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Come lasciare un uomo (che non riesci a lasciare)

come lasciare un uomoCon tutta questa gran fatica che si fa a trovare uno straccio d’uomo a che serve capire come lasciare un uomo? Beh, tu non ci crederai: se è vero che ci sono tante donne single e uomini single poco contenti di esserlo, è vero anche che ci sono tantissime persone (uomini e donne) che sono in relazioni che non le soddisfano per niente, le impoversicono e le fanno star male, ma non riescono a darci un taglio. Io ripeto spesso un ritornello (facile in teoria, nella pratica un po’ meno, lo so): ogni minuto in una storia sbagliata è un minuto in meno in una storia giusta.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann"

Soprattutto, ogni minuto in una storia sbagliata, con l’uomo sbagliato, è un minuto tolto alla tua serenità e al tuo benessere, per il presente e per il futuro. Perché l’”onda lunga” negativa di una storia “tossica” si espande ben oltre la fine della relazione stessa. Anche se si tratta di una relazione non impegnativa o presunta tale. Pensa anche solo ai chili di delusione che macini quando con un tipo sei uscita una volta sola e poi lui non ti ha richiama più. Ecco perché è importante tutelare se stesse, selezionare molto bene le persone alle quali dedicare il proprio tempo e la propria attenzione. Perché, semplicemente, prima di tutto bisogna proteggersi. E proprio perché bisogna tutelare se stesse e la propria vita, bisogna decidersi a lasciare le storie che non funzionano e capire come lasciare un uomo o come lasciare un ragazzo che non si riesce a lasciare.

Come lasciare un uomo: gli ostacoli sul percorso

Intanto, calma e gesso: a proposito di relazioni serie e addirittura di matrimoni: una ricerca dell’Università della Carolina ha calcolato che due terzi dei matrimoni che finiscono con una separazione  e poi con un divorzio vengono conclusi per iniziativa della moglie. Cioè due volte su tre è lei che alla fine decide di lasciare un uomo con il quale non ha più nulla da condividere. Quindi, se sei incerta e ti senti troppo “spericolata” per prendere l’iniziativa di concludere una relazione e di lasciare un uomo o anche addirittura tuo marito, considera due aspetti: a) non sei la sola a trovarti in questa situazione; b) magari ti costa un sacco, adesso, anche solo pensarci, ma è una impresa nella quale puoi riuscire. Per realizzare il meglio per te.

"L’inizio è dolce, assurdo, felice. L’intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione. N.Barrios"

Okay, lo so perfettamente che il pensiero di lasciare un uomo, di lasciare il compagno di una vita, magari il padre dei propri figli, fa una gran paura. E può fare terrore anche lasciare un amore giovanile “improvvisato” e chiudere una storia che, all’inizio, non sembrava poi così importante. Le motivazioni possono essere moltissime, tutte valide. E attenzione: qualsiasi sia la tua motivazione è una motivazione importante, perché è tua e perché la senti forte. E devi imparare a dare valore a quello che “senti”, non per soccombere, ma per ottenere quello che vuoi.

Non solo: molto spesso le motivazioni razionali, quelle che si identificano con la “logica” e sulle quali si ragiona e si parla “esplicitamente”, nascondono motivazioni inconsapevoli e inconsce, che in realtà sono le più importanti, da considerare e anche da “smontare”. Perché, quali che siano le motivazioni, quello che va tenuto d’occhio e perseguito è l’obiettivo finale, cioè il raggiungimento della tua felicità, che spesso passa proprio dal lasciare un uomo con il quale non stai davvero bene.

7 ragioni che rendono complicato lasciare un uomo

Ora ti voglio elencare quali sono le ragioni più comuni per le quali è tanto dura lasciare un uomo e una relazione che non vanno bene per te.

1) La resistenza al cambiamento. Cambiare è eccitante. Eccome no! Solo se si tratta di vivere cambiamenti che pianifichiamo e desideriamo. Quelli “imposti” dalle circostanze sono sempre difficili. Di questa resistenza al cambiamento si parla soprattutto riguardo agli ambienti e alle procedure di lavoro, ma tu saprai certamente che è faticoso cambiare in ogni ambito della vita. Pensa un po’ quanto può creare resistenza l’idea di lasciare una storia d’amore e ritornare single con tutto quello che ne consegue: modificare le abitudini; privarsi di un appoggio; gestire la distanza da una persona che si è amata. “Spiegare” la nuova situazione a chi sta intorno. Eccetera, eccetera.

2) La dipendenza dalla persona amata. Alcuni studi hanno provato che quando a delle persone innamorate viene mostrata la foto dell’amato o dell’amata si attivano le stesse parti del cervello che vengono attivate nei cocainomani in crisi di astinenza. Il fatto è che se l’amore e l’innamoramento attraversano delle fasi cosi esaltanti che la presenza del partner è paragonabile a quella dell’assunzione di una droga, una relazione duratura deve fondarsi su altre caratteristiche, altri pilastri: rispetto, fiducia, impegno reciproco, per dirne alcuni. E, senti bene questa: proprio i partner più inaffidabili, quelli da “alti e bassi” risultano essere quelli che creano più dipendenza. Cioè, più gli uomini sono sbagliati, più si rischia di dipendere da loro. Eccolo qui spiegato il significato delle definizione relazioni disfunzionali. Prendi bene in considerazione questo concetto anche se non ti interessa come fare a lasciare un uomo perché hai deciso di stare dove sei e nessuno ti smuove.

3) Non avere chiari piani per il futuro. Fa paura eh? In particolare, quel che gioca sporco da questo punto di vista è il timore di non saper cosa fare nei momenti in cui – per mille e mille ragioni – si prova il “bisogno del contatto”. Che fare? Continua a leggere.

"È più facile capire quando l’amore comincia che quando finisce. Roberto Gervaso"

4) Non voler ammettere di aver sbagliato, di aver scelto male, di aver fallito. Si chiama fenomeno della dissonanza cognitiva: è un meccanismo inconscio per il quale rimaniamo legati e “fissati” su decisioni che abbiamo preso, continuando a difenderle con la logica e la razionalità, anche quando è evidente che non sono state giuste.

5) Il senso di solitudine rispetto a un’impresa che richiede molta forza ed energia e, aspetto ovvio e “inquietante”, ti vedrà sola proprio perché sarai distante dalla persona che ti è stata più vicina (almeno in teoria), finora.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

6) La paura per il “dopo”. Ecchecavolo. E se invece di stare con lui che ti mena e ti maltratta va a finire che ti tocca stare sola magari addirittura per un anno? E come fai con le tue amiche che sono tutte accoppiate? So’ problemi, eh!

7) Il senso di colpa nei confronti dell’amato bene che si sta per lasciare.

Come lasciare un uomo senza soffrire (più del necessario)

Un bel pasticcio, nevvero? Comunque, ribadisco il concetto: spesso ci si sente orrendamente sole, si tende a credere che questa “sfiga”, abbia colpito solo te e nessun’altra di tutti i miliardi di donne che hanno camminato sulla terra. Non è così: non sei la sola che si trova di fronte alla necssità di fare una scelta del genere. Questo concetto ti sia di sostegno quando credi di essere di fronte a un’impresa più grande di te e quando ti senti attanagliata dall’incertezza e dall’angoscia del “che cosa faccio?” “come faccio?” E anche quando ti senti una fallita senza speranza. Non sei la prima a essere preoccupata riguardo a come fare a lasciare un uomo che non riesci a lasciare.

Dico di più: siamo in un luogo e in un tempo privilegiato, dove le relazioni si possono lasciare, esistono separazione e divorzio e dopo aver vissuito diverse relazioni, lunghe o brevi che siano, se ne possono avere altre. Questo è un aspetto importante, riflettici. Si tratta di considerare la propria vita non secondo il principio del fallimento o della “sfiga”, ma dal punto di vista dell’opportunità. Ecco. Lasciare un uomo è una scelta, l’aprirsi di un’opportunità

Ora, tenendo in conto queste considerazioni come fai a superare tutti gli ostacoli che ho elencato e magari qualcun altro che un po’ ci assomiglia e un po’ no?

