Il vero amore è…? Ecco una carta dei diritti

il vero amore èIl vero amore è difficile da definire, difficile da riconoscere e anche difficile da… trovare.

E questo forse già lo sai

Il falso amore, l’amore “fake” per molti è difficile da riconoscere, facilissimo da trovare – incomincia a chattare con un amico di Facebook ed è fatta – e relativamente facile da definire. Se ne sai almeno un po’.

Altrimenti, se non ne sai nemmeno un po’, anche con l’amore falso non siamo messi molto bene a identificazione e definizione.

Perché se l’amore falso fosse facile da definire e da riconoscere in molti si salverebbero la pelle. Donne, soprattutto.

"L’amore è… due cuori che percorrono lo stesso cammino. Kim Casali"

L’amore falso, l’amore fake, è come le notizie fake, le borse  e le cinture fake. Di bassa lega, a poco prezzo e molto diffuso. E per le persone poco esigenti.

Molto tossico.

Di amore e di che cosa il vero amore è fatto si parla dalla notte dei tempi e in ogni ambito che riguarda la cultura umana. La psicologia, la filosofia, le neuroscienze, la letteratura, la musica, il cinema…

A questo riguardo c’è anche una storia interessante, quella di Kim e Roberto Casali.

E’ la storia di un amore, di un grande amore.

Kim è una ragazza neozelandese che a 19 anni comincia a girare per il mondo. Nel 1967, approdata a Los Angeles, conosce Roberto, un ingegnere italiano.

I due condividono la passione per lo sci e, iscritti allo stesso sci club, una sciata dopo l’altra si innamorano.

Nel frattempo, per puro divertimento, Kim inizia a disegnare simpatiche vignette sulle buffe cadute della loro compagnia di sciatori e Roberto apprezza i suoi disegni e la spinge a coltivare la sua passione.

Non solo, Kim, è talmente sorpresa dai propri sentimenti per Roberto che sente la necessità di esprimerli scrivendo alcune note e di lasciargli brevi messaggi su foglietti che mette nelle sue tasche, in giro per casa, sulla macchina o che gli spedisce quando sono lontani.

Si tratta di dichiarazioni d’amore apparentemente semplici e in realtà dense di emozioni e di sentimenti profonde, messaggi che iniziano sempre con le parole Love is, L’amore è…

Sono istantanee emotive, i “selfie” delle sensazioni meravigliose che l’amore per Roberto suscita in Kim.

Dopo un po’, a quelle frasi Kim aggiunge una caricatura di se stessa, un disegno spiritoso e dai tratti infantili di una giovane donna con i capelli lunghi, gli occhi grandi, il corpo (nudo!) stilizzato. Rotondo, pieno, in carne.

Di lì a poco arriva anche la caricatura di Roberto (anche lui nudo – non nei dettagli, stilizzatissimo, eh! – e anche questa è rivoluzione sessuale), sempre sorridente, compiaciuto e complice.

"L’amore è… godere delle piccole cose della vita, insieme. Kim Casali "

Kim intanto ha trovato lavoro come receptionist in una azienda che si occupa di design e comincia a pubblicare alcuni libriccini con le sue vignette e le dichiarazioni d’amore per Roberto, diventato nel frattempo suo marito.

Quelle vignette, “Love is…” “L’amore è…” , accompagnate da messaggi semplici ma autentici e veri che sgorgano dal cuore innamorato di Kim, fanno il giro del mondo e diventano un successo planetario.

Altroché la “viralità” di cui si parla oggi, altroché i “meme” attuali.

Niente di paragonabile.

E senza il web, gli smartphone e amenità varie.

Io, che negli anni ‘70 ero una bambina, mi ricordo che molti miei compagni di classe e  amichetti, ai tempi non avevano nemmeno il telefono fisso a casa e che era normale chiedere a qualcuno, volendo contattarlo: “Ce l’hai il telefono? Ce l’ha il telefono?”.

Se no, come dice lo stereotipo, si citofonava. O, meglio, si chiamava urlando: “Angelooo! Monicaaa!” e al balcone si affacciavano arcigni e severi la mamma o il papà di Angelo e Monica che a voce bassa e tono deciso dicevano: “Ssshhh! Non si grida! Adesso arriva…” E tu ti immaginavi Angelo e Monica già lanciati di corsa giù per le scale che non vedevano l’ora di giocare con te…

Eppure, senza telefoni e magari nemmeno citofoni, mi ricordo bene quelle immagini sull’amore e forse su qualcos’altro e quelle scritte che capivo molto poco.

E che arrivavano dall’altra parte del mondo, da una giovane donna nata in un paese agli antipodi, dove forse le persone camminavano a testa in giù…

Immagini che catturavano la mia curiosità. E mi davano da pensare. Ah, la psicanalisi! Ah, l’inconscio! Ah, la presunta innocenza dei bambini!

Nel 1970 esce il film Love Story, un classico del cinema mondiale, e il sottotitolo del film recita: “L’amore è non dover mai dire mi dispiace”.

Un nuovo successo planetario.

E lo slogan è una frase che non di rado molti pronunciano anche oggi, senza nemmeno sapere il perché e il per come l’hanno sentita e qual è sua vera origine.

Love Story e Kim Casali e le sue vignette in origine non hanno nulla a che fare l’uno con le altre, se non che sono i segnali esteriori e “virali” di potenti, rivoluzionarie trasformazioni nell’universo delle emozioni e dei sentimenti.

E’ quella che si definisce cultura “pop” e questa cultura cerca di dare un senso e un’espressione sensata, comprensibile, “universale”, in modi fino ad allora inediti, a uno dei fenomeni più rilevanti e misteriosi dell’esistenza umana.

Si tratta prima di tutto di una rivoluzione sentimentale.

Il vero amore è… una rivoluzione

L’amore è un sentimento comune a tutti, dappertutto, un sentimento che si deve poter esser liberi di vivere e di esprimere, anche per le donne.

Che si deve poter esser liberi di scegliere e di non scegliere.

Dici poco? Questa è la nostra storia. La nostra cultura viene da qui. Ahimé con i suoi stop e anche i suoi riflussi, le retrocessioni, gli arretramenti.

