Come conquistare un uomo: così gli entri nel cuore

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Conquistare un uomo: poche semplici regoleCome conquistare un uomo senza soffrire e senza stressarsi? Molte donne (ma anche uomini per il contrario) pensano di non potercela fare a realizzare il proprio sogno di una relazione di coppia appagante e felice perché pensano che la via alla “conquista” sia troppo difficile e faticosa.

In realtà sono preda di convinzioni negative e anche errate sulla seduzione che li pongono in uno stato di “difficoltà” emotiva rispetto alla relazione con l’altro.

In un certo qual modo si fissano su certe idee che tolgono loro fiducia e potere e impediscono loro di assumere i comportamenti più utili verso l’uomo dal quale sono attratte o del quale sono innamorate.

E’ un po’ come se volessero sedurre, sì, ma con il freno a mano tirato. E come si fa?

In realtà questi casi è utile ampliare la propria prospettiva e non focalizzarsi su poche convinzioni limitanti, ma espandere il panorama di possibilità, rafforzare le sensazioni di avere di fronte a sé più opportunità di quanto si penserebbe in partenza.

Per esempio, considera anche l’approccio verso gli argomenti che affrontiamo qui. Molte persone arrivano sul sito, leggono un articolo, vengono colpite da un solo aspetto dell’articolo e, zac!!!, cominciano a fare dei distinguo.

Molto spesso fanno dei distinguo che sono solo nella loro testa, perché qualcosa ha colpito qualche loro “punto sensibile”.

Sì, perché, molto spesso, le persone usano l’attenzione selettiva: si soffermano solo su quello che costa loro meno fatica e sono resistenti ad allargare la visuale, perché è faticoso, impegnativo e magari chissà, udite, udite, potrebbe anche portarle alla felicità.

Vuoi un esempio di un “punto sensibile” per molte donne?

Le donne diventano “sensibili” quando si dice loro di non mettersi a inseguire un uomo, di non cercarlo, di non telefonargli, scrivergli, etc. etc. E anche quando si dice loro di aspettare i tempi giusti per fare sesso con lui.

Ogni volta che affronto questi argomenti, tante donne “punte sul vivo” contestano e ribadiscono la loro posizione.

Nulla da dire: le opinioni sono tutte valide, degne di nota e soprattutto meritevoli di essere espresse.

La domanda è: quando ribadisci con ostinazione la tua posizione, credi di fare davvero la cosa più utile per te?

Non credi, talvolta, che la flessibilità possa aiutarti nel percorso per conquistare l’uomo che ami?

Immagina di dover viaggiare in auto da Capo Palinuro a Milano o, in alternativa, da Courmayeur a Napoli.

Una bella distanza, indubbiamente. Ma, soprattutto, tanta varietà di paesaggi e di percorsi, di strade.

La strada di montagna, il lungomare, la statale, l’autostrada, la superstrada, il parcheggio dell’autogrill etc.

Non mi dirai mica che guideresti con un unico stile di guida, un’unica velocità e un unico rapporto, vero?

Conquistare un uomo: qual è il percorso?

No, cara: tu in questo caso useresti molta flessibilità.

Come di sicuro fai in tante altre attività quotidiane, magari senza accorgertene.

Ecco, considera che iniziare una relazione e stare in una relazione è molto simile a guidare l’auto in un percorso del genere.

Ci vuole flessibilità, ci vuole apertura – di cuore e di mente, – ci vuole il giusto atteggiamento.

Ci vuole equilibrio.

Ok, prendiamo un tema che di recente abbiamo dibattuto molto sul blog (ad esempio in questo articolo), per l’appunto quello di non “inseguire un uomo”, di non cercarlo, di non “soffocarlo” di attenzioni e di richieste.

Ribadisco il principio, che è e rimane valido e sacrosanto: se vuoi conquistare un uomo, non cercarlo tu  per prima, non chiedergli di uscire, non contattarlo, nemmeno con una scusa “casuale”, da “finta amica”.

Questo principio si basa su una ragione ben precisa: gli uomini adorano affrontare le sfide, desiderano che qualcosa all’”esterno” tenga alta la loro motivazione verso un obiettivo, si sentono “eccitati” di fronte a qualcosa che non è “scontato” e “facile” da raggiungere, alla portata di tutti.

E, dietro tutto ciò, c’è una ragione ancora più importante: solo se tu non hai di tuo, da sola, una vita piena e soddisfacente vieni sopraffatta dal bisogno. E solo quando sei bisognosa, ti metti a cercare e a inseguire un uomo. E, un uomo, questa bisognosità la sente lontano un miglio e ne è infastidito.

Questo è esattamente il contrario di “conquistare un uomo”.

Dunque, il principio è: occupati della tua vita e dei tuoi progetti, in modo autentico.

Questo è ciò che ti rende irresistibilmente attraente.

Molto, ma molto di più della coscialunga, del tacco 12 o della scollatura mozzafiato.

