Come non stare male in una relazione a distanza. 4 errori da evitare

come non stare male in una relazione a distanzaCome non stare male in una relazione a distanza?

Le relazioni a distanza possono essere spesso più difficili rispetto a quelle “di vicinato”.

Tant’è che di solito non durano più di qualche mese, qualcuno dice addirittura, in media, non oltre i cinque mesi.

Alcune volte e per qualcuno questi rapporti sono più facili, perché la distanza aumenta il desiderio e riduce la noia del contatto costante.

Tutti noi abbiamo sperimentato la fine di una storia sentimentale in una qualche fase della nostra vita.

Sicuramente una rottura a distanza, magari avvenuta online o tramite messaggio o sparizione, fa soffrire in modo più forte e acuto, perché la lontananza fisica fa percepire l’abbandono come più irrimediabile.

Consideriamo che ci sono persone – magari è capitato anche a te – che si innamorano di qualcuno che non hanno mai visto o che hanno visto solo in fotografia (magari una foto falsa) o in video.

E ci sono coloro, di solito i giovanissimi, che si sono innamorati di un personaggio inventato dalla loro immaginazione o di una celebrità che credono essere perfetta o di una sorta di fidanzato “fantasma”, tipo il ragazzo che hanno intravisto in palestra e con il quale non hanno mai parlato.

Diversi tipi di relazioni a distanza

Poi ci sono le vere e proprie relazioni a distanza, tra persone adulte e consapevoli, che vivono lontano, talvolta addirittura in continenti diversi.

Si vedono regolarmente attraverso qualche strumento tecnologico, come Skype, Zoom, WhatsApp e di tanto in tanto si incontrano di persona, per stare insieme e condividere tutto. Tutto quello che non riescono a condividere nel resto del tempo.

Ci sono anche le relazioni a distanza come ai “vecchi tempi”.

Pensiamo agli immigrati italiani, alle tante coppie sposate che vivevano separate per necessità, lei a casa a occuparsi di figli e famiglia e lui in un posto lontano, all’estero, a lavorare.

Questi matrimoni e queste relazioni possono durare tutta una vita e sono piene di amore.

I partner condividono un progetto molto forte e pieno di valore e fanno di tutto per condividere anche ogni momento possibile nel quale è concesso loro di stare insieme.

Quali sono le sfide di una relazione a distanza?

Anche con le migliori intenzioni, una storia a distanza presenta sfide di non poco conto.

Siamo umani, siamo fatti di carne e ossa e i nostri corpi hanno bisogno di contatto fisico, di vivere forti emozioni con tutti i sensi, ogni giorno o per lo meno ogni settimana.

Difficile che tutto ciò avvenga in un rapporto caratterizzato dalla lontananza.

Proprio per la sua particolarità una relazione a distanza può avere tutti gli ingredienti di una relazione a forte impatto emotivo.

Il mistero, l’eccitazione, la tenerezza e la complicità che la migliore delle intese regalano

Allo stesso tempo, se non ci prendiamo sufficientemente cura del nostro stato d’animo e dei nostri bisogni, una storia del genere può farci perdere fiducia nel suo sviluppo futuro e crearci frustrazione, solitudine e raffreddarsi, spegnersi. Appassire.

Niente è impossibile ai sentimenti veri – non stiamo parlando di romanticismo pattume, eh! – e dunque anche una relazione a distanza o perfino solo virtuale può funzionare ed essere soddisfacente.

Purché ci sia la piena e buona volontà di entrambi e non si caschi negli errori più comuni che le persone commettono quando si frequentano prevalentemente online o per via “telefonica”.

4 errori da evitare in una relazione a distanza

1 Non fidarti del tuo partner.

La gelosia è un sentimento naturale e comprensibile. È segno che si desidera e si apprezza l’attenzione e la presenza del proprio compagno o della propria compagna.

Una certa dose di gelosia può essere solo sana e talvolta benefica. Perché risveglia sensi, emozioni e sentimenti.

Un uomo che vede la propria compagna ricevere le attenzioni di altri uomini, può sentirsi insieme orgoglioso e anche sfidato a dare il meglio di sé con lei.

Allo stesso tempo la gelosia può trasformarsi in un grande problema nel caso sia morbosa, pervasiva, cioè ossessiva, onnipresente, immotivata e paranoica.

Se è il sospetto a prevalere, a distanza le emozioni possono infuocarsi e “bruciare” la relazione e l’emotività dei due partner.

Alla radice di un sospetto continuo ovviamente c’è la mancanza di fiducia.

O, peggio, il desiderio di controllare il proprio partner e regolare e dirigere ogni aspetto della sua vita.

Questo non è sano.

Da vicino o da lontano che sia.

Tieni presente sia per quanto riguarda te, sia per quanto riguarda il tuo partner, che la gelosia ossessiva è il contrario dell’amore.

L’amore, a qualsiasi distanza, è fatto di fiducia, che non è cieca ingenuità.

Anche perché è cosa buona e giusta amare una persona della quale ci si fida prima di fidarsi di qualcuno del quale ci si è innamorati.

Capito il senso?

Fare selezione e controllare la gelosia

A distanza o no è importante che tu conosca e soppesi la persona che hai deciso di frequentare e decida “da prima” se è degna di te e della tua fiducia

Insomma, ricordiamoci che è sempre importante fare selezione, tenere gli occhi aperti e considerare con grande importanza tutti i segnali, anche quelli più negativi (soprattutto quelli!) per capire con chi si ha a che fare.

Una volta che tu ti fidi sufficientemente della tua capacità di analisi e di comprensione del reale, allora puoi decidere se fidarti o non fidarti di qualcuno.

E, una volta che hai accordato la tua fiducia a qualcuno, è inutile creare tensione nella coppia con il sospetto e la gelosia.

In sintesi: non è necessario indagare di continuo sulla vita dell’altra persona, perché questo significa che non ti fidi di lei.

Se non ti fidi di lei, perché vuoi tenerla nella tua vita?

Ovvio che quando al tuo occhio obiettivo si presentasse un sospetto reale e concreto, tu agirai non sulla base della gelosia “folle”, ma del principio del rispetto di te e della costruzione della tua felicità.

Perché la fiducia è un valore importante, non la si concede a tutti e allo stesso tempo non può esserci un legame vero senza fiducia.

Autonomia e indipendenza

2 Privare lui e te stessa del dono prezioso dell’indipendenza (o lasciartene privare)

Un amore grande e vero si vive quando c’è autonomia e indipendenza reciproca.

Esistono delle regole da seguire per avere una vita fortunata e felice? Molto rapida e sintetica, la guida gratuita che rivela ciò che conta per avere una relazione che ti fa stare bene.

Le storie di dipendenza non sono solo malate e altamente disfunzionali. Sono terribilmente distruttive!

In una relazione a distanza o anche in una relazione che a distanza non è, il peggior errore che si può commettere, un errore “esistenziale” è quello di rinunciare alla propria indipendenza e autonomia in funzione dell’altro o del rapporto.

O come capita più spesso, in funzione di entrambi (l’altro e il rapporto).

È un atteggiamento terribilmente depotenziante anche quello di fare di tutto per rendere dipendente il partner, con la scusa della distanza.

In questi casi si entra in un legame perverso, dove non ci sono emozioni positive, manca il divertimento, si è continuamente sotto osservazione e messi alla prova e quindi stressati, non amorevoli e senza passione.

Perché può succedere che proprio a causa della distanza, si viva in funzione di sentire, vedere, aggiornare online o via messaggi il partner, di continuo, mettendo la vera vita sullo sfondo.

E quindi non vivendo al cento per cento.

Vivere a pieno la vita fuori dalla coppia

Una relazione funziona anche se non si è in perenne contatto, anzi.

Come nelle relazioni “vicine”, quelle a distanza funzionano quando di tanto in tanto ci si incontra e ci si sente per portare nella coppia qualcosa che si è preso dalla “vita fuori nel mondo”.

In una relazione, di qualsiasi genere, si sta bene quando si permette e si aiuta l’altro a essere il più possibile indipendente, gli si permette di vivere un suo spazio di vita privato, di crescere da solo, di fare le sue esperienze in autonomia.

Una persona autonoma e indipendente è una persona piena di gioia, che porta gioia alla coppia.

Più rendi dipendente una persona, più diventi dipendente tu e la coppia si svuota, diventa sterile e non dura nel tempo.

Progetti individuali e condivisi

3 Non avere dei progetti forti e motivanti insieme

Molte coppie di oggi non hanno progetti. Non li hanno i partner per sé e non li hanno i partner per la propria coppia.

Viviamo in una società un po’ carente dal punto di vista della competenza di progettare.

Perché progettare vuole dire assumersi responsabilità.

Non avere progetti come individui rende la vita insipida, oltre che vuota e in definitiva difficile.

Lo stesso vale per le coppie e tanto più vale per le coppie a distanza.

Per cui ti do un consiglio importante: vivi con un sogno, che sia traducibile in un obiettivo e realizzabile attraverso un progetto.

Fallo per te, individualmente, che tu sia single o in coppia.

E stai solo con persone che hanno progetti per sé e in relazioni dove ci sono progetti individuali e comuni.

Crederci

4 Non credere nel valore della relazione.

Cioè in sostanza non credere nella relazione.

Che cosa significa?

Significa che se la relazione è una relazione che tu consideri importante, di valore, ti dài davvero da fare per renderla piena e soddisfacente.

Tutte le cose della vita o vengono coltivate o si spengono. Se non crescono, muoiono.

Così anche le relazioni, di amore, di amicizia, famigliari.

Quando muore un amore? Quando lo si dà per scontato e non lo si nutre, non lo si arricchisce.

O quando lo si considera di poco conto.

Come sai, se mi segui da un po’, non credo nelle relazioni nate a distanza – sui social o attraverso i siti di incontri – e mantenute solo a distanza.

Sono convinta che ogni opportunità vada colta e quella offerta dal web è una delle tante possibilità che ci sono per entrare in contatto con persone nuove ed eventualmente trovare un partner.

Se nella vita reale è importante essere cauti e attenti, lo è ancor di più nella vita virtuale.

Sono anche certa che nel mondo virtuale possano nascere vere storie d’amore, purché quanto prima si passi dal virtuale al reale, ci si incontri dal vivo e si sperimenti la propria relazione “guancia a guancia”, ogni volta che è possibile.

Facendo di tutto per abbattere la separazione data dalla lontananza.

Ciò detto mi chiedo e ti chiedo: quante storie nate online crescono malamente e muoiono tristemente perché i partner danno per scontato che siano storie di serie B?

Degli uomini che usano il web per allargare la porzione di mare dove fare pesca a strascico, sappiamo benissimo.

Ma quanti uomini e donne, con più autenticità vanno sul web convinti solo di raccogliere il peggio?

Lasciare andare il pregiudizio

Perché in fondo in fondo hanno anche loro un pregiudizio verso le storie nate attraverso il web.

Non sarò mai io a difendere gli incontri online – con l’eccezione che ho appena evidenziato e ribadisco: purché si passi al reale quanto prima – e allo stesso tempo dico che in ogni area della vita conta l’approccio mentale con il quale ci poniamo.

Le relazioni a distanza, come tutte le relazioni, richiedono impegno e pazienza reciproci.

Se c’è sentimento vero e desiderio reale di mettersi in gioco, vicini o lontani, vi sono sempre delle strade per rafforzare un legame e renderlo più soddisfacente e più gratificante, oltre che duraturo.

Se credi di aver trovato una persona che ti piace e alla quale piaci, della quale ti fidi e che si fida di te, con la quale vi capite nel profondo, investi energie ed emozioni.

Purché lei faccia altrettanto.

Ecco come essere felici e come non stare male in una relazione a distanza.

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2 Commenti

  1. Avatar di Alice

    Alice 9 mesi fa (14 Luglio 2023 16:10)

    Sono nata negli anni cinquanta e direi tutta casa e chiesa come molte ragazze di quella generazione. Poi e' arrivato il principe con il cavallo bianco. E ho perso i neuroni in sua presenza non capivo piu' nulla. Amore cieco. Ero ingenua e innocente e mi sono innamorata follemente. Vivevamo in due paesi diversi. Lo vedevo una volta l' anno. Non ci facevo caso perche' anche la nonna che amano molto la ho sempre vista una volta l' anno. Lavoravo molto per sopravvivere 7 giorni su 7. Lui era divorziato e aveva una bimba cosi' pensavo che passasse molto tempo con lei. Sono passati 26 anni tantissimi telefonate due anelli che per me avevano molto significato. Poi ho incominciato ad avere problemi di salute e forse un campanellino...cosi' mi sono allontanata pur amandolo molto. Lui da anni cerca sempre di contattarmi. Ma da parte mia no contact. Solo ora con Internet ho capito che era un narcisista. Come lo e' mio padre. E alla fine per lui ero solo friend with benefit. Se lo avessi capito prima lo avrei lasciato perdere da subito. Saro' stata molto ingenua come una bambina ma sono anche molto dignitosa e non avrei ma diviso un uomo con altre. Infatti sono riuscita ad andare avanti con il no contact. Grazie per aver ascoltato la mia storia.
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