Psicologia maschile, Toy Story e semplicità

psicologia maschileParliamo di psicologia maschile e ribadiamo: quando le donne sentono parlare di psicologia maschile, aprono le orecchie, spalancano gli occhi e si mettono sull’attenti. E perbacco, se si parla di psicologia maschile, chissà che grandi scoperte si faranno mai. La psicologia maschile sarà di certo lo strumento per chiarire tutto, per leggere nella mente di un uomo (degli uomini), per riuscire a capire il proprio partner e sedurre un uomo che piace e che interessa.

Come le donne sono interessate alla psicologia maschile, così gli uomini sono interessati alla psicologia femminile. Così come le donne sono interessate a temi del tipo come capire gli uomini, capire un uomo o capire se gli piaci, allo stesso modo gli uomini sono interessantissimi a capire una donna, capire la mente femminile e a sedurre una donna.

"Gli egoisti sono poveri maestri nell’arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi. Arturo Graf"

Un po’ come se la “lettura nella mente” e la comprensione della psicologia maschile (nel caso delle donne) fosse la soluzione di tutte le questioni calde che riguardano la comunicazione e la relazione, o di tutti i problemi di cuore e di amore. Un po’ come se, una volta che si fosse in grado di leggere nel segreto della mente altrui allora sì che sarebbe possibile risolvere conflitti, divergenze e incomprensioni e si eviterebbe di soffrire. In che modo? Forse riuscendo a prevenire i desideri del partner e potendo compiacerlo per tempo e perfettamente (ma compiacere gli altri è il più grande errore di relazione che si può commettere, sempre e con chiunque)? O forse la comprensione della psicologia maschile permetterebbe di conoscere i punti “sensibili” dell’altro, le corde da toccare per sedurlo, conquistarlo e tenerelo legato a sé? O magari, ancora, una perfetta conoscenza della psicologia maschile concederebbe il fantastico privilegio di comprendere “per magia” se gli piaci o non gli piaci, eviterebbe di esporsi e di subire l’ignominosa e, per molte, intollerabile onta del rifiuto?

Già, perché mai gli uomini sono tanto ossessionati dal comprendere la psicologia femminile, le donne la psicologia maschile e gli esseri umani in generale quella umana? Come se le persone conoscessero se stesse così bene da potersi spingere tanto oltre da leggere la mente e la psiche altrui… Misteri dell’animo umano, appunto.

Gli esseri umani hanno la fantastica prerogativa di sprecare tempo, energie e risorse in cose inutili e dannose e di non dedicarsi e concentarsi su quel che è davvero importante, significativo e può portare risultati utili e concreti. Pensiamo alle tante signore e signorine che stanno per anni a rovinarsi la vita a nel vano tentativo di cambiare uno stronzo in santo, un rospo in principe, un bambinone in persona responsabile. Ma nessuna di loro si comprerebbe un vestito di due misure più grandi e immettibile con l’intenzione di portarselo a casa e modificarlo. Alla faccia della psicologia maschile.

Psicologia maschile: che cosa ti serve fare e sapere

E qui abbiamo un piccolo indizio: se vuoi capire di più della psicologia umana, della mente altrui e della psicologia maschile, un buon punto di partenza è partire da te. Cerca di conoscere te stessa, come funziona la tua mente, quali sono i bisogni che ti spingono a comportarti in un certo modo, in amore e nella vita. Non per niente il mio percorso base, I 7 Pilastri dell’Attrazione, è proprio dedicato a comprendere i propri bisogni – e di conseguenza quelli altrui – per poter sedurre e attrarre la persona giusta, senza soffrire, senza perdere tempo ed energie preziose.

