Che cos’è l’amore e come farlo entrare nella tua vita

che cos'è l'amore

Che cos’è l’amore?

Eccomi qua, io, me in persona, a rispondere a una domanda che storicamente e sempre si fanno e si sono fatti tutti, dai coniglioni più analfabeti, ma tanto analfabeti, anche a livello sentimentale, ai genialoni immortali.

Proprio quelli così geni, che il nostro sapere si basa quasi tutto sulle loro scoperte.

Perfino religiosi, e fondatori di religioni, pensa un po’, profeti, guide spirituali e anche figli di dio, illuminati, padri della Chiesa (e di molte chiese diverse). Pensa un po’.

Quanto a risposte non ne abbiamo moltissime di che vogliamo considerare per lo meno un po’ certe e un tantino rassicuranti.

Quindi immaginati un po’ quale possa essere il mio contributo al tema.

Ecco, giusto, per mettere un po’ in ordine le idee e chiarire subito il tenore della trattazione.

Per “settare” il livello delle aspettative. Come dicono alcuni con un vocabolario povero.

"Ci si innamora a vent’anni: dopo si innamorano soltanto le cameriere. Gianni Agnelli"

A questo punto tu starai pensando: “Scusami, Ilaria, con tutta la stima del mondo, ma se non sai nulla o quasi sull’argomento, o nulla di più di quello che si può leggere in giro, perché accidenti ti ci metti a scriverne? Lascia stare che risparmiamo tempo tu e anch’io, dài.”

Beh, intanto, ma penso che tu te ne sia già accorta, gira e rigira, di fatto questo è il tema centrale del blog.

E, appunto per questo mi sento in dovere di scrivere un articolo per fare il punto.

Perché a quasi dieci anni dalla fondazione del blog, alla soglia degli anni ’20 del XXI secolo, mi rendo conto, con un certo sconforto, che di amore ben poco si sa.

Cioè non che i grandi del mondo non vi si siano dedicati con intelligenza, competenza, passione e profondità lasciandoci un enorme patrimonio di risorse per capire, o capire un po’ di più e un po’ meglio.

O almeno per provarci.

Il fatto è che, proprio, non vogliamo capire.

***

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***

Che cos’è l’amore: ma tu lo vuoi sapere e lo vuoi davvero l’amore?

Perché capire l’amore è difficile, dato che la comprensione l’intelligenza emotiva, trovano sulla propria strada ostacoli e interferenze che vanno ben al di là della logica.

E per quali non bastano l’intelligenza e la conoscenza.

Ci sono persone con un QI altissimo, che possono essere degli stronzi eccezionali o dei falliti totali nelle relazioni.

E ci sono tantissimi che sono intelligentissimi, stronzissimi e fallitissimi.

Anche se hanno potere, denaro e successo esteriore.

Ma sai quanti?

Capire l’amore è difficile anche perché c’è molta pigrizia – chiamiamola pure “accidia”, che è veramente un atteggiamento molto negativo verso la vita – a livello emotivo (traduco con un esempio: invece di migliorare come persone e diventare autonome sentimentalmente ed emotivamente, uomini e donne preferiscono trovare dei sostegni, dei capri espiatori, dei responsabili esterni alla propria mancanza di autosufficienza emotiva).

Inoltre, capire l’amore è difficile,  perché ormai il mondo è popolato da generazioni, che nate e cresciute a qualsiasi latitudine e a diversi livelli di opportunità, o se la sono sempre “trovata cotta”, come si dice dalle mie parti, o siccome vedono che è più facile “trovarsela cotta”, pretendono di “trovarla cotta” e si comportano di conseguenza.

Non è un approccio che paga, anche se la mamma e il papà te lo hanno fatto credere e hanno minacciato la tua maestra che ti aveva spiegato che non si picchiano i compagni di classe e non li si insultano.

L’atteggiamento di pretendere di trovarla cotta è devastante. Per chi lo adotta in primis.

E tra questi, mi dispiace dirlo, ma è  solo che vero, ci sono legioni di donne rimaste bambine, anche se sono docenti universitarie, magistrate, ricercatrici di biotecnologie, insegnanti e di tutto e di più, e che non è che non hanno capito niente dell’amore, non vogliono proprio capire.

Perché questo comporta uno sforzo di crescita personale che non hanno nessuna voglia di fare.

Più facile frignare e lamentarsi.

"E io anche morirò, questo è certo, ma nel frattempo mi sono innamorato anche dopo i vent’anni, anche dopo i trenta, anche dopo i quaranta. E non sono una cameriera, anche questo è certo. E insomma, meglio essere innamorati che avere così tanta paura della morte da non innamorarsi più, mi sono detto. Lo Scorfano"

Attenzione, perché se ho iniziato dura, non procedo tenera, anche se ci sono temi interessanti che ho intenzione di trattare in modo originale.

Per un atterraggio, a conclusione, morbido. Per chi la vuole capire, ovvio.

Una delle altre ragioni per le quali le persone non capiscono e non vogliono capire dell’amore (ed è molto collegata a quella del “trovarsela cotta”) è che la cultura nella quale siamo immersi tende a coltivare, prendersi cura, aumentare rinforzare la stupidità dei più.

La stupidità, l’idiozia, l’incompetenza e l’incapacità sono valori di cui andare orgogliosi di questi tempi.

Da mostrare con vanto.

E quindi, via all’incitare quelli che già stupidi di loro a non capire un razzo della realtà circostante.

Perché, questo è un concetto noto, se non si capisce un razzo della vita e si vive a casaccio, si è estremamente controllabili.

Di più: manipolabili.

E, mi dispiace dirlo, in testa alla classifica delle persone che vengono trattate come idiote dai manipolatori della classe dirigente (che non sono i poteri occulti, forti, e i complottari) e mantenute nell’idiozia e nell’inconsapevolezza di sé ci sono le bambine e le donne.

Non che gli uomini non siano manipolati (pensa a milioni di pirla che soffrono quando una squadra di calcio formata da mercenari strapagati perde).

Ma le donne, quanto a vittime di manipolazione, sono molto avanti. O comunque, pagano prezzi emotivi ben più pesanti.

Beninteso, io sono più che convinta che questo sia il secolo delle donne (diamoci una mossa però, giacché hora ruit, il tempo scorre implacabile, e ancora due/tre decenni e poi perdiamo anche questa opportunità e ci tocca aspettare il secolo ancora prossimo e io non sono sicura di essere qui in questa forma) e che ci sia una chiara avanzata, a livello di individui, delle donne.

Cioè, si tratta di poche privilegiate.

