Ansia, paura e convinzioni sbagliate: le tue peggiori nemiche

ansiaDa uno a dieci, quanto ti piace la tua ansia? Intendo l’ansia che provi tu? Da uno a dieci, quanto ti piacciono le persone intorno a te che sono in ansia? Intendo: quanto ti piace l’ansia degli altri? Rispondo io per te: l’ansia non ti piace per niente. Non ti piace la tua e non ti piace quella degli altri. A nessuno piace l’ansia. Perché l’ansia toglie lucidità, concentrazione, serenità. E toglie anche l’allegria. Se a te non piace la tua ansia e l’ansia degli altri, nemmeno a loro piace. Non amano né la propria, né la tua. Non per niente l’ansia non rende affatto affascinanti. Anche perché l’ansia è alla base della bisognosità e lo sappiamo bene (anche perché qui l’abbiamo detto in tutte le salse) che le persone bisognose non sono per nulla attraenti. O, almeno, non sono per nulla attraenti per chi ha un’idea di amore sana, autentica e genuina. Costruttiva e non distruttiva.

"L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.
C. H. Spurgeon"

Eppure ti dò una notizia (che, forse forse non è poi tanto nuova per te): molte donne, per quel che riguarda i sentimenti, le relazioni e le storie d’amore, si fanno prendere dall’ansia, dalla paura e da una agitazione eccessiva. E, indovina un po’, l’ansia, la paura e l’agitazione eccessiva sono pessime consigliere perché facendo perdere la lucidità molto spesso fanno perdere la dignità. Rileggi bene: se si perde la lucidità, si perde la dignità. Per cui succede che molte signore e signorine si mettano con il primo che capita, con l’uomo sbagliato di turno e non si diano il tempo di scegliere e di valutare con pazienza l’uomo giusto; oppure che continuino a stare in una relazione sbagliata per anni e anni, fino a consumarsi e a perdere se stesse; o, ancora, che, forse (forse), più semplicemente vivano pessimamente il loro essere single, perché tormentate dall’ansia, dalla paura, dall’agitazione, proprio per il fatto di essere single.

Ansia e paura: qual è la causa?

Ma da dove vengono l’ansia, la paura e l’agitazione? Qual è la loro causa? Quali le loro radici? L’ansia, l’agitazione e la paura derivano dalle tue convinzioni profonde. Che sono convinzioni  limitanti (che ti mettono dei limiti invece di rafforzarti), giacché sono, appunto, convinzioni che ti creano ansia.

"Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta. J.W.Goethe"

Quali sono questo genere di convinzioni? Ti faccio degli esempi: “Una donna vale solo se ha un uomo accanto.” “Io non ho un uomo accanto, non valgo niente.””Da sole la vita è meno divertente. E’ una vita a metà” “Da single mi sento triste e sola”. “Le mie amiche sono tutte accoppiate. Loro valgono. Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me. Io sono sbagliata.” “Dopo i 19 anni 8 mesi compiuti è inutile cercare un uomo che ti ami. Sei scaduta, come lo yogurt.” “Se oggi, che ho 24 anni e mezzo, non ho ancora trovato un uomo, sono destinata a morire triste e sola, senza accanto nessuno che mi ami e mi apprezzi”. “Da sola non posso andare in vacanza, al cinema o al ristorante. Devo vivere murata viva, senza la possibilità di vivere esperienze piacevoli.” “Ho amato un solo uomo nella mia vita. Con lui è finita. E’ evidente che una storia finita ti segna per sempre e che nessuno mi vorrà mai, anche perché un altro uomo spettacolare come lui non c’è sulla faccia della terra.”

Ecco, queste sono tutte convinzioni. Queste sono alcune delle convinzioni che si possono avere. In realtà ciascuno di noi possiede innumerevoli convinzioni su di sé, sugli altri, sulla vita, sulla felicità, l’amore, il lavoro, la scienza, i libri etc etc. Alcune sono potenzianti (ti creano stati d’animo positivi), altre sono limitanti (ti creano stati d’animo negativi). Di molte convinzioni siamo inconsapevoli, e, appunto, non ci rendiamo conto di averle, anche perché molte di loro sono pesantemente intrecciate e ben nascoste nei meandri della nostra mente e del nostro inconscio. Le convinzioni molto spesso sono alla base del nostro atteggiamento mentale e delle nostre reazioni a quello che ci accade, sono alla base dei nostri stati d’animo e delle nostre emozioni. E influiscono sulla nostra capacità di prendere decisioni.

