Come approcciare un uomo, divertirsi ed essere divertenti

come approcciare un uomoMa che cosa significa “come approcciare un uomo”? Vuol dire che gli uomini vanno approcciati? Ma allora, una donna lo deve o non lo deve fare questo benedetto primo passo con un uomo oppure no? Non abbiamo sempre detto che dobbiamo lasciare fare a lui? Ed è vero o non è vero che con un uomo non si deve mai fare la prima mossa? Molte lettrici si chiederanno dove sta la verità dato che da parte mia il suggerimento è e rimane: lascia che sia lui a fare la prima mossa, ad attivarsi, a brigare, a proporre. E perché mai bisogna lasciare che sia lui a fare la prima mossa? Perché così si entra in controllo della situazione, del processo della seduzione, della relazione. Se si lascia che si attivi lui, paradossalmente si prende il controllo del rapporto, fin dall’inizio.

"Corteggiare significa inseguire una donna finché questa vi acchiappa J.G. Pollard"

Questo per varie ragioni: permangono nella nostra cultura alcune convinzioni “tradizionali” e “conservatrici” secondo le quali è l’uomo che deve fare il primo passo. E in base a queste convinzioni molti uomini si sentono più “uomini” e apprezzano maggiormente la sfida del corteggiamento se l’onere del primo passo viene lasciato a loro. Poi, come spesso capita in molte relazioni, non solo sentimentali, molti uomini non sanno dire di no a una donna, perché, si sa, “ogni lasciata è persa” e lasciarsi scappare un’occasione non sembra un atteggiamento astuto per nessuno. Per cui può succedere che se una donna fa la prima mossa con un uomo, l’uomo si lasci condurre, anche se non è convinto al 100%. E da qui possono nascere guai. Si perde il controllo della relazione in quanto diventa difficile fare chiarezza sul livello di genuino interesse e coinvolgimento dell’altro. E aumentano i rischi che la relazione sia costruita sulla sabbia, anziché sulla roccia. Per questo molto spesso non è utile fare la prima mossa e approcciare un uomo “corteggiandolo” esplicitamente. Meglio che, invece, il nostro eroe, investito di tutto il peso della propria virilità e spinto da un interesse totale e autentico, si muova con decisione ed energia verso il suo obiettivo. Decisione ed energia che saranno tanto più forti quanto più potente è l’interesse verso la donna desiderata.

Approcciare un uomo: le buone ragioni

Se non c’è interesse autentico non è una buona idea trascinare un uomo in una storia che desidera poco o nulla. Si corrono rischi inutili e si perde tempo. E poi chi te lo fa fare di iniziare una storia dalla posizione della bisognosa, dell’inseguitrice, di colei che deve darsi da fare per sedurre? Non sarebbe né coerente né costruttivo, soprattutto per il tuo atteggiamento mentale, per il tuo stato psicologico, per il senso che hai del valore di te. Ma, c’è un ma: sempre per parlare di atteggiamento mentale e psicologico, è utile per la costruzione di un approccio sano alle relazioni in generale e alla propria relazione di coppia, togliersi di dosso la mentalità della principessina indifesa e incapace che rimane in attesa dell’ormai consunta controfigura del principe azzurro sul cavallo bianco. Per questo è importante imparare come approcciare un uomo.

"E’ bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata. William Shakespeare"

Del resto, non puoi pretendere che un uomo che non ti conosce o conosce poco di te si faccia tutta la strada per venirti incontro superando la tua timidezza, oltre alla propria, la tua insicurezza, oltre alla propria e, diciamolo, anche la tua incapacità di relazionarti e di aprirti agli altri, oltre alla propria. Non è che lui deve spalancare cuore, mente e magari anche portafoglio quando tu, giacché ti senti impedita, sei un po’ rompiscatole e magari – mi permetto – hai anche un po’ di quella puzza sotto il naso d’altri tempi, non ti muovi di un millimetro. Insomma: se si vuole una relazione il cuore e la mente, almeno quelli, bisogna aprirli in due. Bisogna andarsi (o venirsi) incontro reciprocamente. L’eroe pronto a darti il suo amore, deve essere incoraggiato. Ecco che, allora, di nuovo, ti serve sapere come approcciare un uomo. E soprattutto devi anche “sforzarti” di approcciare gli uomini.

