La donna è inferiore, l’uomo è superiore: questa è la vera differenza

differenza uomo donnaLa donna è inferiore: lo so, lo so non sta per niente bene fare questo genere di affermazione proprio dopo due giorni dalla Festa della Donna e nel pieno del mese di marzo, dedicato alle celebrazioni della donna e delle donne, tutte. E so già che tante lettrici, indignate, hanno già abbandonato la lettura dell’articolo dopo averne visto solo il titolo, che di per sé è respingente. Perché tratta la differenza uomo donna da un punto di vista molto provocatorio.

“Ma che cosa stai dicendo Ilaria?! Proprio tu ti ci metti a dire che la donna è inferiore, tu che inviti sempre e comunque le donne a valorizzare se stesse e a essere pienamente realizzate in modo indipendente, autonomo e anche controcorrente rispetto al pensiero comune? Che modo è di affrontare un tema così importante come quello delle differenze uomo donna?”

Poi ci saranno anche lettrici che scuotono la testa assolutamente scettiche: “Ma se lo sanno tutti che ormai da anni abbiamo raggiunto la parità tra i generi, che le donne possono e vogliono fare tutto quello che fanno gli uomini! Ormai nessuno accetta l’idea che la donna è inferiore e l’uomo superiore. Anzi. Certo, c’è una certa differenza uomo donna, ma è data dalla natura, è inevitabile e noi donne dobbiamo sforzarci per andare incontro agli uomini, è il nostro ruolo, del resto.”

"L’uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l’altra ubbidisce. Aristotele"

Ebbene, sia ben chiaro: la parità di genere è –nel mondo Occidentale – vera a parole, vera nei proclami delle istituzioni e vera nelle diatribe parlamentari, ma non è assolutamente vera nei fatti. Non è vera per le persone comuni, per gli uomini e le donne “normali” che vivono la loro vita su questa terra tutti i giorni. Che cosa significa? Significa che nell’atteggiamento mentale di moltissime donne e ancor più di moltissimi uomini permane un’idea radicata e potente di una profonda differenza uomo donna, una differenza che è sostanziale, di valore, di qualità e anche di merito. E nella pratica di tutti i giorni quest’idea della differenza uomo donna, crea profondi svantaggi per le donne e, soprattutto, è la causa di tante incomprensioni nelle relazioni tra uomini e donne, anche e soprattutto a livello sentimentale.

Differenza uomo donna e incomprensioni

Nei paesi occidentali (Europa e Nordamerica) le discriminazioni di genere e il diverso trattamento riservato a bambini e a bambine fin dalla prima tenera età è oggetto di studi e di ricerche sempre più specifiche e in un certo senso allarmanti.

Negli anni ’70 Elena Giani Belotti pedagogista e ricercatrice, ha pubblicato un saggio diventato un “riferimento” in Italia. Dalla parte delle bambine in cui spiega come bambini e bambine ricevano – fin dalla nascita – un’educazione completamente diversa in base al genere a cui appartengono. Fin dal modo in cui la mamma allatta il suo neonato di sesso maschile o la sua neonata di sesso femminile, si comporta in modo diverso nei confronti dei due: verso il bambino mostra maggiore pazienza, dedizione, tolleranza. Il bambino, in quanto “uomo” viene considerato “per natura” più libero, vivace, destinato a organizzare la propria vita in base a quelli che sono i suoi desideri e i suoi obiettivi di successo.

La bambina in quanto “donna” viene da subito educata a essere mite e tranquilla, a comprendere le difficoltà degli altri, anche facendosi da parte, sacrificando i propri sogni personali per un sogno ben più importante è più vasto – agli occhi della società che la educa –, che in realtà è il compito al quale è destinata, prima di decidere in autonomia: essere moglie e madre. E in quanto tale paziente, tollerante, accogliente e in grado di reprimere i propri bisogni e desideri, che quando la spingono verso una totale realizzazione personale vengono considerati “innaturali”, “fuori posto”, da “contenere” anche attraverso un’educazione severissima e profondamente limitante di talenti e inclinazioni individuali.

"Tutto il significato della vita della donna dipende da ciò, che la fanciulla trovi l’uomo che le si confaccia. Paul Julius Moebius"

E’ vero che Elena Gianini Belotti ha scritto questo libro quarant’anni fa. Ma raccontava il tipo di educazione che di sicuro moltissime generazioni di italiani che ora sono nel pieno della loro vita hanno sperimentato sulla propria pelle: chi andava alla scuola materna negli anni ’70 ha poco più di quarant’anni adesso. Ma possiamo essere certi che anche persone più giovani sono state educate nello stesso modo. Non solo: chi è educato in questo modo tende a “trasferire” il modello di educazione che ha ricevuto ai discendenti, Quindi se tanto mi dà tanto, il vecchio principio educativo per cui si deve stabilire e mantenere una rigida differenza uomo donna ancora sopravvive nella stragrande maggioranza delle famiglie e delle istituzioni.

Gli studi di Elena Gianini Belotti facevano riferimento alla realtà italiana: ma anche Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera e soprattutto Stati Uniti hanno avuto le loro Elene Gianini Belotti che hanno fatto analisi analoghe per le realtà dei loro paesi.

Differenza uomo donna e presente

Ti starai chiedendo che cosa mai tutto questo abbia a che fare con te e con le tue relazioni sentimentali. Ebbene, con tutta probabilità, tu o i tuoi genitori siete stati educati secondo un principio che alla base considera che vi sia una sostanziale differenza uomo donna e che  spinge uomini e donne ad assumere comportamenti, modi di fare e di pensare diversi, fino a “forgiare” i loro desideri e le loro aspirazioni.

"La natura vuole, dalla donna, amore e dedizione materna.Paul Julius Moebius"

E quindi? E quindi, in linea di massima le bambine e le donne che sono state cresciute in un clima educativo del genere tendono a considerare il loro ruolo nel mondo come “subalterno” e di servizio, prima alle figure maschili della loro vita e poi alla famiglia. Quante donne si “sacrificano” per il proprio partner? Quante madri “danno tutte se stesse” ai figli rinunciando alla vera realizzazione di se stesse, convinte che quello sia davvero il meglio?

E gli uomini? Gli uomini pensano in modo radicalmente diverso rispetto alle donne. Ecco perché uomini e donne non si capiscono. Gli uomini non considerano la propria vita in “funzione” di qualcun altro. Gli uomini considerano come prioritario il loro proprio benessere (e non quello degli altri, come fanno le donne) e la realizzazione di sé e dei propri obiettivi.

Ecco perché un uomo, di norma, non mette come prioritario nella realizzazione di sé un rapporto di coppia, non sogna il matrimonio e l’abito bianco e – guarda un po’ – quando si separa dalla moglie si occupa ben poco dei figli (tranne rare eccezioni) e magari non se ne occupava nemmeno prima, quando la famiglia era unita. Famiglia e figli sono un “di cui” tra i tanti nella vita di un uomo.

Per una donna spesso sono “tutto”.

Ecco perché le donne sognano l’amore, vivono tutto quello che fanno (compreso il lavoro) all’insegna delle emozioni e dei sentimenti e sono quelle che rimangono più facilmente invischiate in storie sentimentali difficili e fanno fatica ad allontanarsi e a dimenticarle: considerano il fatto di essere fidanzate, mogli o amanti perfette lo scopo della loro vita. L’unico ed esclusivo. Per quello se poi qualcosa non funziona pensano di aver fallito su tutta la linea. E si riprendono con difficoltà dal fallimento.

Per gli uomini, invece, in genere non è così. Un uomo quando fallisce in una relazione, recupera in mille altri modi, velocemente, tornando a occuparsi a pieno regime della propria serenità e del proprio benessere.

A questo punto tu ti starai chiedendo: va bene tutto, ma i tempi sono cambiati, anche se ci stiamo portando dietro, più o meno consapevolmente, più o meno dolorosamente, gli effetti di un “sistema culturale” vecchio di secoli, il mondo si è evoluto, la nostra società anche, e noi donne di sicuro.

Sono d’accordo sul fatto che noi donne ci stiamo dando un gran da fare per avvicinarci a un modo di pensare che allarghi il nostri orizzonti verso una visione dell’esistenza che contempli la realizzazione personale e non solo quella sentimentale, ma non basta. Non è ancora sufficiente.

Perché la realtà di tutti i giorni dimostra ancora e con tanta insistenza il fatto che le donne sono attaccatissime al proprio ruolo di “amanti dell’amore” e che sviliscono se stesse e il proprio ruolo rispetto a quello degli uomini che li circondano.

