Come approcciare un uomo, divertirsi ed essere divertenti

come approcciare un uomoMa che cosa significa “come approcciare un uomo”? Vuol dire che gli uomini vanno approcciati? Ma allora, una donna lo deve o non lo deve fare questo benedetto primo passo con un uomo oppure no? Non abbiamo sempre detto che dobbiamo lasciare fare a lui? Ed è vero o non è vero che con un uomo non si deve mai fare la prima mossa? Molte lettrici si chiederanno dove sta la verità dato che da parte mia il suggerimento è e rimane: lascia che sia lui a fare la prima mossa, ad attivarsi, a brigare, a proporre. E perché mai bisogna lasciare che sia lui a fare la prima mossa? Perché così si entra in controllo della situazione, del processo della seduzione, della relazione. Se si lascia che si attivi lui, paradossalmente si prende il controllo del rapporto, fin dall’inizio.

"Corteggiare significa inseguire una donna finché questa vi acchiappa J.G. Pollard"

Questo per varie ragioni: permangono nella nostra cultura alcune convinzioni “tradizionali” e “conservatrici” secondo le quali è l’uomo che deve fare il primo passo. E in base a queste convinzioni molti uomini si sentono più “uomini” e apprezzano maggiormente la sfida del corteggiamento se l’onere del primo passo viene lasciato a loro. Poi, come spesso capita in molte relazioni, non solo sentimentali, molti uomini non sanno dire di no a una donna, perché, si sa, “ogni lasciata è persa” e lasciarsi scappare un’occasione non sembra un atteggiamento astuto per nessuno. Per cui può succedere che se una donna fa la prima mossa con un uomo, l’uomo si lasci condurre, anche se non è convinto al 100%. E da qui possono nascere guai. Si perde il controllo della relazione in quanto diventa difficile fare chiarezza sul livello di genuino interesse e coinvolgimento dell’altro. E aumentano i rischi che la relazione sia costruita sulla sabbia, anziché sulla roccia. Per questo molto spesso non è utile fare la prima mossa e approcciare un uomo “corteggiandolo” esplicitamente. Meglio che, invece, il nostro eroe, investito di tutto il peso della propria virilità e spinto da un interesse totale e autentico, si muova con decisione ed energia verso il suo obiettivo. Decisione ed energia che saranno tanto più forti quanto più potente è l’interesse verso la donna desiderata.

Approcciare un uomo: le buone ragioni

Se non c’è interesse autentico non è una buona idea trascinare un uomo in una storia che desidera poco o nulla. Si corrono rischi inutili e si perde tempo. E poi chi te lo fa fare di iniziare una storia dalla posizione della bisognosa, dell’inseguitrice, di colei che deve darsi da fare per sedurre? Non sarebbe né coerente né costruttivo, soprattutto per il tuo atteggiamento mentale, per il tuo stato psicologico, per il senso che hai del valore di te. Ma, c’è un ma: sempre per parlare di atteggiamento mentale e psicologico, è utile per la costruzione di un approccio sano alle relazioni in generale e alla propria relazione di coppia, togliersi di dosso la mentalità della principessina indifesa e incapace che rimane in attesa dell’ormai consunta controfigura del principe azzurro sul cavallo bianco. Per questo è importante imparare come approcciare un uomo.

"E’ bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata. William Shakespeare"

Del resto, non puoi pretendere che un uomo che non ti conosce o conosce poco di te si faccia tutta la strada per venirti incontro superando la tua timidezza, oltre alla propria, la tua insicurezza, oltre alla propria e, diciamolo, anche la tua incapacità di relazionarti e di aprirti agli altri, oltre alla propria. Non è che lui deve spalancare cuore, mente e magari anche portafoglio quando tu, giacché ti senti impedita, sei un po’ rompiscatole e magari – mi permetto – hai anche un po’ di quella puzza sotto il naso d’altri tempi, non ti muovi di un millimetro. Insomma: se si vuole una relazione il cuore e la mente, almeno quelli, bisogna aprirli in due. Bisogna andarsi (o venirsi) incontro reciprocamente. L’eroe pronto a darti il suo amore, deve essere incoraggiato. Ecco che, allora, di nuovo, ti serve sapere come approcciare un uomo. E soprattutto devi anche “sforzarti” di approcciare gli uomini.

