Come nasce una storia d’amore seria?

come nasce una storia d'amore seriaCome nasce una storia d’amore seria? Come succede che da un incontro, da una conoscenza o da un flirt si sviluppi un rapporto di coppia destinato a durare? Come può accadere che da sconosciuti e da estranei ci si conosca, si entri in confidenza, si diventi partner e si crei un legame importante, magari il più importante della vita?

Ai nostri tempi le storie d’amore possono nascere a seguito dei casi più fortuiti e più inaspettati: un incontro sui banchi di scuola o dell’università, nell’ambiente di lavoro, in viaggio o a casa di amici, a un aperitivo in compagnia, in palestra, alla gara podistica, al gruppo di lettura, ma anche al supermercato, nel movimento politico, nell’associazione di volontari per la liberazione del mondo dalla plastica.

L’attrazione nasce come una spinta spontanea e involontaria, come un interesse del tutto speciale e una curiosità particolare per l’altro. Per una persona, quella persona lì e non una altra, non altre persone.

Infatti questi slanci sono esclusivi per un uomo e una donna in particolare e sono insopprimibili.

Non può esserci una relazione d’amore di lunga durata se non c’è quell’attrazione sensuale “multisensoriale”, inafferrabile, indefinibile e inspiegabile per il proprio partner o la propria partner.

Ma tutte queste sono condizioni necessarie e non sufficienti per una storia d’amore seria, cioè per un rapporto soddisfacente, arricchente e duraturo.

Che cosa ci vuole per fare una relazione seria

Infatti l’attrazione a breve termine, “sensuale”, istintiva non basta a far nascere una relazione destinata a diventare un sodalizio.

A tutti noi capita o sarà capitato di essere attratti da diverse persone in diverse situazioni.

Talvolta questa attrazione  è un’emozione che ci attraversa, un pensiero rapidissimo che ci passa per la mente, un risveglio dei sensi. Tutte sensazioni che per mille ragioni vengono abbandonate immediatamente, in modo naturale.

L’attrazione può talvolta diventare un rapido scambio di parole con l’altra persona. E non è raro che dopo questo rapido scambio – bam! –  l’attrazione cessi del tutto…

Magari, invece, in altre situazioni e con un’altra persona, si trasforma in una conoscenza o in un incontro sessuale e talvolta in una frequentazione appassionata.

Ecco. Poniamo che ci si trovi in una fase di grande coinvolgimento emotivo e sensuale, di intesa forte e ricca.

E’ amore? E’ una relazione “vera”? E’ una storia seria?

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Quella che abbiamo appena descritto è di certo una forma di amore che, se autentico e genuino, arricchisce, appaga e regala momenti di divertimento. Può anche ispirare, nei casi più fortunati.

Non è una relazione seria, non del tutto e non ancora.

Come nasce una storia d’amore seria?

Una relazione seria deve partire da quei presupposti, certo. E poi deve procedere oltre.

Infatti un rapporto “sano” deve evolvere, deve crescere, deve trasformarsi.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Cioè, fondamentalmente, deve arricchirsi.

L’attrazione sensuale, l’attrazione a breve termine, rimane e c’è molto altro che si deve aggiungere.

Per esempio si deve aggiungere una maggiore conoscenza reciproca.

A contatto e in intimità con gli altri noi non rimaniamo gli stessi.

Scopriamo, in noi e nei gli altri, diversi aspetti, spesso ignoti.

Mettiamo in campo nuove risorse e sveliamo anche insospettabili paure e idiosincrasie.

Ecco perché a questo punto dobbiamo sviluppare una nuova consapevolezza di noi stessi.

Allo stesso tempo, al di là della passione e della sensualità, in una relazione destinata a continuare e a diventare serena e stabile, dopo la prima eccitante conoscenza, c’è la vera scoperta dell’altro.

Delle sue qualità e anche dei suoi difetti e dei suoi limiti, delle sue passioni, dei suoi punti di contatto con noi, quelli sui quali si può costruire un’intesa di lungo periodo.

