Coraggio e speranza #buon senso e unità o tutti o nessuno

coraggioOggi parliamo di coraggio e di speranza e parliamo di storie personali e di radici.

Per esempio: tu sai da dove vieni, qual è la tua storia, quali sono le tue radici?

Intendo quelle tue-tue-tue, che sono solo tue e di nessun altro, tanto per cominciare. Ti capita di pensare a te “in prospettiva”, riflettendo di tanto in tanto e rivedendo te stessa adesso, ma rispetto al passato?

Pensi mai a quali sono le origini e le radici delle tue convinzioni e dei tuoi comportamenti?

A quali sono stati e sono i momenti di grande paura e di grande coraggio della tua vita, quelli tuoi personali?

Non mi sto riferendo a niente che abbia a che fare con l’analisi o la psicoanalisi, sia chiaro.

Mi sto riferendo al fatto di concentrarti su di te per conoscerti meglio, stimarti di più, volerti bene e affrontare la vita con il coraggio che di certo hai e che magari non sai di avere.

E, insieme al coraggio, scoprire e diventare consapevole di tante risorse che pensi di non avere ma che invece hai e hai anche messo a frutto, magari nel tuo passato, ma non te ne sei accorta.

E allora pensi di non valere niente e invece vali molto. E pensi di avere solo paura e di non avere coraggio. E, senza che tu lo sappia, il coraggio ce l’hai eccome e il coraggio, soprattutto, te lo puoi dare.

"Per essere felici ci vuole coraggio. Karen Blixen"

Essere consapevoli di se stesse e di quello che si è capaci di fare significa mettere insieme tutto il coraggio che abbiamo, sapendo che il coraggio è una risorsa della quale disponiamo, per natura e per personalità.

Qualsiasi personalità abbiamo. Tutti noi abbiamo coraggio. Anche tu, di certo.

E a che cosa serve il coraggio?

Il coraggio serve, per esempio, a conquistare la propria libertà e mantenerla. E la propria libertà, al giorno d’oggi, è soprattutto libertà di pensiero e di scelta. Libertà di scelte di vita.

La libertà di pensiero non è convincersi che tutti al mondo sono sbagliati o che chi ci comanda non è all’altezza della situazione o che la vita è triste e ingiusta perché il tipo che ti ha abbordato online e non hai mai visto – ma del quale sei già follemente innamorata – sono 48 ore che non ti manda un whatsapp; la libertà non è andare a “vomitare” tutto questo in ufficio – lamentandoti con i colleghi – o su Facebook o  su qualche forum o blog, credendo di aver fatto qualcosa di utile, intelligente o speciale. Originale e controcorrente.

Il coraggio e la speranza: a che cosa servono?

Perché accusare il mondo di non essere alla tua altezza non è la soluzione a una vita meschina e di melma o a un momento di difficoltà.

Avere libertà di pensiero significa usare la propria testa per decidere della propria vita, è adoperare nei modi e nelle direzioni giuste il proprio senso critico, cioè non bersi tutto quello che viene dall’esterno – genitori, insegnanti, vicini di casa, amiche che sanno tutto sui rapporti sentimentali, ma non hanno mai avuto una storia decente, uomini senza spina dorsale che ti vogliono usare, in cambio di paroline da baci perugina che ti fanno sciogliere come burro al sole, pubblicità e comunicazioni manipolatorie di vario genere – ; avere libertà di pensiero significa evitare di farsi trascinare dalla stupidità di massa e dalla paura che diventa terrore e poi cieca aggressività distruttiva.

"La speranza è un rischio da correre. È addirittura il rischio dei rischi. G.Bernanos"

Avere libertà significa staccarsi dal gregge, ma non con l’obiettivo di staccarsi dal gregge giusto per farlo, perché staccarsi dal gregge per poter sostenere di essere vincenti dato che si è “diversi” è, di fatto, rimanere legati al gregge più di prima.

Il nostro mondo è pieno di “originaloni da social network”, “anticonformisti delle parole” e “pecoroni all’incontrario” che credono di distinguersi dal gregge e in realtà desiderano solo esserci dentro, e fanno i “controcorrente” solo perché hanno un disperato bisogno di essere accettati.

Come i preadolescenti e gli adolescenti che per sperimentare se stessi e la propria indipendenza, fanno quelli che vanno “contro” perché hanno il terrore di essere rifiutati.

La differenza è che gli adolescenti e i preadolescenti il proprio coraggio  lo devono ancora scoprire, sono in “costruzione”.

Il coraggio e la libertà ti fanno vivere la vita come tu la vuoi, affrancandoti dalle convenzioni e dalle convinzioni sbagliate, senza farti mettere contro qualcosa o qualcuno, ma solo agendo a vantaggio di te stessa e della tua vita. E questo è ben diverso.

La paura e il nemico invisibile siamo una comunità e vinciamo con ragione e tutti uniti

Dopo molti giorni di riflessione riprendo in mano e faccio un’aggiunta a questo articolo oggi, il 21 novembre 2020, dopo averlo aggiornato il 12 marzo del 2020 quando il nostro paese, l’Italia, si era fermato e ciascuno di noi, ognuno, tutti, abbiamo dovuto cambiare forzatamente stile di vita per sconfiggere un nemico misterioso e invisibile, il corona virus. Il famigerato Covid 19

Il 12 marzo, con un po’ di esaltazione, dichiaravo: “#noineusciremopiùforti.

E scrivevo: “Ce la faremo, è certo, lo prova il fatto che in Cina l’hanno già quasi sconfitto e lo prova il fatto che la vita, anche se con fatica, con impegno, con dolore, vince sempre sulla morte.

Perché siamo nati e siamo vivi per vivere, il nostro tempo, non indeterminato, certo, ma per vivere.

E ce la faremo. Tutto andrà bene. #noineusciremopiùforti”

Oggi, 21 novembre 2020, te lo dico, non sono assolutamente convinta che ne usciremo più forti.

Molte le sono le persone ammalate, molti i morti, tanti di noi sono stati colpiti in prima persona dal virus, altri hanno subito lutti.

Siamo in gravi difficoltà economiche, purtroppo e tra chi mi legge so che c’è chi patisce difficoltà economiche e di salute.

E in più ci sono i negazionisti, quelli che negano, quelli che non ci credono, quelli ai quali non sembra vero.

Ecco, per essere chiara io non mi trovo d’accordo con i negazionisti, e se si negazionista e complottista, sei libera di esserlo e credo che qui non troverai niente di utile per te.

Come capirai dalla lettura di questo articolo, l’avevo scritto quasi 5 anni fa (!!! perbacco, sembra ieri) in occasione di un orribile attacco terroristico, in cui il nemico principale erano uomini che attaccavano altri uomini.

Posso dirlo? Non c’è nulla di peggio di un essere umano contro un altro essere umano.

Ecco perché, venendo a noi, bisogna evitare le persone sbagliate, le persone tossiche, gli uomini sbagliati.

Contro il corona virus ce la faremo. Lo scrivevo a marzo e lo ribadisco adesso. E ce la faremo pagando un prezzo altissimo, inutile nascondercelo.

Abbiamo sofferto, soffriamo e soffriremo.

E ne usciremo solo stando uniti, perché o ci salviamo tutti o non si salva nessuno.

Ciascuno di noi, io per prima, nutriamo preoccupazioni, se non per noi, per i nostri cari, per il nostro lavoro, per il nostro mondo intorno.

Ce la faremo e usciremo cambiati, perché questo è un trauma e i traumi ci cambiano nel profondo e lo stesso capiterà dopo questo passaggio del Covid.

Quello che ho scritto quasi 5 anni fa “contro” il terrorismo e per la vita, vale anche oggi “contro” il corona virus e per la vita.

Il 12 marzo scrivevo: “Sono certa che torneremo più forti, avendo riscoperto valori più alti e più sani, più carichi di amore, pronti a darlo e a riceverlo, questo amore, in maniera più sana e funzionale.”

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

No non sono certa che torneremo più forti e credo che molti perderanno per strada anche quei pochi valori più alti e più sani che possedevano prima, semmai ne avessero posseduto qualcuno.

Credo che sia necessario e indispensabile, invece, armarci di coraggio, pazienza, amore per noi stessi e solidarietà, unità. buon senso e voglia pacifica di lottare pacificamente.

Coraggio. Sono vicina a te, a tutte quelli che mi leggono e porto una parola di incoraggiamento, dalla mia preoccupazione ma anche dal mio coraggio, a tutte voi, a te e a coloro che ami.

#noineusciremopiùforti non è affatto vero. Mi sono sbagliata, è un errore. E’ una stupidaggine.

Invece sostengo che dobbiamo essere razionali, uniti, solidali.

Amorevoli.

Il coraggio: perché ne hai quanto ti serve

Scrivo questo articolo a nove giorni dai fatti di Parigi (e mentre il terrore paralizza Bruxelles): una città meravigliosa – la città più bella e più amata al mondo per antonomasia, una delle capitali della libertà personale e di espressione – è stata brutalmente attaccata. I civili – le persone “come noi”, sono stati aggrediti, feriti o uccisi mentre facevano delle cose normalissime, “come noi”, il venerdì sera, “come facciamo noi” persone normali nelle nostre vite normali: assistere a un concerto rock, guardare uno spettacolo teatrale, pomiciare e flirtare in un ristorantino, passeggiare per strada e godersi una magnifica città (e sempre, pomiciando e strofinandosi e coccolandosi tra mariti e mogli, fidanzate e fidanzati, genitori e figli, anche al di fuori del ristorantino, perché questo è quello che si fa e si deve fare in una vita “normale”, al venerdì sera, molti sono morti o hanno visto morire i loro cari stando vicini e abbracciandosi). E quello che è accaduto, per come è accaduto può fare perdere il coraggio.

