Ansia, paura e convinzioni sbagliate: le tue peggiori nemiche

ansiaDa uno a dieci, quanto ti piace la tua ansia? Intendo l’ansia che provi tu? Da uno a dieci, quanto ti piacciono le persone intorno a te che sono in ansia? Intendo: quanto ti piace l’ansia degli altri? Rispondo io per te: l’ansia non ti piace per niente. Non ti piace la tua e non ti piace quella degli altri. A nessuno piace l’ansia. Perché l’ansia toglie lucidità, concentrazione, serenità. E toglie anche l’allegria. Se a te non piace la tua ansia e l’ansia degli altri, nemmeno a loro piace. Non amano né la propria, né la tua. Non per niente l’ansia non rende affatto affascinanti. Anche perché l’ansia è alla base della bisognosità e lo sappiamo bene (anche perché qui l’abbiamo detto in tutte le salse) che le persone bisognose non sono per nulla attraenti. O, almeno, non sono per nulla attraenti per chi ha un’idea di amore sana, autentica e genuina. Costruttiva e non distruttiva.

"L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.
C. H. Spurgeon"

Eppure ti dò una notizia (che, forse forse non è poi tanto nuova per te): molte donne, per quel che riguarda i sentimenti, le relazioni e le storie d’amore, si fanno prendere dall’ansia, dalla paura e da una agitazione eccessiva. E, indovina un po’, l’ansia, la paura e l’agitazione eccessiva sono pessime consigliere perché facendo perdere la lucidità molto spesso fanno perdere la dignità. Rileggi bene: se si perde la lucidità, si perde la dignità. Per cui succede che molte signore e signorine si mettano con il primo che capita, con l’uomo sbagliato di turno e non si diano il tempo di scegliere e di valutare con pazienza l’uomo giusto; oppure che continuino a stare in una relazione sbagliata per anni e anni, fino a consumarsi e a perdere se stesse; o, ancora, che, forse (forse), più semplicemente vivano pessimamente il loro essere single, perché tormentate dall’ansia, dalla paura, dall’agitazione, proprio per il fatto di essere single.

Ansia e paura: qual è la causa?

Ma da dove vengono l’ansia, la paura e l’agitazione? Qual è la loro causa? Quali le loro radici? L’ansia, l’agitazione e la paura derivano dalle tue convinzioni profonde. Che sono convinzioni  limitanti (che ti mettono dei limiti invece di rafforzarti), giacché sono, appunto, convinzioni che ti creano ansia.

"Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta. J.W.Goethe"

Quali sono questo genere di convinzioni? Ti faccio degli esempi: “Una donna vale solo se ha un uomo accanto.” “Io non ho un uomo accanto, non valgo niente.””Da sole la vita è meno divertente. E’ una vita a metà” “Da single mi sento triste e sola”. “Le mie amiche sono tutte accoppiate. Loro valgono. Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me. Io sono sbagliata.” “Dopo i 19 anni 8 mesi compiuti è inutile cercare un uomo che ti ami. Sei scaduta, come lo yogurt.” “Se oggi, che ho 24 anni e mezzo, non ho ancora trovato un uomo, sono destinata a morire triste e sola, senza accanto nessuno che mi ami e mi apprezzi”. “Da sola non posso andare in vacanza, al cinema o al ristorante. Devo vivere murata viva, senza la possibilità di vivere esperienze piacevoli.” “Ho amato un solo uomo nella mia vita. Con lui è finita. E’ evidente che una storia finita ti segna per sempre e che nessuno mi vorrà mai, anche perché un altro uomo spettacolare come lui non c’è sulla faccia della terra.”

Ecco, queste sono tutte convinzioni. Queste sono alcune delle convinzioni che si possono avere. In realtà ciascuno di noi possiede innumerevoli convinzioni su di sé, sugli altri, sulla vita, sulla felicità, l’amore, il lavoro, la scienza, i libri etc etc. Alcune sono potenzianti (ti creano stati d’animo positivi), altre sono limitanti (ti creano stati d’animo negativi). Di molte convinzioni siamo inconsapevoli, e, appunto, non ci rendiamo conto di averle, anche perché molte di loro sono pesantemente intrecciate e ben nascoste nei meandri della nostra mente e del nostro inconscio. Le convinzioni molto spesso sono alla base del nostro atteggiamento mentale e delle nostre reazioni a quello che ci accade, sono alla base dei nostri stati d’animo e delle nostre emozioni. E influiscono sulla nostra capacità di prendere decisioni.

"La fretta genera l’errore in ogni cosa. Erodoto"

Ecco uno schema molto semplice: se una fanciulla pensa che a 19 anni e 8 mesi si è già giocata tutte le sue carte per costruirsi una vita sentimentale serena, a 24 anni sarà in un’ansia terrificante. Un uomo qualunque che si mostrasse interessato a lei diventa l’”amore della vita”, “imperdibile”. Lei non ne vede i difetti, non vede nulla. E si lega a un uomo del genere, iniziando una storia sbagliata, che rafforzerà la sua sensazione di essere una fallita e quant’altro. Ovviamente tutto questo porta a un circolo vizioso: troppa ansia porta errori di valutazione e scelte sbagliate. Le scelte sbagliate creano più ansia e così via…

Ansia, paura e fretta di trovare l’uomo giusto

E da dove vengono le convinzioni? Le convinzioni hanno molteplici padri e madri (due paroline non scelte a caso). Molte vengono apprese dall’esterno, attraverso quel che si vede, si sperimenta e si ascolta dal momento in cui si viene al mondo e, per alcuni teorici, anche prima. Poi viene dall’esperienze personali e dalla loro generalizzazione. Un uomo ha trattato male Mariuccia? Mariuccia potrebbe dedurre che tutti gli uomini sono uomini maltrattanti… E così via. Come dicevo, molte convinzioni sono così radicate e così profonde che spesso nemmeno ci si rende conto di averle e di quanto ci stiano danneggiando (o di quanto ci stiano facendo bene).

Qualche giorno fa ho ricevuto questa simpatica mail da una lettrice, che usa un tono scanzonato e lieve e nel contempo rivela molte verità di sé. Probabilmente senza accorgeresene e senza volere. Ti riporto il suo testo, in corsivo, con tra parentesi e in tondo alcuni miei commenti che penso potrebbero esserti utili come guida di lettura.