Ora, veniamo al discorso dell’equilibrio.

Spesso accade che, con l’intenzione di rendersi interessanti e magari perché sono in preda a una sorta di “spirito di vendetta generale verso gli uomini” alcune donne smettono del tutto di rispondere alle chiamate di un uomo.

Anche quando a quell’uomo tengono davvero (nel caso non ci tengano e vogliano toglierselo di torno, questa è una buona modalità).

E questo non va bene, perché così facendo,  l’uomo in questione finisce per pensare che “lei” non lo ama e che non vuole avere a che fare con lui.

E a quel punto smette di corteggiarla.

Facile, vero?

Conquistare un uomo: come gli entri nel cuore?

Quindi, se lui ti cerca, rispondi alle sue chiamate, se non sei impegnata in qualcosa di importante per te.

L’incredibile guida gratuita che ha illuminato la vita sentimentale di migliaia di donne. Scopri quali sono le risorse fondamentali (che possiedi anche tu) per attrarre la persona giusta per te.

Se sei impegnata in qualcosa di importante per te, quel “qualcosa” ha la precedenza su tutto.

Incluso l’uomo che ti piace o con il quale stai.

Se non sei impegnata, non precipitarti a rispondere come ti precipiteresti su un bicchiere d’acqua dopo un mese nel deserto.

E’ anche cortese (e opportuno) richiamarlo, se lui ti ha chiamato in un momento in cui eri impegnata e non hai potuto rispondere..

Riferisciti a queste idee base:

–          non essere a “sua disposizione”, aspettando i suoi piani (per la serata, il week-end, le vacanze) prima di fare i tuoi.-

–          non comportarti verso di lui come se tu non avessi piani per te e stessi solo aspettando i suoi, in attesa spasmodica del tempo che lui ha deciso di dedicarti.

Credimi: anche le donne più impegnate, più determinate e più intelligenti  rischiano di cadere in questo inganno  terribile quando cominciano a tenere davvero a una storia o a un uomo, anche se non se ne rendono conto.

Ogni volta che ti senti in questo stato di “fuori equilibrio” rispetto a lui e alla tua vita, è giunto il momento di raddrizzare la rotta e rituffarti a pieno nei tuoi progetti.

–          che si tratti di tuo marito, del tuo fidanzato o di un uomo che hai appena iniziato a frequentare, non “fare troppo per lui”.

Questo lo mette in uno stato di disagio, sgradevole.

Soprattutto: in questo modo gli invii il messaggio che tu non pensi di essere e di valere abbastanza, senza di lui o senza un uomo accanto.

Il messaggio più attraente e seduttivo in assoluto che puoi inviare a un uomo è che tu sai bene di valere e sai bene quanto vali.

E che dài per scontato di meritarti amore.

Il presupposto dell’attrazione è che tu hai un sacro rispetto di te.

Per sedurre  un uomo (e mantenere con lui una relazione nel tempo)  è deleterio mettersi a urlare, a piangere o dare in escandescenze (molte donne lo fanno).

E’ importante invece che tu impari a comunicare. Con semplicità, senza complicazioni e in modo diretto.

Con un uomo dì le cose come stanno, non fare lunghi discorsi.

A un uomo non inviare mail che sono lunghe come tesi di laurea (del tipo di quelle che molte mie lettrici mi inviano: quanta confusione si fa in mezzo a tutte quelle parole!).

Con un uomo fai di meno, non fare di più.

E, mi raccomando, non fare di meno perché sei in preda alla rabbia e al rancore.

Fai di meno perché hai piena consapevolezza di quanto vali e sai bene che la tua compagnia e la tua attenzione sono preziose e che lui le desidera.

Renditi desiderabile, non essere impossibile da conquistare.

Quello che ho scritto in questo articolo è di grande valore: prestaci attenzione, perché, se lo applichi in modo autentico, ti basta anche solo questo per vivere la vita sentimentale che vuoi e che meriti.

Qualcosa di simile rispetto a quanto detto qui riguarda anche la questione “sesso”.

Ma di questo parleremo la settimana prossima.

Anzi, non so se ne parleremo la settimana prossima.

Questo me lo devi dire tu.

Se ti interessa, ne parleremo la settimana prossima.

Diversamente, la settimana prossima affronterò un altro argomento, ma non so ancora quale.

Quindi, lasciami i tuoi commenti e le tue opinioni segnalandomi il tuo interesse al tema,  se ne hai.

Per favore, quando hai finito di leggere, ricordati di condividere questo articolo sui social (Facebook, Twitter, etc.) attraverso i pulsanti che trovi qui sotto.

Grazie!

Cordialmente

Ilaria

P.S. Vuoi intraprendere un percorso semplice e pratico per stabilire il tuo equilibrio personale, imparare a realizzare i tuoi progetti di vita e acquistare sicurezza nel gioco della seduzione? Ho preparato per te “I 7 Pilastri dell’Attrazione”.

