Sei triste e sola o ti senti triste e sola?

solaSei triste e sola o, semplicemente, ti senti triste e sola? Oppure, ancora più complicato: pensi che sia il momento giusto per credere di essere triste e sola e di lamentarti per il fatto che ti senti triste e sola? No, non è un annodamento del cervello e nemmeno un gioco di parole. Essere triste e sola per davvero è ben diverso dal pensare di essere triste e sola e dal lamentarsi di essere triste e sola.

Sentirsi triste e sola, molto spesso non è davvero essere triste e sola, ma assumere un atteggiamento mentale negativo verso se stesse, la propria condizione e gli altri che riempie il cuore e la mente di emozioni sgradevoli, nelle quali si viene risucchiate come in una spirale senza fine.

"La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.Carl Gustav Jung"

Triste e sola ma non sempre

Il giorno prima di Ferragosto ho ricevuto questa mail:

“Salve, sono finita nel suo blog per caso, in un periodo in cui tutti sono in vacanza, io mi ritrovo in ferie seza nessuno con cui poter condividere qualche giorno di svago! Sono single, lavoro ma ho poche amicizie. Ho quasi 40 anni, le amiche di vecchia data sono tutte sposate con prole, per cui mi ritrovo spesso sola, a non poter uscire nemmeno per mangiare una pizza. Non so perchè le scrivo non so se lei ha la soluzione per me, ma le chiedo cmq un consiglio. Grazie per l’attenzione.”

Non appena ho letto il messaggio, mi è venuto spontaneo copiarlo e incollarlo (lasciandolo in anonimo, ovviamente) sulla pagina Facebook di La Persona Giusta per Te, per avere il parere “in tempo reale” delle lettrici.

Ho pubblicato il messaggio e ho fatto la domanda: “Tu che cosa faresti al suo posto?”

"Perché in generale si sfugge la solitudine? Perché pochi si trovano in pace con se stessi.Dosso Dossi"

Triste, sola e con le idee sbagliate in testa

Su Facebook sono piovuti i messaggi incoraggianti, con suggerimenti pratici e pieni di entusiasmo e di energia. Del tipo: “esci anche da sola, è divertente!” “fai qualcosa, qualsiasi cosa farai partendo da qui, ti emozionerà! Oppure anche: “stai sola, ti sarà utile”. Ovviamente c’è stato anche qualcuno – una minoranza – che ha confermato il punto di vista dell’amica che mi ha scritto e che ha sostenuto che sentirsi triste e sola non è bello e che non è facile fare qualcosa di divertente da sola.

Sono tante le persone che pensano che vivere le esperienze della vita da sole non sia  divertente, e tra queste persone ci sono moltissime donne. Eppure pensare che un’esperienza che si vive da sola è meno significativa che se vissuta con altri contiene in sé la convinzione che da soli non si valga abbastanza e che per vivere bene si debba sempre avere il sostegno degli altri.

A questo punto ti faccio una piccola rivelazione. Sai quali sono i momenti dell’anno in cui io ricevo in assoluto più richieste di aiuto “urgenti”? Natale e Ferragosto. E indovina un po’ perché?

Giusto! Hai indovinato. Perché chi si sente  sola tutti i giorni dell’anno, a Natale e a Ferragosto si sente ancora più sola. E allora che fa?

Cerca una soluzione rapida e urgente a una serie di sensazioni molto negative, che in certi momenti raggiungono il loro picco diventando totalmente insopportabili e insostenibili.

Triste e sola: che cosa stai facendo per te?

"Non è rompendo la solitudine, bensì approfondendola, che gli esseri diventano capaci di comunicare.Louis Lavelle"

Sai che cosa mi colpisce di più dei tanti messaggi di richiesta di “aiuto urgente” che ricevo tutti i giorni e che a Natale e a Ferragosto si moltiplicano? La leggerezza e la superficialità con le quali le persone trattano se stesse e i propri sentimenti. Si tratta di vera e propria sciatteria nei confronti di se stessi e della propria vita.

Perché uso questo termine “sciatteria”? Perché una persona che “per caso”, il giorno prima di Ferragosto “finisce” nel mio blog e mi scrive, chiedendomi un aiuto “immediato e urgente” di certo suscita in me solidarietà e affetto, oltre che attenzione. E nello stesso tempo mi dà l’idea di prendere la propria vita davvero come una cosa poco importante. Infatti, la mia reazione spontanea, di “pancia” a quello che leggo in questi casi è: “ma scusa, ti sei accorta di essere sola proprio il giorno prima di Ferragosto? E per tutto il resto dell’anno non ci hai pensato? Forse hai preferito cacciare il pensiero, ma questo non ti è stato utile, probabilmente. Non ti sei occupata di te e della tua vita sentimentale? Forse non pensi che sia importante per te occuparti della tua serenità?”