Perché si tratta di eventi inspiegabili – apparentemente – e disperanti. Io in realtà li spiego con la psicopatologia che anima gli stronzi, la stessa degli stronzi che ci girano spesso intorno, in ufficio, nel mondo di tutti i giorni e, ahimé, talvolta anche in famiglia. Sono stronzi allo stesso modo, quelli che hanno il kalashnikov e quelli che non ce l’hanno. Solo che quelli che non hanno il kalashnikov hanno armi diverse. Gli stronzi esistono e proliferano, sono in mezzo a noi. E noi dobbiamo avere coraggio. E ce l’abbiamo, tranquilla.

Tornando ai fatti di Parigi viene normale pensare: “allora potrebbe accadere anche a noi, che siamo e viviamo “come loro””. E da qui ecco che i toni che si alzano, la benzina viene gettata sul fuoco dell’emotività, al bar, in ufficio, in famiglia e sui famigerati social network dove l’idiota medio è diventato il vero terrorista mentale. E questo terrorista mentale non è altro che uno stronzo, che va evitato, come tutti gli altri. Con coraggio.

Spesso invece ci si fa “fagocitare” dal mondo degli stronzi e allora che cosa succede?  E’ successo anche che qualche lettrice di questo blog che probabilmente ha passato ore e ore a leggersi tutte le cronache, nei minimi dettagli con il gusto di chi si gode i film dell’orrore, forse per esorcizzare la paura, forse per cercare sollievo all’angoscia attraverso la sensazione del controllo data dall’ingurgitare dettagli, è arrivata qui, colma di ansia e di paura. E ci credo, ragazza mia, se leggi orrore, se guardi orrore, se ascolti orrore, sarai piena di orrore e l’orrore ti inonderà e prevarrà nella tua vita. Riempiendoti di paura e togliendoti la speranza, alla faccia del coraggio.

Questa lettrice che, irresponsabilmente verso se stessa, non ha messo un freno al flusso di orrore, ha chiesto  invece alle altre lettrici pace, tranquillità e serenità.

E’ un atteggiamento comune a molte persone, quello di chiedere all’esterno ciò che non si vuole cercare al proprio interno. Capita spesso che chi si nutre di orrore, leggendo e rileggendo cronache orrorifiche, poi pretenda dagli altri speranza. La vita emotiva delle persone è fatta di questi paradossi.

Allora, io, che non avevo intenzione di dedicare spazio ai fatti di Parigi dato che pensavo di non poter aggiungere molto al gran rumore, alla fine ho deciso di scrivere questo articolo dedicato al coraggio e alla speranza.

Con un duplice scopo: il primo è quello di ricordare a coloro che vengono su questo blog solo ad ammorbarci con i loro dispiaceri di serie B (e forse C, D, fino alla Z), che è necessario, per loro prima di tutto e poi per noi e per un mondo più vivibile, che imparino a considerare se stesse e i loro dispiaceri collocandoli nel “quadro più grande” dell’esistenza (nulla di religioso o di spirituale, per carità, solo concreta realtà). Non ci vuole nemmeno un gran coraggio a farlo.

La vita (perfino quella di queste persone con grandi dispiaceri di serie B e C etc) è molto più ricca e sensata della storiella scema e noiosa con un perditempo che non  risponde su whatsapp. Prima lo si capisce, prima si raggiunge la felicità. Il secondo scopo di questo articolo è dare coraggio e speranza a tutte quelle persone che vivono un momento di difficoltà personale o che sono state toccate nel profondo da quanto è successo anche perché magari-chissà-forse ciò che è successo nel pubblico, alimenta e si aggiunge, per loro, ad ansie preoccupazioni già precedenti, più private (vi sono vicina, care mie, avete la mia comprensione).

Il fatto è che per raggiungere pace, tranquillità e serenità, per avere coraggio in un momento difficile e per nutrire la speranza, è necessario che ognuno faccia la propria parte. Il coraggio e la speranza non te li puoi aspettare dagli altri – che si cagano sotto più e sono più inadeguati, vigliacchi e disperati di quanto pensi di essere tu – ma li devi nutrire in te stessa, coltivare, far crescere. In che modo?

Il coraggio nutre la speranza

Ti dò il mio “metodo” se si può chiamare così e ti anticipo che di motivi per avere paura ne ho anch’io. Per esempio vivo tra due grandi città che sono nel mirino dei terroristi. Non possiedo un’auto e la metropolitana è il mio mezzo di trasporto preferito. Mi trovo spesso in posti affollati. E ciononostante non ho paura. O meglio, ne ho, ma come altre volte nella mia vita, ho deciso che gli stronzi non prevarranno, perché di paura ne ho avuta tanta nella mia vita, tante volte e per tante ragioni (alcune sensate, altre meno sensate) e alla fine, una soluzione è sempre saltata fuori. Ne sono uscita. So anche che la paura non lascerà mai del tutto me, come non lascerà mai del tutto nessun altro essere umano normale e sano e quindi preferisco che i miei valori resistano di fronte a chi mi vorrebbe far paura (e talvolta me la fa). E così ho scoperto che alla fine, con la mia paura addosso e insieme al mio coraggio, riesco a nutrire la speranza. Anche quando grandi motivi per sperare non ce ne sono.

"Coraggio ce l’ho. È la paura che mi frega. Antonio Albanese"

Ma dov’è che andiamo a recuperare il nostro coraggio, dato che sì, il coraggio ce lo possiamo dare e soprattutto già lo abbiamo ma non lo sappiamo?

Incomincia a considerare tutte quelle situazioni in cui ci vuole coraggio e ci è voluto coraggio e tu ce lo metti o ce lo hai messo…

Il coraggio serve per darsi il tempo e il modo di trovare l’uomo giusto, senza dover cadere tra le braccia del primo cascamorto che passa di lì per paura di rimanere sole, perché prese dall’ansia mortale di essere vecchie, perché la mamma mi considera una fallita o gli uomini una zitella acida o le amiche sono tutte sposate o fidanzate e il venerdì non so con chi andare a mangiare una pizza e mi tocca stare sul divano da sola.

Il coraggio serve per abbandonare situazioni e relazioni squallide o di abuso o sterili e avvilenti anche se – come tante situazioni sterili e avvilenti – portano dei vantaggi collaterali a chi ha modi disfunzionali di amare e di farsi amare. Il coraggio serve per lasciare situazioni disfunzionali e magari una casa in cui si è abitato per tanti anni e una certa tranquillità economica (che spesso è dipendenza economica, un’ottima scusa per mantenere la dipendenza emotiva e rimanere inchiodate e fare una vita d’inferno, raccontandosi che non si può ambire a nulla di meglio e di più).

Speranza: da dove viene

Il coraggio serve quando l’uomo che credevi fosse per sempre ti lascia.

Il coraggio serve per iniziare una separazione e un divorzio; per presentarsi in un aula di tribunale dove si decide del tuo futuro e di quello dei tuoi figli. Il coraggio serve per allevare i propri figli in una coppia a metà o tutte da sole.

Il coraggio serve per decidere di iniziare una relazione (di quelle vere, non di quelle da whatsapp), per sposarsi, per pensare di avere un figlio, per portare avanti una gravidanza, per entrare in sala parto e soprattutto per uscirne, con quella nuova vita con te, della quale sarai responsabile per un bel po’.

Il coraggio serve per affrontare una interruzione di gravidanza, che sia in solitudine o in coppia. E tutto quel che ne consegue.

Il coraggio serve per accompagnare i figli a scuola e nelle loro frustazioni e difficioltà normali che per te sono terribili (e per loro anche).

Il coraggio serve per andare a trovare i propri genitori e accorgersi che negli anni il tempo è passato, sì, anche per loro, anche per mamma e papà, ma è meglio che tu faccia finta di non accorgertene, ancora per un po’.

Il coraggio serve per affrontare i grandi lutti e le perdite della vita. Serve per andare a fare un esame (all’università), un altro esame (in ospedale) e per andare a sapere come è andata. Quanto coraggio ci vuole in entrambi i casi!

Il coraggio serve quando ti licenziano, quando decidi di lasciare un “posto fisso” e per aprire la tua piccola (o grande impresa). Il coraggio serve in un colloquio di lavoro. Il coraggio serve quando ti sta venendo il ciclo e sei piegata in due dai dolori e devi fare quella presentazione importante davanti a capi e colleghi.

"Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato. Eraclito"

Il coraggio serve nelle riunioni in cui sei l’unica donna e i tuoi colleghi fanno battute sessiste e offensive, e no, scusa, magari no, c’è un’altra donna in riunione e sta dalla “loro parte” e ridacchia e si scoscia, la cretina, e fa battute ancora più sessiste del più stronzo sessista cretino in sala, perché come ci sono gli stronzi e i cretini ci sono pure le stronze e le cretine.

Il coraggio ci vuole per scoprire che il tempo passa anche per te, che il tuo corpo cambia e tu cambi. Ce la farai?

Sono un sacco le situazioni in cui ci vuole coraggio e tu, le tue situazioni-coraggio le conosci meglio di me e meglio di chiunque altro. E sai bene che hai affrontato un sacco di situazioni-coraggio, quando avevi tanta tanta paura e avresti voluto fare di tutto tranne che affrontarle. Le hai affrontate. Punto. Bene, male, così-così: fatto sta che le hai affrontate.

E allora, da dove viene la speranza, per te, per il tuo futuro e per quello dei tuoi figli? La speranza ti giunge proprio da questo coraggio, anche se temi di non averlo e di non averlo mai avuto.

Viene dal fatto, che nella vita – nella vita di tutti – accade che ci sia della melma. Talvolta si tratta di piogge torrenziali di melma, talvolta solo di schizzi. E, la melma c’è, sopravviene o accade, nella vita di tutti. Tu non hai l’esclusiva. Perché la melma fa parte della vita. E se prendi consapevolezza che la melma fa parte della vita e accetti, sembra strano ma la speranza – sana – aumenta .

