Anche tu sopravvaluti l’amore?

Se vuoi davvero attrarre la persona giusta per te e realizzare con lei una relazione appagante e soddisfacente, devi imparare a dare il “giusto peso” all’amore e al significato di un rapporto all’interno della tua vita e dei tuoi progetti di realizzazione.

Anche questa è una questione di atteggiamento mentale: di quanto sia importante assumere un atteggiamento mentale produttivo per realizzare buone relazioni (e non solo) parlo molto ampiamente nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” (se non l’hai ancora fatto, scaricala adesso).

La verità è che la gran parte delle persone, di tutte le età (e quando dico di tutte le età, intendo davvero dalla preadolescenza fino alla maturità avanzata) e di entrambi i sessi danno molta importanza, forse troppa, all’amore, ai sentimenti e alle emozioni legate alle relazioni di coppia.

Questo da sempre: si pensi per esempio alla letteratura classica, alla letteratura per l’infanzia (quella dei principi azzurri e delle cenerentole e/o belle addormentate), alle storie legate ai miti.

Per non fare l’elenco sterminato di quanto è stato prodotto dall’uomo in tutte le epoche e in tutte le arti (musica, letteratura, cinema, teatro, pittura, scrittura etc.) con contenuto “sentimentale”, considera solamente che le due opere classiche “fondanti” il sapere condiviso di noi italiani, “I Promessi Sposi” e “La Divina Commedia”, di forte ispirazione religiosa, altissimo impegno civile e potente tensione etico/morale hanno, entrambe, come filo conduttore, una storia d’amore.

E, per giunta, sofferta (se no come va avanti tutto il resto della trama?). Da una parte Renzo e Lucia, dall’altra Dante e Beatrice.

Mica male, eh?

Sembra incredibile, ma l’uomo contemporaneo dà un’importanza ancora maggiore all’amore e ai sentimenti di tutti i suoi predecessori.

Come faccio a dire questo?

Beh, mi occupo della questione per mestiere. Ho un osservatorio privilegiato – costituito dal rapporto continuo con gli uomini e con le donne con le quali lavoro e che si rivolgono a me – che mi permette di considerare il fenomeno e il suo evolversi giorno per giorno. Studio e mi documento molto, leggendo statistiche – italiane e straniere –  e dati relativi alle ricerche scientifiche, fatte soprattutto all’estero.

E, come tutti, vivo la vita ogni giorno e vedo quel che mi succede attorno…

Il giorno di Natale sono partita per un viaggio in Egitto (avventuroso e massacrante, ma molto divertente) ed ero in volo da Zurigo a Il Cairo su un aereo della Swiss Air. Tra i giornali offerti dalla compagnia c’era “L’Hebdo”.

L’articolo di apertura era dedicato a un sondaggio fatto appunto tra la popolazione svizzera relativo ai desideri, sogni e obiettivi per il 2011. La prima questione del sondaggio era la scelta: “per il 2011 preferisci: a) mantenere o realizzare la felicità in amore, oppure b) diventare milionario?”.

Il risultato ha colpito sia il giornalista autore dell’articolo, sia i personaggi chiamati a commentare il risultato: quasi il 75% degli svizzeri vorrebbe essere felice in amore, solo il 18,7% vorrebbe essere milionario.

Confesso che anch’io sono rimasta piuttosto “toccata” da distanze tanto schiaccianti.

E, infatti, a questa domanda in particolare, seguivano, nel servizio, una serie di interpretazioni e di spiegazioni da parte di un psicosociologo, di un filosofo e di un collega coach.

Tutti più o meno d’accordo su un aspetto: uomini e donne d’oggi sopravvalutano l’amore.

Io, da parte mia, accantonata l’idea di farmi un riposino, leggendo tutto ciò, mi sono svegliata per bene, mi sono presa qualche appunto e segnata delle idee.

E sentivo sensazioni contrastanti tra loro: da una parte una certa soddisfazione “intellettuale” nel constatare la corrispondenza tra la mia esperienza professionale e il mio modo di vedere le cose, i dati di una ricerca e l’interpretazione di professionisti che operano nel mio ambito o in ambiti simili. Dall’altra, come spesso mi accade, mi sono sentita “chiamata in causa in prima persona” rispetto al fatto di proporre visioni e posizioni “alternative”  a un atteggiamento che spesso può essere eccessivo e dunque poco utile.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Le persone sopravvalutano l’amore perché sono convinte che l’amore sia la soluzione a tutti i loro mali, o anche solo ai loro piccoli disagi. Pensano che avere accanto un partner che amano e dal quale sono ricambiate renda la vita più facile in tutti i suoi aspetti: il lavoro, la vita sociale, la crescita e la maturazione personale. Sono convinti, in certi casi, addirittura, che un partner li aiuti a chiudere le loro questioni irrisolte con il cibo o con il denaro…

Hanno anche l’idea che vivere in coppia permetta loro di non sentire la solitudine, le difficoltà del rapporto con gli altri, le fatiche delle vita quotidiana.

Sotto sotto si illudono che il rapporto di coppia renda la loro esistenza anche più divertente e interessante. Meno noiosa, in definitiva.

Non solo: sono convinte che l’avere accanto un partner dia alla loro vita un senso e più importanza e, addirittura, valore alla loro persona.

E sai perché questo modo di pensare all’amore e alla vita di coppia non è utile?

Per almeno 6 motivi:

–          Toglie valore e importanza a un individuo per come egli (o ella) è, e lo pone in relazione a qualche cosa di esterno a lui/lei; a qualcosa che prescinde dal suo profondo significato nel mondo.

–          Abbassa il livello di autostima e aumenta enormemente il valore attribuito al partner e al rapporto (reale, potenziale, immaginato) creando un disequilibrio e una tensione emotiva che permea tutta l’esistenza e traspare in ogni momento (rendendo molto poco attraenti).

–          Fa sì che si creino aspettative irreali sul partner e sul rapporto, che quindi rendono difficilissimo o impossibile attrarre la persona giusta (nessuno, a quel punto, può essere all’altezza) e difficile creare una relazione soddisfacente (se un partner non è capace di rispettare tutte le immense aspettative, sono guai!)

–          Fa sì che non ci si impegni adeguatamente per rendere la propria vita migliore, perché il pensiero fisso è: “finché sono solo/a non valgo. Finché sono sola/o non posso divertirmi, crescere, lavorare al meglio etc. etc.”. E questo, alla lunga, rende davvero poco attraenti.

–          Fa sì che anche altri ambiti della vita vengano influenzati negativamente.

–          Fa sì che la visione di sé e degli altri sia distorta e priva di equilibrio.

E tu, come ti senti?

Con quante delle cose che ho detto ti trovi d’accordo?

Quante ti hanno dato terribilmente fastidio?

Lasciami i tuoi commenti con la tua opinione.

Cordialmente

Ilaria

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193 Commenti

  1. Avatar di nico

    nico 13 anni fa (27 Gennaio 2011 20:12)

    certo, va rispettato tutto ciò che dici. da tutti, però. non dovrebbe esserci spazio per chi si permette di provocare con fare sprezzante, più e più volte, una specifica persona, infastidendosi in maniera vistosa e plateale quando qualcosa la colpisce in pieno, pur non essendo rivolta a lei. persona da me regolarmente e scientemente ignorata, ma che evidentemente non la manda giù...
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 13 anni fa (27 Gennaio 2011 20:25)

      Lo spazio c'è per tutti: tengo in seria considerazione quello che esprimi e ne prendo spunto per invitare tutti i lettori e i commentatori a impegnarsi (in questo caso sì) in una comunicazione equilibrata e meno "aggressiva": esercizio ancora più importante in quanto equilibrio e comprensione nella comunicazione sono strumenti indispensabili a relazioni positive (con se stessi e con gli altri). Anche commentare qui sopra è un'ottima palestra :) .
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  2. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (27 Gennaio 2011 20:34)

    @ Nico: ma di chi parli?? mi sono persa qualcosa....
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  3. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (27 Gennaio 2011 20:50)

    cara NICO e caro RICCARDO ,come pure la ns.amata ILARIA:SMACKKKK!!! :D
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  4. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 13 anni fa (27 Gennaio 2011 19:54)

