Lui mi tratta male. (E’ semplicemente inaccettabile)

lui mi tratta male
Lui mi tratta male
. E’ una delle frasi più cercate su Google, pensa un po’. Centinaia di donne ogni giorno, ogni mese, cercano un aiuto e un conforto sul web a un problema molto diffuso. Quello di stare con un partner scostante, maleducato, violento verbalmente e chissà che altro. Uno che le tratta male.

E questa cosa non va bene, per niente. Nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno), spiego chiaramente che nessun legame giustifica il fatto di stare con un uomo sbagliato, sbagliatissimo.

"Di qualunque tipo di relazione si parli, i sorrisi devono essere sempre maggiori delle lacrime. Mauro Soldano"

Già, perché dietro quell’orribile frase, lui mi tratta male, c’è un universo infinito e drammatico di atteggiamenti svalutanti, parole offensive, promesse tradite.

E ogni donna che è trattata male dal proprio compagno lo sa bene anche se non lo vuole riconoscere; e così in molte vanno su Google a cercare aiuto, perché si vergognano a chiedere aiuto ad altri (per non rivelare come è davvero la loro relazione) e non hanno il coraggio di rompere con chi le tratta male. Come se su internet ci fosse la soluzione “magica” a un problema che ha un’unica soluzione: andarsene.

La maleducazione, la prepotenza e l’arroganza di certi uomini si possono manifestare nelle forme e nei modi più vari all’interno di una coppia e nei confronti di una donna.

Sai qual è il vero problema in un rapporto nel quale lui la tratta male?

Il problema è che lei non lo lascia. Il problema è che lei lo giustifica. Con le solite stupide scuse trite e ritrite: “Poverino, è stanco, è nervoso; ha problemi sul lavoro; sta affrontando una crisi personale; gli mancano i suoi figli (ai quali non passa l’assegno); la moglie lo ha lasciato solo trent’anni fa e lui si deve riprendere dal trauma; alla scuola materna al terzo giorno del secondo anno gli hanno rubato la merenda; ha perso la partita a calcetto; la moto non gli parte; il padre ha subito un’operazione per un’unghia incarnita e lui è entrato in depressione (anche se manco si ricorda più dove il padre stia di casa)”.

E ancora: “Se lui mi tratta male avrà le sue buone ragioni… Sono io che me lo merito, perché sono consapevole di avere i miei difetti, di commettere degli errori, sono io che non faccio abbastanza per capirlo e per andargli incontro”.

Non esiste proprio: nelle relazioni bisogna stare solo se sono buone relazioni. Che si tratti di relazioni sentimentali, professionali, famigliari. E invece c’è questo disperante malinteso. Si resiste e si sta con persone tossiche: capi, colleghi, partner, “amici”, famigliari. Non è assurdo?

Quanto tempo e quanta vita trascorriamo tollerando persone intollerabili? Chi te lo fa fare di sopportare un partner che ti maltratta, che non è più che rispettoso, più che gentile? Ogni minuto della nostra vita, della tua vita è prezioso, preziosissimo, perché mai devi sprecare i tuoi giorni a farti trattare male da qualcuno, un partner per giunta?

In ogni situazione del tipo lui mi tratta male l’ostacolo consiste nelle mille giustificazioni che lei si racconta a cominciare dalla celebre “Ma lui prima era diverso”.

E poi c’è la sua paura di rimanere sola insieme alla paura di lasciarlo, per le possibili ritorsioni.

“E se poi lui me la fa pagare?” “E se fossi io a sbagliare tutto?” “E se poi non trovo un altro come lui?” (Beh, questa in effetti mi piace un sacco: non trovare mai più un altro come lui…. Mai più.)

Quando si trovano in una situazione del tipo lui mi tratta male, molte donne si colpevolizzano e danno ragione al compagno. Molte donne, quando vengono trattate male non pensano di stare con una bestia di partner, ma anzi si interrogano sui propri errori e sui propri sbagli. Un cortocircuito assurdo della mente e dell’emotività. Eppure accade, soprattutto a chi è stata cresciuta a pane e colpevolizzazione. A pane e svalutazione di sé, a pane e briciole di amore, concesse sempre “a condizione che…”.

Lui mi tratta male.  Mille modi diversi per fare gli stronzi

“Se mi tratta male è perché IO ho sbagliato in qualcosa. Non sono stata abbastanza comprensiva, tollerante e gentile. In effetti lui ha tutte le ragioni di essere arrabbiato e di trattarmi male. Devo correggermi e imparare a comportarmi meglio”.

Perché, si sa, lo dicono anche le famose nonne e lo ripetono le madri: gli uomini sono fatti così, sono aggressivi, irritabili violenti, è nella loro natura. Non sono cattivi. Sono semplicemente fatti così e bisogna accettarli.

La brutalità, la maleducazione e l’aggressività, dopo tutto, non sono i tratti tipici di un maschio, di un vero uomo?

Col cavolo.

Brutalità, maleducazione e aggressività sono tratti tipici di persone tossiche, di persone pericolose, di gente che va evitata. Altroché virilità.

"Il vero signore è simile ad un arciere: se manca il bersaglio, ne cerca la causa in sé stesso. Confucio"

Il fatto è che ci sono donne che non vedono o non vogliono vedere i comportamenti orribilmente tossici dei loro partner e dei loro corteggiatori e assumono il classico atteggiamento da zerbini.

E tale atteggiamento non fa altro che rinforzare i comportamenti maltrattanti del cafone di turno. Questo è. Perché chi maltratta, di base è un codardo e i codardi quando colgono la disponibilità altrui (o, peggio, la fragilità), ci danno dentro. Trattano sempre peggio. Se lui ti tratta male è una gran brutta persona ed è pure codardo. C’è di che andarne orgogliose, veh. Dico, di avere un partner del genere.

In che modo un uomo ti tratta male?

Ci sono un’infinità di modi diversi. Per esempio ti critica apertamente (per il tuo carattere, per il tuo aspetto fisico, per quello che fai e che ami), giudicandoti, dandoti dei “buoni consigli” o prendendoti in giro, senza alcuna benevolenza e magari in presenza di altri.

Non risponde alle tue chiamate o ai tuoi sms; non ti chiama; critica la tua famiglia; non ti tratta bene a letto e non si preoccupa del tuo piacere; usa un linguaggio insultante e un tono di voce alterato; urla; alza le mani; fa scenate; è bugiardo; usa atteggiamenti passivo-aggressivi; quando è con te è molto chiuso e taciturno o parla troppo, solo di sé e quando è con altri cambia dal “giorno alla notte”; minaccia (di lasciarti, di sputtanarti, di danneggiarti); ti sfrutta economicamente o semplicemente ti sfrutta per l’aiuto che gli dài, il supporto che gli offri, le opportunità che gli metti a disposizione.

Magari anche solo perché cucini e pulisci. Il maltrattatamento è spesso molto basico. Anche chi non usa le famose formule di cortesia “buongiorno”, “buonasera”, “per favore”, “grazie” maltratta. O chi le usa con i modi e i toni sbagliati.

Molti trattano male gli altri senza fare o parlare, semplicemente con un linguaggio del corpo, che in realtà dice tutto. Altroché.

"Per sempre non si dice, si fa. Mauro Soldano"

E ancora, l’elenco dei tanti modi in cui si compie il lui mi tratta male è infinito.

Ti tratta male quando non presta attenzione ai tuoi bisogni ma semplicemente ai suoi. Quando non ti aiuta in casa. Quando parla senza guardarti in faccia (a proposito di linguaggio del corpo). O, ancora, parla con un volume della voce inadatto alle circostanze, bofonchia, sussurra non completa le frasi.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Ti tratta male quando a letto è frettoloso e non si preoccupa di un prima o di un dopo.

Oppure quando assume comportamenti opposti a seconda delle circostanze: se è con te trascura il proprio aspetto fisico e invece si cura in modo maniacale se esce con altre persone.

Ti tratta male se son gliene importa niente di come stai e di cosa fai e non ti chiede mai: “Come stai?”, “Che cosa fai / hai fatto?”. “Come va il lavoro? La salute? La tua famiglia?”

Non ti sorride mai, non ti abbraccia mai almeno che abbia bisogno di qualcosa. Ti sta accanto solo quando le cose ti vanno bene e se ne va quando cominciano a non andare più tanto bene.

Se ti tratta male non è l’uomo per te

Un uomo che tratta male la propria compagna è un uomo da non frequentare. Perché mai sarebbe da frequentare, poi? Per avere una relazione d’odio? Ma tu sei così disperata da accettare e volere una relazione d’odio anziché una relazione d’amore?

Che amore può esserci in una relazione che si costruisce attorno al lui mi tratta male? Che te ne fai di un uomo del genere? Di una relazione del genere?

Cerchi forse una buona opportunità per metterti in luce in base al principio del contrasto: mi faccio trattare male e sopporto, così vesto i panni della vittima e della martire, di fronte al comportamento di uno stronzo di tal fatta? E’ questo che ti serve nella vita? O ti serve rispecchiarti nei maltrattamenti per avere una continua conferma esterna di quel che tu pensi dentro di te, cioè di non valere nulla?

"Nei tempi moderni sono spariti via via i gentiluomini, i valentuomini, i galantuomini, e finalmente son quasi scomparsi perfino gli uomini. G. Papini"

Vi è un altro motivo mortifero per il quale molte donne stanno in una relazione all’insegna del lui mi tratta male e subiscono sempre di più. Sono convinte che subendo convinceranno il proprio partner a cambare, a trasformarsi, a diventare rispettoso, affettuoso e generoso.

Non c’è speranza invece: nessuno cambia perché qualcun altro decide o desidera di cambiarlo.

Di più il pensiero e l’atteggiamento distruttivi che si basano sul ragionamento “Lui mi tratta male e io subisco, sopporto, paziento perché così lui cambierà” aumentano le possibilità che il “lui” in questione i propri comportamenti li peggiori.

Perché percepisce quanto infinitamente si può allargare e contrasta la volontà di controllo che la partner vuole mettere in atto su di lui.

Chiaro il concetto? Tu perdi sempre. Anche quando credi di poter vincere.

Una persona che tratta male gli altri non è una persona degna di considerazione. Non è degno di affetto e di attenzione un uomo che tratta male te e tratta bene gli altri. Così come non è degno di attenzione chi tratta male te e gli altri o chi tratta bene te e tratta male gli altri.

Il principio base è che nessuno ha diritto di trattare male nessuno. Un uomo (come pure una donna) che tratta male qualcun altro manca di un valore basilare dell’esistenza e delle relazioni umane. Va lasciato al suo orribile destino di persona maltrattante.

E per una ragione importante: la situazione lui mi tratta male è una situazione di abuso.

Se non alza le mani e non c’è violenza fisica. Ma c’è molta violenza psicologica, in frasi, comportamenti, gesti e sguardi.

Accettare e sottoporsi alla violenza sia essa fisica o psicologica è come continuare a nutrirsi di veleno.

Non permettere a un uomo che ti tratta male di avvelenare te e la tua vita.

Lui mi tratta male: che non accada mai più!

Essere maltrattate, bistrattate o non riconosciute nel proprio valore da una persona (chiunque essa sia), da un uomo o, peggio, dal proprio compagno è intollerabile e non deve capitare nella vita di nessuno.

Soprattutto, dato che per te tu sei la persona più importante, non deve capitare nella tua vita, non ti deve capitare mai più.

Nel percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno) spiego come riconoscere gli uomini sbagliati e come fare a proteggersi da chi è cattivo o ti fa del male.

All’interno del percorso c’è anche un intero ebook (libro elettronico), bonus, che è intitolato: Giocatori, truffatori, bari, giocolieri, saltimbanchi, prestigiatori, sciacalli. Come riconoscere i bugiardi, gli imbroglioni, i manipolatori che usano la seduzione per prenderti in giro e come evitarli.

Non solo, sempre all’interno del percorso ci sono due interi audio dedicati a come incontrare uomini di valore e a come creare con loro relazioni sane, basate sulla fiducia e sul pieno rispetto reciproco.

Guarda le anteprime video e inizia il percorso Come fare innamorare un uomo e tenerselo (clicca sul titolo per vedere subito i video gratuiti e iscriverti gratis e senza impegno).

 

 

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629 Commenti

  1. Avatar di ornella

    ornella 6 anni fa (4 Ottobre 2018 17:49)

    ..che dire...l'unica cosa che penso che mai io sia sbagliata come persona...credo oggi più che mai in me stessa e so che a queste persone nemmeno il bene più profondo è in grado di cambiarle purtroppo...e quando ci sono dei figli il danno e' maggiore...non giustifico anzi combatto tutti i giorni per me e per mio figlio ...spero un giorno di poter avere la mia opportunità di risalire a testa alta e di staccarmi definitivamente da questo legame che è veramente tossico. Mai nascondersi e mai avere vergogna...nessuno ha diritto di maltrattare nessuno!
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  2. Avatar di A

    A 5 anni fa (14 Novembre 2018 22:03)

    Per commentare l’articolo... Vorrei averlo letto molti mesi fa!! Grazie!!
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  3. Avatar di Laly

    Laly 5 anni fa (19 Novembre 2018 9:19)

    Avevo bisogno di scrivere ma non riesco
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  4. Avatar di Laly

    Laly 5 anni fa (19 Novembre 2018 9:18)

    Ho provato a scrivere un commento di getto, ma non sono riuscita a salvarlo, la faró breve: non so come ho fatto a lasciarlo, è stata la cosa più dura fhe abbia fatto in vita mia...che siano state le parole svilenti che fingevo di non sentire da anni, forse non volevo dare a mia figlia una madre triste e sconfitta dalla vita, che fuori casa era più libera di esprimersi, mentre invece doveva essere il contrario. Arrivo al punto, non vorrei fare retro front, ieri ho avuto un cedimento
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    • Avatar di Viviana

      Viviana 5 anni fa (19 Novembre 2018 11:02)

      Ciao Laly, nessuno è perfetto, perdonati per questo piccolo cedimento, hai fatto un passo molto importante per te e anche per tua figlia, continua su questa strada, anche se in questo momento ti sembra difficile. Io sono stata quella bambina, ma mia madre non ha mai neanche pensato che potesse esistere un modo diverso di vivere, senza subire tanta cattiveria e tanta violenza psicologica, tu stai cominciando a volerti bene e ad agire, ne devi essere fiera e sii fiduciosa che il meglio è possibile! Ti abbraccio forte, non mollare.
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  5. Avatar di Laly

    Laly 5 anni fa (19 Novembre 2018 0:33)

    Mi sono ritrovata nelle tue parole, ci siamo lasciati questa estate dopo 18anni, un matrimonio e un figlio...a dirla tutta non ho mai pensato di meritarmele le cose che mi diceva, ma lo amavo così tanto che fingevo di dimenticarle, se qualcuno mi faceva presente quanto fosse stronzo, vi dirò di più, lo difendevo pure!!! Io non so cosa mi sia scattato nella testa, se fosse stata la parola fai schifo, ti meriti di stare sola come tua madre(di mia madre ne ha detto di ogni tipo), le donne vere sono altre, se anche mi lasci cosa ci perdo? Un divano?, non sei una buona moglie perché se ti parlo(che poi parlare, era la ramanzina che ti fa la mamma alle elementari) mi giri le spalle...queste per dirne alcune(forse neanche le peggiori)...o forse è stata la peggiore, quando mi ha detto:sei una madre di merda o se avessimo scopato di più avremmo litigato di meno(eh già dopo tutte ste carinerie avevo una voglia in effetti) beh non so come ma l'ho lasciato, resto della mia idea, ma oggi ho avuto paura perché sono andata a prendere la bambina, lui l'aveva in braccio e io ho pianto come un'imbecille, spero solo non si sia accorto e spero domani di non piangere di nuovo...
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (19 Novembre 2018 13:28)

      Pensa che io avevo capito che eri scoppiata a piangere per paura ... ma mi pare di capire dagli altri commenti che hai scritto che ti sei spaventata per il fatto di essere scoppiata a piangere. In questo secondo caso, è normale avere alti e bassi quando si chiude una storia, figuriamoci una storia di abuso. Accetta il fatto che hai molta rabbia e molto dolore da smaltire. Passeranno: non alimentarle rimuginando e cerca di andare avanti con la tua vita, un passo alla volta.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (19 Novembre 2018 15:24)

      Ciao Laly, eccoci qua. Tranquilla, fai un bel respiro. Come vedi hai caricato tutti i commenti e hai avuto modo di esprimerti. Io personalmente ti sono e mi sento molto vicina a te. La tua storia è una storia triste, drammatica, lo so bene. Mi spiace per quanto ti è successo, davvero tanto. D'altra parte sei stata bravissima a lasciare e ti suggerisco di "resistere" nella posizione. E' un momento duro, quello dello distacco probabilmente è anche più duro della peggiore delle umiliazioni, ma è un momento fondamentale, una crisi che apre le possibilità a una nuova rinascita. Segui il blog, scrivi qui e leggi quello che ti scrivono le altre lettrici. Fregatene del fatto di piangere, non è una questione importante. Se ti viene da piangere, anche di fronte a lui, piangi. E accetta di piangere. E' un momento difficile, una storia difficile, un passato difficile, ma il futuro riserva cose ben migliori, nel momento in cui perseveri. Ti abbraccio. Tieni duro.
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  6. Avatar di Rosi

    Rosi 5 anni fa (14 Ottobre 2018 17:40)

    L'articolo descrive molto bene il profilo dell'uomo che maltratta e di come noi donne ne subiamo le conseguenze,incapaci di reagire subito mettendo in chiaro le cose o decidendo di lasciarlo immediatamente perché uno cosi'ti rovina la vita anche senza'' alzare mai un dito contro di te''; conosco le battute mortificanti dette col sorriso,le parole offensive e pesanti quando si arrabbia per cose futili pronunciate con un tono piu' che sprezzante, le umiliazioni in diversi momenti,addirittura a me è capitato a volte che la sua indifferenza diventasse aggressivita' se soltanto provavo a cercare in lui un piccolo appoggio morale,e non intendo un aiuto vero ,intendo una semplice frase di conforto,magari per una giornata molto pesante al lavoro ,ebbene come provavo a confidarmi solo un pochino diventava gelido,sprezzante e usava toni offensivi....
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    • Avatar di Lo so

      Lo so 5 anni fa (25 Novembre 2018 22:15)

      So ben6 d cosa parli.lo so.poi è un circuito vizioso. Tutti t trattano male .Io sopporto perché ho perso mamma e papà.ho un figlio che non vuole.non si stare sola e soffro di depressione da anni.lui non m sta vicino.ip m appiccicoso a chi posso è resto frgata sem.
      Rispondi a Lo so Commenta l’articolo

  7. Avatar di Monica

    Monica 5 anni fa (30 Novembre 2018 7:04)

    Ciao Ilaria...3 anni fa ho conosciuto il mio compagno ( separato con 2 figli) che ha fatto pazzie per stare con me...ma a me la sua situazione pesava poiché non sono mai stata sposata e non ho figli. Con il tempo mi ha fatto ricredere ed io dopo un anno l'ho presentato alla mia famiglia. All'inizio aveva problemi con la sua ex la quale è stata con lui finché aveva le attività...lei ha approfittato della sua situazione sfruttando il più possibile fregandosene di lui . Dopo la separazione lei pretendeva a nero i soldi x i figli....lo ricattava e gliene ha fatte di cotte e di crude. Io l'ho aiutato tanto a superare questa situazione mettendolo sulla strada giusta. L'ho aiutato economicamente quando non lavoraca.Oggi lui ha superato, non la teme più, è divorziato e vede i suoi figli quando vuole. In tutto questo tempo ho fatto la crocerossina sopportando i suoi momenti no ( che non tolleravo x la sua aggressività e strafottenza nei miei confronti). Ad agosto litiga con i miei ( gli manca di rispetto e automaticamente anche a me) ed io decido fi lasciarlo, ormai stanca. Per me era chiusa ma ha smosso il mondo x riavermi...i suoi audio dove piangeva a singhiozzi, dove diceva che gli avevo dato la vita e senza di me era perso...implorava perdono e voleva chiedere scusa ai miei. Dopo un mese si è presentato da me con le rose e tremando mi ha chiusto scusa...mettendosi in ginocchio il lacrime davanti a tutti dove lavoro. Gli dissi che ci voleva tempo x farmi passare tutto e lui ha fatto promesse, ha preso casa x andare a convivere...insomma stava dando tante dimostrazioni. Facevamo le nottate al telefono...voleva un dialogo...voleva tutto ciò che non era riuscito più a darmi. Lo perdono...faccio in modo di farlo riappacificare con i miei. Andiamo a convivere...e dopo due settimane ci risiamo....basta attenzioni, parole dolci...la bestia è ritornata. Ieri sera l'ennesima discussione...mi ha detto che se lui vuole farmi sapere le cose ok...altrimenti se non vuole non le saprò mai. Riferito a tutto ciò che gli riguarda ex moglie, figli, lavoro, madre( che odiava la sua ex e che a me mi adora perché dice ho salvato suo figlio). Cioè lei è riconoscente e lui no. Ci rendiamo conto? Sono andata a vedere l'abito da sposa con i miei perché mi fece la proposta ( ovviamente io credente dovrò rinunciare al rito in Chiesa...e manco ha apprezzato). I suoi bimbi mi adorano...vogliono stare con me , e quando x lavoro non ci sono chiedono di me.Non capisce niente. Tutto gli è dovuto. Ma sono stanca...mi sento presa in giro...e mi dispiace x i miei. Stamattina è andato a lavoro senza salutarmi. Sembra una donna isterica . Alterna momenti di normalità a momenti in cui è una merda. C'è da dire che lavoro 10 ore al giorno, sono indipendente e dai complimenti degli altri uomini , anche una bella donna. Forse non ho il coraggio di lasciarlo x le conseguenze, x la paura di restare sola a causa delle mie insicurezze. Se solo vuole pensare che alla sua ex faceva schifo mettergli la pomata x la forte psoriasi e a me no, anzi...mi dispiaceva vederlo soffrire e per amore mi passava tutto. Eppure sono semx stata una tosta caratterialmente...tutta questa situazione mi sta svuotando...mi sento triste, stanca...spenta...aiutatemi perché non so cge fare!!! Grazie
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (30 Novembre 2018 9:13)

      Ascolta, precisiamo, non sembra una donna isterica. Le donne isteriche non esistono. Non vi è una definizione scientifica di donna isterica, una prova che esista tale condizione. Vi è invece la prova che esistano i manipolatori maligni e i perversi. Narcisisti e no. Gli egoisti e gli stronzi. Tu hai un'idea negativa della donna. Infatti, poverino, l'hai salvato dalla ex moglie, che invece probabilmente è una che le ha prese come te, ma un po' meno ingenua dato che alla fine a lasciarlo c'è riuscita. Lui si è fatto passare per vittima della moglie, poverino, e tu, per motivi tutti tuoi ti sei presa la BESTIA, il MOSTRO, il DEMONIO in casa, bevendoti anche le manipolazioni della madre, altro demonio. Dove andrebbero queste bestie di uomini senza le donne? E' una melma quest'uomo e usa il ciclo dell'abuso (spiegato millarti di volte sul sito: agnellino amorevole - indifferente - mostro, poi si ricomincia). Ti senti triste, stanca e spenta? Solo? Chiedi che cosa fare? Ma davvero, non lo sai? Mollalo questo mostro, comincia a rivalutare la figura della donna e non azzardarti a insultare le donne e poi, certo, prenditi cura delle tue insicurezze, del fatto che ti senti un nulla e che hai bisogno di un mostro per avere compagnia.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (30 Novembre 2018 11:13)

      Tanto per dirne una, sui soldi che entrano per i figli non si pagano le tasse, per cui non ha senso chiederli “in nero”. Poi fai tu (io sono una ex moglie cattiva che perseguita un pover’uomo, che anche lui vede i figli quando vuole e sostiene di non avere soldi, guarda un po’, con il risultato che io pago e non ho mai un giorno per me, mentre lui ha trovato modo di rifarsi una famiglia)
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    • Avatar di Alice

      Alice 5 anni fa (30 Novembre 2018 12:51)

      Applausi.
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    • Avatar di Livia

      Livia 5 anni fa (1 Dicembre 2018 15:07)

      Perché dispiaciuta per i tuoi? Non è colpa tua se non è andata, non è colpa tua se lui si è rivelato così. Ognuno fa le sue esperienze e nessuno deve permettersi di giudicarti o farti dispiacere per ciò che fai. Perdonati e pensa che tu hai dato il meglio di te e che, le persone per conoscerle bene devi averci mangiato un chilo di sale insieme (come si dice dalle mie parti).
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  8. Avatar di Madame

    Madame 5 anni fa (3 Dicembre 2018 17:55)

    Da due giorni mi sono finalmente trasferita definitivamente, ovviamente lui non mi ha fatto mancare tensioni fino all'ultimo secondo (impuntandosi e arrabbiandosi perchè non lo avevo avvertito che avrei portato via un mobile in quel determinato giorno - mobile MIO, della mia famiglia e già svuotato di tutte le sue cose sistemate da me altrove - obbligandomi a rimandare. Ma non importa, è un mobile, tornerò a prenderlo, nel frattempo io ne sono fuori. Fuori da questo eterno camminare sulle uova.). Ironia della sorte, mettendo via le cose nella nuova casa, mi è capitato tra le mani un biglietto scritto dal mio ex compagno nel lontano 2005 (stavamo insieme da 3 anni e vivevamo insieme da uno) che testualmente recitava "così la prossima volta che ti minaccio di cacciarti avrai qualcosa in più da portarti via. Ti amo tantissimo". Sono rimasta senza parole. Al tempo lo avrò sicuramente preso per un biglietto tenero, autoironico, lo leggo ora e mi vengono i brividi, soprattutto ripensando alle accuse degli ultimi mesi sul fatto che io fossi cambiata tirando fuori il peggio di lui. E invece quel biglietto sta lì a dirmi che il peggio è sempre stato là.
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  9. Avatar di Madame

    Madame 5 anni fa (18 Gennaio 2019 15:00)

    Oggi mi è venuta voglia di rileggere i miei e i vostri commenti a questo articolo. Da ormai quasi due mesi mi sono trasferita nella mia nuova casa. Ci tengo moltissimo a dirvi: FATELO, ANDATEVENE, USCITE DA QUESTE SITUAZIONI. So che sembra di buttarsi in un burrone ma quel burrone si rivelerà alla fine una spiaggia paradisiaca. Non mi sono mai sentita libera come nell'ultimo periodo e soprattutto la vocina che nella mia testa non faceva altro che svalutarmi e offendermi è sparita. E nemmeno ci è voluto uno sforzo per metterla a tacere, si è silenziata da sola non appena ho preso la mia strada. Conosco la sofferenza profonda che si prova nello staccarsi da queste persone/situazioni ma ora più che mai voglio consigliare a chiunque legga qui in cerca di aiuto di trovare il coraggio di prendere la propria via e lasciarsi alle spalle queste situazioni terribili. Scoprirete di essere molto più forti di quanto pensavate e soprattutto comincerete davvero a volervi bene. Forza! (e grazie a Ilaria e al blog per avermi dato una mano fondamentale in quel terribile momento)
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (19 Gennaio 2019 0:05)

      Che bel messaggio di speranza, Madame. Brava, avanti così! :)
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    • Avatar di Ally

      Ally 5 anni fa (19 Gennaio 2019 15:35)

      Madame grazie della tua esperienza. È un'iniezione di fiducia quando leggi che qualcuno ce l ha fatta. Io sto facendo un percorso di vera e propria riabilitazione amorosa verso me stessa e di fiducia nei confronti degli altri. Non mi ero resa conto giorno dopo giorno dei maltrattamenti ricevuti e delle angherie subite a livello psicologico riguardanti anche il mio fisico: é proprio vero che ci si abitua a tutto. Adesso mi sento gli occhi che mi fanno male come chi é stato a lungo in caverna ma anche se vedo offuscato almeno vedo. Grazie di cuore, sei stata preziosa. Continuo a camminare!
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    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (22 Gennaio 2019 12:02)

      Ciao Ally, anche io sono solo all'inizio ma improvvisamente mi rendo conto di essere in grado di affrontare le cose. Come hai giustamente detto tu, nemmeno ci rendiamo conto di quanto le angherie che subiamo (e consideriamo normali, addirittura) ci spengano giorno dopo giorno. Continua a camminare e sempre a testa alta
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    • Avatar di Ally

      Ally 5 anni fa (22 Gennaio 2019 21:12)

      Grazie madame!!! Sempre a testa alta!!! Un abbraccio fortissimo
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  10. Avatar di Fabio

    Fabio 5 anni fa (5 Marzo 2019 21:32)

    Ho letto con interesse e mi sono trovato pienamente con quanto scritto di cattiveria e arroganza, il problema e' pero' che chi si comporta cosi e' mia moglie nei miei confronti e io non ho coraggio ne' voglia di reagire per timore di offenderla o andare contro i miei principi morali di vita che mi sono imposto. E pero' cosi' facendo lei e' sempre piu' aggressiva e cattiva, salvo poi all'esterno comportarsi come una santa tanto che nessuno dubiterebbe mai della sua bonta' d'animo, tanto che una volta e' addirittura arrivata a dirmi di dire pure in giro il suo comportamento di stare attento perche' avrebbero creduto sicuramente di piu' a lei che a quel punto per difendersi mi avrebbe accusato di violenze e soprusi domestici (MAI accaduti!). Credo che molti uomini siano nella mia situazione e per amore dei figli (e intelligenza) accettano in silenzio sperando che la consorte un giorno possa rendersi conto da sola del male che ha fatto. Grazie per l'attenzione. Fabio
    Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Margot

      Margot 5 anni fa (6 Marzo 2019 2:05)

      Ciao Fabio, che sorpresa sentire parlare un uomo visto che qui scrivono più donne. Comunque è un piacere che cerchi un confronto. Hai modo di registrare quello che ti dice? Raccogli tante prove così alle sue minacce, saprai difenderti. Ricorda che minacciandoti, lei gioca sul fatto che tu abbia paura di risponderle. Rispondile a tono ma cerca per quanto possibile, di non darle neanche uno schiaffo. Non umiliarti subendo e subendo. Forza
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    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 5 anni fa (6 Marzo 2019 9:19)

      Non vorrei sminuire la situazione ma la butto là. Intelligenza? intelligenza è forzarsi? e quale intelligenza? emotiva, razionale, musicale, matematica? Ci siamo persi per strada con l’educazione dei figli interpretandola come una schiavitù e una gara al sacrificio (dove però di sacro non c’è nulla). Guardiamo gli animali (per me restano sempre degli incontrastati maestri): loro insegnano ai figli a stare al mondo. Il loro compito è mostrare ai figli come si vive. Tenerezze, amore ma poi vita. Vorresti che i tuoi figli un domani stessero con qualcuno come tu fai con tua moglie, forzandosi all’infelicità? è questo ciò che desideri per loro? perché è questo che stai insegnando. Pensa all’esempio che vorresti dare loro (e magari anche, ce la puoi fare, ai tuoi desideri) e decidi di conseguenza.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (6 Marzo 2019 9:59)

      È difficile, ma bisogna chiudere. Non ci sono morali che tengano, si da un pessimo esempio ai figli. Ma pessimo sul serio. Replicheranno lo schema, quindi queste situazioni vanno chiuse in fretta se non altro per mettere al riparo loro. In quanto agli altri chissene. Io dico a tutti che il mio ex è una splendida persona: perché andare in giro a fare la figura della strega pazza? Ovvio che i manipolatori siano bravi a manipolare e vengano creduti, e che i manipolati passino per matti (si è pure belli esauriti, in effetti). Peccato per chi ci casca, io faccio la mia vita e mi occupo della mia famiglia, limitando i danni alla mia reputazione. In bocca al lupo
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Roberta

      Roberta 5 anni fa (6 Marzo 2019 13:13)

      Vero, se ne esce con le ossa rotte. Chi ci è passato lo sa. È più facile credere ai manipolatori perché dicono sempre quello che gli altri vorrebbero sentirsi dire. Un po' perché inconsciamente se li fanno andare bene o perché sono simili. il giudizio degli altri deve valere meno di zero. Quello che conta è la propria salute, fisica e mentale
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    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (1 Aprile 2019 17:57)

      Verissimo Roberta, se ne esce con le ossa rotte e più passano i mesi più me ne rendo conto. Ho perso gente per strada perchè è molto più facile frequentare lui, il mio ex, che non è cambiato di una virgola, non ha subìto alcuna crisi e non si è minimamente messo in discussione piuttosto che fare due chiacchiere con me. Non ho ancora capito se le persone che ho perso (non li chiamo nemmeno più amici) hanno scelto lui perchè non credono a me (e quindi non credono alle mani sul collo, alle spinte, agli insulti, alle minacce) o se semplicemente trovano più semplice avere a che fare con chi è sempre uguale a se stesso. Non importa. Io mi sto rafforzando, passo molto tempo da sola, cerco di volermi bene e sono certa che MAI PIU' permetterò a qualcuno di farmi violenza psicologica o fisica che sia. So che questo deserto emotivo prima o poi finirà e che ne uscirò più forte ma so anche che non è facile ma scegliere di andarsene da quelle situazioni è un dovere verso se stessi
      Rispondi a Madame Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (1 Aprile 2019 20:49)

      Una mia carissima amica ti risponderebbe: hanno scelto lui perché ha il pisello. Quindi è più credibile, affidabile, serio, utile e potente. Una donna è isterica, appiccicosa, rompiscatole, gelosa, e fondamentalmente inutile come contatto sociale di convenienza. Questo raccontano e vengono creduti dai più, fa parte dei luoghi comuni con i quali noi donne per prime ci rapportiamo agli uomini. :(
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Roberta

      Roberta 5 anni fa (6 Marzo 2019 11:01)

      Ciao Fabio, tutta la mia comprensione, ma per amore dei figli non è una giustificazione per subire un trattamento così inaccettabile. Meglio allontanarsi da una persona altamentw tossica per te. Lei purtroppo non se ne renderà mai conto perché sa benissimo che fino ad ora hai subito senza batter ciglio. Se non fai qualcosa tu, la situazione può solo che peggiorare, mi spiace dirtelo.
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    • Avatar di Tania

      Tania 5 anni fa (6 Marzo 2019 19:35)

      Come detto più su, raccogli prove, registra. Inoltre, tieni conto che lei potrebbe dire anche che tu l'hai picchiata, ma se va dalla polizia a denunciarti, comunque ci vogliono prove a tuo carico. Non possono metterti in prigione, toglierti la patria potestà o qualsiasi altra cosa basandosi solo sulla parola. Per quanto la legge Italiana sia piena di falle, comunque ancora il suo lavoro lo fa. Vai avanti a testa alta, non lasciare mai che qualcuno ti tratti in questo modo, perché sennò ti annienta
      Rispondi a Tania Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (6 Marzo 2019 22:23)

      Io sconsiglio di passare per denunce, servizi sociali e tribunali dei minori. I minori ne risentono fortemente e non si sa mai chi si incontra. Raccogliere prove semmai per usarle nel caso in cui l’altro per opporsi minacci la denuncia o peggio, o si debba andare a separazione giudiziale. Ma pagare di più e metterci di più, con grande sofferenza di tutti ed esito incerto, quando oramai bastano sei mesi per divorziare è pura follia.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 5 anni fa (6 Marzo 2019 20:58)

      Salve Fabio, mi dispiace molto e capisco la situazione perche' il mio ex era esattamente cosi. Come ti hanno gia' detto FrancescaF e AnnaV, per il bene dei tuoi figli e' meglio separarsi che tener su una tragica farsa. Fai benissimo a non reagire alla sua cattiveria e alle sue provocazioni (Dio sa quanto avrei voluto spaccare la testa al mio ex nei momenti peggiori, ma ringrazio il cielo di non averlo mai fatto perche' altrimenti mi sarei rovinata la vita ancor di piu'), ma adesso fatti forza e taglia. Circondati di persone fidate, affidati ad un buon avvocato, raccogli prove come ti consiglia Margot e vai avanti a testa alta, per te e per i tuoi figli. Coraggio!!!
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 5 anni fa (7 Marzo 2019 9:14)

      Accettare in silenzio non è intelligenza, intelligenza è risolvere nel modo migliore e per il proprio benessere situazioni che sono oggettivamente problematiche. Subire passivamente non fa di te un uomo migliore, santo o un esempio da seguire perché portatore di valori sani.
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  11. Avatar di Madame

    Madame 5 anni fa (9 Novembre 2018 11:19)

    Ciao a tutte/i, mi rendo conto che probabilmente sto commentando fuori tempo massimo ma sia l'articolo che i commenti mi hanno colpito molto e quindi ne approfitto per raccontare la mia storia. Da un mese ho deciso di interrompere una storia durata quasi 17 anni, una storia in cui io mi sono sempre sentita in qualche modo quella sbagliata, stronza, pretenziosa, rompiscatole e non all'altezza. Ho sempre giustificato il tutto con la mia bassa autostima (che è un problema esistente, me ne rendo conto) ma ora finalmente sto cominciando a vedere quanto io sia stata schiacciata in tutti questi anni. Il mio ex compagno è una persona tendenzialmente buona, generosa, socievole e apparentemente molto equilibrata, tutto ciò me lo ha sempre fatto vedere come quello "forte" dei due. E invece ho sbagliato e di tanto. Da sempre, lui ha delle esplosioni di rabbia incontrollata che lo portano - nei momenti di esplosione - ad offendermi pesantemente ("sei una persona di merda" "mi fai pena" "fai schifo" "tutti gli amici pensano tu sia insopportabile" fino all'ultima perla "non ti rendi desiderabile per un uomo"). Per anni la mia reazione è stata sempre la stessa: dolore e incredulità davanti a queste parole ma poi subentrava sempre il mio senso di colpa, il mio sentirmi sbagliata e colpevole di farlo arrabbiare per cui ogni litigio si concludeva con le mie scuse, indipentemente da quanto era successo. Lui teneva il muso ancora per qualche giorno e poi ritornava tutto alla "normalità", normalità che mi vedeva comunque camminare sempre sulle uova per evitare di infastidirlo. Negli ultimi anni - a causa di vari problemi, tra cui il fatto che non riuscivo a rimanere incinta nonostante non ci fosse alcuna ragione medica/biologica e a causa di una forte ansia che mi impediva quasi di respirare - ho iniziato un lavoro di terapia con un ottimo psicologo che pian piano ha cominciato a farmi vedere le cose per quello che sono e mi ha portata a costruire con fatica un minimo di autostima e sicurezza nei miei mezzi. Nel frattempo anche lavorativamente la mia situazione è nettamente migliorata, portandomi finalmente ad avere un lavoro soddisfacente sia economicamente che non. Ovviamente questo mio mettere la testa fuori ha mandato nel panico il mio compagno che ha iniziato a dire che mi preferiva "remissiva" (sì, ha usato proprio questo termine! La cosa meravigliosa è che nessuno tra coloro che mi conoscono ha mai pensato potessi essere una remissiva) e che la mia sicurezza riconquistata lo portava a non sentirsi più in controllo della situazione. Inquietante no? Nonostante questo, credevo ancora molto nella nostra storia, nel nostro amore e in tutto quello che avevamo costruito (anche perchè - come da schema - i momenti belli c'erano eccome) e mi sono impegnata per lavorarci, tanto che ho accettato anche di andare in terapia di coppia pur credendoci molto poco (il lavoro per me è sempre e solo su se stessi, PRIMA e poi semmai può esserci un lavoro sulla coppia). Quest'estate c'è stata l'ennesima "sbroccata" da parte sua, con parole sempre più pesanti e una mano intorno al mio collo, tanto che per due mesi me ne sono andata, girovagando per case che mi hanno prestato. Non appena sono uscita di casa, ho ricominciato a respirare meglio, nonostante questo ho continuato a sentire e vedere il mio compagno fino a quando siamo partiti per un viaggio già programmato da tempo e - al rientro - presa dall'entusiasmo della vacanza andata benone, sono rientrata a casa. Per un mesetto tutto bene, tanto che due giorni prima dell'ultima sfuriata, in terapia di coppia lui affermava fosse tutto sereno e tranquillo. E invece... Invece ovviamente è sempre tutto identico a prima. Una notte è tornato ubriaco, io stavo già dormendo dopo una giornata lavorativa molto impegnativa, erano 10 giorni che non si faceva sesso (altro grande problema, il sesso è sempre stato qualcosa da "programmare" per lui, rarissimamente è avvenuto spontaneamente e quando gli chiedevo di impegnarsi un po' di più, prendendo l'iniziativa, facendomi sentire desiderata, lui vedeva sempre queste mie richieste come un'accusa nei suoi confronti) e quella sera mi aveva promesso che lo avremmo fatto (sì, lo so, è tristissimo anche solo dover chiedere una promessa del genere al proprio compagno), peccato sia tornato appunto ubriaco e molto tardi. Mi si è avvicinato e io l'ho allontanato dicendogli che ero stanca e che comunque lui puzzava di alcol da morire. Non lo avessi mai fatto. È ripartita la solita sfuriata, con insulti e offese oltre a una mano sul collo, questa volta seguita da una fortissima spinta contro il letto. Sconvolta da quanto successo, mi sono pure sentita accusare di fare la vittima perchè di certo lui non mi aveva "messo le mani addosso". Mi rendo conto che mi sto dilungando, fatto sta che da quel momento in poi è fortunatamente scattato qualcosa nella mia testa per cui si è attivato un pilota automatico interiore che mi ha portata a cercarmi subito un appartamento (che ho trovato e in cui mi trasferirò non appena mi avranno attaccato luce/acqua e gas). Ho passato le ultime tre settimane in preda a un dolore acuto, per la fine di qualcosa in cui comunque io credevo, per il senso di vuoto che mi assale ecc. Ora mi sembra di star meglio, comincio a vedere le cose più lucidamente e mi rendo conto che andare via è la scelta migliore che io possa fare. Ovviamente sono spaventatissima, dalla solitudine, dal ritrovarmi da sola a 39 anni, dalla paura di non riuscire ad avvicinarmi più a nessuno... Ma so di avere i mezzi per farcela, da qualche parte dentro di me. Ecco, scusate la lunghezza del post ma avevo bisogno di uno sfogo e mi piacerebbe conoscere il vostro parere :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (9 Novembre 2018 12:14)

      Ciao Madame, benvenuta, grazie del commento, non sei fuori tempo massimo (quante caxxate si inventano le persone che si sentono inadeguate), dato che questo blog viene monitorato e aggiornato ogni giorno da me e soprattutto da centinaia (migliaia) di persone desiderose di scambi utili. Ora, dopo questa premessa quasi cortese e quasi umana (come sono umana, talvolta) parto con il colpo basso. Cioè mettiamoci d'accordo sui fondamentali, il primo e più importante te lo illustro subito qui. E' questo: "Il mio ex compagno è una persona tendenzialmente buona, generosa, socievole e apparentemente molto equilibrata, tutto ciò me lo ha sempre fatto vedere come quello “forte” dei due." No, cara, no. Se sei convinta di questo, ti consiglio 48 ore di ritiro spirituale o a leggerti un po' il blog o ad andare altrove, per essere pronta a ripartire dalla casella di inizio. Il tuo ex compagno è un STRONZO con tutte le lettere maiuscole, probabilmente un narcisista perverso che come molti narcisisti perversi ha, nel caso non bastassero tutti gli altri, problemi sessuali seri, tra cui l'impotenza (conosco già la risposta: "Ilaria, non hai capito niente, a lui gli tira". No, ribadisco, magari ogni 74 giorni gli tira anche o anche ogni 67 minuti, o ce l'ha anche sempre duro, ma rimane un impotente). Tu sei la parte forte e sana. Fai solo bene ad andartene e la solitudine, mio dio, è la cura migliore per te. So di averla toccata piano, come al solito, ma se non siamo d'accordo sulle basi, inutile proseguire. Un abbraccio, con una solidarietà e una fiducia in te che purtroppo lo strumento non aiutano a trasmettere in tutta la loro forza. Avanti.
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    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (9 Novembre 2018 14:41)

      Ciao Ilaria, hai fatto benissimo a "toccarla piano". In verità è esattamente quello di cui necessito in questo momento. Un metaforico "calcio in (*)ulo" per convincermi del tutto (anche se fortunatamente comincio a vedere le cose con più lucidità anche da sola) che sto facendo la miglior scelta possibile per ME. Hai ragione, avrei dovuto iniziare con "il mio ex compagno è uno stronzo che però a me è sempre parso buono ecc.". Così sarebbe stato più corretto. Diciamo che volevo sottolineare questa assurda dicotomia tra una parte del suo essere e l'altra e soprattutto cercavo di trasmettere il modo in cui io l'ho sempre visto per anni, negando tutto il resto o addossandomene la colpa. Anche sul discorso impotenza, capisco bene cosa intendi, non è una questione fisica ma mentale. Io sono una donna passionale, amo il sesso e amo la condivisione delle fantasie ma con lui tutto questo è stato pian piano reso quasi illegale, perchè il sesso è sempre stato annunciato ("stasera/domani lo facciamo") e programmato, nonostante io gli abbia chiesto infinite volte di essere spontaneo, di usare i gesti e non le parole (o almeno non quelle parole) e perchè qualsiasi fantasia provassi a mettere in gioco riceveva sempre la stessa risposta ossia "io non sono così e non lo sono mai stato. Se non ti vado bene così, quella è la porta" o "dopo 16 anni vorrei vedere quale uomo ti salterebbe addosso". Non sto qui ad annoiarvi oltre con le umiliazioni subìte (scenate davanti agli altri per futilissimi motivi, il ripetermi continuamente che io sono una persona difficile, il rinfacciarmi continuamente di avermi aiutata economicamente, quando in realtà ha semplicemente sostenuto le spese comuni nel periodo in cui ero in difficoltà col lavoro a causa della crisi, fino alle continue minacce di abbandono ecc.), vi dico solo che anche ora che ho preso la mia decisione, continuo a preoccuparmi di lui, è un meccanismo perverso che mi spinge a fare la crocerossina ad ogni costo. Ma sto combattendo e spero riuscirò a tornare forte e libera di esprimermi. P.s. grazie anche a Emilia per la risposta e per l'augurio che mi tengo stretto
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (22 Novembre 2018 14:57)

      Le cose belle vedile come noccioline per quella che Borroughs chiamava "la scimmia sulla schiena", ovvero la dipendenza. Non sono cose belle, sono la causa della sofferenza, ciò che spinge a cercare situazioni così e restarci. Quando te ne viene in mente una ... "questa è la scimmia!"
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    • Avatar di Laly

      Laly 5 anni fa (19 Novembre 2018 9:33)

      Ho provato a scrivere a braccio ieri ma non riesco a pubblicare il messaggio, ne sono uscita, dopo le sedute, dopo quasi 20 anni, dopo pianti ininterrotti e incolsolabili pensavo di aver razionalizzato il tutto..vuoi per le parole svilenti, vuoi perché volevo dare a mia figlia un'immagine più felice di me: poteva capitare il dramma per il disordine, una tavola apparecchiata in ritardo, una bottiglietta non chiusa e via discorrendo..le parole in erano di fuoco e indicibili, indirizzate a me o alla mia famiglia.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (9 Novembre 2018 13:07)

      Ciao Madame, la tua storia mi è arrivata dritta al cuore. Sai cosa ti dico? Sei molto più forte di quanto credi. Il solo fatto di aver subito per anni tanti soprusi e maltrattamenti è la dimostrazione di quanta forza interiore vive racchiusa nella tua persona. Non permettere a nessuno di tarparti le ali, vola via da questo stronzo al più presto perché non ci sono giustificazioni né scuse di fronte a tali comportamenti. Vola via verso la tua rinascita, verso una nuova vita senza di lui. Coraggio!
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    • Avatar di Valentina

      Valentina 5 anni fa (21 Novembre 2018 23:40)

      Ciao...ho 33 anni, leggendo la tua storia mi sono ritrovata nel 90% delle cose che hai scritto. Ti sono molto vicina e ti abbraccio forte...quell’abbraccio che poco fa ho chiesto a lui e come accade un giorno sì e uno no mi ha rifiutata. Persino col cane è più affettuoso. Ieri invece per fare l’amore era un altra persona....a volte mi sembra di impazzire. Ma cominciamo dall’inzio. Siamo stati fidanzati quando avevamo 15 anni ed è stato il mio primo Amore ed io il suo. Dopo 3 mesi mi ha lasciata dopo avermi convinta ad avere il mio primo rapporto con lui dicendomi che altrimenti non sapeva se mi amava ancora. Ho sofferto per un anno e mezzo. Non ci siamo più visti per 15 anni. Nel frattempo io a 27 anni ho una figlia e mi lascio col padre. Lui convive e si lascia. Ci rivediamo 3 anni fa ritrovandoci su Facebook, anzi sono stata io a cercarlo perché in tutti questi anni pensavo ancora a lui. Ci siamo ritrovati e innamorati nuovamente e più di prima. Sembrava una favola. Tanto che mi ricordo che mi chiesi: dov’e La fregatura? E la fregatura infatti c’era. Per farla breve lui ha problemi con la casa comprata in comune con la ex e io innamoratissima gli offro di venire a vivere nella mia casetta in affitto dove vivo con mia figlia che all’epoca aveva 3 anni. Primo errore. Purtroppo sono sempre stata una persona di cuore e poco di testa. Io ogni tanto avevo dei campanelli dall’allarme ma ovviamente all’inizio è tutto molto più soft e sporadico. Premetto che lui fa uso di marijuana e non ha più il padre da quando ha 15 anni e la mamma da quando ne aveva 29. Una vita difficile e un carattere duro, che ha dovuto costruire per non soffrire ne provare emozioni. Le cose sono andate sempre peggiorando fino agli ultimi tempi in cui sono diventate davvero insopportabili ma la dinamica è sempre la stessa: lui si arrabbia per qualunque motivo con me, inveisce mi insulta e urla contro di me anche se gli chiedo per favore di chiudere una porta. Mi accusa di essere nervosa, di avere un carattere di merda, di essere una merda, di fare schifo, di essere una stronza, di rispondergli male (io!!), di non fare niente in casa, di non ringraziarlo abbastanza, di essere un’ingrata, di pressarlo, di fargli venire l’ansia, di essere una rompicoglioni, di vestirmi troppo sexy se metto un vestito lungo fino al ginocchio, che anche mio fratello e mia mamma non mi sopportano, mi insulta in ogni modo. Io soffro enormemente, piango nel sentire queste parole che mi fanno a pezzi il cuore perché dette dalla persona che amo con tanta rabbia verso di me come se fossi un mostro e mi chiedo come può pensare e dire queste cose a me perché io non potrei mai....e lui più mi vede piangere e soffrire e più inveisce. Io a quel punto ho attacchi di ansia e di panico e cerco di parlare, di calmarlo, cerco un abbraccio, un conforto presa dalla disperazione...e lui mi risponde ancora peggio, sbatte porte e pugni dice che non gliene frega niente di me e si chiude in camera non rivolgendomi più la parola e non degnandomi di considerazione, lasciandola nella mia solitudine. Spesso prende e se ne va di casa delle ore per poi tornare e essere comunque ancora arrabbiato con me. Ed io ogni dannata volta gli chiedo scusa mille volte e cerco in ogni modo di farmi perdonare, perché mi sento in colpa e voglio rimediare a tutti i costi, lui da sempre la colpa di tutto a me e al mio comportamento...perché lui va a giorni, settimane, o ore...un giorno è dolce e premuroso e il giorno dopo mi tratta con disprezzo....e allora poi il giorno dopo magari mi perdona e io cerco di fare ancora di più la brava, di sopportare le sue risposte da stronzo senza dire nulla e sto sempre attenta a quello che dico e a come lo dico ma a volte nemmeno questo serve a non farlo arrabbiare....e io impazzisco, mi manca l’aria sento di non poter vivere...di essere sbagliata e ho una gran confusione dentro di me e finisco per credergli, vado in crisi e penso di non valere nulla...è proprio questo il punto. Quando ho letto l’articolo sono scoppiata a piangere. Non ho mai avuto un papà, e mia mamma purtroppo affettivamente non c’e stata. Non ho avuto un infanzia serena e non mi sono mai sentita veramente amata e meritevole di affetto. Non ho una famiglia solida e amorevole alle spalle. Mi devo proteggere da sola. Il punto è che mia figlia a volte assiste a scene dove lui mi risponde male, prima come una cretina non ci facevo caso e correvo dietro a lui ora invece ho acquisito un minimo di consapevolezza e ogni tanto ho provato a dirgli con gentilezza di trattenersi davanti a lei ma niente, si scaglia contro di me ancora più di prima.... Io non voglio che lei abbia questo esempio, lei è una bambina dolcissima e sensibilissima che purtroppo sì è molto affezionata a lui perche lui è giocoso, simpatico...ah, ovviamente tutti lo adorano, con gli altri sa essere una persona splendida. Anche se mio fratello 1 estate fa durante una vacanza ha subito una delle sue sfuriate ed allora ho avuto la prova che non sono io ad essere sbagliata o pazza come dice lui....si perché giorno dopo giorno riescono a convincerti anche di questo. E’ da più di un anno che ho capito di doverlo lasciare ma ogni volta avevo la speranza che fosse l’ultima volta che si arrabbiava con me e che non mi portava rispetto. Mi illudevo. Ora non mi illudo più ma è molto difficile liberarsi di una relazione di questo tipo, chi l’ha vissuta lo sa. Io ci sono ancora dentro ma tra 2 mesi se ne va perché ha comprato casa. Qui ho dovuto sintetizzare, ma ho rischiato di comprare casa con lui e per fortuna il Signore ha guardato giù ed è andato tutto in fumo. Sto contando i giorni che mancano al suo trasloco ma nel frattempo devo sopportare e resistere perché ho sempre paura di una sua ritorsione o di una sua vendetta se dovessi trovare il coraggio di lasciarlo. E non riuscirei mai a buttarlo fuori di casa adesso perché io non sono così. Si perché come dicevi tu Madame io lo amo ancora, perché ci sono i momenti belli e le affinità tra di noi. E’ un rapporto malato e di dipendenza affettiva per cui non sono mai riuscita a lasciarlo e so che sarà difficilissimo farlo, ma spero lo sia un po’ meno una volta che se ne sarà andato via di casa. E’ incredibile ma scrivendo queste parole mi sento in colpa. Questo è l’emblema di tutto. Incrociate le dita per me. Un abbraccio a tutte voi.
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    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (23 Novembre 2018 11:32)

      Cara Valentina, direi che mi ritrovo nelle tue parole come tu ti ritrovi nelle mie. Stesse dinamiche, stesse sensazioni, stesso inferno. Ho ancora momenti di sofferenza acuta ma l'essere presa dal trasloco mi sta aiutando. Ormai manca pochissimo, tra qualche giorno avrò finalmente la mia nuova casa a disposizione. Stamattina mi sono accorta di essermi dimenticata di comprare il latte e ho pensato con terrore alla reazione che avrebbe avuto lui svegliandosi e scoprendolo (il bello è che ha tutto il tempo di fare colazione al bar, eventualmente, visto che lavora a un metro da casa) e subito dopo ho realizzato che tutte queste paure assurde, tutto questo camminare sulle uova finirà non appena varcherò definitivamente la soglia di casa MIA. In questo periodo mi stanno venendo in mente tutte le cose che ho subìto per anni e mi chiedo quanto ci vorrà per ripulirmi dalle scorie, per ricominciare a vivere senza il terrore di sbagliare qualcosa, senza sentirmi perennemente una persona sbagliata. Ma un passo alla volta. Sono convinta che anche per te il suo trasferimento significherà ricominciare a respirare o almeno te lo auguro con tutto il cuore sapendo esattamente cosa si prova a stare nella situazione in cui stai.
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (23 Novembre 2018 13:56)

      Se il mio ex non avesse trovato un’altra, non se ne sarebbe andato a pagare un affitto. E in effetti non sapevo che fare, quindi meno male che l’altra è arrivata... Ci sarà un modo per cacciarli? Non sarà che vogliamo sempre fare la parte delle brave ragazze (il destino delle donne maltrattate già dai genitori)?
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    • Avatar di Valentina

      Valentina 5 anni fa (21 Aprile 2019 0:35)

      Ciao Madame, sono tornata solo ora a vedere se qualcuno mi avesse risposto....non ho ricevuto notifiche via mail...lui se ne è andato a fine marzo è da lì è stato un continuo lasciarmi e io correvo da lui e tornavamo assieme...ogni volta per futili motivi e arrabbiature senza senso e sempre “PER COLPA MIA” ovviamente...e io pur consapevole di tutto, pur sperando ogni volta che finisse questa agonia, tornavo da lui e gli chiedevo scusa e lo pregavo come al solito perché mi sentivo in colpa, mi sentivo di essere io la causa della nostra separazione e non riuscivo a sopportarlo, senza di lui mi sentivo mancare la terra sotto i piedi, avevo attacchi di panico e avrei fatto qualunque cosa pur di non stare così male e per quei pochi momenti di tenerezza che avevamo io e lui.... e quindi ricominciava di nuovo perché questo è sempre stato il suo gioco....arrabbiarsi per niente, farmi sentire in colpa, io gli chiedo scusa e mi umilio, lui si sente più forte e mi ha in pugno....ma le cose sono andate sempre peggiorando....ieri si è arrabbiato ennesimamente per una cosa che ho detto al tel veramente banale sul pranzo di Pasquetta e niente me ne ha detto di ogni facendomi sentire una m...a come al solito....e io ovviamente a chiedere mille volte scusa a cercarlo a implorarlo e lui mi trattava ancora peggio....poi ci siamo sentiti pensavo che dopo un giorno gli fosse passata ma nulla adesso non risponde più e io ancora qui che piango e stasera gli ho scritto e l’ho chiamato ancora ma niente...non sono abbastanza forte io so tutto ma non riesco a farlo....e mi sa che questa volta lo farà davvero lui....nel frattempo io sto male e mi manca....ma perché siamo fatte così...cioè il perché lo so, perché penso di meritarmi tutto ciò....ma perché se lo so non riesco ad uscirne....
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  12. Avatar di Veronica

    Veronica 5 anni fa (8 Giugno 2019 23:34)

    Sono due anni e qualcosa che sto insieme a un uomo anzi mi correggo una belva perde a gioco e dice che è colpa mia non usciamo mai nemmeno quando lui non lavora si va solo dai suoi amici e ogni volta io x lui sono un fantasma non mi fa mai parlare con i nostri amici mi insulta sempre inizia a maltrattare la mia gattina che dio solo sa quando è miracolata ad essere ancora viva se non se la prende con lei sono io il suo bersaglio mi minaccia di ammazzarmi e anche alla mia famiglia beve da quando si sveglia fino a sera la media di 6, 7 birre al giorno io non lavoro più quando torna dal lavoro lo cucino gli faccio trovare la casa in ordine mi dice che non faccio niente tutto il giorno che sono una stupida che non capisce come ha fatto ad innamorarsi di me che è stanco di stare con me mi dice di andarmene da casa sono stanca di fammi trattare così ma non riesco a mollarlo definitivamente vedo solo buio davanti me
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  13. Avatar di Veronica

    Veronica 5 anni fa (17 Giugno 2019 0:36)

    Sono stanca del mio compagno non ce la faccio più ho provato ad ammazzarmi x fortuna che ho una gattina che quando non mi vede in camera da letto corre in cucina e mi vede distesa a terra mi coccola rimane accanto a me lui beve sempre mi insulta mi dice che sono stupida che non faccio mai niente x lui se la prende anche con lei mi dice che se non mi faccio gli affari miei ci ammazza a tutte e due mando giù sempre bocconi amari ho paura di lui ma non riesco a lasciarlo sopporto ogni giorno
    Rispondi a Veronica Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (17 Giugno 2019 8:58)

      Veronica, hai già scritto. La tua situazione è grave e richiede un intervento di polizia, carabinieri, centri antiviolenza. DEVI contattare il numero 1522. Devi farlo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Veronica

      Veronica 5 anni fa (18 Giugno 2019 21:58)

      Solo ora me ne sono accorta non riuscivo a trovarli non ci riesco il giorno seguente lo perdono sempre grazie di tutto mi rendo conto che non sono pazza la pensi come me il problema è che ho paura è questa non mi fa prendere la decisione di lasciarlo definitivamente
      Rispondi a Veronica Commenta l’articolo

  14. Avatar di Raffaella

    Raffaella 5 anni fa (13 Luglio 2019 19:02)

    L'unico ostacolo per me, come per tante donne, è la mancanza di autonomia economica oltre che l'appoggio di qualche familiare. In sintesi, essere sole ad affrontare il mostro. Ho imparato a difendermi, a non fare la vittima, ad assumere un atteggiamento da "uomo", forte e pronta a difendermi. È una condizione sfiancante e mi ha completamente snaturata. Sempre da sola, ho trovato un lavoro, spero di potermi presto affrancare. La vita non me la darà indietro nessuno... Spero di farcela...
    Rispondi a Raffaella Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (13 Luglio 2019 20:04)

      Raffaella, ce la fai, ce la fai. Non c'è caso di donna che decide di affrancarsi e non ce la fa. Ci sono le morte ammazzate, le morte per malattie insorte in conseguenza a, quelle che si suicidano, quelle che danno fuori, ma non esiste che chi prende in mano la propria vita non ce la faccia. Scusa la crudezza degli esempi. E' così. Rivolgiti a chi ti possa sostenere o indicare i posti dove farti sostenere e accogliere: medico curante, chiesa, consultori, centri antiviolenza (telefono 1522), carabinieri, polizia. Ci sono anche nuove disposizioni di legge, che accelerano i processi di intervento, nonché i procedimenti legali. Non sei sola. I famigliari non aiutano mai, è un classico. Ma ci sei tu e ci sono altri modi per farsi sostenere. Coraggio. Coraggio.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  15. Avatar di mary

    mary 5 anni fa (10 Agosto 2019 10:41)

    dopo 2 mesi di relazione hanno iniziato le violenze psicologiche , lui tossico di strada io di buona famiglia, lo conoscevo da 2 anni e per due anni ha cercato in tutti i modi di provarci con me ma quando lo vedevo cambiavo strada, era una persona che a pelle non mi piaceva, non lo so, lo guardavo e non mi fidavo, poi dopo due anni siamo finiti ogni mattina nella stessa sala computer perche io stavo studiando per un concorso e visto che non avevo altro dove andare mi toccava andar li e beccarlo tutte le mattine, poi lui ha cominciato a fare il carino, mi offriva il caffe tutte le mattine, era molto dolce e gentile percio e riuscito a fregarmi con i suoi modi di fare, piuttosto che ascoltare il mio inconscio ho dato retta alla ragione , mai farlo , quella vocina che ti parla all'inizio di una relazione e sempre vera, infondo lo sappiamo se un uomo va bene oppure no. io purtroppo che aveva problemi di alcol e droghe non lo sapevo, lho scoperto dopo un mese ma già il legme era diventato forte, il secondo mese me ne sono andata in svizzera senza dirli nulla e lui si è tagliato il braccio col razoio, nel giro di 2 giorni sono tornata perche il lavoro nn mi piaceva percio stavo con lui in città e le violenza fisiche e psicologiche peggioravano, pure quando era "felice" si divertiva a mordermi a sargue, e farmi lividi in tutto il corpo con i succhiotti, poi cercavo di lasciarlo e lui piu e piu volte si tagliava le vene della gamba, braccio, cuore tutto dove poteva, e a me venivano sensi di colpa bestiali sentendolo piangere a telefono in quel modo, non riuscivo piu a vivere serenamente ne se stavo con lui ne se lo lasciavo. 5 volte sono corsa in polizia a causa che mi rubava le chiavi o picchiava per strada, più volte le persone intervenivano. Ogni volta che lo lasciavo mi venivano i momenti passionali passati assieme, talmente forti che riuscivano a mascherare tutto il male che mi ha fatto. un giorno è uscito dal carcere ci era stato per 3 giorni, non vi dico come gridava a tutti per le strade era uscito completamente fuori di testa, poi a casa le violenze che mi sono dovuta subire, schiaffi, urla minacce, poi lo pregavo di smettere , gridavo dicendo che mi faceva male e lui chiedendo scusa tutto sdolcinato voleva un abbraccio da me, lo ha chiesto per 3 volte e io ho guardato a terra dicendo "no" , non lo volevo nemmeno guardare piu in faccia e lui mi ha sputato 2 volte sul viso, poi si incazzava se io gridavo dicendo che mi faceva male , dovevo stare zitta, ora dorme accanto a me e vi giuro che vado dai miei in croazia non ne posso piu sto impazzendo, qui non posso stare perche se non lo faccio entrare mi dorme sulle scale , come faccio a sapere se lui è li quando apro la porta? una sera per fortuna ho chiuso la porta e sono scappata mentre lui saliva con lascensore altrimenti sicuro sarei finita in ospedale visto che la sera prima mi ha lanciato un porta cenere di vetro e quasi mi ha beccata, grazie a dio lho schivato, poi il giorno dopo mi ha trovata, volevo scappare e quasi mi tagliava la schiena col razoio, invece ha tagliato solo la maglietta, non mi ha beccata. Non avete idea quanti video di pianti e sangue mi ha mandato, tutti suoi lacrime e sangue, ora penso che dopo 1 anno e mezzo ci riuscirò ne sono sicura
    Rispondi a mary Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (10 Agosto 2019 11:43)

      Credo non sia difficile in un caso come questo fare intervenire la polizia e un'assistenza per lei.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 5 anni fa (10 Agosto 2019 12:01)

      Naturalmente far intervenire le forze dell’ordine (senza prenderli in giro perché anche loro coi tira e molla poi non ti prendono più sul serio). Fai o un esposto o, meglio, una denuncia. Lo stalking prevede l’arresto immediato d’ufficio. Poi tu ti fai vedere da uno psicoterapeuta preparato per un certo periodo di tempo per evitare di incappare in un’altra merda del genere. Se vuoi uscirne, puoi. Devi volerlo. Qui sul blog non ci sono le fate e le streghe che risolvono i casini a distanza.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (10 Agosto 2019 13:04)

      Anche i servizi sociali e il sert. Questo è psichiatrico, va segnalato e non sempre le autorità giudiziarie agiscono in tale senso
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 5 anni fa (10 Agosto 2019 15:29)

      Questo ha bisogno di un TSO per cui per arrivare al sindaco bisogna passare per la polizia locale e allertare il Sert che questo è tossico e psicotico e (presumo) rifiuta ogni intervento sanitario (posto che questo altroché tre giorni di carcere...). Tu non hai un’amica lucida da cui farti guidare? Un/a parente di fiducia e che ha i nervi saldi che ti metta in contatto con i presidi giusti?
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (10 Agosto 2019 16:47)

      No, lei se ne deve andare. Qui ho la sensazione che già tutti sappiano. Il problema è che lei se ne deve andare, cercando protezione altrove.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (10 Agosto 2019 17:14)

      Si Ilaria se deve andare è di corsa.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (10 Agosto 2019 18:32)

      Non è che lei debba occuparsi di farlo curare, deve segnalarlo ovunque per proteggere se stessa ... e ovviamente andarsene.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (10 Agosto 2019 18:57)

      Quest'uomo è stato in carcere e ha comportamenti che di sicuro non tiene solo in casa. Deve essere persona "nota". E' "sufficiente" chiedere protezione e la questione di segnalarlo è bella che finita. Anche se sappiamo che non sempre è così. Ribadisco, mi pare che la questione importante qui sia lei che non se ne va, non segnalare lui. Se no spostiamo ancora il problema.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (10 Agosto 2019 19:39)

      Difatti per quanto umanamente parlando si possa avere compassione per una persona con problemi di questo genere, l'unica via è che Mary se ne vada. Oltre a essere pericoloso quest'uomo Mary non può e non deve occuparsene in alcun modo.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (10 Agosto 2019 12:52)

      Ciao Mary, Allontanati immediatamente e chiama le forze dell'ordine.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (10 Agosto 2019 18:44)

      Cara Mary, mi si è stretto il cuore a leggere la tua storia. Allontanati il più che puoi e il più presto che puoi. E appena ti sarà possibile prenditi cura di te, cercando un professionista che possa guidarti ad andare oltre la vicinanza ad una persona tanto disturbata. Scrivici ancora!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

  16. Avatar di Manuela

    Manuela 5 anni fa (22 Agosto 2019 12:22)

    Bell'articolo! Ho copiato dei passaggi, ho modificato dove si parla di partner inserendo anche colleghi, amici, famigliari, li ho stampati a caratteri grandi e appesi al muro. Sarebbe bellissimo un blog che tratta i medesimi argomenti di questo blog ma estesi a tutte le situazioni e persone. A me servirebbero molto delle indicazioni concrete su come proteggermi da maltrattamenti da parte di chiunque, che tengano conto del contesto (posto di lavoro, amici, ecc., perché se vengo trattata male, così mi dicevano e dicono anche oggi, è perché devo avere detto o fatto qualcosa di sbagliato. E io, se in quel momento non ho le difese attive per distrazione, ci casco. Non sempre riesco a rendermi conto subito che sto ricadendo nell'automatismo di credermi sbagliata. Una volta ricaduta e ferita, l'analisi razionale dei fatti fatica a riportarmi su. Razionalmente capisco e condivido perché non devo tollerare ma emotivamente continua a fare male. Il partner posso metterlo alla porta, ma gli altri?
    Rispondi a Manuela Commenta l’articolo

  17. Avatar di Madame

    Madame 5 anni fa (19 Novembre 2018 16:47)

    Laly, non sai quanto ti capisco. Non ho figli ma anche io scoppio a piangere continuamente nell'ultimo mese e mezzo e io sono una di quelle che si vergogna enormemente delle lacrime. Eppure credo sia necessario buttare fuori questo dolore. Così come ritengo necessari i momenti di rabbia o di profonda nostalgia e senso di vuoto. Il mio pilota automatico interiore intanto procede nel trasloco e in tutti quegli aspetti burocratici che mi separano (manca poco) dall'effettivo distacco fisico. È durissima ma voglio sperare sia l'inizio di qualcosa di migliore per me e auguro la stessa cosa a te.
    Rispondi a Madame Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (19 Novembre 2018 16:57)

      Va bene tutto. Una curiosità: nostalgia di che cosa? Della svalutazione? Delle botte? Della violenza psicologica? O dei brevi momenti magici che il merdone sapeva creare dopo aver passato tempi lunghissimi a scaricare tir con rimorchio di melma sulla tua vita? E' in quei momenti magici che sta il maggiore tasso e la maggiore concentrazione di caccume tossico.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (20 Novembre 2018 8:58)

      Ma sai Ilaria, è ancora molto difficile per me non pensare con nostalgia a tutti i momenti belli che ci sono stati in 17 anni. Lo so, so che è necessario considerare il tutto nell'insieme e che le ferite e gli atteggiamenti rigidi contano più dei momenti di tranquillità ma non riesco ancora ad essere così lucida. Eppure hai ragione, persino ora che sto impacchettando tutta la mia vita continuo comunque a subire le sue sfuriate (l'altro giorno perchè non gli ho detto con anticipo - due ore prima non sono bastate - che sarebbero venute due persone a darmi una mano col trasloco). Nonostante questo continuo a pensare ci sia stato anche molto di buono in noi e questo ovviamente mi strazia non poco.
      Rispondi a Madame Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (20 Novembre 2018 9:15)

      Cara Madame, è proprio quel pensare che ci sia stato molto di buono in voi che ti impedisce di vivere bene. Non perché ti lega a lui o ti convince che sia stata una buona relazione. Quello non conta. Ma perché è sintomo che i tuoi parametri di giudizio sono sfasati. Ritieni buono quello che è cattivo. Quest'uomo è peggio che una melma. Il bello era solo parte della melma. E' necessario fare questo scatto mentale per essere persone libere che possono ambire al bello. So di essere dura, ma non si possono leggere le cose che scrivi.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (20 Novembre 2018 9:29)

      Il problema è che tuttora non sono arrivata alla convinzione di meritare di meglio. Credo stia tutto lì. Spero che la forza della mia scelta mi porti ad arrivarci, che altro posso fare?
      Rispondi a Madame Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (20 Novembre 2018 9:34)

      Bene, vedi che allora che ci siamo? Andare via è una decisione fondamentale. Bravissima. Fatti i complimenti ogni secondo. Il resto arriva. Coraggio, sono con te, tifo per te.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Madame

      Madame 5 anni fa (20 Novembre 2018 9:45)

      Grazie mille, ho bisogno di tutto il tifo possibile :)
      Rispondi a Madame Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (20 Novembre 2018 10:05)

      Il mio ce l'hai e ti assicuro che non è poco dato che so bene quello di cui parlo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Antonella

      Antonella 5 anni fa (14 Gennaio 2019 15:33)

      Io vorrei tanto andarmene ma non ho un lavoro. Non ho le possibilità economiche per vivere da sola. Mi devo arrendere? Cosa posso fare?
      Rispondi a Antonella Commenta l’articolo

    • Avatar di Vanessa

      Vanessa 5 anni fa (15 Gennaio 2019 11:45)

      Ciao Antonella Dove vivi? Prova a guardare se nella tua città sono disponibili piattaforme di food delivery, assumono tutti! Anche io lo sto facendo per arrotondare con gli studi. Ci sono mie amiche che fanno anche inventari. Se hai meno di 30 anni, puoi andare a fare la ragazza alla pari all'estero e tentare di trovare un lavoro mentre sei via. Oppure, se hai abilità artigianali, inizia a tentare di vendere qualcosa, se sei una brava sarta, ad asempio, potresti guadagnare bene, e metti via tutto senza dire nulla a nessuno. Se stai molto male, valuta anche di condividere un appartamento e la stanza, addirittura, se hai pochi soldi. Io ho un amico di 26 anni che vive in un appartamento con una signora di 60 e si trovano benissimo. Spero che qualche suggerimento possa esserti utile...
      Rispondi a Vanessa Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (15 Gennaio 2019 15:43)

      Non dici molto di te. Sei sposata, non lavori, lui ti maltratta e te ne vuoi andare? (visto che rispondevi con riferimento a Madame). Puoi iniziare con il rivolgerti a un centro antiviolenza, ad esempio. Non si occupano solo di maltrattamenti fisici, e neanche solo di maltrattamenti da parte del partner.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Adele

      Adele 5 anni fa (22 Agosto 2019 13:44)

      Ciao. Non so quanti anni tu abbia, ma.credo.che.non sia mai troppo tardi per ricominciare. Ogni regione eroga corsi di vario tipo per disoccupati, anche gratuiti, che possano aiutare a trovare lavoro. Scegli quello che può essere di tuo interesse. Io comincerei dal computer, perché saperlo utilizzare apre molte porte.
      Rispondi a Adele Commenta l’articolo

  18. Avatar di kicca

    kicca 5 anni fa (22 Agosto 2019 21:44)

    Bell'articolo
    Rispondi a kicca Commenta l’articolo

  19. Avatar di Madame

    Madame 5 anni fa (5 Settembre 2019 16:41)

    Ciao a tutte/i. Ho letto gli ultimi commenti e mi sono venuti i brividi. Sono tornata a leggere questo articolo a distanza di 10 mesi dal giorno della mia liberazione e sento il bisogno di scrivere due righe su quello che questi 10 mesi hanno rappresentato per me. Non è stato facile, per niente. Da dicembre ad aprile inoltrato la mia vita è stata un susseguirsi di pianti, visioni cupe, senso di vuoto e chiusura al mondo. Ero abituata a pensare di non valere nulla da talmente tanto tempo che cambiare questo modello di pensiero è stato (e tuttora è) un faticosissimo lavoro quotidiano. Spesso devo proprio costringermi a deviare il pensiero. Mi sono aiutata con letture utili (tra libri e audiolibri credo di aver divorato una quantità inumana di pagine :D ), mi sono fatta un viaggetto da sola in Portogallo (paese in cui a 20 anni passai un meraviglioso anno in erasmus), ho ricevuto visite da amiche/amici lontani desiderosi di sostenermi ma vi confesso che spesso mi sentivo di guardare tutto da una profondissima buca. Poi ad aprile è successo qualcosa che mi ha dato una sferzata: il mio ex ha pensato bene di fare l'ennesima schifezza (nemmeno serve dire cosa, tanto è irrilevante). È stato come prendere un treno in faccia, ma dopo i primi 3-4 giorni di dolore acuto, è iniziata la salvifica rabbia. Una rabbia estrema che mi ha portata a chiudere ogni rapporto con lui e con chiunque fosse a lui vicino ma soprattutto a iniziare a purificarmi. Quella rabbia mi ha salvata e ho iniziato a ricominciare a vivere davvero, ho anche conosciuto un uomo con cui ho avuto dei momenti di estrema passione e che mi ha fatta sentire più apprezzata di quanto abbia mai fatto il mio ex in 17 anni (il lui in questione l'ho conosciuto a 10 giorni dalla sua partenza per una nuova vita in messico, ahimè. Ma va bene così, sono convinta mi sia stato "mandato" dall'universo come svolta, non ero comunque pronta per una storia nuova). Ora sto cercando di ricostruirmi, ho fatto un bellissimo viaggio in Cambogia, ora voglio iniziare un corso di improvvisazione teatrale e cerco di volermi bene ogni giorno. Il problema è che la rabbia non passa, è un po' scemata quella feroce ma resta una subdola rabbia verso colui che mi ha umiliata per così tanto tempo, verso di me che l'ho permesso e verso una società che non riconosce in lui un mostro anzi lo accetta e considera persona per bene (tanto che ha ovviamente già una nuova relazione). Mi piacerebbe tanto avere un consiglio da voi: come si fa a far passare questa rabbia? Comincia ad essere un fardello. Ringrazio comunque sempre questo blog per l'enorme supporto morale e abbraccio chiunque sia in situazioni simili alla mia.
    Rispondi a Madame Commenta l’articolo

  20. Avatar di AnnaV

    AnnaV 4 anni fa (15 Dicembre 2019 19:27)

    E continuano le vessazioni e le umiliazioni, attraverso lettere di avvocate. Maltrattamenti economici, prevalentemente. Ho fatto leggere il tutto a un amico magistrato, e niente, purtroppo strozzare economicamente non è reato, se la cosa viene realizzata in questo modo sottile. Cioè benché le lettere dell'avvocata di lui in quanto tali siano di fatto una forma di vessazione, ottenere giustizia è pressoché impossibile. E poi, devo andare avanti con la mia vita. Devo accettare il fatto che non potrò mai godere se non limitatamente del frutto del mio lavoro e dei miei sacrifici, perché lui si deve fare gli affari suoi e vendicarsi di me in questo modo. Come una malattia cronica. Vediamola così.
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    • Avatar di Sara

      Sara 4 anni fa (29 Dicembre 2019 13:21)

      Ciao ilaria, sono fidanzata da quasi 10 anni e lui non vuole andare a convivere e tutte le volte che glielo chiedo mi dice che ancora non sono pronta e devo guarire perché ho dei problemi e che stando con lui me li risolve, oltre a dire queste cavolate, mi critica su tantissime cose, crea litigi dal nulla e io nonostante tutto l ho sempre perdonato. Anche ieri mi ha mandato via da casa sua perché non mi voleva più vedere quasi dal nulla. Al pensiero di lasciarlo mi sento sola xche è una vita che stiamo insieme e tutte le persone che conosco hanno la loro vita e famiglia, questa situazione mi sta distruggendo e lui mi sentire come se sbagliassi qualcosa con lui e potrei migliorarmi. Come devo fare?
      Rispondi a Sara Commenta l’articolo