Differenza uomo donna e cambiamento reale

Il dibattito aperto anni fa da Elena Gianini Belotti e dalle sue colleghe in giro per il mondo continua: pochi anni fa un’altra autrice italiana, Loredana Lipperini, ha pubblicato un libro intitolato Ancora dalla parte delle bambine in cui spiega come soprattutto la comunicazione pubblicitaria e dei grandi media insista a costruire un’immagine della donna come essere subalterno all’uomo.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Giocattoli e personaggi di riferimento delle bambine contemporanee come la Barbie e le Winx per esempio spingono le donne del futuro a pensare che il loro compito principale per essere amate e accettate è quello di essere magre, belle, avvenenti. E miti.

Pochi giorni fa a proposito di internet e del suo uso i media hanno dato ampio spazio al “maschlismo di Google”: Google registra e memorizza i criteri di ricerca più comuni e a ogni nuova ricerca propone le frasi più comunemente cercate. Se in Google si di gita la frase “le donne devono”, lo strumento completa con le alternative. “devono stare zitte”, “devono stare a casa”, “devono lavorare”. Se vuoi approfondire il tema leggi il sagace articolo che Pamela Ferrara ha dedicato al tema.

La differenza uomo donna continua a essere alimentata, la respiriamo ogni giorno ed è quella che ci allontana dalla comprensione gli uni delle altre e da rapporti di coppia sereni e appaganti.

"L’uomo chiede alla donna di essere bella, lei chiede a lui di essere intelligente. Massimo Bontempelli"

Brené Brown, ricercatrice texana che con i suoi appassionati studi di psicologia ha rivelato al mondo l’importanza della vulnerabilità personale, pochi giorni fa ha pubblicato un articolo sul suo blog nel quale, attraverso due video molto toccanti,  mostra come l’educazione contemporanea che spinge gli uomini a essere forti, insensibili alla sofferenza e duri sempre e comunque e le donne ad essere belle e magre, stia facendo danni all’equilibrio emotivo sia degli uni sia degli altri.

E’ molto importante saperlo, per capire.

E tu, che ne pensi: credi che vi siano ancora molte donne che considerano importante la differenza uomo donna e che considerano l’uomo superiore e la donna inferiore? Come può vivere una relazione o le relazioni una donna che si sente inferiore agli uomini e che crede di valere solo se ha un uomo accanto?

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88 Commenti

  1. Avatar di Gnuni

    Gnuni 9 anni fa (26 Agosto 2015 16:45)

    Sì, grazie!
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  2. Avatar di Gnuni

    Gnuni 8 anni fa (23 Settembre 2015 11:06)

    Io volevo fare una riflessione a riguardo. Noi donne veniamo sempre etichettate e giudicate, qualsiasi scelta facciamo nella vita: c'è la cosiddetta "mezza-donna" che si dedica a marito e figli, c'è la "donna indipendente", nella sua variante "donna egoista", che pensa a farsi una carriera lavorativa. Un uomo invece non viene mai etichettato dalla società, viene rispettato a prescindere dagli altri, mentre qualsiasi scelta faccia la donna per la sua vita è sempre un male e non viene rispettata. Un uomo che pensa alla carriera e non ai figli nessuno lo definisce egoista e nessuno lo definisce indipendente, proprio perché un uomo disoccupato che fa il padre e il marito non viene definito "dipendente" o mezzo-uomo, se non sa fare il padre o è disoccupato non gli vengono dati giudizi morali, etichette sul valore della persona.
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  3. Avatar di london

    london 8 anni fa (23 Settembre 2015 16:00)

    Il limite mentale della gente, per non parlare di quella paesana, è sconcertante. Certe cose non si possono sentire nel 2015. Purtroppo, soprattutto nelle realtà di certi paesini, le cose non cambieranno, una delle ragioni per cui mi piacerebbe vivere all'estero. A me sta stretta anche una realtà di una città di circa 100.000 abitanti, figuriamoci 5000. Però certe cose, adesso, mi fanno anche ridere, nel senso che certe mentalità mi fanno più compassione che rabbia...
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  4. Avatar di semprequellalì

    semprequellalì 10 anni fa (11 Marzo 2014 1:35)

    "Quindi forse la mia educazione è stata carente nel mettermi (poco) in guardia dai vincoli che la società mi avrebbe posto." stesso problema qui. in quanto a giochi d'infanzia e ad attitudini mi è stato fornito di tutto, ci sono numerose mie foto in tuta che gioco con le barbie, come con la gonnellina e la camicetta che gioco con una ruspa giocattolo contenente le tartarughe ninja. Ho fatto pallavolo ma ho giocato appassionatamente anche a calcetto. Coi miei cuginetti non c'erano preferenze o ruoli prestabiliti fra maschetti e femminucce. Poi, certo, mia mamma è comunque una donna appartenente a una generazione in transizione e quindi ogni tanto ha comportamenti contraddittori quali domandare sempre a me, anziché mio padre, di apparecchiare la tavola. Ma, elaborata la cosa a dovere (peraltro mamma ha momenti di lucidità in cui mi dice di essere conscia di essere condizionata dall'educazione che ha avuto, che non riesce a cancellare... e anche un po' dall'abitudine), sono conscia che il messaggio che i miei genitori mi hanno fatto passare è che possono essere chiunque io voglia, senza alcuna limitazione, e che non ci sono cose che non posso fare solo perché sono una donna. Ho la patente, vado in vacanza all'estero da sola, so montare i mobili e usare un trapano, nonché cucinare dolci, fare patchwork, emettere gridolini se vedo un animale carino passeggiare per strada. Di base sono stata educata per mangiarmi il mondo, ma ad un certo punto mi sono accorta che è il mondo che vorrebbe mangiare me. Mi sono progressivamente adeguata per essere abbastanza silentemente velenosa da essere indigesta, ma non so se sarà mai abbastanza né cosa posso fare per avere un futuro in cui posso rimuovermi il veleno di dosso e stare bene ugualmente.
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (13 Novembre 2014 23:35)

    Come dire? Che la pace sia con te. E ogni tanto anche qualche punto e qualche virgola.
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  6. Avatar di Michela2

    Michela2 8 anni fa (23 Settembre 2015 11:50)

    Insomma Gnuni...A me hanno sempre parlato di: uomini - mezzi uomini e quaquaraqua...Il mio capo non sta mai a casa con il figlio è sempre a lavorare e non è etichettato bene, quelli che stanno a casa con i bambini mentre la moglie lavora sono visti malissimo dalla società ed infatti il perdere il lavoro è vissuto ancora più male da parte di un uomo. Ad una donna non si perdona di scegliere la carriera, ad un uomo non si perdona di fare il mantenuto o scegliere la famiglia... Questo è perchè come la fai non va mai bene indipendentemente che sei uomo donna o bambino...
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    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 8 anni fa (23 Settembre 2015 12:54)

      uhm, devio un po' la questione.. Secondo la mia esperienza, per quanto riguarda le discriminazioni nei confronti degli uomini... La società "premia" l'uomo che appare - non necessariamente che è, visto che siamo in una società in cui l'apparenza è quella che conta - forte/sicuro/sciupafemmine/ossessionato dal sesso, perciò - anche se naturalmente si "discrimina" anche lo stronzo/il playboy - questo non toglie la discriminazione nei confronti di un uomo che ha poco esperienza col sesso e dell'uomo che appare debole ed essendoci spesso e volentieri un'idea un po' ridicola di cosa voglia dire "essere forti" magari gli uomini deboli non sono affatto deboli, ma solo più sensibili, questi "veri uomini" son quelli che talvolta vengono considerati i mezzi-uomini. L'uomo incapace di fare il padre talvolta viene criticato, ma di certo non quanto e non come una donna che sceglie di non avere figli - che è completamente diverso dal rimproverare di non saper fare una cosa, di non saper fare un compito fondamentale che si è già scelto di fare -, ma penso sia positivo che finalmente si stia riconoscendo l'importanza della figura paterna e il fatto he anche il padre debba dare affetto ai propri figli e creare con loro un legame emotivo. Riguardo ai disoccupati, a me risulta che quelli discriminati siano i giovani xD - "i giovani di oggi sono dei bamboccioni, non hanno voglia di lavorare e tirano fuori la scusa della crisi eblabla" -, che un uomo disoccupato venga maggiormente discriminato da una donna disoccupata non mi sembra, non saprei, magari mi son persa qualcosa...
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    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 8 anni fa (23 Settembre 2015 12:55)