Approcciare un uomo: perché è importante per te

Già, perché, cara la mia fanciulla tanto desiderosa di amare e di essere amata e tanto desiderosa di trovare l’uomo giusto da amare e dal quale essere amata ti dò (probabilmente ti ribadisco) una notizia che non ti piacerà troppo: che tu abbia 20, 30, 40 (oddio!) o 50 (santo cielo!) anni, che tu sia single da sempre o da “soli” dieci mesi, che tu abbia le peggiori relazioni alle spalle, se vuoi trovare il partner ideale ti devi dare una mossa, ti devi dare da fare, devi diventare parte attiva nella costruzione della tua vita di coppia. Perché anche le relazioni, come le carriere e le cattedrali, si costruiscono non sognando e fantasticando, ma dotandosi degli strumenti giusti e dandosi da fare, con passione e partecipazione. E questa è un’altra ragione per imparare ad approcciare un uomo.

Che cosa significa darsi da fare e quanto c’entra il discorso del darsi da fare con il discorso di approcciare un uomo? Siccome gli uomini di valore scarseggiano (ma vah?!) e, finito il periodo della scuola e dell’università, per le persone adulte scarseggiano anche le opportunità di incontro, se vuoi trovare l’uomo giusto per te devi sfruttare ogni occasione della tua vita in cui entri in contatto con i rappresentanti dell’altro sesso. Dato che l’incontro con la persona giusta può avvenire dovunque. Ecco perché (e qui torniamo alle basi imprescindibili) non vale la pena tenere il muso e il lutto per il fidanzato che ti ha lasciato oltre 25 anni fa anche domani o dopodomani mattina, quando andrai a prendere l’autobus per andare in ufficio. Perché se, per caso sull’autobus ci fosse l’uomo della tua vita, tu, da dietro la tua tristezza non te ne accorgeresti nemmeno e lui, respinto dal muso, non ti prenderebbe neanche in considerazione. E per fortuna. Perché coloro che si buttano a pesce sulle donne tristi e bisognose di consolazione, sono umini da evitare.

Ora, io non ti sto dicendo che sull’autobus c’è l’amore della tua vita, ma ti sto dicendo che nella tua giornata e nella tua settimana ci sono molte occasioni – che tu probabilmnente sottovaluti – di conoscere uomini o di stringere relazioni e che queste occasioni vanno colte con ottimismo e allegria e apertura alla vita. Se ti decidi ad approcciare un uomo tu per prima male che vada hai esplorato un po’ il mondo, hai fatto quattro chiacchiere con qualcuno e, soprattutto, hai accumulato esperienza nel campo delle relazioni e ti sei svegliata un po’ da quel punto di vista, che male non ti fa.

Come approcciare un uomo senza aver paura

C’è una ragione in più, forse la più importante per la quale è sano e produttivo approcciare un uomo. Attenzione perché adesso faccio una considerazione un po’ pungente: credo che se stai leggendo queste righe, per te sia davvero importante accelerare il processo attraverso il quale devi uscire dai tuoi lutti e devi imparare ad approcciare un uomo, senza paura e senza temere di farti del male. Perché può darsi – può darsi eh! – che le tue delusioni passate ti abbiano messo nelle condizioni di non essere proprio la campionessa dell’apertura disinvolta verso gli uomini. Invece, pensa un po’, riprendere o prendere l’abitudine di interagire con un minimo di sicurezza con i rappresentanti dell’altro sesso può essere un passo importante verso la tua personale rinascita. Il che, giusto per tranquillizzare le più terrorizzate e intristite, non obbliga certo a trovarsi un uomo. Diciamo: se vuoi, puoi rimanere sola tutta la vita; ma almeno sai di avere la competenza di rivolgere la parola a un uomo con serenità, simpatia guadagnandoci in divertimento. Che è una bella caratteristica umana a prescindere. Ed è come guidare la macchina. Magari non ti serve nella vita di tutti i giorni perché vivi in città e usi i mezzi, ma sai che all’occorrenza ne saresti capace. Quindi imparare ad approcciare un uomo non ti serve solo per approcciare un uomo, ma per sentirti meglio con te stessa e per te stessa. Ti serve per accrescere la tua autostima e sentirti sicura di te e in autentico controllo.

Come approcciare un uomo: 7 passi senza rischi

Qualche giorno fa una lettrice ha lasciato questo commento al mio articolo sul fare o non fare la prima mossa: “Ciao Ilaria, leggendo il tuo articolo volevo chiederti un consiglio. Uscendo da casa tutte le mattine incontro un ragazzo che lavora vicino a casa mia, ci salutiamo ma sempre molto velocemente, mi sorride sempre ma non so cosa dirgli anche perché quando lo vedo mi imbarazzo e a volte faccio fatica a salutarlo. Non so cosa dirgli non so come iniziare il discorso. di lui so solo il nome ma non ho il numero né una mail e non c’è nemmeno su Facebook (e già questa cosa mi piace) ma non so cosa devo fare. Lui mi da l’impressione di essere un ragazzo timido. Cosa devo fare? Cosa devo dirgli? Help me.”