“Ciao Ilaria, ti scrivo dopo aver letto l’articolo sulla zitella acida (ohibò, un articolo scelto a caso), divertita e completamente d’accordo con quanto esprimi. . Ti leggo da un paio di mesi e controllo spesso la posta per vedere se hai qualche novità per noi utenti disperate. :) (Eh già scherzando scherzando… si parla di disperazione).
Mi ritrovo nella categoria delle zitellone (rimarchiamo!) da ormai un anno (un anno, cioè ben 12 mesi, 365 giorni. Che ansia!), dopo un rapporto e una convivenza di tanti anni senza più amore (anche fisico), portata avanti allo sfinimento per timore di non so che cosa. (Urca un anno di zitellagine pare più insopportabile di un rapporto di m..elma totale. E durato anni. Accidenti, ma qual è la proporzione?). Sono una persona indipendente, a livello economico e mentale, che non ha paura di stare sola (certo, questo appare evidente) e che non ha problemi a trovare interessi e cose a cui impegnarsi. Di fatto però, dopo la separazione, sono scoppiati sentimenti ed emozioni che non sono riuscita a gestire per diversi mesi (ma va?), portando avanti un qualcosa con una persona che non sentivo giusta per me, ma di cui avevo bisogno (risultando una stronza che continuava a dire all’altra persona di allontanarsi per il suo bene)(meno male che c’è la parte sull’autocolpevolizzazione, sennò sembrava che me l’ero inventata). Per mesi, mi sono sentita come dentro una centrifuga che girava forte e che io cercavo di fermare con la razionalità.. sentivo che non andava, che dovevo ritrovare me stessa prima di iniziare un nuovo rapporto, ma che poi non ero in grado di gestire (qualcuno ha parlato di ansia, per caso?). Ora va molto meglio, ho ritrovato la mia serenità, ho fermato da poco questa relazione malata. Continuo a voler imparare a reggermi saldamente sulle mie gambe prima di ricominciare qualcosa. Dentro di me sento che sto cercando qualcuno (già, non succede mai, ma proprio mai) anche non volendolo (forse c’è un pochino di conflitto interiore), ma so bene che questo può portare solo a scelte sbagliate (ecco, per l’appunto). Aspetto (ma anche no!) pazientemente e con calma il mio principe azzurro (!!) e nel frattempo voglio godermi questo momento di libertà assoluto, che dopo tanti anni è impagabile.(accipicchia, un’altra convinzione che salta fuori: essere single è libertà, essere in un rapporto no. E come si fa a vivere serenamente una relazione con una convinzione del genere?)  (La nostra amica si sente in conflitto con se stessa: razionalmente dice che sta bene da sola ma in realtà… sembra un po’ che se la racconti, ecco.) Vivo da sola nella mia casa, non ho limiti se non quelli che mi impongo io (ma perché mai “imporsi” dei limiti?), ho un lavoro, uno stipendio stabile, vado in ferie da sola con i miei animali e mi diverto un mondo anche in mezzo al nulla, ho tanti conoscenti e anche qualche amico che mi vuole bene, esteticamente carina, con mille possibilità davanti a me.. che non voglio bruciare (ahia, eccole qua le convinzioni e le paure che saltano fuori…). Ti prometto che non mi abbandonerò davanti al primo che passa per il solo bisogno di affetto! (Solenne promessa. Nessuno gliel’hai chiesta, ma giusto per non farsi mancare niente). Non ho paura ad essere etichettata come zitella (eh no, questo era chiaro fin dall’inizio), anzi trovo che una condizione di indipendenza assoluta sia da ammirare e non da criticare (infatti, qui nessuno critica, il verbo criticare lo ha scritto lei, per mettere le mani avanti). Solo ho grosse difficoltà nel non condividere il mio mondo più con un’altra persona, e questo mi mette a dura prova (si percepisce). Tengo duro (ma perché deve tenere duro? Che cosa non si accetta di una situazione del genere? Un anno da sola dopo un rapporto infernale… Ma non è una benedizione?! Acciderbolina!!!) e nel frattempo leggo i tuoi fantastici articoli, che mi aiutano a tenere bene in mente il mio obiettivo. Ti ringrazio, quello che scrivi mi sta aiutando molto. Ti mando un abbraccio e grazie ancora per il tuo splendido blog.

"A chi opera con calma, ogni cosa è chiara e sicura.Tito Livio"

Il messaggio di Giovanna (ho cambiato il suo nome vero, ovviamente) mi ha fatto un’enorme tenerezza, per la sua umanità, per il suo desiderio di ricevere aiuto e sostegno e la paura di chiederlo, per le tante contraddizioni che contiene. Tutte contraddizioni che denotano un momento di spaesamento, di certo comprensibile. E si tratta di uno spaesamento che probabilmente è molto comune a tante altre donne, strette tra la razionalità che fa dire loro che sì, ce la possono fare, e le emozioni, l’ansia e la paura, la cui radice sta nelle convinzioni depotenzianti di cui abbiamo parlato poco sopra.

In fin de’conti il succo della storia è questo: Giovanna ha vissuto una storia disfunzionale che probabilmente l’ha segnata. E’ stata in quella storia per anni, probabilmente per il suo timore di rimanere sola, di restare zitella. E la sua paura di rimanere zitella e soprattutto, l’atteggiamento remissivo, che l’ha portata a subire l’inaccettabile nella relazione, avevano radici in convinzioni depotenzianti sulla donna sola e sull’essere single. Ok. Ora Giovanna è sola da un anno. In realtà parrebbe da meno tempo, dato che la sua lunga relazione ha anche avuto strascichi e c’è stata un’altra relazione di mezzo. Eppure è in uno stato d’ansia.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Chi osserva dall’esterno sarebbe portato a pensare che Giovanna ora dovrebbe prendere le cose con calma, lasciare da parte l’ansia, riprendersi dai traumi passati e guardare al futuro con la massima positività possibile. E, invece, lei, presa da ansia e paura si fa assalire da mille paturnie che nasconde dietro a un tono fintamente disincantato. Che si impone, probabilmente.

Ansia e paura: come liberarsene

Che fare dunque quando si è prese dall’ansia e dalla paura e si teme che queste danneggino la propria capacità di sedurre, di attrarre, di creare e di mantenere una relazione sana e duratura? Perché, ricordiamocelo, ansia e paura, essendo alla base della bisognosità possono rovinare anche una relazione già avviata…
Un modo efficace per ritrovare uno stato d’animo e un atteggiamento mentale utili per sé (e anche utili a trovare l’uomo giusto) è andare alla base delle proprie convinzioni, cioè scoprire quali sono le convinzioni sull’amore e sui sentimenti che si possiedono e tra quelle scoprire (letteralmente: “scovare”) quelle che sono utili per sé e quelle che non sono per nulla utili, e che, anzi, limitano.

E’ una modalità efficace per recuperare la sicurezza in te stessa di cui parlo anche nei miei percorsi:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

E’ il primo passo verso la conoscenza di te e del tuo potenziale di attrazione.

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Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso si spiegano le fasi dell’attrazione “autentica”, quella attraverso la quale ti dài valore, smetti di essere bisognosa e rompiscatole e riesci davvero a realizzare una relazione appagante e duratura.

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167 Commenti

  1. Avatar di Lucrezia972

    Lucrezia972 9 anni fa (15 Aprile 2015 14:13)

    Ciao @MariaGrazia, mi sembra che tu ti sti appellando più alla tua condizione di "sottomessa dalle circostanze" che cogliere il significato delle parole scritte che altro non sono che frutto di esperienza, vita,dolore e felciità! importa chi eri nella misura di quella che sei diventata. stare fermi non aiuta, lamentarsi non aiuta, non sentirsi invitata o enmuerata in una lista non aiuta. Aiutati ad amarti e capirai il significato di quanto scritto. se non fai questo primo passo resti dove sei e dove forse forse ti piace stare? Ciao a tutte/i e a Ilaria :) buon proseguimento, Lucrezia
    Rispondi a Lucrezia972 Commenta l’articolo

  2. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 9 anni fa (15 Aprile 2015 15:51)

