L’amore non basta (e talvolta fa male)

amore C’è un’orribile (orribile in quanto dannosa e distruttiva) convinzione che vive e prolifera nelle menti di molte fanciulle di età diverse e di provenienze diverse. Anche nel 2015 (pazzesco, eh?!). E questa convinzione è che l’amore (o quello che si crede amore, per dire meglio), abbia in sé un potere intrinseco e miracoloso grazie al quale chi ama non può non essere riamato (cioè se ami e sei innamorato/a il tuo amore, per forza e necessariamente, farà innamorare anche l’altra persona) e grazie al quale amando si possano compiere cambiamenti sugli altri, tipo non solo farli innamorare di sé ma trasformarli da persone con dei limiti a persone senza limiti, senza difetti, senza contraddizioni (da rospi a principi, tanto per capirci).

"È più facile capire quando l’amore comincia che quando finisce. Roberto Gervaso"

E in nome di questo amore che si crede salvifico (e invece è mortifero) non si finisce mai di soffrire e si forniscono immense giustificazioni alle proprie sofferenze. Perché, certo, l’amore giustifica anche le sofferenze.

Quante donne che vivono nel terzo millennio patiscono l’inverosilile, convinte che l’amore sia “tutto”, possa tutto e cambi tutto per il meglio? Convinte anche che l’amore sia più importante di tutto e prioritario rispetto a tutto il resto? Financo alla propria felicità, al proprio benessere, alla propria realizzazione personale.

Amore e possibilità di scelta

Spesso viene rimarcato, sui giornali femminili, nelle rubriche di psicologia divulgativa e anche in qualche commento qui, su questo blog, che le “nostre nonne”, tutto sommato, ancorché meno “evolute” (si può dire “meno evolute”?), ancorché meno libere, ancorché meno autonome, tanti “patemi d’animo” sentimentali non se li facessero, non li subissero e che, alla fine dei conti, non soffrissero tanto per amore o che per lo meno sapessero gestire le proprie emozioni negative al riguardo e che sapessero tollerare meglio le proprie frustazioni, accettandole e convivendoci con molto più spirito di adattamento (o di sottomissione a dir si voglia). Perché, dicendolo con parole ancora più semplici, si facevano andare bene quel che avevano, quel che il mondo “là fuori” aveva deciso e stabilito per loro, non si trovavanpo davanti l’eccitante (e anche sfidante e impegnativa) opportunità e libertà di una scelta diversa, di diverse possibilità di creare la propria vita e la propria vita sentimentale a loro gusto e piacere. Probabilmente l’idea di qualcosa di diverso, di un’alternativa non attraversava nemmeno la loro mente e il loro animo. Non pensavano di potersi “realizzare” in modo autonomo e dunque probabilmente nemmeno lo desideravano. Dato che la scelta non esisteva e la cosa da fare era una sola. La direzione già stabilita e definita. L’incertezza inesistente. La frustrazione derivata dalla “scelta inesistente”, inesistente anch’essa. Punto.

"L’inferno è non amare più. Georges Bernanos"

L’ampliarsi delle possibilità di scelta (anche in amore) è un’immensa opportunità, un’indicibile evoluzione, una meraviglia della vita. E, insieme, aumenta le possibilità di frustrazioni, di delusioni, della sensazione (se del caso) di fallimento ed errore.

Amore, libertà, opportunità

Va bene. E tutte queste considerazioni  a che ci servono? A farci venire paura? Ad aumentare il nostro entusiasmo per la vita? O a farci aumentare l’ansia di sbagliare e fare stupidaggini? Ad accrescere il senso di inedeguatezza e a farci venire terrore del mondo e dell’amore? O, invece, a prenderci le nostre responsabilità e il nostro potere per quel che riguarda la nostra esistenza?

Queste considerazioni ci dicono che viviamo in un mondo nel quale non solo le possibilità sono infinite perché si sono moltiplicate e si moltiplicano all’infinito, ma anche perché le nostre libertà si sono ampliate in modo impensabile rispetto solo a pochi anni ga. Anche nell’amore e nel modo di viverlo. L’incrociarsi di possibilità che si moltiplicano e di libertà in espansione, di fatto dovrebbe concederci di realizzare le nostre vite esattamente come le desideriamo. In amore e in tutto il resto.

Di fronte a tante opportunità e a tanta libertà di azione, quel che davvero serve per essere e fare quel che desideriamo e che ci fa stare bene (anche e soprattutto in amore) è una buona considerazione di sé, della propria capacità di scelta e un grande rispetto di sé come persone e delle proprie vite.

