Come fai ad avere fiducia negli altri? E ad aspettarti sincerità?

Per fidarti e avere correttezza, sincerità e onestà da parte di chi hai di fronte è importante che tu sia per primo o per prima “fornitore” (o “fornitrice”) di correttezza, sincerità e onestà.

Questo è una considerazione che devi avere ben presente se desideri davvero attrarre la persona giusta per te. E, per essere del tutto sincera, anche se vuoi delle relazioni soddisfacenti con gli amici, in famiglia e nell’ambito professionale.

Nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi” spiego ampiamente che il tuo atteggiamento verso gli altri determina quello che loro hanno verso di te.

Ogni giorno i miei clienti personali, coloro che mi scrivono in privato e gli iscritti al blog che rispondono al sondaggio che faccio, mi fanno capire – spesso dichiarandolo apertamente – che uno dei problemi che li preoccupa di più è quello di avere fiducia negli altri, quello di “trovare sincerità” nelle persone che frequentano, soprattutto quando si tratta di nuove conoscenze e in particolare di un possibile partner, di qualcuno che giudicano interessante.

Le domande che mi sento fare più spesso sono del tipo: “Ma Ilaria, dopo tutto quello che ho passato, come faccio a fidarmi?” oppure: “Ilaria, come faccio a capire se posso fidarmi e se lui (o lei) è sincero/a?”.

Altri mi dicono: “Ormai non mi fido più. Ho paura di essere tradito/a o ingannato/a. Non ho voglia di rimanere deluso/a un’altra volta! Spesso tendo a credere che non ci sia sincerità a questo mondo!”.

In effetti questo è un aspetto importante, direi capitale delle relazioni sentimentali (sia quelle che stanno per iniziare, sia quelle che sono già “avviate”) e riguarda da vicino l’ambito della comunicazione efficace, anche se non esclusivamente.

Infatti se tu comunichi incertezza e sfiducia, come risposta ottieni incertezza, vaghezza e probabilmente anche bugie belle e buone.

Se invece comunichi certezza e sicurezza e sei sincero/a, gli altri si comportano con te in modo affidabile e ti rispondono con comportamenti, parole e azioni pienamente sinceri.

Se a questo punto stai pensando: “Ilaria stai tirando fuori discorsi un po’ trascendentali e spirituali”, ti fermo subito: si tratta di aspetti molto pratici e strettamente legati alle emozioni e alla psicologia.

Non per niente sopra ho fatto riferimento alla comunicazione efficace.

Sono certa che è capitato anche a te, a scuola, di avere un insegnante che quando entrava in aula, tutti si mettevano a farsi gli affari propri, lo ignoravano, chiacchieravano e disturbavano. E si permettevano di fare cose non proprio buone e giuste.

Poi, magari già solo l’ora dopo, entrava in aula un altro insegnante, temuto da tutti, e, come per magia, il silenzio calava in classe. Tutti diventavano di colpo disciplinati, attenti e silenziosi.

Da che cosa dipendeva il diverso atteggiamento dei tuoi compagni di classe (e anche il tuo)?

Dal diverso atteggiamento dei due insegnanti, giusto?

Sono pronta a scommettere che il secondo insegnante era anche il più preparato, quello che urlava di meno, quello che aveva un comportamento più serio e affidabile. Forse certi ragazzi non lo sapevano in maniera “consapevole”, ma intuivano tutto ciò in maniera inconscia.

E, senza rendersene conto, assumevano un atteggiamento serio e affidabile anche loro. O venivano subito sgamati dal professore in questione.

Desideri il rapporto della tua vita e vuoi scoprire il modo giusto per far innamorare un uomo e costruire con lui una relazione sana, serena e che duri nel tempo? Ecco il precorso che ti guida passo passo nella realizzazione di una vita di coppia sana e appagante, dal primo incontro fino alla convivenza

Il primo insegnante veniva “preso in giro”, il secondo no. Vero?

Il primo si metteva nella posizione di essere preso in giro. Il secondo no.

Non solo: con il secondo i ragazzi erano di fatto “migliori” che con il primo. Davano anche risposte più azzeccate durante le interrogazioni, insomma tiravano fuori il meglio di sé.