      *rispetto a una donna disoccupata
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    • Avatar di Michela2

      Michela2 8 anni fa (23 Settembre 2015 15:08)

      Ciao Gnuni, no, non è che viene discriminato un uomo dalla società se ha perso lavoro ma se decide con consapevolezza di fare un part-time (e la moglie un full time)per stare lui con i figli viene additato come mantenuto.Diciamo che la società in generale manifesta sempre dei giudizi e delle etichette un po' per tutti. Certo è che l'uomo di valore, a causa della società, puo' essere visto come quello che ha 2 lauree un lavoro di spicco, un macchinone e tante donne attorno... Quello che ci prova con tutte nei locali è visto come lo sfigato ma quello che lo fa da furbo (e manipola tutte) è visto come valoroso. L'uomo incapace di fare il padre o che abbandona i figli o che decide di non averne non è visto male.Una donna aimè se abbandona un figlio è da mettere alla gogna (per la società) se fa la sua vita non nell'ombra dei figli è vista male e se non ne vuole al mondo sembra inconcepibile.Però, se lascia il lavoro per stare con i figli fa la mantenuta pure lei... La donna pare debba nascere con l'istinto materno e che il fare un figlio sia una sorta di passaggio obbligato. Alle donne chiedono: Sei sposata? Hai figli? Agli uomini no.Se lo chiedono e dicono no non è una grande cosa se le donne dicono no aiuto!!! Se hai oltre 40 anni e non hai figli ti chiedono come mai...Ad un uomo non chiedono come mai... Un sabato ero al mercato e mi ferma una persona del mio paese chiedendomi se ero incinta se mi ero sposata e mi ha detto: Non ti ho mai visto con un uomo... Dopo 2 giorni la mia amica mi dice ha incontrato una signora che le ha chiesto se ero incinta e le ha detto:Non sapevo neanche che aveva l'uomo... Ma cosa interessa a loro?Li gioca la mentalità di paese di 5000 abitanti (neanche piccolissimo) e la società che vorrebbe una persona fidanzata per 10 anni e poi sposata e poi incinta. Pero' Gnuni, come si puo' cambiare la società? Possiamo cambiare noi...
      Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 8 anni fa (23 Settembre 2015 17:43)

      @Michela, quelli/e che parlano di "zitella" e di "donne fallite perché senza figli" mi fanno un po' pena sinceramente.. Secondo me ognuno può scegliere quello che vuole dalla sua vita, anche dedicarsi soprattutto alla famiglia senza che questo voglia dire essere una mezza-persona. Non concepisco invece il padre che pur convivendo con la famiglia, non si assume la responsabilità dei figli come la madre: la mia, col lavoro stressante da maestra, due figli e il cancro all'occhio (ed è ancora in cura dopo 10 anni) con molta più fatica ce l'avrebbe fatta senza mio padre - sorvolando il fatto che siano separati di fatto da un paio di anni -. Io stessa senza l'affetto di mio padre nell'infanzia e nell'adolescenza ce l'avrei fatta con più difficoltà, è stata una figura importante nella mia crescita. Riguardo al fatto di sposarmi e avere figli - conta che ho 24 anni -, non ce l'ho come "progetto" per il futuro per ora, ma magari potrà capitare di innamorarmi e si vedrà.. Il matrimonio mi sembra conveniente solo dal punto di vista legale - le coppie di fatto non sono regolamentate in Italia -, mi sentirei più realizzata a diventare scrittrice ad esempio - fra l'altro, penso potrebbe essere uno dei tanti modi per cambiare la società oltre che noi stessi... -, insomma a scoprirmi capace in cose del genere, oltre che lavorare dopo la laurea naturalmente.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  7. Avatar di Loredana

    Loredana 7 anni fa (18 Novembre 2016 12:05)

    Vengo da una famiglia maschilista e patriarcale...come hanno provato per tutta la vita..ma più loro provavano e più io diventavo forte..Sono andata via di casa a 18 anni appena compiuti...Come è finita? Ora io sono quella forte ed arrivata..mio fratello cresciuto nella bambagia..è la loro più grande delusione..Tutto dipende dal carattere...quello che non ti uccide ti fortifica...cultura e famiglia compresa..Ma mi rendo conto che non è e non può essere per tutti così...e tutti i giorni mi incrocio con donne cresciute con l'idea fissa che una vita senza un marito è una vita fallita...che non riusciranno mai a sopravvivere senza qualcuno che si prenda cura di loro...Provo una profonda tristezza...rabbia...
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  8. Avatar di Arianna

    Arianna 7 anni fa (22 Aprile 2017 16:55)

    Si ancora oggi c'è una elevata differenza di genere nella mentalità delle persone e per come è ancora strutturata la società. Davanti alla legge ovviamente neri, omosessuali, donne etc siamo tutti uguali, ma nella vita di tutti i giorni no. Voglio dare un mio punto di vista totalmente oggettivo e secondo i miei studi, tralasciando il fatto che sono donna: di esempi che le donne possono fare tutto, ciò che fanno gli uomini è stato appurato da un pezzo, l'unica differenza è la minor forza naturale, poi chi vuol continuare a credere nel concetto di inferiorità (che secondo me non esiste in niente) è un altro discorso. Tanti uomini VOGLIONO crederlo, perché gli fa o gli farebbe comodo, ma è tutt'altro che una barzelletta a mio avviso. Io a scuola e all'università rendo meglio di alcuni ragazzi, perciò dovrei considerarmi superiore? Una volta si pensava che le persone che nascevano con i capelli rossi fossero streghe o stregoni e venivano bruciati.. una volta credevano negli deii.. una volta si pensava che davvero le persone di colore fossero inferiori ai bianchi.. l'inferioritá femminile non è altro che un'altra invenzione dell'uomo per fare del male.. poi i diversi atteggiamenti delle donne dal punto di vista umano non significano niente.. e questo pregiudizio non è solo insolcato nell'uomo, ma anche nelle donne (fatto gravissimo). Rita Levi Montalcini è diventata qualcuno che molti uomini non riuscirebbero mai a diventare, come tanti uomini non riuscirebbero a diventare bravi Umberto Veronesi, perciò quale altro pregiudizio potrebbe inventarsi la razza umana ? Beh fatemici pensare
    Rispondi a Arianna Commenta l’articolo

  9. Avatar di Francesco Sgattoni

    Francesco Sgattoni 7 anni fa (12 Marzo 2017 9:07)

    Mmm... sai, non sono proprio d'accorco. Quelle frasi di altri scrittori erano scritte tutte da uomini, se erano scritte da donne erano donne costrette. Mi fa strano che tu Ilaria, donna, hai scritto queste cose. Secondi me, Francesco Sgattoni, uomo, la donna non è inferiore. Ripeto NON. Io ritengo anche che quella foto (immagine all'inizio) voglia dire che la donna è schiava dell'uomo, ma non è cosi, credo che chi l'abbia disegnata, creata, abbia preso e spunto dall'ospedale (la donna è infermiera e l'uomo il paziente). Secondo me l'uomo è inferiore e la donna superiore. Le donne so o solo un po' sfortunate: -hanno il ciclo (che inizia dai 12-16 anni, finisce a 50 circa). -hanno il seno -se hanno il calo e il seno grande vengono chiamate pettine e troia. E altri motivi. Io ho fatto sesso con la mia ragazza. (lei era d'accordo) Quando ho messo il pene dentro la sua vagina, a iniziato a urlare (era la seconda volta che lo faceva). Quando invece lo messa sopra di me e gli ho infilato il pene dentro la sua vagina ha iniziato a urlare fortissimo (infatti fa male me lo immagino) quasi non si calmava piu. Poi un altra volta (non ero in Italia questa volta, ero partito per andare a trovare un mio amico) un mio amico mi ha detti se volevamo fare un qualcosa a tre, io accettai (pensavo che la moglie di sarebbe d'accordo). Il mio amico è mussulmano. Quando ho infilato il pene dentro di lei, non ha urlato come la mia ragazza (ex ragazza) ma aveva la faccia addolorata. Quando invece li messa sopra di me e ho messo il pene dentro di lei dalla sua bocca è uscito un piccolo grido (AHI! FA MALE). Il mio amico (che è mussulmano) gli ha dato uno schiaffo e gli ha strizzato le tette e gli ha morso forte la vagina in piu la scopata forte, lei piangeva. Piu lei piangeva piu lui gli faceva del male. Non dite ora che poteva smettere perche la scopata forte, non vorrei esserci io. Ora io e lei siamo sposati (perche lui la lasciata). Ora lei vive felice, abbiamo dei bambini (ovviamente lei era d'accordo a farli, anzi alcune volte me lo ha chiesto, ma io lo fatto piano, a lei non importa il piacere del sesso ma il piacere nel avere il figlio come a me, e secondo me dovrebbero fare come lei). Quindi..... L'UOMO È INFERIORE E LA DONNA SUPERIORE!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (12 Marzo 2017 9:26)

