Fare l’amore con un uomo: come fai a decidere? (Prima Parte)

fare l'amoreQuando è il momento giusto per fare l’amore con un uomo all’inizio di una relazione? Gli antichi romani avrebbero definito questo argomento una “vexata quaestio”, cioè un tema discusso e lungamente dibattuto, e sul quale dubbi e interrogativi restano aperti.

"Come sono belle le donne quando decidono di fare l’amore tra poco. Roberto Benigni"

Che ci piaccia o no, a XXI secolo bello che avviato e in un paese democratico e liberale quale è il nostro, tutto quel che riguarda il sesso e il fare l’amore desta ancora emozioni fortissime, tocca corde profonde e agita sentimenti di grande combattimento interiore. Perché mai il sesso è ancora un argomento così controverso? Come mai molte donne, che ritengono di essersi affrancate da antichi retaggi culturali, sentono ancora forte l’insicurezza per quel che riguarda il proprio comportamento sessuale, soprattutto per quel che riguarda l’influenza che questo loro comportamento potrebbe avere sulla relazione con un uomo? Come mai la decisione di fare l’amore (o di non fare l’amore) con un uomo suscita ancora tante perplessità?

Fare l’amore: perché tanta insicurezza?

Che il sesso sia un grande tabù non l’ho deciso io. E non l’hai deciso nemmeno tu. Fatto sta che quel che va a creare confusione nella mente e nel cuore di molte persone è di certo l’educazione ricevuta (ma va?!) direttamente o indirettamente. La religione – e non solo – si è arrogata il diritto di decidere il giusto e l’ingiusto per quel che riguarda la vita e la morale sessuale dei suoi fedeli. E tracce di questa indebita e terrificante invasione permangono ovunque e, anzi, oserei dire che il pluralismo e il multiculturalismo che finalmente stanno lambendo anche il nostro paese, invece di “diluire” certe convinzioni, le rafforzano, dato che convinzioni diverse – ma molto spesso e per la maggioranza depotenzianti – si vanno a sommare le une alle altre.

"Il pianeta è così sovraffollato che siamo costretti a far l’amore uno sopra l’altro. Mirco Stefanon"

Ma non è solo tutta colpa della religione, anche se quasi tutto origina da lì e lì va di nuovo a finire. Ci sono anche altre ragioni per cui fare l’amore è tuttora un ambito problematico per molte persone, uomini e donne, sia ben chiaro. Vediamole insieme, alcune di queste ragioni.

Fare l’amore: i motivi di tanta paura

1) Fare l’amore significa entrare in intimità con una persona, significa “scoprire se stessi”, in senso reale e metaforico. E, ovviamente, questo suscita tanta paura. Paura di sbagliare, paura, appunto, di scoprirsi, paura di lasciarsi andare con la persona sbagliata, per le ragioni sbagliate, nel modo sbagliato. E’ un atteggiamento mentale più che comprensibile, perbacco. Spesso ce la prendiamo con gli operatori dei call center che continuano a chiamarci al telefono, dato che consideriamo la loro insistenza un’invasione della nostra riservatezza, perché mai non dovremmo avere del riserbo nello stare così fisicamente in intimità con un’altra persona?

"È più difficile fare bene l’amore che fare bene la guerra. Ninon de l’Enclos"

2) Fare l’amore – e questa mi sa è una scoperta recente, maledetta società che esalta la competizione per usare meglio la manipolazione su chi alla fine si sente perdente – è per molti (e molte) una “prestazione” da valutare. E che cosa devo dire? Viviamo in un mondo nel quale se ti prendi a sprangate con un altro tifoso allo stadio, sei un bravo ragazzo che ha fatto una sciocchezza, ma se non sai fare l’amore come si deve (ma come si deve?!)… Meditate, gente. Meditate.

