Uomo di valore, uomo stampella e storie a metà: dove si trova un partner decente?

uomo di valoreQuale donna non vorrebbe accanto a sé un uomo di valore? E quale uomo non vorrebbe accanto a sé una donna di valore? Tutti – a parole – vorrebbero per sé il meglio. E invece in molti si accontentano di cose, persone e vite così-così, mediocri, in offerta speciale.

Un po’ perché non hanno i mezzi per raggiungere di più e – soprattutto – perché non hanno la voglia e il coraggio di dotarsi di quei mezzi (cioè di farsi il mazzo per ottenere quello che dicono di volere).

Ma, ancora di più, perché pensano di non meritarsi quello che desiderano. E’ un classico per le donne che hanno poco rispetto di sé e una bassa autostima, accontentarsi di poco,  di meno di quanto possono meritarsi e di quanto in effetti si meritano.

"Valutati di più: ci penseranno gli altri ad abbassare il prezzo. Anton Čechov"

Anche perché, diciamocelo pure, – e questo mi spezza il cuore e mi fa uscire di senno – per come sono state educate le bambine e  per come vengono considerate le donne, soprattutto in Italia, un marito viene ancora considerato un obiettivo importante da raggiungere. Per cui, molte non vivono con lo scopo di avere accanto a sé un uomo di valore, ma un marito sì. E per avere un marito di certo ci si può accontentare. Un marito ha valore in sé, secondo la cultura comune. Anche se non si tratta di un uomo di valore.

Avere accanto a sé un uomo di valore è un desiderio costruttivo e vitale. Avere accanto a sé un marito è un obiettivo distruttivo.

Non è impossibile “trovarne uno decente” (espressione orribile e svalutante), non è impossibile trovare un uomo di valore. Solo che, dato che viviamo in tempi moderni – modernissimi – ci vuole un bel po’ di impegno, un bel po’ di consapevolezza di sé.

Non si può affrontare un tema così importante come quello della propria felicità e della propria felicità sentimentale senza nessuna consapevolezza di sé e armate solo del coacervo confuso e confusivo delle convinzioni retrograde inculcate da una educazione retrograda e antiquata (che vive e prospera sotto le mentite spoglie della più avanzata modernità).

Bisogna, come dico io nel mio “manifesto” personale che mi sforzo di illustrare sempre sul blog, diventare la persona giusta per la persona giusta che si desidera avere accanto.

Uomo di valore e amici di letto

Queste riflessioni – e alcune altre – mi sono venute leggendo un messaggio lucidissimo inviatomi da una lettrice, che chiamerò con il nome inventato di Loredana, la quale racconta di sé e tocca moltissimi temi cruciali per la vita sentimentale di tante donne che vivono l’amore e i sentimenti ai nostri tempi.

Mi permetto di darti un suggerimento: leggi permettendoti di pensare quello che vuoi e di dare libero spazio alle tue emozioni e, nel contempo, senza saltare subito alle conclusioni.

“Ciao Ilaria, ho letto l’articolo che hai pubblicato sugli amici di letto, l’ho trovato molto divertente e interessante e vorrei dare il mio contributo sull’argomento. Ho avuto una “storia” di questo tipo con un mio amico per alcuni mesi (quasi un anno a dire il vero!) e mi sono ritrovata in tutto quello che hai scritto, perché in effetti alla fine siamo rimasti amici come se niente fosse accaduto e non abbiamo mai avuto problemi di gelosia o cose simili: ci sentivamo quando e se avevamo voglia di sentirci, senza star lì a pensare “perché non mi chiama?”, “perché non mi scrive?”. A dire il vero, date le circostanze, avrei trovato piuttosto strana l’eventualità che lui si comportasse diversamente e nemmeno io ho mai avuto il pensiero di far  qualcosa di simile. Ciò premesso, e sottolineato il fatto che abbiamo  avuto e abbiamo tutt’ora un bellissimo rapporto, devo dire che capisco anche l’ironia che hai fatto sull’argomento, in modo particolare sul fatto di “sentirsi meno soli”.