Più o meno succede così anche nello sport o, per esempio, nel ballo: se balli con qualcuno che balla bene o anche meglio di te, ti viene facile fare i passi giusti e sei molto sciolto/a. Se balli con un/a principiante, ti sembra di ballare peggio di quanto sei in effetti capace.

Nel tennis, nel ping pong o in sport simili tutto questo è evidentissimo: se vuoi allenarti con i palleggi la regola è quella di giocare con qualcuno al tuo livello o a un livello più alto.

Quando giochi con qualcuno davvero bravo, il gioco funziona, scorre fluido. Il movimento dell’uno influenza in positivo il movimento dell’altro e viceversa. Anche se c’è gara e sfida, il gioco si svolge in un flusso piacevole.

Questo tra l’altro lo percepisce anche un osservatore esterno.

Tutto ciò che cosa comporta, nella pratica, per te?

Significa che se una persona vive una relazione (anche nelle fasi della prima conoscenza) all’insegna dell’”insicurezza” – perché non ha fiducia in se stessa, nel rapporto o nell’altro/a etc. – susciterà più probabilmente comportamenti inaffidabili nel partner (o nel potenziale partner).

E questo anche per un’altra ragione: l’insicurezza fa perdere lucidità e obiettività e quindi impedisce di osservare con attenzione il comportamento di chi si ha di fronte e di coglierne i comportamenti “incoerenti” che invece permettono di “sgamare” eventuali insincerità.

Se invece tu parti da una posizione di “fiducia” (in te stesso/a, nei sentimenti e nelle sensazioni che provi, in quello che stai vivendo etc.) e di sincerità (cioè parli chiaro rispetto a ciò che vuoi dalla storia, dall’altra persona da e per te stesso/a etc. e soprattutto agisci in modo coerente rispetto a tutto questo), allora hai in risposta affidabilità e sincerità. E, nel caso, hai tutta la lucidità necessaria per notare eventuali incoerenze nell’altra persona. E per agire di conseguenza.

Per oggi questo. Ne riparleremo.

Lasciami il tuo commento e la tua opinione.

Cordialmente

Ilaria

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131 Commenti

  1. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (8 Novembre 2010 22:36)

    Dunque, qui necessita un ulteriore spiegazione. Per "maleducazione" ho imparato, mio malgrado, a stare zitto, a parlare solo quando interpellato. Ho imparato ache a non sorridere mai. L'ho imparato così bene che una volta ho spiegato, scherzosamente, che non sorrido nemmeno sotto tortura. Oggi mi trovo perfettamente a mio agio nei colloqui di lavoro (basti dire che, pochi mesi fa, ho trovato, alla mia veneranda età, un posto di lavoro serio) in quanto si basa su domande altrui e risposte mie. Una volta presa confidenza, parlo, rido, scherzo, etc. Il problema è che, avendo imparato a stare zitto, non sono assolutamente capace di iniziare un discorso. Non so di cosa parlare, cosa dire, etc. E questo, ribadisco, non nasce da delusioni in campo sentimentale ma da "maleducazione". Non è un problema di autostima, è un problema di abitudine al silenzio forzato e, soprattutto, nell'impossibilità di parlare di cose che, in un rapporto sentimentale, nessuna persona vorrebbe mai ascoltare. E' un problema di vergona di provare sentimenti, di provare attrazione, in parole povere, vergona di esistere (se devi star zitto è perchè la tua esistenza è dovuta ad un errore, come poi mi fu confermato). E la reazione di coloro che ho conosciuto non ha certo migliorato la mia autostima, anzi, l'ha affondata del tutto. Per loro forse era un gioco, anche a 30 anni. Per me era la vita. In me non c'è rabbia. C'è solo amarezza e stanchezza. C'è l'incapacità di capire la cattiveria (e non intendo solo nei miei confronti), di capire l'indifferenza, di capire come si possa prendersi gioco della vita di un'altra persona (e parlo sempre in generale). So cosa significa sentirsi inutili, di troppo, fastidiosi. E' per questo motivo che mai potrei fare qualcosa di male a qualcun'altro, esclusa la mia legittima difesa.
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  2. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (8 Novembre 2010 22:33)