La fanciulla ha davvero bisogno di aiuto, perché il nostro giovanotto non è su Facebook. Urca, è un bel problema se qualcuno non è su Facebook e lo si incontra tutte le mattine di persona. Se non è su Facebook, come accidenti si fa ad approcciarlo? Chiariamo: approcciare un uomo su Facebook non va affatto bene, è davvero da ultima spiaggia. Ma in genere l’uso della tecnologia ha un retrogusto di disperazione. Santo cielo, non c’è nulla di più bello che avere rapporti in carne e ossa, perché mai non approfittarne?

Ecco i 7 passi per approcciare un uomo senza dolore, paura e disperazione:

1) Investi qualche minuto per considerare se vuoi rompere il ghiaccio con un uomo perché sei disperata, ti senti già perdutamente innamorata o vuoi conquistarlo a tutti i costi. Se dentro di te le intenzioni reali sono queste, lascia perdere, i presupposti dai quali parti nell’approcciare un uomo non ti porteranno nulla di buono. Se, invece, sei davvero incuriosita da quella persona e sai che quello che più ti interessa è uno scambio spontaneo e naturale senza aspettative di sorta, allora sei pronta per l’approccio. E ricorda che, per quanto tu sia naturale e spontanea e animata dalle migliori intenzioni, lui potrebbe avere tutt’altro per la mente o essere un cafone pazzesco, anche dietro la faccia d’angelo che ti ha incantata.

2) Pensare “non so cosa dirgli” non è un atteggiamento vincente: se ti interessa, avrai ben qualcosa da dirgli, perbacco! Se no da dove viene tutto l’interesse che provi? Dal vuoto mentale e creativo? Considera le ragioni per le quali ti interessa, ti possono venire un sacco di idee per “attaccare bottone” con lui. Pensare “lui è timido” significa partire con il piede sbagliato. Magari non è timido per niente, semplicemente non ha nessuna voglia di parlare o di conoscerti. Succede. Non si può piacere a tutti. Non indossare gli abiti della crocerossina già prima di conoscere l’eventuale malato da salvare. Queste sono le basi. E’ così timido da comportarsi da idiota e perdersi una eventuale opportunità? Se è così meglio lasciarlo dov’è.

3) Quando decidi di approcciare un uomo usa lo sguardo e sorridi. Guardalo in faccia e sorridi, fino a che lui non ricambia lo sguardo. Lo sguardo e lo sguardo nello sguardo è un aspetto importante non solo per approcciare un uomo ma per creare una buona relazione con tutti quelli che si incontrano.

"Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione. Platone"

4) Se percepisci che puoi “fare il prossimo passo” usa i nuovo lo sguardo e sorridi. Guardalo in faccia e sorridi, esattamente come al punto 2) (l’approccio sorriso sguardo con i suoi per come e perché lo spiego accuratamente nel percorso “Come sedurre un uomo senza stress né per te, né per lui” in cui fornisco dettagli di come entrare in controllo del processo della seduzione e viverlo in modo rilassato e tranquillo)

5) Osserva la persona che hai davanti con attenzione e con simpatia e leggerezza (non scrutarla, guardala con attenzione sufficiente a conoscere di più di lei). Cioè: se un uomo ha destato il tuo interesse, sarà per qualche motivo: un capo di vestiario, il libro che sta leggendo, il cocktail che sta bevendo etc etc. Approcciare un uomo che non rappresenta niente di bello e di interessante è totalmente inutile. Rivolgigli un complimento sincero su quel che ti piace del tipo “Accidenti, Stephen King: non sono mai riuscita a leggerlo. Devi essere un tipo tosto.” E’ una frase “aperta” a molte interpretazioni, ma di sicuro non negativa, lieve e spiritosa. Ricorda: non avere aspettative. Se il tuo interlocutore grugnisce, hai già elementi per la tua selezione.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

6) Considera bene la situazione e il contesto in cui siete: se c’è tempo, modo e tutte le condizioni esterne sono ok e, soprattutto, se la sua risposta è stata altrettanto “aperta” e disponibile, chiedigli un piccolo favore, che lo “ingaggi” in prima persona: reggerti la borsa per un minuto, passarti un tovagliolo, tenere d’occhio la tua roba mentre vai al bagno. Un errore che commettono molti, uomini e donne, è quello di iniziare un approccio e portarlo avanti con persone che in quel momento sono impegnate in qualcosa di importante e urgente per loro o, peggio ancora, che stanno lavorando. Ripeto, la situazione deve essere rilassata e fornire disponibilità almeno minime di tempo e di interazione. Sennò approcciare un uomo è un’azione che si trasforma in boomerang (torna indietro, ma fa male).