      Voliamo così alto che mi vengono le vertigini.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 7 anni fa (12 Marzo 2017 9:46)

      Forse il signor Sgattoni ha confuso il tuo blog con un forum "bar sport" dove si fa a gara a chi la racconta più grossa. Peccato, perché, tra il musulmano che propone una cosa a tre con la di lui moglie e Sgatton-Sgattoni che fa urlare tutte le povere donne che hanno un incontro ravvicinato col suo aggeggio mostruoso, questa p0rn0panzana avrebbe vinto sicuramente.
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  10. Avatar di Emilia

    Emilia 6 anni fa (25 Febbraio 2018 9:48)

    Buona domenica a tutti! :) Cito una frase di un poeta francese, Paul Jean Toulet: "Le donne sanno bene che gli uomini non sono così stupidi come si crede, ma molto di più." Beh, mi sembra molto eloquente... :)
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  11. Avatar di Ely

    Ely 5 anni fa (27 Giugno 2019 13:24)

    Io credo che le donne guadagnerebbero molto di più stando a casa, pulire occupandosi dei pargoli, farsi belle, curarsi, fare passeggiate, andare in palestra, etc, insomma pensare un po' a se stesse e ai loro piaceri....a carico degli uomini. Chi me lo fa fare di svegliarmi presto la mattina, andare a sgobbare, sopportare i colleghi maligni e altro di questo genere e per di più tornare a casa cucinare, lavare, stirare anche. Donne, state a casa a rilassarvi e farvi belle. Le battaglie e i sacrifici lasciategliele agli uomini. Cordiali saluti
    Rispondi a Ely Commenta l’articolo

  12. Avatar di A

    A 4 anni fa (1 Marzo 2020 20:28)

    Bellissimo articolo, c'è poco da commentare. Purtroppo così siamo cresciute e, anche se all'apparenza le donne si sono evolute, resta comunque la credenza che un uomo vada compiaciuto in tutto e per tutto, se non altro perché se non l'avremo fatto noi, lo farà un'altra, memore degli insegnamenti di mamme e nonne. Le mie sono state un po' diverse, mi hanno voluto insegnare l'indipendenza, il non dover chiedere il favore a nessuno di esaudire un mio desiderio, o peggio in caso di bisogno. Ma anche questa educazione ha fatto pagare il suo prezzo.
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  13. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 10 anni fa (10 Marzo 2014 17:28)

    Da femminista posso dire che purtroppo è tutto vero, verissimo. Ricordo ancora quante lotte ho fatto da bambina perchè non volevo preparare la tavola se non l'avesse fatto anche mio fratello. Idem per i letti e qualsiasi voglia cosa. Mia nonna e mia mamma erano entrambe maschiliste e fragili. Ancora oggi mia mamma (a cui voglio moltissimo bene, ma non ho mai visto haimè nè come punto di riferimento nè come esempio) mi chiede come faccio a vivere da sola senza nessuno che mi "protegge" (da cosa poi....non l'ho ancora capito). Mi permetto però di contestare la frase "Famiglia e figli sono un “di cui” tra i tanti nella vita di un uomo." questo secondo me non è un modo di fare degli uomini di cui prendere esempio. Dovrebbero essere molto importanti anche per l'uomo, non l'unica cosa ma importanti si.
    Rispondi a Giardinosegreto Commenta l’articolo

    • Avatar di Clara

      Clara 4 anni fa (11 Luglio 2020 15:42)

