“Ma (per me) è DIFFICILE!”

Se vuoi attrarre la persona giusta per te e la relazione giusta per te devi convincerti che è possibile, che dipende da te (ed è proprio perché dipende da te che è possibile) e che devi compiere delle azioni che ti portano all’obiettivo al quale vuoi arrivare.

Insomma, è soprattutto utile che tu assuma un atteggiamento mentale produttivo relativamente a quello che desideri.

Sono tutti argomenti dei quali ho parlato ampiamente nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te” e anche in alcuni altri post sul blog.

Ora voglio approfondire l’argomento prendendo spunto da alcuni commenti che sono stati fatti all’articolo della settimana scorsa, quello dedicato allo “standard” di felicità che tu, giorno per giorno scegli e stabilisci per te.

Il mio obiettivo, con questo articolo, è quello di osservare con te alcuni fatti da un punto di vista diverso, quello di farti mettere, almeno per un momento, in una posizione insolita e mai considerata rispetto a certi temi caldi che riguardano l’attrazione.

Alcuni lettori hanno sollevato una serie di questioni che ritengo molto interessanti. Anche perché sono condivise da molti single, di tutte le età e di tutti i generi.

***

C’è chi ha fa notare, per esempio, che spesso è molto difficile definire che cosa si vuole per se stessi e che, inoltre, altrettanto spesso, si vorrebbero vivere delle esperienze diverse da quelle che si vivono in realtà: purtroppo le condizioni esterne spesso sono talmente difficili da impedire di vivere come veramente si vuole.

Infatti, sostengono alcuni, a una certa età e in certe situazioni della vita, ci si ritrova single in un gruppo di amici accoppiati e, volenti o nolenti, è complicato uscire in compagnia; oppure si vive distanti dagli amici più cari e quindi, ancora, è difficile avere una vita sociale interessante.

Qui di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Procediamo per gradi.

E, soprattutto, evitiamo di mettere tutto in un unico calderone, di mettere tutto insieme.

Mettere insieme questioni diverse è tipico di chi è in difficoltà e tende ad affastellare i problemi: un po’ come quando non si trova il bandolo della matassa e nel tentativo di districare il filo lo si annoda ancora di più. A me capita con il filo dell’auricolare del cellulare.

Un pressuposto di partenza importante è, dunque: non mettere tutte  insieme le varie questioni che vuoi risolvere.

Se vuoi risolvere gli aspetti critici della tua vita, separali uno dall’altro, affrontali uno a uno, passo passo.

***

Quindi, partiamo dal tema: “non ho passioni, non so quali sono le mie passioni”. Ok. E allora? Dove è il problema? Non hai passioni, va bene, ma sono certa che ci sono delle cose che ti piacciono e ti fanno stare bene, mentre ci sono delle cose che non ti piacciono e non ti fanno stare bene.

Giusto?

La tua felicità la costruisci facendo le prime e riempiendo la tua vita delle prime e non facendo le seconde, cioè svuotando la tua vita delle seconde.

Non solo: se riempi la tua vita facendo le cose che ti piacciono e non facendo le cose che non ti piacciono, sai che succede? Che magicamente incontrerai sulla tua strada persone con le quali hai molto da condividere, con le quali ti trovi in sintonia e che, probabilmente, ti piacciono e alle quali piaci. Operi una selezione, non facendo nessuna fatica. E indirizzi la tua vita nella direzione migliore per te.

E questa è una risposta pratica che diventa: fai quello che ti piace e non fare quello che non ti piace.

Ancora, da un altro angolo visuale: ma non è che pensi di non avere passioni semplicemente perché pensi che “avere passioni” sia chissà che cosa, sia qualcosa di grande, importante, esaltante ma così tanto che non è possibile che la passione sia qualcosa che ti possa appartenere?

Ci hai mai pensato?

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

E questa è una considerazione che in pratica diventa: vivi la tua vita, segui quello che ti piace, ascolta le tue sensazioni e smettila di farti domande e di misurarti.

***

Ora passiamo al tema: per me è molto difficile conoscere persone nuove, figurati, alla mia età mi è difficile fare incontri e poi, anche se incontro qualcuno si tratta di persone deluse, disilluse, spaventate, che non hanno voglia di impegnarsi… (riguardo questo tema ricevo moltissime mail che arrivano da persone che vanno dai 20 ai 40 anni, in ugual misura…).