Preciso meglio: entrambi abbiamo vissuto questa “relazione” con divertimento e serenità, ma entrambi l’abbiamo intrapresa  per evitare di pensare e di affrontare i problemi del nostro status di “single“. Io avevo perso la testa per un ragazzo fidanzato con cui, ahimè, avevo avuto solo una storia di una notte e nulla di più, ma questa persona mi teneva in pugno, mi “manipolava”, ricordandomi costantemente quanto fossi importante e speciale per lui ma relegandomi sempre al ruolo di “seconda donna”.

Uomo di valore e tossicodipendenza d’amore

Ripensandoci, ora che è passato un po’ di tempo (e, nonostante tutto, non mi sento ancora pienamente “guarita” da quella sorta di “malattia” che mi spingeva ad essere totalmente ossessionata e soggiogata da lui, anche se di fatto non mi ha mai dimostrato niente!), credo che lui adorasse sentirsi lusingato e adulato da me, per cui non riusciva a lasciarmi andare, nonostante non mi volesse del tutto. Ho passato dei mesi infernali, vivendo su una sorta di “ottovolante” da cui non riuscivo più a scendere nonostante mi desse la nausea.

"Ci sono più uomini giudicati per il colore delle loro cravatte che per il valore delle loro azioni. A. Mucciolo"

Fortunatamente, il mio “istinto di preservazione” alla fine ha avuto la meglio e, pertanto, sono riuscita a chiudere ogni tipo di rapporto con lui, anche se devo impormi quasi ogni giorno di tener fede alla mia promessa di non chiamarlo e di non contattarlo. Ne parlo come se fossi una tossicodipendente che cerca di guarire…In effetti è proprio così!

Uomo di valore e scappatoie sentimentali

In questa situazione fuori dall’inverosimile, usavo il mio amico come “scappatoia”, come “medicina”, quasi fosse una dose di tranquillanti da prendere di tanto in tanto per sentirmi meno sola ed essere più serena, ma devo ammettere che poi, quando analizzavo tutta la situazione dentro di me, mi sentivo ancora peggio perché mi rendevo conto che di fatto tutto quello che stavo facendo non mi rappresentava per nulla e mi lasciava solo l’amaro in bocca. Ad ogni modo, ogni volta che stavo male, che provavo quella sorta di ansia perché tutti gli sforzi che facevo per conquistare il ragazzo che mi piaceva si rivelavano vani, correvo dal mio amico a consolarmi, ci parlavo, mi confidavo con lui (in fondo siamo amici!) e poi passavo la notte da lui, pensando che in realtà la persona che avrei voluto al mio fianco non era lui.

"L’accessibilità del sesso proclama lo scarso valore della carne umana. A. Burgess"

Per quanto riguarda il mio amico, invece, lui si sentiva pienamente a suo agio in questa situazione in quanto, dal canto suo, non aveva nessuna intenzione di instaurare un rapporto più stretto con me. Era uscito da una storia di quattro anni che lo aveva segnato pesantemente e da allora non era più riuscito a trovare una persona con cui se la sentisse di costruire una relazione a tutti gli effetti: frequentava tante altre ragazze, oltre a me, ma per nessuna di loro provava un vero affetto.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Quando ci vedevamo, ci sfogavamo l’uno con l’altra, in una sorta di complicità divertente ma, al tempo stesso, triste, perché di fatto tutti e due stavamo fuggendo a gambe levate dall’esigenza di fermarci ad analizzare la nostra rispettiva situazione. Alla fine, la nostra “relazione di amicizia/amore” si è interrotta perché, finalmente, un bel giorno ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che ci stavamo solo aiutando ad evadere dai nostri problemi, come se avessimo stipulato un tacito accordo secondo il quale ognuno aveva il benestare da parte dell’altro sul continuarsi a “drogare”.  Altro che “modernità”, altro che “rottura degli schemi”! Credo che l’immagine degli “amici di letto” sia uno dei tanti simboli (così come quello delle donne single che stanno insieme ad uomini sposati e non riescono a lasciarli) della carenza di affetto che esiste sempre di più nella società moderna, specie  per le donne.

