La paura del giudizio degli altri e tante stupidaggini che non passano mai di moda

paura del giudizio degli altriEra da un po’ che stavo pensando a un articolo dedicato alla paura del giudizio degli altri e oggi lo scrivo decidendo quasi d’impulso. Devi sapere che giorno per giorno mi annoto i possibili temi da affrontare qui sul blog. Lo faccio in base ai commenti che lasciate, alle mail che mi inviano le lettrici, alle mie riflessioni personali. Ad altri spunti che ricevo dall’esterno. Cerco di annotare tutto in un unico elenco. Quando annoto il tema (per esempio, appunto, paura del giudizio degli altri) velocemente scrivo le idee a caldo e i punti da sviluppare. Poi, quando decido di stendere l’articolo vero e proprio, approfondisco, limo, vado nel dettaglio. E scrivo. Confesso che molto spesso il “là” ad affrontare un tema specifico me lo dà il mio stato emotivo, me lo danno le mie emozioni del momento. Sarà l'”ispirazione”? Capita magari che io abbia preso nota di un argomento venti giorni prima e poi una mattina ricevo una mail accorata su quel tema e allora sento la “spinta emotiva”, l’eccitazione per affrontarlo. Oppure dopo una sessione di coaching con una cliente mi sento toccata da quanto abbiamo fatto e scoperto insieme e ho la necessità di mettere nero su bianco le mie idee, subito.

"È molto più difficile giudicare sé stessi che giudicare gli altri. Antoine de Saint-Exupéry"

Tu dirai: “Ok, Ilaria, grazie per la commovente nota autobiografica, ma a me che cosa interessa? Che cosa c’entra tutto questo con la paura del giudizio degli altri?”

Paura del giudizio degli altri: lasciala andare

Va bene, andiamo per gradi e arriviamo al punto: la paura del giudizio degli altri è diffusissima, è un sentimento che si basa essenzialmente su una bassa autostima e sul senso di colpa. La paura del giudizio degli altri, inoltre, serve per per mettere in atto una incessante manipolazione gli uni sugli altri. E’ un dominio della mente e dello spirito.

Ti consiglio di fissarti questi pochi concetti che ho appena espresso.

C’è un odioso imperativo (ti sei mai accorta che è un imperativo?) che molti genitori usano ancora nei confronti dei figli: “Vergognati!”. Ecco, se sei genitore e/o hai a che fare con bambini/giovani, quella è una espressione che non devi usare mai. Fa male a te, prima di tutto. Esattamente come ti ha fatto male quando altri l’hanno pronunciata nei tuoi confronti.

Sembra impossibile, c’è questa grande aria di modernità tutta intorno a noi. Essere moderni fa figo secondo il sapere comune, essere moderni oggi è come essere magri, essere abbronzati e avere la fidanzata coscia lunga. Se non hai uno smartphone di ultima generazione e non scrivi le parole abbreviate e sgrammaticate, sei “vecchio”, irrecuperabile. Lontano dal presente. Se riesci ad esprimere un pensiero compiuto e sensato sei irrimediabilmente “antico”. Non stai capendo dove sta andando il mondo.

Eppure è mortificante, in questo inno al nuovo e al moderno, verificare giorno dopo giorno come soprattutto le più giovani generazioni – anche quelle supertecnologiche – siano prigioniere di un atteggiamento mentale antico e mortale (mortale è l’opposto di vitale), che si basa sulla necessità assoluta di seguire le mode, essere conformisti, stare nel gregge. La moda non è altro che la paura del giudizio degli altri tradotta in business, in mercato, in merce e denaro circolante.

Paura del giudizio degli altri e conformismo ignorante

Le vedi le pubblicità? Quante fanno leva su quella forattissima paura del giudizio degli altri? Riflettici, amica mia, che se ti fermi e ci pensi un attimo ti prendi davvero un enorme vantaggio competitivo sulla vita, quello più grande: pensare con la tua testa e conquistare la tua libertà.

“Che cosa diranno i nostri amici?” “Che cosa penseranno i miei suoceri?” “Che idea si saranno fatti in ufficio?”

“E gli amici di Facebook?! Quelli che stanno sempre a controllare quello che scrivo e quanto bella sono, perché non hanno di meglio nella loro poverissima vita di uomini e donne moderne, ipertecnologici e perennemente connessi… Mi metteranno il “mi piace” alla foto in cui sono scollatissima, abbronzatissima, lucidissima e con il rossetto da trivio?!”