Ok, partiamo dal presupposto che, per noi esseri umani civilizzati, che vivono in una società molto (ben) organizzata (troppo?), ci sono percorsi di vita “preparati” e “predisposti” dall’esterno: dall’età di tre anni (e anche prima, negli asili nido) veniamo incanalat i in un itinerario di crescita – costituito dalla scuola innazittutto e poi da tutto quello che le ruota intorno, come l’educazione religiosa, lo sport, le attività ricreative etc. etc. – per il quale succede che legami, amicizie e anche storie sentimentali si creino in modo semplice, “spontaneo” e “naturale”.

Cioè: la scuola e tutto quello che succede durante il naturale percorso di crescita di una persona, rende piuttosto naturale socializzare con persone della stessa età e anche con caratteristiche simili.

Poi, a un certo punto della vita, questo percorso “preorganizzato”,  si conclude. E con esso si conclude anche una modalità di socializzare, che, per molti, – forse per la maggioranza – , ha regolato la loro esistenza.

In relazione a questo, dunque, si può dire che in effetti – a una certa età J – i modi di socializzare si modificano.

Diventa più difficile socializzare? Dipende.

Da che cosa dipende?

Da come consideri la cosa. Se pensi che conoscere persone nuove a 20, 30, 40 anni sia lo stesso che conoscere persone nuove a 10 o a 15 anni, di sicuro ti può sembrare difficile.

Se invece pensi che conoscere persone nuove sia semplicemente diverso da com’era quando eri giovane o molto giovane, di sicuro, alla lunga non ti sembrerà affatto difficile incontrare gente interessante.

Di certo c’è una considerazione da tenere bene a mente: è importante che tu ti attivi per conoscere gente nuova. E’ essenziale che tu passi dall’imobilità al movimento: il solo metterti in movimento ti permette di restare in movimento. E il movimento crea eventi, dai quali puoi ottenere i risultati che desideri.

Restare immobile ti costringe a… restare immobile, in un circolo vizioso che si autoalimenta. Anche nei tuoi pensieri e nei tuoi modi di pensare.

Per questo, anche, il fatto che i tuoi amici siano accoppiati o siano lontani potrebbe non essere un aspetto critico, ma un’opportunità per te: se tu continui a frequentare i tuoi amici, ti viene difficile conoscere gente nuova. Giusto?

Dunque come si traducono in pratica queste considerazioni? Io credo in questo modo: smetti di concentrare i tuoi pensieri e la tua attenzione sul fatto che è “difficile”.

Concentrati sul fatto che conoscere gente nuova – e incontrare la persona giusta per te – richiede che tu trovi delle modalità diverse.

Insomma: è facile, basta che tu ti concentri a pensare qual è il modo più giusto per farlo.

Lasciami le tue opinioni, i tuoi commenti e le tue domande.

Cordialmente

Ilaria

 

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111 Commenti

  1. Avatar di marco g.

    marco g. 13 anni fa (23 Maggio 2011 1:04)

    Credere in se stessi e trovare solide basi per la propria autostima significa fare un primo passo per sconfiggere le ns. più intime paure che ci bloccano in tutti gli aspetti più importanti della ns. vita. Non bisogna fare finta di essere sicuri, bisogna Esserlo agendo con fatti concreti. Quando diciamo a noi stessi ' è difficile, non posso ' allora dobbiamo vincere le ns paure per dire ' posso, nulla è impossibile me '. Questo è il mio stile di vita per ogni area della mia vita. Nulla è impossibile se raccogliamo le ns forze e ci impegnamo al ns. successo. Quando nel 2007, ho sostenuto l' esame di abilitazione da dott. comm., tutti mi dicevono ( amici, familiari, parenti, conoscenti, docenti della mia facoltà ) ' non c' è la farai mai, lascia perdere', ero demoralizzato e più passava il tempo più mi convincevo che stavo perdendo del tempo. Poi scatta uno strano meccanismo, passano giorni e notti davanti alla scrivania, mi accorgo che in fondo posso riuscire. Forse è proprio questa mia frase ' posso farcela ' ,amplificata dalle parole del prof. Giampaoli ' credo in te, non mi deluderai ' , che ha effettivamente trasformato l' apparente impossibile in possibile. Così è stato anche in amore. Quando sono riuscito a togliermi dal cuore Gloria, dopo tanti anni ho incontrato Chiara e tante altre ragazze. Superato il blocco ( ultra decennale ) Gloria, posso affermare di non avere più difficoltà a conoscere e frequentare nuove ragazze. Tony Robbins dice ' se non puoi devi e se devi puoi ': se qualcosa apparentemente è impossibile dobbiamo rendere possibile il ns impossibile.
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  2. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (23 Maggio 2011 1:19)