Fino a quel momento ci si sposava per dovere, molto spesso in matrimoni combinati dalle famiglie, di fatto non ci si poteva separare e di sicuro non si poteva divorziare.

I sentimenti, l’intesa, l’amore e l’innamoramento, in genere, non facevano parte di un’unione di coppia, tantomeno di un matrimonio.

L’amore poteva capitare, certo, ai pochissimi che per una ragione o per l’altra potevano scegliere o erano “caduti” bene, ma più che altro solo per fortuna, per vere e proprie botte di m…ulo.

In Italia chi comandava in casa era l’uomo e la donna aveva l’obbligo di ubbidire e lui il diritto di correggerla anche attraverso la violenza fisica. Esisteva il diritto d’onore.

Non era contemplato che il matrimonio fosse un “luogo”, una relazione, una istituzione che contribuisse a realizzare il pieno potenziale della propria felicità.

Né per gli uomini né per le donne.

Per una donna – nubile o sposata – mostrare “simpatia” verso un uomo significava pregiudicare per sempre la propria virtù e il proprio buon nome.

Figuriamoci inventarsi frasi romantiche per un uomo, corredate dall’immagine infantile e spiritosa di due innamorati che fanno il verso alle rappresentazioni più classiche e castigate (in un certo senso) di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre.

Scherziamo?

Non si poteva “frequentare” e tantomeno sposare qualcuno di una classe sociale diversa dalla propria o inviso alla propria famiglia.

Love Story lo racconta bene.

Non ne parliamo poi dei matrimoni “interrazziali” o tra persone di religioni diverse. Finanche di nazionalità diverse.

Le donne dovevano arrivare vergini al matrimonio (le donne…).

L’elenco non è finito qui. E’ molto più lungo. Tanta roba, vero?

Ecco perché oggi per noi è importante sentirci ed essere genuinamente liberi da condizionamenti, dai “quel che dicono le mie amiche”, “quel che pensa mia madre” e dai “che cosa penserà la mia famiglia”.

Se guardiamo al passato con vera capacità di visione e desiderio di capire, non possiamo che rimanere impressionati dalle assurdità di certe convinzioni e costrizioni.

Per questo è essenziale che nelle nostre vite siamo portatrici di pensieri e stili di vita autenticamente liberi.

Per non fare danni a noi stesse, essenzialmente, e per procedere, andare avanti.

"L’amore è… quando le differenze fra di voi non fanno differenza. Kim Casali"

Il 9 febbraio del 1972 Kim pubblica una delle sue vignette più famose “L’amore è essere capaci di dire mi dispiace”, che rovescia lo slogan di Love Story e aggiunge un nuovo punto di vista.

Ora tu dirai: “Okay, Ilaria, belle storie, va bene. E hai fatto tutta questa sbrodolata per dire che cosa? Che hai nostalgia del tempo in cui eri piccola ed eravate primitivi, addirittura senza telefono? Cioè, io che me ne faccio del tuo predicone? Tra l’altro io lo smartphone ce l’ho e mi faccio pure i selfie. Che vuoi da me?”

Bene, arriviamo al punto.

Abbiamo avuto modo, qui, di affermare spesso che molto dolore d’amore si potrebbe evitare se le persone fossero più preparate, scafate, consapevoli.

Cioè se sapessero davvero distinguere che cosa è il vero amore e che cosa no.

Breve ed essenziale, la guida che ti spiega i passi base e fondamentali per costruire o ricostruire la tua autostima e mantenerla. Per stare bene con te stessa e con l’uomo giusto.

Se avessero più intelligenza emotiva, cioè se sapessero capire gli altri ma soprattutto se stessi e i propri bisogni.

Non per niente uno dei miei percorsi più venduti è proprio I 7 Pilastri dell’Attrazione che fa scoprire a ciascuno la propria intelligenza emotiva.

Se sapessero distinguere il vero amore, cioè quello che fa bene, che nutre, che porta serenità, da quello che amore non è e che alla fine porta al grigiume, alla tristezza, alla perdita di ogni possibilità di essere pienamente felici.

Ci sono per esempio persone che sono convinte che la gelosia sia una dimostrazione d’amore, che le critiche dal partner siano legittime o che i litigi siano una parte naturale e ineliminabile della vita di coppia.

Magari chi è cresciuta con una madre svalutante non si rende conto che il partner che la svaluta non la ama, ma sta rovesciando su di lei le proprie insoddisfazioni e nevrosi.

E così facendo la distrugge dentro, come la goccia che scava la roccia.

O chi aveva un padre che faceva scenate e una madre che tollerava in silenzio, è convinta che avere un partner umorale e iracondo sia normale e sia normale subire.

Ci sono anche coloro che sono convinte che se lui non risponde al telefono o ai messaggi e accampa la scusa del lavoro, ha ragione, poverino, e non si rendono conto che quello è un segnale forte di non amore.

Oppure trovano naturale che il marito o il compagno passi il suo tempo libero davanti al cellulare al PC o alla Playstation o esca tutte le domeniche con gli amici per gite in moto/canoa/barca/bicicletta, dalla mattina alla sera.

Molti vivono con il non-amore costante e non lo sanno.

Però sono tristi, insoddisfatti, inquieti e non ne capiscono il perché, considerato il fatto, tra l’altro, che loro fanno di tutto per far andare bene le cose.

"L’amore è… esserci l’una per l’altro. Kim Casali"

O considerato anche che i loro amici e le loro amiche dal di fuori, senza sapere niente, senza nessuna empatia, dicono loro che tutto è normale, che è normale che un uomo urli per farsi valere, che è normale che rientri dal lavoro e non dica una parola ma si butti sulla Playstation, che è normale che critichi, perché magari è nervoso. O ha problemi sul lavoro o in famiglia. Bisogna capirlo, neh…

Ma neanche per idea.

Il vero amore è… saper distinguere

Dopo molti anni che faccio questo lavoro e che mi dedico a studiare le relazioni e sono a contatto con persone, nella mia vita quotidiana, o con coloro che si rivolgono a me per avere un sostegno personale, pratico e diretto, rimango ancora stupita di fronte al candore dei tanti che non sanno che cosa il vero amore è o non è.