3) Fare l’amore viene considerata una voce del curriculum vitae. Hai presente le famose tacche sul fucile? Gli adolescenti di mezzo mondo non sono preoccupati del fatto che non sanno scrivere una frase sensata – e che vuoi Ilaria, sei così vecchio stampo? Dài, sono teenager, devono divertirsi – ma se a undici anni e mezzo non hanno avuto sette relazioni “importanti”, beh, questo sì che è un problema. E il problema peggiore è che i loro genitori la pensano nello stesso modo. Se non è avere la testa prigioniera delle manipolazioni esterne questo…
4) Fare l’amore (sì o no) viene considerata una moneta di scambio; se tu fai così allora io ti ricambio con…

"Fare all’amore è nuotare insieme assumendo l’altro come il mare che ci porta. Lou Andreas Salomé"

5) Fare l’amore: esiste tuttora un “doppio standard” di valutazione: un dongiovanni viene considerato un figo; una donna libera di fare quello che vuole e di scegliere quello che preferisce, viene considerata una poco di buono. Quante donne hanno paura di lasciarsi andare perché temono di essere giudicate “male” e di giocarsi “male” le loro carte?

Fare l’amore vuol dire amarsi per davvero?

6) Fare l’amore. E’ tutta una questione di mente. Quante volte hai sentito dire questa scemenza? Però è vero, è tutta una questione di mente; chissà che cose straordinarie devono mai accadere quando si fa l’amore? E il coinvolgimento, e la passione, e l’attrazione, e l’intesa, e la prima volta, e un uomo importante per me, e l’amore vero e via altre stupidaggini che ingabbiano il pensiero e anche il corpo. E poi che cosa alla fine fine devo raccontare alle amiche? E agli amici? Che cosa penseranno LORO della MIA vita sessuale? Come mi giudicheranno?

7) Fare l’amore: dal come e dal quando dipende se lui mi amerà per sempre, sarà l’uomo giusto per me e mi permetterà di avere una famiglia tutta mia. Possibile?!

8) Fare l’amore: se due persone hanno avuto rapporti intimi è fatta! Il legame è creato, c’è dell’intesa vera e sincera. Domani di sicuro mi chiamerà, mi dirà che mi ama e che mi vuole sposare. (Mi chiamerà prima delle 7. Del mattino).

9) Fare l’amore: se faccio l’amore con lui, capirà che lo amo davvero, perché io non sono una ragazza facile – gliel’ho detto subito, appena l’ho conosciuto, ancora prima di sapere il suo nome e lui il mio, perché ci tengo che lui sappia che sono una ragazza seria – e allo stesso tempo sono una donna moderna, abbastanza disinibita da non comportarmi da “suora”.

10) Fare l’amore: beh, ora che abbiamo fatto l’amore, deve rispettare i suoi impegni con me…

11) Fare l’amore: meglio di no, sennò poi chissà come va a finire, resto coinvolta e chissà quanto male mi sento…

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

12) Fare l’amore significa essere belli e interessanti: se fa l’amore con me vuol dire non solo che gli piaccio, ma che sono una donna interessante

13) Se lui desidera fare l’amore con me, significa che l’ho sedotto. Allora significa anche che ho potere su di lui. Ma se non faccio l’amore con lui, non posso sedurlo e non ho potere su di lui.

14) Se faccio l’amore mi sento meno triste e sola. Forse. Per un po’. Non so…

15) Accidenti, ho tanta voglia di fare l’amore con lui, giusto così, perché ne ho voglia. Sono una cattiva ragazza? Cosa penserà di me? Che cosa andrà in giro a dire di me?

Ora, queste sono solo alcune delle ragioni. A te ne vengono in mente delle altre? Mi interessa sapere, perché questo articolo continua e il tuo contributo è importante…

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111 Commenti

  1. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (21 Ottobre 2014 14:49)