Approcciare un uomo: perché è importante per te

Già, perché, cara la mia fanciulla tanto desiderosa di amare e di essere amata e tanto desiderosa di trovare l’uomo giusto da amare e dal quale essere amata ti dò (probabilmente ti ribadisco) una notizia che non ti piacerà troppo: che tu abbia 20, 30, 40 (oddio!) o 50 (santo cielo!) anni, che tu sia single da sempre o da “soli” dieci mesi, che tu abbia le peggiori relazioni alle spalle, se vuoi trovare il partner ideale ti devi dare una mossa, ti devi dare da fare, devi diventare parte attiva nella costruzione della tua vita di coppia. Perché anche le relazioni, come le carriere e le cattedrali, si costruiscono non sognando e fantasticando, ma dotandosi degli strumenti giusti e dandosi da fare, con passione e partecipazione. E questa è un’altra ragione per imparare ad approcciare un uomo.

Che cosa significa darsi da fare e quanto c’entra il discorso del darsi da fare con il discorso di approcciare un uomo? Siccome gli uomini di valore scarseggiano (ma vah?!) e, finito il periodo della scuola e dell’università, per le persone adulte scarseggiano anche le opportunità di incontro, se vuoi trovare l’uomo giusto per te devi sfruttare ogni occasione della tua vita in cui entri in contatto con i rappresentanti dell’altro sesso. Dato che l’incontro con la persona giusta può avvenire dovunque. Ecco perché (e qui torniamo alle basi imprescindibili) non vale la pena tenere il muso e il lutto per il fidanzato che ti ha lasciato oltre 25 anni fa anche domani o dopodomani mattina, quando andrai a prendere l’autobus per andare in ufficio. Perché se, per caso sull’autobus ci fosse l’uomo della tua vita, tu, da dietro la tua tristezza non te ne accorgeresti nemmeno e lui, respinto dal muso, non ti prenderebbe neanche in considerazione. E per fortuna. Perché coloro che si buttano a pesce sulle donne tristi e bisognose di consolazione, sono umini da evitare.

Ora, io non ti sto dicendo che sull’autobus c’è l’amore della tua vita, ma ti sto dicendo che nella tua giornata e nella tua settimana ci sono molte occasioni – che tu probabilmnente sottovaluti – di conoscere uomini o di stringere relazioni e che queste occasioni vanno colte con ottimismo e allegria e apertura alla vita. Se ti decidi ad approcciare un uomo tu per prima male che vada hai esplorato un po’ il mondo, hai fatto quattro chiacchiere con qualcuno e, soprattutto, hai accumulato esperienza nel campo delle relazioni e ti sei svegliata un po’ da quel punto di vista, che male non ti fa.

Come approcciare un uomo senza aver paura

C’è una ragione in più, forse la più importante per la quale è sano e produttivo approcciare un uomo. Attenzione perché adesso faccio una considerazione un po’ pungente: credo che se stai leggendo queste righe, per te sia davvero importante accelerare il processo attraverso il quale devi uscire dai tuoi lutti e devi imparare ad approcciare un uomo, senza paura e senza temere di farti del male. Perché può darsi – può darsi eh! – che le tue delusioni passate ti abbiano messo nelle condizioni di non essere proprio la campionessa dell’apertura disinvolta verso gli uomini. Invece, pensa un po’, riprendere o prendere l’abitudine di interagire con un minimo di sicurezza con i rappresentanti dell’altro sesso può essere un passo importante verso la tua personale rinascita. Il che, giusto per tranquillizzare le più terrorizzate e intristite, non obbliga certo a trovarsi un uomo. Diciamo: se vuoi, puoi rimanere sola tutta la vita; ma almeno sai di avere la competenza di rivolgere la parola a un uomo con serenità, simpatia guadagnandoci in divertimento. Che è una bella caratteristica umana a prescindere. Ed è come guidare la macchina. Magari non ti serve nella vita di tutti i giorni perché vivi in città e usi i mezzi, ma sai che all’occorrenza ne saresti capace. Quindi imparare ad approcciare un uomo non ti serve solo per approcciare un uomo, ma per sentirti meglio con te stessa e per te stessa. Ti serve per accrescere la tua autostima e sentirti sicura di te e in autentico controllo.

Come approcciare un uomo: 7 passi senza rischi

Qualche giorno fa una lettrice ha lasciato questo commento al mio articolo sul fare o non fare la prima mossa: “Ciao Ilaria, leggendo il tuo articolo volevo chiederti un consiglio. Uscendo da casa tutte le mattine incontro un ragazzo che lavora vicino a casa mia, ci salutiamo ma sempre molto velocemente, mi sorride sempre ma non so cosa dirgli anche perché quando lo vedo mi imbarazzo e a volte faccio fatica a salutarlo. Non so cosa dirgli non so come iniziare il discorso. di lui so solo il nome ma non ho il numero né una mail e non c’è nemmeno su Facebook (e già questa cosa mi piace) ma non so cosa devo fare. Lui mi da l’impressione di essere un ragazzo timido. Cosa devo fare? Cosa devo dirgli? Help me.”

