Obiettivi personali, amore e felicità: come ottenere tutto ciò che vuoi

obiettiviQuesto articolo è dedicato agli obiettivi (ai tuoi obiettivi) e a come tu puoi raggiungere gli obiettivi importanti per te, in ogni area della tua vita (sì, ho detto in ogni area della tua vita e intendo: amore, famiglia, lavoro, carriera, denaro etc etc), anche se pensi di essere totalmente impedita a raggiungerli, anche se li senti al di sopra delle tue capacità e possibilità e anche, soprattutto, se la mamma, tuo zio, la professoressa di lettere e le (famigerate) amiche ti dicono che sono obiettivi impossibili.

"Per vincere l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è osare, osare ancora e sempre osare. Georges Danton"

E loro te lo dicono che sono obiettivi impossibili, motivandoti anche le loro teorie distruttive con considerazioni indiscutibili e apparentemente ovvie. Oppure, facendo tranquillamente a meno della mamma e delle amiche e dello zio e della professsoressa di lettere, sei tu stessa che te la canti e te la suoni in solitudine e ti dici che ci sono ottime ragioni per le quali non puoi raggiungere i tuoi obiettivi: sei troppo timida e si sa, la timidezza è difficile da superare e quindi i ragazzi (o gli uomini) non ti calcolano; sei troppo insicura e non sei mai riuscita (finora) a farti valere o a superare la tua insicurezza; non sai difenderti e ti fai sempre mettere in piedi in testa; non sai farti rispettare e quindi tutti ti schiacciano, anche al lavoro. Quando conosci un uomo che appena appena ti interessa un po’, perdi la testa e, niente, poi rovini tutto. Hai fatto tanti errori in passato e quindi non imparerai mai e, poi, continui a fare errori e quindi ovvio che no, no e poi no non raggiungerai mai i tuoi obiettivi. Perché se una è nata tonda, non può morire quadrata.

Ora vorrei fare una serie di considerazioni importanti e utili a tutti (sì, ho detto tutti, oggi sono ecumenica e presuntuosa). Le considerazioni che faccio hanno molto a che vedere con il raggiungimento dei tuoi obiettivi personali e per comprendere bene il perché ti consiglio di seguirmi passo passo.

Obiettivi, cambiamento e adattamento: 6 principi

1) Il cambiamento fa parte della vita, della natura, di come funziona il mondo: il cambiamento è inevitabile. Si cambia anche se non lo si vuole. Si cambia sempre e comunque. Se non ci credi, chiedi a mammà di farti vedere qualche foto di te di quando avevi tre anni (magari qualcuna l’hai già vista). Scommetto che qualche cambiamento lo noti. Se non è così, corri subito da un bravo medico, perché hai problemi seri. Come esseri umani possiamo decidere se subirlo il cambiamento od orientarlo nella direzione che vogliamo: dato che dobbiamo cambiare per forza, tanto vale che cavalchiamo il nostro cambiamento e diventiamo quello che vogliamo noi. Gli strumenti li abbiamo e ne abbiamo sempre di più. Quindi: non è vero che non si cambia e non si può cambiare. Ma c’è una bella differenza tra cambiare e migliorare. Migliorare dipende da te. E raggiungere i tuoi obiettivi, anche. Obiettivi sentimentali, anche (oh cielo!).

2) La sopravvivenza (e la felicità) dipendono dalla capacità di adattarsi alle situazioni, cioè di trovare soluzioni alle sfide diverse che la vita propone, dalla capacità di adattare comportamenti e atteggiamenti in modo che diventino utili ad affrontare situazioni diverse e dalla capacità di usare in modo diverso e flessibile (e creativo) risorse personali e talento. Adattamento significa saper cambiare in positivo. Sapere adattarsi è essenziale per raggiungere i propri obiettivi. Anche in amore (oh perbacco!).

3) Crescere è uno dei bisogni essenziali dell’uomo, dell’essere umano: se non si cresce, si muore. Lo spiego molto dettagliatamente nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione. Se non si cresce, si muore, o fisicamente o emotivamente (che poi non c’è una grande differenza). Anche in una relazione o si cresce o si muore. Anche una relazione o cresce o muore. E crescere è importante per vivere l’amore vero e fare del sesso vero e soddisfacente (lo abbiamo detto mille volte, ma lo ripetiamo, per giove!).

"C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera. Henry D. Thoreau"

4) Il successo (a scrivere la parola “successo” già mi vedo le puriste dei petali di rosa che si scandalizzano e alzano gli occhi al cielo: non importa, fate click e andate a cercarvi un altro sito, dove vi dicono che l’amore quando capita capita, se no non è destino e che è tutto un fatto di spontaneità), la felicità e le buone relazioni non capitano per “caso”, perché hai capelli biondi o l’alito alla menta, ma perché ti sei mossa in una certa direzione, facendo alcuni passi precisi. Se non fai passi precisi, non ottieni niente di buono dalla vita, neanche l’amore e l’innamoramento. Nessuno degli obiettivi che desideri. Ma se quei passi li fai, i tuoi obiettivi li raggiungi.

5) L’essere umano è programmato per crescere, per adattarsi, per cambiare e anche per migliorare. E’ anche programmato per raggiungere obiettivi sempre diversi e vari. Tu puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Anche in amore (porca l’oca capitolina!).

6) Crescere ha un preciso significato: significa partire da un punto e arrivare a un punto più alto. Migliorare significa ottenere qualcosa di positivo che prima non sia aveva. Raggiungere obiettivi positivi significa arrivare dove non si era ma dove si voleva essere. Per Toutatis, ma queste sono ovvietà! Sì e servono a spiegare che, se in questo momento ti senti nella melma, crescere, migliorare e raggiungere obiettivi significa uscire dalla melma e che tutto ciò ha un senso preciso proprio dato dalla melma: se non ci fosse la melma, non avrebbero senso gli obiettivi, crescere, migliorare. Aspetteremmo tutti solo di ascendere al cielo sollevati da cherubini e serafini che cantano e suonano trombe divine. Così tanto per chiarire.