    @minou e non solo, non per dire ma...trovare un uomo che non sa infilarsi un preservativo secondo me è solo questione si sfortuna vostra. Non mi è mai successo. Sui rapporti sessuali, un'intesa al 100% la avrai solo dopo tempo, quando ognuno avrà conosciuto meglio l'altro nell'intimità e vi sarete "istruiti" a vicenda. Parere mio. (anche se ovvio poi la sintonia puoi pure trovarla subito o mai) Tornando sulla "vexata quaestio" circa il momento in cui fare sesso con un uomo. Io personalmente non riuscirei mai ad avere rapporti occasionali. Al di là del fatto che come diceva qualcuna non sai mai chi ti trovi, l'igiene è fondamentale e a prescindere dal preservativo (esistono ancora donne che fan sesso occasionale senza pretendere che lo si indossi?????) i rischi si contrarre qualche malattia con un perfetto estraneo sono secondo me da tenere in considerazione. Se però avessi la certezza matematica che non correrei rischi da quel punto di vista NON farei comunque sesso occasionale. Io in realtà non riesco a scindere l'emotività dall'atto fisico e soprattutto mi sembrerebbe di svendere qualcosa di importante. Personalmente aspetterei qualche mese. Non lo so se poi andrà bene, o male. So solo che in qualche mese puoi farti una minima idea della persona che hai di fronte e già il fatto che "dopo qualche mese" lui sia ancora lì, beh è indice di qualcosa di più. Poi ovvio, non parlo di casi di persone con disturbi psicologici vari ed eventuali, parlo di casi normali. Ci sono anche le eccezioni sia chiaro. Nel senso che aspettare può voler dire tutto e niente. Non giudico chi decide di fare sesso subito con un uomo, nella maniera più assoluta!! L'unica cosa che mi fa riflettere è proprio la questione "sui valori". Mi spiego. Una donna che fa subito sesso è una donna con valori o senza? Ovviamente dipende dall'ambito. Potrebbe essere una donna onesta (oppure no), fedele (oppure no), altruista (oppure no) ecc ecc, ma in quell'ambito è e resterà sempre una donna che si concede subito. Non dà valore al sesso perchè per lei non è un valore ma solo un atto di mero piacere fisico. Su questo secondo me non ci sono dubbi. Ed allora io dico. Non starei con un uomo che fa sesso subito, e che pretende da me sesso subito, ergo, non vedo perchè un uomo dovrebbe desiderare di stare con una donna che si concede subito. E' logico secondo me. Se poi un uomo vi giudica male perchè vi siete concesse subito, beh è un troglodita, per il semplice fatto che lui è il primo ad averlo fatto. Purtroppo c'è ancora questo modo di ragionare di fondo. Il punto secondo me sta nel fatto che uomini e donne sono diversi. Il loro ruolo è diverso. L'uomo si sa, ci sta subito, dalla donna invece ci si aspetta un pò più di rigore. Ed io non sono contraria a questa ideologia. Mi piace essere quella che decide quando farlo. E mi piace essere quella che da quel punto di vista ha "il potere". Anche se in un certo senso ci sono risvolti negativi per i quali ci troviamo in questa posizione di forza, e cioè che lo siamo perchè continuiamo ad essere giudicate da quel punto di vista. (ripeto. Io non giudico, ma fare sesso così, per puro piacere, non lo condivido PER ME STESSA). E non aspettativi che un uomo vi consideri per una relazione seria se lo faceste.
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  2. Avatar di mari

    mari 10 anni fa (21 Ottobre 2014 16:17)

    @Ilaria: grandioso questo articolo, anch'io come altre mi ritrovo in tutti e 15 i punti, a volte tutti insieme, altre volte a seconda del momento più in uno che nell'altro. Ho capito però una cosa, che se faccio l'amore con qualcuno quando mi sento bene con lui, a mio agio, senza paranoie, sarà bello, altrimenti sarà un disastro!! Grazie Ilaria per il tuo blog, sto ri-scoprendo (spero sia la volte che poi me li ricordo) un sacco di spunti utili e positivi, dopo la fine dell'ennesima storia con una persona che non era giusta per me.
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  3. Avatar di Monica

    Monica 10 anni fa (21 Ottobre 2014 17:02)

    Monica Sono sposata da 25 anni, ho due figli che ora sono adulti, nonstante ci amiamo lui mi ha sempre ossesionata con il sesso dicendo che non lo facevamo abbastanza, e che lui aveva bisogno di farlo di frequente, una volta al giorno,mentre io sono sempre stata una ragazza tranquilla in quel senso, per me é sufficiente farlo due o tre volte a settimana, dò molta più importanza all'amore che al sesso vero e prorprio, e questo é sempre stato l'unico motivo di discussione fra noi, ora la cosa sta degenerando perché lui mi accusa che per colpa mia non ha più stimoli, di conseguenza il nostro rapporto si sta incrinando sempre di più e questo mi dispiace perché io lo amo, ma non so che cosa fare! Ho provato molte volte a impegnarmi di più su questa cosa, a stare al gioco, e anche lui ha cercato di stimolarmi in vari modi ma nulla da fare, sono io che sono sbagliata? c'é qualcun altro con il mio stesso problema?
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  4. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (21 Ottobre 2014 20:10)

