Il pericolo delle storie “troppo” importanti

Se vuoi attrarre la persona e la relazione giuste per te nella tua vita, non devi dare troppa importanza all’amore, alla relazione e al tuo partner o alla tua partner.

Non devi dare troppa importanza all’amore. Non devi dare troppa importanza alla relazione. Non devi dare troppa importanza al tuo partner o alla tua partner.

(Ho scritto due frasi uguali, mica mi sono sbagliata, l’ho fatto apposta).

Non devi dare troppa importanza alla ricerca della persona giusta per te.

Questa è una cosa essenziale,  f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-le.

Ne parlo anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” che, se non l’hai ancora fatto, ti conviene scaricare subito.

Devo ripeterlo?

Ok, lo ripeto e lo ribadisco.

Te lo dico con altre parole: non devi amare troppo; non devi contare sull’altro/sull’altra, non devi cercare appoggio, non devi cercare conforto ai tuoi dispiaceri di una vita e alle tue ferite del passato.

NON DEVI DARE VALORE ALL’ALTRO, ALL’AMORE E ALLA RELAZIONE PIU’ DI QUANTO NE DAI A TE STESSO O A TE STESSA.

Non devi dimenticarti di te, della tua vita, della tua felicità, dei tuoi valori, del tuo piacere, della tua serenità interiore. Dei tuoi divertimenti. Del tuo godimento sessuale. Della tua realizzazione personale. Delle tue passioni. Delle persone alle quali tieni e che ami. Delle barzellette che ti fanno ridere. Degli abiti che ti piacciono. Dei libri che ami. Della musica che adori. Della natura. Del mondo. Degli spaghetti e della pizza. Del tuo lavoro e dei tuoi hobby.

Non lo devi fare se hai accanto a te una persona che ti ama e che ami. Non lo devi fare se sei nella relazione dei tuoi sogni.

Non lo devi fare se sei ancora single. Se sei solo/a. Sei stato lasciato/a. Se sei divorziato/a o separato/a.

Non lo devi fare se sei in una storia sentimentale, in una relazione, in una convivenza o in un matrimonio nel quale stai malissimo, ma davvero male, e del quale non riesci proprio a liberarti.

Ecco, adesso lo dico papale papale, perché è troppo importante.

Avevo in programma e in serbo per te un articolo su un tema diverso, ma, dopo la pubblicazione dell’articolo della settimana scorsa, dedicato all’importanza delle storie poco importanti e dopo che ho considerato le reazioni che ha suscitato tra voi lettori, ho pensato bene di affrontare lo stesso discorso (difficilissimo che in due articoli consecutivi sviluppi lo stesso argomento), da un’angolatura completamente opposta.

Nell’articolo della settimana scorsa parlavo delle storie “lievi” e “leggere” che possono far divertire, far incontrare spensieratemente con il mistero affascinante dell’altro e che permettono di crescere.

E, molti, giustamente, hanno considerato che le storie poco importanti non sono per loro.

Qualcuno ha fatto riferimento a valori fondamentali dell’esistenza nei quali crede, qualcun altro alla ricerca dell’ideale, del vero amore e dell’Amore con la “A”  maiuscola.

Tutte considerazioni belle, vere, importanti.

Esiste il vero amore? Sì, esiste. Vi sono persone che lo vivono e l’hanno vissuto. Per davvero e sinceramente.

Esiste il partner ideale? Sì, esiste. Vi sono persone che ce l’hanno il partner ideale. Per davvero.

Esiste l’Amore con la “A” maiuscola? Sì, esiste. Eccome.

Tutte queste cose esistono e sono reali. Sono frutto di desiderio, impegno, costruzione quotidiana. Maturazione personale.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E dell’interpretazione che ciascuno dà degli accadimenti della vita. Della propria vita.

Che significa questo?

Significa che il partner ideale, il vero amore e l’”Amore con la “A” maiuscola” possono entrare nella tua vita proprio nel momento in cui tu li rendi qualcosa di concretamente esistente nel tuo percorso quotidiano.

E come fai a rendere qualcosa “concretamente esistente” nel tuo percorso di vita?

Smettendo di sognare, smettendo di attaccarti a un ideale, smettendo di rimanere fedele a una parola (in questo caso la parola “amore”).

E incominciando a dare reale e concreta importanza a te stesso e a te stessa, a quello che sei, a quello che ti piace, a quello che vuoi diventare e a quello che ti piacerà in futuro.

Credo che a questo punto sia necessario un chiarimento da parte mia, una sorta di “confessione” personale.

Sai perché ho scritto questo articolo “imprevisto” e l’ho scritto di getto e tanto “con la pancia e con il cuore”?

Perché, dal mio osservatorio particolare, in base alla mia esperienza personale di donna, e considerando il tutto anche e soprattutto dalla prospettiva dei tanti contatti che ho con le persone che cercano il mio aiuto professionale, ho fatto un po’ il punto della situazione.

Ho pensato alle tante donne e ai tanti uomini che si impediscono di vivere una relazione piena (e rifiutano di dare il proprio amore a qualcuno che lo meriterebbe e che non aspetta altro) perché seguono l’illusione della perfezione. O l’ideale dell’amore assoluto. E magari questa illusione e questo ideale, per loro, è solo uno scudo.

E ho pensato alle tante donne e ai tanti uomini che, dopo una separazione o un divorzio, o dopo la fine di una lunga e importante relazione, si sentono totalmente falliti come persone. Si sentono uomini e donne a metà. Si sentono – se è il caso – genitori inadeguati e falliti. Spesso si sentono anche figli degeneri (hai idea di quante persone in età matura, hanno imbarazzo, vergogna e timore a dire in famiglia che la loro “storia d’amore importante” è finita?).

Ho pensato alle tante donne e ai tanti uomini che continuano a restare in una “relazione importante”, in un matrimonio o in una convivenza, che non solo non dà loro più niente, ma continua a togliere, in termini di allegria, serenità, vitalità e anche … dignità.

E sai perché queste persone non decidono di abbandonare delle storie dolorose?

Perché rispettano di più l’idea del grande amore di quanto rispettino se stesse. Molto spesso questo loro modo di pensare è così radicato nella loro mente e, addirittura, sotto la loro pelle, che non ne sono consapevoli.

Soffrono e si sentono fallite e non si rendono conto che, semplicemente, possono andarsene.

E mettere se stesse e la propria vita al primo posto.

Insomma, che cosa concludo, una volta di più?

Della tua vita fai quello che vuoi, esaudisci i tuoi desideri, punta a realizzare i tuoi sogni.

Ma ricordati che prima di tutto vieni tu. Anche prima delle tue idee, delle tue convinzioni e dei tuoi ideali ;) .

Mando un forte abbraccio a chi legge, che si trovi d’accordo o totalmente in disaccordo.

Lasciami i tuoi commenti, le tue opinioni e le tue perplessità.

Cordialmente

Ilaria

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121 Commenti

  1. Avatar di raffaella

    raffaella 13 anni fa (11 Maggio 2011 21:31)

    @Bice @Ilaria: acquisite le consapevolezze, è necessario passare alle azioni...chi compie le stesse azioni di sempre, ottiene sempre gli stessi risultati...questa frase dovrebbe essere ripetuta da tutti più volte al giorno :)
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  2. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (11 Maggio 2011 22:31)

    RAFFAELLA CARA,ciascuno è fatto a suo modo...difficile esser"schizofrenici"in amore,io penso...si spera+semplicemente di trovare qualcuno che sia come noi,tutto qui...anche se è rarissimo,me ne rendo perfettamente conto...io non mi cambierei con nessuno al mondo:son troppo particolare e mi piaccio moltissimo così come sono... :)))
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  3. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (11 Maggio 2011 23:42)

    @ Raffaella: quella frase che scrivi l'ho sentita anche da un mio ex e mi aveva molto colpito... molto! Me ne ricorderò! @ Vanesia. Io con quest'ultimo ho fatto un bel cambiamento: era libero, in cerca di una storia impegnativa e di sicuro non è un farfallone (ma solo per insicurezza non lo è?), però non era l'uomo per me. Credetemi che ho soppesato pro e contro. Sono in tanti a dirmi che è il marito e il padre ideale... uno così fa tutto quello che vuoi tu se lo sai prendere. E ti rende comoda la vita. E' sempre presente e servizievole, in cambio gli basta un piatto caldo e poco altro... Ma io cosa diavolo me ne faccio? Chi si sopporta le sue mille ansie, il suo atteggiamento remissivo verso il mondo, la costante mancanza di autostima? La mancanza di autonomia e decisione? Non c'è un vero dialogo, alle fine, perché non c'è vero confronto... le sue opinioni vengono fuori a fatica e su certe cose mi sembra davvero di sentire parlare una donna anziana. E, davvero, una donna, non un uomo. Lui non si arrabbia mai, nemmeno se gli pestano i piedi. Non reagisce, subisce... un uomo così è davvero un buon marito e un buon esempio per dei figli? E' in grado di far diventare adulto qualcuno... chi non lo è per primo? Lo sento debole, come mi affido? Non mi farebbe mai del male, mi ascolta finché voglio, è capace di coccole e sacrificio, d'accordo. Ma quando si tratta di dare forza, energia... lui dov'è? Io faccio un mestiere a volte faticoso, spesso mi sento un uomo... vivo da sola, mi mantengo, devo badare a me stessa, gestirmi l'auto, i guasti di casa, la banca, il commercialista, i conti, le bollette, gli investimenti. In più faccio tutto quello che fa normalmente una donna. E lui viene a casa mia, gode della mia casa, mi chiede di cucinare per lui, controlla cosa cucino e si permette pure di consigliarmi (lui che non sa cucinare), ha un'ideale di donna angelo del focolare... e al tempo stesso mai una volta che mi abbia offerto neanche una pizza! Nemmeno la prima volta che siamo usciti! E secondo lui dovrei pure dedicargli ogni minuto libero... Ma dico: se sei un uomo tradizionale, allora fai l'uomo tradizionale!!! Offri, fai la tua parte e sii virile. Invece devo pure asciugare le lacrime? E' un bambino, ho soppesato bene... e io un bambino accanto non lo voglio. Non mi pare di essere incontentabile. E non voglio fare come certe amiche, che hanno preso il primo treno che passava per paura di stare sole... perché, sai, alla nostra età, un bravo ragazzo, bla bla bla... All'inizio ci credevo anche io che potessimo crescere insieme, ma ti assicuro Vanesia che la strada da fare per lui è troppa. Non ha esperienza di donne e ha mille ingenuità e convinzioni assurde... forse un giorno crescerà, ma intanto devo patire? E poi è solo un forse. E poi, per crescere, serve spesso di più soffrire e rendersi conto che così non funziona... Io con le buone ci ho provato, ma non capisce niente :-) Nel momento in cui mi frequenta, si mette comunque il cuore in pace: va bene così e va avanti così. Invece no, diavolo, è un bamboccio!!! Ne ho frequentato un altro che siccome ero dolce e comprensiva non ha mai risolto i suoi problemi (leggi ansia da prestazione). Ho resistito 7 anni... e sapete una cosa? Sono pentitissima, dovevo essere davvero cretina per non capire che non ne sarebbe mai uscito. Il bello è che era il motivo per cui era sempre stato mollato... ma dico io, crescere no? Si aspetta la santa che ti sopporta? C'è difetto e difetto... quale essere umano dovrebbe privarsi di uno dei piaceri della vita? Non è naturale... Ma poi, scusate, dalla descrizione che ve ne ho fatto... vi pare un uomo maturo con cui avere una relazione matura? Se qualcuna di voi lo vuole, me lo dica. E senza paura che lui non ricambi... Sono sicura che lui sarebbe capace di innamorarsi della prima che gli vuole un po' di bene. Grazie a tutti per la solidarietà... mi arrabbio un po', ma mi passerà. E voglio proprio stare da sola per un po'... non perché sono delusa, ma perché ho bisogno di "svuotarmi", non so se rendo l'idea... di alleggerirmi.
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  4. Avatar di raffaella

    raffaella 13 anni fa (12 Maggio 2011 7:38)

    @Ele:......fare cose diverse rispetto agli schemi del passato, non ha nulla a che vedere con la schizofrenia e non vuol dire rinunciare ai propri valori, assolutamente no. Vuol semplicemente dire tentare di cambiare la prospettiva dello sguardo, aumentare la flessibilità di pensiero, provare a mettersi in discussione. Spesso noi siamo convinti di essere "open mind" ma la verità è che pensiamo di non poter migliorare mai e in fondo di essere esattamente quello che si vuole essere...e allora camminiamo nello stesso modo di sempre, guardiamo gli altri nello stesso modo, rispondiamo agli stimoli nello stesso modo, ci vestiamo e ci atteggiamo nello stesso modo convinti di "essere così" e di essere persone di forte personalità. Sai che ti dico? Io sono stata una di queste persone e ora, sempre più consapevolmente, ho capito che la personalità è anche la capacità di tentare strada nuove, utilizzando srtrumenti nuovi sia per le piccole (sparo: un paio di scarpe che non avresti mai comprato) che per le grandi cose (come si entra in relazione con gli altri). ;)
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  5. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (12 Maggio 2011 9:28)

    @Bice: dalla tua descrizione è evidente che questa persona non è matura...o meglio, non è l'uomo che tu vorresti accanto a te in questo momento. Leggendo le tue parole, mi trovo d'accordo con la tua rabbia...ma chissà...in questo modo potresti spronarlo, perchè a volte la personalità di alcune persone è dormiente, e ha bisogno di scosse belle energiche per poter essere risvegliata. io mi auguro che, nel momento in cui gli avrai detto quello che pensi, lui si guardi dentro...e chissà...anche lui potrebbe dirti qualcosa che ti farà capire altre cose...e crescere e capire. Quello che voglio dirti è che fai bene...prenditi il tempo...tutto puo' succedere, e il fatto che tu sia una persona schietta e diretta può agevolare il verificarsi degli avvenimenti. Vediamo cosa succede...e comunque vada, è sempre un'altra esperienza che ti ha fatto capire chi sei e cosa vuoi davvero. un forte abbraccio.
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  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (12 Maggio 2011 11:24)

    Ribalto una domanda precedente. Dare importanza alle storie non importanti per non darne a quelle importanti. Non si darebbe comunque troppa importanza a qualcosa? Non sarebbe meglio non dare importanza a niente e nessuno? In questo modo saremmo sicuri di avere tutti la stessa visione del nostro prossimo. Almeno , potrebbe essere una soluzione?
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  7. Avatar di Giovanna

    Giovanna 13 anni fa (12 Maggio 2011 12:33)

    Arrivata alla mia età quasi 38 e dopo l'ultima storia ... non sono più disposta ad amare, non ce la faccio, soffro troppo... a volte ci si illude, ci si aggrappa a delle parole.. quando per unapersona erano dettate da un profondo affetto amichevole ed invece l'altra persona le interpretava come se fossero amore.... Alla fine ci si stanca ..... bello l'articolo.. vero dobbiamo amare noi stessi e pensare a NOI prima.. ma si arrica ad un punto in cui ci si fanno tante domande,,, e ci si chiede possibile che tutte le storie vanno male? Che nulla vada bene? si pensa di essere brutti allora si cerca di crescere interiormente.. poi arriva una uomo che ti apprezza fintemente in tutti i tuoi lati.. poi invece era solo amicizia per lui.. e allora il senso di abbandono di presa in giro ed il cuore già ferito per tante altre cose.. grida.. grida dolore e si calpesta la propria dignita.. fino ad essere desscritti come Bestie.. e allora tutto decade.. tutto si vanifica....
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  8. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (12 Maggio 2011 13:03)

    BRAVISSSSSSIMA,BICE.ESATTO!! TUTTO GIUSTO(CONDIVIDO E FAI BENISSIMO!!) MA... dimmi un pò:come CAVOLO fai a "postare" commenti del genere che la DIVINA COMMEDIA AL CONFRONTO pare una SINTESI???? ALLA FACCIA... dai,su...SVELACI IL TUO SEGRETO!! ;)))) QUI,NESSUNO RIESCE...SEI UN PORTENTO DAVVERO!! ahahahahahahahahahah!!! bacioni.
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  9. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (12 Maggio 2011 13:07)

    @ Vanesia... il fatto è che gli ho già parlato di certe cose, ma lui dice che non sono vere, che io non capisco, che interpreto male... di conseguenza ha provato a non raccontarmi più certe cose e a non farmene pesare altre... ma poi la verità viene a galla! Se uno non sente di dover cambiare per sé stesso, non lo fa. E poi non ha esperienza, sono la prima che lo mette di fronte a certe cose. Lui non mi crede... sua madre a casa, d'altra parte... ma anche gli amici, in fondo, prendono le sue parti: un ragazzo così buono, gentile, sensibile... capisci? Lui non intende cambiare e, secondo me, sperava mi sarei abituata io. So che se forzo la mano in alcune cose posso costringerlo a subire, ma cosa ci guadagno? un burattino? Ci sono già passata. Certo che mi ha detto anche cose di me che mi hanno fatto riflettere e scoprire nuovi aspetti di me... Però... non sottovalutiamo il problema fondamentale: io non riesco ad innamorarmi di un uomo così debole e insicuro. In passato una storia simile è durata 7 anni, stavolta 2 mesi e non mi sono mai innamorata. Lo stesso con la tipologia narcisista: dopo la storia dolorosa durata due anni e finita 1 anno fa, mi ci sono voluti solo 4 mesi per capire di avere di nuovo a che fare con una persona dai tratti simili e tirarmene fuori (parlo dello sposato). Insomma, io miglioro: forse attraggo ancora uomini insicuri, ma li riconosco, riconosco i meccanismi che si innescano e non riesco a stare in storie così. Anzi: non mi innamoro nemmeno! Secondo me questo signifca che sono cresciuta, cioè che la mia autostima si è alzata. Rispetto a mesi fa, oggi mi stimo e rispetto di più e non ho nessuna intenzione di restare con certi uomini e in certe storie a metà. Mi merito molto di più. E nonostante il pessimismo delle amiche e quello che dice la gente, sono piuttosto decisa a trovare un uomo equilibrato, con una buona autostima, che sappia stare con me in una relazione equilibrata. Anzi, comincio a pensare che quando lo troverò, tutto funzionerà anche per me. Mentre ora le cose non vanno perché le relazioni sono sbagliate, con persone insicure. Sono convinta di essere cresciuta e che l'unico problema stia in certi incontri sbagliati. Ma non sono sbagliata io. Forse lo ero, anzi lo ero di sicuro. Ma ora no, non più. Non sono né immatura, né così insicura, né così narcisista... ho trovato lati di me in molte persone che ho incontrato, li ho capiti e credo anche superati... loro sono rimasti là, dove li ho lasciati, io sono andata avanti, ho fatta tanta strada e sono davvero e profondamente orgogliosa di me. Sono una bella persona, sono intelligente e intuitiva, sono creativa e forte. Sono capace. E sono felice. Mi merito il meglio. E mi darò il meglio. Tutto il resto, le altre storie, hanno, ora, il giusto peso. Sono servite, ma sono passate e hanno fatto il loro tempo. Sono quasi sicura che il prossimo incontro sarà quello giusto. E se non sarà ciosì vorrà dire che avevo ancora qualcosa da capire. Lo capirò e andrò avanti. Io, al contrario di Giovanna, la voglia di mettermi in gioco ancora ce l'ho. Mi sento la vita tra le mani, il futuro aperto... so chi sono e dove voglio andare. E so che ne ho la forza. Mai stata meglio in vita mia!
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  10. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (12 Maggio 2011 13:14)

    mah... sarà...cara RAFFAELLA... io conosco tante persone che si "adeguano"al prossimo,sembrano davvero aperte e poi sotto sotto scopri che è solo una facciata...che perseguono gli stessi obiettivi di sempre sotto maschere diverse! se tu mi avessi conosciuta 20anni FA...oggi,non mi riconosceresti+...non certamente per il look...ma per il mio modo di essere eppure,ti assicuro,io son sempre la stessa,ho solo la consapevolezza,la maturità,la forza e il coraggio di esser me stessa e di affrontare a viso aperto le sfida della vita. prima,la timidezza,me lo impediva per cui le persone di me avevano un'altra considerazione...ma semplicemente perchè in realtà non mi conoscevano affatto e ti parlo pure di mio fratello: è il primo,malattia a parte,ad essersi accorto della mia maturità ,del mio"cambiamento"senza pensare che in realtà io ero( e SONO) sempre la stessa! questo per dirti che spesso manco i famigliari sanno capirci fin in fondo e con questo mi riallaccio pure a RICCARDO che è in crisi in questi giorni: nessuno può sapere cosa passa nella testa dell'altro se non ci si apre anche a costo di esser presi in giro(chissenefrega!!),derisi,eventualmente e bla bla bla... il conformismo è una brutta bestia,ne soffriva tanto pure mio fratello ed adeguandosi al prossimo si è perfino ammalato; tutto per compiacere gli altri ;per sentirsi come e + degli altri...SBAGLIATO! ognuno di noi,se si ama e si rispetta davvero,deve avere la forza di presentarsi per quel che si è DAVVERO. QUESTA è LA NS.VERA ESSENZA,CIò che ci rende UNICI VERAMENTE.
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    • Avatar di xichuwa

      xichuwa 9 anni fa (4 Agosto 2015 1:41)

      Ammalarsi per compiacere gli altri? questa non la immaginavo davvero...ma più o meno posso capire: anch'io provo a cambiarmi ad adattarmi ma sinceramente ètutta fatica sprecata,se una persona non ti considera non devi considerarla neppure tu (parlo sia in rapporti di amicizia che sentimentali)
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  11. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (12 Maggio 2011 13:39)

    @Riccardo:credo che alla fine è come dici tu...niente merita piu' importanza di noi stessi!
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  12. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (12 Maggio 2011 14:15)

    @ Vanesia Quello che vorrei lo puoi leggere quando ho citato il detto "Ama il porssimo tuo come te stesso". Il fatto che ognuno pensi invece a sè, è la realtà dalla quale deriva tutto il malessere esistente. Mi scuso per la fesseria appena enunciata.
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  13. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (12 Maggio 2011 14:19)

    @ Eleonora E' proprio perchè mi presento per quello che sono che va tutto male. Questo mondo non è adatto ad un certo tipo di persone. E' adatto a quegli altri che credono di poter modificare il DNA di piante ed animali, che credono di poter allungare la vita dell'uomo sino a 3-400 anni, che credono praticamente di essere DIO. "Quando gli uomini si credettero DEI, questi li punirono sprofondando Atlantide" (leggende varie).
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  14. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (12 Maggio 2011 14:23)

    @Bice.:...e che il meglio arrivi!!!!brava:-))) non mollare...continua sempre così, portando avanti quello in cui credi, perchè te lo sei construito da sola...anche perchè sei un esempio per tutti. sappi che ti stimo tanto...ma credo di avertelo già detto.
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  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (12 Maggio 2011 16:12)

    @ Margherita. Rimettersi in giorco? L'ho fatto pochissimi giorni fa. Risultato? Sempre lo stesso. Perchè? Non sto a spiegarlo, sarebbe tempo perso. Voi pensate pure quello che volete.
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  16. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (12 Maggio 2011 16:29)

    @ Margherita Ultima cosa. Mi considererei rinunciatario se accettassi tutto come è e se rinunciassi a me stesso pur di trovare una compagnia che mi farebbe sentire solo. Credo ancora in molte cose. O per non essere rinunciatario devo rinunciare ai miei sogni? Strano modo di essere una persona di successo. E ripeto, per l'ennesima volta, qui si dimostra continuamente che ho ragione quando dico che uno bnon ha il diritto di essere ciò che è ma ha la libertà di essere come vogliono gli altri. Grazie ma di questa "libertà" non so che farmene. Preferisco essere prigioniero dei miei sogni.
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  17. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (12 Maggio 2011 17:17)

    @Riccardo e Margherita:Infatti la mia era una battuta provocatoria....cercavo di cogliere al volo e soprattutto quello che per me c'era di positivo in quello che ha scritto Riccardo. Sono stra-convinta che bisogna mettere se stessi al primo posto..però Riccardo, se ci si ama davvero è inevitabile avere rispetto per se stessi e per gli altri, una persona che si ama davvero non sempre procura del male agli altri...anzi, forse indirettamente e dietro ad un'apparente delusione invece c'è un atto d'amore nei confronti dell'altro.ovviamente, è una mia opinione.
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  18. Avatar di Erick

    Erick 13 anni fa (12 Maggio 2011 17:21)

    Concordo pienamente ed è quello che sto facendo. Soprattutto sbaglia chi considera ciò egoismo. E' più deleterio l'inverso, cioè annullarsi per il partner. Mai ! Ognuno deve mantenere la propria personalità ed i propri spazi. Erick
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  19. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (12 Maggio 2011 18:37)

    @Elenora. Non so perché io riesco a scrivere così tanto in un commento solo e voi invece li spezzetate. Forse vedo il blog divesamente? Io ho windows 7 come s.o. e navigo con firefox... boh? @ Vanesia, grazie per il sostegno. Non so se sono un esempio per tutti, forse per chi mi somiglia o vive le cose in modo simile? Altri magari arrivano dove sono io o oltre con altre strade... @ Margherita (che mi cita e fa un commento lunghissimo, Eleonora!)... sì, sono una bella ragazza, lo penso ogni volta che mi guardo allo specchio :-) Mestieri simili? Boh, io a volte ho difficoltà a dire che mestiere faccio. Ho una laurea umanistica e una professione varia e autonoma che ha a che fare con la comunicazione, la cultura, la storia, il turismo, il giornalismo, la pubblicità, la formazione, le relazioni pubbliche. Incontro molte persone, scrivo e curo materiali di comunicazione, libri, eventi e non solo. Ho diversi clienti, alcuni di lunga data, altri che ruotano. Ma sono tutto il contrario di una donna in carriera. Diciamo che ho quanto mi basta per vivere e tanta tanta soddisfazione! Il mio lavoro è molto vario, senza orario. Ma soprattutto è la mia passione, è esattamente quello che sognavo di fare fin da bambina! Anche se, un sogno nel cassetto ce l'ho ancora e... prima o poi lo tirerò fuori, c'è tempo e ci vuole tempo! L'alternativa era una laurea in psicologia, ma ormai la prenderò quando sarò in pensione, se mai sarò in pensione (non per sfiducia, ma chi ci vuole andare? io no!). Tu? Una cosa è sicura: io ho bisogno di varietà, di provare tante cose, di non annoiarmi, di sentirmi viva e di godere la vita... ma non credo che non esista un uomo alla mia altezza. In fondo non sono perfetta e non cerco una persona perfetta, dunque perché non dovrei trovarlo? Non credo che tu sia da meno di me, né che lo siano tanti altri, uomini e donne, che scrivono qui sopra... perciò io ho fiducia, lo incontrerò!!! Bene, adesso che mi sono gloriata per bene e dopo due serate dedicate alle arti di meditazione orientali, è ora di una corsetta al parco! Buona serata a tutti voi!!!
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  20. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (12 Maggio 2011 19:30)

    @ Bice Io ho Windows 7 e navgo con Popeye. Eppure devo spezzettare i commenti in versetti. . Ora qualcuno mi dovrebbe spiegare una cosa: quando una persona non risponde se la salutate, eppure fa sempre in modo di esserci (da diversi mesi), come si fa ad aprire un dialogo? Considerate che sono uno che parla poco. Come disse un mio collega: "Ma tu, oltre che autistico, che altro sei?". Qualsiasi suggerimento sensato sarà valutato da una mia apposita commssione, composta da io, me ed il mio io interiore del quale ho usato la foto per il mio profilo in FB.
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