C’è un’esplorazione del suo mondo interiore. E, insieme, dei suoi progetti, dei suoi valori e dei suoi standard.

E’ quando l’amore sensuale nutre la motivazione a diventare qualcosa di più, che si trova il desiderio, la voglia di trasformare quel che si prova a livello dei sensi in vero amore.

Con spontaneità, senza sforzo e senza forzature.

E’ il desiderio di amare e di essere amati che dà l’entusiasmo di andare più in là, di conoscere meglio l’altro e se stessi in coppia e di valutare anche se si è con la persona giusta.

Le risorse necessarie in questa fase necessaria di passaggio sono l’amore (in primis quello per sé), la pazienza e il tempo.

Non si può avere fretta e non si deve.

L’altra risorsa fondamentale è il coraggio. Quello che serve, come si dice correntemente, a mettersi a nudo e ad accettare la nudità dell’altro, cioè serve a scoprire le proprie vulnerabilità e quelle dell’altro e amare tutto ciò che si rivela ai nostri occhi. In modo reciproco. Ovvio.

Ecco come nasce una storia d’amore seria.

 

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47 Commenti

  1. Avatar di Adele

    Adele 5 anni fa (1 Settembre 2019 15:19)

    Felice di essere io a lasciare il primo commento su un tema che mi sta molto a cuore: il desiderio dell'intimità interiore con l'altro, unito alla pazienza e al rispetto dei tempi. In una società dalle relazioni consumistiche come la nostra attuale, costituiscono il giusto antidoto.
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  2. Avatar di Gea

    Gea 5 anni fa (1 Settembre 2019 17:19)

    Ciao Ilaria, molto bello il tuo nuovo articolo: chiaro, asciutto, va dritto al punto. I punti che elenchi possono essere visti come altrettante ragioni di non volere una storia seria, e in special modo l'intimita' e la connessione. Tanta gente cerca l'intimita' fisica o una pseudointimita' spirituale, ma fugge quando si pone l'occasione di approfondire una relazione e di mettersi davvero a nudo. Credo che il tuo nuovo articolo sia utilissimo anche per porsi queste domande, relativamente a se stessi e alla persona che si frequenta, anche per capire se ci sono i presupposti per una relazione veramente a due, cioe' in cui sentimenti, desiderio e voglia di scoprirsi e di scoprire sono autentici e condivisi. Grazie e buona domenica.
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  3. Avatar di Carla

    Carla 5 anni fa (2 Settembre 2019 17:18)

    Sandra Mondaini sul segreto dell'amore con Raimondo Vianello disse : piacevo a lui quanto lui piaceva a me. Amen
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  4. Avatar di Viviana

    Viviana 5 anni fa (2 Settembre 2019 11:28)

    Buongiorno a tutte/i. L'altro giorno Ilaria ha scritto che lo stakanovismo è uno dei tanti segnali negativi per riconoscere un narcisista e ho avuto voglia di approfondire per capire meglio, perciò ho letto uno dei libri consigliati sul blog, quello di Lowen e mi si è aperta una crepa dentro. Molte delle cose descritte io le ho vissute nella mia infanzia e mi riguardano direttamente. Sono stata la figlia preferita, sono stata amata in base ai risultati che ho ottenuto, sono stata una bambina perfetta, precoce, responsabile, con una disciplina disumana e ciò è continuato in adolescenza. Ho lottato per l'approvazione degli adulti, dei miei coetanei non mi importava. In adolescenza ho avuto pochissime amicizie, sempre con persone che vivevano una situazione disagiata a livello familiare, economico, scolastico, fisico, mi facevo in quattro per aiutarle e mi sentivo molto altruista, in realtà già leggendo la Norwood mesi fa avevo capito che era solo manipolazione. A livello sessuale sono praticamente in uno stato prepuberale e ho 26 anni, in adolescenza non mi interessava avere esperienze, all'università ho dato il mio primo bacio, ma non sono andata oltre i baci e le toccatine da vestiti con nessuno, ho sofferto davvero due volte per relazioni mai iniziate con due persone perverse e in generale mi sono sempre infatuata di persone non disponibili. Non so masturbarmi, ho provato per la prima volta qualche mese fa e non sono riuscita a provare nulla, neanche eccitazione, solo fastidio e umiliazione. So che non bisogna auto-diagnosticarsi nulla, ma credo di essere narcisista o perlomeno gli schemi familiari hanno lasciato tracce profonde sul mio modo di relazionarmi e di affrontare la vita in generale. Da dove devo cominciare per venirne fuori? Non posso continuare ad avanzare intellettivamente mentre il mio corpo è insensibile, vorrei provare eccitazione, conoscere la mia sessualità, avere relazioni autentiche e soprattutto non voglio fare del male a nessuno. Ilaria, so che non sei una terapeuta, ma sei al momento la persona più competente che conosca sull'argomento, credi che sia il caso di rivolgersi a qualcuno per farsi aiutare?
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    • Avatar di Margot