Giacché ci sono donne, che appartengono a un’élite, che il secolo se lo prendono e se lo prenderanno.

Ma per tutte le altre, sfigate, che soggiaciono agli stereotipi già vecchi ai tempi delle loro nonne, ciccia.

Da quando io ero adolescente, alla fine degli anni ’80, ti assicuro che la massa delle donne, nella propria vita privata hanno perso terreno.

Percepisco in molte ventenni di oggi mentalità retrive che, negli anni ’80 (periodo orrendo peraltro), avrebbero scandalizzato, per la loro arretratezza, anche una nonna semianalfabeta.

E le nonne semianalfabete ai tempi ce ne erano ancora molte.

Poi certo vedo intorno a me giovani donne con un determinazione d’acciaio e soprattutto con la certezza che non devono chiedere niente a nessuno.

Ma appartengono a un’elite, di forza emotiva, intelligenza logica e razionale.

E di voglia di sfondare, mica di dipendere. Di essere autonome, mica bisognose.

Perché, lo sai vero, che con tutta questa democrazia sbandierata, il mondo si sta sempre più dividendo tra élite e masse sfigate, vero?

Dovunque ci si trovi.

Se non lo sai, prova a prendere in considerazione questo aspetto.

Magari ti aiuta a distrarti per un attimo dal pensiero del sorriso del personal trainer della palestra.

Tornando a noi: le donne sono e rimangono le principali vittime del rimbecillimento collettivo.

In via diretta (vengono cresciute a furia di messaggi rimbecillenti) e in via indiretta (si relazionano con un uomini che sono stati cresciuti con e hanno fatto propri quei messaggi rimbecillenti, non solo quelli che riguardano loro stessi, ma anche quelli che penalizzano il femminile).

E alla base di qualsiasi messaggio rimbecillente e manipolatorio, diretto a uomini o a donne, non fa differenza, viene veicolato il concetto: “Tu non vali niente, tu non puoi fare nulla, tu non sei capace di nulla.”

“Tu non ti ami e non sei amabile. Quindi non amarti. E per consolarti di questo pensiero disperante, fai altro.”

Ripeto, questi ti inculcano fin nel profondo delle midolla il concetto: “Tu non ti ami, non sei amabile. Non amarti. Sbattiti, agitati, stai in ansia, ma evita l’amore per te stesso/a.”

Cioè, se pensi che una delle coppie di riferimento del momento sono i “Ferragnez”, due che non si amano (non amano se stessi) come pochi…

Solo che il trucco è un filo più raffinato e, come tutti i trucchi, occulto, nascosto, apparentemente segreto o noto solo a pochi eletti (a ridaje): esplicitamente il messaggio dice il contrario: “Tu sei libero per tutto, tu puoi tutto, tu sei capace di tutto.”

Già che questi messaggi (“Tu sei al centro del mondo (il nostro, come pollo da spennare)”) li diano le pubblicità di smartphone, di profumi, di linee telefoniche, di auto, di vestiti, di make-up, di crociere, la dice lunga quanto sia poco autentico tutto ciò.

Cioè, si tratta di un condizionamento bello e buono nel doppio senso che ha il termine. “Tu puoi tutto, solo e a condizione che tu abbia questo smartphone, questo vestito, questa auto.”

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Stupendo, meraviglioso, insuperabile…

Magia allo stato puro.

Per le donne e per gli uomini ci sono poi delle varianti di genere (scusate la parolaccia): le donne possono tutto purché abbiano un marito e dei figli, siano senza rughe e senza cellulite etc; abbiano i pavimenti puliti e un lavoro gratificante, ma non troppo.

Gli uomini possono tutto purché abbiano molte amanti, degli addominali d’acciaio e una macchina che devono pagare a rate.

L’importanza di avere un marito, purchessia, si intenda – per le donne – è direttamente proporzionale alla necessità di incrementare il fatturato delle vendite di creme antirughe e anticellulite; l’importanza del numero di amanti è direttamente proporzionale all’obbligo aziendale du far girare la nuova linea di produzione di fuoristrada appena delocalizzata, di prendersi i sussidi statali e di ammortare i costi di progettazione e alla necessità di distribuire stock options di valore al management.

Questo in estrema sintesi.

Progresso? Evoluzione? Crescita reale? Zero. Meno di zero. Si arretra.

Per cui ogni anno che passa, io non solo divento più vecchia e accumulo più esperienze (alcune anche difficili, eh), dato anche che mi impegno a fare più esperienze possibili.

Ma, con sconcerto, osservo crescere a dismisura l’incompetenza sentimentale.

I commenti del blog, la mia mail, la mia pagina Facebook, i colloqui con chi fa percorsi di coaching con me (e per quel che riguarda questo sto abbassando la scure per un’ulteriore selezione, ancora più severa, perché devo soprattutto essere d’esempio) la vita che si svolge attorno a me, rigurgitano di pure e semplici idiozie sentimentali.

Spesso insostenibili.

Professioniste ultratrentacinquenni sposate che sono state “sedotte” (solo a parole e via Whats’App) dal collega di lavoro piacione, che poi ha avuto un trasferimento, mi chiedono disperatissime, a fronte del fatto che lui nemmeno risponde più ai loro messaggi, che cosa possono fare.

Ma che vuoi fare, cara? Raccogli i tuoi stracci.

Occupati – seriamente finalmente – della tua vita e non farmi perdere tempo, perché io capisco – e capisco davvero – ma anche con me non è che fai una splendida figura,  a raccontarti in questo modo. Anche se io non ho la coda davanti.

E raccontarti in questo modo e sputtanarti, anche con me, che ho lo stomaco di ferro e il cuore d’oro, non fa bene soprattutto a te.

Anzi, con me non fai una splendida figura, a maggior ragione, perché nel 90% dei casi ho maggiore capacità di insight del maschio per il quale di disperi, ma non per meriti miei, ma per demeriti suoi.

Ventenni con tutta la vita davanti (e quando dico “tutta la vita davanti” intendo dire che la vita è fatta di TUTTO e che una relazione sentimentale è solo una piccola parte di quel tutto) che si fanno intortare e si perdono dietro a uno dei milioni di quarantenni sfaccendati, falliti e inconcludenti, separati e con figli. E pure con reddito incerto. E magari anche, perché no, qualche forma di dipendenza. Non parliamo di che progetti di vita posso avere questi idioti in libertà. E di quanto possano essere capaci ad amare.

Quarantenni che conoscono il signor Unoqualunque su Tinder (su Tinder!!!), ci escono tre volte e mi chiedono, come se fosse la cosa più importante del mondo e, soprattutto della loro vita, di fare coaching con me per poter instaurare con lui una relazione seria (?!?).