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

E’ proprio questo che mi crea sconcerto: il fatto di non occuparsi a dovere di sé e della propria vita, il fatto di lasciare un po’ tutto in mano al “caso” e alla fortuna. O agli altri. Che, forse-forse è ancora peggio.

Mi sento dire decine di volte in giorno: “le mie amiche sono tutte sposate con figli”. Bene, questa non deve essere una scusa, perché la tua vita e la tua serenità non dipendono dalle amiche, come nemmeno dipendono da un uomo.

Inoltre: è naturale che le amiche a un certo punto si creino la loro vita. Siamo forse esseri dipendenti? No. Conviviamo con gli altri, ma non dipendiamo dagli altri. Chi sono le amiche? Persone dalle quali dipendere, in attesa o in sostituzione di un uomo? E quando ci fosse quest’uomo, a quel punto è da quell’uomo che dipenderesti?

Attenzione, perché questo è un passaggio molto spesso automatico del quale molte donne non sono consapevoli, anche se ne sono vittime: entrare in una relazione e viverla come ragione necessaria ed esclusiva per dare un senso alla propria esistenza. Se non sono in una relazione, la mia vita non ha senso. O non ha abbastanza senso.

Da questa equazione mentale nascono gli atteggiamenti di “bisognosità”,  l’”insistenza” nei confronti di un uomo e l’”appiccicosità” con un uomo. Cioè, se nel fondo del tuo animo c’è un pensiero per il quale “essere sola” significa “essere sfigata”, “valere meno”, è chiaro che metterai in atto degli atteggiamenti di “disperazione”, come l’essere troppo attaccata a un uomo o anche – attenzione, attenzione – innamorarti del “primo che passa”. Fenomeno molto comune a tutte le età, ahimé.

Triste e sola: quella sensazione insostenibile

"La solitudine esalta le qualità, la frequentazione delle compagnie i difetti dell’uomo.Morandotti"

Ed è proprio questo ciclo di pensieri distruttivi che ti porta a quella sensazione che ti distrugge, per cui quando sei sola ti senti paralizzata e non riesci a godere della tua esistenza e delle tue esperienze.

Se essere sola significa essere sfigata, allora quando sei sola ti senti malissimo. E se essere sola significa essere sfigata, allora quando sei sola non hai neanche il “coraggio” di prendere un treno o un aereo o di entrare in una pizzeria. Che sono tutte esperienze che io suggerisco caldamente di fare proprio quando sei sola.

E ora veniamo al punto. Imparare a stare da sola e a stare bene da sola è un passaggio essenziale verso la maturità personale. Verso il diventare e l’essere persone adulte. Solo le persone adulte godono di relazioni realmente appaganti (oltre che di vite davvero piene). Per questo è importante fare il passaggio verso la maturità e verso l’essere adulti: serve per divertirsi di più, per godere di più, per provare più piacere.

Puoi farlo seguendo queste tre facili tappe:

1)      per godere di più e trovare relazioni appaganti: occupati di te, 365 giorni all’anno. Non appassirti su te stessa il giorno di Ferragosto o il giorno di Natale, cercando la soluzione rapida che risolva la tua vita e atterrando “per caso” su questo blog. Per esempio, questo blog puoi leggertelo tutti i giorni: un articolo al giorno, sempre diverso, oppure sempre lo stesso articolo per un po’, se per te è importante un determinato argomento. Ripetere, ripetere, ripetere è importante. E mettere in pratica, poco per volta

2)      Continua a interrogarti, a osservarti, a prestare attenzione amorevole a te stessa. E’ bene che tu sia concentrata sempre sulle soluzioni che di volta in volta ti permettono di compiere il passo decisivo verso una vita più piena, più bella, più a misura di quello che sei e di quello che vuoi. La nostra vita è evoluzione continua: non puoi pensare che quello che ti piaceva dieci anni fa continui a piacerti oggi o tra dieci anni. Vivi la tua vita come un progetto grandioso, continuo e ininterrotto del quale tu sei nello stesso tempo l’architetto e il muratore, il costruttore. Ci metti sia l’idea creativa, sia la realizzazione pratica. Non vivere la tua vita come un “caso” o un’”emergenza”.