      Margot 5 anni fa (2 Settembre 2019 13:32)

      Ciao Viviana, ho letto il tuo commento e vorrei esprimere un mio parere. Andare da un terapeuta ti può essere di aiuto, già che ti fai autocritica è un passo avanti ma non etichettarti in un modo e riguardo la masturbazione, non forzare la cosa, non necessariamente una persona deve masturbarsi. Io ad esempio ho iniziato a 23 anni e prima non lo avevo mai fatto per vergogna e tabù derivanti dal contesto in cui sono cresciuta.
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    • Avatar di Fisa

      Fisa 5 anni fa (2 Settembre 2019 18:05)

      Margot la sfera sessuale di Viviana è inattiva quindi lei fa bene a provare almeno a masturbarsi. Raggiungere la salute in campo sessuale spesso è un percorso , non sempre viene spontaneo pur interagendo con un partner a livello sessuale. Io ci sono passata. Fa bene Viviana a preoccuparsi perché finora non ha avuto una vita sessuale quindi c’ qualcosa che non va.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (2 Settembre 2019 18:34)

      Ciao Fisa, mi chiedo su che basi puoi dire a) che Viviana finora non ha avuto una vita sessuale. Avere una vita sessuale non significa per forza avere rapporti sessuali con un partner o fare autoerotismo. La vita sessuale è comprensiva di molti altri aspetti. b) Che il non avere avuto finora una vita sessuale (cioè, permettendomi di interpretare, non avendo avuto rapporti sessuali o similari) ci sia qualcosa che non va. Dico questo in modo assolutamente tranquillo e con l'intenzione di costruire riflessioni utili per tutti. La sensazione è che un modo di interpretare come il tuo classifichi un "qualcosa che va o che non va" in base a convinzioni precostituite e senza nessuna base reale. Se riportiamo questo modo di argomentare ad altri campi della vita, potremmo sentirci legittimati ad affermare che chi ha dei comportamenti che non rispecchiano le nostre convinzioni ha "qualcosa che non va".
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    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (2 Settembre 2019 18:41)

      Ciao Ilaria, Mi piace molto questa riflessione. La memorizzo.
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    • Avatar di Fisa

      Fisa 5 anni fa (2 Settembre 2019 19:10)

      Ilaria hai ragione. A me era sembrato che l’ avesse detto lei stessa in vari punti. Forse sono stata troppo categorica nell’ interpretare il suo commento.
      Rispondi a Fisa Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (2 Settembre 2019 19:13)

      Mi permetto di dire che lei di sicuro la pensa come te! ;)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (2 Settembre 2019 14:32)

      Di solito quelli che corrono dallo psichiatra chiedendo “sono narcisista?” hanno o hanno avuto a che fare con narcisisti (genitori, coniugi ecc.). Consultare uno specialista comunque non implica niente, informati bene sullo specialista da contattare e vai, perché no?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (2 Settembre 2019 18:55)