Cinquantenni che escono da matrimoni e da relazioni disastrose (cioè da una sequela di relazioni disastrose, magari anche matrimoniali) e, prima ancora di aver trovato una nuova casa e un impiego che garantisca loro il livello di sussistenza del quale i tribunali italiani si impipano, si struggono per un uomo più vecchio di loro di 15 anni con problemi di salute e comportamentali. E la prostata ormai di dimensioni da guinness.

Nel frattempo non solo non si occupano delle proprie entrate economiche, di leggere un paio di libri o di fare qualche visita in un museo. Ma scherzi?

Di fronte all’opportunità di avere come partner un rifiuto dell’umanità, perché mai dedicarsi ad attività tanto inutili e tanto arricchenti?

Per non dire poi delle legioni di donne che sulla mia pagina Facebook (lasciamo stare tutto il resto del web, che non ne verremmo a capo) che parlano di amore come “dolore e basta”; “fusione totale”; “intesa perfetta”; “fiducia totale”. Oh, mio dio…

Ma dove vivete, tesori cari, nel Paradiso dei Bambini (se questa battuta non l’avete capita, lo comprendo e, se volete, chiedetemelo e velo spiego nei commenti)?

Ecco, no, non ci siamo.

Così non va.

Nel 2018 un filo (un filo, un minimo sindacale) di dignità le donne lo devono pretendere per sé.

E la dignità non si ha per decreto, per legge, perché qualcuno te la mette su un piatto d’argento.

No.

La dignità solo tu te la puoi dare.

E te la puoi dare e te la devi dare.

" La dignità uno se la può e sa la deve dare. Ilaria Cardani"

Oltretutto la dignità non è molto diversa dall’amore per sé.

Che cos’è l’amore: qualche elemento base

Se hai resistito a leggere fin qui, brava.

O sei molto masochista o sei molto intelligente.

Magari, come spesso accade per molte signore, entrambe le cose 😊

Rilassati adesso che la parte “cruda” dell’articolo è finita e arriviamo alla parte tenera e dolce.

Più o meno.

Dopo un volo turbolento, l’atterraggio si fa morbido.

Tutte le riflessioni su che cos’è l’amore  che  hai letto sopra (più altre) mi sono venute  inaspettatamente (ma solo all’apparenza) dalla lettura di un articolo della blogger Maria Popova  dedicato a un libro per bambini, The missing piece and the Big O, in italiano, Il pezzo mancante e la grande O.

“O” sta per “O”, non farti strani film, e non essere maliziosa, ché stiamo parlando di un libro per bambini.

Un libro per bambini che io non conoscevo, degli anni ’70, scritto da Shel Silverstein, autore eclettico e poliedrico.

Il pezzo mancante e la grande O in realtà è stato preceduto da un altro libro, Il pezzo mancante.

Sono entrambi libri dedicati prima di tutto alla vita, all’amore per la vita e poi all’amore e alla serenità emotiva.

Già il concetto di “pezzo mancante” (o “pezzo perduto”), che ha tra i propri teorici , in qualche modo, addirittura Platone, è un concetto, una convinzione i cui pericoli per l’emotività di quelli ci vogliono credere, sono terrificanti.

In questi due geniali e quindi, come tutte le opere geniali, semplicissimi libri, vengono, attraverso due storie brevi ed efficacemente illustrate, spiegati tutti i concetti base dell’autonomia emotiva, della disperata e disfunzionale ricerca d’amore, del danno che molti legami, anche nati sotto i migliori auspici possono fare a chi si lega in modo cieco ed esclusivo.

O di come molti legami possano nascere attraverso affinità tra i due partner; affinità che con il tempo possono rarefarsi, dato che si evolve o si cambia in modi e direzioni differenti, e quindi causare la fine del legame.

Inutile dire che sono rimasta molto positivamente colpita dalla lettura di questi libriccini (lettura intensa ma lieve, visto il target di riferimento).

In realtà, al di là di condividere l’opinione di alcuni grandi pensatori che i migliori libri per bambini parlano agli adulti, quello che mi ha colpito più di tutto del messaggio di Silverstein è la chiarezza con cui spiega che se si ci lascia ossessionare o anche solo coinvolgere troppo da una relazione o dalla sua ricerca, si perde tutto il resto.

Si perde il gusto della vita, la gioia di essere nel mondo. Il contatto con le persone. Con la natura. Con la varietà delle esperienze di un’esistenza.

E, quindi, di fatto si perde il senso dell’amore, si perde l’amore.

Ecco, prima di appaturniarti su interrogativi filosofici su che cos’è l’amore, o di interrogarti se il barista del locale all’angolo ti ama perché ti ha detto “Ciao!” con un sorriso, non perdere di vista le basi.

" La vita è così bella, grande e vasta che è uno spreco concentrarsi solo su una relazione e sulla sua ricerca. Ilaria Cardani"

Non c’è amore dagli altri e per gli altri se non c’è amore e rispetto di sé, della vita e della propria vita.

Senza senso della propria dignità e della dignità della propria esistenza, a prescindere, inutile affannarsi a cercare l’amore e a capire che cos’è l’amore.

***

Nota importante: l’immagine di questo articolo è “The Missing Piece” di Shel Silverstein ed è stata presa da qui: Shel Silverstein.

***

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128 Commenti

  1. Avatar di Goldie

    Goldie 6 anni fa (16 Settembre 2018 8:57)

    Cinquantenni che escono da matrimoni e da relazioni disastrose (cioè da una sequela di relazioni disastrose, magari anche matrimoniali) e, prima ancora di aver trovato una nuova casa e un impiego che garantisca loro il livello di sussistenza del quale i tribunali italiani si impipano, si struggono per un uomo più vecchio di loro di 15 anni con problemi di salute e comportamentali. E la prostata ormai di dimensioni da guinness. Proprio così. ..
    Rispondi a Goldie Commenta l’articolo

  2. Avatar di Fabiola

    Fabiola 6 anni fa (16 Settembre 2018 12:25)

    Coraggiosa Ilaria con questo articolo sicuramente perderai affezionate dipendenti affettive, purtroppo siamo ancora in tante. Articolo vero senza ipocrisie e che ci ricorda che è più difficile amare se stesse che un estraneo tra l'altro pirla. Vedo Ilaria che anche tu ti sei evoluta, vlv
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  3. Avatar di Vanessa

    Vanessa 6 anni fa (16 Settembre 2018 13:24)

