Sei capace di vivere le relazioni con leggerezza?

vivere le relazioni con leggerezza

Vivere le relazioni con leggerezza. Ti interessa?  Ne sei capace? Ti piacerebbe saperlo fare?

"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. I.Calvino"

Vivere le relazioni con leggerezza non significa essere donne “facili”, “poco di buono” o “superficiali”.

Tutte definizioni che tendono a descrivere una donna come stupida, poco affidabile e, appunto, di facili costumi.

Non sia mai!

Si sa che le brave ragazze per essere accettate e ben giudicate, per essere all’altezza delle aspettative, per essere “brave” nel senso più pieno del termine, devono anche essere “serie”.

E una brava ragazza e seria non può essere anche leggera, nello stesso tempo.

O, almeno, non è così facile ed è un compito nel quale riescono solo quelle molto astute e abbastanza anticonformiste.

Però, siamo di nuovo dal principio. Se si è astute e anticonformiste, non si può essere anche brave e serie.

Insomma, se si è brave e serie, prima di tutto bisogna essere coerenti, mantenere la barra dritta, non lasciarsi andare.

E come si fa a essere leggere? Non si può! Non si deve! Soprattutto: non è buono, non è giusto, non sta bene!

Vivere le relazioni con leggerezza. E’ consentito dalla legge?

Certo è un bel problema quello di vivere le relazioni con leggerezza. Attenzione, sto dicendo precisamente “vivere le relazioni con leggerezza”, non vivere relazioni leggere (indicibile, proprio!!!) o comportarsi con leggerezza.

Perché vivere relazioni leggere significa essere chiaramente delle poco di buono, assimilabili a donne di strada.

Invece, certo, comportarsi con leggerezza, significa essere superficiali, distratte, disattente. Questo devo dire non piace nemmeno a me, dato che anch’io, nel mio piccolo, sono una brava ragazza.

Ma sai qual è il guaio? Che molte donne non vivono con leggerezza, non vivono le relazioni con leggerezza e nello stesso tempo si comportano con leggerezza.

Cioè, compiono delle scelte “stupide”, “sbagliate”, “fuori luogo”, che le danneggiano.

Non per niente c’è un vecchio celebre libro dedicato agli errori delle donne in amore che in italiano è stato tradotto “Donne intelligenti, scelte stupide”. Un titolo che dice tutto.

Perché a un sacco di donne capita di essere intelligenti e di comportarsi da stupide.

Di essere brave ragazze e di non vivere con leggerezza e tantomeno di vivere con leggerezza le relazioni.

E questo non va bene. Perché è molto più utile vivere le relazioni con leggerezza e non con pesantezza.

"Pensare con leggerezza non significa essere persone leggere. Significa scegliere il sorriso, e il sorriso è una scelta coraggiosa (egyzia, Twitter) "

Solo che sul tema c’è un bel po’ di confusione. Molte donne si indignano all’idea di poter vivere storie “leggere”, senza importanza, senza grande coinvolgimento.

Il problema serio è che tra queste, molte donne si indignano anche all’idea di vivere le relazioni con leggerezza.

Perbacco! L’amore è una cosa seria, spessa, importante. Non si può vivere con leggerezza, come fanno le adolescenti (sempre che lo vivano con leggerezza) o le stupidelle.

"La ragione per cui gli angeli sanno volare è che si prendono con leggerezza. GK Chesterton"

Non ne parliamo poi, se si è sofferto in passato. Come si fanno a vivere le relazioni con leggerezza? Metti che tu ti distrai un attimo, per leggerezza, e rimani di nuovo fregata…

No, no e poi no!

Se si è sofferto bisogna trascinare la sofferenza e la pesantezza del passato nel presente e nel futuro. Nelle relazioni presenti e future.

Mica bisogna darsi la possibilità di alleggerirsi. La leggerezza è per gli ignoranti (coloro che non conoscono il vero amore, quello che fa soffrire) e per gli stupidi (quelli che non soffrono abbastanza, e per questo sono senza cuore e senza cervello).

Questo, diciamocelo pure, è un altro cliché. Uno dei tanti cliché tutto femminile, che viene dall’educazione delle brave ragazze.

Dato che per l’immortale maschilismo d’accatto (che piace tanto anche alle cosiddette “élite”), un uomo che vive storie leggere è un figo e un uomo che vive le relazioni con leggerezza è un uomo simpatico, affidabile, equilibrato.

Vivere le relazioni con leggerezza: ne hai voglia?

Allora com’è che le donne per prime hanno qualche resistenza a vivere le storie d’amore con leggerezza?

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Forse perché si auto censurano? O forse per pudore? O per paura del giudizio degli altri? Per paura di soffrire?

Magari per tutte queste ragioni e anche per qualcun’altra.

Bene.

Si fa per dire…

Mettiamo il caso che a te interessi lasciare andare un po’ di pesi, un po’ di zavorre, qualche sassolino o addirittura macigno relativo alle storie sentimentali.

Passate, presenti, future.

Così facendo potresti muoverti in modo più lieve ed essere percepita come più lieve anche dagli altri. Uomini compresi.

Vivere le relazioni con leggerezza. Come si fa?

Direi che il primo passo, se ti va, è di prendere in considerazione il fatto che vivere le relazioni con leggerezza non significa viverle con meno amore e meno eccitazione. Probabilmente significa viverle con più divertimento. Soffrendo meno.

Probabilmente significa anche non farsi rovinare la vita (la carriera, il lavoro, gli studi, la salute) da una relazione e da un uomo. Magari significa fare un’esperienza che ti arricchisce, che poi è il vero senso della vita. Fare esperienze che non ci distruggano.

Vivere le relazioni con leggerezza non significa essere superficiali, anzi. Significa avere una prospettiva oggettiva su come funziona la vita e su quello che è veramente importante.

Una relazione d’amore non è la vita. E’ solo una parte della vita.

