Non è che per caso hai paura della felicità?

felicitàSe vuoi attrarre la persona giusta per te devi avere bene chiaro in mente che cosa significa per te essere pienamente felice e anche come puoi realizzare la tua felicità.

E, soprattutto, non devi avere paura di essere felice.

Di quanto sia importante, per essere attraente, il fatto che tu sappia con certezza che cosa desideri per te, parlo ampiamente qui sul blog e nei miei percorsi.

Oggi voglio aggiungere ulteriormente delle considerazioni.

So benissimo che il fatto che abbia scritto “non devi avere paura della felicità” ti ha suscitato molto perplessità del tipo: “Ma che cosa stai dicendo, Ilaria?! Ma come è possibile avere paura della felicità? Tutti la desideriamo la felicità!”.

Così credi che sia, ma non è proprio come credi o come comunemente si crede.

Intanto faccio una premessa importante: molti sono infelici senza avere una relazione (e pensano che sia soprattutto a causa di quello). Molti sono infelici avendo una relazione (e proprio a causa della relazione).

Sappi che non puoi essere felice e avere una relazione infelice; è anche molto difficile che tu sia infelice e abbia una relazione felice.

Di certo puoi essere felice e avere una relazione felice. E, con altrettanta certezza, puoi essere felice senza avere una relazione.

Calma: so benissimo che tutte queste affermazioni risultano provocatorie…

Quello che tengo a dire è che devi essere felice per avere una vita felice e una relazione felice.

Ma andiamo avanti e arriviamo al punto.

In un post di qualche settimana fa,  affermavo che alcune persone si “perdono per strada” nel loro percorso personale anche perché sono terrorizzate dalla felicità, dall’idea di raggiungere quello che vogliono davvero.

E FrancescaChiara, una lettrice, in un suo commento, mi esprimeva le propre perplessità: “Qui mi hai perso! ovvero, non ti seguo. Come può la felicità terrorizzare? [tra l’altro dovremmo definire felicità]. Come posso essere spaventata dal raggiungimento di ciò che voglio? Intendi dire che ci fa paura poi l’idea di poter perdere quello che abbiamo raggiunto? A tal punto da farci paralizzare da questa paura e non provare nemmeno ad essere felici?”

Io  ho dato una risposta e ho promesso di occuparmi ancora del tema. La mia risposta si concludeva con queste parole: “Le questioni che poni tu (paura di raggiungere la felicità intesa come paura di perderla), in effetti, sono tra quelle che compongono la “paura della felicità” di cui parlo, ma non sono le uniche. Ve ne sono di molto più sottili…
Quanto alla definizione di “felicità” ti suggerisco di non perderti in eccessivi distinguo (a che ti servono?). Per me, in questo senso felicità significa vivere la vita che vuoi veramente.”

Oggi in questo post ti voglio esporre quelle che sono alcune delle ragioni “sottili” della paura della felicità, che accomunano molte più persone di quanto tu possa lontanamente immaginare.

La prima è una “non-abitudine alla felicità”, una scarsa dimestichezza con il concetto di felicità: la felicità, nel nostro mondo, è considerata una sorta di “tabù”, di tema scottante, quasi pruriginoso. Non a caso anche FrancescaChiara, forse temendo di essersi lasciata andare, ha subito messo i puntini sulle “i” e ha aperto la parentesi: “dovremmo definire felicità”.

E’ stato un modo  come un altro per dire: “andiamoci piano, rallentiamo, stiamo toccando un tema spinoso… la felicità…”.

A te, che sensazioni strane provoca quella parola? Il tuo corpo ti sta mandando segnali di disagio mentre mi leggi?

Sui giornali, in tv, sui libri, in internet ormai si parla di tutto, spesso a sproposito e con una libertà che sfiora la licenza. Ancora qualche decennio fa era scoveniente pronunciare la parola “piedi” in pubblico (si usava il termine “estremità”), ora se non si nominano con disinvoltura e in continuazione parti anatomiche con funzioni specifiche o funzioni fisiologiche varie (e il loro esito), non si “buca il video”, “non si lascia il segno”.

