Fantasia, realtà, errori e l’uomo giusto per te

fantasia

"Non sono sposata perché gli uomini per i quali ne varrebbe la pena non sono reali. Jane Hayes"

Prima di continuare a leggere, prenditi un attimo di tempo per pensare: quale ruolo gioca o ha giocato la fantasia nel tuo modo di vivere le relazioni d’amore e il rapporto di coppia? Quanto ha influenzato le tue storie passate e quanto sta influenzando il tuo presente? Non pensi che la fantasia molto spesso abbia un ruolo molto negativo per quel che riguarda la tua modalità di vivere e di interpretare l’amore e i sentimenti?

La citazione che ho messo in apertura: “Non sono sposata perché gli uomini per i quali ne varrebbe la pena non sono reali” è tratta da un film appena uscito in Italia, Alla ricerca di Jane. E’ la storia di una giovane donna americana contemporanea, appassionata ammiratrice della scrittrice inglese Jane Austen e in particolare del suo romanzo Orgoglio e pregiudizio. La nostra Jane (Hayes) ha superato la trentina e non ha ancora trovato l’uomo giusto per lei, dato che vive talmente immersa nel proprio sogno dell’uomo perfetto che nessuno pare essere all’altezza di quel che immagina nella sua fantasia. Fantasia per altro determinata per intero dalla lettura delle storie d’amore di Jane Austen.

Fantasia e senso della realtà

Ha un bel significato e profondo la storia di Jane Hayes, che dall’America va in Inghilterra per trascorrere una vacanza in una sorta di parco a tema, Austenland per l’appunto, con l’obiettivo di vivere nella realtà quello che finora ha vissuto solo nella fantasia (ma si può?!). E anche con l’obiettivo, guarda un po’, di trovare l’uomo giusto.

"Non c’è niente di più pericoloso del demone della fantasia acquattato nell’animo femminile. Isabel Allende"

Già, perché, a quanto pare, nella vita reale e nella sua concretezza, l’uomo giusto Jane non è riuscita né a incontrarlo e nemmeno a conquistarlo. Ma, soprattutto, non si è lasciata conquistare da lui. Mica male, eh? Chissà quanti uomini giusti le sono passati sotto il naso e lei nemmeno se n’è accorta o addirittura li ha disprezzati, disdegnati e ignorati perché non corrispondevano al modello che lei aveva in mente, che si era costruita nella sua immaginazione e attraverso la sua fervida fantasia (con l’aiuto di qualche storia ad hoc)…

Ovviamente si tratta di un film, e in un film, arieccoci, la fantasia la fa da padrone. La domanda che sorge spontanea, però, a questo punto è: siamo sicure che la fantasia non giochi un ruolo fondamentale – e spesso negativo, come dicevamo poco sopra – nell’idea che molte donne hanno dell’amore, del rapporto di coppia e dei sentimenti?

"La fantasia umana è immensamente più povera della realtà. Cesare Pavese"

Siamo sicure che vivere troppo nella fantasia e in un mondo fantastico fatto di romanticismo, belle frasi d’amore, contesti sdolcinati non sia un danno pazzesco per quel che riguarda la competenza in amore, la capacità di sedurre un uomo per davvero e in definitiva il saper amare e essere amate?

Fantasia e realtà: non sono la stessa cosa

La verità è che – ahimé – al giorno d’oggi, cioè alla fine di questo 2013 ancora troppe donne confondono la fantasia con la realtà e confondono le storie delle favole, quelle dei romanzi o dei film e delle canzoni d’amore con il mondo reale. Cioè: sono convinte che la realtà in cui tutti noi viviamo debba corrispondere alla fantasia delle storie raccontate: ma le storie con la realtà non hanno nulla a che fare.

E sai che cosa succede? Che, siccome la fantasia è fantasia e non ha la concretezza del mondo reale, molte donne si ritrovano a soffrire per amore, senza nemmeno capire perché. Soffrono per amore per almeno due motivi: I) non trovano nella realtà quello che hanno trovato nella fantasia. E la delusione è cocente, dolorosissima. II) Non riescono a godere di quanto la realtà offre loro, perché lo paragonano continuamente alla fantasia. Non solo: la realtà neanche la vivono, dato che sono immerse nella fantasia e non riescono a mettere fuori il naso per vedere che cosa accade nella vita vera. Per questo gli uomini scorrono davanti ai loro occhi e loro non se ne accorgono. O incappano in uomini sbagliati che le fanno soffrire, proprio perché la fantasia mette loro le fette di salame sugli occhi.

