Ansia, paura e convinzioni sbagliate: le tue peggiori nemiche

ansiaDa uno a dieci, quanto ti piace la tua ansia? Intendo l’ansia che provi tu? Da uno a dieci, quanto ti piacciono le persone intorno a te che sono in ansia? Intendo: quanto ti piace l’ansia degli altri? Rispondo io per te: l’ansia non ti piace per niente. Non ti piace la tua e non ti piace quella degli altri. A nessuno piace l’ansia. Perché l’ansia toglie lucidità, concentrazione, serenità. E toglie anche l’allegria. Se a te non piace la tua ansia e l’ansia degli altri, nemmeno a loro piace. Non amano né la propria, né la tua. Non per niente l’ansia non rende affatto affascinanti. Anche perché l’ansia è alla base della bisognosità e lo sappiamo bene (anche perché qui l’abbiamo detto in tutte le salse) che le persone bisognose non sono per nulla attraenti. O, almeno, non sono per nulla attraenti per chi ha un’idea di amore sana, autentica e genuina. Costruttiva e non distruttiva.

"L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.
C. H. Spurgeon"

Eppure ti dò una notizia (che, forse forse non è poi tanto nuova per te): molte donne, per quel che riguarda i sentimenti, le relazioni e le storie d’amore, si fanno prendere dall’ansia, dalla paura e da una agitazione eccessiva. E, indovina un po’, l’ansia, la paura e l’agitazione eccessiva sono pessime consigliere perché facendo perdere la lucidità molto spesso fanno perdere la dignità. Rileggi bene: se si perde la lucidità, si perde la dignità. Per cui succede che molte signore e signorine si mettano con il primo che capita, con l’uomo sbagliato di turno e non si diano il tempo di scegliere e di valutare con pazienza l’uomo giusto; oppure che continuino a stare in una relazione sbagliata per anni e anni, fino a consumarsi e a perdere se stesse; o, ancora, che, forse (forse), più semplicemente vivano pessimamente il loro essere single, perché tormentate dall’ansia, dalla paura, dall’agitazione, proprio per il fatto di essere single.

Ansia e paura: qual è la causa?

Ma da dove vengono l’ansia, la paura e l’agitazione? Qual è la loro causa? Quali le loro radici? L’ansia, l’agitazione e la paura derivano dalle tue convinzioni profonde. Che sono convinzioni  limitanti (che ti mettono dei limiti invece di rafforzarti), giacché sono, appunto, convinzioni che ti creano ansia.

"Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta. J.W.Goethe"

Quali sono questo genere di convinzioni? Ti faccio degli esempi: “Una donna vale solo se ha un uomo accanto.” “Io non ho un uomo accanto, non valgo niente.””Da sole la vita è meno divertente. E’ una vita a metà” “Da single mi sento triste e sola”. “Le mie amiche sono tutte accoppiate. Loro valgono. Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me. Io sono sbagliata.” “Dopo i 19 anni 8 mesi compiuti è inutile cercare un uomo che ti ami. Sei scaduta, come lo yogurt.” “Se oggi, che ho 24 anni e mezzo, non ho ancora trovato un uomo, sono destinata a morire triste e sola, senza accanto nessuno che mi ami e mi apprezzi”. “Da sola non posso andare in vacanza, al cinema o al ristorante. Devo vivere murata viva, senza la possibilità di vivere esperienze piacevoli.” “Ho amato un solo uomo nella mia vita. Con lui è finita. E’ evidente che una storia finita ti segna per sempre e che nessuno mi vorrà mai, anche perché un altro uomo spettacolare come lui non c’è sulla faccia della terra.”