E il cretinouniversale che ogni volta che compari in chat ti scrive: “seibelissima…” e poi va in stand by perché ha esaurito la sua creatività e le lettere a disposizione del suo analfabeto, si accorgerà che sei stata alla spiaggia di Rimini Stiga di Sotto o no? E il tuo ex fidanzato delle elementari? Avrà capito che cosa si è perso?

Per chi ha paura del giudizio degli altri, gli altri non sono compagni di viaggio, sodali, alleati. Non sono un territorio da esplorare con stupore e sorpresa. Non sono storie misteriose e avventure esaltanti da scoprire. Non sono una risorsa che rende la vita insuperabile e inimitabile.

Gli altri sono nemici!

O aguzzini, tiranni, carcerieri. Scegli tu.

La paura del giudizio degli altri e le relazioni

Molto spesso a loro totale insaputa. Poveretti, anche loro. Altri esseri umani in preda alla paura del giudizio degli altri. Tutti dominati dalla paura. Che brutta vita. Che spreco.

Una gara di tutti contro tutti. Una gara che non si può vincere. Perché la paura del giudizio degli altri non dipende dagli altri, ma da noi. Da come ci sentiamo con noi stessi. Da quello che pensiamo degli altri.

"Non giudicate e non sarete giudicati. Gesù"

Ma da dove viene tutta questa gran paura del giudizio degli altri? Dall’educazione, abbiamo detto. Dall’aria che si è respirata da bambini, dalle “inferenze” logiche e dalle priorità che sono state date. Cioè? Pensaci un momento.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Se tu fossi totalmente libera dalla paura del giudizio degli altri, che cosa faresti? In quale direzione porteresti la tua vita?

Ecco, spesso l’educazione che ti è stata fornita può averti portato a pensare non nel tuo proprio interesse, ma alla risposta che potresti ottenere dagli altri relativamente alle tue azioni.

“Non rientrare tardi alla sera. Se no, cosa penseranno di te i vicini?” In un messaggio del genere ci sono presupposizioni svalutanti al massimo: non sei tu che conti, non il tuo benessere e il tuo piacere, non la tua volontà. Non i tuoi obiettivi. Ma il giudizio degli altri.

E chi sei tu, un’imputata della vita, forse? Una pre-giudicata dell’esistenza? Che cos’è la vita, un processo? Il mondo è un tribunale?

Vivere pensando costantemente al giudizio degli altri significa dare per assodato che quel che tu sei viene in secondo piano. E magari terzo o quarto.

E’ chiaro il trucco di certi meccanismi mentali?

Paura del giudizio degli altri ed eccesso contrario

E come può sentirsi una persona che viene in secondo piano rispetto al giudizio degli altri? Una tacca totale (in questo articolo mi scappano un po’ di errori di ortografia, è perché sono moderna, capiscimi). E quando ti senti una tacca totale, la tua autostima va a farsi benedire. E la paura del giudizio degli altri aumenta, aumenta, aumenta.

Eccolo il circolo vizioso che gira a pieno regime.

Bada bene: chi se ne infischia totalmente del giudizio degli altri è un asociale, un perverso (narcisista). Un esempio che tutti abbiamo davanti agli occhi? I nostri politici. Oggi è stato arrestato il sindaco di Venezia. Non è il primo. Non è l’unico. Soprassiedo sul fatto di cronaca. Osservo il quadro generale che ci è offerto quotidianamente da queste persone senza vergogna, senza ritegno, senza dignità.

"Gli uomini si giudicano meglio dal basso verso l’alto che dall’alto in basso. Paul Claudel"

Osservale anche tu, senza farti coinvolgere. I loro comportamenti distorti possono definire i contorni e i confini di una vita improntata a un’etica sana della responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Verso il mondo tutto. In questo caso è necessario attivare una obiettiva (e utile) capacità di giudizio e tutto il proprio senso critico. A questo ti serve liberarti dalla paura del giudizio degli altri.

La paura del giudizio degli altri e il cammino di ogni giorno

Se mi segui da un po’ probabilmente ti sei resa conto che questo blog è molto seguito, che io ho un profilo personale su Facebook piuttosto affollato e che La Persona Giusta per Te ha una pagina Facebook su cui intervengono in molti. Certo, si tratta del lavoro e del modo che ho scelto per comunicare.

Credi forse che io all’inizio non abbia dovuto affrontare la mia personale paura del giudizio degli altri? Credi che ogni giorno non la debba affrontare, come se fosse la prima volta? Credi che io non debba confrontarmi ogni giorno con critiche e “giudizi”?