 

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488 Commenti

  1. Avatar di Anna

    Anna 2 anni fa (2 Giugno 2022 12:16)

    Salve Ilaria..Ho letto il tuo articolo, e lo trovo molto interessante come tutti i tuoi articoli..Credo che sia vero il fatto che dare la priorita' a se' stesse sia di grande importanza. Tutto e' un riflesso anche sugli altri..su quella che e' l' immagine di te' stessa.. Apprezzo molto i tuoi articoli, che sono di grande veridicita', e aspetto con grande curiosita' e interesse di poter leggere presto il tuo prossimo articolo sul sesso. Un caro saluto, Anna
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  2. Avatar di Maria

    Maria 2 anni fa (2 Giugno 2022 9:29)

    I tuoi articoli sono molto interessanti. Mi piacerebbe che tu affrontarssi il discorso sul sesso soprattutto sapere qual è il tempo giusto per fare sesso con lui. Grazie
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  3. Avatar di Loredana

    Loredana 2 anni fa (2 Giugno 2022 17:12)

    Ciao Ilaria, quanto è vero quello che hai appena pubbicato. Da un po' di tempo sto cercando di imparare giorno per giorno a non essere "LA BISOGNOSA", ma ancora non ne sono fuori e non riesco completamente a percepire il mio valore. Sono interessata alla questione "sesso" e sto seguendo anche un tuo percorso. Grazie. Loredana
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  4. Avatar di Morena

    Morena 2 anni fa (2 Giugno 2022 13:49)

    Sto frequentando un uomo da un mese e mezzo... Esce da una storia di 9 anni... Vuole affrontare la relazione senza impegni immediati... Fare le cose puanno piano... E poi se non rose fioriranno.... Io non lo presso... Purtroppo non ho resistito... Ed ho fatto l amore con lui dopo 3 settimane... Mea culpa... Oggi.. 2 giugno... Invece di chiedermi di uscire... Ha preferito andare al mare con i suoi amici e stasera lo passa con il nonno.... Cosa devo fare??? Come mi devo comportare?
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  5. Avatar di SoleLuna

    SoleLuna 2 anni fa (9 Agosto 2022 1:48)

    Complice agosto a casa e i troppi pensieri che affollano la mente, mi sto un po' lasciando andare a pensieri non proprio potenzianti... Mi domandavo perchè la vita ci fa prima vivere gli anni "migliori", dove sogni, sei spensierato, vieni corteggiata, amata, vivi il romanticismo, la passione, i progetti...e poi man mano e senza che ce ne si accorga prima, ti viene piano piano tolto tutto. Nessuno ti guarda più, figuriamoci corteggiarti; non vivi più l'amore o il romanticismo o la passione; i sogni vengono messi da parte perchè ti fanno capire che tanto non puoi più realizzarli; insomma si diventa come invisibili. IL mondo cerca solo i ragazzini e non si cura più di tutte le altre generazioni, tu magari ti senti che hai ancora tanto da dare e da fare, ma il messaggio che continua ad arrivarti è che ormai non sei più interessante in nessun ambito. Mi ero ripromessa di non diventare mai una di quelle persone che smettono di sognare, tirano i remi in barca e si sentono depresse e inutili, ma in effetti in alcuni momenti mi sembra che questa fine sia inevitabile, se il corso della vita deve per forza essere questo. Come lo si accetta di non poter vivere più nulla di emozionante? Eppure sono ancora giovane, seppur forse ancora per poco, stando ai canoni generici. Ora ci dormo su e domani passerà, ma intanto a tratti mi sento così e mi chiedo come si accetta serenamente che il tempo debba passare e si debba venire messi da parte, se tu non ti senti così. E' come una violenza psicologica questa per me, e non so come alleviarla se il corso delle cose deve essere per forza in discesa. Scusate lo sfogo, a volte è più facile scrivere dove non conosci nessuno che parlarne con qualcuno di conosciuto.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (14 Agosto 2022 22:30)

      Davvero le emozioni le provano solo i giovani e le grandi opportunità le hanno solo loro? A me non pare...
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    • Avatar di SoleLuna

      SoleLuna 2 anni fa (17 Agosto 2022 0:37)