Poi la speranza viene dalla considerazione che, facile o difficile che sia, questo mondo è pieno di opportunità più di qualsiasi altro mondo in qualsiasi altro tempo. Viene dal fatto che la nostra vita media si è allungata e la nostra qualità della vita è aumentata talmente che possiamo contare su molte svolte e molti cambiamenti radicali nella nostra esistenza individuale.

Viene dal fatto che tu – e anch’io e tutti noi – abbiamo più risorse positive di quanto lontanamente sospettiamo e l’unica cosa da fare è vivere un giorno alla volta con in testa l’idea chiara che sono i nostri valori quelli che portiamo avanti, costi quel che costi (e in mezzo ai valori ci siamo noi), alla faccia degli stronzi di ogni colore e provenienza.

Aspetto i tuoi commenti, aspetto le storie di tutte quelle volte che hai avuto paura e hai sperimentato il coraggio.

(Si astengano le finte disperate da Facebook e da Whatsapp, che quelle si danno arie da donne che soffrono ma sono bambine che non sanno che cosa sia l’amore, quindi difficile che lo sperimentino davvero).

Abituiamoci a mettere a tacere le stupidaggini – da dovunque provengano – e perseguiamo il nostro interesse e i nostri principi, con equilibro e con fiducia nelle nostre risorse personali. Questo significa avere speranza e coraggio. E vincere il terrore.

#stiamouniti

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297 Commenti

  1. Avatar di Laura

    Laura 8 anni fa (25 Novembre 2015 13:01)

    Io non ho nessun diritto ilaria. Ma nemmeno tu di rivolgerti cosi alla gente, mi spiace. Ci sono modi e modi. Anche se non ho capito niente del tuo sito, va bene, anche se sono stupida,becera,offensiva, faccio flame, dimmi di tutto, pazienza, ci sono modi e modi. Io amo il bello. Non lo distruggo. Io accolgo critiche, sculacciate,insegnamenti nella mia vita quotidiana, ma ci sono modi e modi. Non ci credere. Ciao.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (25 Novembre 2015 13:05)

      Sculacciate? Oh mio dio... Te lo dico con tanta vicinanza: qui è utile partire dalle basi. (Sì certo, secondo te io dovrei controllare i miei modi. Io... Chi interviene invece fa tutto quel che vuole, dato che sono io che secondo te dovrei tollerare. E anche qui è utile ritornare alle basi).
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    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (25 Novembre 2015 21:09)

      Ciao Laura. Mi dispiace che tu la pensi a questo modo. Credo però di capirti. Anche io, se guardo la mia realtà, posso dire che non sono dove vorrei essere ecc... ecc.., ma chi può dirsi arrivato nella sua vita? Nessuno. La cosa sbagliata è l'approccio mentale agli eventi, anche io li vedevo negativi e non procedevo, anzi ritenevo gli altri tutti fortunati ed io no, in quanto vivevano la loro vita all'apparenza in modo pieno, mentre io no. La sola differenza fra me e loro non erano gli eventi o le diversità che ci sono peculiari, ma il modo di porsi di fronte alla vita. Chi non ha difficoltà, chi non deve lottare? È la vita e ne abbiamo solo una Laura. Non sprechiamo a lamentarci! Finiamola con passione e curiosità. Molti motivi che ci inducono a sederci, arrenderci ecc...facendoci apatici sono solo malefici scherzi della nostra mente abituata male. Alleniamola a vedere anche il lato positivo delle cose che c'è sempre! È come l'atleta, va allenato, poi viene automatico, e diventa un circolo benefico, prima dentro, poi fuori di noi. Io sto lavorando molto su di me in questo senso! Vedrai, si sta molto meglio! :-)
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  2. Avatar di sissi

    sissi 8 anni fa (25 Novembre 2015 19:30)

    Altra riflessione in questo momenti di crisi: ci sono persone che stanno sempre sempre bene. Nei momenti difficile mi viene da confrontare la mia vita con quella di una mia amica( ok sbaglierò ma l'ho fatto). A partità di condizioni di partenza (famiglia normale, situazione economica buona, salute), io molto raramente ho vissuto periodi in piena serenità, al contrario suo che è sempre felice. E' sempre felice perché ha sempre avuto tutto. I suoi genitori le hanno sempre trasmesso che lei valeva molto ed era brillante (diciamo che l'hanno sempre esaltata, forse esagerando); a scuola è sempre stata la prima; sempre circondata da amici; il primo fidanzamento, ancora al liceo, è durato vari anni ed è sempre andato a gonfie vele. Un giorno lui la molla all'improvviso. Momento di pieno sconforto durato solo due mesi. Infatti incontra subito un'altra persona, si fidanza, dopo vari anni di storia perfetta rimane incinta. In tempo record trovano lavoro entrambi (esattamente quello che volevano), si sposano e fanno un altro figlio. Mai una cosa storta (a parte le piccole cose del quotidiano, ma nulla di importante). Non ha mai davvero sofferto, se non per periodi brevissimi. Ha sempre avuto pieno controllo della sua vita. Che forza della natura! In realtà è l'unica persona che conosco così... Ecco, non è mai stata sola nella sua vita. Da un fidanzamento importante è passata in tempo record ad un altro. Un giorno di vari anni fa, quando le dissi che con l'ennesimo ragazzo (il terzo!) la storia non era decollata (ed io ero molto giù), mi disse che lei al mio posto non ce l'avrebbe fatta, che io avevo molta forza. E che forse dovevo considerare un altro modo per donare il mio amore (intendendo la vocazione religiosa!), perché le relazioni di coppia forse non erano per me. Avevo 22 anni. Ilaria, conosci anche tu persone così? Perché allora mi dico: prendiamole a modello! Come si fa?
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 6:33)

      Sissi, non sono sicura che questa tua amica sia davvero stata sempre felice, ma - perdona la mia franchezza, e considera che mi baso solo sull'aneddoto finale che riporti, ché altro non so - non sono nemmeno sicura che sia una vera amica una che, alla tua ennesima storia sbagliata, ti suggerisce di farti suora (col velo o laica). Un suggerimento del genere mi sa di profonda superficialità e insensibilità, da persona che non ha avuto problemi e non vede al di là dell'ambiente ovattato in cui é vissuta. E poi, anche se non sembri invidarla, non ti fa bene il confronto con lei e la sua "bellissimissima" vita: credo accentui le tue insicurezze e la sensazione di essere sbagliata, meno forte, etc... Fossi in te, la butterei giù dal piedistallo (= smetterei di considerarla più di quello che é), cercherei altri modelli e soprattutto guarderei dentro di me per apprezzare cio' che sono e capire cio' che voglio. Un abbraccio :-)
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  3. Avatar di gemma

    gemma 8 anni fa (26 Novembre 2015 1:44)

    Ripensando al titolo e al contenuto di questo articolo e alle mie esperienze mi chiedo: il coraggio è sempre "lecito"? A volte mi capita di prendere decisioni coraggiose perché sento di non aver più nulla da perdere..è coraggio questo? Essere arrivati al limite di una situazione, riconoscerlo e cercare il cambiamento senza avere una meta ma solo per uscire da quella situazione..e' coraggio o fuga?
    Rispondi a gemma Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 9:02)

      Gemma, se il coraggio é fuga da situazioni inaccettabili, allora restare é masochismo. Non siamo soldati mandati al fronte come carne da cannone, obbligati a tenere la posizione a tutti i costi per una medaglia al valore "in memoriam". Se ti allontani da cio' che ti fa star male, non é forse coraggio?
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    • Avatar di Erica

      Erica 8 anni fa (26 Novembre 2015 9:28)

      Credo che a volte bisogna arrivare al limite e toccare il fondo per trovare il coraggio di cambiare. Ed è comunque coraggio perché non tutti lo fanno anche se dovrebbero
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  4. Avatar di blanche

    blanche 8 anni fa (26 Novembre 2015 0:44)

    Seguo da tempo con piacere questo blog, ma devo dire che oggi ho sentito il bisogno di lasciare un commento , una testimonianza proprio in virtù del fatto che l'argomento trattato mi ha toccato in modo particolare. In un periodo di forte stress sul lavoro ( dovuto al pessimo rapporto con la mia 'capa') avevo iniziato a perdere quel coraggio che mi ha sempre contraddistinta e che mi ha fatto appassionare a questo lavoro , tanto che pensavo di mollare... Sono andata avanti tra umiliazioni e meriti mai riconosciuti per 7 mesi .. ora Lei si è licenziata, ed io spero di poter continuare il percorso così come l'ho sognato . Mi chiedo però se non avessi avuto il coraggio di affrontare tutto questo giorno per giorno e se avessi mollato alle prime difficoltà dove sarei ora? Che ne sarebbe dei miei sogni non ancora realizzati ma per quali mi batto ogni giorno? ? ?
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 8:56)

      Blanche, bravissima, sei stata forte e coraggiosa. A che ti serve fare ipotesi in negativo sul passato: a tarparti le ali nel futuro? Sii fiera di te e pensa che l'esperienza passata ti ha permesso di scoprire risorse interiori che nemmeno immaginavi. :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di blanche

      blanche 8 anni fa (26 Novembre 2015 10:34)

      Grazie Gea, è vero non serve a nulla. Spero di poter riuscire a ricavare qualcosa di buono dall'esperienza negativa. Scrivere e visualizzare il commento di ieri mi ha fatto bene! E un piacere leggere anche i vostri , sentire le varie realtà. Mai avrei pensato che parlare di un'esperienza su un blog fosse così.. 'liberatorio'. Buona giornata a tutte !
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 11:29)

      Si, questo blog é uno spazio prezioso per chi ci tiene a vivere bene la propria vita. Buona giornata Blanche! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  5. Avatar di Claudine

    Claudine 8 anni fa (25 Novembre 2015 20:51)

    P.s. a volte mi chiedo: ma dove hanno gli occhi certe persone, con donne come siamo in questo blog, veramente proprio non mi capacito. Una mia amica (anche lei molto in gamba), mi ha fatto un gran ridere una volta dicendomi: ma come è possibile, che persone come noi sono single, quando invece trovano delle fatte ..'gnicche e gnacche'!...scusate, è una battuta che mi è venuta in mente, magari anche fuori luogo, ma volevo condividerla, perché divertente! :-D
    Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

  6. Avatar di Michela

    Michela 8 anni fa (26 Novembre 2015 8:59)

    Buongiorno a tutte. Oggi sarà il 4 giorno che è andato via di casa. Questi giorni sono stati liberatori come una purga. A momenti ero inondata dalla rabbia, contro di lui, contro le cose che mi ha fatto provare, contro di me, per aver sofferto passivamente, per aver accettato passivamente tanto. Ho riflettuto molto. Mi sono chiesta perche' ho accettato determinate cose. E ho fatto un collegamento tra me di pochi giorni fa e tra ne bambina/adolescente. Anche con mia madre ho sofferto passivamente, le sue paranoie, il suo amarmi alternato a non volermi, la sua sofferenza,i suoi schiaffi, calci, il suo ricordarmi manipolatorio che sono capitata "per sbaglio", il suo interessarsi a come stavo alternato al totale disinteressamento. E anche quando si interessava ciò che mi arrivava era che non capiva veramente ciò che provavo. Una persona con problemi, una persona che apparentemente sembra normale ma più entri in contatto, escono certe stranezze fuori..per me era impossibile entrare in un contatto profondo con lei. Ma lo volevo tanto. Insomma una persona che sente voci e pensa che tutto il mondo complita contro di lei..pensa che tutte le persone che le entrano in casa, che siano "amici" o semplicmente l'elettricista, li rubano qualcosa così si impossessano della sua serenità interiore. Subito e mi ribellavo. Aspettavo il suo cambiamento, le sue scuse, un'altra chance. Ma non è mai arrivata. Anzi, tutt'oggi a distanza cerca di manipolarmi e io tutt'oggi a distanza aspetto che cambi la situazione. Allora mi sono resa conto che ho portato i problemi del passato della mia coppia. Appena vedevo che non ricevevo ciò di cui avevo bisogno, comprensione, supporto, un reale e sano modo per confrontarmi, fiducia, mi ribellavo in modo insano..arrivavo a urla, persino a violenza fisica, come mia madre (la mia psicologa dice che avevo bisogno di ricreare l'ambiente e il caos che vivevo da piccola, mentre mia mamma con la violenza aveva il potere su di me e io dovevo subire, in questo caso esercitando violenza, ho io il potere su di lui). Si parlava di vendetta nell'articolo precedente. Avevo piena fiducia in lui ma mi ha delusa più volte, più volte ci siamo allontanati. Poi ho scoperto casualmente (mi presta l'iPad per fare una ricerca) che nel periodo in cui mi sono allontana si è iscritto a meetic e ha mandato vari salutu a diverse donne. Non ho resistito a non voler una spiegazione, a vedere come reagisce. Mi ha detto che era molto arrabbiato, che l'ha fatto senza pensare, che cercava supporto femminile, ma lui è perso di me. Che dire? Amare una persona non significa diventare automaticamente la persona giusta per lei. Se avesse avuto "acume mentale", come dice Ilaria, sapevo che un'atteggiemtno del genere non porta nulla di buono. Ma come il mio d'altronde. Ho cominciato a non fidarmi, ho cominciato a vivere un incubo a me conosciuto, il non fidarsi. Stare con una persona della quale cerchi di proteggerti giorno per giorno cercando di controllare costantemente i suoi movimenti, prepararsi a non rimanere shockata o sorpresa, prepararmi a non rimenere male un'altra volta. (Eppure dopo meetic ci è stato badoo,un sito di annunci di prostituite, recentissimo porno.)E aspettare in tutto questo il riscatto. Aspettare in tutto questo che l'altra persona si/ti riscatta. Che atteggiamento sbagliato. Io mi rendo conto che ho portato della mia coppia dinamiche insane, ma mi rendo conto che lui non è un uomo di grande valore e di alto profilo. La riflessione che vorrei portare a tutte..è ..come dice anche Ilaria: conoscete voi stesse? Da dove venite? Con quale bagaglio psicologico/mentale/sentimentale venite? Cosa aspettate dall'altro e dal mondo? Riuscite a vedervi e studiarvi dall'esterno cercando per un attimo di congelare e dimenticare lo sconforto, la rabbia, il desiderio di riscatto o di vendetta? Il giorno del mio compleanno ho riflettuto a lungo e mi sono fatta un regalo. Quello di voler cominciare a riscattare in primis da me stessa. Nessun senso di colpa, la condizione di accettare passivamente cose e persone che non ci fanno bene, non è naturale, non è normale. Ribellarsi e entrare in questa catena del "mi fai soffrire/ti faccio soffrire ma aspetto una ricompensa" che non finisce mai (finisce solo per finire le mie energie da tutti i punti di vista), non è sano. Cercare di star bene, perché ce lo meritiamo per il semplice fatto di essere nati. 2 giorni durante la seduta dalla psicologa ho fatto una riflessione..sono migliaia di anni che l'essere umano cerca in primis solo una cosa: stare bene. E per farlo ha bisogno di elementi vitali come cibo, acqua, aria, caldo io aggiungerei la tranquillità mentale. Non c'è essere umano che può definirsi tale se non ha la piena cognizione del fatto che c'è,esiste, pensa (un po' cogito ergo sum). E io oggi penso, sto bene di salute, abito in un posto bellissimo anche se in affitto, ho la possibilità di scegliere e decidere sulla mia vita. I miei antenati forse avrebbe dato oro, altre persona contemporaneamente nel mondo, forse avrebbero dato oro (se ce l'avessero) per stare nei miei panni di oggi. Io stesso avrei dato qualcosa per smettere di subire e soffrire da piccola e stare come oggi. La mia psicologa ha sorriso è chiuso la seduta chiamandomi "la Michela filosofa". Anch'io vi dico grazie per avermi dato modo di filosofare, è un modo costruttivo (perché posso dire di essere arrivata a una condizione mentale che mi fa essere felice) per sfogarmi e condividerlo con voi. Buona giornata a tutte
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 11:35)

      Cara Michela, mi dispiace molto che tu abbia avuto una madre cosi tremendamente anaffettiva, manipolatrice e violenta. Ovvio che poi ti sia ritrovata con un uomo pessimo. Sei bravissima e coraggiosissima a reagire scrollandoti di dosso quest'omuncolo infame e a prenderti cura di te con un supporto psicoterapeutico. Avanti cosi! Un abbraccio :-)
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 11:37)

      P.S. l'analogia con la purga é davvero calzante! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 8 anni fa (26 Novembre 2015 12:24)

      Grazie Gea :) Diciamo che è stata la prima parola che mi è venuta in mente. Ah, l'inconscio!
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (26 Novembre 2015 18:10)

      Eh si, quando lo ascoltiamo senza farci distrarre da rumori di fondo, l'inconscio sa consigliarci per il meglio... e ha un gran sense of humour ! ;-)
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  7. Avatar di helen

    helen 8 anni fa (24 Novembre 2015 16:09)

    Forse non tutti sanno che....il 29 a Parigi era stata organizzata una marcia per il clima, evento mondiale per contrastare cambiamento climatico attraverso politica fonti alternative.Beh adesso l'hanno sospesa per il terrorismo. A questo punto si riorganizza in tutte città del mondo checcavolo e quindi aderisco a quella della mia città e ciascuno lo può fare entrando nel sito. Quindi si dribbla ma non ci si arrende.So che andrebbero evitati assembramenti ma io ci sarò a rompere le scatole. Perché ho dei figli ma non solo. Perché di terra ce n'è una sola.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (24 Novembre 2015 21:42)

      Si, Helen, la grande marcia a Parigi é stata sospesa (e ho avuto anche un cattivo pensiero che ti lascio indovinare... anche se spero non siano giunti a tanto), ma si sta preparando un'azione alternativa. Peraltro, nonostante il divieto di manifestare, lo scorso week-end c'è stata una manifestazione pro-migranti che la polizia non ha saputo (o voluto?) contenere. Insomma, nonostante la paura c'è la voglia di reagire. Ben vengano tutte le iniziative di sensibilizzazione ai problemi del nostro pianeta! Grazie per avere ricordato a tutti questo importante appuntamento! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (25 Novembre 2015 10:59)

      Cattivo pensiero condiviso:)
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Valeria87

      Valeria87 8 anni fa (25 Novembre 2015 12:24)

      Ciao, Helen. Per quanto riguarda i vari eventi di sostegno alla conferenza di Parigi sul clima, nella mia città sono una degli organizzatori :) E ne approfitto per esprimere un parere: occasioni del genere sono un'opportunità preziosissima per conoscere nuove persone, "fare rete" e, in definitiva, ampliare le proprie possibilità in tutti i sensi. Nei commenti qui, ciclicamente salta fuori qualcuna che si chiede dove mai si possano incontrare uomini seri e responsabili. Ecco... ;)
      Rispondi a Valeria87 Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (25 Novembre 2015 15:18)

      Fantastico. Bisogna che faccia qualcosa prima di andarmene da questo mondo. Poi se tra i manifestanti ce n'è uno simpatico meglio:) Ma io penso ad altro ultimamente, non so perché. Io penso che davvero l'unico vantaggio che hanno portato storicamente periodi di guerra sia l'aumento della solidarietà. Qualcosa faremo, sempre, costantemente, tutti i giorni. Un'azione tutti i giorni, come i boy scout.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (27 Novembre 2015 6:45)