Tutto ciò si raggiunge abbandonando idee, convinzioni, miti che non solo non appartengono al mondo di oggi, ma non appartengono nemmeno al mondo reale, alla realtà. Il fatto è che la nostra vita, la tua vita, si svolge bel mondo reale, non nel mondo della fantasia, dei libri, dei film etc. Per questo, anche per avere comprensione di che cos’è l’amore, di che cosa significa amare ed essere amate bisogna avere consapevolezza di sé e della vita.

Amore falsi miti e rispetto di sé

Torniamo all’amore e al mito dell’amore che tutto può e al quale tutto è dovuto (orrore di manipolazione!!!). “Se c’è l’amore c’è tutto”; “Se ami una persona tutto è più facile, naturale”; e poi il trito e ritrito L’amore è cieco…, (frase che contraddice il potere dell’amore, che spesso non solo è cieco, ma sordo, stolido e non fa i tuoi interessi). E poi: “L’amore è l’unica cosa che conta davvero”. Tutte frasi fatte, tutti luoghi comuni. Perché, alla fine della fiera, ciò che conta non è l’amore se l’amore non contribuisce e rafforza serenità, equilibrio e realizzazione personale.

E’ interessante e insieme stupefacente invece quante siano le donne (eh sì, le donne, sempre loro, nella stragrande maggioranza loro) che in nome dell'”amore” permettono a se stesse di soffrire, di fermare la propria vita, di annullare se stesse.

Donne che vengono rifiutate, lasciate, abbandonate da uomini che evidentemente e indiscutibilmente non sono interessati a loro, a impegnarsi in una relazione, a entrare in connessione, che non provano nessun amore; ecco, queste donne soffrono per questo rifiuto e questo abbandono come se fosse la perdita di “tutto”, più grave della perdita della vita. Va bene soffrire per un rifiuto e per un abbandono, ci sta. Soffrire per un rifiuto e per un abbandono non solo è umano, ma è un meccanismo naturale.

Il fatto è che queste donne non solo soffrono, ma si interstardiscono nelle sofferenza e nel mantenere vivo il legame emotivo tossico. Giustificandosi con l’amore.

La giovane studentessa viene “pinatata in asso” dal compagno di corso che l’ha usata come amica di letto (mentre lei credeva di aver trovato l’amore della vita) e “scompare” da un giorno all’altro? Lei si ostina nel sentirsi legata a lui e si dispera perché “sai, io lo amo”.

La single intrista e “bloccata” da anni in una relazione avvilente con un uomo sposato che la usa, la umilia e le promette “palle cosmiche” indegne perfino di un bambino di quattro anni, non si sente di porre fine alla storia perché “lo ama”.

Amore, quelle che impazziscono e non si rassegnano

La moglie maltrattata e tradita da anni da un marito irresponsabile e inadempiente cerca con cocciuttagine degna di miglior causa “aiuto” per tenere insieme matrimonio e relazione, perché dopotutto e nonostante tutto “ama” il marito-animale.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Tutte Giovanne d’Arco dell’amore disfunzionale, eroine della distruzione e della perdita di sé. E’ che loro sono davvero convinte di portare dei valori “importanti e positivi”. Il valore dell’amore, prima di tutto.

"Non era questione di essere felice o infelice. Io non volevo più essere me. Sarah Dessen"

Ecco, appunto, l’amore in questi casi è un’invenzione, un’offesa all’intelligenza, un insulto al rispetto di sé e ai valori che contano davvero nella vita.

Amore in questo modo e in questa prospettiva, non è amore, semmai soltanto il suo contrario. Di più  – o di meno, più probabilmente -: è anche pretesa di cambiare il mondo e di cambiare gli altri, che non va mai bene, non è buono e non è giusto.

L’amore disperato, l’amore disfunzionale, l’amore che pretende di amare per avere qualcosa in cambio, non ottiene niente. E’ sterile, distruttivo, come abbiamo ripetuto spesso.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grossmann"

Non puoi pensare che siccome tu “ami” un uomo o ne sei “innamorata” (o credi queste cose), lui debba per forza ricambiarti. Non puoi nemmeno pensare che, per qualche ragione lui debba cambiare dato che tu “ami”.

E, udite-udite, non puoi nemmeno pensare che tu sia giustificata a bloccare, rovinare, distruggere la tua vita perché “ami” e non sei ricambiata e quindi a vegetare e a non vivere, dato che sai, “io amo”. Non è amore questo. E’ una scusa per non prendersi le proprie responsabilità riguardo l’esistenza.

E invece prendersi le proprie responsabilità riguardo la propria vita è il passo più importante da fare per vivere bene, sia la vita, sia l’amore.  Prendersi le proprie responsabilità significa prendersi il proprio potere. E’ quello che spiego – spiego proprio come fare – nei mie percorsi:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

Ti serve a esplorare i tuoi bisogni e i modi per soddisfarli.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso de I 7 Pilastri dell’Attrazione adesso.

Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso spiego come sedurre senza lasciarsi “intrappolare” dalla paura, dall’ossessione e dal senso di inadeguatezza.

Clicca qui per iniziare il tuo percorso Come Sedurre un  Uomo senza Stress adesso.

 

Lascia un Commento!

94 Commenti

  1. Avatar di Carlotta

    Carlotta 9 anni fa (12 Ottobre 2015 15:11)

    Ciao Ilaria, finalmente ero riuscita a dimenticare il mio ex e a distanza di poco mi ricomincia a scrivere, non penso che voglia ritornare sui suoi passi.. Forse lo fa per un fatto di rimanere amici .. Fatto sta che mi sto solo illudendo perché so che non è reciproca la cosa .. sto ritornando a qualche mese fa il n uno stato di deprimento.. come faccio a dimenticarlo?! Mi sento così sola..
    Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (12 Ottobre 2015 16:44)

      Carlotta, lo sai bene che lui non vuole amicizia, ma tenere un piede nella tua vita. Molti fanno cosi... o ci provano. I miei ex ci speravano, ma li ho sempre mandati a quel paese. Ignora i suoi messaggi, cancellalo dai tuoi contatti, bloccalo se necessario. Il tempo aiuta a dimenticare, ma anche tu devi dargli una mano, pensando a te stessa. Coraggio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  2. Avatar di Pachira

    Pachira 9 anni fa (12 Ottobre 2015 21:05)

    ciao Ilaria, che bello anche questo articolo, come in tutti io mi ci ritrovo, e come in tutti ogni volta mi insegnano qualcosa. A forza di leggerti negli anni mi sono molto migliorata e ho messo a puntino i tuoi consigli. Leggo la storia di Debora e provo una profonda tristezza, per lei per il suo dolore la sua fragilità. Non riesco a darle consigli ma mi balla in testa l'articolo delle scimmie, quello dei perditempo degli insicuri ecc ecc ....Oramai sono articoli che fanno parte di me. Provo un senso di distacco dai sogni e dalle speranze di amare e di essere ricambiata, non sò perchè ma continuo a dirmi "chi se ne frega " e stò bene...serena, senza paranoie. Mi occupo di quello che più mi fa star bene, non penso agli altri a nessuno penso solo a me stessa ...Sarà una vita monotona fatta solo di lavoro ed interessi culturali, famiglia, nipoti, ma chi se ne frega.....io non sento più il desiderio di un bacio falso, di un abbraccio tanto per fare, di ascoltare chi ha una marea di problemi con figli ex mogli lavoro, con chi pensa di attaccarsi alle tue gonne perchè tu possa diventare la madre di turno....Bhoo non sò che sia l'età Ilaria a 52 anni? la saggezza? stò bene.....ho gli occhi che guardano la vita con l'entusiasmo di un bambino..
    Rispondi a Pachira Commenta l’articolo

  3. Avatar di Valentina

    Valentina 9 anni fa (12 Ottobre 2015 22:25)

    Salve Ilaria, E' da un po' di tempo che la seguo e le faccio i miei complimenti per il suo blog. E' la prima volta che le scrivo e vorrei porle una domanda. Premetto che condivido appieno l'articolo ma se due persone si amano sul serio si può credere che uno dei due partner o entrambi cambino in meglio oppure si tratta ugualmente di una convinzione sbagliata?
    Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (12 Ottobre 2015 22:49)

      @ Valentina: tutti cambiamo, sempre. Non necessariamente e sempre in meglio. Il "meglio" dipende da noi e dalla nostra consapevolezza. Tutti possono cambiare in meglio, ma dipende da un decisione e da un'iniziativa personale, provocata da qualunque motivazione possibile, che ha sempre una ragione "interna". Quindi nessuno o niente può cambiare nessuno senza che il qualcuno in questione non sia il primo (o la prima) ad avere una precisa volontà in questo senso. Molte donne e molti uomini "cambiano in positivo" per amore, ma perché sono loro a deciderlo e volerlo, non l'"amore".
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  4. Avatar di Nico

    Nico 9 anni fa (13 Ottobre 2015 0:40)

    Ciao Ilaria, molto bello l'articolo. Le relazioni sono un delirio. La difficoltà credo che sia il tempismo. Io sono stata sia rospo che la persona giusta e ho incontrato rospi e persone giuste. Ho avuto 2 storie serie durate anni e nel mezzo rospi a non finire. Le persone importanti le ho incontrate, notate e tenute quando ero in equilibrio con me stessa. Le relazioni con i rospi iniziavano sempre quando ero in crisi (prima di incontrare il ragazzo) e mi aggrappavo ad un scusa per non agire ed affrontare le mie questioni personali.
    Rispondi a Nico Commenta l’articolo