E quando un personaggio famoso, ricco e di successo viene intervistato non tralascia particolari della sua vita intima (l’età della sua prima volta; quella della sua prima volta con un persona del sesso opposto, quella della sua prima volta con una persona del suo stesso sesso, quella con tutte e due insieme ;) etc.), ma alla domanda classica: “Sei felice? Tutto quello che hai e che fai ti dà la felicità?”, di colpo si imbarazza e biascica cose insensate.

E anche questo genere di personaggi, molto spesso, si attacca come se fosse un salvagente, alla precisazione di FrancescaChiara: “dovremmo definire felicità”. E già. Dovremmo…

Ci hai mai fatto caso?

E’ come se, ogni colta che io dico che la mia mamma fa le lasagne più buone del mondo, qualcuno mi correggesse: “Definiamo cosa significa lasagne buone…”. Ma te lo vedi?!

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Il concetto di felicità è considerato un ambito di competenza dell’alta filosofia. Oppure viene svilito e sminuito.

Ci sono alcuni stati di Facebook che a me davvero impressionano: “Oggi è venerdì. Sono felice perché tra due ore smetto di lavorare.”. O: “Sono proprio felice! Hanno finalmente dato la multa alla mia vicina di casa che parcheggia in divieto. Ben le sta!”

La felicità: ma che roba è?

Quando ero piccola io – e credo anche adesso – le famose favole piene di principi e di principesse erano fitte di vicende complicate e dolorose. Le seguivi passo passo con ansia e partecipazione e quando le grane si risolvevano e volevi sapere che cosa sarebbe successo d’ora in avanti (il bello stava per incominciare!), tutto si chiudeva con la frase “e vissero felici e contenti”.

Ma che cosa significa?

Io da bambina me lo chiedevo sempre e spesso lo chiedevo anche a chi mi era vicino.

I telefilm e i film di grande successo hanno tutti la stessa struttura: la trama si basa su alcuni problemi da risolvere e ostacoli da superare.

Poi c’è il lieto fine, che in realtà è solo l’inizio: ma la storia, appunto, finisce.

Che cosa c’è di così misterioso nell’essere felici e contenti? Che cosa c’è di così indicibile nella felicità da non poterlo spiegare chiaramente?  :)

E a casa, in famiglia, a scuola il tema felicità non se la passa molto meglio. Nemmeno tra amici e neanche in coppia. Non se ne parla. Si cala un velo di silenzio, di vergogna, di timore.

La seconda ragione che spiega la paura della felicità è il fatto che pochissimi sanno che cosa sia la felicità per loro. Non sanno definirla, descriverla. Non sanno che cosa li rende davvero felici.

Cioè: se tu temi la felicità forse è anche perché non sai che cosa sia la felicità per te. Non hai provato a definirla, non ci riesci, hai qualche difficoltà in quella direzione. Fatichi a immaginarla e a calarla nella realtà della tua vita.

Forse credi che sia troppo grande, impegnativa, difficile per te: immaginarla ti fa pensare di dipingere la Cappella Sistina. E come fai?

E’ come se tu pensassi che è una cosa “tanto gigantesca” da non poter essere contenuta nemmeno dalla tua immaginazione.

Questa ragione deriva direttamente dalla precedente: non essendo abituate a “parlare”, a “esprimersi” in termini di felicità e di soddisfazione individuale, le persone non ci “mettono su la testa” e nemmeno il cuore.

Per cui hanno grande dimestichezza con quello che non amano, che non li rende felici, che li fa star male – di quello sanno parlare nei minimi dettagli, lo sanno descrivere, lo “maneggiano” per bene (anche se presenta sempre delle incognite insospettabili) – ma faticano a definire la loro propria felicità.

E questo ha una serie di conseguenze interessanti…

Oggi mi fermo qui.

Di carne al fuoco ne abbiamo messa in abbondanza. Tu “cuocila” con i tuoi tempi e nei modi che preferisci.

Io esco a farmi una passeggiatina nella Milano del venerdì sera, che si prepara alacremente al weekend.

Lasciami i tuoi commenti con opinioni, sensazioni, provocazioni ;) .

