Come smettere di sentirsi una nullità: una facile guida

come smettere di sentirsi una nullitàCome smettere di sentirsi una nullità…

Ueppa, che titolo forte!

Se facciamo un serio seppur semplice discorso esistenziale, spirituale e filosofico, non vi è nessuna ragione per nessuno di considerarsi una nullità.

Tale è la meraviglia, lo stupore e l’unicità dell’essere vivi e di essere su questa terra che il miracolo di esistere ci deve far sentire grandiosi, nient’affatto “nulli”.

Per quanti fallimenti possiamo aver accumulato, per quanti errori possiamo aver commesso, sempre dobbiamo aver presente il valore indiscutibile e intrinseco di essere uomini, persone, di essere a questo mondo.

Soprattutto perché ci sfuggono e ci sono nascoste le ragioni di questa nostra esistenza e di questo nostro vivere.

Questa ignoranza, nel farci sentire tutta la nostra piccolezza d fronte al mistero, allo stesso tempo ci deve necessariamente fare interrogare sulla grandezza di quel che rappresentiamo e siamo.

Perfino se nella nostra vita abbiamo commesso del male e ne siamo consapevoli e siamo intenzionati a cambiare o anche a rimediare.

Inoltre sentirsi una nullità non dipende da dati oggettivi.

Ci sono persone che sono al “top” del successo in tutti gli ambiti della vita e che si sentono ugualmente delle nullità.

Persone che, invece, hanno una vita senza “eccellenze” e si sentono bene con se stesse vivendo con serenità.

Sentirsi una nullità è dunque una “percezione”, il risultato di un insieme di convinzioni che vengono da lontano, che sono frutto di idee e pensieri instillati in tempi antichi della nostra vita e rafforzati di volta in volta in determinate situazioni che si ripetono con la loro forza svalutante.

Sentirsi una nullità è anche questione di autosuggestione.

A furia di ripeterselo e di confermarselo, si rafforzano le convinzioni.

E allora come fare a liberarsi di questa percezione di se stessi come perfettamente inadeguati?

Non siamo nati e non siamo al mondo per sentirci nullità

Che ti piaccia o no, tu non sei una nullità.

Sai bene – altrimenti non saresti qui a leggere – che sentirti una nullità non ti è utile.

Ti fa fare una vita di melma.

In primis perché sentirsi una nullità non è un sentimento, un’attitudine esaltante

È come avere un peso sull’anima, nella mente, nello spirito.

Insomma, si sta male.

In secundis perché se ci si sente una nullità, si combina poco di quello che dà davvero soddisfazione.

Oppure, come nei casi di chi raggiunge il successo e non è mai soddisfatto, non ci si gode la vita per niente.

E, per finire, in tertiis, non ci si esprime nella propria natura al cento per cento.

La propria personalità rimane contenuta e limitata.

Un tesoro sprecato!

Che brutto, accidenti!

Direi che se ti senti una nullità è davvero il caso di metterci mano e di smetterla.

È chiaro che se questa situazione ti rende la vita impossibile, cioè è una condizione come si dice “invalidante” e dura da parecchio tempo, ti devi rivolgere a un supporto di tipo medico, cominciando a interpellare il tuo medico curante.

Se invece dopo una obiettiva presa di coscienza ti rendi conto che in fondo in fondo puoi contare sulle tue forze e ti piace questa sfida, seguimi.

Come si fa a smettere di sentirsi una nullità?

Non siamo nati per sentirci delle nullità e allo stesso tempo può accadere.

In che modo?

Gli eventi della vita e le emozioni possono creare quel senso di nullità in vari modi, molto creativi.

Per esempio, mettiamo che Giorgino, un bambino di 4 o 5 anni o anche di 8 o 10, si senta impaurito e ansioso.

Ansia e paura sono emozioni poco piacevoli, di certo.

Magari funzionali, ma poco piacevoli.

Due settimane di sfide per scoprire il tuo valore, quello del quale nemmeno tu sei consapevole, regalarti sicurezza e mettere in luce i tuoi punti di forza più autentici. Sorriderai, riderai e diventerai più forte e determinata.

Giorgino, che è piccolo e inesperto della vita, può ritenersi inadeguato a causa delle sensazioni sgradevoli che prova, cioè l’ansia e la paura o altre.

Sensazioni che magari sono naturali e normali e forse anche frutto di un contesto non proprio rilassante.

Per esempio perché Giorgino non è capito dagli adulti intorno a lui, non è amato come avrebbe bisogno o non si sente amato, non si sente amato e al sicuro.

O magari è addirittura maltratto e abusato.

Giorgino in sostanza si convince che non sono gli altri intorno a lui a essere stronzi, ma lui a essere stupido (inadeguato, incapace, sbagliato, non all’altezza, incompetente)

Qualcosa del genere capita moltissime volte nei casi di abuso di persone fragili.

Ma anche a persone adulte, che vengono manipolate, come accade ad alcune donne che  si fanno mettere in stato di subordinazione psicologica da manipolatori maligni e da uomini abusanti.

È per questo anche che le persone che hanno subito abusi si sentono colpevoli e allo stesso tempo non riescono a dare la colpa ai veri colpevoli, cioè coloro che li hanno abusati sul serio, e si vergognano di quello che hanno subito, mentre loro sono innocenti e i colpevoli e quelli che dovrebbero provare vergogna sono altri.

Bambini o persone nella situazione di Giorgino formano dentro di sé la convinzione: “Devo essere una vera melmaccia se provo sensazioni così spiacevoli.”

Oppure: “Devo essere davvero molto cattivo se altri mi trattano così male.”

E dunque come si esce da questo modo di pensare su se stessi, che spinge a sentirsi una nullità?

Giorgino divenuto adulto dovrebbe riguardare al proprio passato ricollocando la posizione di ciascuno nel suo ruolo e i fatti nella loro vera misura: gli adulti che gli sono stati vicini che non lo hanno accudito in modo adeguato, le convinzioni che lui ha costruito in se stesse non solo depotenzianti, ma proprio del tutto sbagliate.

E’ un processo di crescita e di maturazione che opera una trasformazione.

Un percorso che può essere compiuto anche da chi subisce abusi da adulto.

Anche perché chi subisce abusi da adulto, spesso è solo un Giorgino cresciuto, cioè qualcuno che ha subito abusi da bambino e continua a ripetere lo schema. O a subirlo.

Ecco è di quello schema che bisogna diventare consapevoli e poi modificarlo. O fermarlo,

Operare una trasformazione, porre una fine.

È così che si scopre come smettere di sentirsi una nullità.

Come fare nella pratica?

Da adulti, in teoria, da persone mature ed evolute, in effetti dovremmo essere in grado di rielaborare il passato e di considerare che il sentirsi una nullità non è altro che una conseguenza di quel che si è sperimentato da bambini o durante una fase traumatica della propria vita e delle convinzioni che sono nate.

Tra la teoria e la pratica c’è differenza, esattamente come c’è differenza tra la comprensione “razionale” di alcuni fenomeni e la piena consapevolezza emotiva.

Uno dei modi in cui puoi “entrare nella tua anima ferita” è considerare le tue parti ferite e le ferite che hai ricevuto isolandole dal tuo essere “completo”.

Per esempio, adesso, immagina te stessa in un momento della tua vita in cui ritieni di aver subito un trauma: immaginati magari bambina mentre la tua maestra ti dice qualcosa che ti ha colpito negativamente.

Scegli qualcosa di non particolarmente complesso in questo momento, non soffermarti su eventi dolorosi.

Immaginati bambina, subito dopo il trauma, seduta di fronte a te ora, alla te di adesso.

Come sei vestita? Che espressione hai? Come ti senti?

Riesci a vederti nella tua completezza?

Riesci a vedere la tua parte “colpita”, che ti fa soffrire?

Che cosa puoi dire di bello e di buono e di utile alla te di allora, a quella parte di te che ha sofferto e che soffre?

In che modo amabile e amorevole puoi trattare quella bambina?

Dài comprensione a quella bambina, ascolta quali sono i suoi bisogni e usa la tua energia emotiva, la tua empatia di adesso per lei per lenire o guarire totalmente quelle particolari ferite che hanno colpito parti di lei, ma non tutta lei.

Dille quello che le può servire per farla stare meglio e superare quella situazione critica e andare oltre, oltre a partire da subito, da adesso…

Allenandoti regolarmente in questo piccolo processo, per quanto talvolta può essere sfidante o puoi manifestare delle resistenze in questa esplorazione, ti senti molto più sicura e padrona di te stessa, alla guida della tua vita.

Ne riparleremo.

Come smettere di sentirsi una nullità: ecco un primo importante passo.