    @Monichina, non ho parole particolarmente originali da rivolgerti, vorrei solo darti la mia solidarietà, Ilaria dice bene, il tuo "stato d'essere" è comune a molte donne proprio per il passato vissuto in famiglia e riproposto pari pari da noi stesse durante l'età adulta... ti capisco molto bene quando parli del tuo malessere, del tuo disinteresse e della tua inquietudine di fondo, della rabbia...a volte non si sà come esprimere tutto questo e a volte ci si sente proprio schiacciate da noi stesse per il turbinio di pensieri negativi e sensazioni di inadeguatezza che man mano si autoalimentano, esperienza dopo esperienza. Voglio solo mandarti un abbraccio e dirti che non sei sola, e che qui ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltarti e a farti una carezza.
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  3. Avatar di Lucrezia972

    Lucrezia972 9 anni fa (15 Aprile 2015 17:34)

    Ciao @Monichina, ti leggo e mi riporto a quella che sono stata: una donna senza passioni. Un ex sposato all'epoca della nostra relazione, una frustrazione, una rabbia verso me stessa per aver permesso all'ex di turno di portarmi a qullo stadio, una rabbia verso il mio ex, il vuoto esistenziale, il vuoto d'amore, promesse disattese, illusioni frantumate, sogni caduti miserevolmente in incubi, e l'incapacità a staccarmi nonostante sentissi che avrei fatto bene a mollarlo e poi che ho fatto bene a mollarlo. in quel periodo non uscivo, non pulivo casa, non andavo in palestra, non sentivo impulsi particolarmente gioiosi o giocosi, rifiutavo ogni tipo di invito che significasse uscire e conoscere gente, piangevo, restavo inerme. tutto è durato 1 anno, e con le domande del caso: cosa mi sta accadendo?cosa sono diventata? io essere sociale che resto forzatamente sola ? io mica mi riconoscevo all'epoca.... Lungi da me, definire quello che senti uguale al mio status passato ma sento di voler condividere quest'esperienza per dirti che non sei sola (come già detto da ilaria e altre amiche che commentano il blog e ci racconato la loro vita fatta di up o down). Con il senno di poi , quell'anno è stato un momento di raccolta, un momento di transizione, un momento di ricostruzione, un momento di riposo totale del corpo e della mente, un momento di buio assoluto dopo tanta "merda" accumulata, uno stato di shock dopo una forte delusione o un grande cambiamento non compreso. La soluzione a quel periodo? Darmi una mossa. Iniziare a fare qualcosa per me che fosse necessaria a me stessa anche se credevo che non lo fosse. c'è un problema lo si risolve. c'è un problema se ne parla. c'è un problema lo si accoglie. Consideriamo che la maggior parte dei problemi nasce da noi, da quello che vediamo e sentiamo che non è l'assoluta realtà ma una nostra proiezione, una nostra idea che si fa reale solo perchè noi sentiamo quell'idea l'unica possibile e vediamo la realtà con gli occhi e la mente offuscati da dolore, dall'inutilità, dalla sofferenza. in quel periodo ho letto "la mente che mente" di osho "come ottenere il meglio da se e dagli altri", "i 7 pilastri del successo", "intelligenza emotiva", "la curandera", "la magnifica stronza", etc etc... di alcuni sono arrivata ai principi senza entare nel tecnicisno, altri li ho letti tutti di un fiato. Un libro non ti salva la vita ma in un momento di estraneità e di esclusione dal sociale, era l'unica compagnia che volevo. avevo deciso di capire cosa potevo fare per uscire da un loop che mi stava fagocitando e mi rendeva quella che sapevo non ero. per me questa solzione ha funzionato. Ho capito un sacco di cose sul funzionamento di se e degli altri rapportati a se e ho ripreso le redini della mia vita in mano a poco a poco, verità dopo verità. ho partecipato anche a vari corsi, seminari (comunicazione, win win negotiation, leadership di se stessi) e oggi sono felice :) la felicità non è uno stato che si può associare all'essere in coppia o single, all'avere figli o no, al vivere soli lontani da casa o vicini a mamma e papà, al viaggiare o vivere sempre in uno stesso posto, all'avere 1 o 2 o tanti o pochi amici... la felicità è uno stato mentale, una proiezione della nostra mente e la realtà che ci creiamo e vogliamo. il distacco che sentivo 10 anni fa è diventato distacco dal dolore e dalla influenza degli altri. come dire? si diventa padroni di se stessi :). io sta roba di diventare padrona di me l'ho sempre sentita forte anche quando non lo ero e diciamo che a un certo punto ho lasciato che sta energia venisse fuori, liberando la mia mente dalla mia stessa porcheria. siamo noi i creatori dei nostri pensieri... se pensi di te male, diventi il male di te stessa. se pensi di te bene, diventi il bene per te stessa. e' un cammino lungo ma ne vale la pena e il successo è assicurato. la forza che abbiamo dentro non sappiamo neppure esista ma se apriamo il rubinetto dopo aver tolto da sopra un sacco di cose inutili (pensieri negativi, stati d'animo altalenanti, autostima bassa, pensieri ridondanti sul passato) si va che è na bellezza e si riesce anche ad aiutare qualcuno che PERO' sia veramente pronto ad aiutarsi in primis. Un altro importante punto è non si aiuta nessuno che non voglia essere aiutato e lo si capsice da subito chi vuole uscirne e chi invece vuole solo succhiarti un sacco di energia. Fanculo ai vampiri…. Quando si sviluppa il senso del se si sviluppano altre caratteristiche non note nella sofferenza ma che ci difendono quando le conquisitiamo. bisogna allenarsi sempre ad averle belle all’erta .. si cade in un vecchio errore o uno nuovo? fa nulla, ci si rialza tutto quello che dico l'ho ritrovato negli articoli di Ilaria e molti suoi/vostri commenti. Provo un sincero rispetto perchè sono parole frutto di esperienza e tanto lavoro su se stessa e gli altri... buon viaggio @Monichina, apri la tua mente e ti/vi auguro Peace&Love. Lucrezia
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  4. Avatar di Valeria87

    Valeria87 9 anni fa (16 Aprile 2015 19:14)

    Ciao a tutte. Io ho capito che, per poter fare bene le cose, ho bisogno di calma. Della sensazione di avere ancora tanto tempo a disposizione. Quando mi prende la sindrome del "Il tempo sta per scadere!", commetto le peggiori stupidaggini, in tutti gli ambiti. Ad esempio, quando ho compiuto 26 anni, ho deciso che ero proprio stufa di essere single, che i 30 anni si avvicinavano e dovevo darmi da fare. E ovviamente ho inanellato una serie di comportamenti particolarmente stupidi, mi sono resa ridicola, ho perso dignità e autostima... insomma, la spirale distruttiva la conoscete ;)
    Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

  5. Avatar di libellula89

    libellula89 9 anni fa (16 Aprile 2015 19:40)

    Ragazze, io ci sto provando, non é facile, ma ci sto provando. Sono sola, ora. Ho chiuso con tutte le storie sbagliate e spesso mi sento come sprofondare. La mia vita non è come vorrei, ma sto cercando di cambiarla, mattoncino per mattoncino. Non sto sempre bene ma penso di potercela fare, anche se sembra che io non mi stia muovendo, anche se mi sento come bendata, anche se non sento ancora il "risultato finale", io continuo a camminare in questa direzione. Alla fine conosco bene ciò che c'è alle mie spalle... ma ancora non conosco ciò che c'è davanti a me. Questi ultimi tuoi articoli Ilaria, sono bellissimi. Grazie.
    Rispondi a libellula89 Commenta l’articolo

  6. Avatar di Gio_1098

    Gio_1098 9 anni fa (17 Aprile 2015 10:49)

