Serenità, essere donna e amore: datti una mossa

serenitàBel modo di cominciare, con il titolo “datti una mossa”. Eppure quando si parla di serenità personale, molte donne sono un po’ “lente”. E sono invece velocissime quando si tratta di fare felice qualcun altro. Al contrario che c’è di più importante della tua serenità personale? La serenità non solo è un punto di arrivo (e chi non vorrebbe essere serena?), ma è anche un punto di partenza. Che cosa significa che la serenità è anche un punto di partenza? Significa che paradossalmente, se non sei serena, se non riesci a mantenere la tua serenità, purtroppo non riesci a realizzarti pienamente in nessuna delle aree della tua vita, che si tratti del lavoro, dei rapporti interpersonali, in una relazione di coppia. La mancanza di serenità influisce anche sulla tua salute. Perfino. Ecco perché è importante darsi una mossa e smettere di aspettare che la “manna cada dal cielo”. Ecco perché è importante mettersi all’opera per costruire e mantenere la propria serenità.

"Per essere sereni, bisogna conoscere i confini delle nostre possibilità e amarci come siamo. R.Battaglia"

Ora, se il tuo primo pensiero leggendo quello che ho scritto o accingendoti a leggere il seguito è: “Eh, certo, questa mi parla di serenità, ma finché non mi trovo un partner (ragazzo, fidanzato, marito, amante che supplisca alle mancanze del marito, quel che sia) che sia bellissimo, buonissimo, ricchissimo e mi ami infinitamente così come sono, anche quando sono rompiscatole e in preda alla mania del controllo, io la serenità non la trovo!”. Ebbene, se questo è il tuo pensiero dominante, meglio che ti fermi e rifletti su te stessa e sulla tua vita. Non è un uomo che ti rende felice! Non è un rapporto di coppia che ti rende serena! La serenità è il prodotto di decisioni tue personali, di un impegno costante alla cura di te e di come si svolge la tua vita. La tua serenità dipende da te, nel senso, che detto in parole povere, nessuno regala niente a nessuno. Gli uomini (intesi come gli esseri umani di genere maschile) non sono stati creati per rendere felici le donne (e questo fatto molto spesso ce l’hanno ben presente). Un individuo, che sia donna o uomo, ha, per lo più, grosse difficoltà a raggiungere la propria di serenità, pensa che cosa può mai combinare con quella degli altri (fossero anche mogli, figli e mariti). Non gli rimane neanche la voglia e il tempo.

Serenità, obiettivi personali e olio di gomito

Detto questo, a scanso di equivoci, con riferimento tutte quelle donne – moltissime, ancora oggi, all’alba del 2015 – che mi scrivono con la fatidica, odiosa, penosa domanda: “Come mai lui non ha capito il mio amore?”, si noti bene: neanche tu puoi fare felice nessuno e non è bene – anzi è malissimo – che ti dia da fare per “creare” la serenità di un uomo. Con magari la non tanto segreta speranza che costui ti ricambi di altrettanto amore (ma quando mai?) e stia con te per sempre. Un uomo, se vale qualcosa, la propria serenità se la realizza da solo. Se non è in grado, meglio che lo tieni a distanza. Più lontano ti sta, meglio è.

Quindi sia per le donne sia per gli uomini: occupati della tua di serenità, che se riesci in  quello hai già fatto la tua parte di bene nel mondo. Ma occupatene, eh! Perché la serenità, come dicevamo sopra, richiede attenzione, impegno e dedizione. Tradotto: per creare la tua serenità ti devi sbattere, ti devi dare da fare. Devi darci dentro con l’olio di gomito, come si diceva una volta dalle mie parti. E’ triste? Meglio fare la mantenuta e l’assistita da un marito che provvede a tutto e decide tutto, per te e su di te? Non è una via praticabile, almeno che tu non svenda la tua autonomia e la tua indipendenza, insieme alla tua serenità.

Ok, ribaditi questi concetti basilari (lo so che le mie affezionate lettrici non ne possono più e stanno alzando gli occhi al cielo esasperate, ma come dicevano gli antichi “repetita iuvant”, ripetere i concetti fa solo bene, anche alle veterane, che la sanno lunga e poi, chissà come, chissà perché, continuano a peccare di poco amor proprio e bassa autostima) vediamo quali sono le 10 regole per la tua serenità personale. E’ un gran ripassone, valido anche per le secchione prime della classe (casomai ogni tanto capiti di perdersi per strada anche a loro, casomai, eh!).

