Tu non puoi fare felice nessuno

feliceE’ proprio così: tu non puoi fare felice proprio nessuno. Te lo dico chiaro e tondo, anche se questa affermazione ti fa soffrire, ti innervosisce e ti fa sentire un po’ inadeguato/a.

Cioè: tu non puoi fare felice proprio nessuno, tranne te, ovviamente. Ma questo già lo sai vero? Cioè lo sai che tu puoi fare felice te stesso/a?

Sai anche che nessuno può farti felice, vero?

Nessuno può darti una risorsa personale e interiore che tu non hai.

Ma quella stessa risorsa, tu puoi trovarla da te, custodirla e mantenerla

E poi di sicuro puoi star bene con molte persone, contribuire a creare emozioni positive con e per gli altri, dare amore autentico e genuino.

Tutte queste cose le fai al meglio nel momento in cui sai fare davvero felice te stesso o te stessa.

Se non sai fare felice te stesso o te stessa, invece, è davvero dura che tu riesca ad ottenere risultati pieni e appaganti con gli altri.

Credo che tutto questo tu lo sappia già molto bene.

Nei miei percorsi per trovare la persona giusta, nel mio lavoro individuale con coloro che vogliono essere felici e conquistare la persona che amano, insisto molto su questo tema e lo faccio anche  qui sul blog, molto spesso e con molta convinzione.

Ok, va bene, tutto chiaro.

E infatti oggi non voglio parlare del fatto che solo tu puoi darti la felicità e nemmeno del fatto che la tua felicità è totalmente in tuo potere.

Oggi voglio parlarti del fatto che tu non puoi fare felice nessuno: non puoi fare felici i tuoi genitori – se loro non sono felici autonomamente – nemmeno se prendi dodici lauree con il massimo dei voti, uno stipendio mensile con due cifre prima del punto e nemmeno se fai dodici nipotini tutti belli, bravi e intelligenti. Non puoi rendere felice la tua amica musona anche se ti rendi disponibile per il té alle due di notte e per il suo sfogo di pianto la domenica mattina alle 7. Non puoi fare felici nemmeno i tuoi figli… (è proprio così, sai?).

E non puoi rendere felice il tuo partner nemmeno se cucini il suo piatto preferito tutti i giorni, lo porti nei ristoranti migliori e gli fai fare tre volte il giro del mondo con un jet privato.

Lo sai questo? Ne sei consapevole?

Fare felice un altro ed essere felici per se stessi

Sai cosa? Io credo che ci siano due miti legati all’amore, ai sentimenti e alla vita di coppia, due miti che sono tra le peggiori invenzioni degli essere umani.

Il primo mito è che si abbia un diritto totale e assoluto che il partner ci faccia felici. Di questo parliamo spesso, anche qui, come dicevo sopra, e, oggi, questo mito, lo nomino sola mente per “dovere di cronaca”. Il secondo mito – che è il fratello gemello del primo, il suo specchio – è che si abbia il dovere di fare felice il proprio partner.

Aggiungo una mia considerazione, basata sulla mia esperienza con i miei clienti di coaching e sugli incontri che faccio nella mia vita quotidiana: il secondo mito (“devo fare felice il mio partner”) appartiene soprattutto (anche se non esclusivamente) agli uomini.

Sono gli uomini in particolare che sono convinti che il loro amore si debba esprimere facendosi in quattro per fare felice la donna che è al loro fianco.

E il mondo è pieno di uomini che sono arrivati molto vicino a rovinarsi la vita perché ci tenevano (o ci tengono) a far felice la loro compagna sopra ogni cosa.

E anche di donne che hanno avuto o hanno la pretesa di rendere felice l’uomo che hanno accanto, magari subendo da lui ogni sorta di umiliazioni o volendo a tutti i costi che lui cambi (per il suo bene, ovvio).

Comunque, che tu sia uomo o donna, fermati un attimo a pensare bene: tu non devi far felice nessuno. Tu non puoi far felice nessuno.