Uomo di valore e modernità

Tutto quello che vorrei per me stessa è una storia d’amore vera, d’altri tempi, fatta di rispetto e di comprensione reciproca (e non prendo come esempio le mie nonne e mia madre, i cui matrimoni sono stati tutti disastrosi esempi di egoismo maschile e sofferenza e sopportazione femminile!), altro che queste schifose scenette dei tempi attuali! Andando avanti così, saranno sempre di più le donne che soffriranno di “troppo amore”, come lo chiami tu nei tuoi articoli e come lo chiama Robin Norwood nel suo libro, mentre quelle poche che, non volendosi “accontentare di briciole di amore” e di situazioni di compromesso, resteranno single per sempre, come probabilmente toccherà a me.

"Se incontri un uomo di valore, cerca di rassomigliargli. Se incontri un uomo mediocre, cerca i suoi difetti in te stesso. Confucio"

Uomo di valore e speranza

Con questo finale “tetro”, ti esorto a scrivere un articolo sul perché gli uomini di oggi sono sempre più restii all’equilibrio e sempre più egoisti. Perché i loro valori sono sempre più legati a “un bel posteriore e due belle tette” e hanno sempre meno capacità e voglia di amare? Gli amici di letto, così come tutte queste figure “intermedie” di frequentazione che esistono oggi, nascono dalla totale incapacità dell’uomo di provare dei sentimenti. Io non voglio sapere come si cambia un uomo, sia chiaro (non sono riuscita a cambiare mio padre, figuriamoci se ho voglia di perdere tempo dietro a un’altra causa persa!): voglio solo sapere dove posso trovarne uno “decente”!  Ciao, grazie di avermi ascoltato! Loredana”

Io Loredana l’ho ascoltata molto volentieri e con molta empatia. Lo ripeto: trovare un uomo di valore è un’impresa che richiede il massimo impegno e la miglior disposizione mentale ed emotiva. Non è una passeggiata. E’ più che altro una piccola gimkana. Ma non è una missione impossibile. E il messaggio, intelligente e acuto di Loredana me lo ha confermato.

A questo punto credo che ritornerò sui contenuti di questo messaggio. Quello che io chiedo a te e a tutte le altre lettrici è: ti interessa che ci ritorni?

Quali sono le riflessioni che ti ha suggerito il messaggio di Loredana? Secondo te, quali sono le questioni sollevate da Loredana che sono comuni anche ad altre donne che cercano un uomo di valore?

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159 Commenti

  1. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (26 Marzo 2014 17:49)

    per me non è così complicato, credo. certo che col tempo si creano nuove paure, nuove ansie, nuove aspettative. forse il fatto anche di mettersi con uomini impegnati è una sorta di scappatoia per molte donne che hanno paura di impegnarsi e che un uomo si impegni con loro. inconsciamente o no, scelgono l'uomo IMPOSSIBILE, così da potersi dire : lui non mi vorrà/potrà avere perché ha già una donna/compagna/moglie. quindi la sconfitta è sicura. per poi piangersi addosso e tutto quello che deriva da questo comportamento fallimentare a priori. questo per me è masochismo, per fortuna non ci sono ancora arrivata.
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  2. Avatar di robi

    robi 11 anni fa (26 Marzo 2014 18:53)

    Cara Ilaria, molto interessante questo argomento.... il perchè alcuni uomini siano non legati ai sentimenti credo che debba essere ricercato nell'infanzia. Che idea avranno delle donne? E poi noi donne sarà che ci scontriamo con certe persone solo perchè abbiamo ricevuto la stessa educazione e abbiamo poca stima di noi? Grazie...
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  3. Avatar di fiore

    fiore 11 anni fa (26 Marzo 2014 19:25)

    Sono d'accordo con reggielove quando dice che un uomo che non rispetta le donne non lo fa neanche quando è interessato perché se è un villano ed un egoista lo dimostra da tante piccole cose anche al di fuori del rapporto di coppia. Se con la sua donna è diverso lo è x un po' ma poi rivelerà la sua vera natura.
    Rispondi a fiore Commenta l’articolo

  4. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (26 Marzo 2014 20:33)

    @Elle Eh sì, vedo che molte cose ci accomunano..... Ti rispondo brevemente, cercando di essere breve, perché sono piuttosto fuori tema rispetto all'argomento dell'articolo... Il meccanismo che mi sono scoperta spiegherebbe in parte perché riesco ad attrarre fondamentalmente uomini che a me non piacciono o che non ritengo interessanti (e che a volte sono anche desiderosi di una storia seria con me)... Semplicemente, quando un uomo non mi interessa, paradossalmente, dò il "meglio di me"... Sono spontanea, serena, non appaio bisognosa, non sto tutto il tempo a rimuginare se ho detto e fatto la cosa giusta con lui, pongo la giusta distanza, e non ho paura a essere, per esempio, breve al telefono se ho da fare, troncare le conversazioni per prima, NON FACCIO MAI IO PER PRIMA NESSUNA MOSSA.... Viceversa con un uomo che mi piace mi scatta la "sindrome zerbino": divento ansiosa, preoccupata di piacere, quando non sono con lui mi preoccupo troppo di come dovrò comportarmi con lui quando lo rivedrò, e dopo averlo visto ripenso a come ho agito e parlato, e a volte mi dò la colpa di non essere stata al meglio, di non aver detto o fatto le cose per bene.... Mi concedo troppo velocemente, e sono da subito "scontata".... Questo il meccanismo in estrema sintesi.... Ricollegando il tutto all'uomo "di valore", per non uscire troppo fuori tema, probabilmente c'è anche una inconscia connessione tra il mio comportamento e l'attrazione verso uomini che non vogliono una storia seria con me fin da subito.... Ma credo che anche quelli che inizialmente sono realmente interessati, alla fine fuggono di fronte al mio evidente stato di bisogno... Dunque non saprei dire, in realtà, con precisione, se il problema principale sia il fatto che non attraggo uomini di valore, o se, in ogni caso, di valore o meno, un uomo che mi attrae mi innesca la serie di comportamenti descritti sopra che lo fa fuggire o comunque allontanarsi... Ehm.... forse il tutto risulta un pò confuso... spero che si sia capito qualcosa! @Elle, spero di averti aiutata e non di averti confuso le idee! :-)))))))
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  5. Avatar di Fiorediloto

    Fiorediloto 11 anni fa (26 Marzo 2014 20:36)

    @Goldie carissima, ho letto ora che la spiegazione interessava anche te.... eccola, la trovi sopra, spero che ci si capisca qualcosa! :-))))))))) Anche a te capita qualcosa di simile? E a qualcun'altra?
    Rispondi a Fiorediloto Commenta l’articolo

  6. Avatar di (Sempre)Al

    (Sempre)Al 11 anni fa (26 Marzo 2014 21:00)

    Troppo facile così. Poi io se non ho davanti qualcuno che mi ha fatto del male in maniera deliberata non me ne esco che uno è uno str e un villano solo perché non mi ha voluta. Perché penso che a)scegliere uno che non mi voleva è stata una mia scelta; b)potevo essere più matura c)potevo essere meno egoista d)potevo essere più egoista etc. Ma di sicuro dire che uno è uno str non mi deresponsabilizza.
    Rispondi a (Sempre)Al Commenta l’articolo

  7. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (26 Marzo 2014 22:08)

    @goldie, NO! andare con uomini impegnati non ha le motivazioni che hai scritto. Se si vuole un rapporto leggero ci sono centinaia di uomini ben felici di averlo e di ogni età. Come ha scritto Ilaria senza girarci attorno questo genere di donne si sente soddisfatta per aver sottratto ad un altra donna le attenzioni del proprio uomo, é qui tutto il potere che sentono di avere. Non farci dietrologia, sarebbe troppo per il caso :)
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  8. Avatar di Bruna

    Bruna 11 anni fa (27 Marzo 2014 0:59)

    Ho un'amica che ha vissuto una relazione di letto e che mi contatta quasi ogni giorno perché io l'aiuti e, soprattutto, l’ascolti. Cerco di farlo, ma lei non mi ascolta e non so più cosa dirle. Lei ha avuto un amico di letto per diversi mesi, era chiaro che la storia era destinata a rimanere così, senza possibilità che "sbocciasse l'amore". Lui non è esattamente il tipo di ragazzo che si lega ed è stato chiaro con lei su questo punto. Da qualche mese lei ha cambiato città per motivi di lavoro e quindi la relazione di letto si è interrotta. Ma lei continuava a pensare a lui che, nel frattempo, in tutti questi mesi, si è a malapena fatto vivo. Lo scorso weekend la mia amica è tornata nella città di lui per un paio di giorni per salutare i suoi vecchi amici e anche lui ovviamente. Notte di passione. Mi ha detto che lui la guardava con gli occhi a cuoricino. Il giorno dopo, quando sono usciti con gli altri amici, lui l’ha trattata in modo normale, come un semplice amico, senza cercarla più di tanto nonostante fosse il suo ultimo giorno nella città di lui. Lei ora si sente offesa e si sente trattata come una poco di buono. Ha detto che vuole chiudere con lui tutti i rapporti (ergo: toglierlo da Facebook, cancellare il numero di telefono e non contattarlo mai più). Secondo me ha ragione a voler chiudere, perché se continua ad andare a letto con lui si lega a lui anche emotivamente e poi ci sta male. Prima, però, vuole mandargli un messaggio d’addio. Lei vuole dirgli che non ha più senso sentirsi e che se lui per lei prova solo attrazione non avrebbe dovuto neanche sfiorarla. Lei pensa che lui si sia approfittato di lei. Io sto cercando di farle capire che questo ragazzo non le ha mai fatto nessuna dichiarazione d’amore, è sempre stato chiaro con lei. Io non scriverei proprio niente e cercherei di farmi la mia vita, a maggior ragione se consideriamo che ora vivono in città diverse e lontane. E poi lei che risposta si aspetta da questo messaggio? Io non so più cosa consigliarle, secondo voi che devo dirle? Lo deve mandare questo messaggio? Come faccio a farle capire che questo ragazzo non è per lei? Vorrei aggiungere una cosa che non c’entra niente con questo post. Sono interessata ad ascoltare tutti gli audio di Ilaria presenti su questo blog. Dove posso reperirli esattamente? Quanti sono? C’è una lista? Grazie mille.
    Rispondi a Bruna Commenta l’articolo

  9. Avatar di Anna

    Anna 11 anni fa (27 Marzo 2014 1:50)

    @Fiorediloto a me capita esattamente la stessa cosa...quando un uomo non mi interessa sono tranquilla serena e questo significa apparire forte sicura di me allegra senza timori di alcun tipo. ma davanti a chi mi piace l'insicurezza e l'ansia emergono spazzando via allegria e simpatia..:-(.
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  10. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (27 Marzo 2014 7:57)

    @fiordiloto, sei stata chiara e quel che accade a te é accaduto anche a me. Fin quando abbiamo la nostra dose di attenzioni siamo serene ed equilibrate, se vediamo che lui sfugge ci allarmiamo ed entriamo in confusione, siamo deboli e bisognose. Tutto quello che abbiamo creato fino a quel momento lo distruggiamo in poco tempo. É un problema nostro che dobbiamo imparare a gestire. Ha fatto bene Goldie a farsi una ragione del silenzio temporaneo del ragazzo, meglio evitare di dare segni di inquietudine e se lui vorrà avrà sempre il suo numero di telefono.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  11. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (27 Marzo 2014 11:08)

    @Fiorediloto : chiarissimissimo. situazione identica alla mia. quando uno non mi piace particolarmente, non me lo filo, o meglio, faccio esattamente quello che voglio IO e il tipo ci sta pure. quando mi piace, le difese si alzano e faccio TUTTO, ma TUTTO, storto. Ilaria, quando ti palesi? grazie
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  12. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (27 Marzo 2014 11:10)

    @Emanuela : parlo di donne normali, "intelligenti", bisognose, paurose, non delle STRONZE, nell'accezione peggiore. quelle non le considero donne.
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  13. Avatar di valentina

    valentina 11 anni fa (27 Marzo 2014 11:24)