Cordialmente

Ilaria

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208 Commenti

  1. Avatar di Andrea

    Andrea 13 anni fa (30 Gennaio 2011 15:13)

    @Maruska, forse nel mio caso sarei uno di pochi perche' preferisco altre attivita' psicoattive molto ma molto diverse dalla tv, ad es. andare al cinema, studiare materie sullo sviluppo personale e applicarne i suggerimenti che trovo sui libri e su Internet, anche se qualche volta trovo alcune difficolta' ma capisco che cio' e' normale, soprattutto se gli esercizi riguardano interazioni con altri che sono estranei al mondo della formazione... La felicita' quindi la raggiungo ogni volta che esco dalle mie abitudini, ogni volta che faccio mia una nuova abilita' magari appresa dallo studio della PNL o altre materie... molto sicuramente fra qualche anno ho deciso di iscrivermi ad un corso del metodo Silva, anche perche' con tutta probabilita' prevedo di trovarmi in una citta' dove se ne organizzano. La mia felicita' piu' grande e' capire e pilotare la mente... non so se avete mai letto il libro Mind Control (Eleonora mi dispiace per te ma il traduttore ha lasciato il titolo in inglese ;) :) ), che parla appunto del controlllo della mente, che puo' aiutarci a influenzare gli eventi, partendo prima dalla meditazione, quindi rilassandoci... Ok ora non vorrei andare fuori tema, comunque se avete voglia di approfondire potete cercare su Internet. Insomma ritornando in argomento, credo che la felicita' debba dipendere in primis da noi stessi: apprendere nuove abilita', ad es., sta a noi poi usarle nei momenti opportuni e quindi essere felici perche' stiamo di volta in volta crescendo sempre di piu'. Credo intimamente quindi che la felicita' sia determinata dalla nostra crescita personale Andrea
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  2. Avatar di Maruska

    Maruska 13 anni fa (30 Gennaio 2011 15:23)

    @Andrea: Bene, mi fa tanto piacere! Sei una delle tante persone felici intorno a noi di cui ho parlato! Anche io mi sono appassionata al metodo Silva, ora sono anche sulla linea Ho-oponopono. La felicità è proprio nel controllo, perchè potrebbe diventare euforia incontrollata.. Infatti secondo me noi esseri umani non abbiamo paura della felicità, ma delle conseguenze della felicità.. di quello che implica: disciplina, appunto! Ma è una disciplina felice e non c'è proprio niente di cui aver paura! Essere felici è essere presenti, centrati in sè stessi ma vuol dire abbandonare il superfluo, come il bisogno di accettazione e la dramma-dipendenza e non sempre è cosa semplice. Andrea, sei sulla mia stessa lunghezza d'onda! Grazie per avermi dedicato il tuo commento! <3
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  3. Avatar di davide

    davide 13 anni fa (30 Gennaio 2011 15:36)

    FELICITA'... c'e' una frase di Ghandi che dice..."chi non si accontenta di cio' che possiede diventa schiavo dei propri desideri"....be io credo che avesse ragione, in questa societa' sembra sempre che ci manchi qualcosa ed e' questo che ci porta a pensare di non essere felici, e ribadisco a pensare perche' se ci fermassimo un attimo ci renderemmo conto che la maggior parte di cio' che pensiamo ci serva in verita' e' assolutamente inutile, cosi' non riusciamo a vivere gran parte del nostro tempo con serenita' convinti che manchi qualcosa o qualcuno. Io sono separato e ho 2 figlie, la mia felicita' consiste nell'avere una buona relazione con la mamma delle mie figlie aiutarla nello sviluppo fisico e psicologico delle due scimmiette e creare meno problemi possibili, frequento delle amiche in relazioni aperte sono sincero con loro in modo da non creare equivoci e non illudere nessuno, fortunatamente faccio un lavoro che mi piace e mi lascia tempo libero per vedere le mie bimbe di 10 e 8 anni. Credo che per essere felici bisogna imparare a vivere il momento senza pensare troppo al futuro, perche' per quanto noi si possa pianificare il cambiamento e' dietro l'angolo e noi dobbiamo essere in grado di affrontarlo senza paura. fino a due mesi fa avevo fatto dei piani per le vacanze di natale e poi durante il ponte di st'ambrogio un brutto incidente ha cambiato tutto, dopo un operazione che mi ha rimesso in sesto ho dovuto di nuovo rivedere i miei piani ed adattarmi ma anche in questo brutto periodo ci sono state delle situazioni positive, questo mi ha dato la conferma che adattandosi alle situazioni si puo essere felici, concludo dicendo che secondo me se vivessimo in un contesto sociale piu' povero forse ci faremmo meno domande, non che sia sbagliato posi delle domande, ma forse e' sbagliato cercare la soluzione che vogliamo noi....bisognerebbe essere piu' duttili e mene pretenziosi a volte.
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  4. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (30 Gennaio 2011 14:41)

    penso che la mia felicità comincerà quando smetterò di delegarne la responsabilità a fattori esterni, un amore, un lavoro, un obiettivo.
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  5. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (30 Gennaio 2011 16:11)