    @Lucrezia972 grazie del tuo commento, è un messaggio che sento molto vicino perchè mi sento abbastanza persa...nel senso che sento di dover risolvere quello che non và nel mio modo di vivere e quello che scrivi, il tuo percorso e la tua voglia di padronanza di te mi è familiare perchè è ciò che provo anche io. Il mio problema è che studio, leggo, approfondisco ma non riesco ad attivare il meccanismo, è come se conoscessi tutta la teoria a memoria e anche quali sono i miei punti deboli, come se fosse tutto chiaro ma non riuscissi a capire dove sta la molla, come si fa a cambiare davvero una volta che si ha la consapevolezza necessaria...coem posso fare a cominciare? da dove? facendo cosa?? grazie, un abbraccio
    Rispondi a Gio_1098 Commenta l’articolo

  7. Avatar di Maria

    Maria 9 anni fa (17 Aprile 2015 19:23)

    Maria Grazia, sono d'accordo con te. Negli ultimi anni sento spesso questo slogan "stare bene con se stessi". Ma cos'è un invito alla solitudine? Non dimentichiamo che l'essere umano è socievole per natura, ha bisogno del gruppo, dell'aggregazione, di un partner, di una famiglia. Forse, dato che la coppia non funziona più, ormai da un bel po', allora è una specie di contentino. Data l'impossibilità di costruire un qualcosa, non per colpa nostra, ma per dati di fatto incontestabili. E' come se dicessero ad un affamato, non pensarci, trovati degli hobbies,altre gratificazioni.., appunto stai bene con te stesso.
    Rispondi a Maria Commenta l’articolo

  8. Avatar di romi

    romi 9 anni fa (17 Aprile 2015 22:01)

    @Mariagrazia e Maria:stare con gli altri,con un uomo,con gli amici,deve essere un piacere al fine di condividere,non un bisogno.e'la parola bisogno che ti dovrebbe fare capire che l amore va cercato non fuori da te ma dentro di te!dovrebbero essere tutti valori aggiunti:prima cerco un mio equilibrio poi aggiungo altre cose nella mia vita.nessuno vuole accudire gente bisognosa!la coppia non funziona piu'?beh mi viene da dire:di coppie che funzionano in modo sano ce ne sono.certo che se uno cerca nella coppia la risoluzione dei suoi problemi,l effetto e'moltiplicativo (aiuto!)e danni su danni per generazioni!
    Rispondi a romi Commenta l’articolo

  9. Avatar di Life

    Life 9 anni fa (18 Aprile 2015 12:33)

    Brava Valeria 87 e brave tutte....Leggendovi ho meditato...Saper stare da soli é un minus rispetto a saper stare bene da soli...Io mi attribuisco un dieci e lode sul primo aspetto perché non mi sono mai seduta nei miei non pochi anni senza una relazione importante ....ma non credo di aver mai raggiunto il livello successivo.( Stando all'esempio di Valeria al ristorante sola a cena non sono mai andata e anche a pranzo senza un libro per passare il tempo mi sento nuda. Se sono fuori per lavoro preferisco a pranzo uno spuntino in un parco o in una bella piazza e di sera una pizza davanti alla tv) Ho sempre fatto tutto ma ho sempre vissuto ció come una preparazione ed una attesa di colui che sarebbe arrivato e che non sarebbe stato noioso o poco emozionante come molti uomini che conoscevo.Al tempo stesso peró avendo io fatto molte cose la persona avrebbe dovuto essere un aiuto nel mio percorso e non un limite...Visti gli esiti capisco di aver fatto tutto giusto ( e rifarei tutto) ma per le motivazioni sbagliate godendomi quindi il viaggio molto meno di quanto avrei potuto.Ma non é troppo tardi per aggiungere alle azioni giuste le giuste motivazioni...in tutto...Per esempio posso vincere una maratona per il piacere di sfidare me stessa e di stare all'aperto o per battere un partecipante che mi sta antipatico.Il risultato é solo apparentemente lo stesso...Non parlo quindi solo per l'amore...
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  10. Avatar di Maria Grazia

    Maria Grazia 9 anni fa (18 Aprile 2015 16:25)

    Premetto che io non sto a guardare , vado al cinema , a camminare , a fiere con o senza amiche e me ne sto anche casa , faccio quello che mi piace , non andare al ristorante a mangiare da sola , pero' , che ho provato , ma mi è sembrato noioso perché' non parlavo con nessuno ! Ho due figli che devo seguire ! In ogni caso nell' angolino manca qualcosa ! C'è poco da dire ! Manca la parte dell'essere donna , che un libro o una fiera non ti possono dare !
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  11. Avatar di Life

    Life 9 anni fa (18 Aprile 2015 19:56)

    @Maria Grazia Fossi in te io mi godrei i miei figli senza pensare troppo a quello che manca. Non significa usarli come alibi per non rifarti una vita, ma vivere con piú gioia...Poi arriverá qualcuno che amerá te anche per il tuo essere una madre amorevole .....Non pretendo che sia facile...ma devi concederti di essere felice!!!
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  12. Avatar di lella

    lella 9 anni fa (19 Aprile 2015 12:20)

    Credo che imparare a stare bene con se stessi perché un uomo non sará mai la soluzione a tutti i problemi...Un uomo é la persona che amiamo e quindi é un compagno di strada ma non puó prenderci in braccio,al massimo puó prenderci per mano...Lo scrivo non perché io sia nata imparata ma perché proprio negli ultimi mesi ho capito che stavo rovinando il mio matrimonio a causa di disagi miei personali.Un uomo non é mai la soluzione a tutto ma é la persona che amiamo,la persona non lo strumento...Non é detto che lui abbia voglia di uscire o di fare l'amore o di parlare esattamente quando vogliamo noi proprio perché é altro da noi...Mi ha colpito inoltre quando Maria Grazia scrive "devo occuparmi dei miei figli" come scriverebbe "devo fare la lavatrice".Quando ho rimeditato la decisione di cercare figli nell'immediato é stato perché i figli meritano il nostro amore incondizionato e la gioia nello stare con loro sempre e comunque (sono gli unici a meritarlo) e perché temevo di non riuscire a dare al momento l'amore che mi ha regalato mia madre.Per lei non sono mai stata un dovere nemmeno quando aveva problemi di salute.Sto cercando di capire se riuscirei ad amare cosí a prescindere da qualunque cosa accada.Non giudico Maria Grazia che non conosco ma se penso a mia madre vorrei poter essere una madre come lei.( anche se mi spaventa molto un tale esempio cosí fulgido) o nulla.Per mia madre un pomeriggio con me é sempre stato meglio che un appuntamento con qualunque uomo.Ed infatti grazie alla sua non bisognositá non le sono mancate le occasioni dopo la vedovanza.Non era interessata perché l'amore con mio padre é stato troppo grande ma comunque ci sono state...
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  13. Avatar di clacla

    clacla 8 anni fa (13 Novembre 2015 19:01)