Per questo ho pensato di scrivere una sorta di manifesto dei diritti che abbiamo in amore e, siccome un’idea tira l’altra, mi sono venuti in mente Kim Casali con le sue dichiarazioni e Love Story.

Nessuno dei due sono dei riferimenti assoluti (questo niente e nessuno e poi loro sono troppo romantici e sdolcinati e possono essere fuorvianti, anche perché risalgono e rispecchiano un’altra epoca storica), ma sono un buon esempio di quanto sia importante e anche arricchente, vantaggioso, benefico, essere consapevoli dei propri sentimenti e delle proprie emozioni.

Di quel che si dà e di quel che si riceve.

Di quel che appaga e di quel che soddisfa.

Di quel che diminuisce e spegne.

Non per niente io suggerisco alle mie clienti di tenere un diario, di scrivere e di descrivere, a se stesse, le proprie emozioni. Come Kim Casali.

Molti sono confusi e scambiano per amore quello che amore non è.

L’ho scritto varie volte e lo riscrivo, dato che è utile ribadire.

Di seguito ti faccio un elenco (parziale) di quelli che penso siano i diritti di ciascuno di noi  in amore, in una relazione di coppia innanzittutto e spesso in altre relazione.

L’ordine non è frutto di nessuna ragione particolare.

Il vero amore è… essere amati autenticamente e poter amare autenticamente.

Il vero amore è… vivere nella sicurezza per la propria salute emotiva e fisica.

È…potersi fidare e non stare sempre all’erta.

E’… essere davvero ascoltati e presi sul serio.

E’… essere accuditi.

E’… essere intimi.

E’ …vivere un’intimità che esalta e soddisfa. Gratifica. Dà piacere.

E’… essere trattati con onestà e sincerità.

E’… essere amati per quello che si è e non per quello che si ha.

E’ …poter avere una vita tranquilla, piena di calma e di serenità.

Il vero amore è essere confortati, consolati, incoraggiati.

E’ ricevere carezze, essere trattati con gentilezza, essere ammirati per il proprio aspetto e il proprio carattere.

E’ essere liberi di avere successo (anche più del partner) e di esprimersi al cento per cento in ogni campo.

E’ essere liberi di condurre una vita riservata e dedicarsi alla piccole passioni.

Il vero amore è ricevere complimenti ammirati e sinceri.

Essere aiutati con comprensione a riconoscere i propri punti di miglioramento per stare meglio.

Essere sostenuti nei momenti difficili.

Essere celebrati nei momenti facili e nelle vittorie.

Il vero amore è ricevere attenzione.

Il vero amore è guardare insieme la realtà in modo oggettivo e utile.

E’ essere ricambiati.

Ricevere un trattamento alla pari.

E’ potersi sfogare.

E’ ascoltare sfoghi che non contengano manipolazioni, critiche o colpevolizzazioni.

Il mio elenco lo concludo qui. E’ molto più lungo.

Ogni volta che rifletto su qualcosa ne prendo nota per iscritto su un quaderno (senza disegni, per carità, magari qualche schizzo!).

Che ne dici condividere qui nei commenti il tuo (o i tuoi) pensieri su il vero amore è…?

I percorsi che ho creato per te:

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62 Commenti

  1. Avatar di Emanuela T

    Emanuela T 6 anni fa (26 Maggio 2018 20:23)

    Ciao Ilaria, un bell'articolo davvero. Inoltre non conoscevo la storia che c'era dietro i pupazzetti di Love is, ormai ricordo per me lontano e quasi dimenticato. Da poco mia figlia ha chiuso la sua prima storia, durata oltre un anno, un'eternità per la sua età. Era iniziata quella fase di non ritorno da parte di lui fatta di " ci vediamo domani " e poi " no domani gioco con gli amici, rimandiamo " per non parlare di una bruttissima china presa nel criticarla perché geloso. Quando ho consigliato a mia figlia di darci un taglio perché doveva puntare molto più in alto lui le ha risposto che in effetti non l'amava più quindi gli stava bene chiuderla lì. Ecco, a mia figlia ho spiegato che amore è non avere tentennamenti. Con l'amore le parole, le spiegazioni e tutto il resto contano poco, c'è un linguaggio molto chiaro fatto dall'insieme di azioni di chi si mette in gioco. Oggi vedevo l'intervista ai due neosposini reali, lei, molto composta, diceva che quando hanno intrapreso la loro relazione avevano entrambi deciso di impegnarsi per farla funzionare superando anche le distanze e altre difficoltà. Fermo restando la facile ironia del trovare facile impegnarsi pur di sposare un principe, però è nella reciprocità della promessa che ho trovato la bellezza e l'eleganza di ciò che si può definire amore.
    Rispondi a Emanuela T Commenta l’articolo

  2. Avatar di Livia

    Livia 6 anni fa (26 Maggio 2018 21:27)

    Ilaria, mi sono venute le lacrime agli occhi quando hai elencato i momenti della tua infanzia quando non c’erano i telefoni e parlavi dei fumetti di Kim. Ho pensato molto alla mia infanzia, negli anni ‘90, quando non c’era ancora internet e non c’erano i cellulari. Si stava meglio quando si stava peggio, era bellissimo darsi appuntamento a scuola per uscire la domenica mattina dopo la Messa e tutto il sabato pomeriggio aspettavi il giorno seguente per potere uscire. Era bellissimo perché non c’era la moda dei selfie, dell’apparire, forse c’erano ancora più valori come si suol dire ma adesso c’e Tanta superficialità tanto da sembrar di vivere in un altro pianeta. Ti fa tanto male vivere nella superficialità, vivo in una piccola cittadina e la gente campa di superficialità. Mi sono venute le lacrime agli occhi quando hai parlato dell’assenza di empatia da parte delle persone, cosa che ho vissuto anch’io l’anno scorso in una situazione che mi ha fatto tanto male e di cui ho parlato spesso in questo blog. Guarire dal narcisismo in un contesto lavorativo non è facile. Sono troppo sensibile e troppo empatica e me ne è stata fatta una colpa. Ilaria, ho un groppo alla gola. Darei la mia vita per tornare a quando si stava meglio anche se si stava peggio, a tutti quegli anni senza internet, selfie e assenza di valori.
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  3. Avatar di Livia