I) Per prima cosa prendi consapevolezza di qual è l’ostacolo più “difficile” per te. Nello stesso tempo considera che in molti casi si tratta di “trappole mentali” (per esempio quando intervengono la dipendenza o la dissonanza cognitiva o anche il senso di colpa) che puoi riconoscere come tali ed evitare, classificandoli come null’altro che “inganni mentali che ti bloccano” e superandoli proiettandoti nel futuro. Immaginati tra cinque anni. Davvero pensi di poter resistere per tutto questo tempo ancora con la persona con la quale sei, in un rapporto che non ti dà più quello di cui hai bisogno?

II) Quando pensi al tuo futuro e mentalmente ti ci proietti, considera tutti gli antidoti che puoi mettere in atto rispetto agli schemi mentali che ti ingannano e alle paure delle quali potresti diventare preda: per esempio, se tendi a tornare sui tuoi passi perché in fin de’ conti consideri che lui è una brava persona – anche se te ne ha fatte di cotte e di crude -, renditi conto che è la tua dissonanza cognitiva che sta lavorando “contro” di te. Quando hai l’impulso irrefrenabile di contattarlo e di riprovarci, inventati un’attività interessante e alternativa: dedicare mezz’ora all’attività fisica, al tuo hobby preferito o telefonare a un’amica che non hai mai tempo di sentire

III) Creati una rete – anche minima – di supporto, fatta di due/tre persone fidate con le quali puoi confrontarti lungo tutto il tuo percorso e che fanno, autenticamente il tifo per te.

IV) Approfitta di questo momento per approfondire la conoscenza di te e dei tuoi bisogni, per capire che cosa davvero vuoi e che cosa ti fa stare bene: di questo parlo nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione.

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145 Commenti

  1. Avatar di Matilde

    Matilde 8 anni fa (15 Febbraio 2016 16:05)

    Salve, per me la parte più difficile è questa: non sentirmi cattiva nei confronti della persona che mi fa star male. Sento che dentro ho profondamente radicata questa convinzione. L'altro va protetto. P.S. Quando leggo gli articoli provo un senso di leggerezza, di fiducia. Grazie Ilaria.
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  2. Avatar di Bianca

    Bianca 8 anni fa (15 Febbraio 2016 19:31)

    Diciamo che, in generale, è sempre difficile chiudere qualcosa... Alle volte ti viene più facile perché ti sembra una naturale conseguenza della tua crescita.. dall'altro alle volte no perché provi ancora qualcosa per quella persona, anche se è una storia disfunzionale. Personalmente posso dire che solo il tempo ci è di aiuto e che i cambiamenti avvengono con gradualità.. a saperlo prima che una volta tanto che ci si fida di qualcuno poi, puntualmente, ti arriva la mazzata.... perché è vero quando dici che anche un "episodio" brutto poi per metabolizzarlo ci impieghiamo un pò
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  3. Avatar di Roberta

    Roberta 8 anni fa (16 Febbraio 2016 0:31)

    Caterina sei una grande .
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  4. Avatar di blanche

    blanche 8 anni fa (16 Febbraio 2016 12:20)

    Che bello sentire testimonianze di storie autentiche , sane, un po di ottimismo per il futuro !!!
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  5. Avatar di blanche

    blanche 8 anni fa (16 Febbraio 2016 12:22)

    Bellissimo articolo che come al solito colpisce e da carica!!!
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  6. Avatar di Martina

    Martina 8 anni fa (16 Febbraio 2016 12:20)

    Ciao, volevo raccontare la mia storia. Sono stata con il mio primo e unico ragazzo, per circa 3 anni e mezzo.. Sapevo che fosse un ragazzo con la testa sulle spalle e l'ho amato veramente tanto, tanto da starci spesso male perché non aveva mai tempo per me, pensava solo ai suoi bisogni, lo studio, la carriera, e non ero il centro del suo mondo. Ma io lo giustificavo sempre ed ero convinta che fosse la persona giusta perché mi capiva, perché nonostante tutto non stavamo così male. Poi è partito a settembre 2015 per motivi di studio e da li l'ho sentito sempre più distante, io glielo facevo presente, ma lui diceva di non preoccuparmi perché era solo che con il nuovo corso di studi non aveva tanto tempo, ma che lui mi amava. Dopo ormai 3 mesi di distanza io ho attraversato un momento di difficoltà perché ero confusa e non sapevo cosa provavo, e dopo averglielo fatto presente, pensando di fare la cosa giusta, è come se avessi deciso di lasciarlo per telefono. Cosa di cui mi sono pentita subito perché lo amavo, lo amavo davvero. Da quel momento lui è completamente cambiato. Come se fosse sollevato da quello che era successo, e non era più la stessa persona che avevo conosciuto o che pensavo di conoscere. Quando infatti è tornato, ci siamo visti solo perché lui aveva deciso di lasciarmi, perché era meglio così per ora. Ma io non ci stavo al per ora, e gli ho detto che se se ne andava in quel momento, non doveva più tornare. Ci sono stata malissimo all'inizio, sono passati quasi due mesi e mezzo e piano piano realizzo che forse ero io che proiettavo su di lui caratteristiche che non aveva. E mi sento in colpa per aver insistito così per qualcuno che forse non poteva darmi quello che volevo.. E ora che sono arrivata a questa fase, mi sento così, in colpa e ci sto male..
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    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (16 Febbraio 2016 20:58)

      Ciao Martina, da come scrivi mi sembra di capire che entrambi eravate confusi ad un certo punto e forse la storia andava avanti per inerzia, ma senza un futuro. È difficile il cambiamento e il distacco, ma, stando così le cose, è meglio. Adesso cerca di non starci male, è andata. Sei libera di dedicarti a te stessa e capire cosa desideri veramente, così da non proiettare sull'altro quello che ti manca, ma trovarlo prima di tutto in te stessa con le tue risorse. Quello che è successo non è un male se ti ha portato a questo punto di partenza. Non permettere che il senso di colpa ti tenga sulla linea del via. Coraggio adesso hai tutte le opportunità davanti per un nuovo cammino! Un abbraccio
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Martina

      Martina 8 anni fa (17 Febbraio 2016 13:14)

      Grazie, lo spero veramente.. Non voglio più stare male per lui, gli ho dato tutto e non se lo meritava
      Rispondi a Martina Commenta l’articolo

    • Avatar di cindy

      cindy 8 anni fa (17 Febbraio 2016 7:37)

      Martina ti è mai sfiorata l'idea che forse questo tizio era semplicemente uno stronzo come descritto nei vari articoli da Ilaria? Altro che senso di colpa e proiezione!!!! Ci siamo tolti le catene dal collo!! Uno così non fa prospettare nulla di buono...anzi...L'identikit di tale soggetto è stato abbondantemente descritto in vari articoli di Ilaria (con senso di colpa di Lei annesso!). Credo che lo sport nazionale delle donne sia il senso di colpa......bisognerebbe forse sfatare il pensiero latente che la mela ad Adamo gliel'abbiamo data proprio noi :-) :-)
      Rispondi a cindy Commenta l’articolo

    • Avatar di Martina

      Martina 8 anni fa (17 Febbraio 2016 13:27)

      Suppongo che ero troppo innamorata per rendermene conto, ma ho aperto gli occhi.. Ora cerco di dedicare del tempo a me stessa e a non stare male perché non lo merita!
      Rispondi a Martina Commenta l’articolo

  7. Avatar di Emma

    Emma 8 anni fa (14 Febbraio 2016 11:23)