  5. Avatar di Francesca

    Francesca 9 anni fa (13 Ottobre 2015 8:14)

    Bellissima la definizione di"amore disfunzionale"....che non ha nessuna funzione ...e che non serve a niente! !! Ancora complimenti!
    Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

  6. Avatar di Fabiola

    Fabiola 9 anni fa (12 Ottobre 2015 21:43)

    Ciao Ilaria noi donne veniamo educate da altre donne a non avere autostima e a soottacere al volere dell'uomo. Questo anche se non così manifesto è molto simile all'educazione islamica. Ma se una donna si sveglia e finalmente sa cosa vuole è essere felice a prescindere da chi ha accanto, tutto questo quasi sicuramente la porterà ad essere sola. Tutto questo spaventa la maggioranza delle mezze seghe di uomini che sono in giro.
    Rispondi a Fabiola Commenta l’articolo

  7. Avatar di valentina

    valentina 9 anni fa (13 Ottobre 2015 11:16)

    Grazie, molto pertinente a questo preciso momento e condizione interiore. Ora é arrivato il momento di rispettare me stessa.
    Rispondi a valentina Commenta l’articolo

  8. Avatar di sabrina

    sabrina 9 anni fa (13 Ottobre 2015 12:26)

    Buon giorno Ilaria, si fa un gran parlare di amore perché, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, abbiamo conservato una mentalità provinciale, borghese, per cui le donne sono e restano quelle che devono mettere su famiglia, che devono avere figli e che DEVONO avere un MARITO, o un compagno. "Meglio separata che ZITELLA!" Tutto questo accade ancora oggi nel 2015, a questo proposito non so' se qualcuno ricorda la risposta che diede un famoso Politico ad una studentessa precaria. Riporto la risposta per rinfrescare un po' la memoria a tutti noi: "Presidente, che consigli da ad una giovane precaria come me che è in pena per la situazione lavorativa? Quali soluzioni propone?". E sua maestà: "Io, da padre - ha risposto sorridendo - le consiglierei di cercar di sposare il figlio di B.....i o qualcun altro del genere; e credo signorina che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere". - Questa mentalità, è tuttora PREVALENTE - nonostante anni di femminismo - e condiziona ancora pesantemente l'autonomia della donna. Un abbraccio Sabrina
    Rispondi a sabrina Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (13 Ottobre 2015 19:18)

      Ma poi gli uomini ci tengono così tanto a venir trattati come portafogli? Salvo poi lamentarsene?
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (13 Ottobre 2015 22:03)

      Certo! Gli uomini da poco misurano il proprio valore in banconote, titoli in borsa, beni mobili e immobili... e nel numero di donne che con tali ricchezze riescono a comprare. E in effetti, uomini di tal fatta non hanno altro spessore se non quello del loro portafoglio.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  9. Avatar di Valeria87

    Valeria87 9 anni fa (13 Ottobre 2015 22:22)

    Ciao a tutte! "...accettandole e convivendoci con molto più spirito di adattamento (o di sottomissione a dir si voglia)". Sai, Ilaria, una delle scoperte più rivoluzionarie che ho fatto grazie a te è proprio la differenza che passa tra l'essere flessibili (che è sano, e aiuta a perseguire i propri obiettivi) e lo scendere a continui compromessi (che è invece distruttivo). Prima, avevo sempre pensato che "sapersi adattare" ed "essere umili" significasse accettare e sopportare tutto. Non so se ho cercato di cambiare i miei ex. Di sicuro, pensavo di non meritarmi di meglio, quindi sopportavo. Adesso, sono contenta di essere riuscita a troncare definitivamente con un ambiente che mi obbligava a vedere l'ex narcisista; lì in mezzo ci sono anche persone che stimo e che così non vedrò più, ma pazienza, il mondo è grande, le belle persone da conoscere sono tantissime. Mi sento molto più leggera :)
    Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

  10. Avatar di mare

    mare 9 anni fa (12 Ottobre 2015 19:32)

    ..... Mia nonna era una grande. Faceva rigare dritto il marito .. ah si, come lo faceva trottare! :) Love nonna e nonno :)
    Rispondi a mare Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (12 Ottobre 2015 20:23)

      Si, Mare, anche in passato c'erano le eccezioni rispetto alla norma delle tradizioni maschiliste... e per fortuna! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (12 Ottobre 2015 21:36)

      Non lo so...a me far rigare un marito non interessa..non mi interessa neppure essere fatta rigare.....proprio non mi interessa un rapporto di potere nella coppia. Sto meglio sola.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (12 Ottobre 2015 22:57)