    @ Aliyah Se sentono la necessità di "esibire la propria felicità come fosse un trofeo destinato ai più meritevoli", in realtà non sono felici. Credono di esserlo. Poi tutto cascherà. Chi è felice, rende gli altri partecipi della sua stessa felicità, cerca di condividerla, non di esibirla. Ovviamente, è solo una mia opinione.
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  3. Avatar di Giulio

    Giulio 13 anni fa (23 Maggio 2011 9:32)

    Ciao Ilaria Auguri, hai scrito delle cose stupende, con chiarezza e semplicità. Queste cose che mi sono stati talvolta difficile da comprendere, hai contribuito a chiarirle in forma semplice. Questo riasunto della vita personal di ogni uno che hai fato, mi serve a meterlo in pratica in diverse area. Prendo atto e inizio applicando proprio ora. Saluti Giulio
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  4. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 13 anni fa (23 Maggio 2011 10:13)

    Margherita2011: ma dài? Intendeva quello? :) :D ;)
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  5. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (23 Maggio 2011 10:14)

    Riccardo, sì infatti quelli che condividono non ti fanno pesare il proprio "status". Per tornare in tema, io amerei tanto avere un "Grillo Parlante", un mentore che mi mostrasse la strada, qualcuno che mi spiegasse cosa e come devo fare. Non che io sia una persona passiva, ma non ho mai avuto qualcuno a cui riferirmi (a parte i miei per l'educazione), e così tutto quello che ho fatto ha richiesto forse il doppio del tempo, ed anche per questo mi ritrovo nella mia vita "Adolescenziale". Ma si sa, che il libretto d'istruzioni è andato perso ;)
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  6. Avatar di Aliyah

    Aliyah 13 anni fa (23 Maggio 2011 10:17)

    marco g., a me i concetti di possibile/impossibile, le frasi "niente è impossibile", etc... proprio non mi garbano. Anche perchè non sono mica vere. Semplicemente, si aggiustano i propri obiettivi e li si rendono raggiungibili con strategie differenti, mica si diventa onnipotenti. Comunque, mi fanno simpatia le persone che hanno questa filosofia :)
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  7. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (23 Maggio 2011 10:53)

    @ Margherita2011 Non viaggio con la fantasia. Esempio. Parlando le ho detto che mio padre è di ...... (sua città natale). Lei mi ha risposto: "ANCHE IL MIO!!!!". Si tratta di una cittadina di meno di 100.000 abitanti. Cinema? No, preferisco una passeggiata in centro. Il centro di Milano ha molto da offrire: mendicanti, drogati, disoccupati, etc. Prima, ovviamente, devo verificare alcune cose e poi organizzarmi. Verificare? Spiego subito. Potrei far presente che è da un pò che non vedo certe sue scarpe. Se il giorno dopo si presenta con quelle .....
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  8. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (23 Maggio 2011 10:54)

    @ Ilaria. No, non intendevo quello. Intendevo lo zio ricco d'America dei settet nani, il famoso Joe Cattolo.
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  9. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (23 Maggio 2011 12:05)