    Livia 6 anni fa (26 Maggio 2018 21:35)

    Ti dirò anche che sono arrivata ad un punto della mia vita, in cui non riesco più a dire ti voglio bene
    Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (26 Maggio 2018 22:29)

      Ciao Livia, io non penso che si stesse meglio o peggio o che oggi si stia meglio o peggio. Francamente benché consideri il web una risorsa grandiosa, non credo di aver perso nulla nel non avere avuto internet fino agli anni della mia tarda giovinezza. Non ne parliamo di smartphone e ammennicoli vari. Io, al contrario dei miei genitori, ho avuto tutto quello di cui avevo bisogno materialmente e ho vissuto la mia adolescenza negli anni '80, probabilmente i più ricchi a livello economico che l'Occidente abbia sperimentato ma nei quali si sono piantati i semi e sono state fatte crescere rigogliose le piante del narcisismo e dell'individualismo miope che notiamo tanto evidenti oggi. Tu di certo hai vissuto un'esperienza estremamente negativa che ti ha fatto molto male. E' utile che ti concentri sulla tua ripresa e la tua rinascita (è possibile riprendersi e rinascere, lo è senza alcun dubbio), sul presente e sul futuro. La tua domanda ricorrente dovrebbe diventare: "Come faccio a stare meglio? Qual è la via?"
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (26 Maggio 2018 22:38)

      Ma infatti Ilaria, forse mi sarò spiegata male, intendevo che era meglio senza internet, purtroppo non ho vissuto gli anni ‘80 (epoca che a me ha sempre affascinato) però almeno negli anni ‘90, quando ero ancora bambina, era meglio senza internet, senza selfie, senza il cercare un partner o tresche su internet. Sono contentissima di avere avuto una bella infanzia. Avevo mio padre con me, il mio tutto, e lui e mia madre non mi hanno fatto mancare nulla. Magari ti conoscessi di persona e potessi venire a parlarti di persona e sfogarmi.
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    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (26 Maggio 2018 22:39)

      Perdona se a volte scrivo in modo incomprensibile oppure se non capisco, il sonno si fa sentire.
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (26 Maggio 2018 22:44)

      Se hai sonno, vai a dormire. Questo è importante!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  4. Avatar di Emilia

    Emilia 6 anni fa (26 Maggio 2018 22:58)

    Guardando "L'Atalante" di Jean Vigo, mi è venuto in mente il libro di Bauman "Amore liquido". È un film del 1934 eppure, a distanza di oltre ottant'anni, mi sembra così attuale. Due giovani sposi decidono di vivere la loro storia d'amore su un battello, lontani dalla terra ferma invasa da una società nella quale non si riconoscono. Intenzionati a preservare il loro legame, ad un certo punto dovranno fare i conti con le insidie che la vita in mare riserva. Lei fugge e raggiunge la terra ferma perché si innamora di un altro, lui la cerca disperatamente (una sequenza mostra lui che si immerge sott'acqua spinto dal profondo desiderio di trovarla)... Al di là di questo realismo poetico cinematografico, credo che il film possa tradurre bene in immagini ciò che Bauman ha teorizzato con il concetto di "amore liquido". Da un lato il matrimonio e la promessa di essere fedeli, dall'altro l'anelito di libertà e la voglia di fuggire da quella nave, l' "Atalante", che viaggia su una distesa di acqua, su basi non solide. L'amore di allora come l'amore di oggi, precario e instabile, colmo di incertezze e insidie.
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  5. Avatar di Una

    Una 6 anni fa (27 Maggio 2018 8:48)

    Bellissimo articolo!
    Rispondi a Una Commenta l’articolo

  6. Avatar di C.

    C. 6 anni fa (27 Maggio 2018 13:53)

    Grazie per questo articolo. Leggerlo mi ha aiutata ulteriormente. Sto per prendere una decisione non facile da ieri sera...e mi ha dato una spinta in più. La decisione sarebbe quella di mettere un punto ad una storia tira e molla senza senso che va più o meno avanti da ben cinque anni, cinque anni perché ha avuto delle pause lunghissime, c'è da dire che viviamo in due città distanti a due h e 30 di macchina ma... È comunque troppo tempo, e ahimè all' ennesimo "visualizzato e risposto freddamente dopo 5h" di WhatsApp, tutte le sue parole apparentemente sincere o romantiche cadono nel vuoto per l' ennesima volta. Evidentemente c'è sempre un fine per un certo tipo di uomo, mai farsi intenerire, certe parole abbagliano. Purtroppo siamo portate a pensare che un uomo che ti dice certe cose, le pensa davvero, forse perché noi siamo sincere e crediamo che loro ragionino come noi ma non è così. Evidentemente sono anche molto volubili , un giorno ti amano e il giorno dopo ti ignorano ad oltranza, sta di fatto che io mi sono stufata, questa volta mi sento davvero diversa, è una sensazione strana, non nascondo che sento come un senso di liberazione.
    Rispondi a C. Commenta l’articolo

  7. Avatar di C.

    C. 6 anni fa (27 Maggio 2018 14:03)

    Dopo lo sfogo scritto... Vorrei dire che ho realizzato proprio ieri sera, dopo l' ennesimo stare da schifo, cosa è per me l' amore, e da li è nata la forza di troncare questa situazione ormai insopportabile. Io merito più di questo e non mi accontento. L' amore è per me sentirsi liberi di esprimere il proprio sentimento, direttamente o indirettamente, senza sentirsi castrati in questo, soprattutto come donne, credo che abbiamo i loro stessi diritti di poterci lasciare andare ed esprimerci, senza per questo esser rifiutate, senza dover avere paura anche di prendere il tel. in mano e pensare 400 volte se inviare un sms o no. Questo non è sano, né naturale e purtroppo quando ci si incastra in certe situazioni tossiche succede tutti i giorni. Che sia a parole o che sia il semplice contattare e chiedere un come stai o cosa fai, quando c'è amore vero questo viene accettato ed anzi rende felici l' altro, se c'è amore non può esserci un muro dall' altro lato, un attesa lunghissima o peggio una risposta fredda o a monosillabi dopo giorni. Quello è un incubo non è amore e purtroppo molte di noi vivono questa situazione.
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  8. Avatar di Erika