"La fretta genera l’errore in ogni cosa. Erodoto"

Ecco uno schema molto semplice: se una fanciulla pensa che a 19 anni e 8 mesi si è già giocata tutte le sue carte per costruirsi una vita sentimentale serena, a 24 anni sarà in un’ansia terrificante. Un uomo qualunque che si mostrasse interessato a lei diventa l’”amore della vita”, “imperdibile”. Lei non ne vede i difetti, non vede nulla. E si lega a un uomo del genere, iniziando una storia sbagliata, che rafforzerà la sua sensazione di essere una fallita e quant’altro. Ovviamente tutto questo porta a un circolo vizioso: troppa ansia porta errori di valutazione e scelte sbagliate. Le scelte sbagliate creano più ansia e così via…

Ansia, paura e fretta di trovare l’uomo giusto

E da dove vengono le convinzioni? Le convinzioni hanno molteplici padri e madri (due paroline non scelte a caso). Molte vengono apprese dall’esterno, attraverso quel che si vede, si sperimenta e si ascolta dal momento in cui si viene al mondo e, per alcuni teorici, anche prima. Poi viene dall’esperienze personali e dalla loro generalizzazione. Un uomo ha trattato male Mariuccia? Mariuccia potrebbe dedurre che tutti gli uomini sono uomini maltrattanti… E così via. Come dicevo, molte convinzioni sono così radicate e così profonde che spesso nemmeno ci si rende conto di averle e di quanto ci stiano danneggiando (o di quanto ci stiano facendo bene).

Qualche giorno fa ho ricevuto questa simpatica mail da una lettrice, che usa un tono scanzonato e lieve e nel contempo rivela molte verità di sé. Probabilmente senza accorgeresene e senza volere. Ti riporto il suo testo, in corsivo, con tra parentesi e in tondo alcuni miei commenti che penso potrebbero esserti utili come guida di lettura.

“Ciao Ilaria, ti scrivo dopo aver letto l’articolo sulla zitella acida (ohibò, un articolo scelto a caso), divertita e completamente d’accordo con quanto esprimi. . Ti leggo da un paio di mesi e controllo spesso la posta per vedere se hai qualche novità per noi utenti disperate. :) (Eh già scherzando scherzando… si parla di disperazione).
Mi ritrovo nella categoria delle zitellone (rimarchiamo!) da ormai un anno (un anno, cioè ben 12 mesi, 365 giorni. Che ansia!), dopo un rapporto e una convivenza di tanti anni senza più amore (anche fisico), portata avanti allo sfinimento per timore di non so che cosa. (Urca un anno di zitellagine pare più insopportabile di un rapporto di m..elma totale. E durato anni. Accidenti, ma qual è la proporzione?). Sono una persona indipendente, a livello economico e mentale, che non ha paura di stare sola (certo, questo appare evidente) e che non ha problemi a trovare interessi e cose a cui impegnarsi. Di fatto però, dopo la separazione, sono scoppiati sentimenti ed emozioni che non sono riuscita a gestire per diversi mesi (ma va?), portando avanti un qualcosa con una persona che non sentivo giusta per me, ma di cui avevo bisogno (risultando una stronza che continuava a dire all’altra persona di allontanarsi per il suo bene)(meno male che c’è la parte sull’autocolpevolizzazione, sennò sembrava che me l’ero inventata). Per mesi, mi sono sentita come dentro una centrifuga che girava forte e che io cercavo di fermare con la razionalità.. sentivo che non andava, che dovevo ritrovare me stessa prima di iniziare un nuovo rapporto, ma che poi non ero in grado di gestire (qualcuno ha parlato di ansia, per caso?). Ora va molto meglio, ho ritrovato la mia serenità, ho fermato da poco questa relazione malata. Continuo a voler imparare a reggermi saldamente sulle mie gambe prima di ricominciare qualcosa. Dentro di me sento che sto cercando qualcuno (già, non succede mai, ma proprio mai) anche non volendolo (forse c’è un pochino di conflitto interiore), ma so bene che questo può portare solo a scelte sbagliate (ecco, per l’appunto). Aspetto (ma anche no!) pazientemente e con calma il mio principe azzurro (!!) e nel frattempo voglio godermi questo momento di libertà assoluto, che dopo tanti anni è impagabile.(accipicchia, un’altra convinzione che salta fuori: essere single è libertà, essere in un rapporto no. E come si fa a vivere serenamente una relazione con una convinzione del genere?)  (La nostra amica si sente in conflitto con se stessa: razionalmente dice che sta bene da sola ma in realtà… sembra un po’ che se la racconti, ecco.) Vivo da sola nella mia casa, non ho limiti se non quelli che mi impongo io (ma perché mai “imporsi” dei limiti?), ho un lavoro, uno stipendio stabile, vado in ferie da sola con i miei animali e mi diverto un mondo anche in mezzo al nulla, ho tanti conoscenti e anche qualche amico che mi vuole bene, esteticamente carina, con mille possibilità davanti a me.. che non voglio bruciare (ahia, eccole qua le convinzioni e le paure che saltano fuori…). Ti prometto che non mi abbandonerò davanti al primo che passa per il solo bisogno di affetto! (Solenne promessa. Nessuno gliel’hai chiesta, ma giusto per non farsi mancare niente). Non ho paura ad essere etichettata come zitella (eh no, questo era chiaro fin dall’inizio), anzi trovo che una condizione di indipendenza assoluta sia da ammirare e non da criticare (infatti, qui nessuno critica, il verbo criticare lo ha scritto lei, per mettere le mani avanti). Solo ho grosse difficoltà nel non condividere il mio mondo più con un’altra persona, e questo mi mette a dura prova (si percepisce). Tengo duro (ma perché deve tenere duro? Che cosa non si accetta di una situazione del genere? Un anno da sola dopo un rapporto infernale… Ma non è una benedizione?! Acciderbolina!!!) e nel frattempo leggo i tuoi fantastici articoli, che mi aiutano a tenere bene in mente il mio obiettivo. Ti ringrazio, quello che scrivi mi sta aiutando molto. Ti mando un abbraccio e grazie ancora per il tuo splendido blog.