Esserne consapevoli vuol dire evitare i drammi (che non piacciono alle persone equilibrate, agli uomini equilibrati), ed essere sagge e consapevoli.

Il secondo passo è sviluppare il tuo senso dell’umorismo, la tua ironia e la tua autoironia.

Scopri come ridere di più su quel che ti accade, anche di spiacevole e impara a ridere in faccia ai tanti uomini inconsistenti, beceri e volgari che ti avvicinano.

L’ironia è utile, purché non si trasformi in sarcasmo, in causticità (cioè in costante svalutazione di te stessa, degli altri e dei sentimenti). Sennò torni a essere pesante e non va bene.

Quindi di nuovo: coltiva un sano senso dell’umorismo, la capacità di cogliere il buffo e il ridicolo di quel che accade e di riderci sopra, senza rabbia, senza desiderio di rivalsa, di autocommiserazione o di diminuzione dell’altro.

Il terzo passo è riconoscere che la paura di vivere le relazioni con leggerezza viene dalle ferite passate, ma anche da tante convinzioni poco rispettose di te come donna e della tua femminilità, convinzioni che hai preso dal mondo esterno e delle quali ti puoi disfare.

Perché la leggerezza ti serve a fare le cose per bene per te e per gli altri ed essere leggera, non drammatica, non “pesante”, non dipendente, è un punto di forza, non un punto di debolezza.

La leggerezza, in questo senso, è produttiva e creativa.

Lasciare andare certe difese che ci mettono preventivamente contro gli altri, è un atto di liberazione ed è auto protettivo, non autolesionista.

Rimanere chiuse ed arroccate su vecchie convinzioni, idee e posizioni significa essere più fragili, non più forti.

Perché quella strenua e inutile autodifesa “a prescindere”, tra l’altro, succhia energie preziose. Che alimentano altra sofferenza. Pensaci.

Il quarto passo è sperimentare la “leggerezza” un po’ in tutte le aree della vita prima di iniziare con le relazioni. Nei rapporti famigliari, in quelli con gli estranei e con il mondo in generale. Nello studio, nel lavoro e nella carriera.

Il quinto passo è fare un poco alla volta, prendersi il tempo necessario e nello stesso tempo andare avanti. Mantenendo continuità e costanza. Un pezzetto tutti i giorni. Lasciare andare un peso ogni giorno senza mai più raccoglierlo, abbandonandolo per sempre.

Può davvero valerne la pena di vivere le relazioni con leggerezza.

Se vuoi scoprire come lasciare andare i pesi e le zavorre del passato e riaccendere la tua luce, guarda i video di anteprima del percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo.

Come fare innamorare un uomo e tenerselo è un percorso che ti guida passo passo a costruire una relazione vera e autentica, senza snaturarti ma mettendo in luce la tua vera personalità.

Iscriviti all’anteprima video di Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca qui per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno).

Lascia un Commento!

151 Commenti

  1. Avatar di Carlotta

    Carlotta 5 anni fa (25 Maggio 2019 18:04)

    Bello! Sì, lo voglio 😂!
    Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

  2. Avatar di AnnaV

    AnnaV 5 anni fa (25 Maggio 2019 18:27)

    Ecco! Lo compro! :D
    Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

  3. Avatar di Emilia

    Emilia 5 anni fa (25 Maggio 2019 20:15)

    La leggerezza... Vivere leggeri e senza pensieri, paure, preoccupazioni. Sarebbe magnifico.
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  4. Avatar di Carlotta

    Carlotta 5 anni fa (26 Maggio 2019 17:00)

    Scrivo un commento un po' più articolato del precedente :-). Io trovo che la leggerezza sia una cosa meravigliosa. Una boccata d'aria in primavera. E' intelligenza e saggezza, è sapere mettere i vari aspetti della vita nella giusta prospettiva, è saper vivere. La leggerezza è da forti. O almeno, per me, in passato, la serietà e la coerenza sono state le uniche possibilità quando vacillavo ed ero fragilissima.
    Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

  5. Avatar di Silvia 72

    Silvia 72 5 anni fa (26 Maggio 2019 18:07)

    L'ultimo compagno che ho avuto mi ha insegnato a tirar fuori una leggerezza che non credevo di avere: mi ha liberata dai pesi e dalle paranoie che tendenzialmente mi porto dietro per carattere, ed è stato bellissimo. Ridere, scherzare, prendersi in giro ci ha permesso anche di raggiungere un coinvolgimento ed un'intesa speciali. Purtroppo non sono riuscita a mantenere questa leggerezza e l'ho perso...l'ho appesantito con il mio modo di essere perfettina (non perché creda di esserlo ma è il mio carattere: sono precisina) e anziché aiutarmi a ritrovare lo stato d'animo iniziale, sì è allontanato lasciandomi consapevole della persona che posso essere ma che non potrà più esserlo con lui.
    Rispondi a Silvia 72 Commenta l’articolo

  6. Avatar di Lu

    Lu 5 anni fa (26 Maggio 2019 13:05)

    Questo articolo mi riguarda tantissimo, come quasi tutti in realtà (spero non sia un male!:D). Da quando ho cominciato ad essere più leggera in alcuni ambiti della mia vita, la qualità della mia vita è aumentata di molto. Ho ancora tantissima strada da fare, in amore soprattutto. Il libro 'Donne Intelligenti, Scelte Stupide' lo leggerò sicuramente. Ho sinceramente, nelle relazioni, in specie amorose, moltissima difficoltà a gestire la mia emotività, le emozioni. Come si fa? Come si fa a gestire tutto assieme, a mantenere se necessario il sangue freddo? C'è qualche lettura che potrei fare in merito (oltre ovviamente a seguire il blog!)? Si accettano suggerimenti. Buona giornata a tutte/i.
    Rispondi a Lu Commenta l’articolo

    • Avatar di Antonella

      Antonella 5 anni fa (26 Maggio 2019 19:04)