1) Metti te stessa al centro della tua vita, al centro dei tuoi progetti, al centro dei tuoi interessi. Decidi bene che cosa vuoi essere, fare, avere. Decidi bene che cosa vuoi per te, perché lo desideri tu, non la tua mamma, il tuo papà, il tuo fratello maggiore, la tua sorella più bella e più brava di te o la tua ex compagna di banco. E nemmeno – tanto meno! – il bellimbusto che ti sta girando in torno in questi giorni o che si è appena tolto di torno. La tua serenità prima di tutto, perché è cosa buona e giusta, sempre.

"Chi conosce il proprio obiettivo si sente forte; questa forza lo rende sereno; questa serenità dà la pace interiore. Lao Tse"

Serenità, cura e tutela di sé

2) Abbi cura di te. Avere cura di sé è praticamente la stessa cosa che costruire la propria serenità. Abbi cura delle tue emozioni (importantissimo), della tua salute, del tuo corpo. Quindi: dedicati alle cose che ami, frequenta gente di valore, dedicati ad attività che arricchiscono la tua interiorità. Dormi bene, rilassati quando necessario (e anche di più), mangia bene (né troppo, né troppo poco), non sottoporti a stupide diete di moda, fai attività fisica, non sottoporti a stolidi sfinimenti ginnici di moda. Non inseguire le mode e cerca sempre qualcosa di nuovo e di buono da mettere nella tua vita.

3) Proteggiti sempre. Proteggiti sempre. Proteggiti sempre. Vorrei ribadire (repetita iuvant anche in questo caso): proteggiti sempre. Che cosa significa proteggersi sempre? Significa affrontare il mondo, gli altri e il futuro con serenità e fiducia ma nello stesso tempo valutare sempre come primo e più importante aspetto la propria sicurezza e incolumità personale, soprattutto nel medio-lungo periodo. Anche se non sembra all’inizio, una storia sbagliata con un uomo sbagliato può fare molti danni se si proiettano gli effetti nel lungo periodo: ti prosciuga, ti esaurisce, ti toglie autostima. Ecco perché dopo una storia sbagliata è così difficile ricominciare, anche se si avesse sotto mano l’uomo giusto… E’ che spesso, proprio per non essersi protette a dovere, la catena delle storie sbagliate prosegue, per lungo tempo, portando ancora danni. Proteggiti, sempre e comunque.

"Nelle avversità ricordati di sperare sempre in cose migliori. Catone il Censore"

4) Non essere troppo rigida su quel che decidi per te. Ti hanno già limitata, colpevolizzata, inibita a sufficienza dal giorno che sei venuta al mondo (qualche studioso teorizza addirittura da prima). Sei cresciuta imparando molto bene la lezione di come si fa a darsi addosso, sminuirsi, fare a pezzi la sicurezza in se stesse. Ora smettila di comportarti come la più implacabile aguzzina di te stessa. Se pensi di aver sbagliato obiettivi, progetti, interessi, piani e compagni di avventure (questi ultimi in particolare), molla la presa, cambia strada, adatta i tuoi progetti alle tue nuove idee e al tuo nuovo sentire. Insistenza dissennata e cocciutaggine sono spesso atteggiamenti tipici delle donne che amano troppo. E smettila di fare la rompiscatole anche con te stessa, perché diversamente la serenità non la raggiungerai mai!

Serenità e interessi personali

5) Proteggiti sempre (l’ho già detto?!) anche sul lavoro, in famiglia (con i tuoi figli), con le amiche e gli amici. Proteggi anche il tuo denaro e le tue proprietà.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

6) Impara a riconoscere il tuo valore, i tuoi punti di forza e a “metterli” a frutto, a tuo vantaggio e a vantaggio del mondo che ti sta a cuore. Disimpara il disprezzo di te e impara ad apprezzare le tue caratteristiche uniche e irripetibili. Porbabile che nessuno te l’abbia insegnato. Bene, hai qualcosa di importante e di interessante a cui dedicarti con passione.