      Sono d'accordo con te Helen: in amore nessuno comanda nessuno (come scrissi un po' di tempo fa), ma credo che Mare non intenda dire che la nonna domina il nonno. Mi sembrava un uso scherzoso, ironico, dell'espressione "far rigare". Poi magari mi sbaglio, ma nel caso specifico l'ho inteso cosi...
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (12 Ottobre 2015 23:04)

      Ma sì, anch'io onestamente.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (13 Ottobre 2015 19:29)

      Beh Gea l'ho capito anche io che era una battuta. Ma siccome continuiamo a dire che le parole sono importanti ti giro la battuta al maschile. Un uomo dice:" ah bei tempi quelli in cui mio nonno faceva rigare dritto mia nonna" Come ti suona? A me male anche se è una battuta. Io sono un po' fissata con la par condicio.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (13 Ottobre 2015 22:10)

      Helen, capisco la tua idea di fondo e condivido il principio della par condicio, ma secondo me la frase declinata al maschile non é più una battuta, ma solo la prassi della mentalità maschilista di un tempo passato, ma purtroppo ancora presente nella mentalità di certuni. Il rovesciamento di prospettiva non ha la violenza insita nella frase al maschile, ma una comicità disarmata e disarmante. Quantomeno, io la vedo cosi.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (14 Ottobre 2015 6:24)

      Gea negare che anche le donne a volte esercitino una forma di violenza non fa bene a nessuno, alle donne in primis. Una delle più palesi e subdole è quella delle madri che ricattano affettivamente i loro figli e li fanno diventare i loro mariti rendendoli poi degli inetti nei rapporti sentimentali. E che ci siano donne che sfruttano e ricattano e sottraggono i figli ai loro padri ritenendosi genitori migliori è sotto gli occhi di tutti. La violenza di genere si guarisce solo adottando nella propria testa un sistema binario. Io naturalmente sono impegnata a risolvere la violenza su di me ma ho figli maschi e non vorrei mai per loro una donna che li facesse rigare dritti, neanche per scherzo. È proprio il termine "far rigare" che mi fa venire l' orticaria. Può essere interpretato come " farsi rispettare" (negli intenti penso si intendesse quello) e allora siccome le parole sono importanti usiamo quello.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (14 Ottobre 2015 10:20)

      Helen, ma quando mai ho negato che esistano donne abusive, manipolatrici e castratrici? Peraltro, so benissimo cosa significhi, avendone avuta in casa una... e non era mia madre, ma mia sorella maggiore, molto più grande di me (ha la tua età), e che é andata via di casa solo dopo che sono andata via io. Mia madre era troppo occupata con le crisi di ansia e depressione di mio fratello maggiore (ancora più grande)... e intanto io subivo dalla sorellona un magnifico "dressage" a base di bastone e carota. Fra l'altro, faceva di tutto perché odiassi e disprezzassi nostro padre e il genere maschile tutto, e il fatto di non riuscirci la mandava in bestia. Durante l'adolescenza, ho persino pensato che volesse farmi diventare lesbica... che poi mica uno diventa omosessuale cosi, a comando... ma comunque... Tornando ai nonni di Mare, visto che abbiamo capito che la nonna non torturava il nonno, le tue riflessioni, giustissime, mi sembrano inappropriate al suo commento, o se preferisci, sono una divagazione molto seria su un commento che significa altro.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  11. Avatar di Tina

    Tina 9 anni fa (14 Ottobre 2015 18:03)

    grazie a te...infatti secondo me è un ottimo blog
    Rispondi a Tina Commenta l’articolo

  12. Avatar di mary

    mary 9 anni fa (14 Ottobre 2015 11:08)