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71 Commenti

  1. Avatar di Maria Luisa

    Maria Luisa 4 anni fa (23 Settembre 2020 5:20)

    È vero, dopo l'ennesimo abbandono della persona in cui tenevo e che penso ancora, che entrava e usciva come voleva....mi sento una nullità persino non all' altezza o peggio ancora una donna di poco conto. Ho dato e dimostrato tutto il mio amore a quest' uomo e poi sono stata gettata via come una cosa che non serve più. Come può sentirsi una donna se non una nullità?
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  2. Avatar di Kicca

    Kicca 4 anni fa (23 Settembre 2020 11:58)

    Grazie mille Ilaria per i consigli pratici, sarei curiosa di leggere altri articoli a riguardo
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  3. Avatar di Emilia

    Emilia 4 anni fa (23 Settembre 2020 12:01)

    Grazie.
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  4. Avatar di Mavi

    Mavi 4 anni fa (23 Settembre 2020 12:31)

    Chi nella vita non si è sentito almeno una volta una nullità!? L'importante è capire da dove proviene il malessere per risolverlo ... E se da soli non si riesce per fortuna esistono bravi psicoterapeuti pronti a dare una mano!
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  5. Avatar di SARA

    SARA 4 anni fa (23 Settembre 2020 12:45)

    Che bell'articolo! Usi parole piene di empatia, come se stessi parlando a qualcuno che ti sta a cuore. Mi ha davvero toccata questo articolo. Adesso vado dalla Sara di tanti, tanti anni fa, e le suggerisco: "Fai un salto avanti nel tempo e vatti a leggere l'articolo di Ilaria Cardani"! :-) Grazie, davvero. Sono contenuti preziosi, espressi con una chiarezza disarmante. Sara
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  6. Avatar di Elisa

    Elisa 4 anni fa (23 Settembre 2020 12:49)

    Grazie Ilaria per questo esercizio, ho provato ad immaginarmi mentre abbraccio la bambina che ero , mentre le parlo con amore e devo dire che ho provato delle emozioni fortissime, mi sono quasi commossa, non so perchè, credo abbia toccato una parte profonda di me.
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  7. Avatar di FrancescaF

    FrancescaF 4 anni fa (23 Settembre 2020 12:47)

    Vi faccio ridere. Ormai posso iniziare a scrivere commedie dell'assurdo. :-D Conosco quest'uomo, un anno in più di me (41 anni, non un bebè). Usciamo. Abbiamo svariate cose in comune: entrambi vegani per gli animali, amanti della musica, lui ha studiato in Conservatorio, appassionati di natura, sa conversare, buon senso dell'umorismo, pure gattaro :-D. Fisicamente non mi dispiace. Prolunghiamo l'aperitivo in cena, visto che non ci mancano gli argomenti. C'è una certa positiva "tensione". Abitiamo vicini, qualche km di distanza. Insomma delle buone premesse. Penso: wow, ma non esaltiamoci, vah. Alla fine della serata mi fa capire che vorrebbe rivedermi e io lascio aperta le possibilità. Appena rientrati a casa mi scrive, il giorno dopo mi cerca. Sabato pomeriggio ero in piazza a fare volantinaggio in vista di una votazione che si terrà a fine mese e chiede se può venire a salutarmi e, al mio sì, viene. La sera stessa mi chiede se mi va di uscire per un secondo appuntamento l'indomani e accetto. A circa un'ora dall'appuntamento mi chiede che sto facendo (guardando la tappa del Tour de France) e mi dice che diversi ristoranti sono chiusi e me ne propone uno che sembra aperto. Io rispondo "come preferisci, decidi pure tu". Mi fa: "devo decidere io veramente?" Rispondo di sì. E se ne esce: "allora se devo decidere davvero io, facciamo che tu ti guardi la tappa del Tour e io mi guardo un film". Gelo. Naturalmente sparisco, cancello il suo numero. Il giorno dopo mi scrive dicendo che sa che sono delusa e inca**ata, che gli piaccio ma purtroppo che non gli è scattato quel qualcosa per una "relazione seria", che però non vuole che ci si perda di vista perché abbiamo tante affinità. E io gli dico: "ma chi t'ha detto che io volessi una relazione seria e con te?" e aggiungo di lasciarmi stare perché non voglio avere a che fare con cafoni come lui a cui manca l'abc del rispetto fra esseri umani. Risponde che non vuole che ci salutiamo con quei toni, che vuole vedermi per chiarire, che lui con le interazioni sociali fa un po' fatica. Mamma mia, gli ho dato un'asfaltata che penso si ricorderà per tutta la vita. LOSER. Quante risate mi sono fatta, anche se l’avvilimento resta. Il prossimo che mi dice che sono single perché sono esigente però vola gratis su Urano.
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    • Avatar di Livia

      Livia 4 anni fa (23 Settembre 2020 13:35)

      ma davvero? Rispondere in quel modo perché doveva scegliere lui il ristorante? Ma siamo fuori di testa? Rimango veramente basita dai comportamenti di certi elementi. Hai fatto bene e non dargli nemmeno l'opportunità di averti come amica.
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    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (23 Settembre 2020 23:40)

      @Livia, come te l'ho supposto, che se la sia presa perché gli ho chiesto di decidere (dovrebbe essere normale da parte di un uomo che invita...). Credo sia un cafoncello un po' instabile che, conoscendo una persona vicina a casa sua e potenzialmente con non poche "carte in regola" per una relazione, è andato in crash di sistema e ha svicolato per il rotto della cuffia. L'ha detto pure lui: sono confuso, non ho la mente fredda e non mi aspettavo che ti avrei fatta arrabbiare così tanto. Cucciolo, tato, amore tenero. Quanto disagio a soli 41 anni. @Nimue, mi hai fatto ridere mezz'ora. Ti sei ricordata addirittura il miele di castagno! Grazie per incoraggiare la mia vena letteraria: la vena, quella che mi taglierei, visto il panorama un po' sbiadito, LOL. @Vic, ma ci rendiamo conto? Uno spilorcio senza speranza né senso della vergogna. A questi esseruccini mancano le basi elementari del vivere civile, degno e rispettoso. La prossima volta digli che la benzina ce la metti tu per cospargerlo :-D @Lela, proprio una figura di palta. Ha fatto tutto da solo, è decollato coi motori al massimo quando non gli era stato ancora dato il via libera per poi schiantarsi miseramente al suolo. Ero vicino alle piste, nella torre di controllo e ho visto tutto, purtroppo non ho fatto in tempo a chiamare i soccorsi. :-D Se sono stata così risoluta lo devo a tutte le legnate che ho preso ma anche e soprattutto a questo blog che mi accompagna e mi ha fatto e mi fa vedere le cose da un'altra prospettiva. Ho scelto apposta questo pezzo sulla nullità, perché spesso, troppo spesso, mi sono sentita al pari di un buco di emmental. Non voglio più permetterlo. 
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Settembre 2020 16:17)

      Hai ragione FrancescaF, probabilmente il tizio non sa gestire le situazioni, i rapporti sociali con persone in gamba e disinvolte, non sa stare al mondo. E che ci siano così tanti disagiati adulti e vaccinati, apparentemente ok finché non ci hai a che fare, è avvilente. Il punto è che avrebbe potuto inventare qualsiasi scusa, pure banale e ritrita, invece ha scelto deliberatamente di essere cafone, odioso, ignorante nei modi e nelle parole. Come quello scarafaggio che capitò a me, che liquidai anch'io al telefono ripetendo in coro le sue parole con le mie amiche e attaccandogli il telefono in faccia ridendo. Quello però era un ragazzo di vent'anni, il fatto che facciano così schifo pure a 40 è raccapricciante. Il panorama pare sia questo: o spariscono di punto in bianco o si rivelano da subito degli omuncoli melmosi. Che amarezza.
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    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (23 Settembre 2020 13:40)

      Mi lasci esterrefatta, davvero, senza parole (e ce ne vuole). Che campionario umano! Francesca cara, secondo me è arrivato il momento di dare una svolta alla tua vita e pubblicare il tuo primo best seller. Potresti dargli un titolo accattivante tipo: "Miele di castagno e tour de france"...I tuoi racconti meritano di diventare celebri! Diamo.un senso a tanta bruttezza.
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (23 Settembre 2020 18:01)

      Razza di cafone senza vergogna, subumano incapace di stare in una società civile e di rapportarsi con le persone. Io non ho parole... Una volta uno mi disse: "vieni tu da me, che la benzina costa". Che pena, a questi soggetti auguro una dissenteria cronica.
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    • Avatar di Lela

      Lela 4 anni fa (23 Settembre 2020 18:51)

      FrancescaF forse si aspettava di vederti in lacrime davanti al suo comportamento e che ti facessi in quattro per recuperare. Invece si è trovato davanti la reazione di una donna forte che sicuramente non si aspettava. Ora è lui che non sa piú che pesci pigliare per rimediare alla figura da pirla che ha fatto! Ben fatto Francesca!!!:)
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    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 4 anni fa (23 Settembre 2020 20:27)

      Ciao FrancescaF e un saluto a ognuno di voi. Sto leggendo a spizzichi e bocconi i vari commenti. Sono presissimo con il lavoro.Passando a questo soggetto spirito d'iniziativa pari a zero. Anzi sotto zero. Sono sempre le piccole cose a fare la differenza. Quanto meno interessarsi ai tuoi gusti e portarti di conseguenza da qualche parte sarebbe il minimo da fare. Non hai comunque perso niente.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 4 anni fa (23 Settembre 2020 20:40)

      Ho riso davvero tanto, grazie FrancescaF :,D Ci mancava che alla fine della frase ci mettesse un 'tiè tiè'! E sto anche prendendo un paio di appunti sulle tue tecniche, che noto che gli appuntamenti aumentano di buon numero!
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 4 anni fa (23 Settembre 2020 22:07)

      Ennesimo psycho... l’uscita al telefono è completamente priva di senso, esclusa l’intenzione di maltrattarti. Non aveva dato segnali? Che lavoro fa?
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    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (24 Settembre 2020 19:55)