Ecco, queste sono tutte convinzioni. Queste sono alcune delle convinzioni che si possono avere. In realtà ciascuno di noi possiede innumerevoli convinzioni su di sé, sugli altri, sulla vita, sulla felicità, l’amore, il lavoro, la scienza, i libri etc etc. Alcune sono potenzianti (ti creano stati d’animo positivi), altre sono limitanti (ti creano stati d’animo negativi). Di molte convinzioni siamo inconsapevoli, e, appunto, non ci rendiamo conto di averle, anche perché molte di loro sono pesantemente intrecciate e ben nascoste nei meandri della nostra mente e del nostro inconscio. Le convinzioni molto spesso sono alla base del nostro atteggiamento mentale e delle nostre reazioni a quello che ci accade, sono alla base dei nostri stati d’animo e delle nostre emozioni. E influiscono sulla nostra capacità di prendere decisioni.

"La fretta genera l’errore in ogni cosa. Erodoto"

Ecco uno schema molto semplice: se una fanciulla pensa che a 19 anni e 8 mesi si è già giocata tutte le sue carte per costruirsi una vita sentimentale serena, a 24 anni sarà in un’ansia terrificante. Un uomo qualunque che si mostrasse interessato a lei diventa l’”amore della vita”, “imperdibile”. Lei non ne vede i difetti, non vede nulla. E si lega a un uomo del genere, iniziando una storia sbagliata, che rafforzerà la sua sensazione di essere una fallita e quant’altro. Ovviamente tutto questo porta a un circolo vizioso: troppa ansia porta errori di valutazione e scelte sbagliate. Le scelte sbagliate creano più ansia e così via…

Ansia, paura e fretta di trovare l’uomo giusto

E da dove vengono le convinzioni? Le convinzioni hanno molteplici padri e madri (due paroline non scelte a caso). Molte vengono apprese dall’esterno, attraverso quel che si vede, si sperimenta e si ascolta dal momento in cui si viene al mondo e, per alcuni teorici, anche prima. Poi viene dall’esperienze personali e dalla loro generalizzazione. Un uomo ha trattato male Mariuccia? Mariuccia potrebbe dedurre che tutti gli uomini sono uomini maltrattanti… E così via. Come dicevo, molte convinzioni sono così radicate e così profonde che spesso nemmeno ci si rende conto di averle e di quanto ci stiano danneggiando (o di quanto ci stiano facendo bene).

Qualche giorno fa ho ricevuto questa simpatica mail da una lettrice, che usa un tono scanzonato e lieve e nel contempo rivela molte verità di sé. Probabilmente senza accorgeresene e senza volere. Ti riporto il suo testo, in corsivo, con tra parentesi e in tondo alcuni miei commenti che penso potrebbero esserti utili come guida di lettura.