"I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi. Arturo Graf"

Sai qual è il grande insegnamento che ho avuto nell’affrontare la mia personale paura? Che ogni giorno imparo sempre meglio a distinguere quali valutazioni degli altri voglio tenere come importanti ssostegni per me, per migliorare me stessa e il mio lavoro e quali giudizi invece mi fanno ridere e mi rivelano un lato debole della natura umana, dal quale non voglio rimanere invischiata.

Ecco, oggi un piccolo episodio personale e un vergognoso episodio pubblico mi hanno dato il “là” per affrontare il tema della paura del giudizio degli altri.

E tu, quando affronti la tua, di paura?

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89 Commenti

  1. Avatar di Gaia

    Gaia 10 anni fa (4 Giugno 2014 22:00)

    Il mio attuale ragazzo ha 14 anni meno di me.....io ne ho 40,lui 26......stiamo benissimo insieme ma io continuo ad avere una grandissima paura di cosa penseranno di noi e quando siamo in pubblico sono in grande imbarazzo.........non so che fare.....
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  2. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (5 Giugno 2014 6:52)

    bellissimo articolo Ilaria che appena ho tempo vedo di leggere con calma. ho visto che hai citato anche i bambini. c'è qui dentro qlc articolo che parla anche di rapporti genitori e figli? bisogna stare molto attenti a nn mortificare i bambini e su qs sono d'accordo con te, io alla mia ripeto spesso che è brava (qnd fa le cose x bene) ma noto che lei ha bisogno spesso di sentirselo dire. è giusto ripeterglielo spesso oppure più glielo si dice e più vorrà conferme su qs anche più in la? grazie mille @gaia secondo me fai solo ql che ti seti di fare. se voi 2 state bene insieme nn ci trovo nulla di male
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  3. Avatar di Attila

    Attila 10 anni fa (5 Giugno 2014 7:54)

    @ Gaia: e' più importante il sentimento che provi per lui, o ciò che dicono persone limitate e ignoranti intorno a voi? Secondo te gli altri sanno meglio di voi come voi due dovete vivere? Vuoi delegare agli altri la tua vita, le tue scelte, la tua felicita'? Gli altri vengono addirittura prima di te, del tuo ragazzo e di ciò che insieme avete deciso di essere?! A me sembra evidente cosa fare.... ;-) Buona giornata a te e a tutte!
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  4. Avatar di Pentesilea

    Pentesilea 10 anni fa (5 Giugno 2014 10:27)

    "Se tu fossi totalmente libera dalla paura del giudizio degli altri, che cosa faresti?" Questa domanda mi ha fatto male. Forse perchè se fossi libera dal giudizio degli altri farei mille cose che non faccio mai, e tra queste la più importante è quella di non perdonare. Se fossi libera non perdonerei mai azioni che non perdonerei a me stessa. Questa è una regola che finalmente ieri sono riuscita a comprendere a pieno e ora mi sento davvero una persona diversa. Vi invito, ragazze, a farci su un pensiero: perdoneresti mai cose che non perdoneresti se le avessi fatte te? Personalmente, parecchie volte ho perdonato azioni meschine che se le avessi fatte io non le avrei accettate e avrei provato rimorso e vergogna. Però visto che sono gli altri a farle, va tutto bene. Perdono il ragazzo che mi tira una spallata sulle scale ogni volta che mi incontra - spallata che mi tira da quando ho rifiutato di uscire o di avere a che fare in maniera generale con lui-. In fondo è un ragazzo con dei problemi mentali, le persone così bisogna "capirle", "comprenderle", "accettarle". O almeno questo è ciò che la società mi e ci ha insegnato. Bisogna sempre avere pazienza verso i delinquenti e gli stronzi, in fondo sono solo delle "vittime". Lo perdono nonostante il fatto che io non mi permetterei mai di comportarmi in maniera simile davanti a un rifiuto. Non me lo perdonerei mai ma agli altri sì. Perdono la collega di lavoro che non mi lascia nemmeno il tempo di togliermi la sciarpa che già comincia a blaterare del suo FANTASTICO weekend, così FANTASMAGORICO che nessuno potrebbe mai immaginarselo. E via a mostrarmi le foto su facebook - foto che ritraggono solo lei da sola-, i video che ha girato - video ritraenti le sue scarpe mentre cammina-, altre foto di collane, gioielli e scarpe dalle cifre stratosferiche. Cose che non mi interessano e che davanti al mio rifiuto di guardarle mi sento dare dell'egoista, accusa seguita dal diverso sbattere di sedie e porte per sottolineare il suo ribrezzo. Ribrezzo di cui non me ne può fregar di meno. Però alla fine perdono: io non mi permetterei mai di mostrare ad una collega con problemi economici la mia ultima scarpa Louboutin o di vantarmi dei posti dove sono stata nel weekend, ma se lo fanno gli altri va bene. In fondo è una ragazza insicura, con dei problemi di autostima, devo perdonarla. Le brave ragazze fanno così. O perdono troppo oppure sono spietata e non perdono nessuno. Non riesco a trovare una via di mezzo, un punto di equilibrio tra le due cose. E da quanto noto, ci sono parecchie donne in giro con il mio stesso problema. Auguro una buona giornata a tutte =) Pentesilea.
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  5. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (5 Giugno 2014 11:04)