    Erika 6 anni fa (27 Maggio 2018 14:35)

    Che bello leggere l'articolo di Ilaria e le vostre belle parole! Mi rincuorano tantissimo! Io sono quella che un anno fa sarebbe dovuta andare a convivere... E che è entrata in una gran confusione. E in questa confusione, ci ha buttato dentro pure il ritorno di fiamma (per modo di dire!) con l'ex nel frattempo sposato..... A gennaio ho avuto la forza di lasciare il mio compagno... Non siamo mai andati a convivere (meno male)... Ma questi mesi non sono stati comunque facili... E capisco ciò che racconta Fid. Ho 33 anni, un'altra storia finita, un sacco di amiche sposate, o con prole.. Spesso esco e sono l'unica 'scoppiata'. Non mi sento a disagio, ma combatto ogni giorno perché mi sento sola e non capita proprio dalle mie 'amiche' o dalle persone che piu dovrebbero essere 'dalla mia'. Invece vengo vista come un'aliena perché non ho saputo rimanere insieme al mio ex.. Che lui si, mi ha amato e so che ancora mi vuole. Ma sono io che non lo amo abbastanza, e non riesco a stare più con lui. Beh, si comprende che fondamentalmente il distacco da lui non lo vivo ancora bene e che mi sento in colpa. Ci sto lavorando su questa cosa, sto continuando anche ad andare dalla mia psicologa... Però non ancora mi scatta la vera molla che mi farà staccare completamente dall'idea che continuo ad avere, ovvero 'forse avrei potuto fare ancora altro, forse sono io che sono troppo pretenziosa.. In fondo lui mi ha sempre amato e rispettato'. So che non può essere questo un pensiero sano per me.. Ma cosa posso dirmi per ritornare a vivere, a essere veramente serena e a staccare questo cordone ombelicale che nonostante tutto continuo a trattenere?! Ps. Quando è vero amore, l'amore è proprio una cosa bella! :)
    Rispondi a Erika Commenta l’articolo

  9. Avatar di Carlotta

    Carlotta 6 anni fa (27 Maggio 2018 0:44)

    Aggiungerei, essere liberi di poter essere (ogni tanto) deboli e fragili, senza che l’altro se ne approfitti o si spazientisca o ti prenda in giro. Questa cosa mi sembra veramente difficile da trovare in qualunque rapporto (non solo amoroso) o forse sono io che mi aspetto dagli altri una comprensione che non è possibile...
    Rispondi a Carlotta Commenta l’articolo

    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (27 Maggio 2018 15:10)

      Nel mio elenco sul quaderno c'è :) E' un diritto anche questo, essere deboli e fragili. Tu ti concedi di essere debole e fragile? Hai davvero provato a mostrarti debole e fragile con le persone delle quali ti fidi? ;)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

  10. Avatar di Cla

    Cla 6 anni fa (27 Maggio 2018 11:33)

    Cosa poter aggiungere a questo bellissimo e commoventissimo elenco? Il vero amore è... Sentirsi stimolati a crescere, e non costretti a cambiare o annullarsi. È essere liberi di essere autentici senza sentirsi mai fuori luogo. È vivere dei momenti di tenerezza anche infantile con la certezza di essere sempre accolti. È affrontare discorsi seri e anche pesanti in maniera essenziale (senza appesantirli più del necessario), con la consapevolezza che non si verrà poi respinti per questo. È entrare in uno spazio di leggerezza, una pausa dalle lotte esterne- almeno quelle che rompono le scatole senza che la loro risoluzione offra vantaggi concreti in termini di crescita. Perché il vero amore è anche il contesto in cui si piange, si discute e si affrontano problemi, sì, ma problemi che valga la pena risolvere per migliorare e procedere insieme nell'esistenza con dei valori aggiunti; i finti problemi che nascono da incomprensioni, nevrosi e voglia di scaricare i sentimenti negativi sull'altro logorano i rapporti e spengono i sentimenti, e sono incompatibili con l'amore vero!
    Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (27 Maggio 2018 13:49)

      Ciao Cla, condivido in pieno il tuo pensiero. L'amore vero richiede persone "vere", autentiche e capaci di "sentire" l'altro oltre se stessi. Solo con queste premesse è possibile costruire un legame forte... Buona domenica a te e a tutti :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 6 anni fa (27 Maggio 2018 15:07)

      Ciao Emilia, evviva dunque l'autenticità e la sensibilità che, come dici tu sono premesse, ma anche bussole da non perdere mai nell'evolversi di una relazione :) ti pensavo perché volevo rispondere a un tuo altro commento, ma poi sono stata distolta; spero di trovare un attimo di tempo quanto prima!
      Rispondi a Cla Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:06)

      Cara Cla, grazie! Quando vuoi/puoi, leggerò volentieri :)
      Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

  11. Avatar di Emilia

    Emilia 6 anni fa (26 Maggio 2018 18:47)

    Ciao Ilaria e complimenti per l'articolo che hai pubblicato oggi. L'amore è... Mmmm, cos'è l'amore? Sono tornata per qualche giorno a casa perché ho ricevuto l'invito ad un matrimonio insieme alla mia famiglia. A quasi trent'anni suonati, devo ancora discutere delle solite banalità con i miei. Mia madre che continua a dirmi "perché hai fatto così?!, perché non fai in questo modo?!, perché qua?!, perché là...?!?" ed io, ovviamente, non riesco a stare zitta. Si litiga per delle stupidaggini e mio padre interviene dicendo che è stanco di sentirci discutere, proprio lui, che spesso ha dei diverbi con mia madre. E allora mi sembra davvero tutto assurdo... Gli altri sono liberi di discutere quando e come vogliono, mentre io (per loro) sono la solita idiota che fa la vittima. "Non ti si può dire nulla, esageri sempre, non fare la vittima!". Tutti questi stupidi richiami cosa sono Ilaria? Manipolazione? Dopo le parole che sono costretta ad ascoltare, mi sento confusa e in colpa... Per non parlare del mio umore, che arriva sotto i piedi. A volte penso che non troverò mai un uomo capace di amarmi veramente finché non avrò risolto questi problemi con la mia famiglia d'origine.
    Rispondi a Emilia Commenta l’articolo

    • Avatar di Cla

      Cla 6 anni fa (27 Maggio 2018 15:49)

      Cara Emilia, io sono convinta che, a parte le situazioni altamente tossiche e disfunzionali, un po' tutte le famiglie d'origine abbiano delle 'pecche', degli aspetti che non stanno bene ai figli e che non li fanno star bene (scusa il gioco di parole, ma spero renda l'idea). Dallo scenario che descrivi non saprei dire se i tuoi in quell'occasione avessero dei validi motivi per contestarti alcune cose; certo è che due grandi classici fra gli atteggiamenti genitoriali più invisi ai figli sono 1) il riversare l'ansia su di loro tramite il tentativo di controllarli e dirigerli verso strade e comportamenti più consonanti al proprio pensiero (e da che il mondo è mondo, nessuna generazione può avere una visione della vita totalmente coincidente con la generazione precedente; dunque il conflitto è inevitabile) e 2) minimizzare per troncare beghe familiari ritenute di poco conto e che si teme non portino da nessuna parte, se non verso inutili sprechi di tempo e di energie; in questo caso si può risultare agli occhi dei figli troppo sbrigativi e superficiali. Direi che tua mamma in questo episodio ha tenuto il comportamento 1) e tuo papà il 2); se tu ritieni che questi comportamenti siano costanti fai bene a 'non star zitta', a far presente il tuo punto di vista garbatamemte e assertivamente, perché ti aiuta a mettere dei confini, anche se non si può pretendere di cambiare il punto di vista dei genitori, che è fisiologicamente diverso da quello dei figli. Secondo me dopo questi episodi ti senti abbattuta perché vorresti una maggiore approvazione e comprensione da parte dei tuoi; è del tutto naturale (anche io soffro per questo a volte, e penso anche molti altri!), ma ti consiglierei di riflettere un po' su questo tema e vedere in che termini potresti lavorarci su; avere consapevolezza aiuta ad andare nella direzione giusta e ad avere rapporti più soddisfacenti con la famiglia, pur accettando la sua imperfezione. Tutto sta nel trovare la forza di distaccarsi mentalmente, e ridimensionare l'importanza che diamo all'opinione che di noi hanno i nostri genitori (e ci vuole una forza di volontà notevole, però nel lungo periodo ripaga).
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    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:16)

      Cla scusami, non avevo letto questo tuo commento prima di scrivere il mio poc'anzi. Comunque hai fatto un'analisi accurata e molto pertinente, nonostante io sia stata vaga nel raccontare la vicenda. Ti ringrazio per gli utili consigli e ti mando un abbraccio!
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  12. Avatar di Sofia

    Sofia 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:26)

    Ciao Fid, concordo pienamente con quello che dice Carlotta. E penso inoltre che la nostra vita non sia fatta per sposarci e avere figli, ma per realizzarci. Se si incontra una persona con cui vale la pena condividere questi aspetti della vita ben venga però non farti condizionare.. Innanzitutto devi essere felice e anche la persona che hai a fianco deve renderti felice
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  13. Avatar di Tertulia

    Tertulia 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:30)

    Per me AMORE è: scegliere ogni giorno di stare con la persona che si ama, perché è Lui/Lei e non un altro; avere qualcuno accanto che non si sostituisca a noi, nei momenti belli e brutti, ma che ci affianchi, dandoci fiducia e supporto; condividere le piccole cose del quotidiano, la semplicità di un gesto; Ma, più di tutto, per me è: ACCETTAZIONE, vedere e accettare l'altro per ciò che è, senza volerlo cambiare o sentire dentro di sé l'impulso a cambiare; LIBERTÀ, di esistere e di lasciar esistere l'altro; e di lasciarlo andare se accanto a noi non è più felice (e viceversa).
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  14. Avatar di fid

    fid 6 anni fa (27 Maggio 2018 11:12)

    Ciao Ilaria, per me è impensabile non riconoscere il vero amore e penso, come anche tu hai sostenuto altre volte in diversi articoli, che il vero problema è che ci si accontenta. Essere in coppia, essere in 2 è più semplice. La coppia può portarti a vivere le gioie di avere figli, di viaggiare con la tua famiglia, di uscire più facilmente e altro. Molte donne accettano la vita in due per poter poi vivere altre esperienze di vita che sanno bene sarebbero loro negate nella dimensione di single. E' questo il vero problema. Pongo il mio esempio. Io sono stata fidanzata per anni ma mi ribellavo in continuazione perchè ogni volta che il mio lui non rispettava uno qualsiasi dei punti che tu hai elencato io mi infuriavo...ogni volta il mio pensiero fisso era "non è amore da parte sua..non mi ama"...alla fine la fine la storia è finita...tra l'altro ha posto lui fine alla storia trovando un'altra (questo è stato il mio errore...star lì a perder tempo) che si accontenta. Io cosa ho oggi? vedo le mie amiche sposate e con figli, vedo il mio ex sposato con figli e i single che vagano per il mondo in cerca di non so cosa...io ho smesso di cercare da anni. Non voglio essere fraintesa... sono serena con me stessa...mai avrei rinunciato ad uno solo dei punti da te evidenziati...e parlo sul serio...però non nego che le persone con famiglia e figli mi fanno sentire inadeguata...certe ex amiche del passato che non frequenti più ma che ti guardano e ti dicono "ehi...stai ancora là tu? guardami io sto passeggiando al braccio di marito che porta il passeggino..." il paese è piccolo e ci si incontra spesso...per non parlare dell'ex che gode appieno il fatto che sono single...già me lo diceva, con tanto di ricatto, da fidanzati "che se non cedi, se non scendi a compromessi...tu non trovi nessuno bella mia...."
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    • Avatar di Carlotta

      Carlotta 6 anni fa (27 Maggio 2018 12:15)

      Ciao Fid, “i single vagano per il mondo in cerca di non so cosa”; le amiche che ti guardano e ti dicono “ehi..stai ancora la’ tu?”; “io ho smesso di cercare da anni”. Penso che i pensieri che addebiti alle tue amiche siano, prima di tutto, pensieri tuoi. Attenzione a non vivere la condizione di single come una vergogna e una colpa. È un grande errore che ti blocca e a causa del quale ti precludi la cosa più importante: vivere. Anche per me questo è un punto delicatissimo e con il quale mi confronto purtroppo quotidianamente. Finché vivrò però non rinuncerò a un bel niente. Il desiderio di un amore è naturale ed è giusto perseguirlo.
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (27 Maggio 2018 15:09)

      Accidenti, son quasi invidiosa anch'io di quella che s'è beccata questo pezzo d'uomo!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:30)

      Ciao Ilaria, sicura che volevi scrivere "questo pezzo d'uomo"?? :D :D
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    • Avatar di ste

      ste 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:08)

      Fid, ma quelle che ti dicono 'ste robe NON sono tue amiche! al massimo, al massimo, conoscenti (frustrate, mi verrebbe da dire)! Non saper riconoscere le vere amicizie fa il paio con il non saper conoscere il vero amore. Quanto al tuo ex, e vivaddio, e per fortuna che è il tuo EX! Io ho imparato una cosa semplice: se mi sento inadeguata in compagnia di coetanee sposate e con prole è perché io per prima mi giudico, magari assumendo inconsciamente il giudizio che gli altri ti esprimono con "ehi..stai ancora là tu?". Sono persone queste che non si possono stimare e le cui parole non vedo come possano tangerti. E giudicare in questo modo, dando più o meno dignità ad una qualsiasi persona in base a criteri esterni e casuali è scorretto, disumano, ingiusto, violento, malato. Bisogna smettere di giudicare in bene e/o in male, se stessi e gli altri. Il giudizio di questo tipo (=fare ranking umano) è la morte e impedisce di vivere. Vivere invece - come amare - è rispettare e accogliere la vita, riconoscerne il valore sacro QUALSIASI sia la forma che essa assume (single, in coppia, con figli, senza, etero, omo, bi, a-, bianco, rosso, pianta, fiore, ecc ecc). Questo è il punto zero per intavolare qualsiasi discorso. Se non c'è questa premessa, tanto vale lasciar perdere e impiegare il tempo meglio! Un sorriso Fid e l'augurio di poterti godere quello che sei e hai pienamente, senza paturnie inutili. (e grazie a Ilaria, as usual!)
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    • Avatar di Cla

      Cla 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:15)

      Ciao Fid, la prima parte del commento di Carlotta avrei voluto scriverla io (e anche il resto dell'intervento è preziosissimo). Aggiungo altre due considerazioni non collegate fra loro: . La frase del tuo ex la dice lunga sul suo spessore umano. Voleva danneggiarti psicologicamente sminuendoti; cosa ne poteva sapere lui della tua vita sentimentale futura? Voleva solo manipolarti comunicandoti che il tuo valore è così basso che solo lui avrebbe avuto la sovrumana pazienza di starti vicino (ahahahahah. Ma non lo pensava neanche lui, anzi. Hai dimostrato di saper tenergli testa durante la relazione, arrabbiandoti per le sue mancanze, e spingendolo a trovare un'altra donna, magari più accondiscendente verso la sua pochezza). La cosa ti ha evidentemente ferita e lasciato strascichi, e finché non riuscirai a trovare la forza emotiva di lasciartela davvero alle spalle, difficilmente potrai trovare energie da investire in una nuova relazione. . Da un lato tu comprendi perfettamente i veri bisogni e le vere priorità della vita, che vanno oltre la mentalità del tuo paese, dall'altro tu vorresti rispecchiare maggiormente quei canoni: questo ti appesantisce moltissimo e ti toglie serenità e lucidità; razionalmente tu sai che avere un partner purchessia sarebbe solo un pesante tributo alle apparenze esteriori, ma emotivamente ti senti inferiore al paese intero. Ritrova fierezza e sii assertiva nei tuoi rapporti con gli altri, anche con le mitiche compagne di scuola accasate, se ti va: sono sicura che, nella massa, ci sarà qualcuno dalla mentalità ristretta, ma in generale sono sicura che la gente possa trovare tante altre ragioni per apprezzare e stimare anche chi sembra non aderire perfettamente a certi canoni. Non porti più limiti mentali del necessario. In bocca al lupo :)
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (27 Maggio 2018 16:25)

      Brave, brave, brave a tutte!
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  15. Avatar di Kicca

    Kicca 6 anni fa (27 Maggio 2018 17:58)

    Ciao Ilaria! Che significa che il vero amore è essere ricambiati?
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  16. Avatar di Laura

    Laura 6 anni fa (28 Maggio 2018 6:32)

    L'amore si insegna, dobbiamo insegnare ai nostri figli ad amare sé stessi, da qui la capacità di amare il prossimo. E se l'amore si insegna, l'amore si impara, come affermava il grande Leo Buscaglia. Impariamo ad amare.
    Rispondi a Laura Commenta l’articolo

  17. Avatar di Angela

    Angela 6 anni fa (28 Maggio 2018 15:52)

    Quindi, se di fronte a inconvenienti tecnici e imprevisti (il mio telefono scarico, difficoltà a trovare la casa vacanza e fraintendimento su dove fare il Check-in ) non è normale che lui sbraiti contro di te, con la scusa che è stanco e ha fame ed è venuto in un posto solo per te che non ci voleva neanche venire, che ti faccia sentire in colpa, ti mortifichi: "un'handicappata riuscirebbe meglio di te" e urli e imprechi (invece di essere costruttivo e aiutare a risolvere ) vero? :-D Ho fatto presto, ho annullato la prenotazione e gli ho detto addio. Quando si è calmato si è giustificato dicendo che è stato un momento di rabbia e non dovevo tenerne conto, che sono la solita impulsiva e vedo solo le cose negative e che non tengo conto di tutte le cose buone che ha fatto per me in precedenza e che non dovevo buttare via una bella storia di 9 mesi. Ma io penso che un episodio del genere annulli in toto qualsiasi gesto gentile precedente. No?
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 6 anni fa (28 Maggio 2018 16:11)