"A chi opera con calma, ogni cosa è chiara e sicura.Tito Livio"

Il messaggio di Giovanna (ho cambiato il suo nome vero, ovviamente) mi ha fatto un’enorme tenerezza, per la sua umanità, per il suo desiderio di ricevere aiuto e sostegno e la paura di chiederlo, per le tante contraddizioni che contiene. Tutte contraddizioni che denotano un momento di spaesamento, di certo comprensibile. E si tratta di uno spaesamento che probabilmente è molto comune a tante altre donne, strette tra la razionalità che fa dire loro che sì, ce la possono fare, e le emozioni, l’ansia e la paura, la cui radice sta nelle convinzioni depotenzianti di cui abbiamo parlato poco sopra.

In fin de’conti il succo della storia è questo: Giovanna ha vissuto una storia disfunzionale che probabilmente l’ha segnata. E’ stata in quella storia per anni, probabilmente per il suo timore di rimanere sola, di restare zitella. E la sua paura di rimanere zitella e soprattutto, l’atteggiamento remissivo, che l’ha portata a subire l’inaccettabile nella relazione, avevano radici in convinzioni depotenzianti sulla donna sola e sull’essere single. Ok. Ora Giovanna è sola da un anno. In realtà parrebbe da meno tempo, dato che la sua lunga relazione ha anche avuto strascichi e c’è stata un’altra relazione di mezzo. Eppure è in uno stato d’ansia.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Chi osserva dall’esterno sarebbe portato a pensare che Giovanna ora dovrebbe prendere le cose con calma, lasciare da parte l’ansia, riprendersi dai traumi passati e guardare al futuro con la massima positività possibile. E, invece, lei, presa da ansia e paura si fa assalire da mille paturnie che nasconde dietro a un tono fintamente disincantato. Che si impone, probabilmente.

Ansia e paura: come liberarsene

Che fare dunque quando si è prese dall’ansia e dalla paura e si teme che queste danneggino la propria capacità di sedurre, di attrarre, di creare e di mantenere una relazione sana e duratura? Perché, ricordiamocelo, ansia e paura, essendo alla base della bisognosità possono rovinare anche una relazione già avviata…
Un modo efficace per ritrovare uno stato d’animo e un atteggiamento mentale utili per sé (e anche utili a trovare l’uomo giusto) è andare alla base delle proprie convinzioni, cioè scoprire quali sono le convinzioni sull’amore e sui sentimenti che si possiedono e tra quelle scoprire (letteralmente: “scovare”) quelle che sono utili per sé e quelle che non sono per nulla utili, e che, anzi, limitano.

E’ una modalità efficace per recuperare la sicurezza in te stessa di cui parlo anche nei miei percorsi:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

E’ il primo passo verso la conoscenza di te e del tuo potenziale di attrazione.

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Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso si spiegano le fasi dell’attrazione “autentica”, quella attraverso la quale ti dài valore, smetti di essere bisognosa e rompiscatole e riesci davvero a realizzare una relazione appagante e duratura.

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167 Commenti

  1. Avatar di Lella

    Lella 9 anni fa (14 Aprile 2015 18:46)

    Minou @ ci sto lavorando molto e sí forse tra poco il commento sará un ricordo ....Non ho subito bullismo o altro nel senso penale del termine ed ho avuto una bella famiglia che ho tuttora ma passare anni a guardarsi nello specchio e chiedersi se é guasto perché lí sei oggettivamente carina ma nessuno lo vede e imparare a nascondere l'attrazione per qualcuno perché giá sai che almeno nei contesti di gruppo con dinamiche consolidate non hai speranze...(mentre invece a qualcuno piacevo se lo conoscevo da sola) ti fa crescere dentro un revanchismo funzionale al completamento dell'opera ma tossico per il suo consolidamento. Ho rischiato un'anoressia pur pesando non piú di 55 chili durante un periodo in cui ero finita in un gruppo di gente fan dei fisici secchi...Non ci sono caduta perché il cibo mi serviva per riuscire a studiare...Mio marito sa qualcosa ma é abbastanza malata come cosa non aver archiviato il tutto...E queste cose gliele risparmio volentieri.Dire queste cose mi aiuta perché mi aiuta a scaricarle ....Non l'ho mai fatto prima...e sento che é fantastico...
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  2. Avatar di Anna