7) Pensa con la tua testa, usa il tuo senso critico e la tua intelligenza. Non essere passiva, stolidamente accomodante, oltremodo paziente. Se no diventi una perdente e poi soffri. E questo non va bene, perché la serenità va protetta. Non farti dire da nessuno che cosa devi pensare, fare, avere, come devi comportarti o vestirti. Non fartelo dire nemmeno da tua madre o dal tuo fidanzato che dice di amarti tanto, ma non fa mai davvero qualcosa che ti dimostri tutto questo amore. Non farti manipolare attraverso ricatti emotivi e/o che fanno leva sul tuo senso del dovere e sul tuo senso di inadeguatezza. La manipolazione la riconosci usando la testa e fidandoti del tuo intuito e del tuo inconscio.

8) Riconosci ed evita con cura e scrupolo i nemici “interni”, i sabotatori emotivi della tua serenità, quelli che sono nati, cresciuti e sono stati abbondantemente nutriti fin dalla notte dei tempi, addirittura da prima che tu sapessi il tuo nome: le vocine interiori che ti scoraggiano e ti abbattono, il senso di colpa, il senso di insicurezza e di inadeguatezza, la paura degli altri. Tutti atteggiamenti che, appunto, sono di fatto alimentati dalle vocine interiori che “mimano” e “ripetono” toni e modi di voci antiche. Un’informazione importante: il senso di colpa, di insicurezza e di inadeguatezza, la paura degli altri, le vocine sono tutti atteggiamenti, sentimenti ed emozioni molto umani che appartengono a tutti, nessuno ne è esente, nemmeno coloro che sembrano sempre vincere tutto. La differenza tra serenità e sconfitta, in questo caso è, appunto, riconoscere l’invasore invadente, accettare la propria umanità (che è anche fragilità e sconforto, talvolta) e andare oltre, perseguendo i propri obiettivi.

"Il miracolo non è camminare sulle acque ma camminare sulla terra nel momento presente. Thich Nhat Hanh"

9) Smetti di essere troppo accomodante e troppo gentile con tutti, comincia a essere tenera, dolce e accogliente per davvero soprattutto con te stessa. Quando ci riuscirai, tutto si accomoderà “magicamente” nella tua vita. Non rischi di perdere la tua femminilità, ma aumenti il tuo carisma, il tuo fascino la tua capacità di sedurre. Usa il cinismo sistematicamente. Allenati a essere cinica ogni giorno di più. E’ solo cosa buona e giusta. E allenati a essere stronza. Non farti spaventare dal fatto di diventare stronza e dal fatto di usare il cinismo: saranno due caratteristiche che ti permetteranno di fare davvero del bene sia a te stessa, sia agli altri e ti permetteranno di creare serenità dentro e attorno a te.

10) Abituati a riconoscere le opportunità, i privilegi e le fortune che hai nella tua vita: tutti noi abbiamo qualcosa che funziona e molto bene nella nostra esistenza, anche se per “biologia” ed “educazione” tendiamo a dare risalto e importanza sempre e solo agli aspetti negativi. Ecco, come spesso ripeto, se stai leggendo questo articolo significa che sai leggere (brava!) e quindi magari sai anche far di conto, probabilmente hai la pancia piena (almeno che tu non stia facendo una dieta che ti riduce alla fame o, come nella migliore tradizione dei patimenti d’amore, un nodo allo stomaco perché il tuo ultimo principe azzurro ti ha lasciato), hai un computer o uno di quei ipad-tablet-iphone-icosi vari che servono per “essere sempre connessi” e, che tu sia a casa o in ufficio, hai tempo e concentrazione sufficienti per leggere quel che ho scritto. In più, se stai leggendo quel che ho scritto è anche probabile che tu ti stia raccontando che sei alla canna del gas, che sei disperata, ti senti triste e sola e nessuno ti ama e mai ti ha amato, ma su una cosa non me la puoi dare a bere: se stai leggendo quello che ho scritto significa che dentro di te hai una scintilla luminosa di amore per te stessa e di voglia di riuscire e di essere serena che niente e nessuno riuscirà a spegnere, né ora né mai.

Si chiama vitalità, vita, voglia di vivere.

Questa è la più grande delle tue benedizioni: il tuo istinto vitale, forte e positivo, che ti sta portando a cercare un modo per stare bene e meglio. E’ su questo istinto vitale, su questa voglia di stare bene, che devi puntare, con fiducia e determinazione. Perché riconoscendo, mettendo in evidenza e facendo leva sulla tua voglia di vivere puoi rendere possibile la tua serenità, adesso e per il tuo futuro.