    Si.. il nome inventato avrebbe anche potuto essere "clacla"! .. a proposito di chi se la racconta, sa cosa dovrebbe fare, ma si fa prendere dall'ansia e fa tutt'altro.. Ohi ohi :P
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  14. Avatar di valentina.maidiremai

    valentina.maidiremai 9 anni fa (26 Aprile 2015 10:37)

    buon giorno, intervengo solo per dire una cosa che mi è venuta in mente rileggendo il post, riguardo alle convinzioni sbagliate che condizionano presente e futuro. questa convinzione serpeggia e rispunta quando sei in momenti critici e ti dice: se l'uomo precedente ti ha lasciata forse qualcosa che non va devi pure averlo... e se anche questo ti lascia o non si vuole impegnare seriamente si conferma la convinzione... stupido vero? ma tutte le convinzioni ansiogene che stanno dentro di noi in fondo sono stupide e derivano da autostima sotto i tacchi, l'unica è proprio coltivare noi stesse e mettere a tacere le vocine...
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    • Avatar di didi

      didi 8 anni fa (4 Agosto 2016 11:14)

      perchè, come dice Ilaria, mettiamo gli altri, e in particolare gli uomini, un gradino sopra di noi e, dalla nostra posizione di inferiorità, giustifichiamo ogni comportamento come si trattasse di nostre mancanze o colpe. anche quando si è trattato semplicemente di storie impossibili con persone improbabili delle quali, delle une e delle altre, è stato meglio disfarsi. salire un gradino e mettersi almeno alla pari non è poi così difficile....implica solo una variazione di fisica, passare dalla statica alla dinamica...^__^
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  15. Avatar di Gretel

    Gretel 7 anni fa (20 Luglio 2017 11:56)

    Figuratevi, io mi sono sentita dire da mio zio (una specie di mio secondo padre quindi una figura importante e di riferimento) che se non avessi fatto un figlio sarei stata una donna senza senso, che la mia vita non avrebbe contato nulla. Eh niente, si interrompono i rapporti anche con le persone più importanti della nostra vita...
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    • Avatar di sta volta mi anonimizzo

      sta volta mi anonimizzo 7 anni fa (20 Luglio 2017 15:15)

      Scusate non metto il nome per rispetto della privacy delle altre persone. Proprio ieri mi è capitata questa. Io separata con due figli da 4 anni, ancora single, ho molte amiche anche senza prole. Una di queste ha da poco scoperto ( a 45 anni ) di essere innamorata ricambiata della sua amica del cuore. Stanno insieme da 6 mesi . La invito al mare da me, in una spiaggia di sole famiglie e anziani. Una mia vicina di ombrellone che non la vedeva da anni le ha fatto interrogatorio, dopo la prima domanda: come stai? la seconda è stata: hai trovato un compagno? Lei in tutta serenità ha risposto : non ancora ma magari arriva presto. Credo abbia fatto benissimo a rispondere serafica e vaga. Resta il fatto che la gente vive poco di vita propria e molto dei caxxi degli altri :)
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  16. Avatar di London

    London 7 anni fa (20 Luglio 2017 9:56)

    Ansia, paure e convinzioni sbagliate, ahimè, trasmesse da madre a figlie. Come cresceranno mai queste giovani donne? penso a mia nipote, se la madre in questione ogni due per tre le ricorda, all'età di ben 14 anni e mezzo, la questione moroso. Che lei a 16 anni aveva il moroso e l'ha avuto per 5 anni. Adesso, il problema è suo se nella sua vita non è mai stata un minuto da sola ma doveva essere accoppiata. Come si fa a dire ad una 14 / 15 enne che si deve fare il moroso e avere tutta sta ansia perchè se lo faccia? Mi vengono i brividi. E addirittura, visto che io ero (o forse sono sempre stata) vista come strana perchè fino ad una certa età non ho mai avuto sto benedetto moroso (più che altro non raccontavo di me), qualcuno ha aggiunto che farà come la zia .....questa cosa qui è stata vista come una "sfiga", perchè a furia di dirle di sto moroso poi va a finire che poi non se lo fa per ripicca. Ma che convinzioni ci sono? che convinzioni si trasmettono? E questa è gente che si crede "moderna" nel pensiero e nelle azioni! Per favoreeeeee.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (20 Luglio 2017 10:20)

      Spaventevole, sapete poi che cosa ne penso io delle relazioni premature. Temo purtroppo non che questa ragazzina faccia la ripicca (dio voglia) ma che si sentirà nulla senza un uomo accanto.
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    • Avatar di London

      London 7 anni fa (20 Luglio 2017 10:42)

      Infatti io provo a trasmetterle il mio pensiero, a dirle di non ascoltare, che non è obbligatorio avere il moroso, ma credo che a quell'età, quando passi molto tempo con una madre così, sia già bella che influenzata, ahimè, in negativo..
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    • Avatar di Anna

      Anna 7 anni fa (20 Luglio 2017 14:24)

      Io pensavo di esserne finalmente fuori, e invece, alla mia età, e senza particolari problemi e difficoltà nello stare sola, mi spingono non solo ad incoraggiare improbabili spasimanti, ma addirittura ad "avere pazienza", a "provare", e a "sopportare". Cioè: manco lo conosco, già lo devo sopportare?! Allucinante ad ogni età. Mi sono resa conto che è una norma sociale, e che pesa molto sul mio senso di inadeguatezza - penso di tutte. Adesso semplicemente non parlo più di questo argomento con nessuno. Ma tanto chiedono, non c'è niente da fare. Rispondo "mai dire mai", o "chissà magari arriva il principe azzurro" :) per una ragazza giovane, sarà molto difficile se non impossibile non parlarne ... aiuto. Altra risposta potrebbe essere: sei invidioso/a? :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (20 Luglio 2017 14:58)

      Quando ha finito di spazzolare il cavallo bianco :)
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    • Avatar di Anna

      Anna 7 anni fa (20 Luglio 2017 15:25)

      Fosse stato grigio, ci avrebbe messo meno, e io ora starei in un bel castello. Vedi la sfiga?
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  17. Avatar di Valeria87

    Valeria87 9 anni fa (17 Aprile 2015 21:43)

    Maria, anch'io ci ho messo parecchio a capire il senso dell'espressione "stare bene con se stesse". Mi sembrava un invito ad accontentarsi. Adesso invece mi sembra un presupposto fondamentale per godere più intensamente le relazioni con gli altri. Perché significa smettere di caricare gli altri di aspettative e cominciare a vederli come compagni di viaggio, con i loro limiti e le loro meravigliose potenzialità. Provo a fare un esempio pratico. Mettiamo che una sera io abbia voglia di andare a mangiare in un ristorante che mi incuriosisce. Sono single, allora provo a coinvolgere varie mie amiche. Nessuna di loro però accetta, perché hanno altro da fare (magari escono con il fidanzato) oppure sono semplicemente stanche (succede anche quello). Se sto bene da sola, andro' lo stesso al ristorante, e la solitudine non mi impedirà di apprezzare il buon cibo, l'arredamento originale, la gentilezza del cameriere... insomma, tornero' a casa con una serie di sensazioni positive. Al tempo stesso, non mi offendero' con le mie amiche per non avermi accompagnato, quindi anche il mio rapporto con loro ne trarrà giovamento. E un'altra sera si organizzerà tutte insieme: stare bene da sole non vuol dire stare SEMPRE da sole, ma saper stare ANCHE da sole ;)
    Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 6 anni fa (17 Dicembre 2017 19:36)

