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Come lasciare un uomo (che non riesci a lasciare)

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come lasciare un uomoCon tutta questa gran fatica che si fa a trovare uno straccio d’uomo a che serve capire come lasciare un uomo? Beh, tu non ci crederai: se è vero che ci sono tante donne single e uomini single poco contenti di esserlo, è vero anche che ci sono tantissime persone (uomini e donne) che sono in relazioni che non le soddisfano per niente, le impoversicono e le fanno star male, ma non riescono a darci un taglio. Io ripeto spesso un ritornello (facile in teoria, nella pratica un po’ meno, lo so): ogni minuto in una storia sbagliata è un minuto in meno in una storia giusta.

"Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà. D. Grosmann"

Soprattutto, ogni minuto in una storia sbagliata, con l’uomo sbagliato, è un minuto tolto alla tua serenità e al tuo benessere, per il presente e per il futuro. Perché l’”onda lunga” negativa di una storia “tossica” si espande ben oltre la fine della relazione stessa. Anche se si tratta di una relazione non impegnativa o presunta tale. Pensa anche solo ai chili di delusione che macini quando con un tipo sei uscita una volta sola e poi lui non ti ha richiama più. Ecco perché è importante tutelare se stesse, selezionare molto bene le persone alle quali dedicare il proprio tempo e la propria attenzione. Perché, semplicemente, prima di tutto bisogna proteggersi. E proprio perché bisogna tutelare se stesse e la propria vita, bisogna decidersi a lasciare le storie che non funzionano e capire come lasciare un uomo o come lasciare un ragazzo che non si riesce a lasciare.

Come lasciare un uomo: gli ostacoli sul percorso

Intanto, calma e gesso: a proposito di relazioni serie e addirittura di matrimoni: una ricerca dell’Università della Carolina ha calcolato che due terzi dei matrimoni che finiscono con una separazione  e poi con un divorzio vengono conclusi per iniziativa della moglie. Cioè due volte su tre è lei che alla fine decide di lasciare un uomo con il quale non ha più nulla da condividere. Quindi, se sei incerta e ti senti troppo “spericolata” per prendere l’iniziativa di concludere una relazione e di lasciare un uomo o anche addirittura tuo marito, considera due aspetti: a) non sei la sola a trovarti in questa situazione; b) magari ti costa un sacco, adesso, anche solo pensarci, ma è una impresa nella quale puoi riuscire. Per realizzare il meglio per te.

"L’inizio è dolce, assurdo, felice. L’intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione. N.Barrios"

Okay, lo so perfettamente che il pensiero di lasciare un uomo, di lasciare il compagno di una vita, magari il padre dei propri figli, fa una gran paura. E può fare terrore anche lasciare un amore giovanile “improvvisato” e chiudere una storia che, all’inizio, non sembrava poi così importante. Le motivazioni possono essere moltissime, tutte valide. E attenzione: qualsiasi sia la tua motivazione è una motivazione importante, perché è tua e perché la senti forte. E devi imparare a dare valore a quello che “senti”, non per soccombere, ma per ottenere quello che vuoi.

Non solo: molto spesso le motivazioni razionali, quelle che si identificano con la “logica” e sulle quali si ragiona e si parla “esplicitamente”, nascondono motivazioni inconsapevoli e inconsce, che in realtà sono le più importanti, da considerare e anche da “smontare”. Perché, quali che siano le motivazioni, quello che va tenuto d’occhio e perseguito è l’obiettivo finale, cioè il raggiungimento della tua felicità, che spesso passa proprio dal lasciare un uomo con il quale non stai davvero bene.

7 ragioni che rendono complicato lasciare un uomo

Ora ti voglio elencare quali sono le ragioni più comuni per le quali è tanto dura lasciare un uomo e una relazione che non vanno bene per te.

1) La resistenza al cambiamento. Cambiare è eccitante. Eccome no! Solo se si tratta di vivere cambiamenti che pianifichiamo e desideriamo. Quelli “imposti” dalle circostanze sono sempre difficili. Di questa resistenza al cambiamento si parla soprattutto riguardo agli ambienti e alle procedure di lavoro, ma tu saprai certamente che è faticoso cambiare in ogni ambito della vita. Pensa un po’ quanto può creare resistenza l’idea di lasciare una storia d’amore e ritornare single con tutto quello che ne consegue: modificare le abitudini; privarsi di un appoggio; gestire la distanza da una persona che si è amata. “Spiegare” la nuova situazione a chi sta intorno. Eccetera, eccetera.

2) La dipendenza dalla persona amata. Alcuni studi hanno provato che quando a delle persone innamorate viene mostrata la foto dell’amato o dell’amata si attivano le stesse parti del cervello che vengono attivate nei cocainomani in crisi di astinenza. Il fatto è che se l’amore e l’innamoramento attraversano delle fasi cosi esaltanti che la presenza del partner è paragonabile a quella dell’assunzione di una droga, una relazione duratura deve fondarsi su altre caratteristiche, altri pilastri: rispetto, fiducia, impegno reciproco, per dirne alcuni. E, senti bene questa: proprio i partner più inaffidabili, quelli da “alti e bassi” risultano essere quelli che creano più dipendenza. Cioè, più gli uomini sono sbagliati, più si rischia di dipendere da loro. Eccolo qui spiegato il significato delle definizione relazioni disfunzionali. Prendi bene in considerazione questo concetto anche se non ti interessa come fare a lasciare un uomo perché hai deciso di stare dove sei e nessuno ti smuove.

3) Non avere chiari piani per il futuro. Fa paura eh? In particolare, quel che gioca sporco da questo punto di vista è il timore di non saper cosa fare nei momenti in cui – per mille e mille ragioni – si prova il “bisogno del contatto”. Che fare? Continua a leggere.

"È più facile capire quando l’amore comincia che quando finisce. Roberto Gervaso"

4) Non voler ammettere di aver sbagliato, di aver scelto male, di aver fallito. Si chiama fenomeno della dissonanza cognitiva: è un meccanismo inconscio per il quale rimaniamo legati e “fissati” su decisioni che abbiamo preso, continuando a difenderle con la logica e la razionalità, anche quando è evidente che non sono state giuste.

5) Il senso di solitudine rispetto a un’impresa che richiede molta forza ed energia e, aspetto ovvio e “inquietante”, ti vedrà sola proprio perché sarai distante dalla persona che ti è stata più vicina (almeno in teoria), finora.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

6) La paura per il “dopo”. Ecchecavolo. E se invece di stare con lui che ti mena e ti maltratta va a finire che ti tocca stare sola magari addirittura per un anno? E come fai con le tue amiche che sono tutte accoppiate? So’ problemi, eh!

7) Il senso di colpa nei confronti dell’amato bene che si sta per lasciare.

Come lasciare un uomo senza soffrire (più del necessario)

Un bel pasticcio, nevvero? Comunque, ribadisco il concetto: spesso ci si sente orrendamente sole, si tende a credere che questa “sfiga”, abbia colpito solo te e nessun’altra di tutti i miliardi di donne che hanno camminato sulla terra. Non è così: non sei la sola che si trova di fronte alla necssità di fare una scelta del genere. Questo concetto ti sia di sostegno quando credi di essere di fronte a un’impresa più grande di te e quando ti senti attanagliata dall’incertezza e dall’angoscia del “che cosa faccio?” “come faccio?” E anche quando ti senti una fallita senza speranza. Non sei la prima a essere preoccupata riguardo a come fare a lasciare un uomo che non riesci a lasciare.

Dico di più: siamo in un luogo e in un tempo privilegiato, dove le relazioni si possono lasciare, esistono separazione e divorzio e dopo aver vissuito diverse relazioni, lunghe o brevi che siano, se ne possono avere altre. Questo è un aspetto importante, riflettici. Si tratta di considerare la propria vita non secondo il principio del fallimento o della “sfiga”, ma dal punto di vista dell’opportunità. Ecco. Lasciare un uomo è una scelta, l’aprirsi di un’opportunità

Ora, tenendo in conto queste considerazioni come fai a superare tutti gli ostacoli che ho elencato e magari qualcun altro che un po’ ci assomiglia e un po’ no?