      Salve, proprio per delusioni precedenti ho deciso di comportarmi con leggerezza ed ho conosciuto un uomo molto interessante d sexy. Solo che lui sta cercando di cambiarmi, di farmi diventare "seria". Non capisco ...
      Rispondi a Antonella Commenta l’articolo

  7. Avatar di Adriana

    Adriana 5 anni fa (26 Maggio 2019 15:48)

    Si ok. Io ci sto provando. Pur essendo stata tradita poco dopo l'inizio della relazione (Che dura da 4 anni e mezzo).. con la sua ex, che, mio malgrado, vede tutti i giorni, essendo la sua segretaria . Come si fa A viverla con leggerezza ? Io dubito che ci sia ancora un'intesa sessuale fra loro, visto che, l'ho mollato più volte e poi ripreso ma che, fosse stato x lui, non so se si sarebbe rifatto vivo... Forse più che viverla con leggerezza, dovrei mollarlo definitivamente... Help .. :)
    Rispondi a Adriana Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (26 Maggio 2019 16:10)

      Vivere con leggerezza è diverso da vivere con ingenuità.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 5 anni fa (26 Maggio 2019 16:31)

      Beh certo che lo devi mollare...attenzione ad interpretare correttamente il concetto di leggerezza, che non vuol dire "passar sopra" alle porcate che ci vengono fatte.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Francesca

      Francesca 5 anni fa (26 Maggio 2019 17:17)

      Mi sembra che tu ci sia già arrivata...alla risposta!
      Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Doris

      Doris 5 anni fa (26 Maggio 2019 22:37)

      Io questo non lo definirei viverla con leggerezza, ma inzerbinarsi...
      Rispondi a Doris Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (26 Maggio 2019 23:34)

      Questo ricade nella fattispecie: trascinare un cavallo morto. La relazione, che dovrebbe aiutare te, invece ti assorbe energia. Lo lasci e lo riprendi e lui inerte, muro di gomma anche rispetto alla ex. Che fatica, altro che leggerezza.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

  8. Avatar di Silvia

    Silvia 5 anni fa (26 Maggio 2019 18:32)

    Nel caso altri si stessero chiedendo la stessa cosa, cioè cosa distingue ironia da sarcasmo, ho trovato utile queste descrizioni: https://www.fanpage.it/c-e-una-bella-differenza-fra-sarcasmo-e-ironia/ Ilaria, lascio a te modificare nel caso non si possano postare link. Un'altra cosa su cui mi sono soffermata a riflettere è come, nella pratica, poter ridere di più di ciò che mi accade, e di conseguenza vedere molte cose tramite una lente di 'leggerezza'! Delle volte mi faccio degli sberleffi allo specchio tanto per ridere tra me e me oppure, appunto, ironizzo, e continuerò a farlo. Altre idee?
    Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Maggio 2019 20:06)

      Approvo il commento. Leggo l'articolo e osservo che chi scrive di lingua, dovrebbe saperla usare in modo ineccepibile e chi scrive dovrebbe abituarsi a rileggere quel che scrive per eliminare errori. Nell'articolo linkato l'italiano zoppica e manca una rilettura. In secondo luogo l'episodio citato su Alessandro Magno, l'uomo più potente del mondo, allievo di Aristotele (niente po' po' di meno, poiché suo padre, Filippo di Macedonia, poteva permettersi per il figlio un grande precettore), ma non per questo necessariamente filosofo, racconta esattamente l'opposto di quel che l'autore del nostro articolo dice. Certo, le versioni e interpretazioni sono infinite. Alessandro, pieno del proprio orgoglio e della propria superbia, va da Diogene, che vive in una botte (massima umiltà) e gli dice: "Io per te posso fare qualsiasi cosa". Il filosofo in spregio dice: "Togliti che mi fai ombra." Insomma, una bella versione del "re è nudo". Il sarcasmo ha una sua bella utilità: quando usato appunto verso i potenti, i prepotenti e gli strafottenti.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Maggio 2019 20:50)

      Cioè, quello che voglio dire è che il sarcasmo è perfetto con determinati soggetti e per vivere relazioni leggere...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (26 Maggio 2019 21:40)

      Insomma, Ilaria, un link da non perdere, a proposito di ironia ;)
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (27 Maggio 2019 0:07)

      Ma no, sono io che non uso la leggerezza...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  9. Avatar di Shy

    Shy 5 anni fa (25 Maggio 2019 20:02)

    L’articolo capita a fagiolo. Mi sto frequentando con una persona da qualche mese, sta andando tutto bene. Finché, la scorsa settimana, in previsione di un impegno suo (compleanno della sua migliore amica) il sabato, a cui fra l’altro non sono stata invitata (mi presenti la famiglia e gli amici, mi aspettavo che mi volessi presente) se ne esce fuori il venerdì con “andiamo a ballare qui che ci sono i miei amici”. L’ho presa male, malissimo. Mi sembrava di rivivere un incubo, la storia col mio ex, la fame che passa, l’ansia, le dormite inesistenti. Ho tirato fuori tutta la rabbia che avevo addosso e gliel’ho vomitata tutta per messaggio. Mi volevo far intendere, volevo dirgli che un giorno fra venerdì e sabato va bene dedicarlo agli amici, ma perché entrambi? Anche se mi hai coinvolto, perché non senti l’esigenza di stare da solo con me? È uscito fuori con “mi pesa che i miei amici mi dicano che sono sparito”. Fra una cosa e l’altra abbiamo chiarito, ma io non sono più tranquilla da quella discussione come prima. Stasera, si sta giustificando con “non so ancora i programmi” ed io ho deciso che non andrò con lui, per ripicca. Non mi voglio far mettere i piedi in testa di nuovo e voglio essere più autonoma. Non mi vuoi? Benissimo, ti dimostro che so fare a meno di te. Fino ad ora è stato bravissimo, ma questa esigenza di stare con gli amici per forza e tutto il peso che dà alle loro parole...non mi piace per niente. Cerco di difendermi come posso, ma non sono mai stata una che sa vivere alla leggera...
    Rispondi a Shy Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (25 Maggio 2019 22:12)