E qui c’è una cautela da considerare (che tu devi considerare) e che è molto importante: comprendere se stesse è fondamentale per instaurare buone relazioni, per molti motivi, ed è fondamantale per capire gli altri, ma, allo stesso tempo, non bisogna commettere l’errore di identificare se stesse con gli altri. Le persone sono diverse, vivono fasi diverse della propria vita, hanno bisogni diversi (spesso che si incastrano perfettamente, come nelle coppie molto affiatate o come nelle coppie molto disfunzionali) e prioirtà diverse. Per cui è molto utile partire da se stesse per comprendere gli altri e totalmente sbagliato partire dalla posizione che gli altri la pensino come noi e che abbiano comportamenti e risposte analoghi ai nostri. Ci vuole molto, molto equilibrio. Ma con l’attenzione, l’esercizio e la pratica si riesce a crescere in tremini di competenza relazionale e di comprensione della psicologia maschile, oltre che della psicologia in generale.

"I pensieri di certe persone sono così piatti da non arrivargli neppure alla testa. Stanislaw Jerzy Lec"

Riepiloghiamo. I due punti di partenza essenziali per comprendere gli altri e per conoscere la psicologia maschile sono 1) conoscere se stesse, i propri bisogni, i propri comportamenti 2) togliersi dalla testa il pregiudizio/presupposto che gli altri si comportino come faremmo noi.

Psicologia maschile e paturnie femminili

Infatti, basandosi sul pregiudizio che: “Siccome io la penso così e in questa situazione farei così, non mi capacito che lui non faccia e pensi come farei io” discende che: “questo vuol dire che c’è qualcosa di strano insolito e soprattutto misterioso nel comportamento di un uomo.” E dunque: “la mente maschile e la psicologia maschile sono incomprensibili.”

E non è affatto vero. Per carità, è notorio che la mente umana sia uno dei grandi misteri della vita, ma non esageriamo eh! Non facciamo della psicologia maschile un mistero, quando non lo è per niente! Per capire come funzionano gli umani, e gli uomini – cioè gli umani di sesso maschile -, per quel che riguarda l’ordinaria amministrazione e dunque anche tanti aspetti “basilari” delle relazioni – non è che ci voglia ‘sta grande scienza e ‘sta grande fatica. Tutt’altro.

La piscologia maschile non è poi tanto difficile da comprendere, se ci si tolgono le fette di salame dagli occhi e le fantasie di eroi, cavalieri e principi azzurri dalla testa. Oltre ai punti di cui sopra, serve molto disincanto, tanta osservazione, un po’ di acume (ma non tantissimo) e di obiettività. Il fatto è che, spesso nella mente femminile l’uomo viene rappresentato sempre come se fosse almeno quel paio di gradini più in alto della norma, solo perché in quanto uomo; l’amore viene rappresentato spesso come drammatico, avventuroso e complicato e le relazioni sempre come passionali, coinvolgenti e intricate.

"La gente si circonda di persone superficiali e crea rapporti di facciata perché è più facile, punto. osmin_"

Ora, se sei una sognatrice incantata, che crede nel romanticisimo, nella cavalleria e nel principe azzurro, smetti di leggere perché sennò rischi il trauma. Siamo nel 2015, i tempi sono cambiati: è ora che anche tu smetta di pensarla come la tua bisnonna, anche se l’unica cultura sentimentale di facile fruizione al giorno d’oggi è aggiornata al 1800. E idem i “preconcetti” sulla psicologia maschile.

Sto per farti una serie di rivelazioni sconvolgenti: la stragrande maggioranza degli uomini – come la stragrande maggioranza delle donne, mica siamo tanto diversi in questo – sono di una mediocrità imbarazzante; l’amore passionale e tormentato è un’invenzione dell’industria dell’intrattenimento, che ci ha creato la propria fortuna dal giorno che il primo essere umano è apparso sulla terra; molte relazioni sono governate da regole e meccanismi banalissimi. Il fatto è che per vedere le cose come stanno bisogna avere lo sguardo lucido e non offuscato da miti e leggende (sull’amore in particolare). Quindi, poche paturnie sulla psicologia maschile.