    La persona adulta, padrona della propria vita, vive e lascia vivere. E' consapevole che le opinioni degli altri sono infinite e per lo più molto diverse dalle proprie. E anche gli stili di vita e i comportamenti. L'adulto si gode la vita accettando, tollerando e apprezzando tali diversità. Fa quello che davvero ritiene giusto per sé e lascia che gli altri facciano altrettanto. Gli altri, i loro comportamenti, le loro opinioni non gli fanno paura, non mettono in crisi i suoi valori, non minano le sue sicurezze. L'adulto non dà il potere agli altri e alle loro opinioni di mettere in crisi il suo equilibrio. L'adulto non impiega le proprie preziose energie nel tentativo di convertire gli altri a tutti i costi alle sue opinioni. L'adulto non pensa che il suo sentire e le sue opinioni valgono più di quelle degli altri. Sa solo che per lui valgono le sue, per gli altri le loro. L'adulto sa che a lui darebbe molto fastidio se qualcuno tentasse di convertirlo: certo, sarebbe mancargli di rispetto. L'adulto non ha bisogno di alzare i toni, usare parole ed espressioni forti per esprimere le sue opinioni. Non minaccia, non ricatta. Non ha bisogno di insultare e denigrare gli altri e nemmeno se stesso per attirare attenzione e lasciare il segno. O anche solo per ritrovare un'apparente tranquillità interiore. Tanto più che quella di non insultare e non denigrare se stessi e gli altri è una norma di "diritto naturale", prima che di diritto civile e di buona educazione. Troppo spesso disattesa altrove. Qui va rispettata.
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  5. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (27 Gennaio 2011 20:56)

    @ Eleonora: il tuo nome, descritto così, è bellissimo! davvero una bella effige da portare in giro per il mondo. E devo dire che per quello che posso intuire ti descrive abbastanza. I tuoi genitori devono averti guardata bene negli occhi quando ti hanno presa in braccio per la prima volta :-) Sei una vera forza della natura, o donna guerriero
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  6. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (27 Gennaio 2011 21:00)

    Tira una brutta aria da queste parti. Andrò a fare compagnia a Quaglia Disossata, grande capo della tribù dei CheeseFoot. Fumeremo il calumet, diremo una marea di scemenze ed attenderemo che nel villaggio torni la calma. Lo so, non è un comportamento da "vero uomo", ma il "vero uomo", come "l'Italia", è solo un'espressione.
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  7. Avatar di Amina

    Amina 13 anni fa (27 Gennaio 2011 21:04)

    Ilaria, grazie per lo spazio e per il "regolamento della palestra". Riccardo, "quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera... Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio..." Dimmi la verità: su una parete del tuo ufficio c'è un quadro di Giorgio De Chirico, sull'altra uno di Salvador Dalì?
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  8. Avatar di Amina

    Amina 13 anni fa (27 Gennaio 2011 21:10)

    Eleonora, ricambio il bacio, naturalmente. Di solito chi ha ricevuto tanto dalla vita come presumo sia il tuo caso, sia esteriormente che interiormente, sente il desiderio di contraccambiare.
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  9. Avatar di Amina

    Amina 13 anni fa (27 Gennaio 2011 21:14)

    Ops, oggi sono un po' distratta, mi stanno parlando mentre scrivo. Volevo scrivere: ti mando un bacio anch'io, Eleonora.
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  10. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 13 anni fa (27 Gennaio 2011 21:18)

    Cavolo! Ma se non è un comportamento da "vero uomo" fumare il calumet e con Quaglia Disossata, per giunta, qual è il comportamento da "vero uomo"? Le mie certezze, vacillano :D :D
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  11. Avatar di Vale

    Vale 13 anni fa (27 Gennaio 2011 21:42)

    Bellissimo il tuo commento "l' adulto" Ilaria...è proprio quello che sto imparando sempre di più a fare ultimamente, lavorando sul mio equilibrio e tollerando e apprezzando anche le visioni diverse delle persone che incontro che mi permettono spesso di vedere altre sfaccettature di me che altrimenti non emergerebbero così chiaramente... E ho potuto constatare come, con questo tipo di visione e atteggiamento, tutto fluisca spesso molto meglio e in modo più costruttivo... Le tue parole hanno risuonato così tanto in me che me le sono salvate sul computer ;-)
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  12. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (27 Gennaio 2011 22:29)

    @ Amina No. Veramente, appena ci sarà tempo, metterò un paio di stampe di Maurits Cornelis Escher. Chi è? Eh, chi è ... chi è ... chi è chi? Di chi stai parlando?
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  13. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (27 Gennaio 2011 22:48)