      Cioè tu hai detto: “perché invece non usciamo solo io e te, venerdì?” E lui ha detto no? O gli hai letteralmente chiesto “perché non senti l’esigenza di stare da solo con me?”. Non ho capito. Perché la risposta dipende un po’ anche dalla domanda.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Francesca

      Francesca 5 anni fa (26 Maggio 2019 15:06)

      Leggendo la tua lettera mi vengono due considerazioni, le condivido con te, magari possono esserti utili. La prima é che sembra che tu viva le relazioni d’amore come una transazione: io ti do un ‘tanto’ tu devi rendermene in altrettanta misura o almeno quanto io ritengo che possa andare bene, secondo tue regole e tuoi modi di vivere la relazione. La seconda é che sembra che tu deleghi all’altro (sue scelte, suoi modi di vivere e gestire i suoi rapporti di amicizia, famigliari etc) la tua felicità o benessere chiamalo come vuoi. Questo è molto pericoloso perché dai potere a un’altra persona di stabilire se ti può fare felice o no.... Ecco io riprenderei un po’ di più in mano la mia vita e rivedrei meglio il mio modo di intendere l’amore...vedi tu. Ciao
      Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Fenice

      Fenice 5 anni fa (27 Maggio 2019 13:34)

      Se pensi di doverti difendere, difficilmente riuscirai a vivere con leggerezza... Poi, già che non esci per ripicca è pessimo... sarebbe stato meglio se tu ti fossi presa, genuinamente, del tempo per te, declinando l'invito con gentilezza e senza drammi. Non so se mi spiego. Sarebbe bene, che i tuoi weekend non girassero intorno a lui. Un' altra possibilità sarebbe stata andarci, divertirti e cogliere l'occasione per osservare meglio lui. Chi è? Come si comporta con gli amici, come ti tratta in loro presenza. Queste sono cose importanti da valutare. Se poi vedi che lui non fa per te: thanks next!
      Rispondi a Fenice Commenta l’articolo

  10. Avatar di A

    A 5 anni fa (27 Maggio 2019 10:01)

    Sì io sarei capace di vivere le relazioni con leggerezza, ma.... O trovi quelli che si ritraggono perché temono che tu voglia qualcosa “di più”... O trovi quelli che leggeri come farfalle volano di fiore in fiore... O trovi quello che POTREBBE essere anche una bravissima persona, con cui stare bene e divertirsi, ma ti rovescia addosso tutti i suoi enormi problemi quotidiani dopo un numero primo di uscite...e sinceramente, dopo lunga e penosa riflessione, ho realizzato che non me la sento. Ilaria ma dove sono finiti gli Uomini, che sanno cosa vogliono, non fanno giochetti, non sono complessati, sanno essere la metà forte di una coppia?? Ho l’impressione che dopo i...30 anni... quello che resta siano gli estremi della curva di “normalità” che pure è bella stretta eh...
    Rispondi a A Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (27 Maggio 2019 14:00)

      Invecchiare spesso significa perdere la leggerezza, ammesso che la si abbia avuta. La leggerezza non è apprezzata neanche negli uomini, nel lavoro, in famiglia, al bar. Tutti seri, tutti strafighi, tutti straforti. Sono pesanti pure le pubblicità per i prodotti da uomo ... Amen, se ne fa a meno, ci sono già abbastanza problemi nella vita, o trovo qualcuno che alleggerisce, o sto :D
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

  11. Avatar di mary

    mary 5 anni fa (27 Maggio 2019 12:39)

    Buongiorno Ilaria e Voi tutte. Mi chiamo Mary ho 35 anni e da circa 4 mesi sto uscendo con un ragazzo di 34 anni con cui non so che fare:) Seguendo i vari articoli ultimi posso dire che a me ci tiene veramente e me lo dimostra a parte qualche punto.Lui no ha mai avuto esperienze sentimentali e sessuali quindi mi potete capire....i primi tempi era molto timido non osava neanche chiamarmi siccome aveva la voce tremolante,insomma un tipo insicuro e molto timido.Per tali motivi inizialmente non lo volevo ma poi piano piano ho visto la sua bellezza interiore oltre a quella esteriore di cui ne è incredulo. Ci vediamo durante la settimana quando siamo liberi per la pausa a pranzo a volte anche nei weekend...Durante queste feste tra pasqua/pasquetta-25 aprile e 1° maggio non ci siamo visti siccome lui si è organizzato con gli amici.Io ovviamente delusa l'ho ripreso in merito e lui m dice: sai per me è tutto nuovo con te oltre ad aver trovato un buon lavoro nella mia città.Insomma ho cercato di prendere tutto con leggerezza perchè so che è un angelo un bravissimo ragazzo che oggi sono rari.Ma si sa cosa cerca una donna di 35 anni...eppure non è una persona immatura, anzi....Insomma mi sento tra due fuochi se lasciarlo andare e poi mi chiedo: ma per chi e per cosa;all'orizzonte non c'è nulla.Erano 6 anni che non incontravo un ragazzo interessato sul serio che non m prendesse in giro;dall'altra devo pazientare e se fosse quello giusto,celato, in cui la vita mi chiede di guardare oltre.Con lui sto bene sono me stessa e mi fido e poi ha una vita molto tranquilla come la mia.E' una persona a modi e carina, diciamo che ha tutto ciò che cercavo a parte questa lentezza dovuta all'inesperienza e quindi a coinvolgermi di più.Direte ma sei o non sei innamorata?Vi rispondo con un Nì! Certamente provo attrazione ma quando un uomo è sicuro di sè... è tutt'altra storia!
    Rispondi a mary Commenta l’articolo

  12. Avatar di Carla

    Carla 5 anni fa (28 Maggio 2019 11:03)