      L'altra sera mi sentivo molto di cattivo umore e stressata per via della tesi e mi sono convinta che quello che mi ci voleva era una bella pizza con annessa passeggiata. Coinquiline e sorella non avevano nessuna voglia di uscire. Un anno fa sicuramente mi sarei offesa, avrei imprecato e probabilmente avrei saltato la cena pensando che mi stava andando tutto storto,oddio povera me, invece ho fatto una doccia, ho messo il mio rossetto preferito, mi sono vestita bene, sono uscita e mi sono goduta una pizza con i bordi alti alla napoletana in centro, da sola, sorridendo a tutti coloro che ho incrociato sul mio cammino. Una serata magnifica di carboidrati e amore per me <3
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (17 Dicembre 2017 19:39)

      Beh, dài, ci sarà stata anche qualche proteina...;) Brava! Pensa che ci sono tantissime donne, anche di nostra conoscenza, che si rifiutano di andare al ristorante o in pizzeria da sole. Non sanno che cosa si perdono.
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    • Avatar di Lu

      Lu 6 anni fa (17 Dicembre 2017 22:30)

      Che bel commento :)!
      Rispondi a Lu Commenta l’articolo

  18. Avatar di Shy

    Shy 8 anni fa (1 Giugno 2016 10:03)

    Buongiorno a tutte. Vi crea mai ansia pensare: "ho avuto a che fare con un uomo di melma, che poi magari con un'altra si è rivelato un uomo giusto, quindi su cosa sto basando certe convinzioni?" A me questo pensi se creava ansia mista a fastidio,senso di inadeguatezza. Ma poi penso che l'uomo di melma sarà meno testa di rapa con le altre, ma sempre testa di rapa rimane e prima o poi i nodi verranno al pettine con tutte. Un uomo che è stato capace di essere così subdolo con te ha proprio alla base una personalità che verrà fuori magari non subito, ma con il tempo,indipendentemente da chi si trovi davanti. Questo era un pensiero spassionato per chi magari adesso si trova in questa situazione o a volte si trova a ripensarci, come a volte succede a me. Buona giornata!
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

    • Avatar di Chiara

      Chiara 6 anni fa (16 Febbraio 2018 13:49)

      Ciao, E' possibile che un uomo sbagliato per noi, possa diventare giusto per un altra donna. So che ora mi ritroverò commenti negativi di molte qua sul blog.... Ma credo che le persone nel corso della vita possano anche cambiare ed evolversi... Anche un uomo di "m...elma".
      Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Febbraio 2018 13:54)

      La fanno abbastanza spesso questa domanda. Nasce dal senso di colpa e di inadeguatezza, dall'essere convinta proprio di essere sbagliata e che lui invece è giusto, prova ne è che un'altra se l'è trovata. Gli uomini di m...elma se sono tali rimangono tali, non c'è possibilità. Le conversioni che avvengono finiscono di solito nei romanzi e nei libri dei santi, vedi un po' tu. Possibilissimo invece che l'uomo di m...elma trovi una vittima più vittima. Questo accade tutti i giorni.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (17 Febbraio 2018 10:22)

      Riporto una poesia di Aldo Fabrizi, magari si tornasse a impararle a memoria :) . Mi’ padre me diceva: fa’ attenzione a chi chiacchiera troppo; a chi promette; a chi, dop’èsse entrato, fa: “permette?”; a chi aribbarta spesso l’opignone. *** E a quello co la testa da cojone, che nu’ la cambia mai; a chi scommette; a chi le mano nu’ le strigne strette; a quello che pìa ar volo ‘gni occasione … *** … pe dì de sì e offrisse come amico; a chi te dice sempre: “so’ d’accordo”; a chi s’atteggia com’er più ber fico. *** A chi parla e se move sottotraccia; ma soprattutto a quello, er più balordo, che, quanno parla, nun te guarda in faccia.
      Rispondi a Emanuela T Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (18 Febbraio 2018 9:40)

      Ciao Emanuela, grazie per questa poesia: andrebbe scritta sui muri di tutte le citta'. Buona domenica!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (17 Febbraio 2018 12:45)

      Ciao,anche io come te mi sono posta questa domanda dopo una rottura,me la sono posta per mesi e me ne struggevo convinta di essere io quella "sbagliata", ora a distanza di un anno mi rendo veramente conto della "fortuna"che ho avuto quando quella persona è uscita dalla mia vita perché come una scema me la stavo rovinando la vita!Penso che la maggior parte delle persone non cambi perché non gli interessa cambiare o per scarsa intelligenza(nel mio caso il lui in questione si è comportato con me esattamente come si era comportato con la sua ex...secondo te una donna può cambiare certe convinzioni che un uomo ha da una vita sulle donne in generale?)Concordo con Shy,alla fine i nodi vengono al pettine.Ha ragione Ilaria quando in un altro articolo scrive che ,ok ,magari il tuo ex un anno dopo che ti ha lasciato si sposa con un'altra e ci fa un figlio ,tu te ne fai un cruccio e ti sentì una cacca ma quest'uomo dentro non cambierà mai,anzi può solo che peggiorare:se uno non è "allenato"alla pratica del dialogo,della condivisione e dell'apertura verso l'altro, puoi star certa che non gli arriverà l'illuminazione nel tempo...e con un figlio di mezzo le cose si fanno molto impegnative.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

    • Avatar di Irene

      Irene 6 anni fa (17 Febbraio 2018 12:47)

      Credo che l'unico modo per non farci cogliere da queste convinzioni fuorvianti sia impegnarci per stare bene e capire che la felicità è dentro di noi.
      Rispondi a Irene Commenta l’articolo

  19. Avatar di Alisia

    Alisia 6 anni fa (21 Marzo 2018 9:10)

    Ciao Ilaria, mi accorgo che l'ansia ultimamente prende un po il sopravvento su di me. Non solo nelle relazioni con gli uomini, ma anche e soprtattuto nel lavoro e nelle cose quotidiane. Mi succede che mi preoccupo troppo di avvenimenti che ancora non accadono, oppure riguardo al lavoro mi agito facilmente se una pratica non riesco a sbrigarla in tempo o mi prende l'ansia se devo occuparmi di una pratica che non ho mai fatto prima. Non avendo nessuna frequentazione mi immagino come l'ansia che ho ora potrebbe farmi commettere qualche errore. Potresti consigliarmi qualche lettura, qualche libro che mi può essere di aiuto?
    Rispondi a Alisia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (21 Marzo 2018 16:37)

      Ciao Alisia, mi pare che qui si tratti di gestione dello stress in un ambiente che ho il sospetto ti metta sotto pressione in modo sproporzionato e probabilmente tossico. E' importante imparare a dire dei no, a porre dei confini e a rilassarsi. Possono essere utili le tecniche di rilassamento (io tempo fa avevo messo a disposizione delle lettrici un rilassamento audio fatto da me, scrivimi pure privatamente per averlo), un po' di sano distacco, attività fisica. Leggi i libri di Thích Nhất Hạnh, del quale abbiamo parlato anche di recente qui sul blog e quelli di Wayne D. Dyer ("Le vostre zone erronee" è un buon punto di partenza).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Alisia

      Alisia 6 anni fa (21 Marzo 2018 23:20)

      In effetti non so se l'ambiente dove lavoro sia sano, comunque è vero che dovrei imparare a dire dei no che a volte non riesco. Anche in altri ambiti. Quello che voglio ora è trovare dei modi per rilassarmi e stare più tranquilla. Grazie per i consigli di lettura che sicuramente seguirò. I tuoi audio li ho ancora me li sono scaricati...devo solo ascoltarli più spesso. Grazie Ilaria
      Rispondi a Alisia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (21 Marzo 2018 17:49)