      Che bello rilascio anche io il mio commento. Cosa dire, siamo nel 2020 ma bisogna avere la faccia di dire che la parità di genere non c’è e non c’è mai stata e purtroppo se mai ci sarà questo avverrà fra 100 anni come minimo secondo gli studiosi. Mi rincresce ora essere acida per ciò che sto per scrivere, ma dobbiamo svegliarci e muovere il culo noi donne! Ragazze è inutile parlare, parlare e parlare ma poi??? Poi non agiamo e aspettiamo l’avvenuta di Cristo, il miracolo divino, che il nostro angelo custode faccia il primo passo per noi. Abbiamo una testa? Si! Abbiamo una coscienza? Si e allora sfruttiamola! Fin troppe donne le vedo comode a casa a cavoleggiare se farsi mantenere MA POI SONO LE PRIME CHE PREDICANO LA PARITÀ DI GENERE. Io sono stata educata a muovermi, a farmi tutto, grazie a dio mia madre non mi ha mai educata diversamente da un maschio, non mi ha mai detto nulla quando le dicevo che andavo a camminare alle 22:00 di sera (io vivo sola in città mentre lei in un paese a 50km di distanza), non mi ha mai detto “fai la femmina”, non mi ha mai dato vincoli di carattere femminile a posta perché SIAMO TUTTI UGUALI sotto questo profilo. È la società, il pensiero che l’accomuna ad essere sbagliato. Quando Aristotele diceva che l’uomo è superiore e la donna inferiore sbagliava perché a quel tempo vigevano stili di vita, regole, cultura, conoscenze diverse e molto più limitate di oggi dunque da un lato Aristotele lo si può ben scusare. Erano irriverenti al tempo. Ma su tutto, non solo su queste tematiche. Piuttosto Freud non lo scuso per le cattiverie che diceva. Ma se osserviamo non siamo poi così distanti da Freud: io quando vado in giro mi rendo conto di come la donna non valga un cazzo! I miei amici uomini lo dicono chiaro “voi non valete nulla. Siete oggetto! Ringrazio dio di essere nato uomo poiché vivere come vivi tu sarebbe un suicidio. Ciclo, gravidanza, utero, ovaie, seno, essere viste solo per il culo che avete...per favore! Mi dispiace per te che, come molte altre, hai cervello ma non varrai mai quanto me che sono uomo! Purtroppo mia madre da piccolo diceva a mia sorella che è donna e che questo, quello non lo poteva fare mentre io si perché uomo! Mi chiedevo quale fosse il problema e poi crescendo mi sono accorto che mia sorella era oggetto, che mia sorella era stupida, che mia sorella era nata svantaggiata perché femmina dunque limitata, debole, maledetta dal mestruo e adibita solo a stare zitta e a ricevere! Non capisco molti uomini ragionare così perché io non sono così ma purtroppo voi donne avete sfiga! Sul lavoro vedo alcune mie colleghe saldatrici uccidersi di lavoro mentre io, solo perché uomo, ho avuto privilegi, sono stato mandato in un reparto meno faticoso perché uomo, valido, sicuro, do garanzia, faccio tutto senza creare problemi mentre la donna no...lei resta piena, mi dicevano, non ha forza fisica, non da garanzia di sicurezza. La donna è un problema in certi settori. È stupida, inutile...ho sentito dire tante cose da colleghi uomini e non sapevo cosa dire! Perché io sono diverso? Evidentemente perché ho un po’ di testa ma purtroppo il mio pensiero non conta nulla anche perché il problema non è mio ma di voi donne. Io vivo bene, esco all’una di notte che sono sereno, non ho problemi di essere perseguitato. Io sono uomo dunque persona mentre voi donne siete viste come merda, come oggetto, dovete tacere, recepire e stare sotto di noi. Ed io veramente non comprendo questa mentalità ma c’è purtroppo e ci sto male per voi. Lo vedo da mia sorella che quando è rimasta incinta ha subito di tutto e di più...assurdo...”. Le parole sopra sono del messaggio di un mio amico. Ha detto chiaro e tondo come stanno le cose e ha ragione. Purtroppo la realtà è questa. Sei donna? Sei ignorante, stupida, inferiore, oggetto, devi stare in casa a cucinare e se non sai fare quello non servi a un cazzo. Hai tette??? Bene altrimenti sei peggio si un trans. Hai un lato B?? Bene sennò non hai senso. Molti uomini mi dicevano che la donna senza tette non ha senso. Che la donna incinta è oggetto del desiderio, che andrebbe posseduta, che le tette crescono e che è normale che un uomo si ecciti e sbavi. Sei donna eh...sei solo da scopare e riempire. Ecco cosa pensano molti uomini. E purtroppo pure molte donne concordano! Mia nonna, quando ero piccola, seppur fossi la più grande dei tre nipoti ero trattata diversamente da mio cugino perché??? Perché donna! GUAI se uscivo la sera! GUAI se non studiavo! Mi diceva “Chiara tu devi fare l’avvocato per difendere le donne!!”, e GUAI se rinunciavo agli studi! LA DONNA DEVE AVERE CULTURA, mi diceva la nonna. Ma non solo, GUAI se mi vedeva con una maglia leggermente scollata (cosa che non indosso poiché sono mascolina), GUAI se andavo nei bar, GUAI se bevevo alcol!!! Heheh ragazze, la donna non deve bere!!! GUAI se facevo rutti o dicevo parolacce! Ma mio cugino si invece! Al massimo si beccava una piccola osservazione ma non veniva toccato mentre io e mia cugina piccola venivamo sgridate da paura. “SEI DONNA!!”, mi diceva, “DEVI ESSERE EDUCATA A TALE RUOLO CHE NON È FACILE!”. Per non parlare del ciclo mestruale “vedrai quando ti verrà come sputerai dal dolore! Ehehe figlia mia, il ciclo non perdona e dovrai tenertelo a vita! E patirai le pene dell’inferno perché sei nata condannata. Sei donna! Sei peccatrice! Sei inferiore e al comando devi stare. Per quello devi studiare per essere acculturata, intelligente e non farti mai svalutare, sopraffare e calpestare da quella merda che sono gli uomini! Avrai vita dura figlia mia...vedrai vedrai quando crescerai che schifo di realtà vivrai! Al lavoro pagherai il prezzo per essere nata donna!”. E queste furono alcune parole di mia nonna e tuttora lo crede ancora che ha 80 anni! Io mi occupo di trasporti e sono quasi istruttrice di guida ma prima ho fatto l’attrice e la musicista e in quanto donna ho visto di tutto e di più ed ora, che lavoro in un settore “adibito all’uomo e meno alla donna”, subisco sguardi maliziosi, morbosi, malati, bavosi da parte degli uomini oltre a sentirmi dire “sei donna sei stupida!”, “normale che tu abbia paura dell’esame...sono cose toste non è la patente B...e poi sei donna dunque tutto a tuo sfavore cara mia!”, oppure uomini che mi facevano i complimenti per aver fatto tutte le patenti guardandomi sorpresi e dicendo “ah ma dunque ce la fanno anche le donne! Cavoli se riescono loro ce la fa chiunque, ecco perché pure gli stranieri passano gli esami!” Mia madre da piccola mi diceva sempre “sei donna! Al lavoro avrai problemi sappilo! Preparati! Non sarà rosa e fiori la vita, non lo è per nessuno, tanto meno per te che sei donna!”, ed io iniziai a chiedermi il perché di queste sue affermazioni. Crescendo ho capito cosa significassero queste sue considerazioni rendendomi conto che in una società come la nostra la donna non va mai bene. Io, sempre stata single, con auto sportiva e di grossa cilindrata, vivo da sola da quando avevo 19 anni, laureata e con passione per i motori e tante altre cose sono sempre stata vista come “strana”, “sfigata”, “nessuno se la caga!”, “cessa secchiona”, “donna con auto sportiva??? Che insulto!!!, “donna che insegna a guidare?? Ecco perché abbiamo degli idioti patentati su strada!”...e continuerei ancora per tanto. Sei single? Sei una poveretta! Sei brutta? Rifatti che nessuno ti vorrà. Lavori? Ma che brava! E fare i figli??? Come li seguirai poi se lavori??? Hai il fidanzato??? No? Lo troverai vedrai. Dite tutte così ma poi vi sposate e fate famiglia. Come fai a vivere sola? Mio dio che vita vuota. E a chi lascerai tutto poi? Sposarsi no?? Trovarsi uno con cui stare zero assoluto? Mah! Sei strana. Rifatti le tette dio mio che a stento ti distinguo da un uomo, che schifo!!! Una donna se non lavora non necessita di un’auto. A casa deve restare. Quello è il suo posto. Donna che guida bene? Miracolo! Casi unici. Se fai morire il motore è normale perché sei donna e ci capisci poco di queste cose. Stai bene? Hai le tue cose? Ma sdraiati no? Non hai un esenzione mensile per queste cose scusa? Lo stato non ti aiuta??? Hai il ciclo? Che sfigata dio mio! Che bella vita che fate voi donne! Mi reputo fortunato nell’essere uomo, l’idea della maternità mi fa cagare, avere le tette grosse, la vagina che perde quello schifo di sangue ed essere vista solo perché oggetto non mi andrebbe giù, fortuna che sono uomo, mi dispiace per voi, ma veramente siete sfigate. Sei donna, devi restare a casa! Continuerei all’infinito...ma ecco come la società vede la donna. Purtroppo se ciò esiste è perché nessuno fa nulla, tanto meno noi donne che, a quanto pare, se non reagiamo mai vuol dire che ci sta bene anche così. Conosco tante donne che stanno con uomini violenti ma per non restare sole non lo mollano; conosco donne che non lavorano perché dicono che è meglio stare a casa e far sudare l'uomo e loro fanno bella vita a casa; ci sono donne che predicano ma poi razzolano male; donne che danno ragione agli uomini dicendo che siamo stupide; donne che dicono che dati lavori sono solo per la donna ed altri per l’uomo; donne che insultano altre donna al volante... Così facendo otteniamo ben poco. Vedo che la solidarietà non esiste e siamo LE PRIME a infangarci. Mi dispiace ma vedo fin troppa ipocrisia fra le donne e menefreghismo per noi stesse. Le donne del 1900 hanno lottato per i loro diritti e dopo sforzi hanno ottenuto ciò che noi oggi abbiamo. Perché non facciamo come hanno fatto loro? Questo mi chiedo. Ed è triste vedere come in tante pensano ancora come pensavano nel Medioevo. Siamo noi che dobbiamo educare bene i figli maschi e le figlie femmine senza fare distinzioni altrimenti continueremo sempre a piangere.
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (11 Luglio 2020 16:46)

      Ciao Clara, dalle tue parole deduco che vieni da una realtà di melma, fatta di gente di melma, di un'ignoranza abissale, con una mentalità patriarcale e maschilista che fa orrore. Smettila di citare le parole di questi cavernicoli subumani e cita piuttosto aforismi di grandi donne e grandi uomini. E' vero che ci sono tante donne che ancora nel 2020 subiscono maltrattamenti e preferiscono rimanere in situazioni a dir poco mostruose. Ma ce ne sono tante istruite, intelligenti, ambiziose. Come di uomini in gamba è pieno, d'altra parte. Metti in moto e fuggi il più lontano possibile da questa gente, la cui profonda ignoranza è la rovina del nostro Paese. Circondati di cultura e bellezza, e lasciali nel loro pantano maleodorante.
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  14. Avatar di Gnuni

    Gnuni 9 anni fa (25 Agosto 2015 20:04)

    Io direi che il sistema culturale "discrimina" anche gli uomini sensibili ed empatici e la capacità empatica è la base per coltivare autentici rapporti interpersonali.
    Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (26 Agosto 2015 8:57)

      In molti casi però gnuni molti uomini dicono di sentirsi messi in secondo piano pur essendo empatici e sensibili. Poi si scopre che la loro empatia è di facciata, fanno molte cose non perché saldi sulle loro gambe e in grado di dare , ma vogliosi di avere un supporto che loro stessi non sono in grado di darsi. Sono i "troppo buoni" (loro autodefinizione) che di buono non hanno niente. Quindi ben venga la scoperta dell uomo empatico, ma quello vero però che non è così frequente. E quello vero di solito piace e ha una lista di attesa lunga come la fila all' expo. Quello vero si cura, fa cose interessanti, è motivato, è autonomo e sa stare da solo, è in grado di opporsi e di non assecondarti se qualcosa non gli torna e te le canta pure chiare se sbagli.
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    • Avatar di Michela2

      Michela2 9 anni fa (26 Agosto 2015 11:33)

      Un uomo troppo buono non dirà mai apertamente che è troppo buono.Diffidare di un uomo che si definisce troppo buono...
      Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 9 anni fa (26 Agosto 2015 12:53)