I) Per prima cosa prendi consapevolezza di qual è l’ostacolo più “difficile” per te. Nello stesso tempo considera che in molti casi si tratta di “trappole mentali” (per esempio quando intervengono la dipendenza o la dissonanza cognitiva o anche il senso di colpa) che puoi riconoscere come tali ed evitare, classificandoli come null’altro che “inganni mentali che ti bloccano” e superandoli proiettandoti nel futuro. Immaginati tra cinque anni. Davvero pensi di poter resistere per tutto questo tempo ancora con la persona con la quale sei, in un rapporto che non ti dà più quello di cui hai bisogno?

II) Quando pensi al tuo futuro e mentalmente ti ci proietti, considera tutti gli antidoti che puoi mettere in atto rispetto agli schemi mentali che ti ingannano e alle paure delle quali potresti diventare preda: per esempio, se tendi a tornare sui tuoi passi perché in fin de’ conti consideri che lui è una brava persona – anche se te ne ha fatte di cotte e di crude -, renditi conto che è la tua dissonanza cognitiva che sta lavorando “contro” di te. Quando hai l’impulso irrefrenabile di contattarlo e di riprovarci, inventati un’attività interessante e alternativa: dedicare mezz’ora all’attività fisica, al tuo hobby preferito o telefonare a un’amica che non hai mai tempo di sentire

III) Creati una rete – anche minima – di supporto, fatta di due/tre persone fidate con le quali puoi confrontarti lungo tutto il tuo percorso e che fanno, autenticamente il tifo per te.

IV) Approfitta di questo momento per approfondire la conoscenza di te e dei tuoi bisogni, per capire che cosa davvero vuoi e che cosa ti fa stare bene: di questo parlo nel mio percorso I 7 Pilastri dell’Attrazione.

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145 Commenti

  1. Avatar di Emma

    Emma 8 anni fa (20 Febbraio 2016 17:36)

    Non ho mai detto di essere la vittima innocente di uomini senza scrupoli e anzi, come ho scritto, sono la prima che in ogni rapporto (amore o amicizia) si fa esami di coscienza, perché santa non sono. Il fatto che sicuramente io non parli di matrimoni o relazioni decennali non significa che io non sappia distinguere tra "incontri" che hanno la durata di una pausa caffè e rapporti dove si investe tempo, testa e cuore (di entrambi). Non nego che a volte io sia partita in quarta, interpretando male certi segnali , ci ho sbattuto il muso e mi sono rialzata. Non mi reputo una fiammiferaia piena di illusioni, anzi sono diventata una donna piuttosto cinica e questo negli ultimi tempi mi ha condotta a relazioni solo fisiche, in cui non c'è spazio per coinvolgimenti emotivi ( e devo ammettere che le trovo più appaganti al momento). In una relazione poi, per rispondere ad alcuni commenti, dó il giusto spazio, lo stesso che pretendo io, perché impegnarsi con qualcuno non significa rinunciare agli altri e ad altro. Comunque qui non si stava tanto discutendo su quanto patetiche siano a volte le donne a voler continuare una storia a tutti i costi, perché io lo so che così non va. Si discuteva sulla incapacità mia e di altre donne di lasciare andare un uomo che ha deciso di allontanarsi senza un "ti lascio" e sulla confusione che un comportamento del genere provoca. Quando si è trattato di lasciare, io mi sono fatta avanti e ho tirato fuori il coraggio. Rispondendo a Helen, trovo che quando uno chiude con te chiaramente, puoi rimanerci male ma poi te ne fai una ragione e vai avanti, chi decide di non farlo e semplicemente defilarsi provoca un vuoto e mille domande in chi resta. Poi lo capisci che non era adatto per te, ma permettete che nel frattempo io mi senta spaesata?!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (20 Febbraio 2016 19:29)

      Allora Emma, se tu rileggi il tuo primo commento, quello che ha dato vita a tutto il dibattito, scrivi "ho sempre avuto rapporti relativamente brevi, nei quali ho creduto ma che poi si rivelavano storie occasionali e di passaggio, soprattutto per gli uomini di turno". Ecco. In più se permetti, quello che scrivi sulle "porte socchiuse" crea qualche perplessità. Infine la più grande perplessità è data dal fatto che tu ne parli come di schemi che si ripetono. Poi, io, sempre, per definizione sono dalla parte di chi scrive qui perché so che se avesse le idee chiare, la lucidità totale e il cuore sgombro da incertezze, non scriverebbe. E poi (anzi prima) perché detesto l'idea che donne intelligenti e nel pieno delle proprie potenzialità non solo perdano tempo dietro a uomini che quando va bene sono delle sonore teste di miglia e quando va male sono farabutti: diversamente non "succhierebbero" tempo ed energie alle donne. E siccome sono convinta che tutta questa perdita di tempo venga alle donne dal fatto che sono state imbevute di consvinzioni detestabili sulle relazioni, mi sforzo di far vedere le situazioni da una prospettiva rovesciata. Detto questo, vorrei che ciascuna riflettesse su quello che sente e che scrive non con l'obiettivo di aver ragione e di rimanere nello stato di partenza, che non le fa bene, ma con quello di trovare una soluzione anche grazie a un confronto non sempre accondiscendente. Quanto al sentirsi spaesata, Emma, l'idea che il mondo è pieno di persone (uomini e donne) mediocri e che sta a noi imparare a classificarle e a gestirle, prendendone anche la dovuta distanza emotiva, come ti fa sentire?
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    • Avatar di Emma

      Emma 8 anni fa (21 Febbraio 2016 2:39)

      Eh si Ilaria, quando dico che sono confusa e spaesata mi riferisco proprio a quello. Al fatto di aver creduto al coinvolgimento emotivo dell'altro e a farne i conti adesso, quando i fatti dicono altro. Il mio problema è che la testa sa cosa deve fare ma il cuore non sempre la segue. Il tuo modo di guardare la situazione da un'altra prospettiva e buttarmi in faccia la realtà nuda e cruda, anche con parole forti( sono sicura che se avessimo parlato dal vivo mi avresti schiaffeggiata) mi fa aprire gli occhi. Devo imparare a classificare meglio chi ho davanti, constatare i fatti e non farmi abbindolare da parole smielate e occhi languidi. Ho perso davvero troppo tempo dietro insulse apparenze, ora andiamo avanti e cerchiamo di non farci fregare, ancora! Grazie Ilaria e grazie ragazze!!
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    • Avatar di Tosca

      Tosca 8 anni fa (26 Febbraio 2016 19:58)

      Ciao Emma, io ho vissuto esperienze simili alle tue: storie brevi in cui ho creduto molto (soprattutto l'ultima) terminate con grandi delusioni. Storie a volte lasciate "appese" perchè lui da un momento all'altro decideva di sparire senza grandi spiegazioni. Pensa che il mio ultimo ragazzo mi ha praticamente lasciata per telefono; sono stata io a pretendere un confronto faccia a faccia dicendogli che meritavo più rispetto anche nel momento dell'abbandono. Ad ogni modo, secondo me l'errore grave in situazioni come la nostra sta nell'aver idealizzato il partner. Non so se ti ritrovi in questa mia riflessione: ora mi rendo conto che nelle relazioni passate ho spesso proiettato sul partner un'immagine di uomo ideale (l'uomo dei sogni) che non corrispondeva alla realtà, il mio bisogno di avere una persona accanto, nel timore di non saper stare da sola; forse per ingenuità o per poca esperienza, diciamo così. Forse ero legata ad una visione dell'amore un po' fanciullesca, che esiste solo nei film. In particolare, questo è avvenuto nella mia ultima storia, finita sei mesi fa: ero affascinata da lui e volevo a tutti i costi che stessimo insieme a tal punto da non vedere la sua vera natura di persona immatura (nonostante i suoi 30 anni suonati) e narcisista. Perfino quando la storia è finita ho vissuto quella che Ilaria chiama dissociazione cognitiva. oggi mi sforzo di convincermi che lui, così come i precedenti, non era il grande uomo che voleva far credere di essere. Certamente in futuro cercherò di non commettere lo stesso errore e di vedere il potenziale partner per quello che è realmente e non per quello che vorrei che fosse.
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    • Avatar di emma

      emma 8 anni fa (6 Marzo 2016 17:17)

      esattamente Tosca!! Il vero problema è aver idealizzato troppo i ragazzi con cui ho vissuto delle relazioni...e, come dici tu, te ne rendi conto quando riesci ad uscirne e a valutare obiettivamente la situazione.
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  2. Avatar di clacla

    clacla 8 anni fa (11 Aprile 2016 23:57)