3)      Sfida te stessa, cercando sempre il meglio per te: essere sola è un’opportunità di scoperta e di crescita straordinaria, che nessuna più o meno rassicurante cerchia di amiche più o meno provvisorie può offrirti. Quindi sì, di certo, comincia a fare tante cose da sola. Diventa autonoma, indipendente, forte. E’ costruendo la tua autonomia, la tua indipendenza e la tua forza che diventi una donna davvero interessante, affascinante, attraente. Che diventi una donna capace di proteggersi dalle violenze esterne, dagli uomini sbagliati e dalle delusione amorosi. E’ in questo modo che scopri la tua capacità di amare e di essere amata.

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187 Commenti

  1. Avatar di Monique

    Monique 11 anni fa (1 Ottobre 2013 19:08)

    Credimi che mai ho un approccio superficiale, magari lo avessi , vivrei di certo in modo più facile e semplice. Comunque grazie come sempre per il consiglio e la comprensione. Grazie davvero Wendy : )
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  2. Avatar di Ale

    Ale 11 anni fa (3 Ottobre 2013 23:05)

    Ho deciso che sarò una di quelle stupende donne anziane, con la treccia bianca, che viaggiano per il mondo!
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  3. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (13 Ottobre 2013 20:35)

    Ti capisco. Io ho una figlia ma non posso chiederle di farmi compagnia a 16 anni. Cerco sempre di organizzarmi ma a volte scelgo di stare da sola. I pensieri negatvi arrivano inevitabili, come oggi. Soprattutto quando non puoi più condividere la quotidianità. Ogni tanto arriva una telefonata, un invito, ma a volte voglio anche rifiutarlo perché non è detto che qualsiasi compagnia sia ben accetta. Bisogna anche essere ben disposti . Il mio pseudonimo è il nome del mio cane. Prendine uno, faciliterà il contatto seppur superficilae con gli umani e ti porterà una buona dose di allegria
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  4. Avatar di Sasa

    Sasa 10 anni fa (4 Febbraio 2014 21:23)

    @Monique sì capita anche a me ma penso che non è detto che lo siano davvero. per molti è facile indossare maschere. Anchio in questo periodo mi sento sola o forse solo ora prendo coscienza che mi sono mossa verso gli altri molte volte per bisognosità di affetto ed attenzione. Ora mi sento sola perché alcune mie amiche che erano caposaldi della mia vita mi hanno indirettamente voltato le spalle e tuttora non me ne faccio una ragione. Tutto ciò solo perché per una volta nella mia vita ho detto "Faccio di testa mia e non voglio sentire ragioni futili". A volte penso di essere stata dura altre volte penso che è questo è un periodo per vedere relamente le cose come stanno sia fuori che dentro di me. Per esempio per me è inconcepibile passare il sabato sera sola a casa ...è frustrante. Cioè del tipo esco quasi tutta la settimana per un impegno e poi un'altro e il sabato mi trovo spesso a cercare altri per uscire....è dipendenza eccessiva verso gli altri?
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  5. Avatar di Kira

    Kira 10 anni fa (22 Settembre 2014 0:45)