    Maruska, è a causa della solitudine che sento, la possibilità di condividere la vita con un'altra persona è ciò che più desidero al mondo. Posso stare bene con me stessa, ma con un uomo accanto, quando la relazione è sana, è tutto più bello...
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  6. Avatar di Mela

    Mela 13 anni fa (30 Gennaio 2011 15:44)

    La felicità per me è quando la vita ti sorride, si dice che siamo e attraiamo ciò che pensiamo..per cui se il nostro stato d'animo e sereno e predisposto verso la positività allora siamo felici... Spesso la vita è una continua salita...e sono le piccole cose ..le piccole certezze che ti rendono felici....felicità per me sn i miei amici..i punti fermi della mia vita....le mie certezze.....per me felicità è essere stimata e ben voluta dalle persone che contano per me..i familiari , gli amici i colleghi...felicità è avere la speranza è sentire dentro di se quella vocina..quella particolare sensazione , che è difficile da definire , quel fremito che senti nel cuore che ti fa capire che le cose andranno bene...felicità è quando stai male e ti senti circondata dall'affetto e dall'amore della gente...perchè capisci che si preoccupano x te e ti amano..cosi come sei con i tuoi pregi e i tuoi difetti...felicità è quando hai mille pensieri che affollano la mente e senti una leggera brezza che ti sfiora il viso come se fosse una carezza...è guardare il mare e avere speranza...è immaginare la tua vita e tutte le cose meravigliose che farai..i viaggi ..i posti nuovi che vedrai....felicità è la bellezza che percepisci quando visiti un posto nuovo..o incontri gente interessante..o impari qualcosa di nuovo...felicità è quando inizi ad avere sicurezza nel lavoro e inizi a camminare sulle tue gambe...quando riesci a gioire dei tuoi piccoli traguardi....felicità è quando ricevi un gesto inaspettato da qualcuno da cui nn lo avresti mai aspettato..è il messaggio...o la telefonata ..o la mail..che aspetti ogni giorno e che sai dentro di te un giorno arriverà...e allora il tuo cuore sarà cosi pieno di felicità da voler scoppiare e gli occhi si riempiranno di lacrime ma questa volta di gioia...per me è questa la felicita...Mela
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  7. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (30 Gennaio 2011 17:37)

    e sono nove mesi che non sto più insieme all'uomo che amo, nonostante abbia cercato di scacciare il chiodo non ci sono riuscita. Mi sento molto molto lontana dalla felicità ora come ora.
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  8. Avatar di Maruska

    Maruska 13 anni fa (30 Gennaio 2011 18:19)

    Aliyah, non sei sola. Anche il dolore unisce: pensa con compassione a quante persone sono nella tua situazione. Pensa con compassione al tuo dolore e accoglilo con semplicità, senza focalizzartici nè identificartici. La gioia è già nel tuo cuore, non cercare di scacciare chiodi e non dare tutto questo potere a una persona che non è più accanto a te. La solitudine è un'illusione. Ora sei su internet a scrivere e a leggere risposte rivolte proprio a te: non sei sola! E' solo un momento, quanto può durare dipende da te. Tutto passa e all'improvviso ti accorgi che sei felice, anche senza un uomo accanto. Perchè la gioia è già nel tuo cuore!! E da questa condizione potrai attrarre chi vuoi. Credere per vedere, non il contrario! Ti sono vicina!
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  9. Avatar di Maruska

    Maruska 13 anni fa (30 Gennaio 2011 18:25)