      Cara Viviana, intanto al giorno d'oggi si fa un gran parlare sia di "narcisismo", sia di "narcisismo perverso". Il narcisismo è una caratteristica umana che è bene che tutti abbiamo in dosi sufficienti. Il "narcisismo" di cui si parla come tendenza "antropologica" dei nostri tempi è un'attitudine al mettere al centro se stessi in modo autoreferenziale ed egoista. Quando io ero adolescente si parlava di "edonismo". Ora si parla di narcisismo. Poi c'è il "narcisismo perverso" o "patologico" che è un disturbo della personalità e che è molto diffuso. Uno dei tratti tipici dei narcisisti perversi è che non hanno nessun senso di colpa, nessuna consapevolezza dei propri comportamenti disfunzionali in quanto disfunzionali e nessuna propensione a modificarli (anzi, fosse per loro li rafforzerebbero), figurati se hanno intenzione o voglia di "curarsi". Da quel che leggo direi che tu proprio non rientri nella casistica... Mi trovo d'accordo su quanto dici di te, con una frase importante che riporto espungendo un aggettivo: "gli schemi familiari hanno lasciato tracce sul mio modo di relazionarmi". Questo capita a tutti. Su di te quelle tracce hanno determinato alcuni comportamenti che tu hai bene identificato e vuoi modificare. Siamo molto avanti nel programma. La sessualità umana e in particolare quella femminile sono un filo complicate (tranquilla: niente di insuperabile) ed è utile e necessario darsi tempo e modo, volersi bene e avere pazienza con se stessi. Quello che oggi sembra difficile, addirittura umiliante, domani può diventare divertente, arricchente, illuminante. Davvero, prendi tutto con calma. Ti suggerisco di dedicarti al tuo corpo facendo molta attività fisica, sia di tipo sportivo, sia di tipo "artistico". Rivolgersi a un terapeuta è di certo un'opzione e allo stesso tempo è importante non considerarsi "malati" o "problematici" a tutti i costi e per questo sarebbe necessario interloquire con qualcuno di competente, saggio e trasparente. Cioè con qualcuno che non tenda a patologizzare la qualunque. Detto questo, dato che siamo in tema di letture, te ne suggerisco una che penso potrebbe esserti molto utile: "Le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto".
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    • Avatar di Viviana

      Viviana 5 anni fa (2 Settembre 2019 19:44)

      Grazie a tutte per avermi dato un parere. Cercherò di "non forzare la cosa" come ha scritto Margot e di essere più paziente e indulgente con il mio corpo e con la mia inesperienza. Ancora una volta fissarmi sul risultato a ogni costo mi sta facendo perdere di vista il "percorso". Fisa hai colto in pieno, da qualche mese a questa parte lo vivo come un problema e come qualcosa che non va, e non è l'atteggiamento più produttivo. Ma soprattutto grazie Ilaria, quella lettura mi ha davvero angosciato, contro ogni previsione, ma ha portato ad aumentare la mia introspezione, a mettere a fuoco, e questo è sicuramente un bene. Al momento non pratico nessuno sport, occorre rimediare. Non sono sicura di aver compreso cosa intendi per sport artistico, fai riferimento a certi tipi di danza? E grazie anche per il consiglio di lettura!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (2 Settembre 2019 19:45)

      Danza, ballo, yoga etc.
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    • Avatar di Silvia

      Silvia 5 anni fa (2 Settembre 2019 20:57)

      Ciao Viviana, le tue riflessioni mi hanno fatto una grande tenerezza e dimostrano un forte spinta all’autoanalisi e al cambiamento. Tutti segnali positivi, che direi proprio ti portano nella direzione opposta a patologie come il narcisismo perverso, tra le altre. Come ti è stato già detto, già il fatto di essere consapevole di avere comportamenti che vuoi modificare ti colloca a metà dell’opera. Il fare amicizia, ad esempio, o il porsi in modo positivo con le persone è un’arte che puoi certamente affinare e perfezionare nel tempo, così come la conoscenza del tuo corpo e della sessualità. Ognuno sviluppa l’interesse a scoprire il proprio corpo in momenti diversi, e non necessariamente coincidono con l’adolescenza o pre-adolescenza. Se ti dai il tempo necessario e inneschi la voglia di scoprirti e scoprire gli altri, secondo me avrai molte soddisfazioni! Come dici tu stessa, molto sta nel fatto che ognuno di noi è in cammino lungo un percorso, non tanto nella meta in se’, che se proprio vogliamo dire molto spesso è il percorso stesso.
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    • Avatar di Viviana