    @Pentesilea, forse il punto di equilibrio non è nel non perdonare azioni che non perdoneresti a te stessa. Siamo diversi quindi se applicassimo agli altri solo i nostri parametri dovremmo trovare un nostro clone per poter vivere sereni, insomma saremmo degli asociali. Direi che forse è più giusto non perdonare agli altri ciò che gli altri non perdonerebbero a noi. Prova a pensare a cosa farebbe la tua amica se si trovasse nella tua posizione e tu fossi quella con la louboutin dalla parte del manico :)
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  6. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (5 Giugno 2014 11:07)

    @Gaia, non so se ti interessa il mio giudizio, ma quando ho letto il tuo commento ti ho invidiata... pure io voglio il 26enne!!!
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  7. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (5 Giugno 2014 11:57)

    anche io la penso come Pentesilea, però sono cosciente di avere anche io agito male. la mia psicologa ha detto che devo perdonare innanzitutto me stessa, perché se sono stata malvagia, ero in un periodo di "sopravvivenza" e dovevo rimanere con la testa fuori dall'acqua per poter continuare e difendermi. se manca il rispetto con le persone con cui mi confronto, reagisco. e se posso darti un consiglio, puoi benissimo far capire alla tua collega che il suo modo di vivere NON ti interessa e che hai altri gusti.
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  8. Avatar di Al

    Al 10 anni fa (5 Giugno 2014 13:10)

    @Pentesilea: perdonare non è sinonimo di lasciar correre ogni atto di maleducazione nei ns. confronti. Perdonare è solo libertà dal passato, dal recriminare per ciò che non si poteva fare prima. Però nel presente ci si può difendere e tentare di arginare gli str. che si trovano annidati in ogni angolo del mondo. Cosa farei sei fossi libera dal giudizio degli altri? Se fossi libera dal giudizio degli altri troverei un modo per mandare tutto a quel paese e andare via, in India, in Tibet o nella Selva Boema che la Rep. Ceca mi ha sempre ispirato. Se fossi libera dal giudizio degli altri vivrei liberamente la mia sessualità e non mi farei mille seghe mentale sul fatto che forse mi piacciono le donne e che oddio come si fa perché già è un casino con gli uomini, figuriamoci con le donne. Se fossi libera dal giudizio degli altri mi godrei il presente e godrei di nuovo delle gioie del mio corpo. Se fossi libera dal giudizio degli altri manderei i miei racconti a tutte le case editrici che conosco. Se fossi libera dal giudizio degli altri direi ad una mia cara amica che la sua negatività mi ha rotto le scatole e che ho bisogno di essere presa bene, perché la vita è difficile e di appesantirla di più non ce n'è motivo. Se fossi libera dal giudizio degli altri non mi vergognerei di dire davanti a tutte voi che ho ripreso a fumare.
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  9. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (5 Giugno 2014 13:13)

    qs problema l'ho anche io fatico a perdonare me stessa ed a perdonare chi in passato mi ha fatto del male
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  10. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (5 Giugno 2014 13:42)

    se fossi libera, direi che mi manca un compagno e che di vivere sola da donna indipendente che non ne ha bisogno, è una grande balla ;-)
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  11. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (5 Giugno 2014 14:24)

    se fossi libera nn mi sentire in colpa ogni volta che faccio qlc. o meglio...che ho il coraggio di fare qlc che nn avevo coraggio di fare prima. mi capita di rispondere in un certo modo....x rispettare me stessa...e in modo educato...eppure mi sento in colpa dico di no x un impegno e realmente nn posso farlo? mi sento in colpa finisce una storia? riesco a nn pensarlo? me ne sento in colpa vorrei capire da dove mi deriva tutto sto senso di colpa.
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  12. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (5 Giugno 2014 14:27)

    poi ho notato un altra cosa di me io e mia mamma abbiam un certo rapporto. siamo anche amiche ma come è che se io faccio qlc...e nn ho il suo "consenso" vado un po in tilt? qs cosa nn è normale. siam 2 donne e come io devo aver rispetto di ql che fa lei, deve esser viceversa
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  13. Avatar di rosita

    rosita 10 anni fa (5 Giugno 2014 14:54)