      Cara Alisia, in effetti hai avuto un'ottima intuizione: i momenti no e gli stati d'ansia portano a fare grossi errori. A me e' capitato anni fa per tante e varie ragioni, poi sono riuscita a spezzare il circolo vizioso dell'ansia che crea altra ansia ed e' stato fondamentale ricentrarmi su me stessa ed evitare (o quantomeno ignorare) le persone tossiche. In bocca al lupo a te e grazie a Ilaria per le letture consigliate.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Alisia

      Alisia 6 anni fa (21 Marzo 2018 23:45)

      Ciao Gea grazie per il consiglio. È proprio un circolo vizioso come dici tu, più ansia provo e più ansia mi viene. L'importante è capirlo e trovare la soluzione. Crepi il lupo 😉
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  20. Avatar di Carlotta

    Carlotta 6 anni fa (30 Agosto 2018 15:20)

    Ciao Ilaria, oggi ho riletto quest’articolo perché un episodio mi ha fatto prendere definitivamente consapevolezza del fatto che dentro di me c’e’ ancora radicata la convinzione di essere meno delle mie coetanee che si sposano e creano una famiglia. Razionalmente so bene che non è così, ma c’è qualcosa di molto profondo che faccio fatica a sradicare. Dall’altro lato, come la ragazza che citi nell’articolo, credo di avere anche la convinzione che una relazione potrebbe essere un limite alla mia libertà e alle cose che posso fare da sola. Come uscire da questo impasse? Grazie mille! Un abbraccio. Carlotta
    Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (30 Agosto 2018 15:35)

      Quale impasse? Occupati della tua vita Carlotta. Punto. Evidentemente gli uomini che hai incontrato non ti hanno fatto pensare davvero di creare una relazione. Lasciali pure agli eserciti di tue coetanee migliori di te ;)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (30 Agosto 2018 15:39)

      Carlotta, ma davvero vedi tante donne veramente realizzate dal ‘cronoprogramma’ socialmente definito e accettato della loro vita?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (30 Agosto 2018 15:54)

      Assolutamente no. Anzi... E io non vorrei essere nei panni di nessuna di loro. Veramente. Alla notizia però dell’ennesima che si sposa, dentro di me mi rendo conto di essere in difficoltà. È per questo che ho capito che c’è qualcosa di profondamente radicato. Ero convinta che fossero le convinzioni degli altri (mia madre ecc.), ma ho capito che sono ancora mie perché se no certe notizie mi lascerebbero indifferente. E, invece, no.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (30 Agosto 2018 16:28)

      Carlotta, ti confesso che succede anche a me, ma poi mi dico che il sentimento che provo è, nel 90% dei casi, invidia della loro "facciata". Tra amici, conoscenze, parenti, ne conosco tanti che si sono "sistemati" (espressione orribile ma piuttosto usata), però hanno dedicato gran parte del loro tempo a stare con un partner per metter su famiglia e non hanno nemmeno un'amica con cui poter prendere un caffé, zero relazioni sociali, e sono convinta che anche all'interno delle dinamiche di coppia la comunicazione sia ridotta al limite. Il più delle volte si tratta di persone frustrate... Io non desidererei mai essere nei loro panni e condurre una vita piena di rimpianti. Ci sono anche quelli che decidono di sposarsi dopo qualche anno di fidanzamento, e magari hanno anche trovato la persona giusta, ma penso che sia qualcosa di raro. Se hai questa "reazione", forse dipende dal fatto che vorresti trovare un uomo degno del tuo amore, a prescindere da chi convola a nozze.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (30 Agosto 2018 16:50)

      È l’invidia per le reazioni sociali che determinati eventi producono. Il plauso corale, del gruppo che approva unanimemente certi passaggi della vita. Ma tenete presente - so di sganciare una bomba di tremendo cinismo - che dopo i matrimoni è esattamente come dopo i funerali. Siete voi sole con chi avete in casa. Nessuno si fa carico dei vostri fardelli. Anzi, se dopo certi funerali alcuni vi stanno vicino perché suscitate umana comprensione, dopo i matrimoni, se non funzionano nessuno vi sta accanto oppure vi stanno addosso per continuare la pantomima dell’accettabilita’ sociale. Troppo disincanto? No. La gioia in coppia e la realizzazione sentimentale sono possibili ma devono muovere da spinte interiori, personali, spontanee. Da scelte mature, private e individuali.
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    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (30 Agosto 2018 17:20)

      Quello che scrivi Ilaria lo condivido in toto. A me del matrimonio in se’, sinceramente non me ne frega un tubo. E non me ne è mai fregato un tubo. Sì probabilmente è come dici tu, è l’approvazione corale (e l’implicita disapprovazione corale) a turbarmi.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (30 Agosto 2018 17:23)

      Che, se ci sono davvero - e non solo nella tua testa - sono manipolatorie. Ma veniamo manipolati solo se lo permettiamo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (30 Agosto 2018 17:39)

      Secondo me ci sono, anche se non ci sono. Si respirano nell’aria. Matrimonio e figli = applauso corale. Sempre, comunque e nonostante tutto. O no? Il punto è non farsi turbare e manipolare.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 6 anni fa (30 Agosto 2018 17:27)

      Verissimo! E lo "stare addosso" vale anche per le coppie stabili non sposate, purtroppo. Ringrazio il cielo di non aver mai voluto sposare il mio ex compagno! Bisogna fare cio' che si sente davvero, altrimenti si finisce come burattini in mano ad altri.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (30 Agosto 2018 19:35)

      È sempre un piacere leggerti. Grazie :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (30 Agosto 2018 22:24)

      C’è tanto di proiettato, sia nello spingerti alla vita di coppia, sia nel sentirsi “sfigate” da single. Ciascuna - la donna accoppiata e quella “libera” - è l’ombra dell’altra, quello che l’altra non è, e che teme e desidera (si ha spesso paura di ciò che si desidera). Quindi, in pratica, quando le altre si sposano fanno fuori la donna che corre coi lupi e vengono applaudite, perché si tolgono sti lupi da davanti agli occhi delle altre (e degli altri) :) :). Ma del resto chi non si sposa, correrà pure coi lupi, ma teme di non avere figli e anche di non essere “voluta”. Quindi anche se razionalmente siamo tutte consapevoli che da sole si può stare bene, e che molte coppie sono solo facciata, in realtà sotto sotto il sospetto che altre abbiano trovato l’amore e noi no fa sempre male. E tocca tenerci questa ambivalenza, tanto si risolve solo con il bacio del vero amore :) :) :)
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (30 Agosto 2018 23:07)

      Perché le opzioni sono solo 2, on/off. Sola o in coppia. Anzi l’area di interesse è una sola: quella sentimentale. E invece ci sono molte più aree in cui cimentarsi, prima, durante e dopo quella sentimentale. Quella intellettuale, culturale, esistenziale, professionale, economica, imprenditoriale, mondana, sessuale (scegliendo e osando in prima persona e in varie direzioni, per esempio, ancora grande tabù per il femminile), creativa, artistica, politica, scientifica, della performance fisica, della sfida sportiva... E no, invece il chiodo fisso è sempre quello. Trovare una ragione di esistere negli altri: il marito, i figli e poi anche i nipoti. Gli uomini ragionano “solo” in base alla misura del proprio stipendio, del proprio potere, del proprio conto in banca, delle tette delle donne che si portano a letto, della macchina che hanno in garage e, se hanno un minimo di introspezione, del loro pene (ma di quest’ultimo sempre meno). Ma quale uomo si pone il problema: “Oddio, se non trovò una donna non esisto!”?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (30 Agosto 2018 23:39)