      Ciao Cara Ilaria e bentornata dalle vacanze :) Ogni tanto (spesso) mi capita di sentirmi come sopra. Nel caso specifico ero appena tornata anche io da qualche giorno lontano da casa (che mi aiuta a staccare), solo che poi quando torno pensieri e problemi sono ancora tutti li e mi investono come un treno. Ora va meglio :) Sto combattendo una "lotta" tra i pensieri scritti sopra e l'enorme voglia di non crederci, di avere altro tipo di convinzioni, di lottare con determinazione. A volte vince la paura e il pensiero unico, a volte vinco io. Non sai quante volte magari piango perchè da fuori mi si riesce a far sentire "passata" e poi magari il giorno dopo decido di dedicarmi a pensieri più lucidi e mi sembra di poter spaccare tutto (in senso buono) La mia parte razionale ha ben compreso che l'unico atteggiamento proficuo da tenere è quello potenziante, ma se poi nella vita quotidiana mi scontro col pensiero unico dominante e questa cosa mi toglie opportunità (nel lavoro, nel sociale e nella vita affettiva) come faccio a mantenere i pensieri potenzianti e fregarmene a andare dritta come un treno? purtroppo le opportunità non me le posso creare tutte da sola, negli ambiti che ho appena citato, le opportunità te le devono anche dare altre persone, e se quelle persone ragionano basandosi sul pensiero unico, ecco che tu puoi essere determinata e positiva quanto vuoi, ma ne risenti. Insomma un conto è fregarsene dei giudizi gratuiti di sconosciuti o conoscenti (comunque complicato, ma sacrosanto), un conto invece è quando il pensiero unico ti toglie le opportunità che tu col pensiero potenziante e la grinta stavi cercando di costruirti (ma i cui risultati non dipendono solo da te). Probabilmente mi dirai che devo dare poca importanza a chi ragiona così e tirare dritto e cercare ancora, e io mi ci sforzo seriamente di farlo, ma non è semplice continuare a vedersi con occhi potenzianti anche dopo essere stati buttati giù da chi invece vede le cose come la massa. Sto cercando di capire come sentirmi meglio a lungo termine e ridurre questo "conflitto", ma non sarò mai più 20enne dunque se questo buttarmi addosso considerazioni, giudizi e opportunità negate deve diventare una cosa sempre più pressante, non ho proprio idea di come venirne fuori. Mi piacerebbe raccontarti anche altro di me per farti capire meglio il contesto, ma capisco che la sede non sia quella più opportuna. Quanto è diffusa secondo te questa "mentalità dominante"? stiamo facendo passi avanti almeno tra le nuove generazioni? la mia sensazione è che siano proprio le generazioni più "vecchie" quelle a cui piace rendere la vita impossibile a quelle più giovani di loro, in quanto hanno spesso il coltello dalla parte del manico! (sopratutto lavorativamente, ma anche a livello sociale sono pieni di giudizi stroncanti e cattiveria gratuita, insomma gli piace accanirsi con i non più 20enni ma in ogni caso più giovani di loro, anche di molto, specie se non ancora pienamente realizzati. Il perchè per me, è un mistero. In una società fluida e precaria come quella in cui viviamo non dovrebbe nemmeno essere questo gran peccato mortale non essere ancora realizzati a 35 anni, eppure...) Ma la cosa che da fastidio non è solo il togliere opportunità lavorative per darle a chi è più giovane di te, ma anche i giudizi sociali sfrontati verso lo stile di vita o i gusti amorosi, insomma un arsenale di parole taglienti per ogni situazione! il che se arriva da persone a te vicine o che hanno il potere di decidere se darti una chance o meno in qualcosa, fa molto male. Insomma, come se ne viene fuori? E' ingiusto vivere un solo decennio dove si viene incensati per una mera componente anagrafica e poi svariati decenni dove si viene buttati via, giudicati, pressati, sempre e solo per componente anagrafica e senza tenere conto della persona, dei suoi desideri, delle sue qualità e capacità (a mio parere, unico metro di giudizio che dovrebbe essere usato!) Deve essere per forza così da qui in poi o c'è una "soluzione"? Il menefreghismo totale non credo sia nè praticabile nè sano. Ma non voglio fare una vita perennemente in ostaggio del pensiero unico vs quello potenziante. Forse il mondo è meno peggio di quello che vedo io e se insisto coi pensieri giusti arriveranno anche persone e soddisfazioni diverse? E' possibile che questa discriminazione sia più pesante in Italia che all'estero? Quando vivevo a Londra le cose mi sembravano un pochino più leggere in questo senso. Grazie dei consigli che vorrai darmi :) Sappi che ogni parola mi fa riflettere e apportare cambiamenti importanti (per ora solo di pensiero, ma conto di smuovermi anche a livello pratico quanto prima)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (18 Agosto 2022 15:15)

      Il mondo è molto meno peggio di quello che vedi tu e più che "insistere" con i pensieri giusti, modifica poco a poco le tue abitudini e comincia a frequentare persone che se ne fanno un baffo dei pregiudizi. Londra ti avrà insegnato molto su quello che è il pluralismo...
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    • Avatar di SoleLuna

      SoleLuna 2 anni fa (19 Agosto 2022 5:35)