    Dopo una breve e intensa frequentazione,il mio lui continua a cercarmi,ma io donna,sento che ce qualcosa che non va...quando gli faccio notare questa cosa dice che non è vero,che lui non vede l'ora di vedermi...io stufa dal suo comportamento,gli mando sms che io sono una ragazza che sa quello che vuole nella vita e che non gli posso permettere di prendermi in giro..lui il messaggio lo legge ma non risponde...e cosi passano 3 settimane..nel frattempo io mi faccio mille domande dove ho sbagliato,che cosa gli ho fatto di male,senno di essere sempre presente e molto disponibile...sto malissimo...ma piano piano,comincio a riprendermi...fino a 2 giorni fa,quando al'improvviso mi arriva il suo sms,come stai,ti volevo parlare...gli rispondo che sono al lavoro e che non posso parlare,ma che dal giorno dopo sarei stata piu libera...il giorno dopo vedo che si collegava,ma senza cercarmi...in serata gli scrivo,allora mi volevi parlare?lui mi risponde che stava guidando e che mi avrebbescritto piu tardi...ma ovviamente non si è fatto sentire... il giorno dopo eccolo che mi scrive,dicendo che tra di noi è nato tutto cosi in fretta ma piano piano è diventato sempre piu bello..ma ora è arrivato il momento che me lo dice che sta in un periodo difficile e che ha una ragazza..dice che adesso lo odiero,e che è stato malissimo per non avermi detto subito la verita.ovviamente io scoppio e gli dico tutto quello che pensavo su di lui,ho tirato fuori il peggio di me...lo chiedo di cancellare il mio numero di telefono,cosa che lui non fa... mi chiedo,ma perche dopo un mese all'improvviso mi scrive queste cose,tanto avevo gia capito molto prima che ce qualcosa che non va.mi ero appena ripresa,ma questo suo rafarsi vivo mi ha scosso parecchio.era meglio che rimaneva in silenzio..ma perche i ragazzi fanno cosi,tra l'alltro non è nemmeno un ragazzino,ha 35 anni,ma facendo cosi mi ha fatto capire che è molto immaturo ..spero soltanto che questa rabbia e il senso di vuoto mi passa in fretta...e lui,vigliaco è capace di cercarmi di nuovo nonostante gli ho detto che mi fa schifo....
    Rispondi a mary Commenta l’articolo

    • Avatar di London

      London 9 anni fa (14 Ottobre 2015 14:09)

      Considerata la descrizione del soggetto, si, si farà risentire... Si, ci riprovera '...
      Rispondi a London Commenta l’articolo

    • Avatar di mary

      mary 9 anni fa (14 Ottobre 2015 15:43)

      non ho dubbi che ci riprovera...ma questi tipi non hanno un minimo di coscienza,prima ti illudono,ti fanno troppo male...e poi si ripresentano come se niente fosse...sarò strana io,ma certi comportamenti proprio non comprendo
      Rispondi a mary Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (14 Ottobre 2015 16:10)

      Non c'è niente da capire, Mary: c'è solo da prendere atto che il tizio non merita tempo, pensieri, lacrime, né tantomeno una nostra risposta. Mi permetti una metafora scatologica? Cos'é lui ormai lo sai, allora... Tira lo sciacquone e vai avanti! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di mary

      mary 9 anni fa (14 Ottobre 2015 16:36)

      Hai ragione Gea!Sto male ancora,ma alla fine mi rendo il conto che io non ho perso nulla..L'unica cosa che auguro a quel tizio,è di trovare una che lo trattera come lui ha trattao me e chissa quant'altre ragazze....Ora tocca a lui a soffrire,maledetto....
      Rispondi a mary Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (14 Ottobre 2015 17:44)

      Ha da passa' a nuttata.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (14 Ottobre 2015 19:51)

      OK sfogarsi, é umanissimo, ma dopo l'anatema di fra Cristoforo é ora che ti concentri su te stessa. Quello che capiterà nella sua vita non lo sai e non ha importanza; é quello che farai della tua vita che conta. :-) Un abbraccio!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  13. Avatar di Essenza

    Essenza 9 anni fa (14 Ottobre 2015 23:08)

    Non date importanza ad uomini/donne che ritornano solo perché nessuno in quel momento è capace di attrarre la loro attenzione.Credo che si solo un fattore psicologico di appartenenza dato che si vive dei periodi insieme.A me è capitato con uno,dopo essersi sposato mi ha cercato siccome aveva problemi con la moglie..allucinante..!!Ovviamente io nn l'ho cagato di striscio,anche perché voleva far il furbetto,credeva che io non sapevo che lui era sposato da poco..ma come si sà??...Oggi cè FB:)) Auguroni!
    Rispondi a Essenza Commenta l’articolo

  14. Avatar di _Al_

    _Al_ 8 anni fa (15 Ottobre 2015 14:51)

    Ciao a tutt*! E' da tanto che non commento. Molti impegni. Comunque anche io sono d'accordo sul fatto che l'amore non basta. Spesso, vuoi le favole, i film, le canzoni e anche il fatto che da piccoli non abbiamo avuto tutto l'amore che meritavamo, ci crogioliamo in questo mito dell'amore che fa tutto. L'amore può essere un catalizzatore di processi positivi che sono già in atto, ma può anche essere la spinta per andare giù nel fondo più fondo. E sto ancora frequentando il ragazzo di cui vi parlo da un po', e noto come questa cosa mi porti ad affrontare i miei "modelli operativi" che oggi non risultano più funzionali. L'amore può essere il motivo per cui lo fai, però ci vuole davvero l'amore, quello adulto e corrisposto, quello che dà fiducia e che ti fa stare bene.
    Rispondi a _Al_ Commenta l’articolo

  15. Avatar di Vera

    Vera 8 anni fa (15 Ottobre 2015 19:27)