    @Cassy, io sono più per la corrente della sintonia anche immediata. Ho avuto un ragazzo con cui sono entrata subito in intimità. Sapevo che la possibilità di frequentarci era bassa a causa della distanza e quindi quando l' ho avuto tra le mani e mi è piaciuto, me lo sono spupazzato senza problemi. Pensavo che non avevo nulla da perdere, invece poi si è rifatto sentire e siamo andati avanti per molto tempo fin quando non mi ha regalato una fedina che però rifiutai. Quindi credo che più di ogni cosa gli uomini siano annoiati dalla progettualità della donna.
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  5. Avatar di vale

    vale 10 anni fa (21 Ottobre 2014 21:48)

    Mintrovo d'accordo con cassy anche qui :)
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  6. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (21 Ottobre 2014 22:41)

    @Monica hai mai pensato di consultare uno psicoterapeuta? Magari potrebbe esserti utile per capire cose che da te non comprendi. Non so è un'idea. Sulla mancanza di voglia non credo che due tre rapporti settimanali siano pochi. Secondo me il tuo partner è un tantino esagerato. Pensare che sia questo il motivo di un rapporto che si incrina beh, mi darebbe molto da pensare. Perché ti ripeto, il sesso tra voi non era assente anzi.
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  7. Avatar di dania

    dania 10 anni fa (21 Ottobre 2014 22:47)

    Grazie Vale evCassy...si infatti io ho risposto cosi alla domanda che mi ha fatto in chat..perché hai avuto paura di fare l amore...ho detto che volevo conoscerlo meglio...ma poi glibho detto francamente che lui non mi sembrava interessato a me durante gli approcci...e cio non mi sembrava causato dalla timidezza..perché sul sesso telefonico fatto prima di frequentarci, non è stato affatto timido....sensazioni e non solo sensazioni che ho voluto condividere con lui..non siamo giovanissimi, ma non per quedto volevo mettergli fretta..volevo solo chiaeezza...ma perché se sono gli uomini a impostare un rapporto va bene,ma se lo chiediamo noi, siamo bisognose....se ho un bisogno è quello di avere chiarezza....
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  8. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (22 Ottobre 2014 9:10)

    @Dania, invii messaggi contraddittori, tu vuoi un rapporto fisso e vero con quest' uomo e nella realtà ti tiri indietro dal fare sesso reale perché ritieni che poi lui non sarebbe seriamente interessato a te, ma virtualmente ti dai alla pazza gioia. Delle due l' una, o scegli di farti conoscere come persona e poi eventualmente valuti se andare o meno a letto con quest' uomo oppure sei coerente con quello che fai quando siete al telefono o in cam anche quando siete dal vivo. Non è lui quello poco chiaro.
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  9. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (22 Ottobre 2014 9:30)

    Mi trovo d'accordo con Emanuela, dania... Forse sei tu che dovresti fare un pó di chiarezza, magari non sai neanche bene tu come comportarti e fare sesso telefonico ti sembra meno "impegnativo". Non lo è poi così tanto.
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  10. Avatar di Cassy

    Cassy 10 anni fa (22 Ottobre 2014 9:31)

    @Emanuela si certo quello che è capitato a te è successo anche a persone che conosco. Non ci sono regole fisse ecco. Peró tra vedere e non vedere preferisco tutelarmi prima ;)
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  11. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (22 Ottobre 2014 10:00)