La fanciulla ha davvero bisogno di aiuto, perché il nostro giovanotto non è su Facebook. Urca, è un bel problema se qualcuno non è su Facebook e lo si incontra tutte le mattine di persona. Se non è su Facebook, come accidenti si fa ad approcciarlo? Chiariamo: approcciare un uomo su Facebook non va affatto bene, è davvero da ultima spiaggia. Ma in genere l’uso della tecnologia ha un retrogusto di disperazione. Santo cielo, non c’è nulla di più bello che avere rapporti in carne e ossa, perché mai non approfittarne?

Ecco i 7 passi per approcciare un uomo senza dolore, paura e disperazione:

1) Investi qualche minuto per considerare se vuoi rompere il ghiaccio con un uomo perché sei disperata, ti senti già perdutamente innamorata o vuoi conquistarlo a tutti i costi. Se dentro di te le intenzioni reali sono queste, lascia perdere, i presupposti dai quali parti nell’approcciare un uomo non ti porteranno nulla di buono. Se, invece, sei davvero incuriosita da quella persona e sai che quello che più ti interessa è uno scambio spontaneo e naturale senza aspettative di sorta, allora sei pronta per l’approccio. E ricorda che, per quanto tu sia naturale e spontanea e animata dalle migliori intenzioni, lui potrebbe avere tutt’altro per la mente o essere un cafone pazzesco, anche dietro la faccia d’angelo che ti ha incantata.

2) Pensare “non so cosa dirgli” non è un atteggiamento vincente: se ti interessa, avrai ben qualcosa da dirgli, perbacco! Se no da dove viene tutto l’interesse che provi? Dal vuoto mentale e creativo? Considera le ragioni per le quali ti interessa, ti possono venire un sacco di idee per “attaccare bottone” con lui. Pensare “lui è timido” significa partire con il piede sbagliato. Magari non è timido per niente, semplicemente non ha nessuna voglia di parlare o di conoscerti. Succede. Non si può piacere a tutti. Non indossare gli abiti della crocerossina già prima di conoscere l’eventuale malato da salvare. Queste sono le basi. E’ così timido da comportarsi da idiota e perdersi una eventuale opportunità? Se è così meglio lasciarlo dov’è.

3) Quando decidi di approcciare un uomo usa lo sguardo e sorridi. Guardalo in faccia e sorridi, fino a che lui non ricambia lo sguardo. Lo sguardo e lo sguardo nello sguardo è un aspetto importante non solo per approcciare un uomo ma per creare una buona relazione con tutti quelli che si incontrano.

"Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione. Platone"

4) Se percepisci che puoi “fare il prossimo passo” usa i nuovo lo sguardo e sorridi. Guardalo in faccia e sorridi, esattamente come al punto 2) (l’approccio sorriso sguardo con i suoi per come e perché lo spiego accuratamente nel percorso “Come sedurre un uomo senza stress né per te, né per lui” in cui fornisco dettagli di come entrare in controllo del processo della seduzione e viverlo in modo rilassato e tranquillo)

5) Osserva la persona che hai davanti con attenzione e con simpatia e leggerezza (non scrutarla, guardala con attenzione sufficiente a conoscere di più di lei). Cioè: se un uomo ha destato il tuo interesse, sarà per qualche motivo: un capo di vestiario, il libro che sta leggendo, il cocktail che sta bevendo etc etc. Approcciare un uomo che non rappresenta niente di bello e di interessante è totalmente inutile. Rivolgigli un complimento sincero su quel che ti piace del tipo “Accidenti, Stephen King: non sono mai riuscita a leggerlo. Devi essere un tipo tosto.” E’ una frase “aperta” a molte interpretazioni, ma di sicuro non negativa, lieve e spiritosa. Ricorda: non avere aspettative. Se il tuo interlocutore grugnisce, hai già elementi per la tua selezione.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

6) Considera bene la situazione e il contesto in cui siete: se c’è tempo, modo e tutte le condizioni esterne sono ok e, soprattutto, se la sua risposta è stata altrettanto “aperta” e disponibile, chiedigli un piccolo favore, che lo “ingaggi” in prima persona: reggerti la borsa per un minuto, passarti un tovagliolo, tenere d’occhio la tua roba mentre vai al bagno. Un errore che commettono molti, uomini e donne, è quello di iniziare un approccio e portarlo avanti con persone che in quel momento sono impegnate in qualcosa di importante e urgente per loro o, peggio ancora, che stanno lavorando. Ripeto, la situazione deve essere rilassata e fornire disponibilità almeno minime di tempo e di interazione. Sennò approcciare un uomo è un’azione che si trasforma in boomerang (torna indietro, ma fa male).