    Anna 9 anni fa (14 Aprile 2015 19:04)

    Buongiorno Ilaria, ho deciso di scriverti perchè il tuo blog mi ha veramente aperto gli occhi sui comportamenti di certe persone, in modo inusuale e inaspettato. Mi sto per sposare con il mio fidanzato, che amo e con il quale sto da dieci anni. Lui è veramente la persona giusta per me, siamo cresciuti insieme e abbiamo passato sempre con il sorriso e con comprensione reciproca questi anni. Nonostante questo, la situazione che si è creata con un'altra persona negli ultimi anni in certi momenti mi fa essere meno serena. Questa persona è un mio ex collega, che ho conosciuto circa tre anni fa. Partendo da alcune chiacchierate prendendo un caffè la mattina, questo ragazzo ha poi iniziato a mandarmi mail in modo frequente e "amichevole", poi messaggi, poi a chiamarmi, fino a quando, per colpa soprattutto mia, ho iniziato ad avere dei dubbi sulla mia storia, circa due anni fa; dubbi che ho poi risolto con non poca sofferenza e diffcicoltà. Abbiamo cambiato entrambi lavoro e ho cercato di dare un taglio definitivo, ma già per due volte dopo mesi lui è ricomparso, insistendo per attirare la mia attenzione, per poi scomparire quando io ho cercato di fare quello che fanno tipicamente due amici, sentirsi ma non in modo ossessivo, con messaggi di whatsapp più o meno ogni giorno, vedersi una volta ogni tanto senza impegno. Ogni volta mi sono lasciata trascinare, per poi rimanere delusa quando risulta chiaro che lui non è interessato a nessun rapporto di amicizia, dopo aver lanciato un sasso e dopo avermi coinvolta da un punto di vista emotivo (raccontandomi della sua vita, dei suoi problemi, delle sue emozioni), si tira indietro lasciando un senso di vuoto. Analizzando i miei comportamenti, anche con l'aiuto del tuo blog, credo di aver capito cosa ho sbagliato e le mie motivazioni, di sicuro trovare una persona così dà quella sensazione di finta "importanza", che invece sto imparando a coltivare dall'interno con i miei interessi, ma ciò non toglie che la situazione mi lascia un senso di tristezza e dispiacere, perchè vorrei veramente mantenere questa persona nella mia vita con un normale rapporto di amicizia, ma non ci riusciamo. Secondo te come dovrei comportarmi? Smettere di sentirlo è di sicuro la scelta migliore per la mia serenità, ma allo stesso tempo mi dispiace davvero tanto. Grazie davvero per la tua attenzione Ilaria, anche solo mettere nero su bianco un pò di quello che senso è stato davvero utile :)!
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  3. Avatar di Elizabeth

    Elizabeth 9 anni fa (14 Aprile 2015 19:36)

    Michela2 non mi rode proprio nulla, te l'assicuro. Sono una schietta che dice quello che pensa. Anche in faccia.
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (14 Aprile 2015 21:12)

    @ Minou: posto che davvero non è mai utile "parlare" alle spalle, le mie erano espressioni ironiche usate per sdrammatizzare. Si vede che la mia ironia ogni tanto si inceppa. E dire che avevo messo anche i sorrisini...Mi chiedi se puoi confidare nella tua presa di cosciemza. Di che altro potresti fidarti, altrimenti? Non vi è altro davvero, se non la propria capacità di far tesoro di quanto capito e agire di cosneguenza. L'importante è che sia una presa di coscienza in senso proprio che includa il fatto che essa stessa, la presa di coscienza, non è uno scafandro che protegge da tutto e da tutti e che di nuovo, anche con una sana e utiile presa di coscienza bisogna fare un passo alla volta, continuare a proteggersi e usare razionalità e cinismo. Sono convinta anch'io che per te adesso sia importante cominciare a muoverti e ad agire, considerando azzerate le zavorre del passato e sperimentando un nuovo percorso, con tutto quello che di vitale può offrire.
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (14 Aprile 2015 21:19)

    @Anna, è un detto che detesto, ma mi è venuto in mente proprio leggendo il tuo commento. "L'erba voglio non esiste nemmeno nel giardino del re". C'è questo signore che probabilmente vorrebbe da te una storia clandestina, fatta di sesso e di provvisorietà. Tu non vuoi questo, ma vuoi da lui l'amicizia. Gli altri non sono a nostra disposizione. Quanto al tuo bisogno di importanza, bene. Mi chiedo: la tua relazione con il tuo fidanzato è davvero appagante come dovrebbe essere una relazione tra due persone che si stanno per sposare, o parte già spompata ed esaurita?
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  6. Avatar di Maria Grazia

    Maria Grazia 9 anni fa (14 Aprile 2015 21:52)