      Anche secondo me. Colpa della TUA impulsività. E il tocco da gentiluomo è stato offendere te offendendo una categoria di persone che dovrebbero essere ritenute fragili. Questo è il genere di soggetti che con un solo gesto fanno la ciambella col buco, il cioccolato, la panna e le candeline. Brava tu!
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (28 Maggio 2018 16:21)

      Cioè questo si giustifica delle offese precedenti per rilanciarne di nuove? Ma LoL :D
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    • Avatar di Viviana

      Viviana 6 anni fa (28 Maggio 2018 19:03)

      Bravissima Angela. Hai fatto benissimo e ti sei salvata soprattutto nel lungo periodo: mio padre è il tipo di uomo da te descritto e praticamente da quando sono nata vedo mia madre trattata così, offesa e insultata pesantemente per inezie. Sono identiche perfino le "scuse". Va stappata una bottiglia di champagne!
      Rispondi a Viviana Commenta l’articolo

    • Avatar di Anna

      Anna 6 anni fa (28 Maggio 2018 20:30)

      Ebbeh direi di sì... notevoli le scuse, poi
      Rispondi a Anna Commenta l’articolo

    • Avatar di Chiara

      Chiara 6 anni fa (28 Maggio 2018 22:53)

      "un'handicappata riuscirebbe meglio di te" un vero lord questo signore. Sarà che per me è inconcepibile usare come insulto il confronto con persone che sono solo state sfortunate nella vita, ma credo che chi usa un certo gergo, dica molto più di se stesso di quanto non vorrebbe. E lascia intendere bene il rispetto che (non) ha del prossimo. Buonanotte a tutte!
      Rispondi a Chiara Commenta l’articolo

    • Avatar di Livia

      Livia 6 anni fa (29 Maggio 2018 15:24)

      Hai fatto benissimo e che i viaggi se li prenotasse lui, specialmente quelli per andare a quel paese!
      Rispondi a Livia Commenta l’articolo

    • Avatar di Emilia

      Emilia 6 anni fa (29 Maggio 2018 17:03)

      @Livia, ahahahahaha... l'arcinoto viaggio di sola andata!
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  18. Avatar di Fabiola

    Fabiola 6 anni fa (29 Maggio 2018 20:24)

    Il vero amore è sentirsi a casa
    Rispondi a Fabiola Commenta l’articolo

  19. Avatar di Sara

    Sara 6 anni fa (31 Maggio 2018 10:55)

    Ciao Ilaria! Articolo interessantissimo, grazie. Amare per me è prima di tutto amarsi. Ho impiegato 30 anni della mia vita per comprenderlo, ma ho giustificato il tutto con il concetto che non è mai troppo tardi e come scrivi tu ciò che abbiamo vissuto nell'infanzia si proietta inevitabilmente nel presente. Io credo che l'amore sia un percorso da perseguire dentro ognuna di noi, inanzitutto imparando a distinguerlo l'amore, come dici tu, ma prima di tutto nutrendo la convinzione sfrenata che noi valiamo, che noi meritiamo tutto il piacere, l'amore, le attenzioni, il rispetto, la condivisione, l'ammirazione, la serenità di questo mondo. Io credo sia questo l'ostacolo più grande da superare per noi donne (e non solo). ConvincerCi che noi siamo di più, che noi possiamo, che noi dobbiamo fare di tutto per inseguire i nostri fantastici sogni e viverli! E chi ti scrive è stata vittima per anni di amori malati, da quando era piccolissima fino a qualche mese fa (non mi va di raccontare Ilaria ma è sempre stato tutto terribilmente difficile e molto sofferente). Non è assolutamente facile riconoscere che quello che stai vivendo non è amore perché a volte sei così vittima di quel sistema, di quella manipolazione che ti sembra assurdo non sia amore. Ma anche solo un tuo minuscolo sospetto che stai vivendo una storia sbagliata è sintomo di una ribellione della nostra "anima" che sa sempre cosa è giusto per noi. Sono sola ora, stupendamente e felicemente sola, non mi aspetto niente e nessuno, per la prima volta nella mia vita sto vivendo, serena, in pace con me ed il mondo. Lavoro, mi dedico al volontariato in un canile, vado a correre, esco con le amiche, faccio sesso con chi voglio e come voglio, leggo tanto e guardo i film che voglio, vado dall'estetista e dal parrucchiere quante volte voglio, viaggio sola,sono rinata, sola, vera, Io. E pensare che qualche mese fa stavo progettando con il mio ex compagno un figlio. Lo so, mi sono fatta un bel regalo quest'anno ed io auguro il mio risveglio (mi piace chiamarlo così) a tutte le donne meravigliose che stanno leggendo questo post. La vostra serenità non ha prezzo, la vostra felicità deve essere il primo vostro obbiettivo quando vi alzate la mattina. Non importa se ferirete qualcuno, se tradirete le promesse di chi amate, non importa se ora avete altri progetti, altri sogni, diversi magari dal vostro compagno,dalla vostra famiglia,dai vostri amici o colleghi, non preoccupatevi se avete scoperto chi è veramente il vostro uomo dopo troppi e tanti anni, se avete compreso che questa non è la vita che volete o meritate, non prendetevi carico della felicità altrui, pensate solo alla vostra, siate autentiche donne, siate chi avete sempre sognato di essere! Un bacio
    Rispondi a Sara Commenta l’articolo

  20. Avatar di cristiana

    cristiana 6 anni fa (31 Maggio 2018 22:57)

    anch'io Sara ti ringrazio...un commento stupendo che spero un giorno potro' dire di vivere anch'io. La tua felicita' te la meriti.Un abbraccione....Cristiana
    Rispondi a cristiana Commenta l’articolo