Una buona conversazione è un compromesso tra parlare e ascoltare. Ernst Jùnger

7) Se fino a questo punto la conversazione è andata avanti con scioltezza, dovresti avere tanti indicarori per valutare se ti interessa proseguir la conoscenza con lui oppure no. E lui dovrebbe avere tutti gli elementi per decidere se fare davvero il primo passo… Quindi la tua parte l’hai fatta. Ora tocca a lui.

Questo articolo viene pubblicato il giorno prima di Pasqua: il tono leggero è per il relax del lungo week end festivo, ma il tema è di per sé molto importante, anche se spesso sottovalutato, perché riguarda la tua capacità di essere sicura di te e di avere voglia di metterti in gioco nelle relazioni senza esserne spaventata. Che è un passo importante verso la tua crescita e la tua soddisfazione sentimentale.

Colgo l’occasione per porgere a te e a tutte le lettrici i miei migliori auguri di buona Pasqua.

Soprattutto mi fa piacere se consideri per bene in quali occasioni possono esserti utili i 7 passi che ho descritto qui. Mi piacerebbe sapere anche che cosa ne pensi, in base alla tua esperienza: quali sono stati i modi più divertenti e simpatici in cui qualcuno ti ha approcciato? In che modo tu hai fatto degli approcci divertenti o disastrosi nei confronti degli uomini? Raccontami le tue esperienze e le tue storie…

P.S. Se vuoi liberarti dei blocchi che ti impediscono di relazionarti con gli uomini in serenità, ci sono i percorsi che ho preparato per te.

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198 Commenti

  1. Avatar di Astrid

    Astrid 10 anni fa (6 Aprile 2015 16:28)

    Cara Ilaria, Complimenti per questo articolo pieno di consigli utili. Nel mio caso c'è un ragazzo che lavora nello stesso istituto dove lavoro io. Quando ci vediamo conversiamo insieme arrivando al punto 7 del tuo articolo. Nonostante ciò non mi chiede mai di uscire. Secondo te vale anche in questo caso la regola di non fare il primo passo? Potrebbe essere che questa regola valga solo per gli uomini italiani che sono molto più intrapprendenti degli altri? Grazie per un tuo ulteriore consiglio. Cari saluti
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  2. Avatar di Miss

    Miss 10 anni fa (6 Aprile 2015 18:11)

    Voglio un pò di speranza per tutte noi. Proviamo a visualizzare qualcosa di bello. Siamo tutte piene di magia, e anche loro lo sono. A volte dopo le ferite ci facciamo mille domande, ma in realtà la nostra anima sa quello che fa. Chissà dove vuole portarci, che cosa di noi ci fa scoprire. Non perdiamo la magia che abbiamo in noi. in ognuna. C'è anche nell'uomo. Non lo avrei mai detto che a 35 anni c'è da fare tutta questa fatica per trovarne o farsi trovare da un uomo. Forse ce lo abbiamo più vicino di quanto noi crediamo e lo andiamo a cercare con il lanternino a Timbuctù, e magari non ci accorgiamo di niente. Io ho smesso di cercare e ogni tanto riprendo a cercare. Alterno. Quando sono ben presa dal lavoro ( che è un lavoro creativo) e mi sento a mio agio nel mondo del lavoro, mi accorgo che attiro qualcuno. Mi rendo anche conto che a volte chi attiro non mi piace, e allora mi sono fatta questa domanda: chi attiro e perchè? Oggi sono andata da sola a vedere una mostra di vecchie fotografie dell'Ottocento e il cassiere del museo mi ha regalato l'entrata. E' stato un bel gesto e ho ringraziato. Il grazie è potente. E' una parola magica. Un'altra volta mi ha regalato un catalogo. E mi fa: tu sei una fotografa. Mi fa piacere quando mi arrivano questi gesti. Non mi chiedo altro. Perchè appena vado a chiedere o approfondisco vai te a sapere che cosa c'è sotto. E' esclusivamente gentilezza, nessun altro interesse. Non siamo più abituate alla gentilezza e molto spesso fraintendiamo. Oggi mi domando, chissà quando arriverà il mio momento. E mi voglio anche dire: arriva arriva. ciau
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  3. Avatar di saris

    saris 10 anni fa (6 Aprile 2015 20:05)

    Ciao Ilaria, bell'articolo come sempre. Devo dire che, per quel che mi riguarda, fare la prima mossa significa "scegliere", ed io ho sempre fatto cosi. Mi spiego, fare la prima mossa, per me significa segliere la persona che mi attira, che mi piace, per cui mi sono sempre messa in gioco per prima. Non aspetto che sia l'altra persona a venirmi incontro, ma sono io che mi muovo per prima, cercando di attirare l'attenzione con la simpatia e l'umorismo. A tutti piace ridere... Ovviamente non è sempre andata bene, ma non dispero, l'importante è non aspettarsi nulla in cambio e non crearsi troppe aspettative, ma vivere i momenti per quello che sono, oggi... domani si vedrà...
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  4. Avatar di Lu'