Una buona conversazione è un compromesso tra parlare e ascoltare. Ernst Jùnger

7) Se fino a questo punto la conversazione è andata avanti con scioltezza, dovresti avere tanti indicarori per valutare se ti interessa proseguir la conoscenza con lui oppure no. E lui dovrebbe avere tutti gli elementi per decidere se fare davvero il primo passo… Quindi la tua parte l’hai fatta. Ora tocca a lui.

Questo articolo viene pubblicato il giorno prima di Pasqua: il tono leggero è per il relax del lungo week end festivo, ma il tema è di per sé molto importante, anche se spesso sottovalutato, perché riguarda la tua capacità di essere sicura di te e di avere voglia di metterti in gioco nelle relazioni senza esserne spaventata. Che è un passo importante verso la tua crescita e la tua soddisfazione sentimentale.

Colgo l’occasione per porgere a te e a tutte le lettrici i miei migliori auguri di buona Pasqua.

Soprattutto mi fa piacere se consideri per bene in quali occasioni possono esserti utili i 7 passi che ho descritto qui. Mi piacerebbe sapere anche che cosa ne pensi, in base alla tua esperienza: quali sono stati i modi più divertenti e simpatici in cui qualcuno ti ha approcciato? In che modo tu hai fatto degli approcci divertenti o disastrosi nei confronti degli uomini? Raccontami le tue esperienze e le tue storie…

P.S. Se vuoi liberarti dei blocchi che ti impediscono di relazionarti con gli uomini in serenità, ci sono i percorsi che ho preparato per te.

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198 Commenti

  1. Avatar di Miss

    Miss 9 anni fa (8 Aprile 2015 17:53)

    @Luigia: ho letto attentamente quello che hai scritto. Il tipo in questione l'ho sempre per come dire, trattato male. E' vero che lui ha avuto altre storie me lo ha detto chiaro e tondo. La storia con il narciso è finita molto tempo fa, ma ovviamente ha lasciato strascichi: che non mi fido più di nessuno. Già di mio sono super diffidente. A me manca il coraggio di buttarmi nelle relazioni sentimentali. Guardo il mio percorso, l'altro ci penserà lui al suo. Premetto che lui era di casa. E con lui sono stata chiara: io non inizio storie a distanza, l'unico modo per cui potrei iniziare una relazione con questa persona è che questa persona si trasferisca nella zona dove abito io, e potrebbe benissimo farlo, visto che dove è slavoricchia, è benestante da quanto dice e da quanto dicono. Quindi dei due il più libero nel fare scelte è lui. Io non farò una scelta per lui, al posto suo. Cerco di scegliere cosa è bene, cosa mi fa star bene adesso, ora, oggi per me. cerco di ascoltare cosa dice il mio cuore e la mia testa, e sembrerebbe che si stanno cercando di mettere d'accordo. Conosci il male conosci il rimedio. D'altro canto lui potrebbe dire ( visto l'atteggiamento che ho io di chiusura totale e di come dire di non lasciarmi andare a questa cosa) come faccio io a venirti incontro se tu non mi dai la possibilità di provare a stare insieme regolarmente? Da una parte è ovvio che lui si comporti così. Ha paura anche lui ( anche se l'uomo credo abbia paura di altre cose rispetto alla donna) Scelgono donne semplici di solito, non ancora strutturate per le loro avventure. Ho un carattere forte, ma ogni tanto avrei voglia anche di lasciarmi andare e di sentirmi a mio agio con un uomo, senza dover sempre essere li in guardia. Come si fa?
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  2. Avatar di Lu'

    Lu' 9 anni fa (8 Aprile 2015 18:38)

    @ Claudia In effetti sono assolutamente certa che NON mi ha per nulla notata... @Tutti/e Lascio perdere... ci sono cose più importanti al mondo che tentare l'impresa impossibile di sperare che quel lui/lei di turno si accorga che ci sei... e tanto ho capito che c'è qualcosa in me che respinge il genere umano maschile... a 36 anni è ora di farsene una ragione... Grazie a tutti e in c...o alla balena per tutto!
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  3. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (8 Aprile 2015 18:38)

