Sei timida o sei solo noiosa ed egoista?

timidezzaA formurarla correttamente questa domanda dovrebbe essere: sei timida o sei anche noiosa, egoista e antipatica? Ok, timide di tutto il mondo unitevi e datemi, insieme e contemporaneamente, uno sputo in un occhio. Ma come? La timidezza è per voi un così grande problema, tanto che vi impedisce di conquistare un uomo e di avere relazioni appaganti con le persone in generale e io sto dicendo che forse-forse essere timida significa essere noiosa ed egoista?

Ma tu non pensi di essere affatto  noiosa ed egoista, giusto? Tu pensi di essere gentile d’animo e piena di buone intenzioni. Semplicemente credi di essere timida e che la timidezza sia il tuo più grande limite per quel che riguarda  le relazioni e in particolare le relazioni con gli uomini, giusto?

Uhm, vediamo un po’ se è davvero così o se ti serve un piccolo passo in più verso la consapevolezza di te stessa. Un piccolo passo un più verso la tua autoconsapevolezza che è un grande passo avanti verso la sconfitta del  nemico numero 1: la timidezza!

"Niente supera in gravità gli sgarbi e le villanie che si commettono per timidezza. Emil Cioran"

Ok, riassumiamo: la timidezza è quella sensazione che ti pervade da capo a piedi, quello stato d’animo, quell’emozione che ti “blocca”, non ti fa dare il meglio di te, ti fa spesso sentire una cacca di fronte agli altri e, soprattutto, ti impedisce di avere relazioni vere e appaganti e di sedurre un uomo che ti piace. Mica roba da poco, eh! Sono certa anche che la timidezza, molto spesso, per non dire sempre, ti acceca, ti fa vedere tutto nero e ti fa soffrire moltissimo. Molto bene. Anzi, per nulla bene. Molto male.

Essere timida ed essere noiosa: sono la stessa cosa?

Che poi, ribadisco, starai dicendo tra te e te: “ma quanto tatto e quanto garbo ha oggi Ilaria!” Già per te la timidezza e l’essere timida sono problemi enormi e ora io sto pure insinuando che non solo sei timida, ma probabilmente, essendo timida in realtà sei soprattuto noiosa e/o egoista. Questo sembra proprio non essere corretto, gentile ed educato, manco per niente.

"La timidezza è quando distogli lo sguardo da una cosa che vuoi.J.S.Foer"

Eppure anche se ti stai arrabbiando con me, se ti senti in qualche modo colpita o ferita, ti invito a continuare a leggere perché qui dentro ci sono delle provocazioni e delle riflessioni che ti sono molto utili, se –ovviamente – le prendi in considerazione con il giusto atteggiamento mentale.

"La vergogna è quando distogli lo sguardo da una cosa che non vuoi.J.S.Foer"

E poi stiamo facendo tutto questo discorso con un obiettivo preciso: fare tuo qualcosa che ti aiuti a superare la timidezza, ad andare oltre, a usarla per trasformarla in qualcosa di positivo per te.

Timidezza, egoismo, antipatia

L’altro giorno leggevo il blog di un mio collega inglese di cui ho avuto già modo di parlare nell’articolo dedicato alla fine della cavalleria: si tratta di Matthew Hussey, un giovane coach che aiuta le donne a trovare l’uomo giusto. Ebbene, sul suo sito qualche tempo fa ha pubblicato un articolo e un video provocatori, per non dire scandalosi, sulla timidezza e sull’essere timida.

Perché dico scandalosi? Perché afferma che, per molte persone, la timidezza è una scusa per non contribuire, cioè per non fare la loro parte nella seduzione, nella coppia, in una compagnia e in definitiva… nella vita. Anche qui, mica roba da niente. Il fatto è che io mi trovo d’accordo con lui. Se una persona si nasconde dietro la scusa della timidezza per non darsi da fare, beh, può davvero dare l’impressione di essere presuntuosa ed egoista. Forse è una persona che pretende che siano gli altri a fare tutto. E questo, diciamocelo francamente, non rende propriamente simpatici… E nemmeno divertenti, anzi, rende noiosi, perché l’aspetto divertente della vita e delle relazioni è che si fanno le cose insieme, che si copie un pezzo di strada ciascuno (non uno tutto e l’altro ninete), che una mano lava l’altra…

Smettila di essere timida

Che dice ancora il nostro amico inglese? Dice che certo, a questo mondo ci sono persone che hanno una personalità e un carattere da “introversi”, ma questo non significa assolutamente che si debbano comportare da introversi ogni secondo della loro vita e per tutta la loro vita. Non sarebbe corretto nei confronti degli altri, oltre che di se stessi.