    Veramente donne, non rovinatevi la vita per un uomo, non ne vale davvero la pena. "ogni minuto in una storia sbagliata, con l’uomo sbagliato, è un minuto tolto alla tua serenità e al tuo benessere, per il presente e per il futuro. Perché l’”onda lunga” negativa di una storia “tossica” si espande ben oltre la fine della relazione stessa." Sono passati 11 mesi e il pensiero che mi fa più male adesso è di aver buttato in un cesso pieno di melma 6 anni della mia vita, senza contare le emicranie che avevo ogni fine settimana. Ora (che se n'è andato con un'altra, perché neanche ho avuto il coraggio di mandarlo a quel paese io, lo stronzo!) sto bene, faccio le cose che mi piacciono, coltivo le mie passioni, ad alcune delle quali avevo rinunciato per lui, mi sento libera e soddisfatta di me. Sento di avere tra le mani la mia vita! Non perdete un altro minuto dietro a uno stronzo, la vita può essere bella, se la si vuole costruire come piace a sé.. vorrei che qualcuno me lo avesse spiegato prima, per questo ve lo dico col cuore, si soffre tanto, per niente, nulla cosmico!!! Grazie Ilaria, forza ragazze!
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    • Avatar di Raffa

      Raffa 8 anni fa (12 Aprile 2016 13:21)

      Quoto!! Ho sempre pensato di essere una persona forte, decisa... Invece mi sono ritrovata a dover sopportare certi miei atteggiamenti vigliacchi e particolarmente insensati, che vedendo da fuori, da estranea, mi farebbero pensare: "questa non è normale"... Forse non sono cresciuta come credevo, non sono maturata a dovere, ma sto cercando di riprendere in mano me stessa, prima di tutto.... poi si vedrà... Spero di farcela...
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  3. Avatar di Eowyn

    Eowyn 8 anni fa (26 Marzo 2016 19:53)

    Sono passati 2 anni, da quando l'ho lasciato. E l'ho lasciato perchè non gliene fregava nulla di me. Non lo vedo, e non sento la sua voce da allora. Ma facebook è uno strumento pericoloso: sporadici contatti, likes, messaggi, commenti ai post. E questa cosa è pessima. Si mantiene un contatto che non dovrebbe esserci. E si spia la vita patinata degli altri... e delle persone con cui escono. Non riesco a lasciar andare. Mi ha colpito l'idea che vedere le immagini della persona amata scatena reazioni come l'astinenza da cocaina, perchè è proprio così che mi sento. Come si fa a far passare la dipendenza? Lo cancello completamente da qualsiasi luogo anche virtuale? ma è amico di amici, prima o poi saprò qualcosa di lui, volente o nolente. Oppure mi ripeto ogni giorno quanto è stato coglione a trattarmi male? Suggerimenti?
    Rispondi a Eowyn Commenta l’articolo

    • Avatar di Elisa

      Elisa 8 anni fa (28 Marzo 2016 17:45)

      Ma perché non lo togli da fb?!
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    • Avatar di jenny

      jenny 8 anni fa (29 Marzo 2016 10:01)

      Quanto ti capisco!!! Io dovrei cancellarlo da fb e da Instagram, ma tanto andrei comunque a sbirciarlo, sopratuttto su instagram dove ha un profilo pubblico... L'unica soluzione veramente fattibile sarebbe cancellare me stessa dai social, così non avendone accesso non potrei vedere niente di lui... Ma non ci riesco proprio! Sai, se non lo cancelli dalla tua mente, puoi cancellarlo da tutto, ma tanto il modo per vederlo, sapere cosa fa, lo trovi... Ha ragione Ilaria, la strategia del "no contact" è la più corretta, ma è dura portarla avanti, durissima.... Che palle sti social, potessero non esistere!!
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (29 Marzo 2016 10:52)

      Vero. Tutta colpa dei social.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Fran

      Fran 8 anni fa (29 Marzo 2016 11:44)

      Ragazze, scusate se mi intrometto, ma davvero pensate che il problema siano i social? Che il problema sia non riuscire a evitare di sbirciare la vita del tizio in questione? Oppure è un problema più profondo, che a che fare con il valore che si da' alla propria vita? Perché io credo (e l'ho sperimentato in prima persona) che quando si riempiono le proprie giornate di cose di qualità non si ha neanche la voglia di andare a guardare le vite altrui...e soprattutto, che ve ne fate in ogni caso di collegamento così effimero e virtuale con la "persona amata"? È davvero quello che desiderate, è davvero quello a cui aspirate? Davvero credete alle crisi di astinenza? Che poi sono stata io stessa una che passava ore a sbriciare la vita altrui oppure a soffrire perché il tizio di turno postava foto che mostravano come la sua vita fosse andata avanti benissimo senza di me...poi ho capito che così facevo del male solo a me stessa, che la rabbia che riversavo su di lui non era che una proiezione di una rabbia che rivolgevo verso me stessa, verso un vuoto che non sapevo colmare da sola...e perlomeno di questo aspetto un po' "morboso" mi sono liberata...
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    • Avatar di Eowyn

      Eowyn 8 anni fa (29 Marzo 2016 18:11)

      Ma infatti, sono d'accordo con te: di un collegamento del genere non me ne faccio nulla e non aspiro certo a quello! E so che mi faccio del male da sola. Ed infatti ho le "crisi da astinenza", quelle ci sono. Anche se mi riempio le giornate. Il vuoto è profondo ed è per questo che è difficile da colmare, e quindi chiedo una strategia. Ilaria, ho colto l'ironia.. ovvio che non è colpa dei social, infatti sono uno strumento (per quanto inutile e spesso dannoso), la colpa è di chi usa lo strumento, cioè io. Ma una strategia la dovrò pur attuare... il "no contact" non ha funzionato, anche se l'ho mantenuto per molto tempo ed ora il contatto si limita appunto agli infimi like su fb. Non lo frequento, lo vedo, non lo sento. Lavoro sulla mia autostima. Ma capitemi, è un momento di sconforto... dopo 2 anni credevo di essere guarita, e invece no. :(
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    • Avatar di clacla

      clacla 8 anni fa (15 Aprile 2016 13:47)

      Io non so come fate voi a riuscire a continuare a gardare quelle cose, a me davano tanto di quel voltastomaco che alla fine ho cancellato anche amici suoi che avevo io (pur dispiacendomi perché con loro non avevo nessun problema) per non vedere le varie foto, tag, ecc, ma non vi fa soffrire? Non è più dura continuare con questo cilicio, che voltare pagina, alzare la testa e vedere quante altre cose ha il mondo da offire?
      Rispondi a clacla Commenta l’articolo

  4. Avatar di Eugenia

    Eugenia 8 anni fa (26 Aprile 2016 17:25)