      Questo l avevo già scritto tempo fa. Il problema è che i troppo buoni abbondano e si fanno passare per il contraltare degli stronzi lamentadosi che non hanno seguito. Io credo che gli empatici siano molto richiesti e anmirati (magari ahimè son già sposati)
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela2

      Michela2 9 anni fa (26 Agosto 2015 13:22)

      Non so se è meglio l'uomo che, all'inizio di una frequentazione, dice di essere stronzo o l'uomo che dice di essere troppo bravo.Io, nel dubbio, li eviterei entrambi ;-). Helen, ti sei un sacco addolcita ultimamente...Bene bene!!!
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    • Avatar di Paolo

      Paolo 4 anni fa (29 Febbraio 2020 17:09)

      Conosco molte situazioni in cui la donna sta a casa e l'uomo lavora, ma non perché l'uomo ha costretto la donna a non lavorare, ma perché la donna spinge affinché si vada a vivere insieme anche se lei non è indipendente. Se le donne fossero realmente emancipate non accetterebbero mai di andare a vivere sulle spalle di un altro (salvi i casi di reale necessità), se lo accettano è perché alla fine emancipate emancipate ma è troppo comodo campare a scrocco, e anche perché convinte che questo sistema sia giusto a causa di informazioni sbagliate da parte della famiglia e della società. E in tutto questo l'uomo a sua volta si sente in dovere di assecondare questa cosa e se fallisce non è un vero uomo. Se l'uomo si dedica a tante cose è perché per campare e lavorare nel mondo bisogna dedicarsi al mondo. L'uomo costruisce il suo mondo e cerca una donna per completarlo. Le donne a volte sembra che aspettiamo un uomo che realizzi il loro mondo, come se senza un uomo nulla avesse senzo. Poi i casi sono mille, questa è una mia osservazione di una casistica che ho visto ripetersi spesso
      Rispondi a Paolo Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 4 anni fa (29 Febbraio 2020 17:18)

      Osservazione individuale e casistica che si vede ripetere spesso, sunto di centinaia di anni di studi filosofici e antropologici filtrata attraverso uno sguardo personale e parziale spesso intriso di emozioni negative. Ecco, dovunque mi giri, sia per il mio lavoro, sia osservando il mondo da "semplice" donna, noto che quello che manca sempre più è l'amore. Per la vita, per l'esistere, per la complessità della vita e dell'esistere, per le persone e la loro dignità. Pochissimi sembrano considerare gli altri, prossimi e meno prossimi, come compagni di viaggio, uguali ed esseri di cui avere il massimo e sacro rispetto, per il mistero dell'essere nel mondo che portano. No, una donna che non lavora fuori casa "vive sulle spalle di un altro" e che considera "troppo comodo campare a scrocco". Manca l'umanità, ecco che cosa manca. Manca la voglia di essere esseri umani. Ma umani. Umani per davvero.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (29 Febbraio 2020 18:10)

      Difatti è così, manca l'amore a tutto tondo.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Assia

      Assia 4 anni fa (29 Febbraio 2020 19:54)

      Mi ha ricordato questo: "Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita." (Giacomo Leopardi, Dialogo di Plotino e di Porfirio).
      Rispondi a Assia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 4 anni fa (29 Febbraio 2020 20:43)

      Meraviglioso. Grazie Assia.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (1 Marzo 2020 8:11)

      Che bellissimo ricordo del liceo hai ridestato! Grazie Assia! Buona domenica
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (1 Marzo 2020 10:41)

      Davvero, sublime e potente Assia. Oggi sono al lavoro alla reception di una clinica romana. La richiesta più diffusa è dove si trova la camera mortuaria. La vita è un soffio nel vento e dovremmo viverla amando, non accusando gli altri di non essere abbastanza. Se un uomo vuole una donna lavoratrice, se la cerchi lavoratrice. Cosa importa quello che scelgono gli altri, perché criticare? "Umana prole cara agli eterni! Assai felice se respirar ti lice d’alcun dolor: beata se te d’ogni dolor morte risana".
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Doris

      Doris 4 anni fa (29 Febbraio 2020 17:37)

      Per anni il mio ex compagno ha insistito perché io smettessi di lavorare e per mantanermi (offrendomi gli studi universitari che mi mancavano). Per anni ho continuato a lavorare e ad insistere per lavorare. Amen.
      Rispondi a Doris Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (29 Febbraio 2020 18:23)

      "Le donne sembra che aspettiAMO"? Nulla ha senZo se non si studiano la grammatica e l'ortografia: fra le tante cose che un uomo fa, bisogna trovare tempo anche per questo.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 4 anni fa (29 Febbraio 2020 21:20)

      La verità è che a questi qua non va mai bene niente: se fa la casalinga, se lavora; se gliela dà, se non gliela dà; se è troppo bella, se è troppo brutta; se è troppo spigliata, se è troppo timida; se è acculturata, se non ha mai letto un libro. Come hai detto tu, Ilaria, manca la voglia di essere umani. Statemi a sentire, ho qualcosa di urgente da dire: scegliete di stare da soli e non sfracassate i maroni.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 4 anni fa (29 Febbraio 2020 23:35)

      Consiglio la lettura di un libro che secondo me merita: "Storia minima" di Matteo Fais. È un testo che fa molto riflettere sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sulle non-relazioni tra individui - in particolare tra le donne e il protagonista - tracciando in tal modo un ritratto, più o meno fedele, della realtà dei nostri giorni svuotati di senso. Non è un libro che infonde grandi speranze, tutt'altro. Però è molto ben scritto, scorrevole, intrigante. E a tratti, i momenti che dovrebbero risultare maggiormente tristi e deprimenti riescono, attraverso l'uso di un linguaggio assai diretto e immediato, a ribaltare la prospettiva del lettore che, a quel punto, non può far altro che abbandonarsi ad una risata sardonica. Devo dire che non pensavo potesse suscitare in me questo genere di effetti, per lo più contrastanti, e invece la presenza di elmenti grotteschi è innegabile. Nonostante vi abbia ravvisato più volte idee alquanto misogine, mi sento di consigliarlo.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (1 Marzo 2020 8:10)

      Ciao Emilia, quando parli di idee misogine intendi intradiegetiche, cioe' interne al racconto ed espresse da un personaggio, o extradiegetiche, cioe' espresse dall'autore? E' la differenza tra leggere un romanzo su un nazista e "Mein Kampf". Ti ringrazio anticipatamente per la precisazione. Buona domenica!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 4 anni fa (1 Marzo 2020 10:35)

      Oddio! Ho bisogno di un cordiale.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 4 anni fa (1 Marzo 2020 11:01)

      Perché Ilaria? :D
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (1 Marzo 2020 20:35)

      Ilaria, il cordiale ti serve per il mio commento?
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 4 anni fa (1 Marzo 2020 21:04)

      Sì! :D :D :D
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (1 Marzo 2020 21:37)

      @Ilaria: :D :D :D
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 4 anni fa (1 Marzo 2020 11:15)

      Ciao Gea, il protagonista del libro non ha un nome. Si tratta di un romanzo, non è un'autobiografia, ma credo che molto di quello che è scritto appartenga al pensiero dell'autore. Comunque, a me piace leggere anche testi di cui non condivido il contenuto. Riesco a sviluppare ulteriormente il mio senso di critica. In sintesi, non è che tutto quello che leggo costituisce materiale da assimilare. Non è che se un giorno decidessi di leggere "Mein Kampf" diventerei una seguace di Hitler... :D
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (1 Marzo 2020 20:40)

      Ciao Emilia, tranquilla, non dubito affatto sul tuo discernimento nel leggere senza farti influenzare! 😉Volevo solo capire se la misoginia era il punto di vista dell'autore o di un personaggio. Grazie e buona serata! 😊
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 4 anni fa (1 Marzo 2020 21:28)

      Figurati Gea! ;) Buona serata anche a te
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 4 anni fa (1 Marzo 2020 21:38)

      Grazie Emilia! ;)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Assia

      Assia 4 anni fa (1 Marzo 2020 11:31)

      Dài, facciamo un gruppo di lettura online! ;D Prima o poi finirò col farlo sul serio; intanto ho aggiunto la Storia minima di Fais all’elenco di libri da leggere (elenco che ormai è lungo quanto un romanzo). Grazie Emilia per il suggerimento.
      Rispondi a Assia Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 4 anni fa (1 Marzo 2020 12:42)