So che queste sono affermazioni forti. Potrebbero essere provocatorie, ma non è mia intenzione provocarti solo per il gusto di farlo.

Semmai quello che mi interessa è farti vedere la realtà, quella sui sentimenti, le relazioni e la relazione di coppia da un’angolatura diversa, più utile per te, di modo che tu viva l’amore in modo più vero, più sereno e metta al bando la sofferenza.

Sì, perché dietro a questi “terribili miti” legati alla propria felicità e a quella dell’altro ci sono sentieri, strade e anche autostrade che portano inevitabilmente alla sofferenza.

Una videoconferenza gratuita, divertente piena e di contenuto. Ti apre gli occhi sugli errori da evitare e gli atteggiamenti giusti da assumere per costruire una bella relazione con l’uomo che desideri.

E sulla sofferenza non si costruiscono relazioni vere e sincere.

E’ a questo che pensavo, ancora una volta, in questi ultimi giorni mentre stavo lavorando ad alcune parti del percorso dedicato alla scoperta dell’attrazione autentica che presto sarà online.

Amore e sofferenza non possono stare insieme…

Nel percorso che sto ultimando approfondirò ulteriormente i principi di cui sto parlando qui, uno su tutti quello per cui sei tu il centro della tua vita e nel momento in cui prendi coscienza davvero di questo tuo essere al centro, tutto accade come se il mondo girasse attorno a te. Nel modo più autentico e più positivo possibile.

Ora torniamo al punto centrale dell’articolo: tu non puoi rendere felice nessuno.

Il fatto che tu desideri rendere felice qualcuno in realtà sai che genere di bisogno rivela? Rivela il tuo bisogno di amore, il tuo bisogno di sentirti importante, forse addirittura indispensabile nei confronti dell’altra persona.

Quando la tua priorità assoluta diventa fare felice l’altro/a e non te stesso/a tu stai cercando una sorta di garanzia per l’amore che vorresti ricevere, per l’importanza che vorresti avere davanti a lui e davanti a lei.

E, come spesso accade in certe situazioni emotivamente intricate, si arriva al paradosso: cioè si ottiene il contrario di ci che si desidera: se tu ti impegni troppo a fare felice qualcuno che felice non è (e che non sarà felice finché non si occuperà della propria felicità in prima persona), consumi tutte le tue energie.

Come amare ed essere amati

Alla fine arriverai a vivere come in una sorta di credito non misurabile nei suoi confronti.

Questo ti allontana dall’amare e dall’essere amato, anche se tu ti stai dando da fare proprio per quello.

Probabilmente adesso ti senti un po’ confuso/a rispetto a quello che ti ho detto e ti stai chiedendo se io ti spingo a non amare gli altri.

Soprattutto ti stai chiedendo come puoi dimostrare il tuo amore a chi ti è vicino e alle persone alle quali vuoi veramente bene.

Ebbene, tu non puoi fare felice nessuno, in quanto ciascuno è felice e può essere felice in modo qualcuno, di sicuro puoi contribuire alla felicità di chi ami e ti ama e puoi condividere con lui la tua felicità e la sua.

Semplicemente amando.

Ti stai chiedendo se è possibile amare senza volere per forza rendere felice l’altro?

Sì, è possibile.

Amare è innanzittutto esserci, essere presente.

Se tu sei presente, così come sei; se tu, semplicemente vivi la tua vita accanto a chi ami, già gli stai dando una forma altissima di amore.

Ne riparleremo.

Prenditi la libertà di condividere questo articolo su Facebook o su altri social (i pulsanti per farlo sono qui sotto).

Lasciami i tuoi i commenti e sentiti libero/adi farmi tutte domande che vuoi.

Cordialmente

Ilaria

Lascia un Commento!

