Smettila di rimuginare sui tuoi errori e vai nella direzione giusta

erroriCapita spesso, soprattutto nei momenti di crisi, soprattutto quando le cose non vanno nel verso giusto, soprattutto quando le cose stentano a mettersi a posto, di concentrarsi sui propri errori, presenti, recenti o passati e pensare di aver fallito tutto, di essere degli incapaci e di non essere in grado di combinare nulla di buono e di non poter realizzare nulla di positivo per sé e per la propria vita.

Ci si concentra talmente tanto sui propri errori da farli diventare il “tutto” della propria esistenza e dei propri risultati, tanto da percepire se stessi non come persone (che come tutto e tutti) hanno sperimentato il fallimento (uno o più fallimenti anche), ma come persone che sono quello stesso fallimento che hanno sperimentato. Scommetto che anche tu, a furia di rimuginare sui tuoi errori pensi di essere una fallita e che la tua vita sia tutto un fallimento. Eppure questa non è la realtà. E’ solo la conseguenza di un atteggiamento mentale che non è utile e non è funzionale.

"Dimentica gli errori del passato.Dimentica tutto eccetto ciò che devi fare ora e fallo.W. Durant"

Perché, molto semplicemente, tu non sei i tuoi errori e i tuoi errori nemmeno ti rispecchiano. I tuoi errori non rispecchiano la tua vera natura. I tuoi errori sono semplicemente le conseguenze di modi pensare, comportamenti e azioni che ti sono di certo appartenuti, ma in un momento circoscritto della tua vita, in determinati circostanze e contesti e in determinati stati emotivi, stati d’animo. Insomma, gli errori sono proprio questo: errori, nulla più. Ora spieghiamo.

Faccio un esempio semplice semplice. Credo che tutti sappiamo che una delle regole base della grammatica italiana sia distinguere il termine “a” (lettera dell’alfabeto o preposizione) dal termine “ha” terza persona del verbo avere, presente indicativo. Dico credo, perché con i tempi che corrono… Ma va beh, diamo per scontato che a scuola a tutti noi abbiano inculcato ben bene che scrivere “a” invece di “ha” sia un errore gravissimo e madornale che ci può definire come persona completamente illetterata o persona con le minime basi di istruzione. Eppure, anch’io, che amo esprimermi correttamente e pongo alla cosa molto attenzione, mi accorgo che, magari scrivendo un SMS, rispondendo a un What’sapp o anche rispondendo ai commenti sul blog, ogni tanto cado nell’errore e scrivo “ha”, come “a”, senz’acca. E’ perché gli strumenti non mi aiutano (i famigerati correttori che non correggono), perché ho fretta, perché sono presa dall’entusiasmo di comunicare. Perché non rileggo e non correggo.

Errori, contesti e circostanze

Ora, se qualcuno me lo chiede, so ben spiegare perché scrivere “a” senza l’acca invece di “ha” con l’acca è un errore madornale e ignominoso. Non è che non lo so. E io detesto fare quel genere di errore, non mi piacciono gli errori di grammatica, ci tengo che tutto sia corretto. Il fatto è che per la fretta, gli strumenti e l’entusiasmo io quell’errore lo commetto lo stesso, talvolta. La fretta, gli strumenti e l’entusiasmo sono una giustificazione sufficiente che mi autorizza a ripetere quell’errore? No di certo. E’ sotto la mia responsabilità e nel pieno delle mie possibilità non sbagliare e correggere.

Considerando la fretta e gli strumenti che non aiutano, dato che sono consapevole che la fretta e gli strumenti che non aiutano possono essere ostacoli sulla mia strada verso la “scrittura perfetta”. Le condizioni e il contesto non mi autorizzano a sbagliare. Anzi, nel pieno delle mie responsabilità e delle mie possibilità e adottando un atteggiamento consapevole, nei miei confronti e nei confronti degli altri, so bene che per evitare danni (ed errori) devo fare un respiro, prendermela con calma, rileggere e correggere. Che ci vuole, in fin dei conti? Si tratta, appunto di prendersi le proprie responsabilità, di vivere in modo consapevole le diverse situazioni della vita. (Quest’ultimo è un concetto molto importante, anche se non è il principale, questa volta, ma è molto importante).

Quindi se confondo “a” con “ha” c’è l’errore, l’errore è mio, rientra nella mia responsabilità (in questo caso a maggior ragione, dato che la regola grammaticale la conosco bene), ma io non sono quell’errore. Io non sono sbagliata. Io non sono i miei errori.

"Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. G.Rodari"

Tu mi dirai: “Cara la mia Ilaria, sai che cosa me ne frega a me dei tuoi “a” e dei tuoi “ha”?! Chiamali pure errori, ma io ho tredici matrimoni falliti alle spalle, sono stata licenziata 26 volte, ho fatto 11 figli tutti con uomini sbagliati, ho perso la casa e ora sto con un uomo che mi picchia e che non riesco a lasciare… Che mi dici, rispetto alla mia situazione?”

Ora, so bene che ci sono delle maratonete dell’errore (anche dei maratoneti eh!) quelli che ripetono errori su errori e magari sempre dello stesso genere, fanno solo leggere variazioni sul tema. So anche che ci sono errori, nella vita, che lasciano strascichi e complicazioni e conseguenze che poi per “sistemare” ci vuole il doppio del tempo o il triplo o il quadruplo di quello che hai impiegato a fare l’errore. Errori le cui conseguenze ti perseguitano peggio che Titti e Silvestro. Cioè peggio di quanto Titti perseguiti Silvestro e Silvestro Titti.

Cioè, infatti, diciamocelo sinceramente: poniamo che a qualcuna sia successo di sposare l’uomo sbagliato. Uno degli errori ben più comune di quanto si pensi. Come ben si sa, a sposarsi non ci vuole nulla, anzi, è la cosa più semplice del mondo, estremamente apprezzata socialmente e con problematiche burocratiche zero. Vogliamo parlare dell’esaltazione emotiva, tra l’altro? Poi, dopo, quando sei nel mezzo del casino, prova un po’ a uscirne: prima ti devi accorgere veramente che hai sbagliato, e devi accettare il fatto; poi devi cominciare a pensare che forse puoi lasciare tuo marito. Forse. Poi devi iniziare a lasciarlo.

Poi ci sono un infinità di fasi e di passaggi, quasi tutti traumatici, in cui nel 99% dei casi non hai il sostegno di nessuno, nemmeno del tuo avvocato, che peraltro è l’unico che ci guadagna davvero nella storia senza perderci nulla. E poi, poi, poi, dopo mille poi, ancora quel matrimonio fallito ti perseguita. Credi che tutto sia finito e invece, ogni giorno c’è una grana che si presenta, un problema con i figli, la cresima del pronipote, un ricordo del cavolo che fa capolino nella tua memoria quando meno te l’aspetti e tu e il tuo errore siete ancora lì faccia a faccia. E nel frattempo tu hai solo attraversato una serie di stati emotivi uno dopo l’altro, tutti di melma però. E magari hai accumulato altri errori.

Te credo che poi una si sente una fallita, te credo che poi una si identifica con i propri errori e pensa di essere lei i suoi propri errori, di essere sbagliata, di essere un errore vivente. Diverso sarebbe se il giorno dopo che ti sei accorta di aver sposato uno stronzo suonasse alla porta un postino bellissimo in smoking e ti dicesse: “Buongiorno Signora sono dell’Ufficio Ufficiale Riparaerrori. Ora siccome ci siamo accorti che lei ha sposato l’uomo sbagliato, sono qui a occuparmi della pratica, di modo che lei non debba avere nessuna conseguenza che la distragga dal suo percorso verso la felicità: lei parta per 6 mesi in un giro di tutte le spiagge tropicali del pianeta, pagato da noi, ovviamente.

Nel frattempo noi ci occupiamo di tutto: quando sarà tornata, lei sarà divorziata, alle condizioni che vuole lei, nessuna tristezza, rimpianto o ricordo lacrimevole, un ottimo lavoro, una casa bellissima, i suoi bimbi più felici di prima, le sue amiche piene di ammirazione per lei, sua mamma che finalmente si è accorta di quanto vale e che non le rompe più le scatole e dieci uomini sceltissimi e con il bollino blu della garanzia tra i quali scegliere, finalmente, l’uomo giusto per lei con il quale iniziare una nuova relazione a prova di intoppo! Intanto io rimango qui con lei, per non lasciarla sola e per prepararle le valigie. Tutto a prova di errori e di dolori.”

Errori, quel che ti è successo e tu: c’è differenza

Sono sicura che con un approccio del genere gli errori verrebbero percepiti come molto, ma molto meno traumatici e che tu, come tutte le altre persone che camminano su questa terra, tenderesti meno, ma molto meno, a identificarti con i tuoi errori, a personalizzarli.

"Gli errori rendono l’uomo amabile. Goethe"

Il fatto è che la realtà è molto più reale di quanto io ho descritto nel mio quadretto ideale e fantasioso. Gli errori si commettono, sono inevitabili, hanno delle conseguenze e talvolta queste conseguenze durano per molto tempo e sono molto pesanti. Il che influisce sul tuo stato d’animo, tanto da farti assumere un atteggiamento mentale del tipo: “sono una fallita, fallirò sempre, non sono capace di nulla e di fare nulla”.

Il problema è che questo atteggiamento di colpevolizzazione e di autodistruzione emotiva non porta a nulla di buono, se non ad altri errori. Cioè, rende più facile che si commettano nuovi errori e spesso dello stesso genere dei precedenti, creando una catena senza fine, che non si interrompe mai.

Come fare allora per soffrire il meno possibile, liberarsi dalle ombre che gli errori passati “insistono” nel voler proiettare sulla tua vita e ricominciare a vivere una vita autentica e vera, facendo tesoro dell’esperienza accumulata attraverso l’errore e nel contempo non facendosene limitare e inibire?

Come si fa a liberarsi degli errori del passato e conquistare quella libertà (anche e soprattutto dagli errori) che poi è la stessa cosa della felicità?

E’ necessario usare la ragione e modificare il proprio atteggiamento mentale, assumendo una consapevolezza molto definita rispetto a quel che è successo, rispetto a quel che ti è successo.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.
"Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita. S.Tamaro"

E’ vero infatti che c’è una responsabilità personale. Nell’esempio del matrimonio con un uomo sbagliato possiamo dire che sei tu che ti sei sposata, non la tua compagna di banco, certo. Sei tu che ti sei caccaiata nel guaio. Ripensa però a quando è successo: quale era il contesto? Quale le condizioni? Quale il tuo stato d’animo? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali avevi dato attenzione? Quali le informazioni, i dettagli, le idee e i pensieri ai quali non avevi dato attenzione? Ripensaci. Ripensa alle condizioni nelle quali hai “commesso quell’errore”, se lo hai commesso, o altri errori dai quali non riesci a distaccarti, per i quali non riesci a perdonarti.

Errori e obiettività

Probabilmente, con uno stato d’animo diverso, con informazioni diverse, con una concentrazione posta su qualcosa di diverso, quegli errori che hai commesso nel passato e con i quali tanto ti identifichi, oggi o domani non li faresti più.

Ecco perché possiamo dire che tu non sei i tuoi errori: tu sei qualcosa di diverso, di lontano dai tuoi errori e sei molto di più. Tu hai la capacità di andare oltre i tuoi errori, di superarli, di assumere decisioni diverse rispetto a quegli errori. Di prendere consapevolezza delle condizioni, delle circostanze, dei contesti. Delle tue emozioni e dei tuoi stati d’animo. Del tuo atteggiamento mentale.

Non solo, sempre nel percorso di consapevolezza che ti permette di prendere la distanza dai tuoi errori, di liberarti del senso di colpa e, soprattutto, dal senso di non valere nulla, puoi includere benissimo la capacità di distinguere quel che sei, da quel che fai e che hai fatto (i tuoi errori per esempio) e da quel che ti è accaduto.

Ora, ci sono filoni della psicologia e anche della crescita personale – coi quali peraltro, in via generale, mi trovo abbastanza d’accordo – che tendono a far rientrare tutto o la gran maggioranza di quel che accade a un individuo all’interno della responsabilità personale. Cioè, esasperando: se sei sulla spiaggia e c’è uno tsunami, il fatto che tu sia sulla spiaggia e sia investito dall’onda rientra nella tua responsabilità, magari anche “solo” per ragioni inconsce.

E’ ovvio che io non mi ritrovo in questa interpretazione estrema. Tanto che, a proposito di errori considero che sia sempre importante non perdere di vista anche l’influenza degli altri e degli accadimenti esterni (in questo senso c’è un po’ di differenza rispetto alle circostanze e ai contesti).

Detto papale papale, riguardo un tema che ruota intorno a quello degli uomini sbagliati e di cui spesso parliamo qui, cioè la manipolazione: accade talvolta che una serie di accadimenti e le loro conseguenze portino le persone a essere vittime di altre persone. Quando si è manipolate (o manipolati) si è vittime. E spesso, da vittime si compiono errori.

Ovvio che possiamo ribattere – e ci tocca farlo – che non possiamo pensare di essere vittime tutta la vita e dunque che non possiamo non sentirci coinvolti rispetto alla nostra responsabilità personale. Ma nel momento in cui ti fai tante paturnie e tanti rimuginamenti rispetto agli errori passati e al sentirti un fallimento di donna, per onestà e completezza di informazioni non puoi non considerare l’eventualità di essere stata vittima di altre persone o, anche, perché no, di un accadimento sfortunato.

Nel momento in cui fai una chiara distinzione tra quello che sei, quello che fai (o hai fatto) o quello che ti è successo, il tuo livello di consapevolezza aumenta enormemente e anche il tuo livello di autodeterminazione.

Questo ovviamente riguarda anche quelli che molte considerano errori di seduzione e di attrazione: se talvolta hai commesso errori nella seduzione, questo non significa che tu non sia capace di sedurre.

Certo, tanti sono i dettagli da tenere in considerazione e si può fare, con semplicità. Per questo, per tutte coloro che vogliono liberarsi dai pesi del passato e ritrovare la serenità personale necessaria a iniziare una relazione piena e appagante ho preparato dei percorsi specifici:

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312 Commenti

  1. Avatar di Mikela

    Mikela 9 anni fa (3 Luglio 2015 23:54)

    L' amore è capire l' altra persona , avere fiducia e rispettarla penso che queste siano le basi. Con la fiducia ci sto lavorando sopra.Noi ci amiamo anche se litighiamo spesso per scemate. Stiamo bene insieme , ci divertiamo e ci coccoliamo, siamo due caratteri un po' diversi , se per me è bianco per lui è nero , spesso ci capite di dirci delle cose brutte quando siamo arrabbiati ma in fondo non le pensiamo seriamente.
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  2. Avatar di Mikela

    Mikela 9 anni fa (4 Luglio 2015 12:53)

    Hai ragione Ilaria , cercheró di essere più comprensiva e meno prepotente, in fondo i litigi non fanno altro che far male alla coppia
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  3. Avatar di Alessia

    Alessia 9 anni fa (4 Luglio 2015 13:10)

    Ciao Ilaria: non ti metto in bocca parole che non dici per cui non vedo il motivo di partire in quarta: siamo tutti (per lo meno io di sicuro) qui a scrivere e commentare proprio per confrontarci e capire dinamiche anche da altri punti di vista e non mi pare che nessuno di noi abbia la verità in tasca perché ogni situazione ha mille sfumature. Però francamente dal commento al quale avevo risposto - in cui affermi che lei sia ossessionata (e l'ossessione porta a soffocare l'altro, giusto?) e questo commento mi sembra di capire che la tua opinione in merito sia che Mikela sia - come dici tu - prepotente e controlling. La mia domanda fatta a te era appunto in merito a questo: da cosa evinci che lei possa essere così? io leggendo i suoi post vedo solo che è disorientata e insicura e che di sicuro la situazione non è serena, ma non riuscirei ad affermare che è lei prepotente o controlling. Te lo chiedo appunto per capire la dinamica e vedere cosa in caso mi sfugge, grazie.
    Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Luglio 2015 20:26)

      @ Alessia: tu insisti nel considerare qualsiasi cosa attraverso un tuo filtro personale e quindi mi pare proprio che ti succeda di perdere pezzi che ti potrebbero essere utili (a stare meglio). Nessuno è "partito in quarta", semmai ti ho sollecitato ad avere uno sguardo un po' più ampio per permetterti di uscire e più velocemente dalla tua situazione di disagio. E a proposito di filtri e per rispondere alla domanda "da che cosa evinco", hai letto che Mikela ha scritto di aver chiuso il proprio profilo FB? Hai letto che ha scritto che ha sognato più volte che lui la tradiva? Hai letto che gli hai chiesto di chiudere il suo profilo FB? Tutte queste dichiarazioni (più altre) a te che cosa fanno pensare? Tu Alessia, mi permetto di ripeterlo, da quel che racconti hai avuto una relazione con un uomo abusivo, che si potrebbe anche definire misogino e continui a ricercare delle spiegazioni, logiche, razionali e affettive a quanto è successo e a interpretare ogni dato che si presenta secondo l'esperienza che hai vissuto tu. La cosa più utile da fare è invece prendere atto che hai avuto una relazione con un uomo sbagliato (abusivo, perverso, manipolatore, violento psicologico, perverso narcisista o stronzo, chiamalo come vuoi), metterci una pietra sopra e prendere tutte le precauzioni necessarie (a cominciare da te) per evitare di ripetere lo schema in futuro e per vivere una bella vita.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (4 Luglio 2015 21:46)

      Ciao Ilaria. Grazie per la risposta. Si ho letto quanto ha scritto dopo il mio primo commento a te. Vero, vedo in base a quello che è la mia esperienza ma cerco comunque di vedere il punto di vista altrui (altrimenti non avrei fatto la domanda - purtroppo prima della risposta sul profilo etc) e concordo che, sulla base del commento dopo di Mikela si capisca che lei ha difficoltà a gestire anche cose meno importanti. Per quanto riguarda me ti ringrazio per il commento e consiglio e lo apprezzo: è vero che lui è come dici tu (e dico io). Il problema è questo: come faccio ad essere certa che lui fosse cosi, che io non mi sia meritata quello che è successo o che lo abbia creato io (l'abuso, le cattiverie etc) perché io sbagliavo e non lo capivo? Il mio bisogno di capire e razionalizzare nasce qui. Come faccio a dire con certezza non è stata colpa mia, era solo uno stronzo? Chi sono io per dire che lui è così? Non so se mi sono spiegata molto, comunque spero il senso si sia capito. E non lo amo più, eppure non riesco anon chiedermi "e se ho sbagliato io" e mi fa rabbia che lui si senta risolto e pensi che la pazza sia io.so che è stupido e sto lavorando molto per scappare dai pensieri e meccanismi cosi ogni volta che li sento arrivare. Ma, lo ammetto, faccio fatica.e certe volte veramente penso forse sono stata io. So anche che questo mi blocca perché ho paura che si ripeta. Ti ringrazio per la risposta, non era banale anzi, utile.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Luglio 2015 22:13)

      @ Alessia, eh, tutto quello che dici di te fa parte dello schema che ti ha portato tra le braccia dell'uomo abusivo. Quello che racconti di te è da "manuale". Potrei copiarlo e incollarlo e metterlo nel mio prossimo percorso e centinaia di donne si riconoscerebbero, oltre che mi sarebbe utile a spiegare bene quali sono le caratteristche di una donna che si innamora di un uomo abusivo. Che dire? Bisogna occuparsene, ecco. E nel modo giusto, smettendola di menare il can per l'aia.
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    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (4 Luglio 2015 22:38)

      Ossia? Il fatto che sono una persona che si mette in discussione e non da' per scontato di essere nel giusto sempre? So di non essere perfetta, ho le mie insicurezze (come credo tutti) ma non mi piace farmi mettere i piedi in testa ( e anche con lui per quanto poco reagivo) ma cerco di capire l'altro senza partire dal presupposto che ho ragione. È questo che mi rende vulnerabile? Aggiungo che prima questa mia caratteristica era presente ma so che si è ingrandita dopo di lui: credo a causa dell'abuso, manipolazione e pressione sulle mie debolezze girate ad opera per far si che io pensassi che fosse sempre colpa mia. Lo so, eppure ammetto che non sempre riesco a non colpevolizzarmi. Cosa mi consigli di fare in merito? Sono contenta perché vedo che queste discese nel tunnel della colpa/non colpa sono meno frequenti e durano meno, però voglio eliminarle, non ridurle, senza però perdere la capacità di mettermi in discussione. Come si fa?
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    • Avatar di Michela2

      Michela2 9 anni fa (5 Luglio 2015 10:57)

      Mikela inoltre controlla il cellulare, il pc, vuole che cambi bar perché ci lavora una vecchia amica non vuole che parli con le sue colleghe...Io mi trovo totalmente d'accordo con Ilaria, non c'è nulla in comune tra i vostri comportamenti...Tu hai incontrato un uomo abusivo e il continuare a cercare di trovare delle colpe in te non fa altro che fare il suo gioco...Lui ti ha manipolata e c'è riuscito, ora stop...il tuo errore è stato lasciargli spazio...;-) basta ora...lo spazio é tuo!
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    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:36)

      Grazie Michela2 e Ilaria. Davvero. Razionalmente so che avete ragione entrambe.perché allora emotivamente ci sono giorni in cui mi perdo e torno a colpevolizzarmi? Mi colpevolizzo pure perché non trovo colpe, se non averlo amato e aver creduto in lui come essere umano. Manon voglio chiudermi a riccio e non dare piu fiducia a nessuno.ne' perdere la capacità di mettermi in discussione perché credo che se ben dosata sia utile. Non riesco a spegnere la rabbia nei supi confronti e so che mi preclude possibilità. La botta dal lavoro e di salute poi non aiutano anche se paradossalmente mi sento piu tranquilla ora che non ho nessun punto fermo e aspetto i risultati degli esami. Ma la paura di essere trattata come ha fatto lui mi blocca su tutti i fronti. Buona giornata (oggi purtroppo piovosa, ha sfumato la piscina. Ilaria ma tu hai provato i lidi qua?)
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    • Avatar di Stef

      Stef 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:59)

      Ciao Alessia, permettimi di scriverti. Di solito leggo senza intervenire, ma questa volta non resisto. Ho letto i tuoi commenti ai vari articoli in questi mesi e seguito la tua storia e più di una volta mi son sentita di condividere con te -e con le altre- la mia esperienza, forse può esserti utile per le analogie. Lo faccio ora. Siamo +o- coetanee, anch'io all'estero da un decennio ormai, me la son sempre cavata da sola, famiglia alle spalle un po' sfasciata (tutti elementi che credo spieghino in parte, nel bene e nel male, le dinamiche in cui siam finite). Se uno mi vede da fuori pensa che sia una con le p***e, forte (anche in drammi veri, e forse "troppo" forte), decisa, in gamba, discretamente sveglia, con un buon lavoro e buone prospettive. Eppure sono finita dritta dritta in una delle storie più assurde che si possa immaginare. Quattro anni fa (4, sì, letto bene) sono stata avvicinata da un uomo che prima lentamente, poi con insistenza, si è fatto spazio nella mia vita - e io gliel'ho permesso. C'erano davvero tutti gli elementi per capire che sarebbe finita in un disastro per me (già impegnato, viveva in un altro Stato, non ci si vedeva quasi mai, ma soprattutto palesemente manipolatore, egocentrico fino al midollo pur professandosi un timido). Per fartela breve mi ha conquistata con un primo periodo di bombardamento, in cui era costantemente presente 24/24 e 7/7 tanto da diventare un'ossessione. Ho tenuto distanza fisica, ma mi è entrato nel cuore. Dopo pochi mesi mi aveva a tal punto manipolato da sfruttarmi in ogni modo - professionalmente ed emotivamente - senza che io riuscissi a dire nulla, anzi, continuando a farmi prendere in giro anche quando stava evidentemente flirtando con altre (anche il mio sosteneva che si possono amare tante persone contemporaneamente!). Ero disposta a tutto pur di non perderlo e, solo ora riesco ad ammetterlo, il suo falso amore era l'assicurazione finalmente che anch'io potevo essere amata. Più lui mi trattava male, più io mi sentivo in colpa, inadeguata, e mi sforzavo di accondiscendere ancora meglio alla sua visione malata della realtà. Risparmio il resto e vado al punto. Quando semplicemente non gli servivo più (c'eran nuove prede e io ero ormai talmente stremata da esser finita in depressione), ha cominciato a dileguarsi, mollandomi in uno stato di sofferenza inesprimibile - e lo dico con cognizione di causa, non lo auguro a nessuno. Dalle mail quotidiane, le chat costanti, i messaggi regolari, gli incontri OGNI volta che tornavo anche solo per un giorno a casa, é passato a non farsi più sentire, a non scrivere, a non chiamare. Lì anch'io, invece di dire: "ma guarda che str***o!" e chiudere definitivamente ogni contatto, sono diventata una strega. Sì: ero controlling - per usare un tuo termine - e pesante. Controllavo la posta mille volte al giorno, le chat erano sempre aperte in attesa di un suo mess, lo contattavo per chiedere spiegazioni e ovviamente controllavo lui. Soprattutto chiedevo spiegazioni, volevo capire cos'era cambiato, perché spariva, chiedevo se avevo sbagliato io qualcosa (!!! che pirla son stata!). Se solo formulavo mezza frase critica contro il suo atteggiamente io mi sentivo in colpa e lui si sentiva offeso. Lui glissava, faceva il finto tonto, mi diceva che ero io a farmi film, interpretare male, oppure mi rispondeva che non aveva voglia e voleva rimanere libero. La cosa centrale è però che io stessa gli davo col mio atteggiamento un aggancio perfetto per accusarmi, per dire che ero io a rovinare tutto: ero pesante, avevo aspettative, non lo lasciavo libero, puntavo il dito su di lui, ecc. E più lui scemava, più io diventavo ossessiva. Mi ha manipolato anche lì. Quindi sì, si diventa controlling e ossessive. È vero. E certo: il nostro comportamente malato è dovuto al contesto malato in cui ci troviamo, al comportamente meschino, falso, ipocrita e manipolativo di chi abbiamo davanti, ai loro doppi giochi, al loro dar adito al sospetto, alla loro palese mancanza di rispetto. Ma appunto, Alessia cara, avremmo potuto/dovuto capire semplicemente che il nostro comportamento malato doveva essere curato con la presa di coscienza che avevamo davanti un manipolatore e che anche noi avevamo dei problemi o dei disequilibri. A me, dopo anni di sofferenza, ha aiutato capire 2 cose. 1) Sono diventata controlling perché lui era un manipolatore, un np. Era la persona sbagliata, una persona tossica per me, che mi rendeva inquinata e rompeva ogni labile equilibrio che potevo avere rendendomi ossessiva. Lui ci trovava persino gusto (tanto che veniva a riprendermi ogni volta che cercavo di chiudere o mollar la presa), io continuavo a diventare sempre più bisognosa ed infelice. Mi sono persa, letteralmente, non ero più io. 2) Una parte di responsabilità è mia. Invece di seguire questo folle gioco, avrei dovuto appunto evitare ogni contatto. Invece di controllarlo o chiedere spiegazioni, avrei dovuto dirmi che era una persona pessima per me e allontanarlo. Esser contenta che spariva, non cercarlo! Semplice. Ma non l'ho fatto, anzi, ho continuato a recitare la parte. Sono rimasta, anche chiusa la storia, a rimuginare e cercare per quasi un anno e mezzo (sí, hai letto bene! un trip in solitaria semplicemente malato) una spiegazione, dei motivi o una rassicurazione sul fatto che non era "colpa" mia: è stato continuare ad accettare la manipolazione di cui ero vittima. E cercar la conferma che se non è colpa mia, allora io merito amore comunque. Ma appunto: che io meriti amore non ha bisogno di esser confermato. È qui l'inghippo. Per me voler capire non era una battaglia per la verità o per il rispetto reciproco - mi prendevo in giro - era voler aver una conferma che meritavo amore. Qui è la radice del problema, non fuori, non nel mio ex narcisista. Sul punto 1 io non ho ambito d'azione, non posso - e non mi interessa - cambiare lui e il suo comportamento manipolatorio, né ormai credo ad una sola parola che dice, quindi anche qualsiasi sua scusa o spiegazione (innumerevoli e tutte usate solo per manipolarmi ancora di più) ha valore nullo. E gli altri, fuori dal rapporto, non possono dire nulla che mi aiuti o mi consoli davvero. Sul punto 2 però, io POSSO e DEVO agire. E' mia responsabilità se continuo a vivere in questa manipolazione e chiedo spiegazioni a chi non può darmene (riconoscendo oltretutto agli altri un'importanza che NON hanno perché il mio valore non dipende da nessun'altro se non da me). E' mia responsabilità soprattutto se chiedo amore a chi non mi vuole bene solo perché io nn ne ho abbastanza per me stessa. Sono cose che abbiamo imparato troppo tempo fa, schemi ormai divenuti inconsci. Nel mio caso, lo schema della crocerossina, che doveva prima guadagnarsi (orrore!) l'amore di una madre depressa e un padre assente e poi tenere insieme la famiglia (orrore 2.0!) quando la malattia se l'è portata via, perché è compito della donna (orrore sommo!) sacrificarsi per gli altri. Tutte cose da cui si fa una fatica immensa liberarsi perché costituiscono l'alfabeto primario con cui diciamo e affrontiamo la vita. I tuoi schemi invece li puoi trovare solo tu. Ma aiuta lavorare su quelli. C'è un punto, dentro di te, Alessia, come dentro di me, che credo forse tu debba affrontare con te stessa, per evitare di ricadere in queste dinamiche. Se sei o non sei controlling, non è importante ora. È importante capire perché continui a cercare fuori di te, quello che dovresti trovare dentro di te. Inverti la rotta, ascoltati, sii accondiscendente verso te stessa, giudicati meno e prova a volerti più bene. Faccio il tifo per te. Scusate la lungaggine. :-) E grazie a Ilaria: sono approdata sul tuo blog nel mezzo della disperazione nera e non puoi immaginare quanto tu abbia aiutato. A quello che ho letto qui, a te e alle testimonianze delle altre, io devo parte della mia guarigione. Quindi grazie. Buona domenica, s
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (5 Luglio 2015 12:15)

      @ Stef: ammappala, oh, che commento! Grande!
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (5 Luglio 2015 13:08)

      Ciao Stef: grazie per il commento :) beh si di sicuro io devo fare i conti - come anche tu - con una famiglia abbastanza disfunzionale in cui l'amore per i figli è stato espresso in modi inutili. Anche io ho fatto da collante (e infatti ora che sono via faccio parte della famiglia solo se do' ragione a mia madre, altrimenti non ne faccio parte). Mi sto distaccando da questa dinamica e infatti mi stresso meno con i miei - certo ci sto male quando mia madre non mi parla per settimane o mi dice di considerarmi orfana perché le chiedo di rispettarmi, ma non mi faccio mettere i piedi in testa. Per quanto riguarda la relazione con il mio ex i segnali non c'erano: era single quando ci siamo conosciuti, molto onesto (o così sembrava) e premuroso: ero io che stavo più sulle mia per sondare il terreno prima di aprirmi del tutto. Quando lo feci si chiuse lui - i litigi sono iniziati li. Io poi sono una, come avrai capito, che spacca il capello in 4, che se c'è un problema preferisce parlarne e cercare una soluzione (che può anche essere quella di non essere in accordo) ma che mi incavolo quando mi si risponde con "questa conversazione è finita" o "è solo colpa tua". Io nella prima relazione non l'ho mai controllato - non ne avevo motivo. Esci con gli amici, io ho i miei. Non ho mai avuto quel problema. Perché io avevo scelto di stare con lui ma non per bisogno ma perché ne ero innamorata. Quando mi lasciò in malo modo con una serie di cattiverie ho perso l'equilibrio. Mi ricercò e dopo che vidi che era un modo per fare la vittima (sono depresso ho tentato il suicidio) e dopo poco usciva con altre 3 chiusi dicendogli che lui era un bambino viziato e non pronto per una relazione. dopo un mese mi disse di essere pronto, parlammo e siamo usciti di nuovo. Anche li non l'ho mai controllato - mi sono sempre fidata. Ho chiesto di non sapere cosa avesse fatto con quelle perché non mi riguardava e non avrebbe aiutato nel ricostruire la fiducia nei suoi confronti e chiesi che si impegnasse in quel senso - perché entrambi avevamo del lavoro da fare se volevamo che la cosa funzionasse. All'inizio tutto ok. Poi quando si fece sgamare la bugia io chiesi spiegazioni sul perché avesse mentito. Non mi interessava con chi era, non era quello il punto. Non sono gelosa in quel senso. Non ho battuto ciglio nemmeno quando mi ha detto che voleva ferquentare queste come amico - non posso vietarglielo, dissi che non mi faceva molto piacere ma scelta sua. Però dopo quella bugia mi disse di sentirsi meno: e memore di quello che successe la volta prima chiesi cosa c'era (perché fece cosi la volta prima, meno contatti etc) e diventai sospettosa. Ma prima di andare a controllare se fosse online etc gliene ho parlato, ho spiegato che la cosa mi rendeva insicura sulla relazione (ovviamente) e volevo capire se ci fosse qualcosa. La dinamica era sempre "è un tuo problema". E non lo era un mio problema. Lo sarebbe stato qualora io fossi stata gelosa di chiunque ma non lo ero per nulla - non mi dava fastidio uscisse con le sue amiche. Mi dava fastidio che non avesse tempo per me mai. E ho continuato a dirglielo. Poi si, nelle ultime settimane lo vedevo sempre online, magari a me mi parlava dei cavoli sua senza chiedere nulla per un ora e poi se dicevo qualcosa io o chiedevo conferma orario per vedersi come stabilito il silenzio. e non nego che mi infastidiva, mi infastidiva e mi faceva star male vederlo magari sempre connesso e che mi ignorava per giornate - significa che sono controlling in assoluto come diceva lui? ecco, su questo io fatico a dire di esserlo stata: una persona controlling e soffocante lo è sempre no? Io non ho imposto nulla, non mandavo messaggi a spiare che faceva, lo vedevo online e ci stavo male si perché non capivo per quale motivo fosse passato da 100 a 0. E di questo gliene ho sempre parlato. Mi ha mollato (via fb) dopo avermi detto che era preoccupato della mia gelosia (che non c'era) perché ho chiesto che non mi dicesse - come avevo fatto subito - cosa aveva fatto con queste, e invece lui, dal nulla, forse per trovare una scusa per mollarmi e darmi la colpa, ha dovuto dirmi di essersi portato a letto una di queste in estate e questa piangeva per lui. e io mi sono arrabbiata non per il fatto in se' ma perché avevo chiesto di non sapere. E mi dispiace, rifiuto di credere che sia stata io con il mio comportamento la causa della rottura, che io sia stata controlling e soffocante nei suoi confronti perché non l'ho soffocato o controllato con nulla - anzi casomai lo sono stata nei miei confronti perché quando lo vedevo online mi facevo male per me ma a lui non dicevo nulla. Rifiuto di credere sia stata colpa mia e continuo ad analizzare per cercare conferme perché allo stesso tempo la mia parte inquisitiva non crede possibile che lui fosse solo uno stronzo manipolatore e che in realtà non mi abbia mai amato - così se mi trovo delle responsabilità oggettive posso smettere di pensare che mi sono innamorata, per la prima volta in vita mia, e l'ho fatto di uno che non è in grado di amare. E perché rifiuto di prendermi tutte le colpe e farmi mettere i piedi in testa - e credo tra l'altro che per quanto è evidente che mi ha fatto il lavaggio del cervello evidentemente non bene come voleva lui perché ho sempre lottato con quel poco di forze che mi erano rimaste e infatti mi ha mollato perché non ero stata plasmata bene come voleva lui, altrimenti sarebbe stato ancora qui: ero perfetta per lui - lavoro nella musica (e lui suona e scrive) conosco un sacco di artisti, sono una ragazza carina, acculturata, con due neuroni che funzionano e con tanti amici - il problema era che i neuroni nonostante la manipolazione e il dolore non si erano arresi del tutto evidentemente. Scusate sono andata un po' a flusso tipo Joyce, non so quanto abbia senso.
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 13:28)

      Bravissima Stef! Il mio ex manipolatore alla fine sono riuscita a lasciarlo io, ma dopo quasi otto anni di convivenza che mi avevano completamente svuotata... ero l'ombra di me stessa. Immagino come sia stato difficile per te riprenderti dall'essere stata lasciata quando eri ancora presa ed emotivamente dipendente da lui. Sono d'accordissimo con te sul fatto che la reazione debba venire da noi stesse. Bisogna analizzarsi con lucidità, riconoscere gli errori e la loro origine, senza poi crogiolarsi in una presunta "tragica fatalità". Abbiamo tutti delle ferite antiche da sanare lasciandoci alle spalle il passato facendo nostri il presente e la nostra vita. Congratulazioni per aver risalito la china! Ti auguro di cuore di star bene con te stessa e di essere circondata da gente in gamba che ti voglia bene veramente. :-)
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  4. Avatar di Mikela

    Mikela 9 anni fa (5 Luglio 2015 11:28)

    Quindi il mio comportamento è sbagliato , sono io che devo cambiare attitudine , non devo controllarlo e manipolarlo
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  5. Avatar di Stef

    Stef 9 anni fa (5 Luglio 2015 14:44)

    Alessia, credimi, ti comprendo benissimo. Ci sono passata. E so benissimo che qualsiasi cosa io dica, sarà difficile che tu cambi prospettiva se non lo vorrai pienamente. E lo vorrai pienamente solo quando arriverà il momento. Per me il momento è arrivato quando ho capito che quello che è successo nel passato - da piccole o nei rapporti da adulte - non può trovar rivalsa in quello che vivo ora. E però quello che mi aspetta nel futuro può essere migliore anche grazie al passato, se ne faccio buon uso. Questa è una cosa importante da accettare - o lo è stato per me. Ho superato i 30 ed ho evitato quasi sempre di aprirmi ad un rapporto di coppia, perché, sinceramente, dopo aver fatto da balia e mamma ai maschi di casa, avevo nausea di tutto il genere. Le rare volte che ho rischiato son finita con persone poco sane. Nei rapporti malati ricreavo situazioni malate passate, nella convinzione che se riuscivo a farmi amare stavolta, allora anche gli strappi aperti da bambina si sarebbero ricuciti. Più o meno, incosciamente, così: se lui mi ama, allora sono degna d'amore, e se sono degna d'amore la tristezza e il dolore che ho provato lo posso colmare o cancellare come fosse un'ingiustizia subita e non una colpa mia. Rabbrividisco nel pensare a quanto peso abbia l'educazione in questo senso. Ti leggo e mi rivedo. E so che starai meglio e dopo questa batosta, diventerai più felice e più forte. Solo due note veloci allora. Le apparenze ingannano. E i segnali ci sono sempre. Se non li vediamo, è perché stiamo girando noi in schemi emotivi sbagliati. Chiuso col primo, sono finita per qualche mese con il classico bravo ragazzo - libero, dedito alla famiglia, presente in loco, coetaneo, con affinità e hobby in comune. Bhé, nessuna sorpresa se ti dico che era un secondo narcisista. Stesso schema: bombardamento-ossessione-sparizione-ripresa-accuse-ecc.: mi ha lasciata via skype, a un suo breve rientro in Italia, dicendomi che "era sicuro sentimentalmente ma insicuro emotivamente" (?) e ne avrebbe parlato con gli amici (! con gli amici, non con me!) per capire cosa fare, intanto consigliava l'estate da liberi. L'ho mandato questa volta direttamente a quel paese, ma ecco: solo per dire che io son citrulla :-), che le apparenze non contano molto, contano i segni che ci son sempre, e che se non si lavora su se stesse è facile cadere sempre negli stessi schemi. Sì, si diventa a volte controlling, pur non essendolo di natura. Io non lo sono, ma lo ero diventata. L'ho permesso. Non sono debole e insicura, ma lo ero diventata. E lo ero diventata per reazione e per scarso rispetto di me stessa. Lo schema era questo: io mi fido e ti lasci libero, tu te ne approfitti e tradisci la mia fiducia, qui si apre il bivio: o ti mando a raccoglier patate all'istante (perché ho rispetto di me stessa e non tollero che lo si leda), oppure continuo a fidarmi e al contempo a controllare che tu non mi accoltelli di nuovo. Ovviamente io ho scelto la seconda, per i motivi di cui sopra. Dici che sei una che spacca il cappello in 4 - l'avevo intuito! e anche su questo ti assomiglio; ma quando si sta troppo a ragionarci su vuol dire che c'è qualcosa che non va - e vuoi trovar soluzioni. D'accordo. Ma le soluzioni si trovano in due, altrimenti non si trovano proprio. Se uno non vuole cambiar nulla e ti accusa, capisci che non vuole trovare una soluzione comune? Ti è chiaro? Concretamente e senza tante pippe, puoi costringerlo a trovar una soluzione assieme? No. Puoi mandarlo a raccoglier patate? sì. E sei sveglia, e molto in gamba. Lo sai quidni che stai analizzando inutilmente, quando la spiegazione è già chiara, anche a te: il tuo ex era una persona indegna. Punto. Se hai davanti un ladro, tu stai a scervellarti sul come e perché può rubar le caramelle ai bambini, quando tu non lo faresti mai? No, perché la spiegazione è semplice: è un ladro. Se hai un bugiardo davanti, stai a scervellarti perché non ti dice la verità come tu la dici a lui? No, perché è semplicemente un bugiardo. Devi accettare che siete su due piani della realtà e avete due posture esistenziali diverse. Punto. Non c'è - PER FORTUNA - mediazione (perché la mediazione si dà solo verso il basso, in te che stai male e lui che ti manipola) Per me hai detto tu stessa tutto con questa frase: "Rifiuto di credere sia stata colpa mia e continuo ad analizzare per cercare conferme perché allo stesso tempo la mia parte inquisitiva non crede possibile che lui fosse solo uno stronzo manipolatore e che in realtà non mi abbia mai amato". Colpa - conferme - rifiuto / ma anche coscienza di chi era lui. Dai, hai tutto in mano. Basta darti addosso e basta prenderti in giro. Ti vuoi così poco bene? Perché? Lascia stare le colpe e con esse i giudizi, soprattutto verso te stessa. Non c'é null'altro da capire tranne questo: era la persona sbagliata. E a volte ci si fida delle persone sbagliate, capita. Passa oltre. Che tu stia ragionando in termini di "colpa" è già sintomatico del malessere. Non hai colpe. Ma hai responsabilità, questo sì, verso te stessa. Accetta che lui era uno stronzo manipolatore e non chiederti altro. Non merita altri 2 secondi della tua vita. Senti invece dal profondo che tu meriti amore vero e se l'hai cercato nella persona sbagliata è anche perché qualcosa da riequilibrare meglio dentro di te c'è. Senti e capisci che aver cura di te merita tutto il tempo e le energie che hai, sempre e per sempre. Occupati di questo. Gli altri non possono fare nulla, è tutto in mano tua. Io continuo a fare il tifo per te, forza!
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    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (5 Luglio 2015 15:40)

      Ciao Stef grazie ancora, ma sei toscana? (il citrulla è tipico delle mie zone). Sto lavorando molto su me stessa. I primis perché come anche te sono stata sempre caricata di responsabilità dai miei, anche da piccola, quando ovviamente non sei pronta a gestirle e ti senti inadeguata. Ci sto lavorando molto sopra e vedo che quando una cosa non mi sta bene e punto i piedi (educatamente,senza urli e manipolazione) gli altri si irrigidiscono e mi aggrediscono per frustrazione - mi ci abituero', e pure loro altrimenti ciao. Con lui davvero credo la cosa che mi ferisce di più è il modo e lo scarica barile, le cattiverie. Io non lo farei mai e fatico a concepirlo. Ho pensato tante volte ai miei di comportamenti e che responsabilità ho: so di non essere controlling (non mi viene in italiano abbi pazienza), gelosa e possessiva.Ammetto che il contesto da lui creato faceva leva sulle mie insicurezze e su quella che se dosata è una dote. Io fatico ad accettare e perdonarmi di essermi innamorata di uno stronzo che non mi ha probabilmente mai amato, che ha preso le libertà che gli davo ( e voglio dare, fiducia zero gelosia libertà etc) e usate contro di me per rendermi debole, fatico ad accettare che ancora dubito di aver agito correttamente chiedendo spiegazione per i suoi comportamenti da stronzo che lui ha girato facendomi credere nel torto. Fatico a perdonarmi per averglielo permesso. E fatico a comprendere perché q una settimana prima di essere mollati gli ho dato la possibilità di andarsene ed è rimasto. E mi fa star male il non riuscire a rompere questo meccanismo perché so che è figlio della sua manipolazione e del fatto che sono sempre stata abituata ad assumermi responsabilità e colpe: mi è piu naturale prendermele e quindi paradossalmente mi sarebbe piu semplice dirmi "ti sei meritata tutto ciò che ti ha fatto" piuttosto che dirmi "ale non hai colpe se non quella di esserti innamorata di un narcisista misogeno di merda e di aver creduto nella capacità di ognuno di noi di evolversi e confrontarsi civilmente". Ecco, il dilemma è questo: non voglio rinunciare a credere nel bello dell'uomo e nella nostra capacità di evolversi e confrontarsi e al tempo stessonon riesco a mettere una linea oltre al quale non si scende. Ci sto lavorando su, non mi arrendo. Certe volte faccio qualche passo indietro ma so di essere forte e non stupida e che prima o poi starò meglio, devo avere pazienza con me stessa
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 17:19)

      Alessia, credo che in questo momento tu sia ancora troppo ferita per poter analizzare a mente fredda quanto é successo. Anche se hai capito che lui é uno stronzo cubico e persino pericoloso, non hai ancora quel distacco necessario a non porti più domande inutili. Purtroppo bisogna accettare il fatto che esistano gli stronzi, i pazzi, i manipolatori e che costoro non ammetteranno mai di avere sbagliato colpevolmente, di avere arrecato danni morali, psicologici, fisici a chi gli é stato accanto. In questo momento, a rimuginare tanto, rischi solo di protrarre questa ossessione. Lascia stare anche il bisogno di perdonarti. Cazzate ne facciamo tutti, l'importante é andare avanti! Passa oltre: esci con buoni amici e a volte da sola, fai qualcosa di bello per te stessa. Più in là potrai riconsiderare tutta la faccenda col necessario distacco... e ti accorgerai che certe cose non hanno un perché, ma l'importante é non subirle più. Un abbraccio :-)
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    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (5 Luglio 2015 17:34)

      Grazie Gea. Lo so razionalmente ne sono consapevole. Sento che emotivamente faccio fatica. Mi sto dedicando a me: dico quello che penso (cosa che non facevo piu per paura di essere subito nel torto e vedo che da' fastidio, lo prendo per buon segno), leggo, ho iniziato un corso di ballo (e non mi piace ballare ma mi obbliga a prendere consapevolezza del mio corpo), vado ai concerti anche da sola, organizzo bbq (uno ieri) e faccio shopping (cosa che non faccio mai perché la consideravo vuota), stasera devo decidere se andare a un concerto da sola o godermi il libro e la casa da sola. Devo solo ritrovare il coraggio di rimettermi in gioco. Credo che l'aiuto che da' Ilaria sia proprio questo:lo spazio per poterci confrontare partendo dagli articoli. Ilaria mi aiuti tanto, dare spazio non è banale, ascolti e fai riflettere. Grazie!
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (6 Luglio 2015 14:19)

      Alessia, non c'é di che! ;-) Lo so, lo vedo da quello che racconti che hai una vita piena e interessante e una vita sociale, e che cerchi di avere a che fare con gente di valore, anche se capita di incontrarne di pessima. L'autocritica ha senso quando si è abbastanza forti per non cadere in una colpevolizzazione nefasta, che rende prede vulnerabili dei manipolatori più subdoli e squallidi. Quanto alla gentaglia, prendi atto che esiste e tienila il più possibile lontana da te. O, come dice Virgilio a Dante: "non ti curar di lor, ma guarda e passa". ;-) In bocca al lupo! Un abbraccio :-)
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    • Avatar di Cristina

      Cristina 9 anni fa (18 Agosto 2015 13:56)

      "L'autocritica ha senso quando si è abbastanza forti per non cadere in una colpevolizzazione nefasta"...come dice Gea...ok, ma come si fa se non ci si riesce a rassegnare ad aver perso la persona che si ama? La sensazione è quella di sentirsi senza via di scampo, perché l'unica cosa che si vorrebbe fare è tornare indietro, e non si può. Capire, non litigare..è il motivo perché piango sempre..perché ho paura di aver perso la persona della mia vita, ho paura di vederlo accanto a un'altra e cedergli vivere tutte le cose che abbiamo immaginato insieme. Da un lato so che il mio comportamento possessivo era dovuto alla paura di perderlo, che ho fatto così perché lo amo tanto, che non volevo fargli del male. Ma io non sto riuscendo ad andare avanti per questo motivo..
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  6. Avatar di Stef

    Stef 9 anni fa (5 Luglio 2015 14:54)

    @Gea: grazie, sì, uscire da queste situazioni è difficile e non non se ne esce mai integri. Io ho rischiato davvero molto, ma sono ancora qui, ammaccata, ma ci sono, e questo conta. La vita è fatta anche di tagli e a volte questo permette il germogliare di rami nuovi. Auguro anche a te ogni bene. @Ilaria: lo ripeto, sento un debito di riconoscenza profondo nei tuoi confronti, difficile da esprimere, per quello che fai e per quello che hai fatto per me. Allora ho deciso che il miglior modo per ringraziarti é metter in pratica i tuoi consigli e star bene, sempre meglio. Ecco, sappi che una parte di questo mio star bene è segno di gratitudine concreta.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (5 Luglio 2015 15:06)

      Sono profondamente commossa. Grazie.
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 15:32)

      Grazie di cuore Stef! Fa davvero bene sapere di condividere con persone come te, non solo un passato difficile e dei percorsi sbagliati e traumatici, ma anche e soprattutto la voglia di rinascere e l'impegno concreto e costante per ricostruirsi su basi solide che niente e nessuno potranno abbattere: l'autostima, l'amore per se stessi, la serenità e la felicità. E voglio ancora ringraziare Ilaria per avere creato questo spazio di riflessione, di condivisione e di azione per imparare a star bene e a vivere serenamente. :-)
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  7. Avatar di Claudia

    Claudia 9 anni fa (5 Luglio 2015 17:19)

    Ciao, io ho conosciuto un ragazzo io lo vedevo spesso affacciato al balcone sono sempre stata incuriosita da lui quando lo guardavo mi trasmetteva tranquillità... Allora l'ho cercato su Facebook lui all'inizio sembrava meravigliato voleva sapere come avevo fatto a trovarlo, mi riempiva di complimenti, scherzavamo e mo invitava a casa sua (premetto che io ho 20 anni e non vado a casa delle persone che non conosco...) io ho sempre rifiutato così ogni tanto ci parlavamo su Facebook l'estate scorsa lo sentii più...si rifà sentire verso fine aprile chiedendomi scusa spiegando mi il motivo per cui non si era fatto sentire, all'inizio a me non fregava ciò che doveva dirmi così rispondevo a tratti,ma lui insisteva fin quando un giorno non lo incontro nel cortile e i nostri sguardi si incrociarono, dopo un po' mi arrivo un SMS dove mi chiedeva di andare a prendere un caffè insieme e io subito rifiutai, poi iniziai a chiedere perché non si era fatto sentire e lui sinceramente mi disse che c'è stata un ex di quando era più piccolo che l'andava a trovare a casa... Ma mise subito in chiaro che non è stata una cosa importante. Dopo questo inizio a provarci con me dicendomi che i miei occhi l'avevano colpito troppo e voleva uscire con me a tutti i costi, inizia a farsi sentire tutti i giorni quasi 24 su 24 dopo 1 mese io decisi di accettare il suo invito (ero molto titubante perché non sapevo se ero un rimpiazzo e voleva solo sesso o voleva uscire con me perché gli interessati realmente.) abbiamo passato tutta la mattinata insieme siamo stati bene e questi mi ha sorpreso molto iniziammo ad uscire spesso il pomeriggio prima che lui andava a lavoro, il suo giorno di riposo dovevo stare con lui insomma ci frequentavamo.... Ma esattamente 15 giorni fa lui andò a mare con l'amico e a me non mi calcolo per tutto il giorno anzi era on spesso su Facebook ma mai su whatsapp quindi mi arrabbiai, lo sentivo strano e il giorno dopo vedendo che era spesso on su whatsapp e a me non mi aveva neanche salutata, gli chiesi cosa aveva e lui inizia a dirmi niente io ho insistito e dopo un po' mi disse che era un periodo un po' così che doveva riflettere su delle cose, che anche a casa aveva dei problemi, ma disse anche che non aveva nulla contro di me. (che aveva problemi a casa lo sapevo me ne aveva parlato un po' prima) passano dei giorni arriva il giorno del suo onomastico e gli inviai gli auguri lui mi ringrazio e iniziammo a parlare e mi disse che andava a giorni, che aveva litigato un po' con tutti e io gli dissi che poteva sfogarsi con me che l'avrei ascoltato lui mi ringrazio per questo, gli proposi di andare a mare insieme ma mi disse che non aveva voglia di uscire che saremo andati un'altra volta io ho un po' insistito ma niente diceva sempre di no che ci sarebbe venuto con tutto il cuore ma ora non voleva andarci. (io con lui a mare non vivo andare ho vergogna e quindi ho rifiutato 2 inviti suoi e lui si arrabbio e voleva che glie lo chiedevo io....) gli chiesi se aveva conosciuto un'altra ragazza più free di me visto che io dopo 1 mese e mezzo ancora non ero andata a letto con lui e lui disse di no... (anche se sono consapevole che non me l'avrebbe mai detto....) gli ho chiesto cosa dovevo fare secondo lui e lui rispose dicendomi "fai le tue cose senza metterti dietro di me che per ora non ci riesci, ma no perché non sei capace ma perché neanche io so cosa voglio." dopo questo abbiamo parlato di altro..... Un pomeriggio l'ho beccato fuori al balcone aveva degli occhi strano gli ho chiesto se era arrabbiato e lui disse si e voglia sapere come me ne ero accorta dopo un po gli chiedo come faceva a far andare tutto a comando, lui ha visualizzato ma non ha mai risposto dopo alcuni giorni l'ho incontrato per caso sul luogo di lavoro mi ha salutata da lontano e poi è venuto vicino a me era un tronco io non sapevo cosa fare allora l'ho salutato normalmente mi ha chiedesto dove andavo ma io non glie l'ho detto. Passa qualche giorni e l'ho riscontro li fuori lui mi ha salutata e mi ha chiesto come stavo e come mai ancora non ero partita per le vacanze e in tutto ciò rideva sempre dopo un po gli ho scritto un messaggio dicendo che dovevo essere arrabbiata con lui perché ancora non ho ricevuto le risposte che volevo e non avevo ancora capito se mi aveva presa per cu** o no, ha visualizzato ma non ha mai risposto.... Io non so come comportarmi a me lui manca anche se ci frequentavamo da pochissimo. Io lo vedo spesso on su whatsapp ho paura che lui stia conoscendo veramente un'altra. Come dovrei comportarmi??? (scusatemi se ci sono errori grammaticali, se ho scritto troppo ma ho preferito raccontare tutto, penso di non aver dimenticato nulla....)
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (5 Luglio 2015 17:36)

      Claudia, lascialo appollaiato al suo balcone e goditi la vita comunicando a voce, de visu, con gente vera, non con fantocci a mezzo facebook whatsapp e minchiate varie.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (5 Luglio 2015 17:42)

      @ Claudia, quando leggo interventi come il tuo mi chiedo davvero che differenza ci sia tra il medioevo e il 2015. Poi mi scuoto e mi rendo conto che stiamo scrivendo su un blog, che stiamo parlando di whatsapp e di stupidaggini del genere, che nel medioevo non esistevano. Hai 20 anni, per carità e in sostanza quello che scrivi non è molto diverso da quello che scrivono pensano o fanno molte donne più grandi di te, più "libere" di te e - mi permetto di dire - con più "strumenti" di te, strumenti che permettono loro di esprimere concetti uguali ma in modo molto più sofisticato, tanto da farli apparire drammi esistenziali. Si tratta della solita vecchia noiosissima storia di una donna che investe infinite energie in NIENTE, facendosi menare per il naso da un individuo il cui unico "merito" è essere di sesso maschile. Per il resto, pare ovvio che si tratta di un individuo mediocre e inadeguato. Prodotto, nel tuo caso specifico, di un ambiente e di un contesto ahimé estremamente inadeguati, arretrati, ottusi e squallidi. Come dicevo, capita a moltissime, anche adulte, "esperte", titolate e in "carriera" (tu non immagini quante donne hanno il tuo stesso comportamento e non puoi immaginare quanto spesso siano "titolate" e "potenti"). Quello che mi dispiace un po' di più rispetto a quanto scrivi tu è che tu sei molto giovane e che c'è una sproporzione impressionante tra l'esagerato investimento che metti su una stupida storiella con uno spaventapasseri da record e le ridotte ambizioni che dimostri di avere riguardo te stessa e la tua vita. Quindi, con tutto il cuore: la grammatica è importante, così come l'uso della punteggiatura, così come l'uso dei verbi (dei tempi, in particolare, nonostante le abitudini dialettali e regionali) e di un italiano corretto, che si spera prima o poi si decida a diventare lingua "nazionale". Ti suggerisco con tutto il cuore di partire da lì, di coltivare le tue ambizioni e te stessa per raggiungere una maggiore autonomia di giudizio e di pensiero che ti permettano di uscire, almeno con la testa, da un ambiente gretto e ristretto. Anche e soprattutto per vivere con intensità un amore non solo soddisfacente e adulto, ma moderno e vero. Possibilmente con un uomo e non con un quaraquaquà.
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    • Avatar di Tina

      Tina 9 anni fa (27 Luglio 2015 11:16)

      quaraquaquà che ridereeeee!!!!!!!!
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  8. Avatar di _elisa_

    _elisa_ 9 anni fa (24 Luglio 2015 21:23)

    Cara Ilaria, leggere le tue parole ha fatto sì che mi rendessi conto di quanto io mi identifichi con i miei errori. Amicizie profonde che si sono rivelate sbagliate; "amori" sacrificati per la sopravvivenza delle suddette amicizie; scelta della facoltà sbagliata, per mia poca determinazione e incapacità di "pensare con la mia testa", e proseguimento della mia carriera universitaria per dispiacere nei confronti dei miei e (credo) anche pena per me stessa; poca autostima, che mi ha portato a non puntare in alto nel lavoro e a perdere anni preziosi, tant'è che ora sono impantanata completamente, sebbene consapevole che questo è un periodo sfigato per moltissimi altri; una storia di 7 anni finita sicuramente per colpa di entrambi, ma in cui io so di aver mancato tante e tante volte, mostrandomi debole, gelosa e bisognosa. E' grazie a te che ho capito quanto la bisognosità sia dannosa e svilente sia per chi la prova, sia per chi la percepisce nell'altro. Questo è quello che io forse ho vissuto come il fallimento supremo: immaginavamo una vita insieme, invece dopo la fine mi sono massacrata. Anche fisicamente, ritornando nel tunnel del digiuno che avevo già sperimentato in altri momenti "pessimi" della mia vita. La differenza è che ora ho 30 anni, non 15; che ora il mio ruolo nelle mie scelte sbagliate mi rimbomba sempre più forte nelle orecchie, e non mi lascia in pace. Sono consapevole che questo continuo consumarsi nel passato non mi aiuta; è che nel presente non capisco più quali siano le mie capacità, i miei pregi, cosa fa davvero parte del mio carattere e cosa invece fa parte delle "scorie" che mi porto dietro da un sacco di tempo. Ora sono alle prese con una situazione un pò ingarbugliata (un lui con una figlia e una situazione morale ed economica non facile) e al solito sono bloccata: paura di fare un altro errore. Ma così la vita mi scorre davanti.
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  9. Avatar di Alessia

    Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 14:31)

    Ilaria, ragazze, ho bisogno di un consiglio. Vi avevo detto che mi ero allontanata dall'amico che vive e lavora con l'ex qualche settimana fa perche' non mi era piaciuto che mi avesse proposto una collaborazione (a gratis, quindi piu' aiuto che altro) e solo all'ultimo mi ha detto che anche l'ex era coinvolto, dopo averlo incalzato 3 volte. Stamani mi scrive per chiedermi come sto. bene, gli dico che sto bene ma non ho voglia di link e mezze verita'. Mi chiede in che senso e gli spiego che non capisco per quale motivo ostinarsi a dire che loro "non sono amici" quando non e' cosi (ed e' libero di esserlo tra l'altro) e che ci sono rimasta male che appunto mi abbia proposto una cosa per ultima dopo aver chiesto alla mia amica (che ha rifiutato per lo stesso motivo) e che non mi ha detto subito chi partecipava. Ho continuato dicendo che per me lui e' un link, non e' una sua colpa ma per me e' cosi e che non mi fa stare bene, specie se piu' cerco di togliermelo di mezzo piu' me lo trovo in mezzo e che appunto mi aspettavo un altro comportamento. La sua risposta e' stata " vedo che decidi di seguire scuse su scuse su scuse e a forza di farti film ormai ti fai un colossal. Io sono una persona onesta, te hai bisogno di aiuto, ciao." Ecco, mi sono incavolata. Perche' nessuno si fa film di niente, ero stata molto chiara anche al telefono e se non ci arrivi e' un tuo problema. lo trovo anche molto deludente tra l'altro che lui prenda le cattiverie che mi ha fatto come miei film ma ne prendo atto. Lui non crede nell'aiuto terapeutico e crede che il mio medico sia idiota (dall'alto della sua non competenza). Ho risposto, spiegato che non ha capito un accidenti del mio discorso e ora mi ignora. Una parte di me si sente in colpa (immagino sia quella recondita del "devi essere sempre accomodante"). Secondo voi ho toppato? Dovevo dare aiuto, o stare zitta e far finta di nulla?Grazie!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Agosto 2015 14:58)

      Basta Alessia sono mesi che dici sempre le stesse cose; frequenti gente di melma, ti sei fidanzata con un uomo di melma, hai un gruppo di amici di melma e ovviamente la tua vita è piena di melma e scrivi solo di melma. Per uscire dalla melma devi renderti conto che è melma e TAGLIARE DEFINITIVAMENTE con tutti costoro. Non lo vuoi fare? No problem. Però non continuare a venire qui a fare il disco rotto e il cane che impazzito si morde la coda. Parla d'altro o per favore non parlare. Grazie!
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 15:21)

      Ciao Ilaria. Ma infatti in realta' io non mi sento di avergli fatto un discorso sbagliato al mio amico, proprio perche' sono consapevole che a me non aiuta. Quello che sto chiedendo in realta' era diverso da quello che hai capito te e bastava leggere senza il preconcetto che fosse un discorso su quanto e' stato stronzo il mio ex per capirlo. Ed era appunto: ho agito non correttamente nell'esprimere quello che sento? Sono legittimata a dirgli che e' un cretino per la risposta che ha avuto? Il senso di colpa che in questo momento sento l'ho identificato correttamente con la vocina che ci propignano da piccola, come ho scritto nel commento precedente? Ecco, questo era il consiglio/contributo che chiedevo. Non mi stavo soffermando sul mio ex, il perche' e' uno stronzo o altro. Sul resto del tuo commento: la mia vita non e' di melma e io non mi permetto ne' di dire lo stesso a te ne' a nessun altra/o qui sopra o altrove perche' non conosco il quadro della vita di nessuno. Ho passato due anni di melma, quello si. Ne sto uscendo, a fatica, con ricadute e mi rendo conto che le ricadute spesso sono provocate da persone che evidentemente hanno secondi fini nel vedermi star male. Sono qua sopra, come tutti, per un sostegno, non per insulti gratuiti. Si, sono mesi che parlo del mio problema - come tutti qua sopra che scrivono per chiedere un conforto, un aiuto, anche una strigliata quando necessario. Io parlo dei miei e cerco di contribuire ai problemi altrui come mi e' possibile. Il fatto che io abbia un problema non autorizza nessuno ad insultarmi. Comunque non c'e' problema, messaggio ricevuto. Buona giornata.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Agosto 2015 15:30)

      @ Alessia: tu vuoi che ti si dia corda nella tua lotta contro i mulini a vento: cambiare persone che sono mediocri, stronze e alle quali NULLA INTERESSA DI TE e dei tuoi problemi, CHE NON CAPISCONO UN RAZZO di quel che ti è successo perché non ci arrivano. Tu queste persone le vuoi convertire, cambiare, manipolare in modo che ti dicano quel che vuoi sentirti dire e ti risarciscano del non risarcibile danno che il tuo ex ti ha fatto. Credi che si siano delle persone che hanno dei secondi fini nel vederti star male: POSSIBILISSIMO. EVITALE!!! Sono mesi che io e le altre lettrici te lo ripetiamo. NO, tu le vuoi correggere, cambiare, convertire, facendoti vittima di chi non vede l'ora di farti da carnefice. Rimesti sempre la stessa MELMA (lo ripeto) e lo fai con loro come lo fai con noi e ti senti offesa da loro come ti senti offesa da me (senza fare nessuna distinzione). No, non credo che tu abbia ricevuto il messaggio, se non il messaggio che contnui a ripeterti come un'eco continua nella tua testa. Credo che l'unica cosa che ti sia utile fare sia decidere se usare la tua intelligenza o no.
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 15:47)

      Ilaria a me non frega niente di cambiare la convinzione di nessuno o che nessuno mi dia corda - me la do' gia' da me. Non le voglio ne' convertire ne' manipolare - se cosi fosse lo avrei gia' fatto tra l'altro. Voglio che mi stiano a sentire, questo si, come io ascolto loro.Io non voglio correggere nessuno, ma come ascolto il punto di vista altrui voglio che il mio venga ascoltato: e non e' convertire, e' proprio fermarsi un attimo e prendere in ipotesi che quello che l'altro ha da dire puo' essere giusto o meno, anziche' etichettarlo come me**a - quest'ultimo atteggiamento era tipico del mio ex e mi mandava in bestia tra l'altro; la pretesa di dire la cosa piu' utile e la saccenza di dire all'altro, quando manifesta discorso o un disagio o altro, che e' una cavolata e non e' un loro problema (quando magari lo creano). Il mio discorso era altro. Ho messo i puntini sulle i su una cosa che non mi faceva stare bene e una situazione che io ho percepito come scorretta nei miei confronti. Lo so anche io che il danno che mi ha fatto il mio ex non e' risarcibile. Mi fa rabbia che alcuni non lo vedano per lo stronzo che e'? Si, non lo nego ne' me ne vergogno. Mi fa rabbia lui e l'aria che respira immeritatamente. L'ho fatto in modo adulto senza tanti giochetti da adolescenti e la risposta e' stata quella. Non me ne frega tanto della risposta, quanto del fatto che mi sia sentita in colpa nell'aver espresso quello che pensavo e il consiglio era proprio su questo per capire se avevo colto giusto sulla vocina recondita e consigli su come magari ignorarla. Sul sentirsi offesa: a me offende quando qualcuno con cui hai sempre avuto un rapporto onesto ti insulta come nel caso di cui sopra. E mi offende che ci si senta liberi (e parlo in generale adesso) di poter etichettare la vita altrui come completa me**a quando non si ha un quadro completo delle cose. Ribadisco, si gli ultimi due anni sono stati di me**a. Cio' non autorizza nessuno (e me in primis a farlo con altri) ad etichettare esperienze altrui come appunto di me**a, stupide, inutili o quanto altro.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Agosto 2015 17:09)

      @ Alessia, facciamola breve perché qui è andata per le lunghe per troppo a lungo. Qui in questo tuo ultimo commento addirittura mi attribuisci pensieri e atteggiamenti non miei ma tutti tuoi. Lascio correre e non vado nello specifico. Sono mesi che intervieni sul blog di continuo prendendoti tutto lo spazio che vuoi. Nei mesi e nel procedere dei tuoi commenti sei stata letta e "ascoltata" da me e da tante lettrici pazienti, attente, comprensive, empatiche, acute e anche argute. Sei stata accolta, ci si è sforzate in tutti i modi di capirti (cosa che, credimi, non è stata difficile) e di spiegarti (inutilmente) usando tutti i registri possibili e immaginabili. Sei stata blandita, incoraggiata, stimolata, scherzosamente e benevolmente provocata da una schiera infinita di donne che hanno portato una enorme pazienza con te, con la tua cocciuttagine, con la tua insistenza, con la tua pervicacia distruttiva, negativa e ammorbante. Non hai capito il punto principale: né io né la stragrande maggioranza delle lettrici di questo blog (e di sicuro nessuna di quelle che ti ha risposto nel corso dei mesi) siamo come o siamo assimilabili al tuo ex, agli amici del tuo ex, agli amici degli amici, ai tuoi amici a chi cavolo ti viene in mente di tutte le persone che tu hai intorno nella tua vita. Tu ti senti offesa? Io penso che tu sia colma di rancore e abbia una gran voglia di litigare perché non riesci a ridurre le persone a fare e a pensare quello che vuoi tu e come lo vuoi tu. Quindi, se qui c'è qualcuno che si può legittimamente sentire offeso siamo io e le altre lettrici, per l'abuso che tu hai fatto dello spazio messo a disposizione, del nostro tempo e della nostra pazienza. Finiamola qua: mi sembra di capire che di persone con le quali discutere con il solo scopo di montare rabbia e rancore mai spenti sei ben circondata. Quindi non hai bisogno di noi. Rassicurati e vivi serena. E, cosa più importante, lascia vivere serene anche noi, dato che ci teniamo e ci viene più facile.
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    • Avatar di Ele

      Ele 9 anni fa (4 Agosto 2015 15:48)

      Ma perché gli rispondi a quest'uomo (amico dell'ex)? Ti manda un messaggio con scritto come stai? Puoi non rispondere! A cosa serve ripartire da zero con la tiritera del lavoro proposto di qui o di la.Hai detto no a quel lavoro? Basta! Pensi che il tipo non è tuo amico ma amico dell'ex e non rispondergli.Gli rispondi e sei te a riprendere la tiritera ma che noia!
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 16:13)

      Ciao Ele. In realta' quando mi ha scritto pensavo volesse cercare un contatto e parlare della cosa (anche se io gli avevo gia' detto la mia al telefono in merito), visto che in primis era /e' un mio amico, non il contrario.
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  10. Avatar di Ele

    Ele 9 anni fa (4 Agosto 2015 17:00)

    Allora se era un tuo amico e non un amico del tuo ex (in primis) e quindi da che te ci stai male x l'ex etc. Avrebbe dovuto evitare di proporti quel lavoro con lui. Quindi non è così tuo amico anzi é pure un po' stronzo. Detto ciò, che senso ha parlare della cosa? Se l'avesse fatto in buona fede senza pensarci tanto su lo perdoni per il poco tatto amici come prima e stop.Se l'avesse fatto in cattiva fede é uno stronzo, non è tuo amico ed anzi, ti prende pure in giro(per il tuo essere ancora in balia dell'ex)quindi taglia i ponti con lui.Sai cos'è Alessia? Che dovresti smettere di vedere l'ombra dell'ex in ogni cosa.Vuoi proprio rispondere al tuo amico che ti prende in giro? Scrivi: "bene, sto molto bene e tu?" Stop...non riprendere sempre storie vecchie o cmq con attore l'ex...Basta Alessia!
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 18:07)

      Ciao Ele. Ma guarda in realta' io quello che gli ho detto lo credo fermamente. Avevo chiesto consiglio perche' nonostante sia convinta di quello che penso e sono sicura che questo link non mi aiuti e faccia bene, mi sento in colpa per essere stata ferma nel dirgli che non ho voglia di mezze verita' da parte sua. E volevo consigli su come eliminare il senso di colpa perche' mi sembra una di quelle cose di cui Ilaria parla che fanno parte del retaggio della "brava ragazza" che deve "compiacere tutti".
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  11. Avatar di antonella3

    antonella3 9 anni fa (4 Agosto 2015 17:40)

    Ciao Alessia. Tu dici "mi fa rabbia che gli altri non lo vedano per lo stronzo che è". Ecco. Sei sicura che se tutti lo vedessero per com'è, tu ti sentiresti meglio? Questo servirebbe a lenire il tuo dolore o darti pace? Sai, ognuno di noi è impegnato a dare un senso alla propria esistenza e per quanto gli altri possano sembrarci ingrati (tu dici che sei sempre disponibile ad ascoltare, consigliare e non ne dubito) , nessuno deve essere ridotto ai nostri pensieri, alle nostre elucubrazioni. Io ho sofferto tanto e ti capisco davvero. Capisco che non riesci a trovare pace. Però credimi, il riconoscimento altrui non serve ai fini della nostra "guarigione".
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 18:09)

      Ciao Antonella3: non lo so se mi farebbe stare meglio. So che e' un mio problema, sul quale lavoro ogni giorno per ridurre la rabbia che provo e la delusione. La rabbia aumenta quando a prenderti per i fondelli e' qualcuno vicino che tra l'altro ha visto come ci siamo comportati e sa le cose in maniera oggettiva (pure piu' di me che sono parte lesa alla fine).
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    • Avatar di antonella3

      antonella3 9 anni fa (4 Agosto 2015 18:29)

      Senti che ti stanno prendendo per i fondelli? Ok , sgradevolissimo. Ma allora molla la presa! Basta! Basta per te . Perché tu meriti di stare bene. Sai , non volermene, ma io credo che tu attribuisca tutta questa importanza all'amico, perché lui di fatto costituisce l'ultimo legame che hai con il tuo ex. La realtà nuda e cruda, però, è che il tuo ex non c'è più. E per quanto questo possa essere doloroso, non resta che constatare la fine della storia. Lui è altrove, in ogni senso. Ti senti in colpa perché forse, non aiutando l'amico, per il gioco di traslazione dei sentimenti è come se avessi mancato in qualcosa con il tuo ex. Ma Alessia, lui non c'è. Ti fa rabbia, come a me faceva piangere. Ma cosa si può fare? Si va avanti. La rabbia consuma le tue energie, non è giusto. Non dare questo ulteriore potere al tuo ex. Lo dico a te, come lo ripeto quando è necessario a me. Dai, smettila di farti del male. Fatti un bel pianto conclusivo. Fai un corso di boxe. Svuotati del male per fare posto a qualcosa di migliore per te. Dai
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 18:48)

      Antonella3: mah in realta' la consapevolezza che lui sia un link e che non mi aiuta e' la cosa che mi fa stare bene. E gliel'ho detto pure. Io potevo aiutare l'amico ma ho rifiutato perche' non voglio incappare nell'ex. Faccio scherma, piu' o meno come la boxe ;) Non mi manca il mio ex, mi fa rabbia constatare che non ha mai provato niente e mi ha usato e basta. Buona serata!
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    • Avatar di Ele

      Ele 9 anni fa (4 Agosto 2015 19:22)

      Beh ma Alessia ti ha preso in giro e ti ha usata ok.Succede a tante e tanti.Tu ti sei fatta usare e ti sei fatta prendere in giro, anche questo succede a tanti.Ci sei stata un anno d mezzo con tira e molla e sono 8/9mesi che é finita penso che ormai puoi archiviare la cosa ed andare avanti.Non l'hai sposato non ci hai fatto figli non ci hai perso 10o 20anni della tua vita.Ok ti ha preso in giro ma non tj ha violentata non ti ha picchiata non ti ha stalkerizzata non ti ha umiliata davanti a tutti...Non ti rompe neanche la scatole ma si fa la sua vita le sue vacanze e vive sereno...Alessia shallati!!! Il tuo amico ti ha preso in giro pure lui chiedendoti una cosa che x te era assurda?(il lavoro con l'ex) se x te é così grave non sei costretta ad essere sua amica a rispondergli ai messaggi.Tu puoi rivangare all'infinito con lui con sta storia di quel lavoro ma non ci caverai un ragno da un buco.E poi sinceramente ma chissenefrega Alessia...non hai altro da fare e da pensare? Tu vorresti che gli altri vedessero l'ex come lo vedi te ma ognuno è libero di vedere e di pensare delle persone ciò che vuole.Ha sbagliato con te ma magari con gli amici é bravo e simpatico.Non puoi obbligare gli altri a vederlo stronzo se loro cosi non lo vedono s se riuscissi a mettergli in testa quello che vorresti te(quindi che é uno stronzo) cosa ci guadagneresti? Non ti ha voluto ed ora è felice senza di te.Pensa ad essere felice pure tu senza di lui e senza voler imporre il tuo pensiero a chi ha il suo.
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  12. Avatar di Alessia

    Alessia 9 anni fa (4 Agosto 2015 18:22)

    Ilaria, ho letto solo ora il tuo commento. Non c'e' stato un intervento tuo o delle lettrici che non e' stato apprezzato e sul quale ho meditato. Mi sono presa spazio, come fanno molte lettrici, perche' lo scopo e' quello di confrontarsi qua sopra. Si ho parlato dei miei problemi, spesso non ho visto vie d'uscita, verissimo. Ho anche dato consigli agli altri e preso spunto da storie altrui proprio perche' utile e perche' e' la dinamica di questo blog, serve a questo. Mi dispiace ma non hai capito proprio nulla: io non ho voglia di litigare, non mi piace per nulla, ne' mi piace che le persone facciano come voglio io e come dico io: non ho 12 anni, non mi interessa avere ragione. Mi interessa che mi sia data la possibilita' di dire la mia senza dover temere frasi come appunto vita di melma o giochini del silenzio (non tuoi, specifico, non si sa mai) o frasi tipo "non e' un mio problema". E si ora lo tiro fuori di nuovo, perche' mi metto in discussione e mi chiedo se sono una che manipola gli altri o che si vuole imporre, frasi che nella cattiveria tra l'altro mi diceva lui. E sai cosa? Io non mi vedo cosi, e me lo chiedo spesso, cosi come lo pensano i miei amici. E me lo chiedo spesso ilaria, anzi, te lo chiesi nel primissimo commento che feci, se ero io quella che lo aveva ferito, manipolato etc. Ho scritto chiedendo un consiglio, sei partita con la vita di melma. Bene. Tu sei libera di dirmelo io sono libera di dirti che non sono d'accordo. Vi sentite offese perche' ho espresso il mio malesse in un posto che ha questo come scopo? Mi scuso, avro' frainteso. Ma da qui a dire che ho abusato di voi perdonami, ce ne corre, e anche un bel po'.
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    • Avatar di minou

      minou 9 anni fa (4 Agosto 2015 20:00)

      Posso cercare di sdrammatizzare? Accipicchia, mai commenti furono più in tema con l'articolo!!! Alessia, ti immagino come la ragazza della foto sotto al titolo... la rimuginatrice h24! È ingiusto quello che hai detto a Ilaria, te ne rendi conto? Torna in te, dai, altrimenti diventi autoreferenziale. Ed è un peccato. Un abbraccio
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (5 Agosto 2015 0:38)

      Ciao Minou,Ele e Helen cosi faccip un post solo. Grazie per i commenti. Ele: no la violenza fisica l'ho anche vissuta. E quell'amico lo sa. E si, non ci cavo niente con la rabbia giustissimo, ma c'è. E si, mi fa incavolare che si senta felice (vera o presunta non fa differenza) perché non lo merita. Ma è un mio problema su cui lavoro io per me. Io non nego che quando ho il calo divento un fume in piena,lavoro anche su questo. Ma non credo di aver mancato di rispetto a nessuno qui sul blog, ho "ascoltato" tutti i consigli di tutte voi, di Ilaria, ci ho riflettuto, ci rifletto, e li plasmo alla mia situazione. Nessuno toglie merito al lavoro che fa Ilaria: io ho pure il percorso che rileggo spesso e trovo gli articoli utili e interessanti.nessuno di noi però ha la verità in tasca. Ho chiesto un consiglio, di è liberi di rispondere o meno. Tra l'altro era più incentrato a capire perché io mi sentissi in colpa per aver fatto una cosa giusta per me che non la situazione. Lo scherno, le battute bonarie vanno tutte bene, però ricordiamoci (e mi ci metto anche io) che non si percepiscono toni e intenti per iscritto. Se chiedo un consiglio la battuta ci sta e ben venga, lo spronare pure, il giudizio (perché cosi è stato percepito) sulla mia potenziale vita di melma no. Noi conosciamo solo una parte di chi scrive: la parte ferita, arrabbiata, disillusa, intontita o che altro, un po' poco per giudircare ampiamente. Si, ho rimuginato tanto, su di me.ogni cosa che è stata detta, anchenle frasi dei commenti di ilaria di oggi o le vostre osservazioni, vengono ponderate da me in relazione a me stessa. E in questi mesi il blog e l'interazione mi è stato utile ad affrontare una violenza fisica oltre che psicologica che non volevo ammettere oltre che realizzare che no, non mi ha mai amato. E la rabbia che c'è - ed è tanta, nasce da qui. Quindi si Ele, a me non dovrebbe fregare che lui sia felice eppure non è giusto e mi fa rabbia e me la vivo la mia rabbia. E si, sono rimasta male da un amico che evidentemente capisce a seconda di quello che gli torna comodo, e sono rimasta male dal suo commento e ancor di più dal fatto che nonostante abbia fatto qualcosa di buono per me mettendo in chiaro il mio pensiero e bisogno mi sia sentita in colpa per averlo fatto. Ma tranquille, ci penso da me a capire perché. Buona notte a tutte quante.
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    • Avatar di Michela2

      Michela2 9 anni fa (5 Agosto 2015 9:31)

      Alessia, sono d'accordo con Helen. Tu racconti alcune cose, noi cerchiamo di dirti il nostro pensiero, la nostra opinione, cerchiamo di darti i nostri consigli pero', davvero, tu vai avanti per la tua strada. Anche nell'ultimo commento che hai scritto ribadisci di nuovo la tua posizione e le tue cose come se niente fosse.Allora, sinceramente, cosa ci chiedi dei consigli a noi se poi continui per la tua via?Incessantemente proprio?Io ho smesso di risponderti perchè era come "picchiare l'acqua nel mortaio" hai mai provato?Picchia picchia ma l'acqua rimane sempre uguale.Parlare con te e rispondere a te e consigliare a te etc etc è la stessa cosa.Non si va avanti...rimani sempre ferma e si percepisce. Ti fa incavolare che si sente felice, io posso solo dirti di fregartene e comunque di fartene una ragione, l'hai detto e lo sappiamo ma possiamo farci poco se non dirti che ha poco senso ancora recriminare cose di 9 mesi fa.Il discorso del sentirsi in colpa sinceramente non l'ho capito. Tu hai voluto ribadire all'amico (che stavolta ti ha solo chiesto come stai)che c'eri rimasta male del discorso vecchio.Ok.Non è servito a nulla e a nulla servirà.Hai voluto dirglielo?Ribadirglielo ulteriormente?Bene, ora basta, passa oltre, gliel'hai detto, lo sa e non lo capisce, vuoi aprirgli la testa e farglielo capire?Non lo capirà uguale.Ti sei sentita in colpa?Io mi sarei sentita piu' che altro stupida, passami il termine, ma questo amico ti prende in giro e tu gli dai corda e alimenti per far si che lui continui ogni tanto a prenderti in giro.Non sentirti in colpa verso di lui ma verso te stessa per tutto il tempo che vai ancora a perdere dietro a questa gente...Cambia aria, soffochi e ci fai soffocare anche noi. Te lo dico con affetto e tenerezza pero' basta...
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (5 Agosto 2015 11:49)

      Ciao Michela2: il fatto che io poi decida con la mia testa a seconda di quello che sento io non significa che quello che mi consigliate non venga preso in considerazione, anzi. Lo utilizzo un sacco, lo analizzo, valuto, lo pondero in base alla mia situazione, i miei sentimenti e stati d'animo. Poi si faccio come credo meglio io, ma questo non toglie valore ai vostri consigli, anzi. Sull'amico: no non voglio farglielo capire, non mi interessa. Mi dispiace che non ci sia arrivato ma pazienza. Il sentirsi in colpa: si potrebbe essere una buona interpretazione la tua, grazie. Io ho pensato che fosse un po' la cosa di cui parla spesso ilaria, del concetto del "devi essere brava" con tutti e andare d'accordo con tutti anche quando ci sono cose che non funzionano per te. Aria la cambio, sto facendo un bel ripulisti di cose e gente che sento non mi fanno bene e in questo hanno aiutato anche i vostri commenti, per cui vedi, e' il tuo punto di vista che io non ascolti i consigli: lo faccio e li faccio miei in base alle mie esigenze, ma sono utili comunque. Spero la gravidanza tutto bene con il caldo.
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  13. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (4 Agosto 2015 21:28)

    Alessia scusa se mi permetto. Forse ti si vuole suggerire che gli scambi sono utili quando all indigestione segue l assimilazione che si fa a volte lentamente d accordo ma si fa. Per me ilaria è come un tarlo che si è messo a scavare delle gallerie nella mia testa (di legno), lascio che scavi opponendo meno resistenza possibile perché altrimenti spreco tempo innanzitutto per me. Tu a volte sembri un fiume in piena rabbioso che non prende pause, mi spiace perché sei una donna di cuore. Forse questo è il comportamento che inficia davvero alla base le tue relazioni.Discutendo ci si svela e questa davvero è una cosa importante. Vedersi da un'angolatura diversa, chi altro te lo potrebbe far fare? Approfittane , il mondo è spesso distratto, assente, indifferente, onestamente non potresti trovare di meglio adesso come adesso.
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  14. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (5 Agosto 2015 12:16)

    ...alla fine , volente o nolente, di certe esperienze bisogna farsene una ragione e VOLTARE PAGINA!!! BASTA rimuginare continuamente su certi fatti! Sono esperienze di vita che ci devono insegnare. L'importante è non rifare lo stesso errore. Si conoscono persone positive e persone negative. tutte ci arricchiscono a loro modo e ci insegnano. Quelle positive si continuano a frequentare , da quelle negative ci si allontana ANCHE MENTALMENTE. Ci si impegna a dimenticare chi ci ha fatto del male. Non è che possiamo rimanere qui a parlarne in eterno. MOLLARE LA PRESA, lasciare andare e fare altro. Facendo molto altro si dimentica pian piano. E fra qualche tempo qualche immagine farà capolino nella nostra testa ma ci sembrerà appartenere ad un'altra vita , e ci farà anche sorridere....ma ci sembrerà lontana da noi finalmente...
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  15. Avatar di Michela2

    Michela2 9 anni fa (5 Agosto 2015 12:29)

    Alessia, sono 3 mesi almeno che scrivi della tua storia sul blog e, secondo la mia opinione, sei rimasta sempre ferma li. Non sei andata avanti neanche di una virgola.Per questo il dirti le cose pare fiato sprecato.Quando ti si dice qualcosa poi incalzi per cercare di arrivare a sentirti dire quello che vuoi tu, non ci riesci e allora riparti da capo con le solite menate uguali ed identiche.Onestamente non sembra neanche che tu ti senta in colpa per aver puntualizzato (850.000 volte) con il tuo amico.Per questo nessuno ti ha risposto sul discorso del senso di colpa perchè non si percepisce.Spesso a causa dei nostri sensi di colpa non facciamo cose per noi...Tu puntualizzi 850.000 volte con l'amico per te, pensando di stare meglio te e perchè sei un po' smaniosa di puntualizzare sempre un po' con tutti, con l'amico con l'ex con l'amica. Ora io non ti rispondo piu' perchè altrimenti allunghiamo il brodo pero' ti dico che dovresti tagliare i ponti con l'amico se non altro perchè vuoi o non vuoi ti riporta al tuo ex.Tra l'altro a questo ex per quante volte ogni commento ti portaa a tirarlo fuori per mesi e mesi avrà le orecchie che gli fischiano in maniera tanto forte che forse cosi' tanto felice, hai ragione, non è. Vive con le orecchie che gli fischiano...:-) La gravidanza va bene, 6 kg in 6 mesi, il caldo lo sopporto abbastanza bene ancora. Tra poco vacanze, 10 giorni di relax in Sardegna con il mio amore grande ed il mio amore piccolo che è sempre in movimento nella mia pancia... Baci
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  16. Avatar di Malika75

    Malika75 9 anni fa (6 Agosto 2015 1:19)

    Sono stata vittima degli eventi e Vorrei chiederle come gestirebbe questa situazione. Ho convissuto 6 anni con una persona che era un collega di lavoro. E' stato un rapporto difficile dato che ho dovuto gestire una carattere egoista narcisista. All inizio della relazione mi ero tirata indietro, ma lavorando insieme mi ha spinto a continuarla. Sembrava che potessi avere fiducia in lui, ero amata dalla famiglia (anche la madre e' figlia unica narcisista..non lo dico con tono spregiativo, ma perche' posseggono entrambi i caratteri del narciso). Mi compravano sempre vestiti nuovi anche se io non gradivo il genere (erano quelli che piacevano a sua madre) mi mettevano sempre al centro dell attenzione, addirittura stavano per farmi litigare con i miei per avere su di me maggiore controllo. In seguito tuttavia ho capito che la suocera non gradiva frequentassi la corale del paese in modo che nn venissi a sapere dei suoi trascorsi..infatti e' stata catalogata come donna divorziata dai cattivi costumi. Mi hanno spinto a vendere la mia macchina anche se poi usavo la loro. Vedendo le cose dal di fuori adesso - lo facevano per avere un favore in cambio..il nipotino!! Spesso infatti mi facevano la battuta di quando arrivava... Succede poi che rimango incinta ma lo perdo. Non siamo mai stati focosi amanti, ma perdiamo anche quel poco di intimita' che c'era. Nel frattempo lui inizia a viaggiare per lavoro in Cina. Con il passare del tempo anche io torno sulle mie abitudini e smetto di essere una marionetta nelle loro mani. Io e lui abbiamo infatti hobby e obbiettivi opposti. Solo il lavoro ci unisce. Per lavoro mi trasferisco in un capannone poco lontano. Comincio a capire che non lo amo (e non mi ama ) piu. Siamo insieme come fratello e sorella. Lui pero' comincia fare battute scherzose che io non riesco a replicare : ti piacerebbe un figlio oriundo? Vorresti una badante (per i suoi) cinese? Cose del genere.. Io non ci do peso e incasso le battute (come ho sempre fatto d'altronde..non sono mai riuscita a tenergli testa in quello e' sempre stato superbo e arrogante). L anno scorso a luglio lo lascio. Fa arrivare subito dalla Cina l amante e la mette incinta. Lei ritorna a casa. A maggio di quest anno va lui in Cina la sposa e se la porta a casa per poter far nascere il figlio in Italia. E' a casa sua con i suoi genitori e non esce mai se non la sera qualche volta con lui..credo non possa nemmeno guidare essendo cinese A settembre il figlio nascera' e - per brutta coincidenza della vita- dovro' ritornare nella sede dove c'e' anche lui. Non ho idea dove la direzione voglia mettere la mia postazione se con lui o no. Ho saputo che naturalmente nemmeno lui e' molto felice della cosa. Ma io adoro il mio lavoro e non intendo perderlo per causa sua. Ora vorrei chiederle che atteggiamento dovro' tenere con lui. Ho pianto un anno intero per questo tradimento ..fatto praticamente sotto i miei occhi..tanto quasi da ammalarmi. Ho infatti sviluppato un intolleranza alimentare al glutine (causato anche da forti stress emotivi) Purtroppo sono una persona passiva e non riesco a difendermi a dovere. La ringrazio veramente per quello che riuscira' a consigliarmi perche' il mese prossimo dovro' essere piu' forte di come sono stata finora.
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    • Avatar di alessia

      alessia 9 anni fa (6 Agosto 2015 10:45)

      Ciao Malika75: Mi dispiace tanto. Ignoralo al lavoro, sii educata come collega se Devi averci a che fare o lo incroci e basta.
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    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 9 anni fa (6 Agosto 2015 12:17)

      Ciao, Malika. In attesa della risposta di Ilaria (che interessa anche a me: gli strumenti per difendersi non sonl mai troppi :-) ), ti racconto la mia esperienza. Sono stata in dubbio se rinunciare ad alcuni progetti in cui ero coinvolta e ai quali tenevo, sapendo che avrei dovuto interagire con il mio ex narcisista. Alla fine mi sono detta che non potevo permettere a quello sfigato di scegliere per me, che già gli avevo dato troppo spazio e importanza nella mia vita. Non è stato facile, tutt'altro. E ti dirò che ancora adesso, a volte, sento montarmi un'enorme rabbia contro di lui... Al tempo stesso, a furia di limitare le interazioni con lui allo strettissimo indispensabile, e ignorarlo ogni volta che cercava di farmi domande sulla mia vita privata, mi sembra che abbia capito il messaggio. C'è una cosa che mi ha colpito del tuo commento: sei informata su quando nascerà il bambino, sul fatto che lei non sa guidare... Scusami, ma queste sono faccende che non ti riguardano: questi pensieri ti sottraggono tempo ed energia che potresti dedicare a te stessa. Ti mando un abbraccio e spero che la tua salute migliori presto :-)
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    • Avatar di Malika75

      Malika75 9 anni fa (6 Agosto 2015 13:09)

      Ti ringrazio Valeria! Purtroppo solo adesso ..dopo un anno giusto..mi sta "quasi" passando la rabbia. Dico quasi perche' devo fare ancora un enorme lavoro su me stessa. E mi rendo conto che questa curiosità' anomala fa solo del male a me mentre lui se la sta spassando felicemente...mi da fastidio solo il fatto che - davanti agli altri e ai colleghi -ha fatto passare me come quella che aveva l'amante. Spero che chi e' intelligente capisce...dopo un anno io mi ritrovo single, lui sposato con un bimbo in arrivo...vedete voi...
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (6 Agosto 2015 16:35)

      Malika75: la rabbia e' una fase che e' normale e giusto ci sia. E' meglio accettare di provarla che far finta di non averla perche' e' brutto. E' vero. non dovresti interessarti di quello che fa lui, ma sei umana, siamo umani: e' normale che tu venga a sapere, chieda, e ti ferisca. Mi colpisce che parli di giustizia, anche io faccio gli stessi ragionamenti sul senso di giusto o meno. E alla fine per quanto ti si possa dire che non deve fregartene la realta' e' che te ne frega e tu vivi come una sconfitta la sua felicita' e la il tuo dolore - ti capisco benissimo. Vivi quello che provi, senza vergogna. E' legittimo che tu ti senta ferita, incavolata nera pure. Ti piace il tuo lavoro? perfetto, concentrati su quello se riesci. cerca, per quanto possibile, di non pensare a lui e la famiglia. Chiedi aiuto agli amici affinche' ti aiutino a distrati. Piano piano la rabbia dice passi, ma tu non puoi fare altro che accettare questo sentimento, prenderne atto, e usarlo come spinta per non chiuderti in casa - certe volte ti da' la spinta per fare cose come moto di orgoglio e va bene cosi. Se invece ritieni che sia troppo difficile e doloroso continuare a lavorare nella stessa azienda cerca altro ma che ti dia altrettanta soddisfazione (e anche di piu'): io paradossalmente era un anno che cercavo lavoro e lo trovai la settimana dopo essermi mollata dal mio di manipolatori narcisisti - non puoi capire il fastidio che provo'. E fatti forza del fatto che tu, a differenza mia, lo hai mollato, hai preso la decisione, non l'hai subita. E' tantissimo e ti aiutera' a perdonarti prima.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Agosto 2015 15:38)

      Cara Malika75, lei è stata vittima di una situazione malata (lui e la famiglia sono in una situazione malata, tanto malata da sembrare addirittura parossistica: ma come si fa a vivere tutti insieme, per esempio?) dove nessuno l'ha mai amata - si tratta di persone che non sanno che cosa sia l'amore, nemmeno per se stesse - ma dove hanno semplicemente tentato di strumentarlizzarla e fagocitarla, fallendo poi nel finale. Infatti lei dice che a un certo punto ha smesso di essere una "marionetta" nelle loro mani. Beh, è stata brava, non se ne rende conto? Non se lo ricorda più? Non credo che la suocera "scostumata" le abbia impedito di frequentare la corale per evitare che lei sapesse dei suo trascorsi burrascosi (e allora?), ma per "semplice" controllo e manipolazione. L'isolamento è un'arma che i perversi narcisisti usano con costanza e determinazione. Chi ha sperimentato relazioni abusive ben lo sa. Poi lui/loro hanno scelto una vittima molto più facile da controllare: una donna che viene da un paese lontano per cultura e tradizioni che, di certo, per ragioni anche pratiche e logistiche (economiche diciamo pure) accetta di buon grado (anzi magari con entusiasmo) una vita da clausura nel dominio e nella dittatura famigliare. E con una vita sessuale misera e miserevole dato che è palese da quel che lei racconta che, come da manuale, il nostro non è un genio a letto. Altro che tradimento. Lei ha perso 6 anni della sua vita che le hanno tolto molto, moltissimo, per fortuna costui ha preso una decisione diversa che alla fine è stata risolutiva anche per lei. Certo, il dolore per aver perso il bimbo, l'inganno perpetrato con tanta sfacciattagine e anche con scherno, il tradimento in sé (anche se avvenuto quando lei stessa ammette di essersi distaccata), ma soprattutto lo stillicidio delle piccole umiliazioni quotidiane subite da parte di lui e di mamma e papà (e chissà quale altro corollario di abusi dei quali forse nemmeno lei è consapevole) per sei lunghi anni, una vita da reclusa in un ambiente malato, le hanno tolto forza ed energia e fiducia in se stessa. Ho l'impressione però che lei si sottovaluti: è lei che, anche se senza energie e addirittura "a fine corsa", di fatto è stata la prima ad allontanarsi e implicitamente l'ha convinto ad agire sul suo piano B, un piano di ripiego, verso una persona che indubbiamente non dà nessun problema a essere manipolata da lui e dalla famiglia. Un piano B che dovrebbe servire a rsicattarlo dal fallimento che ha avuto con lei. Si riconosca questa enorme forza che cova dentro di lei e a cui è bene che faccia ricorso in questo momento e in futuro. Ora veniamo al tema lavoro, che di certo è molto importante e nell'immediato il più critico. Lei deve dimenticare questa brutta storia, riprendersi dai sei anni di abusi, dal finale e dai contorni vari. Vederlo tutti i giorni non giova, è ovvio. Sono convinta anch'io che nemmeno lui sia felice di averla intorno: lei è il simbolo di una sconfitta cocente, lei - che adesso ne sia consapevole o se ne renda conto o meno - ha rifiutato lui e la sua famiglia ed è riuscita a "liberarsi" dalla trappola delle loro manipolazioni. E' stata molto più forte di loro, che non è poco, mi creda. Mi scusi e parlando con il massimo rispetto di tutti: mi pare che qui da parte sua, Malika75, di lui e della famiglia ci sia una certa attenzione al giudizio altrui. Allora, parliamoci chiaro: non è che secondo il "sentire comune" lui che va in Cina, ha una relazione con una donna del luogo, aspetta un bambino da lei e se la porta in Italia a vivere con la famigliola abbia proprio l'immagine di quello che, sempre secondo il sentire comune, è un "vincente". Semmai il contrario. Quest'uomo pare proprio uno sfigato, ecco. In più lei di certo è depositaria di informazioni che a lui non fa piacere vengano diffuse. Inoltre, ripeto, lui la guerra per distruggerla non l'ha vinta e questo, al genere di perverso di cui stiamo parlando, proprio non va giù. Per cui nemmeno a lui, ribadiamolo, fa piacere che lei gli giri intorno e stia nell'ambiente in cui lui lavora. Dico questo giusto per mettere i puntini sulle i. Detto questo, qui si tratta di mettere insieme tutte le sue risorse personali e professionali e agire in prima persona, senza aspettare decisioni calate dall'alto. Si persuada prima di tutto che la sua felicità e serenità è lontana da quest'uomo ed è nel dimenticare lui, la famiglia e le sofferenze terribili che ha subito da loro. Perdoni se stessa per aver permesso tutto ciò. Quindi rifletta bene su quali sono le possibilità della sua azienda e si faccia avanti, proattivamente e propositivamente, con idee alternative da dare alla sua direzione: si offra di fare un po' di più nel caso o di ricoprire mansioni o incarichi un filo più complicati di cui magari in questo momento loro hanno bisogno (lei conosce la realtà in cui lavora e dice di adorare il suo lavoro, il che oltre a essere una cosa straordinaria, di sicuro le è d'aiuto per essere creativa e fare proposte utili). Valuti quale potrebbe essere la soluzione ideale per lei - senza raccontarsi bugie, cioè con il desiderio autentico di chiudere il rapporto con il criminale perverso con il quale ha convissuto - e si presenti ai suoi responsabili con una "proposta che non possono rifiutare" o con qualcosa di estremamente concreto sul quale negoziare con loro, seriamente e senza frigne. Se sono persone dotate di un minimo di senso di reponsabilità e tengono al buon andamento dell'azienda e alla sua collaborazione, sapranno leggere il "non detto" (anche se lei eviterà di essere esplicita, ripeto) e magari già l'hanno preso in considerazione e una "proposta" da parte sua non farà altro che incoraggiarli a prendere una buona decisione, che avvantaggi soprattutto lei e assicuri a loro che l'ambiente di lavoro sia più rilassato per tutti. Non escluderei l'ipotesi che il nostro amante dell'esotismo, quasi papà, stia cercando alternative per sé e si tolga dagli scatoloni per i fatti suoi. Un'altra opzione da valutare, ovviamente, è quella di cercare lavoro in un'altra azienda: ci sono tanti bei lavori, per chi ama il lavoro, e non si attacchi alla scusa dell'orgoglio professionale per rimanere legata a un passato che rischia di portarle via un altro pezzo di vita. Coraggio. Continui a leggerci e scriva. Semmai mi contatti anche in privato, se vuole fare un percorso con me. Le sono vicina.
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    • Avatar di minou

      minou 9 anni fa (6 Agosto 2015 21:10)