E c’è del vero in questo, come dicevamo prima: se ti comporti da timida sempre e comunque e ti nascondi dietro la tua timidezza è probabile che dentro di te giochino una certa resistenza a metterti in gioco, la pretesa che siano gli altri a fare tutto il lavoro, la pretesa che gli altri superino la tua timidezza al posto tuo.

Tu sei molto più potente della timidezza

Ma torniamo agli introversi e al fatto che nessuno è obbligato a comportarsi da introverso tutta la vita, perché una caratteristica personale non ci definisce nella nostra sostanza e nella nostra totalità. Perché noi siamo molto più grandi e “ampi”delle nostre caratteristiche. Siamo molto più variegati delle etichette che ci siamo affibbiati noi o che ci hanno affibbiato gli altri.

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Perché le nostre possibilità, in negativo o in positivo, di fatto sono illimitate. La questione semmai è che dobbiamo essere in controllo di noi stessi, delle nostre possibilità, delle nostre sfaccettature.

Che cosa significa questo? Significa che se tu pensi di essere introversa, è probabile che l’introversione sia una tua caratteristica, ma non significa che tu sei solo e unicamente introversione o sei solo introversa. Non sei solo timida o non sei solo timidezza.Tu hai molte altre caratterstiche. Tu sei molto più grande, ampdi più e contieni molto di più della tua timidezza. Sei molto più potente della tua introversione. Una delle tue caratteristiche, per esempio, dato che è una caratteristica tipica di tutti gli esseri umani, è la capacità di adattamento, la capacità di cambiare, la capacità di apprendere.

E quindi? Quindi tu puoi benissimo imparare a comportarti in modo aperto ed estroverso, se questo ti permette di essere più felice, più equilibrata e di raggiungere i tuoi obiettivi.

In che modo puoi imparare a essere estroversa, quando vuoi e quando ti piace esserlo? Seguendo questi cinque semplici passi, uno alla volta in modo graduale.

1)      Decidi che, sì, basta, è ora di smetterla di soffrire e di vivere una vita a metà a causa della timidezza. Per quanto ancora vuoi soffrire? Quante cose belle della vita e delle relazioni hai ancora voglia di perderti con la scusa della timidezza e di essere timida? Immaginati tra dieci anni ancora a inventarti scuse sulla tua timidezza per non metterti in gioco. Quanta sofferenza avrai accumulato, quante occasioni avrai perso?

2)      Considera che in effetti, magari non te ne rendi conto e non è nemmeno tua intenzione, ma la tua timidezza può essere davvero determinata da un sorta di disprezzo per gli altri, di egoismo e anche di poca disponibilità umana. Pensaci, dico molto sul serio.

3)      Scegli alcune persone estroverse e simpatiche che conosci. Possono essere i tuoi vicini di casa come i tuoi attori preferiti, non importa se le conosci personalmente o solo di fama. Osservale con attenzione per comprendere  quali sono i due/tre comportamenti (non ne sono necessari di più) che fanno di loro delle persone aperte verso gli altri e disinvolte nelle relazioni.

4)      Rilassati e prendi tutto con divertimento. Puoi tranquillamente restare introversa se ti piace tanto l’idea e, nello stesso tempo, puoi concederti agli altri, avere curiosità per loro, sentirti attratta verso gli esseri umani in quanto tali, tanto, per esempio, da rivolgere loro la parola tu per prima (che siano uomini o donne non importa). Puoi scegliere di non essere snob o presuntuosa e quindi di rompere il muro della tua insicurezza per dare il tuo personale contributo al mondo, entrando nel gioco della vita, affrontando la tua sfida unica e irripetibile nella nostra esistenza, che è la cosa più divertente che si possa fare a questo mondo.

5)      Rifletti sul fatto che molti nella loro vita hanno superato e superano ostacoli apparentemente insormontabili, di continuo. Anche tu ne hai superati molti, anche se non vuoi ricordartene o non vuoi farci caso. Come si superano gli ostacoli? Ci si caga addosso di fronte a certe sfide: ci si caga addosso, perché è umano, ma siccome non ci si può cagare addosso sempre e per tutta la vita, e dopo un po’ la cagarella finisce, si esaurisce, smette ( e così anche il rossore, il sudore alle mani e la tremarella), allora a quel punto senza quasi nemmeno accorgertene ti ritrovi dentro al gioco del rapporto con gli altri e ti godi le relazioni.