    Lu' 10 anni fa (6 Aprile 2015 21:06)

    @ Claudia Grazie per l'appoggio domani penso che lo vedrò, non so ancora bene come fare ma qualcosa mi verrà in mente, sul momento, anche se so di non avere molte possibilità. Il problema è che non sono mai stata sicura di me stessa o forse c'è stato un periodo in cui lo sono stata, poi il blocco. Ultimamente mi sento poco in forma e insicura... Vi farò sapere, anche perché quando mi fisso su qualcuno... Buona serata a tutti
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  5. Avatar di Lu'

    Lu' 10 anni fa (6 Aprile 2015 21:18)

    @ Claudia Conosco anche io una schiera di donne che hanno ottenuto quello che si sono prefissate solo perché se lo sono prefissate senza essere né belle né particolarmente seduttrici. Io sono una bella ragazza (a detta di molti) forse un po' chiusa e musona per via di una vita fatta di batoste e brutte cose... Sto stare al mio posto e non invadere la scena e questo forse è un difetto. Credo anche di rapportarmi con il sesso maschile quasi come se ne facessi parte, ho vissuto la mia adolescenza con tanti ragazzi e spesso li spiazzo perché con me sono a loro agio. Parlo di sport, e non di scarpe o borse e forse è questo atteggiamento che li tiene lontani... Invidio che si fissa su un obiettivo e lo raggiunge, cascasse il mondo. Buona serata a tutti
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  6. Avatar di Miss

    Miss 10 anni fa (6 Aprile 2015 22:15)

    a Saris: quando dici: la prima mossa è scegliere.....Purtroppo tempo fa chi ho "scelto" sta troooooppppo lontano per poter essere il mio compagno....all'epoca mi ero detta: ma si...che vuoi questo mi piace....e mo mi ci butto. Morale della favola: era un narcisista da paura e per tre anni siamo andati avanti a dialogare e come si dice dalle mie parti "struca struca" non ne è uscita una relazione in senso canonico. Cioè, lui è ancora dove doveva stare e io sono ancora qui. Se ero più "sgaggia" avrei preso l'aereo e sarei andata la. Ma non l'ho fatto. Il secondo caso: un 40 enne, ci conosciamo da quando eravamo adolescenti e a fasi alterne nella vita lui Ritorna....appena si sfidanza da qualcuna e imbrocca sempre il momento in cui magari sono fidanzata con qualcuno. Per stranissima "congiunzione astrale, ora sono libera mentalmente e fisicamente dalle sgrinfie del narcisus e lui si rifà sentire ( questa volta imbroccando le tempistiche) Problema: lui abita distante da me ( e zio billy anche questo!!!) ma con questo che lo conosco da molto ( e mi piacerebbe provare una relazione continuativa e quotidiana) gli ho detto: guarda, io non ho voglia ne altro di trasferirmi da te, spiegandone i motivi, non cercare di sviolinare con complimenti che lasciano il tempo che trovano, se mi vuoi, io sono qui, quindi trasferisciti tu, o altrimenti chiudiamo il dialogo perchè io storie a distanza mai più. Troppo faticose. Risposta sua: Appena finisco un esame ( e bada bene ha 40 anni).....tra un mese ci sentiamo. Volevo venirti a trovare per Pasqua (se se ). Voglio proprio vedere se ha il coraggio di chiamare....secondo me, voleva farsi le vacanzine da me a Pasqua e visto che gli è andata male ....staremo a vedere.
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  7. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (7 Aprile 2015 3:02)

    Katia non si può sentire quello che hai scritto fidati. O meglio non si può sentire quello che ha detto lui. Peter Pan a confronto era un maturo e posato signore, un fine pensatore e un gentleman d altri tempi. Ma tu perché insisti? Quando un piatto ha solo un ottimo ingrediente ma è cucinato male, con condimenti scaduti e riscaldato al microonde tu dal ristorante ti alzi e te ne vai e ti segni pure il posto in modo da non ricapitarci neppure per sbaglio. Ma perché tu no????
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  8. Avatar di Lella

    Lella 10 anni fa (7 Aprile 2015 12:00)