“Ciao Ilaria, ti scrivo dopo aver letto l’articolo sulla zitella acida (ohibò, un articolo scelto a caso), divertita e completamente d’accordo con quanto esprimi. . Ti leggo da un paio di mesi e controllo spesso la posta per vedere se hai qualche novità per noi utenti disperate. :) (Eh già scherzando scherzando… si parla di disperazione).
Mi ritrovo nella categoria delle zitellone (rimarchiamo!) da ormai un anno (un anno, cioè ben 12 mesi, 365 giorni. Che ansia!), dopo un rapporto e una convivenza di tanti anni senza più amore (anche fisico), portata avanti allo sfinimento per timore di non so che cosa. (Urca un anno di zitellagine pare più insopportabile di un rapporto di m..elma totale. E durato anni. Accidenti, ma qual è la proporzione?). Sono una persona indipendente, a livello economico e mentale, che non ha paura di stare sola (certo, questo appare evidente) e che non ha problemi a trovare interessi e cose a cui impegnarsi. Di fatto però, dopo la separazione, sono scoppiati sentimenti ed emozioni che non sono riuscita a gestire per diversi mesi (ma va?), portando avanti un qualcosa con una persona che non sentivo giusta per me, ma di cui avevo bisogno (risultando una stronza che continuava a dire all’altra persona di allontanarsi per il suo bene)(meno male che c’è la parte sull’autocolpevolizzazione, sennò sembrava che me l’ero inventata). Per mesi, mi sono sentita come dentro una centrifuga che girava forte e che io cercavo di fermare con la razionalità.. sentivo che non andava, che dovevo ritrovare me stessa prima di iniziare un nuovo rapporto, ma che poi non ero in grado di gestire (qualcuno ha parlato di ansia, per caso?). Ora va molto meglio, ho ritrovato la mia serenità, ho fermato da poco questa relazione malata. Continuo a voler imparare a reggermi saldamente sulle mie gambe prima di ricominciare qualcosa. Dentro di me sento che sto cercando qualcuno (già, non succede mai, ma proprio mai) anche non volendolo (forse c’è un pochino di conflitto interiore), ma so bene che questo può portare solo a scelte sbagliate (ecco, per l’appunto). Aspetto (ma anche no!) pazientemente e con calma il mio principe azzurro (!!) e nel frattempo voglio godermi questo momento di libertà assoluto, che dopo tanti anni è impagabile.(accipicchia, un’altra convinzione che salta fuori: essere single è libertà, essere in un rapporto no. E come si fa a vivere serenamente una relazione con una convinzione del genere?)  (La nostra amica si sente in conflitto con se stessa: razionalmente dice che sta bene da sola ma in realtà… sembra un po’ che se la racconti, ecco.) Vivo da sola nella mia casa, non ho limiti se non quelli che mi impongo io (ma perché mai “imporsi” dei limiti?), ho un lavoro, uno stipendio stabile, vado in ferie da sola con i miei animali e mi diverto un mondo anche in mezzo al nulla, ho tanti conoscenti e anche qualche amico che mi vuole bene, esteticamente carina, con mille possibilità davanti a me.. che non voglio bruciare (ahia, eccole qua le convinzioni e le paure che saltano fuori…). Ti prometto che non mi abbandonerò davanti al primo che passa per il solo bisogno di affetto! (Solenne promessa. Nessuno gliel’hai chiesta, ma giusto per non farsi mancare niente). Non ho paura ad essere etichettata come zitella (eh no, questo era chiaro fin dall’inizio), anzi trovo che una condizione di indipendenza assoluta sia da ammirare e non da criticare (infatti, qui nessuno critica, il verbo criticare lo ha scritto lei, per mettere le mani avanti). Solo ho grosse difficoltà nel non condividere il mio mondo più con un’altra persona, e questo mi mette a dura prova (si percepisce). Tengo duro (ma perché deve tenere duro? Che cosa non si accetta di una situazione del genere? Un anno da sola dopo un rapporto infernale… Ma non è una benedizione?! Acciderbolina!!!) e nel frattempo leggo i tuoi fantastici articoli, che mi aiutano a tenere bene in mente il mio obiettivo. Ti ringrazio, quello che scrivi mi sta aiutando molto. Ti mando un abbraccio e grazie ancora per il tuo splendido blog.

"A chi opera con calma, ogni cosa è chiara e sicura.Tito Livio"

Il messaggio di Giovanna (ho cambiato il suo nome vero, ovviamente) mi ha fatto un’enorme tenerezza, per la sua umanità, per il suo desiderio di ricevere aiuto e sostegno e la paura di chiederlo, per le tante contraddizioni che contiene. Tutte contraddizioni che denotano un momento di spaesamento, di certo comprensibile. E si tratta di uno spaesamento che probabilmente è molto comune a tante altre donne, strette tra la razionalità che fa dire loro che sì, ce la possono fare, e le emozioni, l’ansia e la paura, la cui radice sta nelle convinzioni depotenzianti di cui abbiamo parlato poco sopra.