    Salve a tutte !!! Ho letto tutto l'articolo e i commenti ...... e non voglio essere precisina ma ....... Ilaria si è' dimenticata di una categoria ...cioè le separate con figli ...... Non so se di proposito , nel senso che questo articolo non era per noi ... Le ansie e le paure noi non c'è' le abbiamo ? Ringrazio Lucrezia per aver evidenziato la sua felicità' , sarei curiosa di vedere se scrivi le stesse cose fra 10 anni ! Evidenzio anche che quelle poche che riescono ad arrivare alla maturità' di amare se stesse , non trovano un uomo neanche lo stesso !!! Perciò arrivare ad amare se stesse serve solo per tamponare la mancanza della persona giusta ? Così per curiosità' , mi sembra solo un modo per nascondere la vera natura dell'uomo ..... L'uomo è un essere sociale , ha bisogno di far parte di un gruppo solido , la famiglia , da bambini conposta dalla mamma , dal papà e fratelli , da adulti da noi , il nostro partner e i figli ! Se manca siamo in continuo allarme che lo si voglia sentire o nascondere dietro all'illusione che da sole si è felici ...........
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (14 Aprile 2015 22:07)

    Eh già, perché perdere tempo ed energie ad amare se stesse? Perché?!
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  8. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (14 Aprile 2015 22:20)

    Ah ah ah, grazie della precisazione Ilaria. Ogni tanto si inceppa anche la mia di ironia! Temevo davvero di aver avuto un atteggiamento poco rispettoso, anche se involontariamente. E mi dispiaceva. È un peccato fraintendersi. È che ultimamente sto facendo un grande lavoro sulla comunicazione. È una conseguenza della presa di coscienza. Per avere relazioni giuste, di qualsiasi tipo, bisogna comunicare nella maniera giusta. Altrimenti ognuno parla solo a se stesso. Bisogna ascoltare, bisogna chiedere e bisogna aprirsi. Lo sto facendo, anche in contesti difficili, e mi dà soddisfazione. Magari è un primo passo. Grazie per l'incoraggiamento!
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  9. Avatar di daniela

    daniela 9 anni fa (14 Aprile 2015 22:35)

    Ciao :) è un pò che non commento su blog, ormai da un anno sto frequentando con il compagno, la prima cosa ho imparato a non prendere l'ansia o la fretta... andare piano conoscendo sempre ogni angolo su di noi, la preziosa "pazienza" mi rende più semplice frequentare con lui, la comprensione entrambi che abbiamo. la storia va avanti, senza obbligo, senza fretta, senza complicazioni, stiamo bene insieme ci troviamo bene... cari saluti... leggo sempre quando ricevo. ciao a voi grazie ilaria che mi hai insegnato di capire e comprendere e riflettere sempre.
    Rispondi a daniela Commenta l’articolo

  10. Avatar di romi

    romi 9 anni fa (14 Aprile 2015 22:38)

    @Sally sai che penso:noi siamo educate e quelle che chiedono:sei ancora single,l eta'avanza e tutte queste menate sono delle gran maleducate e giudicanti,impregnate di pregiudizio e che vorrebbero innestare il senso di colpa (di che poi?).quindi mi viene da dire evviva la maleducaziobe se questa significa azzitire queste persone che si permettono di fare i conti in tasca sullo status di chi non fa come loro!!!(spesso donne parassite dei loro mariti!troppo facile,troppo scontato).
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (14 Aprile 2015 22:43)

    @ Romi, ti devo dire: non condivido l'aggressività verso nessuno e in particolare "generalizzata" verso categorie di persone, quindi, in parole povere, non definirei "parassite" queste persone. Condivido invece la tua considerazione, totalmente: queste persone sono delle vere maleducate, mancano delle basi dell'educazione. D'accordissimo. Un motivo in più per ignorarle.
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  12. Avatar di Sally

    Sally 9 anni fa (15 Aprile 2015 7:20)

    @ Maria, mi spiace. Mi spiace che hai incontrato degli stronzi. Io li ho incontrati anche prima dei trenta, nei trenta e pure ora. cosa è cambiato? io sono cambiata: prima mi attiravano e cercavo di modularmi a loro ... poi mi facevano salire la rabbia e li volevo cambiare... ora appena li riconosco li evito, problemi loro, avranno una madre no? non spetta a me educarli... non so se e quando incontrerò una persona con cui costruire una relazione appagante, serena e felice, ti dirò, non è il mio obiettivo principale. ora il mio obiettivo è stare bene con me stessa. e il tuo? @ Romi: il mio era un commento ironico perché sono tante le persone che fanno domande inopportune, alcune lo fanno x maleducazione, alcune perché non ci pensano, alcune perché non sanno come attaccar bottone, altre perché son davvero interessate, altre per gossip. le cadistiche son infinite. È più a me che certe domande pungono, probabilmente sono io che parto da certe convinzioni sulla donna e queste mi fan innervosire, quando le supererò, anche certe domande diventeranno domande come altre buona giornata a tutte :-)
    Rispondi a Sally Commenta l’articolo