    L'ultima breve relazione ho cercato di viverla con leggerezza, ero contenta, si rideva molto, si ballava, si condividevano cene, momenti in famiglia coi figli, perfino con la cagnetta, e il ballo. Ma...non con totale coinvolgimento da parte di lui e non ho potuto lottare contro questa sensazione di "impegno" parziale da parte sua. E infatti poi è finita, anche perché io gli ho chiesto di più e lui nn se l'è sentita...perché ancora innamorato della sua ex, con la quale è tornato, ma senza seguito (come spesso capita). E l'ho rivisto dopo mesi, un po' per caso e abbiamo parlato senza aver paura l'uno dell'altra, conversazione di circostanza, ma cortese. Mi sono sentita felice, perché lui ha capito che sono "guarita", in ogni caso gli ho dato questa impressione. E credo che questa mia apertura non lo abbia spaventato. Non credo che ci sarà altro, ma sono conenta così...
    Rispondi a Carla Commenta l’articolo

  13. Avatar di Ally

    Ally 5 anni fa (28 Maggio 2019 18:03)

    "Sei capace di vivere le relazioni con leggerezza? No". Doverosa premessa: grazie Ilaria per i tuoi articoli che centrano sempre i nodi più rognosi delle difficoltà relazionali!!! Mi sono resa conto che alla parola leggerezza ho sempre attribuito il significato di scarsa profondità: una cosa leggera la percepivo come annacquata, superficiale e quindi non potevo vivere qualsiasi relazione con questa accezione per l'importanza (anche eccessiva) che do io ai sentimenti e alla serietà che mi accompagna in ogni campo del mio vivere. Ad oggi ho modificato in parte il mio pensiero, riconoscendo che avendo messo in campo già diverse mie ansie e rigidità ancor prima di conoscere in maniera più approfondita l'altro, ho già commesso un clamoroso autogol :D Non sono stata leggera perché già scottata nel passato, perché ho unito al concetto di coppia e di essere amati la stima di me e la mia realizzazione personale, oltre a servirmi come fuga da dinamiche familiari. Tutte cose che ad oggi, con la nitidezza che riacquisti dopo la cataratta sentimentale, capisco chiaramente che con la relazione di coppia sana non devono entrare in campo. Mi rendo conto però della fatica di vedere questa leggerezza con occhi diversi, di imparare a conoscerla, visto che persone che mi hanno ferita l'hanno usata come scudo per non prendere posizione, decisioni e quindi rispettarmi. "Devi vivere questa relazione con leggerezza, prendere la cosa cosi come viene!" è stato il monito datomi quando avevo iniziato a dubitare dell'affetto e della sincerità dell'altro, un tentativo fatto per invalidare le mie emozioni e sensazioni (rivelatesi poi successivamente corrette). Il mio impegno adesso è mirato a capire bene la ricetta della relazione, che è fatta da dosi in parti diverse di tanti ingredienti, tra cui anche la leggerezza. Con quest ultimo stato d'animo potrei preoccuparmi molto meno all'inizio della relazione e quindi a viverla in scioltezza ma anche con scaltrezza (che l'ansia non ti aiuta a distinguere bene i particolari). Grazie dei consigli pratici Ilaria, sono quelli che apprezzo sempre di cuore. Mi getto nella lettura di "ironia e sarcasmo" step 2! Un abbraccio a tutte
    Rispondi a Ally Commenta l’articolo

  14. Avatar di Silvia

    Silvia 5 anni fa (29 Maggio 2019 9:18)

    Ok, ok, ok... riflettevo un po' su come coltivare il sorriso e l'ironia! Alcune idee che mi sono venute: - Coltivare l'amore per sé e una forte autostima; - Prendersi non troppo sul serio - sia noi stesse che ciò che ci accade; - Guardare al bicchiere mezzo pieno, piuttosto che a quello mezzo vuoto! - ... - ... - Mandare a ranare (ironicamente e non, si intende!) molta più gente su base giornaliera :D
    Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

  15. Avatar di Emilia

    Emilia 5 anni fa (27 Maggio 2019 22:16)

    Ogni volta che la gente che non conosco, uomini e donne, mi chiede cosa faccio nella vita è sempre molto imbarazzante rispondere. E ho la netta sensazione che tutti pensino di me la stessa identica cosa. E il mio pensiero successivo, nel caso in cui conosco un uomo che potrebbe piacermi fisicamente, è: "Ottimo, resterò single a vita."
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Esse

      Esse 5 anni fa (28 Maggio 2019 8:15)

      Ciao Emilia, scusa l'indiscrezione, ma mi sorge spontanea la domanda: che cosa fai nella vita? :)
      Rispondi a Esse Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (28 Maggio 2019 12:01)

      Ciao Esse, ho scritto che la domanda mi crea imbarazzo, dunque è difficile che io ti risponda... :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 5 anni fa (28 Maggio 2019 8:32)

      L’articolo sulla leggerezza ti ha ispirato queste riflessioni? Non sapevo che Ilaria avesse introdotto la rubrica settimanale “la lagnite di Emilia” :D:D. Hai qualche programma interessante per la settimana Emilia? Cosa? Comunque anche se rimani single non ti va male, proprio ieri un noto quotidiano nazionale ha pubblicato un articolo nel quale sono riportate le conclusioni di uno studio di un professore di Londra. Il signore sostiene che le donne single e senza figli sono più felici e più sane delle sposate e con figli. Quindi, direi che è ora di godersi un po’ di questa felicità. Un abbraccio e buona giornata.
      Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (28 Maggio 2019 11:52)

      @Carlotta: Ahahahahaha... "La lagnite di Emilia" è bellissimo! Troppa leggerezza nell'articolo, ho voluto bilanciare... :D :D Non so, non ho programmi per la settimana, a parte scrivere questa beneamata tesi. Un abbraccio e buona giornata anche a te, cara :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Fenice

