Mai compiacere per piacere

maicompiacerePer quanto riguarda le relazioni con gli altri molte persone spesso mettono in atto due tipi di comportamenti non produttivi.

Uno è quello di pretendere di cambiare gli altri, l’altro è quello di cercare di cambiare, o, meglio, di adattare se stessi alle esigenze degli altri tanto da rinnegare la propria personalità, i propri desideri, i propri bisogni.

Dedico questo post al secondo aspetto (del quale parlo anche nella guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi, che puoi scaricare anche adesso).

Quello di compiacere gli altri (non solo nelle relazioni di coppia, ma anche sul lavoro, in famiglia e con gli amici)  è un comportamento molto simile a quello del gatto che si morde la coda: è la ripetizione senza fine di moduli che ci allontanano costantemente dal vero obiettivo proprio mentre siamo convinti  di agire per avvicinarci.

Di fatto compiacere gli altri, cioè comportarti nel modo che tu supponi ti renda piu’ gradito e ti permetta di essere accettato e  amato (o gradita, accettata e amata :)) dagli altri non ti permette di essere sereno, di esprimerti a pieno e quindi di tirare fuori tutto il tuo valore e la peculiarità del tuo fascino in modo che tu riceva un sincero apprezzamento da parte degli altri.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Infatti pensa per un momento:

  • come puoi essere sereno/a ed equilibrato/a se sei continuamente concentrato/a sul modo di compiacere gli altri in ogni momento e in ogni situazione? (perché, sei d’accordo con me, le persone piu’ affascinanti sono quelle che esprimono serenità ed equilibrio vero? :))
  • come puoi esprimere il meglio di te se soffochi, modifichi, nascondi quello che sei, quello che fai, quello che vuoi per soddisfare i bisogni e le rischieste degli altri?
  • come puoi instaurare un rapporto vero e sincero con gli altri se fingi di essere qualcosa che non sei?
  • come puoi instaurare una relazione duratura con gli altri (con la persona giusta per te) iniziando da una finzione? Fingerai per sempre? E come ti sentirai, nel caso?
  • quando e come puoi esprimere davvero te stesso (con i pregi, le idee, il contributo unico e irripetibile che puoi dare agli altri) se te lo proibisci per compiacere chi ti sta intorno?
  • come puoi essere certo di essere amato o amata per quello che sei veramente, se non riveli come sei veramente?
  • ti far star meglio pensare che le persone che ti stanno intorno sono se stesse o preferisci che recitino in ogni momento?

Mi piacerebbe sapere come è andata questa esplorazione (è un po’ tosta… lo so ;)): se ti va, fammelo sapere nei commenti qui sotto…

Cordialmente

Ilaria

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32 Commenti

  1. Avatar di chiara

    chiara 4 anni fa (1 Maggio 2020 16:30)

    ciao ilaria,io sto' seguendo i tuoi consigli con un uomo che inizialmente x me era a mille poi mi a allontanata.io ho un carattere forte anche se come tutte a volte cedo.in breve.,, passato famigliare complicato,uso di sostanze rapporto genitoriale e con le donne conflittuale.ad oggi completamente fuori da tutto da 3 anni a creato un attivita di allevamento preso a crescere nel lavoro.sono la prima donna che non fa svanire dalla sua vitaa,mi allontana e mi ricerca mi stima con amici e parenti,mi elogia mi desidera ma rimane distaccato.un uomo che tiene sempre la mente impegnata anche nei social ricercando ammirazione da donne che poi anche se incontra scarica o ancora prima di incontrarle o al primo approccio.desiderio fisico di me ne a ma crolla subito dopo a dormire cotto,un periodo passato con problemi a livello sessuale determinato dala fine di uso di sostanze che ad oggi non a un vero riscontro sulle prestazioni se non il fatto che sia divenuto piu un problema cronico di non riuscire che nel tempo a sopperito immergendosi nel lavoro che gli porta stanchezza mentale e fisica.x quanto riguarda me non accetta il pensiero di una relazione non riesce a darmi affettuosita' a differenza dei primi tempi un po se lo impone un po fa parte di lui e non capisco se e' un anaffettivo.io mi sono allontananta non lo chiamo se non mi chiama e x la prima volta non sono andata da lui dichiarandomi impegnata,quando sono la sono una donna che si da a mille ma ora poi tendo ad andare via x prima.non riesce a fare a meno di me in questi 9 mesi e' stato solo con me e lo so x certo, al punto che quelle rare volte che parla di se parla come una persona rotta che non vede altro che il lavoro e non a tempo x le donne,l altro gg gli o detto ma scusa io non credo tu sia rotto ma esci con una!lui mi dice impegnativono! ma quale impegno se tanto sei talmente stronzo che blocchi il tel e i numeri ,vai e se ti rompe blocchi tu non sei uno che si fa menate o si fa rompere le balle..mi dice non mi interessa ma credimi ne a tante.con me a una strana sorta di affetto,rispetto considerazione e attrazzione,,mi cerca ma oltre non c e la fa,corre verso dei traguardi importanti in piu si e preso i nipoti x problemi famigliari in casa x qualche tempo che pero vedo dargli equilibrio.mi vuole ma non si smuove di piu.ora voglio vedere essendo svanita come si muovera,e' poco che faccio cosi ma era un mese che non lo vedevo.gli voglio bene ma sono una che non tende a farsi troppo ferire forse scemera' e rimarremo amici ma forse no.non comprendo se deve comprendersi oltretutto che le sue relazion sono state o con sballate o con donne zerbino,ed io non sono niente di tutto cio' grazie a dio,si a volte cedo ma mi chino senza mai strisciare piuttosto schiatto di careattere che farlo.hai un consiglio.
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