      Viviana 5 anni fa (2 Settembre 2019 23:50)

      Ciao Silvia, hai ragione: è un'arte, c'è bisogno di volontà, ma soprattutto di tanta pratica. Gli schemi sbagliati non si cambiano in un giorno, ma piano piano me li lascerò alle spalle.
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  5. Avatar di Rexely

    Rexely 5 anni fa (1 Settembre 2019 19:06)

    Ho letto e riletto questo articolo ma sinceramente continuo a non capire.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (1 Settembre 2019 21:01)

      Che cosa nello specifico continui a non capire?
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    • Avatar di Rexely

      Rexely 5 anni fa (1 Settembre 2019 22:41)

      Non riesco a capire cos'è l'amore sensuale e cos'altro è necessario oltre al amore sensuale per renderlo serio? Io ho sempre pensato all'amore come a una sensazione in cui ti senti "a casa" con una persona, in tutti i sensi (sessuale, mentale e spirituale). È forse questo?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (3 Settembre 2019 11:54)

      Ciao Rexely, l'amore sensuale, l'attrazione sensuale, la sensualità è una componente importante e preziosa di un rapporto e può esserci anche tra due persone che non intendono e non riescono ad avere una rapporto di coppia duraturo. E' una componente indispensabile al rapporto di coppia duraturo. "Sentirsi a casa" è un'espressione che di sicuro rende bene il clima di intimità e di confidenza e di agio che ci deve essere tra due partner in un rapporto di coppia che qui abbiamo definito "serio". Allo stesso tempo porta ancora una volta l'attenzione sull'aspetto "esterno" e sulle condizioni "esterne" necessarie perché si stia bene. Se mi "sento a casa" allora bene. Altrimenti... E da qui possono nascere false aspettative e fraintendimenti. L'intesa sessuale, quella mentale e quella spirituale sono tutte importanti, certo, e allo stesso tempo rivelano un aspetto di romanticismo negativo. In una coppia che funziona ci devono essere anche la volontà di farla funzionare, l'impegno, il desiderio del meglio per sé e per l'altro. Quindi è necessario essere realisti per realizzare quello a cui teniamo di più.
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    • Avatar di Rexely

      Rexely 5 anni fa (3 Settembre 2019 14:23)

      Ho capito allora, l'amore serio sarebbe la sensazione reciproca di "sentirsi a casa" in tutti i sensi unita alla voglia (reciproca anche questa) di impegnarsi in un progetto di vita insieme.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (3 Settembre 2019 14:28)

      Esatto. E poi di accettarsi, di volersi bene, di collaborare etc etc :)
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    • Avatar di Lela

      Lela 5 anni fa (2 Settembre 2019 8:35)

      Scusate, non c'entra niente con l'articolo e forse avete già affrontato l'argomento, ma io frequento il blog da poco...ma a fronte di quali oscuri ragionamenti o impulsi vengono messi i meno e i più ai commenti???? :):):) Io il più delle volte non li riesco a capire! Ad esempio, a questa risposta di Ilaria a Rexely...ma proprio solo perché è qui sottomano, perché ce ne sarebbero altri di più incomprensibili. Uno dei meno potrebbe argomentare la cosa? Giusto per capire... :):)
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    • Avatar di AnnaV

      AnnaV 5 anni fa (2 Settembre 2019 9:12)

      @Lela: LOL! Sono degli haters, quindi più meno hai, più sei femminazi e sgradita al Fantozzi medio del webbe che si pensa maschio alfa, quindi sulla strada giusta per non ritrovarti in ciabatte :) Utili per ricordare cosa c’è, là fuori, tipo: se spariscono e non si trova nessuno di decente non sei necessariamente tu il problema. Buona giornata.
      Rispondi a AnnaV Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 5 anni fa (2 Settembre 2019 9:23)

      Ciao Lela, non c'e' niente da capire, nel senso che molti visitatori del blog di Ilaria mettono i meno per esprimere la loro antipatia verso Ilaria e alcuni commentatori e danno i piu' ai commenti che gli vanno a genio (forse scritti da loro stessi, specialmente se si tratta di troll). Molti si limitano a bombardare di meno le risposte di Ilaria e di altri perche' non sanno esprimere il dissenso con un commento chiaro e argomentato. Tutto sommato e' meglio vedere decine di meno che commenti "trollanti" e offensivi - visti i tempi che corrono, e' probabile che ne arrivino e Ilaria non li pubblichi.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Lela

      Lela 5 anni fa (2 Settembre 2019 10:44)

      Gea e AnnaV grazie della spiegazione!!! Pensavo e temevo che fosse una cosa del genere.... :):) Quindi che dire...viva i meno!!!!! :):):)
      Rispondi a Lela Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 5 anni fa (2 Settembre 2019 11:24)

      Non c'e' di che, Lela! Buona giornata! 😊
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 5 anni fa (3 Settembre 2019 12:45)

      Più "meno" per tutti! :D :D
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (3 Settembre 2019 14:20)

      :D :D :D
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (2 Settembre 2019 13:54)

      Ciao Gea, Sono d'accordo con te. Già capisci una persona dalla voglia di confrontarsi e di crescere dall'interazione qui sul blog.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

  6. Avatar di Alessia

    Alessia 5 anni fa (1 Settembre 2019 14:45)

    ......."Ai nostri tempi le storie d’amore possono nascere a seguito dei casi più fortuiti e più inaspettati: un incontro sui banchi di scuola o dell’università, nell’ambiente di lavoro, in viaggio o a casa di amici, a un aperitivo in compagnia, in palestra, alla gara podistica, al gruppo di lettura, ma anche al supermercato, nel movimento politico, nell’associazione di volontari per la liberazione del mondo dalla plastica " ......... magari fosse vero !!! 😢!! Il mio problema è proprio questo , dovunque vada , non ho mai "colpito" nessuno !!
    Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

    • Avatar di Adele

      Adele 5 anni fa (1 Settembre 2019 18:58)

      Ciao, Alessia. Posto che non hai mai colpito nessuno (questo lo pensi tu, ma ne sei sicura?!?), ti ha mai colpito nessuno, a te?
      Rispondi a Adele Commenta l’articolo

    • Avatar di Alessia

      Alessia 5 anni fa (4 Settembre 2019 17:13)

      Si ,sono sicura , non ho mai visto e sentito un uomo che mi facesse un apprezzamento o facesse in modo di avvicinarsi per conoscermi ! Mai un invito o un'uscita da anni ! Così alla fine , evito di farmi piacere qualcuno , mi guardo in giro ma senza interesse ,perché in passato , quando avevo un interesse per un lui ,alla fine io diventavo l'amica confidente o mi domandavano il numero di qualche altra amica !
      Rispondi a Alessia Commenta l’articolo

    • Avatar di Angela

      Angela 5 anni fa (1 Settembre 2019 20:48)

      A me non colpisce neanche qualcuno! I miei innamoramenti sono stati rari e con lunghissime pause, tra l'uno e l'altro... E ho visto persone che nello stesso lasso di tempo hanno cambiato più partner, si sono sposate, separate, rifidanzate... Mah!
      Rispondi a Angela Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (1 Settembre 2019 21:19)

      Ciao Angela, In effetti c'è chi cambia patner in maniera repentino. Come fanno ? E una bella domanda. C'è da capire poi se siano realmente felici e se è realmente quello che vogliono. Però va detto che una certa invidia la fanno.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 5 anni fa (1 Settembre 2019 21:25)

      Ma allora, Emanuele, chiariamoci. Siamo dalla parte di chi si dispera per quell'unica persona (magari anche molto disturbata) con la quale non si riesce ad avere un rapporto o semplicemente ci piacerebbe avere un partner (possibilmente strafigo/a) e quindi si prova invidia per chi, riesce a sostituire un partner con l'altro? E' necessario mettersi d'accordo con se stessi e financo con i propri valori, dato che inevitabilmente, quel che siamo e proviamo si rispecchia nella nostra vita...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuele

      Emanuele 5 anni fa (1 Settembre 2019 21:37)

      Chiaro il concetto Ilaria.
      Rispondi a Emanuele Commenta l’articolo

    • Avatar di Carla

      Carla 5 anni fa (2 Settembre 2019 17:24)

      Neanche io. O quasi
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    • Avatar di mary

      mary 5 anni fa (9 Settembre 2019 18:14)

      Ciao a Tutte! Ti comprendo benissimo Alessia siccome anch'io mi sono sempre chiesta ma sono invisibile o sono come la figlia di Fantozzi? Premetto che ho un lavoro a contatto col pubblico quindi sono anche da chiacchiera facile e d'altronde di aspetto curato. Beh.... non so che dire!!! Una mia amica/conoscente con due bimbe piccole conviveva da 4 anni...lasciata e ora già felice e accasata con un'altro...cioè se io ero lei a voglia di sta sola con 2 creature. Comunque condivido anche il pensiero di Ilaria che ci sprona sempre ad uscire , fare cose diverse ed in ambienti diversi ,pure a volte una semplice passeggiata cambiando percorso per recarci al lavoro. Penso che non siamo tutte uguali ,ovviamente, e quelle come te e me sono/siamo solo più selettive e ciò questo agli uomini arriva. Comunque dopo a quanto detto ; per ora sono circa 7 mesi che esco con un ragazzo straordinario, un angelo in tutti sensi ma c’è un MA: non ne sono innamorata in pieno e voglio continuare lo stesso. Perchè?! Ho 35 anni e nessuno non mi ha mai amata e rispettata come altri,cercata ecc…poi ha un ottimo lavoro,istruito,curato….ho compatibilità caratteriale e provo attrazione , insomma da sposare:) A parte l’ironia credo che si arrivi ad un’età o dentro o fuori e non mi dite mi accontento, sì ..mi voglio accontentare per ora. Parliamoci chiaro alle nostre mamme o nonne ma quante scelte avevano? E poi più grandi si diventa e più l’amore si razionalizza e si pensa ad altro di costruttivo e concreto. Poi ognuno fa come gli pare e sente. Buona Fortuna!
      Rispondi a mary Commenta l’articolo

  7. Avatar di Lea

    Lea 4 anni fa (10 Ottobre 2020 21:13)

    Cara Ilaria, vorrei mandarti questo messaggio perché mi sento molto triste e vorrei fare chiarezza con me stessa. Dallo scorso Natale ho cominciato a frequentare un ragazzo che vive in una città lontana dalla mia, dopo un po' di uscite ci siamo messi insieme. Io credo che sia la persona più bella dentro che ho frequentato nella mia vita. Non è per niente superficiale e con me non si comporta mai in modo discutibile. Prima di uscire con il mio attuale ragazzo frequentavo un' altro ragazzo di cui ero profondamente innamorata ma con cui ero costantemente in crisi perché spesso sbottava in scenate di gelosia completamente infondate. Per diversi mesi ci sono rimasta in contatto ma alla fine abbiamo diradato sempre più il nostro rapporto tanto da arrivare a non sentirci più. Il mio ragazzo attuale sapeva tutto questo ma non mi ha mai fatto pressioni di nessun genere e mi è sempre stato vicino. Adesso posso dire che mi manca la mia vecchia storia ma sono consapevole dentro di me che era una storia senza via di uscita, e nonostante fosse caratterizzata da una passione fortissima non permetteva lo sviluppo di una relazione sana a causa della sua forse gelosia. Con il mio attuale fidanzato sto bene, ma dato che siamo lontani ci prendiamo cinque al mese per stare insieme. Io noto sempre che 5 giorni attaccati mi sembrano sempre troppi, dopo un paio di giorni sento che mi manca il mio spazio e vorrei tornare a casa. Non riesco a capire se tutto ciò mi accade perché ancora non ho superato la fine della relazione passata. O perché stare 5 giorni consecutivamente insieme può diventare pesante se non ho delle attività a cui dedicarmi quando sono da lui; tanto da farmi sentire spompata quando torno, e con il mio equilibrio da ristabilire. Premetto che io sono sempre stata una persona molto solitaria, non esco spesso e sto bene quando dedico il mio tempo al mio lavoro. I miei amici e eventuali fidanzati li ho sempre frequentati una sera nel weekend ma non sono mai stata molto propensa a passare giornate intere in compagnia proprio perché dedico al lavoro la maggior parte del mio tempo, scelta di cui non mi pento assolutamente. Spesso però cado in crisi perché penso che se fossi veramente innamorata di lui non dovrei annoiarmi a starci insieme anche per più giorni. Allora comincio a pensare che dovrei lasciarlo per essere profondamente corretta. Ma all' idea di lasciarlo mi si spalanca un calvario. Sono profondamente in confusione, non capisco se la mia difficoltà è data dalla mia incapacità a gestire questo rapporto a distanza o semplicemente alla mancanza di un sentimento veramente forte.
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (10 Ottobre 2020 22:44)

      Ciao Lea, secondo me la tua difficoltà è data dal fatto che hai il terrore di restare sola. Non sei innamorata di questo attuale ragazzo, lo definisci "bello dentro" e si capisce che è un tipo molto comprensivo, molto affidabile, molto paziente. Poi? Un grande boh? Ho letto una frase del Vangelo di Giovanni, detta da Gesù: "Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi". Dobbiamo riconoscere la verità, la nostra verità, che è una sola. Non raccontarci favole, tipo "con il mio attuale ragazzo sto bene". Definisci "bene". Cos'è per te stare bene? Ti senti davvero "bene" con lui? O ti senti che da sola staresti peggio?
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    • Avatar di Serena

      Serena 4 anni fa (11 Ottobre 2020 8:43)

      Cara Lea, secondo me sai bene di non essere innamorata di lui,così come sai che la relazione precedente non faceva per te. La tua è un'immensa paura della solitudine, del vuoto, di tutta quella libertà che ti si spalancherebbe all'orizzonte se solo lasciassi andare entrambi e rivolgessi lo sguardo a te stessa.
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  8. Avatar di SoleLuna

    SoleLuna 2 anni fa (10 Ottobre 2022 23:34)

    Ciao Ilaria, spesso dici che la persona che si frequenta va "messa alla prova", cosa intendi di preciso? ci daresti qualche esempio concreto? Da circa 3 settimane sto frequentando un ragazzo. Abbiamo passato delle uscite e degli scambi telefonici parlando sempre e solo di cose leggere, finchè ieri, un po' anche per metterlo alla prova, gli ho voluto rivelare una mia piccola cosa personale (una piccola preoccupazione, niente di che). Ho buttato lì giusto un paio di frasi, senza suonare pesante, per poi passare a cose più piacevoli e leggere senza più tornare sull'argomento. Non mi è piaciuto come ha "risposto" alla mia diciamo "prova". Mi è sembrato totalmente privo di empatia. Prima ha voluto sapere di cosa si trattasse ma più per curiosità stile gossip, per poi buttare lì una frasetta di circostanza ripetendo alcune tra le parole usate da me (come se non sapesse che dire o non fosse capace di darmi un minimo di incoraggiamento). Dopo questo episodio mi sono raffreddata nei suoi confronti e non ho più molta voglia di interazione con lui. So bene che dobbiamo essere noi la roccia di noi stessi, ma da una persona che potrebbe a livello teorico, stare insieme a me, mi aspetto che sia capace di empatizzare e di darmi un minimo di supporto morale, se capita qualche giornata no ogni tanto. Vale come messa alla prova, per come la intendi tu? che cos'altro si può fare di utile a questo scopo?
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  9. Avatar di Emanuele

    Emanuele 5 anni fa (1 Settembre 2019 16:38)

    Vero ovunque si può incontrare qualcuno. Eh mi piacerebbe incontrare qualcuno che mi faccia ancora battere il cuore.
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