Vuoi sapere come comprendere la psicologia maschile? Ripeto e amplio un concetto già espresso nella mia guida gratuita Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi (se non ce l’hai, scaricala adesso): osserva gli uomini. Osserva i bambini che giocano al parco (gli adulti sono bambini cresciuti di statura e di età, mica tanto di diverso), i politici che parlano in tv, i gruppi di impiegati al bar in pausa pranzo. Ascolta cosa dicono, guarda cosa fanno, cogli le loro battute. Leggi i romanzi da “uomini”, guarda le pubblicità rivolte agli uomini e il film rivolti a un pubblico maschile, ascolta le interviste a calciatori, corridori, allenatori etc: la mitologia maschile si dispiega chiaramente in tutte queste manifestazioni. Se osservi con obiettività in breve diventerai espertissima e non ti farai più mettere nel sacco.

Se osservi con intelligenza, acquisirai velocemente il giusto livello di cinismo e avrai ben chiaro con chi hai a che fare, nella maggioranza dei casi. Togliti dalla testa la “tua” mitologia sull’ideale maschile e guarda fuori: guarda quello che fanno i calciatori in una partita di calcio. Poi, se proprio vuoi diventare scafata, approfondisci anche le letture delle cronache quotidiane: se si legge con senso critico, si scoprono aspetti affascinanti sui comportamenti umani. Sulla psicologia maschile, come sulla psicologia femminile, peraltro.

E’ di questi giorni il racconto (inquietante e coperto da omertà) di un branco di giovanotti, tutti maggiorenni, che in gita (scusa, si chiama: “viaggio di istruzione”) si sono messi a fare gare di ca**a usando i corridoi di un hotel come gabinetto. Un’eccezione? Ma no, la norma, solo che in questo “viaggio di istruzione”, uno di loro ci ha lasciato le penne e allora qualcosina si è venuto a sapere. Ecco, cioè, quando gli occhi languidi del tuo compagno di corso all’università ti incantano e tu vorresti tanto capire perché lui un po’ ti cerca, un po’ non ti cerca, non farti tante domande sulla psicologia maschile. Tieni presente che probabilmente il soggetto in questione ha la profondità emotiva di un campione di cacche che fa l’eroe svuotando l’intestino sul pavimento del corridoio di un albergo. E tieni in considerazione che questa profondità emotiva e intellettuale se la trascina dietro fino alla tomba, morisse anche a 100 anni.

Questaa è la verità della psicologia maschile, della media del maschio medio. E da lì (dalla competenza che acquisisci lasciando perdere i miti e confrontandoti con la realtà) parti e impara a distinguere, a selezionare, a riconoscere l’uomo giusto dagli uomini sbagliati. Prima di innamorarti, invaghirti, “partire per la tangente”, metti un filtro e usalo. Perché non tutti hanno il cervellone del campione di calcio o di defecazione, ma la maggioranza si aggira su quei livelli, grado più, grado meno. Ti consiglio di evitare i cervelloni cacatori e simili e di concentrarti sugli altri, più rari, ma più preziosi. Ed è un consiglio serio, dato che il cervellone cacatore può essere davvero un uomo molto pericoloso. Anche quando diventato “grande” e “maturo”.

Psicologia maschile: il cestino dei giocattoli

E ora veniamo al più insondabile dei misteri della mente dell’uomo medio, il più segreto dei segreti della psicologia maschile. Sul tema ricevo almeno tre domande al giorno, con piccole varianti: le lettrici mi scrivono sorprese e stupite come se ogni volta si trovassero di fronte alla scoperta dell’acqua calda. La domanda in questione, sempre uguale, anche se formulata con parole diverse è stata sintetizzata magistralmente da una lettrice in un commento di pochi giorni fa sul blog: “… io vorrei capire perchè dopo due appuntamenti andati benissimo, mi ha chiesto di uscire di nuovo lunedì scorso per la terza volta e…..non si è fatto più sentire….:( dovevamo uscire insieme giovedì scorso…..;    (nessun messaggio niente di niente). Come posso fare per fare sì che mi cerchi di nuovo?” Le frasi sconfortanti di questo messaggio sono “io vorrei capire” (non c’è niente da capire) e “come posso fare sì che mi cerchi di nuovo?” (ma davvero, ci si può ridurre così per un cervellone di uomo di tal fatta?).