    @Fiorediloto mi riconosco nelle tue parole, capita esattamente la stessa cosa anche a me... io sono cosi anche nel primo periodo della conoscenza, sono leggera, simpatica, vivo e lascio vivere serenamente, mi prendo e pretendo i miei spazi...ma quando le cose si fanno serie o inizio a prendermi della persona con cui esco, è finita, inizio con pallini mentali distruttivi, ansia, timore, insicurezza... con la psicoanalisi sto riuscendo a focalizzare gli schemi che mi si innescano in queste situazioni e cerco di combatterli o per lo meno cerco queste sicurezze in me invece che pretenderle dagli altri... secondo me in ogni relazione l'importante è mantenere la propria libertà... devi riuscire a gestire quella paura dell'abbandono che non ti fa vivere serenamente i rapporti....non è semplice.... io non ci sono ancora riuscita del tutto e soprattutto non sempre ci riesco ;-)
    Rispondi a valentina Commenta l’articolo

  14. Avatar di Michela2

    Michela2 11 anni fa (27 Marzo 2014 11:44)

    Quindi siamo noi che ci auto sabotiamo quando incontriamo un uomo di valore, o, per lo meno un uomo che crediamo sia di valore. Io sabato mattina avevo un appuntamento con un ragazzo per dei problemi di salute che ho. E' bellissimo lui. Parlando dei miei problemi di alimentazione compulsiva mi dice: "Beh sicuramente non è un discorso che riguarda il tuo corpo, sei una bellissima ragazza,non hai nessun problema di linea, solo che bisogna salvaguardare la salute." Io ho pensato: "bellissima ragazza? Davvero un uomo cosi' bello, che fa un lavoro basato sul corpo, sul fisico, un uomo che ha un fisico da 10 puo' pensare che io sia una bellissima ragazza? Io???Bellissima???" Lo puo' aver detto per gentilezza ma comunque l'ha detto ed io ancora non posso pensare che qualcuno possa considerarmi bella... Ergo...l'uomo di valore che incontra una ragazza che pensa di essere bruttina o fuori luogo...la guarda? Mi sa che non la vede neanche... Ci autosabotiamo...
    Rispondi a Michela2 Commenta l’articolo

  15. Avatar di simona

    simona 11 anni fa (27 Marzo 2014 12:18)

    ciao Ilaria, ciao a tutte voi, vorrei illustrare una mia teoria: il motivo per cui a mio avviso il destino, oggi, delle donne "indipendenti", che non si accontenatno delle briciole d'amore pur di avere un fidanzato o un marito, dipende dal fatto che noi donne di questa generazione ci troviamo a vivere in un momento di passaggio "epocale". Ossia: poco più di mezzo secolo sono stati introdotti il divorzio e il diritto di voto anche per le donne. I nostri genitori (almeno parlo per me che sono poco più che quarantenne) hanno costruito la loro famiglia sulla base del principio della non indisoolubilità del matrimonio di fronte a qualunque cosa, anche se le cose non andavano. E ci hanno educati e trasmesso valori come quello di essere donne che lavorano, che devo essere indipendenti, che devono studiare ed "emanciparsi". Risultato: oggi alcune donne (domani forse di più e fra cinquantanni speriamo la maggior parte!) sono donne "emancipate e indipendenti" ma i maschietti di oggi non sono assolutamente pronti a questo. Motivo per cui: 1) dilagano fenomeni di baby prostituzione con maschi e professionisti molto adulti: le giovani fanciulle sono fragili e ancora non strutturate, fresche e inibite. 2) dilagano i rapporti e i matrimoni con donne per es. molto giovani dell'est (semplicemente perchè loro sono state educate ad altri valori come quello della "sottomissione" della femmina al maschio) 3) noi donne occidentali ed "emancipate" abbiamo difficoltà a trovare uomini giusti per vivere felicemente un rapporto di coppia. Risultato: resteremo single?? Mi piacerebbe tanto esserci fra cinquantanni e vedere cosa sarà! scusate per gli errori che forse ho commesso nello scrivere, ho scritto di fretta. che ne pensate? che ne pensi Ilaria?
    Rispondi a simona Commenta l’articolo