172 Commenti

  1. Avatar di Lucia

    Lucia 12 anni fa (14 Settembre 2012 10:27)

    Invece dopo qualche settimana ha iniziato ad uscire, avere voglia di fare cose che per 3 anni con me non aveva mai voluto fare.Sono andata da lui a luglio e lui ancora mi diceva cose relative al nostro futuro insieme. Lo scorso mese mi ha detto che i sentimenti erano cambiati, che aveva voglia di uscire e conoscere gente, voleva una vita lavorativa e sociale migliore, non voleva più una relazione stabile e aveva delle esigenze che andavano al dilà della coppia. La mia rabbia è esplosa quando ho visto la sua totale indifferenza rispetto alla mia enorme sofferenza, alla ingiustizia rispetto alle sue promesse, alla vita che avevamo condotto nel corso dei 3 anni passati, al fatto che ora che aveva voglia di ritornare a vivere lo voleva fare da solo e a quanto ero stata stupida nel credere in lui, nell'essergli stata vicina pensando che stesse male e nell'averlo accompagnato mentre partiva, senza pensare a me ma solo a lui.
    Rispondi a Lucia Commenta l’articolo

  2. Avatar di LUCIA

    LUCIA 12 anni fa (14 Settembre 2012 10:30)

    Risparmio di riportare ciò che ho scoperto rispetto alle sue frequentazioni perchè è veramente assurdo che un uomo di 41 anni faccia ciò che ha fatto lui, non è un problema di essere amorale, penso che si finisca nella follia, e pensare che lui si definiva da solo un uomo brillante, colto, intelligente, adulato e ricercato dalle donne. La fatica più grande ora è mettere da parte tutta la rabbia e il rancore che covo e tentare di recuperare me stessa per rendere felice soltanto me.Non so da dove iniziare ogni giorno.
    Rispondi a LUCIA Commenta l’articolo

  3. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 12 anni fa (14 Settembre 2012 11:10)

    @ Lucia: grazie per la tua testimonianza che denota un alto livello di consapevolezza e di lucidità. Lo sottolineo perché significa che hai già a disposizione alcune delle risorse che ti servono per renderti felice. La tua storia è esemplare e so bene che lascia tracce pesanti. Il tema sul quale concentrarsi è che ce la fai. Non vi sono dubbi. Ti consiglio di leggere anche il recente articolo che ho pubblicato sulla manipolazione: https://www.lapersonagiusta.com/relazioni/non-fart... e quello su come uscire dal tunnel di una relazione finita: https://www.lapersonagiusta.com/relazioni/storia-a.... Leggi e/o rileggi la mia guida gratuita "Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi" e fai gli esercizi proposti Considera il percorso: "I 7 Pilastri dell'Attrazione" https://www.lapersonagiusta.com/isettepilastridell... Contattami anche in privato per avere informazioni sul coaching individuale con me: ilaria@lapersonagiusta.com Un caro saluto.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  4. Avatar di LUCIA

    LUCIA 12 anni fa (14 Settembre 2012 12:25)

    Grazie Ilaria per la tua risposta e il tuo incitamento. Ho entrambe le guide e specie i 7 Pilastri ora riesco a leggerli la sera, prima mi era molto più difficile.A presto.
    Rispondi a LUCIA Commenta l’articolo

  5. Avatar di Valentina

    Valentina 12 anni fa (14 Settembre 2012 18:26)

    @ LUCIA La tua è una storia con tanto dolore dentro...sono pienamente d'accordo con quanto Ilaria stessa ti risponde. Tu dici: "Non so da dove iniziare ogni giorno." Da dove iniziare...da dove ripartire... Devi ripartire da te stessa. Come hai già iniziato a fare. La strada non è facilissima, ma è quella giusta ;) Colgo l'occasione per dire una cosa forte, una provocazione come quelle che Ilaria usa a volte: ricordiamoci (soprattutto noi donne), che è giusto che un uomo stia con noi perché CI AMA, NON PERCHé CI è RICONOSCENTE. Anche perché con la riconoscenza non funziona (vedi la storia di Lucia e di altre mille donne che hanno vissuto storie analoghe e che non sono mai state scritte).
    Rispondi a Valentina Commenta l’articolo

  6. Avatar di santo

    santo 12 anni fa (14 Settembre 2012 21:16)

    Come sempre d'accordissimo con le tue riflessioni.
    Rispondi a santo Commenta l’articolo

  7. Avatar di angela

    angela 11 anni fa (27 Gennaio 2013 13:34)

    sinceramente non saprei come stare vicino a una persona "amando" se sei a distanza e gli devi far sentire il tuo amore ...NON PRESSIONE NON AMICHEVOLE. NON CERCANDOLO NON CORTEGGIANDOLO...ok ma nemmeno puoi semplicemente viverci accanto...e allora che fai? gli mandi una mail alla settimana parlando del tempo???
    Rispondi a angela Commenta l’articolo

  8. Avatar di Claudia

    Claudia 10 anni fa (30 Dicembre 2013 23:30)

    Cara ilaria sto cercando ricostruirmi una vita affettiva e sociale.....trocare amici mantenere la mia passione la corsa.....ho trovato un uomo separato che mi dice sempre che devo rinunciare a farlo quando siamo insieme x che lui deve essere la mia priorita.....il primo dell anno si troveranno glia amici x auguri e corsetta....1 ora al massimo e mi ha detto che io nn devo andare....io 47 anni lui 54.....giusto che io rinunci?anche il giorno del mio compleanno che e' mia abitudine correre sola x pensare ad un anno che va....mi serve il tuo aiuto.....perche devo rinunciare a ina cosa che mi fa stare bene?aspetto tuo prezioso consiglio grazie claudia
    Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

  9. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (30 Dicembre 2013 23:56)

    Cara Claudia, tu non hai bisogno del mio aiuto, hai bisogno solo della mia conferma: vai a correre. E corri, corri più lontano che puoi da un uomo egoista, immaturo e prepotente.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di Sabrina

    Sabrina 9 anni fa (6 Giugno 2015 19:55)

    Sono pienamente d'accordo, prima si deve amare se stessi,il difficile è raggiungere questo stato.
    Rispondi a Sabrina Commenta l’articolo

  11. Avatar di Chiara

    Chiara 9 anni fa (7 Ottobre 2015 22:39)

    Non possiamo rendere felice nessuno, se non noi stessi. E' ciò che di più difficile esiste, almeno secondo la mia opinione. Quando si tratta di noi, tendiamo a trascurare ciò che ci fa star bene, perché se questo richiede sforzo e impegno, il primo pensiero è:" va be', lo faccio (vado, ecc ecc) la prossima volta", "vorrei andare a fare una passeggiata, ma.... sono da sola, perché non rimandare?", "mangio un panino a pranzo, solo per me non ho voglia di cucinare". Qual è la chiave della felicità?
    Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

  12. Avatar di francesca

    francesca 9 anni fa (26 Settembre 2015 18:58)

    Bell articolo. Mi piacerebbe tanto sapere come si fa a rendere felice semplicemente rendendo felici se stessi e cercando di esserci ? con la propria felicità . Cioè come possibile che l altro sia felice ?
    Rispondi a francesca Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 9 anni fa (26 Settembre 2015 19:15)

      @ Francesca: la tua domanda mi fa pensare che dovresti riflettere più attentamente sul contenuto dell'articolo. L'obiettivo è la tua felicità, non quella dell'altro. La felicità dell'altro può essere solo una naturale conseguenza e non è l'obiettivo, neanche quello finale. Poi pensa: come ti senti quando ti trovi di fronte a qualcuno che soffre o che sta male? Come ti senti di fronte a qualcuno che sta bene?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di alessio rinaldi

      alessio rinaldi 8 anni fa (12 Novembre 2015 15:33)

      ma sta dicendo che se uno è triste e scontento della sua vita non può essere amato?
      Rispondi a alessio rinaldi Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (12 Novembre 2015 15:52)

      Dove l'avrei detto? A che cosa si riferisce? Di che cosa sta parlando?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di alessio

      alessio 8 anni fa (13 Novembre 2015 16:39)

      La felicità dell'altro può essere solo una naturale conseguenza e non è l'obiettivo, neanche quello finale. Poi pensa: come ti senti quando ti trovi di fronte a qualcuno che soffre o che sta male? Come ti senti di fronte a qualcuno che sta bene? io l'ho interpretato così...se non sei felice non puoi ispirare felicità ergo non puoi essere amato...magari ho capito male
      Rispondi a alessio Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 8 anni fa (13 Novembre 2015 18:44)

      Eh già. Ma il mondo è pieno di persone che capiscono male, sei in ottima compagnia.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  13. Avatar di Nico

    Nico 8 anni fa (4 Marzo 2016 12:44)

    Ciao Ilaria. Bellissimo articolo! Mi aiuta molto in questo periodo dove sto frequentando un ragazzo depresso. So bene che non posso aiutarlo e che solo lui può trovare il suo equilibrio psicofisico. Ma ho notato una cosa in me, un cambiamento nell atteggiamento nei suoi confronti. Non mi aspetto niente da lui (storia normale) ma se voglio scrivergli gli scrivo, se voglio vederlo lo chiamo e se lui non mi risponde o sparisce per giorni non ci sto male. La mia identità o la mia vita non sono determinate dal suo umore o dalla sua presenza. Mi rafforzo e penso a me. Anche perché i momenti di vera felicità li ho sempre vissuti da sola, il mio lavoro e le mie passioni mi rendono felice. Non gli altri, non il fidanzato o gli amici! Grazie Ilaria!
    Rispondi a Nico Commenta l’articolo

  14. Avatar di arianna

    arianna 12 anni fa (14 Settembre 2012 16:48)

    difficile da mettere in pratica ma sono pienamente d'accordo con quanto indicato nell'articolo!
    Rispondi a arianna Commenta l’articolo

    • Avatar di Claudia

      Claudia 3 anni fa (26 Ottobre 2020 8:51)

      Buongiorno Ilaria e buongiorno care lettrici, sono Claudia e mi sento disperata. Sono sempre stata molto empatica e accogliente. Fin dall’asilo consolavo i bambini che piangevano perché sentivano la mancanza dei genitori, a scuola i professori mi mettevano nel banco con i bambini più problematici affinché li aiutassi e a casa sono sempre stata una piccola adulta che si prendeva cura della propria famiglia. Ho sempre cercato di essere perfetta e di accontentare la mia famiglia in primis e chiunque mi circondasse, lo sto facendo anche con mio marito ma dopo due mesi di matrimonio in cui ripeto con lui quello che ho sempre fatto finora con la mia famiglia d’origine, renderlo felice, sono io a sentirmi profondamente infelice, l’autostima già bassa in partenza ora é a terra. Mi sento priva di energie, inferiore alle mogli dei nostri amici, ciò che é peggio é il tempo che passo sui social guardando le foto delle sue ex. Ormai la mia ricerca di perfezione e di voler far felici gli altri mi é sfuggita di mano. Cosa posso fare Ilaria? Dei libri potrebbero aiutarmi?
      Rispondi a Claudia Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 3 anni fa (26 Ottobre 2020 11:07)

      Il compiacere agli altri, il donare la propria vita, le proprie energie agli altri, completamente, senza sconti, significa considerare sé stessi come poco meritevoli di attenzioni. Per sopportare una tale situazione bisogna essere "diversamente normali", ma non credo sia la tua situazione perché percepisci il problema che questo atteggiamento comporta, ti senti annientata, tu ti curi degli altri e nessuno si cura di te. Inizia a occuparti dei tuoi bisogni, rendili prioritari, non essere sempre disponibile, non puoi avere tempo per tutti, esprimi il tuo dissenso o assenso senza pensare di compiacere, tu devi essere te stessa, non una "simpatica servetta". Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Viviana

      Viviana 3 anni fa (26 Ottobre 2020 17:17)

      Ciao Claudia, mi permetto di consigliarti due libri:1) donne che amano troppo; 2) le brave ragazze vanno in paradiso le cattive dappertutto. Fanno proprio al caso tuo. Dopodiché ti consiglio di esplorare il blog, ci sono tantissimi articoli che possono aiutarti a fare chiarezza e a capire le ragioni del tuo disagio.
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (26 Ottobre 2020 21:17)

      Ciao Claudia, dal tuo commento non mi è chiaro se hai motivo per sentirti infelice oppure sono menate che ti fai, smania di far star bene gli altri e delusione e avvilimento nel vedere che i tuoi sforzi non vengono riconosciuti. Il rapporto con tuo marito com'è? Ti considera, ti dà attenzioni? Oppure ti svilisce, ti mortifica, ti parla delle ex? In questo caso ne avresti ben donde, ci sarebbe una ragione per il tuo stato d'animo. In ogni caso, la bassa autostima porta a sentirsi trasparenti e a fare di tutto per farsi "vedere" dagli altri, e si cerca di diventare indispensabili per le persone in modo che ci cerchino, ci vogliano accanto e ci ricoprano di elogi. Questo fa sentire vivi e amati. Ebbene, non è una convinzione sana. Perché ti spinge a mettere in secondo piano te stessa e le tue esigenze, tutto il resto diventa priorità tranne te. In più, non ricevi i risultati sperati. La gente si stufa, si esaspera, ti riprende, ti critica, e tu senti una fitta dentro e ti senti sbagliata. Secondo me non sei sbagliata, ma stai sbagliando. Lo facevo anch'io: vivere per gli altri, per sentirmi dire brava. Ti svuoti dentro facendo così e perdi fascino e personalità. Ti etichettano come Biancaneve. Una polla, quindi. Un'ingenuotta con gli occhiali a cuoricino. Perciò devi lavorare sulla tua autostima, devi fare un corso intensivo. Comincia smettendo di guardare le foto delle sue ex. Se sono ex e tu sei moglie ci sarà un motivo. Io a volte mi chiedo perché non sono mai arrivata a quello step e sono sempre rimasta "ex". Ho visto oggi la foto di una mia vecchia amica che ha avuto un bambino, e l'ha avuto con uno con cui all'inizio la storia sembrava destinata a finire presto e male. La mia di storia all'epoca andava a gonfie vele, mentre lui la trattava con sufficienza e la usava per il sesso. E' finita che io sono stata lasciata e lei si è sposata con quello e ora hanno un figlio. Questa cosa mi ha rattristato oggi, non per lei ovviamente, ma per il pensiero sulla mia situazione. Però ognuno ha la sua vita e il suo percorso. E resta il fatto che senza autostima non si va da nessuna parte e, anche se apparentemente avresti tutto per stare bene, non sei felice e soffri.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Eleonora

      Eleonora 3 anni fa (26 Ottobre 2020 22:41)

      @Vic: Purtroppo tendiamo spesso a fare confronti con gli altri... Il fatto che la tua storia perfetta sia finita ed invece la tua vecchia amica abbia avuto un figlio con un omuncolo non significa che lei sia vincente e tu carente in qualcosa. Significa semplicemente che sei una donna forte che non si accontenta. Conosco molte donne conviventi o sposate e cornute da anni(con una o più amanti). Brucia certo, perché anch'io sono rimasta una ex. Certo che se però confronto la mia vita da single serena con il loro rapporto farlocco...
      Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 3 anni fa (28 Ottobre 2020 0:54)

      Grazie, Eleonora <3 Voglio arrivare anch'io a considerarmi una single "serena". Il mio problema attualmente è quello.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Eleonora

      Eleonora 3 anni fa (28 Ottobre 2020 17:46)

      @Vic: Ah guarda, a me é bastato guardarmi indietro facendo il conto dei fallimenti(una sfilza interminabile di casi umani per capirci) per decidere che sto meglio da sola. Costa pure meno :D Un abbraccio <3
      Rispondi a Eleonora Commenta l’articolo

    • Avatar di Daniela

      Daniela 3 anni fa (28 Ottobre 2020 6:40)

      Io ho deciso di guardare avanti, progettare, amarmi con tenerezza (il blog e’ pieno di questi spunti). Risultato, non frequento più esaltate (vita instagrammata) o lamentone (gli uomini sono tutti cornificatori, non ci sono più le mezze stagioni, ecc.). Al contrario attiro in modo naturale persone di valore. C’e’ ovviamente in mezzo il corso di Ilaria e il suo blog. Dopo un cambiamento voluto o capitato e’ normale essere ansiose/disorientate/impaurite, ma Crescere e’ tirare fuori le proprie risorse per ritrovare un nuovo equilibrio. Questo vuol dire aver rinunciato a qualcosa? Certo, ma sono sicura di me e positiva negli eventi. I greci sintetizzavano con “ πάντα ῥεῖ” o ‘tutto scorre’. Cioè? Accettare la vita in continuo mutamento.
      Rispondi a Daniela Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 3 anni fa (28 Ottobre 2020 22:43)

      Daniela, dacce' la ricetta in pillole!! :D A parte gli scherzi, com'è vero che una volta intrapresa una certa evoluzione di sé, anche le persone con cui ci si rapporta cambiano e attiriamo più naturalmente quelle equilibrate!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

    • Avatar di Atolla

      Atolla 3 anni fa (28 Ottobre 2020 14:25)

      Cara Claudia, ti rispondo citando Platone: “Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti.” Di mio aggiungo che se persegui la via per il TUO successo (nell'ambito che più ti interessa), fai la cosa giusta.
      Rispondi a Atolla Commenta l’articolo

  15. Avatar di SM

    SM 3 anni fa (26 Febbraio 2021 21:01)

    Cara Ilaria, quest'ultimo articolo è così veriterio che sconvolge. Sembra quasi impossibile abbandonare la bisognosita' e il bisogno di fare felici gli altri ( scusa il gioco di parole ) quando lo hai fatto da sempre, ma quando lo capisci perché leggi articoli come questi o perché inizi a vederti come la mamma della tua bambina interiore, smetti di pensare agli altri e proietti tutto il tuo amore su di te. Sembra arduo e difficile amarsi. Capire cosa voglia dire. Ma la svolta è proprio questa. E soprattutto quando riconosci che gli altri ti fanno da specchio e rifletti sulle mancanze che rimproveri loro e capisci che tutto ciò che manca a te è proprio quello, allora inizi, se vuoi, ad amare te, a riempire i tuoi vuoti e a stare al fianco di chi vuoi bene, percorrendo un percorso parallelo ma che accresce entrambi. A me è occorso tanto tempo. Ora sono sulla strada giusta della consapevolezza. E quando mi scoraggio e mi sento bisognosa mi faccio domande a cuore aperto. Per capirmi meglio. E accettarmi. Ti abbraccio e seguo sempre con tanto affetto sincero. Grata dal profondo.
    Rispondi a SM Commenta l’articolo

  16. Avatar di Irene

    Irene 1 anno fa (30 Ottobre 2022 10:01)

    Mi sono riletta per bene questo articolo proprio oggi dopo che il mio ex compagno è andato via di casa, il motivo? Non si sentiva più stimolato, io ero spesso stanca per uscire la sera o fare conoscenza con nuove persone. Io l'ho lasciato andare proprio per questo motivo, non voglio sprecare energie preziose per me che studio e lavoro, tengo un ordine la casa, faccio la spesa e lavo i vestiti... Non voglio più essere la sua psicologa come quando arrivava a casa con l'ansia o qualche problema sul lavoro, non voglio più essere messa in secondo piano dopo sua madre e sua sorella, uscire alla sera e non scambiare nemmeno 2 parole insieme perché lui è fatto così... Non voglio più queste cose. Grazie Ilaria
    Rispondi a Irene Commenta l’articolo