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...
"Stava cercando di costruire una vita che avesse senso con cose che aveva trovato nei negozi di articoli da regalo. K.Vonnegut"

Ora, come dicevamo sopra, la medesima questione assume talvolta contorni drammatici e creativi. Giovanotti sessantenni scompaiono dalla sera alla mattina dopo corteggiamenti e frequentazioni pluriennali, altri, magari anche un po’ più giovani, perfino dopo aver figliato. Diciamo che la media del comportamento più diffuso è il corteggiamento breve ma intenso (da una settimana a due mesi) e poi la sparizione. Tipico della psicologia maschile.

Quello che irrita di più, in tutto questo, sono le donne che se la prendono e fanno le madonnine in attesa disperata e amorevole del loro cervellone. Giocano alle sedotte e abbandonate, con il partner spaventapasseri. Cioè, qui un po’ di autocritica femminile non guasterebbe, care le mie romantiche Biancaneve. Fatevi furbe, fatevi la vostra vita e cominciate a considerare gli uomini un po’ meno di quanto loro considerano voi. Vedrete che l’amore vero non si farà attendere.

Alle mie clienti di coaching alla medesima domanda, quella sulla sparizione “inspiegabile” (e anche ad altre relative alla psicologia maschile) rispondo con un esempio che poche colgono al volo. Ma che poi, quando, colgono, beh, non ce n’è più per nessuno. Le porte alla comprensione della psicologia maschile si spalancano.

Si tratta di Toy Story (il primo della serie). Toy Story è un fim d’animazione considerato unanimemente un capolavoro.. E’ un film per bambini, molto “avventuroso”, che dice molto dei bambini e della psicologia maschile, dato che i personaggi importanti sono tutti “maschi” e si muovono in una narrazione tipicamente maschile.

La trama vede come protagonisti i giocattoli di un bambino (sono loro i personaggi della storia) e in particolare Woody, l’eroe della vicenda, che, come tutti gli eroi, ha luci e ombre. Ebbene il “pretesto” narrativo è – pare strano – il bisogno di amore e di attenzione.

In particolare il bisogno di amore e di attenzione che Woody sente nei confronti del bambino (Andy) che è il suo “padroncino”. Woody è il giocattolo preferito di Andy e non vuole rinunciare a essere al centro dell’interesse quando Andy dovesse avere giocattoli più belli e più interessanti. Va beh, la trama e lo spunto sono di per sé curiosi e degni di essere approfonditi. Ma il punto non è questo. Il punto è che nel film viene mirabilmente descritto l’interesse potente e istantaneo e poi il disinteresse altrettanto potente e istantaneo che il bimbetto ha per i suoi giocattoli. In un momento, Woody è tutto per lui, cinque minuti dopo, è nulla. Ecco, la psicologia umana e la psicologia maschile non è molto diversa da quella di Andy.

Una settimana fa il tuo conoscente – di cui, pur non sapendo nemmeno chi è tu sei già pazzamente innamorata – ti tempestava di messaggi e ti ha perfino mandato un mazzo di rose rosse in ufficio e oggi non si ricorda nemmeno il tuo nome? Avrà qualcos’altro per la testa. Esattamente come Andy. Non c’è da farla molto complicata, è davvero semplice. Per la stragrande maggioranza degli uomini contemporanei, la stragrande maggioranza delle donne ha meno importanza della cravatta che indossano. Cose e persone, nella loro percezione, non sono diverse. Tutto qui. Prima te ne fai una ragione, prima trovi l’equilibrio che cerchi in amore.