In fin de’conti il succo della storia è questo: Giovanna ha vissuto una storia disfunzionale che probabilmente l’ha segnata. E’ stata in quella storia per anni, probabilmente per il suo timore di rimanere sola, di restare zitella. E la sua paura di rimanere zitella e soprattutto, l’atteggiamento remissivo, che l’ha portata a subire l’inaccettabile nella relazione, avevano radici in convinzioni depotenzianti sulla donna sola e sull’essere single. Ok. Ora Giovanna è sola da un anno. In realtà parrebbe da meno tempo, dato che la sua lunga relazione ha anche avuto strascichi e c’è stata un’altra relazione di mezzo. Eppure è in uno stato d’ansia.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Chi osserva dall’esterno sarebbe portato a pensare che Giovanna ora dovrebbe prendere le cose con calma, lasciare da parte l’ansia, riprendersi dai traumi passati e guardare al futuro con la massima positività possibile. E, invece, lei, presa da ansia e paura si fa assalire da mille paturnie che nasconde dietro a un tono fintamente disincantato. Che si impone, probabilmente.

Ansia e paura: come liberarsene

Che fare dunque quando si è prese dall’ansia e dalla paura e si teme che queste danneggino la propria capacità di sedurre, di attrarre, di creare e di mantenere una relazione sana e duratura? Perché, ricordiamocelo, ansia e paura, essendo alla base della bisognosità possono rovinare anche una relazione già avviata…
Un modo efficace per ritrovare uno stato d’animo e un atteggiamento mentale utili per sé (e anche utili a trovare l’uomo giusto) è andare alla base delle proprie convinzioni, cioè scoprire quali sono le convinzioni sull’amore e sui sentimenti che si possiedono e tra quelle scoprire (letteralmente: “scovare”) quelle che sono utili per sé e quelle che non sono per nulla utili, e che, anzi, limitano.

E’ una modalità efficace per recuperare la sicurezza in te stessa di cui parlo anche nei miei percorsi:

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167 Commenti

  1. Avatar di Antonella

    Antonella 9 anni fa (13 Aprile 2015 21:51)

    Grazie Ilaria. Penso di aver proiettato su di lui quello che a me averebbe fatto piacere ricevere. Il mio problema forse è ricevere, l'educazione ricevuta era tutta improntata sul dare. Su questo voglio cambiare e lavorare. @ Michela 2, anch'io penso che col tempo, se davvero lo si vuole e si cresce in consapevolezza, si può solo migliorare. E questo vuol dire diventare automaticamente più attraenti.
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (13 Aprile 2015 22:17)

    @ Antonella, prendo spunto dal tuo commento ma ti assicuro che non l'ho osservato solo in te, ma nella maggioranza delle mie lettrici, che mi scrivano qui, in privato o che siano mie clienti di coaching per i percorsi individuali: il loro approccio iniziale è da "sfogo irrazionale". Scrivono rovesciando quasi in un delirio rabbia ed emozioni negative. Poi io intervengo con una semplice osservazione mirata a riportare un po' di obiettività e di realismo e, zac!, la risposta successiva nel 90% dei casi è lucida e razionale. Mi chiedo, vi accorgete che in realtà spesso vi sottovalutate?
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  3. Avatar di Maria

    Maria 9 anni fa (13 Aprile 2015 22:34)

    cara Michela, si entra in una spirale, ci si imbatte di conseguenza in questi soggetti e come non vuoi rimanere single?
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  4. Avatar di Maria

    Maria 9 anni fa (13 Aprile 2015 22:37)

    a Michela, io comunque avrei scartato uno molto più grande di me. Forse sono esigente.
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (13 Aprile 2015 22:41)

    @ Antonella, in poche righe hai riassunto una storia da manuale. Ci sono tutte le caratteristiche di una storia tossica, con un uomo sbagliato, da parte di una donna che ama troppo (che quindi non sa amare). No, la storia non funzionava, lui è un uomo pericoloso. Punto. Ho già detto molto, mi piacerebbe che le altre lettrici intevenissero, fornendo il loro punto di vista e la consapevolezza che vine dal loro vissuto, dalle loro esperienze e dalle loro percezioni.
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (13 Aprile 2015 22:45)