    Ciao a tutti e un ringraziamento alla 'padrona di casa', di cui apprezzo moltissimo l'approccio compassionevole ma razionale. Il mio caso è probabilmente una versione dell'eterna lotta 'farfalle nello stomaco contro amore quieto e sereno'. Ho 52 anni, sono sposata da 26 dopo 10 di fidanzamento. Ho trascorso dunque con mio marito - mio coetaneo - praticamente tutta la vita. Lui è buono, fedele, ordinato, lavoratore, mi ama, ha una vivissima intelligenza e molta fantasia e intuito, è amante della casa, paziente coi nostri due figli, mi lascia i miei spazi collaborando a che io possa coltivare i miei interessi, pur senza condividerli; inoltre dopo tanti anni c'intendiamo al volo, nutriamo fiducia totale l'uno nell'altra e spesso ridiamo insieme. Da giovani facevamo tanti viaggi e gite; coi figli abbiamo perso queste attività e lui si è fatto sempre più stanco e pigro. Per anni non abbiamo condiviso nessuna attività tranne le vacanze, anche perché i figli sono ancor più pigri di lui e trascinarli in qualsiasi progetto è pesantissimo e ci condanna a sentirli brontolare tutto il giorno. Negli ultimi anni sono uscita da sola 3 o 4 sere a settimana per attività connesse alla musica (studio e suono uno strumento) e al ballo, cose che lui detesta. Tuttavia tollerava che io andassi, per la mia felicità, e mi supportava in tutto talora cucinando anche la cena; quando tornavo trovavo sempre tutto pulito e riordinato, niente piatti da lavare. Si poteva lasciare una persona così solo per sperimentare la totale autonomia e per essere libera di amare un altro che conosciuto da pochi mesi, che mi faceva battere il cuore, sognare, vedere intorno a me tante opportunità e motivi d'interesse, in una parola uno di cui mi sono innamorata persa? Uno più grande di me, un sessantatreenne con lo sguardo e l'energia di un tredicenne? Uno con il quale qualunque attività, fosse anche guardare la lavatrice che girava, mi faceva completamente felice? Uno al quale il mio corpo rispondeva desiderandolo come forse mai mai mai nella mia vita? Quest'uno aveva dei difetti, grandi difetti ai miei occhi. Ha corteggiato me, sposata e con figli minori. Mi proponeva continuamente attività che non sarebbero state realizzabili senza dire grosse bugie a mio marito, bugie che lui chiamava disinvoltamente "non-verità". In fondo ne diffidavo, ma lo adoravo. Non sono riuscita a lasciare mio marito, che alla comunicazione che amavo un altro aveva reagito orribilmente male anche con preoccupanti sintomi psicosomatici, ma l'ho tradito per molti mesi e in questa situazione mi sono sentita felice, eccitata, al settimo cielo, ritrovando anche paradossalmente l'entusiasmo per mio marito. Una torcia accesa. Mille progetti, godevo di ogni piccola cosa. Ora mio marito ha scoperto e letto la mia chat e, pur distrutto nella sua fiducia e nel suo amore puro... mi ha perdonato e proposto di ricominciare senza più inganni. Siamo sempre stati, nonostante il periodo di stanchezza, molto legati tra noi e complici. Niente più farfalle nello stomaco, dopo decenni, ma un'intesa profonda. Mi si offre di tornare nell'Eden e io che faccio? Piango tutto il giorno e penso all'altro, al bellissimo altro che mi manca da morire! Sono imbecille o semplicemente innamorata? Ossessionata o legittimamente innamorata?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (26 Aprile 2016 17:37)

      L'Eden (con la "E" maiuscola) quale sarebbe? Non è molto chiaro. Davvero hai trovato l'Eden? Su questa terra e nella storia/e che racconti? Uhm... Di certo non sei imbecille (quello mai) e credo nemmeno innamorata. L'innamoramento è la scusa pseudoedificante per raccontarsi una storia di passione e non venire a patti con se stesse e le decisioni più giuste da prendere per concedersi una vita decente. Per non rivelare a se stesse che, con quell'aria da ragazza libera e dinamica, si è prigioniera di due uomini egoisti e avidi. Credo che tu sia, con ottime ragioni, solo alla ricerca disperata di una via di fuga o, semplicemente, di una presa d'aria, di un po' di ossigeno in un'esistenza soffocante. La "Madame Bovary" è uno dei personaggi più veri mai raccontati. Varrebbe la pena di leggere e rileggere la sua storia. E di cambiarne il finale, per se stesse.
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    • Avatar di minou

      minou 8 anni fa (26 Aprile 2016 18:34)

      Che male che fa questo tuo commento, Ilaria! Cioè, in realtà è meraviglioso. Grazie
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    • Avatar di London

      London 8 anni fa (26 Aprile 2016 18:49)

      Grande Ilaria, mi mancavano i tuoi messaggi ironici con risposta sempre azzeccatissima, sei fantastica. Mi fai troppo ridere. Grazie! :D
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    • Avatar di Eugenia

      Eugenia 8 anni fa (26 Aprile 2016 21:56)

      No, no, mio marito egoista e avido? Assolutamente no! E' un angelo, ve lo assicuro, ha più a cuore la mia felicità che la sua, ma pensa che quest'altro uomo sia interessato a me solo superficialmente e voglia 'usarmi e gettarmi'. Sono sicura che se vedesse dell'amore vero si farebbe da parte lui stesso pur soffrendo moltissimo. E' più di un anno che sono innamorata dell'altro uomo. Non riesco a mettere da parte il pensiero di lui. Adesso l'ho lasciato, con tutti i provvedimenti del caso (blocco su FB, sul telefono, su Whatsapp, fine delle lezioni di ballo, non frequento più gli amici comuni, il che significa che passo tutte le sere a casa e non esco più) ma non basta, sto molto ma molto male. Sono assorta in un continuo dialogo interiore tra il partito del "va' dove ti porta il cuore, chi non risica non rosica, osa essere felice" eccetera, e quello del "hai più di cinquant'anni e figli adolescenti, un marito perfetto, dove cavolo vuoi andare?". Mi sfibra, mi sfinisce, mi sento impazzire. Le voci non stanno zitte neppure un momento, neppure quando sto per addormentarmi.
      Rispondi a Eugenia Commenta l’articolo

  5. Avatar di jenny

    jenny 8 anni fa (22 Marzo 2016 15:44)

    Ciao a tutte! Mi sono imbattuta solo da pochi giorni in questo sito, ma spero possiate aiutarmi... A volte parlare con "sconosciuti" può essere un bene, si possono vedere le cose da un altro punto di vista... Ho 28 anni e da poco più di un anno convivo con il mio ragazzo con cui sto da 6 anni. Prima della convivenza la nostra relazione era ok, o almeno, mi sembrava di star bene.... Il mio ragazzo è molto chiuso di carattere, ma nel suo piccolo mi ha sempre dimostrato di amarmi... Da quando siamo andati a convivere (comprando casa a metà), la mia vita è cambiata... Ovviamente, direte voi! A 26 anni siamo ancora giovani e spensierate e a volte la vita di casa ti pesa.... Ultimamente, nell'ultimo anno, ho iniziato ad uscire più spesso con la mia piccola cerchia di amiche e ho conosciuto (anche se già lo conoscevo di vista e mi era sempre piaciuto) un ragazzo... Questo ragazzo, già lo sapevo, non è il classico stinco di santo, anzi diciamo che per nomea sapevo benissimo fosse uno stronzo! in ogni caso però l'ho voluto da subito e l'ho avuto... Ci siamo visti diverse volte nell'arco degli ultimi 4 mesi, ogni volta dicevo: sarà l'ultima, è solo sesso, è passione.....E' tutto ciò però che non provo più per il mio ragazzo! Non provo più passione, non ho stimoli, mi sento una vecchia in casa con una vita davanti che non mi da più stimoli.... Questo ragazzo era la luce, la vita, l'aria.... Era tutto! Quando sapevo che l'avrei visto, ero la persona più felice del mondo... E posso ammettere senza problemi sia di averlo idealizzato (perchè mi piaceva da circa una decina d'anni) sia di essermi "innamorata" di lui... Sapevo già che, inevitabilmente, sarebbe dovuta finire... Prima di tutto perchè non è la persona con cui potrei instaurare una relazione seria... E secondariamente perchè entrambi abbiamo subito impostato e chiarito la nostra situazione.... Non posso rimproverargli niente, perchè fin da subito è stato chiaro che era solo sesso.... Sono io che avrei voluto cambiare le carte in tavola a partita già iniziata... Perchè probabilmente per lui, pur sapendo che è SBAGLIATO, avrei fatto una pazzia.... Lui circa due settimane fa non si è presentato ad un nostro appuntamento, e non mi ha nemmeno scritto o chiamato per dirlo.. Semplicemente ha smesso di esistere per me... Io sono completamente caduta dalle nuvole e sto male come un cane.... Sto cercando di dimenticarlo ma inevitabilmente penso che il rapporto con il mio ragazzo ne è uscito modificato.. Lo tratto sempre male, e alla fine gli ho detto che non sono più sicura di voler stare con lui, in casa nostra... Che mi sento in gabbia... Senza stimoli... Vuota... Lui mi ha detto che il problema è nella mia testa, che io sono cambiata, che lui è sempre lo stesso.... E ha ragione... Sono io che non so più cosa voglio... Che vorrei solo scappare... Che mi sento male per l'altro e non riesco a dimenticarlo.. Inoltre ho paura a parlarne con mia madre perchè a livello economico sarebbe un problema, e io non voglio deludere i miei che hanno fatto tantissimi sacrifici per me e per la casa.... Non so che fare....
    Rispondi a jenny Commenta l’articolo