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326 Commenti

  1. Avatar di Lela

    Lela 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:14)

    Salve Ilaria,le spiego il mio problema brevemente se riesco, ho iniziato ad avere una "storia" con un mio collega di corso di recitazione, lui ha 20 io 22 anni,ha iniziato tutto lui a cercarmi a scrivermi, ci siamo visti 4 volte da soli...perché la maggior parte delle volte ci vediamo in classe insieme,ma tutti sono all"oscuro di tutto, ho cominciato a provare qualcosa di piu per lui, solo che non si fa mai sentire,non piu come prima,in questo ultimo periodo mi ha detto che sono fondamentale per lui, aveva bisogno di me,quando ho avuto bisogno io di lui é sparito e gli ho detto poi che anche lui é importante per me,lui mi ha risposto che se faccio cosi divento morbosa,e non l'ho piú cercato,cosa posso fare? Io credo di essermi innamorata,e lui avvolte é freddo,poi mi cerca, é anche geloso certe volte,cosa posso fare?Non riesco a smuoverlo per far si che la nostra amicizia evolvi in qualcosa di piú,é gia qualcosa di piú,ma per lui anche si ci baciamo e abbiamo preliminari, siamo ancora amici...e gli ho detto che voglio fare l'amore con lui,che sia lui il primo,ed é anche d'accordo...ma ora é sparito.Mi aiuti per favore! La ringrazio molto :)
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  2. Avatar di Adri

    Adri 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:23)

    @ilaria posso fieramente rispondere che sì, stavolta ho imparato la lezione. Ho preso non solo i pesci, ma tutta la flora e fauna acquatica in faccia. mi sto ancora togliendo le alghe dai capelli, ma, poiché si deve tornare in fondo al mar, mi sono messa la tenuta da palombaro. Appena sarò più sicura passerò alla muta da sub. Nel frattempo raccolgo informazioni, il più possibile e da più fonti. Non che ciò prevenga ogni sorpresa, ma il tempo investito in raccolta info non è mai tempo perso. Anzi, è risparmio energetico. Sono una palombara a led.
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  3. Avatar di Michela2

    Michela2 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:25)

    Bianca ti dico la verità e scusa la schiettezza, il fatto di avergli detto che sei andata alla festa per lui ha fatto si' che lui capisse che sei interessata.Ovvio.Hai fatto anche un po' la figura della sf... . Scusa se te lo dico ma a 15 anni si puo' dire: sono venuta solo per te o cose del genere...Ma dopo...Beh...Ci sono ben altri modi piu' da adulti per far capire ad un uomo il tuo interesse. Come ha detto Alessia lui è solo gentile.Gli altri tuoi colleghi sono maleducati.Io parlo saluto e sorrido a tutti, a volte scambio 2 parole con uno a volte con l'altro...non sono interessata a nessuno ed idem loro. Ti stai agganciando al nulla Bianca perchè c'è il nulla.Nessun segnale da parte sua.Nessuno. Come fai a chiamare storia di 3 anni una storia dove non c'è stato il sesso?Lo vedevi 2 volte a settimana...Era un'amicizia. Ora cerca una storia vera, non una storia che c'è solo nella tua testa...della serie lui lo sa? Non credo tu sia piu' una bambina...
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  4. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:41)

    Non lo uso mai per me. Io vivo con pochissimo. Ilaria, io lo uso per chi amo. Da quando ci sono, lo uso per i miei figli. Ho un mutuo molto pesante e delle spese forti da affrontare regolarmente. Questo ovviamente assorbe molto. Ma anche quando non c'erano difficilmente mi concedevo lussi. Diciamo che sono spartana. Faccio vivere da ateniesi i miei figli. Ma sono molto oculata, il fatto che abbia da sborsare molto mensilmente è una preoccupazione. Cerco di gestire le cose in modo da lasciare tutto a posto in caso di catastrofe (tipo se dovesse prendermi un colpo).
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  5. Avatar di Bice