    @ Ilaria Quale è il comportamento da vero uomo? Non ne ho la minima idea. Il fatto è che non esiste il comportamento, esiste la persona. Cioè, due persone possono dire e fare le stesse identiche cose, una sarà accettata, l'altra no. Cosa cambia? La forma. Ad esempio, per assurdo che possa sembrare, in un uomo, un cervello funzionante, la capacità di provare emozioni e sentimenti ed un aspetto non sgradevole, queste cose messe insieme, in un uomo sono un danno.
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  14. Avatar di Amina

    Amina 13 anni fa (27 Gennaio 2011 23:29)

    Riccardo, quoto Escher al 100%: quali soggetti metterai? Se dalle tue parti è difficile, ti posso riempire un pullman di amiche single che apprezzano un uomo che ha fisico, cuore e intelligenza, e te le mando a casa.
    Rispondi a Amina Commenta l’articolo

  15. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (28 Gennaio 2011 0:59)

    @ Amina Di Escher? Cascate, Belvedere e Relatività. Di single ce ne sono. Sono io che non mi avvicino. Non sono capace di attaccar bottone, se lo faccio mi imbroglio come un deficiente e se ci riesco, mi aspetto che non rispondano o che lo facciano col sorrisino tipico di quella che pensa "Che cretino". Tu dirai: chi te lo dice? Ed io ti rispondo: l'esperienza.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  16. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (28 Gennaio 2011 1:33)

    @ Bice Ho stampato il tuo ultimo commento e l'ho portato a rilegare. Quando l'avrò letto, magari esprimerò un'opinione.
    Rispondi a Riccardo Commenta l’articolo

  17. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (28 Gennaio 2011 0:33)