    ...ciao.. sono capitata qui per caso in un momento di tristezza e dopo aver letto un po di storie ho deciso di raccontare anche la mia per avere qualche consiglio.. premetto che sono molto giovane e so di avere molte possibilità davanti ma vorrei dei consigli da persone esterne che mi aiutino a capire.. Io ho 20 anni e da quando sono piccola in casa mia ci sono sempre o quasi sempre stati problemi tra i miei genitori, che hanno divorziato circa dieci anni fa... E già questo mi ha portato un senso di abbandono da parte di mio padre e un senso di delusione dagli uomini.. A partire dall'età di quindici anni ho iniziato d uscire con i ragazzi a fidanzarmi, a fidarmi e ad essere tradita ogni volta.. Due anni fa ho perso un'altra figura maschile molto importante per me.. mio fratello maggiore che a causa di un incidente è venuto a mancare, nello stesso periodo stavo con un ragazzo della mia età e una settimana dopo questa grande perdita ho scoperto di essere incinta.. insieme abbiamo valutato il da farsi e per quanto sia stata una decisione difficile e dolorosa abbiamo deciso di non portare a termine la gravidanza (eravamo entrambi ancora minorenni senza un lavoro e già le nostre famiglie non se la cavavano bene economicamente) meno di un anno dopo scopro che lui mi tradisce con una ragazza che già in passato si era "appropriata" di un ragazzo che stava con me... Dopo questa relazione di 2 anni, presa dalla tristezza ho trovato un'altro ragazzo poco dopo, perché sentivo il bisogno di essere "protetta" e"consolata", con questa persona sono stata un anno, lui era molto innamorato e io per niente.... Dopo circa sei mesi dei miei amici mi presentano un ragazzo di un anno più grande di me, carino, simpatico , dolce , con tutto al posto giusto, fedele e senza problemi grosso modo... usciamo per un po ci fidanziamo. ..lui era uscito da poco da una relazione in cui era molto preso e innamorato.. dopo quattro mesi lui mi lascia docendomi che non si sente pronto per una relazione ma mi vuole molto bene e uscendo comunque nella stessa compagnia di persone non vuole che il tempo che abbiamo passato insieme si andato perso... ora sono quattro mesi che oltre a uscire comunque insieme con gli stessi amici passiamo anche del tempo da soli un po come prima ma senza l'ufficialità e senza le "convenzioni" diciamo della vita di coppia.. io mi sono innamorata ma lui no.. mi vuole molto bene si ma ogni volta che me lo dice io sento una morsa al cuore che mi fa mancare il fiato, come se mi tirassero un pugno sulla bocca dello stomaco... ma io soppporto vado avanti perché quei momenti quando siamo insieme mi sembra che vada tutto bene e sono felice.. poi quando non c'è piango e molto mi sento inutile e sbagliata.. penso che sia colpa mia ora e che sia stata colpa mia anche in passato. ..sono giovane ma ho passato già tanto... sono anche due anni che lavoro e che il mio lavoro non mi appaga anzi mi deprime ancor di più perché vengo svalutata e offesa a volte al lavoro... ma non posso mollarlo divido una grande casa con mia madre perché volendo la mia indipendenza non volevo lasciare sola mia madre e quindi ho tante spese da sostenere e non avendo finito la scuola trovare un altro lavoro che possa sostenere queste spese è difficile... io sono qui per chiedere un consiglio sull'amore ma, volevo prima far partecipe chi mi volesse consigliare il del trascorso del mio passato. .
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  6. Avatar di Emanuela

    Emanuela 10 anni fa (22 Settembre 2014 11:31)

    @Kira, mi dispiace leggere post come il tuo. Di positivo c'è quello che tu stessa hai evidenziato, ossia che essendo giovane puoi permetterti ancora tanto, ma il mio consiglio è che devi cominciare a capire gli errori dove sono e ad evitarli, per poter crescere e stare bene. Di dannoso c'è questa non relazione con questo "amico", se lui ti volesse bene e si prendesse cura di te come un amico appunto farebbe, poi non ti "userebbe" per i suoi bisogni. So di usare termini forti, ma comprendi che certe situazioni sono enormi perdite di tempo. Lui non si prende alcun impegno o responsabilità verso di te, ma sa che quando ha bisogno ti trova pronta perché tu sei l' unica disposta a prendersi le sue briciole. Va bene? no! Comunicagli in modo sereno, senza preoccuparti delle conseguenze, che se vuole essere tuo amico e basta non hai alcun problema, ma farai l' amica punto e basta. Se vuole una storia con te che implichi anche altro, allora sia chiaro per te e per tutti che ruolo hai. Gli hai lasciato il tempo di sciogliere i dubbi, ma questo tempo e i benefici che gli dai lo sta allontanando e non avvicinando alle tue intenzioni. Non aver paura che lui rifiuti del tutto un contatto con te, lui non è l' unico e non lo sarà. Prendi un po' di coraggio se vuoi cambiare qualcosa nelle tue giornate.
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  7. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (25 Settembre 2014 13:55)

    @ Kira: grazie per il tuo commento e per averci raccontato la tua storia. L'ho letto appena lo hai scritto, ma poiché ero in viaggio, non ho avuto modo di risponderti immediatamente. Come dici tu, hai solo 20 anni e hai vissuto molto, probabilmente hai già vissuto quello che altre persone non vivono in tutta la loro esistenza, durasse anche 90 anni. E hai vissuto molte esperienze dolorose e negative. Come fai ben notare il tuo passato potrebbe contenere le "radici" di tutto quel che ti è successo. E anche gli schemi che ripeti. A 20 anni, per esempio, quanti "ragazzi" hai già avuto? Ci sono ragazze che arrivano a vent'anni senza nessuna esperienza. Tu invece hai avuto una sorta di "girandola" di compagni. Posso dire che per te i "ragazzi" sono un po' un surrogato (assolutamente inadeguato) rispetto all'affetto che evidentemente ti è mancato da bambina? Questo non va bene, perché continuare ad appoggiarsi ad altre persone non colma un vuoto di lungo tempo. Oltrettutto, per ragioni di età, tu frequenti ragazzi molto giovani. Sinceramente: non è possibile che dei giovanissimi ti garantiscano la fedeltà, l'affetto, la vicinanza e la maturità che tu pretenderesti e di cui hai molto bisogno. Per cui continuando su questo schema temo proprio che tu non riesca a uscire da un circolo vizioso di bisogno d'amore e di "toppe" inadeguate che tenti di mettere a questo bisogno, che invece di diminuirlo l'accrescono. Lo stesso dicasi della vita professionale e scolastica. Tu hai solo vent'anni, tua madre non dovrebbe essere poi molto anziana: questo è il momento di dedicarti a te, ad arare il terreno della tua vita per prepararla alla felicità. La serenità non arriva solo perché trascorre il tempo e abbiamo ancora tanto tempo davanti. La serenità arriva se la prepariamo, se la pianifichiamo, se organizziamo la nostra vita per... La tua priorità dovrebbe essere innanzittutto l'indipendenza personale. Non hai finito la scuola? Organizzati per finirla, proprio perché sei ancora giovane e l'età che hai è la piu' adatta per studiare e per darsi una buona formazione. Al giorno d'oggi è indispensabile avere una buona preparazione di base, non solo per essere competitivi sul lavoro e quindi ridurre le probabilità di finire a lavorare in pessimi ambienti e in pessimi contesti, ma anche per sapersi difendere e far valere i propri diritti. Quindi: finisci la scuola, acquisisci altre competenze, procedi. Il secondo aspetto piu' importante per te è imparare ad avere autonomia emotiva, smettere di cercare in un "ragazzo" un appoggio che nessuno (nessuno) sarebbe in grado di darti. Stai sola. Impara a stare sola. I legami giovanili spesso sono delle prigioni, che impediscono di crescere e anche, nel tuo caso, di elaborare e superare il passato e soprattutto di vivere un presente e un futuro degno. In ultimo, per fare tutto cio', hai di sicuro bisogno di un aiuto esterno. Trova una professionista - una donna! - di valore, una persona che sia adulta non solo anagraficamente, ma anche moralmente e spiritualmente. Qualcuno che ti sostenga e ti faccia vedere le cose importanti per te, guidandoti a camminare sulle tue gambe, nella TUA di vita e non in quella dei tuoi genitori, di tuo fratello o dei tuoi "ragazzi".
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  8. Avatar di Joy

    Joy 10 anni fa (9 Ottobre 2014 10:17)

    Io temo di avere il problema opposto... sono sola da molto tempo. Ho imparato a fare tutto da sola: viaggiare, andare al ristorante, passeggiare. Tutto. Non ho problemi. Ma più sto da sola, e più tendo ad isolarmi... più sto sola e più voglio stare sola. Ma poi devo tornare in mezzo alla civiltà (per esempio quando torno in ufficio) e la cosa è davvero dura... Certo, quando guardo un bel panorama, mi manca il poter dire: guarda che bello! Ma per quanto mi stia sforzando di uscire da questo circolo vizioso, pare che si sia formato un mulinello e che non riesco a uscirne.... Suggerimenti?
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  9. Avatar di Vesper

    Vesper 10 anni fa (10 Ottobre 2014 16:59)

    @Joy,mi permetto di dire che forse non è che sei sola perchè oramai sei abituata a stare sola,e a far tutto da sola,ma perchè hai un'indipendenza troppo presente che mal si concilia con la "condivisione" che per forza di cose deve esserci quando si fa parte della società. Forse questa tua abitudine è diventata routine e non sei ancora al 100% pronta di condividere i tuoi spazi con una persona,sempre ovviamente mantenendo la tua indipendenza! é come se in realtà tu volessi dire:"guarda che bel panorama".."si però ora ognuno alla sua vita"! Vorresti condivisione ma hai paura dell'invadenza nel tuo "spazio",nel tuo "mondo"!
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  10. Avatar di Paolo

    Paolo 9 anni fa (26 Aprile 2015 19:39)

    si può imparare a stare soli e si può imparare ad apprezzare gli aspetti positivi dello stare soli. Anzi, è necessario: perché è brutto stare soli soprattutto dopo essere stati felici con alcune persone
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  11. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 9 anni fa (22 Maggio 2015 15:56)

    @ Michelle, grazie mille per la tua bella testimonianza. In bocca al lupo e continua a seguirci :)
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  12. Avatar di Sary

    Sary 9 anni fa (4 Luglio 2015 16:12)

    È vero che bisogna imparare a stare soli e ad amarsi, accettarsi, per stare bene con gli altri. Però è pur vero che non si può essere felici da soli, non dimentichiamoci che l'uomo è un "animale sociale", e come dice un famoso film "happiness is only real when shared".
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  13. Avatar di una

    una 9 anni fa (31 Agosto 2015 17:42)

    Ciao Lara, sono passati 6 mesi, dal tuo commento. Volevo dire che ti capisco, anche io convivo. Io sto male, 10 anni di convivenza, ho dovuto andarmene diverse volte, fatto 3 traslochi completi, cioè 3 tentativi di chiudere definitivamente. Ho sempre fallito perché dopo 2-3 mesi tornavo indietro. Dovevo andare via anche precisamente un'anno fa ma il giorno che dovevo versare la caparra per prendere un'appartamento per me in affitto al lavoro mi comunicava la capa che quando finiva il contratto fine mese non me lo avrebbe rinnovato- invece un mese prima mi aveva detto che lo avrebbe rinnovato. Mi è caduto il mondo addosso, ho telefonato al compagno per avere un consiglio su cosa fare e mi ha detto:"non preoccuparti, poi stare ancora da me. Ed ecco che il gioco era fatto. Non me ne sono più andata, ma avevo sempre dentro la voce che me ne dovevo andare. La depressione mia in questa relazione si è fatta sempre più duratura. Non lavoro da un'anno. Anche lui sta male. È molto arrabbiato da un po' ed è arrivato a ferirmi troppo con l'atteggiamento freddo, indifferente, distante, disprezzante nei miei confronti, mi ferisce la sua durezza. Non ho più le forze di passare sopra , accettando e continuando di ricevere tutto questo. Anche io mi arrabbio molto con lui, penso di fargli lo stesso trattamento, sono sincera, ma a perdere sono io, sempre, lui è più forte di me. Devo andare via ma non riesco per adesso, vorrei fare valige e pachi vari, riempire l'auto e partire. Ma pure devo andare in banca a chiudere con le cassette di sicurezza. Per di più dopo 20 anni di residenza in Italia non ho contatti con nessuno. Non ho più fiducia in me stessa. Non credo più di farcela sola in questo paese. Devo tornare nel paese di origine mio, ho 38 anni. I miei genitori in questa settimana hanno voluto venire qui per vedermi e per vacanza, sabato ripartono. A me la loro presenza pesa perché non sto bene e non sto bene con loro. Quando dicevo tornare nel mio paese di origine intendevo a casa dai miei genitori, loro non aspettano altro. Continua...adesso mi sento anche in colpa di rovinare la vacanza ai miei genitori. Poi con il compagno è sempre colpa mia..questo succede quando si vuole il compagno a tutti costi per sempre ma non si reggono più i suoi modi, e lui non sopporta più me. Ce la paura di chiudere per poi ritrovarsi solo. Devo ritrovare quel coraggio di prendere la decisione di andare via. Cara Lara, anche io oggi non sono uscita di casa, ho pianto tanto, e ancora sono qui, poi devo ancora decidermi di mangiare - sono a digiuno da sta mattina. Quindi rispondo alla tua domanda che secondo me in casi come il tuo, visto che, come hai detto la situazione in casa non e rosea e peggiorata, le convivenze si sciolgono se non sono felici da parte di persone che si amano, ma spesso si deve trovare il coraggio a farlo. Poi anche dai parenti e bene prendere le distanze quando sono loro a farti soffrire. In bocca al lupo, spero che hai già risolto.
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  14. Avatar di Gioia

    Gioia 9 anni fa (31 Agosto 2015 16:33)

    Non sono d accordo con il fatto che si può essere felici da soli. Precisiamo: in tanti momenti si, è rilassante stare da soli, fare quel che ci piace, tipo guardare un film, fare un bagno con essenze profumate, leggere o quant'altro, ma vuoi mettere uscire a cena in compagnia o fare una gita o una vacanza con qualcuno e ridere, scherzare, scambiare pareri ed opinioni sulle cose della vita con altre persone???? Non penso che soli sia bello fare queste esperienze, per niente....
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    • Avatar di Gnuni

      Gnuni 9 anni fa (31 Agosto 2015 18:55)

      La tristezza, come le altre emozioni, ha una funzione precisa per la "sopravvivenza" dell'essere umano e ha ragion dev'essere per l'elaborazione di un dolore psichico. La tristezza/depressione che può provare una persona in stato di solitudine è del tutto disfunzionale, dal momento che è fine a se stessa e non serve a niente.
      Rispondi a Gnuni Commenta l’articolo

  15. Avatar di Laura

    Laura 8 anni fa (12 Febbraio 2016 0:19)