    Bice 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:44)

    @Bianca... mi permetto di intervenire raccontandoti la mia esperienza, che, per una casualità, corre parallela alla tua e forse può aiutarti a chiarirti le idee. Cena di Natale, collega che mi dimostra simpatia (si siede vicino a me, sguardi, saluto affettuoso e differenziato rispetto a quanto fatto con altre persone). Io non ho preso alcuna iniziativa, non mi sono dichiarata (non avevo nulla da dichiarare, lo conoscevo appena), ma certo qualche sguardo mi sarà scappato, ho ricambiato qualche occhiata. Perché il collega mi piaceva, così a pelle, mi stava simpatico. Ma stavo chiudendo una storia e avevo davvero la testa per altro. Qualche giorno dopo la cena, il collega trova una scusa per farsi sentire. Scambio due chiacchiere e taglio corto, perché comunque la mia storia è ancora in ballo e sto anche piuttosto male. La mia storia finisce. Qualche mese dopo vengo a sapere che finisce anche la sua (e allora forse non era in condizioni diverse dalle mie? chissà...). Passa altro tempo. E arriviamo a poche settimane fa. Io ho superato la fine della mia storia, mi sento pronta per ripartire. Ho l'occasione di risentirlo (iniziativa mia) e immediatamente lui mi invita a prendere un caffè. Tergiverso, dico di sì, ma non ho tempo... e non ci vediamo. Passa un altro mese e lui ripete l'invito, stavolta accetto, ci si accorda per qualche giorno dopo. Prendiamo questo caffè (è attentissimo a ciò che dico, mi dedica tempo, mi guarda negli occhi, non si guarda attorno, non tira fuori lo stramaledetto cellulare) e dopo esserci salutati ricevo da lui un feedback immediato e positivo, una settimana dopo un nuovo invito... e ora vedremo. Ecco, questo mi sembra un corteggiamento in piena regola e un uomo interessato. Interessato a cosa, poi, è ancora da vedere. Ma... chiaro il concetto?
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:44)

    @ Minou, ecco. Visto?
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:45)

    @ Lela è di certo una "storia", tutte le vicende umane sono "storie", ma piuttosto avvilente...
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  8. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:47)

    i regali eccessivi e senza motivazione (cioè non è il mio compleanno, non è Natale perchè mi fai questi doni?) sono pericolosissimi. come i ti amo gratuiti , entrambi ovviamente utilizzati con facilità per uno scopo. i regali eccessivi bisognerebbe imparare a rifiutarli ma poi spesso certi soggetti insistono, si offendono se non li accetti. ma poi , al momento opportuno, li usano come arma a doppio taglio perchè ti senti in dovere di....tristezzaaaaa - ovviamente solo se provengono da una persona che ancora non si conosce a fondo.
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  9. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (29 Maggio 2015 17:50)

    ho sempre pensato che chi è tirchio, lo è anche nei sentimenti, c'è una connessione? io in molte persone l'ho constatato. E non dipende da quanto uno sia ricco o meno. si tratta di generosità. Dai alcune cose si percepiscono subito, è che come al solito non le vogliamo vedere...
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  10. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (29 Maggio 2015 18:27)

    Oddio, Ilaria. Oddio... ti sorprendi se ti dico che mi viene da piangere e sto facendo una fatica assurda per non farlo perché ora non posso? Lo sai che anche il mio tempo non è mai per me? Ma allora sono una donnetta che ama troppo! Insomma, un'incapace sentimentale. E mo' che faccio?
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (29 Maggio 2015 18:34)

    @ Minou, donnetta no. Assolutamente no. Che fare? Non so... Che piani hai per il week end? Hai dei piani, vero?
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  12. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (29 Maggio 2015 18:40)