    @ Riccardo: certo che non offendi nessuno! Anzi: è ammirevole che tu abbia voglia di aprirti. Mi pare che ci siano dei traumi nella tua vita, quindi è importante che tu provi a condividere, ad aprirti con chi magari ti può ascoltare o puoi darti qualche consiglio mirato che ti aiuti nel cammino: perchè è chiaro che stai camminando, e anche a testa alta direi. E' solo che mi pare tu debba ancora liberati di un po' di rabbia, di un po' di dolore che emergono da ogni tua parola e che rischiano di coprire tutto di un brutto velo di negatività - era questa la mia SANA critica. Quell'equilibrio tra anima e cervello, tra sentimenti e razionalità nel comprendere le cose è difficile da trovare, ma non stancarti mai di inseguirlo. Ti ci avvicini sempre più finchè...quella luce di cui parli ti avvolgerà. Stai usando tante delle tue energie, forse, per andare da un giorno all'altro: è fondamentale che tu le diriga verso le cose giuste perchè lo spreco non giova. Ed Elly dice una cosa giusta, secondo me: parla dell'essenza delle cose. Ogni rapporto, ogni cosa con cui ci misuriamo quotidianamente ha un'essenza: andiamo dritti a quella e lasciamo perdere il resto, che ci fa solo sprecare energia preziosa. In bocca al lupo davvero: la vita è un viaggio impegnativo.
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  3. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (8 Novembre 2010 23:41)

    @Riccardo. Non so, forse perdonando, pensando che chi fa del male di solito ne ha a sua volta subito, dunque è carnefice sì, ma prima è stato vittima. Questo forse aiuta a vedere tutto in un'ottica meno personale, a inserirlo in un flusso in fondo vitale o a pensare ad una catena che è ora di spezzare, riscattare. Lasciandosi il passato alle spalle.
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  4. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (9 Novembre 2010 0:29)

    @ Riccardo: ricomincia da te. Le mancanze gravi degli altri (i tuoi genitori?) le hai riconosciute, individuate. Hai probabilmente anche ben capito che non sono una tua colpa. Lasciati questo alle spalle. Riemergi, riscatta la tua esistenza non voluta da altri: abbracciando la vita. Diventare un uomo sereno e contento di essere al mondo è il modo migliore di dimostrare che sei più forte di quello che ti è successo; che sei tu che decidi e non gli eventi subiti. Quando la stanchezza si fa troppa da sopportare, fermati un momento e riposati. Poi riparti più carico di prima!
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  5. Avatar di Andrea

    Andrea 13 anni fa (9 Novembre 2010 1:35)

