Come farsi rispettare (dagli uomini e non solo)

come farsi rispettareCome farsi rispettare?

Intendo: come farsi rispettare in generale? E come farsi rispettare dagli uomini, in particolare? Tenendo conto che molti di loro, dall’alto della loro maschilità / mascolinità, sono dei cafoni integrali?

"Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni. Dalai Lama"

Le persone (tutte: uomini e donne) si arrovellano sui modi per guadagnarsi il rispetto degli altri. Anche perché, il rispetto, come il senso di umanità e la buona educazione autentica (anche quella farlocca, a dire il vero) mancano. Mancano disperatamente.

Non c’è rispetto vero per gli altri. Il rispetto semmai è sostituito dalla paura, dal bisogno, dalla convenienza. Dalla leccapiedaggine, insomma.

E siccome la mancanza di rispetto da parte degli altri ci ferisce nel profondo, nei nostri bisogni di amore, di accettazione e di riconoscimento, ecco che in molti si angosciano sul come farsi rispettare.

Perbacco, ma davvero, come si fa?

Come si fa a essere rispettati da chi non ha a cuore il rispetto in generale e in un mondo nel quale la mancanza di rispetto verso gli altri è un punto di onore, di forza, di figaggine?

Già, pensa ai tanti ragazzi / uomini / bambocci / cretini e stronzi che si divertono a giocare coi sentimenti delle donne, le prendono in giro e che per farsi belli diffondono alla cerchia di amici le loro imprese di seduttori seriali (seduttorini, per la verità).

Se mancare di rispetto è un vanto e un merito, si salvi chi può. Non se ne viene più fuori.

Ma la mancanza di rispetto – e la dannata ricerca di rispetto – non è solo nei rapporti di coppia o pseudo tali.

E’ nel lavoro, nelle relazioni di tutti i giorni, nei rapporti con i medici, gli insegnanti, gli impiegati pubblici, i vicini di casa, i vicini di ombrellone, di panchina, di parcheggio, di fila al supermercato, di seconda e di terza fila per strada, di sala d’aspetto dal dottore.

Nei rapporti con gli studenti, con i clienti, con i pazienti. Con i fornitori. E così via.

C’è da dire che le donne che non sanno farsi rispettare dagli uomini, di norma non riescono a farsi rispettare nemmeno sul lavoro o dalle amiche o nella loro famiglia di origine.

Questo per molte ragioni. Per esempio perché pensano che delimitare i confini e proteggerli sia da cattive ragazze.

Oppure perché i loro confini, fin dalle origini, sono stati violati da altri così spesso che, loro, le brave ragazze, non se ne accorgono nemmeno, non ne sono consapevoli fino a che soffrono da non poterne più.

Oppure perché non osano farsi rispettare per non perdere la stima e l’affetto di chi hanno vicino (ma chi non rispetta non va tenuto in conto nella propria vita e nemmeno vicino. Non dimentichiamo che stima e affetto hanno le proprie radici nel rispetto).

Non si fanno rispettare anche perché giustificano e perdonano chi non le rispetta.

D’altra parte gli uomini sono superiori alle donne e sono fatti come sono fatti, non rispettano perché sono fatti così e per non farli arrabbiare, per non “scocciarli” e per non allontanarli bisogna sopportare il fatto che non rispettino.

Insomma, ci sono donne un filino misogine, che disprezzano se stesse prima di tutto e un po’ anche le altre donne, ma semplicemente perché le donne non reggono il confronto con gli uomini. Mica per altro, eh.

Le donne sono “naturalmente” e “biologicamente” inferiori, come credono quelli davvero intelligenti tra i maschi. Come credono le più coniglione delle donne.

Ce lo narrano le tante storie in stile “La Bella e la Bestia” che vediamo ogni giorno intorno a noi, nelle quali,  guarda un po’, la bella è sempre donna e la bestia sempre uomo.

Ancora adesso, nel 2018. E’ pieno di belle e intelligenti che si buttano via per delle bestie. Ma pieno proprio.

Il più buzzurro e caprone degli uomini, si sa, è intrinsecamente superiore alla più raffinata e intelligente delle donne. E’ così. Lui merita rispetto e anche amore, spesso.

Di lei, chi se ne frega?

E’ la natura che lo dice.

Giusto?

E come no!

Come farsi rispettare dagli uomini (quando ne vale la pena)

Partiamo dalle basi. Spesso sento stupidaggini riguardo l’amore e l’”amore incondizionato”.

Molti pretenderebbero “amore incondizionato” e, guarda caso, molti di coloro che pretendono questo tipo di amore sono narcisisti perversi, psycho di ogni colore e  manipolatori di vario ordine e grado.

Ma stiamo scherzando?

La fesseria dell’”amore incondizionato” piace un sacco a chi si comporta in modo abusivo e che fa abbondante uso del ricatto emotivo.

“Io ti maltratto, ti faccio violenza materiale o emotiva, ma, in nome dell’”amore incondizionato” , tu continui ad amarmi. E a subirmi. Qualsiasi abuso io mi inventi”.

Ma sai quante donne, dopo che il loro amore ha dato loro fuoco (nel senso che le ha cosparse di benzina e ha accesso il fiammifero), e per fortuna se ne escono vive, tornano tra le sue braccia, in nome dell’amore per l’amore?

Che brutti un mondo e una società che non vogliono vedere queste questioni e non le vogliono affrontare e stanno ancora lì a discettare di educazione sessuale nelle scuole.

Il rispetto, al contrario dell’amore, è dovuto.

Una persona deve essere rispettata – magari sulla bas di un imperativo morale, categorico, vabbé, in mancanza d’altro – per il fatto di esistere.

"La vita di ogni essere vivente è sacra e bisogna averne il massimo rispetto. A. Schweitzer"

La cosa meravigliosa del rispetto è che può essere praticato alla distanza, anche a grande distanza, anche a distanza incolmabile: “Io ti rispetto E tu stammi lontano. Più mi stai lontano, più ti rispetto. Stammi lontano, lontanissimo.”

Meglio di così?

A dirla tutta, in ogni caso il rispetto implica una certa distanza. Il termine italiano “rispetto”, deriva dal termine latino “re-spectum”, che significa guardare all’indietro, a una certa distanza.

Un po’ come quando esci dal Duomo di Milano e per contemplarlo in tutta la sua magnificenza ti allontani un po’. Quanto rispetto c’è.

Come la sarta o lo stilista che ti guardano quando indossi un vestito nuovo che stanno rifinendo, allontanandosi un po’; e in quello sguardo un pochino più lontano e distante ti ammirano e ti rispettano.

Certo, si può amare una persona, essere amata da lei, rispettarla ed essere rispettata da lei e anche esserle molto vicina, con lo spirito e col corpo, intima.

E con la giusta distanza. Perché la distanza è condizione imprescindibile.

Questo significa essere umani dotati di umanità. Ma l’umanità a 360° non è così diffusa tra gli umani.

Allora, tornando a noi e agli uomini, sappiamo che molti, troppi uomini, mancano di rispetto alle donne. Perfino nelle coppie consolidate.

Premesso che, come detto sopra, chi manca di rispetto agli altri (siano gli altri il Papa o il fattorino di PizzaaCasa) dà un segnale chiaro e forte di non essere per niente una gran persona e quindi, zac!, appena capisci che qualcuno non rispetta gli altri puoi prendere la palla al balzo per smettere di frequentarlo, devo dire che ci sono anche riflessioni un po’ più profonde da fare.

Gli uomini che mancano di rispetto alle donne sono intrinsecamente e profondamente dei cafoni. Cioè fino al midollo. Perché, appunto, rivelano quella misoginia sempre troppo diffusa nel nostro mondo.

Certi uomini, poi, hanno il vizietto di rispettare ancor meno le donne in quanto donne. Consciamente e consapevolmente.

La misoginia è sorella gemella dell’impotenza. Se non sorella corporale, almeno spirituale.

Alla fin fine una donna è una povera scema che in quanto donna non merita tutto il rispetto possibile. Se poi mi irrita, non mi ossequia e addirittura ha una sua opinione, ancor di più.

Detto in parole semplici, il rispetto è una cartina di tornasole: chi non rispetta gli altri non dà buona prova di sé e non è un gran compagno. Nemmeno per una birretta al bar.

"Io non divido il mondo in destra e sinistra, ma fra chi rispetta gli altri e chi no. anna salvaje, Twitter"

Certi uomini, perfino, come bimbi e adolescenti mai cresciuti, che giocano a provocare mamma e papà per vedere fino a che punto possono spingersi e fino a che punto arriva l’amore dei genitori, fanno lo stesso con le donne, ma con un altro obiettivo.

Si chiedono: “Vediamo quanto è scema questa e quanto posso tirare la corda. Tanto, per quanto la maltratti, lei è sempre lì che mi aspetta, mi ama e mi adora… Anche perché io ho il vantaggio competitivo indiscutibile di essere uomo.”

E allora, come farsi rispettare? Come far capire al gaglioffo di turno che tu non sei la tipa con la quale gaglioffare? E quindi implicitamente invitarlo ad allontanarsi senza far danni?

Oppure, come fare perché chi non è gaglioffo, ma è tentato a sbagliare, eviti ogni tentazione e ti rispetti in modo sacro e preferisca farsi cadere il pisello invece che mancarti di rispetto?

Come fare patti chiari fin da subito con un partner potenziale, in modo che capisca senza dubbio che con te non può giocare a fare il cretino, qualora gli dovesse capitare, in un momento di distrazione, ma che non può nemmeno fare il cocco di mamma?

Ti avviso subito: parole, urla, scenate, sceneggiate, minacce, melodrammi, far presagire scenari da film horror non serve proprio a niente.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Anzi. Più urli, minacci e drammatizzi, più ti giochi il rispetto altrui. Di chiunque si tratti.

In generale con un uomo anche di più.

Anche via chat, eh.

Perdi di credibilità, di autorevolezza, di autorità. Di carisma. Di fascino.

Che cosa ci vuole per farsi rispettare? Assumersi le proprie responsabilità, essere coerenti (cioè fare seguire i fatti alle parole e alle “dichiarazioni di intenti eclatanti”) ed essere sicure delle proprie scelte.

Dire a un uomo una frase che lui hai sentito mille volte come: “Non vado mai a letto con un uomo al primo appuntamento, ma con te…” è patetico, fa crollare il rispetto al livello delle temperature in Siberia d’inverno.

Minacciare, magari presa da una crisi di rabbia e di indignazione, di lasciare un uomo per il suo comportamento scorretto e poi chiedergli scusa con moine e dichiarazioni d’amore da fotoromanzo è tristissimo e condanna a un destino davvero infelice.

Stima altrui e autostima vanno a livelli sotto il minimo sindacale.

Ventilare all’amante sposato di far sapere tutto alla moglie o di lasciarlo per sempre (per la millesima volta) e poi rimanere a disposizione di lui ogni volta che chiama, di giorno o di notte per i prossimi dieci anni, è indice di una debolezza di cui si può approfittare senza farsi nessuno scrupolo.

Dirsi impegnatissima e fare la superiore con il ragazzotto del quartiere che consegna pizze a domicilio e poi andare a “prendere qualcosa da bere” con lui alle 10 di sera quando lui ti ha contattato alle dieci meno un quarto è tragico. Molto tragico.

Mandare le tue foto non vestita (cioè mezza nuda, ma anche solo le tette) a uno con cui chatti online da quindici giorni e non hai mai visto, dicendo che è la prima volta nella propria, è un colpo da maestre nella mancanza di rispetto di sé. Bruttissimo.

Iscriversi a un sito di incontri online e dichiarare al mondo intero (compresi i partner che incontri), che non lo si sarebbe mai fatto se non che si era “in un momento particolare e si voleva vivere una storia leggera” è perlomeno ridicolo.

Iscriversi a un sito di incontri online e dire a chi sta dall’altra parte che si cerca una storia seria e non si è disposte a storielle, significa voler mettere il piede sul podio nella gara delle stupidaggini sentimentali.

C’è da dire che se non altro la concorrenza è fortissima. Dico, nelle stupidaggini.

Sono più le donne che non vanno mai a letto al primo appuntamento con un uomo, ma con “quello” però sì e quelle che sono su Tinder perché cercano una storia d’intesa profonda, di tutte le donne al mondo. E’ così.

Anche statistici e matematici non si raccapezzano.

Dichiarare a gran voce la propria irreprensibile moralità e – soprattutto – virtù e poi postare ogni venti minuti su Facebook artificiosi autoritratti in bikini o in abiti succinti in tutte le prospettive e da tutte le angolature possibili, trasuda disperazione e bisognosità che anche l’ultimo degli sfaccendati analfabeti mortidifiga coglie forti e chiare.

E basta con questi esibizionismi pietosi tipici di chi farebbe la qualunque per avere un like!

Bisogno. Bisogno disperato. Di amore, di attenzione, di riconoscimento. Laqualunque, proprio.

Questi esibizionismi non ti suscitano una pena infinita per lo stato dell’umanità?

Come si fa a essere rispettate partendo da questi presupposti?

Contattare un uomo che ti ha preso in giro, ti ha fatto credere di essere innamorato e poi è scomparso, oppure ti ha portato a letto e – puf! – non si è fatto più vivo, dico, contattarlo per fargli sapere che vuoi che esca dalla tua vita e per fargli la morale e insegnarli a vivere, è grottesco.

Attenzione alle mosse che ti fanno cadere nella “trappola” della comicità involontaria, a beneficio di chi se ne frega di te e tutt’al più ti sta prendendo in giro.

E ci tiene a rafforzare la propria convinzione che le donne sono tutte delle cretine che lui può manipolare impunito.

Spero di aver reso l’idea.

La base dell’ottenere rispetto è per lo meno evitare di rendersi ridicole.

Come farsi rispettare: una strategia efficace

In che modo ci si fa rispettare allora, soprattutto quando si ha a che fare con persone “intrinsecamente” cafone, insensibili e addirittura senza scrupoli?

Abbiamo detto che per farsi rispettare ci vuole soprattutto coerenza.

Con un pochino di obiettività verso se stesse, per evitare di rendersi ridicole.

E poi è necessario delimitare per bene i confini.

Tanto che siano indiscutibili e “incutano” rispetto – guarda un po’ – a chi si relaziona con noi.

I confini sono azioni, non parole.

Nascono da convinzioni profonde dentro di noi.

Per farsi rispettare è necessario essere convinte di meritare rispetto, senza condizioni.

Poi, è necessario essere consapevoli che si possono prendere decisioni coerenti con le proprie convinzioni, senza paura di conseguenze alle quali non si può far fronte se non con totale serenità.

Insomma: tu ti fai rispettare quando sei certa del tuo valore e hai il pieno coraggio e la piena consapevolezza del tuo valore. Alla faccia di tutto il resto. Tu non hai paura.

Inseguire gli uomini per terra e per mare, cercarli sui social, postare foto di se stesse in abiti succinti volutamente “seduttivi”, inviare messaggi verbali, non verbali e virtuali dal tono rivendicativo, sono alcuni degli atteggiamenti che mostrano al mondo esterno che la donna in questione ha meno di 0 rispetto di se stessa.

Come fai a delimitare i confini?

Se qualcosa per te rientra nell’area del “rispetto” la accetti. Se qualcos’altro va al di fuori di quell’area, diventi irremovibile. Cioè determinatissima a che nessuno superi quel confine.

Il tuo partner mastica con la bocca aperta? Per carità, non è un gran bel vedere, ma questo non fa di lui un mascalzone o una persona da evitare sotto nessun punto di vista. Tu sei peraltro libera di non accettare questa sua caratteristica, (lasciandolo, non pretendendo di cambiarlo), ma se è un uomo d’oro per tutto il resto, io francamente un compromesso lo farei.

Se accetti il compromesso, non fai recriminazioni.

Il tuo partner maltratta i camerieri al ristorante? E’ un comportamento odioso, che è segnale di ben più gravi mancanze e problematiche.

Assumiamo che è qualcosa che tu ritieni inaccettabile. E’ perfettamente inutile e perfino dannoso fare dichiarazioni – anche preventive – sul fatto che se lui si azzarda a essere poco cortese con il personale, tu lascerai la tavola e il locale e ti farai riaccompagnare a casa.

E’ fondamentale invece che al suo primo cenno di insofferenza tu dichiari in modo calmo e fermo: “Scusami, caro, riaccompagnami a casa ché ho l’allergia a certi comportamenti.”

A quel punto è fondamentale che tu  te ne vada. Sul serio. Per davvero. Non per cinque minuti, non con lo scopo di farti inseguire e che lui ti chieda scusa. Prendi e te ne vai, punto. Costi quel che costi.

Perché il rispetto di te non ha prezzo e i confini e il carisma sono azioni, non chiacchiere.

Per essere più pratiche ancora, come farsi rispettare nel concreto? Come delimitare i confini?

Prenditi del tempo per fissare bene nella mente e nel cuore – e magari  annotare su un foglio di carta o nel tuo diario – quali sono i comportamenti altrui che ritieni inaccettabili.

Poi fatti una specie di elenco facile facile, del tipo: “Se qualcuno (perfino un uomo!) supererà il confine X con me, io reagirò facendo Y.”

Esempio: “Se il mio capo si permetterà ancora di alzare la voce con me, gli dirò in modo rilassato, gentile e a volume di voce basso, che torno nel mio ufficio – o vado a prendermi un caffè etc etc – e che lui mi cerchi nuovamente quando è calmo e ha intenzione di rivolgersi a me con educazione e toni civili. E ovviamente lo farò. Già  so come farlo, perché ci tengo e riesco a immaginarmi vividamente nella situazione.”

"Ciascun volto è il simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi. Tahar Ben Jelloun"

Attenzione: delimitare un confine con chiarezza non significa ricattare o manipolare gli altri. Significa esprimere con determinazione i propri valori e i propri standard.

Ti fa paura l’idea di affrontare tutto ciò? Ti dà l’impressione di trasformarti in una “Iron Lady”, una “Signora di Ferro” inflessibile che tutti gli uomini scansano? Hai paura di non farcela?

Si fa sempre un passo alla volta per arrivare alla cima.

Definire i tuoi valori (vale a dire che cosa è importante per te) e i tuoi standard (cioè i modi in cui vuoi che i tuoi valori si realizzino nella tua vita) è utilissimo per scoprire quanto vali.

E’ anche utilissimo per fare selezione.

Tieni presente che stai diventando grande, ogni giorno di più, e che scoprire in prima persona come farsi rispettare ti serve per passare di livello, per entrare in un paradigma nuovo e più produttivo, che ti consenta di costruire a pieno la tua serenità e la piena soddisfazione per te stessa e per la tua vita.

Lascia un Commento!

178 Commenti

  1. Avatar di Anna

    Anna 6 anni fa (13 Maggio 2018 9:08)

    Cara Ilaria, Questo articolo parla di un punto fondamentale, da cui non si può prescindere. Quando ho trovato il tuo blog, forse un po' più di un anno fa, era perché cercavo una strategia per "gestire" i rapporti di lavoro con una vera stronza. E alla fine tutto passa dal rispetto di sé. Penso che sia fondamentale un allenamento, perché di base qualcuna di noi (io) ha paura di offendere gli altri (adesso, a cinquant'anni un po'meno per la verità ma questa paura la avverto in diverse situazioni). Farò l'elenco delle situazioni in questione con un prontuario di risposte brevi e di azioni veloci. Grazie per i suggerimenti.
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

  2. Avatar di Fiore

    Fiore 6 anni fa (13 Maggio 2018 9:26)

    Ho sempre sbagliato io criticando, facendo osservazioni di troppo etc. Tipo mamma scocciata. Un comportamento che nemmeno io sopporto poi!
    Rispondi a Fiore Commenta l’articolo

  3. Avatar di Chiara

    Chiara 6 anni fa (13 Maggio 2018 9:31)

    Bellissimo articolo Ilaria! Grazie di cuore. Cade proprio in un momento della mia vita nel quale ho cambiato lavoro e mi ritrovo in un ambiente tutto maschile, nel quale sto cercando di destreggiarmi per capire come girano certe dinamiche. Non è facile trovare un giusto compromesso, soprattutto trattandosi di lavoro, tra l'essere educata con tutti e mettere in chiaro che, solo perché sono donna, certi atteggiamenti non sono giustificabili. È una bella sfida per me stessa e sto riflettendo da giorni su come trovare il modo migliore per rendere più serena per me questa situazione e godermi il nuovo lavoro che tanto ho desiderato. I consigli che qui dai sono preziosi. Auguro una buona domenica a tutti*!!
    Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

  4. Avatar di Maniela

    Maniela 6 anni fa (13 Maggio 2018 10:24)

    Un inizio di domenica col botto questa! Grazie Ilaria, capire il valore di se stessi è il punto di partenza fondamentale ❤️
    Rispondi a Maniela Commenta l’articolo

  5. Avatar di Eris

    Eris 6 anni fa (13 Maggio 2018 11:00)

    Grazie Ilaria alla fine, stufa delle mancanze di rispetto reiterate, l'ho affrontato e gli ho detto che non mi lasciava altra possibilità se non quella di allontanarmi. Con tutto l'immenso dolore che ovviamente io e solo io mi sono dovuta sobbarcare...ma ovviamente la sua vita è andata avanti ugualmente da quanto ho poi potuto constatare!!! quindi erano sentimenti legati a schifosi ricatti emotivi che concretizzi solo quando hai la lucidità di essere fuori e guardare le cose da lontano. Il più è fare il passo di uscire da quella melma dove tu, essere umano normo dotato a livello emozionale, fai fatica a mettere i famosi ma indispensabili confini perché non capisci nemmeno più chi sei stando con sta gentaglia. Perdere il contatto e il controllo della propria vita è quanto di peggio possa capitare ed è solo quando te ne rendi conto che si deve trovare la forza di andare via per ricominciare tutto daccapo È una mazzata ma è obbligatorio verso quel se' che, vai a capire per chi e perché, perdiamo... e poi capisci quanta fatica devi fare da solo per riprendere a vivere. Per ricominciare a volerti bene e capire quanto male ti sei fatto e ti sei fatto fare. E la cosa più assurda è poi scoprire che al di fuori di la pure i preferiti sconosciuti ti trattano meglio...e allora sì che capisci ogni singola parola di questo stupendo articolo
    Rispondi a Eris Commenta l’articolo

  6. Avatar di Emilia

    Emilia 6 anni fa (13 Maggio 2018 1:09)

    Rispetto per se stessi... Provo rabbia per tutte le volte che ho consentito a qualcuno di mancarmi di rispetto. Purtroppo alcune volte mi è anche capitato di rendermi ridicola. Non sopporto l'idea che qualcuno possa ridere di me alle mie spalle. È qualcosa che mina profondamente la mia autostima rendendomi vulnerabile, in balìa delle stupidaggini dell'ebete di turno. Chi non ha rispetto per me ha il dovere di uscire dalla mia vita. Può farlo con le modalità che preferisce: dandosi alla fuga senza dire nulla, sparendo dopo un sms, annunciando il proprio congedo col megafono o in mille altri modi. La cosa davvero importante è "delimitare i confini", com'è scritto nell'articolo.
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  7. Avatar di Vale*

    Vale* 6 anni fa (13 Maggio 2018 12:00)

    Cara Ilaria grazie, perché la situazione 'sentimentale' da cui sono uscita giusto pochi giorni fa - con un po' di sofferenza, che ora mi sembra quasi inutile... - è complessa per me anche solo da descrivere, ma semplicissima da 'leggere', alla luce di quello che hai scritto. Mi ha colpita - il colpo di Grazia ;) - un tuo passaggio sulla leggerezza con cui a volte si trattano i propri sentimenti, perché magari va di moda e ci si fa prendere, o meglio, perché questa può mascherare vuoti più profondi. Sto facendo il tuo primo percorso, che mi sta dando tanto... anche e soprattutto ora, che sono molto impegnata per il mio futuro lavorativo. Grazie di cuore, e a tutte...
    Rispondi a Vale* Commenta l’articolo

  8. Avatar di Francesca

    Francesca 6 anni fa (13 Maggio 2018 12:13)

    Ecco,ora ho capito perché gli altri non mi rispettano, do' troppa confidenza e giustificazioni devo mostrare solo una sana indifferenza!
    Rispondi a Francesca Commenta l’articolo

  9. Avatar di Barbara

    Barbara 6 anni fa (13 Maggio 2018 13:22)

    Cara Ilara, questo articolo non fa un piega. Sono d'accordo su tutto quello che scrivi e ho già in mente una situazione che mi da molto fastidio a cui porrò la parola FINE! Grazie. Barbara
    Rispondi a Barbara Commenta l’articolo

  10. Avatar di Maria

    Maria 6 anni fa (13 Maggio 2018 13:34)

    Un nuovo articolo da stampare e da rileggere quando ci sembra di non rispettare soprattutto noi stesse e il nostro valore! Grazie Ilaria, sto imparando tanto frequentando questo forum, soprattutto a rispettare me stessa. Ho fatto molto di questi errori, lo ammetto, e ogni tanto cado ancora, ma sto migliorando sensibilmente! Ad esempio oggi ho deciso di chiudere i rapporti con un ragazzo che stavo conoscendo e che, dopo essere stato molto presente, stava diradando i contatti e si comportava in modo freddo: la vecchia me sarebbe andata in crisi, diventando bisognosa e chiedendo spiegazioni, ma sono sparita senza neppure dare la strigliata della serie "non ci si comporta così", come consigliavi in un altro articolo. Non sarà un grande risultato, ma è un primo passo verso il rispetto per me stessa e la ricerca della persona giusta! Volevo condividerlo con voi!
    Rispondi a Maria Commenta l’articolo

  11. Avatar di Federica

    Federica 6 anni fa (13 Maggio 2018 14:51)

    Grazie Ilaria. Sei una persona con le palle e più sei diretta, più mi stai aprendo gli occhi. Non hai idea di quante volte sia stata brutalmente ridicola con gli uomini, mi sono tremendamente vergognata ritrovandomi tra i tuoi esempi. Autostima e rispetto, queste mitiche. Anche grazie a te trovo la forza di avvicinarle a me sempre di più. Riflettendo, in questo momento paradossalmente ringrazio queste situazioni in cui devo ancora affrontare chi mi manca di rispetto, perchè mi danno l'opportunità di poter reagire nella maniera corretta, per una volta! Alzando così il mio grande muro protettivo. Buona giornata
    Rispondi a Federica Commenta l’articolo

  12. Avatar di Livia

    Livia 6 anni fa (13 Maggio 2018 9:52)

    Un bel articolo per inaugurare questa domenica della Festa della Mamma. Cara Ilaria, quanto è costoso farsi rispettare e quanto lo è pagarne le conseguenze. Quanto costa fare i conti con una società, un paesino di provincia e il background culturale con cui sei cresciuta. Sempre che devo essere superiore e comportarmi da persona educata anche con chi non lo merita, il mio poi esplodere dopo tante sopportazioni e poi passare per pazza. Il mio dover lottare con false amicizie di provincia e rimanere sola perchè non ho voluto continuare rapporti basati sull'opportunismo, rapporti in cui mandando messaggi per uscire oppure per preoccuparti sullo stato di salute di una determinata persona, non ricevi risposta ma poi vedi le sue foto su fb con altre persone e se poi vieni ricercata e non rispondi, passi per maleducata e da evitare. Sono sempre stata triste perchè per mia madre io non so farmi rispettare e se lo faccio, sono arrogante e vengo etichettata tale. Per lei devo adattarmi a rapporti di convenienza, adattarmi in questo mondo falso ed ipocrita, ma non ci riesco. Sono stata esclusa dai miei colleghi sul posto di lavoro perchè, ferita dalla falsità di una che credevo amica, sono stata etichettata paranoica, troppo sensibile ed esagerata mentre loro tutti appresso alla soggetta in questione. Non sono stata più cercata, neanche un messaggio per sapere come stai, mi rode all'età di quasi 28 anni, vedere persone cafone, maleducata che, per volere dei miei genitori, dovevo da piccola comunque rispettare, avere amicizie, felicità in amore ed essere rispettate mentre io mi ritrovo ad essere sola, molto sola e a volte ad essere depressa. Trovo consolazione nel buddismo, nel dedicarmi allo studio, ma quando poi vuoi uscire e staccare la spina, chi chiami? Se hai solo rapporti di convenienza attorno, come fai a non evitarli? Già da bambina, esempio pratico, la bambina non voleva prestarmi i giochi ma agli altri li prestava, tu per volere dei tuoi dovevi farlo, ma quando la bambina te li rompeva, non dicevano nulla mentre se io mi azzardavo a fare queste cose venivo sgridata a morte. Come fai a non guardare il passato? Come fai a sentirti tranquilla? Ciao Ilaria
    Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 6 anni fa (13 Maggio 2018 12:40)

      Ciao Livia, ho qualche anno meno di te, ma capisco come ti senti, mi sono sentita così tante volte. Alla domanda: chi chiami? Io da un bel po' di tempo rispondo: nessuno, perché non c'è bisogno di chiamare nessuno, hai a disposizione la compagnia della persona che ti conosce meglio di chiunque altra: te stessa. Io due sabati fa ero da sola perché le persone con cui trascorro i sabati (pochissime, non superano le dita di una mano) erano impegnate/indisposte e volevo tanto staccare la spina dopo una settimana di studio e stress, così sono andata al cinema da sola. E al cinema c'erano solo coppiette. Si potrebbe pensare: oh ma che sabato di melma, da sola al cinema e pure circondata di coppiette! E invece io ho passato uno splendido sabato, perché ho deciso io tutto e mi sentivo forte, sicura di me e perfettamente in grado di soddisfare le mie esigenze, ho sorriso tutto il tempo, anche e soprattutto alle coppiette. Non c'è passato, non c'è zavorra, non c'è futuro che mette ansia, ci sei tu, che ti vuoi bene, non serve nient'altro. Ti mando un forte abbraccio!
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (13 Maggio 2018 15:06)

      Ciao Viviana, ti ringrazio per la tua testimonianza. Mi sono ritrovata molto in te e ti confesso che, come te, spesso se non ho nessuno vado al cinema, a vedere mostre o a fare shopping da sola. Questo fattore ha rappresentato motivo di attrazione verso l’altro sesso e anche “ammirazioni” verso donne che si vergognano ad andare ovunque da sole. Sai, questa cosa mi ha a volte etichettata come tipo solitario, però in fondo mi rendo conto che sono così e alle volte preferisco la compagnia. Mi sono accorta che in fondo in fondo non è poi così male, ma dopo un po’ la cosa ti pesa ma resisto. Ti abbraccio forte anch’io
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 6 anni fa (13 Maggio 2018 16:15)

      Bravissima Livia, allora sei anche più avanti di me, non sono ancora andata a una mostra da sola (ma rimedieró presto, la mia "compagna di eventi culturali" sta per partire per un lungo Erasmus). Resisti, le giornate no capitano a tutti e poi tutti abbiamo momenti più - diciamo così - aperti e momenti più chiusi. Ho letto in altri commenti che ami Oriana Fallaci. È stata la mia mentore per tutta l'adolescenza, quando mi sentivo insicura o pessimista rileggevo qualche passo dei suoi libri e ritornavo in pista. E l'aver scoperto di recente quanto abbia sofferto per colpa degli uomini, le sue fragilità e debolezze ha contribuito ad averla ancor più cara. Crescendo non condivido più tutto al 100%, soprattutto riguardo a certe posizioni estreme che sono lontane anni luce dal mio modo di pensare. Ma sicuramente le devo molto, mi fa piacere non essere la sola :)
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (13 Maggio 2018 18:49)

      Che bello! Anche gli stessi pensieri di lei al riguardo. Che belle queste cose che mi rallegrano la giornata. Due persone sul blog con i miei stessi gusti e modi di pensare.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Serena

      Serena 6 anni fa (13 Maggio 2018 16:54)

      Il cinema da sola, considerando che sono una cinefila appassionata, è una delle mie attività preferite! Insieme alla coccola che ultimamente mi riservo quando sono particolarmente appaturniata (in genere per motivi sentimentali), ovvero la cena al ristorante in completa solitudine. Un piatto di spaghetti alle vongole e un bicchiere di bianco e la vita mi sorride! :)
      Rispondi a Serena Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (13 Maggio 2018 18:48)

      Ecco un’altra fan degli spaghetti con le vongole come me :)
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Elis

      Elis 6 anni fa (13 Maggio 2018 17:27)

      Brava Viviana, condivido!
      Rispondi a Elis Commenta l’articolo

  13. Avatar di Tiziana

    Tiziana 6 anni fa (13 Maggio 2018 20:37)

    Grazie Ilaria, ho trovato questo tuo articolo molto chiaro e centrato, lo condivido pienamente, e serve per svegliare un po' la testa delle donne. E' un cammino una strada da percorrere, e io dopo uno storia con un manipolatore, ne sono uscita e ho capito che il RISPETTO per se stesse e alla base, per relazionarsi . La strada è questa, non facile perché ci sono giorni di vuoto, di tristezza, di sconforto, però non ci si può arrendere solo al bisogno di riempire un vuoto, sono single da un po', ma sto semplicemente crescendo, mi sto formando per avere una relazione che abbia come 1 valore il rispetto. Il rispetto è quello che cerco ed è un valore inespugnabile, basta ominidi, se voglio un uomo voglio essere DONNA. Grazie Ilaria Tiziana
    Rispondi a Tiziana Commenta l’articolo

  14. Avatar di Giusi

    Giusi 6 anni fa (14 Maggio 2018 0:41)

    Questo articolo, il giorno della festa della mamma, mi ha fatto pensare a quante donne come la mia mamma per "cultura" hanno sopportato uomini ( mariti) e subito tradimenti e maltrattamenti per lo meno morali, in nome della "famiglia". E poi leggo i commenti...e penso: che donne! Grazie Ilaria e grazie a tutte le donne che scrivono i loro pensieri e le loro lotte nei commenti! Tutte meravigliose! Orgogliosa di essere DONNA !
    Rispondi a Giusi Commenta l’articolo

  15. Avatar di Fabiola

    Fabiola 6 anni fa (14 Maggio 2018 9:21)

    Ciao Ilaria complimenti grande articolo, il rispetto per se comunque parte da un minimo di solitudine. Bisogna accettare il fatto che farsi rispettare significa anche allontanarsi dal 90% delle persone che ti ruotano attorno, ma che gioia in questo marasma trovare persone che rispettano te e le persone in quanto tali, buona vita a tutte
    Rispondi a Fabiola Commenta l’articolo

  16. Avatar di Emilia

    Emilia 6 anni fa (14 Maggio 2018 20:38)

    Rileggendo l'articolo con maggiore attenzione ho notato l'espressione "ti ha portato a letto" e mi è venuta in mente la diatriba che nacque su questo blog diversi mesi fa per una frase simile utilizzata da me... Ne scaturirono commenti lunghissimi che ribadivano lo stesso concetto. Certo che noi donne a volte riusciamo a diventare nevrasteniche con poco! :D Buona serata a tutti
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  17. Avatar di Chiara

    Chiara 6 anni fa (14 Maggio 2018 17:03)

    Ciao Ilaria, complimenti per il blog che oramai seguo da tantissimo tempo.Sono una ragazza di 26 anni e ti scrivo perche' mi trovo in una situazione scomoda in cui non so come comportarmi e vorrei un consiglio. Ti racconto l'antefatto: Sto facendo un Master all'estero ed uno dei miei professori (uomo di mezza eta') aveva iniziato a farmi complimenti, battute sull'invitarmi a cena, richieste di mandargli la mia playlist preferita, si era offerto di autarmi con la tesi senza che glielo avessi chiesto, mi chiamava my dear e cosi' via. Io ci sono caduta come un'imbecille e ho iniziato a provare attrazione nei suoi confronti. Poi lui di punto in bianco si e' tirato indietro precisando (senza che io avessi detto o fatto alcunche') che noi siamo "amici" e che voleva evitare che io frantendessi. Poco dopo ho scoperto che era sposato. Cosi' ho deciso di scrivergli quello che pensavo e chiudere la cosa. Lui mi ha chiesto di vederci per un caffe' e parlare a voce ma quando gli ho confermato la mia disponibilita' non ha fissato l'appuntamento. Cosi' ho deciso di andare avanti e ignorarlo. Lui ha ricominciato a prestarmi attenzione, mi ha chiesto di uscire e festeggiare insieme una volta che il master sara' finito ed io non ho risposto. Alla fine stanca della situazione che si era venuta a creare, approfittando delle vacanze pasquali e del periodo prima degli esami ho deciso di allontanarmi dalla scuola d'economia per non incontrarlo e farmi passare la cotta. Sono ritornata pochi giorni fa e lui sta ricominciando a fare il carino, ad ineressarsi a cio' che faccio, chiedermi di inviargli la musica che ascolto e cosi' via. Mi sembra un copione gia' riscritto. Io non voglio ricaderci, mi sento una stupida. Non capisco perche' fa cosi'. Sta giocando con me? Mi sono immaginata tutto? Come devo comportarmi con lui?. Sono nella confusione piu' totale. Che mi consigli di fare?. Grazie per il tempo e l'attenzione dedicatomi. Un caro saluto, Chiara
    Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (14 Maggio 2018 17:31)

      Sta giocando con te. Come devi comportarti con lui? Tu non "devi" niente. Se sei costretta a lavorarci, limitati al lavoro, se no ignoralo. E' un poveretto, demente. Anche se ci ha scritto "Prof" davanti al nome.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Chiara

      Chiara 6 anni fa (14 Maggio 2018 18:45)

      Grazie del consiglio. Comunque hai ragione è un'idiota e mi conviene continuare ad ignorarlo. Mi sento ancora più stupida per il fatto che ne soffro...
      Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (14 Maggio 2018 19:22)

      Ciao Chiara, ne soffri perché pensi di essere in qualche modo responsabile dei suoi andirivieni, ma non è così. Purtroppo c'è gente che fa una vita di xxx, talvolta alza lo sguardo e cerca di tirarsi su mettendosi sulle spalle di qualcuno/a, poi però torna da dove era venuto perché da buon porcellino ama grufolarsi nel fango. Talvolta tutto questo ha un andamento ciclico, quindi grufolare, rialzarsi usando le tue spalle, rituffarsi, grufolare ecc ecc non avranno mai fine, per loro. Se ci pensi bene ha un po' dell'inferno dantesco in terra questa situazione, ma tira un sospiro di sollievo, è roba solo per loro, non per te :)
      Rispondi a Emanuela T Commenta l’articolo

    • Avatar di Chiara

      Chiara 6 anni fa (14 Maggio 2018 20:44)

      Grazie Emanuela, commento illuminante :)
      Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

  18. Avatar di Clacla

    Clacla 6 anni fa (15 Maggio 2018 11:50)

    Standing ovation per Ilaria, articolo fantastico, grazie! Senza rispetto non c'è relazione in cui dovremmo aver voglia di stare.
    Rispondi a Clacla Commenta l’articolo

  19. Avatar di Eleonora

    Eleonora 6 anni fa (16 Maggio 2018 9:06)

    Proprio ieri sera ,sistemato uno che ama ergersi a critico su tutto e tutti,il classico manipolatore che crede di esser molto furbo... Dopo un paio di battute su WhatsApp che poteva tranquillamente risparmiarsi,l'ho bloccato. La questione ,x me,muore li. Non penso proprio che lo rivedrò in futuro . Esistono, purtroppo,persone che il rispetto non sanno nemmeno dove è di casa...il tuo articolo è semplicemente perfetto:vanno allontanate ed eliminate dalla propria vita perché inutili e tossiche.
    Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

  20. Avatar di Licia

    Licia 6 anni fa (16 Maggio 2018 9:58)

    Il mondo è pieno, proprio zeppo, di mancanza di rispetto, non solo verso noi donne, ma in generale verso le persone più deboli, perché giovani, inesperte, perché anziane, perché svolgono un lavoro non ambito o sono disoccupati, perché disabili, perché povere...e le donne raccolgono il peggio, quando sono brutte, non più giovani, grasse, fragili, oppure talmente bisognose di sicurezza e considerazione da aggrapparsi al primo cafone che incontrano e non lasciarlo più. Questo articolo è molto incisivo, diretto, piacevolissimo, ma dietro le battute esilaranti c'è la realtà nuda e cruda!!! Complimenti! Spero che sarà utile a tantissime donne per capire che trovare almeno la serenità e l'equilibrio, ed eventualmente, se sappiamo aspettare, non svenderci e scegliere, la felicità, dipende solo da noi.
    Rispondi a Licia Commenta l’articolo