  13. Avatar di romi

    romi 9 anni fa (15 Aprile 2015 8:37)

    grazie Ilaria,fai bene a riprendermi.rifletto anche suo miei modi cosi diretti e verbalmente aggressivi.inutili tanti discorsi.conviene sempre distanziarsi da persone in genere maleducate.buona giornata a tutte!
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  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (15 Aprile 2015 9:03)

    @ Romi, più che riprenderti, mi sono detta d'accordo con una tua opinione :)
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di Monichina

    Monichina 9 anni fa (15 Aprile 2015 10:16)

    Provo a mettere in ordine le idee, caos mentale a mille. In questo periodo dove non ho scritto ma solo letto il blog, ho trovato moltissimi spunti di riflessione, ma che non riesco a mettere in atto e vi spiego il perché. Di sicuro ho una depressione di base, premetto che nessuno sospetta questo mio stato d'animo, io maschero e recito una parte volte obbligata dal mio lavoro a contatto con la gente. Bene, io con stato d'animo sul depresso, non sono mai stata capace di riprendermi completamente dalle mie storie precedenti, quindi demotivazione profonda, assenza completa di emozioni se non quella della tristezza, non sento più nulla, non riconosco più cosa sia giusto per me non provando più spinta vitale, entusiasmo e provando invece solo disinteresse. Quando penso cosa potrebbe entusiasmarmi, dalle piccole cose tutte per me cose semplici, come fare sport uscire, leggere un libro, o grandi cose, un viaggio, volontariato ecc non provo nessuna sensazione, come se vivessi in una bolla fuori dal tempo. Mi sforzo a fare tutto, non faccio nulla solo per il piacere di farlo perché non provo piacere. Sono anni che non sento gioia o tranquillità mentale, non riconosco le relazioni che ho, quando mi fanno stare bene perché io non sto mai bene. In qualunque posto io sia, vorrei essere da un altra parte, sono sempre inquieta ed ultimamente anche rabbiosa. Non so cosa voglio, perché anche lo sapessi non mi interesserebbe. Ha senso una vita così? Sono completamente vuota e svuotata, penso alle cause che mi hanno ridotta così, ma potrebbero essere mille e nessuna, perché anche quando razionalizzo il dolore dell addioal mio ex, penso sia solo una fortuna che sia finita, ma non riesco pur facendo di tutto a disincancrenirmi dal suo pensiero. Un bello sfogo per dire che anche se penso BASTA è ora di finirla! Non ho poi un appiglio che mi sposti l attenzione, visto il mio completo coma. Un grazie a chi avrà la pazienza di leggermi
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  16. Avatar di Sara

    Sara 9 anni fa (15 Aprile 2015 11:00)

    Ciao a tutte, intervengo poco sul blog ma leggo sempre tutti gli articoli e i commenti. Vorrei riportare un po’ il mio percorso e le conclusioni che ho tratto fino a questo momento. Ho passato lunghi periodi da single nella mia vita, in quanto sostanzialmente ho sempre creduto al detto “meglio soli che mal accompagnati” e son sempre stata molto indipendente (dal punto di vista pratico soprattutto: patente appena possibile, mille lavoretti durante gli studi per evitare di dipendere dai miei genitori, citta e lavori cambiati senza particolari ansie, vacanze da sola quando volevo, ecc.). Nonostante questa base, avevo le mie paturnie e continui conflitti interiori. Mi sentivo in colpa quando non cercavo un fidanzato, strana quando me la davo a gambe se uno non mi convinceva, e comunque sempre sotto pressione a causa delle domande che molte di voi riportano e che tutte ci siamo sentite dire (domande come “come mai sei single?” a me le hanno fatte nel 99% dei casi ragazze e donne che si lamentavano quotidianamente del proprio partner e vivevano nella rassegnazione – ma non importa, quelle domande bruciavano e pungevano comunque). Non sono mancati i periodi di tristezza per storie che non ingranavano e che interpretavo quasi sempre come una prova del mio essere fuori posto e sbagliata. Quindi: a 24 anni ero ormai convinta che sarebbe stato impossibile “trovare qualcuno” (notare la tristezza insita in questa espressione)!!! Ricordo di aver pensato “ci rinuncio, lasciamo perdere, la vita di coppia non fa per me”. Dopo qualche mese e dopo essermi trasferita in una nuova citta, ho incontrato un ragazzo con cui ho iniziato una storia apparentemente seria, oggi faccio fatica ad ammettere di aver pensato “Sono salva! Ho un moroso entro I 25 anni”, ma l’ho pensato, eccome se l’ho pensato. Dopo due anni e mezzo, del quale l’ultimo periodo completamente sbilanciato (io che chiedevo sempre piu e lui che dava sempre meno), messo al muro, mi ha detto che non aveva intenzioni serie per il futuro e che quindi era meglio lasciarsi. Dopo qualche mese di disperazione (e di rinnovata irritazione alle domande “quando ne trovi un altro? Non ce ne sono di carini al lavoro? E in palestra?”) ho avuto una pseudo relazione con un narcisista che mi aveva colpita per il fatto di essere “diverso dagli altri”, di viaggiare per il mondo e di essere uno spirito libero. Non mi dilungo sui dettagli…Ma mi stava davvero distruggendo l’autostima. Credo di essere approdata su questo blog proprio cercando informazioni su “uomini narcisisti”. Penso anche che se non avessi iniziato a leggere gli articoli e a riflettere su me stessa sarei ancora invischiata in quella relazione (o in quella che io credevo fosse una relazione). Avrei tanto voluto leggere tutte questi articoli, riflessioni e commenti quando avevo 18 anni, perche mi avrebbero salvata da anni di ansie, paturnie, e rapporti inutili (compresi rapporti con “amiche” che ti fanno pesare il fatto di essere single, a mio parere). Ansie che ti portano davvero ad agire distruggendoti anziche migliorandoti. Mi rendo conto di aver scritto anche troppo ma vorrei comunque aggiungere che finora mi sembra di aver capito, sperimentandolo su me stessa: 1) Che non esistono date o fasi della vita in cui le persone si trasformano in scarti o "scadono" 2) che sia gli stronzi che le persone di valore (e non solo in amore ma anche in amicizia e in ogni tipo di rapporto) si possono incontrare a qualunque eta 3) che siccome questi soggetti li possiamo incontrare a ogni eta, sta a NOI avere la consapevolezza necessaria per SCEGLIERE quali relazioni fanno per noi e quali no, troncando se una relaizone non va bene. Buona giornata a tutte e grazie!
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (15 Aprile 2015 11:20)