    Ciao Ilaria. A me capita di pensare, che da una parte, le nostre nonne siano state più brave di noi, perché nonostante avessero a che fare con uomini difficili, con cui mai di loro spontanea volontà(in alcuni casi) avrebbero mai voluto avere niente a che fare, e nonostante l'epoca in cui si trovavano a vivere fosse difficile, sono state in grado di costruire rapporti solidi e duraturi, grazie alla loro pazienza, sopportazione, determinazione e alla loro forza. A noi giovani viene mosso il rimprovero di non sopportare niente, di far saltare per "stupidi" pretesti relazioni anche consolidate. Ciò per alcuni è vero, per altri no. A me sarebbe piaciuto che il mio ex, con cui ho vissuto la prima vera relazione seria, fosse stato l'uomo con cui avrei costruito una famiglia, ma causa di incompatibilità di carattere, ciò non è avvenuto. Siamo stati insieme per 4 anni. Questi anni sono stati caratterizzati da momenti belli e brutti, alti e bassi, come ce ne sono in tutte le coppie. Il punto è che provenivamo da due modi di fare diversi. Due opposti. Non ci incastravamo bene. A volte penso di non aver fatto abbastanza, seppur in realtà non è così, che avrei dovuto sopportare di più, di non essere stata abbastanza forte, che lui doveva essere l'unico. Altre, penso di aver fatto la scelta giusta. Che l'amore arriva sino ad un certo punto e poi ci vuole dell'altro, come la condivisione ed il dialogo, cosa che fra me e il mio ex non c'era. Cercavo la condivisione(con questo non voglio dire che volevo stare h 24 con lui 7 giorni su 7, assolutamente, sono contro quel tipo di rapporti), non so andare a ballare insieme(io sono brasiliana) visto che ad entrambi piaceva, ma lui ci andava con gli amici, e con me no. Oppure allo stadio, tifiamo accanitamente la stessa squadra, ma finchè i soldi li ha cacciati la sottoscritta(riconosco che questa frase è orribile), ok, perchè lui inizialmente non lavorava, economicamente io ero più avvantaggiata, quando è toccato a lui... no. Sottolineo che a me non interessava, il fatto che ci fossero delle disparità non mi è mai pesato e non gliel'ho mai fatto pesare, a me importava stare bene con lui. Lui era figlio unico e forse anche questo gli pregiudicava e faceva sì che non fosse abituato alla condivisione(so che è una stupida giustificazione). A questo si aggiunge il fatto che non aveva un buon rapporto con i suoi, o meglio non ce l'aveva per niente. Non dialogavano. Era un ragazzo chiuso, insicuro, introverso e vulnerabile (non che io sia una persona estroversa). Si arrabbiava con niente e per niente, e sbroccava. Aveva tanti pregi, molti lati oscuri. Sin da subito sono stata consapevole delle disparità, me ne infischiavo. Lo amavo. Visto che mancavano degli elementi essenziali, alla fine seppur con tanto amore ho detto basta. Ho sopportato e pazientato per 4 anni, anni in cui venivano fatte promesse di cambiamento, che non si attuava mai e alla fine all'ennesima, ho fatto si che vincesse l'orgoglio, la testa e l'ho lasciato. Le parole che mi disse quel giorno sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso " ti auguro e ti meriti una persona che ti faccia del male e ti faccia soffrire". Ho anche io i miei difetti. Ci siamo messi insieme che eravamo piccolissimi, a 17 anni. Non siamo stati in grado, data la giovane età di scindere i problemi personali dalla relazione. L'amore arriva sino ad un certo punto. Se mancano degli elementi, per quanto amore una persona possa avere e ci possa essere tra due persone alla fine la cosa scoppia. Se ci si incastra con difficoltà ora, figuriamoci un domani. "Inutile" continuare a portare avanti un rapporto che favorisce a far sì che tu non sia sereno o che te la toglie. Per cui si ammiro da una parte quelle donne che hanno portato avanti le loro relazioni, io personalmente non ce la farei a farlo. A portare avanti una relazione in cui per esempio, mio marito mi riempie di corna, però io ci sto lo stesso, perché mi riempie di regali. Non ce la farei a portare avanti relazioni a metà. Non sono per l" AMOR VINCIT OMNIA".. dipende!
    Rispondi a Vera Commenta l’articolo

  16. Avatar di Barbara

    Barbara 8 anni fa (18 Ottobre 2015 15:11)

    Cara Ilaria, Mi fa quasi paura il contenuto di questo tuo articolo. Hai descritto esattamente ciò che provo e, soprattutto, ciò di cui mi "sono convinta" in questi ultimissimi giorni. Mi rendo conto, leggendo le tue parole, che sto continuando a sbagliare ...alla grande. Spero di venirne fuori quanto prima e ...alla grande! Grazie! A presto.
    Rispondi a Barbara Commenta l’articolo

