I 6 micidiali errori della comunicazione che uccidono l’attrazione. Audio! (Seconda parte)

158 Commenti

1. 

   Bice 13 anni fa (18 Gennaio 2011 23:41)

   @ Eleonora. Certo che so che non sei come me. Certo che ho capito che ti rivolta l'idea di avere una relazione con un uomo sposato. Ma il discorso che facevo io era un altro. Quanto a me, visto che me lo chiedi, sai benissimo - come lo sanno tutti qui - che io invece, al contrario di te, ho scelto (e più di una volta nella mia vita) di avere una relazione con un uomo impegnato (a vario titolo: fidanzato, convivente o sposato, con o senza figli). Sai anche come sono finite tutte queste storie: a parte quella volta che ho mollato io, l'uomo di turno ha sempre lasciato la donna ufficiale per me. Tutte storie poi da me chiuse per vari motivi (e mai per corna). Sai cosa penso del matrimonio e sai cosa penso dell'amore. Sai cosa penso del tradimento. Sai quale sia la mia morale. Ma tutto questo cosa c'entra? Tu non sei me e io lo so benissimo. Tu fai le tue scelte e io le mie. Non ti ho mai consigliato, mi pare, di avere una relazione con quest'uomo. Dal momento che dici che ti sentiresti sporca e che invece non avendola sei a posto con la tua coscienza e col tuo dio... ti pare che io (o chiunque altro) potrebbe mai consigliarti altro? Non ti ho forse invitato più di una volta a capire il prima possibile se era impegnato o meno, visto quanto dicevi essere importante per te questa questione? Dici che sei selettiva. Benissimo, anch'io. Solo non abbiamo gli stessi parametri evidentemente. Infatti io ho anche una concezione dell'amore e dei rapporti sentimentali molto diversa dalla tua. Ma io non ti sto criticando, sto solo cercando di capire e di invitarti, come mi pare faccia anche Amina, ad andare "oltre" e a sfruttare questa cosa che ti è capitata per capire cose di te. Chiariscimi però un punto: scrivi che se lui fosse stato libero, sareste stati insieme. Allora non capisco più: il problema è solo il suo status di sposato? Il vero problema non dovrebbe essere la sua "disonestà"? Se lui è una persona disonesta, sarebbe tale anche da libero e quel che oggi fa alla moglie domani potrebbe farlo a te, novella sposa, no? Insisto su questo punto perché non capisco più se è una questione di persona moralmente inaccettabile per te o di situazione non sostenibile. Se pensi che lui sia disonesto, come scrivi, allora non fa per te, no? Allora... che problema c'è? Mai e poi mai sareste stati insieme. Perché non siete compatibili e non vi piacete davvero. . @Ilaria. Ancora una lezione di tai chi. Miglioro, sai? Anche grazie al non pensare. Non penso, vivo e sento... e sto bene come non sono mai stata. Mi succedono cose meravigliose e in fondo lo so che è merito mio. Anche se fa così strano che succedano senza averle volute con la ragione, senza avere usato strategie, senza avere pensato. A volte (ed è lo stesso facendo tai chi) mi "sveglio" da questo sonno della ragione e mi spavento nel vedere come nel frattempo il mio corpo ha continuato a vivere e a fare. Ma la cosa più sorprendente di tutte è che va tutto bene comunque, che sono in pace e in armonia, che sono felice. Sia chiaro: la mia testa funziona perfettamente e nel lavoro la uso. Ma ci sono altri aspetti della mia vita che ho finalmente lasciato andare. Sono meno controllata. E infinitamente più felice. Fine delle domande, fine dei rimuginamenti. Magicamente sono scomparse pure le paure. Tutte le paure nei confronti degli altri, dal parlare in pubblico all'affrontare le critiche, dal dire ciò che penso (quando ci vuole ci vuole) al provare ed esprimere sentimenti. Io questa Bice qua non la conoscevo. E' come una nuova vita, come rinascere. E se oggi la mia amica tanto razionale che mi ha tanto fatto la predica per questo mio nuovo amore mi chiedesse, come suo solito, "dunque, cosa pensi di fare?". Io potrei solo dirle: "non lo so, farò... quel che farò". Sarò passata all'eccesso opposto? (ecco Bice che per un attimo si risveglia dal suo sonno e si fa una domanda). Boh, echisssenefrega, ora sto così bene! :-)

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2. 

   nico 13 anni fa (19 Gennaio 2011 0:02)

   no, riccardo. se uno vuole racconta, se non vuole, non racconta. va bene lo stesso, ma poteva essere una buona palestra per imparare a comunicare in maniera attraente.

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3. 

   Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 0:49)

   @ Amina Io divorziato? No. Vedi. A volte succede di nascere, indi poscia per cui viene tutto il resto, ovvero: 1) .... omissis .... 2) .... omissis .... 3) .... omissis .... E mi fermo qui. No, non sono divorziato, mai stato sposato, mai stato fidanzato (scommetto che non ci credete). A 20 anni avevo l'esaurimento nervoso, quindi improponibile per qualsiasi tipo di rapporto, e per 30 anni (dai 17 ai 47) ho sofferto di disturbi del sonno (ora, quasi quasi mi mancano, a meno che la loro scomparsa non sia il preludio all'Alzheimer).

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4. 

   Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 1:44)

   @ Nico Se uno può, racconta. Se non può, non racconta.

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5. 

   Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 2:06)

   @ Nico Mi spiace, ma è come dico io. Non posso raccontare, altrimenti lo farei.

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6. 

   Amina 13 anni fa (19 Gennaio 2011 6:24)

   Riccardo, mi dispiace veramente che tu abbia avuto una vita tanto travagliata. Non credi sia ora che inizi anche per te la parte buona? Nico, nella comunicazione mi regolo più o meno come fai tu. Quando esco di casa, ed anche quando rientro, ho deciso che nessuno mi sposterà di un millimetro dalla mia serenità, e questo avviene più facilmente se noto gli aspetti positivi di tutti coloro che incontro, e chiudo un occhio su quelli che non mi entusiasmano. Come ha notato anche Bice in questo periodo, se non è la mente a supervisionare tutto ogni attimo scorre fluidamente. Eleonora, mi sembri molto briosa come amica: nei momenti in cui ti senti triste circondati di amicizie. Non necessariamente nascono storie sentimentali ma le amicizie sono importanti: dominatrici o meno, alla lunga non è consigliabile stare in una torre d'avorio.

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7. 

   Eleonora 13 anni fa (19 Gennaio 2011 7:22)

   NICO cara:adoro gli scorpioni...ho molti amici del tuo segno e...GRAZIE!! :)) BICE: lo status ,conta per mollare la presa e per rispetto della poverina che ha al suo fianco...lui,è fondamentalmente un uomo buono(ho imparato a conoscerlo nei mesi e gli son affezionata anche per questo)ma è"debole",evidentemente,dietro la sua,a questo punto,finta corazza da duro...ed io non sono adatta ad un uomo debole. penso,come ha ammesso parlando di quell'altro,di essersi innamorato,di aver perso la testa... è comunque un esser umano come tutti. ma l'uomo è pure diverso dalla donna...io,credo siamo noi a far la differenza, in queste cose... un uomo davvero innamorato,dovresti saperlo bene,non ha occhi per ALTRE! infatti,non capivo la sua"gelosia"mal celata,se qualcuno che non era di suo gradimento(forse perchè al contrario suo... libero)si avvicinava a me...e tante altre cose che mi portavano a considerarlo libero! poi,era molto delicato,prudente e dunque ho evitato di prendere le dovute informazioni sul suo privato,lasciando che trovasse la forza di... parlarmene. è andata com'è andata,pazienza. penso che fossimo stati insieme,lo saremmo stati pure sul lavoro,dove c'è un feeling bellissimo...io,credo semplicemente di averlo "spiazzato":nella mia città,son la sola donna in un ambiente esclusivamente maschile...magari,chissà,le sue precedenti relazioni son finite male proprio perchè le altre non erano interessate al suo lavoro,non condividevano le sue passioni,mentre a me tutto questo piace follemente... dunque,+facile al tradimento. ti saprò dire nei prossimi giorni,se mai avrò occasione di incontrarlo anche solo per uno sguardo...medio tempore,ti chiedo umilmente perdono per esser stata dura e diretta come sempre. son figlia di un militare...

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8. 

   Eleonora 13 anni fa (19 Gennaio 2011 9:34)

   RICCARDO caro:ti abbraccio forte. quando ne vuoi parlare un pò,rispettando i tuoi tempi,io son qui... non ho fretta...e sperando di esserti d'aiuto, in qualche maniera. caro il mio bel carciofino,mi sei ancor+simpatico:sorridi!! :)

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9. 

   Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 10:12)

   @Amina Della libertà interiore te ne fai un beneamato, se esteriormente sei carcerato.

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10. 

    Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 11:52)

    123+34=71 71 / 5 = 68 68 + 71 = 0,003

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11. 

    Sara 13 anni fa (19 Gennaio 2011 13:15)

    Ciao a tutti... @Riccardo: ci credi che tutto quello che dici per me è disarmante? Ho provato varie volte a commentare, rispondere a qualche tuo post, ma l'assoluta rassegnazione e pessimismo che vedo in te, mi blocca. Non so cosa dirti, perchè ogni cosa la fai a pezzetti e la schiacci sotto delle convinzioni talmente radicate dovute alle tue esperienze dolorose che sei irremovibile. E' come se tu volessi convincerci che le cose stanno come dici tu e non c'è altra via. @ Nico: grazie per il tuo commento. A pensarci bene, anche io cerco di essere carina e positiva con le persone, ma non sempre mi riesce. Se mi alzo con il muso ( molto spesso..ma solo dovuto al sonno !!) non riesco a sorridere finchè non mi sveglio del tutto. E anche in ufficio mi chiudo nel mio sienzio finchè appunto non "ingrano". Poi sono abbastanza solare e simpatica. Sul fatto di non mettermi sul piedestallo o di non considerarmi migliore... non so se ci riesco sempre. A volte con certe persone mi viene naturale dentro di me come dire, criticarle, pensare che siano un po' limitate o giù di lì. Sbaglio forse, ma sono connessioni nel cervello che mi vengono spontanee. E forse si riflette anche nella comunicazione. Poi a volte non riesco a filtrare: sono troppo spontanea. Per cui se una perona mi va a genio,ok, se no, si vede putroppo. Si precepisce. Mi si legge in faccia mi dicono ( è sempre stato un mio problema anche a scuola con i prof che mi erano antipatici: glielo facevo capire senza mezzi termini). Una cosa che mi ha colpito di quello che hai scritto è: “io programmo la mia comunicazione uscendo di casa " : penso sia un punto FONDAMENTALE questo se si intende compiere un cambiamento o miglioramento. Ogni cosa in senso lato si impara con l'allenamento, uno sport, una lingua nuova, suonare un strumento. E' solo questione di pratica e costante esercizio. Io penso che anche per imparare a comunicare BENE sia lo stesso. Bisogna pensarci, mettersi proprio con la testa a dire: ora faccio così , ora prova a fare quello... finchè non lo si acquisisce piano piano come modo proprio di essere. Quindi mi ci dovò impegnare, ci penserò anche io ;-). Chi vuole intervenire, ben venga! buona giornata Sara

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12. 

    Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 14:00)

    Il solito tasto. Le formulette di sopra riportano la verità. Voi direte : ma sono sbagliate. Esatto! Per molti la verità è la loro, anche se completamente errata. E se si prova a discutere, vi schiacciano, vi torturano psicologicamente, vi succhiano l'energia, fino a quando vi arrendete di fronte alla loro VERITA'. Di fronte a questi personaggi ho imparato a non combattere, perchè è tempo perso. Totalmente tempo perso. Gli altri, che queste situazioni non le vivono, mi vogliono anche insegnare come fare, cosa dire, etc. etc. etc. Ultima cosa. Questi personaggi si nascondono dietro maschere di bontà e simpatia. Ecco perchè diffido di chiunque non conosco. Ti incontro senza averti mai visto e mi sorridi? Girami alla larga.

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13. 

    Amina 13 anni fa (19 Gennaio 2011 16:24)

    Riccardo, qui non ci sono maestri o allievi, ma solo esperienze. Ognuno interpreta la vita con i suoi schemi, se vuoi ridurre sei miliardi di casi al tuo schema, per me va bene. Secondo te dietro una "maschera di simpatia" cosa si nasconde?

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14. 

    Riccardo 13 anni fa (19 Gennaio 2011 16:44)

    @ Amina Ah, ho scritto così? Ora so perchè in italiano avevo la media del 4.

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15. 

    Bice 13 anni fa (19 Gennaio 2011 17:41)

    @ Eleonora. Dunque, se ho ben capito, lui si comporta in modo disonesto perché debole. E i deboli non fanno per te. Dunque lui non fa per te. Io in teoria l'ho pensata spesso come te. Poi però, negli anni e conoscendo meglio anche me stessa, ho imparato che: nessuno è perfetto, ho anche io le mie debolezze, siamo tutti esseri umani, ci sono momenti o ambiti in cui siamo più deboli di altri, i torti e i meriti non sono mai da una parte sola, le cose cambiano e cambiamo anche noi, spesso le cose non sono come sembrano... Tutto questo, di nuovo, non per incoraggiarti verso di lui, ma solo perché mi è spiaciuto il rancore che leggevo nel primo commento al riguardo. Ma forse era una reazione alla disillusione. Spesso le persone reagiscono con rabbia al dolore e alla paura. Soprattutto quelle che vengono definite dominanti. Ma è solo un meccanismo di difesa. Che io conosco bene per esperienza diretta. Poi mi sono stancata di sentirmi in lotta e in competizione con tutti, di strategie. Non voglio controllare nessuno, non voglio imporre nulla a nessuno. E' tanto bello quando ci si lascia liberi e le cose scorrono naturalmente. Quando si diventa meno rigidi e ci si perdonano le cose, a sé stessi e agli altri. Anzi, non parlerei nemmeno di perdono. Semplicemente non si pretende nulla, non ci si aspetta nulla, non ci si fanno illusioni. Ma non per un rassegnato pessimismo come quello di Riccardo. Solo perché si impara a conoscere sé stessi e l'animo umano e allora i confini si fanno più sfumati, gli altri diventano tutti ugualmente importanti, cresce il rispetto, la comprensione, la fiducia che ognuno farà il meglio che può. E si ama molto meglio, parlando dell'amore in senso lato. Partendo da sé stessi. Credo di non avere mai capito così bene tante cose che dice Ilaria come le capisco ora. Forse prima mi mancava la sperimentazione nella vita reale. E di nuovo le devo dare ragione. Grazie Ilaria :-)

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16. 

    Ilaria Cardani 13 anni fa (19 Gennaio 2011 18:18)

    Rispondo a qualche domanda anche a partire dai primi commenti a questo articolo. @Annina: interessante questione, soprattutto per come la poni. Considero di rispondere in uno dei prossimi post. @ Roberta: non sono sicura di aver capito la tua domanda. Che cosa vorresti sapere esattamente? @ Nico e anche @ Anna (che in maniera diversa avete sollevato una questione simile): certo quello di operare una selezione è un atteggiamento necessario e assolutamente benefico. Le esigenze del tuo lavoro, Nico, ti hanno portata ad avere uno stile di comunicazione (nella professione e nel privato) eccessivamente rispettoso di tutto e di tutti. Ma probabilmente poco rispettoso di te. E’ mia profonda convinzione che, nell’assoluto rispetto dell’altro e delle regole del vivere civile, ognuno di noi ha il sacrosanto diritto e spesso anche il “dovere morale” di NON andare d’accordo con tutti e, anche, di manifestare, quando è il caso, il proprio dissenso e la propria antipatia verso coloro per i quali li prova. Tra l’altro, questo è un ingrediente fondamentale del carisma e del fascino e rende davvero attraenti. Vedremo di riparlarne ancora in futuro. @ Raffaele: quel che scrivi denota indubbiamente un alto livello di consapevolezza da parte tua. Per rispondere alla tua richiesta di consiglio (sai che di norma non dò consigli, soprattutto di questo genere) ti chiedo: ti pare utile investire di tante aspettative un’altra persona? Ti pare utile dare a questa persona tutta l’importanza che le stai dando? Hai voglia di vederla? Contattala e chiedile di vedervi di nuovo. La vita è di gran lunga più semplice di quanto si creda... (e spesso sono solo i fantasmi costruiti dalla mente e dalle emozioni negative a renderla complicata). @ Sara: la comunicazione è centrale in qualsiasi rapporto e non solo all’inzio. E’ addirittura centrale nel rapporto con se stessi: comunicare male con se stessi significa vivere male. La comunicazione è un ambito ampissimo e affascinante, che entra in qualsiasi aspetto della vita umana. Quando io parlo del primo errore (che è anche il più grave), cioè, appunto “ignorare (che esiste) la comunicazione” mi riferisco innanzittutto al fatto che ogni buon comunicatore, a tutti i livelli debba possedere un “prerequisito”: un atteggiamento mentale per il quale è consapevole che non si comunica efficacemente se non partendo dal presupposto che si debba voler trovare un punto di incontro con l’altro. E l’altro è appunto tale: altro, diverso, esterno... Su questo prerequisito mentale poi si possono innestare modalità, strumenti e tecniche che rendono tutto ancora più efficace e più facile (considerato l’interesse suscitato affronterò il tema più spesso e nello specifico), ma, senza, non si fa nulla. @ Bice: grazie a te :).

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17. 

    FrancescaChiara 13 anni fa (19 Gennaio 2011 18:28)

    @ Bice: oggi, non so come dirtelo……….e’ come se mi avessi letto dentro! Ti cito: “nessuno è perfetto, ho anche io le mie debolezze, siamo tutti esseri umani, ci sono momenti o ambiti in cui siamo più deboli di altri, i torti e i meriti non sono mai da una parte sola, le cose cambiano e cambiamo anche noi, spesso le cose non sono come sembrano…(omissis) E’ tanto bello quando ci si lascia liberi e le cose scorrono naturalmente. Quando si diventa meno rigidi”. Ecco: questa assenza di confini che sento dentro di me in questo momento, che espande il mio cuore e lo fa andare OVUNQUE, e’ un po’ cosi’ come descrivi tu. Sto ancora cercando l’equilibrio, cioe’ la “visione globale” ma ritrovarmi cosi’ espansa, senza percepire confini netti (ma solo sfumati…appunto!) mi fa (non capire, bensi’…) sentire che sono proprio ma proprio viva. Lo so…non si capisce niente di quello che voglio dire: scusami Ilaria per il brutto uso che faccio della comunicazione! ma chi ha orecchie per intendere, so che intende.

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18. 

    Eleonora 13 anni fa (19 Gennaio 2011 19:53)

    CARA BICE...bella la frase: non per incoraggiarti verso di lui... come fosse facile,per me! :) dici bene:ognuno di noi ha le proprie debolezze,è vero. lui,ha le SUE ,molto comuni alla maggior parte delle persone... io,le MIE:non riesco+ a rivederlo.non me la sento.che fare? indossare una maschera e fingere???beato chi può... io,non riesco. per quanto riguarda la"forza"che ho usato nell'esprimermi...ti chiedo ancora scusa...non era per la situazione in sè...è che so il fatto mio.io penso sia un bene ,però ,esser rigidi con se stessi(almeno un pò) a scapito poi degli altri,vero...e con gli altri...perchè da un lato permette di migliorarci ma non per gli altri,per NOI stessi. un pò come quando si gioca a carte: per vincere,occorre almeno conoscere le regole del gioco. poi,ci vuole ingegno , un pizzico di fortuna...e... a me non piace barare. come potrei...assecondare lui(che quando era con me,tutto sembrava tranne che pensare a LEI...)e non pensare IO a lei??? ovvio che poi le loro cose private,restano private.che ne so che succede...ma un'idea me la son fatta: lei,comanda in casa,è sicuramente gelosa e lo soffoca;lui,ama la sua libertà che consiste pure evidentemente nel flirtare con altre...poi,rientrare a casa,la sera,trovare la cena pronta e la sua lei sorridente e disponibile...oppure,semplicemente,si è stancato della moglie botulinata. fatti loro: io non devo esserne la goccia che fa traboccare il vaso...fermo restando che gli voglio bene come persona(anche se lui penserà ora il contrario e...gli sta pure bene!) ma lo tengo per me...che senso ha... esternarlo se non è libero? che senso ha... vivere una storia a metà? non gli ho detto nulla,prima,ché aspettavo questo"amaro"momento,devo dirglielo ora che so la verità? uffff...troppo complicato. altra questione:al posto della moglie,soffrirei moltissimo se lo sapessi "perso"per un'altra...e non lo vorrei più. non farei storie,non mi interesserebbe+.lo lascerei andare. ma già immagino lui che rassicura lei di non preoccuparsi... che è tutto ok... che si parla solo di lavoro... che è sì una bella ragazza,ma che lui ama lei... per carità!! ipocrisia,bugie,quieto vivere?No,grazie. un ariete D.O.C. come me si conquista colla sincerità. ;) se a me ci teneva VERAMENTE... come ero(e sono) onesta e sincera e forse pure molto ingenua IO...avrebbe dovuto esserlo pure lui. cosa ha ottenuto in quel modo?anche se io penso che non l'abbia invitata di proposito...proprio NO! ;) gli uomini... chissà perchè amano complicarsi la vita. se uno SA di esser infedele,non dovrebbe+risposarsi,come nel suo caso.ci sarà sempre qualcuna ... a meno che,ripeto,sia innamoratissimo/a del proprio partner...e allora,NON ESISTE NESSUNO...MA PROPRIO NESSUNO. :)))))) son troppo romantica,lo so... ;)

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19. 

    nico 13 anni fa (19 Gennaio 2011 21:56)

    sì, ilaria, è vero, tutto questo gestire la comunicazione mi ha portato a grandi forzature nella vita privata. infatti, proprio per questo, ora che non lavoro più, rivendico il mio diritto alla selezione naturale. però che grande palestra è stata! quanti angoli del mio carattere ho smussato, e ne sono proprio contenta, perchè se dovessi sempre uscire proprio al naturale...certe volte mi verrebbe voglia di fingermi pazza e dirne 4 di quelle giuste, ma sono momenti più legati agli ormoni che vera volontà. intanto, questa grande attitudine a porgermi con apertura mentale e ascolto attento mi ha regalato grandissime emozioni, ho imparato a conoscere la gente, ad ascoltarla parlare di sè pur non volendo, ho visto crollare muri di chiusura e pessimismo che sembravano incrollabili (riccardo, cosa non riuscirei a fare di te...), e ho imparato tantissimo. e quindi un'atteggiamento che mi era necessario per lavoro è poi diventato il lato più bello del mio carattere... questo sottile gioco del 'do ut des', ti parlo di me affinchè tu mi permetta di capirti, ti faccio vedere che 'vengo in pace' perchè le tue armi si disinneschino...la gente mi piace proprio tanto!

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      Ilaria Cardani 13 anni fa (19 Gennaio 2011 22:12)

      @ Nico, complimenti per quello che scrivi, soprattutto per un aspetto importante e spesso sottovalutato, che anche nel tuo commento è "sotterraneo": la capacità di aver fatto tesoro e di aver creato un punto di forza di una competenza che hai "dovuto" affinare per ragioni esterne. La vita è un susseguirsi continuo di opportunità: sta a noi "capitalizzarle" o "sperperarle". Sul fingersi pazzi, anche qui, credo che in certe occasioni si possa fare, sia utile e sano (per sé e per gli altri :) ). Tanta letteratura ci insegna che può risolvere molte situazioni... :D Per quel che riguarda il nostro amico Riccardo mi tocca non concordare con la tua dichiarazione :). Dirgli "cosa non riuscirei a fare di te..." suona come un invito per lui a mettere in campo tutto il suo potentissimo armamentario difensivo. Meglio non lanciarle certe sfide. Non esplicitamente, almeno... ;)

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20. 

    nico 13 anni fa (19 Gennaio 2011 22:17)

    ...e, un'altra cosa: brava eleonora, non fare mai agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. mai come ora che non sono più sposata sto alla larga dagli uomini sposati o impegnati in qualche modo serio. me lo ricordo ancora troppo bene che cosa significa vedere il marito fare il piacione e le tue 'amiche' starci alla grande... dovremmo cominciare a rispettarci un pò di più proprio tra noi donne. se il comportamento delle donne fosse unanime forse gli uomini comincerebbero a porsi delle domande e a darsi delle risposte...

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