      Ci sto Assia! Un bel gruppetto di letture ;) Figurati, grazie anche a te per aver ripescato Leopardi tra i miei ricordi. Davvero bello quell'estratto!
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Clara XY

      Clara XY 4 anni fa (11 Luglio 2020 16:23)

      Parole sante! Io vivo sola, la gente mi dice che ho qualche problema ma da un lato sono quella che campa meglio! Non ho problemi, ho tutto a mie spese certo ma posso fare quel cazzo che voglio e se avessi qualcuno farei altrettanto. Sono una persona individualista e vivo per me, non per gli altri. Ops...non ho specificato, sono donna. Dunque si...come avete ben capito io mi mantengo, mi gestisco, ho il macchinone perché corro su pista, sono laureata, faccio tutto insomma e vedo che a molte persone do fastidio perché loro non sono così ma oh...cazzacci vostri dico io! Un conoscente un giorno mi ha persino detto: “ah be’ puoi spendere tutti quei soldi per l’auto tanto tu non devi sfamare nessuno!”, ed io onestamente ho preferito non rispondere ad un coglione simile poiché non meritava risposte. D’altronde ognuno deve assumersi le proprie responsabilità in base alle scelte fatte dunque chi rompe le palle dicendo fesserie solo perché invidioso sono problemi suoi. Meglio sola, sto da dio e non devo rendere conto a nessuno e ho ciò che voglio senza troppe rotture.
      Rispondi a Clara XY Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 4 anni fa (11 Luglio 2020 16:29)

      Ciao Clara XY, mi piacerebbe usassi un po' meno termini volgari. Apprezzo il tuo orgoglio femminista e mi chiedo come mai scrivi da un account con nome maschile...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (11 Luglio 2020 20:04)

      Sai, Ilaria, è curioso come tutta questa gente imparata capiti per caso sul tuo blog e per caso anche sugli articoli che più si confanno alla questione che più preme loro. Quanti casi, nella vita.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (11 Luglio 2020 20:37)

      Ciao Clara XY, Sul linguaggio è già intervenuta Ilaria. A proposito se per manifestare la tua libertà usi anche con gli uomini questo modo di esprimerti a mio avviso non fai la figura della Supergirl. Non mi sembra che Rita Levi Montalcini giusto per fare un esempio si sia mai espressa così. La donna attiva , dinamica con molteplici attività affascina. La volgarità non è sinonimo di indipendenza. Negli anni 80 girava una frase " Massicci e incazzati " che fa riferimento a il film 365 all'alba. Ecco il linguaggio da caserma non fa di me Superman.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (26 Agosto 2015 14:49)

      Ma già qualcuno che dice di sentirsi "messo in secondo piano" puzza di gran brutte cose: aggressività verso gli altri, rivalsa, vittimismo, manipolazione etc etc etc
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (26 Agosto 2015 16:37)

      Ops, Ilaria, ho sbagliato, il mio commento dovevo collegarlo a questi..
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (26 Agosto 2015 16:44)

      Era questo il commento, Gnuni, no? "Ragionare per estremi, come se tutto fosse o bianco o nero, non mi sembra costruttivo.. Una persona può anche essere sensibile e a volte forte e determinata, altre il contrario.. Certo che se uno non sa badare a se stesso, non andrà molto avanti nella vita e meno che mai nell’amore.. Comunque quelli che si autodefiniscono “bravi ragazzi” nell’interazione con le ragazze e sono il contraltare degli “stronzi” non c’entrano nulla, visto che il loro è solo un comportamento ipocrita che assumono esclusivamente con le ragazze con lo scopo di fare conquiste e quando non hanno ottenuto nulla il loro pensiero misogino è in sostanza questo: “Io son sempre stato bravo con quella ragazza e quella tro*a non me l’ha data!”. Un conto è essere deboli, un conto è essere dipendenti affettivi e un altro conto è essere manipolatori misogini."
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (28 Agosto 2015 12:41)

      Comunque il mio pensiero era centrato sugli stereotipi di genere: la società sprona le donne a sviluppare capacità empatiche e sensibilità mentre gli uomini a dare la priorità ad altre cose; il punto è che se non si sviluppa un'empatia di base, poi delle altre caratteristiche te ne fai poco e niente, risultano qualità solo apparenti ma di poca sostanza; diventi un misantropo asociale - socievole magari nell'apparenza - e non dipenderai di certo dall'"amore", ma dallo studio, dal lavoro, dagli hobby, dal sesso, etc... E le emozioni "morbose" e i comportamenti "disfunzionali" saranno dietro l'angolo. Se non si impara ad amare sé e gli altri fin da giovani, si finirà per dipenderà da qualcosa comunque, non per forza dall'"amore".
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  15. Avatar di Clara XY

    Clara XY 4 anni fa (11 Luglio 2020 21:11)

    Ciao Vic! Purtroppo ho avuto sfiga, si! E non comprendo come mai spesso mi ritrovo tutta sta gentaglia! Tutto ciò che ho riportato l’h vissuto! Tutto! Ogni singola frase o domanda. Diciamo che il testo è più un copia e incolla di ciò che io e amiche mie ci siamo sentite dire! Persino uomini che ironicamente e credendo di essere simpatici ci hanno detto convinti di avere ragione. Ma la cosa peggiore an state le donne. Sentirmi dire da una donna che se sei single sei sfigata, che se non vuoi figli stia messa male in testa, che se fai lavori “maschili” sei disagiata e con problemi di identità...cioè persino IDENTITÀ mi hanno detto. Oppure chi mi diceva che faccio “schifo” perché non ho la quinta di seno! Mia nonna poi che attua ancora la mentalità di un tempo dove la donna non valeva nulla secondo loro. Mi diceva anche di trovarmi uno ricco e serio - ehehe ragazzi se perdo il lavoro (perché ricordiamo che sono donna e può succedere) lui può mantenermi eh!! Tutto lo schifo che ho riportato sopra purtroppo succede ancora nel 2020 e con una cattiveria assurda. Quando guido il bus iniziano le facce strane, le donne che mi fissano come se fossi una pazza, gli uomini che fanno il ghigno e salgono davanti morbosi e fissano per guardarmi bene, mi sono beccata ragazzi bevuti che sono corsi verso la porta davanti urlando “AAAAAA” come per spaventarmi e tutti fuori a ridere (se ero uomo non succedeva!), e bella umiliazione. Da casa sono uscita, non preoccuparti, perché iniziava a pesare la situazione e purtroppo l’autostima me l’anno rovinata quanto anche la fiducia. Mia madre non fa altro che ripetermi “sei donna”, “sei donna”, “sei donna”, “nei trasporti ti faranno fare le tratte più misere e inutili perché sei una donna cristo lo vuoi capire che non sei come gli uomini e non vali quanto loro?? Anche se sei laureata sarai sempre considerata stupida, inferiore e ancor più in settori come scuole guide e trasporti! Vedrai come ti dovrai uccidere per passare ogni esame abilitativo! Sei donna Chiara apri gli occhi! Il lavoro non è spasso! E una donna ce l’ha dura! E se facessi famiglia vedresti la più cruda realtà sommergerti e verresti subito licenziata! Basta anche un’operazione che ti implichi una convalescenza di un mese e sarai sbattuta a casa perché sei donna e se possono liberarsi di una donna lo fanno”. Ecco per dirti cosa MIA madre mi dice! E sai quante donne sono come lei??? Spesso sono peggio le donne degli uomini stessi. Acide, cattive, streghe, vipere, ammazzano più loro che gli uomini che spesso li vedo fare più gli stupidi che altro. Me ne sono dovuta andare di casa altrimenti marcivo con quella mentalità ma mi hanno consumata. Mia nonna non ha mai capito come mai io abbia un’auto rumorosa quando mio cugino che è maschio invece non ce l’ha! O il fatto che abbia voluto studiare motori dopo la prima laurea a loro non è andata a genio e si vergognano. E perché?? Perché sono donna. Oh è una cosa in giro pazzesca delle persone. Anche gli uomini hanno le loro mazzate eh, ma è orribile che nel 2020 ci siano ancora queste problematiche! Vergognoso.
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (11 Luglio 2020 21:36)

      Dalle mie parti, e non vivo in una zona strana, almeno il venti per cento degli autisti di bus urbani è femmina, e non ci bada nessuno, se puoi, cambia posto e specialmente conoscenti o "amici". Fabio
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    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (11 Luglio 2020 21:37)