      Cara Ilaria, rispondo qui per entrambi i commenti che ho lasciato, così evito di postarne due simili. Londra mi ha insegnato molto in generale su parecchie cose differenti dall'Italia, difatti continuo a chiedermi se questo sia il mio posto nel mondo. Sono venuta via da lì ad un certo punto perchè anche lì mi mancava qualcosa di importante, ma sono rimasta bloccata qui a causa della pandemia. La mia vita sociale e affettiva da inizio 2020 si è quasi azzerata, un po' come per tutti, e mi è salita l'ansia di non essere più capace di rapportarmi agli altri. Ansia che è ovviamente fasulla, se ricomincio sono capace eccome, solo che nel frattempo è come se si fosse "eroso" un qualcosa in me. Dal lockdown sono tornata a vivere con mia madre (nella mia mente doveva essere solo per qualche mese, tempo di ripartire di nuovo, ma ahimè mi sono saltati tutti i piani) che con me non è per nulla giudicante (al contrario di mio padre che però non vive con noi, ma il quale non sarebbe orgoglioso di me neanche se io fossi un ingegnere aerospaziale) anzi è la prima a dirmi che "me ne devo fregare" dei giudizi. Solo che poi è molto giudicante con se stessa e con gli altri, per colpa della sua educazione famigliare e del suo vissuto. Proprio per questo non gliene faccio una colpa, però io questa cosa la assorbo purtroppo e mi condiziona, ma al momento non me ne posso andare. In più da quando sono rientrata in Italia mi sono resa conto di quanto la società, la stampa, e le persone stesse siano saturi di pensieri creati ad hoc per farci sentire in un certo modo, e faccio fatica a schermarmi. Tanto che alla fine a furia di sentirsi ripetere le stesse cose da più parti, ti domandi se sono i tuoi di pensieri e sensazioni su te stessa quelli giusti o quelli che tentano di inculcarti da fuori. Il fregarsene però non toglie che, in alcune cose, il pensiero unico altrui ti possa togliere delle occasioni o te le possa rendere un inferno (vedi la famiglia del fidanzato della mia amica) e in quel caso non è come tentare di fregarsene di un commento inopportuno o di un articolo su un giornale. In quel caso si rischia davvero di vacillare anche se si è forti. E non so come affrontare queste situazioni. Io rispetto le idee di tutti, ma mi fa arrabbiare e intristire chi con le sue convinzioni cerca di rovinare le vite altrui, e siccome questa cosa non è qualcosa su cui ho il controllo, ma che subisco, non so come affrontarla e neutralizzarla. Mi fa molta paura. Continuerò a lavorare per cercare di diventare la migliore versione di me stessa possibile, per avere maggiore autostima, e per accompagnarmi a persone prive di giudizi e libere mentalmente (a saperlo dove trovarle :) ), ma continuo a temere che poi qualcun altro possa cercare di rovinare tutto (per invidia? cattiveria? iper protettività? convinzioni sbagliate?) e che io per qualche motivo non possa nè fregarmene nè fermarlo.
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    • Avatar di Emanuela B

      Emanuela B 2 anni fa (20 Agosto 2022 11:43)

      Ciao SoleLuna, ho letto diversi tuoi commenti. Fai spesso riferimento alla questione anagrafica, ma mi sembra di aver letto che hai solo 35 anni! La paura del giudizio degli altri riuscirai a superarla, ti renderai conto che alle persone non importa quello che fai/sei. Pensano alla propria vita e a volte si distraggono parlando di quella degli altri, è gossip. Le occasioni possono capitare a tutte le età. Per quanto riguarda l'amore, a una mia amica è appena successa una cosa che sembra la trama di uno di quei film tv sentimentali americani... Lei vive da anni in un'altra città, non eravamo più in contatto. Anche io nel frattempo ho cambiato casa. Un mio ex vicino mi ha detto che la madre della mia amica è morta all'improvviso. Allora io tramite un'amica comune (che non sentivo da anni) l'ho rintracciacciata per farle le condoglianze, sentivo di doverlo fare. Così lei ha saputo della morte di mio fratello e l'ha detto ai suoi ex vicini del nostro paese, dove torna regolarmente per vedere i parenti. Il figlio dei vicini era amico di mio fratello, ha chiesto alla mia amica di vederla per saperne di più, era molto scosso dalla brutta notizia....È scattato qualcosa, hanno cominciato una relazione a distanza. Lui parla di futuro insieme, le ha chiesto di tornare a vivere qui. Lei si era trasferita nel 2008 per un uomo. La convivenza è durata anni, poi è finita male, lui le ha anche sottratto del denaro. L'amico di mio fratello è separato, ma non ufficialmente. Se ne è andato di casa perché la moglie lo tradiva, senza neanche essere discreta. Erano tutti e due disillusi, rassegnati...Adesso sono al settimo cielo (e pensano di essersi innamorati "grazie" a mio fratello, in un certo senso). Anche la mia amica, come te, pensa che l'età sia un problema, che lui potrebbe stare con una più giovane, bella, magra...Lei ha appena compiuto 48 anni, lui ne ha 50...Le ho detto che sono coetanei, neanche lui ha 30 anni! Inoltre è un tipo molto posato, affidabile. Ovviamente deve separarsi ufficialmente e parlare con i figli.
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    • Avatar di SoleLuna