    @ emanuela :solo cinque giorni???? ma questo, scusa se lo dico, è un pazzo furioso!!! con lui sarebbe stato anche troppo un pomeriggio! ma a te piaceva? o pensavi piacesse? no, perchè nell'altro post rimarchi molto il fatto che eri sicura che era lui a cercarti e che gli piacevi molto......quindi ora, rileggendo i messaggi tuoi, potevi capire la tua titubanza!! è che certi soggetti (malati) davvero lasciano il segno e lasciano perplessi, meglio allontanarli dalla ns vita forever!
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  4. Avatar di Lu'

    Lu' 9 anni fa (8 Aprile 2015 18:49)

    @ Valeria87 Grazie anche a te per il tuo post, anche io 10 anni la pensavo così... Buona vita
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  5. Avatar di Ele

    Ele 9 anni fa (9 Aprile 2015 9:00)

    Ciao Lu', quando hai detto 36 anni sono rimasta un po' spiazzata...Dal post su quello che lavorava di sopra e l'idea di fare mosse pensavo tu ne avessi al massimo 25. Non credo che ci sia qualcosa in te che respinge il genere umano maschile, c'è qualcosa che respinge una maturità che a 36 anni dovrebbe esserci... L'adolescenza (che ti fa innamorare, platonicamente, di quello che non ti calcola neanche di striscio...)l'hai passata da un po', sei giovane e nel contempo sei donna... Fai la donna!!!Finche avrai queste infatuazioni adolescenziali è chiaro che il genere maschile ti odierà... Valeria ha ragione e non certo perchè ha 28 anni al posto di 36, anzi...dovrebbe essere l'inverso... Vivi da donna che arriverà un uomo!!!
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  6. Avatar di Emanuela

    Emanuela 9 anni fa (9 Aprile 2015 9:11)

    @Denny, si a me piaceva, ma non per quello che ho conosciuto di lui dopo, ma per quello che di se lui ha voluto mostrarmi prima :) Riporto le mie esperienze, come altre volte, solo perché possano essere consiglio per chi si focalizza troppo su se stessa e sulle sue timidezze o insicurezze, quando dovremmo dire a noi stesse "ok, io so come sono, vediamo lui". Ci preoccupiamo e tanto di come sembriamo, di come conquistare, di come avere un uomo, ma non poniamo molta attenzione al chiederci se chi abbiamo davanti è alla nostra altezza. Nel caso di questa persona si è mostrata fin da subito molto seduttiva, nel giro di un paio di mesi è riuscita a convincermi che ne valesse la pena e da quel momento in poi io ero dispostissima a dare tutto. Il punto qual è? è che io non mi sono interrogata troppo sulla sua conoscenza, ma mi crogiuolavo nelle sensazioni bellissime che percepivo quando mi svegliava al mattino, quando mi dava la buona notte la sera, quando scherzavamo ecc. ecc. Chi fosse davvero lui era per me diventato secondario, lo avrei visto con tempo e sicuramente avrei imparato anche ad accettarlo, mi dicevo. Un paio di volte mi aveva lasciata senza parole perché per motivi per me futili aveva sclerato, poi mi aveva detto di non preoccuparmi, che lui era così, ma questo non incrinava per nulla il rapporto. Ovviamente ho sbagliato perché avrei dovuto approfondire quei segnali, invece li ho accettati e assecondati in modo da evitare che in futuro lui scoppiasse di nuovo. Non sapevo cosa ci fosse dietro, ma non per questo mi giustifico. Quanto grande fosse il problema l'ho toccato quando lui era con me in quei giorni, quando ha cominciato a parlare di se e del suo passato. Lì ho cominciato a capire quando diversi fossimo e poi quanto io fossi incapace di poter gestire quella situazione. Lui ha capito quanto io sia distante da certe dinamiche, più comprensibili a chi è complementare a lui perché ha vissuto percorsi simili. Chi dei due aveva problemi pesanti era lui, chi dei due avendo la testa sulle spalle doveva approcciarsi in modo meno naif ero io. Spero di ricordarmelo la prossima volta che incontro un uomo.
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (9 Aprile 2015 9:18)

    @ Emanuela, quest'uomo, da come lo descrivi, ha tutte le caratteristiche del perverso o dell'uomo abusivo, tossico, chiamalo come vuoi. Il peggior tipo di uomo con il quale avere una relazione. Un vero e proprio pericolo per l'equilibrio personale e non solo.
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  8. Avatar di Emanuela

    Emanuela 9 anni fa (9 Aprile 2015 11:15)