  16. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (27 Marzo 2014 12:25)

    Sinceramente io pagherei il prezzo più alto che si possa immaginare... chessò venderei un rene o un polmone, mezzo fegato... per poter essere una di quelle donne di panna fuori e d'acciaio dentro... non sto contrario inutile... pagherei tutto l'oro del mondo per saper scegliere in anticipo e saper prima quanto investire in qualcosa. Pagherei per avere la pazienza perché lui faccia il primo passo. Pagherei per avere la lucidità di non andare a letto con qualcuno e solo dopo accorgermi di aver fatto un terribile errore. Pagherei per essere di assoluta e imprescindibile importanza nella mia vita, talmente importante da potere anche amare gli altri. Ah cavoli... siamo tornati nel campo minato dell'essere stronzi e dell'essere cinici :/
    Rispondi a Al Commenta l’articolo

  17. Avatar di Emanuela

    Emanuela 11 anni fa (27 Marzo 2014 12:26)

    @Goldie, ho la vaga, ma vaga, idea che il tuo matrimonio si sia concluso per lo stesso motivo del mio :) @BRUNA, il tuo consiglio è il migliore, storia non ce n'è stata ed è meglio non inviare alcun messaggino, si fa solo la figura della pezza per piedi. Ne abbiamo già parlato altrove, queste storie sono ok fin quando entrambi sono alla pari. Quindi si aprono e chiudono con facilità, se qualcuno prova a dargli un corso diverse finisce solo per fallire miseramente.
    Rispondi a Emanuela Commenta l’articolo

  18. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 11 anni fa (27 Marzo 2014 13:19)

    @Bruna eh finchè la tua amica non capisce da sola, non ci sarà modo di farle entrare la cosa in testa! incosciamente pensa che con questo out out lui capisca che in realtà la ama blablabla. Ti consiglio di dirle: se vuoi mandare questo messaggio, se ti fa stare più tranquilla mandalo, ma sappi che non cambierà davvero nulla e darai solo l'ultima conferma a questo tipo che tu hai bisogno di lui mentre a lui di te non gliene importa nulla. Se per te è importante per segnare una fine, una fine utile a te, non a lui che non gliene può fregar di meno allora manda una cosa breve del tipo: non farti più sentire, io cancello tutti i tuoi contati, abbi almeno la decenza di non farti sentire mai più. (se lui ha un minimo d'intelligenza, e davvero non si fa sentire, allora si può essere un pochino utile)
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  19. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (27 Marzo 2014 13:32)

    ah tengo a precisare che il comportamento cambia INVARIABILMENTE dopo aver fatto sesso, come dice Ilaria. E' il sesso che inguaia tutto. non quando so che però è solo un'avventura senza futuro, come mi è capitato una o due volte al max. e che non ho mai piu' rivisto il tipo.
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  20. Avatar di Al

    Al 11 anni fa (27 Marzo 2014 15:23)

    E poi... io non capisco ma come fa "bisognosità" ad essere sinonimo di "normalità"? Certo la bisognosità è diffusa... però è la caratteristica che rende le donne (e anche molti uomini) simili ai tossicodipendenti. La bisognosità ti fa fare mille chiamate alla stessa persona che te le rifiuta! è come uscire in balcone alle 4 di mattina per fumare (entrambe cose che ho fatto). Per me non è normale, è uno scompenso tipo una malattia, e posso dire a mia discolpa che ho dato un nome a quegli atteggiamenti che odio di me ad aprile dell'anno scorso (quando ho scoperto questo blog), e non li ho scelti ma sono il mio condizionamento familiare. Ma il fatto di fumare che l'ho scelto pur sapendo che era una tossicodipendenza non l'ho mai chiamato vizio o debolezza. No! L'ho sempre chiamato tossicodipendenza. Anche se fumare mi piaceva e per fumare ho fatto follie. Come per gli uomini che non mi volevano. Però addirittura la bisognosità un attributo della normalità...
    Rispondi a Al Commenta l’articolo