    Ciao Ilaria, altro post davvero bello! Che dire...ci hai preso in pieno!! Anch'io molto spesso mi sento cosi. É vero, ho solo 24 anni, quindi non prendo ancora seriamente questa solitudine, però comincio a farmi tante domande e tanti perché. Sinceramente sono sempre sola. Faccio fatica a conoscere uomini ma anche amici. Ho sempre il "difetto" di affezionarmi ad una sola persona salvo poi lamentarmi che vorrei più amici. sto cercando di cambiare. Cerco di conoscere altre persone anche se ti dico credo anche di aver capito il punto, ho paura. Io voglio stare arroccata nel mio bel castello e non sbagliare mai. Giudicare magari tutti dall'alto in basso però poi non fare niente. Sto cercando di cambiare, di capire che anche le persone sbagliano, di non aspettarmi troppo, non so perché poi mi aspetto cosi tanto. Forse perché io do il 300%? Sto cercando di essere meno severa e incazzata con me stessa. Nel frattempo parlo e conosco e non mi aspetto e non pretendo di dare molto (cosa che mi é stata insegnata). Cerco di amare quello che ho, la mia famiglia. Con gli uomini beh, ho avuto un solo uomo nella mia vita ed é stata anche una brutta storia. Tutti mi dicono che sono una ragazza bella, come mai sono sempre sola. Sono molto timida, faccio fatica ad espormi. Sono un pezzo di cristallo, come mi si tocca, mi si rompe. Non sono la classe tipa solare, allegra. Esco poco (purtroppo studio e quindi spesso mi ritrovo a casa a studiare con poco tempo libero). Mi fido poco. Pero stasera mi chiedevo ma perché ci sono continui stalli nella mia vita? Sono stata con uno stronzo a cui di me non é mai fregato niente, ultimamente mi é capitato di risentire un ragazzo che é sparito e io non credo di avergli detto niente di male. Anzi non credo di avergli detto proprio niente. Sono stanca di questi atteggiamenti. Mi chiedo, ma se non ti interesso perché mi cerchi? Perché vieni a cercarmi e a darmi fastidio? Io so che tu sei molto pratica e senza peli sulla lingua e che qui possiamo dirti tutto. Comunque non me ne importa neanche tanto perché sono cambiata, non ci sto più appresso a questi uomini. Ed é qui che mi hai illuminato, non dovremmo mai come hai scritto trattarci come stracci, pensare che noi e la nostra vita nn valgano. Cercherò di mettere in pratica ciò.
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  16. Avatar di Laura

    Laura 8 anni fa (12 Febbraio 2016 0:25)

    Ah e soprattutto...mi hai insegnato che non dobbiamo ricordarci di noi stesse solo a Natale perché noi valiamo ogni singolo giorno con o senza uomini animali o amici.
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  17. Avatar di Lara Moretti

    Lara Moretti 9 anni fa (20 Febbraio 2015 15:15)

    mi chiamo lara ho quasi 27 anni da quasi un anno convivo , la situazione non è mai stata rosea ora peggiorata a causa dei parenti da parte di mio padre malati di invidia e di soldi che non fanno altro che incancrenire la famiglia, sono figlia unica mia madre sempre malata ansiosa e iperprotetiva, da dicembre ho iniziato la terapia con la psicologa perche sono arrivata al culmine di sopportazione di una serie di eventi che mi hanno portata ad avere attacchi di panico in auto. ne sono scaturiti diversi traumi,adesso per ovvie possibilità economiche ho smesso gli incontri con la professionista , mi ha detto che ho problemi di autostima. faccio una vita regolare , lavoro palestra e amici, raramente ne ho pochi e lavorano il sabato e domenica, poi ci sono le giornate come oggi a casa in malattia da sola e non posso muovermi inutile raccontare le crisi che ho di pianto con annesso rigurgito e l'ansioso smanettare al pc e al cellulare per cercare "coccole virtuali" o giochi idioti mentre il mio compagno è al lavoro..come si fa a venirne fuori?
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  18. Avatar di Michelle

    Michelle 9 anni fa (22 Maggio 2015 11:36)