      @Anna, infatti con una mia amica gli abbiamo appioppato il nomignolo psycho. Qualche segnalino strano lo aveva dato, non bandiere rosse ma gialle. Io poi ormai sono suscettibile a tutto, forse troppo, vedo come bandiere cose che forse manco sono bandiere: per esempio, si presenta in piazza mentre volantinavo con cappellino e occhiali da sole quando si poteva stare benissimo senza. Che stai a fare in incognito? Altre cose così, insomma e le mie antenne erano all'erta. Lavora in un'azienda per la sicurezza bancaria, una persona indubbiamente intelligente, creativa, conosce molto bene diverse lingue. Intelligenza emotiva = zero. Che me ne faccio dell'intelligenza cognitiva se sei un tocco di gesso? Niente. Ora come ora mi viene in mente una delle più belle frasi di Forrest Gump: "Why don't you love me, Jenny? I'm not a smart man, but I know what love is." @Ema, ma lui si è anche interessato ai miei gusti, ho cercato di sintetizzare in realtà. Mi ha chiesto che mi andasse di fare già il giorno prima, se mi piacesse qualcosa, ed io ero stata molto flessibile perché sono una andante, per me va bene una passeggiata o il ristorante. Il punto è che non ha sostenuto il suo decollo, si è spompato in tempo zero. @Silvia, mi sto rompendo le scatole, è un inciampo unico, pensa che c'è un mio vicino di casa (sposato, ex banchiere in pensione, annoiato dalla vita) che fa figure di palta pur di salutarmi e mandarmi baci a distanza (!!!), mi vergogno io per lui. @Vic, ti dirò, va benissimo così, meglio non si sia inventato nessuna scusa, si è scoperto subito nel suo disagio e ho potuto depennarlo serenamente e senza tentennamenti. Mi ha fatto risparmiare tempo. Che sia avvilentissimo (si può dire?), concordo con te. A lui ho proprio scritto questo: "è avvilente, imbarazzante e paradossale che debba ritrovarmi a spiegare le basi del rispetto fra esseri umani a un quarantenne". Al ventenne certe cose si possono anche lontanamente passare (forse!) ma a un quarantenne proprio no. Il panorama è bruttarello, inutile nascondercelo, ne abbiamo parlato qualche giorno fa. Prima cassiamo i cretini, più alta è la probabilità di incontrare l'unicorno :-D Non vedo l'ora di buttarmi su una pastasciutta per confortarmi...
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Settembre 2020 22:11)

      Io pure mi sono fatta la pasta per cena :) Il problema qui è che è pieno di disagiati, ma in tutti i settori. Ero in contatto con un tipo per formare una compagnia teatrale, pensavo a gente "normale", e invece mi fa: "Per l'affitto del teatro una volta a settimana chiedono ogni volta 50 euro, quindi faremo le prove al parco". Rispondo: "Ma... in che senso al parco? Cioè, intendi all'aperto? Con la pioggia? Con il freddo?" Mi risponde che nessuno vuole pagare, anche se siamo in 13 faccio notare io, e verrebbe un'inezia come 15 euro al mese. Dice che nessuno lavora ma tutti "studiano" (premetto che hanno tutti sui 30/40 anni...). Gli ho detto che a costo di apparire snob mi tiravo fuori, perché non si è mai sentito di "prove all'aperto" d'inverno e il teatro è passione e fatica e non voler spendere 15 euro al mese mi fa provare imbarazzo per loro alla loro età (quest'ultima cosa l'ho omessa e ho scritto solo "ma che gente è? 😅"). Capisco tutto, la crisi ecc. ma c'è un limite, ecchecaz. Quindi sono amareggiata e nello stesso tempo rido per non piangere, perché qui non si riesce a mandare in porto nulla, è pieno di gente disadattata che non sa manco perché campa. Stasera sono acida -.-
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    • Avatar di Ally

      Ally 4 anni fa (24 Settembre 2020 22:30)

      Eccomi!!! Vi leggo anche io un po' alla spicciolata in questo periodo per lavoro h24 ma siete sempre nei miei pensieri ❤️ come vedo non mi perdo mai l ennesima immancabile figura di uomini che vorrebbero l amore ma poi.. Non conoscono le basi dell essere civile. Manco uomo, umano direi. Ancor prima del genere. Lo so che dispiace perché mi é capitato qualcosa di simile che scrivo a breve nell articolo dedicato alle sparizioni. In quel campo sono una campionessa ☺️ Cara Fra, sarà magra consolazione ma almeno questo uomo (?) si é dimostrato subito e facilmente per ciò che é. Ricordati sempre che vivi all altezza dei valori che hai ❤️ un abbraccio forte e... Il prossimo, prego 😜
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  8. Avatar di Erica

    Erica 4 anni fa (23 Settembre 2020 23:59)

    Salve a tutti/e, argomento molto delicato e toccante per me.. è stato il mio sentirmi una nullità a permettere che mi accadessero delle cose davvero difficili da poter immaginare, figuriamoci comprendere.. sto affrontando un percorso di separazione dal padre dei miei figli, storia lunga: ci conosciamo nel 2006, sembra un grande amore anche se io sentivo di essere in qualche modo "soggiogata" dalla sua presenza. Giovane medico, affascinante, pieno di vita e di energia che si interessa a me, ragazzina appena uscita dalle superiori, incerta sul proprio futuro e con un bagaglio di traumi e ferite da far impallidire chiunque (madre alcolista, padre in crisi con la propria sessualità e violenza subita da parte di uno zio quando avevo circa 8 anni..).. come può interessarsi a me, mi dicevo? a me, che faccio di tutto per nascondermi al mondo intero.. inizia questa storia ma dopo i primi mesi sento una stonatura, una distorsione di quello che sembrava un bellissimo rapporto.. cerco di farla breve, ma tanto breve non è..!! lo lascio nel 2007 con una difficoltà enorme e soffro come un cane.. ritorna alla carica dopo qualche tempo.. sembra tutto abbastanza tranquillo, con io che però continuo a non star bene, dipendente da questa relazione che mi toglie ogni energia.. A gennaio 2010 sua madre mi rivela che fino a qualche mese prima lui aveva convissuto con un'altra, mi crolla il mondo addosso. Qualcosa si incrina, qualcosa dentro di me inizia a morire: lui doveva tornare nella città dove aveva trovato lavoro, mi dice di partire con lui per salvare il nostro rapporto e io, priva di qualsiasi volontà di controllo rispondo come un automa e parto con lui. Mi illudo che il suo sia un tentativo di ricostruire quando in realtà mi isola da tutto e da tutti ma io sono troppo distrutta per accorgermene.. inizio a riprendere la mia vita in mano, e lui probabilmente per paura che io mi allontani mi inizia a chiedere insistentemente di metter su famiglia. All'inizio rifiuto perplessa, ma per paura.. per paura di perderlo e per la sua insistenza cedo.. e non me ne pento, perchè se mi sono svegliata è solo grazie ai miei figli. Comunque, l'essere madre mi fa percepire ancor di più la falsità e l'apparenza di quello che stavo vivendo e nel 2012 mi faccio forza e decido di guardare la realtà che avevo volutamente evitato di guardare: fino ai primi mesi di vita di nostra figlia, il padre aveva avuto avventure con tante altre donne.. e lì crollo, crollo definitivamente. Penso di meritare tutto quello, penso di essere talmente orribile da meritare tutta questa umiliazione e non vedo altra via d'uscita se non rimanere e uccido letteralmente una parte di me, la parte di me che urlava vendetta al Cielo per tutto quel dolore, che urlava tutta la rabbia, la delusione, la disperazione per quel dolore, quell'essere calpestati.. muoio. Io li sono morta e ho recitato una parte. Ho cercato aiuto per anni ma nel modo sbagliato: ho cercato qualcuno che mi aiutasse a non sentire quella parte di me che se ne sarebbe andata via all'istante, dovevo cambiare io perchè ero io quella sbagliata, quella malata e depressa.. che dove volevo andare? con una bimba piccola e senza lavoro.. cosa volevo mai fare nella mia vita in quelle condizioni..? Questo è quello che tanti mi dicevano.. volevano che io recitassi la parte della brava moglie a casa con i figli..? Bene, detti loro quello che si aspettavano da me, niente di più e niente di meno. Tanto, io meritavo solo che questo, non meritavo di avere una mia opinione, un mio pensiero, una mia volontà. Quanto male mi sono voluta.. Anni di finzione e poi la Vita mi ha messo difronte tante persone che mi hanno aiutata a prender consapevolezza della realtà. Dalla scorsa estate però ho iniziato a fare il lavoro più duro e profondo per comprendere le radici di tutto questo disastro, i traumi della mia infanzia che hanno preparato il terreno per chi è arrivato poi.. i meccanismi di controllo e di abuso subiti da piccola e ripetuti da adulta: dopo un crollo bruttissimo ho capito che dovevo farmi aiutare e ho intrapreso un percorso di psicoterapia, mi sono fatta aiutare dal centro antiviolenza (non mi ha mai picchiata ma la violenza psicologica è terrificante comunque, forse più subdola perchè va a creare degli schemi mentali talmente difficili da visualizzare e scardinare..) che mi sta tutt'ora seguendo e tante altre persone che mi hanno aiutata e ho preso la decisione di separarmi prima del lockdown.. ho dovuto metter in pausa tutto ma ora sto riprendendo da dove avevo lasciato. Devo assolutamente cominciare a lavorare ma il peso, la paura e il terrore di tutti questi anni sono scemati.. riporto la mia esperienza per dire che non è mai, mai troppo tardi per prendere le redini della propria vita in mano e di cominciare a volersi davvero bene. Bisogna partire da se stessi, non lo faranno gli altri per noi.. scusate la pesantezza del mio vissuto, non è semplice per me raccontarla e spiegarla, figuriamoci farla capire ad altre persone...! Ilaria, grazie per la possibilità che dai a tutti di raccontarsi e grazie a tutti quelli che intervengono e creano un confronto costruttivo. Un abbraccio a tutti, Erica
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    • Avatar di Livia

      Livia 4 anni fa (24 Settembre 2020 11:30)

      bravissima Erica. Meriti solo cose belle e da oggi solo cose belle. Hai coraggio da vendere, forza e non mollare mai.
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    • Avatar di Erica

      Erica 4 anni fa (24 Settembre 2020 23:57)

      Grazie di cuore per il tuo messaggio, Livia.. a ripercorrere con i pensieri tutto questo mio vissuto mi sento un'idiota, a volte.. ma è difficile, è difficile uscire da queste trappole quando ci sei dentro e non vedi via d'uscita.. ricordo ancora la prima volta che andai al centro antiviolenza, l'operatrice mi disse: "Signora, sarò dura e mi dispiace ma solo così può capire: di lei, al suo compagno non importa nulla, nel senso.. non è assolutamente sensibile o in grado di comprendere i suoi bisogni." Per me fu una doccia fredda, mi colpì nelle viscere e non dico che mi offesi ma ci rimasi male.. molto. Perchè la verità FA male, e solo tornata a casa piansi ininterrottamente perchè quella frase aveva sciolto un grande dolore che mi portavo appresso e non volevo vedere..
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    • Avatar di Maria

      Maria 4 anni fa (24 Settembre 2020 12:06)

      Ciao Erica. Il tuo racconto mi ha commossa tantissimo e ti auguro di cuore il meglio. Coraggio! Tu sei una persona forte (e lo dimostra la tua storia) e spero che tu possa ottenere il meglio per te e per i tuoi figli. Un abbraccio. Maria
      Rispondi a Maria Commenta l’articolo

    • Avatar di Erica

      Erica 4 anni fa (25 Settembre 2020 0:02)

      Ti ringrazio immensamente per le tue dolci parole, Maria.. mi son sentita di scrivere la mia storia perchè davvero la realtà supera la fantasia, perchè si pensa che queste storie esistano solo nei film o comunque che siano lontane da noi anni luce.. a viverle non te ne rendi quasi conto e non vi dico la vergogna che ho provato per tanto tempo e che ancora oggi provo per esser stata così debole ed essermi voluta così male.. grazie infinite per il sostegno.
      Rispondi a Erica Commenta l’articolo

    • Avatar di White

      White 4 anni fa (24 Settembre 2020 12:10)

      Brividi. Ti auguro tutto il meglio che questa vita possa darti.
      Rispondi a White Commenta l’articolo

    • Avatar di Erica

      Erica 4 anni fa (24 Settembre 2020 23:58)

      Grazie mille per l'augurio, White.. spero davvero di poter respirare profondamente non appena passerà tutta questa burrasca.. ma sono già più forte e più serena.
      Rispondi a Erica Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 4 anni fa (24 Settembre 2020 16:06)

      Bravissima Erica, mi associo ai commenti precedenti e ti auguro anch'io solo il meglio! Un forte abbraccio.
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Erica

      Erica 4 anni fa (25 Settembre 2020 0:03)

      Grazie mille per aver voluto lasciare un piccolo segno della tua presenza, Viviana.. ricambio con affetto il tuo abbraccio.
      Rispondi a Erica Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (24 Settembre 2020 19:50)

      Erica, ti mando un immenso abbraccio di sorellanza. Abbi cura di te e stai con noi se può esserti utile.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Erica

      Erica 4 anni fa (25 Settembre 2020 0:05)

      Ti ringrazio, Francesca.. significano molto per me le vostre parole.. come scrivevo, il senso di inadeguatezza e di stupidità nell'aver permesso così tanto schifo è forte.. non è facile comprendere ancora per me, figuriamoci per persone esterne che sentono la mia storia per la prima volta..!! Quindi, grazie a tutti voi per il supporto: lo apprezzo infinitamente.
      Rispondi a Erica Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 4 anni fa (25 Settembre 2020 17:29)

      Cara Erica, BRAVA che sei uscita fuori dall'incubo! Ovvio che ci vorrà del tempo per riprenderti completamente, l'importante è che ti sei liberata di lui...il mio ex marito usava violenza psicologica con me ma anche se ero troppo giovane (mi sposai a 20 anni, in tutto 8 anni di matrimonio) e aver fatto di tutto per salvare il mio matrimonio alla fine e con una bambina di 4 anni e mezzo lo lasciai e non sono mai più ritornata indietro (lui si, 3 volte) e sono stata malissimo i primi 2 anni... poi alla faccia sua sono rinata! E chi incontro poi? Dopo 4 anni un vero mostro...! Non la volevo quella storia ma lui era molto bravo a farmi sentire in colpa (il mio istinto mi diceva di fuggire!) Mi presentò sua madre, venne a conoscere i miei genitori perché si era innamorato, voleva sposarmi...ma io non sono scema, in pochi mesi mi era resa conto di che essere spregevole fosse e quando gli dissi che volevo lasciarlo mi picchiò per una giornata intera! Poi mi minacciava dicendomi di stare attenta perché chissà cosa poteva succedere a me e a mia figlia...mio padre non ci ha mai picchiate a me e mia sorella...per me fu un vero trauma...ma insieme a mia madre ci rivolgemmo subito al nostro avvocato di famiglia che ci disse subito cosa fare e il sabato successivo ero già in discoteca con i miei amici (volevo reagire subito e non paralizzarmi dalla paura, che avevo!!!) E sono uscita fuori anche da questa bruttissima storia...ti ho raccontato tutto questo per farti coraggio. Non pensare al passato per quanto traumatico sia stato, non pensare nemmeno al futuro, pensa al presente e goditi i tuoi figli che sono una vera gioia! Tanti auguri cara!
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

    • Avatar di Erica

      Erica 4 anni fa (26 Settembre 2020 11:17)

      Cara Michela, mi dispiace immensamente per l'incubo che hai dovuto attraversare.. ma sono felice di sentire che ce l'hai fatta. Storie come la tua mi danno forza e speranza per il futuro.. E' tanto difficile spiegare a chi ci conosce quello che si vive, dal momento che è molto difficile già per noi realizzarlo e comprenderlo..!! Io non ne sono ancora uscita del tutto, purtroppo non lavorando sto affrontando una convivenza forzata e nel mentre cercando un lavoro e dedicando il mio tempo libero (poco) a formarmi e qualificarmi professionalmente, in tutti i modi che posso trovare. La violenza psicologica è tremenda in quanto ti fa dubitare di te stessa.. il pensiero logico e le discussioni sono sfiancanti, tanto hanno sempre ragione loro, sei sempre tu in torto.. Non più tardi di ieri ho affrontato due discussioni al limite dell'assurdo: so che dovrei evitarle, so che dovrei far finta di non sentire ma è dura in quanto va a colpire proprio per fare del male e destabilizzare.. E' dura ma sono assolutamente consapevole che ce la farò ad uscirne. Ho aspettato e sopportato tanto, so a chi rivolgermi e so di non essere sola. Un caro abbraccio a tutti coloro che hanno lasciato un segno di affetto nei miei confronti e anche a coloro che hanno letto la mia storia. Erica
      Rispondi a Erica Commenta l’articolo

    • Avatar di Maria

      Maria 4 anni fa (26 Settembre 2020 12:50)

      Ciao Erica. Cerca di limitare le discussioni con il tuo ex e non prestare attenzione alle parole che ti dice (sono manipolatorie). Fuggi non appena riesci ad avere una situazione lavorativa più stabile. Ti auguro il meglio. Un abbraccio a tutti! Leggo tutti i vostri interventi e non rispondo sempre perché sono super impegnata in questo periodo, ma sto imparando moltissimo dalle vostre esperienze. A presto.
      Rispondi a Maria Commenta l’articolo

    • Avatar di Michela

      Michela 4 anni fa (26 Settembre 2020 13:51)

      Cara Erica, quando lui parla per offenderti tu o esci di casa e vai a farti una passeggiata con i tuoi figli oppure senza rispondergli lo guardi facendo finta di ascoltarlo con aria di sufficienza e alla fine gli dici pure che ha ragione lui e poi ti sposti in un'altra stanza...che te ne frega! Con gli uomini come tuo marito meglio fare buon viso (e cattivo gioco), tanto alla fine se non gli dai agio di continuare la discussione prima o poi si scoccera' di parlare da solo! Fallo schiattare!!! E comunque pur di uscire di casa io mi accontenterei anche del più umile dei lavori, che gratifica sempre...il mio messaggio per te è: non aspettare il lavoro perfetto, non ti far annullare da quella specie di uomo! Ricordati che il potere glielo dai tu di trattarti male. Ti abbraccio e ti auguro di uscirne al più presto da questa brutta situazione!
      Rispondi a Michela Commenta l’articolo

  9. Avatar di Erica

    Erica 4 anni fa (1 Ottobre 2020 8:22)

    Grazie a tutte.. sono giorni estremamente difficili.. ieri son partita per questioni familiari da seguire nella mia città natale e sentivo che il padre dei bimbi voleva discutere.. infatti mi sono arrivati dei messaggi che danno la colpa a me di tutto.. sono sempre io che non faccio abbastanza, sempre. Ve ne riporto due: 1. Dalla quantità di ricevute che ho intravisto io posso dire di avere fatto la mia parte, il pane a casa lo ho portato. Tu devi rimboccarti le mani e smetterla di piangerti addosso e fare la vittima, cercando sempre scuse di qua e di la. No, il tuo dovere non lo hai fatto come potevi.questo è sicuro e non servono psicologi per capirlo. Comunque buon viaggio. 60 euro di viaggio che si sarebbero risparmiati 2 settimane fa, tanto x cambiare; 2. Un conto è una coppia casta, scelta condivisa però, si sta insieme etc. Tu hai scelto di smembrare la famiglia, potendo te ne andresti o vorresti lo facessi io. Come modo do affrontare i problemi della vita è una tecnica seconda solo al suicidio e porterà a problemi ancora più grossi in futuro. Nel frattempo sua madre (la persona che difronte al mio spiegare i tradimenti del figlio mi diceva che “gli uomini se sono trascurati vanno in cerca di altro”, o “bè, io non posso sapere perché ho sempre avuto un marito fedelissimo ma Erica, gli uomini migliori sono i traditori perché significa che sono vivi e pieni di passione”..) cercava di chiamarmi, io non rispondevo e allora mi scrive così..: “ Erica vorrei tanto parlare con te, sono molto preoccupata per i bambini, che non segui e che hanno tanto bisogno di una mamma che abbia il senso del dovere....mio figlio ha dimostrato di fare l' impossibile lavorando sodo e sopportando la famiglia. È veramente incomiabile. Non si può pretendere di più. Se sei ammalata devi farti curare e non andare avanti così questo per amore dei figli. Ti richiamerò per cortesia rispondi!” Non ho ovviamente risposto, ho girato il messaggio al padre dei bimbi pregandolo di dire a sua madre di smetterla di scrivermi messaggi del genere.. Ieri comunque ero a pezzi.. tornare nella mia città natale è già un qualcosa di estremamente pesante per me, legato a tutti i ricordi della mia infanzia.. con questi messaggi, poi.. Ho visto finalmente che tutti questi anni io tornavo per il padre dei bimbi, per vivere la sua illusione.. tornavo e venivo letteralmente inghiottita dalla sua famiglia, dalle loro dinamiche malate.. è stato surreale tornare e fare quello che volevo senza dover rendere conto a loro di ciò che facessi.. e mi sono anche riconciliata con una parte di me che odiavo, quella che ha permesso che tutto ciò accadesse: io non so nemmeno come abbia fatto a svegliarmi da questo incubo, mi sono resa conto che mi avevano completamente plagiata e volevano cucirmi addosso il ruolo di brava madre di famiglia devota alla casa e al marito.. e hanno fatto di tutto per isolarmi o criticare certi miei modi di fare per tenermi al mio posto.
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  10. Avatar di Angy