  17. Avatar di Beatrice

    Beatrice 8 anni fa (19 Ottobre 2015 13:25)

    Arrivata a 35 ho finalmente imparato a stare sola, a stare bene con me stessa. Da qualche mese ho conosciuto un uomo, single, 15 anni più di me e 600km che ci dividono...siamo innamorati ma mi chiedo quale futuro potrebbe esserci o meglio, che senso ha portare avanti una relazione senza futuro...credo che a volte l'amore non basti e che occorra essere realisti soprattutto ad una certa età... In ogni caso grazie davvero per tutti gli spunti di riflessione e di crescita che ci offri in questo blog.!
    Rispondi a Beatrice Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Ottobre 2015 13:45)

      Concordo :) .
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Beatrice

      Beatrice 8 anni fa (19 Ottobre 2015 15:32)

      Grazie! :) Le persone a me vicine mi dicono di viverla e vedere come va, lui mi dice che un modo per stare insieme si trova...ed io, che per quanto sento che sia la persona giusta con cui poter costruire un rapporto sano d'amore, sono realista e penso che non si possa lasciare un lavoro fisso per amore, soprattutto alla nostra età e di questi tempi...
      Rispondi a Beatrice Commenta l’articolo

  18. Avatar di eleonora

    eleonora 8 anni fa (21 Ottobre 2015 3:53)

    bloccalo.nei messaggi come nella vita.semplicissimo.
    Rispondi a eleonora Commenta l’articolo

  19. Avatar di eleonora

    eleonora 8 anni fa (21 Ottobre 2015 3:57)

    idem... mooooooolto lontani...va da2anni...tra tante insicurezze e dubbi sula vita e poi...interviene il destino che pone delle scelte che non si possono piu'rinviare diventando urgenti ed "urlanti":partire lui o io???? parto io.
    Rispondi a eleonora Commenta l’articolo

  20. Avatar di minou

    minou 8 anni fa (30 Ottobre 2015 15:21)

    Ho preso delle decisioni in questi giorni e ho espresso delle posizioni, contrastanti con quelle della maggioranza con cui mi confrontavo e che io non condividevo. Non mi sono imposta, ho semplicemente detto la mia e agito in conseguenza, rifiutando l’allineamento e una certa manipolazione. Mi sono sentita molto serena e tranquilla, anche su di giri. A posto con la coscienza e contenta di me. Sono andata a dormire ieri col sorriso, perché mi sentivo forte. Mi sveglio di notte con una sensazione di panico. Un’impressione sgradevolissima che, nel dormi veglia successivo, si trasforma in ansia. Quando mi alzo sono tesa, anche spaventata, come se avvertissi una sensazione di pericolo. Inizio la giornata. Subito tante cose da fare in fretta. All’improvviso, come un lampo, una consapevolezza. Io stanotte ho sognato. Ho sognato che ero a casa, ma non c’erano mura. Io ero inginocchiata per terra e contornata da cose, vestiti, oggetti, cocci, tantissime carte e cumuli bianchi e piangevo. Piangevo disperata. E cercavo di raccogliere, ma senza convinzione. Ero disperata. E – senza dirlo a parole, perché nemmeno in sogno me lo sarei permesso – nel pianto pensavo “non andartene”. E piangevo. Tutte le lacrime cui non ho dato possibilità di uscire quando il mio ex-marito se ne è andato, perché mai gli avrei dato la soddisfazione di vedermi prostrata. Ilaria, ma ti pare che mò il mio inconscio se ne esce così? Ma perché? Ieri pomeriggio mi ci sono scontrata, nel senso che l’ho stoppato e messo a tacere mentre cercava di cojonarmi more solito e di negarmi la restituzione di una somma che mi deve. Mi sono agitata, ovviamente, ma ho tenuto testa bene, senza far trapelare nulla e senza farmi intimorire da minacce, offese e teatrini penosi. Lo disprezzo dal profondo. Ma arrivare a sognare di piangere e sentire quel dolore… Perché? Mi sento veramente stranita.
    Rispondi a minou Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (30 Ottobre 2015 15:33)

      Fatti restituire quegli stramaledetti soldi, acciderbolina! E poi dalli in beneficenza, se proprio ti devi liberare (io andrei a farmi una vacanza). Meno male che il tuo inconscio si dà da fare, era ora. Un consiglio a tutte: guardatevi il film Maleficent, con attenzione :) Cmq non è che si è prostrate per la perdita dell"amato bene" ma per la perdita delle proprie illusioni, sogni, aspettative e presunti progetti. Per questo bene che l'inconscio si svegli e poi bene dedicarsi a progetti concreti per sé.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo