“Ma (per me) è DIFFICILE!”

Se vuoi attrarre la persona giusta per te e la relazione giusta per te devi convincerti che è possibile, che dipende da te (ed è proprio perché dipende da te che è possibile) e che devi compiere delle azioni che ti portano all’obiettivo al quale vuoi arrivare.

Insomma, è soprattutto utile che tu assuma un atteggiamento mentale produttivo relativamente a quello che desideri.

Sono tutti argomenti dei quali ho parlato ampiamente nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te” e anche in alcuni altri post sul blog.

Ora voglio approfondire l’argomento prendendo spunto da alcuni commenti che sono stati fatti all’articolo della settimana scorsa, quello dedicato allo “standard” di felicità che tu, giorno per giorno scegli e stabilisci per te.

Il mio obiettivo, con questo articolo, è quello di osservare con te alcuni fatti da un punto di vista diverso, quello di farti mettere, almeno per un momento, in una posizione insolita e mai considerata rispetto a certi temi caldi che riguardano l’attrazione.

Alcuni lettori hanno sollevato una serie di questioni che ritengo molto interessanti. Anche perché sono condivise da molti single, di tutte le età e di tutti i generi.

***

C’è chi ha fa notare, per esempio, che spesso è molto difficile definire che cosa si vuole per se stessi e che, inoltre, altrettanto spesso, si vorrebbero vivere delle esperienze diverse da quelle che si vivono in realtà: purtroppo le condizioni esterne spesso sono talmente difficili da impedire di vivere come veramente si vuole.

Infatti, sostengono alcuni, a una certa età e in certe situazioni della vita, ci si ritrova single in un gruppo di amici accoppiati e, volenti o nolenti, è complicato uscire in compagnia; oppure si vive distanti dagli amici più cari e quindi, ancora, è difficile avere una vita sociale interessante.

Qui di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Procediamo per gradi.

E, soprattutto, evitiamo di mettere tutto in un unico calderone, di mettere tutto insieme.

Mettere insieme questioni diverse è tipico di chi è in difficoltà e tende ad affastellare i problemi: un po’ come quando non si trova il bandolo della matassa e nel tentativo di districare il filo lo si annoda ancora di più. A me capita con il filo dell’auricolare del cellulare.

Un pressuposto di partenza importante è, dunque: non mettere tutte  insieme le varie questioni che vuoi risolvere.

Se vuoi risolvere gli aspetti critici della tua vita, separali uno dall’altro, affrontali uno a uno, passo passo.

***

Quindi, partiamo dal tema: “non ho passioni, non so quali sono le mie passioni”. Ok. E allora? Dove è il problema? Non hai passioni, va bene, ma sono certa che ci sono delle cose che ti piacciono e ti fanno stare bene, mentre ci sono delle cose che non ti piacciono e non ti fanno stare bene.

Giusto?

La tua felicità la costruisci facendo le prime e riempiendo la tua vita delle prime e non facendo le seconde, cioè svuotando la tua vita delle seconde.

Non solo: se riempi la tua vita facendo le cose che ti piacciono e non facendo le cose che non ti piacciono, sai che succede? Che magicamente incontrerai sulla tua strada persone con le quali hai molto da condividere, con le quali ti trovi in sintonia e che, probabilmente, ti piacciono e alle quali piaci. Operi una selezione, non facendo nessuna fatica. E indirizzi la tua vita nella direzione migliore per te.

E questa è una risposta pratica che diventa: fai quello che ti piace e non fare quello che non ti piace.

Ancora, da un altro angolo visuale: ma non è che pensi di non avere passioni semplicemente perché pensi che “avere passioni” sia chissà che cosa, sia qualcosa di grande, importante, esaltante ma così tanto che non è possibile che la passione sia qualcosa che ti possa appartenere?

Ci hai mai pensato?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E questa è una considerazione che in pratica diventa: vivi la tua vita, segui quello che ti piace, ascolta le tue sensazioni e smettila di farti domande e di misurarti.

***

Ora passiamo al tema: per me è molto difficile conoscere persone nuove, figurati, alla mia età mi è difficile fare incontri e poi, anche se incontro qualcuno si tratta di persone deluse, disilluse, spaventate, che non hanno voglia di impegnarsi… (riguardo questo tema ricevo moltissime mail che arrivano da persone che vanno dai 20 ai 40 anni, in ugual misura…).

Ok, partiamo dal presupposto che, per noi esseri umani civilizzati, che vivono in una società molto (ben) organizzata (troppo?), ci sono percorsi di vita “preparati” e “predisposti” dall’esterno: dall’età di tre anni (e anche prima, negli asili nido) veniamo incanalat i in un itinerario di crescita – costituito dalla scuola innazittutto e poi da tutto quello che le ruota intorno, come l’educazione religiosa, lo sport, le attività ricreative etc. etc. – per il quale succede che legami, amicizie e anche storie sentimentali si creino in modo semplice, “spontaneo” e “naturale”.

Cioè: la scuola e tutto quello che succede durante il naturale percorso di crescita di una persona, rende piuttosto naturale socializzare con persone della stessa età e anche con caratteristiche simili.

Poi, a un certo punto della vita, questo percorso “preorganizzato”,  si conclude. E con esso si conclude anche una modalità di socializzare, che, per molti, – forse per la maggioranza – , ha regolato la loro esistenza.

In relazione a questo, dunque, si può dire che in effetti – a una certa età J – i modi di socializzare si modificano.

Diventa più difficile socializzare? Dipende.

Da che cosa dipende?

Da come consideri la cosa. Se pensi che conoscere persone nuove a 20, 30, 40 anni sia lo stesso che conoscere persone nuove a 10 o a 15 anni, di sicuro ti può sembrare difficile.

Se invece pensi che conoscere persone nuove sia semplicemente diverso da com’era quando eri giovane o molto giovane, di sicuro, alla lunga non ti sembrerà affatto difficile incontrare gente interessante.

Di certo c’è una considerazione da tenere bene a mente: è importante che tu ti attivi per conoscere gente nuova. E’ essenziale che tu passi dall’imobilità al movimento: il solo metterti in movimento ti permette di restare in movimento. E il movimento crea eventi, dai quali puoi ottenere i risultati che desideri.

Restare immobile ti costringe a… restare immobile, in un circolo vizioso che si autoalimenta. Anche nei tuoi pensieri e nei tuoi modi di pensare.

Per questo, anche, il fatto che i tuoi amici siano accoppiati o siano lontani potrebbe non essere un aspetto critico, ma un’opportunità per te: se tu continui a frequentare i tuoi amici, ti viene difficile conoscere gente nuova. Giusto?

Dunque come si traducono in pratica queste considerazioni? Io credo in questo modo: smetti di concentrare i tuoi pensieri e la tua attenzione sul fatto che è “difficile”.

Concentrati sul fatto che conoscere gente nuova – e incontrare la persona giusta per te – richiede che tu trovi delle modalità diverse.

Insomma: è facile, basta che tu ti concentri a pensare qual è il modo più giusto per farlo.

Lasciami le tue opinioni, i tuoi commenti e le tue domande.

Cordialmente

Ilaria

 

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111 Commenti

  1. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (24 Maggio 2011 21:27)

    Definirsi è bloccarsi: in un ruolo, nei propri limiti, in una immagine ferma e immobile. Invece l'essere umano è in movimento, perché è vivo: cresce, cambia, ti sorprende sempre. E ciascuno di noi ha mille facce, anche se a volte non ci sembra. Magari perché ci limitiamo alla superficie e non abbiamo voglia di conoscere, magari perché quella persona non ha tirato fuori tutto il suo potenziale e si è lasciata definire: dalla vita o da qualcun altro... Ma noi siamo anche le scelte che facciamo e siamo anche le relazioni che abbiamo... voglio dire che reagiamo in modo diverso. E il tempo ci muta, le esperienze ci attraversano e ci cambiano... nessuno è mai davvero uguale a sé stesso, cambia anche senza volerlo. C'è però un nocciolo duro, un'anima... che resiste nel tempo, che cambia meno di altre cose. E' la nostra natura profonda, sulla quale sono pronta ad ammettere che forse non si può fare più di tanto. Forse ha origini biologiche, non so... forse è la parte più antica di noi. Ma nel tempo mi sono convinta che ci sia e che, anche se in minima parte, ci condizioni sempre. Però in minima parte. Molto resta in nostro potere. Come quando, in una certa fase del ciclo, siamo depresse e irritabili (penso di parlare di qualcosa che la gran parte delle donne conosce bene)... da un lato non ci possiamo fare nulla, sono gli ormoni. Ma dall'altro, se sai cosa sta succedendo, puoi contrastare questo stato d'animo accettandolo e lasciando che passi. Ecco, è un esempio magari sciocco ma è per dire che conoscersi e saper agire di conseguenza è davvero una grande forza. Il difficile è conoscersi: capire quanto te la racconti e alteri la tua percezione delle cose, della realtà. Quando rispondi a stimoli diversi da quelli a cui credi di rispondere. Quante volte ci autolimitiamo! Definendoci, credendo di non poter cambiare, giustificandoci razionalmente le nostre paure, attaccandoci a certe immagini che abbiamo di noi stessi... l'unico modo per saltarci fuori credo sia vivere, confrontandoci con situazioni nuove e con le persone. Allora scopriamo che possiamo "risuonare" in modo diverso, spostare i nostri limiti all'infinito, rivedere l'immagine di noi stessi. E' allora che tutto sembra possibile e che la felicità è più a portata di mano. E' per quello che, al bivio, io sono sempre per scegliere di vivere, piuttosto che non vivere, ogni esperienza che ci tenta. @ Aliyha: sì, certo parlavi per te... e io ho preso spunto dal tuo discorso, nel quale comunque mi sono ritrovata tante volte...
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  2. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (24 Maggio 2011 21:30)

    @ Tutte le interessate. Oggi, per vari motivi, non l'ho salutata (non spiego in quanto sarebbe lungo e lo trovereste stupido). Se domani si farà vedere, spiegherò il perchè non ho salutato, il che significherà anche mettere un pò le carte in tavola. Se non si farà vedere, amen, in quanto giovedì avrò impegni e non potrò essere in stazione. . @ Aliyah. La psicologia e tutte le sue branche, pretende di essere una scienza. Non lo è. La stessa persona, esaminata da tre psicologi diversi, verrà descritta in tre modi diversi. Inoltre, le paure, i dubbi, le incertezze che ognuno di noi ha, non nascono dal nostro cervello, ma dalle nostre esperienze di vita. Sta a noi decidere quale è il loro reale peso e quindi se metterle in valigia o buttarle via.
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  3. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (24 Maggio 2011 21:39)

    @ Margherita2011 AHIA! Cosa vuol dire? Lo so io. :)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
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  4. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (24 Maggio 2011 22:31)

    Riccardo, cadi male: io sono una psicologa. Per cui proprio a me non puoi dire che la psicologia non sia una scienza.
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  5. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (24 Maggio 2011 22:31)

    @ Margherita2011: non è così importante capire. La mia era una provocazione. Credo sia molto importante invece fare piazza pulita d alcuni rimuginamenti sul passato che non servono al presente e al futuro...
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  6. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (24 Maggio 2011 22:50)

    Pensavo a noi donne che oscilliamo tra narcisisti e zerbini. E poi pensavo agli uomini che invece hanno una compagna o moglie zerbino e poi si trovano l'amante eccitante e indipendente, spesso pure lei narcisista (perché gli uomini con una doppia vita credo siano più spostati verso il narcisismo). Alla fine non è la stessa storia? Cerchi la sicurezza di una persona controllabile, ma poi la trovi noiosa e allora cerchi la persona sfuggente. E magari vorresti che lo zerbino fosse sempre fedele e dolce com'è ma un po' più grintoso e che lo sfuggente ti fosse fedele. La soluzione è sempre quella: una persona equilibrata. Ma finché oscilli forse equilibrato non lo sei tu? Con lo sposato sentivo un'affinità di fondo bestiale, pur con scelte di vita diverse... ma ora forse capisco perché. Ambiguo, si definiva lui. E mi diceva che cercavo di conciliare l'impossibile, che ci volevano almeno due uomini per me. Ora capisco perché... perché lui aveva risolto col doppio binario. Invece io mi ostino a credere di poter conciliare intimità e indipendenza, passione e sicurezza. Resta che ci credo sul serio. @ Aliyah... psicologa! Colpo di scena... la psicologia è una scienza. Non esatta, come tante altre? Però, come modo per indagare e capire l'animo umano (io la vivo così), a me piace molto. Il fatto è che è credibile... almeno per me.
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  7. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (25 Maggio 2011 9:15)

    @ Margherita2011 Sul "lo so io" risponderò poi. Sul fatto che con I. siano mie immaginazioni, ti devo dare ragione, quindi ho deciso di lasciar perdere. . @ Aliyah La psicologia è una scienza? Anche la medicina. Vai da tre medici e ti riscontrano tre patologie diverse. Diceva Padre Pio: "Sta meglio un topo tra due gatti che un malato tra due medici".
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  8. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (25 Maggio 2011 9:23)

    ahahah Bice :) psicologa sulla carta, è uno di quei nodi che non riesco a sciogliere ;) Ieri, a proposito di zerbini e narcisisti, ho rivisto il facebook dello zerbino, e l'ho trovato tutto sommato simpatico. Però da qui a provare interesse... mi sa che è la mancanza del narcisista tira-e-molla che mi fa questo effetto, ma il mio no contact prosegue perchè ho messo i limiti al rispetto per me stessa, pur mancandomi molto. La teoria del doppio binario probabilmente consente di poter vivere emozioni e circostanze sempre diverse... Io ieri invece ho fatto questa considerazione: ma perchè essere sfiduciata quando ho tanti esempi di persone che si amano veramente? ma io tendo un po' al depressivo, perciò dev'essere uno di quei momenti ;)
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  9. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (25 Maggio 2011 9:28)

    come sempre scrivo molto meno di quanto penso :) la mia ultima considerazione nasce dal fatto che recentemente ho notato di avere sfiducia nelle relazioni *durature*, trovandomi a pensare "eh ma come si fa a rimanere insieme 5 anni?" (e 5 non è un'esagerazione!!).
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  10. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (25 Maggio 2011 10:34)

    comunque (comunque cosa?? :) ) mi sono resa conto che per cominciare a trovare queste famose modalità diverse devo staccarmi da internet. ci passo del tempo spropositato. sarà che sono una gemellina sempre in cerca di news, commenti, spunti, curiosa come una scimmia, cazzeggiatrice e quant'altro, però spesso questo avere tutto e subito mi fa male. Soprattutto l'illusione di avere sempre qualcuno a portata di clic. Eh no! così non va, Aliyah!! ;)
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  11. Avatar di joycejo

    joycejo 13 anni fa (25 Maggio 2011 12:12)

    Continuo a pensare alle parole di @Bice nell' essere equilibrati . Io non sono sicuro di essere equilibrato ..... ho sempre pensato che nella vita bisogna provare tutto (o quasi) e buttarsi anche in situazioni in cui non si hanno certezze a priori. Zerbini o narcisisti ... mah .... io non penso di essere in queste categorie come molte altre persone . Alcuni pretendono sempre di trovare la perfezione in tutto .... ma la perfezione non esiste ….. tutti noi abbiamo lati positivi e negativi …. Momenti felici e non ….. siamo tutti diversi (meno male) ed è proprio questo il bello ….. Come dice Ilaria bisognerebbe distinguere quali sono le cose essenziali in una relazione a cui proprio non possiamo rinunciare e in seguito mettersi in gioco completamente. Quelli con la doppia vita (sposati,amanti …. un piede in 2 scarpe) non penso siano equilibrati .... o forse hanno trovato il loro equilibrio proprio in una doppia relazione ? Io sono più propenso per la singola relazione .... una alla volta ..... ci si impegna .... si cerca di scoprire più lati possibili , affinità , passioni in comuni e non , se può nascere un possibile percorso insieme ...ecc...ecc... Tutto questo però tenendo sempre presente che non tutto sarà esattamente come ho pensato dal primo incontro .... Usando l'ago della bilancia per capire i pro e i contro nel frequentare o meno quella persona. Forse è anche per questo che non ho ancora trovato la persona giusta ma cercherò rileggendo la guida e i post di impegnarmi al massimo nel realizzare me stesso trovando la felicità anche con un'altra persona al mio fianco. Buona giornata a tutti .
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  12. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (25 Maggio 2011 13:13)

    Joy... dunque. Sì, chi ha un piede in due scarpe ha trovato lì un equilibrio. Si sente diviso da tendenze opposte che gli sembrano inconciliabili, dunque le vive con due persone diverse. Lo penso perché l'unica volta che ho tradito in vita mia, ho tradito uno zerbino con un (a pensarci ora) narcisista. E per 9 mesi ho tenuto il piede in due scarpe, avendo in effetti, con due uomini, quel che cercavo: da una parte chi mi accettava, c'era sempre, era amico, voleva un futuro. Dall'altra qualcuno con cui vivere la passione che con lo zerbino non c'era mai stata e che, stando con un'altra e vivendo lontano, teneva vivo il desiderio. Con questo narcisista avevo anche un feeling mentale che col primo non avevo affatto. Alla fine ho mollato lo zerbino per il narcisista. E il narcisista, incredibilmente, ha mollato la compagna di una vita, con tanto di figlio, per stare con me. Ma ha continuato a lavorare e vivere lontano, non ha mai costruito davvero con me ed è rimasto lontano emotivamente. Alla fine ho capito che non era meno insicuro del primo, al di là delle arie che si dava. E l'ho lasciato. Non ho più iniziato storie con zerbini se non lo scorso marzo, con quest'ultimo. E stavolta, credo, reagendo al disimpegno e al distacco del narcisista. Ma mentre ero in relazione con lo zerbino, pensavo al narcisista... mi mancavano il feeling mentale e la passione. Non ho tradito, se non col pensiero... insomma, però ho capito che non avevo tutto quello che volevo. Avrei potuto, tranquillamente, continuare con lo zerbino (che tuttora vuole stare con me) e avere i miei momenti col narcisista (che ho risentito dopo e che sa cosa è successo nel frattempo, ma non ci ha fatto una piega, pare). E così, con due uomini, avrei risolto? Anche il narcisista precedente aveva una compagna zerbina. E momenti diversi con me e con altre. Ora che da un anno l'ho mollato, mi cerca spessissimo. Nel frattempo so che si è ripreso e mollato con la zerbina mille volte. Lei innamorata pazza. Ma diciamoci la verità: sono relazioni d'amore queste? Di amore vero? O sono dipendenze? Modi di compensare carenze da parte di tutti gli attori coinvolti? Io sono per questa spiegazione. Eppure vivere questi ruoli, relazionarsi con queste persone, per me è stato un modo di capirmi, alternativamente per somiglianza e differenza. Scoprendo come risuono e reagisco diversamente, i lati di me che vengono fuori con l'uno e con l'altro. La mia grande vittoria è che ora, a differenza di quanto accadeva anni fa, non riesco a stare con queste persone, ad accontentarmi di queste relazioni. Di più: reagisco diversamente. In passato con lo zerbino mi trovavo bene nel dominarlo... mi faceva sentire sicura. Ora non riesco a farlo (ho rispetto per l'essere umano) e so anche dove mi porterebbe un atteggiamento simile... che comunque è suggerito e sollecitato dallo stesso zerbino/vittima che non aspetta altro che qualcuno gli dica cosa deve fare e pensare... Al tempo stesso l'attrazione del narcisista arriva solo fino ad un certo punto... perché mi mancano troppo l'intimità e l'impegno. Avverto in loro la freddezza che una volta non sentivo. Credo di saper finalmente cogliere lati positvi e negativi e di vedere le cose nella giusta dimensione. Oggi credo anche di essere molto più capace di intimità e di impegno di una volta... ma certo devo avere anche il resto. Ovvio che poi si oscilla continuamente... chi è in equilibrio non è fermo, ma sa dosare a seconda dei momenti, delle situazioni e delle persone, restando comunque centrato su di se, in contatto con se stesso e con gli altri. Dico la verità: io una relazione equilibrata non l'ho mai vissuta... non mi rendevo nemmeno ben conto di certe cose. Ma oggi che le capisco, credo che la persona giusta per me sia qualcuno che sa essere indipendente senza fuggire dall'intimità e dall'impegno. Sono convinta che con una persona così non avrei tentazioni di dominio, ma neanche fuggirei. Saprei rispettare i suoi bisogni e rispondere nel modo giusto, che siano di indipendenza o di intimità. E lui farebbe lo stesso con me. Vorrei una persona che sta tranquilla se non mi sente ogni 5 minuti, ma che non sparisce per giorni. Qualcuno su cui poter contare, al bisogno. Sicura che i miei bisogni, comunque, ci sono ma non sono ingestibili, perché ora sono grande e so cavarmela. Quando mi guardo attorno, però, in effetti non vedo molte persone equilibrate e quindi coppie equilibrate. Di alcuni non saprei dire, in altre vedo subito i limiti. Forse sono equilibrate quelle di cui non saprei dire. Per me è una dimensione nuova, che non ho mai vissuto sulla mia pelle. E' ciò che voglio vivere ora, ciò che devo approfondire ora. Ecco perché credo che troverò una persona equilibrata. Poi forse scoprirò che non si gioca tutto lì, eppure mi pare che il mio nodo sia quello e che lo sia per molti...
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  13. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (25 Maggio 2011 14:10)

    RICCARDO,dai retta a MARGHERITA,TU CHE PUOI... SO CHE è DURA E IMBARAZZA pure un pochino,ti comprendo bene; ma se lei è single... FORZA. così ti levi il pensiero...e vai oltre!
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  14. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (25 Maggio 2011 14:12)

    Margherita, nessuno sostiene che la psicologia sia una scienza *esatta*. Come potrebbe esserlo se il suo campo d'azione è la psiche e il comportamento umano? ;)
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  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (25 Maggio 2011 14:23)

    @ Margherita2011 1) Devo trovare le parole adatte. Vediamo se queste vanno bene. A parità di affermazione, qualcuno ha ragione e qualcun altro ha sempre torto. 2) Al momento ci sono impedimenti. Capire a parole? Come si fa? Di solito le parole sono una cosa ed i fatti un'altra. 3) Si vede che topi e gatti sono polifunzionali.
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  16. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (25 Maggio 2011 14:34)

    @ Eleonora. Certo che provo, ma un passo alla volta. Giorno 1) Passare dal lei al tu Giorno 2) Numero di celllulare Giorno 3) Telefonare e scoprire di star chiacchierando con un camallo (scaricatore del porto di Genova).
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  17. Avatar di joycejo

    joycejo 13 anni fa (25 Maggio 2011 15:27)

    @Bice : la descrizione della ‘tua persona giusta’ penso che sia perfetta per una relazione duratura. In effetti ora capisco cosa intendi per equilibrio. Il fatto di essere indipendenti al 100 % , di rispettare i bisogni propri e dell’altra persona , il vivere insieme con l’altra e non PER l’altra , tutte queste cose penso siano fondamentali per vivere una relazione intensa ma non soffocante. In effetti se ripenso alla mia relazione lunga alla fine ci siamo trascinati proprio perché ci sentivamo dipendenti l’uno dall’altra e questo ci ha provocato molti problemi. Forse continuando a coltivare le proprie passioni e la propria felicità e indipendenza si riesce a vivere più in armonia anche con il proprio partner. Naturalmente condivido anche che tener vivo il desiderio e avere un buon feeling mentale siano fondamentali per durare . Non credo comunque che sia poi così difficile trovare persone equilibrate ….. penso invece che sia più difficile mantenere l’equilibrio nel tempo .
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  18. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (25 Maggio 2011 19:34)

    ma...sono io che non leggo più Margherita o non ci sono più i suoi messaggi??
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  19. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (25 Maggio 2011 20:37)

    scaricatore di porto??? questa devi proprio spiegarmela:è una domanda che ti poni oppure è un'affermazione??? THIS IS THE QUESTION...:))))
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  20. Avatar di Siri

    Siri 13 anni fa (25 Maggio 2011 20:39)

    Ciao a tutti, posso (se non vi dispiace molto) tornare un pò al tema dell'articolo? Voi cosa fate per conoscere persone nuove, mantenendo le stesse passioni? Che "trucchi" usate per uscire dal solito guscio pur restando voi stessi? :-)
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