    @ Maria, interessantissime le tue osservazioni. Perché scartare uno "tanto" più grande di te significa essere esigente? "Tanto" quanto è? 16 anni, 11 mesi e 13 giorni, per esempio, come sui documenti per chiedere le indennità? Ci sono donne che pensano che gli uomini giovani siano dei cretini patentati e immaturi. Ci sono donne che si mettono con uomini più "grandi" perché arrivati e risolti. Davvero è perché sei esigente? E' "esigente" il termine giusto? :)
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  7. Avatar di Sally

    Sally 9 anni fa (14 Aprile 2015 0:11)

    ciao a tutte, Maria no non l'ho incontrato. a dirla tutta nemmeno io sono equilibrata e matura, non sempre almeno. Ci sono periodi migliori e periodi peggiori. Penso ci siano le persone, ognuna con un percorso unico e diverso, soggettivo. Penso che sia poco utile partire prevenuta e credere che oltre una certa età gli uomini siano pienii di difetti in modo assoluto: ci sarà chi ha più difetti e chi meno, chi più qualità e chi meno. COME AD OGNI ETÀ. Penso che ridurre l'amore ad un contratto da stipulare entro una certa età per convezione sia triste e poco rispettoso per sé e per l'altro. Penso che una persona possa decidere di stare o no con un'altra in qualsiasi età, matura o no, equilibrata o no. La perfezione non è di questo mondo. Credo che una relazione si costruisca in due, perché si sta bene in due, si cresce e cambia in due, partendo da due personalità distinte e per quanto possibile autonome ed equilibrate (questo l'ideale a cui tendere, poi la realtà ha mille sfacettature) e tu Maria? L'hai trovato? Sei felice e serena?
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  8. Avatar di Sally

    Sally 9 anni fa (14 Aprile 2015 0:19)

    ps : il punto era che le generalizzazioni servono solo a partire prevenute. Uomini e donne sono persone, le persone cambiano, possono migliorare o peggiorare col tempo. Forse troverò una persona con cui instaurare una relazione appagante, ora sto cercando me stessa, quel che mi piace, chi sono, che voglio fare nella vita, cosa mi piace, cosa mi fa star bene e come fare a stare bene autonomamente. Un uomo in questo periodo di ricerca lo vedo in più. Per ora sto brne così, poi se conoscero' una persona con cui sto bene e con interesse reciproco allora ci penserò.
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  9. Avatar di Maria

    Maria 9 anni fa (14 Aprile 2015 8:24)

    Cara Ilaria, penso che uno dei motivi della solitudine (almeno della mia) sia perché non mi accontento, altro che scarto, come diceva qualcuna. Quanto alla convinzione di certe donne che pensano che i giovani siano cretini patentati, non sono d'accordo. Ho incontrato uomini giovani seri, come anziani pagliacci. Un saluto Maria
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  10. Avatar di Lella

    Lella 9 anni fa (14 Aprile 2015 9:23)

    non penso che lo sfogo irrazionale dipenda solo e sempre da bassa autostima ma proprio da un bisogno di sfogo.Non sempre si può e di vuole parlare di tutti fuori e per vari motivi...Ovviamente finito lo sfogo e con la risposta di un coach subentra la consapevolezza.Forse é una forma di abuso di questo spazio e dovremmo scrivere piuttosto Il diario segreto ma non é la stessa cosa...Il blog aiuta anche per questo...Ci sono pene ( anche frivole) ammesse e pene che vanno tenute nascoste.Per le seconds Il blog é una manna.Mi ricordo una gita scolastica in cui una ragazza ( molto popolare) pianse tutto Il tempo perché Il fidanzatino l'aveva lasciata Il primo giorno di gita.Ebbe Il sostegno di mezza Scuola e ogni ragazza che SI avvicinava a Lui veniva biasimata ed isolata.A lei non sarebbe servito certo un blog...Se una avesse pianto mezza gita perché uno non la voleva o perché SI sentiva emarginata SI sarebbe giocata tutti I cinque anni di Scuola senza appello.Esempio stupido per dire che I temi che Ilaria tratta sono scottanti e noi abbiamo pudore a volte a parlarne...L'amante dello sposato,la donna sola,la sposina malinconica non hanno certo voglia di evidenziare la propria condizione con gli amici di sempre.E quindi Il blog .A me é stato di Grande aiuto per Il matrimonio e lo é tuttora per Inodi irrisolti miei personali...
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  11. Avatar di Michela2