Pubblico questo articolo l’8 marzo, il giorno della Festa della Donna: che dire? Qui, su questo sito mi pare superfluo fare pippotti. Già pippotti per le donne e la loro felicità li facciamo tutti i giorni. Prendi ispirazione e fai qualcosa di sorprendente di inedito per la tua vita: comportati d’ora in avanti come se tutti i giorni fosse il giorno della tua festa personale!

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145 Commenti

  1. Avatar di viola

    viola 9 anni fa (17 Marzo 2015 9:55)

    @Lella grazie per il tuo ascolto. Non tutte siamo fatte allo stesso modo, e abbiamo lo stesso carattere, io pago sicuramente un eccesso di emotività e sincerità. Ciò non vuoldire essere stupide o non capire le cose, è avere uno scarso controllo delle emozioni. Non so se di tattiche si deve parlare, perchè io non ne sono capace, o meglio mi comporto naturalmente. Ho avuto dei compagni meravigliosi, e non c'è voluta nessuna tattica, ci siamo innamorati e basta, tutto è stato naturale. La vita in solitudine non è bella, puoi avere un lavoro soddisfacente, dei buoni amici, ma quando la sera arrivi a casa, ti senti sola, e non basta una buona lettura o vedere un bel film, sei sola, e quella parte che non viene nutrita-quella dell'affettività- urla. Forse ci si può anche rassegnare o non disperare, infatti io non dispero, ma mi viene voglia ogni tanto di risentire pulsare il corpo e il cuore, ed è per quelo che mi ritrovo impelagata in quelle avventure che se pur non rinnego, lasciano troppo amaro. Si lo so- sono spazi vuoti da riempire- ma è col tempo che impari a dimensionarti a questi, è col tempo che impari a non rediggere giudizi sugli altri è col tempo che impari a non pretendere, proprio perchè lo sai che sono le tue necessità, il tuo spazio vuoto.
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  2. Avatar di _al_

    _al_ 9 anni fa (17 Marzo 2015 16:18)

    Invece secondo me, non si tratta solo di non pretendere, perché se una persona si trova a non pretendere dagli altri ma a dare troppo di sé, evidentemente nel risultato qualcosa non quadra. Viola, provi mai a chiederti quanto ancora puoi sopportare?
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  3. Avatar di valentina.maidiremai

    valentina.maidiremai 9 anni fa (21 Marzo 2015 19:35)

    buonasera a tutti, avrei una domanda o meglio mi sono posta delle domande leggendo gli articoli ed i commenti.. come facciamo a trasmettere ai nostri figli e figlie il rispetto per se stessi, e soprattutto per le figlie femmine, l'istinto a proteggersi, l'amore per se stesse, la capacità di non abbandonarsi alle persone sbagliate? una risposta me la sono data, ed è con l'esempio, almeno in parte... ma se noi stesse non siamo l'esempio giusto perchè probabilmente abbiamo già fatto parte di quegli stessi errori che vorremmo risparmiare ai nostri figli? e ai figli maschi il rispetto per le donne e comunque per le altre persone in genere? forse il blog non è il luogo adatto per queste riflessioni ma me le sono poste e ho pensato di sentire che si dice in giro... vi parla una donna in via di separazione, di 48 anni con 3 figli e con tante difficoltà ad uscire da certi circoli viziosi di sensi di colpa e simili... grazie in anticipo
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (21 Marzo 2015 19:43)

    Carissima Valentina.maidiremai, l'esempio come dici tu è il più importante per l'educazione dei figli (e non solo dei figli, ma di tutti quelli che ci stanno intorno ai quali spighiamo coi fatti chi siamo, che cosa vogliamo e come vogliamo essere trattati). E gli esempi non devono essere di persone infallibili. Perché persone infallibili non ne esistono né tra i genitori né tra i figli e la vita è fatta di difficoltà, di cadute e di risalite. Per cui meglio dare ai figli esempi di persone che cadono e che si rialzano piuttosto che di persone che non cadono mai. Penso molto semplicemente che se a 48 anni (siamo coetanee) in via di separazione e con tre figli hai scritto un commento come quello che hai scritto non hai nulla da temere: sono certa che stai dando un esempio impagabile ai tuoi figli. Se vuoi fare ancora meglio, dedicati di più a te e al tuo benessere e manda a ranare i sensi di colpa, prima di tutto. Un abbraccio.
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  5. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (28 Marzo 2015 20:26)

