Che cosa è mai la timidezza?

Che cos'è la timidezza?Continuo a trattare un argomento che chi vuole attrarre la persona giusta considera molto caldo:  la timidezza.

Ho cominciato a parlarne nel della settimana scorsa (clicca qui per leggerlo) e ne ho parlato ampiamente in ambito di atteggiamento mentale produttivo.

Ora andiamo avanti.

Nel post precedente dicevo che la timidezza è un meccansismo di difesa che ci protegge dal rischio (ben presente nella nostra immaginazione, ma solo lì) di vivere quelle che pensiamo siano esperienze molto negative.

Il nocciolo della questione qui è che se “non si risica, non si rosica” (se non si corrono rischi, non si ottiene niente di bello e di buono).

Cioè se non accetti il rischio di un esito negativo, non vivrai mai il piacere e le dolcezze di un esito positivo e del suo seguito. Il miglior modo per evitare di perdere una partita è quello di non giocarla.

Ma è anche il modo migliore per non vincerla.

La timidezza in sostanza, è la paura di ricevere un giudizio negativo.

Chi è timido o timida non vuole esporsi al giudizio degli altri perché dentro di sé:

1) è convinto/a che quelle opinioni saranno sempre e comunque negative

2) non ha una sufficiente austostima e per questo si sente molto vulnerabile.

Proprio la settimana scorsa parlavo di questi post dedicati alla timidezza con Vittorio, l’impiegato che lavora allo sportello della banca dove vado di solito.

Vittorio a vederlo sembra tutto tranne che una persona timida: è estroverso, simpatico, disinvolto. La gente in coda spera di capitare da lui per sbrigare le proprie pratiche, perché è divertente parlargli anche solo per sbrigare le cose della banca.

Chiacchierando Vittorio mi dice: “Ilaria, non ci crederai, ma io sono molto timido con le ragazze. Quando ho a che fare con qualcuna che mi piace, mi si svuota la mente, balbetto e mi sudano le mani!”

Esistono delle regole da seguire per avere una vita fortunata e felice? Molto rapida e sintetica, la guida gratuita che rivela ciò che conta per avere una relazione che ti fa stare bene.

E già, molte persone, uomini e donne, quando si trovano di fronte a una bella ragazza o  a un tipo affascinante, scoprono una timidezza stratosferica; e questo li impressiona ancora di piu’ perché di solito non si sentono cosi’ terribilmente impacciati e imbranati.
E  sai perché succede questo?

Perché di fronte a qualcuno di attraente senti che stai passando un test che ti terrorizza: quello della “validazione sessuale”, credi di essere giudicato/a per la tua attrattiva sessuale, per il tuo fascino di uomo o di donna.

Dentro di te si attiva uno schema mentale di questo genere: “se lui (o lei) mi rifiuta significa che sono brutto/a e poco attraente”. E questo è uno schema cosi’ angosciante che l’unica soluzione è bloccarsi e tirare fuori tutti i sintomi della timidezza.

Che fare, allora?

Continueremo a parlarne, io sono qui apposta.

Tu, intanto, osservati e ascoltati (nel senso ascolta te stesso, le tue sensazioni, le tue reazioni) con attenzione.

Che cosa succede dentro di te quando ti senti “timido/a”?

E quando, invece, sei rilassato/a e tranquilla/o?

Quali sono le differenze?

Parlane nei commenti qui sotto.

Cordialmente

Ilaria

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35 Commenti

  1. Avatar di Claudia

    Claudia 14 anni fa (5 Marzo 2010 18:51)

    Oltre non sapere cosa dire per risultare interessante faccio ancora di peggio, comincio a farmi un sacco di domande ancora prima di provare a conoscere la persona tipo: ma mi piacerà davvero, ma potrà andare bene? E mi immagino già un futuro negativo ancora prima che si verifichi qualunque evento, in questo modo mi autoconvinco che non va bene. Poi mi viene il magone perchè ho paura che questa situazione durerà per sempre. E' proprio vero il detto "pensare troppo fa male"
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  2. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (5 Marzo 2010 19:27)

    Pensare troppo fa male, soprattutto se si pensa male e si usano i pensieri come giustificazione per non agire e si sostituisce il pensiero al fare le cose.
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  3. Avatar di Andrea T.

    Andrea T. 14 anni fa (5 Marzo 2010 21:49)

    Ciao Ilaria, molto bello il discorso che stai facendo in questi post sulla timidezza che blocca le persone. Anche a me, nel settore del quale mi occupo, capita spesso di trovare persone bloccate, nel mio caso non è timidezza ma paura, ma alla fine il risultato è lo stesso! Hai dato un ottimo consiglio (tra l'altro ne ho parlato anch'io proprio questa settimana sul mio blog) che è quello di capire dentro di sè cosa succede quando si è timidi o impauriti e quello che succede invece quando si è tranquilli e rilassati; se posso mi permetto di darne uno anch'io che è: "uccidi il mostro finchè è piccolo", cioè più si aspetta ad affrontare le proprie paure e più queste diventano grandi e difficili da superare!
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  4. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (7 Marzo 2010 14:41)

    sono d'accordo su tt ciò che è stato detto ..la timidezza può assumere varie forme ..induce alla difensiva,scoraggia l'attacco,con il risultato che si perdono molte battaglie(opportunità)..i motivi possono essere diversi ,tra le soluzioni intravedo ..stare in compagnia di persone che ci danno fiducia,con uno stile di vita poco cinico e molto altruista. ecc...
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  5. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (7 Marzo 2010 14:47)

    Ciao Ilaria, a me capita spesso che in certe situazioni,tipo in palestra,piscina ecc,ho difficoltà nella conoscenza di persone,sopratutto di sesso femminile.Comincio a pensare fra me e me,di passare per quello banale che ci "stà a provà",quindi rinuncio di solito.Dopo però mi sento in "colpa" nel senso che penso di passare per un tipo scorbutico maleducato.Noto invece che i miei coetanei non si fanno nessun tipo di problema trovano sempre un pretesto anche banale(per me)e fanno conoscenza,e alle ragazze di solito non dispiace ,anzi!.Io invece passo da un'estremo all'altro,potresti darmi qualche dritta al riguardo.Ciao Marco
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  6. Avatar di Arianna

    Arianna 14 anni fa (7 Marzo 2010 15:05)

    Ilaria, io ho un grandissimo problema cioè che sono troppo timida, questa cosa mi impedisce tanti privilegi per esempio farmi amicizie reali (che purtroppo le vere amiche ce le ho solo in internet, per colpa della mia timidezza). Non so davvero cosa fare. Quando mi sento timida non dico quasi nulla per paura che quello che dico non vada bene o che non sia interessante. Parlo poco. Così agli altri do l'impressione di una ragazza chiusa e introversa, ma mi conosce bene sa che non sono così. Ma non so cosa fare.
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  7. Avatar di Juri

    Juri 14 anni fa (7 Marzo 2010 15:39)

    Ciao a tutti. Anche a me Ilaria mi capita di essere impacciato e timido se mi sento di andare da una ragazza a "provarci" o anche a fargli un complimento! Non riesco ad essere me stesso e mi scattano pensieri limitanti. E' molto che ci lavoro ma non ho ancora trovato la radice! Quando sono in mezzo a tante persone ho paura a parlare in puibblico o essere pimpante e simpatico come sono di solito. Grazie mille. Buona giornata!
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  8. Avatar di Andrea

    Andrea 14 anni fa (7 Marzo 2010 20:21)

    è vero, io sono proprio come la persona di cui hai parlato: estroverso e casinista col gruppo ma da solo con la ragazza che mi piace c'ènu a specie di blocco...come se ci fosse un muro inviibisle ma invalicabile che mi tiene separato da lei...
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  9. Avatar di Laura T.

    Laura T. 14 anni fa (7 Marzo 2010 20:41)

    Ciao Ilaria, è vero quello che dicono Marco e Juri, un tipo spavaldo da l'impressione di quello che 'ci prova', a me personalmente piaccioni i tipi che stanno un pò sulle loro, riflessivi, che si fanno desiderare. E qui viene il bello, e se neanch'io a quel punto ho il coraggio di farmi avanti?? Prima o poi, uno dei due dovrà farlo, altrimenti sarebbe una partita persa per entrambi!!
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  10. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 14 anni fa (7 Marzo 2010 20:45)

    Laura, sono d'accoro, non ho niente da aggiungere a quel che hai scritto.
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  11. Avatar di Marco

    Marco 14 anni fa (7 Marzo 2010 21:38)

    quando sono rilassato e tranquillo , sono me stesso , cioè divertente , sociale , sensibile etc... , ma quando sono timido non so come esprimermi , cosa dire , e certe volte parlo abbastanza male ...
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  12. Avatar di Anna

    Anna 14 anni fa (8 Marzo 2010 0:10)

    Ciao Ilaria, la mia timidezza, mi porta a rifiutare alcuni inviti, soprattutto se so che ci saranno persone che non conosco... Inizia la serata, sembra che tutti vogliano sapere qualcosa da me...piovono domande, tutti guardano me... ed a quel punto il blocco totale, inizio a non saper cosa dire, divento rossa e.. vorrei sprofondare!!
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  13. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (8 Marzo 2010 17:46)

    Ciao Ilaria ciao a tutti, diciamo che sono d'accordo con tutti voi,ma adesso vorrei fare una considerazione,la timidezza per me non è un cosa negativa è solo consapevolezza dei propri limiti e di umiltà,purtroppo la società di ci" impone "un modello di uomini vincenti ecc,e molto spesso anche voi donne contribuite a ciò,alla fine tutti quanti diventiamo attori,perdendo la cosa più importante la nostra "unicità",ma veramente voi pensate che una persona timida abbia meno "valore",personalmente preferirei avere a che fare con persone "timide" sono più interessanti e affidabili e simpatiche.Scusate la critica ma questo è il mio punto di vista,o devo diventare attore per avere consenso e attirare simpatie?Ciao a tutti.
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  14. Avatar di Laura T.

    Laura T. 14 anni fa (9 Marzo 2010 1:11)

    Ciao Ilaria, un commento al post di Marco: condivido il tuo punto di vista. Meglio essere timidi e veri, piuttosto che 'falsi' esibizionisti. Qui non è il 'valore' della persona timida ad essere criticato, bensì l'atteggiamento che talvolta preclude l'apertura agli altri. Il timido avrebbe quindi meno 'chances' rispetto all'estroverso :-)
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  15. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (9 Marzo 2010 18:15)

    Ciao Ilaria, rispondo a Laura T.,innanzi tutto bisogna stabilire il grado di timidezza se cosi si può dire,chiaro che una persona estremamente timida ha maggior difficoltà a far nuove conoscenze.Quello che io intendevo dire è che a volte siamo noi a dare del timido a persone che sono solo :educate e rispettose dello spazio altrui,persone "normali",insomma,che "vivono "la loro vita,senza porsi il problema di aumentare il numero delle "conquiste" e di dover sempre dimostrare sempre che...,ma di "godersi"veramente ciò che vogliono "loro",sempre nel rispetto delle persone ovviamente.Secondo me se al mondo ci fossero più persone normali si starebbe meglio,e saremmo un pò più sereni tutti,spero di essere stato chiaro,saluti.
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  16. Avatar di Andrea T.

    Andrea T. 14 anni fa (10 Marzo 2010 16:59)

    Mi permetto di inserirmi nel discorso di Marco e Laura T. perchè hanno toccato un punto fondamentale che spesso le persone dicono anche a me e cioè: per fare una certa cosa allora devo fingere o essere un attore? La questione non è fingere o essere falsi, è piuttosto comportarsi in modo diverso in base alle situazioni in cui ci si trova rispettando ed esprimendo al meglio la propria personalità. Tenete presente che le persone che si rivolgono a noi per superare la propria timidezza o le proprie paure, lo fanno perchè non sono sereni in quella situazione! Scusate l'intrusione, ciao a tutti.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (10 Marzo 2010 17:39)

      Mi piace che sul mio blog si aprano dei dibattiti tra i lettori: la cosa mi riempie di soddisfazione e per questo colgo l’occasione per ringraziare tutti: chi legge e scrive, chi legge soltanto e chi scrive senza leggere ;).. Grazie a tutti, i vostri commenti sono per me utili per riflettere su quello che pensate, su quello che volete e per dare il meglio. Mi piace anche quando lo scambio di idee diventa utile al miglioramento di ciascuno e indica vie pratiche per superare abitudini e convinzioni non produttive. Oggi ho avuto modo di pensare a questi commenti sulla timidezza per una mia esperienza personale e mi fa piacere condividere quel che ho pensato. Amo fare movimento fisico: è una cosa che mi fa stare bene, mi mette di ottimo umore, aumenta la mia autostima e mi rende anche più efficace sul lavoro. Ho una questione aperta con me stessa: non ne faccio quanto vorrei davvero e a questo proposito nella mia testa partono una serie infinita di ragionamenti, analisi, approfondimenti, spesso negativi. Comincio a dire tra me e me: “Ma perché se mi piace tanto non lo faccio più spesso? Forse che mi sento in colpa perché penso di divertirmi troppo? Sarà per quello? Mah.... Uhm...Eppoi non muovermi alla lunga non mi fa bene e non mi fa stare bene...Uffa, di questo passo perderò la forma fisica eppoi sarà dura riprenderla. Del resto come faccio ad andare a correre più spesso con un tempo così?... Rischio di ammalarmi, di prendere l’influenza, di peggiorare il mio stato di salute invece di migliorarlo... Certo che se non ci vado, cosa mi succederà alla lunga? Epperò, se non ci riesco, non ci riesco...” e via cosi’ all’infinito, giù giù per la mia personale spirale di negatività che mi toglie il fiato (e senza fiato, ovvio, mica posso andare a correre! ;)). Stamattina dopo qualche giorno di inattività ho ripreso a correre. E nel piacere della corsa, una serie di immagini e di pensieri positivi hanno cominciato a passarmi per la testa. Mi stavo divertendo e mi sono vista divertirmi a fare sport regolarmente mentre organizzo la mia giornata al meglio per prendermi tutto il tempo necessario per fare tutto il movimento che voglio e che mi fa stare bene. E di pensiero positivo in pensiero positivo, di immagine serena in immagine serena, tutto è diventato molto semplice e realizzabile. Ho provato un’incredibile sensazione di leggerezza e di possibilità. Alla fine mi sono detta: “è davvero molto semplice concentrarmi sulle cose che voglio, pensare a come fare a ottenere quello che desidero e che mi fa stare davvero bene. Quando penso alle cose che voglio e che posso fare, non ho tempo per altri pensieri. Ho emozioni positive e non c’è spazio per emozioni negative.” Come sarebbe la nostra vita, la TUA vita se tu occupassi lo spazio e il tempo dei tuoi pensieri e delle tue emozioni solo con quello che vuoi davvero?
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  17. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (10 Marzo 2010 18:19)

    Ciao Ilaria, Andrea T.il tuo intervento mi sembra un pò troppo generico, che cosa significa "per fare una cosa devo fingere"?se una cosa la fai e perchè ti và di farla punto e basta,le finte si fanno nel giuoco del calcio.Se una persona non riesce a essere se stessa, figuriamoci a fare l'attore.Il fatto è che a volte non piacciamo agli altri e diamo la colpa al nostro carattere,il fatto è che, è impossibile piacere a tutti, punto e basta,se a qualcuno non andiamo a genio ti puoi comportare come ti pare, la cosa non cambia di molto,questa è la realtà,mi dispiace per quelle persone che sono convinte di piacere a tutti ma la realtà è ben diversa,ciao a tutti in particolare ad Andrea T. e Laura T. ,se vi và esprimete la vostra opinione.
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  18. Avatar di Andrea T.

    Andrea T. 14 anni fa (11 Marzo 2010 13:10)

    Ciao Marco, sono pienamente d'accordo con te e aggiungo una riflessione, spesso chi crede o chi vuole piacere a tutti si rende ancora più antipatico di quello che è. La cosa fondamentale è piacere prima a se stessi! Ciao a tutti e alla prossima.
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  19. Avatar di Laura T.

    Laura T. 14 anni fa (12 Marzo 2010 3:14)

    Carissima Ilaria, la persona che vuole piacere a tutti, finisce per non piacere a nessuno, sono d'accordo con Marco e Andrea T. E' importante quello che tu (Ilaria) e Andrea ci suggerite: sentirsi bene con se stessi, appagati, gratificati da emozioni positive, ci consente di esprimere al meglio la nostra personalità. E quando stiamo bene, chi ci circonda lo percepisce, senza necessità di 'urlarlo' al mondo. Quindi, anche il timido avrà il successo che si merita! Saluti a tutti.
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  20. Avatar di marco

    marco 14 anni fa (12 Marzo 2010 19:14)

    Ciao Ilaria e a tutti voi, Interessante sapere le vostre opinioni,forse molte sono frutto di esperienze personali,sono tutte cose giuste,però il problema di fondo rimane ,cioè la timidezza,a parlare è facile ,fai fai questo, ti comporti cosi ecc, ma poi nella realtà è tutto diverso.Insomma bisogna trovare dei "metodi"per combatterla,certo è un campo vasto,la timidezza influisce in tutti i campi della nostra vita,e sinceramente è complicato darsi un metodo,però bisogna pur cominciare.Quindi,io propongo di iniziare ad "allargare"le nostre amicizie,stabiliamo un periodo, una settimana un mese,nel periodo scelto cerchiamo di conoscere più a fondo "una" persona che ci piace o interessa che di solito incontriamo ma ci limitamo ad un semplice "ciao" lo possiamo fare con tutte le persone,ma è meglio se lo facciamo con una persona di sesso opposto,se no è troppo facile.Può succedere che si formeranno delle coppie e qualche coppia si romperà,ma qual'è il problema? Una volta sconfitta la timidezza tutti saremo in grado di gestire la nostra vita e fare nuove conoscenze!Ok, buon lavoro a tutti voi e poi ci sentiamo sul blog .saluti Marco
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