    Ciao Ilaria, Intanto grazie del post e grazie anche agli altri iscritti dei loro commenti e punti dei riflessione, a dire il vero, spesso, uso le tecniche di PNL e molte chicche che sto apprendendo nei siti internet come anche questo, come armi di difesa... Ad esempio, constatando che di fronte alle affermazioni quasi da "intelletual-filosofici" spesso le persone possono voltarti le spalle o far finta (e io lo sento molto bene) di ascoltarti con la frase: "Ho capito", con un'energia che non comunica affatto voglia di approfondire certe questioni, soprattutto perché, sempre per difesa, come dico io, "distruggo le credenze comuni", le quali sono il più delle volte debilitanti, soprattutto se unite all'uso delle generalizzazioni, che, insieme, rendono una conversazione il più delle volte impossibile, sostituendole con altre, ma in modo indiretto, e cioè attraverso le domande. Infatti io, non ho assolutamente bisogno che chicchessia si fidi di me, neanche persone con le quali ho una grande amicizia, perché tanto riesco, in un modo o nell'altro, attraverso tecniche a pochi conosciute, a capirlo, anche se, alle volte, indirettamente. Intanto però facendo domande che suscitino riflessioni profonde, cerco di attivare il SAR (Sistema di Attivazione Reticolare), naturalmente solo dal momento in cui trovo una persona con cui viaggiamo nella stessa lunghezza d'onda. E' ovvio che, se parto dal provare diffidenza, il SAR si attiverà a proprio svantaggio, perché ti farà trovare tutti i riferimenti per cui, ovviamente, non bisogna fidarsi di tizio o di caio, quindi è meglio essere diffidenti con chiunque. Invece, da un po' di tempo sto riflettendo sul fatto che l'uomo, fino a qualche secolo fa era un cacciatore. Mi seguite? E i cacciatori cos'erano? Erano dei ricercatori di selvaggina, e btw dei ricercatori. E cosa succedeva nel caso un cacciatore si scoraggiasse affermando: "Niente da fare! Non mi fido del bosco, le bestie non si fanno prendere e, anche se volessi riuscirci possono ferirmi o posso rimanerci!"? Ovviamente il SAR si sarebbe attivato generalizzando che ovviamente avventurarsi nel bosco era rischioso, e quindi meglio starsene alla largaa. Infatti, vedi? A molti cacciatori è successo che... Con la metafora del cacciatore, quindi, vorrei dire che l'essere umano, oggi, in gran parte, ha perso la qualità del ricercatore, mentre ha acquisito quella del critico, di una persona, cioè, che abbia paura a mettersi in gioco, per paura che ciò in cui si avventura possa giocargli brutti scherzi. Grazie, Andrea
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  6. Avatar di katia

    katia 13 anni fa (9 Novembre 2010 0:40)

    Ciao Ilaria,interessante quello che dici.Difficile avere fiducia negli altri quando non si ha in se stessi!!spero di raggiungere presto anch'io il mio equilibrio. Fin da piccola mi sono sempre sentita inadeguata e mai all'altezza In famiglia,a scuola,nello sport e nei rapporti interpersonali soprattutto per la mia difficolta' nell'esprimermi quando mi trovavo di fronte a qualcuno,mille paure per affrontare nuove situazioni. Poi le dure esperienze che ho dovuto affrontare ed il tempo mi hanno reso un po' piu' forte,ma devo lavorare ancora molto con l'autostima!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 13 anni fa (9 Novembre 2010 1:21)

      Ciao Katia, hai pienamente centrato la questione. Complimenti! L'autostima è amore per te stessa e senso del tuo valore: è un percorso di scoperta continua. Anche perché mentre scopri te stessa e le tue risorse, cambi e cresci e quindi hai sempre qualcosa di nuovo da scoprire, proprio mentre stai scoprendo... E la cosa più utile è che tu parta da una buona "predisposizione" verso te stessa...
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  7. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Novembre 2010 2:00)

    Anch'io preferivo gli scritti. E continuo a preferirli... così tanto che ne ho fatto un mestiere :-)
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  8. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (9 Novembre 2010 2:20)

    @ Andrea Parli di PNL e SAR come armi di difesa. Presumo tu intenda di difesa dagli imbroglioni. Può essere che funzionino, ma di certo non sempre (altrimenti non si spiegano le migliaia di truffe che ogni anno avvengono in ogni parte del mondo). Io credo invece che per capire occorra di più ascoltare ciò che la persona dice, osservare come si muove ed ascoltare il proprio istinto (lo so, è strano, ma io ascolto molte volte il mio istinto). Ed a volte per capire, non solo se stessi ma anche gli altri, occorre anche ascoltare con tutto noi stessi, orecchie, cervello, anima. La metafora del cacciatore invece non l'ho capita. Tu intendi per caso che la ricerca di un/a partner sia come andare a caccia? Se fossi una donna, non sarei molto lusingata nell'essere considerata "selvaggina". Oppure intendi la vita in generale? Ed in questo caso, la selvaggina (o le bestie) cosa rappresenterebbe? Io ho indubbiamente i miei enormi problemi relazionali, ma sinceramente mi sembra, nonostante tutto, di essere un po più ottimista di te. Ma forse perchè, come disse M., sono un ingenuo. E' sbagliato? Secondo me no. Senza un pò di ingenuità, saremmo solo dei computer più o meno pensanti. Sia chiaro, non è una critica. Ognuno di noi vive in base ai suoi valori (o parametri) ed inoltre potrei aver capito male ciò che hai scritto, quindi ogni eventuale chiarimento o critica sarà ben accetto.
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  9. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (9 Novembre 2010 1:35)

    @ Bice @ FrancescaChiara. Lasciarsi un certo passato alle spalle non è così facile. Prima bisognerebbe tirarlo fuori da dove si è attorcigliato. Oramai, come ho detto, so solo rispondere. Non so iniziare discorsi, non so continuarli. A scuola, al contrario di tutti gli altri, preferivo gli scritti agli orali. Nello scritto c'era il tempo di ragionare, di analizzare, di scegliere le parole. Negli orali, il pensare era sempre visto come segno di impreparazione. @ Katia. Parli delle difficoltà nell'esprimerti con gli altri. Non so cosa intendi, però ti dico quello che ho capito io ben prima dei trent'anni. Vi sono coloro che sanno e coloro che non sanno. Coloro che sanno di meno, parlano di più. Tra quelli che sanno vi sono gli esseri umani e vi sono i dottori. Gli esseri umani sono coloro che parlando non fanno pesare la loro sapienza, anzi, cercano di farne partecipi gli altri parlando, mettendo in discussione, etc. I dottori sono coloro che per prima cosa vogliono essere chiamati col loro titolo di studio e quando parlano lo fanno con una tale terminologia da impedire agli altri di capire ciò che dicono. Se stessero zitti, i frutti della loro conoscenza rimarrebbero invariati, ovvero, sarebbero uguale a zero. Imparando a distinguere i vari tipi di persone, dovresti trovarti sempre meno in difficoltà, spero. Non ha senso parlare con qualcuno che vuol solo mostrare quanto è bravo.
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  10. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (9 Novembre 2010 10:53)

    @ Andrea: tecniche di PNL, SAR...accidenti: ti sei bardato di teorie scientifiche! Ma spazio per l'istinto, per il "sentire" ce n'e'??? il cuore funziona, si'? ;-) o usi solo il cervello? per capire, per ricercare, per analizzare? a me pare anche molto per difenderti....ma questa e' una mia velata impressione. Scusa la provocazione! e' bonaria, ovviamente. Non condivido molto quello che scrivi, ma lo trovo interessante. E se per te funziona, significa che hai trovato proprio un modo per stare al mondo, il che e' estremamente positivo.
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  11. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (9 Novembre 2010 12:55)

    ...ovviamente sapete tutti cos'e' il SAR di cui parla Andrea, vero? Ho letto il commento di Riccardo sulle categorie di persone da lui nominate "dottori" e mi e' scappato un sorriso! Io lo conosco come RAS (dall'inglese) e perche' ho studiato anatomia secoli fa. In poche semplici parole e' il sistema di cellule nervose che il cervello utilizza per stabilire a quali percezioni dare la priorità nel flusso continuo di informazioni e stimoli che ci raggiungono. E’ una sorta di filtro tra il nostro livello cosciente (=ciò di cui ci rendiamo conto) e il nostro subconscio che comunque viene raggiunto da tutte le stimolazioni sensoriali a cui siamo esposti e sensibili. Spero che con questa piccola aggiunta, vi sia un pochino piu' semplice seguire il commento di Andrea! a chi interessa, ovviamente.
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  12. Avatar di Eleonora

    Eleonora 13 anni fa (9 Novembre 2010 17:09)

    GRANDE,FRANCESCACHIARA E GRAZIE!!... ;)
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  13. Avatar di Il blallo

    Il blallo 13 anni fa (9 Novembre 2010 17:44)