      SoleLuna 2 anni fa (19 Agosto 2022 6:37)

      Una domanda forse banale, non lo so. Leggo anche su altri blog di mental coach che si parla spesso di modificare o inserire nuove abitudini sostenendo che già solo 3-4 abitudini nuove possano fare una grande differenza nell'atteggiamento e nei risultati che la persona vorrebbe ottenere. Cosa si intende di preciso? (So che cosa si intende in italiano per abitudini ma volevo capire in che cosa cambia il concetto relativamente al coaching)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (19 Agosto 2022 16:26)

      SoleLuna, ma così, a caldo, pensi che siano le abitudini quelle che devi cambiare?
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    • Avatar di SoleLuna

      SoleLuna 2 anni fa (19 Agosto 2022 19:47)

      Be' me lo hai suggerito tu 😊 (sicuramente anche i pensieri ma quello già lo avevo detto io 😅)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (20 Agosto 2022 18:23)

      Quindi che cosa è importante cambiare, abitudini, pensieri o "abitudini di pensiero"?
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    • Avatar di SoleLuna

      SoleLuna 2 anni fa (21 Agosto 2022 1:08)

      Ciao Emanuela e grazie per il tuo punto di vista :) In effetti sembra proprio una storia da film quella della tua amica! Mi dispiace molto per tuo fratello, però che bella cosa che loro pensino di essersi incontrati "grazie" a lui :) Si è vero, è solo gossip e conto di arrivare ad un punto in cui riuscirò a fregarmene, ma sai a me importa poco dei giudizi gratuiti di sconosciuti, mi fanno invece molto male le ingerenze esterne che mi pregiudicano opportunità e su cui non ho controllo. Penso per esempio a quante volte da quando sono tornata in Italia, mi viene preferita gente ventenne: per lavori, per tirocini, persino per il volontariato internazionale! So a livello razionale perchè lo fanno (sfruttamento, tasse più basse ecc) però ci sto male comunque perchè mi chiedo: quindi io che potere ho d'ora in poi se tanto vengo scartata a prescindere e fermandosi sempre e solo all'anno di nascita? A Londra i tirocini e il volontariato valgono per tutte le età, nessuno ti discrimina. Questa primavera mi ero iscritta per fare la volontaria per una manifestazione internazionale prestigiosa qui in Italia, la risposta? un link per il volontariato della terza età! a me!!! Io che per lavoro organizzo eventi e che ho partecipato come volontaria anche a Wimbledon e altre manifestazioni importanti e con gente di ogni età! Mi sono sentita esclusa senza valido motivo (poi sono arrivata alla conclusione che sapessero già chi dovevano metterci). In amore? Mi capita spesso di frequentare gente di qualche anno più giovane (il massimo è stato 7 anni per ora) perchè non dimostro gli anni e ho un'attitudine solare e ironica che evidentemente piace. Fino adesso non mi è capitato di andare oltre una frequentazione di pochi mesi al massimo, perchè dandomi tempo per valutare, magari sono uscite fuori cose caratteriali o di altro tipo che non andavano bene e io vorrei fare sul serio, dunque lascio perdere. Ma mi spaventa molto la "mammonità" e la mentalità anni 60 che ancora aleggia in molte menti qui da noi: se una di queste persone più piccole di me fosse quella giusta, temo molto che famigliari e amici possano mettersi in mezzo e rovinare tutto. Questo della donna più grande ormai non sembra nemmeno più troppo un tabù, eppure persistono convinzioni e discriminazioni ottuse e deprimenti: non può forse tradirti con una più giovane anche un coetaneo o un uomo più grande? la famiglia non può mettersi in mezzo anche tra coetanei? non può essere che anche una donna che sta con un coetaneo non possa/voglia avere figli? (e quindi deve venire mollata per questo se la relazione è quella "della vita"? conosco uomini che sono andati oltre anche a questo, perchè per loro era più importante la relazione in sè che tutto il resto) A livello teorico mi sembra di ragionare bene, è la pratica a fregarmi. Insomma, come ce ne si frega se alla fine altri decidono di intromettersi e toglierti opportunità? Amo il mio paese per molti aspetti, ma mi chiedo spesso se sia il "mio" posto. (Conscia che anche altrove ci sono problemi e magari discriminazioni). Ora per altro, dopo essermi dovuta fermare per tutta la pandemia a vivere con mia madre, bravissima mamma e donna, ma molto appaturniata pure lei (deve essere lo sport nazionale femminile questo! :) ) sento il bisogno di accelerare alcune decisioni e andare altrove, da sola. Almeno avrò a che fare solo con le mie di paturnie e non anche con quelle della famiglia (che alle volte riesce ancora a farmi sentire come l'adolescente che dice cavolate, nonostante viene fuori dopo che avessi ragione e arrivano le scuse tardive). Ilaria, sì devo cambiare sia le abitudini di pensiero che le compagnie che frequento come mi dicevi. Anche se per lo più frequento persone che conosco tramite club associativi e che cambiano spesso, ma non cambia molto la mentalità "depressiva" generale ahimè. Ci sono già miei coetanei che, tra una chiacchiera leggera e una birra, infilano nei discorsi parole o modi di dire che in maniera molto "casual" e subdola rivelano molto di come si vedono interiormente, e io non mi sento molto "attratta" dal continuare a vederle proprio perchè si capisce che si considerano già "passati" (e questo nonostante io rifiuti l'idea, mi contagia i pensieri). Ce la farò prima o poi a liberarmi io di troppi fardelli e trovare persone libere e aperte? Grazie per i commenti, mi piace scrivere qui e confrontarmi con voi :) Ilaria ho visto che su altri commenti a volte consigliavi delle letture, se per caso avessi qualche titolo che pensi possa farmi bene leggere, me lo lasceresti qui? Grazie e buona domenica :)
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    • Avatar di Vic