    Bisognerebbe essere sicure di se stesse e soprattutto incuranti dell'opinione altrui per fare con grazia il primo passo.Io posso dire di non aver mai fatto Il primo passo se non fuori dai contesti dove c'erano persone che conoscevo...In realtá in vacanza ero abbastanza brava nell'approccio ma solo in vacanza.In cittá mi bloccava la paura di venire giudicata...e magari di non poter piú archiviare un episodio non brillante a causa di un chiacchiericcio perdurante.Paradossalmente ora che sono sposata...faccio molte piú amicizie (innocenti!!!)perché essere impegnata non ti fa passare per una che vuole "baccagliarsi qualcuno".Credo che la paura del giudizio altrui sia uno degli handicap maggiori per me...Se fossi single per esempio non avrei nessun problema ad attaccare bottone con il vicino di aereo , ma anche ora che sono cresciuta mi bloccherei ad una cena....Sto lavorando su questo perché la paura del giudizio puó create problemi grandi al di lá della ricerca di un uomo ....Non mi vanto certamente di questo mio problema ma sono almeno felice di aver fat to la giusta diagnosi.Circa la soluzione vado per esperimenti...imponendomi ogni tanto di non cercare di essere perfetta in pubblico...Non ho grandi risultati però...perché mi sento a disagio...
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  9. Avatar di anna

    anna 10 anni fa (7 Aprile 2015 12:20)

    @lu secondo me ti sei già fatta vedere disponibile da questo collega... se non coglie è perchè non vuole cogliere o perchè è stordito... in entrambi i casi non te lo consiglierei...
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  10. Avatar di Audrey

    Audrey 10 anni fa (7 Aprile 2015 14:06)

    Ciao, per esperienza personale trovo utilissimo il consiglio di considerare bene PERCHE' si vuole approciare un uomo prima di passare all'azione, è un punto di partenza ottimo per evitare craniate colossali.... e probabilmente gli altri punti vengono più spontanei quando si parte senza aspettative, tutto diventa più sciolto! Ora vedrò di pormi questa domanda prima di partire in quarta e fare disastri!
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  11. Avatar di Denny

    Denny 10 anni fa (7 Aprile 2015 15:26)

    @lu', io ci andrei cauta se come dici tu, lui non ha captato il tuo entusiasmo, cioè non lo smorzerei se è spontaneo, anzi, ma neanche forzerei la cosa se vedi che lui non è così preso o preso da altro ...e non ricambia. Per esperienza, ho insistito su alcune situazioni al lavoro e , si , è nata una storia, ma è anche finita e non in un bel modo e si sono create situazioni strane al lavoro. Col senno di poi mai e poi mai inisterò su relazioni con persone che lavorano nello stesso ambiente. Poi, se deve essere la "storia della vita" ben venga. Ce ne sono molte di relazioni che nascono negli ambienti di lavoro ma sarebbe bene secondo me lavorare in ambienti separati, questo quello che penso.
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  12. Avatar di Lu'

    Lu' 10 anni fa (7 Aprile 2015 18:40)

    @ Claudia Sai che rileggendo il tuo post, hai ragione, credo che sia proprio una questione di punto di vista e di stato mentale... Se per un momento fai finta che non è così fondamentale che conquisti proprio lui... bé automaticamente ti appare più a portata di mano la cosa, anche un eventuale rifiuto brucia meno... Grazie! Farò così. Per la cronaca: niente di fatto, oggi non l'ho visto... @anna Grazie Anna!! Sai cos'è? E' che in un'altra occasione me la sono tirata un po' facendo finta di non sentirci da quell'orecchio e ho perso il tempo, nel senso che ho lasciato correre un po' prima di considerare i gesti dell'altra persona, che peraltro mi interessava, e ho perso, il treno è passato... E' una questione di tempi, come nel ballo, se vai troppo in fretta sbagli...ma anche se non stai al tempo.... sbagli!... ;((( @Denny Ti ringrazio molto per il consiglio, hai ragione. Guarda, non ti dico quanto sia difficile per me accettare il fatto che per ben 2 volte mi sia fissata con un collega... per me è stata una regola fino a ... ieri?? Questa volta però lui lavora al piano di sopra... quindi proprio collega, collega... Fino a 2 anni fa la pensavo anche io come te, credimi, ma purtroppo non si sceglie di chi prendersi una svirgola! Comunque GRAZIE veramente a tutti!!
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  13. Avatar di Valeria87

    Valeria87 10 anni fa (7 Aprile 2015 20:28)

    Ciao, Lu'. Se posso permettermi, laddove dici: "Se per un momento fai finta che non è così fondamentale che conquisti proprio lui...", non c'è bisogno di fingere. Perché DAVVERO non è così fondamentale che conquisti proprio lui :) Non è mica l'ultimo uomo rimasto dopo una guerra nucleare ;) E poi guarda, è vero che in giro ci sono tanti cretini, ma ci sono anche tanti uomini interessanti, believe me ;)
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  14. Avatar di Claudia

    Claudia 10 anni fa (7 Aprile 2015 22:11)