    Si, ce li ho. Stasera vedo degli amici, genitoti di amici dei bambini, con i bambini ovviamente. Poi porto i bambini al mare, in un campeggio bellissimo che sognavamo da mesi e mesi e mesi e mesi. E finalmente ci andiamo! E io sono felice. Sono felice perché sono felici. Sono anche emozionata.
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  13. Avatar di katia

    katia 9 anni fa (29 Maggio 2015 20:09)

    A proposito di regali. Anni fa uscì una mostra molto interessante che si chiamava IL DONO. Un'analisi acuta, geniale e trasversale sul dare, ricevere e accettare un dono . Di doni malefici nella storia dell'immagine ce ne sono tantissimi. Anche nelle sacre scritture. Fateci caso, quando arriva un regalo si sente l'aria che lo ha fatto arrivare.....fateci caso. E' un fatto culturale che varia tantissimo da Oriente ad Occidente. A volte si sente che un regalo che ti fanno non rispecchia i tuoi gusti ma quelli di chi te lo fa. Se si è abili comunque si riesce a neutralizzare la valenza del dono. Comunque con la parola grazie e la reazione dell'altro/a si comprende che aria tira. Quanto un dono è strategia di conquista e quanto gesto spontaneo? Dal dono materiale a quello spirituale possiamo anche rifiutarlo ma comunque bisogna essere ben consapevoli di ogni conseguenza. Marcel Mauss parlava di PARTE MALEDETTA e Heidegger ( un filosofone) di "origine della cosa" Scrivendo di opere d'arte. Ogni gesto umano è stato tradotto in arte e guardando una mostra, un'opera, un artista ci si accorge che ogni cosa ha una storia che ci da sempre soluzioni nuove e attuali. Ecco, io sono innamorata di queste cose e volevo condividerle. Sono alla portata di tutti. Grazie questo blog è per me in questi giorni di lavoro un momento in cui posso ( e sono in buona compagnia) maturare e tra un "cosa" e l'altra meditare. Ciao ka
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  14. Avatar di Tina

    Tina 9 anni fa (29 Maggio 2015 20:39)

    Gli speed date ai quali ho partecipato non erano online ma incontri in locali dove si svolgevano aperitivi. La relazione avveniva dal vivo. Ringrazio Ilaria per aver chiarito la mia posizione. Quelli sono contesti ideali per "esperimenti sociali". Sono dell'idea che la relazione sia sempre un arricchimento. Anch'io credo che chi si presenta a uno speed dating non abbia motivazioni e stili di comportamento da selezione accurata. Non mi pento dell'esperienza fatta, se vogliamo anche divertente....è sempre un bagaglio!
    Rispondi a Tina Commenta l’articolo

  15. Avatar di rosita

    rosita 9 anni fa (29 Maggio 2015 21:00)

    @Ilaria, per rispondere alla tua provocazione.. fino a qualche tempo fa avrei detto assolutamente nooo, non prenderei in considerazione uno che mi tratta a pesci in faccia, mi umilia, non mi offende e che, soprattutto, non mi metto a inseguirlo per compiacerlo...assurdo, ma ci sono cascata in pieno..il classico, stronzo, egoista, narcisista, che manipola, mi tratta come un burattino nelle sue mani per di più fidanzato che gioca con me con il gatto con il topo...prima mi vuole poi si nega... oggi sono arrivata a bloccare il numero di cellulare, il suo conttato su whatsapp...ci vuole tempo per capire che ho perso solo del tempo dietro ad uno così, che non ho ascoltato la vocina del cuore, che ho fatto finta di vedere i segnali, tolleravo, giustificavo, ma non c'è nulla da giustificare...c'è solo da mandarlo a quel paese, con un biglietto di sola andata e senza più ritorno...
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  16. Avatar di _al_

    _al_ 9 anni fa (29 Maggio 2015 22:22)