    • Avatar di Sole

      Sole 8 anni fa (22 Marzo 2016 20:43)

      Ciao Jenny, l' 'altro' cerca di eliminarlo il prima possibile dalla tua testa. È uno stronzo, che si è divertito per un po' con una ragazza per di più impegnata. Il punto non è lui, ma il fatto che non ami il tuo fidanzato. Non è vero che non sa cosa vuoi, perché in realtà lo sai benissimo e lo scrivi anche: 'vorrei solo scappare'. A questo punto il consiglio è - invece che perdere tempo dietro a stronzi che ti fanno solo soffrire - cerca di capire come puoi (in maniera adulta e senza eccessivi danni emotivi ed economici per le persone che ti sono intorno) uscire dalla storia con il tuo ragazzo e vendere la casa. Più avanti vai e peggio è! Coraggio!
      Rispondi a Sole Commenta l’articolo

    • Avatar di jenny

      jenny 8 anni fa (23 Marzo 2016 9:39)

      Ciao Sole, grazie mille della tua opinione, per me è molto importante. Il problema è che ad oggi forse non sono fin troppo lucida da poter prendere una tale decisione, perchè mi rendo conto di essere ancora annebbiata dall'altro... Me ne rendo conto, oltretutto conto i giorni da quando ho smesso di sentirlo e ogni giorno che riesco a non considerarlo è un traguardo... Mi sento una drogata in crisi di astinenza che cerca con tutte le forze di smettere... Se adesso lasciassi il mio ragazzo, avrei paura di aver preso questa decisione in un momento di poca lucidità e chiarezza... Sto cercando di dimenticare l'altro completamente, e solo dopo vorrei concentrarmi sul mio rapporto e su quello che non va.... Hai ragione, forse stai pensando che sto rimandando... ma davvero, adesso non ci riesco proprio... Io dei segnali a lui comunque li ho dati... Si vede e si capisce che non sto bene... E certe colte vorrei che lui scoprisse tutto....
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    • Avatar di Sole

      Sole 8 anni fa (23 Marzo 2016 16:27)

      Si' Jenny, penso che stai rimandando.. :-)
      Rispondi a Sole Commenta l’articolo

    • Avatar di jenny

      jenny 8 anni fa (25 Marzo 2016 16:02)

      Lo so Sole ma è tanto difficile... Ho paura di prendere una decisione affrettata, di sbagliare a lasciarlo, perchè adesso mi sento ancora coinvolta con l'altro, e quindi ho paura che i miei pensieri, le mie sensazioni, le mie scelte, siano completamente succubi di lui, della sua "presenza" fissa dentro di me... E' difficile da spiegare, mi sento una scema, una pazza a mettere in dubbio il mio rapporto... Però sono sincera, se non ci fosse la casa di mezzo, forse una pausa l'avrei presa... Mi sento in gabbia, qualsiasi scelta pensi di fare mi sento in trappola....
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    • Avatar di Emma

      Emma 8 anni fa (30 Marzo 2016 3:26)

      Ciao Jhenny, Sole ha ragione: il problema non è l'altro ma il fatto che la tua situazione sentimentale non ti rende felice. Già il fatto che tu sia andata con un altro ragazzo fa capire che la tua relazione non ti appaga, che cerchi altro. Che poi l'altro in questione sia stato il ragazzo che ti piaceva non cambia la situazione, ti ha solo confusa, perché nella tua testa lo idealizzavi, speravi cambiasse, avrai sognato un futuro insieme però non era reale, è solo un ragazzo che si è approfittato dei tuoi sentimenti (giustamente o no, non lo giudico...in fondo eri tu quella impegnata sentimentalmente). Non farti limitare dalla paura di deludere gli altri, sono sicura che tua mamma preferirebbe vederti felice altrove piuttosto che infelice in quella casa. Cerca la tua felicità in te stessa, non negli altri e trova il coraggio di cambiare vita.
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    • Avatar di jenny

      jenny 8 anni fa (30 Marzo 2016 16:11)

      Grazie per le belle parole Emma... E' vero, sicuramente ho idealizzato l'altro e la situazione che si è creata tra noi, ovviamente il "proibito" attira sempre, e la sensazione di nuova passionalità, le farfalle nello stomaco, il profumo nuovo di quella persona tanto desiderata, hanno indubbiamente annebbiato la mia mente.... Sicuramente ho dei problemi nella mia storia e qualche passetto avanti l'ho fatto, affrontandoli con il mio fidanzato (anche se non gli ho detto dell'altro)... sto cercando di capire se posso ancora recuperare la situazione, o se inevitabilmente tutto ciò mi ha portato alla rottura definitiva... Non è facile, penso ancora tanto all'altro, che nel frattempo si è rifatto vivo, mi rendo conto che sono in una situazione dove l'unica a poter decidere sono io e proprio questo fattore mi provoca tanta ansia e malessere.... Vi terrò informate! Grazie ancora per il sostegno...
      Rispondi a jenny Commenta l’articolo

    • Avatar di Eugenia

      Eugenia 8 anni fa (26 Aprile 2016 22:12)

      Jenny, ho letto quello che hai scritto solo dopo avere scritto io stessa la mia esperienza. Anche tu sei presa dalla scelta tra un rapporto appassionato e malsicuro e un rapporto sereno e stabile. Il mio caso è un po' diverso perché l'"altro" mio uomo non lo avrei mai definito uno stronzo: è dolce e generoso, e il suo peccato, diciamo, è stato impuntarsi a volere fortissimamente una donna come me, sposata (e non infelicemente, tutt'altro) e con figli. Cosa posso mai consigliarti io, che sono molto più grande di te e da un anno e tre mesi sono innamorata pazzamente come una sedicenne di un uomo di più di sessant'anni? Ti posso dire solo questo: cerca di decidere in assoluta autonomia. Non condividere col tuo ragazzo il dilemma: anzitutto gli imporresti un fardello solo tuo, e in secondo luogo se lui ti consigliasse o pregasse di restare e tu seguissi i suoi consigli o preghiere, avresti per sempre la sensazione di aver agito forzatamente. Ti sentiresti ancor più in gabbia. Io ho condiviso il mio dilemma e me ne sono pentita amaramente.
      Rispondi a Eugenia Commenta l’articolo

  6. Avatar di Melusina

    Melusina 8 anni fa (4 Maggio 2016 19:23)