    @Ilaria, è vero, un perverso narcisista e un manipolatore, per questo nonostante le sue ulteriori "provocazioni" sono sparita del tutto. So di non poter sostenere una conversazione efficace con lui, l' ho capito. So che mi rivolterebbe come un calzino e so che mi farebbe sentire in colpa alla grande. Ho realizzato che ritentare di portare sulla "retta via" la storia è impossibile, perché una "retta via" non c' era nemmeno prima. Purtroppo sono situazioni che o si chiudono del tutto, evitando ogni contesto che mi possa di nuovo far mettere in contatto con lui, o te ne vai di testa. Ilaria, pur non sentendo che questa vicenda me ne precluderà altre migliori, considero che certe psicosi oggi siano più frequenti di quanto si possa immaginare. Basti pensare a quante persone fanno un uso smodato di canali virtuali per conoscerne altre e lo ritengano del tutto normale. Voglio dire semplicemente che è vero che dobbiamo essere predisposte bene e sempre, perché una buona predisposizione apre la porta a nuove opportunità, ma soprattutto di studiare anche l' altro prima di ogni mossa, per evitare non solo delusioni in caso di rifiuto, ma anche situazioni come questa. Io non sono stata pienamente onesta con me stessa su questa vicenda e questo mi pesa.
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  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (9 Aprile 2015 11:27)

    @ Emanuela, non puoi sostenere una conversazione efficace con lui perché è appunto un perverso, per cui non sei tu che non puoi, è proprio lui che non è capace. E' come se tu pretendessi che un lampione ti portasse alla gita fuori porta. Con la differenza che il lampione non ha nessuna voglia di nuocere e non fa della distruzione dell'altro la propria ragione di vita. Mi permetto di "rintuzzarti" su un punto molto importante: nel vario e diversificato repertorio di costui ci sta ovviamente il tentativo di colpevolizzarti. Ma il "sentirti in colpa" è una questione tua. Di queste persone bisogna pensare che sono dei "pazzi" delle persone completamente al di fuori di quelle che sono le più banali relazioni umane. Per cui, ripeto, non ci deve stare nemmeno il pensiero che lui "ti farebbe sentire in colpa". Questo è importante come presupposto, proprio per le relazioni future. E comunque per sintetizzare: questo tipo di personaggi vanno evitati. Evitati. Non si può venire a patti con questa considerazione.
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  10. Avatar di Emanuela

    Emanuela 9 anni fa (9 Aprile 2015 12:12)

    Grazie Ilaria. Non aggiungo altro perché dalla tua risposta intuisco che hai compreso il mio stato d' animo su questa vicenda. Grazie di nuovo.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  11. Avatar di Bianca

    Bianca 9 anni fa (9 Aprile 2015 14:10)

    Ciao Ilaria bell'articolo. Questo mi da lo spunto per essere più aperta nei confronti degli uomini e incoraggiarli per fare loro il primo passo. Ho comunque una curiosità: dici che la donna non deve fare il primo passo altrimenti l'uomo si approfitta anche se non avrebbe poi tutta quella motivazione in una relazione. Ebbene il mio ex è il classico padre-padrone e un mese fa si è messo assieme ad una sua collega di lavoro. Ho saputo che è stata lei a fare tutte le mosse, dal primo sms all'invito a cena, al corteggiamento. Lui ha solo dovuto 'accettare di buon grado'. Mi chiedo quanto lui sia disposto a cambiare per lei ! Per me non ha fatto nulla, con lei sembra voglia fare tutto. Con me non faceva nemmeno la spesa, lei ha già pianificato di andare con lui a correre, in vacanza, in giro, a fare i wek end... se ai tempi volevo una cosa io... per me lui non aveva nè voglia nè tempo MAI. Ricordo che a Natale ero in giro da sola con mio figlio e lui a casa a dormire. Vedo un cambiamento drastico in un uomo stile hitler che ha sempre criticato tutto e tutti, pure sua madre!! Tu dici che gli uomini stronzi non cambiano, e stronzi restano. Mi pare che l'ex sia un'eccezione. O è solo fumo e niente arrosto, cioè tornerà come prima se lei vorrà controllare troppo ? Una coppia dove entrambi sono "alfa" e vogliono il controllo totale può funzionare ?
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  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (9 Aprile 2015 14:23)