    @ Monichina, grazie per la tua testimonianza e complimenti per il tuo coraggio nel fornirla. Mi tocca dire che la descrizione che dài di quello che provi, è da manuale ed è ammirevole la lucidità e la conspevolezza che dimostri, che diventano addirittura analisi specifica della situazione. Ovviamente mi astengo da diagnosi che non sono qualificata e autorizzata a fare, tantomeno con così pochi elementi, e mi limito ad affiancare le tue considerazioni: probabilmente hai un'attitudine depressa o stai attraversando un momento in cui la tua "depressione" di fondo ha un picco, forse per l'accumularsi negli anni di eventi potentemente frustranti e per la mancanza di effettivi eventi soddisfacenti, il tutto durato per lungo tempo. Per troppo tempo. La depressione si cura e va curata, quindi l'esortazione è di rivolgersi a un medico specialista che ti possa dare i giusti consigli e applichi la giusta terapia, prendendo in carico l'intero quadro, che secondo me è un quadro particolare, come spiego tra poco. Venendo invece alla mia esperienza e alle mie considerazioni che ritengo possano esserti utili come "contorno" e affiancamento per accompagnarti in questo momento, ti posso dire: quello che provi è comune a molte donne che hanno vissuto storie sentimentali deludenti, molto deludenti, per una ragione o per l'altra ed è ancora più comune a donne che, oltre ad avere vissuto storie deludenti hanno un passato di ripetute frustrazioni in campo affettivo (famiglia d'origine) e, soprattutto, hanno difficoltà a impostare relazioni sane e soddisfacenti a tutti i livelli, lavoro compreso. Che cosa voglio dire con questo? Che situazioni come la tua sono molto più comuni e diffuse di quanto tu pensi. Lo dico per metterti nella massa e svilire? No, lo dico per farti presente che si può uscirne e con certezza ti faccio presente che si può uscirne egregiamente. Pur astenendomi - lo ribadisco - da diagnosi mi sento di dire che il tuo atteggiamento depresso ha radici lontane e che queste radici possono essere sradicate e si può tornare a vivere con pienezza. Tu parli del fatto che hai la sensazione di provare solo l'emozione della tristezza. Può darsi, come detto sopra e ribadito da te, che questo sia il tuo personale "rumore di fondo" e che sia un'abitudine appresa in tempi lontani. Nello stesso tempo questo tuo rumore di fondo diventa anche la cosa prevalente sulla quale poni l'attenzione e che quindi si autoalimenta. Credimi, se hai scritto questo commento e hai fatto le considerazioni che hai fatto, vuol dire che dentro di te hai una forte fiamma vitale (ne ho scritto di questa fiamma vitale abbastanza spesso di recente). Non per niente sei anche rabbiosa: la rabbia è un sentimento vitale. Ricapitolo: il mio consiglio è di agire con calma e con fiducia (se la fiducia ogni tanto si eclissa, torna a leggerci con regolarità). Con calma e fiducia scegli di rivolgerti a un medico capace che possa fare una valutazione tecnica riguardo il tuo stato: è importante farlo anche solo come "controllo" e verifica, come segnale di rispetto di sé. Con calma e fiducia pensa alla tua rabbia e a che cosa, nell'immediato ti fa provare rabbia e come questa possa aver connessioni con il passato e con la tua storia. Non avere paura di scoperchiare pentole che scottano: ho la sensazione che tu ancora non ti sia detta verità importanti, perché ti pesano e ti imbarazzano. E' un momento spaventoso, ma la verità libera, sempre. Altro passo da compiere è quello di controllare i propri pensieri e i propri modi di ragionare e mettere tutto in prospettiva. Quanto al senso della vita e la fatto che ogni tanto sembra che la vita non abbia senso, so bene che succede anche questo e quanto è orrendo. E so bene quanto spesso sia inutile incoraggiare e dire "non è vero". Eppure ti dico, non è vero che la vita non ha senso, la vita ha senso, eccome, proprio nelle difficoltà. E io mi rendo conto che più vado avanti negli anni - sto entrando nella piena maturità anagrafica - più la vita, che per me come per tutti ha presentato e continua a presentare sfide di non poco conto, è interessantissima e vale la pena di essere esplorata. Divento più tollerante, comincio ad amare e apprezzare atteggiamenti e persone che non consideravo o che mi infastidivano. E questo aumenta enormemente il mio potere su quanto mi accade. Mi sto appassionando con tenerezza agli anziani brontoloni, mi diverto di fronte ai lavativi, sono più disincantata e nello stesso tempo comprensiva di fronte a chi cerca di "fregare" il prossimo perché ha limiti evidenti e, soprattutto, sono sempre eccitata e curiosa riguardo a quel che ci riserverà il futuro. Non si può pensare che la nostra esistenza è un'autostrada, una linea retta, nella quale fila tutto liscio. Non è così. E a momenti di crisi, anche lunghissimi, di sicuro si possono sostituire momenti di rinascita e completa ricostruzione.
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  18. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (15 Aprile 2015 11:41)

