Ex, tradimento e… autostima

Se vuoi attrarre la persona giusta per te è molto utile che tu prenda la buona abitudine di dare la giusta importanza a quello che ti accade e al comportamento degli altri. Altrimenti sarai sempre dipendente dalle decisioni e dagli umori altrui e mai veramente libero o libera.

E quando non hai la libertà, non sei nemmeno attraente. E non riesci a far funzionare al meglio la tua relazione (o altri rapporti con le persone).

Oggi voglio affrontare un tema specifico legato all’interpretazione dei fatti che accadono e anche all’autostima e al senso del valore di te: quello degli ex e del tradimento.

Nella mia esperienza e nel mio lavoro, ho incontrato, ho conosciuto e conosco moltissime persone che fanno davvero molta fatica a staccarsi dal ricordo dell’ex, in generale. E questo le frena nell’attrarre la persona giusta per loro.

Poi ci sono persone che fanno molta fatica a elaborare il dolore di un tradimento, anche se continuano la relazione con il loro compagno o con la loro compagna che le ha tradite, con amore e soddisfazione. E questo comporta loro della sofferenza e impedisce loro di vivere al cento per cento la relazione con quello stesso partner che, dopo la rivelazione del tradimento, hanno deciso di accettare e sanno di amare.

E ci sono le persone che hanno finito una relazione d’amore e hanno subito un tradimento. Molto spesso il tradimento non è stata la ragione più importante o tra le più importanti che hanno determinato la fine della loro storia. Infatti, queste persone spesso sostengono che, indipendentemente dal tradimento, è bene che la storia sia finita.

La questione spinosa è che molti tra i traditi non si danno pace: non riescono a perdonare il tradimento e lo ritengono una ferita che non si può rimarginare. E questo distrugge la loro autostima e li blocca nel trovare la persona giusta per loro.

Io conosco personalmente uomini e donne che hanno avuto storie importanti che sono finite e nelle quali sono state tradite. Poi hanno iniziato una nuova e bella relazione. Si sono fatte una famiglia. Eppure ritengono che quel tradimento passato non si possa dimenticare e ci pensano come se fosse uno dei fatti  più dolorosi che sia loro capitato.

Ok. Stiamo sul tema di coloro che hanno avuto una relazione sentimentale che non funzionava al meglio, con un partner che non era chiaramente la persona giusta per loro, sono stati traditi e, dopo la fine della storia (che non rimpiangono), non riescono a superare il trauma del tradimento.

Ora, faccio una considerazione importante: il tradimento è una ferita emotiva molto potente e crudele.

E’ vero che ci sono culture dove la monogamia non è l’unico tipo di relazione possibile, anche per legge.

E’ vero che vi sono da sempre coppie aperte o matrimoni aperti in cui entrambi i partner chiedono e accettano reciprocamente di avere rapporti sentimentali e sessuali con altre persone e sono coppie e davvero felici, che vivono appieno il loro rapporto.

Oppure ci sono persone che vivono più relazioni e riescono a dare e ricevere il meglio sempre (mi viene in mente, per esempio, la storia del cantante e presentatore Pupo, che sostiene di vivere da vent’anni due relazioni con due donne diverse, che sono al corrente del fatto e che sono felici).

Tutte queste cose sono verissime e indiscutibili.

Ma una relazione piena e completa nella stragrande maggioranza dei casi deve includere l’esclusività del rapporto (sentimentale e sessuale) e la fedeltà.

E questo perché?

Perché in una relazione sentimentale (che è inevitabilmente anche sessuale) ciascuno dei due partner trasmette all’altro un messaggio del tipo: “Ti riconosco come uomo (o donna) unico e irripetibile per me, con le tue caratteristiche personali e di carattere, con la tua sessualità e la tua sensualità. E voglio essere riconosciuto/a da te nello stesso modo.”

E’ ovvio che una dichiarazione/richiesta di questo genere non può includere l’ipotesi del “condividere” con qualcun altro questa unicità e irripetibilità della persona e della relazione.

Inoltre una relazione piena e appagante ha come suoi ingredienti essenziali un’intimità fisica ed emotiva e una vicinanza, una confidenza e una frequentazione nella vita quotidiana che non possono essere condivise.