    Articolo interessante che mi ha acceso un campanello d'allarme. È da un po che ci penso ed è proprio il non riuscire a mettere fine alle mie malsane relazioni che mi sta condizionando la vita. Mi spiego, ho sempre avuto rapporti relativamente brevi, nei quali ho creduto ma che poi si rivelavano storie occasionali e di passaggio, soprattutto per gli uomini di turno. Eppure non riesco ad andare avanti, conservo i loro numeri, spero in un ritorno di fiamma o di coscienza loro e il tira e molla continua. Ho letto da qualche parte che collezioniamo ricordi del passato per dimostrare che non si è trattato solo di sogni! E forse i numeri, le foto, i messaggi sono prove di qualcosa che fatico a voler dimenticare. Sarà dissonanza cognitiva, dipendenza dagli stronzi e/o mancanza di autostima a farmi cadere in questa sorta di loop che non vuole chiudersi. La cosa più triste è che se qualcuno di loro, che per me ha contato parecchio, si rifacesse avanti, probabilmente non ci penserei due volte prima di ritrovarmici dentro. Nonostante tutto forse il vero motivo per cui non chiudo definitivamente è che considero queste storie come piccole porte socchiuse che potrebbero riaprirsi pur sapendo cosa potrei trovarci dietro.
    Rispondi a Emma Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (14 Febbraio 2016 15:11)

      Ciao Emma. Anche io ho avuto sempre questo atteggiamento per gli ex o pseudo ex, poi ho capito che queste porte socchiuse erano dei lacci che mi impedivano di proiettarsi verso il futuro e verso il mio benessere. Ho tenuto i numeri, ma cancellato le chat per non ritrivermeli lì ogni volta che chattavo. Il numero, non per richiamare, ma per sapere chi scriveva, così, se c'era un loro ritorno di fiamma non perdevo tempo nel domandarmi su chi fosse il numero sconosciuto. Perché si sa che in certi allontanamenti bisogna essere guardinghe e prudenti come serpenti. Ma la cosa bellissima è quello che si prova quando si riesce nell'intento del taglio. È bellissimo! Un respiro dell'anima. A quel punto non si torna più indietro. :-D
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    • Avatar di Emma

      Emma 8 anni fa (17 Febbraio 2016 15:39)

      Ciao Claudine e grazie per il tuo pensiero. Sono cosciente del fatto che questo mio atteggiamento mi limiti ma per adesso non riesco a smettere di rimarginare sulle mie storie passate e a non pensare ai "se" e ai "ma". Continuo a rileggere i messaggi e a chiedermi dove io abbia sbagliato, se tutti i ragazzi che ho incontrato sono degli stronzi o se sono io il problema. Penso che potrei arrivare anche a cancellare chat, messaggi e foto ma quello che mi frena è il fatto che non ci sia mai stato con nessuno un vero e proprio addio, semplicemente ad un certo punto abbiamo smesso di vederci, sentirci e scriverci. Come è possibile arrivare a questo punto? È questo che mi fa impazzire...
      Rispondi a Emma Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (17 Febbraio 2016 19:41)

      Ciao Emma! Ti capisco perfettamente: il bisogno di mettere il punto alla fine della storia. Questo denota la tua maturità nel voler essere trasparente e leale. Purtroppo sono poche le persone così, anzi molti preferiscono defilarsi in silenzio, con il comodo di lasciare sempre quello spiraglio aperto. Questo è immaturo e sleale, per cui il punto mettilo tu sola. I 'ma' e i 'se' non servono molto per la crescita, parlo da una che rimugina molto. Tu puoi rendere conto a te stessa solo delle tue intenzioni ed azioni, non di quelle degli altri. Se trovi nel tuo passato degli errori, ok! Ottimo! Usa la consapevolezza in modo positivo: li conosci, quindi sai come evitarli e li usi come spunto per conoscere meglio te stessa. C'è tanto da sapere di se, siamo una meraviglioso universo!
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  8. Avatar di Claudine

    Claudine 8 anni fa (17 Febbraio 2016 19:54)

    Buonasera Ilaria e a tutti! Volevo condividere una cosa molto bella che ho riscontrato. Ieri ho ascoltato il discorso che Papa Francesco ha fatto ai giovani in Messico. Ilaria, erano le stesse cose che tu scrivi. La strada per la santità è molto simile all'atteggiamento della stronza numero 3! A questo mi collego per una cosa sui sensi di colpa. Sono micidiali per la nostra vita! Bisogna fare una netta distinzione tra colpa e sensi di colpa. Alla prima possiamo rimediare, ai secondi no, perché permangono e non dipendono da fatti reali, ma da un fatto in noi da risolvere. Occorre estirparli perché sono degli inutili lacci. Che bel mistero che siamo. Tutto da scoprire con entusiasmo!
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  9. Avatar di Marta

    Marta 8 anni fa (18 Febbraio 2016 2:29)

    Ciao a tutti, ho letto tanti post di questo blog negli ultimi mesi. Sono stati un conforto, uno sprone, ma soprattutto una speranza. Non ho commentato mai, ma ho fatto tesoro di ogni singola parola. Ora voglio condividere con chi legge la mia storia perchè sento il bisogno di farlo, perché la salita è sempre più ardua e perché assomiglia a quella di tante donne che scrivono qui. Ho 39 anni, due figli e una separazione in corso con la quale sto tentando disperatamente di mettere fine ad un incubo durato 8 anni. A tutti coloro che pensano che la psicoterapia non serva a nulla (e lo pensavo anche io), dico solo che mi ha salvato. Mi ha salvato la terapia, ma soprattutto la mia disponibilità a indagare dentro me stessa senza paura. La mia storia è questa: mi sono sposata con il mio ragazzo storico (l'unico uomo che ho avuto nella mia vita!), che un anno dopo il matrimonio ha iniziato a manifestare un disturbo di personalità. Non entrerò nei dettagli, ma se avete visto il film “A beautiful mind”, avrete un'idea limpida di quello che ho passato. Non mi sono resa conto subito della gravità della situazione, e questo ha mandato la mia già scarsa autostima in frantumi: avevo un figlio di pochi mesi da accudire e in uno slancio di buonsenso me ne sono andata di casa, ma poi sono tornata, con lui che mi riempiva di attenzioni come ai primi mesi della nostra relazione, ma intanto mi accusava d'essere la causa di tutto il suo dolore. E – udite, udite! – io ci credevo. E ci credevo così tanto da arrivare a pensare al suicidio: perché senza di me, lui sarebbe guarito. Non mi trattava male, esternamente, ma mi faceva una violenza psicologica subdola e sottile, fatta di silenzi che duravano interi giorni, di bugie, di critiche e di pretese (anche sessuali) che io assecondavo solo per paura che il suo disturbo peggiorasse. Un giorno, in un momento di estrema lucidità, che ricordo ancora come fosse ieri, ho guardato quel fagottino che era mio figlio, mi sono riflessa nei suoi occhi e mi sono fatta schifo. Ma così schifo che qualcosa dentro di me ha detto che non era possibile andare avanti così: o mi ammazzavo sul serio, o cambiavo. Ho preso il primo numero all'elenco telefonico sotto la voce psicoterapeuta e ho chiesto un appuntamento. Ci ho messo cinque anni a cambiare. Sono tanti, ma non posso dire d'aver perso tempo, ho lavorato su me stessa alacremente ogni giorno, continuando a lavorare, a gestire una vita familiare squallida, partorendo un altro figlio (!), annaspando per cercare di essere una brava madre e non scaricare sui bambini la mia sofferenza, sentendomi sempre meno donna ma allo stesso tempo anche meno debole, meno sbagliata e paradossalmente meno sola, anche se non avevo l'aiuto di nessuno: mia suocera diceva che dovevo sopportare, e mia madre che ero troppo debole per darci un taglio. Il momento più emozionante è stato sei mesi fa, quando per la prima volta (perché davvero non mi era mai capitato in tutta la mia vita) mi sono guardata allo specchio prima di andare al lavoro e mi sono vista bella. Non come persona, intendo proprio esteticamente. Ho visto un'immagine piacevole e non credevo ai miei occhi. Ho pensato che mi ero truccata meglio del solito o che fosse la luce. Ma poi il mattino dopo è ricapitato di nuovo. E da allora è successo sempre. Mi guardo e mi piaccio per davvero. Non me lo dico per incoraggiarmi, lo vedo veramente, è come se avessi altri occhi. E' una sensazione unica. Da lì è stata tutto naturale, la decisione di separarmi è venuta da sé, come se non ci fosse altro da fare ormai. Ora ho fatto il passo più grande: venire via da casa. In attesa di una sentenza, la situazione è terribile: lui è peggiorato, completamente distaccato dalla realtà, si comporta come se la mia scelta fosse un capriccio e non vuole andarsene da casa. Io continuo la psicoterapia perché non posso dire di aver risolto i miei problemi personali (che s'aggiungono a quelli contingenti): non ho paura di restare da sola per il resto della vita, anche perché da sola ho affrontato tutto questo, ma sento infinitamente il bisogno di un po' di svago. Vorrei incontrare una persona con cui avere una relazione del tutto leggera, priva di impegno, ma oltre a faticare ad immaginare chi potrebbe mai avvicinarsi ad una che ha due figli piccoli a carico e un ex-marito pazzo, ho il terrore anche solo di andare in cerca di una cosa del genere perché temo di cacciarmi in qualche altro casino, perché affetto e carezze mi mancano così tanto che ho paura di perdere la testa di fronte al primo uomo che mi dimostri attenzioni. Questa è la mia storia, mi ha fatto bene scriverla. Grazie a chi l'ha letta e grazie a te, Ilaria, per questo blog. Marta
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (18 Febbraio 2016 11:55)

      Cara Marta, ti capisco e sono contenta della tua rinascita. Anche se la mia storia é diversa dalla tua, mi rivedo in molte delle tue sofferenze passate (manipolazione e pensieri suicidi inclusi) e anche nel risveglio e nella resurrezione attuali. Penso che tu abbia trovato uno/a psicoterapeuta in gamba, ma hai ragione a dire che tu hai fatto la tua parte. Senza volontà di reagire non si va da nessuna parte. Coraggio per la separazione. Se posso permettermi un consiglio, stai attenta alle "storie leggere" in questo momento. Capisco il tuo desiderio di leggerezza, ma, contrariamente a quanto pensi, una giovane e bella mamma puo' trovarne a decine di uomini disposti a storie leggere, cioé a spassarsela con la neoseparata. Te lo dico anche perché, da quello che scrivi, sei uscita da una relazione che comportava anche umiliazioni sessuali. Non dico che dopo questo matrimonio orrendo tu debba diventare una monaca di clausura, pero' vacci cauta. Capta i segnali intorno a te e agisci di conseguenza. Auguro di cuore, a te e ai tuoi bimbi, serenità e amore autentico. Un abbraccio :-)
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  10. Avatar di London

    London 8 anni fa (19 Febbraio 2016 18:16)

    infatti Emma il punto non sono loro, questi uomini fantasma, se mai il punto lo fai tu. Non ti chiama più, non ti contatta, non si fa sentire. Chiudi tu! Nel caso si facesse risentire non rispondi. Oppure , se tanto ci tieni, gli dici che per te è chiusa la storia così una è andata. Non c'è nemmeno bisogno di chiarire. Come dice Ilaria, se uno non ti chiama più e non si fa sentire e non ti vuole incontrare, per lui è già chiusa. Magari considerala chiusa anche tu e vai oltre!
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  11. Avatar di Claudine

    Claudine 8 anni fa (19 Febbraio 2016 20:55)

    Ciao Ilaria. Mi allaccio al mio precedente intervento per porre una domanda. Perché preferiamo crogiolarci dietro a rapporti farse e affliggerci, anziché amarci, ascoltarci, considerarci come la cosa più importante, proteggerci ecc...? Da cosa ci viene questo volerci male? Tu hai giá trattato questo argomento, educazione, bassa autostima e compagnia bella. Il fatto è che si può dire che il 90% delle donne ha questo atteggiamento disfunzionale verso se stesse. Perché? Una mia collega ha tre figlie, mi sembra una tua cadetta a livello di approccio con la vita e col marito che non è il padre di tutte le figlie, ma solo dell'ultima. Mi piace proprio il suo modo. L'altro padre non le avrebbe dato quello che desiderava, per cui fine. Ha pensato a se è ha ottenuto quello che voleva. Le sue figlie le alleva senza mortificarle, anse difende la loro autostima e le incoraggia a perseguire i propri sogni. I prof sono entusiasti! La piccola è proprio una bimba felice, ma molto schiva nei confronti dei prepotenti. Insomma nutro una vera ammirazione e mi fa pensare ai tuoi articoli. Mai fare i saldi di noi stesse! Mai. La solitudine che deriva dal non svendere il nostro valore, non lè solitudine, ma crescita. Se la paragono ai momenti di solitudine tra una bolla e l'altra penso quella era solitudine nera! Questa no! Mi piace molto questa! Credo che ci voglia qualcuno di veramente valido per farmela abbandonare. Anche se non credo che vorró farlo in modo totale. La mia persona deve rimanere sempre, anche in coppia.
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  12. Avatar di francesca

    francesca 8 anni fa (20 Febbraio 2016 9:20)

    Ciao Laura, come va? prima di tutto grazie dei tuoi consigli...sto legvendo i tuoi articoli e li trovo interessanti....va be passiamo a noi....non so da dove iniziare...iniziamo dalla mia relazione che dura da tre mesi e già sono demoralizzata....ti racconto alcuni atteggiamenti che non ho sopportato del mio ragazzo.....allora sono stata una settimana in vacanza con una mia amica e qui è iniziata un po di crisi....ero all'estero quindi potevo solo utilizzare Whatsapp, quindi non ci sono state conversazioni....lui era carino mi scriveva sempre che gli mancavo e che mi amava....io ho sentito tantissimo la sua mancanza....così tanta che non vedevo l'ora di rientrare (ciò non non vuol dire che non mi sia divertita con la mia amica). al mio rientro, ossia il 13 febbraio, il gg. prima di san valentino, ho comprato dei cioccolatini con un portachiavi a forma di cuore per regalarglielo...purtroppo a san Valentino è dovuto stare tutto il giorno con la figlia (premetto ha una bambina di 10 anni). non mi ha dato fastidio il fatto che sia stato con la figlia ma il fatto di non avermi fatto neanche un pensiero. sono una persona generosa, e quando devo dare dei pensierini non mi faccio indietro. ....lui il giorno di San Valentino
    Rispondi a francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 10:16)

      Mi chiamo Ilaria. Geniali i cioccolatini e il portachiavi a forma di cuore 'pensierino' adattissimo per la figlia di dieci anni. Quando fate, pensate e scrivete determinate cose pensate al vostro senso di dignità o per lo meno al senso del ridicolo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (20 Febbraio 2016 10:35)

      D'altronde, definire "ragazzo" uno che ha una figlia di 10 anni é sintomatico.
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  13. Avatar di Ely

    Ely 8 anni fa (18 Febbraio 2016 2:01)

    Ciao a tutte, ho vissuto una storia, sottolineo per me, importante. Dopo 4anni ho deciso di chiudere a malincuore, perché avevamo fatto progetti, mi aveva regalato un anello...ma c'era sempre qualche nuvola, ossia bugie, stava vicino alla ex ed io non esistevo, anzi prendeva le sue parti. Io mi arrabbiavo, ma lo perdonavo, cercavo di capirlo, era dolce, ci sapeva fare, soprattutto con le parole.....un tira e molla che distrugge. Lo so, mi sono svegliata tardi, ma mi sono svegliata. Ho un diario dove ho scritto tutto e notavo che certi comportamenti erano ripetitivi, non voleva nessuna storia seria, gli andava bene cosi . Non vi dico che anni di piantiamore ho passato...un'altalena che mi stava facendo ammalare e lui lo sapeva cosa provavo, ecco a cosa si appigliava, al mio punto debole. Ma avvenne il giorno che mi svegliai, proprio all'ennesima goccia, cioè quando mi diede l'anello, poi per giorni era occupato e mi disse che era stato a teatro e aveva aiutato la ex. Ma ..io non esistevo? Ve l'ho fatta veloce care lettrici. Da quel giorno cominciai a riflettere, a non tornare più indietro, a non farmi più prendere in giro, a non rispondere. È trascorso un anno, l'ho risentito, perché spesso si fa vivo, ma sono rinata. Ho la mia cicatrice, ma ho chiuso, perché mi voglio bene e vedo i risultati. Ragazze, donne, tutte, abbiate fiducia, non è facile, ma chiudete o rimarrete intrappolate. Il mio diario è stato utile, lo è ancora. Un saluto a tutte, anche a te Ilaria.
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (20 Febbraio 2016 11:16)

      Bravissima Ely! Quelli appiccicati al passato e fissati con le ex non hanno rispetto di nessuno e non ne meritano. Hai fatto benissimo a chiudere. La cicatrice scomparirà col tempo. Buon presente e buon futuro a te! ;-)
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  14. Avatar di Macarone..

    Macarone.. 8 anni fa (22 Febbraio 2016 10:15)

    Eccoci, si a volte è proprio difficile lasciare qualcuno o essere lasciati..ma vi racconto una storia assurda, capitatami di recente.. Per un'anno frequento una ragazza straniera, non cito la nazionalità, poichè potrebbe essere fuorviante. Dopo un anno e qualche mese di intense emozioni e tira e molla, continue sue accuse sul mio modo di essere, e costanti sparizioni del soggetto in questione, scopro che: - il soggetto aveva più storie parallele, anche se professava di amarmi e di essere paziente per vedere se le cose potevano andare bene in futuro. - Una delle storie era con il capo, che mi ha anche contatto per sapere chi fossi....allucinante... - e per giunta vengo a sapere che fa tutto per fini esclusivamente egoistici Si dilegua con una telefonata, dove poi io ho eliminato e bloccato il soggetto in questione, dicendo che si era capitato un volta con il capo...Ma in che mondo viviamo? Ora io mi domando, va bene il mio stato di completo innamoramento, ma si deve arrivare a questo? perchè non si riescono a lasciare le persone? mentire era il suo motto per ogni cosa,illudendo me e anche l'altro, capo, che diceva di non sapere nulla.. Meno male che il capitolo è chiuso................Questa gente non ha vergogna di nulla..
    Rispondi a Macarone.. Commenta l’articolo

    • Avatar di luna

      luna 8 anni fa (22 Febbraio 2016 11:11)

      Rigiro la domanda a te: "perché non si riescono a lasciare le persone?" Perché non l'hai lasciata tu prima? I tira e molla, le COSTANTI sparizioni, le CONTINUE accuse e critiche verso di te durati un anno e qualche mese (!!!) ti sembravano le premesse per una storia d'amore seria?
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  15. Avatar di helen

    helen 8 anni fa (19 Febbraio 2016 19:28)

    Emma ammettiamo che questi uomini vogliano far chiarezza. Ti piacerebbe che ti dicessero: non ho più alcuna voglia di vederti o parlarti, è finita la novità, anzi sto già con un'altra e di te ho un vago ricordo (anzi tra un po' devo stare attento perché potrei far confusione coi nomi). Mi son stufato, mi hai rotto, non mi intrighi più. Non lo fanno semplicemente perché tu inizieresti a dire: ma come? Ma perché? Ma cosa dici? Dunque non conto nulla? Non ho contato niente? Insomma proprio un bel confronto di idee, pieno di spessore, di grande soddisfazione. Lo vuoi? Ma anche no.Se ne può tranquillamente fare a meno. Si può andare al cinema a vedere film emozionanti o leggere libri pieni di pathos o partecipare a una seduta spiritica che rimedi più adrenalina di sicuro. Non andiamo a caccia di umiliazioni a tutti i costi, suvvia. Accontentiamoci di quelle già avute, son più che sufficienti.
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    • Avatar di marie

      marie 8 anni fa (19 Febbraio 2016 21:12)

      Helen, mitica! Hai centrato il punto, almeno per me! Poi ti dirò che preferirei uno mi dicesse chiaramente così (capitato, mandato a quel paese e chiuso il capitolo in 20 secondi) piuttosto che vederlo far finta di nulla e poi (dopo che tu l'hai lasciato stremata dalla sua ambiguità e ti sei sentita rispondere "se è questo che vuoi, lo accetto con dispiacere") ricomparire a distanza di mesi dicendoti che sì, aveva proprio deciso di chiudere con te, ma non te l'ha detto, nemmeno quando se l'è sentito chiedere, per non perderti e che in fondo l'affetto è immutato e spera tu sia sua amica....! Poi ti ritrovi a lasciare per la seconda volta quello che ti ha lasciato per primo! Surreale, ma la pensavo in fondo come Emma;poi mi son resa conto che non mi fidavo (o non volevo fidarmi) abbastanza di me stessa e volevo fosse l'altro a confermarmi le fosche sensazioni, per questo volevo far chiarezza. Ti do ragione: inutile ogni tentativo di chiarimento in condizioni simili (vedi solo melma, anche se ci punti un faro ulteriore), se non si vuole umiliarsi ulteriormente. L'unico chiarimento da compiere è con se stessi, per impiegare tempo e vita in modo più proficuo.
      Rispondi a marie Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 11:33)

      A proposito della sbrodolamento intorno al commento di Emma che si chiede se le sue "storie" passate siano chiuse o se abbia invece qualche decina di fidnanzato in giro per il mondo, che non avendo detto: "Ciao, neh, non mi interessi più quindi ti comunico che è finita...", un po' come le multe che non paghi, che prima o poi ti arriva il sollecito con interessi, vi dico quale è la mia impressione: ho il grande sospetto, come abbiamo detto tra le righe io e altre lettrici, che queste non siano mai state storie. Che cosa sia una "storia" ai tempi nostri è molto difficile spesso da far capire a certe piccole fiammiferaie piene di illusioni: voi sapete infatti che ci sono orde di donne che - non solo qui - sono capaci di intessere paginate di drammi su uno che le ha approcciate in chat. Sedotte e abbandonate inconsapevoli. Come ho detto già qualche commento fa, a tutti noi capita di incrociare persone che possono sulle prime sembrare potenziali partner, collaboratori professionali, compagni di viaggio etc. Poi dopo il primo contatto, niente, tutto finisce lì. Che è la cosa in assoluto più normale della vita. Molto bene. Detto questo e dato assolutamente per scontato che Emma non sta di certo parlando di matrimoni durati decenni, da cui sono nati figli e nipoti, ma secondo voi un povero cristo che ha l'azzardo di avvicinare una donna non può avere la libertà, a un certo punto, di defilarsi? Non vi viene il dubbio che molti non diano spiegazioni certo per vigliaccheria e maleducazione ma molto spesso semplicemente perché non è il caso? Capite da dove viene il sacro terrore e la distanza infinita (e il disprezzo totale) che molti uomini nutrono per le donne che sono appiccicose, tolgono il fiato, non te le levi più di dosso? Voi pensate davvero solo che Emma sia stata vittima innocente e candida di uomini senza scrupoli? Su, siate serie...
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    • Avatar di London

      London 8 anni fa (20 Febbraio 2016 13:38)

      Hai ragione Ilaria, talvolta le donne sono pesanti, infatti non so come facciano certi uomini a sopportarne alcune... Poi sicuramente esiste una grossa percentuale di uomini senza scrupoli che tratta anche male ed umilia e tutto sembra dovuto a loro come fossero Dio in terra. Ma di questo, cioè dello stronzo, ne parli ampliamente sul blog, e di questo te ne sono grata... Mi/ci aiuta a tenere gli occhi ben aperti e ad aprirli quando abbiamo le fette di prosciutto sopra....
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    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (20 Febbraio 2016 14:19)

      Hai ragione Ilaria! Nel caso si defili e stop è molto probabile che ha cambiato idea, quindi amen, capita, se invece torn credo che sia perché non sei appiccicosa e loro amano tenerti in caldo. A sto punto sta a noi freddarli, non nel senso della parola però ;-) ignorarli.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 14:26)

      Ma perché bisogna vedere tutto come una guerra, scusa?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (20 Febbraio 2016 18:15)

      Non volevo essere guerrafondaia, intendevo che quelli che vanno e non tornano, ok, ma quelli che tornano, probabilmente vogliono tenerti in sospeso, per cui vanno ignorati perché non fanno al caso di una storia vera, ma solo per finta. La mia enfasi è data da un punto che ho voluto dare a queste situazioni da me vissute, ancora molto vicine in termini di tempo. Ma non sono in guerra, anzi adesso sono molto in pace. :-)
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di Vicky

      Vicky 8 anni fa (20 Febbraio 2016 14:23)

      Se è per questo, una mia amica si è inventata una storia colossale solo perché un uomo che conoscevamo entrambe (ma solo superficialmente), una mattina, trovandola in un bar (trovandola, eh!, non l'aveva invitata lui!) le ha offerto il caffè e hanno chiacchierato insieme per una mezzora. Apriti cielo: ha aspettato tre mesi che lui le chiedesse di uscire, perché -evidentemente!- lei gli piaceva. Non venendo mai invitata al fatidico appuntamento ha cominciato a difenderlo: poveretto, è così impegnato! poveretto, è un po' timido! poveretto, magari ha paura di essere respinto! Quando si è saputo che usciva con un'altra, lei ha cominciato a parlar male di lui, accusandolo di averla illusa e (udite! udite!) TRADITA! Hanno cominciato a evitarla tutti.
      Rispondi a Vicky Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 14:27)

      Beh, come quelle - di cui ho scritto abbondantemente - che vanno dal medico, massaggiatore, trainer, istruttore e questo le tratta con una cortesia minima e subito pensano che sia innamorato di loro. Piccole fiammiferaie, davvero.
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    • Avatar di marie

      marie 8 anni fa (20 Febbraio 2016 14:47)

      Scusa Ilaria, ma non capisco, evidentemente o forse penso a qualcosa di troppo diverso dal problema di Emma che ho interpretato male applicandolo a rapporti pur brevi ma in cui c'è stato un investimento emotivo. Non credi ci siano dei distinguo? Voglio dire, se esci con uno o chatti per due settimane e dopo la prima fase di conoscenza questo si dilegua, evidentemente non ci si aspetta spiegazioni. Ma dopo una certa soglia di frequentazione, mi pare invece sia il caso non di dare spiegazioni, ma almeno di chiudere o quanto meno scomparire definitivamente. Poi certo, la storia, lunga o breve, la devi saper chiudere tu, interiormente, altrimenti la porta resta sempre aperta perché lo vuoi e quindi te ne assumi le responsabilità. Ma mi pare davvero di giustificare comportamenti vigliacchi pensando che l'uomo ha la libertà di defilarsi senza dir nulla e che se si chiede spiegazioni si è bisognose e si fanno scappare 'ste perle (e quanti uomini sfruttano questa accusa inneggiando alla libertà!). Non sto dicendo che uno deve pretendere chiarimenti (per veder cosa, poi, melma?!), ma sentirsi legittimate a pensar che si è avuto a che fare con vigliacchi e che non si è perso nulla, eh, quello sì! Scusa lo sbrodolamento bis.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 14:50)

      La domanda più semplice, Marie, da porsi è: da dove si evince nei messaggi di Emma che queste fossero storie con investimento emotivo? (Da parte di lei posso capirlo, ma da parte degli uomini, dove?) Prima di partire in tromba, cerchiamo di mettere le cose in un contesto. Se no diventa davvero come la storia del poveretto che ti vede al bar e per cortesia ti offre un caffé.
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    • Avatar di marie

      marie 8 anni fa (20 Febbraio 2016 15:02)

      Sì, hai ragione; diciamo che non mi dava l'impressione Emma parlasse di persone che le hanno offerto un caffé al bar una volta o con cui ha chattato un paio di settimane, ma frequentazioni concrete in cui lei ha investito e che non posso escludere avesse buone ragioni per investire (comprese uomini che le hanno fatto credere di contraccambiare e poi si son dileguati). Ma ho sovrainterpretato, evidentemente, perché toccava un tasto dolente da cui sono uscita da poco imparando a fidarmi di me (e non mollo più su questo!). Grazie Ilaria, e buon week-end.
      Rispondi a marie Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 15:04)

      Io non so se tu hai sovrainterpretato, è che è utile usare il senso critico, sempre, proprio per poi "dirottarlo" nella propria vita privata.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di clacla

      clacla 8 anni fa (23 Febbraio 2016 10:17)

      Ahahah, partecipare a una seduta spiritica! XD Sei una grande! Cmq è vero, il mondo è pieno di cose interessanti eh! Nn è che esistono solo sté disgraziati per intrattenerci..
      Rispondi a clacla Commenta l’articolo

  16. Avatar di Soraya

    Soraya 8 anni fa (14 Febbraio 2016 11:10)

    Ciao Ilaria, è da un po' che non commento più i tuoi articoli, anche se gli ho letti veramente tutti, questo peró mi ha colpita particolarmente perché il mio problema più grande in questo momento è proprio quello di non riuscire a lasciare il mio ragazzo. Stiamo insieme da praticamente 10 anni, ero una bambina quando ho deciso di iniziare a stare con lui, senza sapere neppure cosa stessi facendo.. non è che lui mi abbia mai trattato male, ma il nostro rapporto è sempre stato strano, ti faccio un esempio: viviamo il nostro rapporto ormai da 7 anni a distanza (io studio fuori) e nella maggior parte dei mesi in cui eravamo lontani, nessuno dei due ha mai sentito la necessità di sentire l'altro. era come se ci spegnessimo per mesi interi per poi riaccenderci quando tornavo a casa, (quei pochi giorni di vacanza li passavamo sempre insieme). In breve ho sempre saputo che qualcosa non stesse andando bene, mi sentivo e mi sento spenta con lui, stanca di vivere un rapporto ormai vuoto, mi sembra addirittura di essere fidanzata con mio fratello. Un anno fa, mi sono invaghita di un altro ragazzo (che non ricambia i miei sentimenti), mi sono fatta coraggio e ho raccontato la verità al mio fidanzato dicendogli che non sono più innamorata di lui, ma lui non ha mai voluto che ci lasciassimo. Mi ha detto che potevamo migliorare il rapporto, e mi ha chiesto di riprovarci ed io ho ceduto, perché essere la causa del suo dolore mi distrugge, perché ho paura di rimanere sola, perché sono convinta di non riuscire ad amare e credo che avere un figlio sia l'unico scopo della mia vita non importa con chi. Gli ho detto che non sono più innamorata di lui, lui in risposta è andato a comprarmi l'anello di fidanzamento, che io non ho mai accettato di indossare. Ora nonostante io continui a trattarlo con freddezza lui crede che sia tutto tornato come prima, è come se vivesse in una sua fantasia. Lui mi ama e nessun altro mi amerà mai come fa lui, questo lo so bene, volevo in tutti i modi abituarmi nuovamente a questa condizione di apatia ma il problema è che non riesco a gestire più le mie emozioni. Non ho provato nulla per cosi tanto tempo che adesso credo di aver scambiato l'invaghimento per l'altro ragazzo per amore e non riesco a togliermelo dalla testa e quindi a tornare ad amare il mio fidanzato o a trattarlo bene.. Quando sono lontana io mi sento single, non che esca con altri uomini, ma non sento il bisogno di avvertirlo sui miei spostamenti o le mie giornate.. so già che non avró mai il coraggio di lasciarlo, quindi questo è solo uno sfogo inutile, vorrei solo che qualcuno mi aiutasse ad essere meno codarda. A capire cosa voglio realmente, e se il mio non sia solo un capriccio di cui mi potrei pentire in futuro.
    Rispondi a Soraya Commenta l’articolo

    • Avatar di luna

      luna 8 anni fa (14 Febbraio 2016 12:27)

      "Ho sempre saputo che qualcosa non stesse andando bene, mi sentivo e mi sento spenta con lui, stanca di vivere un rapporto ormai vuoto": Soraya vuoi davvero accontentarti di questo per te, per la tua vita? Credi di meritare una relazione spenta, "una condizione di apatia", come tu stessa la definisci? Vuoi davvero questo per te? Non pensi di valere molto più di questo?
      Rispondi a luna Commenta l’articolo

    • Avatar di Soraya

      Soraya 8 anni fa (14 Febbraio 2016 13:35)

      Purtroppo penso di avere molto più di quanto merito.. voglio dire ci sono ragazze che darebbero un braccio per avere un ragazzo che le ama incondizionatamente.. mi sento un po' troppo ingiusta, come se sputassi in faccia alla fortuna
      Rispondi a Soraya Commenta l’articolo

    • Avatar di Sole

      Sole 8 anni fa (14 Febbraio 2016 21:44)

      Soraya, ma sei tu che non lo ami!!!! Io sono sola, ma, mi spiace, ti assicuro che mai e poi mai vorrei essere nella tua situazione...almeno ho la grande possibilità e libertà di costruirmi la mia vita come piu' mi piace!! E - se vuoi - lo puoi fare anche tu!! Coraggio!
      Rispondi a Sole Commenta l’articolo

    • Avatar di luna

      luna 8 anni fa (14 Febbraio 2016 22:04)

      Amore per me è un uomo che trova il tempo e il modo di essere presente anche se la sua compagna è lontana chilometri, non che la ignora per mesi. Amore per me è un uomo che di fronte ad una donna che lo tratta con freddezza e gli dice di non essere più innamorata di lui, non va a comprare un anello di fidanzamento, ma fa un passo indietro e la lascia libera... perché prima di ogni cosa vuole la sua (di lei) felicità.
      Rispondi a luna Commenta l’articolo

    • Avatar di cindy

      cindy 8 anni fa (14 Febbraio 2016 22:45)

      Scusa ma da cosa stai deducendo che ti ama incondizionatamente? Perchè io proprio non vedo ciò in quello che racconti anzi vedo il contrario....io non darei nemmeno un mio capello per un uomo così come da te descritto....Io se avessi dignità, non starei con una ragazza che mi dice che non prova più le stesse cose. D'altra parte penso che dall'inizio entrambi vi siete diciamo incanalati in questa frequentazione alla quale avete dato un'immagine di rapporto che però non corrisponde alla realtà dei vostri pensieri più profondi.
      Rispondi a cindy Commenta l’articolo

    • Avatar di Vicky

      Vicky 8 anni fa (15 Febbraio 2016 11:38)

      Ti ama incondizionatamente? Stai scherzando, spero. Lui NON ti ama, sei solo un oggetto di cui può disporre a suo piacere: tanto quello che dici, senti o fai lui non lo considera nemmeno, e continua come se tu non esistessi. Tu o un'altra per lui non c'è nessuna differenza: non ama TE, ama un'immagine che si è fatto. Quindi, per piacere non chiamare questo sentimento "amore", che è un'offesa a tutti quelli che si amano e vogliono bene realmente. Se tu gli hai detto che non sei innamorata e lui ha comprato l'anello di fidanzamento, lui ha bisogno di un bel check-up sulla sua salute mentale...
      Rispondi a Vicky Commenta l’articolo

    • Avatar di Caterina

      Caterina 8 anni fa (14 Febbraio 2016 17:18)

      Ciao Soraya, Non fare errori e abbi il coraggio di prendere nelle mani la tua vita. Io ho vissuto quello che hai vissuto tu. Sono stata per 11 anni, da quando ero bambina quasi, con il mio ex. La relazione a lungo andare è diventata più una relazione d'amicizia che di passione, stavamo insieme per abitudine. Il sesso è sempre andato molto male ma io ero stupida e continuavo a starci insieme. Lui era ossessionato da me, non mi avrebbe mai lasciata ed è sempre stato molto geloso. Non era stronzo ma era molto insicuro ed anche egoista per varie ragioni (anche sessuali). Poi sono andata a studiare all'estero e la relazione è stata a distanza per quattro anni, Il nostro gruppo di "amici" in Italia diceva che ero una viziata, che mi approfittavo della sua bontà e lo lasciavo sempre solo per poter vivere all'estero. Mi sentivo quasi single ma non l'ho mai tradito e non sono mai uscita con nessun ragazzo mentre ero con lui, pensavo solo a studiare e uscivo poco con gli amici perché la sua gelosia mi limitava (anche a distanza!). Finché un giorno mi invaghisco anch'io di un "rospo dongiovanni". Per due-tre mesi sono andata dietro al rospo e uscivo il più possibile per vedere lui. Avevo forti sensi di colpa nei confronti del mio ex ed era chiaro che dopo 11 anni non aveva nessun senso continuare così. Sentivo la necessità di liberarmi. Così quell'estate di tre anni fa io e il mio ex ce ne andammo insieme in vacanza e ci divertimmo. Poi tornammo insieme in Italia per alcuni giorni e io gli dissi che lo consideravo solo un fratello e che volevo lasciarlo. Lui non voleva assolutamente. Dopo pochi giorni me ne ritornai all'estero e lo lasciai immediatamente. Lasciai anche il gruppo di "falsi amici" italiani, non volevo nessun contatto con nessuno di loro, erano amici suoi e io solo so quanto mi abbia giovato recidere i rami secchi e l'erbaccia. Lasciare lui, nonostante fosse ossessionato da me, fu più facile di quanto pensassi. Mi aiutarono la distanza e il fatto che mi fossi invaghita del rospo. Decisi a quel punto di focalizzarmi sul rospo. Lui giocava con me ma io non volevo vedere la realtà. Mi diceva cose carine, sembrava mi corteggiasse e mi faceva lo sguardo del conquistatore ma non mi invitava mai ad uscire. Due mesi dopo aver lasciato il mio ex gli feci la domanda diretta: “sei interessato veramente o mi prendi in giro?” Scoprii che non ero ricambiata (già lo sapevo ma non volevo vederlo) e che gli piaceva solo giocare. Caddi nello sconforto. Mi sentivo sola. Quindi con l'aiuto di due-tre buone amiche e di questo blog (che scoprii in quei giorni lì! Grazie Ilaria) iniziai a pensare solo a me stessa. Chi ero io? Quando iniziai la relazione col mio ex avevo 18 anni. Quando la relazione finì ne avevo 30! Non potevo stare con nessuno, non ero pronta; prima dovevo conoscere me stessa e il mondo! Iniziò uno dei periodi più belli e creativi della mia vita (ancora oggi è così). Amici, feste, uscite, hobby diversi, gente diversa, musei, viaggi, conferenze, sperimentazione di nuovi stili. Molte coetanee in Italia (sono del Sud Italia) si sposavano e stavano avendo dei bambini e questo a volte mi faceva stare un po' in ansia, ma ero molto occupata con le cose che mi piacevano e scacciavo l'ansia e la paura di rimanere sola a vita. Attraevo molto, molto di più di quanto pensassi. Sono uscita a cena o a ballare con alcuni ragazzi, con alcuni c'è stato solo un bacio ma non ero ancora pronta ad andare oltre e non lo feci con nessuno. Con alcuni c'era solo chimica di ballo, con taluni solo chimica di dialogo, con altri proprio niente. Alcuni scomparivano, altri li rifiutavo, con altri solo amicizia. Mi sentivo spensierata. Il rospo di tanto in tanto lo vedevo negli incontri con alcuni amici ma mi faceva sempre meno effetto. Avevo troppa voglia di stare bene e divertirmi, non potevo perdere tempo con quelli così! Così 10 mesi dopo aver lasciato il mio ex (presto, troppo presto) LUI entra nella mia vita. Lui, con cui oggi poco a poco sto formando una famiglia, era il principe azzurro, il ragazzo semplice che non si nota, come descritto da Ilaria in uno dei suoi articoli. Era una sera come tante, un venerdì d’inizio estate, me ne stavo andando a dormire ed ero in pigiama. Un’amica mi chiamò e mi disse: “vestiti, andiamo a ballare”. Anche se avevo un po’ sonno, andai con lei perché avevo voglia di indossare un vestito nuovo che mi ero comprata. Ricordo che non mi truccai neanche perché faceva troppo caldo e mi dava fastidio, ma mi sentivo carina. Passai una bella nottata con lei e i suoi amici in discoteca, poi loro se ne andarono perché era tardi e la mia amica mi disse: “rimaniamo qui a ballare ancora 15 minuti?” Non ebbi nulla da obiettare, il sonno se n’era andato e così ci mettemmo vicino all’uscita della discoteca per poter uscire facilmente dopo. Lui sbucò all’improvviso da non so dove e mi chiese: “Ciao, di dove sei?”. Iniziammo a parlare e fu divertente, poi mi chiese il numero, poi mi scrisse il giorno dopo, poi mi invitò ad uscire, poi mi invitò a cena a casa sua, e così via. Ci frequentammo per tutta l’estate e prima della fine dell’estate eravamo una coppia. Prima di metterci insieme mi confessò che la notte in cui ci conoscemmo lui andava a caccia e che non cercava niente di serio con nessuna, voleva stare solo a lungo perché la storia precedente l’aveva devastato. Ma mi disse che con me stava bene, che aveva sempre voglia di rivedermi e che con me voleva provare ad avere una storia seria. Per me era stato lo stesso, lui è entrato nella mia vita quando io non cercavo nessuno perché ero già felice. È iniziato tutto con l’attrazione fisica (forte), il sesso (una liberazione!) e un ottimo dialogo e poi ci siamo innamorati gradualmente. È stato tutto così fluido, si parla di tutto, mi fa ridere, c’è moltissima attrazione fisica, mi fa sentire una donna ancora più completa di quanto già fossi. Sono felice veramente. Non sbagliare, Soraya. Conosco gente che si è sposata dopo lunghi anni di fidanzamento (e anche di corna) e gli occhi non gli brillano quando mettono le foto su Facebook per far vedere che sono felici; è tutta una farsa, lo fanno perché lo fanno tutti e perché “si fa così a trent’anni”. Non vivono vite autentiche, io riesco a fiutarlo a distanza questo appiattimento e questo vuoto interiore perché l’ho vissuto. Non sai quante critiche mi fecero “i falsi amici” quando lasciai il mio ex e quante me ne dissero. E non sai che liberazione troncare i legami, fa benissimo al corpo e alla mente, te lo giuro! Fai il tuffo nel vuoto, Soraya. Io ce l’ho fatta, puoi farlo anche tu. La famiglia te la crei più tardi degli altri, che t’importa? O male che vada starai sola però ti assicuro che ci starai benissimo. Pensa a come sarà bella la tua vita!
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    • Avatar di Sole

      Sole 8 anni fa (14 Febbraio 2016 21:57)

      Che bella storia Caterina!!!
      Rispondi a Sole Commenta l’articolo

    • Avatar di Sabry

      Sabry 8 anni fa (15 Febbraio 2016 15:24)

      Che bello leggere la tua storia Caterina!!! Che emozione!!! Te la meriti tutta la tua felicità!!! Spero di arrivarci anche io!! Anzi VOGLIO arrivarci anche io, con tutte le mie forze, la mia determinazione e la mia volontà ?
      Rispondi a Sabry Commenta l’articolo

    • Avatar di Tosca

      Tosca 8 anni fa (26 Febbraio 2016 20:03)

      Brava Caterina, davvero una bella lezione di vita!
      Rispondi a Tosca Commenta l’articolo

  17. Avatar di eni

    eni 8 anni fa (16 Febbraio 2016 16:47)

    Grazie Ilaria per questo articolo. Io ho lasciato il mio ragazzo il giorno di S. Valentino. Alcuni amici/conoscenti mi hanno rimproverato per averlo fatto in quel giorno. Non l' ho fatto di proposito. Le cose non andavano da un po' e io ci stavo troppo male. Io credo nell' amore autentico, nello stare veramente bene insieme e queste cose non c' erano piu'. Stando con lui mi sentivo piu' sola che quando sono sola davvero. Ora sto combattendo contro il fatto di esserne innamorata, la difficolta' nell' accettarlo per quel poco che e' e che vale. Lo so che ne usciremo tutte, ma che fatica quando sei dentro il vortice...
    Rispondi a eni Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (16 Febbraio 2016 17:16)

      Brava brava brava.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di luna

      luna 8 anni fa (17 Febbraio 2016 9:14)

      Ciao Eni, per quanto riguarda le critiche che hai ricevuto per aver lasciato il tuo ragazzo il giorno di S. Valentino, non ascoltarle e pensa che se quel giorno è considerato la festa degli innamorati, tu hai dimostrato di amare veramente e in modo autentico la persona più importante: te stessa.
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    • Avatar di eni

      eni 8 anni fa (17 Febbraio 2016 13:10)

      Ciao Luna, Grazie per il tuo commento. Mi hanno fatto sentire un po' una merda, che non sono. Non e' facile abbandonare una persona di cui si e' fortemente innamorate. Ci ho messo un po'. L' amore da solo non basta. Se obiettivamente io non sto bene con lui, meglio troncare. Alla sofferenza c'e' un limite, e io l' ho raggiunto. Non ne potevo piu' . "Ciao Eni, per quanto riguarda le critiche che hai ricevuto per aver lasciato il tuo ragazzo il giorno di S. Valentino, non ascoltarle e pensa che se quel giorno è considerato la festa degli innamorati, tu hai dimostrato di amare veramente e in modo autentico la persona più importante: te stessa."
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    • Avatar di luna

      luna 8 anni fa (17 Febbraio 2016 15:05)

      Eni ricorda sempre che nessuno ha il diritto di farti sentire una mer*a, non dare a queste persone la soddisfazione di farti sentire in colpa... perché tu NON hai alcuna colpa! La decisione che hai preso sicuramente è stata difficile e sofferta, ma, se tu davvero non stavi bene, era l'unica decisione da prendere. Sei stata coraggiosa, hai dimostrato di volerti bene sul serio... sii fiera di te! Un abbraccio!
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    • Avatar di Eni

      Eni 8 anni fa (29 Febbraio 2016 9:48)

      Ciao Luna, Anche la mia migliore amica mi ha detto che sono stata coraggiosa. L'unica cosa che non torna è che io sono innamorata di lui. Come diceva Ilaria i bastardi creano dipendenza... La carneficina del 'Noooo a San Valentino???' continua...
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  18. Avatar di Barbara

    Barbara 8 anni fa (1 Marzo 2016 18:40)

    ...Rispetto, fiducia, impegno reciproco. Molto spesso mancano e già da questo si dovrebbe percepire lo sbaglio che si sta facendo. Io l'avevo percepito, ma non ho voluto assecondare questa mia percezione. Invece, bisogna sempre dar retta alle sensazioni che, il più delle volte, ci arrivano sempre "forti e chiare". Grazie.
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  19. Avatar di marianna

    marianna 8 anni fa (2 Marzo 2016 10:07)

    Tornando un attimo al tema del post... io penso che molte volte sia così faticoso lasciar andare un idiota solo perchè ad un certo punto subentra la coscienza del fatto che molto probabilmente dopo di lui non ci sarà nulla, se non, eventualmente, altri idioti che anestetizzino temporaneamente il dolore del vuoto.
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  20. Avatar di marianna

    marianna 8 anni fa (2 Marzo 2016 12:36)

    forse si chiama esperienza e osservazione...
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (2 Marzo 2016 15:57)

      Esperienza e osservazione del futuro? O piuttosto la proiezione delle esperienze negative passate su cio' che non é ancora accaduto? Restare con qualcuno pensando che al peggio non c'è fine, addirittura ritenendo sia peggio stare da sola che lasciare uno stronzo, non mi pare un atteggiamento utile per migliorare la propria vita.
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