    Masterpiece, Ilaria. Applausi a mani aperte.
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  4. Avatar di Kicca

    Kicca 6 anni fa (16 Settembre 2018 13:33)

    Grazie Ilaria <3
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  5. Avatar di Francesca

    Francesca 6 anni fa (16 Settembre 2018 11:32)

    Grazia, Ilaria. Oggi, di domenica (con tutto quello che la domenica porta nell'immaginario), non era stato un grande risveglio, ma il tuo articolo è riuscito a distrarmi, anzi, meglio, a farmi (di nuovo) concentrarmi su me stessa. La ricerca per stare bene da sola, nonostante non abbia un compagno accanto, nonostante la solitudine che spesso avverto, nonostante "il pezzo mancante" che mi manca, c'è e oggi riprende. Fai bene ad essere dura e a pretendere che le donne (e gli uomini) amino di più se stessi, amino appieno se stessi. Quanta energia e quanta vita genera il solo pensiero, prima dell'azione, di programmare innanzitutto una vita per sé! Che non vuol dire essere egoisti, ma liberi. Che non significa essere cinici o indivisualisti. Credo, al contrario, che riusciamo a pensare molto più agli altri e riusciamo a vivere autenticamente con gli altri solo se ridiamo valore a noi stessi, all'ascolto profondo dei nostri bisogni. E l'ascolto non può prescindere dalla vita, dal miglioramento di sé, dalla scoperta del nostro mondo interiore. Coltivarsi per essere persone vere, autonome, sane, centrate, accoglienti. ...Non è facile. Ma chi l'ha detto che deve essere facile? Non è da tutti. E chi l'ha detto che dobbiamo essere come gli altri, perché chi ci circonda ha rinunciato a vivere veramente? ...Oggi riprendo il mio cammino, dopo un periodo (relativamente breve, per fortuna) di apatia e di vittimismo. L'importante è accorgersene presto, prima di aver perso troppo tempo. Grazie, Ilaria! Leggo spesso il tuo blog, ma l'articolo di oggi meritava assolutamente un mio commento! Coraggio a tutte!
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  6. Avatar di Valentina

    Valentina 6 anni fa (16 Settembre 2018 9:56)

    Eh nulla. Poi trovi, senza farlo apposta, il link dell’articolo nella mail, leggi il titolo e ti domandi “ma Ilaria mi vede?come diamine è possibile che scrive tutto ciò che mi serve sapere nel momento più opportuno?!mah...grazie Ilaria!”. Si, grazie Ilaria. Con questo articolo (come tanti altri ma questo in particolare) è come mi avessi dato una “sberla”, un “razzo Vale! Svegliati! Lo vedi quanto sei stupida da non renderti conto che non puoi far entrare l’amore se per prima non provi amore per te stessa! Essere altruisti va bene ma non confondiamo il bisogno di dare con quello di dare dare dare e tranquillamente smettere di ricevere. E non ricevere regali, fiori e cioccolatini ma attenzioni, rispetto, stima e considerazione!. Lo vuoi capire che se un uomo ti dice “sono innamorato di te” oppure “io che sono contro al matrimonio ti sposerei!” Oppure ancora “non ho mai avuto figli -50 anni- ma con te una famiglia la formerei” (etc,etc..), insomma ti fa capire che A PAROLE è preso di te e poi in realtà fa tutto fuorché essere presente, dice di essere sempre impegnato (sai, e mò il lavoro, il calcetto, i convegni, su e giù per l’Italia (io aggiungerei : destra, sinistra,centro. O facciamo come la canzone degli 883? Nord sud ovest est?!), quasi si strabilia per essere riuscito a passare a salutarmi a casa per DUE ore dopo una settimana che non ci vedevamo solo perché sono stata male...Valentina, ma ci sei o ci fai?! Ecco, si Ilaria. È come si mi avessi detto anche: “tu! Che fai tanto la studiosa, con una carriera, che cerchi di non dipendere da nessuno, che fai la orgogliosa e quella piena di dignità, che se ne strafotte del prossimo e dei suoi giudizi, che se hai voglia di vestirti alla Audry H. Lo fai anche se in giro sò più “er migno” che il resto....tu, donna bella piena di qualità, ricca di valori e principi. Che fai? Solo perché lui è più adulto di te (si parla di una ventina d’anni di differenza), ha un patrimonio economico e culturale notevolmente più ampio del tuo, che che che.... ti lasci abbindolare come un serpente a sonagli a cui viene suonato il flauto?...sai che c’è?! Che a te serve una lobotomia se ti lasci calpestare così. Si, resettare una parte di cervello e metterlo a posto per farti rendere conto che tu hai bisogno di tutto fuorché di una persona che vuole fare l’intellettuale straricco che ti calpesta a suo piacimento (e che manco un caffè ti offre). Il merito è solo tuo. Quindi alza le natiche, apri gli occhi e renditi conto che la vita è una, tu sei una, e che bene o male, tanto o poco, non sarà mai nessuno come te. E non prendiamoci in giro quando diciamo “eh ma mi sono innamorata!”. No, tu non ti sei innamorata. Ti sei solo illusa e basata sull’apparenza. Quello non è amore ma infatuazione che si è trasformata nel tempo di attaccamento morboso perché a quel punto volevi farlo tuo e... si, brava. Tuo ci sei riuscito a farlo. Ma a letto,per due ore. Complimenti. Brava, brava cretina.” Certo, non useresti proprio queste parole. È stato più un proiettàre ciò che una coach con i contro zibidei come te avrebbe potuto dirmi o forse sono semplicemente io che rifletto ciò che ho dentro e auspico in un qualcuno che possa salvarmi da questa troppo poca, anzi, inesistente autostima. Possiamo fare mille percorsi di introspezione per capire le nostre carenze, vuoti emotivi, esigenze emotive e bla bla bla. Ma in realtà dobbiamo, come SAGGIAMENTE dici tu, partire da noi. E in questa società o sei élite o sei pezzente. O se egoista (l’elite, ma non di quelli cattivi eh!) o sei un benefattore di bene incondizionato (er porello/a che sta ad aspettare briciole di amore). Insomma, noi bambini adulti dobbiamo forse imparare a rallentare e a renderci conto che la vita è una e se non la viviamo con dignità, serenità, gioia (...) andremo a finire la sotto a marcire insieme ai vermi con il risultato che non solo non ci siamo davvero goduti nulla ma non abbiamo lasciato nemmeno un’impronta positiva al nostro prossimo. Grazie Ilaria.
    Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Settembre 2018 14:00)