    Ma io non so le altre, ma io al di là di segnali, non segnali... Io inizio a pensare che la teoria la so tutta, ma quanto a pratica scarseggio. Ogni volta che inizia a piacermi una persona, escono tutti i miei mostri. Dalla rompiscatole-possessiva-bisognosa che non si piace e tratta male gli altri. Ok ci sono giorni si e giorni no, ed io sono un po' stressata per ora e mi comporto in modo strano. :( Forse ancora non è ora.
    Rispondi a _al_ Commenta l’articolo

  17. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (30 Maggio 2015 1:17)

    Ciao Ilaria, sono rientrata. Mi sento scossa dai commenti di oggi pomeriggio e non capisco bene il disagio. Abbiamo toccato una parte intima? Parlando di soldi??? Sono stranita, un po' col terreno fragile sotto ai piedi. Se puoi, l'approfondiresti il legame denaro-amore? Te ne sarei davvero grata. E poi mi ronzano in testa tutte le considerazioni correllate: io che amo spendendo, io che non spendo per me, io che accetto amore solo incartato in pacchi regalo, io che passo sopra all'indifferenza, che non me ne accorgo nemmeno. Io che amo troppo. Ma c'è qualcosa di più profondo, Ilaria, che ho difficoltà a verbalizzare. È una paura. Io esisto in funzione di chi amo? Io per me esisto? Io amo davvero?
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  18. Avatar di rosita

    rosita 9 anni fa (30 Maggio 2015 8:25)

    @Al...anch'io nella pratica sbaglio sempre, commetto sempre gli stessi errori, in teoria sono brava, poi non lo so prevale sempre il mio bisogno di affetto, di attenzione e mi trovo ad elemosinare attenzioni dalla persona sbagliata, quella da cui dovrei fuggire a gambe levate.. non lo so quali meccanismi scattano in me per portarmi nella pratica a sbagliare e farmi del male e farmi fare del male...sicuramente è il non avere una buona opinione e considerazione di me...scarsa autostima...e considerare tutti migliori di me, il sentirmi sempre sbagliata e in colpa..adesso anche sporca, per aver frequentato una persona che era fidanzato..
    Rispondi a rosita Commenta l’articolo

  19. Avatar di Bice

    Bice 9 anni fa (30 Maggio 2015 9:04)

    _al_: se te ne rendi conto sei a buon punto, credimi. Dopo si tratta solo di provare a gestire le tue tendenze autodistruttive, conservando lucidità e controllo. All'inizio sarà difficile, tanto volte non ce la farai, a volte sarai consapevole di non averlo fatto, altre no... te la racconterai ancora. Un occhio esterno può sicuramente aiutare, un confronto insomma (io l'ho fatto con una psicologa), ma pian piano acquisirai anche tu il controllo su te stessa capendo come funzioni, ascoltandoti, riconoscendo i segnali... e sbaglierai sempre meno. E ti perdonerai quando succederà. Ti risolleverai. Parimenti verrà avanti un senso di potenza, soprattutto se imparerai ad amare prima di tutto te stessa, capendo che siamo sempre e comunque soli a questo mondo e tocca prima di tutto a noi prenderci cura di sé stessi. Ricordo anni fa, quando leggevo consigli come quello che sto dando io ora... li trovavo sensati, ma a livello emotivo non riuscivo ad applicarli. Mi ci sono voluti 20 mesi di terapia, ma caspita se n'è valsa la pena! Coraggio ragazze, ce la possiamo fare! Buona giornata a tutte! :-)
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  20. Avatar di _al_

    _al_ 9 anni fa (30 Maggio 2015 10:31)

    Grazie ragazze. Sì l'aiuto esterno (per me psicologa e amiche) ci vuole, perché mi porta a riflettere e a vedere le cose da un altro punto di vista. Sì, rendersene conto aiuta, spero che riesco anche ad applicare le cose che sto imparando...
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