    Non so...viola la butto lì ..a parte sacrosante recriminazioni sul fatto che gli uomini sguscino via come anguille io con una persona prolissa e ridondante come te avrei fatto proprio fatica a iniziare. PARERE PERSONALE.
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  6. Avatar di Sara

    Sara 8 anni fa (21 Ottobre 2015 8:48)

    che fatica si fa a credere in se stesse...soprattutto quando si è abituate a cercare riscontri esterni...e si finisce per essere solo degli oggetti.. dopo due mesi che avevo lasciato perdere l'uomo sbagliato di turno, con cui avevo perso energia e serenità, mi ero ritrovata più forte e decisa a non perdermi più per qualcuno per cui io "non valevo nulla"...purtroppo ci siamo rivisti ed io ho anche cercato di evitarlo, poi la mia naturale predisposizione mi ha fatto di nuovo cercare di essere gentile...c'era rimasto male....il poverino...così c'ha riprovato con messaggi univoci, adirittura una sera dopo che mi ha baciata mi ha inseguito in macchina sperando di ottenere qualcosa..che per fortuna non ho dato....e via coi messaggi..ma niente più...io ho cercato di scansare l'argomento..facendo capire che mi aspettavo di più..un normale corteggiamento...e così risalta fuori l'amica "speciale"..quella sposata..con cui passa tutta la sera appiccicato...vuole giocare pesante..farmi ingelosire...creare una reazione negativa in me...per controllarmi ancora...io scappo via dal locale...mi tratta con freddezza..altro che appassionati baci della volta scorsa...ed io passo la notte in bianco chiedendomi se andarmene senza dirgli niente è stata la cosa giusta...però ho riguadagnato un po' di stima in me stessa...spero almeno di tornare ad essere serena...
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  7. Avatar di marina

    marina 8 anni fa (12 Febbraio 2016 13:57)

    Ciao Ilaria, ho letto il tuo articolo e.....non ci capisco più nulla.... Se guardo me stessa come un album e i tuoi consigli come delle figurine, per tutti direi :"ce l'ho". Metti te stessa al centro della tua vita: ce l'ho; Abbi cura di te:ce l'ho; Non essere troppo rigida su quel che decidi per te: questa ce l'ho ma ho qualche spazio di manovra; Proteggiti sempre, Impara a riconoscere il tuo valore, Pensa con la tua testa ........ si ce li ho proprio tutte. Ma alla fine che mi succede? che il mio matrimonio va a rotoli proprio perché ho tutte le figurine magari attaccate per bene. E quindi capita che è rompiscatole una moglie che su tutto pensa con la propria testa, e manca di rispetto una moglie che mette se stessa al centro della propria vita, ed ha poca fiducia una moglie che si protegge sempre, così come abbassa poco la testa (e pare che questo sia sempre indice di poco rispetto) una moglie che riconosce il proprio valore (e magari ogni tanto guarda il valore del prossimo per quello che è ). Quindi che faccio? smetto di sentire i sabotatori interni (ed esterni) che mediante opportuni sensi di colpa mi consigliano di abbassare la cresta, e divento dolce e accogliente solo per me stessa? Sai che c'è? avere l'album con tutte le figurine attaccate è una "iattura". Ti rende una donna bella e curata, una donna forte, intelligente, volitiva .... mettici quello che vuoi .... ma una donna un po' tosta da gestire. Per una buona vita di coppia (e nell'interesse dei pargoli) mi sa che vanno meglio quelle che mancano di qualche figurina o che ce le hanno ma ci piazzano le mani sopra e non le fanno vedere.... Qui pare che nella vita di coppia sono vincenti quelle che non sanno (o dicono di non sapere) per gratificare la sapienza altrui, quelle che sanno essere belle e attraenti per gli occhi altrui e soprattutto..... quelle che mettono il benessere e la considerazione del coniuge ..... davanti a tutto il resto... e magari ricavano il proprio benessere dal conseguimento del benessere altrui ..... (pare sia questa la chiave di volta del fantomatico rispetto). E quindi io che faccio? sventolo l'album di figurine e mando all'aria un matrimonio in crisi e un coniuge, amato ma con il quale non si trova più la quadra ? Aspetto che mi ci mandi lui con tutte le figurine in mano? levo qualche figurina? E' il mio dilemma: le figurine vorrei tenerle e il marito pure ma al momento nella vita di coppia mi sento una disadattata. Dimmi la tua, se ti va.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (12 Febbraio 2016 14:03)