    A me è successa la stessa identica cosa di Jenny. La differenza è che ho cercato di resistere, riuscendoci in parte, arrivando alla conclusione che avevo solo bisogno di dedicarmi un po' più a me stessa. Ho comunicato questo desiderio al mio partner che alla fine mi ha lasciato perché si è sentito ferito. Ora siamo tutti qui a soffrire.
    Rispondi a Melusina Commenta l’articolo

  7. Avatar di Veronika

    Veronika 8 anni fa (4 Maggio 2016 7:41)

    Come lasciare un amico da cui vorrei molto di più,ma lui non sa e non può farlo? Mi allontano semplicemente da lui o glielo dico e poi rompo il rapporto? Glielo dico per me,per imparare una lezione per il futuro. E come glielo dico centrando il discorso su di me,senza fare richieste a lui? Perché la vita continua,e io voglio e devo andare avanti..
    Rispondi a Veronika Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (4 Maggio 2016 9:27)

      Appunto: che cosa vuoi dirgli? A che scopo? Che dubbio è?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di risposta

      risposta 8 anni fa (5 Maggio 2016 8:39)

      Ciao Ilaria, Il dubbio che ho e' questo: per la mia crescita personale è più funzionale allontanarmi da lui dopo avergli parlato dei miei sentimenti oppure no? E' meglio che mi allontani e basta? Affrontare il rifiuto esplicitamente mi può aiutare a non ricascare nella zona amicizia in futuro? Grazie
      Rispondi a risposta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (5 Maggio 2016 12:18)

      Cara "risposta" lo sai che non riesco a comprendere i contorni della tua domanda? Mi sento confusa, davvero...
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Veronika

      Veronika 8 anni fa (5 Maggio 2016 13:25)

      Ciao Ilaria, Probabilmente il mio vissuto mi porta ad avere parecchie remore e timori ancora da superare..da quando seguo il blog comprendo di avere molta strada da fare..continuerò a seguirlo con simpatia. Grazie
      Rispondi a Veronika Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (5 Maggio 2016 15:18)

      Ciao Veronika, le cose che vorresti dire a lui le devi ripetere a te stessa. Non é con lui che devi fare i conti, ma con il desiderio insoddisfatto nei suoi confronti. É una questione di superamento della frustrazione, che riguarda solo te e non richiede nessuna discussione con l'oggetto del tuo desiderio. Volta pagina! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Veronika per Gea

      Veronika per Gea 8 anni fa (5 Maggio 2016 19:44)

      Grazie Gea per le tue parole: ci rifletterò.
      Rispondi a Veronika per Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (5 Maggio 2016 20:25)

      Di niente, Veronika! Vedrai, passerà. Magari scrivi tutto in una lettera e dopo stracciala! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  8. Avatar di Lavinia

    Lavinia 8 anni fa (23 Giugno 2016 23:55)

    Ho lasciato recentemente (ieri) un uomo di cui ero follemente innamorata. Uso l'avverbio "follemente " non a caso, perché la storia che ho vissuto non solo era folle, ma negativa, destabilizzante e distruttiva alla massima potenza. Per la seconda volta (la prima non mi era bastata) sono stata usata, manipolata, denigrata ed offesa più e più volte. Infine... ho imboccato l'unica strada percorribile, ossia il taglio netto. Fa .... molto male nell'immediato perché, come giustamente Ilaria afferma, le relazioni disfunzionali e malate sono quelle che creano dipendenza. Ma... il taglio deve essere dato, se si vuole avere il coraggio di guardarsi allo specchio ogni mattina. Eppoi, prendere troppe botte (nel mio caso, metaforiche) non fa proprio bene. Ci si ritrova con le ossa rotte. Inoltre.... le donne-zerbino sono buone solo per pulirsi le scarpe.
    Rispondi a Lavinia Commenta l’articolo

  9. Avatar di caty

    caty 8 anni fa (23 Luglio 2016 10:27)

    cara Ilaria, sto seguendo con interesse questo sito ho 48 anni e dopo 30 anni ho contattato e rivisto il mio primo fidanzatino. In questi anni, ho fatto tutta un'altra vita, altrove, lontana dal mio paese e cmq da single. Ci siamo sentiti per telefono ed è stato molto emozionante e bello all'inizio... lui si è mostrato sempre più interessato e dolcissimo... intanto mi ha detto che è separato da anni e ha una figlia ormai adulta. Dopo 2 mesi ci siamo rivisti ed è stato magico... senza che lo avessimo premeditato, abbiamo avuto momenti di intimità bellissimi. Lui mi ha detto da subito che non ha voglia di fare progetti nella sua vita perchè dopo un fallimento matrimoniale e altre storie andate male, a 50 anni vuole vivere alla giornata. Ci siamo rivisti altre 2 volte e l'ultima volta mi ha lasciato un po' di amarezza perchè lo percepivo distante da me e non più affettuoso come la prima volta. In più tutto mi sembrava contro di noi... la sua ex ancora molto presente nella sua vita, il suo legame con il paese, la mia intenzione di non tornare più in una terra che mi ha fatto soffrire e dalla quale sono scappata da giovanissima... e soprattutto mi scoraggiava la sua mancanza di desiderio di progettualità e così il giorno dopo per telefono gli ho detto di allentare il ns rapporto e di conservare solo un rapporto di amicizia, così come era nato. Ma nel tempo lui si allontana sempre di più... prima mi scriveva spesso e chiamava tutti i giorni ora inveca no e accampa sempre la scusa del lavoro o altro. Mi chiedo se è possibile mantenere un'amicizia tra due che hanno avuto una storia sia pur breve, ma intensa e se è opportuno. Intanto mi manca tantissimo sentirlo, i suoi messaggi... come fare per non soffrire tanto e non far del male a nessuno e neanche a me? grazie
    Rispondi a caty Commenta l’articolo

  10. Avatar di Tina

    Tina 7 anni fa (17 Settembre 2016 12:49)

    Buongiorno,io sono in piena crisi emotiva,ho capito che l'uomo con cui sto da un anno e mezzo è sbagliato, ma appena si palesa la reale possibilità di lasciarlo o che lui mi lasci vado in panico totale,ho vere e proprie crisi di ansia,mi sento sbagliata e colpevole di tutto. La volontà che ho nel lavoro e nel resto della mia vita privata quando si tratta di lui svanisce come fumo......è molto dura. I consigli sono ben accetti.
    Rispondi a Tina Commenta l’articolo

    • Avatar di Ste!Ste!

      Ste!Ste! 7 anni fa (17 Settembre 2016 14:08)

      Ciao Tina! Un anno fa ero nella tua stessa situazione e so che male che si sta...si è con la testa in un altro mondo perché nel tuo mondo c'è qualcosa che non va! Io ero insieme a lui da 6 anni e mezzo...capire che era sbagliato è stato lungo e faticoso...e lasciarlo ancora di più...ho stupidamente rinunciato ad un sacco di cose per lui: a viaggiare, ho perso quasi tutti gli amici, ho perso un sacco di ore di sonno (quando c'è qualcosa che non va il tuo corpo lo capisce subito)...e prima di lasciarlo c'era la paura di fargli del male, la paura di restare sola, la paura di non riprendarsi più...all'inizio è stata dura...ma poi ti assicuro che tornare a fare le cose che ti piacciono, riprendere in mano la propria vita non dipendendo più da nessuno, iniziare ad essere la persona che si vuole essere, non ha prezzo! Io sono letteralmente rinata...un'energia, una vitalità, un entusiasmo a fare le cose, che ha portato giovamento alla mia vita privata, al mio lavoro e a me stessa! Poi non preoccuparti di rimanere sola..la vita va avanti, si conoscono amici/che nuove, si apprezza di più la propria famiglia, si conoscono anche uomini nuovi! Nel momento in cui decidi di fare il passo, inizia a fare le cose che ti piacciono, esci e divertiti e vedrai che l'ansia e il dolore se ne andranno...ci vuole tempo, ma vedrai i benefici fin da subito! Fammi sapere come andrà! Un abbraccio e vogliti bene!
      Rispondi a Ste!Ste! Commenta l’articolo