      @ClaraXY, Abbiamo affrontato spesso qui tematiche su cui scrivi. Il fatto che hai studiato motori mi piace. Troverei interessante disquisire con te di coppia, bielle turbo compressori. Da ex tuninggaro ti comprenderei benissimo. Il problema che tu sottolinie purtroppo vede ancora la donna stare a casa a fare flanella e l'uomo nei campi ad arare il terreno. Vai avanti per la tua strada.
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  16. Avatar di July

    July 3 anni fa (7 Giugno 2021 11:21)

    Sono in parte d'accordo, ma non completamente. Questo sistema non avvantaggia nessuno, nemmeno gli uomini in quanto ci impone ruoli prestabiliti e ci obbliga ad essere conformi ad un determinato standard. Molti uomini soffrono la "rat race", hanno il terrore di non riuscire a realizzarsi economicamente perché un uomo senza soldi è considerato un "mezzo uomo", un fallito, non a caso gli uomini sono il sesso che ha più tendenza al suicidio e più probabilità di diventare hikikomori. Questa società ci impone dei ruoli e degli obiettivi ai quali se non ci adeguiamo siamo considerati nullità. Le donne entro i 30 devono trovare un compagno, sposarsi e fare figli, gli uomini devono diventare ricchi e facoltosi altrimenti non saranno in grado di attrarre nessuna donna e hanno maggiori svantaggi in caso di divorzio con bambini di mezzo. E' un sistema che premia il conformismo, non l'individualità e che mette inevitabilmente maschi contro femmine, ognuno dei quali accusa l'altro sesso dei vantaggi di cui gode. Non mi ritrovo nei discorsi di molte ragazze che commentano dicendo che i loro amici maschi le compatiscono perché vivono da oggetti subendo e basta nella loro vita, mi è capitato invece quasi sempre il contrario, cioè di sentirmi dire: "Voi donne avete molti più vantaggi, potete esprimere liberamente le vostre emozioni mentre un uomo è costretto a fingere di essere duro e forte anche se sta soffrendo, nessuno vi fa pressioni se non finite gli studi o non guadagnate abbastanza, se non vi va di lavorare potete farvi mantenere e fare aperitivi con le amiche mentre l'uomo deve fare gli straordinari per regalarvi le borsette griffate, vi basta non essere obese per avere accesso facile al sesso e alle relazioni sentimentali mentre l'uomo deve farsi il culo, avere una bella macchina, bei vestiti, essere bello, mantenersi in forma, farsi carico di tutte le vostre necessità e appena ne trovate uno che possa accontentare più facilmente i vostri capricci lo scaricate senza remore, avete talmente tante possibilità che ragionate solo con la testa e non col cuore, etc.". Penso che una società più paritaria (e per paritaria intendo anche il fatto che quando si va a bere un drink con un uomo si paghi diviso due) che ci consideri in primis come esseri umani a prescindere dall'organo con cui andiamo in bagno darebbe un po' di respiro ad entrambi i sessi che, chi per un motivo, chi per l'altro, si sentono discriminati.
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (8 Giugno 2021 0:03)

      Basta poco July, basta essere se stessi, dare il massimo ed essere soddisfatti di quello che si è e si ha, noi siamo giudici di noi stessi e solo noi possiamo capire quanto ci siamo impegnati gratificandoci o, benevolmente, criticandoci. Credo che il primo e fondamentale passo sia: non desiderare di essere nient'altro che noi stessi, siamo unici con i nostri difetti, quali difetti? e le nostre qualità, perché mai dovremmo tendere ad assomigliare ad un altro? È forse meglio di noi? La conformità va' applicata solo quando aiuta a raggiungere i propri obbiettivi, non deve essere un modo di vivere, ognuno deve usare la propria fantasia per vivere, non seguire un programma già scritto. Comunque il drink lo offro io, donna o uomo poco conta, desidero così, il prossimo, se ci sarà, vedremo. Fabio
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    • Avatar di Francesca B

      Francesca B 3 anni fa (8 Giugno 2021 15:59)

      Ciao July una società paritaria è quello a cui auspicare, e a cui arrivaremo man mano. Una società in cui non esisteranno comportamenti indicati per gli individui in base al sesso di appartenenza, è importante ambire a rapporti equalitari nel nostro privato, nel modo in cui educhiamo i nostri figli e le nostre figlie, in cui ci rapportiamo agli uomini della nostra vita (ma anche alle donne, senza giudicarle secondo i vecchi schemi). Però ho davvero tanta difficoltà nel riconoscere valido questo discorso - che riporti tu e che ho sentito spesso su internet- "nessuno vi fa pressioni se non finite gli studi o non guadagnate abbastanza, se non vi va di lavorare potete farvi mantenere e fare aperitivi con le amiche mentre l'uomo deve fare gli straordinari per regalarvi le borsette griffate". Io ho sempre studiato, ho un ottimo lavoro e una buona posizione, ci tengo ad avere un buono stipendio ed è importante per me, non ho mai pensato di dover trovare un uomo per potermi fare aperitivi e avere borse griffate. E così sono anche le donne che ho conosciuto nella mia vita, le donne della mia famiglia. Non riesco a sopportare questo falso stereotipo secondo cui le pressioni per avere una carriera o finire gli studi siano fatte esclusivamente sugli uomini. Ovviamente questo non toglie la possibilità che in alcuni ambienti esistano ancora, ma trovo davvero difficile accettare simili generalizzazioni. Non pensi anche tu? In ogni caso rinfacciarci presunti privilegi non aiuta il dialogo, è importante rendere certe situazioni normali. Una donna che lavora e non è sposata non è una donna "forte" e "indipendente" ,ma neanche una "zitella", bisogna cancellare queste etichette, positive o negative che siano, deve essere solo una donna normale. Come un uomo che lavora e non è sposato sarebbe percepito come "normale". Allo stesso tempo un uomo che vuole stare a casa con i figli non è un "mammo", ma un uomo normale. Io sono fiduciosa che le differenze, man mano, si andranno affievolendo :) Saluti Francesca B
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  17. Avatar di SoleLuna

    SoleLuna 1 anno fa (12 Settembre 2022 2:24)

    Le discriminazioni sono un grande "cancro societario", chiunque le subisca. In famiglia ho i tipici esempi: mia nonna e mia mamma, che sono cresciute con lo stereotipo della donna tuttofare in casa e che deve essere sempre pronta a soddisfare le richieste maschili, paziente, che si deve sposare e fare figli. E mio padre (e i suoi fratelli), cresciuti a non mostrare mai emozioni, empatia, a non fare nulla in casa, a essere sempre pieni di giudizi trancianti verso tutti. La differenza che noto io è che, mia nonna (96 anni) e mia mamma (64) si sono evolute con i tempi...entrambe da anni mi dicono che devo essere indipendente, che non devo accettare discriminazioni e uomini abusanti, che devo vivere come voglio anche se significa non uniformarmi al credo comune. Mio padre e i suoi fratelli invece non si sono evoluti: sono rimasti chiusi, anaffettivi, senza emozioni nè empatia, pieni di giudizi negativi verso chiunque non sia come loro. Mio padre in particolare, mi fa impressione per la sua non capacità assoluta di emozionarsi (nemmeno di fronte a lutti e malattie!), di non mostrarsi mai orgoglioso dei figli, di non dire mai una parola di conforto, di non sapersi immedesimare nell'altro. Mia madre lo ha sempre giustificato dando la colpa alla sua educazione, ma la cosa non regge, anche io che sono cresciuta con uno come mio padre, non gli assomiglio per nulla! Una persona ha il potere di evolversi e cambiare, se vuole e si impegna. Il risultato nel mio caso famigliare è stato un disastro: mio padre e i suoi fratelli sono tutti single, due separati e uno mai sposato. Uno misogino (quello mai sposato) che reputa le donne solo materiale da sesso, un altro che passa da una relazione ad un'altra e solo per convenienza personale e che ha una figlia piccola che sta crescendo tra faide famigliari con la ex moglie, e mio padre, che ha rovinato me finchè vivevo con lui, perchè tentavo inutilmente di avere la sua approvazione e di sentirmi dire "brava" o "sono orgoglioso di te" e invece qualsiasi piccola discussione anche per futili motivi, finiva in lite furibonda (ecco l'unica emozione che sa provare: la rabbia). Sono in tanti a non mettere in discussione l'efficacia di certi modelli educativi passati, io dico che di malessere ne hanno creato tanto e hanno rovinato tante persone. Chissà quando ci liberemo del tutto di certe idee retrograde, nel frattempo, meglio coltivare l'empatia.
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