    Michela2 9 anni fa (14 Aprile 2015 9:58)

    Maria, cosa vuol dire che non ti accontenti? Spiegami. Quando io ho scelto lui non mi sono accontentata anzi!! Per la prima volta non sono stata scelta ma ho scelto...Mi piaceva. Tante volte mi sono accontentata, di quello che c'era una volta alla settimana di quello che aveva altre di quello che era insicuro...Anch'io pensavo di non accontentarmi(perché noi pensiamo che accontentarsi voglia dire farsi piacere uno che non ci va...)invece accontentarsi é stare con un uomo che ci fa del male che ha altre che é ambiguo che ci fa stare male...Giovani seri anziani pagliacci e viceversa quindi? Tu t'innamori della carta d'identità? Se ha 10anni in più? Scartato x l'età.10anni meno?scartato per l'età! Disoccupato? Scartato per il lavoro! Separato? Scartato! Eh...io mi sono innamorata della persona chissene frega della carta d'identità:-)))
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  12. Avatar di romi

    romi 9 anni fa (14 Aprile 2015 12:44)

    @Lella,se posso secondo me non sei contenta del tuo matrimonio da quello che scrivi.mi sembra che ti autoconvinci che va tutto bene invece non e'cosi.mio opinione e sensazione.poi perche'tutti questi segreti di parlaee delle proprie cose agli altri e venire sul blog cosi nessuno sa chi siamo?io personalmente ho imparato a parlare anche delle mie cose a persone giuste naturalmente e non ho trovato giudizi ma condivisione.il blog secondo me serve ad altro.non mi piacciono sotterfugi,segreti...
    Rispondi a romi Commenta l’articolo

  13. Avatar di Lella

    Lella 9 anni fa (14 Aprile 2015 12:47)

    Michela 2 @ mi piace tanto tanto la tua storia...Io credo che Maria parlo di non accontentarsi e di etá perché per lei sarebbe accontentarsi.Io penso che crescendo l'innamoramento non sia piú acritico come quando alle medie ti prendevi la cotta per Il ripetente solo perché piú deciso.Secondo me ognuna di noi ha delle richieste che ormai sono income is.Per Maria é l'etá, per me la Cultura,la curiositá,Il savoir faire e la capacitá di stimolarmi intellettualmente, per un altro la condivisione di un determinato stile di vita.Poi di lí in poi solo Una persona con potenziali caratteristiche ci fa battere Il cuore.E la persona giusta cresce con noi...e non cambia quello no ma SI evolve....
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  14. Avatar di Maria

    Maria 9 anni fa (14 Aprile 2015 12:53)

    Cara Sally, io non ho incontrato l'uomo dei miei sogni, né sono felice. Dopo i 30 anni ho incontrato solo bastardi, stronzi, opportunisti, che si sono comportati in modo tale anche con le successive donne che hanno incontrato. Forse è anche una questione di fortuna, della coincidenza adatta, come è capitato a Michela. Sono d'accordo con te, non si può ridurre tutto ad uno stupido contratto. Ma siamo ingranaggi di questa società, dove - e non solo in questo campo - un contratto è superiore ad un sentimento. Buona fortuna Maria
    Rispondi a Maria Commenta l’articolo

  15. Avatar di Lella

    Lella 9 anni fa (14 Aprile 2015 13:02)

    perché I meno al Mio commento di prima? Che interesse ho a ringraziare Ilaria o ha spronare qualcuno al cambiamento essendo Una esperta in materia? Lo chiedo per pura curiositá anche perché nella vita non virtuale non lo dico spesso perché le mie amiche o hanno fat to cosí come me o altrimenti non vale la Pena di pungolare chi non si domande.Ma voi siete qui per far I domande...Non capisco...capisco che ho fatto bene a parlare solo qui
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  16. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 9 anni fa (14 Aprile 2015 13:32)