      Fenice 5 anni fa (30 Maggio 2019 14:26)

      Qualsiasi lavoro si può cambiare se non ti piace. Detto ciò sono curiosa.. tu non ami rispondere alla domanda "cosa fai nella vita". Il fatto di non rispondere ti crea ulteriori disagi perché sai che potrebbero pensare che fai, che so, la prostituta. E magari è quello che fai al momento. E in quel caso capirei il disagio. Ci vogliono le palle per affrontare la nostra società ipocrita. Io per prima non le ho.. ma come detto sopra: qualsiasi lavoro si può cambiare. A me però sorge il dubbio che tu sia una persona normale con un lavoro nemmeno così tanto "sopra le righe" che si fa mille patemi. Comunque ribadisco: Se anche tu fossi una prostituta,il mondo è pieno di donne che hanno cambiato vita, ribaltando completamente le situazioni più disparate.
      Rispondi a Fenice Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (30 Maggio 2019 17:55)

      Ciao Fenice, non faccio il mestiere più antico del mondo... Ce ne sono molti altri che preferirei non fare. :) Comunque, se nella vita reale mi fanno quella domanda non mi rifiuto mica di rispondere, ma il disagio purtroppo c'è. Per quanto riguarda cercare un altro lavoro, ho già in mente di dare una svolta alla mia vita appena avrò concluso questa fase. Grazie del consiglio ;)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Enry

      Enry 5 anni fa (28 Maggio 2019 16:47)

      Che cosa fai nella vita di solito è una domanda che si riferisce al lavoro, non alla vita privata.
      Rispondi a Enry Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (28 Maggio 2019 18:36)

      @Enry: Appunto! :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  16. Avatar di Emilia

    Emilia 5 anni fa (2 Giugno 2019 16:35)

    Ciao Ilaria, vorrei sapere il tuo parere su una vicenda di alcuni giorni fa. Ero nella biblioteca della mia facoltà a scrivere la tesi. Un ragazzo, che si è seduto accanto a me, ha notato i miei libri... Dopo un po', evidentemente interessato all'argomento, mi fa qualche domanda chiedendomi cosa stessi facendo. Iniziamo a parlare perché conosce l'argomento e mi dice che avrei potuto, se volevo, inviargli la tesi. A quel punto gli rispondo con un "Ok" (in realtà non sono entusiasta e non credo che lo farò), lui non aggiunge altro e io gli dico sorridendo: "Come te la invio?". Così mi scrive il suo nome e cognome su un foglietto dicendomi di cercarlo su Fb. Il giorno successivo gli invio la richiesta di amicizia e poi mando un messaggio con un link per dirgli che c'era una cosa che poteva interessargli (avevamo parlato di alcune cose il giorno precedente e così ho voluto comunicarglielo). Lui mi risponde con un "Grazie, ci do subito un'occhiata". Fine. Come interpreti questa situazione? Premetto che non ho alcun interesse, è carino fisicamente ma molto probabilmente più piccolo di me e quindi già solo questo aspetto lo relega nella categoria di "quelli con cui non si possono avere storie di nessun tipo". Uno che mi lascia nome e cognome per farsi inviare la tesi, che caspita vuole da me?! :D Un tuo parere forse confermerebbe quello che sto già pensando... Grazie mille per qualsiasi commento!
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (2 Giugno 2019 21:30)

      Copiare la tesi?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (2 Giugno 2019 22:46)

      Ahahahaha... Non credo, mi ha detto di essersi già laureato e ha un titolo diverso dal mio. Vabbè, non importa comunque :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (3 Giugno 2019 11:24)

      E noi, ovviamente, crediamo a tutto. Certo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (3 Giugno 2019 12:52)

      C'era anche un suo amico vicino a lui, non credo stesse mentendo. Comunque, non ho intenzione di inviargli nulla, qualunque sia il suo obiettivo. :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (3 Giugno 2019 13:19)

      E noi, ovviamente, crediamo a tutto. Certo. Anche nel valore dell'amicizia dell'amico... Non sai nemmeno chi è, come fai a dire che i due fossero amici? Non voglio sostenere la mia tesi a tutti i costi (gioco di parole), ma siamo, di nuovo, circondati da perditempo. Che voleva questo? Non si sa non si è capito non è chiaro. Basta. E' sufficiente. Siamo quasi 8 miliardi sulla terra, se devo fare la psicanalisi a tutti quelli che incrocio sto fresca. Mi ha offerto qualcosa di interessante, certo, indubitabile? No. Non mi interessa. E' stato opaco. Basta.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (3 Giugno 2019 14:44)

      Hai ragione, quasi 8 miliardi sulla terra ma, dato che mi capita raramente di conoscere gente nuova, tendo a farmi qualche domanda. Di sicuro è una perdita di tempo, chi lo nega? Però, se dovessi ignorare sempre tutti quelli che incontro, allora sì che resterò sola a vita.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (3 Giugno 2019 16:54)

      Forse è perché dài troppa importanza a laqualunque, invece...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (3 Giugno 2019 18:07)

      Mi duole ammetterlo ma devo darti ragione...
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  17. Avatar di AnnaV

    AnnaV 5 anni fa (8 Giugno 2019 12:46)

    Ciao Ilaria, propongo un link ad un video di Massimo Recalcati, che sostiene come l'amore sia esperienza di apertura e libertà, ed in particolare apertura all'assoluta libertà dell'altro. Vedi tu se è può essere pubblicato, altrimenti può essere trovato cercando "recalcati repidee 2019". Ha a che fare con la leggerezza quella "seria"? Guardandolo, ho pensato a questo post e alla discussione https://video.repubblica.it/dossier/la-repubblica-delle-idee-2019/repidee-2019-massimo-recalcati-presenta-c-e-un-altro-amore-la-clip/336625/337222
    Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (8 Giugno 2019 13:30)