    Aliyah, si chiama "la notte oscura dell'anima". A me è durata 4 anni. Poi ho finalmente imparato una lezione e ho visto la luce, letteralmente. Nel mio caso, la lezione riguardava la fiducia (in me stessa e nelle mie capacità e, di riflesso, negli altri). Dire "autostima" è riduttivo.. è stato piuttosto uno smettere di "deprezzarmi" e cercare l'autonomia (attenzione: ben diverso da indipendenza)! Forse devi solo imparare qualcosa e poi le cose cambieranno, magicamente! ..funziona così.. :)
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  10. Avatar di Vanesia

    Vanesia 13 anni fa (30 Gennaio 2011 18:35)

    Ciao Ilaria, vuoi sapere che reazione ho avuto nell'immediato leggendo il tuo articolo? ho pianto....ho pianto soprattutto perchè pensandoci bene, nella mia vita c'è qualcosa che non torna..c'è qualcosa che non và. non posso dire di amare il mio lavoro, ma so che ho la possibilità di cambiarlo e mi sto dando da fare per questo...sto facendo dei colloqui e prima o poi qualcosa arriverà....chi cerca trova...no? ma...quell'aspetto della mia vita che in assoluto non mi soddisfa è l'assenza di una relazione; mi sono fatta un regalo rinunciando ad una persona che non mi faceva stare bene....ma ci sono dei momenti in cui mi sento vuota....inutile...non mi sento donna...sento che ho un mondo immenso dentro di me da far esplorare, ma non riesco a trovare la persona giusta con cui aprirmi, con cui gioire e stare bene, e sono anni che non vivo un rapporto gratificante e sopratutto costante. In fondo mi sto abituando a questo stato di cose, e so che NON SONO CAPACE ad immaginarmi felice per un periodo medio lungo, ormai penso che la felicità sia un picco brevissimo che si raggiunge....ma mai uno stato perenne. penso che ci sia sempre qualcosa che non và per il verso giusto, ma se si sta bene con se stessi anche le tempeste piu' nere sono superabili; ecco, io piu' che nella felicità credo nella SERENITà interiore....proprio perchè non so se possa verificarsi la condizione oggettiva in cui nella vita qualsiasi cosa vada per il verso giusto. forse sto dicendo che non credo nella felicità?forse si....non sono abituata ad essere felice? forse si....
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  11. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (30 Gennaio 2011 18:58)

    Mi sento tirata in causa in questo post, Ilaria....grazie. Parto dai miei "puntini sulle i", ovvero dalla mia originale precisazione che prima di parlare di felicità bisognerebbe definirla. Al contrario di te, però, io non penso che questa voglia di dare una definizione sia perchè non so parlarne, perchè è tabù. Penso invece che se parliamo di dolore, tutti bene o male pensiamo alla stessa cosa (o a cose/esperienze molto simili tra loro). Mentre se parliamo di felicità, ognuno ha una sua idea in proposito. E lo dimostrano i commenti raccolti fino ad ora, in cui ognuno si appresta a dare la propria versione. Per me la felicità è rotonda. Sferica. Senza angoli. Con visuale a 360 gradi. La felicità è una predisposizione che si ha dentro, uguale ed opposta alla predisposizione alla depressione. Una predisposizione che può essere innata o a cui ci si può educare. La felicità è uno stato d'animo che ha 1000 e più inneschi. La felicità ha anche tante facce diverse: può essere euforica, malinconica, soddisfatta, commossa, triste (sì, non mi sono sbagliata: ho scritto triste. C'è felicità anche nel provare tristezza), pacata, serena, sconvolgente. Non credo che l'essere umano possa abituarsi facilmente al non essere felice, al non provare questo stato d'animo.... Forse quello che succede più di frequente è che sia difficile per le persone riuscire a capire cosa le fa felici. Ma prima o poi è un punto di arrivo per tutti, se lo si vuole. Avere paura di essere felici è una cosa assurda, per me: proprio non riesco bene a capire. Se mi dici "non essere capace di essere felici", questo lo capisco. Ma sapere come essere felice e scegliere di non esserli per paura...di cosa Ilaria??? di cosa? Di perdere quello che ci fa essere felici? Ma di regola la felicità sta dentro di noi: come possono portarcelo via? Un amore ci fa felici...bene. Ma se l'amore finisce e noi soffriamo, davvero la nostra felicità è svanita per sempre? io credo di no. Sulla società e il consumismo non commento nulla: il concetto di vedere nel possesso di beni materiali la felicità è un condizionamento che non mi ha mai toccato troppo. E sinceramente, a differenza di Riccardo che si indigna e ci si sconvolge, mi lascia indifferente il modello di vita altrui. Se ho amici con una Porche non è perchè pensano di aver comperato la felicità: hanno comperato una macchina sportiva ed elegante con cui possono andare a 200 km/h quando sono in Germania (dove nessuno dà loro la multa). Se sono felici è perchè sono insieme da 25 anni, si sono scelti ogni giorno da allora e hanno costruito una vita insieme cercando e trovando ciò che li rende felici: come individui e, di conseguenza, come coppia.
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  12. Avatar di Caterina

    Caterina 13 anni fa (30 Gennaio 2011 19:42)

    L`infelicita` e` l`incapacita` di vivere il presente, il non saper accogliere i doni che la vita in ogni istante ci da`, non c`e` piu` amore nei nostri gesti, nei pensieri, nel cuore, solo la pretesa che tutto ci e` dovuto, proviamo a guardare i bambini piccoli.....sono dei grandi maestri.
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  13. Avatar di Andrea

    Andrea 13 anni fa (30 Gennaio 2011 19:49)

    @Mela, anch'io ho fiducia nella legge di attrazione, e perche' questa funzioni a nostro vantaggio, bisogna che ci focaliziamo su cio' che dipenda da noi... Guardiamo un attimo quali sono le regole che hai dato al valore, cioe' quello di essere felice. Va bene quello riguardante la famiglia perche' (tranne in alcuni casi ;) ) sono per sone di cui puoi fidarti veramente, mentre le relazioni fra amici, colleghi etc, possono cambiare, percio' lasciare che la felicita' dipenda da queste relazioni non so quanto possa esserti di aiuto, perche' in questo caso non dipende da te... In questo caso? Diciamo anche nel caso in cui riponi la tua felicita' nella tua famiglia. Per quanto la tua famiglia possa volerti un bene dell'anima, il mio suggerimento e' quello di riporre, semmai, la felicita' negli standard che ti fissi... Se Ilaria me lo permette, l'esercizio che piu' mi sento di darti/vi e' questo: scrivere su un foglio la propria scala di valori e mettiamo che la felicita' sia in cima di questa scala. Ad ognuno di questi valori chiedetevi: da chi o da cosa dipende questo valore? Se la vostra risposta riguarda un'altra persona o cosa al di fuori di voi chiedetevi: "se questo valore dipende da me, come e in cosa dovrei impegnarmi per realizzarlo?" Andrea
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  14. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (30 Gennaio 2011 19:49)

    @ Andrea Scrivere? E per chi? A che scopo? Anni fa pensavo che volere sempre di più ci rendesse schiavi di ciò che possediamo o di ciò che vorremmo possedere. Se l'avessi detto, mi sarei beccato del cretino. Ora so che l'ha detto Gandhi, quindi posso affermare che l'ha detto lui e che io mi limito a riportare. Quindi, scrivere ciò che penso dovendo specificare che l'ha detto Tizio o Caio, mi sembra tempo sprecato. . @ Bice Per rilegare il tuo commento mi hannno fatto un preventivo di 376,00 euro. . @ Umberto Se io provassi a splendere, chiamerebbero subito i pompieri. . @ Roberta Esistono moltissime persone che se vedono che stai bene ti devono rovinare la giornata. Questo perchè loro non stanno bene. Ergo, la felicità la si trova da soli. Può capitare qualcuno con cui la si può condividere, ma è la classica mosca bianca, l'ago nel pagliaio, il pelo nell'uovo, la serietà in Parlamento, etc. . @ Maruska Secondo me invece le persone felici più che una minoranza sono una rarità. Altrimenti non si spiegherebbe il successo ed i pienoni nei cinema per film sentimentali strappalacrime e tritazebedei. Invece le trasmissioni ove ci raccontano le tragedie altrui servono a farci credere che "noi stiamo bene". Un po' come le campagne elettorali, dove invece di dirci come vorrebbero guidare il paese, ci dicono come lo guiderebbe l'altro, dicendoci quindi che dobbiamo scegliere "il meno peggio". . @ FrancescaChiara Io non mi indigno se uno possiede ciò che possiede. Sono affari suoi. Dico solo che ognuno dovrebbe desiderare ciò che è alla sua portata. Ad esempio, a me sarebbe piaciuto farmi una famiglia, ma mi sono dovuto rendere conto di non essere adatto. Quindi ho lasciato perdere.
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  15. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (30 Gennaio 2011 19:59)

    RICCARDO caro: mi fai morire ogni volta... eccezionaleeeeee!! :D
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  16. Avatar di lisa

    lisa 13 anni fa (30 Gennaio 2011 20:09)

    La felicità, prima di tutto è uno stato di grazia, che secondo me accade ogni volta che facciamo il vuoto mentale, quando liberiamo la nostra mente dai pensieri e dalle preoccupazioni e ci concentriamo semplicemente sul ns. respiro. Anche l'attività fisica fatta con la giusta concentrazione, liberando endorfine, crea uno stato di benessere sia fisico che mentale. Idem il rebirthing (ho letto il libro di Orr) perchè quando ci sentiamo stressati, preoccupati e in ansia i 20 respiri collegati ci rilassano. In 30 secondi si effettuano 20 respiri senza interruzione 4 respiri brevi 1 respiro lunghissimo ripetete per altre tre volte. Paura della felicità? Certo, perchè abbiamo paura di perdere le persone care, e questo prima o poi purtroppo succede, si soffre, e si soffre ancora di più se quelle persone ci hanno dato tanto. Anche quando è morto il gatto sono stata molto male.........
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  17. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (30 Gennaio 2011 20:20)

    SCUSATE:argomento noioso... tornando alle favole...ancor prima di conoscere la felicità, sintetizzata nella famosa frase"e vissero tutti felici e contenti"...io penso che sia"giusto" PENARE...ciò che proviamo,CHI+CHI-, tutti noi...del blog!! :) personalmente,al di là di ciò che ho scritto prima...felicità era ogni volta che raggiungevo un GROSSO traguardo,completamente da sola e colle mie sole forze:laurea,ristrutturazione casa,pratiche post mortem in tandem per mio padre e mia zia,vendita casa mia a ROMA,battaglia contro la direzione A.S.L. della mia città per mio fratello(+suoi ulteriori2ricoveri)tutto contemporaneamente e che mi son costati 2anni della mia vita... come ho fatto?DOVEVO E BASTA. ma il senso di liberazione e dunque di felicità...era a 1000(dispiaceri a parte)!!! :D
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  18. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (30 Gennaio 2011 20:29)

    NICO:DOVE SEI???...RICCARDO,muoviti con una delle tue mega battute...dai...che la facciamo tornare subito fra NOI!!!!! ;)
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  19. Avatar di simona

    simona 13 anni fa (30 Gennaio 2011 21:06)

    ottimo argomento ilaria, si penso che purtroppo la società non ci ha insegnato a come essere felice, basta guardare i numerosi atteggiamenti che ogni giorno compiono le persone, siamo troppo condizionati da tutto, non riusciamo a far uscire noi stessi e la nostra luce ,"noi abbiamo bisogno di esistere" ma non sappiamo come... abbiamo paura di essere felici perchè la felicità non la conosciamo e fondamentalmente non ci pensiamo neanche a come poterla avere,pensiamo soltanto a come essere sereni ci accontentiamo basti pensare a quando dopo la fine di un rapporto e l'inizio di una nuova relazione la frase che ci viene piu spontanea dire è " vediamo come va questa nuova relazione l'importante è star bene ".
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  20. Avatar di Giacomo Papasidero

    Giacomo Papasidero 13 anni fa (30 Gennaio 2011 21:12)

    Una volta ho letto che alcuni ricercatori avrebbero individuato il gene della felicità, per cui esisterebbe una predisposizione genetica, immodificabile. Io credo che la felicità sia una nostra, totale scelta, non come condizione di benessere totale privo di dolore, ma come modo di vivere, di pensare. Tutti possiamo essere felici, a mio avviso, sempre e qualunque cosa accade, perché dipende da noi. Ecco perché, poi, non troviamo la felicità negli altri, perché la cerchiamo fuori di dove si trova.
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