In sintesi, quel che ti dice il tuo partner e quel che tu dici a lui o a lei quando sei in una relazione è: “Tu per me sei speciale e come te non c’è nessuno”.

Ecco perché il tradimento è doloroso e terribile: perché non vengono mantenute tutte queste importanti ed essenziali promesse. Questi patti taciti.

10 giorni eccitanti e illuminanti dedicati te, se la fine di una storia d’amore ti ha messo a terra. Per rialzarti presto e bene. Per scoprire le nuove opportunità della tua vita personale e sentimentale, dimenticare il passato e costruire un futuro luminoso (con la persona giusta per te).

Quindi, soffrire per un tradimento è comprensibile, umano e naturale.

Tornando al tema di coloro che non si danno pace per un tradimento passato, da parte di un ex partner, in una storia ormai finita, vi sono in gioco altri elementi.

E’ vero che il tradimento è doloroso. Ma il problema è che queste persone lo vivono come un  vero e proprio “rifiuto”, come un’azione compiuta “contro” di loro, come una cattiveria fatta apposta per sminuirle e umiliarle.

Non c’è interpretazione più sbagliata di questa.

Chi tradisce lo fa per questioni sue personali. Non lo fa “contro” nessuno.

Se sei stato tradito o tradita non significa che non vali. O che vali meno di qualcun altro o qualcun’altra. Il tuo valore non ha niente a che vedere con il tradimento. Il tradimento non ha niente a che vedere con il tuo valore.

Se, dopo tanto tempo tu stai soffrendo ancora per un tradimento significa, che stai legando il senso del tuo valore a quel tradimento. Il senso del tuo essere donna o uomo a quel tradimento.

E finché sarà così, avrai dei potenti blocchi nell’attrarre la persona e la relazione giuste per te.

Un tradimento riguarda chi l’ha compiuto. Rispecchia le sue esigenze in un particolare momento della sua vita, i suoi bisogni, le sue questioni personali. Molto probabilmente anche le sue debolezze di fronte alle difficoltà.

Talvolta riguarda anche chi è stato tradito, che magari è stato poco attento, poco aperto o poco consapevole.

Ma non mette in discussione il suo valore di persona, di partner, di amante o di maschio/femmina.

Ripeto: non c’è relazione tra il tradimento e il tuo valore.

Questo devi tenerlo bene a mente….

Diversamente attacchi e intacchi la tua autostima. E diminuire la tua autostima ti porta a comportarti come una persona che manca di valore, in un gran brutto circolo vizioso

E questo non aumenta le tue possibilità di aprirti agli altri e di avere buone relazioni.

Perché, con la scusa del tradimento, vuoi continuare a farti del male?

So di aver toccato un tema importante: aspetto commenti, opinioni e discussioni.

Cordialmente

Ilaria Cardani

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114 Commenti

  1. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (5 Marzo 2011 1:34)

    Credo che quando non c'è l'esclusiva non si viva l'amore nel senso in cui lo intendiamo noi, almeno quando ne parliamo in termini ideali. Tradire comporta una distanza emotiva che tarpa le ali all'amore. E anche se si tradisce per problemi nostri e non della relazione, sicuramente si mette a rischio la relazione. E non perché l'altro se ne accorge e lo sente, ma proprio perché si limita, si inquina, si svaluta la relazione. Parlando di traditori seriali... Chi ha paura di una relazione tradisce per sentire di non dipenderne. Il narcisista invece tradisce per bisogno di ulteriori conferme. Chi invece tradisce una volta nella vita, magari tradisce per amore. Nella vita, poi, si può tradire più volte e per motivi diversi. Di sicuro il tradimento allontana. Che fosse negli intenti iniziali o meno. A volte potrebbe essere ascoltato come sintomo. E allora salva la coppia. In ogni caso il vero problema non è mai il tradimento. E si parla troppo di tradimento e poco del resto. Preferisco, se proprio, focalizzarmi sul resto e capire il senso di ogni specifico tradimento, mio o altrui. Niente di quello che riguarda l'altro della coppia mi deve essere estraneo. Nemmeno i suoi problemi sono solo suoi. Perché lui porta comunque tutto nella nostra relazione. E diventano nostri. Sull'autostima sono d'accordo, ma l'autostima, per sua definizione (auto...) non dovrebbe mai dipendere dagli altri. E ora buonanotte, mi ritiro nel suo abbraccio. Bice
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  2. Avatar di Gio

    Gio 13 anni fa (5 Marzo 2011 10:31)

    Una sola parola , Ilaria : GRAZIE !!! <3
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  3. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (5 Marzo 2011 12:08)

    @ Richard: non mi pare che Ilaria abbia parlato di fusione totale. E credo che lei anzi sia ben lontana da un simile concetto. Dirsi che chi ci ha lasciato non ci merita sarà consolatorio, ma trovo sia una prospettiva sbagliata. Chi ci ha lasciato non vuole stare con noi, non è la persona giusta. Punto. Che c'entra il merito? Tutti ci meritiamo amore, poi possiamo essere più o meno adatti l'uno per l'altro. Una persona può essere meravigliosa senza essere adatta ad una relazione con noi. Non vedo perché vada svalutata se ci lascia. Capisco l'utlità pratica nel farlo, ma ancora una volta non mi pare che il non risentirne nel proprio orgoglio, debba passare per la svalutazione dell'altro. Non c'è niente da dimenticare e in realtà non ci sarebbe nemmeno nulla da perdonare, in quanto essere ciò che si è e agire di conseguenza, nella totale libertà di amare, non è una colpa. Vista così, sarà anche più difficile da mettere in pratica, ma credo che il modo migliore per lasciarsi (se si vuole restare aperti a nuove relazioni) non sia affatto tutta questa rabbia (traspare dalle tue parole), questo ripensamento totale che tu suggerisci. Utile forse nell'immediato ma alla lunga fuorviante.
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    • Avatar di Richard Fante

      Richard Fante 13 anni fa (7 Marzo 2011 15:55)

      @Bice: ognuno concepisce l'amore a modo suo, per me è fusione totale con l'altra persona, altrimenti NON è amore ma qualcos'altro e non approfondisco il concetto perchè credo che non interessa a nessuno. NON sono d'accordo con te sul NON perdonare e NON dimenticare. Perdonare e dimenticare sono azioni meravigliose sotto molti punti di vista e possono farti crescere in modo incredibile. Poi bisogna vedere cosa si intende per dimenticare e perdonare..... Un caro saluto Richard Fante
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  4. Avatar di Richard Fante

    Richard Fante 13 anni fa (5 Marzo 2011 11:12)

    Ottimo articolo Ilaria, concordo con te sul messaggio centrale del post. E' comprensibile la difficoltà a dimenticare l'ex, a perdonare un tradimento. Vorrei offrire qualche spunto in merito a beneficio dei tuoi lettori. Un segreto per affrontare queste situazione è la flessibilità di pensiero. Quando un rapporto di amore si interrompe per volere dell'altra persona, chi viene lasciato (ed era veramente innamorato) rischia di scivolare in un baratro. E' una conseguenza assolutamente normale e comprensibile che deriva dal fatto che, come ha brillantemente sottolineato ilaria, amare una persona implica, per farla breve, una fusione totale col partner che, se viene meno determina una scossa alla nostra esistenza (perdita di riferimento, crollo di un progetto di vita ecc). A questo punto, occorre mettersi in contatto con la parte più profonda di noi stessi.....e curarla assecondarla...sfoghiamo le nostre emozioni (giusto cosi)..... e dopo ripartiamo. Ripartiamo dalla flessibilità di pensiero e iniziamo a smantellare pezzo per pezzo le idee (errate)che prima caratterizzavano il rapporto. Ripartiamo dall'idea che se mi ha lasciato NON mi merita. ripartiamo dall'idea che quando si chiude una porta si apre un portone, ripartiamo dall'idea che siamo liberi di cercare davvero la persona giusta. Ripartiamo dall'idea che, durante un rapporto di amore, è normale costruire delle idee sulla grandiosità del rapporto stesso; è normale considerare l'altra persona come il nostro angelo caduto dal cielo, ecc. ecc.. ma queste idee, utili con la persona giusta, sono soltanto delle fantasie ingigantite e portate all'eccesso nella nostra mente........è per questo che quando veniamo lasciati ci crolla il mondo addosso. Dobbiamo avere il coraggio e l'onesta di ribaltare il punto di vista....di dire beh... questo angelo probabilmente l'ho creato io. Devi essere flessibile, NON devi dimenticare per forza, NON devi perdonare per forza (subito), devi ripartire da te stesso! La programmazione neurolinguistica offre diverse tecniche e strategie per accelerare questo processo di pensiero (se vengono eseguite correttamente e coi giusti presupposti). Qui voglio suggerirne una (valida per tutto non solo in questi casi). Come vedevi tu la persona che ti ha lasciato? nota tutto quello che ti viene in mente. Se adesso guardi il rapporto dall'esterno come se si trattasse di una tua amica, come lo vedresti??' Adesso immagina di guardare al rapporto come se lo stessi guardando dall'esterno insieme ai tuoi amici, cosa penseresti? che commenti faresti tu? e i tuoi amici? In tal modo potrai accorgerti che spesso le cose non sono come noi le pensiamo e percepiamo e inizierai a capire che.....è un bene che quella persona ti ha lasciato, perchè quella giusta potrebbe ancora star li vicino ad aspettarti ;) Un caro saluto Richard Fante
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    • Avatar di ELEONORA

      ELEONORA 13 anni fa (5 Marzo 2011 18:40)

      e chi lo fa perchè si sente deluso,ferito e rifiutato... condivido il post di ILARIA e il tuo commento RICHARD,ma credo pure che anche questo dolore vada vissuto in pieno per liberarsene+in fretta possibile,com'è successo a me. io,ora,son nuovamente serena. ho capito di quella persona che non è forte e tutta d'un pezzo come vuol apparire ma che è affascinata dalle sue stesse debolezze. è nata per le conquiste difficili,non si arrende finchè non ottiene ciò che vuole semplicemente perchè"l'oggetto"dei suoi desideri è oggetto PURE di attenzioni ALTRUI...quindi,in questo,cerca l'esclusiva:esser il 1°...a portar a casa il trofeo...peccato però che l'oggetto in questione sia un SOGGETTO di genere femminile e singolare( in tutto!!) e che avendo capito... renda il tutto estremamente difficile . se non addirittura impossibile.
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    • Avatar di Giacomo Papasidero

      Giacomo Papasidero 13 anni fa (6 Marzo 2011 10:58)

      Ciao Richard, leggendo il tuo intervento mi viene in mente una domanda: se mi lascia non mi merita, mi viene il dubbio che mi stia auto suggestionando per non soffrire...Sbaglio? L'idea poi che se la persona se ne va debba soffrire se l'amavo mi lascai perplesso...se io amo qualcuno, voglio che sia felice, giusto...se è felice con un'altro, poniamo, io sarò felice per questa persona che amo o triste perché non è più con me? Io sono convinto che spesso confondiamo l'amore con il bisogno degli altri. Che ne pensi? Giacomo
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    • Avatar di Richard Fante

      Richard Fante 13 anni fa (7 Marzo 2011 15:45)

      Ciao Giacomo, piacere telematico :) tu sai meglio di me in un post di un blog non si può affrontare in modo pregnante e preciso un argomento così importante, delicato, soggettivo, senza correre il rischio di generalizzare. Io ho parlato di situazioni limite, soffermandomi sui presupposti che generalmente li determinano. Ho detto esplicitamente di essere flessibili, ho dato delle idee ( e non solo), nonchè degli atteggiamenti L'idea di cui tu parli (la persona che se ne va debba soffrire (non so dove l'hai presa, certamente NON da me). Giacomo l'amore in se e per sè non vuol dire proprio niente, ognuno ha il suo personale modo di intenderlo, tuttavia non escludo che per alcuni possa anche voler dire quello che intendi tu. Un caro saluto Richard Fante
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  5. Avatar di Umberto

    Umberto 13 anni fa (5 Marzo 2011 11:47)

    Si beh, Paese che vai usanza che trovi; se vieni ospitato da una coppia di esquimesi, è considerato normale avere un rapporto sessuale con la moglie, in quanto l'ospite è sacro per loro e bisogna concedergli qualcosa di prezioso. Quindi quello che dici tu è vero Ilaria, ma solo nel nostro mondo e nella concezione generale che abbiamo di matrimonio o relazioni varie. Detto questo penso che sia sempre e solo una questione mentale; come negli affari se dopo un investimento andato male la maggior parte della gente si arrende e tiene sempre bene a mente quel fallimento (bloccandolo per affari futuri), anche nei rapporti personali succede più o meno la stessa cosa. Ci si focalizza quasi unicamente su quel tradimento o quella relazione finita male. E qui subentra la paura! Paura che se è già successo una volta può succedere ancora: detto in altre parole, se hai sofferto in passato probabilmente soffrirai anche in futuro. Paura che sei incapace di avere relazioni con altre persone e che in te ci sia qualcosa di sbagliato. Paura di sentirsi inadeguato, a disagio in certe situazioni, e via dicendo. Queste e altre paure portano a una paralisi, a un blocco psicologico; ma sono e saranno sempre uno stato mentale, partono da dentro di noi e di conseguenza possono anche essere cambiate o addirittura eliminate (anche se è decisamente più difficile).
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  6. Avatar di RIccardo Levi

    RIccardo Levi 13 anni fa (5 Marzo 2011 12:42)

    Nel momento nel quale si inizia una relazione, il tradimento è da mettere nel conto. E' una certezza come il sorgere del sole. Il punto quindi è semplice: o tu stesso si disposto a tradire e quindi la relazione può funzionare, o non sei disposto ed allora la cosa migliore è non iniziare nessuna relazione, altrimenti passi per il cretino del paese. Per eventuali successive relazioni, valgono sempre le stese regole.
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  7. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (5 Marzo 2011 15:03)

    Di nuovo in pista: sperimentare le relazioni per sperimentare me stessa.
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  8. Avatar di Andrea

    Andrea 13 anni fa (5 Marzo 2011 19:26)

    Ciao Ilaria, ottimi contenuti! Ora, per parlare della mia precedente storia, e' vero che, come ha detto giustamente Richard, l'angelo me l'ero creato con la mia mente, anzi ho ingigantito fin troppo l'immagine che avevo di lei, ed infatti alla domanda: "come vedi te e lei dall'esterno?", intanto dovrei ammettere che in termini di valori eravamo veramente diversi. Infatti, anche se la nostra relazione non e' terminata con un tradimento, come a volte accade, ma, sicuramente per motivi legati ai valori di lei, al termine della nostra storia lei si e' messa insieme ad un mio amico. E naturalmente anche da parte di lui, sempre secondo i miei valori, se fosse stato veramente un mio amico non avrebbe accettato di iniziare una relazione con una mia ex. Ripeto, questi sono i miei valori che, non e' detto debbano necessariamente essere condivisibili ma, almeno io, anche se mi capita che un mio amico interrompe la relazione con un'altra persona, anche se la sua ex potrebbe piacermi, non mi verrebbe mai in mente di fargli un torto (almeno come lo considererei io). Ora infatti prima di considerare l'eventualita' di iniziare una relazione, la mia precedente relazione mi ha insegnato che e' molto, ripeto, molto importante conoscere i valori dell'uno e dell'altra... anche se la domanda che mi viene in mente è: esiste un modo per conoscerli senza necessariamente parlarne? Mi pongo questa domanda perche' e' fin troppo facile, parlando, inventarsi di condividere certi valori, quando in realta', credo che sia soltanto il tempo a mostrare cio' che per una persona e' veramente importante (e soprattutto quali siano le regole che deve soddisfare perche' a suo modo di vedere, questi valori siano rispettati)... Grazie ancora, Andrea
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  9. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (6 Marzo 2011 10:17)

    tutto vero,RICHARD... in breve:siamo"sportivi"e andiamo avanti...un pò come nelle amicizie...se restiamo delusi ,voltiamo pagina. già,è quello che ho fatto...per un semplice motivo:la persona in questione non era come io credevo.tutto qui.
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  10. Avatar di stefano

    stefano 13 anni fa (6 Marzo 2011 11:24)

    Ilaria, grazie mille per i tuoi spunti che come sempre sono degni di nota, di riflessioni e contengono tantissime verità. Io personalmente condivido in pieno quanto da te esposto. Ultimamente sto soffrendo ancora per una storia finita tre mesi fa e, pur non sentendomi attaccato nell'autostima, perchè questa dipende da me stesso e basta (certo, molti complimenti che ricevo fanno piacere) soffro ancora per questa ferita...
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  11. Avatar di marco galeazzi

    marco galeazzi 13 anni fa (6 Marzo 2011 11:08)

    Un tradimento non si perdona, assolutamente e in nessun modo. Avvolte bisogna anche sapere quando una donna va lasciata per sempre
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  12. Avatar di fiducia

    fiducia 13 anni fa (6 Marzo 2011 12:37)

    è uno di quelli che puà toccare profondamente tutte quelle persone che, come me forse, sono state tradite...o si sentono "tradite" lo stesso perchè l'altro ha rotto il patto implicito di amore fedele e vero in una coppia...è vero si rimane molto attaccate all'episodio in questione e anche se la storia finisce e si va avanti quel dolore ti accompagna sempre sempre sempre. Ma io ti dirò una cosa...io cerco quel dolore, come se fosse un "demone interiore" ogni giorno, lo cerco, non perchè sono masochista e voglio soffrire, NO non per questo ma perchè credo che l'anima sappia come curarci a modo suo...continua
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  13. Avatar di fiducia

    fiducia 13 anni fa (6 Marzo 2011 12:38)

    (segue) e perchè focalizzando l'attenzione sul dolore e riconoscendolo forse viene a trovarmi sempre meno, forse pensando al mio lui e al suo tradimento la mia rabbia e il mio dolore si concentrano su quella immagine e distogliendomi da quei sentimenti nel resto della giornata aiutandomi ad avere altre emozioni e ad allargare lo sguardo su altro, forse sulla ricerca inconscia "della persona giusta". Non so se sono riuscita a spiegarmi ma accettare e riconoscere il dolore è piacere e può portare poi a gioie inaspettate, bisogna solo guardarsi dentro e come dice Ilaria non pensare che non si vada mai bene...ciascuno è perfetto a modo suo. grazie
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  14. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (6 Marzo 2011 19:44)

    tradimento è far credere all'altra persona che è amata quando non lo è.
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  15. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (6 Marzo 2011 21:19)

    Quanti commenti maschili! E ci sarà pure un motivo... Alzerei qualche pollice, anzi lo farò. @ Andrea. Personalmente non condivido i tuoi valori: non vedo perché, se innamorato, il tuo amico dovrebbe farsi problemi... vi siete lasciati, non siete giusti l'uno per l'altro, ciascuno ha il diritto di cercare la sua felicità (anche tu, vai avanti). Credo che trovare qualcuno con cui i valori combacino al 100% sia difficile. Credo che la cosa più importante sia avere una mente aperta e cercare di capirsi. I valori, oltretutto, nel corso del tempo cambiano, come cambiamo noi, almeno se siamo vivi e capaci di fare nuove esperienze e metterci in discussione e aprirci al nuovo, alla crescita, alla varietà del mondo. @ Marco. Un tradimento si perdona se si ha il coraggio e l'intelligenza, oltre alla volontà, di capirne le ragioni e se queste ragioni sono affrontabili e risolvibili. Allora, se è così, se c'è speranza per l'amore, si comprende, si perdona e si va avanti. Perché comunque, nella vita, ci si fa anche di peggio e ci si tradisce in ben altre maniere. Perché i tradimenti hanno mille siginificati. Perché non siamo tutti uguali e integerrimi. Ma neanche, per fortuna, così orgogliosi e rigidi. Capire è l'anticamera di tante cose: dal perdono alla crescita. @ tutti. Io non credo si debba sfuggire per forza il dolore. Il dolore è normale, viviamolo e attraversiamolo... poi passerà, ma può lasciare molto di positivo. Cerchiamo di avere una visione più ampia della vita e delle cose, uno sguardo esterno e superiore. Non scambiamo l'orgoglio con l'amore, il bisogno con l'amore (ma nell'amore c'è anche un po' di bisogno e dipendenza e questa è una cosa che io personalmente devo imparare). E poi vorrei esortare tutti (anche me stessa) ad avere fiducia nelle persone, negli altri. E in sé stessi, nella propria capacità di recupero e di essere felici. Ma anche nella buona volontà degli altri. Non per abbandonarsi alle illusioni, ma pensando che difficilmente qualcuno ce l'ha davvero con noi e agisce contro di noi apposta. Ci sono meccanismi di difesa, vigliaccate, soluzioni laterali... e tutto questo è semplicemente umano, reale, naturale. @ Ilaria. La fase anarchica in cui mi sono ribellata anche a me stessa è passata. Mi ha lasciato molto. Non sono proprio una persona nuova, ma un passo avanti è stato fatto. 3 giorni di ritiro dal mondo, 3 giorni con me stessa... non penso più che conoscere sia sbagliato. Non penso nemmeno più che non ce la farò. Anzi, penso che ce l'ho già fatta. A volte mi descrivo in termini non reali, descrivo una vecchia Bice. Se ci penso però sono già molto cambiata. E' che a volte il potenziale resta inespresso e ricado indietro, per abitudine e pigrizia. Ma ho, dentro di me, un nuovo modo di pensare e di agire. E comunque, ora, vado bene così.
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  16. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (6 Marzo 2011 22:25)

    RICCARDO,come al solito, è lapidario...ma,NOOOOO:devi semplicemente metter in chiaro cosa cerchi e vuoi da una relazione. in teoria,le donne dovrebbero esser un attimino+"tranquille"e quelle che non lo sono...le metti semplicemente da parte e vai avanti nella tua ricerca...facile,no??? :))) di donne, ce ne sono a milioni...son gli UOMINI che scarseggiano!! datti da fareeeee,sciocchino!!! ;))
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  17. Avatar di RIccardo Levi

    RIccardo Levi 13 anni fa (7 Marzo 2011 0:35)

    @ Eleonora Darmi da fare? Alla mia età? Sin'ora ho trovato solo (scusate il termine) schifo, perchè oggi dovrei trovare di meglio?
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  18. Avatar di RIccardo Levi

    RIccardo Levi 13 anni fa (7 Marzo 2011 10:07)

    Vorrei dire una cosa sull'autostima. Questa non dovrebbe dipendere dal fatto di essere accettati dagli altri, altrimenti molte persone (numericamente, percentualmente saranno sempre una minoranza) ne sarebbero escluse. Se gli altri non ti accettano perchè non rientri nella media, perchè non sei uomo o donna come si pensa debbano essere, perchè il tuo modo di vedere la vita è considerato sbagliato, etc., questo non deve avere nulla a che fare con l'autostima, perchè ognuno ha il diritto di essere come è, anche se molti glielo vogliono negare. Stabilire l'autostima sull'accettazione altrui, lo trovo estremamente XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX. Anzi, per quanto riguarda me, minore è l'accettazione da parte altrui, maggiore è la mia autostima.
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  19. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (7 Marzo 2011 13:15)

    Forse un po' off topic, ma in fondo tutto fa brodo. Devo dire che, nei difetti, è sicuramente meglio essere diversi. Le differenze aiutano ad avvicinarsi... altrimenti è un disastro. Devo anche dire che è un lavoro faticoso all'inizio, ma quando capisci come funzionano certi comportamenti, tuoi prima di tutto, e da dove vengono, poi è sufficiente cambiare il proprio modo di pensare per cambiare comportamenti automaticamente. E per cambiare il proprio modo di pensare basta cambiare il modo in cui si percepiscono le cose, la realtà. Non usando sempre il filtro delle esperienze passate (che ti fanno dire che sarà sempre così, che tutti sono così... vero Riccardo ed Eleonora?), chiedendosi sempre quanto sono in gioco interpretazioni soggettive - spesso dovute alle proprie paure - invece che un'osservazione e valutazione obiettiva della realtà. Smettendo di fare le vittime (compreso ostentare sicurezza eccessiva, come se ci fosse da temere chissà cosa, vero Riccardo?) e di pensare che tutto, nel bene e nel male, dipenda da noi. Lasciando andare il controllo. E' sempre una questione di sicurezza interiore. E la cosa più divertente (e rido di me stessa) è che mi rendo conto di essermi costruita traumi e convinzioni negative anche da sola, semplicemente male interpretando l'origine dei comportamenti altrui, di certi rifiuti, di certe distanze. A partire da mia madre per finire col narcisista. Quante volte dovrà ancora capitarmi perché io lo capisca? Basta, l'ho capito. Ma... Amina dov'è finita? E tu, FC, come stai?
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  20. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (7 Marzo 2011 14:44)

    cara BICE...io son obiettiva. :)))) osservo molto...e ti leggo con interesse per capire meglio...
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