Obiettivi e miglioramento: due segreti miracolosi

Ora tu dirai: “Va bene Ilaria, ho capito tutti i ragionamenti filosofici di cui sopra e credimi, già la teoria la sapevo tutta, ma come faccio a raggiungere i miei obiettivi se mi sento bloccata dalle mie emozioni, soffocata dai miei limiti e impedita dalle mie inibizioni?! Io proprio non ce la posso fare… E’ da sempre che per esempio ho imparato a dire di “sì” a tutti e a tutto, anche contro il mio interesse, perché a casa mia, a causa di problemi antichi e drammatici se non dicevo sempre di sì erano guai. Ora so che non dovrei dire sempre sì, ma non riesco a fare diversamente. So anche bene che dovrei essere più chiacchierona e sorridente, soprattutto se voglio sedurre un uomo, ma è contro di me. A scuola mi dicevano di stare zitta e oggi se appena dico due parole, mi sento di fare la prepotente e l’egoista. E poi, tu dici di comportarsi da stronza e di usare il cinismo. Ma io proprio non ce la faccio, è più forte di me, io devo fare di tutto perché gli altri stiano bene, a costo di rimetterci in serenità e in salute, se no mi viene un terribile senso di colpa! Come faccio a raggiungere i miei obiettivi, partendo da questi presupposti?”

"Volere è poco: bisogna desiderare ardentemente per raggiungere lo scopo. Ovidio"

Ecco, se nella tua mente ti sei fatta un discorso simile a questo, diciamo che hai centrato un punto importante: per raggiungere i propri obiettivi è necessario assumere nuovi comportamenti o, meglio nuove abitudini di comportamento. Dire sempre di sì alle richieste altrui è un’abitudine; tacere e lasciare che gli altri governino la conversazione è un’abitudine; essere quella che fa sempre tutto per gli altri, è un’abitudine. Sono abitudini che portano a comportamenti standard, automatici. Ma non sempre questi comportamenti sono utili a te e al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Per raggiungere i tuoi obiettivi devi assumere dei comportamenti diversi, devi adattare i tuoi comportamenti alle circostanze e alle persone, devi migliorare te stessa aggiungendo qualcosa in più alle tue abitudini, diventando più flessibile.

E come fai a fare tutto ciò? Ci sono due “segreti” uno è muoversi a piccoli passi. L’altro è usare l’esagerazione. Ehilà, non saranno mica due segreti in contraddizione l’uno con l’altro? Non è che se si usa l’esagerazione e i piccoli passi insieme, in realtà non si combina niente e gli obiettivi si mancano, anziché raggiungerli?

Obiettivi: piccoli passi ed esagerazione

Vediamo un po’. Che cosa significa muoversi a piccoli passi? Significa identificare un comportamento che hai bisogno di adottare o un comportamento che vuoi abbandonare o modificare e concentrarti su quello, in quanto lo ritieni un comportamento “chiave” per raggiungere un tuo obiettivo (che sia conoscere più uomini, farti invitare fuori da qualcuno che ti piace, avere una conversazione piacevole). Se si tratta di un comportamento davvero chiave, investire attenzione ed energie, in modo graduale, crescente e continuativo su quello può portare cambiamenti sorprendenti e rivoluzionari e spostarti al “livello successivo” nella direzione del raggiungimento del tuo obiettivo. In questo senso parlo di piccoli passi e anche nel senso che se ti concentri su un cambiamento/miglioramento davvero importante e rivoluzionario per te, quelle che ti servono alla fine sono solo un po’ di concentrazione e di costanza. E i tuoi obiettivi li raggiungi senza nemmeno accorgertene.

"La perseveranza è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto. Newt Gingrich"

E il principio dell’esagerazione, invece, che cos’è? Che cosa significa esagerare? Esagerare significa capovolgere completamente il proprio comportamento, arrivando all’estremo opposto. Ti inquieta questa cosa? Ti preoccupa? Può darsi, è inquietante spingersi all’estremo opposto, ci credo. Soprattutto se da sempre si sta in una posizione e ci si è abituati. Ma spesso è necessario, se si vogliono raggiungere i propri obiettivi. E può fare un sacco di bene alla salute.

Che cosa significa esagerare, nella pratica, e spingersi all’estremo opposto? Mettiamo che tu sia una persona timida e taciturna abituata a tenere gli occhi bassi per non incontrare lo sguardo di estranei e anche di persone che conosci bene. Ebbene, se vuoi vincere la timidezza e raggiungere gli obiettivi che la timidezza ti impedisce di raggiungere, devi esagerare e diventare sfacciata: guardare in faccia tutti, magari insistendo con il tuo sguardo, cercando di mettere i tuoi occhi negli occhi di tutti quelli che incontri (mammissima, che paura!).

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Lo puoi fare a gradi (a piccoli passi: comincia con una persona che non ti è totalmente estranea, per esempio), l’importante è che tu lo faccia in modo esagerato (cioè che i tuoi occhi glieli cacci davvero nei suoi occhi) e costante. In questo modo non solo raggiungi i tuoi obiettivi, ma davvero cresci come persona e come donna e acquisisci sicurezza, portando la tua autostima alle stelle.

Spesso scrivo articoli dedicati a un tema specifico: l’essere stronza, il cinismo, il selezionare le persone che si frequentano, la gentilezza. Ovviamente questi articoli prendono in esame un aspetto specifico del comportamento delle persone, della seduzione e dei rapporti tra uomini e donne. E lo fanno perché con quell’articolo io mi pongo degli obiettivi ben precisi di comunicazione. Sviscero l’argomento e lo considero da più possibili punti di vista.Insisto, spingo, dò tutte le possibili versioni del perché e del per come.

Immancabilmente c’è almeno un genio ai petali di rosa, senza obiettivi chiari e che che non si è preso ovviamente per niente la briga di capire del perché scrivo quello che scrivo e inquietato da quel che legge, che pensa vada a scombussolare le sue certezze pseudo granitiche e inibite sulla vita, e, dicevo, il genio, solo preoccupato di difendere le sue poche instabili certezze, si sente in dovere di intervenire nei commenti in modo insensato (non capita solo sul mio blog, eh, capita un po’ dapperttutto, il mondo è pieno di geni ai petali di rosa terrorizzati da un’opinione che non sia la fotocopia di un altro milione di opinioni).

Ad esempio dico di selezionare le persone che si frequentano? Interviene la rosa ai petali di genio che dice che sì, va bene, ma non bisogna esagerare, perché un suo amico è tanto esigente che alla fine non esce più di casa e non frequenta più nessuno (esempio di un commento vero). Dico che in coppia bisogna usare la gentilezza? Ariecco un altro genio che dice che sì, la gentilezza è importante, ma se lui ti picchia, come fai a essere gentile?

Ora, i geni ci vengono a dire che nella vita la virtù sta nel mezzo. Ma va?! Grazie geni per l’illuminazione! E certo io sono d’accordo che la virtù è nel mezzo: non puoi mica passare la tua vita a guardare gli altri negli occhi come se volessi catturargli l’anima, giusto? Non sarebbe utile per il raggiungimento dei tuoi obiettivi, tutt’altro. Più che nel mezzo, io credo che la virtù sia nell’essere multiformi, nell’avere a disposizione molti strumenti e nel sapere come e quando usarli. Il fatto è che quando sei a un estremo, cioè quando i tuoi pensieri, le tue abitudini e i tuoi comportamenti ti hanno collocato saldamente su un estremo dal quale non ti viene naturale spostarti, per porti a metà, devi spingerti fino all’estremo opposto. La via di mezzo la raggiungi mirando ed esercitandoti all’esagerazione fino al limite che va nella direzione opposta.

E sai perché insisto sul tema dell’esagerazione? Perché le donne che soffrono per amore, quelle che amano troppo, quelle che infilano una storia sbagliata dopo l’altra, hanno come tratti comuni comportamenti estremi che sono maledettamente distruttivi: una esageratamente bassa concezione di sé, un esagerato istinto al sacrificio e allo zerbinaggio, una esagerata tendenza alla bisognosità e alla dipendenza  e molti altri atteggiamenti autopunitivi, tutti esagerati. Per cui diventa fondamentale applicare il principio dell’esagerazione, per catapultare la propria vita in nuovi comportamenti, costruttivi, produttivi, realizzativi e rivoluzionare, in positivo, il proprio modo di essere nel mondo e di affrontarlo.

Per facilitarti in un cambiamento produttivo e portatore di felicità ho realizzato dei percorsi ad hoc:

I 7 Pilastri dell’Attrazione.

è il primo passo verso la conoscenza di te e del tuo potenziale di attrazione.

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Come Sedurre un Uomo senza Stress

In questo percorso si spiegano i passi dell’attrazione “autentica”, quella attraverso la quale ti dài valore, smetti di essere bisognosa e rompiscatole e riesci davvero a realizzare una relazione appagante e duratura.

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152 Commenti

  1. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 12:50)

    @ Maria grazie per le tue osservazioni. Come avevi sottolineato si era capito subito che il tuo approccio era garbato e costruttivo (la famosa e immortale "critica costruttiva" che hai anche citato). E' un vero piacere leggerti e stare a contatto con tanta serenità verso te stessa e verso gli altri. Può darsi che ci siano teorie su tante cose, alcune sono delle scempiaggini papali e le persone ci credono, tipo che la mammografia non serve a prevenire il cancro al seno (a prenderlo in tempo) o che per curare il cancro basti il succo di limone e il bicarbonato. Lo stesso vale per il web. E credimi, di teorie io ne conosco tante e addirittura, in questo campo, ne ho di mie personali. Pensa un po'. Le lettrici gradiscono, sì, perché questo è quello che mi dicono i dati e credo che io debba andare incontro alla maggioranza. Diciamo meglio: io voglio andare incontro alla maggioranza. Perché di base, sai, io faccio quello che voglio e che ritengo giusto. Dici di essere una lettrice ed è la prima volta che commenti: per carità ci sono decine di migliaia (la verità è che le lettrici di questo blog sono qualche centinaio di migliaia al mese) di lettrici che non commentano. Tu, guarda caso, hai deciso di commentare per offrire la tua cortese critica costruttiva. Bene. Ci sono molti articoli brevi sul blog e ho detto che altri li riproporrò in futuro. Ti ho chiesto su che cosa mi consiglieresti di focalizzarmi e mi dici che è un problema mio. No, non è un problema, tranquilla. E' che nella tua critica costruttiva l'unica indicazione propositiva che ti ho chiesto non l'hai fornita, reclamando solo il tuo "diritto" di essere una lettrice che io devo compiacere. In definitiva, non si capisce che cosa vuoi e che cosa non ti piace e nemmeno che cosa ti piace. La lunghezza, non ti va. Questo lo abbiamo capito.Tu mi critichi perché sono "lunga" e poi dici che fai un lavoraccio per essere sintetica e sostieni che ci sono "blogger come me che per riempire il sito di frequente ripetono concetti da un post all'altro etc etc". E dici che questo è il succo del discorso (suppongo il succo della "critica costruttiva"). Allora, sono lunga o ho bisogno di riempire? Ho bisogno di riempire o devo sintetizzare? O, meglio: io sono a corto di idee (come altri blogger), ma mi allungo e tu, invece, tu sì, che hai tante idee, ma fai un "lavoraccio" per sintetizzare? E' così? Ho capito bene? Tutti gli altri sbagliano e sono a corte di idee e tu invece, no? Colgo l'occasione per dire che quanto a temi o idee non mi mancano. E ne approfitto per raccontare un po' di me alle lettrici. Intanto NON sono una "blogger". Tra le molte cose che faccio, ho un blog e ci scrivo. (continua, è troppo lungo! :D)
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  2. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 12:54)

    E il blog è all'interno di un sito, questo. Io faccio la coach personale e quindi sono impegnata nel lavoro individuale con le mie clienti; poi mi ritengo una ricercatrice nel campo delle relazioni (non solo, ma principalmente) e uso sito e blog per svolgere una missione che fa parte della mia professione, diffondere competenza nel campo delle relazioni. Ambito complicatissimo per molti e fonte di grande sofferenza, sofferenza che con un po' di "competenza" si potrebbe evitare, godendosi la vita e vivendo bene l'amore, obiettivi che non sono brutti per nessuno. Io mi sono messa in testa di diffondere la competenza delle relazioni dato che mi sono accorta che ce n'è ben poca e che se ce ne fosse di più farebbe tanto bene, a uomini, donne e bambini. Per questo e per fare questo sempre meglio, studio moltissimo e molto del mio tempo è dedicato allo studio, sotto varie forme: letture (carta e web), ricerca, incontri con altri professionisti nel campo vuoi del digitale vuoi della crescita personale, corsi. Ovviamente poi lavoro con le mie clienti e metto in pratica e sperimento. E, poi, certo, ho la mia esperienza personale, garantisco molto ricca e variegata. Grandissima fonte di ispirazione, la mia esperienza personale. In questi ultimi anni ho dedicato le mie "vacanze" a viaggi di studio e ricerca all'estero (Canada e America in particolare) dove mi sono fermata per un po' per incontrare altri professionisti come me, con i quali condividere strategie nuove e prospettive nuove. Da circa un anno vivo a Londra, dove mi sono trasferita con il preciso obiettivo di imparare ancora e di esplorare nuovi modi di fare quel che faccio, sia per quel che riguarda il coaching, sia per quel che riguarda la comunicazione sul web. Ovviamente non è "qualche anno" che studio, ma qualche decennio. In tutto questo cercare e studiare, ti assicuro che gli argomenti e i temi non mi mancano, ho il problema opposto. Ti cito solo qualcosa: ho un file di circa 90 pagine dove ci sono le domande delle mie lettrici che aspettano risposta e una riga di commento che serve a me per focalizzarmi sul tema del futuro post da scrivere in risposta a ciascuna, post che sia dedicato a uno specifico argomento. Il file si allunga di giorno in giorno. Ho una cartella sul desktop "Idee post" che ha una decina di file di minimo di 10 pagine l'uno. Quando sono di fretta e ho un'idea o una lettrice mi propone qualcosa, apro una bozza nella mia mail intitolata "Prossimi post" metto giù due note per non perdere traccia. Lasciamo perdere in che condizioni è la mia cartella "bozze". Nella libreria di casa ho 5 quadernoni formato A4 pieni di appunti con idee. In borsa tengo sempre un quaderno dove segno in due righe "Idee da approfondire" e ne consumo mediamente uno a settimana. Tutti i giorni pubblico su Facebook molti stati nella mia pagina, lunghi massimo 3 righe, tutti riferiti ai temi che tratto qui; pubblico mediamente una citazione al giorno originale dal lunedì al giovedì e una riflessione il venerdì e una la domenica, di circa una decina di righe. Rispondo qui alle lettrici, su Facebook, via messaggi privati, parlo con loro personalmente. Gli argomenti non mi mancano. Ho in archivio circa tre /quattro conferenze che le lettrici periodicamente mi chiedono di rendere pubbliche, piene di contenuti. Se solo prendessi questo post e cancellassi tutti gli altri e rispondessi puntualmente a ogni commento scritto dalle lettrici, solo da questo avrei materiale per i post per il prossimo anno. Come ho detto recentemente questo sito ha 24.000 commenti: ti pare che abbia bisogno di essere riempito? Il mio "problema" principale, professionalmente parlando, è organizzare tutto questo materiale. (continua ;) )
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  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 12:54)

    Anche solo tra miei articoli e tanti commenti - moltissimi illuminanti - la maggioranza di chi legge rischia di perdersi del materiale importante per sé, proprio perché troppo, altroché mancanza di contenuti. Perché tutta questa ricerca, tutto questo ricercare incessante (anche attraverso viaggi studio) e lavorare a produrre contenuti? Perché il tema delle relazioni è profondamente legato all'essere umano, alla sua persona, alla sua crescita (ma vah?) e all'evoluzione del mondo in cui si vive: le persone (gli individui) cambiano, le persone intorno a loro cambiano e le relazioni e il modo di vivere le relazioni cambiano. Io stessa cambio e mi evolvo, così pure le mie lettrici e le mie clienti (è l'obiettivo del lavoro che fanno con me e del leggere il blog). Io voglio proporre sempre il meglio e soprattutto il più utile per loro. Anche perché farlo, diciamocelo, mi piace un sacco, moltissimo. Adoro quello che faccio. Affronto spesso gli stessi temi (l'autostima, la comunicazione, il senso del valore di sé) perché sono temi importanti, che se fatti propri cambiano il destino di un'esistenza. E la mente e l'animo umani così sono costituiti: su temi "sensibili" è necessario andare nel profondo e ancora nel profondo perché si possa acquisire davvero e padroneggiare quel che è importante per sé. E anche ripetere. E anche vedere da diverse angolature. Mi pare che tu ne sappia parecchio e quindi non ti cito teorie sull'apprendimento o su stili di apprendimento e di comunicazione, anche perché sarebbe fuori luogo (e lungo soprattutto). Gli antichi dicevano, non a caso, "repetita iuvant". Inoltre non dimentichiamo che molte lettrici arrivano qui per la prima volta e/o non hanno avuto modo di leggere tutto il pregresso. Quanto ai link, se ti riferisci ai miei post, sei sicura che si tratti di "decine" di link? Lo sai, vero, che i link li puoi ignorare del tutto e che non sei obbligata a cliccarci sopra? Lo sai, vero, che puoi decidere liberamente cosa fare? Lo sai vero, che nessuno ti costringe? Sono certa, anche, cara Maria, che tu mi leggi in funzione di fornirmi utili "critiche costruttive" e apprezzo la tua generosità. Quindi probabilmente nulla ti interessa delle relazioni e delle relazioni sentimentali. Ciononostante colgo l'occasione per segnalare alle lettrici che vogliano prestare la loro attenzione a questo aspetto, che i tuoi commenti sul mio stile di scrittura sono davvero estremamente significativi sugli stili di relazioni e su tanti perché e per come che riguardano le relazioni. (FINITO!)
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  4. Avatar di alessia

    alessia 9 anni fa (22 Maggio 2015 13:25)

    Ciao Ilaria... bel post lungo. Benvenuta in citta', sei ancora una "novellina" :) spero ti stia dando soddisfazioni, toglie tanto ma da' tanto. Sulla discussion generata da Maria, mi sembra un po' sterile... a dir la verita' mi ha ricordato il mio ex aha: tu spieghi, lui/lei accusano mascherandolo da critica costruttiva. Che Maria per inciso e' sacrosanto che fai eh. Ma poi le devi anche argomentare. Mi pare un po' troppo facile dire "problema tuo". Mi pare piu' un tuo problema perche' alla fine ti sei lamentata te. Hai fatto bene a farlo, pero' scusa se vai al supermercato e riporti un prodotto e chiedi che ti rimborsino, una motivazione dovrai darla no? Qui, e ovunque nella vita per quel che mi riguarda, uguale. Ilaria a te invece dico che ho apprezzato il tuo metter giu' tutto il tuo metodo e il lavoro che fai in questi lunghi post di risposta: non era necessario perche', come dici tu, non si puo' convincere gli altri, ma io ho apprezzato lo stesso. Cosi come apprezzo il blog e i libri perche' mi stanno dando la spinta giusta e conto finanze permettendo a breve di iniziare il percorso con te pure. Poi appunto non e' una tassa: se non piace l'approccio basta non leggere, non mi sembra cosi complicato. Buona giornata a tutte: io oggi sono felicemente sommersa di chiamate perche' finalmente il lancio del duro lavoro da' i suoi frutti!
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  5. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (22 Maggio 2015 16:05)

    Ecco avevo capito male io. Credevo si riferisse ai post delle lettrici e non di ilaria. Chiedo venia.
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 18:05)

    @ Lol. Grazie per il tuo commento. Metti tanta carne al fuoco, nel senso che sollevi tanti temi importanti e "spessi". Coltivare i propri sogni e le proprie aspirazioni è fondamentale e per farlo bisogna crescere, intraprendere un percorso di crescita, che è proprio il tema di questo mio articolo. Per fare qualsiasi "mestiere", ma qualsiasi, proprio, bisogna avere caratteristiche di competenza specifica e competenze di "carattere" o atteggiamento mentale. Se per esempio fai il venditore ambulante, cioè il signore (o la signora) che vende ai mercati all'aperto, devi avere competenze commerciali e imprenditoriali e competenze di vendita e di relazione, più per esempio di un commerciante che ha un esercizio "fisso" (io imparo di più in una giornata in giro per mercati rionali a vedere come fanno i venditori a relazionarsi con i clienti che in una giornata di aula); non è un lavoro che puoi fare bene e con profitto se sei un musone, diventa una tortura. Ora, dunque, le varie competenze si imparano per passione (se ti piace una cosa, superi ostacoli inimmaginabili), facendosi il mazzo e uscendo da quella che si dice "zona di comfort". Se hai una passione cocente per fare i mercati e vuoi farlo, ti devi mettere in testa che, se sei musone, la tua musonità la devi superare, sennò la tua vita diventa un inferno. Gli ostacoli "interiori" si superano lavorando sul proprio atteggiamento mentale, esercitandosi, mettendo in pratica, procedendo per piccoli passi e usando l'esagerazione, come ho spiegato in questo articolo sopra. E si cresce, si progredisce. Questo vale anche quando si tratta di fare di sé una figura pubblica: ci si espone e quando ci si espone, le critiche e gli attacchi non mancano. Ma fa parte del gioco e anche in questo senso si impara e ci si esercita, talvolta facendo cose giuste, talvolta sbagliate. Mi pare, da quel che dici di te, che tu debba partire dal senso della tua dignità e del tuo valore, prima di tutto, da una parte evitando di disprezzarti troppo, dall'altra mettendo in atto, in pratica molta più umiltà. Quindi abbi cura del tuo atteggiamento mentale, prima di tutto. Quanto ai consigli pratici io mi sento di consigliarti di trovarti una attività remunerata qualsiasi (certo se riesci a diventare direttore del mondo domani, ben venga, siamo tutte contente e ricordati di noi, mi raccomando :) ); ma trovarti un lavoro, anche umile (io sono una grande fan dei lavori umili, il lavoro è una scuola straordinaria) che ti aiuti a tirarti fuori le palle dal cubo (espressione forte lo so) e a farti capire che puoi, accumuli un sacco di esperienze che puoi riversare nella scrittura e tanta creatività. Quindi sì, persegui il tuo obiettivo con tutta te stessa, ma fallo con astuzia e nel modo migliore, sapendo che spesso le vie più giuste non sono quelle dritte e senza curve. (Sotto rispondo anche al commento di Valeria87)
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 18:13)

    @ Valeria87: concordo pienamente e non sai con quanta aderenza con quello che scrivi (confesso che è da tempo che vorrei dedicare un articolo a questo tema). Credo che Lol nello specifico avesse bisogno di una "spinta" un po' più emotiva. In ogni caso, già che ci siamo, se vi interessa che tratti argomenti legati all'indipendenza economica e alla professione (ovviamente sempre con il focus sulle relazioni), fatemelo sapere o mettete un "+" a questo articolo. Ricordatevi sempre che tutte le aree della nostra vita sono collegate le une alle altre e che bisogna essere in equilibrio: non è possibile essere serene senza che vi sia una risucita in tutte le aree. Fatemi sapere.
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  8. Avatar di denny

    denny 9 anni fa (22 Maggio 2015 18:17)

    concordo Ilaria sull'essere fan dei lavori umili, per esempio i lavoretti mentre si è studenti. Rabbrividisco a volte sentendo storie di ragazzi che studiano fino ad oltre i trentanni senza aver provato nessun lavoretto. O comunque iniziare da qualsiasi lavoro e anche farsi il mazzo è una bella palestra! consapevole che non deve essere per sempre, cioè fino alla pensione. Sono fan anche del poter cambiare lavoro nell'arco della vita lavorativa. Una mia prima esperienza lavorativa è stata in fabbrica in catena di montaggio, lavoro fisso, posto sicuro ma lavoro alienante. Ricordo le frasi che mi dicevano all'inizio, "Beata te che devi stare qui 40 anni!". Col senno di poi, dopo molti anni, ringrazio di averlo fatto perchè mi ha insegnato tanto. Anche se ci sono stata anche fin troppo ed ora, tornassi indietro, tre anni e mezzo li passerei, per una parte, in giro per il mondo a fare anche i lavori più umili ma facendo esperienze di vita in posti diversi conoscendo persone diverse. Anche cambiare vari lavori ed accumulare esperienze fa crescere e arricchisce la vita. Altro brivido a pensare se fossi, come molti ragazzi che conosco, ancora in quella fabbrica!!! OMG!
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  9. Avatar di alessia

    alessia 9 anni fa (22 Maggio 2015 18:42)

    il lavoro e' fondamentale, ti permette di assaporare liberta' e di prendere decisioni per se, anche sbagliate, ma diventano tua. Io non rinneghero' mai di aver deciso a 20 anni di trasferirmi a londra, cercarmi un lavoro full time, prendermi un prestito che ancora pago in banca perche' poi l'ho esteso per aiutare i miei, lavorare 8 ore al giorno in un negozio e poi via al master. Non darei indietro nessuna delle ore piccole che ho fatto per scrivere i miei essays e la mia tesi. Ne sono orgogliosissima perche' mi hanno dimostrato quanto sono in gamba e forte. Ilaria si direi che mi sembra un buon tema e come dici te si allaccia al resto. Oggi ve lo dico, sono felice: poter lavorare in giardino a londra perche' bel tempo, ricevere i complimenti a denti stretti del cliente che mi odiava perche' donna e straniera (nel mio settore le donne al comando sono poche, anche in UK) e giovane, vendere un sacco di biglietti il primo giorno di on sale... felice. realizzata e felice. e devo ringraziare anche voi perche' questi articoli e i commenti mi hanno dato la spinta in piu che mi mancava. Buon weekend a tutte/i!
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  10. Avatar di Lol

    Lol 9 anni fa (22 Maggio 2015 18:56)

    @Ilaria Grazie. Sui lavori umili ho però qualcosa da dire: sono restìa a propormi, ad esempio, come cameriera, non perché sia un lavoro umile ma perché non l'ho mai fatto. Sono una persona sensibile e oltretutto, negli ultimi tempi, insicura, e vivo male anche i piccoli fallimenti. Questo mi fa avere paura di propormi per lavori che non ho mai fatto. Per il resto, a proposito di lavori umili, negli ultimi cinque anni ho lavorato (lavoro stagionale) in campagna. Più umile di così... Quindi non penso proprio di avere pregiudizio di questo tipo. Il mio problema è un altro: sono una persona che ha una cultura, e lavorare in campagna ti assicuro che è abbastanza denigrante. E' vero, diventi più sicura di te etc, etc. ma poi? Poi ti stanchi di sentirti sminuita. Fosse per me mi andrebbe pure bene. Ma viviamo in una società fatta in un certo modo... e per favore non ditemi "Fregatene del giudizio degli altri". Voi fareste le contadine? Scommetto che la maggior parte di voi non lo farebbe neanche per un giorno. No perché significa alzarsi alle 4, tornare a casa la sera e nel frattempo spezzarsi la schiena, sporcarsi di fango, dover continuare a lavorare con tutto che le zanzare ti stanno divorando, desiderare un cubetto di ghiaccio quando lavori sotto 40°... Mentre pensi che sei uscita dal liceo con 100, che vuoi scrivere (ma al momento non ci guadagni) e che ti intendi più tu di arte di tanti laureati. Non è la pubblicità della Valfrutta, questa è la realtà. A voi andrebbe bene? Comunque sì Ilaria, io ho estremo bisogno di post sull'indipendenza economica.
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 19:33)

    @ Lol: ho la presunzione di aver capito perfettamente che vivi male anche i piccoli fallimenti ed è per questo che dico che devi prenderti cura del tuo atteggiamento mentale. Questo è il punto più importante per te: il senso del tuo valore (troppo basso) e il senso che attribuisci al valore del giudizio degli altri (troppo alto). Con affetto mi permetto di dire che un atteggiamento del tipo "a voi andrebbe bene?", che è comune e ricorrente in genere e anche talvolta su questo sito, non paga. Non hai mai fatto la cameriera? Pensi che ti possa essere utile? Se sì, il fatto che tu non l'abbia mai fatto non è un limite. Io lavoro da sempre (da quando avevo 17 anni) nella cosidetta "industria culturale" e ti assicuro che anche lì, per quanto tu abbia titoli e studi, ti ritrovi a fare cose che non hai mai fatto e che, soprattutto, non c'entrano nulla con i tuoi studi. Io faccio cose che non ho mai fatto quasi ogni giorno (avere un sito come questo significa anche stare al passo con le tecnologie e con la burocrazia, pensa che cosa significa). Ti interessa tanto il giudizio degli altri: il giudizio degli altri ti paga lo stipendio? Ti paga i tuoi piaceri? Ti paga le tue passioni? Ti fa diventare quello che vuoi essere? Quelli che giudicano, se hanno tempo di giudicare, sono degli sfigati. E mi tocca dire, cara Lol, che nel mondo di oggi non paga assolutamente pensare che sei uscita dal liceo con 100 e che ti intendi più di arte tu di tanti laureati. Siamo in un mondo dove di persone in gamba ce ne sono a bizzeffe, per fortuna, e come dire, bisogna mettersi in coda e fare un passo alla volta. Io ho fatto lavori umilissimi nella mia vita, paragonabili a quelli del contadino (che dire, dalle mie parti, dove sono nata, i contadini sono peraltro imprenditori colti, esperti e molto benestanti). Forse la contadina non l'avrei mai fatta, in passato (in futuro non so, non mi precludo nessuna possibilità) ma per una semplice ragione: ho sempre cercato una prossimità ad ambienti nei quali mi interessava lavorare, quindi lavori umilissimi (ho lavorato da sempre nell'editoria e ho incominciato imbustando calendari e preparandoli per le spedizioni, ed ero ai tempi una delle prime della classe al mio liceo; poi ho lavorato in un giornale locale, dove passavo l'aspirapolvere, tra l'altro. E mi fermo qui per il momento.), ma all'interno di un ambiente che potesse favorire la mia crescita nell'ambito che mi interessava. Le persone di successo non hanno paura di abbassarsi, non hanno paura del giudizio degli altri. Hanno ben chiaro cosa vogliono, costi quel che costi.
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  12. Avatar di alessia

    alessia 9 anni fa (22 Maggio 2015 19:58)

    Mi permetto di intervenire Lol perche' discorsi come i tuoi li sento praticamente ogni giorno qua da italiani appena trasferiti che siccome in italia hanno preso 100 alla maturita' pensano di essere piu' intelligenti degli altri e meritare di piu'. Questo atteggiamento lo colgo anche dal tono del tuo post - magari fraintendo ma non credo. Hai preso 100, e allora? Sai quanti hanno preso 100? Sai quanta gente ha una laurea - magari non con 100 - ma ha altre nozioni ed esperienze che contano di piu' di un voto? Arricchisciti, fai altro. Il discorso sulla contadina posso capirti (anche se io nella pausa da londra tornata fresca di master a pieni voti ho fatto la raccolta delle mele, la hostess nei supermercati e la receptionist ) ma mica deve essere il lavoro della tua vita! poi bisogna farsi furbe pure, ogni esperienza puo' essere utile a raggiungere un obbiettivo, dipende da te e da come riesci a sfruttarla.. anche lavorare la terra puo' dare spunto alla creativita'! Io ti consiglio di lasciar perdere le fisime che ti stai facendo e di essere un pochino piu' umile e realista: il lavoro che vorresti non e' facilissimo da raggiungere. Non rinunciarci ma nemmeno pensa che ti sia dovuto. Lavoraci su e vedrai che prima o poi arriva, nel mentre prendi quello che puoi prendere di buono!
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  13. Avatar di Adri

    Adri 9 anni fa (22 Maggio 2015 21:56)

    In merito alla lunghezza degli articoli e ai commenti di Maria: secondo il mio modesto parere dipende dallo scopo del blog. Chi viene qui ha letteralmente fame delle competenze che Ilaria fornisce gratuitamente, cosa non da poco. (Sapete quanto costano lo psicologo, lo psichiatra e l'analista, sì?) Ovvio che il suo blog non sostituisce una seduta o una terapia, ma ci va parecchio vicino se i casi non sono disperati. Ad ogni modo, auspico un ritorno alla lentezza, come nel cibo avviene con Slow Food. Io metterei il bollino Slow reading, durata media una/due tazze di tè. Ci sono cose che grazie a dio richiedono più di 140 caratteri per essere scritte e più di dieci secondi per essere comprese. Tutta 'sta fretta e tutta 'sta roba (mole di contenuti), alla fine per risparmiare tempo ne spendiamo di più, come quando al super si fa scorta di roba che non serve ma oh è in offerta, oh il 3x2, oh i bollini, oh caxx, ho speso 100 euro ma ho scordato il pane e il latte e farò colazione con i tre litri di ammorbidente.
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  14. Avatar di Adri

    Adri 9 anni fa (22 Maggio 2015 22:35)

    @Lol lo dico a te come lo dico ogni mattina e sera a me: aver paura di fallire, di questi tempi, è un lusso. Perché non ci sono risorse né economiche né di altro tipo. Ti ritrovi a rincorrere il tempo come Alice col bianconiglio, ma non è un bel trip allucinogeno come nella favola. Quali che siano le ragioni delle nostre paure, non ci si può permettere più certi lussi. Peraltro, mai come oggi, nulla è definito e definitivo: il successo è relativo e temporaneo, così come il fallimento. Non fai in tempo a trovare un lavoro/uomo/equilibrio/identità che già devi avere in mente un piano B e magari anche uno C. Leggevo ieri su Dago un articolo di Bauman su Repubblica: "Ciò che conta di più per i giovani, quindi, non è “definire un’identità”, ma mantenere la propria capacità di ridefinirla quando è (o si pensa che sia arrivato) il momento di darle una nuova definizione." E durante questi tempi duri, a proposito di letture, impossibile non ricordare come tutto cambi perché nulla cambi. Rileggiamoci Dickens e molliamo per un attimo la capricciosa Bovary. "Era il tempo migliore e il tempo peggiore, la stagione della saggezza e la stagione della follia, l’epoca della fede e l’epoca dell’incredulità; il periodo della luce, e il periodo delle tenebre, la primavera della speranza e l’inverno della disperazione. Avevamo tutto dinanzi a noi, non avevamo nulla dinanzi a noi; eravamo tutti diretti al cielo, eravamo tutti diretti a quell’altra parte. A farla breve, gli anni erano così simili ai nostri, che alcuni che li conoscevano profondamente sostenevano che, in bene o in male, se ne potesse parlare soltanto al superlativo. Le due città"
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  15. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 22:46)

    @ Adri: chapeau :)
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  16. Avatar di Lol

    Lol 9 anni fa (22 Maggio 2015 22:53)

    @ alessia: "siccome in italia hanno preso 100 alla maturità pensano di essere più intelligenti degli altri e meritare di più." scusami ma sei completamente fuori strada. non ho mai parlato di intelligenza, ho fatto semmai riferimento alla cultura, che è una cosa diversa. allora che senso ha impegnarsi nella vita se poi ti ritrovi allo stesso livello di un energumeno maleducato (non dirò ignorante, se no chissà che critiche). non sono presuntuosa, non sono poco umile, semmai sono ambiziosa e - come Ilaria - aspiro ad ambienti di mio interesse, dopo aver provato lavori umili. è un reato? e poi almeno non sono ipocrita. perché qui a scrivere siam brave tutte, poi, ripeto, vorrei proprio vedere chi si sporcherebbe le mani... Auguro anche a te di arricchirti.
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 22:57)

    @ Lol: tu pensi che chi ha preso 100 alla maturità sia colto? Davvero, credi questo? E comunque, ribadisco, questo risentimento incondizionato verso chiunque proponga una visione diversa non paga, Lol, non paga.
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  18. Avatar di _al_

    _al_ 9 anni fa (22 Maggio 2015 23:26)

    @Lol ti rispondo anche io nonostante le altre ragazze che ti hanno commentata hanno detto - più o meno - le stesse cose che penso io. Ti posso dire che ho un curriculum simile al tuo, ho pubblicato qualcosa e mi piace scrivere. Però io il lavoro non lo vedo con questa netta scissione fra campagna e scrittura. Non esistono solo questi due lavori, ci sono anche lavori decentemente retribuiti che non contemplano raccogliere cose. Io da quando mi sono laureata ho fatto di tutto, e di tutte le esperienze che ho fatto solo una la reputo totalmente annichilente, e anche questa esperienza la reputo utile: mi ha aiutato a capire quello che NON voglio da un lavoro e da un ambiente lavorativo. Io sono una precaria e ti posso dire che lavorare è davvero fondamentale per stare bene con se stesse. Provare esperienze, posti, persone, impegni, e ricevere dei soldi che consentono di allentare i lacci del dominio parentale, con tutte le sue leggi e i suoi principi (anche morali), non ha prezzo. E ok, sono lavori umili e non sono quello per cui si è studiato però ad un certo punto, bisogna anche imparare a destreggiarsi, fare esperienza che ti porta ad avere i requisiti utili per lavori più renumerativi. Poi le cose arrivano, anche perché come dicevano Adri e Ilaria, ogni stagione della vita va vissuta perché non potrai sapere che strade prenderai e quali nuovi progetti intraprenderai ogni giorno.
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  19. Avatar di minou

    minou 9 anni fa (22 Maggio 2015 23:38)

    Ilaria!!!! Ma che meraviglia!!! Grazie per questi commenti. Io sono un disastro nelle relazioni. Sono uno stranissimo miscuglio di apertura e riservatezza. Difficile da inquadrare. Il mio problema è che sono buona oltre qualsiasi ragionevole aspettativa della gente ma vengo avvertita come pericolosa. È una costante, purtroppo, un malinteso, un problema comunicativo. Non lo so cos' è. E mi fa soffrire. Io da quando sono approdata qui sto migliorando nel relazionarmi. Ho imparato a dire esplicitamente. Ma per farlo ci vogliono molte più parole. La comunicazione da sms non va bene. Non c'è niente da fare. Anche nei commenti ai post. Se vuoi davvero comunicare, se ti interessa davvero che gli altri capiscano e se ti interessa davvero ottenere delle risposte, non puoi essere telegrafico. Il commentuccio di 2 righe per dire "bello brava bis" e basta ha senso su blog di moda o di che ne so che per far numero, per le statistiche, per la pubblicità. Ma qui stiamo lavorando! Non facciamo salotto. Ci stiamo impegnando per crescere e arricchire le nostre competenze relazionali. Se non si vuole fare manco lo sforzo di scrivere e di leggere, beh, ci sono tanti altri posti nel web dove cibarsi di epigrammi!
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  20. Avatar di alessia

    alessia 9 anni fa (22 Maggio 2015 23:46)

    @lol intelligenza e cultura per me dovrebbero andare di pari passo, ma purtroppo non e' cosi. Io ti capisco benissimo e sai perché? Perché alla tua età ero come te. Adesso ho qualche anno ed esperienza in piu e ho cambiato vedute. L'ambizione e' sana e non ti ho detto di eliminarla, anche io sono molto ambiziosa: e' la spinta che mi manda avanti nel mio settore, quello dell'intrattenimento musicale ad alti livelli - che e' molto maschilista. L'ambizione non e' il tuo problema. L'arroganza si, e perdonami se ti manco di rispetto in questo momento ma ti leggo molto arrogante, e per questo e' ciò che ti frena nel raggiungere i tuoi obbiettivi. Chi sei tu per dire che una persona senza il pezzo di carta non e' acculturata, che ne sai? Cosi come appunto la laurea non e' sinonimo di cultura. A me sembri molto intelligente, se riesci lasciarti l'arroganza questo e segui l'ambizione chi ti ferma. Grazie per l'augurio, ci provo ogni giornio ad arricchirmi leggendo, scambiando opinioni etc. Ti auguro davvero di smettere di pensare a ciò che non e' giusto (perché mi spiace dirtelo ma in ogni ambiente di lavoro ci sono quelli incapaci che vanno avanti sulle spalle degli altri) perché ti ci ammali a forza di pensarci.
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