      Oggi a Parigi, agli Invalides (dove riposa un noto pacifista...) ci sarà la commemorazione ufficiale delle vittime degli attentati. Vendita di bandiere (made in China) dappertutto allo scopo di speculare sull'emozione collettiva. Sarà contenta la candidata alle regionali delle lande del nord dove mi sposto quotidianamente per lavoro. Parenti delle vittime invitano a boicottare la cerimonia. In effetti, l'evento é imbarazzante come la presenza dei politici ai funerali di Falcone, Morvillo e Borsellino e dei loro agenti di scorta. Questo per la "pars destruens"... Passando alla "pars construens": per la COP21, Avaaz riempirà di scarpe place de la République. Potete anche fotografare voi e/o le vostre scarpe. Per informazioni, il link é: https://secure.avaaz.org/fr/paris_march_next_steps_/ Un'altra manifestazione promossa da Oxfam propone di postare una foto dei propri occhi sui social networks. Domani vado a lasciare un paio di scarpe col mio nome. :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (27 Novembre 2015 9:57)

      Gea, è scandaloso come certi eventi possano essere strumentalizzati per la politica. Se un politico volesse commemorare dovrebbe farlo in silenzio e senza far rumore. È vero anche che i giornalisti fanno la loro parte a rendere tutto molto manifesto, e aimè, talvolta distorto. Comunque ti ringrazio perché grazie a te e a tutte qui respiro ogni volta una ventata di apertura e di profondi valori. Non sapete quanto questo mi è di aiuto per stemperare la routine di tutti i giorni in una cittadina del centro-nord d'Italia un pò chiusa...vorrei tanto conoscere delle persone come voi. Veramente, siete una boccata d'aria fresca! :-) Mi sto autoinniettando una dose di coraggio per affrontare il week-end. La settimana mi riempie grazie al lavoro, ma il fine settimana è più difficile: abitando sola da poco e avendo allontanato certi personaggi. Ora faccio i conti con me stessa e mi ritrovo ad apprezzare e ringraziare Dio per una giornata di sole perché mi trasmette allegria e forza, a caricarmi con poco e contare solo sulle mie forze! Approfitto per ricordare a chi abita in Italia che domani c'è la giornata della Colletta Alimentare. È un evento che ci avvicina a chi è in difficoltà economiche con un aiuto concreto di generi alimentari. Io sarò impegnata per la raccolta fuori da un piccolo alimentari. È sempre bello esserci in questi gesti di solidarietà perché si riceve più di quanto di fatto si dona. Si riceve in apertura del cuore! :-) Una grosso abbraccio 'amiche di vita'!
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  8. Avatar di Laura

    Laura 8 anni fa (25 Novembre 2015 9:38)

    Commento non accettato...boh.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (25 Novembre 2015 10:08)

      Vero Laura, ho cancellato il tuo primo commento lamentosissimo, il secondo lamentoso e poi avrei cancellato anche il terzo. Invece il terzo mi ha fatto approvare tutti e tre per dire: basta con questi commenti, basta. Lamentele senza via di uscita. Questo blog non è il tuo vomitorium, né quello di altri. Grazie per avermi dato l'opportunità di farlo presente.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Laura

      Laura 8 anni fa (25 Novembre 2015 12:01)

      Vero Ilaria, questo blog e' solo il posto dove la gente puo' dirti che brava, bravissima,hai ragione,sei fantastica, ci illumini, meno male che ci sei tu, ecc. Pensavo fosse un luogo di confronto. Rispondevo a gea, nemmeno a te. E sono stata breve. Evidentemente mi sono sbagliata. Brava ilaria! Continua cosi'!
      Rispondi a Laura Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (25 Novembre 2015 12:14)

      Un commento che vale più di mille insegnamenti. E poi certe persone si lamentano di essere tristi e sole. Quale mai sarà la ragione, mi chiedo io?!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Cloe

      Cloe 8 anni fa (27 Novembre 2015 22:34)

      Cara Laura. Io Ilaria non la conosco e di certo non posso giudicarla personalmente, se non per il suo lavoro sul blog. Probabilmente lei non sarà il distributore di risposte "perfette" del manuale del perfetto conforto online (risposte pre-impostate e scontate, che non ti aiuterebbero realmente a riflettere, ma solo a crogiolarti nel tuo dolore, almeno per come la vedo io). Qui, nel mondo, c'è la pretesa che tutti aiutino tutti, senza mai che nessuno aiuti se stesso e soprattutto, aspettandosi che il mondo ci dia il conforto che vogliamo noi, come e quando lo vogliamo noi. E poi ci lamentiamo se l'ipocrisia regna sovrana. Io non posso dire che Ilaria sia fantastica, anche perché con Ilaria non esco tutte le sere e tantomeno la sua approvazione cambierebbe qualcosa nella mia vita. (magari bastasse l'approvazione di qualcuno) Ma nella sua schiettezza e anche nei suoi atteggiamenti è molto vera, dice ciò che pensa, ed è per questo che il suo è un reale contributo alla nostra crescita e non soltanto un manualetto di formule pre impostate. E non è forse quella che cerchiamo, in questo mondo che a detta tua tanto dolore ci dà, un po' di trasparenza?! A parte questo: lei non è la super eroina tenuta a salvare tutte le donne con crisi esistenziali più o meno evidenti. Lei, da quel che ho capito, vorrebbe che fossero le donne a salvarsi da sole. E tanto per la cronaca, questo è il suo blog e non ci sono solo articoli, ma tutta la sua personalità, che può non piacere e come tale puoi decidere di non frequentare! Ora non è che io voglio ingraziarmi Ilaria, per chi sa quale sessione di consulenze gratuite (:D), ma alla fine la maggior parte di noi fa quasi sempre così: aggrapparsi all'idea di qualcuno e aspettarsi che soddisfi i nostri bisogni, perché sentiamo che, dato che soffriamo, ci spetta di diritto. Come se la sofferenza fosse un pass speciale per cambiare chiunque ci capiti a tiro. Comunque Laura, dai tuoi commenti e dal tuo confronto con Ilaria ho acceso una lampadina su aspetti di me che non avevo prima considerato e di questo, in un qualche modo, ti sono grata. Le occasioni per crescere, e cambiare, sono ovunque... Basta volerle cogliere.
      Rispondi a Cloe Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (27 Novembre 2015 23:50)

      É molto bello e vero cio' che scrivi, Cloe! A volte osservando gli altri si scoprono analogie con nostri comportamenti passati o presenti... e si impara molto. Non so se Laura voglia crogiolarsi nel suo malessere: spero sia solo un momentaneo blackout dell'ottimismo, una momentanea sospensione della volontà di cambiare in meglio la sua vita, e le auguro di ripartire presto col piede giusto. Riguardo alcune persone che ho incontrato nella mia vita, posso dire che sono dei veri "muri di gomma": non c'è verso di cambiare atteggiamento. Senza voler manipolare, mi é capitato di dire qualcosa di positivo ad alcuni parenti, amici e talvolta colleghi in difficoltà (donne e uomini), per poi rendermi conto che a loro va benissimo cosi. Hanno troppa paura di cambiare atteggiamento, neanche si rendono conto di quale straordinario potere posseggano, perché non lo vedono né sanno impiegarlo... ed é un peccato per loro, ma non possiamo né dobbiamo farci carico dei problemi altrui.
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  9. Avatar di Sara

    Sara 8 anni fa (27 Novembre 2015 17:27)

    Adri non sai quante volte ho provato le tue stesse sensazioni...Rabbia, invidia, frustrazione...A volte mi son capitate in relazione alla ricerca di lavoro come a te, in altri casi un lavoro lo avevo e allora mi nascevano dal vedere che c'erano persone che riuscivano puntualmente a ridurre al minimo il loro carico di lavoro, a mettere in cattiva luce gli altri e a farsi belli senza nessuna sostanza alla base. Oppure tuttora, con un contratto a termine e molte ore passate a cercare il mio prossimo impiego, mi capita di mangiarmi le mani pensando a chi ha trovato tramite semplice raccomandazione e non ha mai dovuto passare la domenica pomeriggio a togliere e mettere parole dal CV :) Ma alla fine, questi confronti con gli altri a cosa servono? A nulla. Troveremo sempre qualcosa che ci irrita o crea invidia se facciamo questi paragoni. E arrabbiarci ci lascia esauste. Cerchiamo di mettere le nostre energie in qualcosa di piu' costruttivo dai :) Un abbraccio!
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (27 Novembre 2015 18:15)

      Si d'accordo, ma raccomandazioni e calunnie a parte c'è anche qualcosa da imparare da chi sa vendersi bene:) Osservare può essere utile.
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di blanche

      blanche 8 anni fa (27 Novembre 2015 18:41)

      @Helen, concordo pienamente!
      Rispondi a blanche Commenta l’articolo

    • Avatar di Sara

      Sara 8 anni fa (27 Novembre 2015 23:00)

      Certo, sono d'accordissimo!
      Rispondi a Sara Commenta l’articolo

    • Avatar di Adri

      Adri 8 anni fa (28 Novembre 2015 16:47)

      @tutte ragazze è verissimo che guardare gli altri e le loro fortune o sventure non è che tempo sprecato. ma sapersi ben presentare, ben vendere, lavorare di marketing insomma... quello è un investimento, ha ragione helen. il punto è che negli anni non so cosa mi sia capitato. io ero un caterpillar, catalizzatore di attenzioni, non mi interessava di cosa pensasse il prossimo di me e sicura di me andavo avanti. la depressione (per ora ne son fuori. per ora.) mi ha lentamente e letteralmente mangiato dentro, con tutto quello che comporta. dicono che ciò che non uccide fortifica. qualche volta azzoppa. poi, Ilaria, per quanto concerne il feedback avrei preferito che mi dicessero anche dove devo migliorare, cosa li ha spinti a rifiutare. Procedo così: cerco gli annunci di lavoro, mi studio i requisiti e cerco di acquisire quel che mi manca. Tra cui una bella faccia tosta. Per cui sì, helen ha centrato il punto. Poi, sapete, nei momenti melmosi è automatico guardare chi sta meglio e puntare il dito contro il mondo e/o contro sé stessi. È una comfort zone, una abitudine pessima come il fumo o il bere, ma rassicurante e meno faticosa. Pensate che ho ricominciato pure a sentire nostalgia del mio ex, ascoltando 'Hello' di Adele in un supermecato mentre sceglievo la frutta. Sono subdoli trucchi della mente. Io non ci ricasco, l'unica via è farla tacere e fare, fare, fare. Coraggio o maturità e responsabilità? Ero una lagna di donna. Basta. Please. Baci a tutte. PS off topic ma qualcuna di voi il natale lo passa da sola come me? pensavo di fare un salto a Londra. una cioccolata calda? (Scusa Ilaria, so che non è lo scopo del blog, ma mi sento a casa qui. Il tuo blog raccoglie tante belle persone, vien voglia di fare un meetup.)
      Rispondi a Adri Commenta l’articolo

  10. Avatar di Claudia

    Claudia 8 anni fa (28 Novembre 2015 19:03)

    Grazie per le pillole che dai..il coraggio si c è ma ora come ora non so se mi appartiene...a volte credo di sì a volte credo di no..ho una convivenza da 17 anni e non ci sto più bene, ma faccio fatica a troncare..non so se per mancanza o per eccesso di coraggio..sento di coppie sposate con figli che nel giro di poco di lasciano, con strascichi o meno, come nulla fosse..e io senza figli e senza matrimonio faccio fatica a troncare, per colpa o merito di un affetto infinito che si crea nello scorrere del tempo..quindi cos è?? Coraggio o paura? Grazie.
    Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

  11. Avatar di Claudia

    Claudia 8 anni fa (28 Novembre 2015 21:20)

    Proprio non lo so! E questo Mi tormenta...ma so che la risposta mi arriverà! Grazie Ilaria!
    Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

  12. Avatar di Gea

    Gea 8 anni fa (28 Novembre 2015 11:18)

    Ciao Ilaria e ciao a tutti, per un po' di tempo latitero' sul blog. Ho deciso di prendermi un periodo sabbatico per concentrarmi esclusivamente sul lavoro, su alcune questioni burocratiche urgenti e su alcuni progetti che mi stanno a cuore. Ne scrivo qui perché un progetto in particolare richiederà molto coraggio da parte mia. Questo progetto coincide con il mio sogno di sempre, la scrittura: poesie, racconti, aforismi, riflessioni. Molta gente intorno a me, da tantissimo tempo, mi ha incoraggiata e mi incoraggia a pubblicare, in italiano e in francese. Ultimamente, proprio dopo i tragici fatti di Parigi, un amico francese, marito della mia più cara amica, mi ha scritto e poi ribadito a voce che (traduco) la vita é breve e io devo assolutamente tirar fuori il tesoro che é in me, perché ho tanto da esprimere e so esprimerlo cosi bene che é un vero peccato che io non lo faccia. Per la prima volta in tantissimi anni, le sue parole hanno fatto breccia nella mia naturale modestia e ritrosia... e mi sono finalmente convinta che DEVO fare cio' che ho sempre DESIDERATO fare. Se vi scrivo questo é perché credo che ciascuno di noi abbia un talento che resta incatenato nel buio sotterraneo del suo cuore. I sogni nel cassetto muoiono: tiriamoli fuori, esprimiamoli, viviamoli... e realizziamoli. Voglio dire ancora, anzi gridare, GRAZIE a Ilaria per questo splendido giardino condiviso. Un forte abbraccio e un augurio di cuore a tutti... e arrivederci! :-)
    Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (28 Novembre 2015 11:45)

      Grazie Gea, in bocca al lupo e sappi che noi siamo curiose di sapere come procede :).
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (28 Novembre 2015 13:10)

      Ciao Gea potrei essere una delle tue prime lettrici....se sapessi chi sei. Ma mi fido del mio fiuto da segugio....ti scovero':)
      Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (28 Novembre 2015 13:44)

      Ciao Gea! Ti confesso che mi mancherai anche se non ti conosco. Fai benissimo ad ascoltare il tuo cuore e sviluppare il tuo talento! Ti auguro di riuscire, un grosso in bocca al lupo!
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di cindy

      cindy 8 anni fa (28 Novembre 2015 15:14)

      Carissima Gea, lo penso anche io...scrivi molto bene!!! et Bon courage!!!!!!
      Rispondi a cindy Commenta l’articolo

    • Avatar di Adri

      Adri 8 anni fa (28 Novembre 2015 16:23)

      Ciao Gea, in bocca al lupo anche a te. E si, facce sapé. ;)
      Rispondi a Adri Commenta l’articolo

    • Avatar di blanche

      blanche 8 anni fa (28 Novembre 2015 16:29)

      Per Gea: Oltre al naturale talento per la scrittura che hai e che arriva ( ho sempre sognato di poter comunicare in maniera così limpida come te e visto che sono straniera cerco ogni giorno di migliorare la mia proprietà di linguaggio) riesci anche a infondere, (perlomeno in me) voglia di fare , di darmi una mossa, che ne so di realizzare quei sogni nel cassetto! E' stato bello leggere ogni tuo commento, spero tu possa realizzare i tuoi progetti !!!
      Rispondi a blanche Commenta l’articolo

    • Avatar di Roberto

      Roberto 8 anni fa (29 Novembre 2015 8:24)

      Ciao Gea,il tuo talento sono sicuro che lo saprai dimostrare nel migliore dei modi,non ho dubbi farai sicuramente centro nel cuore delle persone. Auguri.
      Rispondi a Roberto Commenta l’articolo

  13. Avatar di helen

    helen 8 anni fa (24 Novembre 2015 19:56)

    A tutte le donne sparpagliate nel mondo e con il permesso di Ilaria chiedo questo: non si può formare una rete? Io per esempio potrei venire con mio figlio, vi pago vitto e alloggio e ,se siete in grado di insegnare, le lezioni di inglese a mio figlio. Secondo tariffario eh mica sottopagate. Potete costruire un pacchetto da propormi di iniziative per stimolare apprendimento. Io posso offrire ospitalità gratis nella mia città se qualcuna ha bisogno per corsi o altro. Questo è quello che mi è venuto in mente. Non saprei cos'altro fare.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  14. Avatar di Erica

    Erica 8 anni fa (23 Novembre 2015 18:23)

    Adri ti leggo ora e non so come è andato il tuo colloquio ( spero ovviamente bene, il meglio che si possa desiderare ). Ma al di là del risultato un sì o un no non toglierà niente alla tua persona e al tuo spessore. Ti dico che da qualche mese dopo tante porte chiuse in faccia, rifiuti e non risposte ( perché c'è anche questo malcostume quello di invitare la gente a fare un colloquio e poi non far sapere il risultato se non ti hanno preso ) ho il primo, forse il secondo, se escludo l'età dell'apprendistato, contratto di lavoro serio della mia vita. A 36 anni. Studi all'estero, lingue, competenze e quant'altro, Capisco bene la frustrazione, la rabbia, lo sgomento. Perché il lavoro serve per poter vivere in modo dignitoso e migliore e te lo ripeto. Il tuo spessore resta e le tue competenze, se non è oggi sarà domani, conteranno. Ti abbraccio e spero per il meglio.
    Rispondi a Erica Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (23 Novembre 2015 18:38)

      La verità sul non rispondere è che non hanno tempo, sono stritolati loro medesimi. Non giustifico, eh. Cerco di spiegare e di fornire delle ragioni.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Adri

      Adri 8 anni fa (27 Novembre 2015 13:11)

      Allora, due colloqui: uno telefonico e uno faccia a faccia con entrambi i boss. Il lavoro è uno stage di tre mesi ma almeno è pagato al minimo sindacale. Ogni volta che sostendo un colloquio mi sembra di stare ad XFactor ormai. Non so come sia andato perché la risposta è sempre la stessa: ti invieremo una email. La mia sensazione anche, è sempre la stessa: sento di non essere abbastanza preparata, non sono abbastanza e basta. Sono psicologicamente logorata. Se non andassi a correre ogni giorno per scaricare tutto questo, impazzirei. Poi vivo con altri ragazzi che sono ignorantissimi, ve lo giuro, una roba da fare paura. E cambiano lavori così, in un attimo. Progrediscono. Da sguattere, a receptionist a segretarie e manager. Non dicono nulla in casa e lo sanno che sono disperata. Ma dico, tu sai che stai lasciando il tuo lavoro da più di un mese, ma mi vuoi segnalare qualcosa? Però mi mandano tutte le foto di annunci di bar e chioschetti dove ho già fatto mille trial e non mi hanno assunta, perché non assumono mica, questi: lavori gratis per qualche ora e poi ti "chiamano loro". Se. Ne ho visti di ragazzi venire sfruttati così e l'ho vissuto sulla mia pelle decine di volte. Non lo so, ragazze. Certo è che svegliarmi la mattina con le lacrime, le stesse con cui mi sono addormentata, trovare la forza di fare il planning del giorno per studiare e andare avanti non è facile. Poi vedi 'ste facce contente di gente di dieci anni più giovane che lavora felice e devi districarti tra invidia, rabbia e tristezza, come i rovi che affronta il Principe Filippo.
      Rispondi a Adri Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (27 Novembre 2015 13:54)

      Mandi dei messaggi sbagliati? Intendo senza volerlo. Prova a fare una simulazione con qualcuno di cui ti fidi e chiedigli che impressione fai. Oppure ti potresti filmare da sola e rivederti a distanza. Io sono raramente datrice di lavoro (massimo assumo donna delle pulizie) e quelle poche volte mi rendo conto che a parte le referenze contano tante cose che vengono trasmesse anche involontariamente.
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    • Avatar di Adri

      Adri 8 anni fa (27 Novembre 2015 15:09)

      Ciao helen. Può darsi, ma nel tempo sono migliorata parecchio. Ogni volta mi appunto ciò che non avrei dovuto/voluto dire e la volta successiva non ripeto l'errore. Ad ogni modo mi han già detto di no, "benché impressionati dalla tua tenacia, passione e determinazione. Ma la competizione è "huge" e i tantissimi concorrenti altrettanto agguerriti. Ti auguriamo il meglio per il tuo futuro e siamo sicuri che troverai qualcosa presto." Sono a quota 22 rifiuti da metà ottobre, oggi ne ho ricevuti 3. Solo quattro colloqui all'attivo: tre no e uno "stay tuned". Dopo un pianto assurdo e liberatorio ho fatto una doccia e bevuto un caffè. Il tempo fuori è esattamente come il mio animo, piove e tira vento, il mare è grosso. Uscirò a prendere aria, per oggi non voglio pensare a nulla. Domani è un altro giorno e io so cosa fare. Come per le questioni sentimentali: un rifiuto non è che un dato statistico. Ne prendo atto, lo interpreto e vedo cosa migliorare. Ci sono tanti uomini là fuori. Ci sono altrettante aziende. La differenza è che degli uomini puoi farne a meno, del lavoro no. E ci sono sempre le valigie, pronte per ricominciare altrove. Smetto di tediarvi, questa non è un'agenzia per il lavoro. Scusate lo sfogo di questi giorni e grazie per avermi incoraaggiata.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (27 Novembre 2015 15:24)

      @ Adri, abbi pazienza, honestly: le tue statistiche sono molto basse. Ce ne hai ancora da macinare di rifiuti, dammi retta. E il feedback che ti hanno dato lo terrei in gran conto. Se non avevano intenzione di darti un feedback positivo, non te lo davano. Punto. Avanti.
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    • Avatar di blanche

      blanche 8 anni fa (27 Novembre 2015 16:04)

      Ciao Adri, ho letto con interesse i tuoi commenti perché nonostante io abbia un lavoro (e sono più o meno titolata, ho una laurea in economia che mi rende abbastanza orgogliosa perché l'ho conseguita lavorando , come molte di noi ovviamente ) vedo ogni giorno gente forse meno titolata, più giovane e con meno esperienza e lasciami dire anche meno voglia di fare, (perché li vedo sul lavoro come 'si muovono') , ehi ma è gente che fa progressi , l' indeterminato subito poi passano anche a svolgere mansioni per le quali ho visto gente più qualificata aspettare di più per raggiungerle. Tra cui la sottoscritta. Ora mi vergogno anche a dirlo ma tante volte analizzando sono arrivata a provare anche invidia, che non va mai bene ! ti volevo dire, dopo essermi prodigata così tanto , che sono arrivata alla conclusione che pur non essendo così qualificata, in fin dei conti si tratta di gente che "sa vendersi " con le dovute virgolette, sanno come sfruttare al meglio ogni occasione, io ho smesso di farmi venire i complessi di inferiorità per questo! In bocca al lupo forte !!!!!
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    • Avatar di Erica

      Erica 8 anni fa (29 Novembre 2015 16:29)

      Ciao Adri, anzitutto mi fa piacere avere tue notizie. Come ti ho scritto in un altro post anch'io ho vissuto varie peripezie lavorative . In quelle situazioni anch'io mi sono spesso infastidita e innervosita con le persone che avevo intorno, sopratutto gli amici, perché mi sembrava che se ne fregassero o che comunque, anche se nelle loro possibilità, non mi aiutassero nel modo giusto. La verità è che spesso le persone intorno a noi in queste situazioni non sanno come comportarsi. Nel mio caso almeno penso che sia stato così. Poi vabbè c'erano anche altre variabili per le quali almeno io avevo (in)consapevolmente creato delle distanze. Comunque ti voglio raccontare una cosa. Il mio attuale lavoro ce l'ho perché una mia amica mi chiamò per segnalarmi un annuncio che probabilmente io non avrei visto. Tieni duro e corri se serve a scaricarti. Anche io corro mi è servito molto in questi anni. Scarico energia negativa e mi resta quella positiva. Un abbraccio
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    • Avatar di Adri

      Adri 8 anni fa (1 Dicembre 2015 19:11)

      Ragazze mi fa così piacere leggere i vostri commenti. Mi sento meno sola. E qui confesso un'altra cosa, (forse l'ho già pure scritto altrove e non mi ricordo) sempre relativa all'autostima e al coraggio: col passare del tempo quando leggo di un rifiuto inizio a sentirmi quasi sollevata. Pare, anzi, è un paradosso. Se mi dovessero assumere (chiunque) mi verrebbe una crisi di panico. Ovvio che andrei a lavorare, sarei felicissima. Ma con il terrore addosso di sbagliare, di essere incapace e inadeguata. Questo prima non succedeva. MAI. Tutto ebbe inizio il primo giorno di lavoro in UK, in un semplice cafè. (Da un lato ti pressano molto dall'esterno: pure per fare il caffé o prendere le comande, dopo mezz'ora di trial ti vogliono già scattante e preparata come se ci lavorassi da dieci anni. Ti osservano pure mentre pulisci i tavolini, non sei mai abbastanza veloce.) Figuriamoci per un lavoro più impegnativo, di intelletto, di competenze da dimostare. Ho preso tante di quelle mazzate negli ultimi anni, che mi sento una buona a niente. Ma lo sapete solo voi. Non lo faccio vedere, anche se ho il timore che in qualche modo traspaia. La mia strega interiore dice che se vengo rifiutata è colpa mia o che se il mio ex mi ha tradita è per colpa mia (lui disse che io avevo creato il vuoto in cui si è infilata lei). In pratica ho il terrore di essere chiamata ancora per colloqui, il panico dell'eventuale successo. Non sarei all'altezza, secondo la cretina che è in me. Non saprei fare. Sei una menzogna, mi dice la voce. Eppure mi dico che ogni inizio è un po' in salita, le aziende lo sanno che non arrivi mica "imparato", ci vogliono due/tre mesi di training almeno ecc ecc. In teoria, almeno. Ma è un mondo liquido anche questo del lavoro, riallacciandomi all'ultimo articolo. Chi vuole oggi impegnarsi con te, insegnarti, formarti e PAGARTI nel mentre... Non riesco a vedere il confine tra la mia (quasi patologica) paura e la preoccupazione/ansia fisiologica. Il confine tra esogeno ed endogeno. Di certo equilibrio non c'è.
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    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (2 Dicembre 2015 13:37)

      Se hai terrore di venire chiamata e convocata penso sia inevitabile che poi traspaia qualcosa all'esterno, che dici? Era questo il senso del mio primo intervento. Stavo riflettendo sulle diverse modalità di approccio all'insuccesso. Mio figlio becca cinque in matematica e dice serafico : vabbe non sono portato poi recupero, in fondo vado bene in altre materie. E mi sovviene di una mia vecchia compagna che per un cinque si voleva buttare sotto al treno. Sai che Gibran scrisse una cosa del genere:"...se incontrando il successo e la sconfitta saprai trattare questi due impostori allo stesso modo..tu sarai un uomo figlio mio"? Era troppo ...fluido il mitico Khalil? Ecco take it easy, procurati la pagnotta per non morir di fame e vai ai colloqui serena. Se una persona deve delegare non può farlo con una che sembra un fascio di nervi. Questa persona vuole che tu LE TOLGA i problemi di torno,non che li crei.
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    • Avatar di Adri

      Adri 8 anni fa (2 Dicembre 2015 16:22)

      Helen questa citazione me la devo incorniciare e recitare come un mantra. Spero mi sia di aiuto per i prossimi colloqui. Grazie.
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    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (2 Dicembre 2015 18:20)

      Errata corrige: kipling (Non è la prima volta che li scambio forse perché hanno un modo di scrivere simile)
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  15. Avatar di eleonora

    eleonora 8 anni fa (3 Dicembre 2015 12:09)

    "Coraggio ce l’ho. È la paura che mi frega. Antonio Albanese" è di TOTO',LA FRASE!;))))))))) per il resto,condivido in toto. ho sperimentato di recente una folle paura che tutto mi cadesse addosso.......per la solita questione personale che mi trascino faticosamente da25anni colle istituzioni sempre tanto ASSENTI in questo paese...poi,parlando con qualcuno,forse la soluzione.mai ragionata perchè contraria al mio forte senso del dovere e responsabilità. non so se durerà,per ora,però,con un pizzico di sano egoismo,sto ossigenandomi la vita e lo stomaco distrutto dallo stress... d'ora in poi,che mi piaccia oppure no,penserò solo a me stessa. credo sia giunto il momento anche per me.
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  16. Avatar di Angela

    Angela 8 anni fa (9 Dicembre 2015 11:03)

    Ciao, trovo il tuo blog molto interessante e leggerlo mi dà tanto coraggio! Tira fuori in me tanta positività, perché io in molte cose che scrivi mi ritrovo ma a volte capita di farsi travolgere dalla vita e si rischia di dimenticarle o non metterle in pratica ogni giorno. Leggerti mi ricorda di prendermi dei momenti per me e tornare ad essere quella che sono... Quindi grazie! :)
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  17. Avatar di Michela

    Michela 8 anni fa (9 Dicembre 2015 18:34)

    Spesso penso che questa crisi economica ci può portare alla 3 guerra mondiale. A volte quando stavo col mio ex pensavo che in tal caso almeno avrei avuto lui e la sua famiglia (per sostegno, solidarietà, per non perdere la lucidità e farci forza tutto insieme). Io mi chiedo perché a volte sono così scoraggiata? Così negativa.. Penso avoglia cercar di mantenere sveglia e alta là propria felicità in tempi del genere. Sento il telegiornale e mi preoccupo sempre di più. Mi autosabotto con la convinzione (vera) che non sono passati 100 anni nella storia senza che ci fosse stata una guerra. Mi sembra tutto troppo calmo, bello per pensare di vivere a lungo senza difficoltà compromettenti (guerra, fame, malattia). Penso che le persone e l'umanità si sono adagiate nel meglio per poi subire il peggio. Non riesco a scollarmi di dosso questa mentalità.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (9 Dicembre 2015 23:39)

      Michela, pure la terza guerra mondiale? Ma lo sai che nel caso gli uomini-machi-maschi-virili partono alla guerra? :D Cioè, a quel punto rimarresti pure vedova, semmai chissà, o magari ti manderebbe whats'app dal fronte, boh, il tuo uomo-partner-fidanzato-maschio-potettivo... Se queste sono solo paturnie (un po' anche qualunquiste e becere, a dirla tutta) va beh, dài. Sappi che le guerre non si sono mai interrotte, c'è sempre una guerra in corso in qualche parte del mondo e il nostro paese spesso "partecipa", per portare la pace, ovvio... Quanto alla fame, una considerevole fetta dell'umanità la patische e/o vive con meno di un dollaro al giorno. Quanto alle malattie, quelle poi, figurati, possono prendere anche quelli fortunati e ricchi come noi che hanno la tv accesa e si tirano paturnie su un blog con i cuoricini rosa. Pensa, che roba ingiusta, noi ricchi e comodi e le malattie che si permettono di venirci addosso. C'è di che preoccuparsi, seriamente. E pensa che forse aumenteranno anche l'IVA.
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    • Avatar di minou

      minou 8 anni fa (10 Dicembre 2015 8:46)

      Io ti adoro, Ilaria! Ma davvero davvero davvero :-) Ciao e buona giornata!
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  18. Avatar di London

    London 8 anni fa (10 Dicembre 2015 12:55)

    Grazie a Dio qualcuno sa che cos'è l'ironia e come si usa!!! Già alcune cose appesantiscono , ma auto appesantirsi con fantasie o situazioni inesistenti ma che forse potrebbero un domani succedere a me , chissà forse si o forse no, aiuto nel caso, come reagirò??......NO VI PREGO. IRONIA e LEGGEREZZA FOREVER! Grande Ilaria!
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  19. Avatar di Michela

    Michela 8 anni fa (10 Dicembre 2015 9:49)

    So che c'è una grossa fetta dell'umanità che vive con meno di un dollaro al giorno (anche la mia famiglia in passato) e spesso, troppo spesso mi sento in colpa. Mi sento in colpa per godere di quel che ho, mi sento in colpa quando vedo i spot in Tv sui bambini in Africa (e non faccio nulla), mi sento in colpa se ambisco e desidero di più, mi sento così in colpa che spesso invece di mettere a tacere tutti questi sentimenti di colpa e di sentirmi non meritevole, penso che così gira il mondo..e che prima o poi la ruota gira per tutti.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Dicembre 2015 11:25)

      Un po' di ironia, no, eh?
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    • Avatar di Michela

      Michela 8 anni fa (10 Dicembre 2015 13:13)

      Non so chi ha messo il -1, non sono stata io ma in ogni caso mi fa pensare che c'è qualcun'altra che si imbatte in pensieri simili. Quando troverò una dimensione del pensiero che mi fa stare bene, farò ironia o autoironia. Altrimenti mi sembra essere incosciente (parlo solo di me) usare l'ironia quando in realtà me la faccio sotto. Minou, anchi'io la adoro e ti capisco se dici così. Personalmente questo blog e Ilaria personalmente mi hanno rassicurata talmente tante volte, che guardando diedro, a volte mi faccio paura da sola di com'ero. Ma a quanto pare c'è ancora tanto da fare e ho ancora tanto da fare.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Dicembre 2015 13:38)

      Michela, ma non ti devi preoccupare se c'è -1 a un mio commento. Sarà qualcuno che pensa che io avevo intenzione di offenderti e siccome ci sono persone "perbene" che sanno che cos'è la "buona educazione" invece di metterci la faccia come me, mi "rimproverano" mettendo un -1. Va bene, non ti preoccupare. Ti consiglio di non attaccarti a quel -1 come a un motivo per continuare a soffrire. Pensieri negativi capitano a tutti gli esseri umani, sono naturali e anche utili fino a un certo punto. L'aspetto più importante di quel che dici è che sarai ironica quando troverai una dimensione dle pensiero che ti farà stare bene: il percorso da fare in realtà è all'inverso. Essere ironici e leggeri nel mentre si fa quella ricerca ed essere ironici e leggeri per trovare quella dimensione. So bene che è difficile, non è che non lo so, ma sul piatto della bilancia c'è la tua vita adesso, la cosa più importante che possa esserci. Quanto all'adorarmi, ricordate che il Buddha dice: "Se incontri il Buddha per strada uccidilo". Siccome non conviene né a me né a voi di essere uccisa o di uccidermi, limitatevi a leggermi a seguire quel che faccio, a darmi le vostre opinionie anche critiche (e anche i vostri apprezzamenti, che aiutano a trovare la motivazione per mandare avanti la baracca) in modo onesto e sincero, a offrirmi la vostra stima alla quale tengo e che è importante per me, e, se volete e se vi sono utili, a seguire quel che suggerisco.
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    • Avatar di minou

      minou 8 anni fa (10 Dicembre 2015 14:29)

      Ah ah ah, tranquilla Ilaria, non ce l'ho il mito del maestro. Per questo ti leggo con grandissimo interesse e non nutro alcun intento omicida nei tuoi confronti! Ma che mi piaci te lo posso dire o ti spavento? :-)))
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Dicembre 2015 14:42)

      Non so, mi sento confusa... Sono stressata dalla palestra, dal calcetto, dal buondì che non lo digerisco bene alla mattina... Stamattina in ufficio la macchinetta del caffé era guasta, mi capisci? Poi quando avevo 12 anni e le ginocchia sbucciate, una bimba mi ha detto che le mie ginocchia erano due, ma solo una era sbucciata, ma non era vero tutte e due erano sbucciate. Questa storia mi ha fatto soffrire... Non sei tu, sono io... Credo che tu ti meriti di meglio... Scusami, è che forse non voglio una storia seria... Non mi sento pronta, credo...
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    • Avatar di minou

      minou 8 anni fa (10 Dicembre 2015 15:00)

      Uah ah ah ah!!! Ma io ti capisco, ti accetto così come sei, ti cambio giusto quel tanto da farti collimare con le mie paturnie del giovedì pomeriggio e del sabato mattina e infine ti preparo la cena un giorno sì e l’altro no, perché nei giorni dispari - sai - voglio dedicarmi solo a me, sennò mi inzerbino e mi lasci. Come direbbe il mio pizzicagnolo: Anvedi che robbetta!!! :-D
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    • Avatar di Michela

      Michela 8 anni fa (10 Dicembre 2015 15:06)

      Sottrarre leggerezza e ironia (sintomi del benessere e consapevolezze), sopraffarsi di pensieri e angoscie e "consapevolezze" in un certo senso mi sembra che è "vivere passivamente". E quando vivi passivamente non sei più il baricentro della tua vita ma permetti a qualcuno o qualcosa di impossessarsi. Quando sarò pronta, ti "uccidero' " anch'io. Saremmo compagne di felicità.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Dicembre 2015 15:13)

      L'intuizione è eccellente. Ci vuole un atto di volontà Michela, diventare noi persuasori di noi stessi. E ricorda che la felicità non è il mondo delle fiabe, è vivere la nostra vita, al meglio che possiamo, con tutto quel che ci accade e quel che facciamo e/o riusciamo a fare.
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    • Avatar di Michela

      Michela 8 anni fa (10 Dicembre 2015 15:30)

      Si, questa è stata una delle prime consapevolezze che ho appreso da questo blog. Non c'è fortuna, eredità, buona educazione (forse! :D ), mamma e papà, amici o fidanzati che possono far diventare la nostra vita una favola. Oppure al contrario se si vuole. Però devo dire che è difficile per chi non ha amore per se stessi..più che non ha amore (lo so che ho amore per me stessa perché altrimenti smetterei di mangiare, bere, vestirmi), è difficile persuadersi come dici tu..ogni volta ti senti libero di volare..ma scopri di avere qualche pietra che ti tira giù, che ti abbatte, una pietra perversa che ti fa dubitare persino dei passi positivi fatti. Ed è talmente perversa che conosce sia il punto di partenza che di arrivo. Si guarda indietro e ti prende il giro..ti dice hai visto quant'eri infangata e orba? Eri ridicola! Si guarda avanti e dice: quando arriverai a fine tragitto ti sentirai ridicola per questo momento di debolezza. E io cerco di farla stare zitta e le dico di smetterla di manipolarmi presentandomi verità ma anche inganni. Perché se una volta arrivata a fine tragitto (della ricerca per stare bene) mi guarderò indietro e penserò che sono stata molto ridicola e proverò frustrazione e vergogna "strapperò alla gara Morgana i capelli " e mi renderò conto che tanto alla fine non ci ero ancora arrivata.. Che storiella che ho creato :D
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (10 Dicembre 2015 15:40)

      Ma tu non farla stare zitta, lasciala pure parlare, dalle spazio, se no diventerà sempre più rompiscatole.
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  20. Avatar di clacla

    clacla 8 anni fa (10 Dicembre 2015 23:08)

    Mi ha commosso l'articolo e mi hanno commossa tanti dei vostri commenti, molte di voi donne che seguite questo blog, avete davvero una grande forza e coraggio. Mi sento piccola piccola e mi vergogno delle mie paure che sembrano così sciocche adesso, come il non sentirmi all'altezza nel lavoro, la fatica a trovare l'indipendenza dalla mia famiglia, la paura della solitudine.. ma dalle vostre esperienze viene fuori una grande forza.. e non posso fare altro che aspirare a diventare una donna come tante di voi che trovo qui. Grazie a voi e a Ilaria: tutto questo è una risorsa preziosa, vi auguro ogni bene.
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