      Oddio Ilaria, mi hanno colpito tante parti di questo tuo commento e questo mi fa pensare che io sono ancora a carissimo amico quanto a consapevolezza. Io non lo so perché ho sempre sminuito i torti e le violenze che ho subito. Non so perché ancora adesso ho difficoltà a pensarmi come un'abusata. Forse è un meccanismo di difesa malato che ho interiorizzato. Mi fa male pensare agli altri, alle persone che sono state importanti nella mia vita, come a dei mostri. Ho sempre preferito non sentire dolore, addestrarmi a non sentire. Io veramente non so se le conseguenze di certe esperienze siano reversibili, se una persona come me potrà mai arrivare ad avere una giusta percezione e anche lontanamente ad accettare amore per sé. A capire di che parliamo con "amore di sé". A parole si, certo, ma nell'intimo, Ilaria, la realtà è che sono troppo analfabeta in questo campo e troppo controllante su di me per non alterare le percezioni. Per non scegliere sempre la facile vecchia via di passarmi sopra e non sentire. Tanto a me non fa male... La mia difesa a tutt'oggi non è riuscita a suggerirmi altro se non un isolamento preventivo. Non so difendermi, non so quali sono le mie esigenze e preferisco stare da sola per paura che qualcun altro possa ancora abusare di me. Ecco, commenti come il tuo per Malika me lo dimostrano. Eppure riesco a proteggere così bene chi amo, chi è debole, mi lancio senza paura in difesa. Con me è un'altra storia. Però almeno ora me ne rendo conto.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (6 Agosto 2015 21:33)

      @ Minou: ammetto che la mia risposta @Malika contenga più "ciccia" di mille trattati, non perché l'abbia scritta io (cioè non solo per quello), ma soprattutto perché la vicenda di Malika75 e i particolari che lei ha raccontato hanno dato l'opportunità di toccare molti punti importanti. Dico questo perché mi rendo conto che è "tosta" e magari non tanto digeribile nell'immediato, almeno non per tutte. Sorvoliamo sui fatti e gli episodi (tuoi, di Malika75 o di qualunque altra lettrice o di chiunque altro), sorvoliamo anche sulla tua più o meno raggiunta consapevolezza e autocoscienza di quel che ti è successo. Se continui a parlare con te stessa e di te stessa nei termini: "non ce l'ho fatta, non ce la farò mai, non sono abbastanza per etc etc etc" stai sicura che non ce la fai, ma non tanto e non solo a uscire dall'isolamento, ad avere autoconsapevolezza e bla bla bla, ma nemmeno a portare la cassa dell'acqua fino in cucina: questo è un dato tecnico, peraltro, sul quale ti invito a riflettere propedeuticamente a tutto il resto.
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  17. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (7 Agosto 2015 0:22)

    Oh Ilaria, hai ragione, è verissimo. Ma sai a me cosa sconforta? Mo' la sparo dura pure io e chiedo scusa a priori. Che se non c'eri tu a dire a Malika che ha subito cose insopportabili, io da sola non lo pensavo. Pensavo che erano cosette di tutti i giorni, non così drammatiche (perdonami Malika, ti prego!). E anzi mi dava pure un po' fastidio il suo considerarsi vittima degli eventi e delle circostanze (perdono perdono perdono!). E questo fastidio deriva solo dal fatto che mi identifico troppo con lei e non mi sopporto. Non mi sopporto se mi lamento che non so difendermi, perché mi considero scema io se non so farlo. Ecco, questo è il punto. Se non c'eri tu a darle conforto, io mi odiavo un po' di più, attraverso il suo racconto. Il fatto che tu la conforti, invece, mi fa pensare che sono ancora troppo tiranna con me, perché io con me non lo faccio. E poi sai cos'altro? Io la cassa dell'acqua in cucina ce la porto, la porto pure in soffitta se devo. Io sono bravissima a raggiungere gli obiettivi, sono una macchina da guerra. Ma il problema è che non so che devo farlo. Intendo dire che non riconosco le MIE esigenze e quindi non so come comportarmi. Se sapessi di dovermi fidanzare, per dire, lo farei, come ho sempre fatto. Sono stata programmata per farlo, per fare al meglio tutto ciò che devo fare. Ma è come se mi trovassi fuori dalla ruota. Sono un criceto senza ruota. Che accidenti devo fare? Lavoro, studio, cresco i figli, lo faccio con passione. Ma non so più posizionarmi nelle relazioni. Sono destabilizzata. Non riesco a vedermi fidanzata, non riesco a vedermi convivere, non riesco a vedermi proprio con un uomo, se non a letto e per non più di 3 volte. E sono in crisi. Cioè, più che altro disorientata. Come faccio a non sapere cosa desidero. Ma ti sembra normale? Sono la perfetta manipolabile, in mancanza di manipolatori esterni credibili, mi manipolo pure da sola. Geniale! Tu dici che non mi vedo mai abbastanza (vero!), ma io mi vedo fin troppo diabolica... Buona notte, amica mia. Buona notte, ragazze. Malika, scusa ancora.
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  18. Avatar di Alessia

    Alessia 9 anni fa (7 Agosto 2015 10:17)

    Minou respira :) non è colpa tua se sei stata abusata, non lo hai chiesto, nessun tuo atteggiamento "rompi" o debolezza e insicurezza lo rende lecito. Lo capisco che sia dura accettare di essere stata vittima, lo capisco davvero, io ci ho messo un anno e nel mentre cercavo di fare di tutto per darmi colpe, cosi sapevo come gestire le emozioni che provavo. È ottimo che quello che hai letto qua sul blog di abbia fatto capire che sei stata vittima (io ho accettato di aver subito violenza fisica e intima solo dopo aver letto alcune cose qua sopra). Adesso abbraccia e convivi con questa parte di te, lasciala emergere e non soffocarla più. Se hai rabbia esprimila, è legittima. Piano piano dice che passi ma io credo succede con i propri tempi. Ascolta consigli e decidi con la tua testa perché solo tu sai quello che provi a distanza di tempo, e va bene cosi. Ricordati che da quello che hai scritto si capisce che sei forte: ma anche le forti hanno punti deboli, la differenza con i deboli è che tu non fai finta di nulla ma li rendi parte di te. Baci.
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    • Avatar di minou

      minou 9 anni fa (7 Agosto 2015 17:42)

      Un bacio a te, Alessia, e grazie. Sei molto dolce! Ho idea di aver estremizzato un po' troppo il faber est suae quisque fortunae... :-)))))
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (7 Agosto 2015 20:44)

      Minou succede ;) non ci pensare e non vergognarti di quello che provi, specie delle emozioni negative. Bacioni e buona serata /weekend /vacanze se parti!
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  19. Avatar di Cris83

    Cris83 9 anni fa (7 Agosto 2015 23:26)

    @Malika, purtroppo di uomini (e famiglie a seguito) manipolatori, ne e' pieno il mondo. Ringrazia Dio che sei scappata. Come dice Ilaria, per lui (e famiglia) era più facile manipolare una ragazza straniera (fatta venire in Italia)senza lavoro e senza niente , piuttosto di una indipendente, con lavoro e passioni. Uomini simili (ai miei occhi e non solo...) appaiono come "Sfigati".
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    • Avatar di Malika75

      Malika75 9 anni fa (13 Agosto 2015 19:19)

      Cris hai perfettamente ragione. solo che io nn riesco a petdonarmi...continuo a dirmi..se nn mi fossi messa con lui 8 maledetti anni fa..ma lui era insistente finche ho desistito in piu lavoravamo insieme e la cosa nn e' stata facile.poi quando sono entrata nella sua famiglia i suoi in qualche modo snriusciti a farmi credere che loro erano meglio dei miei genitori...purtroppo era un momento difficile con imiei e loro ne hanno approfittato. A questo si aggiunge il fatto che per me lui sul lavoro era come un punto di riferimento..un sostegno..visto che alcune colleghe mi stavano intralciando sul lavoro. Poi pero ho capito
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  20. Avatar di Cristina

    Cristina 9 anni fa (14 Agosto 2015 12:16)

    Allora io non ho mai avuto difficoltà a superare la "colpa" di essere stata con una persona sbagliata. Il problema si presenta ora, che sono stata lasciata da quella che per me è la persona giusta, perché l'ho praticamente fatta scappare, con le mie limitazioni di cose su cui non ero d'accordo. Anche ora non fa che ripetermelo, e questa spirale di sofferenza mi sta facendo cadere in un baratro...cosa devo fare?
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    • Avatar di minou

      minou 9 anni fa (14 Agosto 2015 12:49)

      Cristina, ma qual è la persona giusta che invece di impegnarsi per risolvere i disaccordi, scappa e poi ti affligge scaricandoti tutte le colpe? A me sembra manipolazione. E il fine è proprio quello perverso di fartici finire nel baratro.
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    • Avatar di Cristina

      Cristina 9 anni fa (16 Agosto 2015 14:56)

      Lui dice di avermi fatto capire che non stava bene e che mi aveva dato ragione su alcune cose in attesa che io lo comprendessi. Non riesco a non odiarmi per non averlo capito..
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    • Avatar di Alessia

      Alessia 9 anni fa (14 Agosto 2015 15:07)

      Cristina, mi dispiace. Mi sembra di capire che per certi versi e per come ti senti abbiamo passato una cosa simile: sono fatti con lo stampino gli stronzi ;) Uno che ti vomita colpe addosso e se ne lava le mani oltre ad essere un bambino che fa le bizze e' un manipolatore, come dice Minou. Io ho passato un anno e mezzo della mia vita a mettermi tantissimo in discussione e chiedermi se avesse ragione lui. Lo sai qual e' stato il risultato? che qualsiasi cosa, da una banale discussione a cose serie (tipo licenziamento al lavoro) mi hanno abbattuto ancora di piu' - che e' quello che probabilmente voleva lui. chiediti se potevi fare qualcosa diversamente, e' sano. Ma non fare come ho fatto io, e te lo chiedo per piacere, per te: io vedo la luce ora, anche se ho dei giorni in cui tutto pesa piu' del dovuto (il capo stronzo, le mie certezze che stanno cambiando etc) e anche se non lo vivo come un periodo perso perche' ho capito molte cose di me tornassi indietro col cacchio gli darei un'altra possibilita' e mi tormenterei con le sue cazzate manipolatrici e vittimiste. Ti prego davvero, non farlo. Ho visto il baratro ed e' davvero pericoloso, sta gente e' criminale e non merita le tue sofferenze. Abbraccioni sinceri.
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    • Avatar di Cristina

      Cristina 9 anni fa (16 Agosto 2015 15:04)

      Alessia io ho le mie colpe, veramente. Sono stata gelosa, soprattutto del suo passato. Avevo paura di mille cose, avevo paura che si allontanasse e che potessi perdere l'amore della mia vita. Tutto perché si è presentato a me come una persona senza regole, avventurosa, un po' pazza, e ho cercato di inquadrarlo forse anche con la presunzione di aiutarlo a crescere. E ho ottenuto che scappasse da un giorno all'altro e ora sta vivendo una seconda adolescenza fatta di cose che non pensavo facessero parte di lui...io mi sento morire per averlo perso in questo mondo. C'era troppa vita tra noi e ora mi sento persa..
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    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (16 Agosto 2015 18:09)

      Cristina, mi spiace che tu soffra, ma come hanno già detto Minou e Alessia, questo colpevolizzarsi non é oggettivo. Quando si soffre non si è lucidi, ma le tue ulteriori precisazioni confermano in che manipolazione sei caduta. L'ometto "libero e bello", il pazzerellone che vive una seconda adolescenza... ma ti pare un uomo giusto, con cui costruire una vita? Per favore, non sentirti morire: non hai perso l'uomo d'oro, anche se per ora credi cosi e stai da cani... Coraggio!
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    • Avatar di Cristina

      Cristina 9 anni fa (16 Agosto 2015 20:09)

      Grazie Gea per le tue parole di coraggio. Ma in 2 anni e mezzo abbiamo vissuto una storia meravigliosa, avevamo parlato di convivere, di bambini. Abbiamo condiviso tantissime esperienze e ora perdere tutto questo e sentirmi dire che io l'ho incatenato e che adesso ha bisogno di recuperare è qualcosa che fa malissimo. Purtroppo questo non è lo spazio giusto per dilungarmi e spiegare perché penso che lui sia speciale, ma è stato in molti momenti negativi della mia vita un sostegno importantissimo..e non riesco a pensare che non sia colpa mia..
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