Controllare l’emotività all’inizio di una storia e in una relazione: ecco perché è importante e come puoi fare

controllare l'emotivitàParliamoci chiaro: ritieni di aver raggiunto un buon equilibrio emotivo, sei cresciuta moltissimo da questo punto di vista e hai imparato a controllare l‘emotività in un modo che qualche tempo fa ti sembrava impossibile e hai scoperto un sacco sulla piscologia maschile e le relazioni.

Però, però, però ancora oggi, dopo tutto questo bel percorso di maturità e di crescita, appena conosci un uomo che un po’ ti piace e cominciate a frequentarvi, accidenti, tutta la tua razionalità e tutte le tue competenze in fatto di relazioni vanno a farsi benedire, ti fai prendere dall’ansia, assumi comportamenti che non ti piacciono e di fatto non sai più come gestire le tue emozioni.

"È umano provare emozioni negative, ma non bisogna farle prevalere. Anthony del Mello"

E questo, come è ben noto, è fonte di guai. Perdere il controllo quando un corteggiamento è appena iniziato è doppiamente controproducente: intanto vivi male, mentre è di gran lunga meglio vivere bene, giusto? Poi soccombere alle emozioni ti fa assumere dei comportamenti sbagliati, ti fa fare delle scelte sbagliate e può mettere a rischio la tua relazione oltre che peggiorare ulteriormente il tuo stato emotivo, in una sorta di orribile circolo vizioso. Controllare l’emotività a questo punto diventa impossibile.

In ultimo, agli uomini non piace il “dramma”, non piacciono le donne che si crogiolano nel fare le drammatiche. Agli uomini piace credere di potere seguire la logica più che l’emotività nelle diverse aree della vita. E poi se la tua mancanza di controllo nasce dall’ansia, dalla paura e dalla bisognosità, cioè da emozioni negative, le emozioni negative si “sentono” lontano un miglio e non fanno stare bene nessuno. Perché mai un uomo sano e che a ha a cuore il proprio benessere dovrebbe stare male per conto delle emozioni negative di una partner o di una partner potenziale? Non c’è storia…

Controllare l’emotività per godersi i momenti positivi della vita

Molte donne sono legatissime al “dramma” e sono convinte che per godersi la vita e l’amore, gli alti e bassi emotivi siano essenziali per vivere i sentimenti in tutta la loro profondità e intensità. Nulla di più dannoso, soprattuto nel lungo termine. Queste donne sono attaccate al “dramma” perché hanno una malintesa idea di femminilità (sono convinte che le donne devono essere oltremodo sentimentali”) o provengono da una famiglia e da un ambiente dove la modalità “dramma” ha sempre regolato le relazioni tra persone. Controllare l’emotività viene considerato poco autentico e poco umano. E invece è tutto il contrario..

"Quello che mi interessa è il pudore dei sentimenti, non mi piacciono le emozioni sbrodolate. Marina Ripa di Meana"

Controllare l’emotività ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi di vita senza disperdere eccessive energie, proiettando un’immagine di forza e di equilibrio verso l’esterno e quindi permettendoti di guadagnare con spontaneità e naturalezza il rispetto degli altri e ti fa percepire appieno il tuo valore. Cioè aumenta la tua autostima. Non è poco.

All‘inizio e durante una relazione, controllare l‘emotività ti permette di fare le scelte più giuste per te e di evitare di farti prenderti in giro, di rimanere delusa o più in generale di soffrire.

Ok, a questo punto non entrare in agitazione :) . Anche se pensi che è proprio durante il corteggiamento e l’inizio di una relazione che tu “perdi la testa”, ti voglio rassicurare: imparare a controllare l’emotività è possibile a qualsiasi età. Soprattutto è realmente possibile.

La regolazione delle emozioni e l’amore vissuto con serenità

Il dottor James Gross , docente all’Università di Stanford è uno specialista in “emozioni” ed è assolutamente convinto che le emozioni possano essere guidate dove e come si preferisce e che esiste un vero e proprio metodo per la loro “regolazione” .

Ora quello che a me interessa, oltre a convincerti che è utile che tu ti dedichi a sviluppare la tua competenza nel controllare le emozioni e che è possibile che tu centri perfettamente l’obiettivo, è fornirti alcuni semplice passi attraverso i quali entrare in pieno controllo delle situazioni che vivi, anche quelle a più alto tasso di emotività, come un primo appuntamento e l’inizio di una storia.

"Non c’è niente di più importante della ricerca del benessere emozionale che chiarisce a se stessi cosa si vuole. Roberto Re"

E voglio fare riferimento non solo a tecniche provate, ma anche alla prova più importante, quella della mia esperienza. Ieri nel giro di un paio d’ore sono stata contattata da una lettrice del blog, non certo una pivellina dal punto di vista dell’età e dell’esperienza, che mi chiedeva sostegno per affrontare un pomeriggio dedciato alla scampagnata in compagnia di un uomo col quale usciva per la prima volta. Era, come ha detto lei “agitatissima”. Poi ho fatto una sessione di coaching con una mia cliente innervosita e poco serena per il fatto che un uomo che le interessa da anni aveva da pochi giorni iniziato a mostrare a sua volta il proprio interesse per lei.

Perbacco, ragazze, non si possono vivere così male anche quelli che potrebbero essere momenti molto belli tra due persone, a prescindere da quali siano gli sviluppi futuri.

E qui arriviamo al dunque: perché mai donne intelligenti e in gamba si fanno trascinare dal vortice delle emozioni quando si tratta di relazioni sentimentali? Perché perdono qualsiasi capacità di controllare l’emotività? Di certo contano molto le convinzioni personali, cioè quello che consapevolmente o inconsapevolmente si pensa degli uomini, delle relazioni, del proprio status di single o di persona che vive un rapporto di coppia. Cioè se pensi che la relazione che sta per iniziare sia il tuo ultimo treno o se pensi che lui potrebbe fingere o raccontarti bugie e farti soffrire, certamente non potrai che avere l’ansia a mille. Se per esempio vent’anni fa sei stata tradita e ne hai sofferto, continuerai a essere sospettosa e ti macererai il fegato pensando che anche questa nuova conoscenza potrebbe tradirti.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

"I ricordi hanno il potere di trasformare il passato e stravolgere il presente, soprattutto se accompagnati dalle emozioni. S. Littleword"

Di fatto, quando vivi situazioni in cui sei fuori controllo dal punto di vista emotivo è perché stai proiettando su di loro ricordi e immagini legati al passato e lanciati verso il futuro.