      Vic 2 anni fa (21 Agosto 2022 12:44)

      @SoleLuna, tu pensi troppo. E pensando ti scordi di vivere. È come quando programmi un viaggio in moto con tutti i dettagli, un'escursione in montagna in posti diversi. Poi arrivi lì e piove tutti i giorni e passi tutte le giornate in albergo. Il punto è che le abitudini e i pensieri li devi cambiare per te, per riuscire ad affrontare la vita da una prospettiva diversa, dove il tuo focus sei tu e non i traguardi da raggiungere. Perché tanto, ogni volta che ti fai un piano, arriva un acquazzone che spazza via tutto. Le abitudini di pensiero di cui parla Ilaria sono le uniche da cambiare, per fare in modo che a poco a poco anche il resto si trasformi. E non perché le cose migliorino per magia, quello che non deve andare non andrà comunque, ma perché vivi meglio, senza paranoie e aspettative. Il resto è contorno.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di SoleLuna

      SoleLuna 2 anni fa (22 Agosto 2022 22:07)

      Ciao, ti ringrazio del tuo punto di vista. Purtroppo lo condivido solo in parte, non credo abbia senso alla mia età chiedermi di non voler fare progetti o di non voler realizzare desideri che da tanto tempo ho e a cui tengo molto. Cambiare abitudini di pensiero sicuramente mi serve così come cercare persone non giudicanti con cui condividere il mio tempo. Però è ovvio che lo faccio si per stare bene io ma anche per realizzarmi, o almeno la speranza è l'ultima a morire 😊 se non vedessi delle possibilità di risultati, mi mancherebbe la motivazione. Buona serata 😊
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      Aesse 1 anno fa (10 Dicembre 2022 11:51)