    @ Lu Ma sei sicura che il tizio si sia accorto di te? Non per scoraggiarti ma i maschi sono viscidi in questo senso..magari ti fanno il sorrisetto, e tu te ne stai serena, poi vieni a sapere di sfuggita che esce da un mese con la collega del piano di sotto ( o di sopra) Ribadisco che se uno ti piace e ti prende sul serio hai meno coraggio e sei più tesa..è un diniego ti fa più male..poi dipende
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  15. Avatar di Claudia

    Claudia 10 anni fa (7 Aprile 2015 22:17)

    Lu.. non é che fai finta...se uno ti piace non ce la fai a far finta che ti piaccia poco.( fingere a sé stessi è inutile) ..il tipo ti deve interessare poco per davvero!! Allora sei più forte.. Almeno per come la vedo io
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  16. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (8 Aprile 2015 9:10)

    Condivido l' idea di un non approccio, sopratutto se fisico, perchè esco da pochi giorni da una situazione purtroppo disastrosa. Alla persona piacevo, diceva molto e ci metteva un carico notevole di aspettative. Io dopo tanta titubanza, ma sicura del fatto che fosse lui a cercare me, alla fine ho detto ok e ci siamo incontrati passando alcuni giorni insieme. La situazione è partita subito bene, un caldo abbraccio e una raffica di baci ( sulla guancia! ) da parte sua e una sua dichiarazione immediata "ciao, mia fidanzata". Io sicura di questo approccio mi sono sentita llibera di muovermi secondo istinto. Ossia mentre lui camminava con me "mano nella mano!" io tendevo a cercare un contatto più intenso. Non volevo arrivare subito al dunque, ma dare e ricevere delle coccole più a forma di coppia. E così la sera, dopo una giornata insieme, lo abbraccio e resto così abbarbicata e lo bacio sul collo. Lui freddo! Resto confusa, ma non chiedo. Tutto mi indica che ogni cosa è ok, ma se tento qualcosa di fisico lo perdo. I giorni seguenti nonostante si stia a stretto contatto insieme, si ripete il respingimento nella fase più intima. Reagisco male, penso di non piacere fisicamente, mi sento presa in giro. Si litiga, lui mi dice che chiedo sempre di più quando tutto ciò che ha fatto per me e per farmi capire quanto ci tiene a me dovrebbe bastarmi. Mi sento in colpa. Purtroppo, ciò che non avevo immaginato e che poi mi ha stato spiegato, è che lui aveva più di qualche problema nel controllo delle emozioni visto che era stato vittima di abusi da bambino ( ripetuti e per lungo tempo ). Il mio comportamento, per me coerente, per lui veniva vissuto come altro. Involontariamente ho creato una situazione di disagio e di stress per la persona che ha vissuto malissimo quei giorni. Purtroppo la situazione si è chiusa male, non avendo io strumenti per gestire conflitti interiori così importanti, ma resta il fatto che se non avessi preso iniziative di quel tipo, la persona non sarebbe stata in difficoltà. Questo è un altro motivo per cui è bene non lanciarsi troppo, anche se ogni cosa ci invia segnali positivi. Non esistiamo solo noi, con le nostre insicurezze, timidezze o altro che devono essere colte dal prossimo e risolte.
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  17. Avatar di Miss

    Miss 10 anni fa (8 Aprile 2015 13:02)

    @Helen: Il primo (quello che abita lontano lo ho già lasciato andare) Il secondo in questione, quello di 40, con lui sono stata molto chiara. Però c'è da dire una cosa: guardo me stessa. Può darsi che anche io abbia delle immaturità. Cerco di spiegarmi meglio: con il tempo sono diventata rigida e supermegacoerentissima per paura di soffrire. Così mi sono chiusa a tutta una serie di opportunità. Alla persona in questione non ho mai dato grandi opportunità di esprimersi nei miei confronti. Che cosa vedo? Vedo una persona ( un uomo in questo caso) che mi conosce da quando sono adolescente ( e che in adolescenza fra me e lui c'è stato al massimo qualche bacio), poi io a lui l'ho sempre rifiutato perchè ( i perchè sono quelli di adesso) non avevo voglia di una storia, ma solo probabilmente di essere corteggiata. Ho sempre scelto altri uomini che io ora non ho al mio fianco guarda caso. Alla mia tesi di laurea lui c'era, quando mi sono lasciata con il narciso si è ripresentato (dopo molti anni senza essere a conoscenza del mio essere single), mi è sempre venuto a trovare. Poi un anno e mezzo fa si era ripresentato nuovamente e li abbiamo provato a stare assieme, ma io non avevo la testa libera, pensavo ancora al narciso e lui me lo ha detto chiaro e tondo: fino a che non ti togli lui dalla testa io e te non possiamo avere una relazione. E' un bell'uomo, per lo meno è colto. e ha tante altre qualità che non mi metto ad elencare qui. Lui se lo osservo è tipo da storia continuativa. Io di storie continuative non ne ho avute chissà quante. Questo giro voglio una cosa di qualità. A me lui piace, e io piaccio a lui. Mi merito di meglio? Ma io questo meglio in questo momento della mia vita lo sto cercando, e l'universo mi ha ripresentato questo come mai? :) Se valuto attentamente cosa propone la fauna locale? per il momento non scorgo nulla.
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  18. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (8 Aprile 2015 13:15)