12 passi per vivere le relazioni in controllo di te stessa

Detto ciò vediamo quali sono i passi da compiere per controllare l’emotività. Tranquilla, sono a portata di mano, puoi farcela :) .

1) Come abbiamo appena sottolineato, molte emozioni nascono da delusioni passate o da proiezioni di aspettative e fantasie negative sul futuro. Diventa consapevole di questo aspetto di modo che tu possa soffermarti ogni volta sulla considerazione: “Sono solo fantasmi nella mia mente, ora decido in base a quanto vivo nel presente, dato che mantenere il controllo mi permette di non farmi annebbiare la mente dalla paura o di cadere nella trappola della seduzione facile.”

2) Controlla l’impulsività, cioè evita di prendere decisioni di “pancia” reagendo nell’immediato e senza darti il tempo per riflettere. Non essere reattiva o, peggio, insofferente. Già, ma come si fa? Abituati a fare un respiro profondo ogni volta che ti accorgi che sei troppo emotivamente coinvolta. Creati anche un “contro-incantesimo” cioè riporta alla memoria un’immagine, una sensazione, una melodia o un suono che ti trasportino in una situazione di totale rilassatezza. Per esempio puoi visualizzare il panorama della tua località di vacanza preferita o ricreare nella mente e nelle sensazioni il modo in cui ti senti quando stai leggendo un bel libro sulla sdraio o puoi riportare all’orecchio le parole e la musica di una canzone che ti mette allegria.

3) Vivi nel presente e nella realtà: non cadere nella tentazione di fantasticare sulla nuova storia o di pensare al passato e al futuro. Per fare questo ricordati (vai al punto 4)

4) Di tenerti sempre impegnata in qualcosa importante per te. Lo studio, il lavoro, la routine di allenamento, il rispetto del tuo regime alimentare, gli impegni della tua casa e della tua famiglia.

5) Limita l’uso dei social network, cioè non usare Facebook e compagnia cantante per troppo tempo e soprattutto non usarli per seguire compulsivamente la vita dell’uomo che stai frequentando..

6) Non perdere tempo in lunghe e dispersive chat con lui o in scambi di sms o al telefono: salvaguarda le tue energie e le tue energie emotive.

7) Per la stessa ragione non perdere tempo in lunghi e inutili pettegolezzi o scambi di chat o sms o telefonate di “confidenza” alle amiche sul tuo nuovo o nascente rapporto. Si tratta di spazzatura. Lascia stare.

8) Non fare tardi alla sera, anche e soprattutto quando esci con lui. Datti il tempo da dedicare alla tua vita e al riposo.

9) Tieni la concentrazione sulla tua vita, ora per ora, giorno per giorno.

10) Divertiti nella tua vita di tutti i giorni (cioè senza di lui).

11) Amplia la tua visuale, considera le situazioni in prospettiva. Nell’economia della tua vita, una relazione che non dovesse funzionare, se interrotta sul nascere, conta davvero poco. Se con questo non va, avanti il prossimo.

12) Assumi una prospettiva di lungo termine. Molte persone si occupano delle questioni “calde” della propria vita solo quando non possono evitarle. Mi fanno sorridere alcune mie lettrici che chiedono aiuto, in preda all’agitazione, poche ore prima del primo incontro con un uomo che ha chiesto loro di uscire. Non ha senso acquisire competenze nell’”urgenza”. Anzi può fare addirittura peggio. Quindi segui questo blog e tutte lei iniziative collegare (inclusa la sempre ricca pagina Facebook) regolarmente, dieci minuti quotidianamente e circa mezz’ora nei week end, quando arriva la newsletter. Alla tua competenza nelle relazioni è utile dedicarti ogni giorno, anche per moltiplicare le possibilità di incontri felici. E così pure alla tua capacità di controllare l’emotività.

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95 Commenti

  1. Avatar di eleonora

    eleonora 8 anni fa (23 Agosto 2016 0:30)

    devo esser l'eccezione... cio'che hai descritto,l'ho provato e messo in pratica...avevo il terrore di venir presa in giro e lo mollavo ogni15gg...pensando di far del bene ad entrambi... ma lui non ha mai avuto dubbi su di noi. ..e se Dio vuole entro l'anno ci sposiamo.
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  2. Avatar di Giusy

    Giusy 8 anni fa (23 Agosto 2016 16:25)

    Complimenti Ilaria. Bellissimo articolo.. Sembra scritto proprio su di me.. Tutto ciò che hai descritto è quello che mi capita all'inizio di un corteggiamento. Ne sono consapevole.. Grazie... Ora metterò in pratica i tuoi consigli..
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  3. Avatar di Sara

    Sara 8 anni fa (23 Agosto 2016 10:33)

    Articolo che arriva al momento giusto. Grazie. Erano aspetti di me di cui sono sempre stata consapevole ma ora ancora di più. Lo frequento da due mesi e non capisco se sono i fantasmi della mente e le paure o lui davvero non si vuole impegnare...come fare a capirlo?
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    • Avatar di Andu

      Andu 8 anni fa (23 Agosto 2016 21:06)

      Anche io stessa situazione con un tradimento atroce alle spalle... Da poco ho conosciuto un altro ragazzo ma non mi convince. Mi rendo conto che se mi vengono mille dubbi perché lui è scostante e penso che davvero non voglia un minimo impegnarsi ma a volte spero di sbagliarmi... Insomma Ilaria cosa dici meglio ascoltare il proprio sesto senso e rinunciare o vedere davvero le mosse dell'altra persona come si svilupperanno? Il punto è che secondo me a volte la paura di essere truffate ancora è molto forte...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (23 Agosto 2016 21:08)

      Vince il sesto senso, sempre.
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    • Avatar di Andu

      Andu 8 anni fa (23 Agosto 2016 21:52)

      quindi nel dubbio scappo subito seguendo il mio sesto senso che mi consiglia che forse non è affidabile??
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  4. Avatar di laura

    laura 8 anni fa (21 Agosto 2016 12:50)

    Ciao Ilaria bell'articolo, mi chiamo laura, ho 24 anni e ho un po' di problemi e mi é servito leggere in tuo articolo però voglio un tuo consiglio, purtroppo ho un po di dipendenza emotiva (soffro anche di attacchi di panico al riguardo) e quindi passo ore e ore a chattare e messaggiare quando qualcuno mi piace (sfinendolo). Molti ragazzi mi dicono che sono intelligente ma che finisco col pressarli con tutte queste chiacchiere. Non riesco a concepire l'idea che possiamo avere due vite separate, mi sembra di perderlo, che lui abbia occasioni per guardarsi intorno o che si dimentichi di me..per questo a volte sto addosso...che mi consigli? Ti ringrazio , una tua lettrice affezionata
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    • Avatar di sunny

      sunny 8 anni fa (21 Agosto 2016 21:11)

      Sto rileggendo "donne che amano troppo", leggilo anche tu, ti accorgerai del tuo schema comportamentale, dei motivi (anche familiari) che ti spingono ad essere appiccicosa, e forse ti accorgerai che hai bisogno di cambiare veramente, perchè quello che riveli non è amore ma paura di perdere l'amore. Chi ama lascia libero l'altro di vivere la sua vita, non vive nel terrore... non lo sfinisce con la sua paura. Ho vissuto anni vicino a qualcuno così, e ti posso assicurare che non è un bel vivere...
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    • Avatar di laura

      laura 8 anni fa (21 Agosto 2016 23:15)

      Grazie mille sunny, a volte confondo il fatto che se un ragazzo vuole avere i propri spazi non é perché non mi sopporta, é stufo ma perché é giusto e necessario come capita anche a me. Vai a capire però perché anche rendendomene conto alla fine penso che no, se non mi scrive é perché si é stufato. Leggerò il libro, grazie :)
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    • Avatar di laura

      laura 8 anni fa (24 Agosto 2016 22:13)

      Sunny ti volevo ringraziare perché ho letto il libro che mi hai consigliato anzi divorato dato che l'ho già finito e mi é piaciuto molto...mi sono davvero ritrovata. Grazie :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (21 Agosto 2016 22:26)

      Ciao Laura, considera i punti elencati nell'articolo. E soprattutto, concentrati su che cosa di te ti piace e che cosa apprezzi della tua personalità: credo che questa tua dipendenza sia da mettere in relazione con un scarsissimo concetto che hai di chi sei e di quanto vali :) .
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    • Avatar di laura

      laura 8 anni fa (21 Agosto 2016 23:09)

      Grazie Ilaria! Sì é esattamente così, purtroppo ho una scarsa autostima però piano a piano anche grazie al tuo blog sto cercando di superare la cosa :) Grazie ancora!
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    • Avatar di max

      max 8 anni fa (21 Agosto 2016 23:16)

      Laura aggiungo anche meno chat e più vita reale ;-)
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    • Avatar di laura

      laura 8 anni fa (23 Agosto 2016 10:59)

      Grazie Max, hai ragione...infatti guarda caso molti dei ragazzi che conosco non prendono le situazioni di petto, si nascondono dietro le chat, quando sarebbe meglio vedersi direttamente e chi sa magari eviterei anche tutte le paranoie. Grazie per il consiglio :)
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  5. Avatar di Delia

    Delia 8 anni fa (26 Agosto 2016 13:24)

    Cara Ilaria, è sempre un vero piacere leggerti: chiara, serena, utile e in ogni situazione propositiva. Ti mando da lontano un abbraccio, ma vero. Buona vita, intanto!
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  6. Avatar di Serena

    Serena 8 anni fa (23 Settembre 2016 11:29)

    Mi riconosco molto in questo profilo, ho tra l'altro una fortissima tendenza a drammatizzare tutto che mi fa vivere davvero male. Lo faccio in ogni ambito, anche nel lavoro: appena si presenta un potenziale problema perdo completamente di lucidità. Vado nel panico, comincio a prefigurarmi licenziamenti, abbandoni, scenari apocalittici. È davvero una bruttissima sensazione. Nello specifico delle relazioni sentimentali, cerco in tutti i modi di applicare i metodi che consigli ma quando sono in questo stato o faccio cavolate o mi paralizzo (per paura di fare cavolate). Oggi sono in stallo completo, persa in pensieri ossessivi e dolorosi. Ma è così: invece di godermi il momento, le mie fantasie sempre in agguato rovinano tutto... sono stufa, stufa del mio cervello assurdo, stufa di questo continuo rimuginare che mi impedisce di vivere...
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  7. Avatar di arianna2

    arianna2 7 anni fa (6 Febbraio 2017 17:52)

    Ciao Ilaria, come sempre anche questo un ottimo articolo, che mi fa pensare alla difficoltà che affronto sempre all'inizio di una relazione. Durante l'ultima che ho avuto, consapevole di questa mia fragile emotività, ho cercato di mettere in pratica le dovute precauzioni, ma ugualmente ho finito per perdere un uomo meraviglioso, fondamentalmente per... per la paura di perderlo! Ma la mia, da storia difficile ma tutto sommato comune, è ora diventata una complicata matassa di problemi. Cerco di riassumere. Agli inizi dell'autunno inizio ad uscire con un coetaneo conosciuto online. Niente di serio, lo incontro un paio di volte, credo diventerà un'altra croce sul mio curriculum di uomini, per poi passare al prossimo. E invece, inaspettatamente, lui si mostra molto più gentile, simpatico, bello e interessante di quanto mi fossi figurata al primo appuntamento. Io casco come una pera cotta. Ma non me ne rendo conto subito, tanto che entrambi continuiamo a ripeterci che non vogliamo incastrarci in una relazione, non è il momento, vogliamo essere liberi e per noi resterà sempre una frequentazione fatta di serie tv, pizza e sesso. Le settimane passano, ma lui - che evidentemente è più sveglio di me - si accorge che dai miei gesti e dalle mie parole (dal mio enorme entusiasmo, appunto) io mi sto affezionando troppo. Mi redarguisce, e io per dimostrargli che non è così come pensa gli confesso che la prima settimana della nostra frequentazione sono stata con un altro uomo (è vero... eravamo liberi d'altronde!). Apriti cielo... lui non ci vede più, chiaramente accecato dalla gelosia (che inizia a mostrare persino nei confronti di chi interagisce con me su Facebook). La lite dura un paio di giorni, lui torna arrabbiato, ma torna. È evidente che ci tiene ed è fottutamente geloso. E io capisco che concederò, e avrò l'esclusiva, e ne sono felice. Seguono settimane in cui lui non fa che contraddirsi. "non mi pressare, non ti affezionare!!" E poco dopo: "...anche io mi sto affezionando a te". Sono tre mesi di continui comportamenti contraddittori da parte sua: la dolcezza, la compagnia, le attenzioni di un vero e proprio fidanzato, e le sgridate nei miei confronti quando voglio incontrarlo troppo spesso ("se non ci sono io, puoi chiamare l'altro tuo amichetto, no?"). Quando siamo insieme è tutto bellissimo, ma le litigate via whatsapp aumentano: lui nega il fatto che la nostra sia una relazione, sente che presto finirà. Io mi trattengo moltissimo, conoscendo la mia emotività appunto, e avendo capito quanto a lui dia fastidio una donna pressante, quanto abbia bisogno di tempo e spazio per accettare l'amore che sta nascendo, per sconfiggere la paura delle relazioni che gli ha lasciato l'esperienza passata. Ma più mi trattengo più lui sembra infastidito. A Natale passiamo insieme la nostra ultima giornata, come sempre perfetta: come due fidanzatini ci rotoliamo sul divano, dormiamo insieme, ci coccoliamo appassionatamente, parliamo, ridiamo. Il capodanno è separato, nessuno dei due ha ritenuto il caso di passarlo insieme, per rispettare il nostro "patto di non fidanzamento". Per me nessun problema, sono tranquilla e paziente. Ma sbaglio ad esserlo. All'inizio di gennaio lui mi scrive, dicendomi che sta per uscire con un'altra ragazza. Che sapeva avrei voluto saperlo, che lo fa perché ha bisogno di vedere altre persone, e me lo dice perché ha grande rispetto di me. Io gli piaccio tantissimo fisicamente e sessualmente, abbiamo passato dei momenti stupendi insieme, ma lui cerca un'altra persona. Lui non è un tipo da relazioni, e la nostra lo stava diventando, non lo rendeva sereno. È stato fidanzato 6 anni con una ragazza, e ancora ricorda quanto gli ha fatto male (lui ha lasciato lei 2 anni fa, non so esattamente per quali motivi). Bene, io in un moto di maturità di cui io stessa mi sono stupita, incasso il colpo e accetto la dura realtà, chiedendo di chiudere i contatti almeno finché non mi passerà del tutto. Siamo d'accordo così. Anche se in realtà l'accordo non dura molto: in due settimane entrambi, lui per primo, lo violiamo più volte con scuse stupide, per qualche commento su Facebook, qualche richiesta d'aiuto lavorativa... però nessuna lite, nessuna scenata nostalgica. Chissà, forse siamo entrambi adulti stavolta, nonostante a me manchi da morire, e stia solo attendendo di sentirmi meglio per ritentare un contatto con lui (la regola dei 30 giorni, sì ho studiato!). Il destino però non mi dà tutto il tempo necessario, mi infligge un colpo durissimo. Pochi giorni dopo essere tornata single, arriva la diagnosi più terribile per mio padre, a cui restano poche settimane di vita. Io sono circondata da amici eccezionali, ciascuno di loro ha un abbraccio vero o virtuale per me. Ma puoi facilmente capire che per me quello più importante è uno solo: il suo. Non resisto, devo informarlo di come stanno le cose. Lo faccio egoisticamente e di getto, senza pensare che così lo sto mettendo in difficoltà. Lui risponde immediatamente con un messaggio dolcissimo, preoccupato per me e ripetendomi che lui c'è se ne ho bisogno, che mi bacia e abbraccia e sostiene in questo dolore. Lo ringrazio, senza sentimentalismi, gli dico che per me è importante averlo vicino, anche solo virtualmente, come amico. Il giorno dopo lui mi telefona, chiedendomi subito se la cosa mi dia fastidio: ovviamente no, anzi sono felice di sentirlo! Non sa molto che dire - e come biasimarlo - io lo aggiorno sulla situazione, verso qualche lacrima, spiegando come mio padre mi abbia chiesto di diventare il capo famiglia in quanto primogenita, di tutte le cose che mi sta dicendo di fare quando lui non ci sarà più. Lui mi ascolta, nonostante l'imbarazzo di entrambi sia tangibile, dice che è certo ne avrò la forza, perché io sono forte e che se lui può fare qualcosa per me lo farà. Mi chiede se in serata sono di nuovo a casa, che magari ci si può vedere. Io non so quando tornerò, non dico nulla sul vedersi o meno. Lo ringrazio ancora, gli dico che l'unica cosa che può fare ora è inviarmi ogni tanto un messaggio divertente, come faceva prima, per farmi sorridere in queste giornate difficili. Lui lo fa. Continua a farlo a distanza di tre settimane, a chiedermi come va, io rispondo sulla situazione di mio padre, giusto due righe, cerco di non cedere a sentimentalismi, a dirgli quanto mi manca, e mi manca come si mi avessero tolto un polmone, faccio fatica a respirare. Quello che chiedo a te, come consiglio, è come muovermi in questa situazione. Io in questo momento ho bisogno di lui, e so che dopo la dipartita di mio padre ne avrò ancora più bisogno. Ma senza più vergogna o timore so anche ammettere che io di lui mi sono follemente innamorata. È il primo uomo che guardando negli occhi ho pensato potrebbe essere il padre dei miei figli (io! io che odio i bambini!). Ma lui non è innamorato di me, non sembra esserlo. E quello che potrebbe offrirmi ora è una spalla amica, non un abbraccio da amante e compagno. Che fare? Che faccio? Accetto quello che ha da offrirmi in questa brutta situazione, e rimando i miei tentativi di riavvicinamento al dopo? Lo tengo a distanza, per poi riprendere i tentativi di riavvicinamento quando sarò uscita da questa tragedia? Ma soprattutto: questi tentativi avranno mai un senso? Spero di essere stata chiara e aver fornito tutti i dettagli utili per avere un buon consiglio da te, che immagino di storie complicate avrai lunga esperienza. Ti ringrazio tanto per il tempo che dedichi a noi malate d'amore, un abbraccio.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (6 Febbraio 2017 18:36)

      Arianna2, ti sei innamorata dell'uomo sbagliato, del compagno di giochi, del fidanzatino del liceo. Ti sono molto vicina per quanto sta accadendo a tuo padre, mi dispiace moltissimo e ti consiglio di dedicarti a lui (a tuo padre) nel migliore dei modi. Te lo consiglio per te. Non è vero che hai bisogno di questo tuo specie di partner. Come si fa a dire a una persona: "Non affezionarti"?. Come si può? Non aggiungo altro per rispetto della situazione che stai vivendo con tuo papà, ma questo è uno dei peggiori tipi di uomini che si possono incontrare. E il tema non è lui, sei tu.
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  8. Avatar di Laura

    Laura 7 anni fa (13 Settembre 2017 12:35)

    Ciao Ilaria. I tuoi articoli sono sempre molto semplici, ma vanno dritti al punto. Sto uscendo da circa un mese e mezzo con un ragazzo conosciuto su un sito di incontri, più piccolo di me di sette anni (io ne ho 37). Lui non si è iscritto di sua sponte, ma ha ricevuto l'abbonamento come regalo di compleanno da un amico che si è fidanzato attraverso quell'applicazione e che, fiducioso, ha voluto iscrivere l'amico single da più di un anno. Fin dal primo incontro, le nostre uscite sono sempre state lunghissime, parliamo un sacco, abbiamo mille cose in comune e ho avuto la sensazione che fosse quello giusto, dopo tanti mezzi uomini conosciuti online. Insomma, mi piace e lui ha sempre dimostrato di ricambiare tenendosi sempre "in contatto", proponendomi quando rivederci da una volta con l'altra ed essendo presente anche attraverso altri metodi di comunicazione, nonostante il suo lavoro molto pressante. Mi sentivo tranquilla e cominciavo a fidarmi, anche se mi sono resa conto che con l'andare dei giorni, era sempre presente, ma in maniera più "semplice", come se fosse passato l'entusiasmo del giocattolo nuovo, ecco... Sono andata in ferie all'estero per una settimana e la connessione non era delle migliori, per cui ci siamo sentiti molto meno rispetto a prima. Quando ci siamo rivisti, al mio rientro, sembrava essere lo stesso di sempre, ma ho trovato, per puro caso, una notifica della app su cui ci siamo conosciuti. Gli ho chiesto se la usasse ancora e mi ha risposto che la usa ogni tanto per riempire momenti di noia, facendo conversazioni molto superficiali, a distanza di giorni, senza uno scopo preciso. Mi ha ribadito più volte che non vede nessuna al di fuori di me. Ho replicato che se continua ad usare il servizio, prima o poi qualcuna di interessante la troverà, anche solo per puro calcolo statistico, ma mi ha risposto che non è d'accordo a riguardo. Mi è partito l'embolo dell'emotività e non riesco ad essere razionale a riguardo, nè a sentire cosa dice il famoso sesto senso. Da una parte penso che un mese e mezzo è poco per legarsi ad una persona e che in fondo posso anche concederci più tempo per appurare se effettivamente si può passare alla fase due del rapporto (e magari concedendomi anche altre uscite per "analisi di mercato"), dall'altra penso che se una persona mi piace, perchè chattare a tempo perso con altre? A me non viene nemmeno più voglia di parlare del meteo con perfetti sconosciuti in ascensore, figurarsi in chat, e se mi annoio, leggo un libro o faccio un cruciverba... Ma forse questo dipende dalle varie proiezioni che si sono fatte nella mia testa all'aver trovato qualcuno che "vale la pena frequentare". Non ne abbiamo ancora parlato di persona, a breve lo faremo, ma io non so interpretare questo avvenimento... Continuo a pensare al titolo di un famoso film "La verità è che non gli piaci abbastanza".... Ti ringrazio per la risposta che vorrai darmi. Laura.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (13 Settembre 2017 12:57)

      Ci sono parecchie perle nel tuo commento Laura, ne scelgo alcune (solo alcune tra le molte), e tra queste, alcune (scusate la ripetizione) sono ricorrenti nei commenti di innamorate dubbiose, quasi fotocopiate. La panzana dell'amico che dona all'amico l'iscrizione al sito online, che se è vera è più paurosa della panzana; la conoscenza di un mese e mezzo (6 settimane veh) raccontata come se vi conosceste da un quarto di secolo. Ma le famose uscite lunghissime, quante sono state? Meravigliosa la perla che dice molto della tua sicurezza in te stessa e del tuo livello di bisognosità oltre del tuo sano distacco dall'intenzione di controllare e manipolare il ragazzone inibito e viscidello: il giovanotto va tolto dalla pericolosa app donata giacché una donna più interessante di te la troverà di certo se ci rimane... Se gli mettiamo anche la cintura di castità e gli diamo un po' di bromuro a colazione possiamo davvero iniziare una bella storia d'amore. Certe che le molte modelle di Victoria Secret iscritte a Fisica ad Oxford che affollano la app in questione solo per entrare in contatto con lui dovranno rinunciare a un tal imperdibile partito. E poi chi non lo sa che nel mondo reale non si incontrano ragazze super? Sorvolo sulle uscite considerate come "analisi di mercato" (alla fine veniamo trattati dagli altri come trattiamo gli altri, perbacco, e il nostro spessore verrà ricambiato da altrettanto spessore, come la vicenda narrata palesa). E, a proposito di spessore, di sicuro sono livorosa, perché rosico e invidio chi al giorno d'oggi si annoia, a trent'anni e trova consolazione al tedio di vivere in conversazioni molto superficiali con sconosciute. Bel modo di rapportarsi agli altri, i valori morali sono alla vetta, proprio. Beato. In un ultimo, così per dire, se questo "vale la pena frequentarlo", gli altri com'erano, come sono? E tu, da chi vali la pena di essere frequentata, se tanto mi dà tanto?
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    • Avatar di Laura

      Laura 7 anni fa (13 Settembre 2017 13:39)

      Hai completamente travisato quello che ho scritto. Mi verrebbe da spiegarmi meglio, ma credo che dopo i giudizi velenosi e gratuiti (perchè poi??) che hai scritto nella tua risposta, penso mi rivolgerò a qualcuno di più professionale. Buon divertimento.
      Rispondi a Laura Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 7 anni fa (13 Settembre 2017 13:58)

      Tipo una cartomante per fare le carte? Qual è l'obiettivo? Fare l'incantesimo al giovanotto? La mia professionalità (per altro tirata in ballo da chi chiede consigli, così, a titolo gratuito e quando non riceve la risposta che vuole si adira e risponde in modo manipolatorio, a confermare un atteggiamento che ha anche nei rapporti di coppia) mi obbliga a far presente che quando una non solo la racconta a se stessa, ma la racconta al mondo tutto, non può godere della mia complicità. O vogliamo dare ragione a quegli uomini che accusano le donne di demonizzare i comportamenti maschili e di non voler riconoscere quante disfunzionalità le donne stesse portano e alimentano nelle relazioni? Quale poteva essere la risposta accomodante, complice e ruffiana a questo commento? "Cara, porta pazienza, stagli vicino, ma non troppo, rassicuralo e digli chiaramente che non ti fa piacere che continui a usare la app di incontri"? Orsù, dài, non è il luogo questo :)
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    • Avatar di Vesper

      Vesper 7 anni fa (13 Settembre 2017 18:02)

      Ma perché quando non si ricevono le risposte con parole "confortanti" come si vorrebbe si iniziano a fare i capricci manco si avessero due anni?! E poi desiderate un uomo serio e una relazione sana? Scusatemi,ma mi viene da pensare che se incontrate solo pochi di buono due domande dovreste farvele. Comunque Ilaria,scrivile che secondo te si sposeranno e vivranno felici e contenti e la tua professionalità sarà salva!☺
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  9. Avatar di Chiara

    Chiara 6 anni fa (3 Novembre 2017 15:59)

    Buongiorno scusi se La disturbo ma le volevo chiedere un > parere...sono innamorata di un ragazzo  conosciuto online, lui mi ha > chiesto mille volte di vederci ed io ho sempre posticipato...qua do > gli confessavo che uscivo con qualcuno lui si è sempre dimostrato > geloso chiedendomi tutto ciò che facevo... tempo fa mi ha confessato > che si vede con una ma che comunque ci tiene ad avermi con lui, io > però da gelosa ho iniziato a tempestarlo  di msg finché lui non si e > allontanato ed ora mi ha minacciato di bloccarmi su Whatsapp senza > però farlo...secondo lei riuscirò a riconquistarlo?
    Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (3 Novembre 2017 22:17)

      Chiara, mi scusi, glielo chiedo con sincerità, che cosa significa innamorarsi di una persona online?
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    • Avatar di Chiara

      Chiara 6 anni fa (4 Novembre 2017 9:35)

      Il fatto che senza di lui sento un vuoto dentro, come un qualcosa di me che mi manca...perche c era molto affinità fra noi almeno da parte mia ma confessata anche da lui
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (4 Novembre 2017 10:10)

      Questo non è amore Chiara, e non è neanche innamoramento. Semplicemente sei tanto sola, non hai molte persone intorno che dimostrano affetto e le attenzioni di questo ti attraggono perché ti fanno sentire importante. E' tutto qui. Ma non c'è niente di amore, niente.
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    • Avatar di Chiara

      Chiara 6 anni fa (4 Novembre 2017 23:02)

      Fortunatamente persone accanto a me ne ho e so che mi vogliono bene ma questo non basta a riempire il vuoto che mi ha lasciato lui...comunque la ringrazio per la sua cortesia.
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  10. Avatar di Marta

    Marta 6 anni fa (18 Novembre 2017 20:03)

    Salve a tutte/i! Vi scrivo per avere un parere. Mi pare che l'articolo faccia al caso mio. Qualche mese fa sono stata ad un concerto e ho avuto un intenso scambio di sguardi con l’artista che si esibiva. Lui ha cominciato a guardarmi e io mi sono incuriosita. Ho cominciato a seguire la sua pagina Facebook per essere aggiornata su di lui e sulle date dei concerti. Senza dilungarmi, da allora, tramite Facebook, è cominciato un intenso scambio di ‘pensieri’ (canzoni, frasi, immagini…) tra me e lui. Lui posta qualcosa ed io gli rispondo e viceversa. In maniera discreta e non eccessiva ed è un ‘gioco’ che mi diverte. Non ci siamo mai parlati. Ho evitato di contattarlo tramite Facebook perché vorrei risparmiarmi una brutta figura in caso di cantonata e vorrei approcciassimo di persona. E poi, come ho appreso dal blog, è bene incoraggiare un uomo ma è preferibile lasciare che sia lui a fare il primo passo. Ho avuto molto da fare in questo periodo e non sono potuta andare ad un suo concerto per vederlo nuovamente (a dire il vero c’ho anche un bel po’ di strizza). Ne sono attratta e mi pare di capire che lo sia anche lui. So che devo andare ad un suo concerto, provare in qualche modo ad approcciare. Quanto prima ci andrò. So anche che potrebbe non essere la persona adatta a me. Il problema è che la dolcezza che colgo dai suoi post mi fa sciogliere come un ghiacciolo. Perdo lucidità, lo penso, penso che lui mi pensa, lo desidero, divento irrazionale, mi faccio film. Io ho progetti per me, mi piacerebbe realizzarmi, costruirmi una bella vita. Per fare questo c’è bisogno della massima concentrazione, che spesso non ho perché penso a lui, lo voglio e lo desidero. Non voglio rovinare tutto quello per cui mi sono sacrificata negli ultimi anni, perdermi e perder tempo per una bolla di sapone. Che ne pensate? Come faccio a non perdere la concentrazione su di me? Come faccio ad evitare di farmi troppi film? Mi sono resa conto che è una difficoltà, questa della poca concentrazione, che vorrei definitivamente superare a prescindere dal caso specifico. Qualunque cosa succeda voglio imparare ad essere sempre la mia priorità assoluta. Ringrazio chiunque mi darà un suggerimento!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (18 Novembre 2017 21:24)

      Mantenere la concentrazione: che cosa ti dicono la logica e il buon senso riguardo a questi scambi con costui?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Marta

      Marta 6 anni fa (18 Novembre 2017 23:16)

      La logica e il buon senso forse mi dicono che è una situazione strampalata. Sono abbastanza sicura di quello che ho percepito, la mia parte sentimentale trova questi scambi romantici, carini, la parte razionale forse suggerisce di vivere più nella realtà e meno nel mondo virtuale. Tu che ne pensi? Puoi darmi qualche suggerimento?
      Rispondi a Marta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (19 Novembre 2017 10:50)

      Io penso che sia una situazione strampalata. Ma nemmeno tanto: il mondo è pieno di seduttori parolai che giocano con i sentimenti delle donne. Un cantante è abituato a tenere attaccate orde di fan innamorate di lui. Gli scambi sono romantici e carini? Che ci vuole, scusa? E' interessato a te? Ti faccia delle proposte. Davvero, non andiamo a cercarci la presa in giro a tutti i costi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Marta

      Marta 6 anni fa (19 Novembre 2017 16:12)

      Grazie Ilaria. I miei sentimenti sono la parte fragile di me, ne sto prendendo coscienza. Non voglio essere una fan innamorata, voglio essere una donna intelligente. L'ultima frase mi brucia assai ma mi sarà sicuramente utile.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (19 Novembre 2017 17:09)

      Ma per tutti i sentimenti e le emozioni sono la parte fragile. Non rifiutiamo la nostra normalità e la nostra umanità tra l'altro confondendola per debolezza e inferiorità rispetto agli altri. Solo che è proprio sia della natura, sia degli esseri viventi e in particolare degli umani fronteggiare le proprie fragilità, accettarle e andare oltre. Il "non farsi prendere in giro" dai mille manipolatori che ci stanno intorno e anche dai nostri bisogni significa proprio riconoscere e accettare queste fragilità, ma assecondarle il più lontano possibile di chi se ne vuole approfittare.
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    • Avatar di Marta

      Marta 6 anni fa (19 Novembre 2017 19:25)

      Eh, hai ragione. Grazie.
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  11. Avatar di M&M

    M&M 6 anni fa (16 Dicembre 2017 21:39)

    Evito di incontrare troppa gente, evito di uscire, evito il T******, e lo evito soprattutto perché in questo stato in cui mi ritrovo, non lo voglio incontrare. Mi sento ai minimi termini, per cui io non posso espormi, finirebbe tutto male, tutto, sono troppo negativa. Pensarla in questo modo non aiuta, certo, ma io mi devo tutelare, quando mi sentirò più forte affronterò la cosa. Non sono serena, pensavo che dopo aver “risolto” la questione con i miei, sarebbe andato meglio tutto. E intendo dire anche la gestione del dolore da abbandono da parte del primo imbecille che passava. E invece no, anche se il dolore e la confusione provata questa estate per i miei non sono secondi a nessuno quanto ad intensità. Ma non è questo il punto. Dopo è stato un progressivo peggioramento dell'umore di fondo, della sicurezza, dell'autostima. Nemmeno i miei mi avevano ridotta così, fiaccata in questo modo. E' proprio vero: avere una relazione sbagliata ti corrode. Uno dei pensieri più o meno coscienti è questo: se un uomo così ameba, così insignificante, così poco attraente mi rifiuta, allora come la metto con quelli che sono meglio di lui? Se un uomo con un aspetto poco invitante e con problemi sessuali mi dice che non gli sono mai piaciuta, allora faccio proprio schifo? Se persino lui mi rifiuta, allora vuol dire che valgo proprio poco sul mercato? Io non lo so, intuisco che sto dando troppa importanza al parere di un imbecille, e che se mi ha rifiutato in questo brutto modo, ciò è dovuto ai suoi problemi, alle sue mancanze e alle sue frustrazioni. Quindi la questione non è quanto valgo per tutto l'universo, ma quanto valgo per un imbecille semmai. E, ancora meglio, potrei dirmi che il mio valore non è legato alle idiosincrasie di uno, che non è legato alla mancante consapevolezza dei miei genitori, figuriamoci a quella del “signorchepassadilì”. Forse ho creato un mostro. Perché il “signorchepassadilì” era solo uno che passava e, come l'istinto mi aveva suggerito, era meglio lasciar perdere. Nonostante il comune linguaggio, i gusti musicali, la cultura e tutto il resto. Cosa che mi aveva veramente impressionato. Gli ho davvero attribuito qualità che non aveva. E si è attribuito qualità che non aveva minimamente. “Sono un uomo sensibile”. Davvero c'è da stare attenta se qualcuno mi dice così la prossima volta. Mi rendo conto di quanto io “pensassi di lui che...” e quanto cancellavo tutto ciò che di non conforme al modello creato si verificava. Questa persona è stata inondata dalle mie aspettative, mi sono buttata a pesce senza nemmeno studiarmelo. O meglio: già pensavo che siccome molte passioni erano comuni, la pensasse più o meno allo stesso modo mio. Ed in effetti era così. Salvo che sulle relazioni e il sesso. Ah! Saperlo prima....... A distanza di tempo (e di luogo: non l'ho mai più cercato, cancellato tutto) emergono gli errori, emerge dove, in quale fotogramma, ho preso la strada sbagliata. E' la gestione dell'emotività che mi fotte.
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  12. Avatar di Est

    Est 6 anni fa (8 Febbraio 2018 18:20)

    Ciao lettori e lettrici! Grazie per l'articolo Ilaria. Mi domando per il punto 6 se ci sia molto da fare nel mio caso. Lui ed io ci conosciamo da due mesi, e se da una parte dice che potremo andare e fare qualcosa insieme dall'altra accampa il fatto di avere poco tempo. Entrambi andiamo all'università, io come pendolare. Ho il presentimento che lui voglia darmi la sensazione di condivisione e affinità quando invece si tratta di semplice attrazione fisica. Quando ci vediamo parliamo veramente poco e appena stiamo lontani passiamo ore a parlare. Sento in me il declino d'interesse come dice l'articolo per la paura di essere presa in giro, magari non lo fa nemmeno a proposito. Come lasciarlo? Dopotutto ci stiamo appena conoscendo.
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  13. Avatar di Lee

    Lee 6 anni fa (13 Luglio 2018 15:47)

    Ciao Ilaria! Scusa per il commento brusco privo di saluto ma non sono molto pratica di chat..apprezzo il tuo blog e ti sarò grata se potrai darmi un consiglio..a presto
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  14. Avatar di Lee

    Lee 6 anni fa (13 Luglio 2018 15:35)

    Ma la regola di non prendere l'iniziativa all'inizio di una storia vale anche per uomini di culture diverse? Ad esempio con un tedesco? Mi dicono che sono in genere molto impacciati nel farsi avanti e che i tempi di attesa possono essere infiniti...tu che ne pensi?
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    • Avatar di Tania

      Tania 6 anni fa (14 Luglio 2018 16:50)

      Guarda, io vivo in Svezia e, in genere, anche qui di solito gli uomini sono più reticenti a farsi avanti. Ma, c'è un grosso ma, se sono davvero interessati lo fanno comunque. Magari ci mettono di più, ma lo fanno. La cultura può incidere, ok, ma l'amore, l'interesse per un'altra persona, se ci sono escono fuori.
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    • Avatar di Lee

      Lee 6 anni fa (15 Luglio 2018 18:54)

      Grazie Tania...credo proprio tu abbia ragione. Nel nostro caso tuttavia non si tratta di amore perché ci siamo appena conosciuti e lui mi ha chiesto il numero di telefono la seconda volta che ci siamo visti, dopo aver dimostrato un certo interesse in entrambi gli incontri. Ora è passata una settimana e mezza ma non si è fatto più sentire. Mi dispiace un po' perché a pelle mi sembrava un uomo interessante, ma ho deciso di non prendere iniziative, anche solo per sperimentarmi in un modello di comportamento diverso dal solito e me ne farò presto una ragione. "The show must go on" come mi ricorda sempre ironicamente una cara amica.
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  15. Avatar di Silvia

    Silvia 4 anni fa (12 Dicembre 2019 23:35)

    Buonasera a tutti! Volevo sottoporvi una situazione che mi si presenta regolarmente al lavoro, e di cui avevo già parlato sul blog. L'altra sera ero a cena con dei colleghi e tutto stava andando serenamente. C'è giusto un collega con cui io non sento di avere un rapporto sereno: come si pone (anche nei miei confronti) e l'atteggiamento generale mi irrita molto. L'altra sera questo collega mi si rivolge, davanti a tutti, in modo che io ritengo pressante e, a fronte di svariate volte in cui ciò è già successo, io scoppio. Cioè mi rivolgo a lui in modo secco, quasi maleducato. Ora, a me non piace pormi così, e soprattutto ci rimango male e mi dispiace per me perché mi sento un po' ingabbiata. So bene che ingaggiare discussioni con lui, oltre che inutile, è controproducente. Ma continua ad irritarmi molto, e soprattutto non posso eliminarlo dal mio orizzonte quotidiano. Che fare? L'articolo è molto esplicito e suggerisce di non reagire di impulso. Come posso metterlo in pratica? Grazie a tutti.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 4 anni fa (13 Dicembre 2019 0:33)

      Evidentemente costui ha capito perfettamente i tuoi punti deboli e li colpisce apposta per farti perdere il controllo e avere lui il controllo. E tu "abbocchi" con facilità... Succede, è necessario assumere la convinzione che in questo modo sei suo ostaggio e che quindi devi "liberarti". Diventa consapevole di quali sono i punti deboli che lui colpisce e che cosa li rende così deboli, in modo da trovare un antidoto.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (13 Dicembre 2019 11:06)

      Evidentemente si, ha centrato il bersaglio! Cosa che gli ho visto fare anche con altri colleghi, seguendo schemi simili. Come dici tu, mi sento in ostaggio, e voglio invece sentirmi libera. CI pensero' su, soprattutto a cosa mi fa scattare questi meccanismi. Senza andare troppo indietro nel tempo, ho avuto un'educazione abbastanza prescrittiva, quindi parte del mio 'ribellismo' :D quando mi viene dato un ordine o fatta una richiesta che trovo pressante viene da li'. Non c'e' bisogno comuqnue che rimanga legata a questi schemi, anzi! Grazie tante per le riflessioni.
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Laura

      Laura 4 anni fa (13 Dicembre 2019 12:06)

      Questa risposta di Ilaria è preziosa... Io mi sto rendendo conto piano piano che l'unica difesa contro chi (a vario titolo) cerca di approfittarsi di noi non è concentrarsi sull'altro, sul perché lo faccia, ma su noi stesse e sul perché siamo così vulnerabili su quell'aspetto. Lavorare sulla nostra forza, sulla nostra indipendenza emotiva, significa trovare la chiave ( anche in termini di comportamento pratico) per diventare immuni a costoro.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (13 Dicembre 2019 14:11)

      Gran bel pensierio che esprimi, Laura!
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  16. Avatar di Claudia5

    Claudia5 4 anni fa (23 Febbraio 2020 7:45)

    Buongiorno Ilaria, leggendo il punto 6 mi sono resa conto che gli uomini peggio intenzionati e i più sbagliati che ho conosciuto mi hanno sempre inviato agli inizi della frequentazione tanti messaggi e fatto lunghissime telefonate, che poi via via che cresceva il mio coinvolgimento si diradavano sempre di più. La loro è una tattica per farci credere di essere molto presi e interessati e per manipolarci facendoci sentire la loro mancanza?
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  17. Avatar di Margherita

    Margherita 3 anni fa (23 Gennaio 2021 5:32)

    Credo in un incontro a volte anche casuale, possibile anche in un social. Io l'ho accettato non subito anzi.Poi la curiosità e la situazione attuale mi ha spinto ad approfondire. Ho messo a dura prova le mie energie. Penso però che per far crescere un amore bisogna incontrarsi avere una relazione dove il corpo parla, altrimenti si vive nell'immaginario e non si costruisce. Ho desiderato conoscerti.Sei stato divertente e allegro protettivo e profondo.Sicuramente mi hai aiutato perché avevo avutoi momenti difficili, ma anche belle esperienze. All'inizio mi sembrava di conoscerti e di averti già incontrato era come se avessi bevuto.Penso scriverò qualcosa della mia vita. Ho avuto una vita ricca di attenzioni un marito che mi ha amato, anche se vivere in coppia si devono affrontare momenti di crisi. Non ho avuto figli, ma tanti allievi e ho dato il meglio energie e gioia di vivere. Sono una storica dell'arte e a volte penso di aver sacrificato mio marito che però mi ha lasciato libera di occuparmi di ciò che mi piaceva.
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