"La fantasia non fa castelli in aria, ma trasforma le baracche in castelli in aria. Karl Kraus"

Fantasia e realtà: 5 passi per godersi la vita

Ebbene, come abbiamo avuto già modo di considerare amore e sesso sono questioni per persone adulte, per le quali bisogna avere il giusto livello di maturità, se si vogliono godere nel pieno senso del termine e con la massima soddisfazione. Per vivere l’amore e il sesso da persone adulte, bisogna avere un po’ di cinismo – che è esattamente l’opposto rispetto a stare rinchiuse nei mondi della fantasia – a anche saper essere stronza, quando occorre.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza
"La fantasia mi carica di emozioni, di desideri, di speranze. Monica Vitti"

1)      Convinciti che la realtà è il posto in cui vivi per davvero ed è anche il posto che può darti più soddisfazioni. Meglio un bacio reale che un bacio sognato e risognato mille volte. Più appassionanti e creative le sfide di tutti i giorni che quelle ripetute, ripetute e sempre standardizzate delle storie raccontate. Le favole finiscono con “E vissero felici e contenti”. La vita è la parte interessante che comincia dopo, ma quella nessuna te la racconta in anticipo. Non è molto più appassionante. Ma appartiene a te e la costruisci come vuoi, nella realtà.

2)      Coltiva la tua autostima. “Oh Ilaria, accidenti, ma che c’entra?! Sei riuscita a infilare l’autostima anche qui?”. Sì, l’autostima è fondamentale. Per vivere la realtà e le storie d’amore reali ci vuole coraggio e il coraggio è parente stretto dell’autostima. Se ti fidi di te stessa non hai paura di diventare grande, di uscire dal mondo della fantasia e di entrare in quello della realtà. Fidati di te, hai le risorse che ti servono e ne vale la pena.

3)      Allarga i tuoi orizzonti e progetta ad “ampio raggio”. Troppe donne sognano ad occhi aperti grandi amori e dedicano a questi sogni tutte le proprie energie. Sottraggono così risorse alle storie d’amore vere. Non solo si dimenticano di tutto il resto della loro vita. Invece, amica mia, tu hai tutta una vita oltre le storie d’amore e le fantasie di innamoramento. Hai la tua crescita personale, i tuoi interessi, il tuo sapere, il tuo lavoro, la tua indipendenza, i viaggi: insomma la tua voglia e la tua capacità di importi nel mondo e per il mondo. Mica l’avrai seppellita sotto montagne di fantasia, vero?

"Tutte le donne dovrebbero scrivere per liberarsi dei fardelli che durante il tragitto non riescono a perdere. Monica Vitti"

4)      Opera una trasformazione: la fantasia può diventare il carburante della tua esistenza, se invece di “succhiare” le tue energie le moltiplica. In questo caso diventa creatività e la creatività di fatto è potere, intelligenza, fascino. In che modo trasformi la fantasia in creatività? Ponendoti degli obiettivi concreti: un viaggio da fare, un importante acquisto da pianificare, un passaggio professionale o di carriera da compiere e applicando le idee della fantasia nella pratica di quel che desideri. Per esempio: che cosa accade nella tua storia d’amore preferita? Il protagonista uccide il drago? Bene. Pensaci con attenzione: in che modo ha ottenuto quello che voleva, con quale strategia, usando quale risorsa: l’astuzia, l’agilità, la capacità di comunicare in modo persuasivo?

5)      Esci nel mondo reale e frequenta più persone possibili e più ambienti diversi possibili: moltiplica le tue esperienze di vita stando il più possibile con donne e persone reali, di tutte le età, di tutti i generi e le specie. E’ l’esperienza del mondo che arrichisce la tua vita, non il mondo della fantasia. E’ nel mondo che trovi te stessa e l’uomo giusto per te.