  11. Avatar di Sabry

    Sabry 7 anni fa (26 Dicembre 2016 18:06)

    Ciao Ilaria! Molto interessante questo articolo, ho letto bene i tuoi consigli. Ho da 5 mesi una relazione con un uomo che mi fa stare solo male, dopo le uscite che sono una o due volte a settimana lui sparisce o si fa sentire pochissimo. Io sto benissimo quando sono con lui poi malissimo i giorni che seguono. Ho provato a parlargliene, ma le cose non sono cambiate. Ho provato a chiudere questa relazione più volte ma sempre poi ci ricascavo. Mi sento debole e fallita, non riesco a uscirne non ne ho la forza. Vorrei stare bene. Puoi aiutarmi con un consiglio? Grazie mille
    Rispondi a Sabry Commenta l’articolo

  12. Avatar di helen

    helen 8 anni fa (17 Febbraio 2016 20:07)

    Si arriva a questo punto quando il rapporto è evanescente come una bolla.Se scoppia perché è una bolla di sapone,stai lì ossessivamente a chiederti perché la bolla quando è scoppiata ha fatto poco rumore? Una bolla è inconsistente e non fa rumore.Punto. Non è che tu con le tue mirabolanti doti umane, caratteriali, culturali, di charme, glamour puoi cambiare la natura della bolla. L'importante è non scambiarla per qualcos'altro. Che fai, la collezione di bolle? e le rivuoi anche indietro Emma? (Oddio l'omonimia con madame è inquietante). E poi che significa che ciascuno ha uno spiraglio di porta aperto? Uno vale l'altro?? Sono tutti papabili? Ugo, Francesco o Giovanni han diritto di appello? Son delle pezze per buchi che tu hai, probabilmente come per loro lo sei tu. Solo che loro se ne infischiano dei risultati.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (17 Febbraio 2016 23:49)

      Brava Helen, la bolla é una metafora davvero calzante. Dove non c'è senso alcuno, non c'è niente da capire. E quando non si sa cosa pensare del comportamento di qualcuno, molto semplicemente, non c'è proprio niente da pensare. Non ci si deve proprio pensare.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Emma

      Emma 8 anni fa (19 Febbraio 2016 12:36)

      Ciao helen, quando dico che considero queste storie come porte socchiuse non intendo dire assolutamente che uno vale l'altro, ma semplicemente che ognuno ha significato qualcosa per me e mi ha regalato bei momenti. Il fatto che non riesca a considerarle come storie chiuse è perché di fatti una fine vera e propria non c'è mai stata, nessun "basta/addio/è finita" quindi da qui la mia confusione e considerarli ex, amici, compagni, conoscenti, o qualcuno che una volta ho creduto di conoscere e che ora è diventato un estraneo. La tua metafora delle bolle però devo dire che è tristemente calzante, e una bolla non fa rumore quando scoppia. Spero che l'omonimia con madame non mi porti alla sua stessa fine.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Febbraio 2016 12:55)

      Fidanzati per l'eternità, a insaputa di tutti. In effetti se non ci si dice addio su carta da bollo la storia continua, no?
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    • Avatar di Emma

      Emma 8 anni fa (19 Febbraio 2016 15:15)

      Non penso si tratti di carta da bollo ma di onestà e chiarezza. E in assenza di carta da bollo dopo quanto tempo posso capire se una storia è finita o meno?! E non ditemi lo sai già se una storia non funziona, perché si sa che ci sono alti e bassi e se non metto un punto l'altra persona come lo capisce che sei già andato via? Serve comunicazione, anche per lasciarsi.
      Rispondi a Emma Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (19 Febbraio 2016 16:03)

      Il problema è sempre l'altro, giusto? la questione è quella dell'onestà e della chiarezza, giusto? "Come fa l'altro a sapere?" Ma forse forse se non ha nemmeno interesse a contattarti, non gliene interessa poi molto, che dici? Se non c'è comunicazione forse forse non c'è relazione, non credi? Questo dubbio non ti viene? Che se uno nemmeno si fa sentire dell'onestà e della chiarezza, non gliene frega poi molto. Onestà e chiarezza per che cosa, poi? Non lo senti, non lo vedi e non ti contatta e ti chiedi se vi siete lasciati? No, davvero, secondo te di tutto, questo è il pensiero più importante? Non il fatto che stai sprecando immenso tempo - tutto solo tuo - in fantasie e pensieri per qualcuno che nemmeno ti ha in mente?
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    • Avatar di Serena

      Serena 7 anni fa (17 Marzo 2017 10:01)

      Ilaria, eccome hai ragione!! Però finché non ho letto la tua risposta, continuavo anche io a pensarlo come Emma... Sembriamo veramente deficienti quando siamo innamorate e perdiamo l' uso della ragione purtroppo...Grazie, grazie, grazie!
      Rispondi a Serena Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudine

      Claudine 8 anni fa (19 Febbraio 2016 20:31)

      Quanto ti capisco Emma...io sono molto simile a te in questo...ma ho voluto dare una svolta. Mi sono resa conto che, non avendo una vera relazione in corso, perdevo tempo a rimuginare su queste 'bolle', vere e proprie farse. Questo al posto di fare la cosa più utile, ma più impegnativa: prendermi cura di me la persona più importante che ho, proteggermi, ascoltarmi, defilarmi dalla melma e fare sante pulizie dei rospi, insomma rendere lindo il mio mondo da tutto ciò che lo contaminava, infischiandomene alla grande di cosa dicono gli altri. Che liberazione! Prova Emma. Si sta proprio bene e ci si rende pronti a tutto ciò che è per noi positivo.
      Rispondi a Claudine Commenta l’articolo

    • Avatar di helen

      helen 8 anni fa (19 Febbraio 2016 22:09)

      Claudine ma tu considera ad esempio quel passa mamma tv.Decine di fiction, serial tv (di basso profilo)in cui gli uomini parlano un casino.Di sentimenti. Ma quando mai. Dall'alto (o dal basso) della mia esperienza gli uomini verbalizzano pochissimo, semmai fanno. Il top sono le serie sudamericane in cui ci sono confronti di idee che durano ore sulle minimissime sfumature del corazon con inquadrature di primi piani infinite. Io penso che qualche dannino lo facciano. Ora anche senza essere appassionate di serial tv (ma com'è che io ho conosciuto quasi solo donne che seguivano qualcosa, da Beautiful a Ciranda de Pedra a Dancin day, sarà pure un caso, non so) conosco troppe femmine che si aspettano degli sproloqui ogni singolo atto della loro pièce sentimentale. E non solo da quelli un pochino più loquaci, anche dalle tombe, dai morti di sonno e dai semianalfabeti. Con questo non dico che non si esprimano, ma la dissertazione sentimentale non è mai stata il loro forte. Quindi all'atto finale ci aspettiamo un bel discorsone, ben fatto, ben articolato e illuminante. Non succede quasi mai. E basta. Facciamocene una ragione. Se spiccicano quattro parole è già tanto. Se poi son stronzi neanche una. Questa è la mia esperienza. Magari voi avete incontrato uomini verbosissimi.
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    • Avatar di Gea

      Gea 8 anni fa (20 Febbraio 2016 9:48)

      Tutto 'sto bisogno di spiegarsi e di aver bisogno di spiegazioni non l'ho mai capito. Se una storia non é iniziata, o è finita male, posso capire scrivere i propri sentimenti (delusione, rabbia, etc.) in una lettera indirizzata MA NON spedita alla persona in questione (sfogarsi si, ma solo all'inizio e rigorosamente in privata sede!), ma aspettare o cercare un confronto é uno spreco di tempo ed energie mentali. Non so nulla di polpettoni sentimentali cartacei e cine-televisivi perché ho un'allergia congenita al genere, pero' il mio ex era un mix micidiale di ostinati silenzi punitivi (con me, ma anche con la sua famiglia) e fiumi straripanti di parole: si credeva il maestro della logica e mi rimproverava di non parlare ed esprimermi abbastanza e chiaramente, quando in me c'erano, di mio, un'avversione all'eccesso di comunicazione (troppe parole non chiariscono ma confondono e spesso manipolano), e, a causa dei suoi rimbrotti, un senso di castrazione, perché il mio modo di esprimermi non andava mai bene, non essendo il SUO. Una comunicazione sana é il riflesso di una relazione sana. La gente che rifiuta di comunicare o che invece eccede nella comunicazione (parole, parole, parole, d'amore e non solo) va evitata come la peste. E quando una storia non é nemmeno iniziata, tirate un sospiro di sollievo anziché cercare un dialogo tra sordi! ;-)
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  13. Avatar di cinzia

    cinzia 7 anni fa (19 Aprile 2017 15:25)

    Questa è la storia di una cenerentola monogama che credeva nella famiglia, e che si è trasformata in una donna che fa cose che non credeva .. Sposata con il primo uomo, nessuna esperienza, genitori meridionali, impossibilità di viversi, proteggevo lui e lo capivo lo appoggiavo in quanto aveva perso la madre a 6 anni x il cancro. Ci sposiamo dopo 7 anni di fida senza aver mai fatto una vacanza, primo figlio dopo un anno ..lui non era pronto, lui voleva finalmente vivere con me, io volevo diventare mamma, figlio nato primi problemi, lavoro casa lavoro. Secondo figlio dopo 5 anni voluto da lui, altro calo , lui non sa se mi ama, ci separiamo x 3 anni. Ritorniamo insieme, io avevo perso il lavoro, lui mi voleva bene, i miei spingevano, i figli la casa... Torniamo insieme...5 anni dopo , ci separiamo nuovamente, alti e bassi in 5 anni, lui infelice con e senza di noi, capisco che lui è depresso da anni!! depressione mai accettata mai curata, soffriamo in 4. A settembre mi sento abbandonata da lui, mai tradito... vengo contattata da un uomo su FB, inizia una storia epistolare e dopo 2 settimane di scritti e telefonate alla sera, vado da lui a Ischia (4 ore per raggiungerlo e soldi) come una pazza che crede di aver trovato l'anima gemella, lui non ha lavoro, ha messo incinta una con cui non stava, io lo appoggio lo ascolto, scatta una passione bestiale, mai stata cosi. la cosa va avanti x tre mesi, lascio il marito che esce di casa, io e lui programmiamo la sua venuta su a milano, io sto male tremendamente perche mio marito non merita questo trattamento, ma in tutti questi anni abbiamo sofferto, mi ha fatto soffrire. Lui viene a Milano in casa mia con i due figli, uno tsunami, che madre orrenda...ma il piano era stare 5/6 mesi viversi amarsi e iniziare un percorso. Lui dopo 2 mesi e mezzo ( senza aver contribuito alle spese, mi ha dato molto poco) torna giu ha un contatto per un lavoro, io rimango distrutta, piango tutti i giorni, e mi iscrivo in un sito di incontri, dove pero non faccio nulla... intanto a Napoli i suoi lavori non vanno in porto, io mi raffreddo con lui, ho paura di farlo salire nuovamente, perche lui vuole salire , si dichiara come non mai, mi vuole bene , mi dice che è innamorato di me, lui così prestante , io così semplice ma una donna che si sa difendere... Ora da 1 mese continua a madarmi messaggi a dirmi che mi ama che ci tiene a me, e che il lavoro sarebbe stato stagionale e lui verrebbe su a milano a cercare, io non me la sento di farlo entrare in casa, gli voglio bene , ma ho paura di perdere ancora rapporti con le mie figlie, che non lo apprezzavano, che non lo volevano. Ho sensi di colpa, ma mi sento in chat con altri e ho voglia di una storia con qualcuno , di essere amata , di condividere, di provare cio che per una vita non ho avuto. Ma dentro cè un pensiero...io ho lui perche cerco altro? io non voglio una relazione a distanza, lui mi dice che non posso buttare la nostra storia magica ...lui mi ama mi conosce e lo so, e io conosco lui...e non ho il coraggio di dire basta. PERCHE ' SONO COSì DEBOLE , io che so di essere forte, ma quando si tratta di amore cado come una stupida. Aiutami Ilaria, aiutami.
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  14. Avatar di Ellie

    Ellie 7 anni fa (7 Maggio 2017 22:46)

    Buongiorno a tutti! Al momento sono in una "pausa" con il mio primo ragazzo. Sono arrivata a proporgli questa soluzione (che poi soluzione non è) perché non me la sentivo di lasciarlo. Siamo assieme da tre mesi e di felicità e benessere con lui ho passato solamente un mesetto più o meno. Ha tanti problemi, non mi dava nessuna sicurezza, gli chiedevo di vederci una volta a settimana e di sentirlo di più durante il giorno (fosse per lui me ne manderebbe solo uno al giorno, già tanto, senza nemmeno chiedermi come sto o come è andata la mia giornata), quando riuscivamo a vederci era come se non ci fossi. Di contro mi ha detto di essersi sentito "oppresso" dal mio comportamento. Mi ha fatto sentire molto male questa affermazione... adesso non ci vediamo e non ci sentiamo da due settimane. In questo periodo di tempo mi sono dedicata ai miei interessi, ho riflettuto molto, sono uscita con amici... e uno di loro mi ha colpita con la sua gentilezza. Gli piaccio, tanto. Mi dedica delle piccole attenzioni seppure anche lui abbia tanto da fare e sia stressato, trova quel secondo per mandarmi un messaggio ed era proprio quello che mi mancava con il mio ragazzo. Questo mio "amico" mi ha fatto battere il cuore e mi ha fatto provare una bellissima sensazione: la sensazione di voler condividere qualcosa di bello. Effettivamente non so se sono riuscita a spiegarmi! Adesso mi ritrovo col voler lasciare il mio ragazzo senza però averne il coraggio. Sembra così ovvio e semplice "lasciare chi ti ha fatto stare male" e provare a conoscere meglio chi, invece, ti fa stare bene, ma non è così. Non saprei proprio da dove cominciare... Grazie.
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  15. Avatar di Alessia

    Alessia 6 anni fa (27 Marzo 2018 18:23)

    Ora vorrei lasciare un mio commento riguardo a come "scrollarsi" di dosso un "uomo" per vivere a pieno la propria indipendenza e libertà. La mia situazione è differente a coloro che hanno una storia sentimentale con un uomo perchè io, in questo caso, sono una "figlia" intrappolata da un padre che non la aiuta a crearsi una propria indipendenza, cosa che si rivelerà, con l'avanzare degli anni un grosso problema, dato che numerosi studi hanno dimostrato che la figura maschile paterna influisce molto sul partner che scegliamo. Comunque, ho 20 anni e VOGLIO andarmene di casa, sto cercando lavoro e quando mi si presenta un'opportunità per un colloquio in un'altra città o fare un percorso di formazione (sempre distante da casa) mio padre me lo impedisce! Non mi dà i soldi per il viaggio, e quindi permettirmi di creare un futuro. È un egoista. C'è da dire però che io devo prestargli i miei risparmi perchè lui non ce la fa ad arrivare a fine mese! Che p**** di m****. Sono molto i******** in questo momento e, Ilaria, credimi se ti dico che abbandonerei mio padre sotto un tetto perchè non me frega un c**** delle sue idee da retrogrado. Io voglio vivere la mia vita! Ma come faccio se nessuno mi aiuta e non posso procurarmi dei soldi anche con dei lavori più umili, dato che dovrei sempre viaggiare? P.s. Nella mia città ci sono lavori, ma andando ai colloqui mi dicono che "non vado bene" perchè non ho esperienza. Grazie comunque per l'attenzione.
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