    @ Romi condivido in pieno, non è che questo sia il luogo dei sotterfugi, io lo vivo come un aiuto sano e gratuito (che non è poco!) nel quale attraverso i consigli di Ilaria e i commenti delle altre riesco alle volte a specchiarmi e provare empatia, altre a trarre insegnamenti, spunti riflessioni. Non sempre scrivo ma spessissimo leggo, prendo insomma ciò che mi serve ma non perchè nella "vita vera" non abbia con chi confrontarmi ma solo ed esclusivamente perchè questa è una strada in più, e sono contenta che ci sia! Non credo che qui venga giudicato nessuno, ci si esprime liberamente e in piena educazione, e se le cazziate di Ilaria ogni tanto arrivano, beh, ragazze mie, non dovremmo prendercela, casomai farne tesoro! Sù!
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  17. Avatar di Lella

    Lella 9 anni fa (14 Aprile 2015 14:43)

    Romi @ non devo convincere nessuno .... Almeno dalla tua risposta ho capito Il senso di un meno... Interessante Il tuo commento sui segreti. Se non avessi qualcosa di irrisolto non avrei seguito Il blog dopo averlo scoper to per caso. Se per un momento di sinceritá e di sfogo (superato grazie al dialogo ed al sentimento comune) nessuno qui crederá mai piú che Io sia innamorata perché avrei dovuto parlare di persona? Quello che senti riguarda un nodo irrisolto che riguarda solo me...e la mia incapacitá di rielaborare I traumi dell'adolescenza.Se non voglio parlarne con I nuovi amici é perché almeno per loro una Lella presa in giro e non considerata non é Mai esistita e deve essere cosí. Dopo essere diventata (ormai da qualche anno) come volevo anche per un senso di rivalsa ora dovrei imparare a godermi solo la meta.
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  18. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (14 Aprile 2015 17:07)

    @Ilaria, sulla storia di Antonella: ok, la storia era tossica e lei amava troppo (male) per lenire delle ferite antiche. Ma la sua lucidità è notevole. Secondo te non basta la sua presa di coscienza per cambiare rotta? @Lella, hai detto tantissimo di te in quest’ultimo commento. Io lo trovo commovente. E, ti confesso, mi fa venire un gran magone. Prova a rileggerlo fra un po’ di tempo. Sui meno potrei giusto fare ipotesi, perché io non ne ho dati. Un caro saluto
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  19. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (14 Aprile 2015 17:59)

    @ Minou, non mi piace e non è bello parlare alle spalle degli altri :) --- Detto questo faccio finta che sia una domanda dovuta al tuo interesse per un'amica molto intima :) --- Senza presa di coscienza non si va da nessuna parte, quindi è un passo necessario e di sicuro il più importante; poi bisogna applicare e applicare, con costanza quel ci cui si è diventate consapevoli, acquisendo nuove abitudini di pensiero, nuove abitudini nell'interpretare la realtà e nuovi comportamenti.
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  20. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (14 Aprile 2015 18:35)

    Oddio Ilaria, no, non volevo parlare alle spalle. Mi dispiace e chiedo scusa a te e Antonella se sono stata sgradevole. In realtà volevo rispondere alla tua sollecitazione contenuta nel commento per Antonella, dove esortavi le altre lettrici a dire la loro. Ho interpretato male allora. La domanda la ponevo perché mi identifico con Antonella. Sento di aver preso consapevolezza. Sono rimasta ferma e sospesa, quasi con la paura di muovermi. E' come se avessi attraversato una fase oscura di tesi. E' seguita una fase turbolenta di antitesi. Ora vorrei arrivare a una sana e produttiva sintesi. Posso confidare nella mia presa di coscienza? Basterà? Vorrei crederci.
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