    Ragazzi aiutatemi per favore. Ci sto provando con una mia amica e mi sembrava che lei anche fosse interessata infatti ho ricevuto questi segnali positivi: -Si è messa una mia immagine come sfondo sul suo cellulare. -Si è presa una mia maglia perchè le piaceva il mio odore. -Giochiamo spesso a fare la coppia fidanzata chiamandoci tesoro e amore. -Abbiamo molto contatto fisico, baci, abbracci carezze. -Spesso usciamo assieme solo io e lei. Ok detto questo mi pare evidente un suo interesse... ma un giorno lei mi fa "o guarda c'è lui, quanto è bello, peccato che non mi vorrà mai, andiamo a salutarlo!". Ci sono rimasto DA SCHIFO. Di colpo tutto quello che pensavo fosse certo mi è diventato un dubbio tremendo: ma io le interesso si o no?! Perchè ha detto quella cosa? Era un suo test per vedere un mio vero interesse per lei? O le piace veramente quell'altro? Aiutatemi che sto andando in crisi non ci sto capendo più niente! Non è la prima volta che mi accenna di lui... Una volta prima infatti mi aveva detto "vorrei un ragazzo (mi fece il suo nome)" e poi aggiunse con ironia "ma io in realtà voglio solo te, ma non mi fido dato che sei un donnaiolo". CHE DEVO FARE? HELP :'(
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 13 anni fa (9 Novembre 2010 18:23)

      Ciao Il Blallo, sai qual è la mia impressione? Che tu stia cercando consigli del genere "speed seduction" (seduzione rapida) o "artisti del rimorchio". Il fatto è che non si capisce che cosa tu voglia. Non si capisce che tipo di rapporto tu abbia con questa ragazza (anche se trovo davvero molto curiose affermazioni come: "si è messa una mia immagine come sfondo sul suo cellulare" - intendi immagine o fotografia? :); "si è presa una mia maglia perché le piaceva il mio odore" (!!! adesso si è accorta che non le piace più?!). E per "contatto fisico, baci, abbracci, carezze" che cosa intendi? Ti pare evidente il suo interesse. Ok. E per che cosa sarebbe il suo interesse? Ti credo quando dici "sto andando in crisi, non ci sto capendo più niente." Anch'io ci sto capendo poco. Che devi fare? Chiarire a te stesso che cosa vuoi.
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  14. Avatar di FrancescaChiara

    FrancescaChiara 13 anni fa (9 Novembre 2010 18:42)

    @ Il Blallo: hai provato semplicemente a dire a questa ragazza come ti senti? che vorresti stare con lei? che vorresti essere considerato come "il suo ragazzo"? Se e' questo quello che vuoi... Perche' anche io, infatti, non ho capito molto come stanno le cose tra voi due! Prova prima a chiederti cosa vuoi veramente e poi apriti con lei e dille cosa provi nei suoi confronti. Magari potrebbe ricambiarti...hai visto mai????
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  15. Avatar di Il blallo

    Il blallo 13 anni fa (9 Novembre 2010 19:21)

    Cercherò di chiarire meglio, scusate ma è che ci tengo tanto ad averla. :( Il nostro rapporto di amicizia si è intensificato molto in questo mese, infatti usciamo assieme, ci diamo abbracci lunghissimi, ci guardiamo negli occhi a distanze ravvicinatissime, ci riempiamo di baci sulle guance sulla fronte e a volte anche sul collo. Così ho iniziato a sospettare che forse ci fosse qualcosa in più di una semplice amicizia da parte sua, tant'è che molti suoi atteggiamenti mi sono parsi come segnali d'interesse da parte sua: si è presa una mia foto e se l'è messa come sfondo sul suo cellulare (mai vista una cosa simile tra amici ma solo tra fidanzati) poi un giorno mi ha detto "il tuo profumo mi fa impazzire, mi regali una tua maglietta?" anche questo mi ha fatto pensare molto (la mia ex 2 anni fa mi chiese la stessa cosa). Poi scherziamo sempre chiamandoci "mogliettina, marito mio, tesoro, amore" proprio come se fossimo una vera coppia. Io confessarmi così a voce non me la sento, anche perchè come vi ho detto dopo quel riferimento a quel ragazzo adesso ho dubbi. E a me confessarmi non è mai piaciuto, sono sempre andato diretto ai fatti provando il bacio e fin'ora su 2 ragazze che ho avuto è andata bene. (sono ancora molto giovane). Voi che impressioni avete?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 13 anni fa (9 Novembre 2010 19:59)

      Io ho l'impressione che quanto tu racconti viene proprio a fagiolo con il tema del post: lei sta "menando il can per l'aia" e la tua incertezza non solo glielo consente, ma addiruttura la sollecita a non concludere e a tenerti nella vaghezza. Se sei sempre andato diretto ai fatti, che cosa ti impedisce di farlo anche questa volta? Sarebbe un atto di sincerità (e di chiarezza) da parte tua che la spingerebbe a essere chiara e a prendere una posizione, impedendole di continuare a "giocare". Scusa, ma invece della maglietta, non potevi regalarle una boccetta del profumo che le piace? E' più igienico e fa anche meno feticista. Poi: io non ho mai sentito una "vera" coppia nella quale i due partner si chiamano "mogliettina, marito mio"... Ripeto: forse il vostro è solo un "gioco", che a lei va bene perché lo conduce. Non so se anche a te va bene. Ma se non prendi posizione, lei lo può prolungare all'infinito. O almeno fino a che non incontra qualcuno con le idee più chiare e più deciso di te (te l'ha anche fatto capire, tra l'altro). Nota importante: "tenere tanto ad avere una persona" non è un atteggiamento utile e che io posso condividere. Le persone si frequentano, si amano, si comunica e si sta con le persone etc. etc., ma le persone NON si "hanno"...
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  16. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Novembre 2010 20:04)

    Ti piace? Allora baciala, prima che si stanchi di aspettare... Non ti piace? Non illuderla... comportati da amico. A me pare evidente che le piaci. In ogni caso pensandoci su e facendo così chiarisci (prima a te stesso e poi a lei) E' solo la mia impressione, naturalmente. E quel che farei io...
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  17. Avatar di Bice

    Bice 13 anni fa (9 Novembre 2010 20:05)

    Ops, aveva appena detto tutto (e molto meglio) Ilaria... scusate!
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  18. Avatar di Il blallo

    Il blallo 13 anni fa (9 Novembre 2010 20:14)

    Sul discorso "le persone non si hanno" la vedo come te, quel che volevo dire è che mi piacerebbe condividere con lei momenti della mia vita. Forse hai ragione tu quando dici che lei stia semplicemente giocando con me; ma a quale pro? Spesso lei mi stuzzica, una volta le ho anche detto ironicamente "ma che vuoi che ci provi con te?" e lei mi ha risposto di si. Il fatto è che lei è una bellissima ragazza, e soprattutto SERIA, e trovare ragazze bellissime che sono anche serie è molto difficile, per questo vorrei conquistarla. E forse è anche per questi motivi che avendo molti corteggiatori, ne stia trovando uno che sappia davvero tenerle testa e farla star bene. Ogni volta che finisce il nostro "appuntamento" lei mi dice sempre che si è sentita benissimo con me. E io pensavo... con questi risultati la conquisterò? O meglio... l'ho già conquistata?
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  19. Avatar di Riccardo

    Riccardo 13 anni fa (9 Novembre 2010 20:18)

    @ Il Blallo Confessarti? Allora, i casi sono due. 1) Non ti interessa. Allora dimenticala. 2) Ti interessa. Diglielo. A tenere le cose in sospeso non si va da nessuna parte. Io sono una persona con tempi lunghi (che non sono mai piaciuti a nessuna), ma quando decido, decido. E sono decisioni serie e ponderate. Non sono un cacciatore, ovvero non mi interessano i trofei. Quindi, deciderei se mi trovo nel caso 1 o nel caso 2 ed agirei di conseguenza. Va male? Amen. Meglio chiarire che rimanere nel limbo per .... quanto tempo? Al massimo, se lei ti risponderà di no e poi dovesse pentirsene, magari verrà a cercarti. A me successe, ma la mandai a quel paese per altri motivi.
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  20. Avatar di Ilaria Cardani

    Ilaria Cardani 13 anni fa (9 Novembre 2010 20:24)

    Gioca con te o per stuzzicarti o, semplicemente, per divertirsi. A te non interessa che cosa faccia lei e tantomeno che cosa faccianoi suoi corteggiatori. A te interessa che cosa vuoi e che cosa fai tu.
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