    Bentornata Monichina. Penso che sforzarsi e scrivere qui (e quindi non mollare l’attenzione su noi stesse e impegnarsi per superare le barriere comunicando di noi, tra noi) sia una buona cosa. Il gruppo che facciamo qui per me è fondamentale. Intanto devo razionalizzare. Poi devo espormi, sviscerando anche cose di cui non avrei proprio voglia di parlare. Quindi mi spoglio della maschera di imperturbabilità e serenità che vesto abitualmente per necessità di vita. E pure questo è un sollievo. Mi sgrava di una gran parte di tensione. La cosa che poi mi fa ulteriormente bene è che consegno a un gruppo di pari questa tensione che scarico, per investirla. Cioè, non è solo un atto catartico per me, metto proprio a disposizione materiale umano per amiche che, come me, sono in difficoltà. In pratica investo le mie vergogne (anche ataviche) per ragionarci ed eventualmente lenire anche le sofferenze delle altre. Forse non per tutte è così. Ma a me, per come sono fatta, per la mia storia, per il mio modo di sentire, sapere che dalla condivisione delle mie esperienze negative può scaturire forza anche per altre persone mi carica, mi dà speranza. Ovviamente anche io attingo al materiale umano che tutte le altre consegnano qui e ne faccio tesoro. E infine, ma in realtà è il motivo primo, comunico con Ilaria. Le dò me e ricevo la sua lettura dei fatti. A me è capitato più volte che una singola sua parola su un punto, su un dubbio, su una domanda, su un fatto o su una sclerata mia, mi azionasse tutta una serie di sinapsi e mi facesse capire. Mi accende la luce. Mi ci fa arrivare. Come se mi distaccassi da me e mi vedessi da fuori. E da fuori sono maggiormente in grado di inquadrare la situazione, correggere il tiro, aggirare gli ostacoli invece di inciamparci sopra come farei se non guardassi mai dall’alto. Mi aiuta a considerarmi preziosa e proteggermi. E la carezza di Ilaria, la sua presenza, il suo appoggio mi fanno sentire importante e degna d’amore. Una cosa cui io non ero assolutamente abituata. Una cosa cui non rinuncerò mai più. Un caro saluto e a presto
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  19. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (15 Aprile 2015 12:30)

    Grazie Ilaria, grazie perchè ogni tua risposta è linfa vitale, ogni tua risposta arriva al vero succo del discorso e grazie davvero per i consigli preziosissimi che dai legati ad ogni storia diversa ma da cui tutte noi possiamo prendere spunto per le ns riflessioni! davvero di cuore.
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  20. Avatar di dani2

    dani2 9 anni fa (15 Aprile 2015 12:36)

    Monichina, non so se ti può consolare ma non sei la sola. Le conosco bene la stanchezza e mancanza di entusiasmo per la vita, ma sono periodi, anche se possono essere lunghissimi, prova a pensare che sono solo preludi a qualcosa di bello che sicuramente arriverà.
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