    @ margherita: mi sembri in una fase di insofferenza a qualunque impegno e norma/normalità. Per cui vedi tutto troppo impegnativo, stringente... anche quando non lo è. Vedo molto di me in te. Però cambiare, lavorare su se stessi (a me piace lavorare e mi piace come parola) da un lato richiede un minimo di volontà (posso fare mille esperienze e non imparare nulle, se non presto attenzione) e dall'altro non è davvero così difficile. Sono arrivata alla conclusione (come sempre provvisoria) che basti avere molta attenzione, essere in contatto con se stessi e la realtà, per non leggere superficialmente ciò che accade e comprendere le motivazioni del nostro agire e di quello altrui. Per comprendere le motivazioni profonde di certe convinzioni, di certe reazioni e persino di certe emozioni. Una volta che hai preso l'abitudine a porre molta attenzione, a non fermarti alla superficie delle parole dette, dei fatti, delle reazioni... una volta che hai capito questo, come funzioni... il lavoro è in gran parte fatto. Si può avere voglia di capire o non averne, spesso perché si ha paura di cosa si potrebbe capire. Questo che tu chiami lavoro è in realtà un viaggio al centro di se stessi: avventuroso, esaltante, appagante come lo è qualunque percorso di conoscenza. Almeno per chi, come me, ha sempre amato imparare ed approfondire, senza sentirlo mai un lavoro. Ma io sono una di quelle a cui non bisognava dire "fai i compiti", perché non vedevo l'ora di farli. E di andare a scuola. E di conoscere e scoprire cose nuove. E uno stile di vita, non un lavoro per me. E se vuoi chiamarlo lavoro, allora lavorare mi piace, come mi piaceva studiare. Lo faccio per me, per il mio piacere, lo vivo come atti d'amore verso me stessa. Sulle coppie: ce ne sono di ogni tipo, ma ci sono anche single di ogni tipo. E io in particolare non sopporto quelli che fanno psicologia da autobus, come la chiama Ilaria. E in particolare quelli che ti vogliono cambiare, ergendosi a paladini dell'amore. Loro, che se sono soli, è solo perché sono vittime di qualche partner crudele. Loro che hanno dato tutto se stessi. Loro che hanno amato e perciò soffrono. Loro, che ti insegnano cosa sia l'amore perché loro sì che hanno amato, sacrificando la loro vita, ingenuamente e con fiducia. E sono stati presi in giro e delusi, ma loro... LORO hanno l'amore dalla loro parte, l'onestà e la sincerità. E non cambieranno mai! Ecco, questi single che ti dipingono il mondo come un luogo di sofferenze che loro attraversanno pagando il prezzo della loro onestà... queste sono le persone, le vittime che non sopporto. Ho ex e amicizie così. Ne sto alla larga più che posso. Le coppie, se funzionano e sono felici, si sentono privilegiate dalla vita. Io penso che, se davvero sono felici, abbiano saputo cercarsi la loro fortuna. E sono felice per loro, molto felice per loro. E sono triste per le coppie che non funzionano, delle quali capisce bene che qualcosa non va. Perché sprecano la vita. Ma quando penso a queste coppie e quando le frequento, io mi rapporto sempre con persone. Una coppia è fatta di una persona + una persona. Che sono in coppia, certo, ma che non esauriscono la loro condizione nella relazione. Tanto che posso frequentarli anche individualmente o parlare con uno solo di loro. Insomma, è un falso problema... una coppia sono due persone. Poi sarà che dalle mie parti nessuna coppia è chiusa in se stessa o fa sempre tutto insieme. Anzi, per me è pure difficile incontrarli insieme e quando capita c'è magari una coppia in un gruppo di 10 persone... e nessuna delle coppie che conosco io, comunque, ha quell'aria di persona che ce l'ha fatta... perché è sempre un cammino, per tutti...
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  10. Avatar di katia

    katia 13 anni fa (23 Maggio 2011 13:41)

    ciao ilaria...trovo qst post molto interessante e costruttivo,sto seguendo molto quello che dici,e passo dopo passo sto vedendo i risultati,anche se al momento sono piccolissimi risultati....ma ci sono e mi rendono positiva......Grazie :)
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  11. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (23 Maggio 2011 14:29)

    RICCARDO CARO:SBAGLIATISSSSSSSSSSSIMO....:)))) MAI sentito di S.R.L. con un solo responsabile:socio di se stesso,diciamo così,amministratore unico ???? ESISTONO... ECCOME!!!!riprendo a leggere...
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  12. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (23 Maggio 2011 15:12)

    @ Eleonora Si, mi ero dimenticato . E' la "S.r.l. a socio unico.". Comunque un socio ce l'ha anche quella. E' lo stato, che si ciuccia oltre il 50 % dell'utile. Ricordati: nessuno di noi è solo, c'è lo stato che ci fa compagnia, si attacca a noi come le zecche sui cani, e non ci molla più. . @ Margherita2011 Andar male con la stangona? Si, potrebbe. Eppure ho la netta sensazione di no. Non so se durerà o meno, ma male non andrà. Me lo sento, cosa mai successa prima. E' questa sensazione che mi permette di vincere la timidezza.
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  13. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (23 Maggio 2011 15:56)

    Io credo, Margherita, che uno dei segreti della vita stia nel saper vedere il positivo in tutto. Saper prendere le cose per il veros giusto e volgerle a proprio favore. Anche le esperienze negative, le persone antipatiche, le cose che non piacciono. Ciò non toglie che ciascuno sia nel giusto se insegue ciò che gli piace, ma è una grande forza (e fonte di felicità) il saper vedere sempre il buono. Le materie che non mi piacevano le prendevo come sfida (così ora con gli aspetti lavorativi che amo meno) o con creatività, cercando in ogni cosa il nocciolo che ti fa dire: "è pur sempre vita e la vita è bella, ha pur sempre senso ed è bello scoprirlo". Non è una resa, è quel sapersi adattare furbo che rende felici... è elasticità, la molla del progresso, il piacere di cadere in piedi... un potenziale che è in ciascuno di noi, il vero signifcato del "prendi in mano la tua vita"... ed è così umano, in fondo!
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  14. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (23 Maggio 2011 16:30)

    RICCARDO,FINALMENTEEEEEEE: DAJE GIù... SEI TUTTI NOI!! :))))))))))))
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  15. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (23 Maggio 2011 18:33)

    CARA MARGHERITA...è da febbraio che mi "lavoro" RICCARDO...in separata sede... sta diventando come me il ragazzo... ;)))) A FURIA DI DAI E DAI... daje giùùùùùùùùùù!!!!:))))))
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  16. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (23 Maggio 2011 19:17)

    Margherita... ma io sono realista! Solo che, di fronte ad ogni contrarietà della vita, puoi decidere come viverla, se bene o male. Non puoi controllare gli eventi, ma decidi tu come viverli, quanto superarli, se contrari, e quanto restarci in mezzo. Ma non voglio convincere nessuno... era solo un consiglio, per vivere meglio :-)
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  17. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (23 Maggio 2011 19:24)

    @ Eleonora e Margherita2011 Io sono veramente timido. Difatti, quando I. arriva con le sue minigonne, mi sento in imbarazzo. Non divento rosso solo perchè ho imparato a controllarmi. Però, quando mi arrabbio , divento molto duro. Quado mi arrabbio, i sorrisi scompaiono e le risposte diventano brevi e secche. Ed ora credo che con I. ci vorrà un pò di pazienza, Spero solo che si mostri intelligente come mi è sembrata. In caso contrario, adio immediato. Questa lezione l'ho imparata 18 anni fa.
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  18. Avatar di ELEONORA

    ELEONORA 13 anni fa (23 Maggio 2011 20:17)

    ma lo SO,CARISSSSSSSSSIMO...:))) ti faccio tanti ma tanti auguri per TUTTO:TE LO MERITI DAVVERO. ;))
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  19. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (23 Maggio 2011 20:53)

    Ragazze/i, sono pronta. Ora vado... stasera conoscerò quella persona che quella mia amica vede bene per me. Anzi, a dire il vero vede bene me per lui (conosce meglio lui). La cosa è un po' imbarazzante, anzi molto. Non so se lui sa del perché questa tipa abbia organizzato 'sto "ricevimento" da lei. Ha messo in mezzo altra gente e ha fatto bene. Ma insomma, assomiglia tanto ad un appuntamento al buio... e queste cose non hanno mai funzionato per me. Ma tutto può essere e poi almeno ci avremo provato... uh, ora vado... e dopo vi racconto!!!
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  20. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (24 Maggio 2011 1:05)

    Eccomi di ritorno. Decisamente non fa per me... vabbeh, ci abbiamo provato e ho pur sempre passato una bella serata, oltre ad aver allargato il giro delle conoscenze. Oggi mi chiedevo: pretendo troppo dalla persona giusta? E poi pensavo: con uno ho avuto un feeling sessuale ad altissimi livelli... convidevamo anche valori e stili di vita, ma non siamo mai entrati in vera intimità emotiva... e non c'è mai stato impegno. Poi è venuto quello con cui era il feeling mentale ad essere altissimo. E anche il sesso non era male. Col tempo, considerato il feeling mentale, credo sarebbe anche migliorato. Era tutto molto cerebrale, però qualche squarcio di intimità e affetto ci sono stati. Quel che mancava davvero era l'impegno. Poi c'è stato l'uomo che ci ha messo l'impegno... e con lui ho stabilito anche una intimità. Forse per lui non era abbastanza, ma io mi sono aperta come mai con nessuno... mi fidavo di lui. Però non c'era feeling mentale, non mi sentivo profondamente capita e sostenuta. E il sesso era inibito e ansioso. Il problema è avere toccato punte in ciascuno degli ambiti che considero importanti in una relazione, ma mai tutte con la stessa persona. Anzi, certi ambiti non esistevano nemmeno, altri erano al massimo livello. Quel che vorrei è incastrare tutti i pezzi del puzzle, a livelli se non altissimi almeno medio-alti. Mi sembra l'unico tassello che ancora manca nella mia vita. Perciò ora è il mio obiettivo. Non ricordo cosa dicevi, Ilaria, nella tua guida, se si trova la persona giusta quando non la si cerca o quando davvero la si vuole. Fatto sta che io per molto tempo non ho saputo come fosse fatta la persona giusta per me. Ora mi pare di avere capito l'essenziale di me e di ciò che dovrei cercare per essere felice. E adesso sono impaziente... mmmh, credo che per l'ennesima volta rileggerò la tua guida!
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