      Certo che Repubblica e Recalcati si possono linkare. Se ascolti quello che dice, un po' avvolto da fuffa psicanalitica filosofica, ma io lo comprendo e lo accolgo, essendo anch'io di quella matrice, in realtà è lo stesso di quel che dicono certi consapevoli sacerdoti cattolici sul Vangelo e l'amore come viene raccontato da Gesù e dal cristianesimo (ecco, più cristianesimo, al solito, che cattolicesimo). L'amore come atto di libertà su di noi e sull'altro, l'amore come coraggio e vita, l'amore come liberazione e gioia. E, ragazze, come cerco di spiegare, nel mio piccolo, questo amore si raggiunge amando tutto, a cominciare da noi stesse, dai nostri limiti e dalla vita, con tutto quello che offre. Senza un amore per la vita non ci può essere un amore più parcellizato.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Serena

      Serena 5 anni fa (8 Giugno 2019 17:06)

      Questo commento, cara Ilaria, è una boccata di aria e di luce. Grazie di cuore
      Rispondi a Serena Commenta l’articolo

  18. Avatar di Blue

    Blue 5 anni fa (26 Maggio 2019 9:48)

    Io invece ho il problema opposto, vorrei un po' di leggerezza ma incontro solo persone che mi riversano addosso pesantezza. Non ci crederete ma sono soprattutto uomini, si vede che i tempi stanno proprio cambiando.
    Rispondi a Blue Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (26 Maggio 2019 11:51)

      Io ho momenti di pesantezza, ma in effetti incontro solo uomini pesanti e appesantiti dall’età e forse anche dalla solitudine. Le donne che mi sembrano più leggere, ma non so se poi siano pesanti con gli uomini.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (26 Maggio 2019 12:09)

      Succede anche a me. Me lo sono chiesta e ci deve essere una qualche correlazione. Cioè: siamo (o ci sentiamo) pesanti noi = attiriamo gente 'simile' !
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Maggio 2019 12:23)

      Siete troppo empatiche. Vi prendono per le loro psicologhe! Mandateli a ranare con uno sguardo cattivo!!!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (26 Maggio 2019 13:03)

      E chi invece risulta simpatica ma attrae solo gente incompatibile per vari motivi? Mannaggia... Non ne azzecco una! Mi sa che diventando acida ho più possibilità 😂😂
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Maria

      Maria 5 anni fa (27 Maggio 2019 12:57)

      Condivido pienamente e lo applico prima di tutto a me stessa!
      Rispondi a Maria Commenta l’articolo

    • Avatar di Roberta

      Roberta 5 anni fa (26 Maggio 2019 12:30)

      Ciao, secondo me è vero. O, meglio, se gli altri percepiscono un nostro disagio, ecco che "attiriamo" persone che intuiscono a pelle la nostra debolezza. Comunque ho sempre pensato nella mia ignoranza, legerezza=inaffidabilità. Personalmente le prime volte che ho provato ad essere più leggera, mi sentivo anche un po' stupida, sarà perché sono stata educata così.
      Rispondi a Roberta Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (26 Maggio 2019 13:10)

      Non potrebbero essere loro pesanti loro e basta? Sarà che quelli con cui ho a che fare hanno la mia età o giù di lì, si sentono dei miserabili e ti scaricano addosso sfiga a pioggia. E la carriera non è andata come volevano, e il matrimonio non ha funzionato, e i soldi non bastano, e oramai siamo vecchi, e oramai che si deve fare ... Per parafrasare Kerome J. Kerome, si suiciderebbero per risparmiare vitto e alloggio. Al confronto, mi fanno sentire un virgulto, altroché :D
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Maggio 2019 13:14)

      E' Jerome K. Jerome... :D Comunque, la sua battuta è grandiosa. E sì, sono loro degli sfigati pesanti. Mandateli a ranare.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 5 anni fa (3 Giugno 2019 20:25)

      Ciao a tutte/i, voglio ringraziare Ilaria per avere consigliato il libro "Eleanor Oliphant sta benissimo", mi ha divertito, commosso e lasciato degli spunti sui quali vorrei prendermi del tempo per riflettere. È stato come una coperta calda in una giornata fredda. Ho scritto questo commento sotto questo articolo proprio perché leggere questo libro è stato un mio personale momento di leggerezza, dato che non leggo praticamente mai bestseller contemporanei, ma solo opere di grandi autori defunti (ad eccezione di Kundera, che comunque non è un giovincello :D).
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Carla

      Carla 5 anni fa (22 Giugno 2019 17:39)

      Io vorrei davvero vivere una storia leggera, ma duratura. Invece gli uomini con me non restano. Secondo me dipende molto da ciò che si emana. Se una donna (come me) ha sembianze " leggere" ma poi l'uomo si accorge che fondamentalmente la donna non lo è, scappa. Mi domando come fanno quelle che riescono a avere relazioni leggere o solo di sesso per un anno circa. Io ci metterei la firma per avere una storia leggera, di compagnia saltuaria, anche a livello sessuale, per sano divertimento, ma pare che non ci riesca. BOH
      Rispondi a Carla Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (22 Giugno 2019 23:25)

      Ho passato questa fase anche io :) però storie leggere che durano un anno non ne ho mai viste. Gente che ne prende in giro altra per un anno o più si, ma non sono storie leggere, rientrano più nel genere melodramma.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Carla

      Carla 5 anni fa (23 Giugno 2019 9:10)

      Beh io so di "storie " leggere di amanti "durate parecchio...e non di amanti nel senso che erano sposati e avevano l'amante...BOH bis
      Rispondi a Carla Commenta l’articolo

    • Avatar di Blue

      Blue 5 anni fa (26 Maggio 2019 22:20)