    Mamma mia, terrificante una persona che vuole il controllo totale, comunque sia. Di relazioni tra persone disfunzionali è pieno il mondo. Ma le persone rimangono disfunzionali e le relazioni, come possono mai essere? Quanto alle conversioni, ho i miei dubbi che rimangono forti. Quanto ai racconti di chi riferisce, mi immagino l'attendibilità e l'onestà. La media delle persone non è capace di capire se stessa, ma se si tratta di fare petegolezzo e di instillare dubbi o mettere zizzania, alè, tutti esperti di psicologia e di relazioni. Tutti geni. Il punto fondamentale è e rimane: che ti frega? Perché raccogli informazioni farlocche da pettegoli di cacca? Che cosa ti importa di quello che lui fa, dice e briga? Che ti frega di lei, di quello che fa, dice e briga? Lo definisci padre-padrone? Tappa la bocca ai pettegoli che te ne parlano e soprattutto sii grata alla vita che te lo ha tolto dalle scatole e immagina e crea qualcosa di bello per te.
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  13. Avatar di Denny

    Denny 9 anni fa (9 Aprile 2015 15:03)

    Grande Ilaria! @bianca secondo me hai vinto al SuperEnalotto ma di quelle super vincite! :-)
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  14. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (9 Aprile 2015 16:57)

    Le domande ilaria sorgono a relazione conclusa per un motivo molto semplice: vogliamo assolutamente sapere se un'altra ci è riuscita! Lo spirito competitivo femminile fa brutti scherzi , vogliamo assolutamente sapere se un'altra è riuscita a spalmare la cacca sul pane dimenticandosi che se uno merda è merda rimane. Sul pane, sulla brioche, sott olio, rimane sempre tale. Punto. Amen . Così sia. Ma il dubbio che un'altra lo cambi, lo trasformi, lo trasmuti, al posto nostro è semplicemente insopportabile. Vero è che alcuni uomini quando si innamorano sono attivi, adoranti, galanti e fantastici ma se uno è mammone, narcisista, squilibrato , paranoico, egoista, bugiardo rimane tale e il problema è solo dilazionato nel tempo per la nuova sventurata.
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  15. Avatar di Cleo

    Cleo 9 anni fa (9 Aprile 2015 17:00)

    Emanuela: non ho capito bene una cosa sulla tua storia: questa è una persona che hai conosciuto virtualmente e in seguito incontrato? In questo caso ho avuto ub'esperienza simile anche se nel mio caso non c'è stato poi nemmeno l incontro. Però pensavo ... Come si può avere la certezza che la persona con cui abbiamo a che fare è un manipolatore perverso? Ci sono persone delle quali a momenti l ho pensato e a momenti no. Se me fossimo certe sarebbe molto più semplice capire se lasciarli perdere o no. Ma se sorge il dubbio di sbagliarsi, poi diventa più difficile, almeno per me. Forse nel momento stesso in cui sorge anche solo il dubbio che lo sia, è il caso di allontanarsi? Sembra una domanda cavillosa ma purtroppo è quella che si pone la mia testa, a volte. ..
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  16. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (9 Aprile 2015 17:14)

    Mo' Helen te lo dico chiaro chiaro: quello che tu mi spieghi - ti sembrerà incredibile - già l'avevo capito di mio. Chissà come, chissà perché questi temi li padroneggio piuttosto bene :). E' che io non sono qui per dare corda alle solite strombate che sappiamo tutte a memoria. Io non sono l'amica - magari anche scafata, illuminata e ben intenzionata - con la quale si va a fare l'aperitivo urgente per sviscerare la dinamica e che se anche tira fuori belle idee rimane sempre nel perimetro delle convinzioni distruttive. Io voglio dare un punto di vista inedito ma molto molto più reale e soprattutto utile per togliersi di dosso vecchi schemi e finalmente (a 30 40 50 o 60 o 70 anni) avere una vita sentimentale decente. Nello schema che tu mi spieghi rimangono fisse alcune convinzioni terrificanti e molto diffuse: 1) che la riuscita di un rapporto dipenda dalla donna che deve sbattersi costi quel che costi a far riuscire il rapporto 2) che se non ci riesce non è che non era il caso, o che lui era un pazzo furioso, o che ci sono altre valide motivazioni, ma è per colpa di lei, che ha superato i 20, ha la cellulite, è bionda anziché mora, non è brava a letto, non sorride abbastanza, sorride troppo, è laureata, non è laureata, lo fa sentire rassicurato, non lo fa sentire rassicurato (compilate a vostro piacere, in questo campo le idee non vi mancano di certo) 3) che se lei non è riuscita a farlo innamorare e a tenerselo, beh, è fallita su tutta la line a NESSUNO la vorrà mai PIU' 4) che una persona possa cambiare 5) che si possa cambiare per intervento di un'altra persona 6) che si possano cambiare gli altri. E poi, cara mia, tu sei intrappolata in un equivoco anch'esso molto diffuso: molti uomini e tra questi in particolare i perversi narcisisti non corteggiano perché sono innamorati di una persona, ma perché stanno perseguendo i propri obiettivi narcisisti e di manipolazione. Gli uomini abusivi, come ho spiegato ampiamente anche altrove, sono i migliori corteggiatori al mondo. Questa è ovviamente un aggravante. Ecco perché è una fortuna essersi liberate di soggetti del genere. Conto di aver fornito utile cibo per la mente. Buon proseguimento :)
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  17. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (9 Aprile 2015 17:16)