    Mah, Cassy, sfortuna se fosse successa poche volte. Comunque l’imbranataggine di cui parlavo non è nell’infilarlo (beh, accidenti, non esageriamo). Io ho notato che l’interruzione dovuta alla richiesta di metterlo impatta sull’erezione. Non del tutto, ma in parte sì. E ho notato che influisce sulla durata. Questo l’ho riscontrato con persone diverse e in diversi momenti della relazione. Cioè intendo dire non solo all’inizio, ma anche a relazione avviata. Questo dal mio punto di vista. Dal suo (diciamo un generico “suo”, perché mi riferisco sempre a più persone) c’è sempre qualche lamentela legata a (vado in ordine di frequenza): 1) allergia al lattice (mmmh, vabbè. Uno mi ha addirittura portato le analisi per convincermi a farlo senza), 2) diminuzione della sensibilità (questo posso capirlo) 3) diminuzione del desiderio. C’è poi, dall’altro versante, chi riesce a spaccare il preservativo. Io non so se a voi è mai capitato. A me sì, più volte. E la cosa non è piacevole. Mi è anche capitato (una volta sola, per fortuna), chi è riuscito a perderselo. Detto tutto ciò, poiché a me farlo tanto per farlo non interessa, ma se lo faccio lo faccio per provare piacere e non perseguire scopi, strategie o per comunicare chissà che, lo stato dei fatti mi intristisce. Sulla questione che richiamavi (farlo subito e valori vari), è ovvio che se io mi metto con un uomo la ragione di base è a carattere sessuale. Altrimenti che mi ci metto a fare? Certo, ci vado al cinema/teatro/cene/etc. e, certo, se mi garba ci convivo/ci figlio/a volte mi ci sposo pure. Ma alla base ci faccio l’amore. Per quel che riguarda i giudizi legati alle tempistiche, non me ne può importare di meno. Ho avuto rapporti durati decadi e iniziati con una gioiosa scopata. Ma comunque, anche non fosse stato così, che importa? Perché dovrei stare con un uomo che mi giudica? E, un’ultima cosa, poi la smetto perché mi sa che siamo proprio su binari diversi e sto faticando a esprimermi. Sulla questione della conoscenza. Sì, certo, nella teoria tu hai ragione. Ci si conosce via via e si instaura un rapporto di fiducia e di intimità crescente. Ma tu ci credi davvero? Non è l’ennesima fantasia? Nella mia vita ho preso una grande batosta. Una, ma grande. Ero molto allenata a controllare i miei sentimenti, a non perdere mai la testa, a non coinvolgermi mai davvero. Nonostante tutto ciò, la batosta è arrivata. Forte e chiara. Mi ha fatto sbarellare per un paio d’anni. In quegli anni ho voluto fare un esperimento. E’ orribile dirlo, ma alla fine non più che farlo, per cui lo dico. Ho voluto capire le dinamiche maschili e vedere razionalmente fin dove possono spingersi gli uomini. Non c’è uno, dico uno, che ha mostrato un minimo di dignità, fedeltà e serietà. Basta uno sguardo e due parole assestate come si deve che l’irreprensibile marito/fidanzato di qualsiasi amica/parente/conoscente è disposto a portarti a letto. Io non l’ho fatto (copulare a destra e a manca, intendo) perché non lo volevo. Volevo soltanto capire che mondo mi circondasse. Esattamente questo, cioè quello in cui non ho trovato un uomo in circa due anni che non mi sia saltato addosso. Non uno, capito, non uno. Dal collega (banale), al ginecologo, al commercialista, al datore di lavoro, al fisioterapista, ai papà degli amichetti dei figli, ai professori, ai parenti (cazzo, i parenti), agli amici di famiglia, agli amici storici, al tecnico della caldaia... Continuo? E non uno che non fosse sposato/fidanzato/accoppiato. Fai la prova. Ci vuole stomaco. Non ci devi andare a letto, ti serve solo per capire cosa ti circonda. Poi riparliamo di conoscenza e fiducia e intimità (e pure di igiene, se vogliamo). Io penso sia anche per questo. Ma quando ora mi ritrovo a letto con un compagno ed è impacciato e magari farnetica frasi poetiche o si lancia in iperboli sulla mia unicità e specialità e irripetibilità nel mondo, a me vengono i vermi. E lo piglierei a pizze.
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  12. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (22 Ottobre 2014 10:14)

    @Cassy, credo che se ascoltassimo di più l' istinto ci renderemmo conto fin da subito se è il caso o meno di giocarsela. Ognuno sceglie per se il meglio, ma a volte a ragionarci su troppo si fanno le scelte sbagliate. Una volta vidi un film di cui non ricordo il titolo, una frase diceva " un uomo ti dice tutto di se nei primi 5 minuti del vostro incontro, " o una roba simile, ed è verissimo, facci caso. Prendi una persona qualsiasi e lascia che si presenti, te lo dice subito o te lo fa capire se è un giocherellone, un immaturo, uno che sta a posto con se stesso o altro... tutto quello che viene dopo ce lo costruiamo noi a forza di " si però anche se mi ha detto così vedo che mi guarda in modo particolare" oppure " però anche se non si fa sentire e non mi chiama mi fa uno squillo la sera"... ci mettiamo una carta regalo sopra a questo paccone vuoto, con tanto di nastro arricciato sopra e ce la regaliamo, l' illusione.
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  13. Avatar di _al_