    Cara Frenky, Continuando il lavoro su te stessa, piano piano ti sentirai piu` forte e sicura di te, e in quel momento il resto arrivera` in modo naturale. Cambiera` il tuo approccio verso gli altri, sarai aperta e socievole ma non bisognosa, per cui gli altri ti vedranno sotto un'altra luce. Sara piu` brava a riconoscere chi e` meritevole delle tue attenzioni e chi no. Non ti servono consigli ora, ti serve solo concentrarti su te stessa ed acquisire sicurezza, il resto verra` da sé. Io ho avuto poca vita sociale quando ero a scuola. Poi a 21 anni ho lasciato tutto e tutti e sono partita, ho viaggiato per circa 6 anni, e sono cambiata davvero tanto. Ora sono le persone ad essere attratte da me e dal mio modo di fare, e guarda caso sono le proprio le persone adatte a me e alla mia personalita`. Persone simpatiche, aperte, oneste, disponibili. Per gli amici che mi sono fatta in questi anni e che ancora mi sto facendo, davvero non mi posos lamentare.. Ora ho 28 anni, e purtroppo cio` che va male e` la mia vita sentimentale. Anch'io sono passata da ragazzo a ragazzo per colmare il vuoto che sento dentro, per sentirmi amata (come altre ho avuto un'infanzia difficile e un rapporto molto brutto con i miei genitori). E` su questo che ora sto lavorando. Sto parlando con uno psicologo, e sto cercando di pensare a me stessa, giorno dopo giorno. Sto leggendo tanti libri, uno molto bello e` "La mente compassionevole" che insegna a guardarsi dentro con amore e gentilezza, senza giudicarci per i nostri limiti. Ho ancora tanto lavoro da fare, e non so se arrivero` mai ad avere un'indipendenza emotiva, ma almeno ci sto provando. Un abbraccio a tutti e coraggio
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  19. Avatar di Claudia

    Claudia 8 anni fa (19 Novembre 2015 21:54)

    La penso proprio come te, una volta che si è imparato a prendersi cura di sé, ascoltare se stessi, ad essere autonome serve l'altra metà per completarsi...non tutto dipende da noi.. quello che ti consiglio e che faccio è piangi pure quando ti senti giù e poi esci e regalati un bel momento, scoprirai di avere più forza di quanto credi.
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    • Avatar di Sole

      Sole 8 anni fa (19 Novembre 2015 23:00)

      Ciao Claudia, intervengo sul tuo commento perché a questo discorso dell'"altra metà per completarsi" stavo proprio pensando in questi giorni... Ti dico la verità per diverso tempo, pur non adottando esattamente questa espressione, questo concetto dell'incompletezza senza di un uomo era proprio ben radicato dentro di me. Poi ho lavorato parecchio e penso di essermene liberata...ma soprattutto l'altra sera pensavo che questa idea della incompletezza della donna senza un uomo è addirittura un po' minacciosa..sembra un po', tra le righe, trasmettere il messaggio per cui se a un certo punto tu non incontri sta benedetta altra metà chissà mai quale tragedia potrà succedere. Come dire: attenzione, le donne senza un uomo prima o poi diventeranno instabili, incomplete, fuori dalle righe...E allora, tra me e me pensavo, ma se io adesso, pur essendo single, mi sento serena, felice e con i piedi ben piantati per terra (anche se i giorni 'no' ci sono!!), perché mai ad un certo punto, se non incontro un uomo, dovrei cadere, essere instabile ed incompleta?! Ecco, questo pensiero mi ha trasmesso una profonda serenità...poi non nego che il desiderio d'amore sia forte dentro di me; certi giorni mi accorgo che ci guardo il mondo..però penso sia umano...buona serata!
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  20. Avatar di Carlotta

    Carlotta 9 anni fa (17 Settembre 2015 23:13)

    Ciao Ilaria, hai afferrato proprio il concetto.. Io sono sempre stata una ragazza molto riservata, sempre sulle sue,parlo poco ..che questo mio difetto mi ha fatto fare poche amicizie, anche altre che poi si sono rivelate davvero deludenti. Non mi piace l'ipocrisia, anzi la odio. Mi ritengo un po sfortunata perché questa mi apparenza nel essere fredda non riesco molto a socializzare, di conseguenza non esco quasi mai .. Ora che mi sono lasciata da tre mesi mi sento ancora più sola di quanto non fossi prima. Alcune volte penso di essere strana io, che c'è qualcosa che in me non va e ci sto parecchio male per questo,tanto che mi chiudo come un riccio. Non faccio altro che demoralizzarmi.. Forse è perché penso ancora al mio ex e non avendo amici con cui uscire non riesco a svagarmi.. Come faccio a riuscire ad essere più socievole? Vorrei essere diversa, piacermi e non sentirmi più così sola.. Grazie e scusate per il poema
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    • Avatar di claudia

      claudia 8 anni fa (3 Dicembre 2015 23:58)

      Ciao Carlotta! Mi sono ritrovata molto in quello che dici, anche io sono una persona che sembra freddissima perché ha paura ad esporsi. Di conseguenza non sono mai riuscita a farmi amicizie se non facevano loro il primo passo. Questa cosa mi fa stare davvero male perché io sono una persona che darebbe l'anima se solo la gente se ne accorgesse. Se vuoi parlarmi io ci sono!
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