      Ciao Valentina, complimenti per l'autoanalisi! La parte sulla lobotomia mi ha fatto ridere... Di matti non lobotomizzati ce ne sono a iosa in giro. Tu non hai bisogno di alcuna lobotomia, ma di volerti bene, amarti e darti valore. Queste parole le rivolgo anche a me stessa, ricordandomi che diventare ridicoli o stupidi per amore è la "cartina di tornasole" per rendersi conto della qualità delle relazioni. Molto spesso ci adeguiamo a situazioni scomode e per farlo dobbiamo abbassare il nostro livello di dignità, amore di sé, intelligenza, perspicacia, per accettare relazioni di infimo livello. E per risalire sono necessari tempo, energie e coraggio. Il coraggio di rialzarsi, guardarsi allo specchio e dire: "Io sono molto di più di questo. La mia vita merita molto di più."
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  7. Avatar di verdecate

    verdecate 6 anni fa (16 Settembre 2018 13:50)

    Ilaria, ho individuato un refuso: intenza => intensa (riferito alla lettura dei libriccini).. non pubblicare questa correzione, ma siccome questo articolo è un capolavoro non volevo ci fossero macchie a rovinartelo. E, per inciso, il cazziatone iniziale me lo merito tutto. Grazie perchè ogni volta con te cade il velo di Maia, e il Grande Mistero delle Relazioni non è poi tutto questo grande mistero :) mi sproni a ritrovarmi ogni volta e a dare il meglio di me. Grazie.
    Rispondi a verdecate Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Settembre 2018 14:12)

      Corretto! Molte grazie! C'è un oceano di distanza tra coloro che segnalano gli errori per far vedere che ne sanno di più - e intanto non hanno capito niente - e tra chi ti vuole dare una mano, anche dimostrando di sapere come funzionano alcuni meccanismi per i quali si sbaglia. Grazie per le belle parole, mi fanno molto piacere. P.S. Non ho capito che cosa ci fosse di sbagliato in "intenza"; uno non può dire "intenza"? No? Va beh, per non saper né leggere né scrivere, ho corretto lo stesso :D :D :D...
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  8. Avatar di Erika

    Erika 6 anni fa (16 Settembre 2018 15:21)

    Dopo aver letto questo articolo, Ilaria.... Posso proporre una standing ovation?! Che dire.... Non aggiungerei proprio più nulla, se non ringraziarti e sperare che il cerchio delle donne intelligenti e forti possa allargarsi sempre un pochino di più!... Buon nuovo anno di lavoro a tutte!
    Rispondi a Erika Commenta l’articolo

  9. Avatar di Anna

    Anna 6 anni fa (16 Settembre 2018 15:18)

    😲Standing Ovation!!! Che articolo cara Ilaria!! Ti sei superata e non avevo mai letto niente di simile👏👏pienamente d'accordo con te ...grazie!!! E per seguire i tuoi consigli sai cosa ho fatto a 48 anni?!? Una cosa che desideravo per me stessa da tanto tempo...mi sono iscritta a scuola di musica,studierò pianoforte e sono tanto felice e soddisfatta,mi amo e mi voglio bene e sono zitella😂😂😂 Un abbraccio grandissimo continua così🤗
    Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Settembre 2018 15:29)

      Brava!!! Grazie. Una mia cara amica, musicista affermata e insegnante di molti strumenti con vasta esperienza, mi spiega sempre che - al contrario di quel che si crede - non ci sono limiti di età per imparare a suonare. Sappilo.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di Giusy

    Giusy 6 anni fa (16 Settembre 2018 15:35)

    Grandissima Ilaria....che bello sapere che, di questi tempi, ci sono persone meravigliose come te....Concordo....dignita' per se stessi..bisogna vivere con dignità....
    Rispondi a Giusy Commenta l’articolo

  11. Avatar di Mononoke

    Mononoke 6 anni fa (16 Settembre 2018 16:43)

    Grazie mille Ilaria dell'articolo. La cosa che apprezzo tanto del tuo lavoro è questo tuo accompagnarci in modo diretto ed efficace verso il nocciolo della questione, senza distrazioni e senza sollevare cortine fumogene che servono solo ad alimentare confusione e illusioni. Di questi tempi questo è un lavoro molto prezioso. Da quando ho messo al centro della mia vita me stessa e l'amore per me stessa (quello sano) è successa una rivoluzione copernicana, alcuni punti saldi che mi danno equilibrio non li metto proprio in discussione, sono ferma, ma allo stesso tempo mi sento incredibilmente aperta verso il mondo e le possibilità che mi si presentano. Certo sono diventata più veloce e netta nel riconoscere e allontanare immediatamente quelli che definisco "i fenomeni". Questa consapevolezza è frutto di tanta fatica, tanto lavoro su di me, fallimenti ed esperienze amare ma con una costante: ho sempre cercato di preservare la mia dignità e quando rischiavo di perderla o la perdevo facevo di tutto per riconquistarla perché sapevo dentro di me che era il mio bene più prezioso.
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  12. Avatar di Serena

    Serena 6 anni fa (16 Settembre 2018 8:14)

    Mi trovi molto d'accordo. Sono una di quelle donne emancipate, serena e tranquilla, senza un uomo. Ho avuto una relazione di 20 anni, finita bene. Ora mi guardo in giro ma vedo solo bambini. Sarà che non ho molto tempo ora come ora da dedicare alle relazioni, ma i tizi che mi corteggiano sono strani. Ieri uno, al decimo messaggio, ha iniziato a parlarmi di sesso spinto, e l'altro mi ha chiesto "cosa hai cenato oggi? Sei pronta per fare le ninne"? LE NINNE, capite?!?! Non c'è speranza 😂😂😂 Grazie Ilaria, sei grande!
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Settembre 2018 9:09)

      No, vabbè... LE NINNE no, ti prego! :D I casi umani sono in mezzo a noi, donne, in mezzo a noi.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (16 Settembre 2018 13:45)

      Infantilizzazione. Loro sono adulti, tu sei la bambina deficiente e meno male che ci sono loro. E molte la prendono per tenerezza: da uno sconosciuto è una offesa.
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Doris

      Doris 6 anni fa (16 Settembre 2018 17:15)

      Ahahaha, Serena, se ti può consolare, un'amica ha deciso che dovevo assolutamente conoscere un suo amico, separato come me, proprio carino! L'occasione: cena estiva all'aperto in agriturismo, con gruppo di amici. A parte la simbiosi di questo con il suo cane (anche io ho un cane, ma per quella serata l'avevo messo a fare le NINNE 😂), lo zenith lo si è raggiunto quando costui, ritornando al tavolo dopo una passeggiatina nel vigneto col cagnolino si è presentato con apposito sacchettino pieno di escrementi del cucciolo, che ha tenuto con sé per il resto della serata!! Argh!
      Rispondi a Doris Commenta l’articolo