      Ciao SoleLuna, ho letto un po' i tuoi commenti che hanno ormai qualche mese. Mi chiedevo come stai oggi... Mi è piaciuto molto il commento di Vic e ti racconto perché: Io ho passato anni a sopravvivere e a sentirmi insoddisfatta, irrealizzata, inadeguata, a paragonarmi ad altri che mi SEMBRAVANO arrivati, migliori, più fortunati, più contenti, più ... poi dopo una vacanza in solitaria in un posto un po' remoto mi sono resa conto che io sono io, e gli altri sono gli altri. Che tutto parte da me, dal mio modo di vedere le cose perché si, le cose sono come una decide di vederle - e davvero, c'è sempre anche un'altra faccia della medaglia. Il primo grande passo è stato smettere di giudicarmi e di giudicare gli altri. Ho perso 25 chili senza quasi accorgermene, ho cambiato taglio di capelli, look, modo di pormi, sono diventata sincera con me stessa e con gli altri e quello che ho notato fin da subito è stato lo sguardo degli altri su di me, uomini compresi. Per anni mi sono sentita non vista, ma ero io che non guardavo perché non volevo farmi vedere. Questo è successo l'estate dell'anno scorso e la mia vita è cambiata radicalmente, ho smesso di sopravvivere ed ho iniziato a vivere. Ho da qualche anno passato i 40 ma posso garantirti che l'età anagrafica è del tutto irrilevante, mi sento meglio adesso che dieci anni fa. Ho molto migliorato il rapporto con mia figlia adolescente. Ho delle bellissime amicizie, vere, profonde, divertenti e appaganti. Sono progredita al lavoro e ho iniziato anche una nuova formazione. Ho reso la mia casa più bella. Ho iniziato a fare volontariato, perché addirittura a volte ho la sensazione di avere troppo. Tutto questo in poco più di un anno ma no, non sono realizzata né arrivata da nessuna parte, nessuno può esserlo perché non c'è una meta finale, c'è solo un progredire e un essere sempre e solo in cammino verso... E se sono qua a leggere e commentare è perché mi sono un po' persa via per uno che però ...boh... non mi da quello che voglio vivere, ma essendo coinvolta noto come già rischio di ritornare in vecchi schemi, cosa che voglio assolutamente evitare. Ma per fortuna so come fare: non pensare di poter dare in mano ad altri il mio benessere e ricordarmi che non ho bisogno che quel qualcuno in particolare mi ami perché se non lo fa si vede che dev'essere così, che non è quello o che non è ora o tutti e due. Non vorrei mai che qualcuno si aspettasse da me cose che sento di non voler dare, perché dovrei quindi aspettarmelo io dagli altri? È il gatto che si morde la coda. Quindi devo subito recuperare quella fiducia nella vita e nell'avvenire che sentivo così forte fino a prima di coinvolgermi... non mi manca niente. Non ci manca niente. A nessuno qui. E come fare? Per me come ho fatto l'anno scorso... tutto era iniziato semplicemente con il cominciare a mangiare meglio (= + energia, voglia di muoversi, di migliorare, di partecipare al mondo attivamente, consapevolezza che anche i giorni no hanno il loro perché e non mancheranno mai a nessuno, ma tutto scorre e si trasforma ecc... ecc... ecc...). Un libro che mi ha illuminato è stato "A due passi dalla meta" di Francesca Sanzo, è la storia di una donna che ha stravolto la sua vita partendo da se stessa. Poi sono seguite molte altre letture accrescenti, che aiutano ad acquisire sempre più consapevolezza... ma sono ancora dietro... l'orizzonte si sposta man mano che andiamo avanti. Ti lascio un link... https://filosofiaenuovisentieri.com/2015/04/05/lorizzonte-del-pensiero/ C'è anche un film molto bello di Thomas Torelli, si chiama "Il sentiero della gioia" ti lascio il trailer https://www.youtube.com/watch?v=1IcUhN4m9PY Mi farebbe piacere ricevere una tua risposta! PS: conosco due tipe che hanno avuto figli all'alba dei 50 anni (puoi giudicare o meno la loro scelta, non è questo il punto), ho una collega che dopo un'infinità di storie sbagliate e varie sofferenze a 37 anni e in piena pandemia ha incontrato l'Amore e ora è mamma di una bambina e felicissima con la sua famiglia. La vita è imprevedibile. Rilassati e prova a sostituire la speranza con la fiducia ...vedrai che miracoli ;-)
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      SoleLuna 1 anno fa (13 Dicembre 2022 23:34)

      Ciao Aesse e grazie per la risposta :) Posso dirti che mi sono commossa?! Mi capita di rado di ricevere incoraggiamenti così belli e ricchi di riflessioni importanti :) Sicuramente approfondirò anche i link e le letture che mi hai lasciato. Rispetto ad agosto le cose sono migliorate. Sto facendo un percorso interiore per fortificarmi, prendere consapevolezza e piano piano qualcosa sta cambiando. Grazie all'introspezione ho individuato alcuni pattern di pensiero e sto imparando a fermarli appena arrivano, parlando alla mia voce interiore con gentilezza, fermezza e amore :) Però non è ancora abbastanza, ci sono ancora alcune convinzioni molto potenti che mi fanno spesso inciampare in delle ricadute e penso proprio che chiederò aiuto esterno per cercare quantomeno di limitarne durata e frequenza. Questo per me poi è un periodo diciamo particolare. Ogni fine anno cade un anniversario triste, le feste e subito dopo le feste, il mio compleanno! Quindi hai voglia pensieri "allegri" :) Però dai, quantomeno mi sono convinta a fare un percorso e ho molta voglia di diventare finalmente libera :) Hai fatto bene a tornare sul blog, specialmente se senti che hai un momento di difficoltà e temi "ricadute" (anche se da ciò che scrivi, hai molte consapevolezze importanti che ti tengono ancorata al tuo cambiamento interiore, non mollare!). Ma se provassi a tenerti impegnata con qualcosa di piacevole che ti faccia pensare meno all'uomo in questione? Sia per non farti coinvolgere troppo che per mantenere lucidità di giudizio. Ricorda, se non aggiunge nulla di bello in più alla tua vita, allora probabilmente non è quello giusto ;) Quanto agli esempi che citi, anche io conosco parecchie donne che hanno trovato o ritrovato l'amore in età "non convenzionali", ma più di tutto, conosco parecchi esempi di donne che sono riuscite a liberarsi di ogni "pesantezza" sia interna che esterna e che hanno liberato la bellezza in loro stesse e ora vivono come vogliono e man mano sono riuscite o stanno riuscendo ad ottenere quel che le rende veramente felici. Le vedo, e sono la mia ispirazione. Mi aggrappo al fatto che quindi è possibile, che ci si riesce. Spero di riuscirci anche io. Anzi, come dicevi tu qui sopra "rilassati e prova a sostituire la speranza con la fiducia" :) Proviamoci! Se hai voglia di scrivere ancora, ti leggo volentieri. Un abbraccio.
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