    @ Emanuela, ma il signore con il quale hai avuto a che fare ha problemi molto seri. Non è una persona da frequentare.
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  19. Avatar di Luigia58

    Luigia58 10 anni fa (8 Aprile 2015 14:05)

    Secondo me dovreste evitare di approcciare per prime...vi fate solo del male e passate per ragazze facili. Lasciate che siano i maschietti a farsi avanti. Se non lo fanno è perchè per loro non contate nulla. Non esiste l'uomo talmente timido da non avvicinarsi proprio. Quelli sono solo degli sfigati che sono convinti che sia la donna a dover avere tutto il controllo. Ma poi finisce che vi ritrovate con un disperato che non è in grado di prendere alcuna decisione. Esistono gli uomini che sono titubanti a provarci con una donna, perchè forse sono stati feriti in precedenza e temono di soffrire...ma in genere dopo che sono entrati in una relazione diventato decisi e responsabili. Poi ci sono quelli che ci provano con tutte, basti che respirino...ma appena dopo la dichiarazione...spariscono perchè non sono in grado di andare oltre...sono i classici cretini e perditempo. L'uomo è per natura cacciatore, se li togliete questo ruolo nella creazione della coppia non sarà in grado di portare avanti alcuna relazione. L'uomo cerca la sfida. Rispondo un po' a tutte in merito ai tizi che frequentate e che avete frequentato...UN UOMO SE VI AMA E' PRESENTE, E' RESPONSABILE E SOPRATUTTO NON CERCA DI GIUSTIFICARE I SUOI COMPORTAMENTI. Questi scemi che conoscete non sono definibili UOMINI ma solo DEFICIENTI...Scordatevi che l'amore cambia gli uomini, perchè è una falsità che non fa che creare le crocerossine...uscendosene con le frasi "il mio amore lo cambierà"...NO...se un uomo è stronzo lo rimane...se è un perditempo lo rimane...se è un irresponsabile lo rimane...avrete solo perso tempo ed energie dietro a persone che non vi meritano. @ Katia Ti stai concentrando su un uomo solo che conosci da troppo tempo e che potrebbe non renderti felice. Un uomo che ti si presenta guarda caso quando sei appena stata ferita da un altro uomo...sembra quasi che ti elemosini la sua attenzione. Io ti consiglio di cercare altro...se poi è anche una relazione a distanza, non farai altro che perdere tempo. L'amore nasce con la presenza continuativa e non ad intermittenza. Fidati che mentre tu stai con un altro, il signore di 40 anni non ti aspetta...di certo non puo' stare anni ad aspettarti...nel frattempo si crea le sue storie. Se ti trascini dietro ancora il passato non avrai mai un futuro.
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  20. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (8 Aprile 2015 14:08)

    @Ilaria, purtroppo l' ho toccato con mano e non ho avuto altra scelta che scaricarlo in aeroporto e non rispondere più ai suoi messaggi. Sono stati giorni pesanti perché mentre io cercavo di fare cose positive per lui, come magari prenotare locali dove poteva trovare pesce crudo ( non ne mangio ) che lui adora, mi criticava su tutto, mi faceva restare di sasso all' improvviso e in pubblico, mi ammutoliva e poi minacciava di alzarsi e andarsene se non parlavo. Qualunque cosa facessi era sbagliata e io non ero nemmeno capace di capirlo, secondo lui. Quando invitavo a riflettere su quanto accaduto mi diceva che non voleva parlarne, io alzavo le mani in segno di resa e lui urlava che non lo lasciavo parlare! Quando l' ho fatto parlare lo ha fatto per sette ore di fila e parlava e piangeva ( in pubblico ) mentre io ascoltavo e mangiavo fettuccine al basilico! Ovviamente mi ha detto che io ero poco lucida ed equilibrata e fortunatamente li ho riso un po'. Sono stati solo cinque giorni, ma mooolto difficili. Fortunatamente provo dispiacere e non rabbia, anche se la manipolazione nella conversazione era evidente e anche il tentativo, vano, di sminuirmi. Ma é stata per me un' esperienza importante per capire che a prescindere dalle tattiche o meno seduttive, bisogna pensarci bene prima di buttare le braccia al collo di qualcuno! Se lo fa lui quanto meno avremo la certezza che tutto funziona almeno sotto certi profili ! :)
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