    Angy 4 anni fa (11 Ottobre 2020 11:26)

    Una nullità a volte o spesso ci fa sentire l atteggiamento dell uomo che prima ti adora e poi sparisce lasciando in dubbio te stessa.. Mi domando se i primissimi tempi una persona tronca sul nascere con una spiegazione buttata li e sparisce può trattarsi di un comportamento immaturo a prescindere? Col tempo avrebbe potuto farlo e magari peggio?
    Rispondi a Angy Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (11 Ottobre 2020 13:29)

      Ciao Angy, credo che tu debba sostituire "adorare" con "adulare, e "complimenti" con "lusinghe". Hai 31 anni, fatti furba, leggi i segnali, impara a capire le intenzioni di chi hai davanti. Non è semplice, è chiaro, tanti sono convincenti e sanno recitare bene, ma se pensi che un "tvb" buttato a casaccio alla fine di un messaggio scritto giusto per salvare la faccia significhi che davvero lui ti voglia bene, vuol dire che nella scala che dalle tenebre dell'ingenuità si snoda verso la luce tu sei ancora a gradino uno. Riprendendo il tuo precedente messaggio, non è solo un immaturo, voleva sco**re. Semplice. Siete usciti, ha visto che con te la cosa sarebbe andata per le lunghe e si è defilato. Ora sta scrivendo le stesse cose a un'altra. Hai omesso il dettaglio di dove vi siete conosciuti. Per caso in una chat? In ogni caso, ricordati che, a meno che lui non venga colpito da un fulmine, una storia troncata sul nascere è una storia che non è mai iniziata. E rammenta pure questo, come dicono i vecchi: "quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima". Bada alla sostanza dei complimenti, non alle chiacchiere scelte ad arte per andare in buca. E non dite agli uomini che "non siete quel tipo di donna", che "la pensate in un certo modo e oltre non si va" e menate simili, suvvia. Non c'è bisogno di dirlo, basta ritrarsi e tenerli a posto. Dicendolo apparite antiche, piene di aspettative e "accollose". Non v'accollate.
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    • Avatar di Angy

      Angy 4 anni fa (11 Ottobre 2020 15:54)

      Vic hai ragione.. Solo che oggi ci sono un sacco di stranezze che a volte pensiamo di essere troppo cinici e magari ci stanno altre cose dietro.. Come si dice "come la fai la sbagli"
      Rispondi a Angy Commenta l’articolo

  11. Avatar di Monica

    Monica 3 anni fa (19 Ottobre 2020 20:05)

    Dopo qualche mese oggi ho letto questo tuo articolo e ne sono stata veramente contenta perché ci dai l'input di cosa vuol dire avere compassione per noi stesse e volersi bene. Sto con un uomo che mi sta piano piano annullando, o meglio sono "utile" solo quando lui non sa come gestire certe situazioni allora vengo "buona anch'io". Dopo molti anni ne sono venuta a capo. La causa sta nel suo comportamento aggressivo passivo. Ora sto cercando di capire che tipo di uomo è. Per caso Ilaria hai già parlato in alcuni tuoi articoli di questo tipo di uomo? Se qualcuno mi avesse detto che esistevano anche questi uomini (anche donne), ne avrei sicuramente preso le distanze. Ora ci sono dentro fino al collo e dovrò pensare come andare avanti. Grazie Ilaria.
    Rispondi a Monica Commenta l’articolo

  12. Avatar di Cristina

    Cristina 4 anni fa (23 Settembre 2020 13:01)

    Interessante analisi. Purtroppo non è facile uscire da questo circolo vizioso anche con il supporto di professionisti. I traumi infantili lasciano delle piccole o grandi morti dentro ed in fondo la persona colpita ne porta i segni, le ferite si riaprono appena un evento fortuito le sfiora. Ci vuole una forza di volontà spropositata. In questi casi si impara a diventare talmente forti da rappresentare una sfida costante per le persone tossiche che incrociano il nostro cammino e diventano sempre più subdole. Per curarsi, almeno nel mio caso, vale la ricerca di una persona che sia il nostro specchio ma pulito dai nostri traumi. SI guarisce dando amore alla persona a noi affine che a sua volta ci darà spontaneamente l'amore nelle giuste dosi per noi. Ciò vale anche per le amicizie che ci circondano. Soprattutto io mi sono concentrata sul mio amor proprio che prima consideravo egoismo. Mi hanno convinta per anni in famiglia che ero egoista ed arrogante ma non era vero perché nel lavoro ricevevo complimenti per come gestivo i rapporti umani. La famiglia non si sceglie e spesso ci fa molto male, l'importante è capire che non siamo obbligati a rimanere in una famiglia che ci dilania giorno dopo giorno. Bisogna, per l'amore verso noi stessi, abbandonare anche la famiglia e non sentirsi sbagliati per averlo fatto. Il processo è molto lungo ed è necessaria la giusta solitudine per capire se stessi fino in fondo e qui si apre un altro argomento: imparare a stare soli leccandosi le ferite facendo senza sosta gesti d'amore verso se stessi capendo il vero valore che abbiamo per noi stessi ed anche da offrire. ... Scusami la lungaggine, sono una logorroica. Buona giornata.
    Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 4 anni fa (23 Settembre 2020 13:38)

      mi hai commossa perché mi hai levato le parole di bocca. Hai detto quello che volevo dire. Ciao Cristina
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 3 anni fa (1 Novembre 2020 21:52)

      Immagino di non essere la sola ad aver vissuto traumi e continuare a lottare per dissiparli. È una gioia sapere di esser d'aiuto ad altre persone confuse o che temono di sentirsi sbagliate. Un abbraccio
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 3 anni fa (1 Novembre 2020 21:58)

      Io credo, sospetto, suppongo, che il concetto di trauma lo abbiano inventato prima che tu nascessi...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 3 anni fa (2 Novembre 2020 7:49)

      Buongiorno Ilaria, certamente quel che sospetti deve essere vero ed io, nella mia ignoranza, sarei curiosa di sapere quando fu la prima volta in cui utilizzarono la parola trauma. So bene di non essere la unica a conoscere il dolore ma per ognuno di noi assume una dimensione particolare, come un abito su misura che diventa troppo stretto col tempo ed allora decidi se cambiare totalmente vestito o continuare ad andartene per la vita con i brandelli addosso.
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 3 anni fa (2 Novembre 2020 8:07)

      Ciao Cristina, la mia era una semplice battuta che aveva inseguito il tuo modo di esprimersi. Lo scopo della battuta era quello di sdrammatizzare e non certo di svalutare. Come tutti devono essere rispettati così il dolore di chiunque va rispettato. Se intendi parlarci del tuo dolore noi siamo qui e probabilmente possiamo anche darci supporto. ‘Trauma’ è, tanto per cambiare una parola greca che significa ‘rottura’, ‘ferita’. È ovviamente molto usata nel campo psicologico e psichiatrico e il concetto di trauma come lo intendiamo noi ha cominciato a svilupparsi a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, periodo in cui ha cominciato a svilupparsi la psicologia. Chi ha incominciato ad affrontare il tema è stato uno psicologo francese, Janet.
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    • Avatar di Michele

      Michele 3 anni fa (1 Novembre 2020 20:40)

      Davvero molto bello quello che hai detto. Oltre che dall'articolo, mi sento ispirato anche dal tuo commento. Un abbraccio
      Rispondi a Michele Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 3 anni fa (1 Novembre 2020 21:57)

      Caspita! Addirittura ispirato. Credo che tutti abbiamo le risposte dentro di noi ma tante volte non ci piacciono e ci proteggiamo dal dolore facendo finta di non vederle. Un mio caro amico mi diceva sempre: -non sai da dove cominciare? Parti sempre dal problema più difficile.- e ti dirò che aveva ragione. Un caro saluto
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (1 Novembre 2020 22:19)

      Significativo questo tuo commento, @Cristina, mi era sfuggito. E' vero, bisogna imparare a star soli, a star bene da soli, e ad amarsi. Anche la mia famiglia mi ha fatto sentire sbagliata per tutta l'adolescenza e oltre, mi davano contro tutti: padre, madre, sorella, e tutti insieme. Dicevano che ero un'egoista, profondamente egoista. Ed io pensavo: "Ma come caxxo è possibile che pensino questo? Perché io non mi sento egoista invece, sono richieste legittime le mie, sono esigenze ecc." Eppure era così per loro. A distanza di tanti anni, so che sbagliavo i modi. Non ero forte, non ero chiara, non ero credibile. Non ne avevo i mezzi, comunque, perché le regole della mia famiglia erano basate sul non fare inalberare mio padre. Mi sono sentita per anni sbagliata, strana, un caso clinico. Ora so che non è così. Forse era egoismo il mio, chissà, ma un egoismo sano o, in ogni caso, l'egoismo ribelle che ci salva. Perché se non pensiamo noi a noi stessi e ai nostri bisogni, chi ci pensa? Non posso delegare a nessuno quest'onere, non sarebbe neanche giusto. E adesso non lo vorrei neanche più fare. Voglio essere io la padrona di me stessa e trovare qualcuno che mi cammini a fianco, non davanti né dietro.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Saretta

      Saretta 3 anni fa (2 Novembre 2020 10:09)

      Vittima sacrificale dei genitori presente! Ragazzi, ma... una cioccolata calda virtuale tutti insieme? No eh? :P Vi abbraccio
      Rispondi a Saretta Commenta l’articolo

  13. Avatar di Valentina

    Valentina 2 anni fa (19 Gennaio 2022 1:12)

    Cara Ilaria Leggo spesso il tuo blog perchè mi dà serenità e carica quando sono demoralizzata e mi piace come scrivi e il modo in cui affronti certi argomenti. E' quasi il mio compleanno e come tutti gli anni, mi sento un po' giù. Quest'anno sono 35, ma il pensiero di avvicinarmi sempre più ai 40 mi butta giù. Di per sè, 5 anni sono ancora tanti e io non me ne sento più di 27. Ma ho attorno purtroppo solo persone "spente" (sia coetanee che più piccole o più grandi) che non fanno altro che cercare di inculcarmi il concetto che dai 40 anni la vita di una donna prende una sorta di spirale discendente e inarrestabile (estetica, di salute, lavorativa, sentimentale ecc), e io per quanto cerchi di non dare retta a nessuno, ogni tanto questa cosa mi fa riflettere e mi butta giù. E' come se fossi in conflitto tra la mia testa che mi incoraggia a essere positiva e la testa degli altri (e dei media) che invece mi vuole tirare a fondo. Penso che riescano a "fare presa" perchè sono ancora single e ultimamente ho poca vita sociale (un po' come tutti negli ultimi due anni) e sto facendo davvero fatica a riprendermi la mia vita personale nel modo che più mi piace e quindi mi sento quasi in una sorta di "lotta contro il tempo" per realizzarmi prima della "fine" paventata da queste persone così insistenti. Come si esce fuori da questi schemi di pensiero malsani? Io vorrei tanto riuscire a fregarmene del tutto e farmeli scivolare addosso legandomi soltanto ai miei di pensieri e di idee, ma ho come la sensazione che finchè non mi realizzerò del tutto, continueranno a tratti a farmi sentire come uno yogurt con scadenza a breve, mentre io vorrei convincermi davvero che non ci siano "scadenze immaginarie" e viverla senza ansia. I tempi sono cambiati e lo vediamo tutti, ma non capisco perchè, certi concetti e stereotipi invece continuano a fare presa e far vivere male le persone anzichè evolversi in base ai tempi recenti. Tu che ne pensi? Un abbraccio, Vale
    Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (19 Gennaio 2022 15:52)

      Che cosa ne penso io? Che la tua analisi è perfetta, sono convenzioni utili a manipolarci e che la vera forza sta nel liberarsene. Penso che a 35 anni avere queste idee sia un delitto contro la vita, la vita intesa nel suo senso più alto e più potente. Che avere certe idee è uno spreco. E che sono queste idee poi a far "prendere una sorta di spirale discendente e inarrestabile (estetica, di salute, lavorativa, sentimentale ecc)". Penso che siano idee misogine, prive di fondamento, prive di vitalità e di modernità, intesa anch'essa nel suo senso più alto. Terribile che non venga considerata la "persona", ma il "bene", inteso come "bene di mercato". Orrore puro insomma. Vai altrove, evita di tenere e di far entrare nella tua vita persone del genere. C'è qualcuno che vuole lasciare la sua opinione? Mi piacerebbe molto.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di SaraK

      SaraK 2 anni fa (19 Gennaio 2022 16:49)

      Ciao a tutte, io vorrei lasciare la mia :) Condivido l'opinione di Ilaria secondo cui si tratta di idee misogine. Se l'uomo a 40 anni è considerato nel fiore della vita (per fare carriera, famiglia, etc), perché non può esserlo anche la donna? Detto questo, qualche altro punto: - è difficile ignorare quello che, pur non condividendo, ci ruota intorno. Ma ci si può schermare e si può combattere nella vita di tutti i giorni, semplicemente vivendo secondo i nostri personali valori e non secondo quelli indotti. Il nostro esempio sarà di ispirazione per qualcuno. - Credo sia importante spegnere la TV, soprattutto qui in Italia. Ingurgitare anche distrattamente tutto quello che propina ci indebolisce e ci fa dubitare dei nostri valori. Non bisogna sottovalutare la manipolazione dei media. - Per media intendo anche Instagram, Facebook e social vari ed eventuali :) - Dovremmo apprezzare i cambiamenti del nostro corpo, non odiarli. E concentrarci anche sui cambiamenti del nostro mondo interiore, che generalmente con l'età dovrebbe pian piano arricchirsi e diventare uno scrigno prezioso per chi ha meno esperienza. Invecchiare significa anche migliorare. - In generale, bisogna smettere di valutare le persone (uomini e donne) in base alle misure dei vari pezzi del corpo. Iniziamo a guardare la totalità e l'insieme, l'estetica e l'etica come unica medaglia. Alleniamo il nostro buon gusto. Un'idiota ventenne che balla mezza nuda accanto ad un uomo 60enne vestito che la denigra ridacchiando non può essere considerato un modello. Allontaniamo le persone che ritengono lo sia. E allontaniamo le persone che ridacchiano con quell'uomo. - Sono tante le persone che, sposate e con figli, perdono il loro tempo davanti alla TV magari guardando programmi demenziali. Non sono stati né il matrimonio né la genitorialità a renderle migliori. Gli zombie sono tra i single e tra gli sposati. Tra i 20enni e tra i 70enni. Partner e matrimonio e figli etc non sono parametri su cui basarsi, mai. - Si cambia, si invecchia, si migliora (spero). Certo, il corpo si indebolisce con il tempo, ma il nostro valore aumenta se impieghiamo il tempo a nutrirci (anima e corpo) per bene. E' la vita. E il fiore della vita è ogni giorno, ogni anno, perché la vita finisce e, in quanto limitata, ogni momento è prezioso. Un abbraccio e buon anno nuovo a tutti. Sara
      Rispondi a SaraK Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 2 anni fa (20 Gennaio 2022 18:41)

      Allora, quello che ci frega è il problema dell'età "fertile" per avere figli, problema che gli uomini non hanno. La questione dell'orologio biologico è una menata insopportabile, ma è una menata reale. In effetti, se tu donna vuoi avere un figlio non hai un lasso di tempo tendenzialmente illimitato, come accade per gli uomini, ma lo devi fare entro i 45 anni diciamo o giù di lì. Questo crea ansia e la sensazione di essere "fuori tempo massimo" o agli sgoccioli. Secondo me, a un certo punto è una questione di scelte. C'è chi desidera più di ogni altra cosa un figlio e lo fa col primo brav'uomo che incontra e chi invece desidera una famiglia con l'uomo giusto e ha quindi più difficoltà ad accasarsi solo allo scopo di diventare madre, pur desiderandolo. Non tutte hanno la fortuna di incontrare la persona giusta nell'età giusta per avere figli e quindi poi bisogna compiere una scelta ed accettarla serenamente. A qualunque età però si può incontrare e ritrovare l'amore e in ogni momento si può essere belle e piacenti per qualcuno. Altro che invisibili. L'importante è tenerci, mangiare sano, fare sport, curarsi. Non lasciarsi andare, insomma. Tante persone, uomini e donne, non piacciono più ad un certo punto pure perché si "sbracano", iniziano a non tenerci più, a mangiare sto mondo e quell'altro, a non truccarsi, a vestirsi come la nonna. Io credo che sia la personalità ad attrarre, unita ad un aspetto fisico gradevole. Per quanto riguarda la società e la misoginia delle donne verso altre donne, penso che ci siano persone che nella vita hanno fatto solo i figli e quindi fanno leva su quello per sentirsi importanti rispetto a te che non ne hai. Non importa se li hanno fatti con Shrek o la donna cannone, basta averli. E vabbè, contente loro. Non posso dire che la cosa mi scivoli del tutto ancora, ma devo dire che queste persone sono molto lontane dal mio ideale di felicità e non ci farei mai a cambio.
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    • Avatar di LallaC

      LallaC 2 anni fa (21 Gennaio 2022 14:38)

      Per fortuna (a mio avviso) esistono paesi europei facilmente raggiungibili, che permettono la fecondazione assistita anche alle donne single. Chi desidera un figlio, dovrebbe valutare anche questa opzione, oltre a quella di trovarsi “un brav’uomo”. Reale è il problema dell’età, di sicuro non conviene superare i 40 per questa opzione (45 son già troppi, a quel punto resta solo l’ovodonazione, con o senza partner).
      Rispondi a LallaC Commenta l’articolo

    • Avatar di Valentina

      Valentina 2 anni fa (19 Gennaio 2022 18:34)

      Un esempio delle frasi che mi sono sentita dire?! (da donne eh!) "Quando il tuo viso perderà la freschezza della gioventù, comincerai a sentirti invisibile. Ti bypasseranno e guarderanno altrove. Niente più corteggiamenti o complimenti, sarai come invisibile. E questo, specialmente se prima eri corteggiata, ti peserà accettarlo". Ora, guardando la realtà, aldilà del fatto che ho mille esempi di donne e uomini che trovano l'amore ad ogni età e sono felici (quindi qualcuno evidentemente li considera), una donna che si cura, va in palestra, dall'estetista e ha una buona genetica, cosa deve temere? Vedo spesso donne di 40 che dimostrano 28 anni o anche donne di 50 che ne dimostrano 38...può mai essere che improvvisamente vengano accantonate come se fossero invisibili? Questo è quello che mi dice la mia mente...ma ovviamente nei momenti "no" se ripenso a questi commenti, un po' di paura me la mettono, più che altro perchè non essendo ancora arrivata a quell'età, non so cosa mi aspetta e penso "e se avessero ragione"? So che cosa mi dirai Ilaria, qualcosa del tipo "dovrebbe interessarti di più costruire un rapporto profondo con un uomo, aldilà del fattore estetico" e di fatti è proprio questo che cerco, e sto sviluppando molta più consapevolezza di tante cose. Però è innegabile che in amore ci debba essere anche attrazione e ci si debba sentire di piacere molto all'altro anche fisicamente, altrimenti diventa un'amicizia e non un rapporto amoroso completo. E lo dico purtroppo per esperienza personale; quando avevo 25 anni ho frequentato per sei mesi una persona che era attratta solo dalla mia personalità ma non fisicamente da me (anche se facevamo ugualmente sesso, ma va bè, si sa che gli uomini sono maestri nel farti sentire una cacca ma fare sesso lo stesso). Faceva sempre e solo commenti poco carini sul mio aspetto o sul modo di vestire e alla fine dopo sei mesi l'ho lasciato perchè ero arrivata a sentirmi brutta e inadeguata in ogni situazione. Siccome non si può stare con qualcuno con cui capisci per sottintesi che "preferirebbe altro" magari più giovane o più bella, è ovvio che anche quella è una componente importante insomma, e io l'ho scoperto a mie spese. Dunque dove sta la verità? Si diventa davvero invisibili o sono tutte balle? (ps, sabato faccio gli anni e poi di solito mi passa questa aura pensierosa e torno a essere me stessa, per fortuna! :) )
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    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 2 anni fa (19 Gennaio 2022 20:40)

      Ciao Valentina! Io quest’anno compio 40 anni e non mi sento affatto invisibile ;-). Quello che scrivi circa le convinzioni generalizzate è vero, viviamo purtroppo ancora intrisi di quella mentalità retrograda. Io condivido quello che dice Ilaria sono quelle idee e convinzioni che ti spengono. Io l’ho ribattezzate “mentalità da zitella”: ce l’hanno sia donne single che accoppiate ed è quella per cui se una a una certa età non ha di fianco un uomo e’ difettosa, non importa se stai con un mostro (da tutti i punti di vista) l’importante è che ci stai ed è per questo che in tante si fanno andar bene situazioni inaccettabili. La verità dal mio punto di vista è un’altra. Le donne a 40 anni sono nel fiore dei loro anni. E se ci scolla dalla testa le catene di quelle convinzioni, si è belle, moderne, emancipate, ricche di esperienze e mooolto interessanti. Il problema sai qual è ? Ahimè molti dei nostri compari uomini sulla piazza purtroppo non sono al passo…
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    • Avatar di Emanuela B

      Emanuela B 2 anni fa (20 Gennaio 2022 20:30)

      Ciao Valentina. Degli stereotipi, della bellezza e più in generale della condizione femminile ha parlato spesso anche Benedetta Barzini, in diverse interviste. Quelle che ti dicono che invecchiando diventerai invisibile, sono persone insoddisfatte, amareggiate, che vogliono contagiarti con le loro paure per sentirsi meno sole. Chi ha una vita interessante e un discreto equilibrio psicofisico non ha motivo di trasmettere negatività agli altri.
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    • Avatar di SaraK

      SaraK 2 anni fa (21 Gennaio 2022 9:01)

      Ma scusami, che te ne fai di pseudo-corteggiamenti di uomini vari che ti guardano solo perché hai il viso fresco? Corteggiamenti, complimenti... non tutti fanno sempre davvero piacere (non credo faccia piacere incontrare qualcuno che ti guarda il sedere giovane e sodo e ti dice che sei bella, per esempio). Io ho 41 anni e sto scoprendo un mondo fatto di 20-30enni attratti da donne più mature, che ti riempiono di complimenti e che vorrebbero tanto portarti a letto. E che si stupiscono se rifiuti, come se si aspettassero, al contrario, un grazie infinito per la gentile concessione. Questi complimenti mi fanno schifo. E quando se ne sente il bisogno, o si ha paura di non riceverne, forse è perché di base c'è la necessità di sentire l'approvazione degli altri. E io mi concentrerei su questo. La vanità è una cosa bella, l'insicurezza e il bisogno di piacere no. E poi... ma che problema c'è ad avere 40 anni e dimostrarne 40? Perché é sempre desiderabile dimostrarne meno? Ci sono persone che con l'età diventano più attraenti, per esempio... oppure 20enni che nonostante il "viso fresco" non esprimono nulla. La capacità di attrarre parte da dentro e arriva dagli occhi, non è una metafora, per me è davvero così. Un'ultima osservazione: una cosa è trovare l'amore della vita, il compagno, il marito, il fidanzato. Un'altra cosa è ricevere complimenti e sguardi. Metti insieme le due cose e questo a mio avviso crea un po' di confusione. Chi ha trovato l'amore, non ha trovato "qualcuno che lo consideri", ma qualcuno con cui condividere "nutrimento", cura, etc. Buona giornata a tutti e un abbraccio freschissimo a Valentina! :D
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 2 anni fa (19 Gennaio 2022 21:42)

      Mi conoscete, sono un pelo avanti nell'età, oltre i sessanta, da un po', scadenze? Sentirsi vecchi? Senza futuro? Spirale discendente? Ma quante stupidaggini, dette da persone inconsistenti, depresse, paurose. Ho incontrato, sul finire dell'anno, una persona meravigliosa, mai avrei immaginato quanto, la cosiddetta " metà perduta", non sui social, ma sul "campo" esponendomi, osando, rischiando. All'età non do peso, cercavo solo una persona da amare ed essere amato, e l'ho trovata anche se con alcuni anni in più di me, ma la sintonia di pensieri, di desideri supera ogni problema e la mente corre ancora, giovane come non mai, il corpo segue senza troppi problemi, anzi... Quindi credo che dipenda solo da noi decidere quando smettere di vivere, di scherzare, di sognare e d'amarsi, a 35 anni non sei nemmeno a metà strada, la vita non ha scadenza se continui a porti nuovi obbiettivi. Fabio
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    • Avatar di Vic

      Vic 2 anni fa (21 Gennaio 2022 14:09)

      @Fabio, sono molto contenta per te! Anch'io ho iniziato una storia con un uomo, stavolta più giovane di me di tre anni. Vediamo come andrà :)
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    • Avatar di Fabio

      Fabio 2 anni fa (24 Gennaio 2022 13:33)

      Cara Vic, ti ringrazio e ti auguro tanta felicità, trovare la persona giusta non è facile, ma quando l'incontri te ne accorgi subito, sei rilassat*, a tuo agio, i tuoi pensieri sono simili ai suoi, le tue particolarità sono le sue, le sue "debolezze" ti fanno tenerezza e viceversa, il tempo passato insieme non è mai abbastanza e il piacere piu' grande è vederl* felice... reciprocamente. Un abbraccio, Fabio
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    • Avatar di Matilda

      Matilda 2 anni fa (20 Gennaio 2022 7:25)

      Ciao Valentina, per me tra una manciata di anni sono 50. Anche se non li sento, il numero mi spaventa. Anche se sono consapevole di essere più serena di 10 o 20 anni fa, il passaggio ai 50 mi fa tremare più del passaggio ai 40. Non ne comprendo del tutto i motivi attualmente, ma penso c'entri almeno in parte il condizionamento sociale sull'essere ormai "fuori gioco".
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    • Avatar di Valentina

      Valentina 2 anni fa (20 Gennaio 2022 23:15)

      Ciao a tutti e grazie delle risposte :) Sto faticando un po' a fregarmene di tutti questi schemi di pensiero, ed è veramente l'unica cosa che nella vita ancora mi blocca, perchè per il resto, se non avessi cominciato a notare commenti della gente, nei media, e delle volte persino nelle arti (film, canzoni, libri ecc) sinceramente avrei continuato a sentirmi giovane e fregarmene e invece ci sono cascata. Non tanto per quel che riguarda carriera e vita sociale, dove ho abbondanti esempi di persone che ad ogni età cambiano carriera (anche se in Italia siamo indietro anche su questo, mentre all'estero è una cosa normalissima) e continuano a coltivare passioni e hobby e vivere come piace a loro. E' proprio il lato sentimentale/relazionale in genere quello che mi preoccupa più del resto. Sarà che ho sperimentato ogni genere di uomo disfunzionale esistente (seppur scappando sempre appena capito chi avevo davanti, ma la delusione resta e ogni volta si accumula alla precedente) se poi ci si aggiunge che, come diceva Carlotta anche rimanendo attive, entusiaste, curandosi l'aspetto ecc, la controparte invece si lascia andare...ecco che il gioco dell'ansia ricomincia. Insomma sono già stata trattata male sotto ai 30 anni, e penso "figuriamoci ora chi trovo"! Vic, io non ho desiderio di maternità, quindi questa cosa per me non sarebbe un problema, dico sarebbe perchè al solito, per te non è un problema, ma gli altri magari te lo fanno notare con una certa "eleganza". Al che, se sei una persona sensibile non ti scivola addosso...ti chiedi: e se trovassi quello giusto ma poi fossi costretta a lasciarlo perchè lui vuole figli e io no? Mi tocca per forza cercarmi qualcuno che ne abbia già...sperando di non ereditare anche ex mogli disfunzionali e problemi pregressi. E ti dirò, mi dà anche molto fastidio che si pensi ancora che una donna che non vuole figli abbia qualche problema (arida, egoista, odia i bambini ecc ecc), io la vedo come una scelta e non come un obbligo, se non sento questo desiderio perchè dovrei forzarmi? non è più responsabile rendersene conto prima? Invece di fare come fanno tante e tanti, e mettere al mondo persone che poi soffriranno perchè hanno genitori che non sanno come o non vogliono impegnarsi a crescerli nel modo giusto. Per farla breve, per lo più sono serena perchè in fondo single sto bene, ho i miei progetti di carriera e le mie passioni a tenermi focalizzata, certo non vorrei nè rimanere single a vita nè dovermi accontentare di un rapporto disfunzionale "tanto per averlo", quindi spero tanto abbia ragione Ilaria a dire che ad ogni età ci può essere qualcuno di giusto per noi...e che non siano già tutti disastrati per vari motivi...estetici, mentali, da matrimoni precedenti ecc! Speriamo bene! Buon anno nuovo a tutti :)
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 2 anni fa (23 Gennaio 2022 19:28)

      Ciao Valentina, vorrei intervenire anch'io, anche se con un po' di ritardo. Sono tua coetanea e posso capire come ti senti, o meglio, come ti fanno sentire le persone che ti circondano. Io credo che sia fondamentale circondarsi di persone positive, non giudicanti e con una sensibilità che a molti manca, me ne rendo conto. Purtroppo alcuni personaggi non si possono evitare (magari ce li hai in famiglia, e se non tronchi i rapporti ci devi fare i conti comunque, in qualche modo; magari ce li hai nell'ambiente di lavoro, e anche in questo caso puoi cercare di ignorarli ma non potrai allontanarli del tutto, a meno che non cambi lavoro). Quello che posso dirti, basandomi sulla mia esperienza, è che dovremmo fare il possibile per stare bene innanzitutto con noi stessi. Non condividiamo il pensiero di un pinco pallino (che sia un/a parente, un/a collega, uno qualunque)? Bene, non dobbiamo farci influenzare da ogni opinione che esprime la gente, soprattutto se non aggiunge nulla di buono alla nostra vita. Si tratta di persone frustrate, che non hanno di meglio da fare che sputare sentenze sugli altri. Comunque, mi sono accorta di avere anch'io pensieri limitanti che nascono da alcune paure. Il mio consiglio è partire da te, perché forse si dà peso e importanza ai giudizi degli altri perché siamo noi le prime a giudicarci. Non permettere agli altri di "spegnerti", coltiva le tue passioni, raggiungi i tuoi obiettivi e non curarti delle persone negative. So che non è semplice, ma è l'unico modo per trovare un po' di serenità. Un abbraccio
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    • Avatar di A

      A 2 anni fa (27 Gennaio 2022 0:49)

      @Emilia, se ci fosse ancora un sistema di voto, avresti tutti i miei +. Lo credo anch'io: tanto dipende dal fatto che noi siamo i primi giudici di noi stessi e quelli meno indulgenti. E anche qui andrebbero estirpate le radici, e piantato un nuovo seme da far crescere al sole e bello dritto, per avere una pianta felice.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 2 anni fa (27 Gennaio 2022 15:56)

      @A, grazie per il pensiero! :) Penso che sia come un cane che si morde la coda. Nel senso che (parlo per esperienza personale), se siamo cresciuti in una famiglia disfunzionale dove l'accettazione, il riconoscimento e l'amore sono stati sostituiti con la manipolazione, le svalutazioni, i ricatti emotivi ecc., sentiremo forte il bisogno di essere riconosciuti e accettati dagli altri (dal vicino di casa al collega di lavoro), poiché ciò che avremmo dovuto ricevere dai nostri punti di riferimento è venuto a mancare. Essere sbagliati o non "abbastanza" è quello che hanno voluto farci credere, e così diventiamo pian piano, senza neppure rendercene conto, i più severi giudici di noi stessi. Questa continua ricerca dell'approvazione altrui ci priva del piacere di vivere la vita senza condizionamenti, che non è poco. Anzi, è una grande ricchezza.
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    • Avatar di Valentina

      Valentina 2 anni fa (27 Gennaio 2022 8:18)

      Ho letto ora gli altri commenti e mi è venuta un'altra riflessione. Qualcuna di voi dice che è limitante essere giudicati per l'aspetto perchè si deve venire amati come persone. Giustissimo per carità, anche se sappiamo che purtroppo o per fortuna, si cerca anche l'attrazione nell'altro (dopotutto si parla di fidanzarsi, non di trovare amicizie, quindi è anche giusto che ci si debba piacere e provare attrazione). Dunque pensavo, se preoccuparsi per l'aspetto è limitante perchè si deve piacere come persone, non è limitante anche venire giudicate in base all'età fertile o meno? Non si dovrebbe piacere anche qui, come persone e non in base al poter ancora procreare o meno? Mi spiego meglio. Leggo vari blog dove le donne si lamentano del fatto che nella ricerca di un partner, gioca anche il fattore età: vengono in sintesi mollate o perchè non possono più fare figli o perchè ne hanno già da una precedente relazione o perchè non ne vogliono). Secondo voi è solo una scusa come un'altra per ferire una donna che in realtà non interessa abbastanza al suddetto individuo, oppure sono motivazioni "reali"? Metto reali tra virgolette perchè un caro amico tempo fa mi disse che secondo la sua esperienza (aveva parecchi anni più di me) conta di più come si sta con l'altro. Quello che lui diceva in pratica è che questa cosa è un falso problema, perchè tanti uomini (ma anche donne) che lui conosceva, e che magari prima di fidanzarsi avevano idee differenti su famiglia e figli, dopo le hanno cambiate in virtù della persona (giusta) che avevano a fianco. E questo si può tradurre con: coppie che stanno bene anche se la donna non vuole figli e il compagno lo accetta senza problemi perchè innamorato, uomini che stanno con donne che hanno già figli senza che questo sia un ostacolo, donne o uomini che non volevano una famiglia, ma poi ci ripensano perchè innamorati di chi hanno incontrato e cambiano idea...insomma negli esempi che mi faceva c'erano un po' tutte le situazioni. Quindi mi domandavo se questo presunto ostacolo legato ad età e fertilità è reale, o se lo è solo se la persona non è quella giusta. Io trovo aberrante il modo in cui questa società cerca di far sentire le donne sempre "sottomesse" a qualcosa, che sia la bellezza o l'età o il fattore figli o meno, c'è sempre un motivo per denigrarci e buttarci giù. Viviamo proprio in una società misogina insomma. Vorrei dire agli uomini "l'andropausa esiste anche per voi" :) Tanto per buttarli giù come la società fa con noi ahahah scherzo :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (27 Gennaio 2022 11:46)

      Valentina, che viviamo in una società misogina non ci piove. Come viviamo in una società che non protegge i deboli ma si accanisce su di loro, una società sempre più diseguale e ingiusta. In più le crisi recenti, quelle pre-Covid, e il Covid hanno dato una bella botta all'indietro, perché ogni crisi porta a maggiori disuguaglianze e la prima disuguaglianza è quella tra uomini e donne. Detto questo, tu fai un'analisi e un elenco dettagliato e anche verosimile di quel che è o non è il pensiero di questi e di quelli. Va bene. Io credo che uno degli obiettivi principali della nostra esistenza sia quello di pensare con la nostra testa, costruirci un sistema di valori e di regole che siano valide per noi, indipendentemente dal pensiero degli altri o dal pensiero della massa. Non mi interessa saperlo, nel senso che sono affari tuoi, e sono convinta che tu abbia delle idee tue. Chiariscitele, usale come bussola per le tue valutazioni, elaborale in modo che ti facciano stare bene e che ti permettano di fare scelte che ti fanno stare bene. Di quel che pensa il primo che passa per strada non te ne deve fregare niente. Non solo, se proprio dobbiamo interrogarci sulle idee degli altri, scegliamo riferimenti alti e forti, non le voci di strada, le sciocchezze della Tv e dello spettacolo di seconda scelta, i messaggi retorici e ipocriti delle pubblicità, le chiacchiere da bar, i commenti dei social. Cerchiamo messaggi potenti nei grandi classici, nelle opere d'arte, nelle biografie di grandi personaggi, non nelle storie Instagram dell'influencer all'ultima moda.
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    • Avatar di Valentina

      Valentina 2 anni fa (28 Gennaio 2022 0:35)

      Non mi pare di aver citato influenze di questo tipo (social, sentito dire ecc) non sono certo una ragazzina credulona di qualunque cosa. Avevo lanciato una riflessione sperando di capire altri punti di vista, tutto qua. Perchè spesso certe idee, se non hai modo di verificarle di persona, spaventano, perchè non sai a cosa vai incontro ed è deprimente che abbiano ragione determinati ideali. E comunque ripeto che spesso anche nelle "grandi opere" come dici tu, ci sono messaggi assai svilenti e tristi. (E se uno cercava di rilassarsi con qualcosa di bello, alla fine sta punto e a capo.)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 2 anni fa (28 Gennaio 2022 13:50)

      Credo che non ci stiamo capendo. Non importa.
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    • Avatar di Valentina

      Valentina 2 anni fa (10 Febbraio 2022 6:30)

      Io ho capito quel che dici. E ho delle mie idee. Solo che non potendole verificare (perchè ancora non sono arrivata a determinati traguardi o di età o di altro), delle volte temo abbiano ragione i più disfattisti, essendo mi pare di capire, la maggioranza, o almeno la metà delle persone. Mi piacerebbe capire chi ha ragione. Mi piacerebbe capire se posso vivere serena e allegra nelle mie convinzioni e trovare la felicità, o se devo rivedere tante cose al ribasso e intristirmi, come invece spesso mi arriva da fuori. Mi piacerebbe capire anche se noi donne siamo solo un numero e delle incubatrici (e quindi discriminabili in base ad anagrafe e fertilità, come sento spesso) o se possiamo essere considerate come persone con ideali, valori, sogni ecc, al pari degli uomini. Ecco il fulcro dei miei dubbi è questo. Se riesco a risolverlo verificando di persona che non è come alcuni dicono, sarò più serena, viceversa non ci voglio nemmeno pensare. Saluti.
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