      Ilaria, sono d’accordo ma per quanto “pensiamo” altrimenti le ansie oramai le abbiamo. Del resto, basterebbe smettere di andare in giro a vedere se per caso qualcuno ci vuole, con il rischio che ci vogliano solo sfigati/stronzi, e orientarsi su propri bisogni, ma questo probabilmente non eliminerebbe per magia l’angoscia. Poi a modo loro ce l’hanno anche gli uomini (la paura del fallimento e della dipendenza, e ovviamente quella della solitudine). Quando sei libera/o sei sola/o, in parte anche se sei in coppia. Non lo dico in senso negativo, anzi, ma quanta gente ha voglia di sentirsi così? Meglio accasarsi, incasinarsi, non pensare a se stessi, accomodarsi in qualche disfunzione, e poi impegnarsi pure a far accasare gli altri, così non resta neanche l’idea del poter essere soli/liberi. Bisogna passarci, per uscirne. E naturalmente rendersi conto che i condizionamenti sono quelli che sono, quindi fregarsene per quel che si può
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (30 Agosto 2018 23:50)

      “Gli uomini ragionano “solo” in base alla misura del proprio stipendio, del proprio potere, del proprio conto in banca, delle tette delle donne che si portano a letto, della macchina che hanno in garage e, se hanno un minimo di introspezione, del loro pene (ma di quest’ultimo sempre meno).” Non è che siano un bell’esempio, peraltro ... atteggiamenti piuttosto nevrotici se non narcisistici. Vi è grande crisi, per citare il profeta di Quelo! :D
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (31 Agosto 2018 0:12)

      Anna, la crisi vi è da sempre... Chi ha detto che sono un buon esempio? Il fatto è che hai cambiato registro, come spesso ti succede. Se mi parli di donne che corrono coi lupi, ti rispondo che c’è un’educazione e una cultura di genere che condiziona e in quali modi. Ma lo sai bene anche tu...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (31 Agosto 2018 0:27)

      Per questo, dobbiamo accettare l'ambivalenza dei nostri sentimenti ... e per un po' tenercela :( volevo dire che è più liscia la strada che porta a fare quello che "fanno tutti", perché la pressione è costante ! ma se mia madre sostiene di essere pensiero perché io alla mia tenera età sono sola!! se dai ascolto, ti imbufalisci / deprimi / senti sfigata almeno 4-5 volte al giorno! Per fortuna quando esci incontri sti post-adolescenti sui sessanta che ti fanno sentire in ottima compagnia coi lupi e ti fanno passare temporaneamente le paturnie :D :D :D
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (31 Agosto 2018 13:07)

      Mia madre è da quando ho chiuso la mia prima storia a 26 anni che non appena può cerca di manipolarmi ...una persecuzione. So bene che dovrei far cadere le sue provocazioni, ma ammetto che non sempre ci riesco. Quest’anno ho anche fatto un (meraviglioso) viaggio da sola: non vi dico le frecciate al rientro. Le ho detto di mettersi l’anima in pace perché io, che le piaccia o no, sto bene sola.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (31 Agosto 2018 15:11)

      @Carlotta ... Invidia. Quanto si scocciano che stai bene da sola, nel mio caso pure con qualche chilo e piatto di pasta in più, nonché comoda e senza tacchi... :D :D :D trasgressiva e deviante!!! :D :D :D
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (31 Agosto 2018 13:12)

      Aggiungo: io non mi sento affatto sola per l’assenza di un compagno. La mia vita è piena e bella, e farò in modo che lo sia sempre di più. Per me un compagno significa qualcuno che aggiunge felicità alla mia vita, non un individuo che mi fa sentire meno sola. La solitudine la provo, invece, quando mi rendo conto che le persone intorno a me, i miei cari, parlano una lingua totalmente diversa dalla mia.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 6 anni fa (31 Agosto 2018 12:19)

      Ma perchè tutti sti meno al commento meraviglioso di Ilaria? mah
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di Maria

      Maria 6 anni fa (31 Agosto 2018 18:28)

      Perché non è assolutamente vero che tutti gli uomini ragionano in quel modo. Ci sono uomini di poco valore e altri che sono Veri Uomini che ragionano totalmente in modo differente. Poi non ci lamentiamo se gli uomini generalizzano sulle donne. Baci.
      Rispondi a Maria Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (31 Agosto 2018 20:46)

      Avrei giurato che Ilaria parlasse delle donne ...
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (31 Agosto 2018 21:26)

      Maria, quindi secondo te un “ uomo vero “, come dici tu, pensa “ oddio, se non trovo una donna non esisto “ ? Ma davvero? Ilaria dice che non lo fa, tu che difendi la categoria dici che lo fa. Ad occhio direi che spero proprio che gli uomini che frequentano te non arrivino a generalizzare. O forse hai problemi di comprensione del testo?
      Rispondi a Emanuela T Commenta l’articolo

    • Avatar di didi

      didi 6 anni fa (1 Settembre 2018 13:53)

      Emanuela, Anna, Carlotta....quando si diceva che non si poteva cavar sangue dalle rape.. Quante rape ci sono in giro...
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (1 Settembre 2018 8:45)

      Quali uomini generalizzano? Quelli "Veri" o quelli "di poco valore"? Ciao Maria. (O forse dovrei scrivere Mario?).
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    • Avatar di Rosy

      Rosy 6 anni fa (1 Settembre 2018 16:15)

      Credo che Ilaria avesse voluto mettere sullo stesso piano due mentalità uomo/donna di tipo sbagliato: donne che trovano come ragione di vita la realizzazione di un matrimonio ecc e uomini il cui scopo è l'accrescimento del proprio ego per obiettivi piuttosto superficiali... Entrambi i modi di vivere sonosbagliati allo stesso modo.
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    • Avatar di Viviana

      Viviana 6 anni fa (1 Settembre 2018 17:15)

      Ciao Maria, non credo che il commento di Ilaria abbia bisogno di difesa o di spiegazioni dato che è cristallino, ma mi piacerebbe riflettere su una questione: passare l'intera esistenza a consumarsi per la presenza o non presenza di un uomo o una donna al proprio fianco è sano? Andare in depressione perché tuo marito/moglie ti ha lasciato e ha 50 anni non hai più (credi di non aver più) le chance che avevi a 20 anni trovi sia auspicabile? Considerato che l'aspettativa di vita è di oltre gli 80 anni. Suicidarsi per amore ritieni sia qualcosa di nobile? Non credi anche tu che la vita sia molto più di un partner e che il mondo è uno splendido posto in cui vivere anche se nessuno ti tiene per mano? Mettere al centro la nostra vita e far ruotare attorno tutto il resto è la rivoluzione copernicana, non la ricerca del "vero uomo" o della "vera donna".
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    • Avatar di Maria

      Maria 6 anni fa (2 Settembre 2018 12:16)

      Hai perfettamente ragione. Viviana! Condivido fino all'ultimo punto quello che hai scritto. Ma questo non significa che non esistano Uomini di Valore o Donne di Valore in giro. :)
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