      Concordo AnnaV. Io sono leggera, complice anche il fatto che faccio un lavoro molto creativo. Affronto un po’ tutto con leggerezza e sono anche una persona che difficilmente tende a complicarsi la vita. Mi piace ridere, sono quasi sempre entusiasta e nonostante abbia 40 anni riesco ancora ad entusiasmarmi per le piccole cose. Ho sempre pensato che questo mio carattere, diverso da quello di molte donne spesso più ‘pesanti’ e ‘lamentose’, avrebbe potuto essere apprezzato. In realtà da qualche anno mi sembra sia diventato un handicap. Spesso mi sento un pesce fuor d’acqua, incompatibile con quello che dovrebbe essere ‘socialmente accettabile per una donna’ e spesso vittima della pesantezza altrui... Gli uomini sono diventati quasi più piattole e lagnosi delle donne... Gesù che piaghe sociali. E ho anche notato che anche alla fine prediligono sempre i Caterpillar alla leggerezza, anche se poi si lamentano in continuazione.
      Rispondi a Blue Commenta l’articolo

    • Avatar di Maria

      Maria 5 anni fa (27 Maggio 2019 13:15)

      È una cosa che da un po' di tempo sto pensando anch'io. Non ho moltissima esperienza anche se ho 32 anni, una relazione importante quando avevo 20 anni, un lungo periodo da single e negli ultimi due anni due storie con persone tutte molto singolari(uno vero e proprio narcisista, l'altro, da come leggo in questo blog, "illusionista" che poi sparisce). Ma mi sono accorta che personaggi come gli ultimi due citati alla fin fine tendono a giocare con quelle più leggere, o ingenua nel caso della prima relazione come sono stata io, e poi ad "accasarsi" con vere e proprie manipolatrici ben più scaltre e sveglie di loro. Forse perché danno loro quel che in fondo cercano: qualcuna che li comandi e li rigiri a loro piacimento, come si vede sono stati abituati a essere trattati fin da piccoli..
      Rispondi a Maria Commenta l’articolo

  19. Avatar di AnnaV

    AnnaV 5 anni fa (22 Giugno 2019 13:41)

    Domanda. Quindi bisogna accettare di farsi pagare il pranzo o la cena da uno perché è un uomo, anche se in definitiva si sa che non si ha nessuna intenzione? Cioè tipo ti invitano, accetti perché non si sa mai, magari la persona potrebbe piacere, ma molto magari perché in realtà fosse stato per te non lo avresti invitato, e che fare al momento del conto? Perché magari la persona è simpatica e piacevole, quindi nulla osta, ma non sento nulla. A me sta cosa del conto crea un sacco di problemi, mi mancano proprio i codici
    Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (23 Giugno 2019 15:06)

      Ciao AnnaV, in passato mi sono posta anch'io la tua stessa domanda e poi mi sono risposta che... non c'è nessun problema ad accettare un'offerta del genere :D Cioè, non significa automaticamente che ci sia nessuna aspettativa - secondo convenzione - che tu, accettando, stia presupponendo che la persona ti piace etc etc etc. Magari è anche simpatico, ma a te non dice più di tanto; magari offre di pagare il conto e tu accetti. Ma non c'è nessuna relazione diretta tra le due cose, secondo me. Ti viene fatta una offerta - ossia pagare il conto - che tu puoi decidere di accettare (o meno), ma senza che questo presupponga altre aspettative. O almeno questo è il mio modo di ragionare, e devo dire che non ho mai avuto problemi al riguardo. Se qualcuno si creava aspettative di vario genere giusto perché avevo accettato che mi si offrisse una birra o altro, alla fine rimane un'aspettativa sua!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

  20. Avatar di Silvia

    Silvia 5 anni fa (26 Giugno 2019 20:17)

    Mi piacerebbe molto avere vostri pareri riguardo ad questa situazione che vivo da qualche anno al lavoro. Niente di grave, ma appunto vorrei prenderla con più leggereeeezza! L'organizzazione per cui lavoro ha un ufficio relativamente piccolo in cui, chi più chi meno, tutti si rapportano con tutti in modo cordiale e alle volte anche quasi amicale. C'è un collega, tra l'altro fa parte del mio team, che non mi ispira simpatia, né mi fa ridere. Anzi, alle volte lo trovo invadente, egocentrico nel modo di porsi a tavola e con prospettive della serie o bianco o nero. Questo non sarebbe affatto un problema, e tra l'altro molti miei colleghi ci convivono benissimo e si divertono pure, se non mi trovassi abbastanza spesso a 'scontrarmi' con lui riguardo ad alcuni argomenti a pranzo, oppure ad evitare di esporre il fatto che su alcuni temi non sono d'accordo. Ora, come posso neutralizzare questa reazione che alla fine mi fa venire più bile che altro? Lascio totalmente perdere e lo ignoro a pranzo? O vado in un'altra stanza? Scappo su Marte? Il segreto sarebbe arrivare all'indifferenza! :D
    Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Giugno 2019 23:18)

      Ma lascialo perdere! Come iniziare discussioni su Facebook! Non si fa! Mai sentita questa citazione, ripetuta in diverse varianti e attribuita a molti autori (ad esempio al sempre presente Oscar Wilde): "Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza."? In più in te c'è la tendenza molto femminile di cambiare la testa delle persone. Ma no!!!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (27 Giugno 2019 19:47)

      Ok, messaggio recepito, grazie mille Ilaria! ;)
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 5 anni fa (27 Giugno 2019 9:00)

      @Silvia, esiste un bel film di cui consiglio la visione: "la cena dei cretini" ( ovviamente francese, mon amour!). Durante queste cene tra amici viene invitato sistematicamente un ospite considerato stupido per poterne ridere e spezzare così la noia. Molto probabilmente i tuoi colleghi hanno colto gli aspetti folkloristici del tuo collega e ritenendolo innocuo ne sorridono, tu prova a vederlo come macchietta e non seriamente :)
      Rispondi a Emanuela T Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (27 Giugno 2019 19:48)

      Ciao Emanuela, grazie! Probabilmente hai ragione. Mi metterò nell'ottica anch'io!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo