Amore ed eros o semplice… amicizia?

Se vuoi attrarre la persona giusta e la relazione giusta per te nella tua vita, devi darti la libertà di esprimere al cento per cento la tua energia sessuale, devi darti la libertà di sedurre quando vuoi sedurre. Devi manifestare senza ambiguità il tuo desiderio di un rapporto che sia emotivo, intellettuale, erotico e sessuale.

E non devi imprigionare te stesso o te stessa nella confusione di ruoli che crea, con una motivazione o con l’altra, il fatto di anteporre a tutto l’amicizia.

Dei diversi modi di vivere le relazioni di coppia (intese come relazioni sentimentali) tra uomo e donna trattiamo spesso qui sul blog.

Ora vado nel dettaglio di un comportamento tipico e frequente.

Di che cosa sto parlando nello specifico?

Sto parlando di un fenomeno davvero molto diffuso, a tutte le età e a tutti i livelli, presso coloro che desiderano vivere una storia sentimentale e che, spesso senza comprenderne le ragioni, non ci sono ancora riusciti.

Lo constato molto spesso tra i miei clienti personali, lo vedo nelle relazioni tra uomini e donne che osservo nella mia vita quotidiana e lo scopro spessissimo nei messaggi privati che ricevo dai lettori di questo blog.

E’ il fenomeno dell’amicizia tra uomo e donna o, meglio, è il fenomeno di confondere l’amicizia con la seduzione, l’amicizia con l’amore e con l’eros.

Mi spiego meglio: molte donne e molti uomini, molte ragazze e molti ragazzi approcciano persone che ritengono interessanti e attraenti non secondo la modalità della relazione “maschio/femmina” in senso puro, ma secondo la modalità della relazione “grande amico/grande amica” o “confidente/confidente” o “amico del cuore/amica del cuore” (che sono solo definizioni diverse di uno stesso tipo di relazione).

Intanto una premessa importante, onde evitare perdite di tempo e di energie: io qui, in questo momento, non intendo occuparmi della vera e propria amicizia (trasparente, senza ambiguità e senza sottintesi – consapevoli e/o inconsapevoli – di nessun tipo) che è importante e preziosa sia tra persone dello stesso sesso, sia tra persone di sesso opposto.

Qui e ora intendo occuparmi delle relazioni di amicizia tra persone che, in realtà, ambirebbero che la controparte fosse “qualcosa di diverso”, “qualcosa di più”.

Io a questo riguardo ho le idee piuttosto chiare su determinate dinamiche e schemi di comportamento: moltissime persone, quando si sentono attratte da qualcuno, gli (o le) si avvicinano offrendosi come partner d’amicizia e non di amore o sesso.

C’è chi lo fa molto consapevolmente, chi con un po’ di inconsapevolezza. Fatto sta che il rapporto è del tipo: “Ehilà, guarda un po’, io e te la pensiamo e la vediamo proprio allo stesso modo!”, “Oh, che bello, ma che magnifica confidenza c’è tra di noi!”, “Tu parla che io ti ascolto!” “Nessuno mi ascolta e mi capisce come fai tu!”, “Il rapporto che c’è tra noi è unico e irripetibile!”, “Ah, se tutti fossero come te! Ah, se la mia mamma, il mio papà e la mia ex o il mio ex fossero stati come te!”, “L’intesa che ho con te non l’ho mai avuta con nessuno prima d’ora!”, “Come mi capisci tu, nemmeno il mio strizzacervelli!” etc. etc. etc.

E a furia di dichiarazioni dense di emotività e di intesa reciproca, che succede?

Che nasce una (bellissima) amicizia!

Ho messo tra parentesi “bellissima” perché non può essere bellissimo qualcosa che non è pienamente desiderato e si vorrebbe fosse qualcosa di diverso.

Tant’è che, alla breve o alla lunga, queste (bellissime) amicizie si rompono, senza portare a nulla di fatto.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Ma com’è che molte persone preferiscono l’approccio “amicizia” all’approccio “seduzione”?

Una risposta possibile è: per paura. Paura del rifiuto, paura del fallimento.

Sono terrorizzate dall’idea di essere rifiutate dalla persona dalla quale sono attratte e per non “rischiare” di perderla, preferiscono crogiolarsi e “bearsi” in un rapporto di vicinanza che non ha nulla di erotico e di sentimentale. Ma che è meglio – secondo loro – dell’eventuale lontananza totale.

Un’altra risposta possibile è la mancanza di consapevolezza riguardo la propria energia sessuale e, ancora, la paura di esprimerla appieno.

Una terza risposta possibile è il sussistere della convinzione che, assumere un approccio seduttivo, che comporta la piena espressione della propria energia sessuale, non stia bene, non sia educato, sia troppo precipitoso, troppo violento e troppo aggressivo. Poco rispettoso dell’altro/a.

Una quarta risposta possibile è una sorta di “incompetenza relazionale” in base alla quale si pensa di non sapere come fare per passare al passo successivo e al passo successivo ancora: cioè, una volta “individuata” la possibile persona giusta, che si fa per iniziare e gestire una relazione?

Una quinta risposta possibile è il desiderio di non rovinare tutto, di non sciupare un sogno che potrebbe essere bellissimo (forse, magari, chissà). Cioè: e se anche questa storia andasse a finire male? Meglio rimanere nel dubbio e nell’area amicizia. Meglio crogiolarsi nel rimpianto e nel “e se fosse stato” invece che maledire un altro fallimento (virtualissimo, beninteso!).

Una sesta risposta possibile è la necessità di salvaguardare un’immagine impeccabile e molto “etica” di sé: “E che cosa credete voi? Che io sia solo alla ricerca di un partner? Che io pensi solo a portarmi questa o quello a letto? Pensate che io non sia capace di vera amicizia? Pensate forse che io non sia un/un’eccezionale confidente? Adesso vi faccio vedere io!”

Ora, io non so se tu sei tra coloro che cadono facilmente nell’inganno della relazione d’amicizia, non riuscendo a realizzare la relazione d’amore.

Né so se le chiavi di lettura che ti ho fornito trovino una qualche corrispondenza nel tuo modo di fare e di sentire.

So per certo che, sia che tu sia un uomo, sia che tu sia una donna, è davvero molto difficile che una relazione di amicizia si trasformi in una relazione d’amore soddisfacente e duratura.

Oltrettutto vorrei  che tu considerassi quanto mantenere una relazione d’amicizia, dove e quando si vorrebbe una relazione d’amore (o anche solo di sesso), fa sprecare un sacco di energie emotive – e anche fisiche in un certo senso – e tanto, tanto tempo.

Per ora mi fermo qui.

Lasciami i tuoi commenti, le tue sensazioni e opinioni.

Cordialmente

Ilaria

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173 Commenti

  1. Avatar di joycejo

    joycejo 13 anni fa (8 Giugno 2011 17:35)

    Ciao .... Commento tecnico per tutti ...... il fatto che alcuni abbiano dei problemi con i messaggi e devono spezzarli in più parti è molto semplice .... tutta una questione del browser che utilizzate .... provate ad installare google chrome per esempio .... lo utilizzate come explorer e non avrete più problemi di lunghezza messaggio !!! Saluti .
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  2. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (8 Giugno 2011 19:38)

    @ Ele, sono felice che tu stia meglio, dopo lo sfogo! :-) @ Joy, io uso Firefox e solo una volta ho avuto problemi di lunghezza, ma altri che usano Firefox (Ric, mi pare), li hanno sempre... non pare dipendere dal browser, non solo almeno. Ma... dov'eri finito... tanto per farmi i fatti miei?
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  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (8 Giugno 2011 21:18)

    @ Francesca Chiara e @ Tutti: riassumo con parole mie quello che i tecnici che si occupano del blog mi hanno spiegato relativamente ai commenti “lunghi” o “corti”. Come dice Joycejo, il browser Explorer limita la lunghezza dei commenti sul blog a circa 3.000 caratteri, mentre Firefox e Chrome (e probabilmente Safari) a circa 6-7.000. Con una nota: i 3.000 caratteri o i 6-7.000 caratteri non sono esattamente 3.000, ma a “grandi linee” 3.000 (o 6/7.000) e dipendono da più fattori (per esempio l’uso della lingua: le lettere accentate, presenti nella lingua italiana e non in quella inglese, contano per molti più caratteri). @ Bice: l’intervista a Ciro Imparato, ricercatore ed esperto di comunicazione e di psicologia della voce, intendo rilasciarla entro il mese di luglio. Quanto alla “verbalizzazione” , alla scrittura e al vivere le emozioni in quanto tali, è una questione di equilibrio, nella quantità e nelle “modalità” d’uso. La scrittura è una forma essenziale e importante di autoconsapevolezza e di crescita personale. E’ utile quando è introspezione, autochiarimento, strumento di illuminazione e anche di incoraggiamento. E’ utile quando ti permetti di scrivere cose positive su di te sulla tua vita, se ti permetti di scrivere i tuoi sogni e i tuoi progetti (e anche i tuo “progressi”). Se diventa una modalità per ripercorrere e “aumentare” emozioni e sensazioni negative (o per rimproverarsi, magari in maniera mascherata ;)), invece... Io direi che se ti piace scrivere e se ti fa stare bene... anche qui... non fare troppi rimuginamenti, nemmeno su questo. Fai quel che ti pare, senza interrogarti troppo e senza rimproverarti di continuo e chiederti se sei sbagliata... Quanto alla tua richiesta per un post dedicato a “svuotare la testa”, accolgo la proposta – è un argomento che tratto di frequente con i miei clienti personali – e prossimamente ne parlerò, in relazione comunque al tema centrale del blog. Intanto ti dò un’indicazione pratica: facendo Tai Chi e facendo sesso, non pensi (cioè svuoti la mente). Ottimo! Quindi hai già una strategia che ti permette di farlo: che cosa ti succede in quei momenti che ti porta a non pensare? Che cosa ti dici o non ti dici? Che cosa vedi? Che cosa senti (con le orecchie, dentro la tua testa, con le sensazioni)? Dove porti la tua attenzione? Riproduci nel dettaglio quella stessa strategia in un momento qualunque (comincia in momento di calma, in una zona tranquilla) e verifica che cosa succede.
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  4. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (8 Giugno 2011 22:18)

    sì,BICE... :)))) va decisamente meglio...
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  5. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Giugno 2011 0:08)

    Ilaria!!! Hai scritto quasi più di me! ;-) Dunque, è una questione di equilibrio, come sempre. Ok. Quando parli del rimproverarsi in maniera mascherata ti riferisci a me? Perché se lo faccio, non me ne accorgo. Potresti farmelo notare, per favore, quando mi succede? La vorrei proprio piantare di rimproverarmi... so che succederà da sé quando mi accetterò di più, ma tu non credi che a volte siano anche i comportamenti a influenzare il pensiero? Ok per l'intervista. Attendo. Per il discorso di svuotare la testa, intanto oggi ne ho parlato con un amico che da anni pratica la meditazione e che negli ultimi tempi ha dato una svolta notevole alla sua vita... mi aveva già detto la scorsa estate che era cominciato tutto con la meditazione, ma io allora ero rimasta scettica... questa cosa di vuotare la testa mi faceva paura. Invece ora gli ho chiesto di spiegarmi meglio come si fa... vedremo. Sì, col Tai chi e col sesso mi succede... e senza sforzo. La cosa strabiliante è questa, che succede da sé. Certo, non mi è sempre successo col sesso. E col Tai chi all'inizio non succedeva, poi un giorno... è successo! Che magia, il maestro se n'è accorto subito... Ero come in trance. Provo a rispondere alle tue domande, così magari chiarisco a me stessa la cosa... Che cosa mi succede in quei momenti che mi porta a non pensare? Non è facile da spiegare... non ho bisogno di dire al mio corpo cosa fare... lo fa da solo, rispondendo all'istinto (sesso) o ad automatismi imparati con una lunga pratica (nel tai chi si ripete sempre la stessa sequenza di movimenti, coordinati con la respirazione). Il fatto è che sono lì, nel momento presente, come non ci sono mai in altri momenti. Cioè di solito la mente mi sfugge in avanti, al futuro (con una buona dose di punti interrogativi) o al passato (ricordando e reinterpretando continuamente). Invece in quei momenti la concentrazione è massima, sono nel qui ed ora, inteso proprio come hic et nunc. Ma, al tempo stesso, non ci sono affatto. Perché non sono davvero concentrata, ovvero non sto facendo alcun sforzo. La sensazione di benessere è massima, unica... davvero indescrivibile. Sai l'orgasmo? Il Tai chi è un lungo e lento orgasmo, meno intenso, ma con la stessa sensazione di totale oblio di sé. Allora, sei lì ma non sei lì... ci sei, ma non ci sei affatto. Sei corpo e mente, un tutt'uno, eppure non sei niente. Leggera, aria, energia, vuoto, luce... Ilaria, non so come spiegarlo con le parole... ci provo, ma va vissuto per capirlo davvero! Che cosa mi dici o non mi dico? Non mi dico niente, neanche so chi sono, neanche so di avere il dono della parola e del pensiero... Che cosa vedo? Non vedo niente, Ilaria. Spesso tengo gli occhi chiusi, per sentire meglio con altri sensi. Ma se li ho aperti vedo e non vedo allo stesso tempo... lo sfondo non importa. Nel Tai chi spesso si seguono le proprie mani con lo sguardo... è una specie di ipnosi. Che cosa sento (con le orecchie, dentro la tua testa, con le sensazioni)? Con le orecchie nulla, nella testa nulla, con le sensazioni... beh, il sesso è molto piacevole e all'inizio lo senti, fisicamente, nel corpo... poi c'è quel salto che fai per cui non senti davvero... cioè non capisci dove come cosa senti... è solo piacere, ovunque, mente e corpo, che ti invade... e non sei che quello. Dove porto la mia attenzione? Sia nel Tai chi che nel sesso... parto dalla mente, poi la trasferisco al corpo... ma poi "stacca". Stacca da sola... e non sono attenta a nulla, non c'è nulla a cui devo stare attenta... non ci sono nemmeno io! Riprodurre, dici. Come quando nello yoga ti concentri solo sul respiro? Potrei provare così. Facendo yoga non ho mai "staccato"... mi invadevano mille pensieri. Forse non sento abbastanza il corpo col respiro, non come lo sento col movimento o col piacere... O forse ho fatto solo meno pratica, avendo fatto meno della metà delle lezioni che ho fatto invece di Tai chi. Comunque... proverò! Grazie Ilaria, buonanotte :-) (pensare a cosa sento in quei momenti mi ha fatto stare bene da morire!)
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  6. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Giugno 2011 0:13)

    Dimenticavo... c'è stato un altro momento della mia vita, anni fa, in cui in modo del tutto naturale mi capitava di svegliarmi ogni mattina molto presto (io sono una che la mattina si sveglia tardissimo) con una sensazione di benessere unica e di rimanere lì a letto a godermela senza pensare assolutamente a nulla. Era un periodo molto molto felice della mia vita perché avevo finalmente cominciato a fare il lavoro che mi piaceva ed ero molto serena, tranquilla sul futuro, ottimista. Mi godevo il frutto delle mie fatiche e tutto era meraviglioso. E c'è un'altra occasione in cui si provano sensazioni simili: quando si è innamorati. Allora la testa è così leggera, tutto è bello e luminoso... Beh, adesso basta... felice notte!
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (9 Giugno 2011 12:45)

    Certo Riccardo, il cervello - in una determinata accezione - spesso non solo è inutile ma anche dannoso...
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  8. Avatar di Francesca Chiara

    Francesca Chiara 13 anni fa (9 Giugno 2011 13:54)

    @ Ilaria: grazie delle spiegazioni tecniche! ora il mistero e' risolto.... :-)
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  9. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (9 Giugno 2011 16:17)

    come in tutte le cose, il cervello va saputo usare...
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  10. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Giugno 2011 20:42)

    @ Ric. E' una questione di equilibrio, come mi spiega Ilaria sul fatto di scrivere. Un conto è finché i pensieri scorrono fluidi e sani, un conto è quando si attorcigliano su sé stessi, diventano rimuginamenti che ti bloccano nel passato, ansie e paure che ti bloccano per il futuro. Quindi il fatto di voler imparare a pensare meno, non significa che sono/siamo contro il pensiero in sé, ma contro il pensare troppo. Tieni anche presente che non tutti quelli che pensano si comportano bene... ci sono pure i geni del male e quelli che usano il cervello per prenderti in giro, elaborare strategie di guerra, manipolarti...
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  11. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (9 Giugno 2011 20:51)

    @Bice, certo, se ti fa stare bene scrivere fallo senza rimuginarci troppo, come ben dice Ilaria. Io non scrivo più come prima, perchè la penna, come si suol dire, va oltre, cioè va oltre ai buoni propositi, tende a ricordare avvenimenti(specie quelli sentimentali) un pò tristi... Sul discorso del non-pensare, credo che i troppi pensieri facciano male, specialmente quando non portano a nessuna "soluzione", anche perchè la mente può ingannare e questo toglie energie positive, si innesca un circolo vizioso e si finisce per impazzire. Questo non significa che una persona sia vuota di idee, il non-pensare può creare un sentire maggiore. Se io, per esempio, penso troppo ad una scelta che devo fare, non arriverò mai ad una soluzione, rimango ferma al punto di partenza.
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  12. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (9 Giugno 2011 20:51)

    E come dice Eleonora, il cervello va saputo usare.
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  13. Avatar di tamy

    tamy 13 anni fa (9 Giugno 2011 22:18)

    Bice se tu fossi un uomo saresti il mio uomo ideale...non è che hai un fratello gemello nascosto da qualche parte?????
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  14. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Giugno 2011 23:34)

    @ Emanuela... già già. Pensa che io, oltretutto, sono sempre istintiva nelle faccende di lavoro e ho fatto scelte/illuminazioni in campo scolastico... anche quando dovevo scegliere l'uni, non ho scelto razionalmente. Mi dicevano di pensarci, io invece ho deciso di non pensarci, poi una mattina mi sono svegliata e avevo deciso. Ma in campo sentimentale, accidenti... sarà che ho avuto delle delusioni e sono più insicura, ma penso mille volte ad ogni minima parola. Per quello un po' di tempo fa dicevo che vorrei innamorarmi come quando avevo 20 anni, con quella stessa fiducia, con quello stesso abbandono. Che poi magari mi capita ancora, ma poi mi invadono ben presto i pensieri e spesso rovinano tutto, perché nella confusione non distinguo più la vocina che mi dice cosa fare! Ahhhh, mi sa che la risolverò davvero solo quando avrò più fiducia in me stessa. La persona che mi ha detto di ragionare/scrivere meno mi ha consigliato anche di provare ad abbandonarmi totalmente a qualcuno... sì, ma... se poi va male? A volte mi prende una tale paura di un'altra delusione! Eppure, sono decisa a rischiare. Solo che non so con quanto abbandono riuscirò a rischiare. E pur dicendomi che è fondamentale per viverla bene o mi tiro la zappa sui piedi, accidenti... Il fatto è che ho talmente paura di una delusione, che mi si manchi di rispetto, che davvero faccio andare male le cose da sola, vedendo problemi dove non ce ne sono. Non sto parlando dell'ultimo tentativo... lì, se avessi ascoltato il mio intuito, non ci avrei neanche provato perché non era scoccata la scintilla. Invece ci ho provato razionalmente. Incredibile! Mi meraviglio di me stessa. @ Tamy: mio fratello è molto diverso da me. E io non sono un uomo. Mi dicono tutti che ragiono da uomo, sia chi mi conosce poco sia chi mi conosce bene. E non sembro affatto un uomo, sono molto femminile fisicamente. Ma la testa... vira al maschile, che casino... visto che mi piacciono gli uomini...
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  15. Avatar di Anna

    Anna 13 anni fa (10 Giugno 2011 9:24)

    @Bice a volte penso che il lasciarsi andare non dipenda necessariamente dalla fiducia in se' stessi.. nel senso che io, nonostante le delusioni del passato, cerco di guardare con fiducia alla vita, alle relazioni d'amicizia e con l'altro sesso... mi metto in gioco, abbasso le difese e concedo fiducia..questa mia apertura positiva e' stata giudicata ingenuita' . mi chiedo ma come ci si deve comportare ??? se do' fiducia sono ingenua e credo nelle favole... se non concedo fiducia sono acida e chiusa... e allora??? io credo che saro' me stessa.... io di natura do' fiducia alle persone e lo faro' ancora finche' ne varra' la pena e finche' non avro' prova contraria... nel momento in cui la persona mi deludera' lasciero' andare e non avro' il rammarico di non averci provato, di non aver rischiato..... anche io come te , cara Bice , ho tanta paura di rimanere delusa, di non essere rispettata (e questa e' la cosa che fa' piu' male), ma allo stesso tempo mi dico anche :' io la mia parte la faccio e ce la metto tutta, se poi succede la delusione volgo lo sguardo altrove cercando di trarre il positivo da ogni esperienza....
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  16. Avatar di Francesca Chiara

    Francesca Chiara 13 anni fa (10 Giugno 2011 9:43)

    @ Bice: che strana coincidenza...anche a me e' sempre stato detto che sono molto maschile di testa tanto quanto sono estremamente femminile per tutto il resto! pare essere un miscuglio esplosivo...! :-) Buona giornata amica virtuale!
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  17. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (10 Giugno 2011 11:48)

    Nei rapporti di coppia non si può concedere o meno fiducia, o in percentuale, o con rischio calcolato. Vuoi avere una relazione sana, aperta, soddisfacente e sincera? Allora lascia andare la paranoie, perchè altrimenti tutto ciò che otterrai saranno proprio i tuoi peggiori incubi. Pensi: sì, ma se colgo segnali che lui/lei non tiene a me quanto ci tengo io? Beh, se uno non ti ama come tu ami lui non significa che non ti ami con tutto se stesso. E se magari io mi lascio andare e poi lui mi delude? Avrai semplicemente realizzato la tua aspettativa. Quindi, è così semplice da risultare enormemente complesso: quando vuoi qualcosa pensa che la prima persona da cui potresti trovarti a doverlo difendere sei tu.
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  18. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (10 Giugno 2011 12:13)

    Cara Bice, io penso che nei sentimenti ci lasciamo andare di meno all'abbandono perchè sono le paure a frenarci, ed anche se ci diciamo che con qualcuno vogliamo rischiare, c'è sempre quella parte di noi che ci dice "stai attenta". Io fino a qualche tempo fa ho dato troppa fiducia, eppure avevo dei segnali da parte dell'altra persona che non ho saputo cogliere. Come può avermi detto, dopo un mese di convivenza, che non provava emozioni e come ha potuto scrivermi una lettera dicendomi che quello che mi diceva in passato (cioè che mi amava) non lo pensava veramente? Alla paura si aggiunge la rabbia per quello che questo individuo mi ha fatto. La mia amica mi dice sempre che anche io ho sbagliato, certo è vero, non bisogna mai dare all'altro la colpa al 100%, però quando lui mi diceva che voleva stare con me, che io e mio figlio (che non è suo figlio) eravamo la sua famiglia, io non riesco a credere a quanto mi è successo e forse perchè ancora non riesco proprio ad accettarlo. Ecco che io mi dico che la prossima volta starò attenta a non rischiare, a valutare bene la situazione, a capire quanto l'altra persona ci tenga a me, sì, perchè io ho un figlio ancora molto piccolo che ha bisogno di me...forse sto andando oltre, ma penso che non bisogna giocare con certe cose e quell'individuo, forse anche inconsapevolmente (ma si può fare una cosa del genere senza consapevolezza? Allora è un immaturo!), lo ha fatto. Ti abbraccio!
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  19. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (10 Giugno 2011 14:29)

    questi uomini,sempre+immaturi,superficiali,stupidi,egoisti,peter pan...tutti così; mentre i migliori quasi quai si nascondono!! e magari non si ritengono all'altezza di esser amati... il mondo va al contrario,veramente!! MAH...intanto,io ho appena finito di fare le mie 2ore e mezza di sport...e fra un pò vado in cantiere...LAVORO,AMATO LAVORO,CHIAMA!! ;))))))))))))
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  20. Avatar di Emanuela

    Emanuela 13 anni fa (10 Giugno 2011 15:18)

    Si, Aliyah@, niente paranoie (alla fine una storia va come deve andare), ma per chi ha raccolto un numero cospicuo di delusioni, le paranoie vengono da sole...Allora vada per il non-pensare, che è meglio, si vive con più serenità!
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