  13. Avatar di Anna

    Anna 6 anni fa (16 Settembre 2018 14:20)

    Nella fase del pessimismo cosmico + rifiuto + odio totale, ho messo a valore tutte le relazioni affettive che avevo. Anche con sole tre quattro persone che ti vogliono veramente bene, la tua vita è già piena d'amore. Poi sono andata in cerca di endorfine: la natura, gli alberi, il profumo del mare, andare a ballare, leggere cose interessanti, anche avere qualche avventura. A quel punto mi sono rimessa in piedi, perché da soli ci si inaridisce, e inaridendosi si perdono le forze. Dopo qualche tempo, ero arrabbiata "solo" con gli uomini. Ma sono la metà della popolazione mondiale! :D :D :D Ho pensato, ok, ora mi arrabbio (ma molto) solo con quelli che mi danno fastidio in pratica. E anche questo ha portato via parecchia melma, e ha migliorato la mia autostima: stare in pace con metà della popolazione mondiale e stoppare quelli che rompono sul serio ti fa sentire molto meglio, lo posso garantire (e con la gentilezza, la gran parte delle persona non si ferma). Non era il da fare che mi mancava, mi sono dovuta per forza di cosa occupare della mia vita, anche se le fasi depressive devo dire sono state fasi di vuoto e di mancanze e di tempo "perso". Ma tant'è. Un post di Emanuela T mi ha aperto una prospettiva diversa. Una volta, non ricordo se in risposta a me, lei citò la piramide dei bisogni di Maslow (si trova su Google in tutte le salse), credo per dire che l'amore era in cima o qualcosa del genere. A me venne in mente che l'amore non è affatto in cima alla piramide dei nostri bisogni: da una parte sta più in basso, e quindi è più fondamentale, dall'altra però di solito non basta, non fa sentire realizzate. Questo è l'inganno della letteratura romantica (per le donne). Il sesso sta assieme ai bisogni fisiologici, alla base; poi viene la sicurezza fisica e materiale, poi l'appartenenza (amore e amicizia). Ma ancora sopra ci sono stima (inclusa autostima) e autorealizzazione: e io ho capito che cercavo altro, non ultimo perché una vita di affetti e una famiglia ce l'avevo e ce l'ho. Non avere un uomo non significa non avere amore, e trascurare il resto per cercare un uomo significa essere veramente sole, e quindi inaridirsi. Infatti, mi sarebbe piaciuto ma anche no ... e ho capito che era perché sentivo la necessità di andare avanti e non starci a pensare più di tanto. A questo punto, beh, parafraso una pubblicità che mi è sempre stata simpatica e dico: l'amore quando arriva, arriva. Concludo dicendo che Ilaria e questo blog sono stati fondamentali in questi anni, e augurando buona domenica a tutte e a tutti (compresi i simpatici troll, vi siamo tutte molto grate per i meno che ci date, sono indici di pericolosità sociale che ci gratificano).
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Settembre 2018 14:56)

      Anna, dio mio, anche tu hai una cuore... Mi deludi, accidenti. Comunque, oh, quella di odiare parte della popolazione mondiale scegliendo bene è geniale...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Settembre 2018 15:14)

      Comunque, per dire, siccome anch'io ho una sensibilità, proprio in questi istanti sono messaggiata con insistenza su FB da una signora che mi chiede consigli "su come far entrare l'amore nella sua vita". Si vede che ha letto il titolo dell'articolo e le faceva fatica cliccarci e scorrerlo. Premesso che a una persona del genere, totalmente morta dentro, potresti dare per davvero la formula magica o mandarle a casa Brad Pitt innamorato di lei e non se ne farebbe niente, perché, non muoverebbe un dito. Capisco subito con chi ho a che fare, cioè con quella che chiede "brevi cenni sull'universo, ma facili e in modo pratico, così domani vado su Marte senza fatica", quando non sa nemmeno l'indirizzo di casa, e le rispondo gentilmente e incoraggiandola mettendole il link al blog e dicendole che sul blog ci sono circa 500 articoli e 50.000 commenti che si occupano dei temi dei quali chiede, che si diverta a cercare e a leggere secondo il suo piacere. Punto. Nient'altro. Mi risponde, copio e incollo, tanto non violo nessuna privacy: "Ciao adesso non posso spende i soldi per la guida tu non puoi darmi qualche consiglio su come conquistare un uomo?" (niente "per favore" e "grazie", che sono sprechi di energia). Io le rispondo a mia volta (copio e incollo salvaguardando le maiuscole): "E' TUTTO GRATIS!!! LEGGI E DATTI DA FARE CHE SE TI ASPETTI DAGLI ALTRI NON VAI DA NESSUNA PARTE". Ecco, per dire, questa è la gente che gira. Anche uomini veh. Poi però è un attimo mandare 6.000 euro in Costa d'Avorio all'innamorato di Facebook.
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    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (16 Settembre 2018 16:27)

      Ilaria, a proposito di persone morte dentro ti confesso che qualche volta ho consigliato questo sito a degli uomini del genere “ non capiscono cosa vogliano le donne e come fare colpo “, mi pareva che fosse così chiaro che una semplice lettura gli avrebbe aperto un mondo, soprattutto perché a loro dire pareva avessero vissuto storie analoghe ma al maschile. Niente, dopo poche righe erano già stanchi e affaticati e hanno più avanti cercato soluzioni veloci e disastrose su tinder. E non sto parlando solo di un caso. Questo per parlare così anche del ristorante aperto solo il giovedì sera per fare selezione :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Settembre 2018 16:41)

      Una volta mi è stato chiesto, da una signora che partendo dall'assunto che molte relazioni (quelle sbagliate e dolorose, sottolineo io) sono frutto di due persone sbagliate che si incontrano e si mettono insieme (detto in sintesi), in che modo allora lei avrebbe potuto trovare un uomo sbagliato che si adattasse alla sua (di lei, propria) sbagliatezza. Così avrebbe risolto il problema di avere un partner. Giuro, mi è stato chiesto anche questo, ma con molta più chiarezza e semplicità di come lo sto spiegando io. Ebbene, mi viene da dire che in questi casi, siccome nessuno si muove, ci sono legioni di coppie possibili che diventano impossibili, dato che nessuno dei due si muove. Altroché Maometto e la montagna...
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    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (16 Settembre 2018 17:16)

      Se trovi l'anima gemella, e non ti piace?
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Atolla

      Atolla 6 anni fa (16 Settembre 2018 17:50)

      Eh ma anche tu però! Non sai che: a) laggente non ha tempo di leggere (a meno che non parliamo della Gazzetta dello sport), b) l'ominide medio di un sito come questo non se ne fa niente, magari ci viene solo per dispensare segni - ai commenti delle "nazifemministe!!1!!! VERGONNIA!!11!!". Per loro c'è roba tipo Men's Health e i consigli su come farlo rimanere duro senza prendere il Viagra, oppure siti imbarazzanti messi su da tizi altrettanto imbarazzanti, che vendono le guide su "come conquistare le donne", ossia come portarsele a letto senza sforzi e poi metterle via e passare alla prossima preda. VOMITO SUPREMO.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Settembre 2018 18:19)

      Ah sì?! Devono pure leggere le guide? A me pare che ci riescano benissimo anche senza... Mamma mia, in che mondo viviamo.
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (16 Settembre 2018 15:03)

      Ah ah ah, no ma è già arrivato un meno... :D :D :D
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (16 Settembre 2018 16:50)

      Siamo kattivissime!! Ci mettono i meno! Siamo pericolose! E Anna ha pure un cuore (quindi è cattiva, sapendo di esserlo, terribile)
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (16 Settembre 2018 16:01)

      Ciao Anna, sono felice di esserti stata in qualche modo d’aiuto nel tuo percorso e di sicuro trarrò qualche spunto dal tuo commento davvero energico :)
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  14. Avatar di Elisa

    Elisa 6 anni fa (16 Settembre 2018 20:34)

    Hai proprio ragione Ilaria. Ci sono arrivata un po' tardino ma ci sono arrivata! Non è facile quando c è inconsapevolezza ma lavorando duro credo che tutte ce la possono fare! Credo sia una questione di consapevolezza( almeno per me è stato così) ! Consiglio a tutte un percorso di introspezione e di messa in discussione di se stesse, per me è stato l investimento più importante per la mia vita, per iniziare a volermi bene davvero..a capirlo!!!!un abbraccio
    Rispondi a Elisa Commenta l’articolo

  15. Avatar di Luana

    Luana 6 anni fa (16 Settembre 2018 23:12)

    Complimenti Ilaria sei uno spettacolo!👍
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  16. Avatar di Irene

    Irene 6 anni fa (17 Settembre 2018 9:08)

    ...forse basterebbe questo articolo a riassumere il tutto,tutti gli articoli che ci sono in questo blog.grazie.
    Rispondi a Irene Commenta l’articolo

  17. Avatar di Vittoria

    Vittoria 6 anni fa (17 Settembre 2018 9:52)

    Grazie per questo articolo, Ilaria! Questo blog è una risorsa preziosa 😊
    Rispondi a Vittoria Commenta l’articolo

  18. Avatar di Hope

    Hope 6 anni fa (17 Settembre 2018 0:30)

    Cara Ilaria, grazie per questo bellissimo articolo. Più vado avanti e più mi sento bene con me stessa e con l’indipendenza che mi sono creata – felice, appagata e soddisfatta. Negli ultimi anni ho incontrato uomini con vari problemi o semplicemente non adatti a me, molti spaventati dalle mie numerosi passioni e dalla mia indipendenza, e mi rendo conto che proprio questa mia indipendenza e amore per me stessa mi rendono molto più esigente ed “evoluta” e non voglio rinunciare alla mia essenza o scendere a compromessi su chi sono per stare con un uomo. Quindi mi chiedo, cara Ilaria, e se questa evoluzione porta noi donne a stare bene da sole e non aver bisogno di un uomo accanto (a tutti i costi)? Sono arrivata ad accettare che potrei davvero essere single nel mio futuro a lungo termine, e penso felicemente a tutte le cose interessanti che posso fare. Mi domando se si tratta di egoismo e inflessibilità o se invece davvero non posso perdere tempo ed energie per occuparmi di uomini-bambini e perdere me stessa. Chissà. Grazie per le preziose riflessioni – ed ora vado a vivere la mia vita piena di soddisfazioni senza ossessionarmi per trovare un uomo :)
    Rispondi a Hope Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (17 Settembre 2018 10:33)

      Non si tratta di egoismo e di inflessibilità. Nessuno di noi comprerebbe un gelato che sa essere cattivo, dato che il gelato è un arricchimento, un piacere e un di più. Si cerca la gelateria migliore. Nel senso, uomini decenti ce ne sono, vanno trovati, senza cercarli disperatamente.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  19. Avatar di Giulia

    Giulia 6 anni fa (16 Settembre 2018 9:34)

    Siamo noi singoli a poter influenzare la visione delle masse e ad avere il potere di avvallare o meno determinate tesi. Oggi viviamo in un mondo dove una donna se entro i 30 anni non convive o non è sposata, è una zitella. Non importa se l'alternativa è accontentarsi del primo che passa e magari vivere una drammatica infelicità, l'importante è non essere da sole. Una donna single, anche se è laureata in fisica ad Harvard, viene dai più considerata una sfigata, una che chissà che problemi ha per non essere riuscita a trovare o tenersi un uomo. E ancora: una donna single che non è in cerca di un uomo viene ancora più additata e guadata con sospetto. Io ho 27 anni, sono single e non cerco una relazione al momento. E sono stufa di colleghi che vogliono presentarmi qualcuno, gente che salta fuori con battute "ah mangi i dolci per soffocare i tuoi dispiaceri?!". Quali dispiaceri? Io sono ben contenta di cercare la mia autonomia emotiva, di avere il coraggio di non accontentarmi e non svendermi. E ovviamente gli autori di questi commenti sono le classiche persone intrappolate in matrimoni infelici, in relazioni che si trascinano o che fanno male... Ma meglio avere qualcuno piuttosto che stare da sole, giusto? Anche se questo qualcuno ci fa piangere, ci fa vivere nell'ansia e ci crea solo problemi uno via l'altro. Eppure, per quanto assurdo, questo è il pensiero dei più e questa è l'essenza di tante "paturnie", come le chiama Ilaria, nelle quali siamo intrappolate. Io stessa sono stata vittima di una paturnia e vi racconto com'è andata a finire. Ero convinta, condizionata dai tanti cliché, che ormai a 2 anni dalla laurea e avendo un lavoro stabile, fosse necessariamente arrivato il momento di trovare una persona con cui convivere e costruire una famiglia. Da realizzare possibilmente entro i 30 anni. Com'è finita? Mi sono imbattuta in una serie di personaggi disgustosi che hanno approfittato della mia bisognosità, ho sofferto moltissimo a causa delle mie proiezioni principesche su autentici rospi. Le paturnie e le idee malsane della società ci portano soltanto a vivere male, restare invischiate in circoli viziosi di continua insoddisfazione e ricerca. Che fare allora? Innanzitutto ridere di questi commenti vergognosi che riceviamo su zitellaggine e insoddisfazione. Io all'inizio ci soffrivo e mi sentivo sbagliata. Adesso li vedo in tutta la loro inconsistenza e vacuità. E poi analizzare con logica e razionalità le situazioni che abbiamo intorno. Quante coppie sono davvero felici? Quante persone hanno davvero trovato l'Amore o hanno invece finito per accontentarsi? Quello che ho imparato è che stare con la persona sbagliata fa molto, molto peggio rispetto a stare da sole! Partiamo da questo presupposto per poi imparare a goderci la solitudine e ad apprezzare la nostra compagnia, quasi ricercandola. La nostra vita non è un dover assecondare le aspettative e i clichè degli altri. Ricordiamocelo. Sempre!
    Rispondi a Giulia Commenta l’articolo

    • Avatar di Valentina

      Valentina 6 anni fa (16 Settembre 2018 10:02)

      Sappi che ti stringo la mano virtualmente. La tua verve e carisma sono così forti da trasudare da dietro a uno schermo. Approvo e condivido ciò che dici. Mi piace e farò mio questo tuo messaggio ultra positivo. Ciao Giulia!
      Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

    • Avatar di Francesca

      Francesca 6 anni fa (16 Settembre 2018 11:41)

      Brava, Giulia! Ricordiamocelo sempre! Quanti dolori inutili nascono da proiezioni, da immaginari, da cliché inconsistenti. La nostra vita è la nostra vita. E la prima responsabilità che abbiamo è nei nostri confronti, nei confronti di questo dono. Grazie per le tue parole.
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (16 Settembre 2018 13:32)

      Grande Giulia! Uno dei migliori commenti che abbia mai letto su questo blog :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (16 Settembre 2018 14:27)

      Brava complimenti, io mi sono rovinata la vita, alla tua età! "una donna single che non è in cerca di un uomo viene ancora più additata e guadata con sospetto": consolati capita pure a me, che sono vecchia e ho due figli. Praticamente, una donnaccia che neanche si mette tacchi e abiti vistosi, e si gode la sua libertà. Ah ... godersi la libertà per queste persone significa solo una cosa, quindi cerchiamo di evitare brutte parole, che poi pensano male :D
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    • Avatar di Ally

      Ally 6 anni fa (16 Settembre 2018 23:21)

      Grazie per la condivisione della tua riflessione Giulia! Io esco da una lunga relazione e convivenza e sto iniziando a muovere i miei primi passi da sola dopo tanto annullamento, bassezze e senso di colpa. Il mio ex ha già una nuova relazione mentre io ora sento solo la necessità di ritrovarmi e di stare bene e donne risolute come te rafforzano il mio obiettivo quando vacilla. Grazie di cuore a te e naturalmente alla mia cara Ilaria.
      Rispondi a Ally Commenta l’articolo

    • Avatar di Giulia

      Giulia 6 anni fa (17 Settembre 2018 8:23)

      Ally, ti assicuro che anche io sono stata ben poco risoluta, ho dato mille possibilità a un personaggio che meritava solo di essere mandato a stendere in direttissima proprio perché accecata dalle paturnie e dalla necessità di realizzare il mio sogno il prima possibile. Penso che senza questa esperienza negativa, però, non avrei mai avuto l'occasione di cambiare, di fermarmi e scrollarmi di dosso le convinzioni sbagliate e limitanti da cui ero guidata. Prendi dunque la fine di questa relazione come una grande occasione per te. Io all'inizio la vedevo come un fallimento, come una scusa per piangermi addosso e dirmi "tutte a me". Ma invece è una grande opportunità. E non è retorica: senza certi shock, anche negativi, ci mancherebbe lo slancio per riuscire a cambiare i nostri schemi. Quindi se è finita, prendila davvero per ciò che è: un'occasione per te, per la tua vita e per il tuo tempo.
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    • Avatar di Ally

      Ally 6 anni fa (17 Settembre 2018 11:58)

      Grazie Giulia! Si.. cerco di mantenere sempre la luciditá su questo punto. Ho un'occasione per me.. Non posso perderla. Un abbraccio:)
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  20. Avatar di Alisia

    Alisia 6 anni fa (17 Settembre 2018 13:03)

    Cara Ilaria che articolo meraviglioso! Forse tra i più belli che hai scritto finora. Proprio poco prima di leggerlo vengo contattata dal mio ex, la solita storia disfunzionale che mi ha lasciato non pochi strascichi come puoi ben immaginare. Mi scrive io rispondo se non altro per cortesia, perché penso vabe dai ora ha famiglia, una moglie un figlio. Sarà forse maturato, cresciuto. Macché!! Il solito bipede che torna per avere conferma della sua virilità! Penso al tutto il tempo che ho sprecato per un uomo che non è Uomo, a come ho fatto per tanti anni ad annullarmi per lui! Però di una cosa devo essergli grata, grazie alle sofferenze patite per la storia ho conosciuto il tuo blog. Non immagini la mia fierezza nel dargli il due di picche! Solo due anni fa era impensabile per me, ad un suo messaggio mi sarei sciolta para para come una pera cotta! Ho provato un senso di fastidio, che dovevo allontanarmi subito, bloccarlo, evitarlo. Senso di dignità forse.... Una domanda Ilaria, cosa significa "trovarsela cotta". Dalle mie parti non l'ho mai sentito
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (17 Settembre 2018 14:20)

      "Trovarsela pronta"; come avere in casa una persona che per esempio cucina sempre per te (da qui il "trovarsela cotta"). Cioè avere già tutto pronto e disponibile, quasi prima di chiederlo, come succede alle giovani generazioni: il passeggino firmato stile SUV (questo è per i genitori però); la festa di compleanno come se fosse l'incoronazione della regina d'Inghilterra; l'attenzione a non farlo soffrire e a non traumatizzarlo e a iperproteggerlo (creando spazio a drammi e traumi ben più gravi); l'i-phone a 10 anni; "non troppi compiti a casa"; il compito in classe risolto, le ripetizioni costose e via così fino alla fine della vita, non per niente le pubblicità enfatizzano sempre: "senza fatica, senza seccature".
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