5b)  Una piccola postilla da tenere ben presente: gli altri non sono perfetti, il mondo non è  perfetto, le relazioni non sono perfette. Forse, mi permetto di dire, nemmeno tu sei perfetta. Anche se pensi di proteggerti dietro alla tua timidezza, non riesci a nascondere la tua mancanza di perfezione. Fai un migliore servizio al mondo se ti apri, con i difetti che ti ritrovi e li metti in bella mostra. Di sicuro diventi subito più simpatica. E mandi la timidezza a quel paese.

"Se la presunzione è un difetto, la timidezza lo è pure. Louis-Benoît Picard"

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67 Commenti

  1. Avatar di morosita

    morosita 11 anni fa (6 Settembre 2013 15:08)

    Wow che articolo,fortissimo,di vero impatto! Condivido le tue opinioni Ilaria,essere troppo timide nelle relazioni non aiuta di certo e sorpattutto con gli uomini;che oggi si sono abituati anche ad essere corteggiati. Quindi ragazze liberatevene e giocate d'astuzia e malizia:) Saluti
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  2. Avatar di Chiara

    Chiara 11 anni fa (6 Settembre 2013 19:54)

    Io non ci sono molto arrivata quando si dice che nella timidezza può essere nascosto un certo disprezzo verso le persone. Cioè, se io sono timida e vorrei tanto attaccare bottone con qualcuno, non ci riesco perché ho basse aspettative su di me, non perché credo che il mondo faccia schifo... no? :)
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  3. Avatar di Attila

    Attila 11 anni fa (6 Settembre 2013 21:53)

    Secondo me c'è molto di vero in questa teoria.. a volte ho l'impressione che certe ragazze che si mostrano molto timide cerchino invece di "costringere" gli altri ad accordare loro particolare attenzione: me ne ricordo una, in particolare, che parlava talmente a bassa voce, oppure lasciava le frasi a meta' con aria vaga, da far si' che ci ci dovesse quasi "inchinare" per ascoltarla (almeno all'inizio, quando per cortesia l'ho fatto.. poi pero' mi sono stufata! O parli con un tono normale e finisci il discorso che stavi facendo, o io dopo un po' posso anche legittimamente stancarmi di sforzarmi.. ;) !). Secondo me a volte questa diventa anche una sorta di strategia di conquista, per mostrarsi particolarmente dolci e riservate e sollecitare l'istinto di protezione di certi uomini, oppure per darsi un'aria misteriosa e apparire non comuni ne' facilmente raggiungibili.. non so, ma questa e' l'impressione che mi fanno alcune timide. Naturalmente non parlo di quella timidezza quasi patologica che blocca quasi totalmente nelle relazioni sociali, che forse allora più che timidezza e' una forma di ansia o fobia sociale e può essere vissuta molto male da chi ne e' affetto: forse parlo più di qualcosa tipo.. "gatta morta"! ;) Ciao! :)
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  4. Avatar di Rossana76

    Rossana76 11 anni fa (7 Settembre 2013 2:13)

    Estroversa a rapporto :-) Anche le estroverse sbagliano non solo le timide, Nel senso che sono gioviale, aperta, ma forse anche un po cagacazzo.. Penso che dovrei imparare a essere più 'tranquilla', nel senso proprio di 'timida'. Io non sono rassicurante; tendo più a proteggere che a farmi proteggere, a tirare piuttosto che a farmi tirare. A condurre, che a lasciarmi condurre docile. Ad esempio, ho un invito a cena per domani sera, ed è un uomo che mi piace. Lui è molto sportivo e mi ha proposto di andare a mangiare la tagliata in un 'localino' sul lago. Siccome tiene molto ai suoi muscoli , la pizza è permessa solo una volta a settimana . L'ho stuzzicato un poco su questa cosa, giocandoci. Alla fine a furia di punzecchiature reciproche gli ho ribaltato l'invito; domani andiamo sempre sul lago, non in un 'localino', ma in una bettola a mangiare la nostra pizza-sfida. Ovvero, riuscire a finire, ognuno, la megapizza di 1,6kg che fanno solo lì. Chi non la finisce, viene chiamato 'infame' dall'altro per una settimana. Ora lui è molto divertito da questo strano appuntamento ,mi vede caparbia e tosta, mi ci punzecchia e gioca sopra ogni giorno. Ed è pure convinto di mangiarsi un pezzo della mia. È intrigato,, perché mi vede avvenente ma al tempo stesso non bambolina, e la cosa gli piace. Per ora. Va bene una volta, ma immagino di dover frenare la mia voglia esuberante di essere considerata 'pari' , e lasciargli fare l'uomo, e io un po più la donna femminile. Datemi un in bocca al lupo.
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  5. Avatar di antonella

    antonella 11 anni fa (7 Settembre 2013 7:52)

    ...credo che la timidezza nasconda una forma di presunzione, insieme ad un pò di insicurezza. un cocktail micidiale. A volte però per cercare di superarla si può cadere nell'errore di agire senza pensarci troppo, buttandosi un pò impulsivamente con il rischio di correre in uno strafalcione dietro l'altro! purtroppo non so quanto questa predisposizione del carattere si possa correggere. Mah! grazie dei consigli..ci penserò su.
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  6. Avatar di jones

    jones 11 anni fa (7 Settembre 2013 11:23)

    @rossana76 in bocca al lupo e poi facci un resoconto dettagliato di come è andata! io anche sono più sul genere di rossana e poco, molto poco ahimè, timida. non sono il tipo che se ne sta in un angolo, ma ho sempre mille idee in testa per tante cose da fare insieme. sono d'accordo con ilaria sul fatto che le timide siano delle noiosone. ho un'amica così e sì, è single... ha frequentato per un paio di settimane un tizio e quando mi raccontava come lei si comportava restavo allibita da quel suo muro di pretese senza dar nullo in cambio... uomini e donne sono diversi, ma credo nessuno vorrebbe accanto un ameba senza spina dorsale, senza spirito di iniziativa o senza indipendenza.
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  7. Avatar di antonella

    antonella 11 anni fa (7 Settembre 2013 12:29)

    @rossana ..sei perfetta come sei e troverai l'uomo che ti apprezzerà proprio per questo..in bocca al lupo e in c++o alla balena!
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  8. Avatar di Attila

    Attila 11 anni fa (7 Settembre 2013 14:06)

    In bocca al lupo per stasera, Rossana! ;)) Penso tu abbia ragione.. una donna non troppo passiva ma dinamica, simpatica e intraprendente può essere davvero interessante per un uomo tosto, a patto che lei non voglia poi prendere sempre il sopravvento e trasformare ogni occasione in una specie di "ring"! Anch'io mi sono resa conto di essere talvolta un po' troppo, forse, direttiva, e capendolo ho provato a modificare un pochino questo atteggiamento: ora dico ciò che desidero ed esprimo sempre la mia personalità, ma ho anche imparato a lasciare spazio all'altro, e.. ho scoperto che e' molto piacevole non decidere sempre io o avere il controllo su ogni cosa. ;) Buona serata, divertiti! :)
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  9. Avatar di Gloria

    Gloria 11 anni fa (7 Settembre 2013 17:07)

    Ok, eccomi sono quella che si potrebbe definire timida, insicura, poco propensa al rischio. Certo con gli anni sono migliorata, ma in fondo in fondo c'è sempre quel timore di essere io a fare la prima mossa... paura di essere rifiutata, giudicata inopportuna o invadente. Chi se ne frega di cosa pensano gli altri, direte voi. Beh, è che un po' mi frega... Ho comunque capito che, per forza di cose, a volte nella vita bisogna buttarsi... l'ho fatto e mi sono fatta tanto male...questo non incoraggia... Ora avrei bisogno di parole che mi accarezzino, che mi confortino e che mi desseo una scrollata salutare... GRAZIE!
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  10. Avatar di Rosella capriotti

    Rosella capriotti 11 anni fa (8 Settembre 2013 20:10)

    Articolo molto profondo con spunti davvero interessanti nonché inquietanti... In effetti scopro di essere in effetti spesso sopraffatta dalla timidezza, ma per timore del rifiuto... Che purtroppo mi ha segnato nell infanzia e mi tormenta sempre... Speriamo di guarire.. Saggi consigli che cercherò di seguire.
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  11. Avatar di Daniela

    Daniela 11 anni fa (8 Settembre 2013 20:23)

    Non sono cosi tanto timida solo al primo incontro soli 5 minuti, e non sono affatto egoista, solo ho un dubbio su di me forse magari sono noiosa... pesante? mah... perchè mi rendo in conto che lui non si innamora di me forse per quello?.... non ci vediamo più da vari mesi ma ci sentiamo ogni giorno su celulare... non saprei quale problema in me, anche mi ha sempre detto che sono una bellissima persona che ha tantissima stima e fiducia e mi vuole bene all'anima... perchè non riesco a fargli innamorare di me? cosa pensate? grazie... ciao
    Rispondi a Daniela Commenta l’articolo

  12. Avatar di Paolo

    Paolo 11 anni fa (8 Settembre 2013 22:32)

    La timidezza ci fa paura, é paura, ci blocca, come ogni nostro "difetto", ma proviamo ad amare queste parti di NOI, accetiamoci per come siamo, guardiamo queste nostre caratteristiche con gli occhi dell'amore per noi stessi e più le guarderemo meno ci faranno paura e con il tempo scompariranno. Come scrive Ilaria, noi siamo molto più potenti della timidezza "La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci." Edme-Pierre Chauvot de Beauchêne
    Rispondi a Paolo Commenta l’articolo

  13. Avatar di Rossana76

    Rossana76 11 anni fa (9 Settembre 2013 0:07)

    Scusate apro una parentesi: (( è andata bene, bellissima serata, nessuno voleva andarsene via e alle tre e mezza eravamo ancora insieme. Abbiamo deciso di rivederci, non solo per uscire la sera a cena; giovedì abbiamo infatti delle compere da fare che interessano a tutti e due e ci rivedremo, domenica ci alleniamo insieme in palestra . Vediamo)) Fine parentesi.
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  14. Avatar di Barbaraq

    Barbaraq 11 anni fa (9 Settembre 2013 1:09)

    "La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci." In questa frase mi ci riconosco molto e dirò che più è forte il desiderio di piacere e più aumenta la timidezza. Ogni tanto riesco a buttarmi e mi metto in gioco ....ma che fatica!! Ho paura di fare la parte della "stupida" che si illude ...mentre l'altro non è interessato. Io sarei per la politica dei passi alternati e cioè adesso faccio una mossa io e poi fai una mossa tu. per quelo che riguarda la superbia e l'alterigia ci rifletterò perchè a me sembra che è per poca sicurezza in me stessa che rimango bloccata davanti a un altro che mi pare "troppo".. in ogni modo mille grazie per l'articolo e le vostre riflessioni che mi hanno aiutata
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  15. Avatar di Ana_Sienne

    Ana_Sienne 11 anni fa (9 Settembre 2013 7:22)

    Ciao dipende dalle situazioni e da chi ho difronte. cioè, se c'è troppa gente, tendo ad ascoltare e essere riservata. mentre, se non riesco a inquadrare bene chi ho difronte, anche. i motivi sono semplici: non colgo bene i doppi sensi e non so condurre dello smal-talk. è una reazione automatica di autodifesa, anche se da difendere in effetti non vi è ancora nulla. sono state alcune esperienze nel passato, che piano piano mi hanno portata a questa tattica. in più, l'autostima e bassa a volte. nel senso, so di avere delle mancanze, ma nello stesso tempo so anche di avere delle qualità molto forti dall'altro lato. l'essere però "etichettata" in base alle mancanze, è una cosa che veramente non sopporto. ma non lo sopporto in generale e in riguardo a tutti. l'essere umano, come giustamente tu hai scritto, è fatto di tante piccole cose e inchiodarlo solo su un aspetto, secondo me, è segno di ignoranza umana. su questa mia timidezza o più che altro riservatezza ci ho lavorato. ho provato a smussare. ma certe esperienze, come essere racchiusa in determinati schemi, dovuto al fatto di essere figlia di emigranti ecc. sono molto profondi. perciò si, non mi metto sempre in gioco. aspetto e osservo e valuto ... brutto? un po' lo ammetto ... comunque, l'aspetto da te riportato non l'avevo mai considerato così affondo. interessante. Ana Sienne
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  16. Avatar di Alessandro

    Alessandro 11 anni fa (9 Settembre 2013 8:55)

    @ Rossana76 Un sincero e grande in bocca al lupo, sono quasi geloso della tua pizza enorme, ne sono tremendamente goloso, mi rispecchio abbastanza nel tuo modo di essere, letto dal punto di vista maschile ovviamente. --------------- Essere introversi non significa necessariamente essere timidi, l’introverso è molto selettivo e si apre solamente quando incontra una persona a lei/lui gradita. L’introverso è anche molto riflessivo, e questo riflettere porta spesso alla genialità dell’individuo nei settori artistici quali scrittura e pittura, manuali artigianali, facendone di questa caratteristica un pregio piuttosto che un difetto. Da giovane ero piuttosto timido ma non introverso, ovvero avevo bisogno di rodare prima di essere parte attiva, dovevo scaldare bene il motore prima di partire. Con l’età e l’esperienza questi “difetti” li ho eliminati, anche perché facevo tesoro delle belle occasioni perse a causa della timidezza, anche sul lavoro ho avuto qualche problema iniziale, facevo il rappresentante, figuriamoci, ero talmente timido e insicuro che prima di entrare da un nuovo cliente sfogliavo la margherita “entro non entro”. Ho dovuto cambiare e imparare in fretta, è stata dura perché o utilizzato il fai da te senza l’aiuto di “esperti” strizzacervelli, semplicemente imponendomi e imparando da chi era più sveglio di me, oggi la timidezza è solamente un lontano e brutto ricordo. Da ex timido posso affermare, con pochi margini di errore, che la timidezza non è sempre sinonimo di egoismo, al contrario, il timido vorrebbe dare ma non ci riesce, non può, è come un cane incatenato che vorrebbe scorrazzare libero e felice, giocare con i suoi simili o con il padrone, ma non ci riesce perché è trattenuto da quella maledetta catena, ecco, direi che la timidezza è proprio una catena non voluta che impedisce a molte persone di esprimere e fare ciò che effettivamente vorrebbero, nell’affetto e nel quotidiano. Sicuramente una donna estroversa è nettamente preferibile a una timida e musona, ma non è una regola fissa, dipende se la persona con la quale si ha a che fare gradisce l’una o l’altra caratteristica femminile, credo che la verità, come sempre, stia ne mezzo, mai troppo dell’uno o dell’altra. La troppa estroversità potrebbe essere, in alcuni casi, l’esplosione di esuberanza del timido, mal dimostrata e camuffata, facilmente riconoscibile perché di breve durata ed espresssa soltanto in particolari occasioni.
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  17. Avatar di Laura

    Laura 11 anni fa (9 Settembre 2013 11:19)

    Ciao. Come dice l'articolo la timidezza è una certa resistenza a mettersi in gioco...niente di più vero. Però non è detto che questo atteggiamento sia dovuto all'egoismo...molte volte è solo paura di un rifiuto, paura di sembrare inopportuni, paura di fare la cosa sbagliata. Tutte paure che vengono fuori in seguito a delle delusioni o, comunque, a delle vicissitudini negative che ti portano a pensare di essere inadeguato e ad avere poca stima di sè. Certo, magari questo atteggiamento si può superare e modificare, ma non è per niente facile e ci vuole del tempo, cosa che, alcune volte, porta una persona a cadere ancora di più nello sconforto.
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  18. Avatar di antonella

    antonella 11 anni fa (9 Settembre 2013 11:36)

    ..riprendendo in parte quello che diceva @barbaraq "..Io sarei per la politica dei passi alternati e cioè adesso faccio una mossa io e poi fai una mossa tu." che condivido, mi domando e domando a voi: se la mossa dall'altra parte non arriva? quante mosse faccio prima di gettare la spugna ed arrendermi??
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  19. Avatar di Barbaraq

    Barbaraq 11 anni fa (9 Settembre 2013 12:21)

    per @antonella, io sono parecchio sensibile ai rifiuti e se la mossa dall'altra parte non arriva mi fermo lì! Al massimo dopo un pò rilancio il dado sul tappeto verde....e poi aspetto la risposta, sennò mi sembra di giocare da sola... una cosa positiva è quando ho più di un tappeto verde su cui giocare, tanto per non idealizzare troppo una persona che in fondo non ancora conosco! per @rossana.....vai che sei forte!
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  20. Avatar di Alessandro

    Alessandro 11 anni fa (9 Settembre 2013 12:30)

    PS - Scusate, sopra ho scritto ....................è stata dura perché o utilizzato.............. Ho battuto la o senza la h, errore di battitura.
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