    Mi chiedo che se ne sa davvero qui sopra di come viviamo io e lui la nostra storia. Mi pare invece che ci si rifaccia a luoghi comuni sui tradimenti e le amanti oltre che su cosa dovrebbe essere l'amore. In particolare si tratterebbe, nel mio caso, solo di storie di sesso? Storie a metà? E perché mai? Certo se si fa l'equazione amore = convivenza/matrimonio/famiglia è logico pensarla così. Ma niente ci dice che sia così. Del resto che ne sapete se l'uomo che tradisce la moglie l'ama o no? Dei motivi per cui resta? Di ciò che vuole o non vuole l'amante? E dove sta, poi, davvero l'amore? In generale, dico. Nel caso particolare non so bene rispondere e non me lo chiedo nemmeno più. Ognuno conosce (o dovrebbe conoscere) i propri bisogni e dovrebbe inseguirli, ma da qui a dire che tutti abbiamo gli stessi bisogni, gli stessi obiettivi, lo stesso sentire! Non è così. Può darsi pure che io non sia nella media, che io non sia la normalità. E allora? L'importante è che io stia bene con me stessa. E io sto bene, ora. E sono pure felice. E pure tanto. E anche lui. :-) Lo so che la figura che rappresento non è facile da digerire. Conosco l'ira delle mogli tradite, conosco gli epiteti, conosco le maledizioni (e non fare agli altri ciò che...). Capisco sia ancora più difficile da digerire per chi ha vissuto certe esperienze, per chi crede in certi valori. Eppure ho amiche che sono state tradite e che conoscono la mia situazione attuale... e il confronto tra noi è utile e appagante. Magari non facile, ma non ci rinunciamo. Come io non rinuncerò ad essere me stessa. . Non mi voglio abbastanza bene, vero. E' per questo che ora frequento un uomo impegnato? Non lo so. Ilaria diceva che è solo un piccolo sintomo. In effetti, però, io sto benissimo come sto, non risento della situazione. Non ho la sensazione di farmi del male, tutt'altro. Con lui, intendo. Il fatto di non volersi abbastanza bene è qualcosa che coinvolge la mia vita in modo molto più ampio, con conseguenze prima di tutto nel mio vissuto interiore. Il perfezionismo, il giudicarsi... e questo influisce anche nelle relazioni con gli altri, con tutti gli altri. L'amore è solo un aspetto di tutto ciò, direi addirittura minore. Dai 20 ad oggi però sono molto cambiata. Oggi vivo e lascio vivere. E non mi nascondo a me stessa. Quindi nemmeno agli altri. E se sembro perfezionista ora, beh... non sapete cos'ero. Dunque io sono contenta di me. E, in ogni caso, io mi sento "legittimata" ad essere ciò che sono, sì, certo, eccome! Anzi: sono. E basta. Ma a chi devo chiedere il permesso, a quale modello dovrei aspirare? Non capisco poi perché... . Eleonora, io voglio bene a quest'uomo, bene veramente. Per quello che so voler bene io, ti posso dire che non mi pare di avere mai provato niente del genere per nessuno. Anche perché ero diversa io. Non passo il tempo a giudicarlo... tantomeno lo passiamo a letto! Ma a letto ci stiamo, certo. E ci mancherebbe! Vuoi la cronaca di tutte le volte che ci siamo visti, di come passiamo il tempo, dentro e fuori dal letto? Sintetizzo: è come avere il ragazzo. Ognuno vive a casa sua e poi ci si sente, ci si vede, si esce, si va in giro... si parla, si condividono delle cose... Mi manca qualcosa? Boh, ma io in vita mia non ho mai desiderato convivere con qualcuno, farmi una famiglia... non l'ho mai vissuto come un traguardo, forse anzi come la potenziale tomba dell'amore. Sarà questione del mio vissuto in famiglia, ma è qualcosa che non ho mai cercato, neanche quando avevo un ragazzo ufficiale (e ho avuto storie normali per almeno 10 anni della mia vita). Non sarò normale? E chi se ne importa, dal momento che sto bene e sono felice? . Parli di conseguenze e non ti seguo... quali conseguenze? Su chi? Lui, me, la moglie, i figli? Io non ho sensi di colpa. Ma mi prendo le mie responsabilità. E ora mi sento responsabile della mia felicità! E gli altri sono responsabili delle loro scelte. In effetti, credo di capire che tu mi stia dicendo che pagherò delle conseguenze o che faccio del male a qualcuno (e sarò punita?). Ma non ci arrivo proprio, non capisco proprio. So che ci sono persone che ritengono l'amante colpevole di infelicità e divorzi. Intendi quello? Io non la penso così. Quali conseguenze? So che Amina pensa che io faccia la mia stessa infelicità. E sento il suo sguardo da mamma su di me... un po' severa, un po' ansiosa... Ho avuto questo dubbio anche io, pensando al futuro. Poi mi sono decisa a vivere e tutto quello che posso dirti è che sono felice, invece. E che come questa storia finirà nessuno lo sa. Non so nemmeno ancora cosa vorrei. Anzi, sì: va bene così. . In ogni caso io me la vivo. Come vivo tutto il resto, mentre ho smesso di chiedermi se è giusto o sbagliato. Questo non è fregarsene degli altri. Io ho rispetto per gli altri e mi viene naturale. A volte posso ferire qualcuno senza rendermene conto, questo sì. Parli di frecciatine, allora ti chiedo scusa. Forse ho avuto modi un po' forti di dire ciò che pensavo, ma noi non ci siamo mai mandate a dire le cose... come con la mia amica del cuore... dunque mi sono comportata alla stessa maniera (no, con lei faccio di peggio!). :-) . @ FrancescaChiara: ti abbraccio, mi ritrovo nelle cose che scrivi, come sempre. Sono felice per te :-) . Un bacio a Ilaria, sempre.
    Rispondi a Bice Commenta l’articolo

  18. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (28 Gennaio 2011 2:21)

    ognuno è quel che è... :)
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  19. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (28 Gennaio 2011 2:33)

    RICCARDO,continua così... mi fai morir dal ridere!! le tue battute me le sto scrivendo tutte!! troppo belle!! :D
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  20. Avatar di Amina

    Amina 13 anni fa (28 Gennaio 2011 2:50)

    Caro Riccardo, sei un uomo di buon gusto. Riguardo alle stampe. Riguardo alle donne, hai mai sentito parlare di "profezie autoavverantesi"? Bice, rilassati. Lui potrebbe tradire anche te, non ci sono due schieramenti in campo, le brave ragazze contro le cattive ragazze. Non so se ho uno sguardo materno, so solo che ho già iniziato a chiedermi quale sarà la mia vita tra dieci anni, perchè se è vero che il nostro presente è frutto del nostro passato, è altrettanto vero che il nostro futuro nascerà da questo presente.
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