    _al_ 10 anni fa (22 Ottobre 2014 10:38)

    Infatti Minou la mia teoria sul preservativo è che sono troppo poco uomini e hanno troppo bisogno di dimostrare a se stessi di essere maschi. Somma una buona mancanza di rispetto (per sé e per gli altri) e ottieni l'equazione dell'impotenza da preservativo. Per il resto non lo so, penso che trovare un uomo sia veramente difficile. Molti rapporti sono principalmente manipolazione e lucidamento dell'ego. Sono poche le persone che fanno sesso perché amano il sesso. Spesso è solo un modo di dimostrare, di sfogare la rabbia, di riempire un vuoto emotivo. Raramente è fine a se stesso.
    Rispondi a _al_ Commenta l’articolo

  14. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (22 Ottobre 2014 11:10)

    "Ho voluto capire le dinamiche maschili e vedere razionalmente fin dove possono spingersi gli uomini. Non c’è uno, dico uno, che ha mostrato un minimo di dignità, fedeltà e serietà. Basta uno sguardo e due parole assestate come si deve che l’irreprensibile marito/fidanzato di qualsiasi amica/parente/conoscente è disposto a portarti a letto". Mah, che perdita di tempo stare li a capire le dinamiche maschili.Cosa importa? A cosa serve? Una volta che hai capito che sono tutti uomini di m a che conclusione arrivi? Vivere la propria vita senza star li a vedere le dinamiche delle vite altrui penso sia sicuramente piu' efficace e piu' bello. Un bacio a tutti!
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  15. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (22 Ottobre 2014 11:35)

    @Minou, il tuo racconto mi lascia perplessa. Non comprendo l' utilità di testare il mondo circa la capacità di essere fedeli, soprattutto se si ammette di essersi posti nel ruolo di seduttori. La capacità di sedurre sta proprio nell' usare quelle due parole ben assestate, come tu stessa dici, per far cadere l' altro nella tentazione, che sia uomo o che sia donna. Tutte qui siamo testimoni di almeno una storia di seduzione fasulla subita da parte di chi si è giocato bene alcune carte, non per questo siamo tutte da giudicare come poco di buono o delle facilone. Molte di noi si sono lasciate convincere, forse perché in quel momento ne avevano bisogno, dal seduttore di turno. Le persone che tu citi non ti hanno sedotta andando oltre il loro ruolo professionale o parentale, ma sono stati sedotti da te. Sono convinta che in un rapporto stabile e sincero tu non saresti mai entrata, hai trovato strada facile lì dove alcune situazioni ( essere sposati non è condizione sufficiente per dirsi felici ) che non conosci lo hanno consentito. Non è un caso che poi tutti questi personaggi si rivelino fortemente deludenti all' atto pratico. Vivi con spontaneità le tue emozioni e non mettere alla prova nessuno.
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  16. Avatar di Vale

    Vale 10 anni fa (22 Ottobre 2014 11:40)

    @Dania: ehm non sapevo che avessi diciamo parlato di sesso telefonicamente... per me questo è un errore grande quanto una casa.... perché va proprio contro a ciò che tu vorresti avere. Se un uomo ti conosce in quel modo è "normale" che poi si aspetti che lo fai anche nella realtà.. il tuo comportamento è stato contraddittorio perché, in realtà, tu vuoi una storia e non solo sesso ma se parli solo di sesso via tel cosa ti aspettavi? Quando qualcuno mi approccia in questo modo io lo allontano.. anzi.. si allontanano loro quando vedono che non voglio parlare di sesso via pc o via tel. Personalmente mi da fastidio preferisco farlo a questo punto ma dato che vorrei una storia dove sono apprezzata in toto li escludo subito...
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  17. Avatar di dania

    dania 10 anni fa (22 Ottobre 2014 12:55)

    eh si hai ragione... ma questa volta anche io volevo vedere fino a che punto è capace di spingersi un uomo... avevo visto chiaro anche io..e non mi sono sbagliata, per questo sono uscita con frasi tipo che tipo di storia vuoi.... sono stanca di uomini sbagliati e proprio perché lo consideravo tale, l'ho messo alla prova... adesso so che non è scappato perché gli ho chiesto che tipo di rapporto vuoi, ma perché era solo interessato al sesso e questo suo silenzio ne è la prova......
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  18. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (22 Ottobre 2014 13:05)