    @ Cleo: beh la pericolosità di questi soggetti (e la manifestazione della loro perversione) sta proprio nella loro ambiguità. Comunque sì: appena si affacciano i dubbi, mollare il colpo.
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  18. Avatar di helen

    helen 9 anni fa (9 Aprile 2015 18:18)

    Sai ilaria avevo intuito che lo sapevi già:) ...in ogni caso se il narcisista recita e manipola ed è irreversibile ( il narcisista non è praticamente curabile perché è egosintonico) l uomo d altro tipo magari solo pigro o egoista quando si innamora un pochino cambia. D altra parte anche noi siamo pigre egoiste o credulone e siamo qui per migliorarci, o no? Io vorrei sviscerare la reale potenzialità di cambiamento perché nei meno patologici esiste così come esiste per noi. C è un limite nell accettabilita??? Quale è? Fino ad ora ho letto di uomini praticamente irrecuperabili nei post precedenti, ma con quelli al limite che fai? Molli subito il colpo? Dai una scadenza fissa come lo yogurth?
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  19. Avatar di Lu'

    Lu' 9 anni fa (9 Aprile 2015 18:32)

    @ Ele Hai ragione, credo che dentro mi io senta ancora una 25enne... Ma penso che qualsiasi curiosità, chiamiamola, verso l'altro/a di turno tiri fuori la nostra vera natura che sia di donna matura/vissuta o in erba ... Semplicemente, provo dell'interesse verso questa persona, e proprio perché è solo la primissima fase, ovviamente, è un impulso fisico/chimico ... e vorrei, come tutte/i Voi, chi più chi meno, che anche l'altra persona provasse questo interesse o impulso fisico/chimico verso di me... non so altro... nulla di troppo complicato. E anche una 36 enne può andare in palla, soprattutto quando non sei né particolarmente bella, né particolarmente interessante, ma assolutamente normale. E "fare la donna" non significa non guardarsi intorno e non provare di volta in volta attrazione per qualcuno, e se ahimé ti capita e non sai come tentare di ottenere quello che vuoi, tentare intendiamoci, bé... è anche un segnale che sei viva, ancora, da qualche parte... @ Helen Ci sono passata anche io, 4 anni fa, e lei ha vinto (non per molto) quello che prima era "mio". Mi sono fatta 100000000000000 domande del perché e del per come lui avesse scelto lei e poi sono arrivata alla conclusione cinica ma efficace che lei ha "vinto" semplicemente perché è lei e non sei tu. Fine dell'analisi e del grattacapo e credimi, più te ne fai una ragione e meglio stai. Siamo tutti/e diversi/e e questo è il prezzo da pagare. Buona serata
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  20. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (9 Aprile 2015 18:42)

    @ Helen, il presupposto di cambiare gli altri non è un presupposto costruttivo. Minimo minimo è un presupposto manipolatorio. Una persona fatta in un determinato modo dovrebbe cambiare perché ha incontrato te? E quindi dovrebbe cambiare per come vuoi tu o va bene a te? E se avesse incontrato Maria? Deve cambiare come gli dice e vuole Maria? E tu, devi innamorarti di un uomo pigro ed egoista (due pessime caratteristiche)? E che si fa cambiare da una donna? Fallato lo devi prendere? Buono al 100% non riesci a farcela? Un abito fallato non si vende a nessun prezzo, nemmeno ai più disperati; una macchina appena uscita dal concessionario notoriamente perde imemdiatamente almeno metà del suo valore. Ma no, no, la favola del rospo affascina le menti delle donne del ventunesimo secolo. La Piccola Maga non può esimersi dallo scegliersi un uomo pigro ed egoista (!!!) e dal consumarsi nello sforzo e nella fatica di cambiarlo. Che cos'è? Un modo per affermare il proprio potere? Un modo per esercitare il controllo? Un modo "igienico" per manipolare?
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