Come affrontare lo sconforto e uscirne più sicuri e più capaci

come affrontare lo sconfortoCome affrontare lo sconforto?

Come si fa ad affrontare quei momenti, magari anche molto difficili, che ci abbattono e ci fanno sentire delle nullità?

Quei momenti così brutti e che allo stesso tempo, richiedono che ci diamo ancora più da fare, agiamo, prendiamo l’iniziativa?

Proprio quando magari ci sentiamo senza forze e risorse e dobbiamo proprio in quel momento tirarne fuori di più?

Come facciamo ad andare oltre e a continuare la nostra vita quando ci sentiamo “giù di corda” come si dice o siamo davvero tristi o abbiamo delle questioni seriamente difficili da affrontare?

In questo momento di chiusure, di lockdown, di rischio per la salute nostra e dei nostri cari e di scenari economici per nulla positivi lo sconforto è nostro compagno quotidiano.

Ma non solo in questi momenti chiaramente e indubitabilmente difficili possiamo essere presi dallo sconforto, anche in altri.

Momenti che riguardano questioni nostre personali, tipo un amore non ricambiato, un abbandono, un lutto, la perdita del lavoro.

O i momenti di sconforto possono giungere anche quando apparentemente va tutto bene.

Ciononostante in alcune situazioni affiora in noi qualcosa che ci rende tristi o insoddisfatti e ci fa percepire di non avere una via d’uscita.

Insomma, anche se la nostra vita non ci crea particolari problemi, nemmeno ci entusiasma e ci dà gioia.

Superare tristezza e paura

In effetti la vita è fatta di alti e bassi, di sorprese non sempre gradite e di cambiamenti repentini, anch’essi non sempre positivi, anzi.

Può succedere l’inaspettato, che ci atterrisce oppure possiamo avere una vita costellata di continue difficoltà.

Che dire, poi, della solitudine, quel sentimento tanto diffuso e ben noto anche a chi non è solo “fisicamente”?

La solitudine è quella sensazione di non avere sostegni di nessun tipo, di non avere nessuno che ci ascolta e con cui parlare.

Ma nemmeno che ci parla o da ascoltare.

Nessuno che tenga a noi e al nostro benessere, nessuno incuriosito da noi o interessato al nostro bene.

Ripeto: è un sentimento comune a persone che sono in coppia, sposate e/o hanno una famiglia.

Quella di vivere estranei a persone che ci sono vicine e che addirittura condividono la vita con noi.

La solitudine è il grande spauracchio di chi è senza un partner o senza un valido contesto famigliare, ma, credimi, è un grande spauracchio di certo per le persone maltrattate e abusate e anche di chi sta con una persona con cui non ha nulla da condividere.

Credo che la questione delle relazioni che non funzionano pur non essendo disfunzionali, violente, di odio, sia una tragedia diffusa e silente.

La paura di quanto ci può accadere nel futuro

Se pensiamo alla solitudine, spesso veniamo colti da una paura incontenibile di quello che ci potrà accadere nel futuro, magari qualcosa che non sapremo come affrontare e allora la paura si fa più forte.

E’ raro che ci capiti di pensare che potremo farcela da sole, per conto nostro o, come spesso capita, che l’aiuto di altri non potrebbe arrivarci mai, anche se si tratta di persone a noi vicine e che noi però ce la caveremo lo stesso ed egregiamente.

Pensiamo anche a chi sta in quei matrimoni fatti di monotonia e di unione indifferente: perché mai l’essere in due dovrebbe garantire sostegno?

Si tratta di inganni della mente, meglio, di inganni dell’emotività.

È importante saper contare su se stessi e – attenzione a quello che sto per dirti – contare su se stessi significa anche fare le scelte giuste riguardo le persone che ci stanno accanto.

Cioè scegliere le persone giuste: partner, amici, consulenti, confidenti e così via.

Accettare lo sconforto e andare oltre

Come spesso diciamo sul blog, accettare anche la peggiore delle situazioni è il primo passo per superarla, per andare oltre.

Lo stesso si può dire per i momenti di sconforto e per la sensazione negativa che lo sconforto produce.

Volere che lo sconforto scompaia per magia non è da persone adulte.

Così come volere che nemmeno appaia.

Lo sconforto è parte delle sensazioni normali dell’animo umano, una forma di disagio e di dolore che ci fa capire che qualcosa non va bene e va cambiato.

Spesso ci si ritrova di fronte a sfide che sembrano più grandi dei noi, che non possediamo le forze necessarie ad affrontarle.

Altre volte ci si impunta e si pretenderebbe che tutto il brutto scomparisse magicamente e non si agisce, quasi si trattasse di una forma di ribellione.

Accade anche che ci si senta colpite ingiustamente e di non meritarsi il male che si sta vivendo o il dolore che si prova.

Può capitare che qualcuno ingaggi una sorta di lotta psicologica con se stesso.

Una lotta psicologica che è sterile e crudele data che è fatta di rimugini, di rabbia, di disperazione, tutte interiori.

Di scenari negativi.

Spesso vorremmo mollare, sparire, metterci in un nascondiglio segreto, smettere di “combattere” la nostra battaglia per stare meglio.

Oppure, all’opposto, vorremmo risolvere tutto e non solo, fare molto di più realizzare in un attimo tutto quello che non abbiamo realizzato in una vita intera.

Questa non è la via più giusta e tu lo sai bene.

Perché rischia di buttarti ancora più giù e di renderti ancora più sconfortata, delusa, triste, magari disperata.

Lo sconforto va affrontato, perché affrontandolo lo si può superare.

Con gli strumenti giusti.

Due settimane di sfide per scoprire il tuo valore, quello del quale nemmeno tu sei consapevole, regalarti sicurezza e mettere in luce i tuoi punti di forza più autentici. Sorriderai, riderai e diventerai più forte e determinata.

Come affrontare lo sconforto: 6 passi che si possono fare anche nei momenti più terribili

Di seguito ti propongo 6 passi per accettare prima e poi lasciare andare lo sconforto,

1 Trova l’equilibrio interiore

In realtà per affrontare lo sconforto e soprattutto per prepararsi a eventuali “attacchi di sconforto”, prevenirli e quindi evitarli, è essenziale trovare o ritrovare il proprio equilibrio emotivo.

Il che significa prendere il controllo di se stesse e della propria vita, amarsi scoprire o riscoprire la propria autostima.

Trovare l’equilibrio interiore è facile? Non è cosa facilissima ma si può fare, eccome se si può fare.

Intanto bisogna agire, darsi una mossa, nel senso anche di fare stretching dal punto di vista emotivo, mettendosi alla prova, facendo, il “miglio in più”.

Per esempio è importante riunire tutte le forze e le energie che possediamo concentrandoci sul “possibile”.

Cioè su quello che possiamo realizzare nel PRESENTE, adesso, qui e immaginare con nettezza, chiarezza e realismo il futuro in tutta la sua bellezza.

È importante concentrarsi sul presente e sui pensieri di quanto è fattibile e realizzabile e insieme su quello che ci serve per procedere, riprenderci, stare bene, crescere e operare una trasformazione positiva su noi stessi e sulla nostra vita.

Le energie vanno concentrate non su quello che non si vuole, ma su quello che si vuole.

2 Da questo ne deriva che è importante definire e formulare i propri obiettivi. Se non si sa dove si vuole andare, come si fa ad andarci?

3 Oltre che del tuo equilibrio emotivo, è fondamentale che ti occupi del tuo benessere mentale e fisico.

Senza nessun perfezionismo ma in modo “rilassato”, cioè concentrandoti su quello che puoi davvero controllare (ad esempio quanto riposi, quanto cammini, cosa mangi) e non su quello che non puoi controllare (le maldicenze altrui, il meteo, le inefficienze annose delle grandi istituzioni).

Oltretutto pretendere di essere sempre in controllo e “perfettina” ti stressa moltissimo e ti fa percepire come una rompiscatole cosmica.

E allontana gli uomini 😊

4 Sii grata. Esercita la gratitudine.

“Ma accidenti, Ilaria, stiamo parlando di affrontare lo sconforto e tu mi dici di essere grata! Ma di che cosa?!? Ma che cosa stai dicendo?!?”

Ci sono molte donne che hanno il “vizio” di lamentarsi e lamentarti non fa altro che farti stare peggio (anche se sul momento ti sembra di stare meglio) e allontana gli altri, le persone sane, che alla fine si stufano delle lamentele.

Le lamentele angosciano te e gli altri.

Per evitare le lamentele, abituati a essere grata.

Anche nei momenti peggiori, ci sono situazioni, eventi, “piccole cose” che sono belle e di cui essere grati.

Una bella giornata, il cielo azzurro, un’attesa pioggia rinfrescante, un fiore, un buon caffè, un bel film…

Prendine nota, scrivi le piccole grandi cose che ti gratificano sulla tua agenda, su un foglio da mettere sul frigorifero o sulla scrivania.

Un foglio da aggiornare regolarmente.

5 Fai una cosa alla volta. Occupati di una questione alla volta. Che sia un compito, una commissione, un’attività o un problema, affronta una cosa per volta.

Anche se hai cinque problemi, inutile affrontarli tutti insieme.

“Separa” i problemi e affrontali uno alla volta.

Quando hai dedicato il tempo necessario ogni volta a una questione – fosse anche un problema – chiudi e dimenticatene fino alla prossima volta.

Come?

Per esempio facendo attività fisica o manuale (un hobby) o dedicandoti a un’altra questione che ti assorbe, con calma.

L’elefante si mangia un pezzo alla volta.

Non pretendere di poter risolvere tutto in un attimo, ma nemmeno di avere fin da subito le idee chiare per risolvere tutto.

Con la calma ti arriveranno le idee e le soluzioni giuste.

È garantito.

6 Abbi fiducia in te stessa e nelle tue risorse. Io non sono della scuola per cui noi siamo in grado di fare tutto.

Siamo di certo in grado di fare molto e spesso non riusciamo a ottenere quello che possiamo per il semplice fatto che non crediamo in noi stesse anche e soprattutto per come ci hanno educato.

Abituati a riconoscere le tue competenze e i tuoi talenti, alla faccia di quello che ti hanno messo in testa gli altri.

E credici!

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16 Commenti

  1. Avatar di Enry

    Enry 3 anni fa (1 Novembre 2020 21:09)

    Ecco, la mia vita ricade nella categoria "costellata di continue difficoltà" piccole o grandi e di strategie di resilienza e resistenza ne ho messe a punto di svariate (sono allenata ahahah), però con il passare degli anni un po' ti stufi di essere continuamente in trincea. E quindi? Prendetelo come un piccolo sfogo tra amiche...
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  2. Avatar di Fabio

    Fabio 3 anni fa (1 Novembre 2020 23:35)

    Articolo molto utile in questi momenti e oltre, grazie Ilaria. Capita anche a me di avere dei momenti di sconforto, pochi pochi, momenti in cui mi pare crolli il mondo, come mi comporto? Aspetto il giorno dopo, sto fermo, non agisco sotto stress, domani sicuramente e come sempre accade ragionerò meglio e la soluzione la troverò senz'altro, c'è sempre una soluzione e a volte è superiore alle aspettative. Questo ho fatto da quando ho deciso di separarmi le decisioni sono solo mie, nel bene e nel male, a volte sembrano più grandi di noi, enormi, ma si possono superare, si devono superare, è un momento importante di crescita personale, di aumento dell'autostima, di autonomia. Fabio
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  3. Avatar di Paola

    Paola 3 anni fa (3 Novembre 2020 17:51)

    Ragazzi, avete saputo di Vienna? Se penso che é una delle mete in cui stavo pensando di trasferirmi a "cercare fortuna" mi vengono i brividi! Il fatto che siano sempre più vicini all'Italia(perlomeno per me che vivo al Nord) non vi spaventa? Mentalmente sono ancora bloccata, ma appena realizzerò davvero credo verrò presa dal terrore. Insomma, capisco chi ha paura ad uscire di casa... Anche se il male in realtà é ovunque
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  4. Avatar di Silvia

    Silvia 3 anni fa (15 Novembre 2020 11:22)

    Buona domenica a tutti, volevo chiedervi un suggerimento. In queste ultime settimane, ci sono momenti in cui è come se viaggiassi con uno zainetto da trekking bello pieno sulle spalle. Cerco di alleggerirlo rimuovendo la torcia, il sacco a pelo o un paio di scarpe in più ma, quando me lo rimetto in spalla, quello continua a pesare una tonnellata! Allora mi sono detta: d'accordo, intanto inizio con l'accettare di sentirmi così (ossia di avere uno zainetto pesante) e poi affronto un problema alla volta. Sono consapevole di non poter 'risolvere' tutto in un batter di ciglia, o di potermi sentire meglio se prima non accetto le mie emozioni. Questo, in teoria, lo so bene. In questi giorni però sto facendo particolarmente fatica ad accettare di sentirmi così... come dire: stanca, sfibrata e giù di corda. Ma credo che sia solo accettandolo che possono iniziare a stare meglio, voi che ne dite?
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    • Avatar di Eliana

      Eliana 3 anni fa (15 Novembre 2020 12:23)

      Attraversare le nostre emozioni e lasciarle scorrere é indubbiamente utile, ma lo é altrettanto prendersi dei piccoli momenti tutti per sé per staccare dai pensieri negativi. Affrontare un problema alla volta é la strategia giusta per risolverlo, ma ricordati di ricompensarti dopo ogni risultato raggiunto.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 3 anni fa (15 Novembre 2020 20:13)

      Com'è vero: usare gentilezza e vicinanza con noi stessi è proprio parte del prendersi cura di sé, anche e soprattutto quando veniamo colti da pensieri o sensazioni negative. Mi segno il punto di farmi dei piccoli regali emotivi e darmi valore per i piccoli e grandi risultati raggiunti, che ancora oggi dò spesso per scontati ;) Grazie mille della vicinanza, Eliana!
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    • Avatar di Eliana

      Eliana 3 anni fa (16 Novembre 2020 10:17)

      Un abbraccio Silvia. Fortunatamente in forma virtuale ancora si può
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 3 anni fa (16 Novembre 2020 19:39)

      Davvero, a te! :)
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    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 3 anni fa (15 Novembre 2020 13:14)

      Ciao Silvia. Sì, proprio così. Accettalo. Non perché devi, ma per il tuo bene. Non pensare al fatto che stai male, non dimenarti, così ti fai peggio. Stai calma e accetta di stare male, di essere stanca, senza altri pensieri. Il pensare di essere stanca aggiunge stanchezza. Il pensare di stare male è un dolore aggiuntivo. Centrati nel momento dicendoti: “ora va così”. Non è che dobbiamo essere sempre al 100% perché la società della performance ce lo impone. Dopodiché, scala le marce dove puoi, vai a basso regime. Esattamente togliendo la torcia, etc. Chiama il tuo medico di base esponendogli la tua situazione. L’astenia in un simile momento è naturale. Dal canto mio posso dirti quanto segue, che è quello che faccio io per me stessa in questo momento in cui mi sento come te. Passa ai bisogni di base, come se fossi un neonato. Sonno. Riposa tanto e cerca di riposare bene. Aiutati con qualche rimedio naturale. Io ricorro alla valeriana. Cibo. Mangia leggero e nutriente (evita cibi con grassi saturi e molto conditi, punta sulle verdure e sulla frutta e sui superalimenti: verdure fermentate, semi e bacche) e prendi integratori per il sistema immunitario, il metabolismo e il benessere cerebrale. Importanti il magnesio, la vitamina C e D, gli omega 3-6-9. Bevi tanto. Tieni sotto controllo il ciclo se lo hai ancora. Cerca di fare meditazione concentrandoti sul respiro (diaframmatico) e sull’aria che passa dalle narici, anche solo per 15 minuti al giorno, allungando molto la fase dell’espirazione. Massaggio allo scalpo (galea aponeurotica) semplicemente con le punte dei polpastrelli: aiuta a rilassarti e a riattivare la circolazione in testa. Se hai animali, coccolali. Accarezzare il loro manto, aiuta molto. Se sei una zona in cui puoi uscire, stai un po’ nella natura. Buona fortuna e un abbraccio!
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 3 anni fa (15 Novembre 2020 20:25)

      Ciao Francesca, riconosco che spesso la pressione me la metto io stessa, oltreché data dal momento in generale che stiamo vivendo e dai ritmi lavorativi. Partirò con l'accettare piano piano che non sono *Rocky* :D e ritornando anche ai principi di base e alla cura per me. Come dormire e riposarmi quanto basta, una buona dose di yoga da casa e quando posso buttarmi in passeggiate in natura o comunque distensive fuori casa, che tra l'altro adoro. Ho già contatto il mio medico per una cura invernale adeguata e, noi nordici, prendiamo gli integratori per la vitamina D quasi come fossero caramelle :) Grazie mille per tutti gli questi spunti, Francesca, e mi auguro che tutto ciò porti più serenità ed energia anche a te!
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    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (17 Novembre 2020 0:57)

      Grazie @Ilaria per questo articolo salvifico, sempre sul pezzo tra l'altro con quello che riscontri tra noi commentatrici. @Silvia, concordo con quello che ti è stato detto, in particolare con la pet therapy. Quando ho i miei momenti di sconforto, di solito la sera, mi sdraio sul letto e aspetto che la mia gattina si posizioni su di me, tra il petto e la pancia. Io di solito mi sfogo con un pianto liberatorio, mentre lei si spiaccica sopra di me e si allunga con le zampine fino al collo, che sembra quasi che mi abbracci. E restiamo così, cuore a cuoricino, fra i miei lacrimoni e le sue fusa, finché non mi passa. Per il resto, mi sono data un obiettivo a breve termine da perseguire, visto che i musei sono chiusi e devo stare a casa. Ogni giorno mi faccio almeno una risata, anche con l'aiuto di video divertenti, tengo in ordine la casa e, se è bel tempo, esco a passeggiare. E ti dico quello che stamattina mi ha detto la mia councelor per telefono: devo essere soddisfatta di me perché, nonostante gli abbandoni e le delusioni e i conseguenti momenti di sconforto, non ho perso le buone abitudini e non mi sono buttata in dipendenze tossiche o scelte comode che però fanno regredire. Moltissime persone, infatti, per colmare il vuoto interiore si buttano sul cibo o sul fumo o su una forsennata attività fisica (del tipo palestra 5/6 giorni a settimana), oppure bannano il cibo o si iscrivono sulle chat e iniziano a fare sesso con chi capita. Ci vuole coraggio e forza di volontà per curare sempre la propria alimentazione, per rinunciare ai vizi, per fare sana attività fisica senza esagerare. C'è anche chi, non sopportando la solitudine, decide di tornare a vivere coi genitori, pur avendo un lavoro e potendosi permettere una stanza o una casa da solo. Ce n'è un mare di gente che non ce la fa e preferisce tornare indietro piuttosto che prendere la vita di petto e affrontare il mare in burrasca, rimanendo però al timone della nave. Io sento la solitudine ma la mia indipendenza è preziosa e non tornerei mai a vivere coi miei genitori, nonostante sia loro molto legata. Tu addirittura vivi all'estero e ce ne vuole di coraggio, lo so perché anch'io ci ho vissuto. Per quanto la gente possa essere alla mano, non è mai come vivere nel proprio Paese. A mio parere, tu sei una roccia. E anch'io. Lo siamo tutti. Siamo rocce e siamo canne al vento. Ci pieghiamo ma non ci spezziamo. Anzi, seguiamo il flusso.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 3 anni fa (17 Novembre 2020 21:28)

      Qualche settimana fa mia mamma mi ha chiesto di rientrare a casa sua Italia e lavorare da lì fino a che questo periodo non fosse passato. Per quanto avere una presenza vicina mi rincuori e riscaldi la mente, non ho esitato a voler rimanere a Bruxelles. Nella mia casina e continuando lo yoga online, il lavoro da casa, le passeggiate per il quartiere - che è sempre un po' sconosciuto, ma dove mi trovo a scoprire spesso un particolare in più. Hai ragione, Vic, siamo tosti! E senza prendere scorciatoie. Grazie davvero, mi ha aperto il cuore leggere il tuo messaggio. E prendere coscienza, ancora una volta in più e proprio quando ne ho più bisogno, che siamo in tanti a metterci impegno e fare i nostri passi quotidiani. Per il nostro equilibrio. Per la nostra serenità. E per mantenerci saldi su di noi, nonostante la burrasca. Avanti così!
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    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (18 Novembre 2020 19:45)

      Prego, cara. Esatto, sempre avanti, verso la nostra personale bandierina a scacchi! :D
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  5. Avatar di Antonia

    Antonia 3 anni fa (30 Agosto 2021 20:35)

    Buonasera a tutti! Spero stiate bene. Ho bisogno del vostro supporto, se possiamo chiamarlo così. Attualmente senza un amore né rapporti amicali, recentemente a causa del Covid ho perso il lavoro. Devo dire che sotto il fronte dell'occupazione mi sto dando da fare e che colgo ogni occasione possibile per uscire. Sono anni ormai che vivo da sola ma in quest'ultima settimana sta iniziando a pesarmi. Mi pesa non avere qualcuno che mi chieda com'è andata la giornata, che cos'ho fatto, che cucini anche per me se non ho voglia di farlo. Ed ecco il punto: a pranzo ancora ce la faccio(ho seri problemi di salute per cui dovrei mangiare spesso), ma la sera spesso vado a dormire a stomaco vuoto, restando a guardare il soffitto per ore... Qualcuno tra voi che ha mai vissuto lo stesso?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 3 anni fa (30 Agosto 2021 21:41)

      Antonia, intanto ti sono vicina e ti abbraccio. Mi complimento per il tuo coraggio e per il fatto che ti dai da fare per il lavoro e cogli ogni occasione per uscire. Persevera. Per quanto riguarda la questione ‘saltare la cena e guardare il soffitto’ ti consiglio di parlarne con il tuo medico di base o con chi ti ha in terapia per i tuoi problemi di salute. Potrebbe essere il caso di avere una visione d’insieme, anche in relazione ai tuoi problemi di salute, e di eventualmente prevenire e affrontare al meglio un inizio di depressione o magari di arginare sintomi in qualche modo collegati alle questioni di salute di cui parli. La mia è solo un’ipotesi e direi che vale la pena fare una verifica. Continua a seguire il blog, partecipando a quegli scambi che ritieni ti diano più valore. Un caro saluto!
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