    Non ce la faccio, ragazze. Per quanto ci provi, ogni tanto, non riesco a non mettere alla prova gli altri. Se non lo faccio scientemente, lo faccio inconsapevolmente e me ne rendo poi conto a posteriori. Non ci riesco proprio a vivere bene se non so con chi ho a che fare. Mi serve da una parte come difesa e dall’altra come una sorta di “memento mori”. Questo non vuol dire che non mi viva bene gli attimi, se ce ne sono, ma li inquadro sempre e comunque come tali. E’ come chi sceglie di essere ateo. Sa che dopo non c’è niente, non c’è premio, non c’è punizione, non c’è altro. E, invece di disperarsi, vive al meglio il presente, senza aspettarsi un dopo, senza valutare le conseguenze del credere/non credere, praticare/non praticare. Non lo so, veramente, se riesco a esprimere quello che penso. Il fatto è che è un nodo che mi tocca e mi fa sentire vulnerabile. Io, da sempre sempre sempre, ho avuto bisogno di andarmene a un certo punto. E’ difficilissimo prendermi o conoscermi. Mi sono sentita a lungo un mostro per questo. Ho sempre cercato negli altri le colpe del mio allontanamento e le ho sempre puntualmente trovate. Ho cercato di modificare questa mia tendenza, fino quasi ad annullarmi, per poi scoprire la finzione che c'era dietro al mondo borghese in cui mi sforzavo controvoglia di rimanere. Ho dovuto capire fino in fondo (questa è la motivazione), perché altrimenti starei ancora là a flagellarmi perché per una volta ancora non ce l’ho fatta a rimanere, ad accettare e a credere. Io so dirvi ora (ora, finalmente ci sono arrivata), e non me ne vergogno più, che sono del tutto incompatibile con una vita di coppia tradizionalmente intesa. Vado ai pazzi, sclero. E quindi non è saggio né utile per me che la cerchi. Ho bisogno che ci sia una porta da cui defilarmi all’occorrenza. Non è la paura dell’impegno, perché da questo punto di vista sono una bestia da soma, sopporto carichi di responsabilità, lavoro e impegno come raramente ho visto fare. Ho convissuto a lungo, sono stata sposata a lungo, ho figli che cresco da sola, affronto tutto a viso aperto, vinco le paure e vado, mi faccio carico di gestire e risolvere casini immani. Non è l’impegno materiale che mi spaventa. Ma l’idea di avere un uomo accanto cui consegnare simbolicamente le chiavi di quella porta. Io non ce la faccio. E’ una questione mentale. Ci ho provato, ne sono uscita scorticata a sangue e ora non ce la faccio più. O trovo uno talmente intelligente da capire il mio vissuto e accettarmi per come sono e talmente grande da piacermi per più di qualche momento, o io continuerò ad andarmene. Boh, chissà se si è capito qualcosa di quello che ho scritto. Un abbraccio a voi e grazie per la condivisione.
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  19. Avatar di vale

    vale 10 anni fa (22 Ottobre 2014 14:26)

    @Dania: esatto... avendo il quadro della situazione è evidente che era interessato solo al sesso. Mi sembra, la tua, una cosa simile alla mia nel recente. Via pc voleva parlare di sesso e io rifiutando mi ha detto che, evidentemente, non avevamomlo stesso interesse. Mi aveva pure detto che avrebbe voluto fare l'amore con me. Da quel momento non si è fatto più sentire ed io uguale. Voleva solo sesso quindi.
    Rispondi a vale Commenta l’articolo

  20. Avatar di Michela2

    Michela2 10 anni fa (22 Ottobre 2014 14:43)

    Dania, se avevi visto chiaro dovevi seguire il tuo istinto e lasciar perdere.Mettere alla prova non serve a niente.Le frasi del tipo "che storia vuoi"sono tristi. Se lo consideravi tale perchè non hai ascoltato il tuo istinto e non l'hai lasciato perdere subito? Il sesso telefonico è triste quanto la domanda che storia vuoi, soprattutto fatta ad uno sconosciuto con il quale hai fatto "sesso telefonico". Per fare sesso da sole ci sono dei siti ormai non a pagamento che possono essere usati anche dalle donne. Al telefono puo' essere bello con qualcuno che conosci già, che sia fidanzato o simile, ma con uno sconosciuto è un'intimità forzata secondo me.
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo