è capitato di incappare in un paio di amici maschi che si sono aperti e mi hanno confidato che hanno vissuto entrambi storie virtuali, sempre come tradimento, nel senso che nella vita reale erano fidanzati. Storie spesso identiche: 98% della relazione virtuale, poi sporadici incontri reali e massimo qualche sporadico rapporto intimo.. Quindi io credo che purtroppo noi non siamo mosche bianche. Ed è per questo che trovo l'articolo di Ilaria di una attualità sconvolgente. Da un punto di vista razionale immagino che tutti capiamo che in una storia virtuale c'è molto poco di reale e tangibile, credo che tutti ne comprendiamo i limiti enormi, e il senso di frustrazione che da questo deriva. Come sempre è il lato emotivo quello più duro a cambiare.
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  17. Avatar di Sara

    Sara 9 anni fa (26 Novembre 2014 11:38)

    Queste persone non sono fantasmi, non vengono da Marte, sono persone come noi le incontriamo tutti i giorni sul tram, nel metro' in treno ecc.. L'unica differenza è che se li conoscessimo di persona non verrebbero considerati. Dobbiamo usare lo stesso filtro anche in chat o Facebook. La chat ha delle regole. E possiamo usare gli spunti e le dritte di Ilaria anche in chat mantenendo intatta la nostra dignità esattamente come faremmo di persona, invece di assecondare questi "vampiri" nei loro perversi giochetti. Un antica storiella indiana narra di un nipote che chiese al vecchio cosa sono il bene e il male. Lui disse che erano due lupi in lotta: uno era l'odio, l'arroganza, l'ego in poche parole e l'altro l'amore, la comprensione, la gentilezza. Il nipote a quel punto disse: nonno chi dei due vince? Il nonno rispose: "quello a cui darai nutrimento".
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo

  18. Avatar di Cris83

    Cris83 9 anni fa (26 Novembre 2014 14:46)

    Ecco un mio timore...scoprire di nuovo che "lui" ha delle perversioni riguardo a chat strane, siti strani...o semplicemente storie virtuali su facebook...e visto che da come scrivete, queste storie,tradimenti virtuali sono all'ordine del giorno..mi spaventa. Mi auguro d'incontrare uomini migliori. E soprattutto togliermi queste paure dalla testa.
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  19. Avatar di Cris83

    Cris83 9 anni fa (26 Novembre 2014 14:47)

    @Lavinia sei fortunata ad avere un marito simile :)
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  20. Avatar di Lavinia

    Lavinia 9 anni fa (26 Novembre 2014 16:15)

    La mia storia è iniziata su FB ed è poi proseguita nella realtà. Le dinamiche di svolgimento ve le ho ampiamente descritte. Si è trattato di un rapporto abusivo, in cui questo poliziotto, esperto "per professione" di manipolazione, mi ha "incantata" a furia di attenzioni, operando un vero e proprio "bombardamento amoroso " nei miei confronti. Ma io, dentro, ero profondamente infelice, a disagio, mi sentivo una prostituta. E lui, effettivamente, mi considerava così. Ne sono uscita perché ho fatto in modo che mio marito scoprisse tutto. Gli ho chiesto aiuto e lui ha capito. Ho rotto tutti i contatti con il poliziotto: cancellato profilo FB, cambiato numero di cellulare. Lui non mi ha più cercata, perché teme mio marito e sa che sono definitivamente uscita dalla sua sfera di controllo. E poi, sicuramente, avrà trovato un'altra vittima. Fatto sta, che quando mi incontra, finge di non conoscermi. Meglio così. Per questo genere di soggetti, le donne non sono persone degne di rispetto, ma oggetti da utilizzare e gettare via quando non servono più. E io non servo più, sono ormai "bruciata".
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