      Ho capito poco dell'album e delle figurine (oh, quante parole per non dire la verità). Mi sembra più semplice: un marito rospo che per una serie di ragioni (magari solo paura) fa ancora terribilmente comodo.
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  8. Avatar di Laura

    Laura 9 anni fa (8 Marzo 2015 14:13)

    Tutto vero..ma dal dire al fare c'è tanta strada da fare almeno per me..non mi sto piangendo addosso ..sono crollata ..punto è basta
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  9. Avatar di Lou

    Lou 9 anni fa (8 Marzo 2015 16:24)

    Grazie Ilaria.. a te auguri moltiplicati tante volte per quante donne hai aiutato e supportato in questi anni ☺
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  10. Avatar di annarita

    annarita 9 anni fa (8 Marzo 2015 15:50)

    bello ! grazie :-)
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  11. Avatar di antonietta

    antonietta 9 anni fa (8 Marzo 2015 15:03)

    Grazie
    Rispondi a antonietta Commenta l’articolo

  12. Avatar di jenni

    jenni 9 anni fa (8 Marzo 2015 14:35)

    C'è sempre da riflettere.. ci fa bene leggerti!
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  13. Avatar di Iryna

    Iryna 9 anni fa (8 Marzo 2015 14:46)

    Sei Grande Ilaria, grazie.
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  14. Avatar di Milena

    Milena 9 anni fa (8 Marzo 2015 14:55)

    Grazie Ilaria.
    Rispondi a Milena Commenta l’articolo

  15. Avatar di Dany

    Dany 9 anni fa (8 Marzo 2015 15:08)

    Cara Ilaria, è un articolo davvero forte e incisivo, una "summa" di quanto hai scritto finora su questi temi, che sono di vitale importanza per poter stare bene ed essere sereni. Raggiungere la serenità è un lavoro lungo e continuo a cui bisogna dedicarsi con cura e pazienza, proprio come tu dici.... Io avevo perso la mia serenità a causa di un uomo che, probabilmente non volendolo o non essendone consapevole, mi aveva sottratto ogni energia vitale ed emotiva, azzerando la mia autostima e aumentando la mia insicurezza. E' stata dura lasciarlo, ma l'ho fatto e da qualche mese ho intrapreso un serio lavoro di "revisione" della mia vita. Da quest'ultima esperienza (più che da quelle passate) ho imparato tanto, esaminando i miei bisogni, i miei limiti e i miei errori. L'insegnamento più grande che ne ho tratto, però, è questo: proteggere me stessa dagli uomini, ai quali spesso ho dato la mia fiducia perché li consideravo maturi e responsabili in un rapporto a due. Ma purtroppo non lo erano, perché guidati dal loro egoismo e dal loro "prendere" da me. Ilaria, hai perfettamente ragione: la forza e la serenità dobbiamo e possiamo trovarle in noi stesse, non dipendono dalla presenza o meno di un uomo nella nostra vita! Non è facile mettere in pratica queste parole, ma è necessario farlo per non sprecare la nostra vita inseguendo sterili illusioni e falsi uomini.
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  16. Avatar di Valentina

    Valentina 9 anni fa (8 Marzo 2015 15:35)

    Un po' di tempo fa una persona che stimo mi ha detto: "ci sono delle persone che hanno il nocciolo duro dentro e sono morbide e dolci fuori. Poi quelli come me e te che hanno la corazza da duri e poi dentro sono fragili e basta passarla un momento per mandarli in pezzi. E invece di diventare più forti dentro continuano a rinforzare la scorza". Ecco, questo articolo mi ha fatto pensare che tu ci dai un sacco di spunti per cominciare a diventare forti davvero, da dentro. Vi auguro una splendida giornata e che possiamo tutte lavorare sul nostro nocciolo duro!
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  17. Avatar di Vesper

    Vesper 9 anni fa (8 Marzo 2015 13:37)

    Ancora infinitamente grazie!
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  18. Avatar di rosella

    rosella 9 anni fa (8 Marzo 2015 15:28)

    Semplicemente Grazie!
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  19. Avatar di Irene

    Irene 9 anni fa (8 Marzo 2015 15:10)

    Sono d'accordo con te, bisogna lavorare seriamente sulla propria serenità.
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  20. Avatar di patrizia

    patrizia 9 anni fa (8 Marzo 2015 16:28)

    grazie grazie grazie
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