    @Pentesilea, ciascuna di noi è fatta in un certo modo, quello che noi da fastidio, che non riusciamo a perdonare, per un'altra persona può andare bene...trovare equilibrio in tutto..ti direi come è scritto nel vangelo fai agli altri quello che vorresti che gli altri facessero a te...ma non sempre gli altri ci trattano o fanno quello che noi vorremmo che facessero o che ci "aspettiamo" che facessero...Tu resta te stessa, sentiti libera di fare quello che vuoi, perdonare non perdonare..l'importante è stare bene con se stessi, gli altri avranno sempre il dito puntato contro di te, nel bene e nel male sta a noi cercare di farci scivolare di dosso quello che dicono...mia mamma mi diceva che vergogna vai dalla psicologa, che vergogna che frequenti quella persona..lei non si vergogna di non dare amore, affetto, di preferire le mie sorelle a me?? Per cui alla fine quello che lei dice o la mia famiglia non ha valore, conta quello che voglio io..
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  14. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 10 anni fa (5 Giugno 2014 16:14)

    @goldie ripeti spesso questa cosa del compagno di cui avresti bisogno. Ovvio che non devi mentire a te stessa, ma perchè hai così tanto bisogno di qualcuno accanto? Sei grande e vaccinata, dovresti bastare a te stessa. Sono da capire i motivi per cui invece la faccenda è totalmente diversa.
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  15. Avatar di Giardinosegreto

    Giardinosegreto 10 anni fa (5 Giugno 2014 16:35)

    Ilaria grazie per questo articolo. Questo tema, spesso sottovalutato, secondo me sta alla base invece di molte problematiche. Il giudizio degli altri può comprendere due tipi di valutazione a mio parere: quella degli altri CONOSCENTI e quella degli altri amici/he, parenti stretti, compagni/e. Personalmente il secondo tipo di valutazione è quello che mi ha sempre più preoccupato. Paura di deludere qualcuno, paura di non essere all'altezza e di avere quindi poi un riscontro negativo.
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  16. Avatar di Goldie

    Goldie 10 anni fa (5 Giugno 2014 19:00)

    non ho capito la seconda parte del messaggio. Insomma, perché siamo qui? Per pettinare le bambole? Io ho bisogno di relazionarmi con un Uomo Vero, voi no? La libertà è decidere che non vogliamo tutti gli altri. Punto. Mi sembra chiaro
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  17. Avatar di stella

    stella 10 anni fa (5 Giugno 2014 20:17)

    io credo che stare bene da sole sia una cosa da imparare....ma che nel desiderio di avere una persona al ns fianco nn ci sia nulla di male :-) dobbiam imparare a nn dipendere da qs persona ed avere un ns equilibrio. insomma...se ql volta abbiam bisogno dell'abbraccio di un uomo ...nn dobbiam sentirci in colpa :-)
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  18. Avatar di Gaia

    Gaia 10 anni fa (5 Giugno 2014 23:00)

    @Emanuela : certo che mi interessa il tuo parere...anzi grazie mille a chi mi ha risposto.....mi state dando tanta forza.....
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  19. Avatar di romi

    romi 10 anni fa (6 Giugno 2014 0:00)

    essendo in questo momento libera dico:basta Goldie a dire che hai bisogno di un compagno,questo blog non e' il muro del pianto!e non irrigidirti ai nostri commenti con atteggiamento permaloso infantile e per niente costruttivo
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  20. Avatar di Pentesilea

    Pentesilea 10 anni fa (6 Giugno 2014 10:11)

    @Emanuela, Goldie, Al, Rosita Grazie mille a tutte per le risposte :) Certo che sono parecchie le cose che faremmo se fossimo libere! E i viaggi in Tibet, e gli uomini, e il mandar a quel... ;) Accipicchia quanta roba ci stiamo perdendo. Ma cosa aspettiamo a tirare fuori il coraggio e cambiare seriamente?
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