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44 Commenti

  1. Avatar di stellina

    stellina 10 anni fa (3 Dicembre 2013 17:44)

    Bellissimo articolo. Molto, molto, molto interessante!!! Mi ci ritrovo tantissimo. Ultimamente non ho fatto che ripetermi: 'mannaggia a me, come ho fatto ad essere così cieca e non capire chi era veramente questa persona'. Ma non ero cieca, volavo di fantasia ed ho voluto vedere in lui quello che desideravo tanto che fosse!!! Ho capito solo adesso che sto continuando a soffrirci, perché questo errore di valutazione, ha fatto in modo che io non avessi più fiducia in me stessa. Ed è proprio questa fiducia che ora devo ritrovare per tornare ad essere la persona creativa e solare che sono sempre stata.
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  2. Avatar di Ana

    Ana 10 anni fa (3 Dicembre 2013 18:19)

    Ottimi consigli! Certo, sognare mi piace, ma sono consapevole che, alcune cose, come si suol dire "succedono solo nei film", mentre la realtà è ben diversa. Purtroppo, lo ammetto, stare con i piedi per terra, o sottoterra, mi stava facendo sbagliare. Nel senso che sono stata, per poco tempo, con due uomini che non corrispondevano al mio ideale, per cui stavo più male che bene. Loro volevano allontanarmi da quello che ero veramente, e mi hanno causato un periodo di forte smarrimento e tristezza totale. Il principe azzurro non esiste, ma vorrei almeno un uomo che sia brillante, deciso, che segua degli hobby, delle passioni. Che sia anche dolce. Ma soprattutto che mi accetti così come sono. Gli uomini con cui sono stata volevano cambiarmi. "Non devi essere così" ... tipica frase. E dicevano di amarmi ... questo è amore? Voler rinchiudere l'altro in un guscio. Forse avevano loro l'immagina della donna ideale, cioè quella che correva sempre da loro, quella che stava zitta, quella che non dava fastidio, quella che doveva fare cosa dicevano loro. E no! Io sono una persona. Infatti gli ho mollati non appena ho capito di stare in un turbine di infelicità. Pretendo troppo? Ho un ideale sbagliato Ilaria? Mi dicono tutti così e mi dicono anche che in questo modo non troverò mai nessuno. Non voglio crederci, sto ritrovando me stessa dopo le brutte parole che mi hanno detto gli ex, anche se il ricordo è come un pugnale che fa male. Grazie dell'articolo.
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  3. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (3 Dicembre 2013 20:18)

    E' troppo semplice dire che ho in mente un uomo di fantasia e quindi la realità mi scontenta sempre. Io incontro qualcuno e lavoro di fantasia immaginando quel che ancora non so di lui, per costruirmi un uomo che mi piace e col quale cominciare una qualche relazione. Poi, col tempo, arriva la realtà che prima in parte avevo anche e volutamente ignorato. A quel punto scatta una seconda fantasia che è quella di cambiarlo: come sarebbe se lui.... se, se, se? Infine mollo l'osso (via via negli anni sempre più velocemente e soffrendo meno). Ma questi uomini, ne son certa, non raggiungevano nemmeno il minimo sindacale... voglio dire che non ho pretese impossibili, ma loro non soddisfacevano nemmeno i requisiti minimi. Il gap tra la realtà e la fantasia è abissale... Spiegazione data in seduta: ho così paura degli altri che me ne creo un'immagine buona di cui poi mi innamoro... è l'unico modo che conosco per avvicinarmi all'amore. Gli uomini che sono stati con me avevano anche loro in mente come dovevo essere... così come mia madre d'altra parte. Quindi cara Ana... Quel che faccio ora è cercare prima di tutto me stessa, la vera me stessa, quella reale. Il resto verrà dopo...
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  4. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (3 Dicembre 2013 20:47)

    Io non so per ora sto rifacendo un notevole sforzo per fermare il mio cervello. Perché la fantasia non è solo con gli uomini. Per me le fantasie sono i miliardi di pensieri che si avvicendano alla velocità della luce. Quindi ora li voglio fermare e stare con me. Anzi penso al grande progresso. Ho avuto una specie di tracollo questo fine settimana. Anziché mangiare e bere mi sono seduta e mi sono messa a meditare. Ora sono un paio di giorni che la situazione è sotto controllo. Speriamo che continui e che mantengo la lucidità necessaria per fare le mie cose.
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  5. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (3 Dicembre 2013 20:53)

    Io sono sfasata. Quando un uomo mi conosce si fa una idea di me, la biondina carina e sorridente e spiritosa. Poi la mia vera personalità si rivela e all'improvviso cambiano le carte in tavola e l'interesse sparisce. Poi ci sono quelli che mi idealizzano e mi vedono irraggiungibile. Mai UNO che mi valuti per quello che DAVVERO sono. Quanto a me, questi cavolo di uomini che mi piacevano non mi hanno dato l'opportunità di capire come sono: non ho mai avuto il tempo!
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  6. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (3 Dicembre 2013 21:05)

    Ciao Goldie, forse ho capito male io quello che hai scritto, ma a me pare che tu sia andata fuori tema. Nulla di male, ovviamente. Il fatto è che dalle tue considerazioni credo possano venire fuori altri temi interessanti che potremmo anche trattare. Se riformulassi quello che hai scritto in modo comprensibile anche per me, magari sotto forma di domanda e di interrogativo o di argomento di discussione? Io credo che nel tuo commento sopra ci siano almeno 2 argomenti di interesse, peraltro diversissimi tra loro. Se chiarisci puoi essere d'aiuto a tutti. Grazie :)
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  7. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (4 Dicembre 2013 10:26)

    in effetti poiché si parla di fantasia, realtà e errori ho analizzato piu' come penso che gli uomini mi vedano, invece di come io vedo loro. Mi spiace essere uscita fuori tema. Sto cercando di far combaciare la mia personalità al mio aspetto esteriore, un lavoro lungo e faticoso
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  8. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (4 Dicembre 2013 12:40)

    come pensate che gli uomini vi vedano realmente? Vi sentite in armonia con voi stesse? La vostra personalità coincide col vostro aspetto? Portate una maschera? Quanto conta per voi l'impressione che date agli uomini?
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  9. Avatar di val

    val 10 anni fa (4 Dicembre 2013 17:18)

    Ciao Ilaria, per quanto mi riguarda non è questione di fantasia/realtà, è che mi sento emotivamente bloccata e non riesco a capirne il motivo. Non ho problemi con me stessa e non sono condizionata dal parere delle persone. Ma non trovo la forza per esprimermi, e a lungo andare sta diventando una cosa insopportabile. Leggo, leggo, leggo, coltivo interessi, rifletto, medito, a volte esco, penso, mi interrogo, rimugino, mangio nutella. C'è un paragrafo del libro di Gray che credo faccia al caso mio, parla di risentimento, di sentimenti che affiorano e chiedono di essere risolti tipo la vergogna e la paura dai quali veniamo sopraffatti perchè non sappiamo come affrontarli. Dice inoltre che è in questi momenti che possiamo sentirci depressi, ansiosi, annoiati, risentiti o esausti senza nessun motivo apparente. Ecco, io mi sento in stand-by ed esausta senza motivo e non me ne capacito. Cosa succede??
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  10. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (4 Dicembre 2013 17:40)

    ma per tornare all'argomento dei sogni/realtà io vorrei incontrare un uomo che mi valuti x quello che sono, senza mettermi su un piedistallo nè ridurmi ad essere solo carne da consumo. Uno che sia innamorato di me come io lo sarei di lui, né più né meno. Uno che rida dei miei difetti e gioisca delle mie qualità. Lo stesso io per lui. Non lo trovo. Pazienza. @Paola: non voglio dire che ad un aspetto dolce debba corrispondere una personalità dolce. Parlo della correlazione tra quello che sembro e quello che sento. In questo mi sento ancora fuori fase, non a fuoco
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  11. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (4 Dicembre 2013 17:10)

    @ Goldie: io mi vedevo diversa (forte e indipendente) da come mi vedevano gli uomini... ma avevano ragione loro, che invece di starmelo a dire, mi trattavano di conseguenza e basta. Io mi sento in armonia ora che so meglio chi sono, prima non capivo perché non ottenessi i risultati desiderati, ero frustrata... ma sbagliavo tutte le mosse. Aspetto e personalità dovrebbero coincidere? E perché? Se ho i lineamenti dolci devo essere per forza dolce o viceversa? Chissenefrega, gli altri mica ti giudicano solo da una fotografia, no? Tutti portiamo più di una maschera, direbbe Pirandello. Sono anche ruoli, modi diversi di reagire... noi "siamo" in relazione agli altri e alle situazioni, così si definisce la personalità, che tende a cambiare anche nel tempo. Non si tratta di ingannare, se è questo che pensi. E' che siamo dinamici. Gli eventi ci cambiano, le relazioni ci cambiano, la psicoterapia (grazie) ci cambia. L'impressione che do agli uomini dipende anche da quello che loro vogliono vedere e capiscono. L'impressione è comunque solo un'impressione, un primo momento. Importante ma non irrecuperabile, se proprio. L'impressione è naturale ma è per le persone superficiali. Io di uomini che si innamorano di me dopo 1 ora non ne voglio più sapere...
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  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (4 Dicembre 2013 17:24)

    Forse che questa insistenza nel pensare che non vi siano motivi sia il motivo?
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  13. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (4 Dicembre 2013 21:49)

    @Goldie: anche a me capita a volte di sentire una discrasia tra quel che mi sento e quello che mostro. Però mi capita quando perdo il contatto con me stessa. Prima preferivo mostrarmi come una tigre, inattaccabile, e poi usciva tutta mi bisognosità. Quando sono più in contatto con me stessa fondamentalmente non mi importa più molto, di quello che gli altri possono vedere. Per quanto riguarda l'aspetto fisico, se prima mi vestivo e mi facevo i capelli etc. per come gli altri avrebbero dovuto vedermi, quest'estate ho fatto una scelta radicale in fatto di capelli, e quando mi sono vista dal parrucchiere, ho pensato: cavoli, questa sono IO! Ora che inizio a pensare che non devo più dimostrare, che non devo più vestirmi per recitare una parte, ma che mi vesto un giorno bene e un giorno male, in base a come mi sento, mi sento meglio.
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  14. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (5 Dicembre 2013 0:34)

    Allora Goldie, forse vuoi dire che senti di non esprimere la vera te stessa? Se è così, sarà difficile che tu possa essere amata per quello che sei (visto che nessuno può conoscere ciò che sei)... Perché non riesci a mostrarti? Forse hai paura di non piacere, magari perché da piccola non andava mai bene e poi anche dopo ti sei sentita tante volte rifiutata? Per me è così. Credo che l'unica possibilità sia che tu ti accetti e ti piaci per quello che sei, poi troverai il "coraggio" (uso questa parola perché conosco la paura) di mostrarti agli altri... per scoprire (perché sicuramente sarà così) che piaci, eccome. Spero di avere bene interpretato ciò che chiedevi... siccome era un po' l'argomento della mia seduta di stasera potrei aver capito male, avendo i miei filtri... Beh, mi dirai! 'notte :-)
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  15. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (5 Dicembre 2013 10:37)

    Sì deve essere così ma questo mi capita con gli uomini soprattutto e forse anche al lavoro. Ammetto di essere incostante talvolta e anche sfuggente. Non amo essere costretta a fare delle cose né in amicizia né in amore. Sto bene quando non ci sono uomini intorno a me, a volte mi irritano quando non li corrispondo e mi angosciano quando mi piacciono troppo. Quando avro' trovato la mia giusta dimensione forse sapro' come agire. Non credo che risalga tutto all'infanzia, sono stata abbastanza protetta. Col divorzio mi sono crollate molte, forse troppe certezze
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  16. Avatar di minou

    minou 10 anni fa (5 Dicembre 2013 10:10)

    Buongiorno ragazze. Io sembro stronza, lo so, e invece sono un pezzo di pane. E’ facilissimo farmi male, ma è difficilissimo che chi lo fa si accorga di come colpisce in profondità, perché non lo dimostro. Anche con me, mi concedo di piangere di rabbia per l’impotenza, per l’ingiustizia, non per il dolore. Piango per il dolore degli altri, se non so lenirlo, non per il mio. Alla fine tratto me stessa come uno strumento, che non so bene in mano di chi sia finito. Per quel che riguarda le fantasie sugli uomini, io applico la variante dark. Ilaria, possiamo includere nel tema le fantasie in negativo? Non quelle sperate, ma quelle temute e paurose? Cioè non i sogni rosa, ma gli incubi neri? La fantasia del principe è per le ottimiste e io non lo sono. Ho un’immaginazione molto sviluppata e la cosa mi aiuta, mi diverte, mi stimola. Applicata al rapporto di coppia è una risorsa. Però c’è un aspetto di me che ha dei risvolti distruttivi o liberatori, se vogliamo, dipende dal punto di vista. Io non indugio nella fantasia del principe azzurro (la chiamo così solo per semplificare). Cioè non appartiene al mio immaginario. So che non esiste e non lo cercherei mai nel mondo reale. Ho quella dell’orco in compenso. C’è una parte di me (chiamiamola la gemella terribile, quella inguainata con la tuta di pelle nera e i tacchi a spillo) che va in giro a cogliere i segnali di depravazione, prepotenza e insipienza negli uomini. Oh ragazze, ci riesce con una precisione e una puntualità da togliere il fiato! La gemella dolce (quella col vestitino a fiori e le ballerine) si rapporta agli uomini sempre senza la benché minima aspettativa. Non ho modelli e mi piace l’originalità. E poi sono curiosa. Questo mi porta a interagire con persone molto diverse tra loro. Mi affascina l’intelligenza, l’arguzia, la competenza. Insomma, mi piace chi sa tenermi testa. Ma non mi avvicino mai a nessuno fantasticando castelli, tramonti mano nella mano e cinguettii. No no, e come potrei? Però mentre la gemella dolce sta là e interagisce, quella terribile lavora per cogliere i segnali di orcaggine. E puntualmente ci riesce! Datele un uomo e quella ve lo smonta nel giro di mezza giornata. Se è bravo ci vuole un po’ di più. In alcuni casi l’operazione ha richiesto mesi o anni. Ma alla fine la gemella terribile sbatte in faccia all’altra un intero dossier di risultati e insieme concludono che si tratta di un uomo da allontanare perché deleterio. Ecco, in estrema sintesi figurata e semplificata, come funziono. Io, lo giuro, mi chiedo se non sia un tantino troppo androfobica, ma vi giuro pure che la materia prima offre gli spunti giusti per confermare le teorie di all’erta dell’altra me (cioè di una delle due metà di me). Ma a voi non capita?
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  17. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (5 Dicembre 2013 16:56)

    @ Minou, in un certo senso (ma solo in un certo senso) capita anche a me. Solo che io non mi sento esattamente divisa tra due persone e non arrivo a certi estremi. Ho sogni romantici - molti - ma gli uomini troppo dolci o delicati e sensibili facilmente poi mi sembrano delle mammolette. Insomma, come credo tutte le donne, voglio l'uomo dolce ma forte, sensibile ma deciso.
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  18. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (5 Dicembre 2013 23:20)

    Oggi dalla psi all'argomento uomini ho messo censura. Mi vergogno troppo ma sento che dovro' svuotare il sacco prima o poi. Mi rifiuto di farne un argomento da trattare
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  19. Avatar di Paolaquellanuova

    Paolaquellanuova 10 anni fa (6 Dicembre 2013 13:00)

    @ Goldie, davvero? Ma pensa che io al primo incontro sono andata là e ho detto per cominciare: "sono qui perché ho un problema, con gli uomini!" "Intende dire morosi?" "Sì, mi va sempre male ed è sempre la stessa storia, do tanto e non mi torna indietro niente, mi lascio trattare male, già tanto se prima o poi riesco a mollare il colpo... oppure mi innamoro di persone impossibili... sono stufa di stare male, vorrei capire dove sbaglio e stare meglio". E da lì è cominciato questo meraviglioso percorso che poi mi ha portato ad esplorare tutto il mio stile relazionale, anche con altri. Ammetto che per andare là a chiedere aiuto per problemi con gli uomini mi ci sono voluti anni... anni prima di decidermi. Perché chiedere aiuto per me era un segno di debolezza che non volevo accettare! Invece poi ho raccontato cosa succedeva in queste storie, come se parlassi con una delle amiche con cui spesso mi sfogavo senza vergogna. E' bastato qualche esempio: ad uno psicologo interessa la forma, non il contenuto. Non i dettagli di quante volte hai subito, ad esempio, ma che hai subito, perché, cosa sentivi, cosa ti ricordava, cos'altro avresti potuto fare (e lì c'è il passaggio fondamentale dal passato al futuro, dal copione all'atto creativo)... sempre che tu riesca ad astrarre la forma. Se non ci riesci dovrai raccontare uno o due episodi nei dettagli, perché lo psicologo possa capire e spiegarti la forma, lo schema, che poi da sola impari a riconoscere. Di cosa ti vergogni Goldie, esattamente? Cosa non accetti? Riesci a dirlo qui? Quando uno si racconta, lo psicologo è in grado di spiegarti e farti capire (ti porta a scoprirlo da sola) perché è successa quella cosa... e molto spesso scopri che i tuoi meccanismi hanno un senso, una loro logica, solo non sono utili... e non c'è proprio niente di cui vergognarsi... Ma tu pensi che per gli altri non sia così? Che siano tutti perfetti, che non sbaglino, che non stiano anche male? Via, siamo umani... facciamo errori, ma abbiamo anche le risorse per capire e correggerci!
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  20. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (6 Dicembre 2013 14:44)

    sara' per pudore credo. Ho sempre considerato i problemi di cuore un po' leggeri e che fossi un donna abbastanza intelligente da poter scartare gli stronzi. Invece mi ritrovo in una situazione assurda e che ancora non voglio riconoscere. Ma la psi mi ha detto che il fatto di non parlarne non risolve niente. Io non me la sento di sentirmi dire dove e perché sbaglio. Qui sul blog leggo e digerisco secondo i miei tempi e senza piangere (bags under my eyes)
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